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MOTOR SHOW<br />

ISTRUZIONI<br />

PER L’USO<br />

VELOCITÀ<br />

IL TOP IN PISTA<br />

DALLA FERRARI<br />

AI MONOMARCA<br />

LO SHOW A DUE RUOTE<br />

I BIG E I FUNAMBOLI<br />

MEMORIAL BETTEGA<br />

I RALLY IN PARADISO<br />

QUATTRORUOTE C’È<br />

AL PADIGLIONE 26<br />

IL SALONE NEL SALONE<br />

www.quattroruote.it<br />

Speciale Motor Show Anno X Venerdì 4 dicembre 2009<br />

VALE<br />

SFIDA<br />

TUTTI<br />

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Vieni a conoscere la mia tribù.<br />

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Ti aspettiamo allo stand Linear, ingresso Costituzione.<br />

Puoi scoprire tutti i vantaggi Linear, avere un preventivo<br />

ed entrare a far parte del<br />

* Percentuale di risparmio calcolata confrontando i premi pubblicati da nel mese di novembre 2008, sullo speciale Assicurazioni Auto.


Guida alla visita<br />

CINQUE GIORNI<br />

STRAORDINARI<br />

È una vittoria di tutti, essere qui, a Bologna,<br />

in questo lungo weekend di dicembre. A vivere<br />

l’edizione n° 34, all’insegna dello spettacolo<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

2<br />

SUPPLEMENTO A QUATTRORUOTE<br />

•<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

MAURO TEDESCHINI<br />

CONDIRETTORE<br />

CARLO CAVICCHI<br />

DIREZIONE ARTISTICA<br />

VANDA CALCATERRA<br />

A CURA DI<br />

MANUELA PISCINI<br />

REVISIONE TESTI<br />

MASSIMO BIANCHI<br />

TESTI: LORENZO CASCIOLI, GIANNI COGNI,<br />

EMILIO DELEIDI, FABRIZIO FORMENTI,<br />

MARCO GHEZZI, DARIO LUCCHESI,<br />

GIAN LUCA PELLEGRINI, MANUELA PISCINI<br />

FOTO: BETTIOL - PAPETTI<br />

RACE&MOTION<br />

UFFICIO GRAFICO: FEDELE ABBADESSA<br />

(VICE CAPO REDATTORE) - CARLO ANNONI<br />

BARBARA BOSSI IVANA FOTI<br />

MASSIMILIANO LAI - CLAUDIA TATTI<br />

FRANCESCA TOSELLI<br />

ARCHIVIO: GUIDO TRACCANELLA<br />

(RESPONSABILE) - MASSIMO CALZONE<br />

ANNA DAVÌ - LINO MATTIA<br />

•<br />

EDITORIALE DOMUS S.p.A.<br />

VIA GIANNI MAZZOCCHI, 1/3<br />

20089 ROZZANO (MI)<br />

TEL. 02824721 - FAX 0257500132<br />

E-MAIL: REDAZIONE@QUATTRORUOTE.IT<br />

Abbiamo rischiato di<br />

non trovarci qui, per questo<br />

appuntamento che si<br />

ripete da 34 anni e che sa<br />

sempre richiamare sotto<br />

le Torri migliaia di appassionati.<br />

C’è voluta tutta la<br />

caparbietà di Promotor<br />

International, l’ente organizzatore<br />

del Motor Show,<br />

per aprire i cancelli della<br />

Fiera di Bologna.<br />

In questa, che è stata<br />

battezzata per più di una<br />

ragione “Edizione straordinaria”,<br />

il Motor Show si<br />

presenta con una parte<br />

espositiva più concentrata<br />

rispetto al passato, soprattutto<br />

nei padiglioni<br />

centrali del quartiere fi eristico,<br />

ma con una sezione<br />

eventi assolutamente<br />

ricca, con gare, competizioni<br />

e test drive di prodotto<br />

a quattro e a due<br />

ruote, sia sull’arena gare<br />

sia su aree esterne appositamente<br />

allestite.<br />

Cinque giornate di puro<br />

spettacolo e di contenuti<br />

che riportano la manifestazione<br />

alle sue origini,<br />

fatte di entusiasmo e<br />

amore per il mondo dei<br />

EDITORE<br />

GIOVANNA MAZZOCCHI BORDONEI<br />

DIRETTORE EDITORIALE<br />

MARCELLO MINERBI<br />

•<br />

BRAND MANAGER:<br />

NICOLA LICCI<br />

MARKETING MANAGER:<br />

ROBERTO MASTROSTEFANO<br />

PUBBLICITÀ<br />

DIREZIONE GENERALE<br />

PUBBLICITÀ<br />

GABRIELE VIGANÒ<br />

DIREZIONE VENDITE:<br />

GIUSEPPE GISMONDI<br />

motori in tutte le sue possibili<br />

declinazioni.<br />

Cominciamo a vederle,<br />

nei dettagli, le tante variazioni<br />

sul tema che questo<br />

Motor Show ha saputo<br />

orchestrare, modulando<br />

la presenza degli espositori<br />

all’interno dei padiglioni<br />

con l’intenso calendario<br />

di attività esterne,<br />

non solo sportive.<br />

PADIGLIONE 25<br />

Ecologia e motorismo<br />

storico: questo l’insolito<br />

binomio che caratterizza<br />

quest’ area espositiva. Il<br />

primo polo si chiama<br />

Ecocity, nome noto agli<br />

habitués del Motor Show.<br />

Il tema, quest’anno, è ancora<br />

più d’attualità, visto<br />

che sono già 600.000 le<br />

vetture bi-fuel sulle nostre<br />

strade. Tra gli espositori<br />

di spicco, il Consorzio<br />

Ecogas, che ospita Zavoli,<br />

uno dei leader mondiali<br />

per la produzione<br />

d’impianti di conversione<br />

a metano e Gpl da autotrazione,<br />

Assogasliquidi<br />

e Federmetano. Accanto<br />

a queste associazioni di<br />

RESPONSABILE DI TESTATA:<br />

ADELINA GEROSA<br />

TEL. 0282472502 - FAX 0282472385<br />

E-MAIL: PUBBLICITA@EDIDOMUS.IT<br />

Riproduzione vietata<br />

Fotolito: Editoriale Domus<br />

Stampa: Grafiche Mazzucchelli - Seriate (BG)<br />

Registrazione del Tribunale di Milano<br />

n° 416 del 11-06-1998<br />

COPYRIGHT © 2009 - EDITORIALE DOMUS S.P.A.<br />

È VIETATA LA RIPRODUZIONE,<br />

TOTALE O PARZIALE, DEL CONTENUTO DELLA<br />

PUBBLICAZIONE SENZA L’AUTORIZZAZIONE<br />

PREVENTIVA DELL’EDITORE


categoria ci sono alcune<br />

aziende. Vem Italia, per<br />

esempio, presenta la sua<br />

nuova gamma di veicoli<br />

commerciali ecologici,<br />

mentre Tazzari espone<br />

in anteprima mondiale<br />

la Zero, di cui parliamo<br />

più diffusamente a pagina<br />

16.<br />

Un’altra debuttante sul<br />

mercato italiano è Gonow<br />

Europe, che nel suo stand<br />

presenta la gamma della<br />

cinese Zhejang Gonow<br />

Auto, composta da fuoristrada<br />

e pick-up. Ed è una<br />

prima assoluta la Suv<br />

GS2, studiata espressamente<br />

per i gusti del Vecchio<br />

continente.<br />

Motor Show Racing<br />

Legend è il suggestivo<br />

nome dello spazio dedicato<br />

alle auto e alle moto<br />

che hanno fatto la storia<br />

delle competizioni sporti-<br />

ve, dalle granturismo alle<br />

regine dei rally alle Formula<br />

1, rappresentate attraverso<br />

alcuni pezzi unici<br />

provenienti dalle collezioni<br />

più prestigiose e<br />

ambientate ad hoc. Fitto<br />

anche il programma di<br />

convegni (elencati a pagina<br />

6) e di eventi nella<br />

MotorSport Arena (ampiamente<br />

illustrati nelle<br />

pagine 12 e seguenti).<br />

PADIGLIONE 26<br />

È quello che ci vede protagonisti<br />

in prima persona<br />

con tutto quello che è<br />

legato all’universo “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

e come “ospiti”<br />

dei 15 marchi automobilistici<br />

che hanno voluto<br />

essere presenti al Motor<br />

Show 2009. Trovate tutti<br />

i dettagli sul nostro stand<br />

da pagina 28, mentre le<br />

auto esposte sono pre-<br />

Ultim’ora<br />

PROGRAMMA GARE<br />

Quello che trovate nelle pagine<br />

che seguono è suscettibile<br />

di variazioni. Se avete<br />

un telefonino con Bluetooth<br />

avvicinatevi alle colonnine<br />

Linear per ricevere<br />

gli ultimi aggiornamenti.<br />

IN TRIBUNA<br />

Con il sole o con la pioggia,<br />

le gare più amate sono anche<br />

le più affollate. Presentarsi con<br />

una buona mezz’ora d’anticipo<br />

sull’orario d’inizio dovrebbe<br />

garantirvi un posto a sedere.<br />

VIP, CAMPIONI E C.<br />

Anche quest’anno al Motor Show<br />

sono attese molte personalità<br />

del mondo dello spettacolo<br />

e dello sport. Quasi sempre<br />

sono ospiti delle radio e delle aree<br />

di animazione in genere.<br />

A buon intenditor...<br />

MOTOR SHOW CLUB<br />

Potete iscrivervi alla community<br />

del Motor Show anche durante<br />

il Motor Show. Basta recarsi<br />

agli stand dei partner (Linear,<br />

Mediaset Premium, Coca-Cola,<br />

3 Italia, Erg) per perfezionare<br />

l’adesione e ottenere<br />

immediatamente i vantaggi legati<br />

all’iniziativa: sconti, agevolazioni<br />

e la possibilità di vincere<br />

un lettore Mp3.<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

3


sentate nei dettagli dalla<br />

pagina 34 in poi.<br />

Al padiglione 26 trovate<br />

anche la gigantesca pista<br />

slot a otto corsie del Consorzio<br />

Obbligatorio Oli<br />

Usati: un’occasione per<br />

tentare di vincere un corso<br />

di guida sicura e per<br />

approfondire la conoscenza<br />

delle tematiche<br />

legate allo smaltimento<br />

dei lubrifi canti esausti.<br />

Se, invece, v’interessa la<br />

tecnologia ibrida, fate un<br />

salto allo stand di Offi cine<br />

Burato, che espone i<br />

suoi veicoli bimodali che<br />

abbinano la benzina al<br />

gas o all’elettricità. Ricco<br />

di stimoli anche lo stand<br />

della Regione Emilia Romagna<br />

con il suo “Osservatorio<br />

regionale per<br />

l´educazione stradale e<br />

la sicurezza”. Le numerose<br />

iniziative, tra cui un<br />

“Gioco dell’oca stradale”,<br />

si rivolgono soprattutto<br />

ai giovani.<br />

PADIGLIONE 29<br />

È stato battezzato Car<br />

Racing Paddock Show e<br />

il nome la dice lunga sulle<br />

caratteristiche. Vuole, infatti,<br />

essere punto d’incontro<br />

tra i team e il pubblico.<br />

Una sorta di dietro<br />

le quinte delle gare più<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

4<br />

Guida alla visita<br />

note, con le squadre corse<br />

presenti al completo<br />

come in un vero paddock.<br />

PADIGLIONE 30<br />

Qui si vive in anteprima<br />

l’atmosfera di My Special<br />

Car Show, la manifestazione<br />

dedicata alle auto<br />

speciali e sportive la cui<br />

settima edizione è in programma<br />

a Rimini Fiera<br />

dal 26 al 28 marzo 2010.<br />

Un intero padiglione per<br />

la gioia degli appassionati<br />

del tuning e del car audio,<br />

presenti anche con i<br />

loro club. Questi ultimi<br />

sono chiamati a raccolta<br />

sabato 5 e domenica 6,<br />

giornate in cui sono in<br />

programma anche le fi nali<br />

Onecar. Lunedì 7 e martedì<br />

8 sono i sodalizi del<br />

tuning provenienti da tutta<br />

Italia a invadere il padiglione.<br />

Da segnalare il debutto<br />

della Uragano,<br />

coupé progettata e realizzata<br />

completamente a<br />

mano, senza computer.<br />

PADIGLIONE 31<br />

Mancava solo il casting<br />

per trovare i nuovi inquilini<br />

della casa più spiata<br />

d’Italia. Chi intende raggiungere<br />

Maicol, Massimo,<br />

Camila e gli altri pro-<br />

A gas, elettriche,<br />

miste... Le novità<br />

dell’autotrazione<br />

alternativa sono<br />

nel padiglione 25<br />

Sulle aree esterne<br />

Divertirsi outdoor<br />

Con i padiglioni e la MotorSport Arena, regina<br />

delle attività outdoor del Motor Show, le aree<br />

esterne sono uno dei punti di forza dell’edizione<br />

straordinaria. Qui siete voi i protagonisti<br />

dell’esperienza, a bordo delle vetture in prova,<br />

affi ancati dagli istruttori di alcune delle più<br />

prestigiose scuole di pilotaggio italiane.<br />

AREA 42/1 Va in scena il “Movimento<br />

su due ruote”, evento organizzato dal ministero<br />

delle Infrastrutture e dei Trasporti,<br />

in collaborazione con FMI – Federazione<br />

motociclistica italiana. Si tratta di corsi di guida<br />

sicura e di un appuntamento con un crash test<br />

a scopo dimostrativo fra un motociclo<br />

e un’autovettura, per mostrare gli effetti<br />

di questo, terribile, tipo di incidente.<br />

AREA 42/2 Un’altra prima assoluta<br />

per Bologna: il Tractor Pulling è una<br />

spettacolare prova di potenza tra mezzi<br />

(dal dragster al carro armato) che, su una pista<br />

di terra battuta lunga 100 metri, si confrontano<br />

nel traino di un apposito rimorchio zavorrato.<br />

Evidente la derivazione americana della sfi da.<br />

AREA 44 Ovvero la pista di “<strong>Quattroruote</strong>”.<br />

Ve ne parliamo diffusamente da pagina 28.<br />

AREA 45 Qui è Bridgestone - media sponsor<br />

del Motor Show – a proporre un’area test drive<br />

in cui tutti i visitatori muniti di patente<br />

hanno la possibilità di provare i nuovi<br />

pneumatici “eco-friendly” Ecopia, montati<br />

su vetture Toyota iQ e Prius.<br />

AREA 46 Presente anche quest’anno<br />

lo staff del Centro Guida Sicura ACI-SARA<br />

di Vallelunga che, con i propri istruttori<br />

e con le Mini, sono di supporto all’area<br />

espositiva dell’Automobile Club d’Italia.<br />

AREA 49 Anche Subaru conferma le sue<br />

prove prodotto a base di Forester e nuova<br />

Outback (in alto, i test drive dell’anno scorso).<br />

tagonisti della decima edizione<br />

del Grande Fratello<br />

ora in onda, può farlo gratuitamente<br />

attraverso lo<br />

speciale gioco a quiz multimediale<br />

messo a punto<br />

per scovare il “tuttologo”,<br />

ovvero un soggetto ferrato<br />

sulla storia del primo<br />

tra i reality.<br />

Nei 3.000 metri quadrati<br />

del padiglione 31, gestito<br />

da Premiere Spettacoli<br />

e Digitaly, c’è anche<br />

un’area game per disputare<br />

partite (on line) di<br />

poker Texas Hold’em sfi -<br />

dando artisti, ospiti e vip.<br />

Nella zona relax, infi ne, si<br />

segue in diretta la vita<br />

nella Casa attraverso la<br />

regia di Mediaset Premium.<br />

PADIGLIONE 32<br />

Con i suoi stand occupati<br />

dai team e dalle scuderie<br />

automobilistiche è<br />

il quartiere generale della<br />

passione; da non perdere<br />

se volete scoprire<br />

anche le ultime tendenze<br />

in tema di accessori e aftermarket<br />

per auto.<br />

PADIGLIONE 33<br />

Una novità del Motor<br />

Show 2009, nata dalla<br />

collaborazione tra Promotor<br />

International e Apt<br />

Emilia Romagna: attraversare<br />

questo padiglione<br />

signifi ca compiere un<br />

viaggio attraverso le eccellenze<br />

regionali in fatto<br />

di motori, ovvero la “nostra<br />

Motor Valley”. Lamborghini,<br />

Dallara, Ducato,<br />

Malaguti, Pagano, Toro<br />

Rosso, Bimota, Morini, ma<br />

anche musei e collezioni,<br />

senza dimenticare gli autodromi.<br />

Tutte realtà che<br />

si possono anche vivere<br />

in prima persona attraverso<br />

uno dei “sei itinerari<br />

sul territorio”, pensati<br />

per soddisfare ogni genere<br />

di patito, dal più sportivo<br />

al più tecnico, passando<br />

per il collezionista e il<br />

buongustaio. Se potete<br />

prolungare la permanenza<br />

a Bologna, un’occasione<br />

da non perdere. I pacchetti<br />

di due o tre giorni, comprensivi<br />

di visita al Motor<br />

Show, pernottamento e<br />

tour in Regione, possono<br />

essere visionati nel sito<br />

www.motorshow.it.<br />

PADIGLIONE 35<br />

Da sempre il paddock<br />

della Motor Sport Arena,<br />

il cui programma viene<br />

ampiamente illustrato<br />

nelle pagine che seguono.<br />

PADIGLIONE 36<br />

Un altro debutto assoluto<br />

di questa edizione<br />

straordinaria, il Moto Racing<br />

Paddock Show,<br />

sponsorizzato da Doctor<br />

Glass, che illustriamo a<br />

pagina 26, con le gare su<br />

due ruote.


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Nasce la nuova generazione Suzuki con GPL di serie.<br />

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Swift 1.3 GL GPL Consumo ciclo combinato: a GPL 7,8 l/100 km; a benzina 5,8 l/100 km - Emissioni CO2 ciclo combinato: a GPL 125 g/km; a benzina 140 g/km.<br />

Alto 1.0 GLX GPL Consumo ciclo combinato: a GPL 5,6 l/100 km; a benzina 4,4 l/100 km - Emissioni CO2 ciclo combinato: a GPL 93 g/km; a benzina 103 g/km.<br />

Splash 1.0 GLS GPL Consumo ciclo combinato: a GPL 6,6 l/100 km; a benzina 5,0 l/100km - Emissioni CO2 ciclo combinato: a GPL 108 g/km; a benzina 120 g/km.<br />

www.suzuki.it<br />

Le auto visualizzate hanno valore puramente indicativo.


