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11.06.2013 Views

per la riapertura al culto della Chiesa Cattedrale, dopo alcuni anni di restauro. A tale proposito, Mons. Cacucci ringrazia i Confratelli intervenuti a Bari il 18 gennaio u.s., per il segno di comunione tra le Chiese di Puglia. Il Presidente, mentre rinvia alla relazione del Cardinale Ruini, Presidente della CEI, per quanto attiene ai lavori del Consiglio Permanente, si sofferma sul problema della Legge 40/2004, sulla fecondazione medicalmente assistita, per illustrare ai Confratelli la posizione presentata dal Cardinale Presidente, all’indomani della pronunzia della Corte Costituzionale che ha respinto la proposta di referendum sull’abrogazione totale della legge, mentre ha approvato quattro referendum su modifiche parziali della stessa legge. Premesso che la legge non corrisponde all’insegnamento etico della Chiesa, va riconosciuta la finalità di uscire da una situazione di confusione generale e il tentativo di salvaguardare i principi. Le proposte di modifiche presentate in Parlamento ed anche dai sostenitori dei referendum sono peggiorative in senso etico. Inoltre, i referendum non sono al momento evitabili, data la brevità di tempo e la difficoltà a raggiungere un’intesa di modifica in Parlamento entro il 12 giugno p.v. Infine, così come è impostata, la consultazione referendaria, non consente di esprimere un chiaro SI o, al contrario, un rifiuto della legge in parola. Perché, in caso di validità del referendum, o si cadrebbe nel caos o si andrebbe in una direzione peggiorativa della legge stessa. Tenendo presenti queste motivazioni ci si può avvalere di tutte le possibilità previste dal legislatore in merito (compresa l’astensione). Mons. Ruppi ricorda che sono allo studio le iniziative da assumere e invita i Vescovi a favorire lo scambio di proposte e a facilitare la conoscenza critica della Legge 40, per esempio, servendosi del fascicolo pubblicato dal Movimento per la vita ed invitando degli esperti a parlare alle comunità. Dopo la consultazione elettorale per le Regioni, i laici impegnati nel settore potranno presentare meglio le posizioni da assumere, badando ad evitare interventi che ridurrebbero il problema ad un conflitto o contrapposizione tra cattolici e laici. Aperta la discussione, inizia un ampio ed articolato dibattito tra i presenti: si evidenziano i diversi aspetti della legge 40 in riferimento al magistero (Negro, Caliandro, Padovano, ...); viene richiamata l’urgenza di ribadire i diritti del concepito e la dignità dell’embrione (De Grisantis, Martella, Papa ...); è avvertita la necessità di un’adeguata informazio- 1

1 ne e formazione (Cacucci, Ruppi, Seccia, ...); si ricorda il dovere dei Vescovi di esercitare il magistero specie nei confronti dei sacerdoti e del popolo di Dio, evitando di lasciarsi trascinare nella polemica inutile per problemi seri di antropologia umana e cristiana (Tamburrino, Papa ...); ma c’è da fare attenzione a non svalutare l’istituto del referendum, espressione di democrazia, ma ricordando la prospettiva del progetto culturale (formazione), nella distinzione tra strategie e risposte concrete (Calabro, Seccia, Cacucci). Il Presidente, Mons. Ruppi, conclude la discussione con l’invito ai presenti a mettere a disposizione i carismi di ciascuno, per mantenere alta l’attenzione ai valori etici fondamentali e al senso di responsabilità e si abbia cura della qualità della comunicazione, servendosi e divulgando gli strumenti disponibili. Infine, propone ai Vescovi di chiedere, attraverso Mons. D’Ambrosio, la disponibilità di un esperto perché illustri ai Vescovi in termini precisi la Legge e le problematiche connesse alla consultazione referendaria. Dichiarazione di monumentalità dei beni culturali. Il Codice Urbani ha modificato la prassi fondata sulla Legge 39 che considerava bene culturale soggetto alla Soprintendenza una chiesa con più di 50 anni. Le procedure sono cambiate ed è necessario che una chiesa sia dichiarata “bene monumentale” per poter accedere ai contributi. Il vincolo di monumentalità con il Codice Urbani è stato trasferito alle Regioni. Si sta preparando un documento in proposito che sarà mandato ai Vescovi per chiarire la prassi da seguire. Pastorale carceraria. Nel recente Consiglio Permanente è iniziata una riflessione sulla pastorale negli istituti di pena e non si esclude che in futuro si possa pervenire ad orientamenti comuni, perché la pastorale carceraria sia effettivamente nell’ambito della pastorale ordinaria. Ordo Virginum. Al momento si è deciso di soprassedere alla pubblicazione di un documento ufficiale sull’Ordo Virginum, in attesa di una maturazione di questa esperienza in Italia. La sola indicazione comune da tenere presente è quella di non accogliere la domanda di chi ha già fatto parte di qualche Congregazione religiosa. A tale proposito Mons. Paciello suggerisce che l’Ordo Virginum sia formato da giovani disposte anche ad una vita in comune.

