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11.06.2013 Views

un irreparabile dissesto della società, dalle conseguenze imprevedibili, ma certamente più disastrose di quelle ecologiche. Abbiamo bisogno del Natale, di quello vero, che ci fa celebrare nella fede il Figlio di Dio che si fa uomo e ci rende capaci di credere nella vita, di accogliere la vita, di rispettare la vita, di gioire della vita, di aiutare e salvare la vita, di promuovere la vita. Noi cristiani, che della Vita abbiamo ricevuto la pienezza nel battesimo, e la recuperiamo nella confessione, la alimentiamo con l’Eucaristia e la Parola di verità, possiamo e dobbiamo donarla a piene mani, come Maria la Madre di Gesù, testimoniando, in tutte le sue dimensioni, l’amore per la vita e per l’uomo. Questa è la luce e la gioia del vero Natale. L’Amore si è fatto Carne perché la mia carne diventasse amore. La Verità si è fatta Via perché io, smarrito, ritrovassi me nell’Infinito. * * * Auguri in occasione del Santo Natale ✠ Mario Paciello Vescovo ✠ Mario, Vescovo L’eterna tentazione dell’uomo: lasciarsi portare, come barca alla deriva, dalla piacevole onda di brame e di passioni, per poi perdersi in una notte senza aurora. 31

31 Quando, deluso e sconfitto, egli rilegge la propria storia, scopre che non tutto è perduto se prende in mano il timone della ragione. La decisione non è facile, perché l’orgoglio ferito gli impedisce di riconoscere i propri sbagli e lo invita a ritornare ai passati errori. Quando, vincendo ogni remora, afferra la scala della ragione, riconosce il vero valore delle cose, resta affascinato dal piacere della conoscenza e intravede mondi e profondità che vorrebbe penetrare, ma non ne ha i mezzi. Gli viene incontro dall’Alto la Luce del Verbo, che innalzandolo col dono dello Spirito, lo immerge nell’immensità del mistero e colui che era “smarrito” ritrova se stesso nell’Infinito di Dio. Nella notte senza aurora del mio cieco vagare per polle avvelenate e ingannatrici; la gola riarsa dagli stessi rivoli a cui, avido, mi accostavo bramoso di senso, di forme e di piacere; piagati i piedi da strade percorse e senza uscita; deluso dal limite di ogni cosa, prostrato dalla fatica del mio inutile vivere; vinto dal nulla di anni perduti, certo soltanto di ineludibile resa, come lacero sacco vuoto e negletto mi gettai, solitario, in un angolo oscuro della mia perduta

un irreparabile dissesto della società, dalle conseguenze imprevedibili,<br />

ma certamente più disastrose di quelle ecologiche.<br />

Abbiamo bisogno del Natale, di quello vero, che ci fa celebrare nella<br />

fede il Figlio di Dio che si fa uomo e ci rende capaci di credere nella<br />

vita, di accogliere la vita, di rispettare la vita, di gioire della vita, di aiutare<br />

e salvare la vita, di promuovere la vita.<br />

Noi cristiani, che della Vita abbiamo ricevuto la pienezza nel battesimo,<br />

e la recuperiamo nella confessione, la alimentiamo con l’Eucaristia<br />

e la Parola di verità, possiamo e dobbiamo donarla a piene mani,<br />

come Maria la Madre di Gesù, testimoniando, in tutte le sue dimensioni,<br />

l’amore per la vita e per l’uomo.<br />

Questa è la luce e la gioia del vero Natale.<br />

L’Amore<br />

si è fatto Carne<br />

perché la mia carne<br />

diventasse amore.<br />

La Verità<br />

si è fatta Via<br />

perché io,<br />

smarrito,<br />

ritrovassi me<br />

nell’Infinito.<br />

* * *<br />

Auguri<br />

in occasione del Santo Natale<br />

✠ Mario Paciello<br />

Vescovo<br />

✠ Mario, Vescovo<br />

L’eterna tentazione dell’uomo: lasciarsi portare, come barca alla deriva,<br />

dalla piacevole onda di brame e di passioni, per poi perdersi in una<br />

notte senza aurora.<br />

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