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

6<br />

Venerdì 4 dicembre<br />

In programma<br />

Nella MotorSport Arena<br />

8.30 Formula 2000 Light qualifi cazioni<br />

9.10 Porsche Carrera Cup Italia prove libere-cronometrate<br />

9.40 Renault Clio Cup Italia quarti di fi nale<br />

10.10 Historic Challenge By Scuderia Bologna parata<br />

10.15 Tazzari Zero test drive<br />

10.35 Formula 2000 Light quarti di fi nale<br />

11.05 Porsche Carrera Cup Italia quarti di fi nale<br />

11.35 Renault Clio Cup Italia semifi nali<br />

11.55 Formula 2000 Light semifi nali<br />

12.15 Porsche Carrera Cup Italia semifi nali<br />

12.35 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

12.55 Subaru test drive<br />

13.25 Pagani Zonda Show<br />

13.35 Drifting GP<br />

13.50 Freestyle MX Contest<br />

14.30 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

14.50 Pagani Zonda Show<br />

15.00 Drifting GP<br />

15.15 Pagani Zonda Show<br />

15.25 Subaru test drive<br />

15.55 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

16.15 Porsche Carrera Cup Italia fi nale 3° posto<br />

16.25 Porsche Carrera Cup Italia fi nale 1° posto<br />

16.35 Renault Clio Cup Italia fi nale 3° posto<br />

16.45 Renault Clio Cup Italia fi nale 1° posto<br />

16.55 Formula 2000 Light finale 3° posto<br />

17.05 Formula 2000 Light fi nale 1° posto<br />

17.15 Historic Challenge By Scuderia Bologna gara<br />

18.15 Drifting GP<br />

Convegni e conferenze<br />

9.30 Centro Studi Promotor:<br />

“La situazione e le prospettive del mercato<br />

dell’auto”, conferenza stampa<br />

Centro Servizi, Blocco D, Sala Concerto<br />

9.30 Oss. per l’educazione stradale Regione<br />

Emilia Romagna e CSP: “Mobilità<br />

urbana e sicurezza stradale”, convegno –<br />

Pad. 36, Business Club, Sala Sinfonia<br />

11.00 Federaicpa – InterAuto News:<br />

“Dealer e informazione”, workshop<br />

Centro Servizi, Blocco D, Sala Concerto<br />

14.30 Aci, Anfi a e Unrae: “L’auto tra diffi coltà<br />

di mercato e vincoli normativi”, convegno<br />

Centro Servizi, Blocco D, Sala Concerto<br />

14.30 Scuderia Bologna:<br />

“Storia dell’automobilismo bolognese<br />

del dopoguerra”, convegno<br />

Pad. 33, Motor Valley<br />

15.30 MC Group:<br />

“Andamento del mercato e bilanci di concessionarie:<br />

problemi e prospettive”, convegno<br />

Centro Servizi, Blocco D, Sala Notturno<br />

16.00 Assomotoracing:<br />

“Storia dell’Ats: automobili,<br />

turismo, sport”, tavola rotonda<br />

Pad. 33, Motor Valley<br />

Sabato 5 dicembre<br />

Nella MotorSport Arena<br />

9.15 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli - Coppa Shell prove libere-cronometrate<br />

9.50 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli prove libere-cronometrate<br />

10.20 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli - Coppa Shell qualifi cazioni<br />

10.55 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli quarti di fi nale<br />

11.30 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli - Coppa Shell quarti di fi nale<br />

12.05 Ferrari FXX Show<br />

12.20 Freestyle MX Contest<br />

12.50 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

13.10 Ferrari FXX Show<br />

13.25 Formula ACI-CSAI<br />

13.30 Scuderia Ferrari F1 Pit Stop<br />

14.15 Formula ACI-CSAI<br />

14.20 Freestyle MX Contest<br />

14.50 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

15.10 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli - Coppa Shell semifi nali<br />

15.32 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli semifi nali<br />

15.54 Ferrari FXX Show<br />

16.09 Formula ACI-CSAI<br />

16.14 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli - Coppa Shell fi nale 3° posto<br />

16.25 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli - Coppa Shell fi nale 1° posto<br />

16.37 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli fi nale 3° posto<br />

16.48 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli fi nale 1° posto<br />

17.00 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

17.20 Yokohama Superbikers Drifting<br />

calendario calendarioo<br />

ario<br />

Per esigenze<br />

tecniche<br />

gli orari<br />

delle gare<br />

possono subire<br />

variazioni<br />

all’ultimo<br />

momento...<br />

Convegni<br />

e conferenze<br />

10.30 Offi cine Meccaniche Burato:<br />

“Presentazione mini pick-up<br />

Bambi”, conferenza stampa<br />

Pad. 26, stand<br />

11.00 Consorzio Sinergitec:<br />

“Storia del magnesio nel<br />

motorsport”, convegno<br />

Pad. 33, Motor Valley<br />

12.45 Aci Csai, Abarth e Tatuus:<br />

“Presentazione Formula Csai”,<br />

conferenza stampa<br />

Pad. 35 paddock<br />

14.00 Assomotoracing:<br />

“Storia della tecnica da corsa”,<br />

tavola rotonda<br />

Pad. 33, Motor Valley<br />

Domenica 5 dicembre<br />

Nella MotorSport Arena<br />

9.00 Bomboogie GT Challenge prove libere-cronometrate<br />

9.30 Formula Legend prove libere<br />

10.00 Lamborghini Show<br />

10.35 Bomboogie GT Challenge quarti di fi nale<br />

11.05 Tazzari Zero test drive<br />

11.25 Bomboogie GT Challenge semifi nali<br />

11.45 Pagani Zonda Show<br />

11.55 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

12.15 Yokohama Superbikers Drifting<br />

12.35 Subaru test drive<br />

13.05 Pagani Zonda Show<br />

13.15 Freestyle MX Contest<br />

13.55 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

14.15 Yokohama Superbikers Drifting<br />

14.35 Subaru test drive<br />

15.05 Formula Legend gara<br />

15.55 Lamborghini Show<br />

16.30 Preview Demolition Derby<br />

16.50 Yokohama Superbikers Drifting<br />

17.10 Pagani Zonda Show<br />

17.20 Bomboogie GT Challenge fi nale 3° posto<br />

17.30 Bomboogie GT Challenge fi nale 1° posto<br />

17.40 Subaru test drive<br />

18.10 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

Convegni e conferenze<br />

11.00 Gabriele Fabbri,<br />

Tazio Taraschi e Agenzia Risalto:<br />

“L’evoluzione tecnica nelle vetture<br />

da Gran Premio e corsa”, convegno<br />

Centro Servizi, Blocco D, Sala Concerto


Lunedì 7 dicembre<br />

Nella MotorSport Arena<br />

8.30 Subaru Impreza Cup prove libere-cronometrate<br />

9.05 Subaru Impreza Cup quarti di fi nale<br />

9.35 Tazzari Zero test drive<br />

10.00 Trofeo Supermotard HM Honda prove libere-cronometrate<br />

10.18 Trofeo Supermotard Suzuki prove libere-cronometrate<br />

10.36 Bomboogie Xtreme Supermotard Gr. A prove libere-cronom.<br />

10.54 Bomboogie Xtreme Supermotard Gr. B prove libere-cronom.<br />

11.12 Superchampion Minibike Motard prove libere-cronometrate<br />

11.35 Trofeo Supermotard HM Honda 1ª gara (10 giri)<br />

11.49 Trofeo Supermotard Suzuki 1ª gara (10 giri)<br />

12.03 Bomboogie Xtreme Supermotard Gr. A 1ª qualif. (10 giri)<br />

12.17 Bomboogie Xtreme Supermotard Gr. B 2ª qualif. (10 giri)<br />

12.31 Superchampion Minibike Motard prove libere-cronometrate<br />

12.45 Bomboogie Xtreme Supermotard gara recupero (8 giri)<br />

13.04 Trofeo Supermotard HM Honda 2ª gara (10 giri)<br />

13.19 Trofeo Supermotard Suzuki 2ª gara (10 giri)<br />

13.34 Bomboogie Xtreme Supermotard gara (12 giri)<br />

13.50 Superchampion Minibike Motard 2ª gara (10 giri)<br />

14.15 Findomestic Memorial Bettega prove libere<br />

14.50 Subaru Impreza Cup semifi nali<br />

15.15 Findomestic Memorial Bettega prove libere<br />

16.00 Subaru Impreza Cup fi nale 1° posto<br />

16.15 Subaru test drive<br />

16.45 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

17.05 Findomestic Memorial Bettega 2ª gara<br />

17.55 Findomestic Memorial Bettega Night Sprint semifi nali<br />

18.20 Bomboogie Historic Rally esibizione<br />

18.35 Findomestic Memorial Bettega Night Sprint fi nale 1° posto<br />

18.50 Premiazione Memorial Bettega Night Sprint<br />

Convegni e conferenze<br />

10.30 Consorzio Ecogas: “Gli stati generali degli<br />

installatori di impianti a gas”, convegno<br />

Centro Servizi, Blocco D, Sala Concerto<br />

15.30 Museimpresa: “Costruire un mondo”, convegno<br />

Pad. 33, Motor Valley<br />

Martedì 8 dicembre<br />

Nella MotorSport Arena<br />

8.30 Bomboogie Historic Rally prove libere-cronometrate<br />

9.15 Bomboogie Historic Rally quarti di fi nale<br />

9.45 Findomestic Memorial Bettega prove libere<br />

10.35 Findomestic Memorial Bettega 3ª gara<br />

11.25 Tazzari Zero test drive<br />

11.45 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

12.05 Findomestic Memorial Bettega 4ª gara<br />

13.00 Bomboogie Historic Rally<br />

13.20 Subaru test drive<br />

13.50 My Special Parade Subaru Club<br />

semifi nali<br />

14.10 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

14.30 Grande Punto test drive<br />

14.55 Bomboogie Historic Rally fi nale 3° posto<br />

15.05 Bomboogie Historic Rally fi nale 1° posto<br />

15.20 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />

15.40 Findomestic Memorial Bettega semifi nali<br />

16.10 Subaru test drive<br />

16.45 Findomestic Memorial Bettega fi nale 1° posto (2 manches)<br />

16.55 Findomestic Memorial Bettega fi nale 3° posto (2 manches)<br />

17.05 Findomestic Memorial Bettega fi nale 1° posto (2 manches)<br />

17.15 Premiazione Memorial Bettega<br />

17.30 Grande Punto test drive<br />

17.40 Demolition Derby<br />

...<br />

gare<br />

convegni<br />

Se avete<br />

un cellulare<br />

con Bluetooth,<br />

avvicinatevi<br />

alle colonnine<br />

Linear<br />

per ricevere<br />

gli ultimi<br />

aggiornamenti<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

7


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

8<br />

NOI SIAMO QUI<br />

Istruzioni per l’uso: la mappa<br />

TUTTO IL


padiglione<br />

per padiglione<br />

(senza dimenticare le aree esterne)<br />

I PADIGLIONI<br />

PAD. 25<br />

• Ecocity<br />

• Motor Show Racing Legend<br />

• Gonow Europa<br />

• Tazzari<br />

• Vem Italia<br />

PAD. 26<br />

• <strong>Quattroruote</strong><br />

• Osservatorio<br />

per l’Educazione Stradale<br />

e la Sicurezza della Regione<br />

Emilia-Romagna<br />

• Ministero dei Trasporti<br />

• Aci<br />

• Offi cine Meccaniche Burato<br />

PAD. 29<br />

• Car Racing Paddock Show<br />

PAD. 30<br />

• Anteprima<br />

My Special Car Show<br />

PAD. 31<br />

• Premiere Spettacoli e Digitaly<br />

(casting Grande Fratello)<br />

PAD. 32<br />

• Team e scuderie automobilistiche<br />

• Accessori<br />

• Aftermarket per auto<br />

PAD. 33<br />

• Motor Valley<br />

PAD. 35<br />

• Paddock<br />

PAD. 36<br />

• Moto Racing Paddock Show<br />

LE AREE ESTERNE<br />

AE 42/1<br />

Movimento su Due Ruote<br />

AE 42/2<br />

Tractor Pulling<br />

AE 44<br />

Pista <strong>Quattroruote</strong><br />

AE 45<br />

Test drive Bridgestone<br />

AE 46<br />

Test drive Aci-Sara<br />

AE 48<br />

MotorSport Arena<br />

AE 49<br />

Test drive Subaru<br />

Vieni<br />

a conoscere<br />

la mia Tribù.<br />

Ed entri<br />

a far parte<br />

del<br />

Stand Linear<br />

Ingresso<br />

Costituzione<br />

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Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

10<br />

VELOCITÀ<br />

4<br />

D I C E M B R E<br />

Porsche Carrera Cup Italia<br />

DUELLO<br />

Nessun monomarca vanta tanti<br />

piloti con palmarès così<br />

prestigiosi. E le 911 GT3, ricche<br />

di ben 420 CV, garantiscono<br />

prestazioni di assoluta eccellenza<br />

Il carattere prettamente<br />

sportivo della 911 GT3<br />

Cup spinta dal 6 cilindri<br />

boxer da 420 CV si coniuga<br />

perfettamente con<br />

la tradizione che il marchio<br />

Porsche vanta nelle<br />

competizioni da oltre<br />

mezzo secolo. In altre<br />

parole, un mix vincente<br />

per la Carrera Cup Italia<br />

che, giunta nel 2009 alla<br />

terza edizione, si è già<br />

ritagliata uno spazio importante<br />

nel panorama<br />

automobilistico nazionale.<br />

Sia in termini di partecipanti<br />

sia sotto l’aspetto<br />

dell’agonismo in pista.<br />

La serie tricolore riservata<br />

alle vetture della<br />

Casa di Stoccarda si è,<br />

infatti, confermata come<br />

un monomarca d’élite,<br />

che vede al via alcuni tra<br />

i più accreditati specialisti<br />

delle ruote coperte.<br />

Nomi importanti come<br />

quelli dell’ex F.1 Emanuele<br />

Naspetti, di Massimo<br />

Monti, Luca Rangoni e<br />

Alessandro Zampedri.<br />

Due generazioni a con-<br />

fronto con i vari Alex<br />

Frassineti, Massimiliano<br />

Fantini, Andrea Sonvico<br />

e altri ancora, sempre in<br />

agguato per subentrare<br />

sul podio ai più anziani<br />

avversari.<br />

Alla fi ne quest’anno<br />

l’ha spuntata Alessandro<br />

Balzan, classe 1980, portacolori<br />

della Ebimotors-<br />

Centro Porsche Varese.<br />

Il veneto, succeduto nell’albo<br />

d’oro ad Andrea<br />

Boldrini e Luigi Ferrara,<br />

è stato il dominatore di<br />

una stagione che lo scorso<br />

aprile lo aveva visto<br />

esordire nel campionato<br />

cogliendo a Imola la prima<br />

delle quattro vittorie<br />

da lui messe a segno. Un<br />

successo schiacciante,<br />

ottenuto con un appuntamento<br />

d’anticipo, rendendo<br />

vana la rincorsa<br />

di Luca Rangoni (Centro<br />

Porsche Brescia by RMS),<br />

che alla fi ne si è dovuto<br />

accontentare del secondo<br />

posto in classifi ca.<br />

Un susseguirsi continuo<br />

di protagonisti, con<br />

INAUGURALE<br />

dieci differenti vincitori<br />

negli otto doppi round<br />

del calendario, ha costituito<br />

quindi un ulteriore<br />

elemento d’interesse<br />

della Carrera Cup Italia<br />

che ripropone, come lo<br />

scorso anno, la sfi da fi -<br />

nale al Motor Show.<br />

Nel 2008 la prima gara<br />

del calendario bolognese<br />

venne conquistata<br />

da Paolo Montin. E quest’anno?<br />

Balzan, campione al debutto<br />

Alessandro Balzan ha debuttato quest’anno<br />

nella Carrera Cup Italia, conquistando il titolo<br />

con la Ebimotors. L’opportunità di correre<br />

nel monomarca tricolore Porsche gli si è presentata<br />

quando sembrava che il 29enne pilota di Rovigo<br />

fosse rimasto a piedi. “Devo sicuramente dire<br />

grazie al manager Oliviero Gatti e a Enrico Borghi,<br />

che hanno deciso di puntare su di me. Se all’inizio<br />

ho pagato il fatto di avere meno esperienza di altri,<br />

a partire da Misano la mia stagione ha preso<br />

decisamente un’altra piega”. Eppure già nella prima<br />

gara di Imola il giovane veneto aveva lanciato<br />

a tutti un messaggio ben chiaro, conquistando<br />

il primo successo. “Tra me e la Carrera Cup<br />

è stato subito amore. Guidare queste vetture,<br />

con il motore a sbalzo e tantissima trazione,<br />

è a dir poco fantastico. Sono venuto al Motor Show<br />

con l’intenzione di chiudere l’anno in bellezza”.


Anche l’anno scorso<br />

spettò alla Carrera Cup<br />

Italia l’onore di aprire<br />

le danze sul circuito<br />

del Motor Show.<br />

Nel dicembre 2008<br />

a conquistare<br />

il titolo bolognese<br />

è stato Paolo Montin<br />

(nella foto)<br />

Renault Clio Cup Italia<br />

BOMBETTE<br />

AVVELENATE<br />

Spettacolo e massimo<br />

equilibrio di prestazioni in<br />

pista rappresentano le<br />

chiavi del successo della<br />

Clio Cup Italia, animata<br />

dalle veloci berline spinte<br />

dal quattro cilindri 2.0 16V<br />

da 205 CV, agili e divertenti<br />

anche grazie al cambio<br />

sequenziale a sei rapporti.<br />

Il campionato, vivace e<br />

ricco di contenuti agonistici,<br />

quest’anno ha visto<br />

salire sul gradino più alto<br />

del podio sei piloti nei sei<br />

doppi appuntamenti del<br />

calendario. Alla fi ne è riuscito<br />

a imporsi, per la prima<br />

volta nella sua carriera,<br />

Cristian Ricciarini. Per<br />

il portacolori della Composit<br />

Motorsport, con diversi<br />

anni di militanza nella<br />

serie organizzata dalla<br />

Fast Lane Promotion, è fi -<br />

nalmente arrivato il titolo<br />

assoluto. Ma per conquistarlo<br />

il 37enne aretino ha<br />

dovuto lottare a denti<br />

In pista dal 1975<br />

L’appuntamento con i monomarca<br />

Renault si rinnova ormai<br />

puntualmente da oltre<br />

30 anni. La prima edizione della<br />

Coppa Renault 5 si disputa, infatti,<br />

nel 1975 con le 1300 LS. A scrivere<br />

il suo nome in cima all’albo d’oro<br />

del trofeo è Aldo Cerruti, alias<br />

“Baronio”. Nel 1985 subentra<br />

la Super 5 GT Turbo Cup, ma è<br />

nei primi anni 90 che la Clio irrompe<br />

sulla scena. Nel 1997 parte, invece,<br />

la Mégane Sportcup, in pensione alla<br />

fi ne del 2000. Un periodo di pausa<br />

per ricominciare nel 2004<br />

con la Renault Clio Cup Italia:<br />

in pista la Fase II<br />

della berlinetta francese, che<br />

continua ad animare la serie<br />

tricolore fi no al 2006, quando<br />

in contemporanea parte<br />

stretti, fi no al conclusivo<br />

round di Adria, con il compagno<br />

di squadra Giancarlo<br />

Lenzotti, primo fra i<br />

Gentleman.<br />

A imporsi tra gli Esordienti<br />

è stato, invece, l’inglese<br />

del Team Pyro Jeff<br />

Smith, mentre il giovane<br />

forlivese Luca Casadei<br />

(Go Race) ha avuto la meglio<br />

sul “fi glio d’arte” Ezio<br />

Muccio (Venthos Racing)<br />

nella classifi ca Junior.<br />

Ma è stata la continua<br />

un minicampionato di quattro gare<br />

con l’ultima evoluzione sportiva<br />

della stessa Clio (la “Fase III”).<br />

L’abbinamento con un campionato<br />

per monoposto di successo<br />

come la Formula Renault 2.0 Italia<br />

(foto) ne accresce il valore.<br />

alternanza di protagonisti<br />

a caratterizzare il<br />

confronto al vertice. Cominciando<br />

dal campione<br />

2008 Simone Di Luca che,<br />

dopo essere approdato al<br />

Proteam Motorsport, ha<br />

messo a segno due centri<br />

rimanendo in ballo fi no<br />

alla penultima prova del<br />

Mugello, mentre al “rientrante”<br />

Vito Postiglione è<br />

andato l’onore di avere siglato<br />

l’ultima vittoria della<br />

stagione.<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

11


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

12<br />

VELOCITÀ<br />

5<br />

D I C E M B R E<br />

Ferrari Challenge<br />

VEDO<br />

ROSSO<br />

Le F430 del Ferrari Challenge (qui in una gara<br />

di quest’anno) si danno appuntamento<br />

sulla MotorSport Arena in occasione<br />

della giornata dedicata ai bolidi di Maranello,<br />

che prevede anche l’emozionante pit-stop della F.1<br />

Nel sabato dedicato al Cavallino si affrontano in pista<br />

le F430 protagoniste del monomarca più celebrato<br />

Anche quest’anno i<br />

protagonisti del Ferrari<br />

Challenge rinnovano l’appuntamento<br />

con il Motor<br />

Show, a sole tre settimane<br />

dalla fi nale di Valencia.<br />

In Spagna la serie riservata<br />

alle F430 (subentrata<br />

in pianta stabile nel<br />

2007 alle gloriose 360<br />

Modena) ha defi nitivamente<br />

assegnato il titolo<br />

tricolore del Trofeo Pirelli<br />

al veneto Giorgio Sernagiotto,<br />

classe 1981, che<br />

nella volata conclusiva<br />

ha chiuso davanti al<br />

22enne Marco Mapelli. Il<br />

monomarca del Cavallino<br />

è così giunto all’epilogo<br />

dopo 14 gare, sette appuntamenti,<br />

incluse le<br />

altre due trasferte estere<br />

di Le Castellet e Brno. In<br />

evidenza i giovani, che<br />

una volta di più hanno<br />

detto la loro.<br />

La formula del campionato<br />

per i clienti sportivi<br />

della Casa di Maranello<br />

si è, infatti, rivelata nel<br />

tempo quella giusta per<br />

intraprendere un percorso<br />

verso le massime<br />

categorie GT. Due gare<br />

di 35 minuti più un giro<br />

per ciascun weekend e<br />

una vettura sicuramente<br />

al “top” dal punto di vista<br />

delle prestazioni in<br />

pista, grazie alla bontà di<br />

un motore otto cilindri a<br />

V da 4.308 cm 3 e 490 CV<br />

circa di potenza, costituiscono<br />

gli ingredienti di<br />

questo successo.<br />

Un campionato che prevede<br />

la gestione diretta<br />

delle concessionarie.<br />

Alla fi ne a imporsi nella<br />

classifi ca Team 2009 è<br />

stata la Rossocorsa, squadra<br />

che ha permesso, tra<br />

l’altro, a Stefano Gai di<br />

dominare con un appuntamento<br />

d’anticipo e un<br />

totale di nove vittorie (di<br />

cui sette consecutive) la<br />

Coppa Shell, tradizionalmente<br />

riservata ai piloti<br />

con minore esperienza<br />

e ai gentleman driver,<br />

nonché aperta anche agli<br />

equipaggi doppi.


