Imp. Vivere in condominio - Uil
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VIVERE IN CONDOMINIO ... CHE STRESS!<br />
comunicando con più persone, offende l'altrui<br />
reputazione, è punito con la reclusione<br />
f<strong>in</strong>o a un anno o con la multa f<strong>in</strong>o a lire due<br />
milioni. Se l'offesa consiste nell'attribuzione<br />
di un fatto determ<strong>in</strong>ato, la pena è della<br />
reclusione f<strong>in</strong>o a due anni, ovvero della<br />
multa f<strong>in</strong>o a lire quattro milioni. Se l'offesa<br />
è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi<br />
altro mezzo di pubblicità, ovvero <strong>in</strong> atto<br />
pubblico, la pena è della reclusione da sei<br />
mesi a tre anni o della multa non <strong>in</strong>feriore<br />
a lire un milione.<br />
Se l'offesa è recata a un Corpo politico,<br />
amm<strong>in</strong>istrativo o giudiziario, o ad una sua<br />
rappresentanza, o ad una Autorità costituita<br />
<strong>in</strong> collegio, le pene sono aumentate.<br />
Capo III:<br />
DEI DELITTI CONTRO<br />
LA LIBERTÀ INDIVIDUALE<br />
Sezione III:<br />
DEI DELITTI CONTRO<br />
LA LIBERTÀ MORALE<br />
Art. 610 - Violenza privata - Chiunque, con<br />
violenza o m<strong>in</strong>accia, costr<strong>in</strong>ge altri a fare,<br />
tollerare od omettere qualche cosa è punito<br />
con la reclusione f<strong>in</strong>o a quattro anni. La<br />
pena è aumentata se concorrono le condizioni<br />
prevedute dall'articolo 339.<br />
Sezione IV:<br />
DEI DELITTI CONTRO LA INVIOLABILITÀ<br />
DEL DOMICILIO<br />
Art. 614 - Violazione di domicilio -<br />
Chiunque si <strong>in</strong>troduce nell'abitazione altrui,<br />
o <strong>in</strong> un altro luogo di privata dimora, o<br />
nelle appartenenze di essi, contro la volontà<br />
espressa o tacita di chi ha il diritto di<br />
escluderlo, ovvero vi s'<strong>in</strong>troduce clandesti-<br />
70<br />
namente o con <strong>in</strong>ganno, è punito con la<br />
reclusione f<strong>in</strong>o a tre anni. Alla stessa pena<br />
soggiace chi si trattiene nei detti luoghi contro<br />
l'espressa volontà di chi ha diritto di<br />
escluderlo, ovvero vi si trattiene clandest<strong>in</strong>amente<br />
o con <strong>in</strong>ganno. Il delitto è punibile<br />
a querela della persona offesa. La pena è<br />
da uno a c<strong>in</strong>que anni, e si procede d'ufficio,<br />
se il fatto è commesso con violenza<br />
sulle cose, o alle persone, ovvero se il colpevole<br />
è palesemente armato.<br />
Art. 615 - Violazione di domicilio commessa<br />
da un pubblico ufficiale - Il pubblico<br />
ufficiale, che, abusando dei poteri <strong>in</strong>erenti<br />
alle sue funzioni, s'<strong>in</strong>troduce o si trattiene<br />
nei luoghi <strong>in</strong>dicati nell'articolo precedente,<br />
è punito con la reclusione da uno a c<strong>in</strong>que<br />
anni. Se l'abuso consiste nell'<strong>in</strong>trodursi nei<br />
detti luoghi senza l'osservanza delle formalità<br />
prescritte dalla legge, la pena è della<br />
reclusione f<strong>in</strong>o a un anno.<br />
Art. 615 bis - Interferenze illecite nella vita<br />
privata - Chiunque, mediante l'uso di strumenti<br />
di ripresa visiva o sonora, si procura<br />
<strong>in</strong>debitamente notizie o immag<strong>in</strong>i att<strong>in</strong>enti<br />
alla vita privata svolgentesi nei luoghi <strong>in</strong>dicati<br />
nell'articolo 614, è punito con la reclusione<br />
da sei mesi a quattro anni. Alla stessa<br />
pena soggiace, salvo che il fatto costituisca<br />
più grave reato, chi rivela o diffonde mediante<br />
qualsiasi mezzo d'<strong>in</strong>formazione al<br />
pubblico le notizie o le immag<strong>in</strong>i, ottenute<br />
nei modi <strong>in</strong>dicati nella prima parte di questo<br />
articolo. I delitti sono punibili a querela<br />
della persona offesa; tuttavia si procede<br />
d'ufficio e la pena è della reclusione da<br />
uno a c<strong>in</strong>que anni se il fatto è commesso da<br />
un pubblico ufficiale o ad un <strong>in</strong>caricato di<br />
I RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI<br />
