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Intervento Ing. Tomaselli - Provincia di Pistoia

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<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

PONTI PONTI E E VIADOTTI: VIADOTTI: VIADOTTI: VIADOTTI:<br />

VIADOTTI: VIADOTTI: VIADOTTI:<br />

APPARECCHI APPARECCHI DI DI APPOGGIO APPOGGIO E<br />

E<br />

GIUNTI GIUNTI GIUNTI GIUNTI GIUNTI DI DI<br />

DILATAZIONE<br />

DILATAZIONE<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

ing. Francesco <strong>Tomaselli</strong><br />

Project Manager<br />

francesco.tomaselli@fip-group.it<br />

FIP INDUSTRIALE<br />

Anno <strong>di</strong> fondazione:<br />

1945<br />

Presidente:<br />

Donatella Chiarotto<br />

Dipendenti: 400 circa,<br />

organizzata con filiali<br />

operative e con<br />

rappresentanze in tutto il<br />

mondo.<br />

Settori <strong>di</strong> <strong>Intervento</strong>:<br />

strade, autostrade, ferrovie, metropolitane, tunnels,<br />

e<strong>di</strong>fici civili e storici, impianti industriali, <strong>di</strong>ghe,<br />

piattaforme petrolifere e strutture portuali.<br />

pag. 1


<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

RIFERIMENTO NORMATIV0<br />

D.M. 14 gennaio 2008<br />

Norme tecniche per le costruzioni.<br />

Pubblicate sulla G.U. 29 del 4 febbraio 2008<br />

Sommario<br />

Apparecchi d’appoggio<br />

Giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

pag. 2


<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI<br />

E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO<br />

D.M. 14/1/2008 § 10.1<br />

I progetti esecutivi riguardanti le strutture devono essere informati a<br />

caratteri <strong>di</strong> chiarezza espositiva e <strong>di</strong> completezza nei contenuti, e devono<br />

inoltre definire compiutamente l’intervento da realizzare. (…)<br />

Particolare cura andrà posta nello sviluppare le relazioni <strong>di</strong> calcolo, con<br />

riferimento alle analisi svolte con l’ausilio del calcolo automatico, sia ai<br />

fini <strong>di</strong> facilitare l’interpretazione e la verifica dei calcoli, sia ai fini <strong>di</strong><br />

consentire elaborazioni in<strong>di</strong>pendenti da parte <strong>di</strong> soggetti <strong>di</strong>versi dal<br />

redattore del documento.<br />

RESPONSABILITA’<br />

II progettista resta comunque responsabile dell’intera progettazione<br />

strutturale.<br />

MATERIALI E PRODOTTI PER USO<br />

STRUTTURALE<br />

D.M. 14/1/2008 § 11.1<br />

I materiali e prodotti per uso strutturale devono essere:<br />

- identificati univocamente a cura del Produttore, secondo le<br />

procedure applicabili;<br />

- qualificati sotto la responsabilità del Produttore, secondo le<br />

procedure applicabili;<br />

- accettati dal Direttore dei lavori me<strong>di</strong>ante acquisizione e verifica<br />

della documentazione <strong>di</strong> qualificazione, nonché me<strong>di</strong>ante<br />

eventuali prove sperimentali <strong>di</strong> accettazione.<br />

pag. 3


<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

D.M. 14/1/2008 § 11.1<br />

Il Direttore dei Lavori è tenuto a verificare nell’ambito<br />

delle proprie competenze, quanto sopra in<strong>di</strong>cato ed a<br />

rifiutare le eventuali forniture prive dell’attestato <strong>di</strong><br />

conformità; dovrà inoltre effettuare idonee prove <strong>di</strong><br />

accettazione, che comprendano in ogni caso la verifica<br />

geometrica e delle tolleranze <strong>di</strong>mensionali, nonché la<br />

valutazione delle principali caratteristiche meccaniche dei<br />

materiali componenti, al fine <strong>di</strong> verificare la conformità<br />

degli appoggi a quanto richiesto per lo specifico progetto.<br />

In particolare, per quanto attiene l’identificazione e la qualificazione, possono<br />

configurarsi i seguenti casi:<br />

A) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali sia <strong>di</strong>sponibile una norma<br />

europea armonizzata il cui riferimento sia pubblicato su GUUE. Al termine del<br />

periodo <strong>di</strong> coesistenza il loro impiego nelle opere è possibile soltanto se in<br />

possesso della Marcatura CE, prevista dalla Direttiva 89/106/CEE “Prodotti da<br />

costruzione” (CPD), recepita in Italia dal DPR 21/04/1993, n.246, così come<br />

mo<strong>di</strong>ficatodal DPR10/12/1997, n. 499;<br />

B) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali non sia <strong>di</strong>sponibile una norma<br />

armonizzata ovvero la stessa ricada nel periodo <strong>di</strong> coesistenza, per i quali sia<br />

invece prevista la qualificazione con le modalità e le procedure in<strong>di</strong>cate nelle<br />

presenti norme. E’ fatto salvo il caso in cui, nel periodo <strong>di</strong> coesistenza della<br />

specifica norma armonizzata, il produttore abbia volontariamente optato per la<br />

Marcatura CE;<br />

C) materiali e prodotti per uso strutturale innovativi o comunque non citati nel<br />

presente capitolo e non ricadenti in una delle tipologie A) o B). In tali casi il<br />

produttore potrà pervenire alla Marcatura CE in conformità a Benestare Tecnici<br />

Europei (ETA), ovvero, in alternativa, dovrà essere in possesso <strong>di</strong> un Certificato <strong>di</strong><br />

Idoneità Tecnica all’Impiego rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale sulla base <strong>di</strong><br />

Linee Guida approvate dal ConsiglioSuperiore dei Lavori Pubblici.<br />

pag. 4


<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

Con il DM 14.1.2008 è stato introdotto il concetto <strong>di</strong> Centro <strong>di</strong><br />