Giorgio Sernagiotto, il neocampione<br />

Una stagione indimenticabile<br />

Sei vittorie, sette secondi posti e 13<br />

podi su sette doppi appuntamenti.<br />

Un 2009 assolutamente fantastico<br />

per Giorgio Sernagiotto (nella foto),<br />

27 anni di Caerano di San Marco<br />

(Treviso), che ha conquistato<br />

il Ferrari Challenge Trofeo Pirelli<br />

alla sua seconda stagione con<br />

la concessionaria Motor-Piacenza.<br />

Poco budget, ma la ferma volontà<br />

di portare a casa il titolo. “È stato<br />

un po’ come nei videogame.<br />

Se vai bene passi di livello<br />

e procedi fi no in fondo.<br />

Altrimenti fi ne del gioco…”.<br />

Una stagione tribolata, ma alla fi ne<br />

ricca di soddisfazioni, per il giovane<br />

pilota veneto e la riprova che<br />

il monomarca riservato alle F430<br />

può rappresentare la giusta scelta<br />

Historic Challenge<br />

Le auto storiche tornano<br />

protagoniste al Motor Show<br />

nell’Historic Challenge by<br />

Scuderia Bologna. In “voga”<br />

in particolare gli anni<br />

60 e 70, con alcune delle<br />

vetture che, tanto in pista<br />

quanto nei rally e nelle cronoscalate,<br />

segnarono decisamente<br />

un’epoca.<br />

Dalle Fiat 128 e 1100 alle<br />

anche per i piloti più giovani. Come<br />

nel caso, appunto, di Sernagiotto,<br />

agonisticamente cresciuto<br />

in monoposto e vincitore<br />

del Challenge di Formula Ford<br />

nel 2000-2001. “Un po’ come tutti<br />

i formulisti, inizialmente tendevo<br />

a snobbare le ruote coperte.<br />

Ma nel Ferrari Challenge ho trovato<br />

un ambiente straordinario<br />

e, soprattutto, ho avuto l’opportunità<br />

di condurre una vettura impegnativa<br />

dal punto di vista della guida,<br />

in un contesto di gare di minidurata<br />

che impongono un’attenta gestione<br />

Abarth 850, dalle più potenti<br />

BMW 2002 fino alle<br />

Alfa Romeo GT. Per poi<br />

salire alle Renault Alpine,<br />

alle Porsche 911, fino<br />

alle Sport come la Osella<br />

PA9 e la Lola 590T.<br />

A guidare le vetture<br />

saranno appassionati<br />

collezionisti e gentlemen<br />

driver.<br />

4<br />

I MAGICI<br />

anni 60-70<br />

D I C E M B R E<br />

Dagli anni 60,<br />

alla MotorSport<br />

Arena bolognese,<br />

anche le Abarth,<br />

indimenticate<br />

protagoniste<br />

dello sport di quel<br />

periodo glorioso<br />

del mezzo. Vi ho debuttato nel 2006,<br />

vincendo in quello stesso anno<br />

il Mondiale della Coppa Shell. Oggi,<br />

se me lo chiedessero, tornerei<br />

indietro per rifare l’esperienza”.<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

13


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

14<br />

D I C E M B R E<br />

VELOCITÀ<br />

6<br />

Bomboogie GT Challenge<br />

SCONTRO<br />

Soprattutto tecnica<br />

la sfi da che contrappone,<br />

anche a Bologna,<br />

le rosse del Cavallino<br />

e le GT di Stoccarda<br />

Ferrari-Porsche: è di<br />

nuovo scontro diretto<br />

nel Bomboogie GT Challenge.<br />

Al Motor Show si<br />

rinnova la sfi da che ha<br />

animato quest’anno vari<br />

campionati, compreso<br />

l’Italiano Granturismo<br />

che alla fi ne ha assegnato<br />

il titolo della classe<br />

GT2 al portoghese<br />

Francisco Cruz Martins,<br />

sulla 997 della Casa di<br />

Stoccarda schierata al<br />

via dall’Autorlando Racing.<br />

Lo stesso team che<br />

aveva dominato l’edizione<br />

2008 della kermesse<br />

bolognese con la RSR di<br />

Valentino Fornaroli.<br />

Il piacentino in quella<br />

occasione era riuscito<br />

ad adattarsi velocemente<br />

alla “supercar” tedesca<br />

che guidava per la<br />

prima volta in assoluto,<br />

eliminando nella fase dei<br />

“quarti” la Ferrari condotta<br />

dal pluricampione<br />

FIA GT Thomas Biagi e<br />

poi sconfi ggendo in fi nale<br />

l’esperto Andrea Palma.<br />

Interessante, quindi, il<br />

confronto tecnico tra le<br />

Porsche e le F430 di Maranello,<br />

che viene pertanto<br />

riproposto e che, in<br />

L’Albo d’Oro del Bomboogie GT Challenge<br />

Anno Specifi che Primo classifi cato Secondo classifi cato<br />

2008 V. Fornaroli A. Palma<br />

2007 Linos A. Palma<br />

2006 G. De Lorenzi D. Zardo<br />

2005 A. Pier Guidi T. Vilander<br />

2004 G. Pandini “Base Up”<br />

2001 W. Ceroni R. Farnetti<br />

2000 W. Ceroni S. Sardelli<br />

1997 Classi GTS1 G. Giudici M. Spagnoli<br />

1997 GTS2 G. Giudici M. Spagnoli<br />

1996 Classe GTS1-2 M. Schiattarella G. Giudici<br />

1996 Classe GT3 A. De Castro F. Santaniello<br />

1995 Classe GT1 M. Schiattarella M. Monforte<br />

1995 Classe GT2 V. Zoboli D. Marchetti<br />

1994 1ª Divisione M. Schiattarella F. Babini<br />

1994 2ª Divisione B. Rebai F. Mancini<br />

1994 3ª Divisione A. De Castro V. Zoboli<br />

1993 1° Gruppo M. Schiattarella S. Bucci<br />

1993 2° Gruppo R. Asch B. Rebai<br />

1993 3° Gruppo V. Zoboli I. Cantera<br />

1992 1° Gruppo S. Bucci G. Spatafora<br />

1992 2° Gruppo R. Mastropietro N. Bardelle<br />

1992 3° Gruppo G. Benedini E. Benedini


TRA TITANI<br />

questo caso, ha anche il<br />

sapore di una rivincita.<br />

L’otto cilindri a V della<br />

Ferrari e il sei cilindri<br />

boxer della Porsche si affrontano<br />

con conduttori<br />

di provata esperienza,<br />

maturata nella serie tricolore<br />

e nelle analoghe<br />

categorie internazionali.<br />

Ma non senza alcune<br />

variabili, visto che in<br />

Drifting GP e Yokohama Superbikers Drifting<br />

Molto fumo, molto arrosto<br />

Per i fedelissimi del Motor Show<br />

è diventato uno di quegli<br />

appuntamenti da non perdere.<br />

A condizione di non essere<br />

allergici all’odore di pneumatico<br />

bruciato. Perché, nel drifting,<br />

di gomma sull’asfalto<br />

se ne lascia parecchia.<br />

La disciplina spopola<br />

in Giappone, dove conta 150<br />

delle 200 competizioni<br />

internazionali che si svolgono<br />

ogni anno; è stata protagonista<br />

del terzo capitolo della saga<br />

“The Fast and The Furious”,<br />

ambientata proprio a Tokyo,<br />

passato a inserirsi nelle<br />

posizioni di vertice sono<br />

state sovente anche le<br />

vetture delle classe GT3<br />

e GT Cup, con la Lamborghini<br />

Gallardo in testa,<br />

talvolta agevolate<br />

dal fatto di avere meno<br />

cavalli da domare su un<br />

circuito estremamente<br />

tortuoso come quello<br />

dell’area 48.<br />

e da alcuni anni ha anche<br />

un campionato italiano.<br />

Se non avete mai visto<br />

i suoi campioni all’opera<br />

la MotorSport Arena<br />

vi offre una possibilità unica.<br />

Ma che cosa signifi ca drifting?<br />

Traducendo letteralmente<br />

dall’inglese signifi ca “deriva”.<br />

Perché il drifting è, appunto,<br />

la tecnica di guida che noi<br />

siamo abituati a chiamare<br />

sovrasterzo di potenza,<br />

nel quale i pneumatici<br />

posteriori percorrono le curve<br />

con un angolo di deriva<br />

(eccola!) diverso da quello<br />

assunto all’avantreno.<br />

La tecnica che siamo abituati<br />

a vedere applicata nei rally<br />

e che, quindi, è sinonimo<br />

di sbandata controllata,<br />

nel drifting è utilizzata al solo<br />

scopo di dare spettacolo.<br />

E che spettacolo! Si comincia<br />

venerdì 4 dicembre con<br />

il Drifting GP e si continua<br />

domenica 7 con lo Yokohama<br />

Superbikers Drifting, che vede<br />

sfi darsi tra i padiglioni<br />

della Fiera di Bologna alcuni dei<br />

personaggi più celebri legati al<br />

circuito del Motomondiale,<br />

a bordo delle Ford Mustang<br />

preparate appositamente<br />

da Giuseppe Gandin.<br />

Tornano quindi a sfi darsi<br />

nella MotorSport Arena Andrea<br />

Dovizioso, Mattia Pasini e Loris<br />

Reggiani. Sfi da, perché<br />

c’è un vincitore. Colui che<br />

ottiene il miglior punteggio,<br />

ottenuto sommando quelli<br />

che i giudici assegnano in base,<br />

soprattutto, all’inclinazione<br />

raggiunta rispetto<br />

alla traiettoria della curva<br />

e alla durata della sbandata.<br />

Appuntamento clou<br />

della tre giorni<br />

della velocità bolognese,<br />

il Bomboogie GT<br />

Challenge porta<br />

nella MotorSport Arena<br />

le Ferrari F430<br />

(foto nell’altra pagina)<br />

e le Porsche GT2<br />

(qui sopra), ma anche<br />

le Lamborghini Gallardo<br />

(a lato), cui spetta<br />

il ruolo di terzo<br />

incomodo tra le due<br />

principali sfi danti<br />

4-7<br />

D I C E M B R E<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

15


4<br />

D I C E M B R E<br />

VELOCITÀ<br />

I test drive<br />

Le monoposto<br />

con cilindrata fi no<br />

a due litri sono<br />

le protagoniste<br />

del campionato<br />

Formula 2000 Light<br />

Formula 2000 Light<br />

44x2<br />

ANCHE VOI NELLA<br />

MOTORSPORT ARENA<br />

Oltre che nelle piste attrezzate<br />

tra i padiglioni (prima tra tutte quella<br />

di “<strong>Quattroruote</strong>”, vedere le pagine seguenti),<br />

potete togliervi lo sfi zio di sfrecciare anche<br />

nella MotorSport Arena, proprio dove<br />

hanno appena fi nito di sfi darsi i campioni.<br />

Tazzari Zero test drive Potete vederla<br />

nello stand di Tazzari, nel padiglione 25,<br />

la citycar sportiva elettrica al 100% e al 100% italiana. Si chiama Zero (foto<br />

qui sopra), è prodotta da una società dedicata del Gruppo Tazzari - holding<br />

attiva dal 1963 nei settori della metalmeccanica di livello, fonderie<br />

in alluminio, subfornitura e montaggio, lavorazioni meccaniche e servizi,<br />

macchine di rettifi ca per sci ad altissima precisione - e verrà presto<br />

commercializzata. Lunga meno di tre metri, la Zero veste con un design<br />

grintoso un telaio in fusioni di alluminio. Accreditata di 150 Nm di coppia<br />

e con una massa inferiore ai 550 kg, riesce a scattare da 0 a 50 km/h in meno<br />

di cinque secondi e raggiunge la velocità massima di 90 km/h. Le sue batterie<br />

agli ioni di litio di ultima generazione le consentono un’autonomia fi no a 140<br />

km. Tra le altre caratteristiche tecniche, impianto frenante elettropotenziato<br />

con quattro freni a disco e sistema di recupero energetico, cerchi di lega<br />

da 15’’ e quattro moduli operativi con diversi settaggi di guida. In vendita<br />

da gennaio 2010, la Zero costerà in Italia 18.000 euro e benefi cerà<br />

delle agevolazioni in programma in tutti gli Stati dell’Unione Europea.<br />

I “consumi”? Con circa 50 euro di ricarica si possono percorrere<br />

fi no a 5.000 km. Il test drive Tazzari Zero è in programma tutti giorni,<br />

con l’eccezione di sabato 5 dicembre.<br />

Subaru test drive E tutti i giorni, salvo sabato, potete provare l’emozione<br />

di salire a bordo di una Forester o della nuova Outback. La Casa delle Pleiadi<br />

porta, infatti, nella MotorSport Arena i driver della sua scuola di pilotaggio<br />

uffi ciale, la Subaru Speed Control, che con le due vetture eseguono<br />

una serie di esercizi che mettono a dura prova la stabilità delle auto.<br />

Riservato a chi ha lo stomaco forte è, infi ne, il test drive che vede<br />

protagonista la cattivissima Impreza STI (nella foto), impegnata<br />

in una serie di traversi che mettono in risalto le sue qualità sportive.


Due sono i litri di cilindrata<br />

che non bisogna superare,<br />

due le edizioni del campionato<br />

fi nora svolte. E 44 i piloti<br />

che vi hanno preso parte<br />

La Formula 2000 Light<br />

a quota 44. Tanti<br />

sono stati i piloti che hanno<br />

preso parte quest’anno<br />

al campionato aperto<br />

a tutte le monoposto di<br />

cilindrata uguale o inferiore<br />

ai 2 litri, giunto alla<br />

seconda edizione. Un<br />

format di successo, con<br />

sei doppi appuntamenti<br />

che hanno laureato campione<br />

assoluto Pierluigi<br />

Veronesi.<br />

Il 21enne pilota bolognese,<br />

al via della serie<br />

con una Dallara F.3 schierata<br />

dal System Team,<br />

ha messo a centro sette<br />

vittorie recuperando nell’ultimo<br />

round di Misano,<br />

che si è disputato a fi ne<br />

ottobre, i 27 punti che<br />

pagava nei confronti di<br />

Thiemo Storz.<br />

Un vantaggio che il<br />

tedesco della CO2 Motorsport,<br />

autore di tre<br />

affermazioni nell’arco<br />

della stagione, ha perso<br />

in un solo weekend per<br />

una serie di sfortunate<br />

circostanze: un motore<br />

rotto nelle “libere” di<br />

sabato mattina, i problemi<br />

di avviamento<br />

che lo hanno costretto<br />

a partire dalla corsia dei<br />

box in gara 1 e infine un<br />

incidente che non gli ha<br />

neppure permesso di<br />

prendere il secondo via.<br />

Per lui la consolazione<br />

del posto d’onore e del<br />

successo nella classifica<br />

riservata alle Tatuus<br />

Formula Renault 2000,<br />

davanti al compagno di<br />

squadra Claudio Castiglioni.<br />

A imporsi tra gli over<br />

35 è stato, invece, Davide<br />

Pigozzi, portacolori<br />

della Tomcat Racing, che<br />

ha avuto come principale<br />

avversario l’esordiente<br />

Luca Mingotti, pilota della<br />

AP Motorsport. Una sfi -<br />

da che tra i due si rinnova<br />

proprio al Motor Show il<br />

4 dicembre.<br />

Un capitolo a parte<br />

merita l’arrivo nella categoria<br />

di un costruttore<br />

come la Gloria Cars, con<br />

la C8F spinta dal propulsore<br />

Kawasaki 1.400 di<br />

derivazione motociclistica.<br />

A portare all’esordio<br />

la monoposto della Casa<br />

di Cambiano è stato il giovane<br />

ma esperto Davide<br />

Amaduzzi, in più occasioni<br />

sul podio, primo a Magione<br />

e alla fi ne quarto in<br />

campionato, a dimostrazione<br />

di un equilibrio di<br />

prestazioni che si è evidenziato<br />

anche tra differenti<br />

tipologie di vetture.<br />

Qui accanto, l’over<br />

35 Davide Pigozzi<br />

è tra gli iscritti<br />

alla gara<br />

bolognese,<br />

nella quale corre<br />

per la scuderia<br />

Tomcat con<br />

una Tatuus FR 2.0.<br />

Nelle altre foto,<br />

i piloti Moretti<br />

(in alto)<br />

e Viero (pagina<br />

precedente)<br />

Formula Legend<br />

Vecchiette a chi?<br />

Le monoposto low cost<br />

le ho inventate io<br />

Eros Di Prima (qui sopra), appassionato<br />

di corse ed ex navigatore rally (ha debuttato<br />

nel 1979 su una Lancia Beta Montecarlo Gruppo<br />

3), è l’ideatore della Formula 2000 Light.<br />

Per il manager siciliano non è stato diffi cile fare<br />

tesoro delle precedenti esperienze per costruire<br />

le basi di una categoria che defi nisce “low cost”.<br />

“La Formula 2000 Light è nata con l’intento<br />

di proporsi come un campionato che attinge<br />

a un ampio parco vetture già disponibili, quali<br />

le Tatuus 2 Litri e le Formula 3, senza limitazione<br />

alcuna anche per le altre monoposto di cilindrata<br />

non superiore ai 2.000 cm 3 . Vogliamo far correre<br />

anche chi non possiede budget elevati, dando così<br />

ai più giovani la possibilità di fare il salto dal kart<br />

all’automobilismo e ai cosiddetti gentlemen<br />

driver di divertirsi in una categoria comunque<br />

selettiva. Abbiamo anche previsto un montepremi<br />

interessante. Come il test in Auto GP che<br />

Pierluigi Veronesi (vincitore 2009) ha avuto<br />

l’opportunità di svolgere grazie a un accordo<br />

con Enzo Coloni, o la settimana di training presso<br />

il centro Formula Medicine del dottor Ceccarelli<br />

messo a disposizione di Storz e Ghini.<br />

6<br />

D I C E M B R E<br />

Un salto nel passato, attraverso vari capitoli della storia<br />

dell’automobilismo. In azione alcune delle monoposto<br />

della massima categoria appartenute ai più grandi campioni<br />

e il cui testimone, in occasione del Motor Show, viene raccolto<br />

dai piloti gentlemen che si esibiscono nella gara della Formula<br />

Legend. Autentici pezzi da collezione, rispolverati e tirati<br />

a lucido per tornare in pista e dare vita a una sfi da che raggruppa<br />

le Formula 1 di differenti generazioni. Dagli anni 50 a quelle<br />

che calcarono la scena dei Gran premi fi no agli anni 80.<br />

Un confronto per veri intenditori e per i nostalgici di tutte le età.<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

17


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

18<br />

7 -8<br />

D I C E M B R E<br />

RALLY<br />

Per tagliare il traguardo<br />

della 25ª edizione gli organizzatori<br />

del Motor<br />

Show hanno imbastito un<br />

Memorial Bettega che,<br />

quanto a partecipanti,<br />

sembra una sorta di summa<br />

della sua storia. Gara<br />

assolutamente anomala,<br />

visto che racchiude in circuito<br />

e fa confrontare a<br />

vista quelli che sono gli<br />

abituali protagonisti del<br />

correre in spazi quasi<br />

sconfi nati e di fatto contro<br />

se stessi. E il cronometro.<br />

Che anche qui la<br />

fa da padrone.<br />

L’elenco degli iscritti<br />

propone le migliori vetture<br />

World Rally Car dei tre<br />

marchi che hanno mono-<br />

Findomestic Memorial Bettega<br />

fa 25<br />

La passione<br />

polizzato la storia recente<br />

della specialità. Citroën,<br />

che con la Xsara<br />

prima e la C4 poi negli ultimi<br />

sette anni ha sempre<br />

raggiunto almeno uno dei<br />

due titoli iridati, di norma<br />

entrambi. Ford e Subaru,<br />

che con la rispettiva genia<br />

di Focus e Impreza sono<br />

state le uniche in grado<br />

di strappare qualcosa<br />

alla Grande Armata francese<br />

capitanata da Sebastian<br />

Loeb.<br />

Ma anche un plateau di<br />

piloti che sembra fatto<br />

apposta per esaltare. C’è<br />

il re del Motor Show, quell’Andrea<br />

Navarra che in<br />

Area 48 ha battuto tutto<br />

e tutti per sette volte, fa-<br />

Compie un quarto di secolo la gara<br />

più amata del Motor Show. Imperdibile<br />

cendo leva sulla sua guida<br />

istintiva e sulla capacità<br />

di ottenere il meglio su<br />

qualunque fondo. E che<br />

nel “suo” Memorial Bettega<br />

vuole aggiungere un<br />

alloro assoluto a una stagione<br />

che gli ha portato il<br />

titolo “terra”, ma per le<br />

vetture di Produzione. Un<br />

Navarra che prima ancora<br />

che contro i campioni<br />

stranieri si misura – lotta<br />

di campanile in una lotta<br />

di sapore mondiale - con<br />

il suo arrembante erede<br />

potenziale: Simone Campedelli,<br />

cesenate come lui<br />

e come lui precocissimo.<br />

E con la precisa intenzione,<br />

dopo essersi imposto<br />

l’anno passato nel Trofeo<br />

continua a pag. 20 »<br />

Sul tracciato asfalto-terra della MotorSport<br />

Arena (a sinistra) i big di ieri e di oggi (sopra,<br />

Petter Solberg al Bettega 2008) si affrontano<br />

per strappare il titolo a Dani Sordo (a destra)


