camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ...

Bisognerebbe essere più coraggiosi nel mettere in pratica quanto è
indicato nella Familiaris Consortio: “quando …nonostante ogni tentativo
fatto, i nubendi mostrano di rifiutare in modo esplicito e formale
ciò che la Chiesa intende compiere quando si celebra il matrimonio dei
battezzati, il pastore d’anime non può ammetterli alla celebrazione…”
(F.C. n. 68,e).
* A proposito dei “processetti matrimoniali” c’è da dire che spesso è
capitato di esaminarne alcuni con risposte monosillabiche e standard e
che risultavano redatti da persone diverse dal parroco il quale vi aveva
apposto solo la firma.
* Inoltre mi permetto suggerire che si raccomandi ai parroci di porre
particolare attenzione anche in ciò che è necessario all’adempimento di
una celebrazione valida, come l’osservanza della forma canonica (quando
naturalmente non c’è stata la concessione della dispensa).
È stato dichiarato nullo un matrimonio, che si è svolto con processo
documentale, perché nell’“atto di matrimonio” non erano stati indicati i
testimoni, richiesti dalla forma canonica (iuxta can. 1108 § 1), né di essi
erano riportate le firme.
È opportuno ricordare ai parroci, o a chi ne fa le veci, che, secondo il
can. 1121 § 1, è loro compito redigere l’atto di matrimonio (e non di un
collaboratore laico occasionale, come è capitato nel caso esaminato dal
Tribunale), specialmente quando si conferisce la delega ad un altro sacerdote
(per giunta straniero senza la residenza in Italia). Nel caso a cui
si fa riferimento fu data la delega ad un sacerdote anziano che scambiò il
matrimonio, solo canonico, di due vedovi, avanti negli anni, per una celebrazione
di 50° e perciò firmò e fece firmare gli sposi, ma senza che ci
fossero i testimoni e senza neppure richiedere lo scambio del consenso,
né tanto meno leggere gli articoli del Codice Civile (cfr. CEI, Decreto
Generale sul matrimonio canonico, n. 42).
2. I Giudici (cfr. Allegato n. 1)
* Durante l’anno 2003 i giudici che sono stati impegnati nelle istruttorie
e nelle ponenze sono stati 19, e di essi: 4 a tempo pieno (20 ore settimanali):
Murolo, Caricato, Larocca, Magnocavallo; 6 a tempo parziale
(12 ore settimanali) : Cota, De Punzio, Di Nunzio, Montanaro, Pica, Sal-
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