camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ...

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Economici, ha permesso ai fedeli laici di esercitare meglio la vocazione
sacerdotale, regale e profetica. Gli Organismi di Consiglio, a loro volta,
hanno offerto alle parrocchie l’opportunità di fare un grande salto di
qualità in quanto a partecipazione responsabile e attiva dei laici alla vita
della Comunità. Chi ha valorizzato la forza di questi organismi ne ha
sperimentato la necessità e l’efficacia. Chi ne ha fatto a meno, o se ne è
servito in modo improprio, facendo tutto da solo, solo è rimasto e senza
frutto il suo lavoro.
Il cammino delle Chiese Locali nel terzo millennio
La Chiesa del nuovo millennio, attenta alla realtà socio-culturale in
cui è chiamata a dare la propria testimonianza, prende atto di un più urgente
bisogno di comunione pastorale allargata, per una missione più
rispondente alle attese del territorio e alla domanda di fede delle singole
persone. La Parrocchia deve “tessere rapporti diretti con tutti i suoi
abitanti, cristiani e non cristiani, partecipi alla vita della comunità o
ai suoi margini” (Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che
cambia, n. 10).
Per rispondere a questo compito, la parrocchia da sola non basta: è
“finito il tempo della parrocchia autonoma ed autosufficiente”.
Non si tratta di sopprimere “parrocchie limitrofe accorpandole in
una più ampia” (cfr. ibidem, n. 11), ma di integrarsi a vicenda in unità
pastorali.
L’unità pastorale: una necessità!
Non è questo il momento di approfondire la natura e i criteri per la
costituzione e l’operatività delle unità pastorali. Prima di ipotizzare raggruppamenti
di parrocchie, è necessario radicarsi nella convinzione che
chiudersi in riserve mentali e in opinioni personali; arroccarsi dietro immagini
superate di parrocchia; avere paura o sfiducia di aprirsi al nuovo
e al futuro, significa restare nel deserto, condannare la propria Comunità
ad isolarsi o ad isterilirsi.
Quella ipotetica Comunità, secondo l’immagine di Geremia sarebbe
“come un tamerisco nella steppa; quando viene il bene non lo vede. Dimorerà
in luoghi aridi nel deserto” (17, 6).