I protagonisti dalla A alla Z<br />

SIMONE<br />

CAMPEDELLI<br />

(Citroën)<br />

• Italia, 26 lug 1986<br />

Una delle grandi promesse<br />

del rallysmo (è stato<br />

di recente indicato come<br />

uno dei quattro migliori<br />

giovani europei). Vincitore<br />

del Trofeo Rallies<br />

Terra 2007 e del Trofeo<br />

Dante Salvay al Motor<br />

Show dello scorso anno.<br />

Ha vinto il titolo Gr. N nel<br />

Tricolore 2009.<br />

MARCUS<br />

GRONHOLM<br />

(Subaru)<br />

• Finlandia, 5 gen 1968<br />

Quando si è ritirato dal<br />

Mondiale a fi ne 2007 con<br />

30 rally mondiali vinti in<br />

carriera, era uno dei miti<br />

della specialità. Due i<br />

titoli iridati conquistati<br />

con le Peugeot (2000 e<br />

2002), due le volte che<br />

si è laureato vicecampione<br />

del mondo con le Ford<br />

(2006 e 2007).<br />

MIKKO<br />

HIRVONEN<br />

(Ford)<br />

• Finlandia, 31 lug 1980<br />

Vicecampione del mondo<br />

2008 e 2009 (per un solo<br />

punto rispetto a Loeb). 4<br />

vittorie, 5 secondi, 2 terzi<br />

posti e un solo ritiro il<br />

suo bilancio stagionale.<br />

Ha all’attivo 11 vittorie iridate.<br />

Nel 2002 è giunto<br />

secondo nella Subaru Impreza<br />

Cup in Italia.<br />

ANDREA<br />

NAVARRA<br />

(Subaru)<br />

• Italia, 25 gen 1971<br />

Il re del Memorial Bette-<br />

ga, visto che lo ha vinto<br />

per ben sette volte, sei<br />

delle quali con una Subaru,<br />

Casa cui è legata<br />

gran parte dei suoi successi.<br />

Navarra è stato<br />

campione d’Europa nel<br />

1998, campione italiano<br />

terra nel 2002, 2003 e<br />

2004, campione d’Italia<br />

assoluto nel 2005.<br />

SEBASTIEN<br />

OGIER<br />

(Citroën)<br />

• Francia, 17 dic 1983<br />

Vincitore del Rally di<br />

Monte Carlo 2009, campione<br />

del mondo Junior<br />

2008. Ha vinto il Trofeo<br />

Peugeot 2007 e il Rally<br />

Giovani FFSA 2005. Ha<br />

disputato il Mondiale rally<br />

2009, che ha concluso<br />

all’ottavo posto, con una<br />

C4 del Citroën Junior<br />

Team.<br />

MADS<br />

OSTBERG<br />

(Subaru)<br />

• Norvegia, 11 ott 1987<br />

Un giovanissimo votato<br />

alle Subaru che è già<br />

stato due volte Campione<br />

di Norvegia (2007 e<br />

2008) e che ha affrontato<br />

quest’anno per la prima<br />

volta con continuità<br />

il Mondiale rally, brillantemente<br />

concluso all’11°<br />

posto.<br />

VALENTINO<br />

ROSSI<br />

(Ford)<br />

• Italia, 16 gen 1979<br />

Il nove volte campione<br />

del mondo torna al Motor<br />

Show dove ha già<br />

gareggiato nel Memorial<br />

Bettega in varie occasioni<br />

tra il 2004 e il<br />

2006. L’asso di Tavullia<br />

pilota la Ford Focus WRC<br />

preparata dalla M-Sport<br />

di Malcom Wilson nella<br />

“factory” del team uffi -<br />

ciale in Inghilterra.<br />

PETTER<br />

SOLBERG<br />

(Citroën)<br />

• Svezia, 18 nov 1974<br />

Il campione del mondo<br />

2003 ha vinto 13 rally<br />

mondiali su oltre 140 disputati.<br />

Quest’anno ha<br />

corso con una Citroën<br />

Xsara WRC privata sino<br />

all’ultima gara, quando<br />

è salito su una C4 WRC<br />

del Citroën Junior Team.<br />

Quinto nel Mondiale rally<br />

2009.<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

19


20<br />

7 -8<br />

D I C E M B R E<br />

torna al Motor Show<br />

anche quest’anno.<br />

Eccolo in azione<br />

al Memorial 2008,<br />

cui ha partecipato<br />

al volante di una<br />

Ford Focus WRC<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong> Marcus Gronholm<br />

Memorial Bettega<br />

Ricordando Attilio dal 1985<br />

Amarcord<br />

Nel 1985, a poco più di sei mesi dalla tragica<br />

scomparsa di Attilio Bettega nel Rally di Corsica,<br />

gli organizzatori del Motor Show vollero intitolare<br />

al pilota trentino della Lancia una gara molto<br />

particolare, il Memorial Bettega appunto, che<br />

con la sua formula spettacolare e la cornice<br />

di pubblico entusiasta ed entusiasmante ha<br />

fatto scuola in tutto il mondo. Un palcoscenico<br />

raccolto in un piazzale, per quanto grande, come<br />

quello dell’Area 48 di Bologna Fiere. Un percorso<br />

tormentato con una serie mozzafi ato di saliscendi<br />

e curve distribuito in parte su asfalto e in parte<br />

su terra. Il fascino e l’impeto del confronto diretto<br />

e il coinvolgimento di una durata di pochissimi<br />

giri, da apnea sia per chi guida che per chi<br />

guarda. Anno dopo anno il Memorial Bettega<br />

è diventato sempre più importante e imitato,<br />

oltre che l’apice dello spettacolo sportivo<br />

del Motor Show di Bologna. Con tutti<br />

i maggiori campioni del Mondiale rally che hanno<br />

voluto provare l’ebbrezza unica di gareggiare<br />

a Bologna e nessuno che ne sia rimasto deluso:<br />

basti dire che tutti i campioni del mondo rally<br />

degli ultimi 30 anni hanno preso parte<br />

alle gare del Motor Show e, ovviamente, anche<br />

tutti i campioni d’Italia. Tanto successo,<br />

il pubblico, la televisione hanno poi indotto<br />

» segue da pag. 18<br />

ad arricchire e articolare ancor di più l’evento<br />

sportivo, aggiungendovi una serie di altre<br />

categorie. Così nel tempo è arrivato, per gli stessi<br />

protagonisti del Memorial Bettega, il Trofeo Dante<br />

Salvay, sorta di versione notturna del primo,<br />

che porta il nome di uno dei padri fondatori<br />

del rallysmo italiano. Ma anche le gare specifi che<br />

per altre categorie di vetture (Gr.N, due ruote<br />

motrici ecc.) e le serie legate ai campionati<br />

monomarca (Peugeot, Mitsubishi, Fiat, Subaru<br />

ecc.). In questo Motor Show 2009, incentrato<br />

sugli eventi sportivi, il Memorial Bettega<br />

continua a esserne la principale espressione.<br />

Salvay, d’imitare il conterraneo<br />

e conquistare, così,<br />

a soli 23 anni il suo primo<br />

Memorial.<br />

E se Navarra è il riferimento<br />

nell’albo d’oro<br />

del Bettega, Marcus<br />

Gronholm e Petter Solberg<br />

sono i due miti contro<br />

cui tutti si devono misurare.<br />

Il due volte iridato<br />

fi nlandese, che si schiera<br />

con una Impreza, sembra<br />

essere più in forma di<br />

quando diede l’addio al<br />

Mondiale a fi ne 2007 da<br />

vicecampione del mondo<br />

e sempre più incline a ritornare<br />

sui suoi passi...<br />

L’ex campione del mondo<br />

svedese è un beniamino<br />

del pubblico del Motor<br />

Show: entusiasmante in<br />

gara, funambolico e imprevedibile<br />

nelle trovate<br />

post-traguardo, dove nel<br />

genere fa concorrenza al<br />

miglior Valentino Rossi.<br />

Ed entrambi hanno una<br />

voglia matta di far assaggiare<br />

la polvere a Mikko<br />

Hirvonen, il pilota uffi ciale<br />

della Ford, vicecampione<br />

del mondo 2009. Che,<br />

Da Salonen a Sordo<br />

Anno Primo Secondo<br />

classifi cato classifi cato<br />

2008 D. Sordo G. Galli<br />

2007 M. Martin T. Gardemeister<br />

2006 G. Galli T. Gardemeister<br />

2005 G. Galli M. Higgins<br />

2004 A. Navarra M. Gronholm<br />

2003 A. Navarra R. Travaglia<br />

2002 A. Navarra J. Tuohino<br />

2001 L. Cantamessa R. Kresta<br />

2000 M. Higgins A. Navarra<br />

1999 M. Higgins G. Cunico<br />

1998 D. Auriol A. Navarra<br />

1997 A. Navarra T. Radstrom<br />

1996 A. Navarra G. Cunico<br />

1995 A. Navarra R. Burns<br />

1994 A. Navarra P. Liatti<br />

1993 C. McRae F. Cunico<br />

1992 C. McRae J. Kankkunen<br />

1991 C. McRae F. Cunico<br />

1990 M. Biasion J. Kankkunen<br />

1989 M. Biasion M. Alen<br />

1988 M. Alen A. Fiorio<br />

1987 M. Biasion J. Kankkunen<br />

1986 M. Alen M. Biasion<br />

1985 T. Salonen M. Alen<br />

a sua volta, non ha la minima<br />

intenzione di concedere<br />

alcunché, specie in<br />

un’Italia che gli ha fatto<br />

da culla e trampolino di<br />

lancio per la sua carriera.<br />

Un trampolino che a Bologna<br />

sanno di trovare<br />

altri due sicuri talenti già<br />

ben inseriti nel Mondiale<br />

rally. Sebastien Ogier, che<br />

ha già al suo attivo una<br />

vittoria a Monte Carlo, un<br />

posto fi sso nei programmi<br />

Citroën e una sorta di<br />

preinvestitura a erede di<br />

Loeb, che è anche suo so-<br />

stenitore. E il solo apparentemente<br />

pacioso norvegese<br />

Mads Ostberg, il<br />

più giovane del lotto bolognese<br />

con i suoi 22 anni<br />

appena compiuti, ma già<br />

bene introdotto nel Mondiale.<br />

Uno che anche nelle<br />

fattezze ricorda a tratti<br />

un altro nordico, Timo<br />

Salonen: che magari non<br />

lo sembrava, ma era un<br />

campione del mondo.<br />

E poi l’ultimo (in ordine di<br />

tempo) iscritto. Si chiama<br />

Valentino Rossi. C’è bisogno<br />

di aggiungere altro?


Esaltazione tecnica<br />

Introdotte alla fi ne degli anni 90, le WRC<br />

derivano da vetture di serie, ma con ampie<br />

possibilità di modifi ca. A iniziare dal motore<br />

(2.0 turbo con restrittore regolamentare)<br />

e dalla trasmissione (trazione integrale e cambio<br />

sequenziale elettroidraulico), che spesso<br />

nemmeno si trovano nei listini dei corrispondenti<br />

modelli. Dominate dall’elettronica, hanno<br />

prestazioni straordinarie, ben superiori a quanto<br />

farebbero pensare i semplici dati di potenza<br />

e coppia (circa 350-380 CV e oltre 540 Nm<br />

a regimi intorno ai 5.000 giri). Sofi sticatissime<br />

e prodotte in una manciata di esemplari, hanno<br />

avuto un’escalation di costi (si parla di circa<br />

un milione di euro). La Fia ha, quindi, deciso<br />

che dal 2011 verranno sostituite da vetture più<br />

economiche con motori 1.6 turbo e regolamento<br />

tecnico derivato dalle attuali Super 2000.<br />

CITROËN<br />

C4/XSARA WRC<br />

28 rally iridati e i titoli<br />

Marche 2008 e 2009<br />

per la C4 regina del WRC,<br />

vicinissima a raggiungere<br />

la precedente e ancora<br />

competitiva Xsara WRC<br />

(32 rally e tre mondiali<br />

Costruttori dal 2003 al 2005)<br />

Le esibizioni<br />

GUARDARE<br />

E QUASI TOCCARE<br />

Ferrari F.1 Pit Stop<br />

Lamborghini Show<br />

Scuola di Polizia Stunt Show<br />

Non si vive di sole gare. Partendo da questa constatazione,<br />

anche l’Edizione Straordinaria del Motor Show<br />

prevede un nutrito calendario di esibizioni, tutte ad<br />

alto tasso di spettacolarità. Di tutti i tipi e per tutti i<br />

gusti. Per trovarsi, ancora una volta, al centro delle<br />

emozioni. Di alcune vi abbiamo già parlato nelle pagine<br />

precedenti. Ecco una piccola guida, in ordine alfabetico,<br />

di quelle che completano il calendario.<br />

Ferrari F1 Pit Stop Il vero amore si vede nei momenti<br />

diffi cili. E la stagione conclusa da qualche settimana<br />

diffi cile per la Ferrari lo è stata davvero. Il che,<br />

semmai, aumenta l’affetto che i tifosi del Cavallino sanno<br />

dimostrare alla loro beniamina. Detto ciò, non rimane<br />

che dire che l’appuntamento è per sabato, giornata<br />

che inneggia al rosso in ogni sua parte. L’ormai tradizionale<br />

pit stop della “rossa” è previsto per le 13.30,<br />

ma, se ascoltate il nostro consiglio, un posto in tribuna<br />

andate a occuparlo con largo anticipo.<br />

Ferrari FXX Show Il sabato “rosso” non poteva<br />

essere rosso senza la discesa in pista delle FXX, ovvero<br />

le versioni estreme della già estrema Enzo. Solo<br />

30 esemplari, da guidare esclusivamente in pista, “mostri”<br />

da 860 CV che a ottenere l’omologazione per<br />

l’uso stradale non ci hanno nemmeno provato. Uniche<br />

nel loro genere, le FXX lo sono anche perché sono state<br />

sviluppate coinvolgendo un tal Michael Schumacher e<br />

i futuri proprietari. Quegli stessi che le portano nella<br />

MotorSport Arena.<br />

Formula Aci-Csai Abarth Test In anteprima per<br />

il Motor Show, sabato, le monoposto che dalla stagione<br />

2010 gareggeranno in questa nuova categoria addestrativa,<br />

che viene presentata uffi cialmente proprio il<br />

5 dicembre. Il telaio è, infatti, fi rmato Tatuus (che li fornisce<br />

per le tre Formula Renault, la Formula Master, la<br />

Formula TT104NZ della Toyota e la Formula Challenge<br />

Japan); il motore dalla Fiat Powertrain Technologies,<br />

ovvero Abarth.<br />

Lamborghini Show Domenica 6 dicembre il Toro di<br />

Sant’Agata porta nella MotorSport Arena alcune tra le<br />

sue auto più affascinanti. In testa la nuovissima Gallar-<br />

FORD<br />

FOCUS WRC<br />

Con 37 rally iridati vinti,<br />

ma anche due titoli mondiali<br />

Costruttori al suo attivo<br />

(2006 e 2007), la Ford Focus<br />

WRC per vittorie iridate<br />

è seconda solo a Lancia<br />

Delta e Subaru Impreza<br />

(appaiate a quota 46).<br />

SUBARU<br />

IMPREZA WRC<br />

Con le varie generazioni<br />

è rimasta al vertice<br />

dei valori iridati per 18 anni,<br />

sino al ritiro, a fi ne 2008,<br />

del team uffi ciale. Ma rimane<br />

estremamente competitiva<br />

e all’altezza dei tre mondiali<br />

Marche al suo attivo.<br />

Pagani Zonda Show<br />

do LP 550-2 Valentino Balboni, la prima Lambo a trazione<br />

posteriore battezzata con il nome dello “storico”<br />

collaudatore della Casa emiliana, ma anche la Gallardo<br />

LP 560-4 Spyder, la Gallardo Super Trofeo e la Murciélago<br />

LP 670-4 SV. Uno spettacolo per gli occhi.<br />

My Special Parade Subaru Club Un marchio<br />

come quello giapponese incarna perfettamente lo spirito<br />

del Motor Show Edizione Straordinaria. Così, oltre<br />

a essere protagonista assoluta nelle avvincenti gare<br />

della Subaru Impreza Cup e una delle auto da battere<br />

nel Memorial Bettega, dà spettacolo anche con la tradizionale<br />

parata nella giornata conclusiva, martedì 8<br />

dicembre. Anche quest’anno, dunque, nella MotorSport<br />

Arena sfi leranno in formazione le top di gamma della<br />

marca delle Pleiadi.<br />

Pagani Zonda Show Venerdì e domenica la MotorSport<br />

Arena ospita una delle automobili più esclusive<br />

del mercato. La Pagani Zonda R (come Racing) è<br />

un’auto da corsa, con tutte le caratteristiche del bolide<br />

da competizione, che però non intende gareggiare. Un<br />

autentico prodotto “estremo” sotto ogni aspetto che<br />

al Motor Show mostra il suo immenso potenziale, celato<br />

da un abito in carbonio straordinario per grinta e<br />

design. La generosa forza del V12 Mercedes-Benz AMG<br />

consente a questo capolavoro d’ingegneria e aerodinamica<br />

di toccare i 100 km/h in 2,7 secondi e di raggiungere<br />

una velocità di punta di ben 350 km/h.<br />

Scuola di Polizia Stunt Show Il divertimento<br />

è assicurato perché questo è lo spettacolo più “devastante”<br />

- in tutti i sensi – tra quelli in programma al Motor<br />

Show 2009. Di scena i moderni gladiatori del team<br />

di Mirabilandia, i quali tutti i giorni saranno in pista con<br />

inseguimenti sincronizzati e acrobatici tra auto, moto<br />

e camion. Non solo. Con Demolition Derby (di cui è<br />

prevista un’anticipazione domenica 6 e il gran fi nale<br />

martedì 8) lo spettacolo tocca il suo apice. In questi ultimi<br />

due appuntamenti gli stuntmen hanno come unico<br />

obiettivo quello di sfasciare le vetture degli avversari,<br />

scatenandosi in un’inedita sfi da, della durata di un’ora,<br />

che vede vincitore chi riesce a evitare la distruzione<br />

del proprio mezzo.<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

21


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

22<br />

RALLY<br />

7<br />

D I C E M B R E<br />

In quattro si sono<br />

giocati il titolo<br />

2009 e ora si<br />

ritrovano uno<br />

contro l’altro per<br />

l’ennesima sfida...<br />

Bomboogie Historic Rally<br />

Nostalgia canaglia<br />

Troppo emozionanti le vetture<br />

che hanno scritto la storia<br />

dei rally per non avere un loro<br />

spazio al Motor Show, specie<br />

dopo il grande successo riscosso<br />

da queste auto leggendarie<br />

nella scorsa edizione dell’Historic<br />

Rally, la terza a Bologna,<br />

e lo straordinario seguito di folla<br />

del Rally Legend di San Marino,<br />

emblema del ritorno in scena<br />

Subaru Impreza Cup<br />

LA RIVINCITA<br />

Celebrata icona fra le<br />

berline sportive grazie<br />

ai 18 anni di impegno nel<br />

Campionato del mondo<br />

rally, la Subaru Impreza<br />

ha cambiato pelle. Dai<br />

titoli iridati delle WRC a<br />

quelli per le vetture di<br />

produzione (Gr.N) - addirittura<br />

cinque consecutivi<br />

dal 2003 al 2007 - sino all’iniziativa<br />

di Subaru Italia<br />

che ha realizzato una riu-<br />

scita versione da rally della<br />

(in teoria) borghesissima<br />

Impreza Boxer Diesel.<br />

Nulla d’insolito per la<br />

fi liale italiana della Casa<br />

delle Pleiadi, visto che la<br />

sua fortunata serie monomarca,<br />

la Subaru Impreza<br />

Cup, è nata nel<br />

2001 proprio con l’idea di<br />

dimostrare nell’impiego<br />

in gara l’effi cienza e l’affi<br />

dabilità delle vetture di<br />

delle auto mito della specialità.<br />

Proprio dal Rally Legend<br />

(quest’anno vinto da Juha<br />

Kankkunen con una Toyota Celica<br />

ST205) arriva anche la maggior<br />

parte delle vetture che si sfi dano<br />

nella MotorSport Arena, tutte<br />

o quasi ex campioni del mondo.<br />

Le Lancia Delta, le Subaru<br />

Impreza Gr.A, ma anche la Toyota<br />

Celica e la Ford Escort Cosworth.<br />

serie e della quale la gara<br />

del Motor Show è una vera<br />

e propria appendice.<br />

Dopo i confronti sugli<br />

sterrati di sei rally, alla<br />

MotorSport Arena quest’anno<br />

si vive, infatti,<br />

una sorta di vera e propria<br />

rivincita della regular<br />

season, visto che in<br />

scena c’è anche il campione<br />

2009, Alessandro<br />

Bruschetta. A sfi darlo un<br />

L’Albo d’Oro dell’Historic Rally<br />

È QUI<br />

nuovo interessante prodotto<br />

del vivaio nordico,<br />

Teemu Arminen, che è<br />

arrivato a giocarsi da leader<br />

della classifi ca generale<br />

il successo fi nale all’ultima<br />

gara contro un<br />

tris di italiani: oltre al citato<br />

Bruschetta, il rampante<br />

Francesco Fanari e<br />

lo scatenato toscano di<br />

residenza, ma sardo di<br />

nascita, Gavino Carta.<br />

Questi quattro piloti devono,<br />

però, vedersela con<br />

altri sei agguerriti piloti:<br />

Matteo Buda, Danilo Tommasini,<br />

Daniele Terranova,<br />

Marco Lo Giudice, Pablo<br />

Biolghini e Walter Eugeni,<br />

che per l’occasione<br />

torna al volante di un’Impreza<br />

turbo a benzina,<br />

dopo aver vinto la nuova<br />

serie riservata alle Impreza<br />

Boxer Diesel.<br />

8<br />

D I C E M B R E<br />

Anno Specifi che Primo classifi cato Secondo classifi cato<br />

2008 4WD L. Peruggini E. Compagno<br />

2008 2WD G. Galleni T. Riolo<br />

2007 4WD L. Peruggini M. Gramenzi<br />

2007 2WD T. Riolo M. Falleri<br />

2006 - T. Tognana A. Vudafi eri


Vieni a trovarci<br />

a (pad.26)<br />

e proveremo alcuni nuovi modelli di<br />

auto prestigiose su una vera pista!


