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“Di noi senesi e de le nostre gesta” 417<br />

senza una vera e propria fine. Infatti l’ultima nota che fa riferimento all’8<br />

luglio 1500 rimane incompleta. Con quest’ultima data forse apprendiamo<br />

che il nostro cronista è, verosimilmente, morto, lasciando incompiuta la<br />

sua opera.<br />

Il racconto riprende dalla fine dell’anno 1487 e prosegue senza<br />

ulteriori interruzioni fino al dicembre 1494, dopo di che alla carta 50 35 si<br />

interrompe bruscamente senza riprendere più.<br />

In questa parte si notano i due casi più evidenti in cui l’autore si<br />

intromette in prima persona nella sua Cronaca.<br />

La prima volta lo fa in una nota del 1488 dove esordisce con la<br />

frase: “hora piglia esempio figliul mio e questo ricordo ti do che tu non<br />

ti impicci mai di reggimento se tu non sei chiamato dal pubrico”. Qui si<br />

nota esplicitamente la persona a cui è indirizzata l’opera, e il motivo per<br />

cui l’autore la scrive, ovvero dare <strong>degli</strong> esempi concreti al figlio, perché<br />

non si faccia trascinare negli intrighi politici che non portano mai ad una<br />

buona conclusione. In questa nota egli descrive l’impiccagione di una<br />

personaggio chiamato Calvara, e di come il suo corpo venne esposto<br />

per ricevere il disprezzo della gente. Si dice che venne impiccato con il<br />

volto rivolto verso i cacatoi e che gli venne messo lo spalagrembo, ossia<br />

un grosso grembiule sul quale venivano scritte frasi ingiuriose nei suoi<br />

confronti.<br />

Nell’agosto dello stesso anno, abbiamo invece una descrizione molto<br />

accurata dei festeggiamenti per Santa Maria Assunta. Si organizzarono<br />

delle cacce ai tori e una giostra che vide combattere con le lance il<br />

campione di Siena chiamato il Gierla e un altro cavaliere, campione del<br />

Signore di Piombino. Il diario ci riferisce che dopo una lotta molto accesa<br />

sembrò prevalere il campione straniero e che questo non piacque per<br />

niente ai senesi che si ribellarono scatenando lo scompiglio generale.<br />

Nel mese di dicembre dello stesso anno si racconta che due dei<br />

governanti si sfidarono a duello e che il combattimento si svolse fuori<br />

da porta Camollia. Questa è la conferma che i prati che all’epoca<br />

35 La numerazione antica segna la pagina numero 71.

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