un pubblico servizio, con abuso dei poteri<br />
o con violazione dei doveri <strong>in</strong>erenti alla<br />
funzione o servizio, o da chi esercita anche<br />
abusivamente la professione d'<strong>in</strong>vestigatore<br />
privato (1).<br />
(1) Articolo aggiunto dalla L. 8 aprile 1974,<br />
n. 98.<br />
Art. 615 ter - Accesso abusivo ad un sistema<br />
<strong>in</strong>formatico o telematico - Chiunque<br />
abusivamente si <strong>in</strong>troduce <strong>in</strong> un sistema<br />
<strong>in</strong>formatico o telematico protetto da misure<br />
di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la<br />
volontà espressa o tacita di chi ha il diritto<br />
di escluderlo, è punito con la reclusione<br />
f<strong>in</strong>o a tre anni. La pena è della reclusione<br />
da uno a c<strong>in</strong>que anni: 1) se il fatto è commesso<br />
da un pubblico ufficiale o da un <strong>in</strong>caricato<br />
di un pubblico servizio, con abuso dei<br />
poteri o con violazione dei doveri <strong>in</strong>erenti<br />
alla funzione o al servizio, o da chi esercita<br />
anche abusivamente la professione di<br />
<strong>in</strong>vestigatore privato, o con abuso della<br />
qualità di operatore del sistema; 2) se il<br />
colpevole per commettere il fatto usa violenza<br />
sulle cose o alle persone, ovvero se è palesemente<br />
armato; 3) se dal fatto deriva la distruzione<br />
o il danneggiamento del sistema o<br />
l'<strong>in</strong>terruzione totale o parziale del suo funzionamento,<br />
ovvero la distruzione o il danneggiamento<br />
dei dati, delle <strong>in</strong>formazioni o<br />
dei programmi <strong>in</strong> esso contenuti. Qualora<br />
i fatti di cui ai commi primo e secondo<br />
riguard<strong>in</strong>o sistemi <strong>in</strong>formatici o telematici di<br />
<strong>in</strong>teresse militare o relativi all'ord<strong>in</strong>e pubblico<br />
o alla sicurezza pubblica o alla sanità<br />
o alla protezione civile o comunque di<br />
<strong>in</strong>teresse pubblico, la pena è, rispettivamente,<br />
della reclusione da uno a c<strong>in</strong>que<br />
71<br />
anni e da tre a otto anni. Nel caso previsto<br />
dal primo comma il delitto è punibile a<br />
querela della persona offesa; negli altri casi<br />
si procede d'ufficio (1). (1)Articolo aggiunto<br />
dall'art. 4, L. 23 dicembre 1993, n. 547.<br />
Art. 615 quater - Detenzione e diffusione<br />
abusiva di codici di accesso a sistemi <strong>in</strong>formatici<br />
o telematici - Chiunque, al f<strong>in</strong>e di<br />
procurare a sé o ad altri un profitto o di<br />
arrecare ad altri un danno, abusivamente<br />
si procura, riproduce, diffonde, comunica<br />
o consegna codici, parole chiave o altri<br />
mezzi idonei all'accesso ad un sistema <strong>in</strong>formatico<br />
o telematico, protetto da misure di<br />
sicurezza, o comunque fornisce <strong>in</strong>dicazioni<br />
o istruzioni idonee al predetto scopo, è<br />
punito con la reclusione s<strong>in</strong>o ad un anno e<br />
con la multa s<strong>in</strong>o a lire dieci milioni.<br />
La pena è della reclusione da uno a due anni<br />
e della multa da lire dieci milioni a venti milioni<br />
se ricorre taluna delle circostanze di cui<br />
ai numeri 1) e 2) del quarto comma dell'articolo<br />
617 quater (1).<br />
(1) Articolo aggiunto dall'art. 4, L. 23 dicembre<br />
1993, n. 547.<br />
Art. 615 qu<strong>in</strong>quies - Diffusione di programmi<br />
diretti a danneggiare o <strong>in</strong>terrompere<br />
un sistema <strong>in</strong>formatico - Chiunque<br />
diffonde, comunica o consegna un programma<br />
<strong>in</strong>formatico da lui stesso o da altri<br />
redatto, avente per scopo o per effetto il danneggiamento<br />
di un sistema <strong>in</strong>formatico o<br />
telematico, dei dati o dei programmi <strong>in</strong> esso<br />
contenuti o ad esso pert<strong>in</strong>enti, ovvero l'<strong>in</strong>terruzione,<br />
totale o parziale, o l'alterazione<br />
del suo funzionamento, è punito con la<br />
reclusione s<strong>in</strong>o a due anni e con la multa<br />
s<strong>in</strong>o a lire venti milioni (1). (1)Articolo