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

24<br />

MOTO<br />

7<br />

D I C E M B R E<br />

Bomboogie Xtreme Supermotard<br />

DERAPO<br />

Il giorno in cui scatta<br />

il Memorial Bettega<br />

è anche quello dedicato<br />

ai fan delle due ruote,<br />

ai quali il Motor Show<br />

2009 non fa mancare<br />

davvero nulla<br />

QUINDI SONO<br />

Derapate a non fi nire.<br />

Se i traversi su due ruote<br />

sono la vostra passione,<br />

allora non perdetevi<br />

le gare del Bomboogie<br />

Xtreme Supermotard. A<br />

scaldare la MotorSport<br />

Arena gli specialisti del<br />

Mondiale Supermoto, capitanati<br />

dal francesino<br />

Adrien Chareyre, pilota<br />

uffi ciale Husqvarna con<br />

tanta voglia di dare spettacolo.<br />

A mettergli i bastoni tra<br />

le ruote, la vecchia volpe<br />

Eddy Seel. Il belga, che<br />

qui a Bologna ha già dato<br />

la zampata vincente nel<br />

2003 e 2004, è pronto a<br />

strizzare il gas della sua<br />

Suzuki RM-Z pur di mettere<br />

dietro i suoi nemici.<br />

E che dire di Mark Burkhart,<br />

il campionissimo<br />

americano che corre<br />

in groppa alla bestiale<br />

KTM? È venuto dall’altra<br />

parte dell’oceano per<br />

mettere il suo nome in<br />

un albo d’oro dove fi gura<br />

anche il dieci volte iridato<br />

Stefan Everts, più noto<br />

sul pianeta come Mister<br />

Motocross.<br />

Da tenere d’occhio anche<br />

Mauno Hermunen,<br />

astro nascente che viene<br />

dalla Finlandia.<br />

E i nostri? Il più agguerrito<br />

è Ivan Lazzarini, che<br />

nella scorsa estate ha<br />

espugnato Los Angeles,<br />

vincendo i Summer X-Games.<br />

Massimo Beltrami<br />

è un duro: fa sempre sul<br />

serio, sia con la divisa di<br />

poliziotto, che indossa<br />

dal lunedì al venerdì, sia<br />

con la tuta di pelle da pilota.<br />

Tra le leggende della<br />

specialità non mancano<br />

Max Verderosa e Giò<br />

Bussei, il pilota rockstar,<br />

famoso per la sua tuta<br />

con le frange da metallaro<br />

e per il suo stile di guida<br />

particolare. Ex pilota<br />

di velocità, Giò è l’unico<br />

che guida strisciando il<br />

ginocchio per terra.<br />

L’appuntamento è alla<br />

MotorSport Arena, una<br />

location che si presta<br />

bene a questa disciplina<br />

dove si corre con leggere<br />

e potenti moto da cross,<br />

adattate per l’uso su<br />

asfalto con pneumatici<br />

slick e freni potentissimi<br />

presi dalle moto sportive.<br />

Lo strano miscuglio è<br />

l’ideale per gareggiare su<br />

tracciati stretti e nervosi,<br />

come l’area esterna della<br />

Fiera di Bologna.<br />

Quello tra il Motor Show<br />

e il Supermotard, insomma,<br />

è più di un fl irt. È una<br />

vera storia d’amore, nata in<br />

tempi non sospetti, quando<br />

questa specialità “ibrida”<br />

ancora non esisteva.<br />

a cura di XOffRoad


Nella foto, Adrien Chareyre, pilota uffi ciale<br />

del team Husqvarna CH Racing. Il francese<br />

ha appena conquistato il suo terzo titolo nel Mondiale<br />

Supermotard e si presenta qui al Motor Show<br />

davvero carico. La sua è una famiglia a tutto gas:<br />

insieme al fratello Thomas, Adrien è uno<br />

tra i rappresentanti più agguerriti<br />

della nuova generazione di motardisti<br />

I vincitori dell’Xtreme Supermotard dal 1996<br />

Anno Specifi che Primo classifi cato Secondo classifi cato<br />

2008 Americana Y De Maria B. Hiemer<br />

2007 Gara S. Everts Y. De Maria<br />

2006 Americana S. Everts B. Hiemer<br />

2006 Gara L. Minutilli A. Pignotti<br />

2004 Americana G. Delepine F. Guyot<br />

2004 Gara E. Seel G. Delepine<br />

2003 1ª giornata A. Pignotti G. Delepine<br />

2003 2ª giornata E. Seel M. Manzo<br />

2002 1ª giornata I. Lazzarini M. Beltrami<br />

2002 2ª giornata I. Lazzarini A. Bartolini<br />

2001 1ª giornata G. Delepine M. Beltrami<br />

2001 2ª giornata B. Chambon M. Beltrami<br />

2000 1ª giornata G. Delepine P. Farioli<br />

2000 2ª giornata T. Godefroid B. Chambon<br />

1999 B. Chambon K. Kinigadner<br />

1998 O. Herald K. Kinigadner<br />

1997 T. Godefroid J. Smets<br />

1996 1ª giornata G. Salvador O. Girard<br />

1996 2ª giornata G. Salvador S. Wagner<br />

Trofeo HM Honda Supermotard<br />

Pianeta rosso<br />

Se la Honda<br />

CRF 450 è la regina<br />

del Supermotard,<br />

il trofeo HM Honda<br />

è il suo regno.<br />

La “rossa” è senza<br />

dubbio la più amata<br />

dagli italiani e dà vita<br />

a un monomarca<br />

davvero combattuto.<br />

Griglie di partenza<br />

sempre piene e gare<br />

all’ultimo sangue,<br />

un campionato<br />

che ogni anno sforna<br />

fi or di nuovi campioni.<br />

Tutto questo approda<br />

nell’arena del Motor<br />

Show, come degno<br />

contorno alle gare<br />

del Bomboogie Xtreme<br />

Supermotard. Ai piloti<br />

del pianeta rosso<br />

la MotorSport Arena<br />

offre la possibilità<br />

di correre davanti<br />

a un pubblico numeroso<br />

e caldissimo come<br />

quello bolognese.<br />

E i centauri presenti<br />

faranno di tutto<br />

per mettersi in mostra:<br />

è l’occasione della vita!<br />

Ma c’è un altro<br />

scottante motivo<br />

d’interesse:<br />

il monomarca HM Honda<br />

disputa qui l’ultima<br />

tappa della stagione<br />

2009. La fi nalissima.<br />

Trofeo Suzuki Supermotard<br />

L’ultimo round<br />

Anche il monomarca<br />

Suzuki disputa la sua<br />

ultima battaglia<br />

stagionale nell’arena<br />

del Motor Show.<br />

Parlando di “gialle”<br />

e di Supermotard,<br />

l’associazione d’idee<br />

con Eddy Seel<br />

(nella foto) è spontanea.<br />

Il campionissimo belga<br />

è il miglior testimonial<br />

della RM-Z 450<br />

con le slick, nonché<br />

l’idolo dei ragazzi<br />

che si schierano<br />

nel challenge Suzuki.<br />

Quegli stessi ragazzi<br />

che nella MotorSport<br />

Arena si giocano<br />

la stagione 2009<br />

in un’esaltante giornata<br />

di derapate. Tre manche<br />

tirate dal primo<br />

all’ultimo giro,<br />

per decretare<br />

il campione<br />

di una stagione che<br />

si è sviluppata su cinque<br />

appuntamenti,<br />

con il sesto - quello<br />

di Ottobiano del 13<br />

settembre - sostituito<br />

appunto dalla sfi da<br />

nella MotorShow Arena.<br />

Simone Cecchetti<br />

è il candidato numero<br />

uno alla vittoria,<br />

ma alle calcagna<br />

ha un drappello<br />

di riders inferociti.<br />

Thomas Gory,<br />

il più giovane<br />

con i suoi 18 anni,<br />

per esempio,<br />

è a soli nove punti;<br />

poco più sotto<br />

spinge Simone<br />

Marchesini.<br />

Nato dalla<br />

collaborazione<br />

tra il Team Lux<br />

Performance<br />

e l’importatore<br />

A giocarsi il titolo<br />

il giovanissimo<br />

Diego Monticelli,<br />

che comanda<br />

la classifi ca davanti<br />

a Orlando Gattazzo<br />

e Matteo Traversa.<br />

Completano la griglia<br />

di partenza Lolli, Falay,<br />

Veglia, Lupini, Fagiani,<br />

Contardi, Vesprini, Muzi,<br />

De Carolis, Contarin,<br />

Cecchini, De Angelis,<br />

Roberto e Domenico<br />

Vazzoler, Vitali, Marin,<br />

Pennesi, Amedeo<br />

e Deandreis. Motori<br />

accesi, gas spalancato,<br />

cartello dei 5 secondi<br />

e adrenalina a fi umi.<br />

italiano delle moto<br />

giapponesi Valenti<br />

Racing, il Trofeo Suzuki<br />

è una delle migliori<br />

sorprese nel panorama<br />

agonistico nazionale.<br />

Nel 2009 ha registrato<br />

un vero e proprio boom<br />

di piloti. Gli stessi<br />

che si danno battaglia<br />

nell’area 44.<br />

Come sempre,<br />

gas spalancato.


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

26<br />

4-6<br />

D I C E M B R E<br />

MOTO<br />

Freestyle MX Contest<br />

INCREDIBILE<br />

Tutti con il naso<br />

all’insù per<br />

i centauri dell’aria<br />

Big Air, Cliffhanger, Double<br />

Grab, No Footed Can,<br />

Side Saddle Lander, Surfer,<br />

Tsunami... Se queste<br />

parole vi dicono qualcosa,<br />

probabilmente state leggendo<br />

queste righe già<br />

seduti sulle tribune della<br />

MotorSport Arena, in attesa<br />

delle acrobazie dei<br />

vostri beniamini. E sarete<br />

soddisfatti perché a esibirsi<br />

sono stati chiamati<br />

campioni del calibro di<br />

André Villa ed Edgar Torronteras,<br />

in sella alle loro<br />

cross 250 due tempi, con<br />

speciali appigli per potersi<br />

riaggrappare alla moto,<br />

dopo averla mollata in vo-<br />

MA VERO<br />

lo. Grafi che aggressive e<br />

uno speciale ammortizzatore<br />

di sterzo completano<br />

la ricetta.<br />

Se, invece, l’elenco non<br />

accende in voi alcun barlume,<br />

mollate tutto e correte<br />

ad aggiudicarvi un<br />

posto al sole (speriamo!)<br />

per assistere a uno degli<br />

spettacoli più emozionanti<br />

del Motor Show.<br />

Come ogni anno, infatti,<br />

il Freestyle Contest vi farà<br />

gelare il sangue nelle<br />

vene, farà scorrere adrenalina<br />

a fi otti, vi immobilizzerà<br />

sugli spalti. Con il<br />

naso all’insù. Perché il<br />

Freestyle non si “corre”<br />

in pista e nemmeno su un<br />

circuito da Cross. Nel<br />

Freestyle si gareggia a otto<br />

metri da terra, con salti<br />

che possono raggiungere<br />

anche i 25 metri in<br />

lunghezza. A proposito,<br />

Big Air è il migliore tra i<br />

tre salti sui quali il pilota<br />

Padiglione 36: Moto Racing Paddock Show<br />

viene giudicato. Detto anche<br />

Best Trick, viene valutato<br />

con un punteggio<br />

da 0 a 100 in base allo stile,<br />

alla diffi coltà e alla<br />

combinazione di salti, che<br />

dev’essere eseguita, in un<br />

tempo che va da 90 secondi<br />

a due minuti.<br />

Gli altri suggestivi nomi<br />

si riferiscono ad alcuni tra<br />

i più importanti salti della<br />

disciplina o ai tipi di atterraggio.<br />

Tra questi, quello<br />

che genera più discussioni<br />

è il Blackfl ip, eseguito<br />

per la prima volta da Carey<br />

Hart nel 2000.<br />

Porte aperte ai box dei grandi team<br />

Per la prima volta la zona paddock,<br />

normalmente off-limits, apre al grande<br />

pubblico: al padiglione 36 l’atmosfera racing<br />

è garantita dalla presenza di Ducati (Moto GP<br />

e Superbike), Team Gresini (Honda Moto GP)<br />

e Team LCR (Honda Moto GP). Non solo:<br />

nel Moto Racing Paddock Show si circola<br />

liberamente fra i gioielli a due ruote<br />

delle squadre più importanti a livello<br />

internazionale che partecipano ai campionati<br />

Supermoto (fra queste Aprilia, HM Honda,<br />

Husqvarna, Kawasaki KL, KTM, Suzuki e TM)<br />

Superchampion Minibike Motard<br />

Piccolo è bello<br />

Aguzzate la vista. Oppure tirate fuori<br />

il binocolo, perché questi mostriciattoli<br />

sono piccoli nelle dimensioni, ma grandi<br />

nelle prestazioni. E divertono da matti.<br />

Per la prima volta nella MotorSport Arena ecco<br />

il Superchampion Minibike Motard, la gara<br />

delle belvette a quattro tempi, dal sound pieno<br />

ed eccitante come quello delle sorelle più grandi.<br />

Tra i piloti, un nome d’eccezione, il francese<br />

Jimmy Peyras. A sfi dare il fuoriclasse, i migliori<br />

piloti del Campionato italiano di specialità.<br />

e le innovazioni tecniche presentate<br />

dalle aziende che abitualmente forniscono<br />

supporto tecnico alle squadre (dai componenti<br />

più raffi nati ai pneumatici). Tutto al ritmo<br />

scatenato delle competizioni, affi dato<br />

alle compilation musicali del CMJ Village.


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

c’è<br />

28<br />

<strong>Quattroruote</strong><br />

Il nostro stand<br />

Ovvero al padiglione<br />

accanto all’area 44,<br />

dove vi aspetta<br />

la nostra pista.<br />

Qui troverete<br />

un “Salone<br />

nel Salone”<br />

e le nostre<br />

iniziative speciali<br />

26<br />

CI SI VEDE<br />

AL<br />

Ci siamo trasferiti, per<br />

questo specialissimo Motor<br />

Show, all’interno del<br />

padiglione 26, quello che<br />

affaccia sull’area esterna<br />

44, che da sempre ospita<br />

la nostra pista e la tensostruttura<br />

“<strong>Quattroruote</strong>”.<br />

Quest’anno il tendone non<br />

c’è più, ma il percorso segnato<br />

dai coni si è allungato<br />

per darvi la possibilità<br />

di prolungare l’emozione<br />

del test drive.<br />

Ma andiamo con ordine,


perché le cose da vedere,<br />

toccare e vivere nel<br />

nostro stand sono davvero<br />

tante.<br />

. Il Salone nel Salone<br />

L’Edizione Straordinaria<br />

del Motor Show è straordinaria<br />

proprio perché le<br />

Case automobilistiche<br />

non hanno ritenuto opportuno<br />

parteciparvi con<br />

loro stand. Molte, però,<br />

hanno accettato di esporre<br />

le loro più recenti novità<br />

proprio nel nostro (nell’immagine).<br />

Sono 15 e<br />

sono le protagoniste delle<br />

pagine che seguono.<br />

. La pista Noi, tuttavia, le<br />

automobili non ve le facciamo<br />

soltanto vedere, ma<br />

- rinnovando quella che è<br />

ormai divenuta una consuetudine<br />

– anche guidare.<br />

E in questo “guidare”<br />

sta una delle principali<br />

differenze che ci distinguono<br />

dagli altri test drive<br />

del Motor Show. Perché<br />

sul minicircuito di “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

al volante ci siete<br />

proprio voi. Affi ancati,<br />

ovviamente, dai valenti piloti<br />

della nostra scuola<br />

GuidaSicura, pronti a darvi<br />

quelle preziose indicazioni<br />

utili ad affi nare la<br />

vostra tecnica di guida.<br />

Come sempre, potete prenotare<br />

il test nel nostro<br />

sito. Nella pagina seguente<br />

vi ricordiamo gli orari<br />

delle singole prove in programma.<br />

. L’animazione Motor<br />

Show e “<strong>Quattroruote</strong>”,<br />

insieme, signifi cano anche<br />

animazione. Quest’anno a<br />

intrattenervi durante la<br />

sosta nel nostro stand sono<br />

i ragazzi di Radio Monte<br />

Carlo, che dispone anche<br />

di una postazione dalla<br />

quale, durante la giornata,<br />

si collegherà in diretta<br />

con lo studio di Milano<br />

(gli orari nel riquadro<br />

qui accanto).<br />

. I nostri partner Come<br />

ogni anno largo spazio alle<br />

aziende che collaborano<br />

con “<strong>Quattroruote</strong>”.<br />

Ne parliamo nelle pagine<br />

che seguono.<br />

. www.quattroruote.it Se<br />

potete, collegatevi al nostro<br />

sito per seguire i suoi<br />

speciali sul Motor Show<br />

(compresa la diretta delle<br />

gare dalla MotorSport<br />

Arena), ma anche per vedere<br />

i video realizzati da<br />

“<strong>Quattroruote</strong> TV”.<br />

RMC per voi<br />

Il bello della diretta<br />

Lo stand<br />

di “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

ospita anche<br />

la postazione di Radio<br />

Monte Carlo, dalla quale<br />

il giornalista Paolo<br />

Ciccarone cura<br />

i collegamenti<br />

in diretta con “RMC<br />

Motori – Speciale<br />

Motor Show”. Oltre<br />

all’informazione,<br />

l’emittente radiofonica<br />

garantisce l’animazione.<br />

Ai collegamenti elencati<br />

di seguito possono<br />

aggiungersene altri,<br />

qualora qualche evento<br />

li rendesse necessari.<br />

Per cui state all’occhio:<br />

potreste trovarvi<br />

nel mezzo<br />

di una diretta!<br />

Ed ecco i collegamenti<br />

in programma.<br />

Venerdì 4 dicembre<br />

è previsto<br />

un collegamento live<br />

tra le 10 e le 13,<br />

mentre alle 19.50 RMC<br />

trasmette<br />

un contributo registrato.<br />

Sabato 5 dicembre<br />

ad andare in diretta<br />

dalle 12.30 alle 13<br />

è il programma RMC<br />

Motori, durante<br />

il quale Paolo Ciccarone<br />

da Bologna si collega<br />

con Erina e Debora<br />

Villa a Milano.<br />

Domenica 6 dicembre<br />

il primo collegamento<br />

è previsto tra le 10<br />

e le 14 (RMC Magazine<br />

Week End), il secondo<br />

tra le 14 e le 18<br />

(Music&Sports).<br />

Lunedì 7 dicembre<br />

e martedì 8<br />

sono in programma<br />

la “solita” diretta<br />

tra le 10 e le 13<br />

e un contributo<br />

registrato alle 19.50.<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

29


c’è<br />

9.30-10.30 Alfa Romeo - BMW<br />

Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

10.30-11.30 Kia - Mercedes<br />

Mini - Opel - Porsche - Smart<br />

Suzuki - Toyota<br />

11.30-12.30 Alfa Romeo - BMW<br />

Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

12.30-13.30 Kia - Mercedes<br />

Mini - Opel - Porsche - Smart<br />

Suzuki - Toyota<br />

13.30-14.30 Alfa Romeo - BMW<br />

Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

14.30-15.30 Kia - Mercedes<br />

Mini - Opel - Porsche<br />

Smart - Suzuki - Toyota<br />

15.30-16.30 Alfa Romeo - BMW -<br />

Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

16.30-17.30 Kia - Mercedes<br />

Mini - Opel - Porsche - Smart<br />

Suzuki - Toyota<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

30<br />

La nostra pista<br />

Venerdì 4 dicembre<br />

Domenica 6 dicembre<br />

9.30-10.30 Alfa Romeo - BMW - Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

10.30-11.30 Kia - Mercedes - Mini - Opel - Porsche - Smart<br />

Suzuki - Toyota<br />

11.30-12.30 Alfa Romeo - BMW - Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

