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camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ...

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234<br />

• 27 per simulazione totale del consenso,<br />

• 23 per difetto di discrezione di giudizio e per incapacità ad<br />

assumere gli obblighi coniugali, iuxta can. 1095, n. 2 e n. 3,<br />

• 22 per timore,<br />

• 9 per esclusione della fedeltà,<br />

• 1 per difetto di forma canonica.<br />

C) Durata della convivenza dopo la celebrazione: dai 275 libelli presentati<br />

nel 2003 risulta che 206 unioni matrimoniali sono durate tra<br />

i 10 giorni e i 5 anni (cfr. Allegato n. 5).<br />

* Considerando il numero crescente di nuovi libelli introdotti, la breve<br />

durata <strong>delle</strong> convivenze matrimoniali e il numero dei matrimoni dichiarati<br />

nulli per simulazione, totale e parziale (esclusione della indissolubilità,<br />

della prole e della fedeltà) e per la incapacità psicologica, si constata,<br />

che da parte dei fedeli che hanno errato, c’è fiducia nella Chiesa a<br />

cui si ricorre per ottenere una parola di verità, di giustizia in ordine alla<br />

pacificazione della coscienza e alla regolarizzazione del loro rapporto<br />

con Dio e con la comunità ecclesiale. Ma si constata anche che le comunità<br />

cristiane hanno ancora molto da impegnarsi perché gli sposi siano<br />

aiutati ad accostarsi al sacramento del matrimonio con convinzione, con<br />

sincera fede e con maggiore consapevolezza e capacità psicologica.<br />

Forse non è superfluo ripetere quanto detto negli anni scorsi circa<br />

la necessità della preparazione remota dei nubendi e della preparazione<br />

prossima da realizzare mediante un percorso che abbia la caratteristica<br />

di un catecumenato.<br />

Ma è anche necessario ribadire che ai parroci e agli operatori di pastorale<br />

familiare tocca essere più attenti nel rendersi conto <strong>delle</strong> reali<br />

intenzioni con cui e per cui gli sposi chiedono il sacramento.<br />

Infatti incombe sui parroci il dovere morale di valorizzare quell’adempimento,<br />

con significato pastorale, dell’esame dei nubendi (cd.<br />

“processetto matrimoniale”).<br />

Esso deve essere finalizzato a verificare la libertà, l’integrità del consenso,<br />

la volontà di sposarsi secondo la natura, i fini e le proprietà essenziali<br />

del matrimonio, l’autenticità della domanda religiosa del matrimonio<br />

e la maturazione avvenuta soprattutto in ordine alla volontà di<br />

celebrare un patto coniugale come lo intende la Chiesa (cfr. can. 1063 e<br />

Direttorio di Pastorale familiare, p. 73, n. 66).

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