Imp. Vivere in condominio - Uil
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VIVERE IN CONDOMINIO ... CHE STRESS!<br />
aggiunto dall'art. 4, L. 23 dicembre 1993,<br />
n. 547.<br />
Sezione V:<br />
DEI DELITTI CONTRO LA INVIOLABILITÀ<br />
DEI SEGRETI<br />
Art. 616 - Violazione, sottrazione e soppressione<br />
di corrispondenza - Chiunque<br />
prende cognizione del contenuto di una<br />
corrispondenza chiusa, a lui non diretta,<br />
ovvero sottrae o distrae, al f<strong>in</strong>e di prendere<br />
o di farne da altri prendere cognizione,<br />
una corrispondenza chiusa o aperta, a lui<br />
non diretta, ovvero, <strong>in</strong> tutto o <strong>in</strong> parte, la distrugge<br />
o sopprime, è punito, se il fatto non<br />
è preveduto come reato da altra disposizione<br />
di legge, con la reclusione f<strong>in</strong>o a un<br />
anno o con la multa da lire sessantamila a<br />
un milione. Se il colpevole, senza giusta<br />
causa, rivela, <strong>in</strong> tutto o <strong>in</strong> parte, il contenuto<br />
della corrispondenza, è punito, se dal fatto<br />
deriva nocumento ed il fatto medesimo non<br />
costituisce un più grave reato, con la reclusione<br />
f<strong>in</strong>o a tre anni. Il delitto è punibile a<br />
querela della persona offesa. Agli effetti<br />
delle disposizioni di questa sezione, per<br />
"corrispondenza" si <strong>in</strong>tende quella epistolare,<br />
telegrafica, telefonica, <strong>in</strong>formatica o<br />
telematica ovvero effettuata con ogni altra<br />
forma di comunicazione a distanza (1). (1)<br />
Comma così sostituito dall'art. 5, L. 23<br />
dicembre 1993, n. 547.<br />
Art. 619 - Violazione, sottrazione e soppressione<br />
di corrispondenza commesse da<br />
persona addetta al servizio delle poste, dei<br />
telegrafi e dei telefoni - L'addetto al servizio<br />
delle poste, dei telegrafi o dei telefoni, il<br />
quale, abusando di tale qualità, commette<br />
alcuno dei fatti preveduti dalla prima parte<br />
72<br />
dell'articolo 616, è punito con la reclusione<br />
da sei mesi a tre anni. Se il colpevole, senza<br />
giusta causa, rivela, <strong>in</strong> tutto o <strong>in</strong> parte, il contenuto<br />
della corrispondenza, è punito, qualora<br />
il fatto non costituisca un più grave reato,<br />
con la reclusione da sei mesi a c<strong>in</strong>que anni<br />
e con la multa da lire sessantamila a un milione.<br />
Titolo XIII:<br />
DEI DELITTI CONTRO IL PATRIMONIO<br />
Capo I:<br />
DEI DELITTI CONTRO IL PATRIMONIO<br />
MEDIANTE VIOLENZA ALLE COSE<br />
O ALLE PERSONE<br />
Art. 627 - Sottrazione di cose comuni - Il<br />
comproprietario, socio o coerede che, per<br />
procurare a sé o ad altri un profitto, s’impossessa<br />
della cosa comune, sottraendola<br />
a chi la detiene, è punito, a querela della<br />
persona offesa, con la reclusione f<strong>in</strong>o a due<br />
anni o con la multa da lire quarantamila(euro<br />
20,66) a quattrocentomila<br />
(euro206,58).<br />
Non è punibile chi commette il fatto su cose<br />
fungibili, se il valore di esse non eccede la<br />
quota a lui spettante.<br />
Art. 631- Usurpazione - Chiunque, per<br />
appropriarsi, un tutto <strong>in</strong> parte, dell’altrui<br />
cosa immobile, ne rimuove o altera i term<strong>in</strong>i<br />
è punito, a querela della persona offesa<br />
con la reclusione f<strong>in</strong>o a tre anni e con la<br />
multa f<strong>in</strong>o a lire quattrocentomila (euro<br />
206,58).<br />
Art. 634 - Turbativa violenta del possesso<br />
di cose immobili - Chiunque, turba con violenza<br />
alla persona o con m<strong>in</strong>accia, l’altrui<br />
pacifico possesso di cose immobili, è punito<br />
con la reclusione f<strong>in</strong>o a due anni e con<br />
I RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI<br />
la multa da lire duecentomila (euro103,29)<br />
a seicentomila (euro309,87).<br />