12.30-13.30 Kia - Mercedes - Mini<br />

Opel - Porsche - Smart - Suzuki - Toyota<br />

13.30-14.30 Alfa Romeo - BMW - Citroën<br />

DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

14.30-15.30 Kia - Mercedes - Mini - Opel<br />

Porsche -Smart - Suzuki - Toyota<br />

15.30-16.30 Alfa Romeo - BMW - Citroën<br />

DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

16.30-17.30 Kia - Mercedes - Mini - Opel<br />

Porsche - Smart - Suzuki - Toyota<br />

Lunedì<br />

7 dicembre<br />

9.30-10.30 Kia - Mercedes<br />

Mini - Opel - Porsche - Smart<br />

Suzuki - Toyota<br />

10.30-11.30 Alfa Romeo - BMW<br />

Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

11.30-12.30 Kia - Mercedes<br />

Mini - Opel - Porsche - Smart -<br />

Suzuki - Toyota<br />

12.30-13.30 Alfa Romeo - BMW<br />

Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

13.30-14.30 Kia - Mercedes<br />

Mini - Opel - Porsche - Smart<br />

Suzuki - Toyota<br />

14.30-15.30 Alfa Romeo - BMW<br />

Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

15.30-16.30 Kia - Mercedes - Mini<br />

Opel - Porsche - Smart<br />

16.30-17.30 Alfa Romeo - BMW<br />

Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

Sabato<br />

5 dicembre<br />

9.30-10.30 Kia - Mercedes - Mini - Opel<br />

Porsche - Smart - Suzuki - Toyota<br />

10.30-11.30 Alfa Romeo - BMW - Citroën<br />

DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

11.30-12.30 Kia - Mercedes - Mini<br />

Opel - Porsche - Smart - Suzuki - Toyota<br />

12.30-13.30 Alfa Romeo - BMW<br />

Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

13.30-14.30 Kia - Mercedes - Mini<br />

Opel - Porsche - Smart - Suzuki - Toyota<br />

14.30-15.30 Alfa Romeo - BMW - Citroën<br />

DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

15.30-16.30 Kia - Mercedes - Mini<br />

Opel - Porsche - Smart - Suzuki - Toyota<br />

16.30-17.30 Alfa Romeo - BMW<br />

Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />

Martedì<br />

8 dicembre<br />

9.30-10.30 Alfa Romeo<br />

BMW - Citroën - DR - Fiat<br />

Ford - Hyundai<br />

10.30-11.30 Kia<br />

Mercedes - Mini<br />

Opel - Porsche - Smart<br />

Suzuki - Toyota<br />

11.30-12.30 Alfa Romeo<br />

BMW - Citroën - DR<br />

Fiat - Ford - Hyundai<br />

12.30-13.30 Kia<br />

Mercedes - Mini<br />

Opel - Porsche - Smart<br />

Suzuki - Toyota<br />

13.30-14.30 Alfa Romeo<br />

BMW - Citroën - DR<br />

Fiat - Ford - Hyundai<br />

14.30-15.30 Kia<br />

Mercedes - Mini<br />

Opel Porsche - Smart<br />

Suzuki - Toyota<br />

15.30-16.30 Alfa Romeo<br />

BMW - Citroën - DR<br />

Fiat - Ford - Hyundai<br />

16.30-17.30 Kia<br />

Mercedes - Mini<br />

Opel Porsche - Smart<br />

Suzuki - Toyota<br />

I nostri partner<br />

Let’ Bank<br />

Verso il futuro<br />

“Let’s Bank 12-17 anni”, il conto<br />

di deposito del Banco Popolare<br />

(il più grande Gruppo bancario popolare con<br />

2.200 fi liali e oltre 3 milioni di clienti), ha vinto l’MF<br />

Innovation Award 2009 come miglior prodotto<br />

fi nanziario per i ragazzi d’età fi no a 18 anni. E non<br />

è un caso, perché si tratta di una gamma innovativa<br />

di conti correnti dedicata ai giovani e strutturata<br />

in modo da soddisfare le loro esigenze, che cambiano<br />

nel corso degli anni. Così si parte con “Brucoconto”,<br />

il libretto di deposito ideato per i risparmi dei bimbi<br />

fi no a 11 anni, e si prosegue con tre tipologie di conti<br />

“Let’s Bank”, ovvero “12-17 anni Scoprire”, dedicato<br />

ai ragazzi che fanno i primi passi nel mondo<br />

economico, “18-29 anni studiare”, riservato<br />

ai maggiorenni che stanno completando la loro<br />

formazione, e “18-29 anni lavorare”, concepito<br />

per chi affronta le prime esperienze professionali.<br />

In questo modo il Banco Popolare, non a caso presente<br />

al Motor Show, occasione ideale d’incontro coi giovani,<br />

è riuscito a strutturare un’offerta semplice e<br />

trasparente, capace di rispondere<br />

alla necessità dei ragazzi di avvalersi, nel rapporto con<br />

la banca, di strumenti come Internet, i cellulari, l’home<br />

banking. “I ragazzi vogliono una banca capace<br />

di comunicare utilizzando i loro canali”, spiega Andrea<br />

Mencarini, Responsabile Marketing<br />

e Segmenti Retail del Banco Popolare.<br />

“Let’s Bank è in grado di farlo e vi aspetta<br />

nelle fi liali di una delle banche del Gruppo Banco<br />

Popolare o su www.letsbank.it”.<br />

Electronic Arts<br />

Quando il gioco si fa duro<br />

Need for Speed è un “must” dei giochi<br />

di simulazione di guida: Need for Speed SHIFT<br />

è la nuova e raffi nata versione che combina<br />

le vere emozioni della guida estrema con la fi sica<br />

del mondo reale. I videogiocatori possono provare<br />

tutte le emozioni di una gara vera attraverso<br />

la prospettiva di gioco del posto guida che permette<br />

di provare le sensazioni avvertibili solo da un vero<br />

pilota. Un mix esaltante di percezioni legate<br />

alla simulazione delle forze in gioco, come quella<br />

di gravità e quella centrifuga, al realismo<br />

estremo della visuale attraverso il parabrezza<br />

e all’accuratezza delle riproduzione degli eventuali<br />

incidenti. Il modello di guida tiene conto<br />

delle caratteristiche tecniche di ogni tipo di auto:<br />

ce ne sono circa 70, dalla Pagani Zonda F all’Audi<br />

RS4, fi no alla Porsche 911 GT3 RSR. C’è anche<br />

la possibilità di personalizzarle e di adattarle<br />

al proprio stile di guida, “infi landosi” sotto il cofano<br />

per migliorarne le performance con il “fi ne tuning”<br />

e d’intervenire sull’estetica per rendere il proprio<br />

bolide veramente unico. Poi non resta che lanciarsi<br />

sugli innumerevoli percorsi disponibili, dai circuiti<br />

come quello leggendario di Laguna Seca ai tracciati<br />

cittadini di fantasia di metropoli come Londra<br />

e Tokyo. Che spettacolo Need for Speed SHIFT!


Il Portale dell’Automobilista<br />

IL WEB<br />

PER TUTTI<br />

Pensato per le imprese,<br />

le agenzie, le autoscuole,<br />

i centri di revisione, ma<br />

perfetto anche per tutti i<br />

cittadini: è www.ilportaledellautomobilista.it,<br />

molto<br />

più di un sito Internet reso<br />

disponibile ormai da qualche<br />

anno dal Dipartimento<br />

Trasporti del Ministero<br />

delle Infrastrutture e dei<br />

trasporti e supportato da<br />

Poste Italiane. “Il bilancio<br />

dell’attività del portale<br />

è ampiamente positivo”,<br />

spiega Pasquale D’Anzi,<br />

capo della Segreteria tecnica<br />

del responsabile del<br />

Dipartimento Trasporti,<br />

“tanto d’aver trasformato<br />

il sito in uno strumento irrinunciabile<br />

per gli addetti<br />

ai lavori”. D’Anzi snocciola<br />

i primi esempi: “Nel settore<br />

delle revisioni abbiamo<br />

sostituito i collegamenti<br />

Isdn di quasi 6.000 offi cine<br />

con il collegamento a<br />

banda larga che consente<br />

non solo di effettuare le<br />

operazioni burocratiche,<br />

ma anche di verifi care<br />

contestualmente i pagamenti<br />

degli oneri spettanti<br />

allo Stato; in questo<br />

modo sono venuti meno i<br />

trasferimenti di documentazione<br />

cartacea del giorno<br />

dopo effettuati presso<br />

gli sportelli provinciali del<br />

Dipartimento”. Ma il portale<br />

non è uno strumento<br />

telematico evoluto riservato<br />

agli addetti ai lavori:<br />

chiunque può consultarlo<br />

sui temi di proprio interesse.<br />

“Le funzioni più utilizzate<br />

dai privati”, spiega<br />

ancora D’Anzi, “sono quelle<br />

relative al controllo dei<br />

punti patente e della categoria<br />

Euro del proprio veicolo.<br />

Nel primo caso rendiamo<br />

disponibile nella pagina<br />

del profi lo dell’utente<br />

non solo il saldo dei punti,<br />

ma anche un vero estratto<br />

conto che riporta quando<br />

e perché eventualmente<br />

ne sono stati detratti; la<br />

seconda funzione, accessibile<br />

direttamente dall’home<br />

page senza bisogno<br />

di registrazione, permette,<br />

attraverso la targa, di<br />

conoscere esattamente<br />

la classe Euro del singolo<br />

veicolo, non di ottenere<br />

un’informazione generica<br />

basata sull’anno d’immatricolazione”.<br />

Una forma<br />

di certifi cazione preziosa,<br />

Non solo uno strumento prezioso<br />

per chi lavora ma anche una miniera<br />

di soluzioni per i cittadini<br />

così come il “promemoria”<br />

della scadenza della revisione,<br />

che molti fi niscono<br />

per trascurare, disponibile<br />

nella scheda personale di<br />

chi si registra sul portale<br />

nella sezione “I miei veicoli”.<br />

Anche per questo lo<br />

strumento informatico del<br />

Ministero, pur utilizzato<br />

prevalentemente dagli addetti<br />

ai lavori, da poco ha<br />

superato il milione di utenti<br />

registrati, che si aggiungono<br />

agli oltre 10 milioni di<br />

pagamenti effettuati ogni<br />

anno in modalità telematica<br />

attraverso il portale da<br />

privati e professionisti.<br />

Ma non è tutto: il 2010<br />

porterà ulteriori innovazioni.<br />

“La nostra intenzione<br />

è di migrare sul portale<br />

tutti i servizi del mondo<br />

della motorizzazione. Disponiamo<br />

di una struttura<br />

altamente informatizzata<br />

che garantisce la massima<br />

sicurezza attraverso<br />

processi paragonabili solo<br />

a quelli del sistema bancario.<br />

Nel corso del prossimo<br />

anno trasferiremo sul<br />

portale tutte le funzioni<br />

dello Sportello telematico<br />

che ancora richiedono il<br />

“Il Motor Show è il più grande evento legato<br />

ai motori in Italia: unirci a un marchio così<br />

importante è stato naturale per noi, che siamo<br />

stati precursori del settore delle assicurazioni<br />

dirette in Italia, di cui siamo leader”. A parlare è<br />

Federica Alletto (nella foto), direttore commerciale<br />

di Genertel, partner di “<strong>Quattroruote</strong>” al Motor<br />

Show. “Il leitmotiv di quest’anno”, prosegue, “sarà<br />

per noi il contatto diretto con gli appassionati<br />

che arrivano da tutta Italia, particolarmente<br />

passaggio di documentazione<br />

cartacea e permetteremo<br />

l’effettuazione on<br />

line di prenotazioni degli<br />

esami di guida da parte di<br />

autoscuole e privatisti. Infi<br />

ne ci stiamo attrezzando<br />

per consentire, sempre<br />

attraverso il portale, la<br />

conferma di validità della<br />

patente attraverso la trasmissione<br />

telematica dell’esito<br />

della visita medica<br />

periodica”.<br />

Il futuro, insomma, è<br />

sempre più virtuale, anche<br />

se l’esito delle pratiche<br />

sarà... reale.<br />

Il Portale degli<br />

automobilisti<br />

è presente<br />

al Motor Show<br />

nel nostro<br />

stand al<br />

padiglione 26<br />

Le polizze “su misura”<br />

importante visto che non abbiamo agenzie o punti<br />

vendita fi sici sul territorio”. Nello stand ci<br />

saranno top car: avete pensato all’alto di gamma?<br />

“Sì, con il prodotto di punta Genertel<br />

Altacilindrata, polizza studiata per chi possiede<br />

un veicolo dai 19 CV fi scali in su”.<br />

E per i giovani? “Già nel 2008 abbiamo lanciato<br />

Genertel giovani, dedicata agli under 30, che<br />

prevede una riduzione del premio, per chi s’ impegna<br />

a rispettare norme di guida sicura”.<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

31


c’è<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

32<br />

I nostri partner<br />

La Commissione<br />

Difesa Vista è<br />

un organismo che,<br />

dal 1972, lavora<br />

per una corretta<br />

informazione<br />

sulla salute della<br />

vista anche<br />

commissionando<br />

studi e ricerche<br />

La sicurezza al volante dipende anche<br />

dalle nostre condizioni fi siche. Ma i controlli<br />

per la patente non sono adeguati<br />

La battaglia per strade<br />

più sicure è più che<br />

mai all’ordine del giorno:<br />

il numero di vite umane<br />

perse per gli incidenti, pur<br />

in diminuzione costante,<br />

è ancora troppo elevato.<br />

Ogni anno, in tutto il<br />

mondo, 1,2 milioni di persone<br />

perdono la vita per<br />

questo motivo, mentre 50<br />

milioni restano ferite; solo<br />

in Europa, secondo i dati<br />

dell’Organizzazione mondiale<br />

della sanità, le vittime<br />

sono 127.000 e i feriti<br />

2 milioni. Infi ne, in Italia,<br />

ogni giorni si verifi cano<br />

633 incidenti e 14 persone<br />

perdono la vita. Tra le<br />

cause più frequenti degli<br />

incidenti si annoverano, di<br />

solito, soprattutto l’eccesso<br />

di velocità e la guida<br />

sotto l’effetto di sostanze<br />

che alterano il comportamento<br />

come l’alcol e le<br />

droghe: l’attenzione sociale<br />

e l’allarme su questi<br />

temi sono elevati. Tuttavia<br />

si fi nisce per trascurare<br />

altri fattori non meno importanti<br />

come le condizioni<br />

fi siche del guidatore, a<br />

partire dalla vista.<br />

L’analisi dei dati Aci-Istat<br />

rivela come il 59,13% degli<br />

incidenti possa essere attribuito<br />

più o meno direttamente<br />

a cause connesse<br />

con un processo visivo non<br />

ottimale. Dell’importanza<br />

di questo aspetto si sono<br />

accorti anche i legislatori,<br />

GLI OCCHI <strong>PRIMA</strong><br />

DI TUTTO<br />

quando hanno inserito tra<br />

le norme del Codice l’obbligo<br />

di accendere le luci<br />

sulle strade extraurbane<br />

anche di giorno, come già<br />

accadeva da tempo nei<br />

Paesi nordici.<br />

Una serie di studi ha poi<br />

evidenziato l’esistenza di<br />

una correlazione tra gli incidenti<br />

stradali e il colore<br />

delle auto: quelle con verniciatura<br />

meno evidente,<br />

come il nero, sono più soggette<br />

a incidenti nelle ore<br />

diurne. L’aspetto percettivo,<br />

del resto, è da diversi<br />

anni oggetto di ricerche<br />

sulla sicurezza stradale:<br />

l’adozione di uno stile di<br />

guida adeguato presuppone,<br />

infatti, la capacità<br />

d’”interpretare” correttamente<br />

e rapidamente il<br />

contesto in cui si opera e<br />

lo strumento “principe”<br />

impegnato in queste azioni<br />

è la vista. La qualità di<br />

quest’ultima, però, è condizionata<br />

da innumerevoli<br />

fattori, come la luminosità<br />

dell’ambiente (determinata<br />

anche dalle condizioni<br />

atmosferiche), le caratteristiche<br />

dell’oggetto che<br />

si osserva e il suo contrasto<br />

con il fondo della strada,<br />

la “qualità” dei mezzi<br />

oculari (invecchiamento,<br />

malattie), la capacità risolutiva<br />

del sistema ottico<br />

(acutezza visiva, condizione<br />

rifrattiva mal compensata),<br />

il corretto funzionamento<br />

delle cellule<br />

sensoriali e un’adeguata<br />

capacità di processare le<br />

informazioni raccolte.<br />

Ma chi si preoccupa di<br />

Commissione Difesa Vista<br />

verifi care il “corretto funzionamento”<br />

di tutto ciò<br />

nei guidatori? Gli attuali<br />

esami per il rilascio e il<br />

rinnovo della patente tengono<br />

adeguatamente conto<br />

di questi fattori? Agli<br />

automobilisti italiani sono<br />

richieste “competenze visive”<br />

minime, ossia quelle<br />

prescritte dal Codice<br />

della strada: bastano per<br />

garantire reali condizioni<br />

di sicurezza sulle strade?<br />

Per rispondere a queste<br />

domande Commissione<br />

Difesa Vista, un organismo<br />

nato nel 1972 con l’obiettivo<br />

di dare informazioni<br />

corrette sulla salute della<br />

vista, ha commissionato<br />

all’Università degli Studi<br />

di Milano-Bicocca una<br />

ricerca dal titolo “L’importanza<br />

di una corretta<br />

compensazione visiva per<br />

una guida sicura”.<br />

Questo lavoro è partito<br />

da un’analisi dei dati statistici<br />

sull’incidentalità,<br />

basata sulla bibliografi a<br />

scientifi ca internazionale<br />

relativa al processo visivo<br />

e alla sicurezza stradale, e<br />

ha permesso di sviluppare<br />

un nuovo e più appropriato<br />

protocollo di analisi visiva<br />

per sondare le abilità<br />

coinvolte nella guida di un<br />

campione di oltre 1.000<br />

guidatori.<br />

I risultati di questa ricerca<br />

delineano un quadro<br />

inedito: innanzitutto<br />

sono emerse capacità<br />

visive del campione preso<br />

in considerazione non<br />

pienamente rispondenti<br />

a quanto prescritto dal<br />

Codice della strada, come<br />

testimonia l’oltre 30% di<br />

soggetti privi anche dei<br />

requisiti minimi. Inoltre lo<br />

studio dimostra che esistono<br />

altre competenze<br />

visive fondamentali, oltre<br />

a quelle imposte dal Codice,<br />

che rivestono un ruolo<br />

importante quando si guida.<br />

Per esempio, il 18,6%<br />

del campione ha rivelato<br />

di disporre di un’acutezza<br />

visiva inadeguata anche<br />

utilizzando strumenti di<br />

compensazione ritenuti<br />

idonei, mentre l’1,9% è<br />

risultato dotato di una visione<br />

cromatica inadeguata,<br />

il 2,35% di un campo<br />

visivo inidoneo, il 24,5%<br />

di una visione notturna<br />

insuffi ciente e il 3,2% di<br />

una visione binoculare<br />

imperfetta. Tutto questo,<br />

naturalmente, sfugge alle<br />

modalità attuali d’esame<br />

per il rilascio o il rinnovo<br />

della patente, fatto che<br />

crea situazioni potenziali<br />

di pericolo: esiste, infatti,<br />

una correlazione signifi -<br />

cativa tra l’inadeguatezza<br />

visiva e il cosiddetto Indice<br />

di propensione all’incidentalità.<br />

Nello stand di Commissione<br />

Difesa Vista presso<br />

lo spazio di “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

al Motor Show 2009<br />

(nel Padiglione 26) si<br />

può “toccare con mano”<br />

quanto ciò corrisponda a<br />

verità, semplicemente alterando<br />

con qualche artifi<br />

cio tecnico le condizioni<br />

visive ottimali durante<br />

una simulazione di guida.<br />

Un occhiale da vista non<br />

corretto o non indossato<br />

come prescritto o un improvviso<br />

abbagliamento<br />

possono farci commettere<br />

errori di valutazione<br />

al volante (una posizione<br />

sbagliata del proprio veicolo<br />

sulla carreggiata, la<br />

mancata percezione di<br />

un ostacolo improvviso o<br />

poco visibile e così via) a<br />

volte irrimediabili. Meglio<br />

essere consapevoli prima<br />

di certi problemi, dunque,<br />

che vittime dopo.


DA OGGI,<br />

IL GIUDIZIO SULL’AUTO VA CONTROCORRENTE.<br />

IL MENSILE D’AUTO CHE VA PER LA SUA STRADA.


