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B) Una quota di € 20 milioni è stata destinata per interventi caritativi in Italia aventi rilievo nazionale, individuati in concreto dalla Presidenza della CEI, sentito il Consiglio Episcopale Permanente. Per le stesse ragioni illustrate al precedente n. 7, sub 1, lettera C, la Conferenza Episcopale Italiana ha stabilito di destinare a questa finalità l’ulteriore quota di € 10 milioni, prelevandola dall’“accantonamento” costituito presso la CEI nel 2003 (indicato alla lettera h), n. 3, del Rendiconto presentato lo scorso anno e descritto al n. 7, sub 3, delle relative Annotazioni), raggiungendo in tal modo la somma complessiva di € 30 milioni. Anche per quest’anno si segnalano, tra gli altri e a titolo esemplificativo, contributi: alla Caritas Italiana che coordina interventi sul territorio riguardanti i seguenti ambiti: il sostegno alle famiglie particolarmente disagiate, l’accoglienza dei rifugiati, il recupero delle vittime della tratta di esseri umani, iniziative orientate a favorire il reinserimento lavorativo, sociale e comunitario di detenuti; contributi a fondazioni ed enti senza scopo di lucro che operano per l’assistenza ai poveri e agli emarginati, per il reinserimento sociale di disoccupati ed ex tossicodipendenti, per il sostegno di soggetti disabili. 2.2. interventi caritativi a favore di paesi del terzo mondo Nell’anno 2004 una quota di € 80 milioni è stata destinata agli interventi caritativi a favore del Terzo mondo. Le assegnazioni vengono definite da un apposito Comitato. Relativamente ai fondi dell’anno 2004 sono pervenuti n. 721 progetti, di cui quelli finora approvati sono stati 284. Molti progetti sono stati respinti perché non rientravano negli ambiti previsti dalla legge n. 222/85, oppure perché la loro realizzazione è stata giudicata meno urgente o non in linea con il Regolamento indicante il quadro dei criteri generali di intervento e le priorità contenutistiche e geografiche. I progetti finanziati promuovono la formazione in molteplici ambiti: dall’alfabetizzazione alla formazione professionale in campo sanitario, agricolo-ambientale, economico, cooperativo e delle comunicazioni sociali; non si trascura il sostegno alle associazioni locali per l’acquisizione di competenze gestionali, né si tengono in minor considerazione la formazione universitaria e la promozione della donna. Oltre al sostegno offerto a questa tipologia di progetti prioritari, si segnalano anche talu- 1 1

1 2 ni interventi consistenti per emergenze che ricorrentemente insorgono nelle aree interessate all’azione del Comitato: l’entità degli stanziamenti varia nel caso di gravi calamità nazionali rispetto a interventi più mirati per emergenze locali. Di seguito si elencano taluni progetti, tra quelli maggiormente significativi, per la cui realizzazione sono stati concessi contributi. In ambito scolastico: formazione e aggiornamento degli insegnanti in Messico, Perù, Eritrea, El Salvador, Repubblica Democratica del Congo e India; scuole primarie di base nell’Africa subsahariana; borse di studio universitario in Angola e Kenya; corsi di alfabetizzazione per bambini sordomuti in Nigeria. In ambito sanitario: equipaggiamento di un centro ospedaliero di ginecologia e ostetricia in Costa d’Avorio; costruzione ed equipaggiamento di strutture ospedaliere in Mali; protezione speciale di minori e adolescenti portatori di handicap ed equipaggiamento di un ospedale in Brasile; avvio di scuole di formazione di infermiere in India e di operatori sanitari per la chirurgia ortopedica pediatrica e la riabilitazione in Rwanda; progetto per la protezione della vita della madre e la prevenzione della trasmissione del virus HIV al neonato in Tanzania, Mozambico e Uganda. Nel settore della promozione umana: avvio di un centro polivalente di formazione professionale in Mozambico e Benin; avvio di un centro per l’accoglienza e la formazione dei ragazzi di strada e formazione delle coscienze per la lotta all’AIDS in Etiopia; formazione e promozione della donna, prevenzione delle deviazioni della strada e laboratori medici in Honduras; formazione al lavoro e avvio di un’impresa sociale in Albania; corsi di informatica per giovani tribali in India; centro per il reinserimento di adolescenti e giovani a rischio delinquenziale in Bolivia; in Palestina, formazione di personale docente e tecnici informatici nonché lotta all’uso di alcool e droghe; formazione dei giovani agricoltori delle comunità rurali in Brasile. Tra le emergenze alle quali è stato possibile dar risposta nel 2004 si segnala: Haiti (alluvione e ciclone): € 3.500.000; Angola (ricostruzione a seguito della guerra civile): € 3.000.000; Madagascar (ciclone): € 2.000.000;

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ni interventi consistenti per emergenze che ricorrentemente insorgono<br />

nelle aree interessate all’azione del Comitato: l’entità degli stanziamenti<br />

varia nel caso di gravi calamità nazionali rispetto a interventi più<br />

mirati per emergenze locali.<br />

Di seguito si elencano taluni progetti, tra quelli maggiormente significativi,<br />

per la cui realizzazione sono stati concessi contributi.<br />

In ambito scolastico: formazione e aggiornamento degli insegnanti in<br />

Messico, Perù, Eritrea, El Salvador, Repubblica Democratica del Congo<br />

e India; scuole primarie di base nell’Africa subsahariana; borse di studio<br />

universitario in Angola e Kenya; corsi di alfabetizzazione per bambini<br />

sordomuti in Nigeria.<br />

In ambito sanitario: equipaggiamento di un centro ospedaliero di<br />

ginecologia e ostetricia in Costa d’Avorio; costruzione ed equipaggiamento<br />

di strutture ospedaliere in Mali; protezione speciale di minori e<br />

adolescenti portatori di handicap ed equipaggiamento di un ospedale in<br />

Brasile; avvio di scuole di formazione di infermiere in India e di operatori<br />

sanitari per la chirurgia ortopedica pediatrica e la riabilitazione in<br />

Rwanda; progetto per la protezione della vita della madre e la prevenzione<br />

della trasmissione del virus HIV al neonato in Tanzania, Mozambico<br />

e Uganda.<br />

Nel settore della promozione umana: avvio di un centro polivalente<br />

di formazione professionale in Mozambico e Benin; avvio di un centro<br />

per l’accoglienza e la formazione dei ragazzi di strada e formazione <strong>delle</strong><br />

coscienze per la lotta all’AIDS in Etiopia; formazione e promozione<br />

della donna, prevenzione <strong>delle</strong> deviazioni della strada e laboratori medici<br />

in Honduras; formazione al lavoro e avvio di un’impresa sociale in<br />

Albania; corsi di informatica per giovani tribali in India; centro per il<br />

reinserimento di adolescenti e giovani a rischio delinquenziale in Bolivia;<br />

in Palestina, formazione di personale docente e tecnici informatici<br />

nonché lotta all’uso di alcool e droghe; formazione dei giovani agricoltori<br />

<strong>delle</strong> comunità rurali in Brasile.<br />

Tra le emergenze alle quali è stato possibile dar risposta nel 2004 si<br />

segnala:<br />

Haiti (alluvione e ciclone): € 3.500.000;<br />

Angola (ricostruzione a seguito della guerra civile): € 3.000.000;<br />

Madagascar (ciclone): € 2.000.000;

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