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Grandimostre n 04 - Emmi srl

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Giotto di Bondone - Madonna con il Bambino<br />

in trono e due angeli, 1295 ca, Firenze, Museo<br />

Diocesano di Firenze<br />

Una rivoluzione improvvisa quanto radicale<br />

travolge gli ultimi decenni del Duecento<br />

spalancando nuovi scenari nella<br />

storia dell’arte italiana. Alla sua radice,<br />

la costruzione dello spazio secondo le<br />

leggi della prospettiva naturale. Protagonista<br />

indiscusso di tale mutamento? “Il<br />

più sovrano maestro stato in dipintura”:<br />

Giotto, in mostra a Roma settanta anni<br />

dopo l’ultima esposizione di Firenze.<br />

Pleonastico, disquisire sullo spessore<br />

artistico-culturale dell’evento. Ciononostante<br />

le polemiche non sono mancate,<br />

in particolare riguardo all’esiguo<br />

numero delle opere ‘Giotto-Giotto’<br />

presenti in mostra. (Giotto, non-Giotto<br />

è il saggio datato 1939 di Richard Offner<br />

che nega la paternità giottesca<br />

di una cospicua serie di lavori, compreso<br />

il ciclo di aff reschi ad Assisi).<br />

Partendo dal presupposto che le opere<br />

fondamentali dell’artista sono su muro<br />

(e dunque trasportabili con un tantino<br />

di complessità) e della diffi coltà dei<br />

prestiti, è plausibile che su 150 opere<br />

esposte, il nucleo giottesco consti di 18<br />

tavole, un disegno e una vetrata. Vero è<br />

che solo nove opere e il disegno sono assegnate<br />

al Maestro, le altre sono attribuzioni<br />

oggetto di disputa e aspro dibattito<br />

tra le schiere dei ‘non-Giotto’. Specchio<br />

fedele della querelle è il catalogo ove<br />

compaiono saggi equamente ripartiti tra<br />

le varie fazioni. Lo stesso curatore della<br />

mostra, Alessandro Tomei, aff erma sulla<br />

vicenda giottesca: “nulla è certo nella<br />

cronologia, assai poco nel riconoscimento<br />

dell’autografi a”. Nessuna novità dunque,<br />

strombazzano i detrattori, nessuna eclatante<br />

attribuzione. Il clima di incertezza<br />

arriva a mettere in discussione addirittura<br />

la data di nascita dell’artista (verosimilmente<br />

il 1267) e anche il luogo:<br />

sembrerebbe Colle di Vespignano.<br />

La rassegna romana si presenta dispiegando<br />

un notevole impegno organizza-<br />

Recensioni<br />

Sovrano, sì, e nonostante tutto. Nonostante le incertezze sulle attribuzioni, sulle date, sulla cronologia.<br />

Praticamente su tutto, appunto. Incertezze che hanno creato due veri e propri partiti: quelli dei Giotto-<br />

Giotto e quelli dei Giotto-non Giotto. Le fazioni si aff rontano a Roma per una grande mostra.<br />

GIOTTO SOVRANO LORI ADRAGNA<br />

Giotto di Bondone - Madonna con il Bambino e i Santi Nicola di Bari, Giovanni Evangelista, Pietro<br />

e Benedetto; Cristo benedicente; quattro angeli (part.), 1295-1300, Firenze, Galleria degli Uffi zi<br />

tivo peraltro ampiamente giustifi cato.<br />

Le ragioni sono insite nell’innovativo<br />

disegno progettuale, egregiamente rifl<br />

esso nell’allestimento. Che ripercorre<br />

con strumenti critici inediti il percorso<br />

fi gurativo di Giotto tratteggiando le peculiarità<br />

del contesto da cui egli prese le<br />

mosse; che sottolinea l’importanza del<br />

ruolo svolto da Roma e dall’antichità<br />

nella formazione del suo linguaggio; che<br />

presenta, con esempi prelevati ad hoc<br />

-miniatura ed arti suntuarie comprese-<br />

e dai più diversi contesti geografi ci, una<br />

panoramica mai tentata in precedenza<br />

di ogni declinazione stilistica e formale<br />

della lezione giottesca. Polittici, dipinti<br />

su tavola, aff reschi strappati, sculture,<br />

manoscritti e orefi cerie emergono dalle<br />

luci basse su sfondi rosati. Capolavori di<br />

Cimabue, Pietro Lorenzetti, Arnolfo di<br />

Cambio e tanti altri, introducono al sancta<br />

sanctorum giottesco: ecco la grande<br />

pala della Madonna col Bambino in trono<br />

e due angeli o il Polittico di Badia, i Santi<br />

Stefano, Luca e Giacomo minore, la predella<br />

del Trittico Stefaneschi e i resti del<br />

mosaico della Navicella degli Apostoli.<br />

Pochi pezzi? Sì, ma eloquenti. Suggeriscono<br />

fra l’altro che la rivoluzione operata<br />

da Giotto non fu puramente formale:<br />

il suo naturalismo, il nuovo senso dello<br />

spazio, del volume, del colore furono i<br />

mezzi di cui egli si servì per dare realtà<br />

e verità alla pittura. Come non era mai<br />

avvenuto prima.<br />

GIOTTO E IL TRECENTO. IL PIÙ SOVRANO<br />

MAESTRO STATO IN DIPINTURA<br />

COMPLESSO DEL VITTORIANO<br />

Via Di San Pietro In Carcere, Roma<br />

TEL. +39 066780664<br />

ORARIO: dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30<br />

venerdì e sabato 9.30 - 23.30/domenica 9.30 - 20.30<br />

Catalogo Skira, Milano<br />

ORGANIZZAZIONE: Comunicare Organizzando<br />

www.comunicareorganizzando.it<br />

FINO AL 29 GIUGNO 2009<br />

‰ Ristorante Al Presidente<br />

Roma - Via in Arcione 95 - TEL. 066797342<br />

„ Trevi b&b<br />

Roma - Via del Lavatore 83 - TEL 0669380944<br />

<strong>Grandimostre</strong>| 43

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