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IL RITO SOTTRATTO - DSpace@Unipr

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connette a un mondo. Questo aspetto dirige la riflessione verso una visione prospettica del<br />

paesaggio sonoro, aprendo la possibilità di ascoltarne la profondità e di risuonare con essa, con<br />

un movimento suscettibile di diverse realizzazioni corporee. Ogni movimento all’interno di<br />

questo sfondo offre la possibilità di ricomprendere la musica da nuovi punti prospettici. Così un<br />

ritmo prende vita: non è questo un comporre delle note su un pentagramma ma un movimento<br />

vissuto in tutta la sua corporeità, una marcia. Senza questa partecipazione la simbiosi – in quanto<br />

connessione col bios acustico del tamburo – non potrebbe esserci, non avrebbe “respiro”. Il<br />

suonatore di iyá potrebbe eseguire una frase del genere:<br />

La cosiddetta «marcia muta» 119 di ogni tamburo cubano non fa<br />

altro che fornire al suonatore un respiro da incorporare, un’andatura da mantenere, in cui egli<br />

può immedesimarsi. Così come la motilità di un percussionista prende vita aggiungendo un<br />

respiro al ritmo, allo stesso modo i tre percussionisti, come un organismo collettivo, si animano<br />

in base ai movimenti interni della loro connessione reciproca. Quando l’iyá cambia la sua<br />

chiamata, l’itotele risponde con una figurazione diversa, lasciando sempre inalterato il colpo<br />

sulla membrana più piccola. Ciò mostra il forte legame musicale tra i due strumenti. È un gioco<br />

di equilibri: ogni percussionista, poggiandosi sui suoi accenti, trova una sua andatura; questa<br />

finisce prima o poi con lo stimolare un movimento differente dalla marcia stereotipata. Questo<br />

ritmo/movimento si riverbera nel tamburo “che lo segue”, l’itotele, che risuona la sua simbiosi<br />

facendo eco alla variazione, restituendo un movimento acustico – equilibrato con la sua marcia –<br />

allo stimolo percepito. Così una variazione dell’iyá si ripercuote nella risposta dell’itotele:<br />

Variazione<br />

Risposta<br />

119 É un ritmo in genere costituito da lievi appoggi e poche accentazioni rilevanti, che ha la funzione di modellare i<br />

movimenti del percussionista, obbligandolo a rispettare un certo maneggio, e quindi una certa andatura. Assimilata<br />

<strong>IL</strong> <strong>RITO</strong> <strong>SOTTRATTO</strong> 76

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