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

c’è<br />

34<br />

ALFA ROMEO<br />

Da vedere<br />

MITO<br />

QUADRIFOGLIO VERDE<br />

Nelle concessionarie<br />

da gennaio, in anteprima<br />

nel nostro stand<br />

Centoventiquattro cavalli<br />

per litro: il più alto valore<br />

mai registrato da<br />

un’Alfa Romeo. È quello dichiarato<br />

dalla MiTo Quadrifoglio<br />

Verde, la versione<br />

più potente tra quelle equipaggiate<br />

con il rivoluzionario<br />

motore MultiAir progettato<br />

da Fiat Powertrain<br />

Technologies, che garantisce<br />

prestazioni d’eccellenza,<br />

ma anche consumi<br />

contenuti.<br />

Un allestimento esclusivo<br />

e ricco di signifi cati che<br />

rende giustizia ai 170 CV<br />

dichiarati dal 1.4 turbobenzina,<br />

già disponibile nelle<br />

declinazioni da 105 e 135<br />

CV (ed è quest’ultima a girare<br />

sulla nostra pista).<br />

Il debutto sul mercato<br />

della MiTo Quadrifoglio<br />

Verde è previsto per gennaio,<br />

ma viene anticipato,<br />

in prima italiana, dall’esemplare<br />

esposto nello<br />

stand di “<strong>Quattroruote</strong>” e<br />

dalle impressioni dei nostri<br />

giornalisti, che l’hanno già<br />

guidata e trovata “speciale”.<br />

Basta aprire la porta<br />

per accorgersene. Sedili,<br />

volante, plancia... c’è profumo<br />

di corse in questa<br />

piccola Alfa. Già al minimo<br />

il quattro cilindri si fa sentire<br />

con una voce diversa,<br />

molto più profonda, catti-<br />

va. Ha coppia in abbondanza,<br />

ma è tra i 3.000 e i<br />

6.000 giri che dà il meglio<br />

di sé. In poco più di sette<br />

secondi si toccano i 100<br />

km/h, terza , quarta, quinta<br />

e via verso i 200. Il telaio<br />

risponde molto bene.<br />

Il merito è delle nuove sospensioni<br />

a controllo elettronico.<br />

La QV reagisce<br />

con prontezza e precisione<br />

ai comandi come una vera<br />

sportiva. Bene anche i freni<br />

(con dischi di dimensioni<br />

maggiori rispetto alle altre<br />

MiTo): il pedale ha corsa<br />

breve e una bella consistenza<br />

che si traduce in<br />

elevate decelerazioni grazie<br />

anche alla gommatura<br />

da 18 pollici.<br />

Un carattere che la Quadrifoglio<br />

Verde esprime<br />

anche attraverso alcune<br />

caratterizzazioni estetiche,<br />

a partire dai cerchi a<br />

fori, ispirati a quelli della<br />

8C Competizione, con trattamento<br />

titanio satinato<br />

che rifi nisce anche le cornici<br />

dei gruppi ottici e le<br />

calotte degli specchietti.<br />

Tutto nero, invece, l’interno,<br />

con sedili avvolgenti e<br />

plancia decisamente tecnologica.<br />

Infi ne, ma non<br />

come importanza, quel minuscolo<br />

quadrifoglio verde<br />

che “fa la differenza”.<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 1.368 cm 3<br />

4 cilindri benzina<br />

• 125 kW (170 CV)<br />

a 5.500 giri/min<br />

• 230/250* Nm<br />

a 2.500 giri/min<br />

• 6 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Vel. max 219 km/h<br />

• 0-100 km/h 7,5 s<br />

• Lunghezza 406 cm<br />

larghezza 172 cm<br />

altezza 145 cm<br />

• Massa: 1.145 kg<br />

* Normal/Sport<br />

Un piccolo quadrifoglio verde sulla fi ancata<br />

annuncia una grossa differenza. Con 170 cavalli,<br />

questa è la MiTo più potente della gamma,<br />

ma anche l’Alfa Romeo con la più elevata<br />

potenza specifi ca. A distinguerla dalle altre<br />

anche i cerchi specifi ci e alcuni dettagli<br />

con trattamento in titanio satinato


Da guidare<br />

MITO<br />

MULTIAIR<br />

Qui sopra, la MiTo 1.4 turbo MultiAir da 135 CV<br />

che potete guidare sulla nostra pista<br />

davanti al padiglione 26. Gli orari a pag. 30<br />

PRESTAZIONI<br />

dati del costruttore<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 1.368 cm 3<br />

4 cilindri turbobenzina<br />

• 99 kW (135 CV)<br />

a 5.000 giri/min<br />

• 180/206* Nm<br />

a 1.750 giri/min<br />

• 5 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Lunghezza 406 cm<br />

larghezza 172 cm<br />

altezza 145 cm<br />

• Massa: 1.135 kg<br />

* Normal/Sport<br />

Velocità max<br />

207 km/h<br />

0-100 km/h<br />

8,4 s<br />

consumo misto<br />

5,6 l/100 km<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

35


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

c’è<br />

36<br />

BMW<br />

Da vedere<br />

X1<br />

OK, ha la trazione integrale,<br />

ma ridurla a fuoristrada<br />

è, a dir poco, limitativo...<br />

Per qualche ragione misteriosa,<br />

ancor prima che<br />

uscisse, hanno iniziato a<br />

chiamarla “piccola fuoristrada<br />

BMW”. E allora sfatiamo<br />

subito la leggenda:<br />

piccola, la X1, non è. O almeno:<br />

piccola lo è in confronto<br />

con le due ammiraglie<br />

della X generation,<br />

ovvero la X5 e la X6, ma in<br />

assoluto stiamo parlando<br />

d’ingombri del tutto simili<br />

a quelli delle concorrenti<br />

più concettualmente vicine,<br />

come nel caso della<br />

Toyota RAV4.<br />

E poi non è neppure una<br />

fuoristrada, perché la X1<br />

condivide con le sorelle<br />

maggiori l’impostazione,<br />

chiamiamola così, fi losofi -<br />

ca: è una Sport utility, ha<br />

la trazione integrale, ma<br />

è fatta per andare veloci<br />

su strada piuttosto che<br />

per cercare rogne su terra<br />

e sterrati. E lo si capisce<br />

in fretta guidandola,<br />

ché le sue doti migliori<br />

riguardano aspetti dinamici<br />

propri di una classica<br />

berlina, come lo sterzo, il<br />

comportamento stradale<br />

e il motore. La cui scelta,<br />

perlomeno ora, gravita<br />

ossessivamente attorno<br />

ai turbodiesel, considerato<br />

che di propulsori a<br />

benzina c’è soltanto il sibaritico<br />

sei cilindri 2.800;<br />

per il resto c’è il due litri<br />

a gasolio quattro cilindri<br />

declinato su tre diverse<br />

potenze (143, 177 e 204<br />

CV, quest’ultima è quella<br />

Questa suggestiva ambientazione in un porto non rifl ette la natura<br />

vagamente blasé della Suv bavarese, che sembra studiata<br />

a pennello per un pubblico metropolitano assai sensibile alle mode


Da guidare<br />

dichiarata dagli esemplari<br />

ospiti sia allo stand sia in<br />

pista).<br />

Secondo noi la scelta<br />

più logica è, però, quella<br />

di mezzo, che consente di<br />

unire una certa economia<br />

di gestione con un indubbio<br />

divertimento di guida.<br />

Insomma Sport utility sì,<br />

perlomeno sotto il profi lo<br />

anagrafi co, ma molto sui<br />

generis: è grande dentro<br />

(sicuramente più della Serie<br />

1 da cui deriva), ma è<br />

- si diceva - ragionevole<br />

nelle dimensioni, versatile,<br />

veloce e si guida come<br />

una berlina sportiva.<br />

Certo, costa parecchio: la<br />

xDrive 20d parte da 37<br />

mila euro, un gruzzolo<br />

non indifferente che può<br />

lievitare a dismisura attingendo<br />

dalla lista degli<br />

optional. Tutti - va sottolineato<br />

- riguardano la<br />

personalizzazione visiva o<br />

di dettaglio, perché meccanicamente<br />

la X1 non si<br />

fa mancare nulla. Se, poi,<br />

volete risparmiare un pochino,<br />

sappiate che fra<br />

non molto la BMW metterà<br />

sul mercato la versione<br />

con la sola trazione posteriore,<br />

in ossequio a una<br />

tendenza logica quanto<br />

popolare.<br />

PRESTAZIONI<br />

dati del costruttore<br />

Velocità max<br />

223 km/h<br />

0-100 km/h<br />

7,3 s<br />

consumo misto<br />

6,3 l/100 km<br />

Non vi lasciate ingannare dallo sterrato su cui corre e derapa la X1: la nuova<br />

Sport utility BMW è fatta più per le tangenziali e le autostrade<br />

che non per la dura vita del fuoristrada, nonostante la trazione integrale<br />

SCHEDA TECNICA 23DA<br />

• 1.995 cm 3 ,<br />

4 cilindri turbodiesel<br />

• 150 kW (204 CV)<br />

a 4.400 giri/min<br />

• 400 Nm<br />

da 2.000 a 2.250 giri/min<br />

• 6 marce<br />

• Trazione integrale<br />

• Lunghezza 445 cm<br />

larghezza 180 cm<br />

altezza 155 cm<br />

• Massa 1.595 kg<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

37


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

c’è<br />

38<br />

CITROËN<br />

Da vedere<br />

C3<br />

La piccola parigina<br />

spariglia le carte<br />

tra le citycar con<br />

l’atout del parabrezza<br />

panoramico<br />

Il nome - C3 - è il solito.<br />

Ma è diffi cile trovare qualcosa<br />

che accomuni questo<br />

modello col precedente,<br />

che al lancio contribuì a<br />

rimettere in piedi una Citroën<br />

apparentemente destinata<br />

all’oblio. In primo<br />

luogo è più grande: non di<br />

tantissimo, ma in questa<br />

categoria otto centimetri<br />

possono fare la differenza<br />

tra un’auto accogliente<br />

e una vettura scomoda<br />

(anche se va detto che il<br />

passo, in fi n dei conti la<br />

misura fondamentale per<br />

giudicare l’abitabilità, è rimasto<br />

lo stesso).<br />

Poi è più moderna: le<br />

linee tonde e arcuate sono<br />

chiaramente ispirate<br />

a quelle disegnate anni fa<br />

da Donato Coco (un lavoro<br />

che poi gli valse la chiamata<br />

in Ferrari), ma è evidente<br />

il progresso verso uno<br />

stile più consono ai tempi<br />

che corrono e, soprattutto,<br />

coerente col resto della<br />

gamma.<br />

Infi ne ha una caratteri-<br />

stica che la rende unica, in<br />

una categoria dove le novità,<br />

meccaniche ma anche<br />

estetiche, sono soppesate<br />

con grande cautela, vista<br />

l’infl uenza che hanno sui<br />

costi industriali: si tratta<br />

del parabrezza panoramico<br />

(occhio: non è un tetto<br />

apribile), che in pratica si<br />

estende dal cofano fi no<br />

alla testa dei passeggeri<br />

anteriori (ma anche chi<br />

sta dietro ne benefi cia). Si<br />

chiama Zenith, per evocare<br />

il movimento del Sole,<br />

SCHEDA TECNICA 1.4<br />

• 1.397 cm 3 ,<br />

4 cilindri benzina<br />

• 70 kW (95 CV)<br />

a 6.000 giri/min<br />

• 136 Nm<br />

a 4.000 giri/min<br />

• 5 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Lunghezza 394 cm<br />

larghezza 173 cm<br />

altezza 152 cm<br />

• Massa 1.075 kg<br />

che può essere verifi cato,<br />

dall’interno, grado per<br />

grado; per evitare ustioni<br />

ai calvi è stato trattato<br />

contro gli infrarossi e ha<br />

una palpebra regolabile. È<br />

offerto di serie sull’allestimento<br />

Exclusive Style (che<br />

caratterizza le due C3 ospiti<br />

di “<strong>Quattroruote</strong>”), mentre<br />

chi opta per le Perfect<br />

dovrà sborsare 400 euro<br />

(non si può avere, invece,<br />

sulle entry level Ideal).<br />

Dal punto di vista meccanico<br />

la C3 riprende l’impo


Da guidare<br />

stazione della precedente,<br />

con qualche novità nella<br />

gamma motori: i benzina<br />

sono 1.1, 1.4 (da 73 e 95 CV,<br />

quest’ultima è la versione<br />

esposta nello stand) oppure<br />

1.6 da 120 CV (che gira<br />

in pista); il turbodiesel è<br />

l’ormai classico 1.4 HDi del<br />

Gruppo Psa.<br />

Noi abbiamo provato la<br />

1.4 da 95 CV, dotata del<br />

sistema multimediale con<br />

navigatore satellitare (in-<br />

teressante perché costa<br />

mille ragionevolissimi euro).<br />

E siamo rimasti favorevolmente<br />

impressionati<br />

dalla natura brillante del<br />

motore, peraltro sottolineata<br />

da una tonalità<br />

sportiva dello scarico.<br />

Macchina vivace, spunta<br />

tempi notevoli in accelerazione<br />

e ripresa e “assorbe”<br />

le asperità del terreno.<br />

In questo la C3 rimane<br />

una vera Citroën.<br />

La nuova C3 offre un’inedita visione<br />

del mondo. Non perché offra rivelazioni<br />

particolari sul destino dell’umanità,<br />

ma perché è l’unica citycar ad avere<br />

il parabrezza panoramico, che vi fa<br />

guardare tutt’attorno in tutt’altro modo<br />

SCHEDA TECNICA 1.6<br />

• 1.598 cm 3 ,<br />

4 cilindri benzina<br />

• 88 kW (120 CV)<br />

a 6.000 giri/min<br />

• 160 Nm<br />

a 4.250 giri/min<br />

• 5 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Lunghezza 394 cm<br />

larghezza 173 cm<br />

altezza 152 cm<br />

• Massa 1.075 kg<br />

PRESTAZIONI<br />

rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

Velocità max<br />

180 km/h<br />

0-100 km/h<br />

11,0 s<br />

70-100 km/h<br />

12,4 s<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

39


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

c’è<br />

40<br />

Da vedere<br />

La sino-molisana aggiunge<br />

la trazione integrale<br />

a una formula già vincente<br />

DR dr5<br />

Mentre il mondo fatica a<br />

trovare il modo per uscire<br />

da una crisi tanto universale<br />

quanto devastante,<br />

c’è chi s’approfi tta della<br />

situazione. Non stiamo<br />

parlando di spietati speculatori,<br />

che peraltro ci<br />

sono e fanno grossi affari,<br />

ma della DR di Massimo<br />

Di Risio, che è piombato<br />

sul mercato nel momento<br />

migliore per il proprio<br />

prodotto: una Sport<br />

utility di classe media -<br />

dunque il settore più hip<br />

del momento - carina e<br />

che costa come un’utilitaria.<br />

Una formula che sta<br />

premiando l’imprenditore<br />

meridionale, il quale può<br />

ora fregiarsi di lusinghieri<br />

risultati commerciali,<br />

mentre tutti gli altri piangono<br />

miseria. La dr5 nasce<br />

dalle costole della cinese<br />

Chery Tiggo, di cui<br />

riprende il corpo vettura<br />

e parte della meccanica;<br />

il resto è stato rivisto in<br />

Italia. E si vede, perché la<br />

cinese, in questa versione<br />

molisana (è assemblata<br />

La dr5 può permettersi passaggi fuoristradistici<br />

appena accennati, perché, nonostante la trazione<br />

integrale, non è fatta per cercare avventure<br />

nella natura. In compenso su strada si comporta<br />

abbastanza bene, specie sotto il profi lo del confort


Da guidare<br />

C’è poco da dire:<br />

la sino-molisana dr5<br />

è carina. Somiglia<br />

un po’ alla Toyota<br />

RAV4 ed è pure<br />

elegantina dentro,<br />

anche se non<br />

ci si possono<br />

attendere meraviglie<br />

nelle fi niture<br />

nei pressi di Isernia), ha<br />

tutt’altro fascino rispetto<br />

all’originale cinese. È stata<br />

ingentilita, impreziosita,<br />

imbellettata e va ammesso<br />

che l’abitacolo è<br />

un bel posto dove passare<br />

il tempo, grazie anche<br />

a un’accurata scelta delle<br />

combinazioni cromatiche.<br />

Qualche sbavatura di fi nitura<br />

si coglie, ma considerato<br />

il prezzo di listino<br />

si può chiudere un occhio<br />

(e fors’anche entrambi).<br />

Da qualche mese, poi, la<br />

dr5 viene offerta anche<br />

con la trazione integrale,<br />

accoppiata al due litri a<br />

benzina Ecopower da 128<br />

cavalli (ed è in questa veste<br />

che la vedete sia nel<br />

nostro stand sia in azione<br />

in pista). Meglio chiarire<br />

subito che l’auto non nasce<br />

per dare la paga a<br />

una Land Rover su una<br />

mulattiera. Semmai è rivolta<br />

a chi vuole trarsi<br />

d’impaccio sui fondi diffi -<br />

cili (la neve, previa gommatura<br />

adatta) senza<br />

tante storie. L’auto, non a<br />

caso, non dispone di blocco<br />

del differenziale centrale<br />

né delle ridotte (che,<br />

peraltro, stanno scomparendo).<br />

Chiarito che offroad<br />

è meglio non andare,<br />

la dr5 si disimpegna<br />

senza particolari problemi<br />

su strada normale, anche<br />

se non bisogna aspettarsi<br />

meraviglie da una<br />

natura forzatamente<br />

compromissoria (sterzo<br />

vago, frenata lunghetta).<br />

Ma l’auto recupera nel<br />

confort, che si conferma<br />

ottimo anche e soprattutto<br />

a velocità autostradali.<br />

PRESTAZIONI<br />

dati del costruttore<br />

Velocità max<br />

180 km/h<br />

0-100 km/h<br />

12,5 s<br />

Consumo misto<br />

8,9 l/100 km<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 1.971 cm 3<br />

4 cilindri benzina<br />

• 95 kW (128 CV)<br />

a 5.500 giri/min<br />

• 180 Nm<br />

a 4.000 giri/min<br />

• 5 marce<br />

• Trazione integrale<br />

• Lunghezza 429 cm<br />

larghezza 177 cm<br />

altezza 170 cm<br />

• Massa 1.453 kg<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

41


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

c’è<br />

42<br />

FIAT<br />

Da vedere<br />

PUNTO<br />

SCHEDA TECNICA 1.4<br />

• 1.368 cm3 EVO<br />

4 cilindri benzina<br />

• 57 kW (77 CV)<br />

a 6.000 giri/min<br />

• 115 Nm<br />

a 3.000 giri/min<br />

• 5 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Vel. max 165 km/h<br />

• 0-100 km/h 13,2 s<br />

• Lunghezza 407 cm<br />

larghezza 169 cm<br />

altezza 149 cm<br />

• Massa 1.040 kg<br />

La best seller italiana<br />

si rifà il trucco, imita un po’<br />

la 500 e riparte di slancio<br />

Una volta le auto di successo<br />

restavano uguali a<br />

se stesse per tutta la carriera.<br />

Semmai erano le<br />

altre, quelle che dovevano<br />

inseguire. Ora i tempi<br />

sono cambiati e il design<br />

invecchia precocemente.<br />

Così sempre più spesso<br />

si avvicendano restyling,<br />

face lifting e ritocchi volti<br />

a ringiovanire look magari<br />

appena appannati dal<br />

tempo.<br />

La Grande Punto ha<br />

solo quattro anni e va<br />

molto bene, se è vero<br />

che dalla nascita è l’auto<br />

più venduta in Italia; però<br />

alla Fiat hanno deciso<br />

comunque di darle un<br />

po’ di belletto, tanto per<br />

ristabilire le distanze da<br />

concorrenti che si stavano<br />

minacciosamente avvicinando.<br />

All’esterno poco è stato<br />

fatto, a testimonianza<br />

che lo stile del 2005 non<br />

aveva particolare bisogno<br />

di colpi di matita. Le<br />

principali modifi che sono<br />

più che altro state apportate<br />

per stabilire un più<br />

netto family-feeling con<br />

l’altra best seller di casa,<br />

ovvero la sciccosissima<br />

500.<br />

Dentro, invece, cambia<br />

tutto, o quasi. Cambia,<br />

Esteticamente la Grande Punto è stata interessata da un facelifting<br />

che la fa somigliare alla 500, con quel baffetto cromato che divide<br />

i grandi gruppi ottici. Qualche modifi ca anche al posteriore,<br />

ma soprattutto si è intervenuto pesantemente sulla plancia


Da guidare<br />

Sulla pista di “<strong>Quattroruote</strong>” sarà possibile guidare la 1.3 turbodiesel<br />

tre porte in allestimento Racing e con tecnologia Stop&Start;<br />

qui a destra, le prestazioni rilevate nella prova su strada della cinque porte<br />