Trasformazione (par. 11.3.1.7) come luogo in cui si confezionano elementi<br />

strutturali <strong>di</strong>rettamente impiegabili in cantiere.<br />

I centri <strong>di</strong> trasformazione sono pertanto dei "luoghi <strong>di</strong> lavorazione" e sono<br />

tenuti ad effettuare dei controlli sul materiale base acciaio utilizzato e sul<br />

prodotto finito, devono avere un Direttore Tecnico <strong>di</strong> Stabilimento che<br />

funge da una sorta <strong>di</strong> D.L. interno alla fabbrica e che ne garantisce<br />

l'operato, devono operare secondo ISO 9001 e secondo ISO 3834 per i<br />

manufatti saldati.<br />

Il Servizio Tecnico Centrale attesta la correttezza della documentazione e<br />

pertanto garantisce la correttezza dell'impianto <strong>di</strong> gestione e produzione<br />

della fabbrica rilasciando il relativo certificato.<br />

I controlli in cantiere sui prodotti <strong>di</strong> carpenteria sono affidati<br />

obbligatoriamente alla D.L. (par. 11.3.4.11.3) che deve accertarsi che il<br />

centro <strong>di</strong> trasformazione da cui provengono i materiali sia in possesso <strong>di</strong><br />

tutti i requisiti, può recarsi presso il medesimo centro e prendere visione<br />

dei certificati delle prove eseguite o effettuare egli stesso i prelievi.<br />

Ogni fornitura <strong>di</strong> elementi presaldati, presagomati o preassemblati deve<br />

essere accompagnata:<br />

- da una <strong>di</strong>chiarazione, sul DDT, degli estremi dell'attestato rilasciato dal<br />

STC.<br />

- dall'attestazione inerente l'esecuzione delle prove <strong>di</strong> controllo interno<br />

con in<strong>di</strong>cazione dei giorni nei quali la fornitura è stata lavorata.<br />

In poche parole:<br />

Le marcature CE sugli appoggi e prossimamente sui <strong>di</strong>spositivi<br />

antisismici riguardano il <strong>di</strong>spositivo vero e proprio e non la carpenteria <strong>di</strong><br />

aggancio.<br />

Ad esempio, per un <strong>di</strong>ssipatore viscoso, le regole <strong>di</strong> progettazione della<br />

normativa europea coinvolgono il <strong>di</strong>spositivo "da snodo a snodo"<br />

(volendo anche allargarsi, potrebbero comprendere anche le ali) ma non<br />

<strong>di</strong> certo gli ancoraggi, le contropiastre, le parti saldate, etc.: per questi, la<br />

Direzione Lavori dovrebbe verificare che arrivino da centri <strong>di</strong><br />

trasformazione idonei ai sensi del DM 14.1.2008, altrimenti rifiutare le<br />

forniture.<br />

Cioè che non basta comprare prodotti CE ma anche il piastrame lavorato a<br />

corredo deve essere fornito da aziende idonee.<br />

L'elenco delle aziende "Centri <strong>di</strong> Trasformazione" per la carpenteria<br />

saldata è presente nel sito del ministero <strong>di</strong> cui il link:<br />

http://www.cslp.it/cslp/index.php?option=com_sobi2&catid=21&Itemid=61<br />

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<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

SITUAZIONE NORMATIVA<br />

Apparecchi <strong>di</strong> appoggio<br />

D.M. 14-1-2008 UNI EN 1337<br />

APPARECCHI D’APPOGGIO<br />

D.M. 14/1/2008 § 11.1<br />

Gli appoggi strutturali sono<br />

<strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> vincolo<br />

utilizzati nelle strutture, nei<br />

ponti e negli e<strong>di</strong>fici, allo<br />

scopo <strong>di</strong> trasmettere<br />

puntualmente carichi e<br />

vincolare determinati gra<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> libertà <strong>di</strong> spostamento.<br />

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<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

… trasmettere “puntualmente” (!) …<br />

FIP INDUSTRIALE<br />

APPARECCHI DI APPOGGIO<br />

Gli apparecchi d’appoggio<br />

riproducono in maniera<br />

imperfetta il vincolo teorico<br />

ipotizzato dalla Scienza delle<br />

Costruzioni:<br />

• imperfezioni cinematiche<br />

• reazioni parassite (<strong>di</strong> tipo elastico e/o <strong>di</strong> attrito)<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

TIPI DI<br />

VINCOLO<br />

STRUTTURALE<br />

In particolare, per quanto attiene l’identificazione e la qualificazione, possono<br />

configurarsi i seguenti casi:<br />

A) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali sia <strong>di</strong>sponibile una norma<br />

europea armonizzata il cui riferimento sia pubblicato su GUUE. Al termine del<br />

periodo <strong>di</strong> coesistenza il loro impiego nelle opere è possibile soltanto se in<br />

possesso della Marcatura CE, prevista dalla Direttiva 89/106/CEE “Prodotti da<br />

costruzione” (CPD), recepita in Italia dal DPR 21/04/1993, n.246, così come<br />

mo<strong>di</strong>ficatodal DPR10/12/1997, n. 499;<br />

B) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali non sia <strong>di</strong>sponibile una norma<br />

armonizzata ovvero la stessa ricada nel periodo <strong>di</strong> coesistenza, per i quali sia<br />

invece prevista la qualificazione con le modalità e le procedure in<strong>di</strong>cate nelle<br />

presenti norme. E’ fatto salvo il caso in cui, nel periodo <strong>di</strong> coesistenza della<br />

specifica norma armonizzata, il produttore abbia volontariamente optato per la<br />

Marcatura CE;<br />

C) materiali e prodotti per uso strutturale innovativi o comunque non citati nel<br />

presente capitolo e non ricadenti in una delle tipologie A) o B). In tali casi il<br />

produttore potrà pervenire alla Marcatura CE in conformità a Benestare Tecnici<br />

Europei (ETA), ovvero, in alternativa, dovrà essere in possesso <strong>di</strong> un Certificato <strong>di</strong><br />

Idoneità Tecnica all’Impiego rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale sulla base <strong>di</strong><br />

Linee Guida approvate dal ConsiglioSuperiore dei Lavori Pubblici.<br />

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<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

