camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ...

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11.06.2013 Views

In quest’ora solenne di grazia, alla quale “il Signore mi ha chiamato” (Gal 1, 5), nel “giorno natalizio” della mia immeritata aggregazione al Collegio Episcopale, quale successore degli Apostoli, e in comunione con il Sommo Pontefice, per perpetuare l’opera di Cristo, Pastore Eterno, salgano con forza dal mio animo sentimenti di stupefatto ringraziamento e di fiduciosa – seppur trepidante – preghiera. “L’anima mia magnifica il Signore e il mio Spirito esulta in Dio mio Salvatore” (Lc 1, 46). 2. Esultanza che è rendimento di grazie innanzitutto a Dio, “perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al ministero” episcopale (1Tm 1, 12). Rendo grazie a Dio, Padre delle misericordie e Dio di ogni consolazione; al Figlio suo Gesù Cristo, Redentore del genere umano, allo Spirito Santo, che è amore e che ci fa “nuove creature”, alla sempre Vergine Maria, Madre di Cristo e della Chiesa, ed ai Santi tutti del Cielo. Esultanza che è ringraziamento devoto e filiale al Santo Padre Benedetto XVI. A Lui, Vicario di Cristo, capo del Collegio Apostolico, Pastore della Chiesa universale, la mia fedeltà di Vescovo in quella totale unità di comunione che sola può garantire la fecondità del ministero episcopale che mi attende. Esprimo poi la più sincera gratitudine al Signor Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, che ha accettato benevolmente di presiedere la mia Consacrazione conferendomi la pienezza del sacerdozio, come pure ai due Ecc.mi Assistenti all’ordinazione: Mons. Mario Paciello, mio amato Vescovo e Pastore della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, e Mons. Marcello Semeraro, Vescovo di Albano e mio immediato predecessore nella sede di Oria. Il mio grazie fervido e commosso all’antico e amato mio Superiore l’Em.mo Card. Bernardin Gantin, Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi e Decano emerito del Collegio Cardinalizio, ora missionario in Africa, qui venuto appositamente dal Benin, al Card. Salvatore De Giorgi, Arcivescovo di Palermo, all’Arcivescovo Mons. Paolo Romeo, Nunzio Apostolico in Italia, all’Arcivescovo Mons. Francesco Monterisi, Segretario del Dicastero per i Vescovi, a Mons. Giuseppe Mani, Arcivescovo di Cagliari, all’Arcivescovo Mons. Cosmo Francesco Ruppi, Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese, al Vescovo Amministratore Apostolico di Oria Mons. Pietro Maria Fragnelli ed agli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi di Puglia. 2

2 Non mi dilungo ad elencarne altri. Ringrazio i Vescovi venuti da Roma (gli Arcivescovi Mons. Piero Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice e Mons. Csaba Ternyak, Segretario della Congregazione per il Clero, Mons. Francesco Gioia) e tutti i Vescovi qui convenuti, tutti a me carissimi. I due Nunzi Apostolici Altamurani, gli Arcivescovi Mons. Donato Squicciarini e Mons. Giacinto Berloco, impossibilitati ad essere con noi oggi, hanno assicurato la loro spirituale partecipazione. Non posso poi non ricordare anche due Vescovi che non sono più, ai quali sono stato molto vicino: Mons. Salvatore Isgrò, che mi ha ordinato sacerdote, e Mons. Tarcisio Pisani, entrambi sono nella pace dei giusti. Consentitemi infine di ricordare anche l’antico parroco della Cattedrale di Altamura, Mons. Vincenzo Lucariello, anch’egli in Paradiso. Ringrazio ora i Cerimonieri Pontifici, Mons. Franco Camaldo e Mons. Stefano Sanchirico, il Comitato organizzatore, la Corale interparrocchiale, le forze dell’Ordine, i volontari e tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita di questa Liturgia. Saluto e ringrazio gli Amici venuti da ogni parte, sacerdoti, religiosi, religiose e laici e quelli che mi sono stati particolarmente vicini in questi giorni con la preghiera e con gesti di affetto e di solidarietà. Un saluto particolare alle Monache di clausura: le clarisse di Altamura, e le Benedettine e le Clarisse di Manduria, che sono in preghiera con noi. Saluto tutte le Personalità e le Autorità di ogni ordine e grado, per l’affettuosa loro partecipazione. Saluto e ringrazio i Sindaci dei Comuni della diocesi di Oria e quelli dei Comuni della diocesi di Altamura- Gravina-Acquaviva delle Fonti. Ringrazio il Sindaco di Altamura, Dott. Mario Stacca, con l’Amministrazione Comunale e tutti i Benefattori che hanno voluto organizzare questa festa. Ringrazio in particolare Mons. Mario Paciello, che si è fatto carico di preparare questo evento. Saluto e ringrazio l’intera diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, che mi ha generato, mi ha formato e sempre mi ha accompagnato. 3. Ma, permettetemi un ringraziamento particolare ai miei sacerdoti e al popolo fedele di Oria qui presente: vi ho voluto bene fin dal primo momento, vi porto nel mio cuore. Verrò presto a vivere con voi, dove