Il fatto si considera compiuto con violenza<br />
o m<strong>in</strong>accia quando è commesso da più di<br />
dieci persone.<br />
Art. 635 - Danneggiamento - Chiunque<br />
distrugge, disperde, deteriora o rende, <strong>in</strong><br />
tutto o un parte, <strong>in</strong>servibili cose mobili o<br />
immobili altrui è punito, a querela della<br />
persona offesa, con la reclusione f<strong>in</strong>o a un<br />
anno o con la multa f<strong>in</strong>o a lire seicentomila<br />
(euro309,87).La pena è della reclusione<br />
da sei mesi a tre anni e si procede d’ufficio,<br />
se il fatto è commesso:1) con violenza<br />
alla persona o con m<strong>in</strong>accia;2) da datori<br />
di lavoro <strong>in</strong> occasione di serrate, o da lavoratori<br />
<strong>in</strong> occasione di sciopero. 3) su edifici<br />
pubblici o dest<strong>in</strong>ati a uso pubblico o all’esercizio<br />
di un culto, o su altre delle cose<br />
<strong>in</strong>dicate nel n. 7) dell’art. 625;4) sopra<br />
opere dest<strong>in</strong>ate all’irrigazione;5) sopra<br />
piantate di viti, di alberi o arbusti fruttiferi,<br />
o su boschi selve o foreste, ovvero su vivai<br />
forestali dest<strong>in</strong>ati al rimboschimento.<br />
Art. 635-bis - Danneggiamento di sistemi<br />
<strong>in</strong>formatici e telematici - Chiunque distrugge,<br />
deteriora o rende, <strong>in</strong> tutto o <strong>in</strong> parte,<br />
<strong>in</strong>servibili sistemi <strong>in</strong>formatici o telematici<br />
altrui, ovvero programmi, <strong>in</strong>formazioni o dati<br />
altrui, è punito, salvo che il fatto costituisca<br />
più grave reato, con la reclusione da sei mesi<br />
a tre anni.Se ricorre una o più delle circostanze<br />
di cui al secondo comma dell’art.<br />
635, ovvero se il fatto è commesso con<br />
abuso della qualità di operatore del sistema,<br />
la pena è della reclusione da uno a<br />
quattro anni.<br />
Art. 636 - Introduzione o abbandono di ani-<br />
73<br />
mali nel fondo altrui e pascolo abusivo -<br />
Chiunque <strong>in</strong>troduce o abbandona animali<br />
un gregge o <strong>in</strong> mandria nel fondo altrui è<br />
punito con la multa da lire ventimila (euro<br />
10,33) a duecentomila (euro 103,29).Se l’<strong>in</strong>troduzione<br />
o l’abbandono di animali, anche<br />
non raccolti <strong>in</strong> gregge o <strong>in</strong> mandria, avviene<br />
per farli pascolare nel fondo altrui, la pena<br />
è della reclusione f<strong>in</strong>o a un anno o della<br />
multa da lire quarantamila (euro 20,66) a<br />
quattrocentomila (euro 206,58).Qualora il<br />
pascolo avvenga, ovvero dalla <strong>in</strong>troduzione<br />
o dall’abbandono degli animali il fondo sia<br />
stato danneggiato, il colpevole è punito con<br />
la reclusione f<strong>in</strong>o a due anni e con la multa<br />
da lire centomila (euro 51,65) a un milione<br />
(euro 516,46).Il delitto è punibile a querela<br />
della persona offesa.<br />
Art. 639 - Deturpamento e imbrattamento<br />
di cose altrui - Chiunque, fuori dei casi<br />
preveduti dall’art. 635, deturpa o imbratta<br />
cose mobili o immobili altrui è punito, a<br />
querela della persona offesa (120-126),<br />
con la multa f<strong>in</strong>o a lire duecentomila (euro<br />
103,29).<br />
Capo III<br />
DISPOSIZIONI COMUNI<br />
AI CAPI PRECEDENTI<br />
Art. 649 - Non punibilità e querela della<br />
persona offesa, per fatti commessi a danno<br />
di congiunti - Non è punibile chi ha commesso<br />
alcuno dei fatti preveduti da questo Titolo<br />
<strong>in</strong> danno:1) del coniuge non legalmente<br />
separato ;2) di un ascendente o discendente<br />
o di un aff<strong>in</strong>e <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea retta ovvero dell’adottante<br />
o dell’adottato;3) di un fratello<br />
o di una sorella che con lui convivano.I fatti<br />
preveduti da questo Titolo sono punibili a