D.M. 14/1/2008 § 11.1<br />

Gli appoggi strutturali, per<br />

i quali si applica quanto specificato al punto A<br />

del § 11.1, devono essere conformi<br />

alle norme europee armonizzate della serie UNI<br />

EN 1337 e recare la Marcatura CE.<br />

Si applica il Sistema <strong>di</strong> Attestazione della<br />

Conformità 1.<br />

REQUISITI degli apparecchi d’appoggio:<br />

1. TRASMETTERE I CARICHI VERTICALI CENTRA NDOLI<br />

NEI PUNTI VOLUTI<br />

2. ASSORBIRE LE SPINTE ORIZZONTALI SENZA<br />

MOVIMENTO RELATIVO TRA LE PARTI<br />

STRUTTURALI COLLEGATE<br />

3. CONSENTIRE I MOVIMENTI (SPOSTA MENTI E/O<br />

ROTAZIONI) SENZA OPPORRE APPREZZABILI<br />

RESISTENZE<br />

4. ISPEZIONABILITÀ<br />

5. DURABILITÀ<br />

6. SOSTITUIBILITÀ<br />

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<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

CNR 10018/98<br />

“L’influenza degli apparecchi d’appoggio sul<br />

comportamento della struttura è<br />

fondamentale:<br />

la non corrispondenza tra quanto progettato e<br />

quanto realizzato può generare azioni tali da<br />

alterare in modo rimarchevole lo stato <strong>di</strong><br />

sollecitazione della struttura.”<br />

Sud<strong>di</strong>visione per costituzione<br />

• Elastomerici semplici<br />

• Elastomerici armati<br />

• Completamente in acciaio<br />

• In Acciaio - PTFE<br />

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<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

APPOGGI ELASTOMERICI SEMPLICI<br />

Sono costituiti da un singolo strato <strong>di</strong> gomma.<br />

Permettono rotazioni attorno ad un qualsiasi asse e<br />

spostamenti in ogni <strong>di</strong>rezione del piano.<br />

Tendono sempre a riprendere la configurazione indeformata<br />

dopo gli spostamenti consentiti.<br />

CNR 10018/98<br />

Gli elementi <strong>di</strong> appoggio<br />

puramente elastomerici non<br />

vanno utilizzati per le strutture<br />

da ponte.<br />

Le EN 1337 li sconsigliano<br />

APPOGGI ELASTOMERICI ARMATI<br />

Sono costituiti da strati <strong>di</strong> acciaio combinati con strati <strong>di</strong> gomma.<br />

Le lamiere d’acciaio rendono questi appoggi poco deformabili<br />

verticalmente mentre non mo<strong>di</strong>ficano la mobilità orizzontale e la<br />

possibilità <strong>di</strong> ruotare.<br />

Permettono rotazioni attorno ad un qualsiasi asse e traslazioni in ogni<br />

<strong>di</strong>rezione del piano.<br />

Tendono sempre a riprendere la<br />

configurazione indeformata dopo gli<br />

spostamenti consentiti.<br />

Il loro impiego è generalmente<br />

limitato a ponti <strong>di</strong> luce me<strong>di</strong>o-piccola.<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

APPOGGI ELASTOMERICI ARMATI<br />

EN 1337-3<br />

“Sebbene gli appoggi elastomerici siano progettati per tenere conto dei<br />

movimenti <strong>di</strong> taglio, non devono essere utilizzati per fornire resistenza<br />

permanente contro una forza <strong>di</strong> taglio esterna applicata<br />

costantemente.”<br />

Ciò significa, per esempio, che devono essere messi in orizzontale nel<br />

piano, anche se l’impalcato è in pendenza.<br />

In questa evenienza:<br />

1) se l’impalcato è in acciaio o in struttura mista acciaio-cls, la pendenza<br />

viene ripresa dalla contropiastra superiore all’appoggio, saldata<br />

all’intradosso dell’impalcato.<br />

2) Se l’impalcato è in c.a.p. verrà vulcanizzata all’interno dell’appoggio<br />

una piastra a cuneo che si presenterà parallela all’intradosso della<br />

trave in c.a.p.<br />

Nel primo caso l’ancoraggio è necessariamente <strong>di</strong> tipo meccanico,<br />

generalmente me<strong>di</strong>ante perno.<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

APPOGGI IN ACCIAIO<br />

Il funzionamento è basato sul rotolamento <strong>di</strong> due o<br />

più superfici d’acciaio in contatto tra loro.<br />

Il sistema si comporta come una cerniera cilindrica o<br />

sferica, a seconda della tipologia.<br />

APPOGGI IN ACCIAIO E IN PTFE<br />

Gli scorrimenti sono resi possibili me<strong>di</strong>ante l’accoppiamento <strong>di</strong> una lastra<br />

<strong>di</strong> acciaio inossidabile lavorata a specchio ed un cuscinetto piano <strong>di</strong> PTFE.<br />

In alcune tipologie anche la rotazione avviene grazie all’accoppiamento <strong>di</strong><br />

superfici cilindriche o sferiche <strong>di</strong> PTFE e acciaio inossidabile.<br />

Per ridurre l’attrito le lastre <strong>di</strong> PTFE piano sono dotate <strong>di</strong> tasche riempite<br />

con grasso siliconico.<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

COEFFICIENTE D’ATTRITO DINAMICO<br />

PTFE/INOX (tabella <strong>di</strong> calcolo)<br />

0.03<br />

Il carico verticale massimo genera una pressione sul<br />

PTFE > 30 MPa MPa, , quin<strong>di</strong> µ = 0.03, ma il carico verticale<br />

permanente genera una pressione inferiore, quin<strong>di</strong> si<br />

consiglia µ ~ 0.045 ÷ 0.05<br />

Come<br />

dev’essere<br />

(FIP)<br />

… ovviamente tutto <strong>di</strong>pende anche dal<br />

grado <strong>di</strong> rugosità del foglio in inox!<br />

No comment !<br />

Non va bene<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

Sud<strong>di</strong>visione in funzione<br />

dei gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà<br />

• FISSI FISSI: si oppongono agli scorrimenti trasferendo le<br />

forze in tutte le <strong>di</strong>rezioni (da 1 a 3 gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà);<br />

• UNIDIREZIONALI<br />

UNIDIREZIONALI: consentono lo scorrimento in<br />

un’unica <strong>di</strong>rezione del piano orizzontale, trasferendo<br />

le forze nella <strong>di</strong>rezione ortogonale (da 2 a 4 gra<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

libertà);<br />

• MULTIDIREZIONALI<br />

MULTIDIREZIONALI: consentono lo scorrimento<br />

in tutte le <strong>di</strong>rezioni del piano orizzontale (da 3 a 5<br />

gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà).<br />

SISTEMA DI ANCORAGGIO<br />

EN 1337-1<br />

“Nel caso <strong>di</strong> strutture sottoposte a<br />

sollecitazione <strong>di</strong>namica con possibili<br />

fluttuazioni estreme del carico, per esempio<br />

ponti ferroviari e strutture antisismiche,<br />

l’attrito non deve esercitare resistenza nei<br />

confronti delle forze orizzontali.”<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

