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IL GIORNALE DEI PANNESI - In costruzione - Altervista

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Il Castello<br />

giugno 2012<br />

TESTIMONIANZA DI FEDE<br />

Credo che tutti sappiano del mio recente passato, periodo fine febbraio inizio di marzo scorso, in cui la mia salute fu<br />

messa a dura prova e soltanto la volontà di Dio, l’ostinazione dei miei cari e le preghiere dei miei amici, mi diedero<br />

la forza di superare ed uscirne fuori.<br />

I miei figli Ivana e Gianluca, mia moglie Anna, pur impedita dalla sua malattia a starmi vicino fisicamente ma sempre<br />

all’unisono con me, i miei cognati Lucia, sorella di mia moglie, Antonio Palmieri, marito della terza sorella di mia<br />

moglie, Maria, mio genero Gianni non mi hanno abbandonato neanche un minuto, sia di giorno che di notte presso<br />

l’ospedale di Foggia e… le preghiere di tanta gente pannese, quelle di P. Antonio, Parroco di Panni e del Gruppo di<br />

Preghiere “Rinnovamento dello Spirito” guidato dall’amico e compaesano Antonio Rucci, che per tre sere consecutive<br />

hanno rivolto al Signore le loro preghiere per la mia salute e…il Signore non è sordo alle preghiere e lo ha dimostrato<br />

anche nei riguardi della mia modesta ed indegna persona. <strong>In</strong> questo articolo già pubblicato sul blog ne do una doverosa<br />

