Imp. Vivere in condominio - Uil

Imp. Vivere in condominio - Uil Imp. Vivere in condominio - Uil

11.06.2013 Views

VIVERE IN CONDOMINIO ... CHE STRESS! - cambiamo la caldaia, - coibentiamo le pareti, - ecc. sono tutti dei palliativi; è difficile che un impianto centralizzato riesca ad essere perfettamente equilibrato ed accontentare tutti. E ALLORA PULSIAMO e CONTABILIZZIAMO il CALORE. IL SISTEMA PULSANTE È il sistema col quale, per impianti che erogano il giusto calore, si fanno 2 ore di riscaldamento ed 1 (quando è più freddo) o 2 ore (quando è più caldo) d’intervallo: Es. Riscaldamento dalle 06.00 alle 08.00; dalle 09.00 alle 11.00; dalle 12.00 alle 14.00; dalle 15.00 alle 17.00; dalle 18.,00 alle 20.00 e dalle 21.00 alle 23.00. LA CONTABILIZZAZIONE È una procedura mediante la quale ogni radiatore viene fornito di valvola termostatica ed un contatore elettronico collegati ad una centralina. La valvola termostatica, tarata manualmente da ogni condomino, mantiene la temperatura scelta per ogni ambiente (quando si esce o si va in ferie per un lungo periodo, la si può azzerare e, del riscaldamento, per quel periodo, non se ne usufruisce e non si paga); Il contatore elettronico quantificherà la massa di acqua calda usufruita e la sua temperatura (un conto è usare 100 litri di acqua a 80 gradi ed un altro è utilizzare la stessa quantità d‘acqua a 50 gradi) ed in base ad un apposito programma di Computer ripartirà la spesa per il riscaldamento a seconda dell’effettivo utilizzo del calore richiesto alla caldaia del riscaldamento centralizzato. La centralina tarata dal condominio comanda pure le ore di riscaldamento a mezzo onde radio a bassa potenza (max. 12 ore), senza vedere fili volanti in giro per l’appartamento o rompere i muri per fare le “tracce”. È ovvio, questo lavoro la Ditta che gestirà la Contabilizzazione non lo fa gratis, ma ciò nonostante, si risparmia. Come? 1) L’ IVA passa dal 20% al 10%; 2) I piani intermedi, che normalmente hanno caldo, avranno la temperatura a loro più gradevole e consona e pagheranno meno, 3) I piani bassi (con locali aperti sottostanti) ed i piani alti e più esposti - soprattutto a Nord - (normalmente sempre freddi) avranno quel caldo che non hanno mai avuto e, forse, pagheranno la stessa quota degli anni precedenti (perché il maggior utilizzo d’acqua calda verrà recuperato con l’abbassamento dell’aliquota IVA). Ognuno potrà chiedere il riscaldamento quando più gli interessa nelle 12 ore previste per legge, e quanto ne vorrà (max 20°) in ogni singola stanza. 50 LA CONVIVENZA Ma quanto costa questo lavoro? Non conviene fare tutti il riscaldamento autonomo? La contabilizzazione costa circa 1.000 Euro ad appartamento per l’installazione delle apparecchiature più la spesa annua per i calcoli di riparto che farà la Ditta. L’impianto autonomo costa molto di più (circa 3.000 - 3.500 Euro ad appartamento) e non è detto che possa sempre essere fatto; infatti, nei condomini dove non esistono le canne fumarie per ogni singolo appartamento, se ne dovrebbe fare una nuova per ognuno, che scarichi ad almeno 2,5 metri distante da ogni apertura civile o sopra il colmo del tetto e fare tutte queste canne fumarie esterne deturperebbe la facciata e, recenti sentenze, ne hanno inibito l’installazione (il foro sul muro vicino alla finestra non è più regolare). Di poi fare l’impianto autonomo, se non si vuol passare i tubi sotto il pavimento (distruggendoli e rifacendoli, perché sofracaricare i solai con un altro pavimento non è consentito) per il quale è necessario un progetto firmato da un tecnico, si potrebbe fare l’impianto ad anello ma girando lungo le pareti si rischia di incontrare le colonne che non possono essere ne “carotate” ne “scarnite” per cui i tubi devono, forzatamente girare all’esterno - rendendosi, così, antiesteticamente visibili. “Ma se mettiamo le termovalvole, con l’acqua calcarea che abbiamo, dopo pochi anni non funzionano più”. Basta munire l’impianto del termosifone, dove la quantità d’acqua è quantitativamente limitata, di un decalcificatore, in basso nel locale caldaia. LE PARTI COMUNI. Sono identificate - come già più sopra detto - dall’Art. 1117 del Codice Civile e/o da documento idoneo (contratto, regolamento di condominio, ecc.) Tutti possono usufruirne. Nessuno può abusarne (facendosele proprie - occupando anditi, androni, terrazzi e quant’altro con masserizie private) o appropriarsene anche di una piccola parte. Chi le usa deve permetterne lo stesso uso ad ognuno degli altri partecipanti al condominio. Nessuno può impedire anche ad un solo condomino con pochissimi millesimi di proprietà, di fruire in tutto o in parte della cosa comune (cambiandole la destinazione, modificandone la composizione, impedendogliene l’uso o quant’altro). Se si vuol apportare delle modifiche (per esempio: pavimento del terrazzo comune da calpestabile ed agibile in gress a non più calpestabile ed inagibile in gomma), eliminare (per esempio: abolire l’impianto dell’ascensore o del riscaldamento centrale), costituire un uso esclusivo per un condomino o quant’altro su una parte comune OCCORRE DECIDERLO ED ACCETTARLO ALL’UNANIMITÁ E CON LO STESSO TITOLO CON CUI È STATO COSTITUI- TO (DELIBERA ASSEMBLEARE, CONTRATTO, ECC.). 51