SISTEMA DI ANCORAGGIO<br />

D.M. 14/1/2008<br />

§ 5.1.6.3 Vincoli in zona sismica<br />

Per i ponti in zona sismica, i vincoli devono essere<br />

progettati in modo che, tenendo conto del<br />

comportamento <strong>di</strong>namico dell’opera, risultino<br />

idonei:<br />

• a trasmettere le forze conseguenti alle azioni<br />

sismiche<br />

• ad evitare sconnessioni tra gli elementi<br />

componenti il <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> vincolo<br />

• ad evitare la fuoriuscita dei vincoli dalle loro se<strong>di</strong><br />

Ancoraggi meccanici:<br />

• Perni<br />

• Viti e bulloni<br />

• Zanche e tirafon<strong>di</strong><br />

perno<br />

Contropiastra annegata nel c.a.p.<br />

Contropiastra vista da sotto<br />

pag. 16


Ancoraggi meccanici:<br />

• Perni<br />

• Viti e bulloni<br />

• Zanche e tirafon<strong>di</strong><br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

zanca<br />

SCHEMA DI VINCOLO<br />

(EN1337: EN1337: “Sistema <strong>di</strong> appoggi” appoggi”)<br />

Combinazione e schematizzazione degli<br />

appoggi o <strong>di</strong> altri <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> vincolo<br />

che nel loro insieme permettono la<br />

trasmissione delle forze e consentono i<br />

movimenti desiderati fra sovrastruttura e<br />

sottostruttura.<br />

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<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

CNR 10018/98<br />

Impalcati in pendenza, in obliquo ed in curva<br />

“Per opere geometricamente complesse … ,<br />

va eseguito un approfon<strong>di</strong>to stu<strong>di</strong>o sui<br />

possibili cinematismi al fine <strong>di</strong> assicurare<br />

una corretta <strong>di</strong>sposizione dei vincoli,<br />

soprattutto con riferimento a quelli<br />

uni<strong>di</strong>rezionali.”<br />

Esempi Esempi <strong>di</strong> <strong>di</strong> schemi schemi <strong>di</strong> <strong>di</strong> vincolo vincolo<br />

1. Campata singola a 2 travi in semplice appoggio<br />

(caso <strong>di</strong> travi vicine)<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

2. Campata singola a 2 travi in semplice appoggio con<br />

deformazioni trasversali non trascurabili<br />

PONTE OBLIQUO<br />

A) Soluzione consigliata:<br />

non dà torsione alla<br />

spalla/pila fissa<br />

B) Soluzione alternativa:<br />

dà torsione alla<br />

spalla/pila fissa<br />

3. Campata singola a 6 travi in semplice appoggio<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

4. Ponte curvo (<strong>di</strong>sposizione ra<strong>di</strong>ale delle guide)<br />

Principali tipologie <strong>di</strong> appoggio<br />

• NEOARM Apparecchi d’appoggio strutturali in<br />

elastomero armato.<br />

IMPIEGO: luce trave < 20 m<br />

rotazioni < 1%<br />

scorrimenti < 20 mm<br />

spinte orizzontali < 10%<br />

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• ELASTOFIP<br />

<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

IMPIEGO: negli stessi casi degli appoggi NEOARM, ma potendo<br />

avere anche ancoraggi meccanici sono adatti anche in zona<br />

sismica.<br />

• VASOFLON Apparecchi d’appoggio strutturali a<br />

<strong>di</strong>sco elastomerico confinato.<br />

IMPIEGO: sono gli appoggi più comunemente usati nel campo<br />

stradale.<br />

rotazioni < 1%<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

VASOFLON<br />

Uni<strong>di</strong>rezionale esploso<br />

APPOGGI A CALOTTA SFERICA<br />

IMPIEGO:<br />

Sono consigliati nel caso<br />

<strong>di</strong> elevate rotazioni.<br />

• SFEROFLON/SFEROPOL<br />

Apparecchi d’appoggio strutturali, anche <strong>di</strong>elettrici in<br />

conformità alle Istruzioni FS 44/e<br />

IMPIEGO principale: Ponti ferroviari<br />

e cavalcaferrovia.<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

SIGLE<br />

Gli appoggi FIP sono generalmente classificati con l’aiuto <strong>di</strong> 2<br />

lettere, seguite da 2 o 3 gruppi <strong>di</strong> cifre.<br />

La prima lettera in<strong>di</strong>ca il nome dell’appoggio (V=Vasoflon,<br />

R=Rundflon K=Rockflon ecc.).<br />

L’ultima lettera in<strong>di</strong>ca il tipo <strong>di</strong> vincolo (F=Fisso, U=unid. long.,<br />

U*=uni<strong>di</strong>rezionale trasversale, M=multi<strong>di</strong>rezionale).<br />

Il primo gruppo <strong>di</strong> cifre rappresenta il carico verticale.<br />

Il secondo gruppo <strong>di</strong> cifre rappresenta lo scorrimento (per U e<br />

M), il carico orizzontale (per F) o orizzontale longitu<strong>di</strong>nale (per<br />

U*).<br />

Il terzo gruppo <strong>di</strong> cifre rappresenta lo scorrimento trasversale<br />

