Grandimostre n 04 - Emmi srl
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Correva l’anno 1873. Giuseppe Verdi, a Napoli per la rappresentazione dell’“Aida” al Teatro San Carlo, ricevette la visita di<br />
Domenico Morelli e Filippo Palizzi. Non erano soli. Con loro c’era un giovanotto, poco più d’un ragazzo, ma già un gran talento,<br />
assicuravano i due illustri pittori. Promettendo che, se il Maestro avesse trovato il denaro per riscattarlo dal servizio militare,<br />
avrebbe eseguito non solo il suo ritratto, ma anche quello della moglie, l’ex soprano Giuseppina Strepponi. Il Cigno di Busseto<br />
acconsentì, e Vincenzo Gemito si mise all’opera. Il compositore aveva allora sessant’anni. Lo scultore appena ventuno ed era,<br />
praticamente, autodidatta. Ma quella che plasmò in terracotta, e poco dopo<br />
gettò in bronzo, fu al contempo una prova di fedeltà realistica e di<br />
acume psicologico, capace di cogliere il grande artista nel<br />
pieno della maturità, burbera icona del Risorgimento e<br />
ispiratore di quel sentimento nazionale che avrebbe<br />
dovuto contribuire a diff ondere il concetto di<br />
communis Patria in quella “neonata” Italia<br />
che, specie al Sud, traballava ancora. Il busto -<br />
proveniente dalla Casa di riposo per musicisti<br />
di Milano, nota semplicemente come “Casa<br />
Verdi” (“Delle mie opere è quella che mi piace<br />
di più”, soleva dire il musicista) - è uno dei<br />
pezzi forti della mostra su Vincenzo Gemito<br />
ospitata a Villa Pignatelli che, con circa<br />
settanta sculture e un’ottantina di disegni,<br />
ripercorre l’intera, tormentata parabola del<br />
saturnino genio partenopeo. Colmando così<br />
una lacuna (era dal ‘53 che non si vedeva a<br />
Napoli una mostra sull’autore del Pescatoriello)<br />
che la dice lunga sul rapporto controverso tra la<br />
città e la pesante, e tuttavia imprescindibile, eredità<br />
del suo Ottocento. Che, come spesso succede da queste<br />
parti, o si ama o si odia. Questo o quello pari non<br />
sono.<br />
La potete trovare qui:<br />
Vincenzo Gemito, Ritratto di Giuseppe Verdi (1873), bronzo, cm 43x63<br />
Milano Fondazione Giuseppe Verdi - Casa di Riposo per Musicisti.<br />
VINCENZO GEMITO<br />
MUSEO PRINCIPE DIEGO ARAGONA PIGNATELLI CORTES<br />
Riviera Di Chiaia 200 - Napoli<br />
Catalogo: Electa<br />
TEL. +39 081669675<br />
FINO AL 5 LUGLIO 2009<br />
GIUSEPPE VERDI<br />
A CURA DI ANITA PEPE<br />
Opera<br />
<strong>Grandimostre</strong>| 49