BIANCA I RIFERIMENTI NORMATIVI E DI LEGGE

VIVERE IN CONDOMINIO ... CHE STRESS!<br />

- cambiamo la caldaia,<br />

- coibentiamo le pareti,<br />

- ecc.<br />

sono tutti dei palliativi; è difficile che un impianto centralizzato riesca ad essere perfettamente<br />

equilibrato ed accontentare tutti.<br />

E ALLORA PULSIAMO e CONTABILIZZIAMO il CALORE.<br />

IL SISTEMA PULSANTE<br />

È il sistema col quale, per impianti che erogano il giusto calore, si fanno 2 ore di riscaldamento<br />

ed 1 (quando è più freddo) o 2 ore (quando è più caldo) d’<strong>in</strong>tervallo: Es. Riscaldamento<br />

dalle 06.00 alle 08.00; dalle 09.00 alle 11.00; dalle 12.00 alle 14.00; dalle 15.00 alle 17.00;<br />

dalle 18.,00 alle 20.00 e dalle 21.00 alle 23.00.<br />

LA CONTABILIZZAZIONE<br />

È una procedura mediante la quale ogni radiatore viene fornito di valvola termostatica ed<br />

un contatore elettronico collegati ad una central<strong>in</strong>a.<br />

La valvola termostatica, tarata manualmente da ogni condom<strong>in</strong>o, mantiene la temperatura<br />

scelta per ogni ambiente (quando si esce o si va <strong>in</strong> ferie per un lungo periodo, la si può azzerare<br />

e, del riscaldamento, per quel periodo, non se ne usufruisce e non si paga);<br />

Il contatore elettronico quantificherà la massa di acqua calda usufruita e la sua temperatura<br />

(un conto è usare 100 litri di acqua a 80 gradi ed un altro è utilizzare la stessa quantità d‘acqua<br />

a 50 gradi) ed <strong>in</strong> base ad un apposito programma di Computer ripartirà la spesa per il riscaldamento<br />

a seconda dell’effettivo utilizzo del calore richiesto alla caldaia del riscaldamento<br />

centralizzato. La central<strong>in</strong>a tarata dal condom<strong>in</strong>io comanda pure le ore di riscaldamento a<br />

mezzo onde radio a bassa potenza (max. 12 ore), senza vedere fili volanti <strong>in</strong> giro per l’appartamento<br />

o rompere i muri per fare le “tracce”.<br />

È ovvio, questo lavoro la Ditta che gestirà la Contabilizzazione non lo fa gratis, ma ciò nonostante,<br />

si risparmia.<br />

Come?<br />

1) L’ IVA passa dal 20% al 10%;<br />

2) I piani <strong>in</strong>termedi, che normalmente hanno caldo, avranno la temperatura a loro più gradevole<br />

e consona e pagheranno meno,<br />

3) I piani bassi (con locali aperti sottostanti) ed i piani alti e più esposti - soprattutto a Nord -<br />

