2 26 maggio 2012
3 26 maggio 2012 Editoriale Una scintilla micidiale di Giovanni Nuzzo Commozione e rabbia per l’orrore di Brindisi. Nonostante sia passata quasi una settimana avvertiamo ancora un senso di disperazione, sdegno e dolore, perché non è facile dimenticare quanto accaduto all’ingresso di un istituto scolastico a causa di un gesto vile e codardo. Menti malate, mani inquiete o progetti terroristici, hanno colpito giovani studenti innocenti spezzando la loro vita nel fior <strong>del</strong>la loro giovinezza. Un gesto così vigliacco che ha impressionato non solo il Salento, ma il tragico attentato ha avuto una risonanza mondiale senza precedenti. Comunque sia, o un atto terroristico o un’azione di uno folle in lotta con se stesso e con gli altri, certamente non ne ha calcolato le conseguenze, per cui la rivendicazione non giungerà mai. Un’eco dirompente che ha colpito tutti noi nel cuore considerata l’età <strong>del</strong>la giovane vittima e dei feriti. Non nascondiamo che sui nostri volti è calato un velo grigio di silenzio e di profonda rabbia per essere stata bersagliata una scuola, culla di cultura, legalità e sicurezza, nonché fucina di progetti e di tanti entusiasmi. Ora non bisogna intimidirsi di fronte a questa tragedia, ma reagire con forza continuando a seguire le lezioni nelle aule scolastiche ai fini <strong>del</strong>la crescita culturale dei valori etici e dei sani principi. Il disegno sovversivo di chi vuol distruggere le istituzioni e i giovani studenti liberi non può mettere radici nella terra salentina. L’invito che rivolgiamo è fare di più con impegno, responsabilità e coraggio per superare questo momento difficile <strong>del</strong>la vita sociale, economica e politica che stiamo vivendo. Gridiamo a gran voce legalità e giustizia per lottare contro ogni atto di brutalità per individuare gli esecutori <strong>del</strong>l’infame gesto. OPINIONI rå=ÉëÉêÅáíç=Çá=appleéìäáòáçííáÒ=êáéìäáëÅÉ=áä=p~äÉåíç kÉääç=ëÅçêëç=ÑáåÉ=ëÉííáã~å~=UPQ=îçäçåí~êá=ëá=ëçåç=~êã~íá=Çá=Öì~åíáI=ÄìëíÉ=É=Äìçå~=îçäçåí=Ü~ååç êáãçëëç=êáÑáìíá=áå=OP=ÇáîÉêëÉ=~êÉÉ=ÇÉää~=åçëíê~=éêçîáåÅá~W=èìÉëíá=á=åìãÉêá=éáª=ÅÜÉ=éçëáíáîá=ÇÉää~=íÉêJ ò~=ÉÇáòáçåÉ=Çá=applep~äÉåíç=bÅça~óÒI=äÛáåáòá~íáî~=Åìê~í~=Ç~=~äÅìåá=ëíìÇÉåíá=ÇÉääÛfëíáíìíç=apple`çëí~Ò=Çá=iÉÅÅÉK= L’Anci e i sindaci dei Comuni pugliesi si mobiliteranno giovedì 24 maggio a Venezia per ribadire la protesta e le proposte concrete sulle questioni di finanza afferenti l’Imu e il patto di stabilità interno. Con l’iniziativa di Venezia i sindaci diventano animatori di un movimento che mira a coinvolgere tutta la società civile. Cittadini, sindacati, imprese, insieme ai Comuni, per un’alleanza che pone al centro <strong>del</strong>l’attenzione il superamento <strong>del</strong>la crisi e il rilancio economico <strong>del</strong> <strong>Paese</strong>. […] Dobbiamo spiegare il disagio che viviamo nelle nostre Comunità e le gravi situazioni dei nostri bi- Questa Imu non è dei Comuni lanci, spesso determinate da manovre centrali che hanno tagliato drasticamente i trasferimenti comunali bloccando la capacità di investimento e la spesa per il sociale dei Comuni, per i quali questa <strong>del</strong> Governo Monti è una manovra a saldo negativo. Da stime IFEL risulta infatti che subiranno un ulteriore taglio di oltre 2,5 miliardi di euro, circa il 27% <strong>del</strong>la vecchia ICI su seconda casa. Ecco perché dobbiamo dire chiaramente che l’IMU è di fatto una tassa patrimoniale reale statale, che serve solo a risanare i conti <strong>del</strong>lo Stato centrale, con i sindaci ridotti al ruolo di gabellieri per conto <strong>del</strong> Governo. Il risultato sarà: più imposte per i cittadini e meno autonomia per i Comuni. […] I sindaci chiedono al Governo chiarezza e trasparenza, e al Parlamento la immediata approvazione <strong>del</strong>la Carta <strong>del</strong>le autonomie, per poter svolgere il proprio ruolo costituzionale con regole, risorse e funzioni certe, per essere protagonisti, insieme alle proprie Comunità, <strong>del</strong>la ripresa economica <strong>del</strong> <strong>Paese</strong>. E in questo senso, oggi più che mai, è indispensabile da parte <strong>del</strong> Governo, sciogliere i Comuni dai vincoli <strong>del</strong> patto di stabilità interno. Associazione Nazionale Comuni Italiani - sezione Puglia <strong>La</strong> lucerna a cura di fra Roberto Francavilla “Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio <strong>del</strong>la tua luce. <strong>La</strong>va ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Dona ai tuoi fe<strong>del</strong>i che solo in te confidano i tuoi santi doni”. Cari amici di <strong>Bel</strong>paese, siamo a 50 giorni dalla Pasqua e celebriamo la Solennità di Pentecoste, anticipata da una Veglia Diocesana che si usa tenere come per il Natale e la Pasqua. Vi ho riportato in alto la “sequentia mirabilis” dei primi tempi <strong>del</strong>la Chiesa, un’invocazione allo Spirito, con dei motivi di supplica che sembrano rispondere alle tribolazioni che ci affliggono, quali l’attentato alla scuola di Brindisi e il terremoto in Emilia-Romagna. <strong>La</strong> settimana scorsa ero sulla costa sorrentina per un corso di aggiornamento spirituale presso un monastero di suore. Aprivamo i lavori <strong>del</strong> mattino cantando in gregoriano e in lingua latina questa antica sequenza. Vi confesso: mi venivano meno le parole da dire, dopo questo canto di una suggestione unica nel testo e nella melodia. Il padre Raniero Cantalamessa, predicatore apostolico, la utilizzò all’inizio <strong>del</strong> Conclave per l’elezione di papa Benedetto XVI (2005), proponendola ai cardinali elettori: “Davvero, senza Spirito Santo torniamo al caos primordiale, all’uomo <strong>del</strong>le caverne o, come direbbe un filosofo, diventiamo ‘homo homini lupus’ (l’uomo lupo per l’uomo)”. Questo è vero purtroppo nella società, nella famiglia e nella Chiesa! Assistiamo ad una denigrazione continua diffusa e generalizzata. I fatti calamitosi che la cronaca ci costringe a non tacere sembrano prendere il sopravvento, ma l’Antico Testamento ci ricorda: “Il Signore non è nel frastuono o nell’uragano, ma nella brezza leggera <strong>del</strong> mattino”. Vi auguro, cari amici, di sperimentare questa presenza <strong>del</strong>lo Spirito, dandogli stabile dimora nei vostri cuori per affrontare con serenità gli imprevisti <strong>del</strong> quotidiano.