(per U* e M) o il carico trasversale (per U).<br />

I carichi si intendono in tonnellate e allo S.L.U., gli spostamenti<br />

in millimetri.<br />

Esempi sigle<br />

VM 150/350/50 Appoggio a <strong>di</strong>sco elastomerico confinato<br />

(VASOFLON) Multi<strong>di</strong>rezionale da 150<br />

tonnellate <strong>di</strong> carico verticale, che consente<br />

uno scorrimento longitu<strong>di</strong>nale <strong>di</strong> ± 175 mm ed<br />

uno scorrimento trasversale <strong>di</strong> ± 25 mm.<br />

SU 1300/250-65 Appoggio a calotta sferica<br />

(SFEROFLON/SFEROPOL) Uni<strong>di</strong>rezionale<br />

longitu<strong>di</strong>nale da 1300 tonnellate <strong>di</strong> carico<br />

verticale, che consente uno scorrimento <strong>di</strong> ±<br />

125 mm e resiste ad un carico orizzontale<br />

trasversale <strong>di</strong> 65 tonnellate.<br />

VF 200-60 Appoggio a <strong>di</strong>sco elastomerico confinato<br />

(VASOFLON) Fisso da 200 tonnellate <strong>di</strong> carico<br />

verticale, che resiste ad un carico orizzontale<br />

<strong>di</strong> 60 tonnellate in tutte le <strong>di</strong>rezioni del piano.<br />

pag. 23


<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

Apparecchi <strong>di</strong> appoggio che hanno delle qualità<br />

aggiuntive rispetto alle tipologie standard.<br />

Ovverosia pur mantenendo le caratteristiche <strong>di</strong><br />

trasmissione dei carichi, delle rotazioni ed<br />

eventualmente degli spostamenti, rispondono a<br />

particolari esigente, provvisorie o continuative del<br />

progettista.<br />

APPOGGI SPECIALI<br />

APPOGGI SPECIALI - principali tipologie<br />

a DOPPIO EFFETTO<br />

Conosciuti anche come “a carico negativo” o “bilateri”, resistono<br />

anche a carichi verticali <strong>di</strong> trazione, comunemente chiamati<br />

“negativi”.<br />

Questa caratteristica supplementare si può aggiungere a tutte le<br />

tipologie <strong>di</strong> appoggio.<br />

Esempio <strong>di</strong> sostituzione appoggio malfunzionante<br />

pag. 24


STRUMENTATI<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

Consentono la misurazione del carico verticale gravante<br />

sull’appoggio in opera in qualsiasi momento nella vita<br />

dell’appoggio.<br />

”ANTISISMICI”<br />

”ANTISISMICI”<br />

Dispositivi che oltre ad assolvere le comuni<br />

richieste tipiche degli apparecchi d’appoggio,<br />

hanno qualità che possiamo definire<br />

“antisismiche”, come il ce<strong>di</strong>mento orizzontale,<br />

eventualmente elastico, accompagnato o meno da<br />

caratteristiche <strong>di</strong>ssipative.<br />

pag. 25


<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

L’appoggio deve essere verificato in tutte le sue<br />

numerose componenti e nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> carico più<br />

gravose.<br />

Per progettare appoggi marcati CE<br />

(normativa EN 1337) servono i seguenti dati:<br />

• i carichi verticali ed orizzontali allo S.L.U.<br />

• gli scorrimenti massimi<br />

• le rotazioni reversibili ed irreversibili<br />

• la classe del cls superiore (eventuale) ed inferiore<br />

• le eventuali pendenze long./trasv.<br />

• le eventuali preregolazioni<br />

Le <strong>di</strong>mensioni dell’appoggio sono quin<strong>di</strong><br />

caratterizzate da numerosi fattori.<br />

Il carico verticale è solo uno <strong>di</strong> questi, forse il più<br />

importante, ma molto rilevante ai fini <strong>di</strong>mensionali,<br />

quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> prezzo, è anche il carico orizzontale.<br />

Non trascurabili gli scorrimenti e le eventuali<br />

pendenze da riprendere con gli appoggi.<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

SCHEDA DATI DIMENSIONAMENTO VASOFLON<br />

Con<strong>di</strong>zione N Sd N Sd conc Hmax N Gd H l max H t max H con c Nsd α1 α2 max<br />

<strong>di</strong> caric o kN kN kN k N kN kN rad rad<br />

SLS xxxxxxxxxxxx<br />

SLU xxxxxxxxx xxxxxxxxx<br />

ΔL lo ng ΔL trasv IMP f ck SU P f ck IN F P lon g P trasv CP sup Anc sup Anc inf ZS<br />

± mm ± mm MPa MPa % %<br />

* da compilarsi da parte dell'Ufficio Tecnico FIP Industriale<br />

LEGENDA<br />

Richie<strong>di</strong>bile a FIP<br />

in formato excel<br />

all’in<strong>di</strong>rizzo e-mail:<br />

ufficiotecnico@fip-group.it<br />

NSd Forza assiale (caric o verticale) ma ssimo<br />

NSd con c Hmax Forza assiale (caric o verticale) concomitante con la forz a orizzonta le massima<br />

NGd Forza assiale (caric o verticale) perma nente<br />

Hl max Forza orizzontale longitu<strong>di</strong>nale ma ssima<br />

Ht max Forza orizzontale tra sversale massima<br />

Hconc Nsd Forza orizzontale concomitante con NSd<br />

α1 Rotazione massima da az ioni permanenti<br />

α2max Rotazione massima da az ioni variabili<br />

ΔLlo ng Se miscorrimento longitu<strong>di</strong>nale ma ssimo nella peggior con<strong>di</strong>zione fra tutti gli Stati Limite (appoggi VU e VM)<br />

ΔL trasv Se miscorrimento tra sversale massimo nella peggior con<strong>di</strong>zione fra tutti gli Stati Limite (appoggi VU* e VM)<br />

IMP Tipo travi d'impalcato (A = acciaio, CA = c.a. gettato in opera, CAP = c.a.p. prefa bbricato)<br />

fck SU P Resistenza caratteristica a compre ssione cilindrica cls superiore (se impalca to in c.a. o c.a.p.)<br />

f ck INF Resistenza caratteristica a compre ssione cilindrica cls inferiore<br />

Plon g Pe ndenza longitu<strong>di</strong>nale da riprendere con l'appoggio (eventuale)<br />

Pt rasv Pe ndenza tra sversale da riprendere con l'appoggio (eventuale)<br />

CPsup Presenza contropiastra superiore (s/n), se sì e <strong>di</strong> fornitura FIP (F)?<br />

Anc su p Tipo <strong>di</strong> anc oraggio superiore (P = perno, Z = zanche, V=viti in contropiastra, S=spine in contropiastra, R = incollaggio con re sina)<br />

A ncin f Tipo <strong>di</strong> anc oraggio inferiore (Z = zanc he, V=viti in contropia stra, S=spine in contropiastra, R = incollaggio c on resina)<br />