(normalmente sempre freddi) avranno quel caldo che non hanno mai avuto e, forse, pagheranno<br />

la stessa quota degli anni precedenti (perché il maggior utilizzo d’acqua calda verrà<br />

recuperato con l’abbassamento dell’aliquota IVA).<br />

Ognuno potrà chiedere il riscaldamento quando più gli <strong>in</strong>teressa nelle 12 ore previste per<br />

legge, e quanto ne vorrà (max 20°) <strong>in</strong> ogni s<strong>in</strong>gola stanza.<br />

50<br />

LA CONVIVENZA<br />

Ma quanto costa questo lavoro? Non conviene fare tutti il riscaldamento autonomo?<br />

La contabilizzazione costa circa 1.000 Euro ad appartamento per l’<strong>in</strong>stallazione delle apparecchiature<br />

più la spesa annua per i calcoli di riparto che farà la Ditta.<br />

L’impianto autonomo costa molto di più (circa 3.000 - 3.500 Euro ad appartamento) e non<br />

è detto che possa sempre essere fatto; <strong>in</strong>fatti, nei condom<strong>in</strong>i dove non esistono le canne fumarie<br />

per ogni s<strong>in</strong>golo appartamento, se ne dovrebbe fare una nuova per ognuno, che scarichi<br />

ad almeno 2,5 metri distante da ogni apertura civile o sopra il colmo del tetto e fare tutte<br />

queste canne fumarie esterne deturperebbe la facciata e, recenti sentenze, ne hanno <strong>in</strong>ibito<br />

l’<strong>in</strong>stallazione (il foro sul muro vic<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>estra non è più regolare).<br />

Di poi fare l’impianto autonomo, se non si vuol passare i tubi sotto il pavimento (distruggendoli<br />

e rifacendoli, perché sofracaricare i solai con un altro pavimento non è consentito) per<br />

il quale è necessario un progetto firmato da un tecnico, si potrebbe fare l’impianto ad anello<br />

ma girando lungo le pareti si rischia di <strong>in</strong>contrare le colonne che non possono essere ne<br />

“carotate” ne “scarnite” per cui i tubi devono, forzatamente girare all’esterno - rendendosi,<br />

così, antiesteticamente visibili.<br />

“Ma se mettiamo le termovalvole, con l’acqua calcarea che abbiamo, dopo pochi anni non<br />

funzionano più”.<br />

Basta munire l’impianto del termosifone, dove la quantità d’acqua è quantitativamente limitata,<br />

di un decalcificatore, <strong>in</strong> basso nel locale caldaia.<br />

LE PARTI COMUNI.<br />

Sono identificate - come già più sopra detto - dall’Art. 1117 del Codice Civile e/o da documento<br />

idoneo (contratto, regolamento di condom<strong>in</strong>io, ecc.)<br />

Tutti possono usufruirne.<br />

Nessuno può abusarne (facendosele proprie - occupando anditi, androni, terrazzi e quant’altro<br />

con masserizie private) o appropriarsene anche di una piccola parte.<br />

Chi le usa deve permetterne lo stesso uso ad ognuno degli altri partecipanti al condom<strong>in</strong>io.<br />

Nessuno può impedire anche ad un solo condom<strong>in</strong>o con pochissimi millesimi di proprietà,<br />

di fruire <strong>in</strong> tutto o <strong>in</strong> parte della cosa comune (cambiandole la dest<strong>in</strong>azione, modificandone<br />

la composizione, impedendogliene l’uso o quant’altro).<br />

Se si vuol apportare delle modifiche (per esempio: pavimento del terrazzo comune da calpestabile<br />

ed agibile <strong>in</strong> gress a non più calpestabile ed <strong>in</strong>agibile <strong>in</strong> gomma), elim<strong>in</strong>are (per<br />

esempio: abolire l’impianto dell’ascensore o del riscaldamento centrale), costituire un uso esclusivo<br />

per un condom<strong>in</strong>o o quant’altro su una parte comune OCCORRE DECIDERLO ED<br />

ACCETTARLO ALL’UNANIMITÁ E CON LO STESSO TITOLO CON CUI È STATO COSTITUI-<br />

TO (DELIBERA ASSEMBLEARE, CONTRATTO, ECC.).<br />

51

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!