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ne e formazione (Cacucci, Ruppi, Seccia, ...); si ricorda il dovere dei<br />

Vescovi di esercitare il magistero specie nei confronti dei sacerdoti e<br />

del popolo di Dio, evitando di lasciarsi trascinare nella polemica inutile<br />

per problemi seri di antropologia umana e cristiana (Tamburrino, Papa<br />

...); ma c’è da fare attenzione a non svalutare l’istituto del referendum,<br />

espressione di democrazia, ma ricordando la prospettiva del progetto<br />

culturale (formazione), nella distinzione tra strategie e risposte concrete<br />

(Calabro, Seccia, Cacucci).<br />

Il Presidente, Mons. Ruppi, conclude la discussione con l’invito ai<br />

presenti a mettere a disposizione i carismi di ciascuno, per mantenere<br />

alta l’attenzione ai valori etici fondamentali e al senso di responsabilità e<br />

si abbia cura della qualità della comunicazione, servendosi e divulgando<br />

gli strumenti disponibili. Infine, propone ai Vescovi di chiedere, attraverso<br />

Mons. D’Ambrosio, la disponibilità di un esperto perché illustri<br />

ai Vescovi in termini precisi la Legge e le problematiche connesse alla<br />

consultazione referendaria.<br />

Dichiarazione di monumentalità dei beni culturali. Il Codice Urbani<br />

ha modificato la prassi fondata sulla Legge 39 che considerava bene<br />

culturale soggetto alla Soprintendenza una chiesa con più di 50 anni. Le<br />

procedure sono cambiate ed è necessario che una chiesa sia dichiarata<br />

“bene monumentale” per poter accedere ai contributi. Il vincolo di monumentalità<br />

con il Codice Urbani è stato trasferito alle Regioni. Si sta<br />

preparando un documento in proposito che sarà mandato ai Vescovi per<br />

chiarire la prassi da seguire.<br />

Pastorale carceraria. Nel recente Consiglio Permanente è iniziata<br />

una riflessione sulla pastorale negli istituti di pena e non si esclude che<br />

in futuro si possa pervenire ad orientamenti comuni, perché la pastorale<br />

carceraria sia effettivamente nell’ambito della pastorale ordinaria.<br />

Ordo Virginum. Al momento si è deciso di soprassedere alla pubblicazione<br />

di un documento ufficiale sull’Ordo Virginum, in attesa di una<br />

maturazione di questa esperienza in Italia. La sola indicazione comune<br />

da tenere presente è quella di non accogliere la domanda di chi ha già<br />

fatto parte di qualche Congregazione religiosa. A tale proposito Mons.<br />

Paciello suggerisce che l’Ordo Virginum sia formato da giovani disposte<br />

anche ad una vita in comune.

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