11.06.2013 Views

1 Prime pagine ok.indd - accademia degli intronati

1 Prime pagine ok.indd - accademia degli intronati

1 Prime pagine ok.indd - accademia degli intronati

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Notiziario bibliografico 643<br />

quattro nationes e comprendente tutti quanti i presidenti si riunì con essi presso l’Opera<br />

del Duomo. La città di Basilea fu scelta come sede del venturo concilio e nel corso<br />

dell’assemblea fu annunciata l’intenzione di concludere il sinodo senese. Voci relative ad<br />

un tentativo di scioglimento del congresso giunsero alle orecchie dei governanti senesi i<br />

quali irruppero all’interno dei locali dell’Opera interrompendo la riunione. L’intervento<br />

accalorato dell’Armengol, che era rapidamente accorso in loco, fu addirittura tale da<br />

indurre i presidenti conciliari a minacciare un processo per eresia a suo carico.<br />

Oramai era chiaro a tutti che all’interno del concilio i seguaci della fazione<br />

conciliarista si trovavano chiaramente in maggioranza. Marco da Teramo, vescovo di<br />

Sarno, arrivò al punto di esortare la prosecuzione dei lavori conciliari anche contro il<br />

volere del pontefice tanto da far temere ai fautori del papa che la sua pozione radicale<br />

trovasse numerosi fiancheggiatori tra i partecipanti. Consapevoli del fatto che il<br />

tentativo di promuovere dinanzi alle nazioni la fine del concilio sarebbe incorso in un<br />

sicuro diniego, se non apertamente in una aperta insurrezione anti-papale, i presidenti<br />

giunsero alla determinazione che fosse meglio dichiarare rapidamente l’assemblea<br />

conclusa nella maniera più inattesa possibile lasciando i membri del congresso dinanzi<br />

al fatto compito. Il mattino del 7 marzo, sfruttando la presenza in massa dei senesi e<br />

dei partecipanti al concilio nella piazza del Campo in occasione del carnevale, i detti<br />

presidenti affissero al portale del duomo la bolla di scioglimento dell’assemblea che era<br />

già stata debitamente formulata pochi giorni dopo la riunione svoltasi presso l’Opera<br />

del Duomo; dopo di che, si avviarono inosservati verso Firenze. La costernazione e lo<br />

sdegno per questo comportamento spinse il governo cittadino a far pervenire ai fuoriusciti<br />

missive con preghiera di riapertura del concilio ottenendo in risposta fermi dinieghi. Il<br />

decretalista Pietro d’Antonio de’ Micheli, delegato dal governo senese, si rivolse alla<br />

vicina Firenze per ottenere che tutti i prelati della città dell’Arno si recassero a Siena<br />

per proseguire il concilio. L’arrivo a Siena di Malatesta Malatesta, signore di Pesaro e<br />

legato papale indusse infine il Concistoro a prendere atto della situazione e a ricucire i<br />

rapporti con il pontefice; nel corso della medesima nottata gli arredi predispostati per il<br />

concilio vennero tolti dal duomo. I padri conciliari dovettero accettare l’irrevocabilità<br />

della fine dell’evento.<br />

Quale bilancio è possibile ricavare da un concilio come questo in cui l’attività<br />

riformatrice era stata soltanto sommariamente intrapresa e poi bruscamente interrotta?<br />

Brandmüller sottolinea come in effetti i pochi decreti approvati dal concilio di Pavia-<br />

Siena erano stati troppo condizionati dalla faziosità assembleare per far sì che avessero<br />

poi una reale validità sovratemporale, per quanto, afferma l’autore, valga ugualmente<br />

la pena di ricordare come, in seguito alla fine del concilio, il pontefice abbia parimenti<br />

tentato di coinvolgere le comunità ecclesiastiche più periferiche al fine di attuare<br />

un programma di riforma successivamente sancito con la bolla Apostolicae servitis<br />

officium del 12 marzo 1424.<br />

L’importanza del sinodo senese, riflette Brandmüller, non è tanto da ricercarsi nel

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!