11.06.2013 Views

IL RITO SOTTRATTO - DSpace@Unipr

IL RITO SOTTRATTO - DSpace@Unipr

IL RITO SOTTRATTO - DSpace@Unipr

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Semplificando al<br />

massimo i complessi studi di acustica, possiamo<br />

affermare che la zona più esposta alla risonanza è<br />

quella più vicina al luogo del contatto vibratorio,<br />

ma non è detto che entri in vibrazione, se non<br />

dispone di una propria frequenza di risonanza che<br />

possa accordarsi a quella della vibrazione diffusa<br />

in essa. Se la vibrazione è acuta, le parti del corpo<br />

che risuoneranno di più saranno quelle<br />

proporzionalmente più sottili, mentre, se la<br />

vibrazione è grave, la risonanza si localizzerà negli spazi meno sottili, secondo disegni difficili da<br />

elaborare 251 . Non è comunque questa la sede di una divulgazione approfondita delle leggi che<br />

governano la risonanza tra i corpi inerti. Qui basterà aver chiarito che quando un corpo risuona,<br />

localizza delle aree di maggiore intensità vibratoria. Sono proprio queste zone a costituire la forma<br />

del risonatore di Helmholtz e sono anche quelle che il corpo-risonatore assume come forme<br />

rispondenti al suo riverbero coreutico.<br />

Le forze del rito trasmettono al corpo danzante una composizione<br />

ricchissima di vibrazioni e oscillazioni, come se questa fosse un timbro dalle tante sfaccettature<br />

armoniche. La pressione che questa genera sul corpo coreutico fa vibrare maggiormente una zona<br />

della sua arealità. Per mettere in forma questa zona vibrante, il corpo si ri-modella tutto intorno a<br />

questo spazio risonante, assumendo una nuova corporeità. Ma è più corretto descrivere in senso<br />

inverso: è la zona che vibra a costituire la spaziatura effettiva del corpo. Se una scansione ternaria<br />

ha scosso il corpo danzante a ondeggiare secondo una certa oscillazione delle braccia, allora sarà<br />

questa zona a fare da perno al resto delle articolazioni, che assumeranno una dinamica costruita<br />

tutta attorno all’ondulazione delle braccia. Così il corpo ritrova la sua integrità, spaziando in<br />

un’area specifica delle sue potenzialità coreutiche. Questa è una forma completa, che chiama in<br />

causa tutto il corpo, ma è più raffinata, in quanto si concentra tutta attorno a una zona oscillatoria.<br />

È come se il corpo-risonatore, sottoposto a una vibrazione, inizi a fremere in un settore della sua<br />

cassa di risonanza. Allora esso, sfruttando le sue proprietà plastiche, si trasformerà in maniera tale<br />

da fare di quel settore un nuovo risonatore, si modellerà esso stesso nella forma di quel risonatore,<br />

più piccolo nella sua capacità di spaziature grossolane, ma più risonante perché più aderente a un<br />

perno vibrante che ora lo può scuotere in tutta la sua superficie, aprendogli un mondo più grande di<br />

251 La frequenza di risonanza di un corpo dipende dalle sue dimensioni fisiche – più è grande, più la sua frequenza<br />

sarà bassa-, dalla sua densità molecolare – quanto maggiore è, più bassa sarà la sua frequenza- e dalla tensione<br />

meccanica cui è sottoposto – quanto maggiore è, più alta sarà la sua frequenza.<br />

Per gentile concessione di Luciano Bosi<br />

<strong>IL</strong> <strong>RITO</strong> <strong>SOTTRATTO</strong> 153

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!