e sentita testimonianza.<br />

“Caddi come corpo morto cade”...<br />

avvolto nelle tenebre per<br />

l’ennesima volta,privo di qualsiasi<br />

energia, spento.<br />

Un coro di voci “Ave Maria piena<br />

di Grazie… Santa Maria Madre<br />

di Dio…” si spandeva in quelle<br />

tenebre oscure come sottofondo.<br />

Allora capii! Sto in attesa di transitare<br />

nella dimensione post mortem.<br />

Non ebbi timore alcuno, anzi mi<br />

sentivo attratto e ansioso perché<br />

ero certo che da lì a poco avrei<br />

potuto rivedere tutti miei cari che<br />

mi hanno preceduto, mia madre,<br />

mio padre, mio fratello Giggino,<br />

mio cugino Gigi e tanti altri il cui<br />

ricordo è indelebile nella mia mente.<br />

Con sforzo riuscii a ergermi sul gomito<br />

sinistro e con quanta voce<br />

rimastami, gridai:<br />

“Se è giunta la mia ora…sono<br />

pronto!”<br />

Ave Maria piena di Grazia…Santa<br />

Maria Madre di Dio… s’intensificò<br />

ancor più.<br />

Come un lampo una piccola potente<br />

luce si accese in lontananza e,<br />

mi resi conto, che avanzava verso<br />

di me, e più si avvicinava più lo<br />

splendore della sua luce si espandeva<br />

tagliando le tenebre.<br />

A pochi metri da me in quella luce<br />

abbagliante si modellò una forma<br />

di un uomo che con passi che non<br />

toccavano terra ma aleggiava<br />

nell’aria, bellissimo, molto alto,<br />

vestiva una tunica bianca,e riuscii<br />

a vedere i suoi lunghi e fluenti<br />

capelli color castano chiaro ma, a<br />

causa della luce folgorante che<br />

emanava il suo corpo, non riuscii a<br />

vedere il suo volto ma i suoi tratti<br />

erano di una bellezza indescrivibile.<br />

Non mi fu difficile capire chi fosse.<br />

Sì, era Lui, nella sua maestosa presenza<br />

divina.<br />

Si fermò davanti a me e,con una<br />

voce soave e decisa, mi disse:<br />

“Non odi le preghiere della tua<br />

gente? ”<br />

Annuii con un cenno del capo.<br />

Nella luce splendente vidi una mano,<br />

la Sua mano, che si protese<br />

verso di me…l’afferrai saldamente<br />

e Lui mi tirò su in posizione eretta<br />

e soggiunse:<br />

“ No! Non è ancora giunta la<br />

tua ora, hai ancora tanto da<br />

dare e fare per la tua gente…vai!”<br />

Così come era venuto si allontanò<br />

da me ridiventando solo luce che<br />

poi si spense in lontananza.<br />

Un tunnel apparve alla mia sinistra<br />

con la scritta: “Di quì si va per<br />

l’umana sofferenza”.<br />

Una giunonica e bellissima donna<br />

stava all’ingresso, si spostò lateralmente<br />

e con un chiaro gesto della<br />

sua mano, mi invitò a entrare nel<br />

tunnel.<br />

Quando le passai davanti accennò<br />

un lieve sorriso. Bella e statuaria<br />

come una dea ma di certo non era<br />

Maria, la madre di Dio.<br />

Così entrai in quel tunnel e le mie<br />

orecchie furono colpite dai pianti,<br />

dalle urla di dolore e dalle sofferenze<br />

umane. Al mio passaggio mani<br />

pietose si protendevano chiedendo<br />

aiuto per le loro<br />

sofferenze…atroci…terribili.<br />

Allora piansi amaramente nel vedere<br />

l’umanità afflitta dal dolore e<br />

dalla sofferenza, riconobbi qualche<br />

paziente ricoverato insieme a me<br />

nello stesso reparto ospedaliero, la<br />

incapacità di portare loro un sollievo<br />

mi struggeva e distruggeva il<br />

corpo e l’anima mia…e mi risvegliai<br />

nel mio letto d’ospedale, nr 9, stanza<br />

3 sudato e intontito da<br />

quel...sogno(???)<br />

Uno strano sogno, bello e significativo<br />

durante la notte tra il 7 e l’8<br />

marzo.<br />

6<br />

Nella stessa mattinata di venerdì 8<br />

marzo la mia mente, il mio intelletto<br />

cominciarono a riprendere la<br />

propria funzione,il mio equilibrio<br />

riprese a guidare i miei passi, il mio<br />

fisico rispondeva al mio cervello,<br />

dopo circa un mese di vuoto assoluto,<br />

cominciò il mio ritorno alla<br />

Vita.<br />

I tempi di ripresa psico-fisica furono<br />

evidenti a tutti, coloro che mi avevano<br />

visto prima non credevano ai<br />

loro occhi, primario compreso. Mia<br />

figlia Ivana, mio figlio Gianluca,<br />

mio genero Gianni e cognato Tonino<br />

Palmieri mi hanno assistito di<br />

giorno e di notte, 24 ore su 24. <strong>In</strong><br />

principio la loro premurosità mi<br />

asfissiava, m’innervosiva perché non<br />

ne capivo il motivo ma oggi, dopo<br />

che mi hanno riferito dei tanti miei<br />

comportamenti, di cui non ho alcuna<br />

memoria, ho capito…miei angeli<br />

custodi e ve ne sarò grato sempre…in<br />

eterno.<br />

I miei miglioramenti, dal venerdì a<br />

lunedì, furono di una celerità tale<br />

che alle ore 13,30 stavo in macchina<br />

con mia figlia Ivana che mi riportava<br />

a casa mia…dalla mia adorata moglie<br />

Anna e dalla mia dolce nipote<br />

Serena che mi attendevano entusiaste.<br />

Il telefono di casa,mi riferirono,durante<br />

la mia permanenza<br />

in ospedale, era diventato un incubo<br />

per mia moglie e mia figlia Ivana…ora<br />

la pace è ritornata nella<br />

mia casa e io sono ritornato a vivere.<br />

“Ave Maria piena di Grazie…-<br />

Santa Maria Madre di Dio” per<br />

tre sere presso la Chiesa Madre di<br />

Panni, gruppi di magnifiche persone,<br />

hanno concentrato le loro preghiere<br />

su di me, quando P. Antonio<br />

scoprì e mise sull’altare l’Altissimo,<br />

nello stesso istante, quella luce nelle<br />

tenebre si accese e mi ridiede la<br />

Vita.<br />

Il 21 marzo potei soddisfare un mio sogno: tornare a rivedere Panni, far visita ai miei cari defunti, pregare e ringraziare<br />

la Madonna del Bosco al convento,visitare la Chiesa Madre e…nell’oratorio laterale sull’altare capeggiava l’Altissimo<br />

e ne rimasi colpito e commosso. Una breve sosta alla mia casa di Panni e rientro a Foggia. La mia è una testimonianza<br />

di Fede affinchè la gente sappia che la preghiera è fondamentale per la vita di un cristiano, e che grazie ad esse sono<br />

ritornato a vivere come prima…meglio di prima.<br />

AVE MARIA PIENA DI GRAZIE…SANTA MARIA MADRE DI DIO…è la preghiera salvifica della intera Umanità.<br />

Il direttore Pietro riconoscente e grato verso coloro che hanno pregato per lui.

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