copertina tipologie di incendio.pub - Regione Veneto

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concentrano nel periodo gennaio-aprile, che è appunto il periodo più siccitoso. La persistenza al suolo del manto nevoso è un altro elemento che di norma non consente l’accensione e la diffusione dei focolai (vedi paragrafo “incendi sotterranei”). Riassumendo, in materia di incendi boschivi, non interessa tanto la quantità delle precipitazioni quanto la loro distribuzione nel tempo. 12 250 200 150 100 50 Numero di incendi per mese dal 1997 al 2007 0 Gennaio Febbraio Marzo aprile Maggio Temperatura dell’aria Un incremento della temperatura dell’aria fa diminuire l’umidità relativa della stessa (a un aumento di temperatura dell’aria di 10° C consegue una diminuzione della metà dell’umidità relativa, mentre, con una diminuzione della temperatura di 10° C la percentuale di umidità relativa raddoppia) e favorisce il preriscaldamento del combustibile e la sua disidratazione. Ciò premesso, è facile intuire la correlazione esistente tra l’aumento della temperatura dell’aria e il possibile innesco di un incendio boschivo. Inoltre, vi è una correlazione tra fasce orarie della giornata e frequenza nello sviluppo degli incendi boschivi: il maggior numero di incendi si Direzione Regionale Foreste ed Economia Montana - Servizio Antincendi Boschivi Manuale di formazione di base in materia di incendi boschivi - Edizione 2009 Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre

egistra tra le ore 12:00 e le 15:00, ovvero le ore di maggiore insolazione nell’arco di una giornata. Come conseguenza dell’effetto di temperatura ed umidità le ore più favorevoli all’intervento di spegnimento sono in teoria quelle della notte e del primo mattino, in cui la temperatura dell’aria è più bassa e l’umidità relativa è più alta, pertanto la velocità e l’intensità dell’incendio diminuiscono. E’ importante sottolineare che, mentre normalmente la temperatura dell’aria si abbassa progressivamente all’aumentare della quota (circa 0,6° C ogni 100 m), nelle valli molto strette e profonde e nelle gole si verificano fenomeni di inversione termica: in condizioni di calma di vento, tipica dei lunghi periodi di alta pressione, soprattutto invernali, l’aria più fredda tende a ristagnare nei fondovalle perché è più pesante dell’aria calda; il risultato è che le zone a quota più alta risultano essere più calde di quelle a fondovalle. 70 60 50 40 30 20 10 0 Numero di incendi avvenuti dal 1997 al 2007 per ora di inizio 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Direzione Regionale Foreste ed Economia Montana - Servizio Antincendi Boschivi Manuale di formazione di base in materia di incendi boschivi - Edizione 2009 Ora 13

concentrano nel periodo gennaio-aprile, che è appunto il periodo<br />

più siccitoso.<br />

La persistenza al suolo del manto nevoso è un altro elemento che <strong>di</strong><br />

norma non consente l’accensione e la <strong>di</strong>ffusione dei focolai (ve<strong>di</strong><br />

paragrafo “incen<strong>di</strong> sotterranei”).<br />

Riassumendo, in materia <strong>di</strong> incen<strong>di</strong> boschivi, non interessa tanto<br />

la quantità delle precipitazioni quanto la loro <strong>di</strong>stribuzione nel<br />

tempo.<br />

12<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

Numero <strong>di</strong> incen<strong>di</strong> per mese dal 1997 al 2007<br />

0<br />

Gennaio<br />

Febbraio<br />

Marzo<br />

aprile<br />

Maggio<br />

Temperatura dell’aria<br />

Un incremento della temperatura dell’aria fa <strong>di</strong>minuire l’umi<strong>di</strong>tà<br />

relativa della stessa (a un aumento <strong>di</strong> temperatura dell’aria <strong>di</strong> 10° C<br />

consegue una <strong>di</strong>minuzione della metà dell’umi<strong>di</strong>tà relativa, mentre,<br />

con una <strong>di</strong>minuzione della temperatura <strong>di</strong> 10° C la percentuale <strong>di</strong><br />

umi<strong>di</strong>tà relativa raddoppia) e favorisce il preriscaldamento del<br />

combustibile e la sua <strong>di</strong>sidratazione. Ciò premesso, è facile intuire<br />

la correlazione esistente tra l’aumento della temperatura dell’aria e<br />

il possibile innesco <strong>di</strong> un incen<strong>di</strong>o boschivo. Inoltre, vi è una<br />

correlazione tra fasce orarie della giornata e frequenza nello<br />

sviluppo degli incen<strong>di</strong> boschivi: il maggior numero <strong>di</strong> incen<strong>di</strong> si<br />

Direzione Regionale Foreste ed Economia Montana - Servizio Antincen<strong>di</strong> Boschivi<br />

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