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Non mi dilungo ad elencarne altri. Ringrazio i Vescovi venuti da<br />

Roma (gli Arcivescovi Mons. Piero Marini, Maestro <strong>delle</strong> Celebrazioni<br />

Liturgiche del Sommo Pontefice e Mons. Csaba Ternyak, Segretario<br />

della Congregazione per il Clero, Mons. Francesco Gioia) e tutti i<br />

Vescovi qui convenuti, tutti a me carissimi.<br />

I due Nunzi Apostolici <strong>Altamura</strong>ni, gli Arcivescovi Mons. Donato<br />

Squicciarini e Mons. Giacinto Berloco, impossibilitati ad essere con noi<br />

oggi, hanno assicurato la loro spirituale partecipazione. Non posso poi<br />

non ricordare anche due Vescovi che non sono più, ai quali sono stato<br />

molto vicino: Mons. Salvatore Isgrò, che mi ha ordinato sacerdote, e<br />

Mons. Tarcisio Pisani, entrambi sono nella pace dei giusti. Consentitemi<br />

infine di ricordare anche l’antico parroco della Cattedrale di <strong>Altamura</strong>,<br />

Mons. Vincenzo Lucariello, anch’egli in Paradiso.<br />

Ringrazio ora i Cerimonieri Pontifici, Mons. Franco Camaldo e<br />

Mons. Stefano Sanchirico, il Comitato organizzatore, la Corale interparrocchiale,<br />

le forze dell’Ordine, i volontari e tutti coloro che si sono<br />

adoperati per la buona riuscita di questa Liturgia.<br />

Saluto e ringrazio gli Amici venuti da ogni parte, sacerdoti, religiosi,<br />

religiose e laici e quelli che mi sono stati particolarmente vicini in questi<br />

giorni con la preghiera e con gesti di affetto e di solidarietà.<br />

Un saluto particolare alle Monache di clausura: le clarisse di <strong>Altamura</strong>,<br />

e le Benedettine e le Clarisse di Manduria, che sono in preghiera con<br />

noi.<br />

Saluto tutte le Personalità e le Autorità di ogni ordine e grado, per<br />

l’affettuosa loro partecipazione. Saluto e ringrazio i Sindaci dei Comuni<br />

della diocesi di Oria e quelli dei Comuni della diocesi di <strong>Altamura</strong>-<br />

<strong>Gravina</strong>-<strong>Acquaviva</strong> <strong>delle</strong> Fonti. Ringrazio il Sindaco di <strong>Altamura</strong>, Dott.<br />

Mario Stacca, con l’Amministrazione Comunale e tutti i Benefattori che<br />

hanno voluto organizzare questa festa.<br />

Ringrazio in particolare Mons. Mario Paciello, che si è fatto carico di<br />

preparare questo evento.<br />

Saluto e ringrazio l’intera diocesi di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-<strong>Acquaviva</strong><br />

<strong>delle</strong> Fonti, che mi ha generato, mi ha formato e sempre mi ha accompagnato.<br />

3. Ma, permettetemi un ringraziamento particolare ai miei sacerdoti<br />

e al popolo fedele di Oria qui presente: vi ho voluto bene fin dal primo<br />

momento, vi porto nel mio cuore. Verrò presto a vivere con voi, dove

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