Grandimostre n 04 - Emmi srl
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Turismo<br />
Punto d’incontro tra l’Urbe e la Città del Sole, importante colonia romana, terra di<br />
antiche contese e memorabili battaglie, culla italiana dell’arte di Bisanzio: questa è<br />
la collina di Cassino, fertile riva di arte, cultura, natura e storia.<br />
CASSINO, QUELLA BISANZIO<br />
TRA LAZIO E CAMPANIA<br />
IL FANTASMA DELLA GUERRA<br />
Il territorio compreso tra la città di<br />
Cassino e l’Alto Campano è ricco,<br />
rasserenante e taumaturgico. Con la città<br />
che, da importante snodo commerciale<br />
antico, sembra congiungere Roma con<br />
Napoli e allo stesso tempo riposare<br />
soavemente alle falde del colle Cairo.<br />
Cassino è anche testimone di battaglie<br />
storiche, trovandosi lungo la Linea<br />
Gustav, la linea difensiva tedesca che<br />
univa Termoli a Gaeta. Questo unicum<br />
geografico si presenta come una terra<br />
unitaria ma allo stesso tempo aperta<br />
alle vicine suggestioni, palpitante ma<br />
avveduta, energica ma distesa. Un luogo<br />
dove la storia antica si unisce a quella<br />
recente, dove pezzi di arcaiche mura<br />
rivivono in nuove costruzioni, creando<br />
un impasto armonico e unico. Per<br />
assaporare pienamente questa mescolanza<br />
di tradizioni e progresso basta osservare,<br />
dalla piazza antistante l’abbazia, il<br />
magnifico, smisurato paesaggio che<br />
sconfina vanitoso in tre regioni:<br />
Campania, Molise, Lazio. Le vetuste terre<br />
della dominazione romana sopravvivono<br />
accanto alle nuove zone bonificate, i<br />
palazzi contemporanei dell’Università<br />
si levano nei territori prossimi alla Valle<br />
di Comino e la vicina Ciociaria regala<br />
un tocco di folklore alla città nuova di<br />
Cassino, risorta dopo i bombardamenti<br />
della seconda guerra mondiale. Nelle<br />
vicinanze, paesini deliziosi popolano il<br />
territorio come punti inanimati di un<br />
quadro dalle vedute fiamminghe. Ogni<br />
comune racconta una storia intensa, che<br />
40 |<strong>Grandimostre</strong><br />
MICHELE LUCA NERO<br />
ha collaborato Angela Angelillo<br />
Le terme di Cassino<br />
Nell’Alta Terra di Lavoro, paesaggi suggestivi ed affascinanti si alternano<br />
territori inviolati a luoghi di grande interesse artistico. L’abbazia di<br />
Montecassino regna, austera e sovrana, dalla Terra Sancti Benedicti, col suo<br />
fascino ad investire le valli mentre le Mainarde, superbe e slanciate, sorvegliano<br />
da lontano l’antico passaggio. Poco lontano, l’Agro Pontino rende fertili le<br />
primitive terre e il vicino Parco Nazionale d’Abruzzo corteggia i confini,<br />
richiamando i turisti con la sua offerta sportiva tra scenari prodigiosamente<br />
incontaminati. Riecheggiano, tra le strade di antiche borgate, leggendarie<br />
novelle; mentre la storia, quella vera, marchia i luoghi che rincorrono,<br />
inesorabilmente, futuro e modernità.<br />
sembra risuonare fiera nelle melodie dei<br />
torreggianti campanili. In questi territori<br />
ricordo vivo è la guerra.<br />
FERITE APERTE<br />
A San Pietro Infine, il paese “fantasma”,<br />
mura svigorite lasciano intravedere<br />
scorci di una passata quotidianità. Le<br />
case, distrutte dai bombardamenti,<br />
sono ancora piene di mobili antichi,<br />
letti disfatti, abiti logori. Tutto lasciato<br />
come in preda ad una fuga miserabile<br />
e disperata. Gli anziani del paese<br />
raccontano che le anime dei morti<br />
nell’infelice partenza vagano tra le case,<br />
di notte, alla ricerca di ciò che sono stati<br />
costretti a lasciare, incoscienti che quelle<br />
rovine, trite e sciupate, appartengono<br />
ormai ad un mondo del quale loro<br />
non fanno più parte. Ovunque<br />
memorie di un conflitto che ha segnato<br />
duramente questa parte feconda d’Italia,<br />
cancellando per sempre dalla memoria<br />
L’abate Desiderio e san Benedetto, miniatura<br />
dal codice Vat. Lat. 1020, f. 2r, Biblioteca<br />
Apostolica Vaticana<br />
collettiva abitudini, culture ed opere<br />
d’arte dal valore inestimabile. In questa<br />
desolazione d’animo, il coraggio di chi<br />
vive nella “Terra di Lavoro” e l’eroismo<br />
di ricostruire, riedificare, ricoltivare<br />
assaporando, poi, i grandi risultati:<br />
nuove e antiche forme allignano ora tra<br />
la storia più intensa e lo sviluppo, eroico<br />
e genuinamente moderno.<br />
NEL REGNO DEI LEGUMI<br />
Cassino conserva una caratteristica<br />
e pregevole tradizione culinaria che<br />
si propone con forza e semplicità,<br />
rara attenzione e ricercata genuinità.<br />
La cucina è poco elaborata, a tratti<br />
contadina ma ricca e fantasiosa nella<br />
tradizione festiva. Trionfano i legumi,<br />
nei primi come pasta con fagioli o ceci;<br />
e poi pasta con cavolfiore, broccoli,<br />
zucchine o patate. Tanta polenta. Ma<br />
soprattutto, “zuppa del montanaro”, il