ZS Zona sismic a (il c arico orizzontale massimo SLU è sismic o) (s/n) ?<br />

DOCUMENTAZIONE DA RICHIEDERE<br />

AL FORNITORE DEGLI APPOGGI<br />

per consentire il collaudo dell’opera<br />

1) CERTIFICAZIONE DEL SISTEMA DI QUALITA’ AZIENDALE<br />

CONFORME ALLA NORMA UNI EN ISO 9001<br />

2) CERTIFICATO DI CONFORMITA’ (MARCATURA CE)<br />

CONFORME AL D.M. 14/1/2008<br />

3) ATTESTATO DI DENUNCIA DELL’ATTIVITA’ DI CENTRO DI<br />

TRASFORMAZIONE<br />

CONFORME AL D.M. 14/1/2008<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

DOCUMENTAZIONE DA RICHIEDERE<br />

AL FORNITORE DEGLI APPOGGI<br />

per consentire il collaudo dell’opera<br />

4) DISEGNI ESECUTIVI DEL PROGETTO INDICANTI ALMENO:<br />

• CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI (carichi, scorrimenti, rotazioni, ecc.)<br />

• DIMENSIONI D’ INGOMBRO<br />

• CARATTERISTICHE DEI MATERIALI<br />

• SCHEMA DI VINCOLO (con in<strong>di</strong>cazione dei <strong>di</strong>fferenti tipi <strong>di</strong> appoggi,<br />

5) MANUALE DI INSTALLAZIONE<br />

giunti e <strong>di</strong>spositivi sismici, le loro eventuali<br />

preregolazioni, pendenze ecc.)<br />

6) DICHIARAZIONE ACCOMPAGNATORIA DEL DIRETTORE DI<br />

STABILIMENTO AL DDT <strong>di</strong> cui al cap. 1.3.1.7 punto a) e b) del DM<br />

14/1/2008<br />

1) SISTEMA DI QUALITA’ AZIENDALE<br />

1992: FIP Industriale è il primo<br />

produttore italiano <strong>di</strong> settore ad<br />

ottenere la certificazione CISQ-<br />

ICIM per il “Sistema <strong>di</strong><br />

Assicurazione Qualità” in<br />

conformità alle Norme<br />

Internazionali ISO 9001.<br />

Progettazione, fabbricazione ed<br />

installazione <strong>di</strong> appoggi,<br />

<strong>di</strong>spositivi antisismici, giunti <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>latazione, carpenteria,<br />

impermeabilizzazione, tecnologie<br />

per la <strong>di</strong>fesa del territorio, barriere<br />

antirumore.<br />

pag. 28


2) MARCATURA<br />

CE<br />

(CERTIFICATO<br />

CERTIFICATO DI<br />

CONFORMITA’<br />

CONFORMITA’)<br />

D.M. 14/1/2008<br />

§ 11.3.1.7<br />

<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

Si riferisce al prodotto<br />

e non all’Azienda<br />

3) ATTESTATO<br />

DI DENUNCIA<br />

CENTRO DI<br />

TRASFORMAZIONE<br />

D.M. 14/1/2008<br />

§ 11.3.1.7<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

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<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

4) Disegno <strong>di</strong> ogni<br />

appoggio ...<br />

5) MANUALE DI<br />

INSTALLAZIONE<br />

D.M. 14/1/2008<br />

§ 2.1<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

... e lo schema <strong>di</strong><br />

vincolo del ponte<br />

per un corretto<br />

posizionamento<br />

degli appoggi.<br />

pag. 30


6) DICHIARAZIONE<br />

ACCOMPAGNATORIA<br />

D.M. 14/1/2008<br />

§ 11.3.1.7<br />

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<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

VISIONABILI SU RICHIESTA<br />

A) CERTIFICATI DI QUALITA’ DEI MATERIALI<br />

(CERTIFICATI 3.1/3.2 IN ACCORDO CON UNI EN 10204)<br />

B) SCHEDA DI CONTROLLO<br />

(IN AZIENDA)<br />

pag. 31


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<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

PREREGOLAZIONE<br />

EN 1337-1<br />

“Se possibile, si deve evitare la preregolazione. Se necessaria, la<br />

preregolazione richiesta deve essere eseguita presso l’impianto <strong>di</strong><br />

fabbricazione. Se non è possibile evitare una nuova regolazione in sito,<br />

questa deve essere eseguita solo dal fabbricante dell’appoggio o sotto la<br />

sua supervisione.”<br />

Le eventuali preregolazioni dell’elemento <strong>di</strong> scorrimento devono essere<br />

comunicate prima della realizzazione dei <strong>di</strong>segni costruttivi.<br />

VERIFICHE DA EFFETTUARE IN CANTIERE SUGLI APPOGGI FORNITI<br />

per consentire l’installazione in opera<br />

PRESENZA DELLA MARCATURA in<strong>di</strong>cante almeno:<br />

nome fornitore<br />

tipo e nome del prodotto<br />

anno costruzione<br />

caratteristiche prestazionali (carichi - scorrimenti)<br />

SPESSORE ADEGUA TO E BUONO STATO DELLA VERNICIATURA<br />

PRESENZA DELLA PROTEZIONE PARAPOLVERE<br />

PRESENZA DELLE STAFFE DI TRASPORTO<br />

PRESENZA DELLA SCALA GRADUA TA (per appoggi mobili)<br />

PRESENZA DELL’INDICE DI MISURA (per appoggi mobili)<br />

LUCIDATURA A SPECCHIO DELLA LAMIERA INOX<br />

(per appoggi mobili)<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

Accessori<br />

1) TARGHETTA IDENTIFICATIVA<br />

• NOME DEL FORNITORE<br />

• TIPO E NOME DEL PRODOTTO<br />

• NUMERO DI COMMESSA E NUMERO SERIALE DELL’APPOGGIO<br />

• CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI (CARICHI - SCORRIMENTI)<br />

• ANNO DI COSTRUZIONE<br />

2) MARCATURA PER CORRETTO<br />

POSIZIONAMENTO IN OPERA<br />

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<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

Esempio <strong>di</strong> marcatura non corretta<br />

3) SCALA GRADUATA ED INDICE DI MISURA<br />

DELLO SCORRIMENTO (PER APPOGGI MOBILI)<br />

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<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

4) PROTEZIONE PARAPOLVERE<br />

(e RASCHIAPOLVERE PER APPOGGI MOBILI)<br />

5) IMBALLAGGIO<br />

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REQUISITI degli apparecchi d’appoggio:<br />

