11.06.2013 Views

1 Prime pagine ok.indd - accademia degli intronati

1 Prime pagine ok.indd - accademia degli intronati

1 Prime pagine ok.indd - accademia degli intronati

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Il Medioevo a Siena e nel territorio 357<br />

Marco Valenti nel primo capitolo del suo libro, in modo tale da mettere a<br />

fuoco una serie di questioni sulle quali la ricerca archeologica si propone<br />

di elaborare propri autonomi modelli di popolamento, da mettere a<br />

confronto con quelli proposti alla luce delle fonti scritte.<br />

La parte centrale del volume, dopo aver illustrato i metodi di<br />

ricerca utilizzati (ricognizione di superficie e scavi), propone un bilancio<br />

delle indagini svolte in Toscana attraverso l’illustrazione dei casi di<br />

Montarrenti, Miranduolo e Poggibonsi (provincia di Siena), Rocca di<br />

Scarlino e Rocchette Pannocchieschi (provincia di Grosseto), Rocca di<br />

Campiglia, Suvereto e Donoratico (Provincia di Livorno). In primo luogo<br />

vengono descritti i materiali edilizi impiegati (esclusivamente legno ed<br />

altri materiali deperibili come terra, paglia, incannicciati ecc. mentre<br />

scompaiono la pietra ed i laterizi) e la tipologia delle singole componenti<br />

edilizie <strong>degli</strong> insediamenti: capanne abitative di vario tipo, granai,<br />

annessi, strutture artigianali, steccati, palizzate, fossati. In particolare il<br />

diffondersi delle capanne come abitazioni a partire dal VI secolo può<br />

essere in parte ricondotto all’importazione di modelli di tipo germanico<br />

ma soprattuuto pare collegabile con il riaffiorare di tradizioni costruttive<br />

locali, che potevano avvalersi di materiali ampiamente disponibili e<br />

in più permettevano ai contadini altomedievali di costruire da soli le<br />

proprie abitazioni, senza ricorrere alle conoscenze tecniche specializzate<br />

necessarie per impastare malte ed alzare muri in pietra, che paiono ormai<br />

quasi del tutto scomparse.<br />

Si passa poi a prendere in considerazione la conformazione<br />

Mil, Paris, 1988; R. FOSSIER, La naissance du village, in La France de l’An Mil, a cura di D. Iogna-Prat,<br />

Paris, 1990, pp. 162-183; E. ZADORA-RIO, Le village des historiens et le village des archéologues, in<br />

Campagnes Médiévales: l’homme et son espace. Etudes offert a Robert Fossier, Paris, 1995, pp. 145-<br />

153; Vivre la campagne au Moyen Age. L’habitat rural du Ve au XIIe s. (Bresse, Lyonnais, Dauphiné)<br />

d’apres les donneés archéologiques, a cura di E. Faure-Boucharlat, Lyon, 2001; H. HAMEROW, Early<br />

Medieval Settlements: The Archaeology of Rural Communities in Northwestern Europe, AD 400-900,<br />

Oxford, 2002; R. FRANCOVICH, Changing structures, cit.; R. FRANCOVICH, R. HODGES, Villa to Village,<br />

cit.; E. ZADORA-RIO, L’habitat rural au Moyen Age, Dossier «Les nouvelles de l’archéologie», 92,<br />

2003, pp. 5-34; E. PEYTREMANN, Archéologie de l’habitat rural dans le nord de la France du IVe au XIIe<br />

siècle, Saint-Germain-en-Laye, 2003; CH. WICKHAM, Framing, cit., pp. 442-518.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!