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camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ...

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In particolare, quanto alla presenza geografica e al servizio apostolico,<br />

in Puglia sono presenti 4.500 religiose distribuite in 480 comunità e<br />

28 monasteri; al novembre 2004 le comunità impegnate nel servizio pastorale<br />

sono 132, mentre 138 in opere sociali e assistenziali; 25 in ospedali.<br />

Quanto alla pastorale della cultura le religiose hanno 162 scuole<br />

dell’infanzia, 27 primarie, 7 superiori di 1° grado e 18 di 2° grado e Istituti<br />

di formazione professionale.<br />

M. Resta pone l’accento sul passaggio epocale che esige dalla vita<br />

consacrata una presa di coscienza della propria identità e della riscoperta<br />

dei carismi per una testimonianza semplice e coraggiosa nell’oggi.<br />

Se la V.C. è profezia, c’è molto da lavorare per affrontare le sfide della<br />

spiritualità, dell’inculturazione, <strong>delle</strong> nuove vocazioni, del ruolo della<br />

donna nella Chiesa, <strong>delle</strong> vecchie e nuove povertà. Il cammino di comunione<br />

che si va consolidando tra USMI, CISM e GIS, mentre fa avvertire<br />

l’esigenza di maggiore comunione intercongregazionale, pone la necessità<br />

di essere in rete per meglio riflettere <strong>insieme</strong> e proiettarsi verso il<br />

futuro. L’USMI pugliese è formata da 18 superiore generali, 5 Superiore<br />

provinciali, 29 delegate; dal Consiglio di Presidenza e dagli uffici per<br />

la formazione, la pastorale di ambiente. Si auspica anche una presenza<br />

più attiva e stimolante da parte dei Vicari Episcopali per la V.C., adeguatamente<br />

formati come guide spirituali e disponibili per le confessioni e<br />

il discernimento vocazionale. Nelle giornate vocazionali sarebbe bello<br />

sentire parlare anche della vita consacrata femminile che fa parte della<br />

vita della Chiesa.<br />

M. Resta presenta, infine, alcune richieste ai Vescovi. Predisporre<br />

forme di aiuto e sostegno formativo per le religiose che provengono<br />

dall’Asia o Africa, specie quando nella singola diocesi non è possibile.<br />

Prendere in considerazione anche l’insegnamento della religione nelle<br />

scuole statali, come forma di apostolato per le religiose in possesso dei<br />

requisiti. Studiare una convenzione tra diocesi-parrocchia e istituto religioso<br />

per le religiose impegnate a tempo pieno nella pastorale. È possibile<br />

avere un ufficio regionale centrale per l’USMI, la CISM e GIS?<br />

M. Resta conclude ringraziando i presenti per l’attenzione ed auspica<br />

che il dialogo si sviluppi ancora nella linea già tracciata dalle Mutuae<br />

Relationes e che veda come frutto maturo proprio la Facoltà Teologica<br />

per cui si sta lavorando.<br />

Mons. Ruppi invita la coordinatrice del GIS ad intervenire.<br />

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