1. TRASMETTERE I CARICHI VERTICALI CENTRA NDOLI<br />

NEI PUNTI VOLUTI<br />

2. ASSORBIRE LE SPINTE ORIZZONTALI SENZA<br />

MOVIMENTO RELATIVO TRA LE PARTI STRUTTURALI<br />

COLLEGATE<br />

3. CONSENTIRE I MOVIMENTI (SPOSTA MENTI E/O<br />

ROTAZIONI) SENZA OPPORRE APPREZZABILI<br />

RESISTENZE<br />

4. ISPEZIONABILITÀ<br />

5. DURABILITÀ<br />

6. SOSTITUIBILITÀ<br />

EN 1337 1337-1 1<br />

“Appoggi strutturali - Regole generali <strong>di</strong> progetto”<br />

“Appoggi e supporti devono essere progettati<br />

in modo che sia possibile, in caso <strong>di</strong><br />

necessità, effettuare ispezioni, operazioni <strong>di</strong><br />

manutenzione e sostituzione degli appoggi o<br />

<strong>di</strong> parti degli appoggi, allo scopo <strong>di</strong> garantirne<br />

la funzionalità per l’intera durata prevista<br />

della struttura.”<br />

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UNI EN 1990:2004 – VITA UTILE<br />

§ 2.3 – prospetto 2.1<br />

EN 1337-9: Protezione<br />

“Gli appoggi strutturali (…) sono destinati a durare per almeno parecchi<br />

decenni e, in molti casi, tanto quanto la struttura che devono sostenere.<br />

La loro durata può comunque essere ridotta considerevolmente se essi non<br />

sono protetti dagli agenti aggressivi dell’ambiente nel quale è situata la<br />

struttura nella quale essi sono situati.”<br />

(…)<br />

“I produttori utilizzano normalmente uno o più sistemi protettivi per i quali<br />

possiedono l’esperienza e le idonee attrezzature.<br />

Sarebbe prudente da parte del committente accettare un tale sistema purché<br />

il produttore possa dare sufficienti garanzie che questo sia in grado <strong>di</strong><br />

assicurare la vita utile richiesta nell’ambiente specificato.”<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

CONTROLLO APPOGGI<br />

… a quando risalirà l’ultima<br />

ispezione ?<br />

?<br />

(foto del 2009)<br />

CONTROLLO APPOGGI<br />

?<br />

(settembre 2011)<br />

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<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

SOSTITUZIONE APPOGGI<br />

Di norma l’intero apparecchio d’appoggio può essere<br />

sostituito ad eccezione degli ancoraggi annegati nel<br />

cls che restano fissati alla struttura.<br />

SOSTITUZIONE APPOGGI<br />

La sostituzione si rende necessaria nel caso <strong>di</strong> un<br />

grave danneggiamento permanente dell’appoggio.<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

Sommario<br />

Apparecchi d’appoggio<br />

Giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

GIUNTI DI<br />

DILATAZIONE<br />

Elementi strutturali <strong>di</strong><br />

collegamento fra impalcati o<br />

fra impalcato e spalla, con<br />

capacità <strong>di</strong> sostenere azioni<br />

sia verticali che orizzontali<br />

consentendo liberi movimenti<br />

senza apprezzabili resistenze<br />

e assicurando sicurezza al<br />

passaggio del traffico.<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

Principali caratteristiche<br />

1. Dare continuità del piano viabile<br />

2. Consentire spostamenti e rotazioni<br />

relative delle parti affacciate<br />

3. Impermeabilizzare (a livello<br />

pavimentazione o me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>spositivi<br />

<strong>di</strong> sottopavimentazione)<br />

4. Consentire l’aderenza degli pneumatici<br />

5. Resistenza alla corrosione<br />

6. Silenziosità<br />

7. Facilità <strong>di</strong> installazione<br />

8. Facilità <strong>di</strong> manutenzione / Modularità<br />

In particolare, per quanto attiene l’identificazione e la qualificazione, possono<br />

configurarsi i seguenti casi:<br />

A) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali sia <strong>di</strong>sponibile una norma<br />

europea armonizzata il cui riferimento sia pubblicato su GUUE. Al termine del<br />

periodo <strong>di</strong> coesistenza il loro impiego nelle opere è possibile soltanto se in<br />

possesso della Marcatura CE, prevista dalla Direttiva 89/106/CEE “Prodotti da<br />

costruzione” (CPD), recepita in Italia dal DPR 21/04/1993, n.246, così come<br />

mo<strong>di</strong>ficatodal DPR10/12/1997, n. 499;<br />

B) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali non sia <strong>di</strong>sponibile una norma<br />

armonizzata ovvero la stessa ricada nel periodo <strong>di</strong> coesistenza, per i quali sia<br />

invece prevista la qualificazione con le modalità e le procedure in<strong>di</strong>cate nelle<br />

presenti norme. E’ fatto salvo il caso in cui, nel periodo <strong>di</strong> coesistenza della<br />

specifica norma armonizzata, il produttore abbia volontariamente optato per la<br />

Marcatura CE;<br />

C) materiali e prodotti per uso strutturale innovativi o comunque non citati nel<br />

presente capitolo e non ricadenti in una delle tipologie A) o B). In tali casi il<br />

produttore potrà pervenire alla Marcatura CE in conformità a Benestare Tecnici<br />

Europei (ETA), ovvero, in alternativa, dovrà essere in possesso <strong>di</strong> un Certificato <strong>di</strong><br />

Idoneità Tecnica all’Impiego rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale sulla base <strong>di</strong><br />

Linee Guida approvate dal ConsiglioSuperiore dei Lavori Pubblici.<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

I giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione servono …<br />

… servono …<br />

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<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

… servono sempre !!!<br />

I giunti sono però un elemento debole nel ponte,<br />

e per questo<br />

vengono facilmente<br />

danneggiati.<br />

pag. 43


<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

Un problema è rappre-<br />

sentato dalle escursioni<br />

termiche, e dal clima<br />

rigido in particolare:<br />

infatti il ghiaccio intacca<br />

le proprietà della gomma,<br />

spesso componente prin-<br />

cipale <strong>di</strong> questi <strong>di</strong>spo-<br />

sitivi.<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

PRINCIPALI TIPOLOGIE<br />

DI GIUNTO<br />

• SOTTOBALLAST (FS)<br />

• SOTTOPAVIMENTAZIONE<br />

• TAMPONE VISCOELASTICO<br />

• IN GOMMA ARMATA<br />

• A PETTINE<br />

• A BINARIO<br />

pag. 44


Giunti in gomma armata per<br />

impalcati ferroviari omologati<br />

FS, la cui struttura impe<strong>di</strong>sce<br />

la penetrazione del ballast nel<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

varco o in qualsiasi parte attiva<br />

del giunto e il passaggio <strong>di</strong><br />

correnti vaganti anche in caso<br />

<strong>di</strong> pioggia.<br />

Adatti per assorbire<br />

scorrimenti fino a 600mm.<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

SOTTOBALLAST (FS)<br />

SOTTOPAVIMENTAZIONE<br />

Cinematica dell’impalcato<br />

isostatico vincolato con<br />

classico schema testata<br />

fissa - testata mobile:<br />

Sotto carico ci sono<br />

movimenti in orizzontale<br />

a livello<br />

soletta/pavimentazione<br />

anche in corrispondenza<br />

della testata fissa.<br />

pag. 45


Giunti che consentono<br />

piccole <strong>di</strong>latazioni.<br />

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<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

SOTTOPAVIMENTAZIONE<br />

Si installano a livello soletta,<br />

e vengono inseriti in<br />

corrispondenza della<br />

spalla/pila fissa.<br />

I più comuni sono gli SFE 90/65<br />

CATENA CINEMATICA<br />

(SISTEMA LINK)<br />

COLLEGAMENTO LONGITUDINALE DEGLI IMPALCATI<br />

MEDIANTE ARTICOLAZIONI ELASTICHE<br />

Realizza un collegamento elastico tra impalcati isostatici,<br />

che presenta in senso longitu<strong>di</strong>nale una elevata<br />

rigidezza, mentre oppone una scarsissima resistenza alla<br />

flessione. Viene localizzato a livello soletta, creando una<br />

catena cinematica analoga a quella <strong>di</strong> un convoglio<br />

ferroviario (e per questa analogia il sistema LINK viene<br />

spesso denominato “trenino”).<br />

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<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

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SFE 90/65<br />

Il giunto SFE 90/65 non ha problemi nel <strong>di</strong>latarsi fino<br />

a qualche decina <strong>di</strong> mm, ma i problemi nascono<br />

nell’asfalto superiore, che si “apre”.<br />

Sempre più spesso si decide<br />

<strong>di</strong> inserire questo tipo <strong>di</strong> giunto<br />

a livello pavimentazione per<br />

assorbire deformazioni<br />

fino a 50-80 mm<br />

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Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

GTV<br />

Il giunto tampone viscoelastico viene realizzato<br />

me<strong>di</strong>ante la stesa <strong>di</strong> uno o più strati <strong>di</strong> bitume +<br />

pietrischetto basaltico, fino a raggiungere lo spessore<br />

della pavimentazione.<br />

E’ un giunto <strong>di</strong><br />

pavimentazione,<br />

largo 50 cm,<br />

che consente<br />

una corsa massima<br />

<strong>di</strong> circa 20mm.<br />

IN GOMMA ARMATA per piccoli scorrimenti<br />

Costituiti da moduli in gomma<br />

armata, realizzati me<strong>di</strong>ante due<br />

piastre unite per vulcanizzazione<br />

ad un coprivarco in gomma <strong>di</strong><br />

tenuta e smaltimento delle<br />

acque superficiali.<br />

(fino a 100 mm)<br />

RAN<br />

pag. 48


<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

IN GOMMA ARMATA per me<strong>di</strong> scorrimenti<br />

(da 120 a 400 mm)<br />

Realizzati me<strong>di</strong>ante una piastra ponte centrale e più<br />

elementi portanti laterali liberi <strong>di</strong> muoversi su lamiere<br />

in acciaio inox e separati dalla piastra ponte da varchi<br />

ad andamento sinusoidale.<br />

IN GOMMA ARMATA<br />

per me<strong>di</strong> scorrimenti<br />

(da 120 a 400 mm)<br />

GPE<br />

GPE<br />

pag. 49


<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

A PIASTRA PONTE per scorrimenti fino a 1200 mm<br />

Costituiti da moduli in gomma armata realizzati<br />

me<strong>di</strong>ante una piastra ponte centrale ed elementi<br />

laterali a soffietto dotati <strong>di</strong> barra antisollevamento,<br />

liberi <strong>di</strong> muoversi su lamiere in acciaio inox.<br />

RAN P – fase <strong>di</strong> montaggio<br />

Viaduc de Saint Andrè - Francia<br />

RAN P<br />

pag. 50


<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

A PETTINE in lega leggera (Alluminio)<br />

o in acciaio autopassivante (Corten Corten)<br />

Adatti per assorbire scorrimenti<br />

fino a 800 mm.<br />

Parte superiore costituita da<br />

due elementi metallici a sbalzo,<br />

a forma <strong>di</strong> pettine. Sotto il<br />

pettine è posta una scossalina<br />

atta a raccogliere le acque<br />

meteoriche<br />

GP, GPT, Fe C,<br />

Fe C EPOXY<br />

MODULARI<br />

A<br />

LAMELLE<br />

La continuità del piano viabile è assicurata da una serie <strong>di</strong><br />

profili metallici posti in senso trasversale e collegati da<br />

idonei profili in gomma in modo da creare una superficie<br />

impermeabile caratterizzata dall'alternanza, lungo tutto lo<br />

sviluppo trasversale, dei profili in acciaio e <strong>di</strong> quelli in<br />

gomma che con la loro deformabilità assicurano lo sviluppo<br />

degli scorrimenti richiesti.<br />

La portanza è garantita da una struttura <strong>di</strong> sostegno<br />

longitu<strong>di</strong>nale, su cui i profili poggiano e scorrono, ancorata<br />

alle testate del ponte.<br />

pag. 51


<strong>Ing</strong>. FRANCESCO TOMASELLI<br />

Ponti e viadotti: apparecchi <strong>di</strong> appoggio e giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

FIP INDUSTRIALE<br />

<strong>Pistoia</strong>, 28 marzo 2012<br />

… … grazie grazie dell’attenzione.<br />

dell’attenzione.<br />

pag. 52

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