soprattutto, la plancia,<br />

che adesso s’ispira alla<br />

sorella più grande Bravo.<br />

In controtendenza<br />

rispetto alle mode imperanti,<br />

alla Fiat hanno<br />

deciso di non integrare il<br />

navigatore nel cruscotto<br />

centrale, ma di piazzare<br />

un elemento estraibile<br />

alla sua sommità, così da<br />

permettere spostamenti<br />

da un’auto all’altra. E<br />

poi nuovi sono i materiali<br />

che danno al viaggiatore<br />

l’impressione di essere<br />

seduto in un modello di<br />

categoria superiore.<br />

Del resto, superiore alle<br />

altre la Grande Punto lo è<br />

da sempre perché ha una<br />

stazza da incrociatore, se<br />

rapportata alle rivali: supera<br />

di slancio i quattro<br />

metri, il che garantisce<br />

ottime capacità di carico<br />

di persone e bagagli.<br />

La Punto è sempre stata<br />

un’eccellente auto da guidare<br />

e anche in quest’ultima<br />

versione ribadisce le<br />

proprie qualità. L’offerta<br />

è praticamente infi nita,<br />

fra motori, allestimenti,<br />

carrozzerie e quant’altro.<br />

Noi abbiamo provato di<br />

recente la turbodiesel con<br />

il Multijet da 95 CV e fi ltro<br />

antiparticolato (che la 90<br />

CV non può avere): grazie<br />

al sistema Stop &Start se<br />

la cava in città, ma stupisce<br />

specialmente nei percorsi<br />

extraurbani, dove<br />

l’eccellente equilibrio fra<br />

le prestazioni e i consumi<br />

sottolinea il fenomenale<br />

know how Fiat in fatto di<br />

auto ad alta tiratura.<br />

PRESTAZIONI<br />

rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

Velocità max<br />

175 km/h<br />

0-100 km/h<br />

12 s<br />

70-100 km/h<br />

10,4 s<br />

SCHEDA TECNICA 1.3 16V<br />

• 1.248 cm 3<br />

4 cilindri turbodiesel<br />

• 70 kW (95 CV)<br />

a 4.000 giri/min<br />

• 200 Nm<br />

a 1.500 giri/min<br />

• 5 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Lunghezza 407 cm<br />

larghezza 169 cm<br />

altezza 149 cm<br />

• Massa 1.145 kg<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

43


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

44<br />

FORD<br />

Da vedere<br />

c’è<br />

FOCUS RS<br />

Osservarla non basta.<br />

Questa belva bisogna guidarla.<br />

Sulla nostra pista<br />

Hanno scritto di lei che<br />

“sembra reduce da un festival<br />

del tuning” (Alessio<br />

Viola, tanto per non far<br />

nomi, su “<strong>Quattroruote</strong><br />

Dossier Sportive 2009”),<br />

e non a torto. Perché la<br />

Ford Focus RS non solo è<br />

vistosa, ma mantiene tutto<br />

quel che promette.<br />

Le promesse vengono<br />

da una grande profusione<br />

di spoiler ed estrattori,<br />

tutto fuorché discreti. In<br />

altre parole, al classico semaforo<br />

rosso inosservati<br />

non si passa di certo. Il<br />

fatto è che quello che - come<br />

detto - promette quella<br />

livrea sfacciata e impertinente<br />

è solo un timido<br />

antipasto del piatto forte.<br />

Perché i cavalli sulle ruote<br />

anteriori sono 305 (trecentocinque),<br />

una scommessa<br />

che deve aver procurato<br />

molte notti insonni<br />

ai progettisti, i quali, però,<br />

ne sono venuti a capo<br />

molto bene. E le novità<br />

non si limitano al motore:<br />

sono stati, infatti, ridise-<br />

gnati anche le sospensioni<br />

anteriori e il differenziale<br />

autobloccante. Pure<br />

l’assetto nel suo complesso<br />

è stato riconsiderato<br />

da capo a piedi.<br />

E i risultati non sono<br />

mancati. Al volante della<br />

Focus RS ci si diverte come<br />

matti. Non sarà la più<br />

veloce sull’accelerazione<br />

0-100 km/h, non avrà l’effi<br />

cacia di una trazione integrale,<br />

ma le soddisfazioni<br />

sono comunque garantite<br />

perché sulla strada<br />

Decisamente vistosa fuori, la Ford Focus RS<br />

all’interno non è molto diversa da quelle normali.<br />

Fanno eccezione i sedili supersportivi, i soli<br />

in grado di contenere il pilota in caso di guida<br />

al limite delle possibilità di questa belva


Da guidare<br />

Immaginatela senza spoiler e riuscirete a vederci<br />

la Focus di tutti i giorni. Ma lo spoiler c’è<br />

e ci sono anche gli estrattori e gli altri dettagli<br />

in puro stile tuning. Non sono, però, loro a fare<br />

la differenza, bensì il piacere di guida da urlo<br />

giusta riesce a convincere<br />

i più scettici.<br />

Due curve e della trazione<br />

anteriore ti sei già dimenticato.<br />

Il MacPherson<br />

ridisegnato azzera, o quasi,<br />

le reazioni sul volante e<br />

rende inesistente il sottosterzo,<br />

persino nelle curve<br />

più strette. Con l’autobloccante<br />

vieni fuori come<br />

una fucilata persino dai<br />

tornanti e non allarghi le<br />

traiettorie neppure se dai<br />

gas un po’ troppo presto.<br />

Le cambiate, poi, riescono<br />

a dare una grande soddisfazione,<br />

nonostante la<br />

leva sia un po’ bassa. Merito<br />

anche del soffi o della<br />

turbina, che ricorda quello<br />

di una macchina da corsa.<br />

Il cinque cilindri ha una<br />

grande spinta e il bello è<br />

che non delude neppure<br />

in basso, perché dalla sua<br />

ha pure la cilindrata, che<br />

supera i 2.500 cm 3 , e una<br />

coppia più che generosa<br />

(440 Nm). Viene su che è<br />

una meraviglia anche in<br />

quinta o in sesta da 1.500<br />

giri. Quello che ci vuole<br />

per divertirsi in pista, perché<br />

è quello il terreno naturale<br />

della Focus RS, che<br />

nel traffi co scalpita come<br />

una belva in gabbia.<br />

Probabilmente come<br />

scalpiterà sulla nostra pista<br />

realizzata nell’area<br />

esterna 44, che non è precisamente<br />

ciò che ci vuole<br />

per esaltarne le qualità. Il<br />

che nulla toglie all’emozione<br />

che anche un giretto<br />

tra i birilli al volante di<br />

questa supersportiva può<br />

garantirvi.<br />

PRESTAZIONI<br />

dati del costruttore<br />

Velocità max<br />

263 km/h<br />

0-100 km/h<br />

5,9 s<br />

consumo misto<br />

9,4 litri/100 km<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 2.522 cm 3 ,<br />

5 cilindri benzina<br />

• 224 kW (305 CV)<br />

a 6.500 giri/min<br />

• 440 Nm<br />

a 2.300 giri/min<br />

• 6 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Lunghezza 184 cm<br />

larghezza 184 cm<br />

altezza 150 cm<br />

• Massa 1.467 kg<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

45


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

c’è<br />

46<br />

HYUNDAI<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 1.995 cm 3 ,<br />

4 cilindri benzina<br />

• 136 kW (184 CV)<br />

a 4.000 giri/min<br />

• 383 Nm<br />

a 1.800 giri/min<br />

• 6 marce automatico<br />

• Trazione integrale<br />

• Vel. max 194 km/h<br />

• Lunghezza 441 cm<br />

larghezza 182 cm<br />

altezza 166 cm<br />

Da vedere<br />

La Suv che sostituisce<br />

la Tucson conferma lo stato<br />

di forma dell’industria coreana.<br />

Che in pista porta la citycar<br />

Dopo aver totalizzato un<br />

milione di esemplari, la<br />

Tucson lascia la scena alla<br />

sua erede, che da noi è<br />

stata battezzata ix35,<br />

mentre negli Stati Uniti<br />

mantiene un legame più<br />

stretto con il modello precedente,<br />

visto che verrà<br />

commercializzata con il<br />

nome di Tucson ix.<br />

Una Suv compatta ma<br />

ix 35<br />

non troppo, visto che con i<br />

suoi 441 cm si è allungata<br />

di otto e allargata di un<br />

paio, che non arriva nel<br />

momento più favorevole,<br />

dato il calo di popolarità<br />

che il segmento sta subendo.<br />

D’altro canto, il periodo<br />

sembra magico per i marchi<br />

coreani, la cui immagine<br />

complessiva è decisamente<br />

in rialzo.<br />

Merito di una svolta radicale<br />

dell’approccio, non<br />

solo stilistico, dei produttori<br />

orientali. La linea della<br />

ix35 non ha nulla a che vedere,<br />

infatti, con quella<br />

della progenitrice, nei confronti<br />

della quale sembra<br />

voler rinnegare ogni parentela.<br />

È fl uida e aggressiva,<br />

in sintonia con il nuovo<br />

linguaggio della Casa,<br />

che all’interno si esprime<br />

in un quadro strumenti<br />

ben disegnato e in un’atmosfera<br />

lussuosa, sottolineata<br />

da parecchie cornici<br />

cromate. Si è partiti dal<br />

classico foglio bianco anche<br />

per quanto riguarda le<br />

motorizzazioni. Al lancio,<br />

previsto per la primavera,<br />

la ix35 sarà offerta con un<br />

2 litri a gasolio da 136 o<br />

184 CV assolutamente inedito<br />

(quest’ultimo equipaggia<br />

l’esemplare esposto<br />

nel nostro stand). Nel novembre<br />

2010 sarà, invece,<br />

la volta di un nuovo 2.000<br />

da 163 CV con variatore di<br />

fase per le valvole sia<br />

d’aspirazione sia di scarico<br />

e, soprattutto, di un 1.600<br />

a iniezione diretta da 140<br />

CV munito del sistema<br />

Stop&Go, che consentirà<br />

di tenere le emissioni di<br />

anidride carbonica sotto i<br />

149 g/km, risultato non<br />

trascurabile per una Suv.<br />

Sul fronte diesel, in autunno<br />

sarà reso disponibile<br />

anche un 1.7 di nuova generazione<br />

da 115 CV.<br />

La ix35 adotta la trazione<br />

integrale, ma il quartier<br />

generale coreano già prevede<br />

che il 95% delle vendite<br />

spetterà alla versione<br />

a due ruote motrici.


Addio linee squadrate<br />

e non particolarmente<br />

incisive. Benvenuto<br />

a uno stile fl uido<br />

e aggressivo. La ix35<br />

sostituisce la Tucson,<br />

ma della progenitrice<br />

rifi uta ogni eredità,<br />

anche sul fronte<br />

delle motorizzazioni<br />

Il new deal coreano<br />

è percepibile<br />

anche nell’abitacolo<br />

della ix35, lussuoso<br />

e ben concepito.<br />

La nuova Suv Hyundai<br />

dovrebbe sbarcare<br />

nel nostro mercato<br />

la prossima primavera<br />

i20<br />

Misure giuste (sotto i<br />

quattro metri la lunghezza),<br />

linea giusta (piacevole,<br />

dinamica, distintiva<br />

quanto basta), giusto anche<br />

il prezzo (a partire da<br />

circa 10.000 euro), che<br />

non è certo tra i più bassi<br />

del mercato, ma risulta<br />

suffi cientemente competitivo<br />

in rapporto agli<br />

equipaggiamenti.<br />

La i20 è quella che si dice<br />

una “bella” automobile,<br />

moderna, dotata di<br />

tutto quello che serve per<br />

viaggiare nel modo più sicuro,<br />

Esp e sei airbag<br />

compresi.<br />

Disponibile nella versione<br />

a tre porte (quella che<br />

potete guidare sulla nostra<br />

pista) e in quella a<br />

cinque (cui si riferiscono<br />

le prestazioni in alto a destra,<br />

relative al modello<br />

spinto dal 1.2 da 78 CV), la<br />

piccola coreana offre un<br />

abitacolo piuttosto ampio,<br />

caratterizzato dall’ampia<br />

e dominante console centrale,<br />

che ospita i comandi<br />

secondari.<br />

Da guidare<br />

Il posto guida è ben impostato.<br />

Il volante, regolabile<br />

in altezza e profondità,<br />

permette di trovare<br />

facilmente la posizione<br />

più idonea. In ogni caso si<br />

sta seduti piuttosto in alto,<br />

con una buona visuale<br />

tutt’attorno e tutto sotto<br />

mano. Certo, le fi niture<br />

sono improntate a una<br />

certa sobrietà, ma nulla è<br />

lasciato al caso.<br />

La i20 dà subito confi -<br />

denza. Nella versione 1.2,<br />

che abbiamo provato a<br />

primavera, si dimostra<br />

suffi cientemente potente<br />

per muoversi senza problemi<br />

nel traffi co di tutti i<br />

giorni. Il quattro cilindri<br />

dà il meglio di sé soprattutto<br />

ai bassi e medi regimi,<br />

in termini sia di risposta<br />

sia di percorrenze<br />

medie, che si aggirano<br />

attorno ai 12/15 km con<br />

un litro. Guidandola in pista<br />

potrete verifi care la<br />

buona tenuta di strada,<br />

garantita anche dalla<br />

soddisfacente regolazione<br />

dell’Esp.<br />

PRESTAZIONI<br />

rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

Velocità max<br />

160 km/h<br />

0-100 km/h<br />

12,8 s<br />

70-120 km/h<br />

26,0 s<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 1.248 cm 3 ,<br />

4 cilindri benzina<br />

• 52 kW (78 CV)<br />

a 6.000 giri/min<br />

• 119 Nm<br />

a 4.000 giri/min<br />

• 5 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Lunghezza 394 cm<br />

larghezza 171 cm<br />

altezza 149 cm<br />

• Massa 970 kg<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

47


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

c’è<br />

48<br />

KIA<br />

Da vedere<br />

VENGA<br />

L’avanzata coreana trova<br />

in queste due novità altrettante,<br />

interessanti, teste di ponte<br />

Volumi morbidi, ma non<br />

senza tono, forme arrotondate,<br />

proporzioni armoniose:<br />

basta guardarla<br />

(voi fatelo con calma al<br />

nostro stand), la Venga,<br />

per innamorarsene.<br />

Con questa piccola multispazio,commercializzata<br />

da gennaio, la Kia si<br />

avventura su un terreno<br />

arduo, quello dei van in<br />

miniatura, dove solo un<br />

paio di modelli sono<br />

giunti al successo.<br />

I coreani ne sono con-<br />

sapevoli, ma ritengono<br />

che nei prossimi mesi la<br />

conferma della tendenza<br />

al downsizing e il lancio<br />

di nuovi prodotti riaccenderanno<br />

l’interesse per<br />

questo particolare tipo<br />

di vetture.<br />

Nel disegnare la Venga,<br />

gli stilisti guidati da Gregory<br />

Guillaume hanno<br />

sparigliato qualche carta,<br />

ritenendo, per esempio,<br />

superfl uo lo spazio sopra<br />

la testa tipico di questo<br />

tipo di carrozzeria. Han-<br />

no, quindi, abbassato il<br />

padiglione, privilegiando<br />

l’abitabilità longitudinale.<br />

Il che non è andato certo<br />

a detrimento degli interni,<br />

che risultano spaziosi e<br />

luminosi grazie a un passo<br />

di 261 cm e alle ampie<br />

superfi ci vetrate. E molto<br />

funzionali e versatili: i sedili<br />

posteriori frazionati<br />

(60/40) sono ribaltabili<br />

e scorrono avanti e indietro<br />

separatamente;<br />

quando sono in posizione<br />

verticale e tutt’avanti<br />

consentono al bagagliaio<br />

di dichiarare 440 litri di<br />

capienza, che diventano<br />

570 considerando il<br />

doppio fondo che sfrutta<br />

lo spazio lasciato libero<br />

dalla ruota di scorta, sostituita<br />

dal kit di riparazione;<br />

infi ne, rimuovendo<br />

il pannello di separazione<br />

tra i due scomparti, l’altezza<br />

totale ammonta a<br />

ben 163 cm.<br />

Le sospensioni adottano<br />

lo schema classico,<br />

con MacPherson davan-<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 1.582 cm 3<br />

4 cilindri turbodiesel<br />

• 85 kW (115 CV)<br />

a 4.000 giri/min<br />

• 260 Nm<br />

a 2.000 giri/min<br />

• 6 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Vel. max 182 km/h<br />

• Lunghezza 407 cm<br />

larghezza 177 cm<br />

altezza 160 cm<br />

ti e ponte torcente dietro.<br />

La gamma motori<br />

comprende quattro Euro<br />

5 equipaggiati con<br />

Stop&Go: due quelli a<br />

benzina, un 1.4 da 90<br />

CV e un 1.6 da 125 di cui<br />

non è stata ancora confermata<br />

la disponibilità<br />

in Italia. Per il diesel la<br />

Venga erediterà dalla<br />

cee’d il 1.6 da 115 CV<br />

(montato sull’esemplare<br />

esposto), mentre inedito<br />

è un 1.4 con potenza di<br />

75 e 90 CV.


Sorento<br />

Tutta nuova e questa<br />

volta non è un modo<br />

di dire (spesso accade<br />

che per novità vengano<br />

spacciati sottili restyling<br />

o lievi facelifting).<br />

La New Sorento dà davvero<br />

un calcio al passato e<br />

cambia dentro e fuori.<br />

Presentata uffi cialmente<br />

all’ultimo Salone di Francoforte,<br />

la Suv coreana,<br />

in controtendenza con la<br />

corsa al downsizing, è ora<br />

più grande e si offre addirittura<br />

con una carrozzeria<br />

a sette posti. Il pianale,<br />

progettato ex novo, ha un<br />

passo di 270 cm, per una<br />

lunghezza complessiva<br />

della vettura di 470 cm.<br />

La cura ricostituente ha,<br />

però, avuto effetti dimagranti,<br />

consentendo di risparmiare<br />

ben 215 kg sulla<br />

massa complessiva, che<br />

si attesta a 1.835 kg.<br />

Quello che si nota al<br />

primo sguardo è l’inedito<br />

stile della Sorento, che<br />

porta la fi rma del tedesco<br />

Peter Schreyer, attuale<br />

direttore del design<br />

Kia, che si è fatto le ossa<br />

schizzando quel gioiellino<br />

che era la prima TT.<br />

Il frontale a lama è ormai<br />

una caratteristica<br />

delle Kia di nuova generazione.<br />

Ciò che fa notizia<br />

è il risultato ottenuto in<br />

termini di Cx, che passa<br />

da 0,43 a 0,38.<br />

La Sorento in prova sulla<br />

nostra pista è spinta da un<br />

nuovo 2.2 turbodiesel da<br />

197 CV che sviluppa una<br />

coppia di 421 Nm abbinato<br />

a un sei marce robotizzato<br />

(in listino, di serie c’è il<br />

manuale).<br />

Previste anche una variante<br />

ibrida, che abbina un<br />

1.6 biturbodiesel da 163 CV<br />

a un propulsore elettrico, e<br />

una a due ruote motrici.<br />

La nuova Sorento è stata<br />

disegnata dall’attuale<br />

responsabile del Centro<br />

stile Kia, Peter Schreyer,<br />

e ripropone il frontale<br />

a lama su cui si basa<br />

il family feeling della Casa<br />

coreana. Sulla nostra pista<br />

potete guidarla spinta<br />

dal 2.2 turbodiesel da 197<br />

CV con cambio automatico<br />

Da guidare<br />

PRESTAZIONI<br />

dati del costruttore<br />

Velocità max<br />

190 km/h<br />

0-100 km/h<br />

9,6 s<br />

consumo misto<br />

6,6 litri/100 km<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 2.199 cm 3 ,<br />

4 cilindri turbodiesel<br />

• 145 kW (197 CV)<br />

a 3.800 giri/min<br />

• 421 Nm<br />

a 1.800 giri/min<br />

• 6 marce<br />

• Trazione integrale<br />

• Lunghezza 469 cm<br />

larghezza 189 cm<br />

altezza 174 cm<br />

• Massa 1.835 kg


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

Da vedere<br />

c’è<br />

50<br />

MERCEDES-BENZ<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 2.987 cm 3 ,<br />

6 cilindri turbodiesel<br />

• 170 kW (231 CV)<br />

a 3.800 giri/min<br />

• 540 Nm a 1.600 giri/min<br />

• 7 marce automatico<br />

• Trazione posteriore<br />

• Vel. max 240 km/h<br />

• 0-100 km/h 7,2 s<br />

• Lunghezza 490 cm<br />

larghezza 185 cm<br />

altezza 151 cm<br />

• Massa: 1.850 kg<br />

Dieter Zetsche, gran<br />

capo della Mercedes, descrive<br />

la Classe E come il<br />

“cuore della gamma”. E,<br />

in effetti, i numeri gli danno<br />

ragione: l’ultima serie,<br />

datata 2002, è stata venduta<br />

in un milione e mezzo<br />

di esemplari, ma in<br />

realtà il modello “medio”<br />

della Stella può vantare<br />

ben altre cifre, qualora si<br />

vogliano considerare tutte<br />

le unità prodotte dopo<br />

la 170 V del 1947 (circa 12<br />

E350<br />

CDI SW<br />

Versioni top per la tedesca: la familiare turbodiesel<br />

più potente e la berlina supersportiva da 525 cavalli<br />

milioni di esemplari).<br />

Il cardine dell’offerta<br />

Mercedes è stato recentemente<br />

rivisto, adottando<br />

un nuovo look più<br />

muscolare e aggressivo.<br />

Dopo la berlina sono arrivate<br />

la coupé e, soprattutto,<br />

la versione station<br />

wagon, da sempre uno<br />

dei punti di forza della<br />

Classe E, che addirittura<br />

appare più slanciata della<br />

berlina grazie all’andamento<br />

spiovente della<br />

coda. La tecnica riprende<br />

quella della berlina a<br />

tre volumi, a partire dai<br />

nuovi motori a iniezione<br />

diretta che riducono consumi<br />

ed emissioni. Quanto<br />

ai benzina, i nuovi 1.8<br />

sovralimentati sono<br />

adottati dalla 200 CGI<br />

(184 CV) e dalla E 250<br />

CGI (204 CV) e sono abbinati<br />

a un cambio manuale<br />

a sei marce o a un<br />

automatico a cinque rapporti.<br />

Di serie c’è anche<br />

il dispositivo Stop&Start.<br />

Salendo di un gradino<br />

troviamo la E 350 CGI da<br />

292 CV e la E 500, alimentata<br />

da un otto cilindri<br />

che sviluppa 388 CV.<br />

Non poteva mancare la<br />

versione esagerata, realizzata<br />

da AMG, che arriva<br />

a quota 525 CV.<br />

Per i diesel si parte da<br />

un 2 litri da 136 CV per<br />

passare alla 220 CDI da<br />

170 CV, fi no all’inedita<br />

250 CDI che, adottando<br />

un quattro cilindri turbodiesel<br />

da 204 CV al posto<br />

del precedente V6, sviluppa<br />

una coppia maggiore<br />

del 25% (500 Nm), con<br />

consumi dichiarati dalla<br />

Casa pari a 5,3 litri per<br />

100 km, ovvero il 23% in<br />

meno rispetto al modello<br />

precedente.<br />

E, sempre in tema di gasolio,<br />

il motore più potente<br />

è un tre litri da 231 CV<br />

che spinge la 350 CDI, il<br />

modello esposto.


Bisogna prevedere<br />

un investimento di 111.651<br />

euro, d’accordo.<br />

Ma se si hanno in banca,<br />

ci sono modi peggiori<br />

di spendere i propri soldi<br />

che non per una E 63<br />

AMG: motore V8 6200,<br />

525 CV e scatto<br />

da 0 a 100 in poco più<br />

di quattro secondi<br />

E 63 AMG<br />

Nonostante l’imperante<br />

crisi che scuote il mondo<br />

e che attraversa il mercato<br />

delle auto, c’è un<br />

segmento che continua<br />

a tirare, sia pur senza la<br />

veemenza di un tempo: è<br />

quello delle superberline<br />

da corsa, che, pur rappresentando<br />

in numeri<br />

assoluti una porzione infi<br />

nitesimale delle vendite,<br />

sono considerate un ottimo<br />

veicolo per affermare<br />

l’immagine di marca.<br />

Certo, c’è chi potrebbe<br />

obiettare che la Mercedes<br />

non ha bisogno di<br />

particolari iniezioni d’irrobustimento<br />

del brand;<br />

però la sua AMG, oggi a<br />

tutti gli effetti una divisione<br />

interna della Casa<br />

di Stoccarda (nacque<br />

nel 1967 per volontà di<br />

Hans Werner Aufrecht ed<br />

Erhard Melcher quale reparto<br />

corse autonomo), è<br />

un eccellente esempio di<br />

come si possa combinare<br />

l’originaria fi losofi a del<br />

marchio con potenti sug-<br />

Da guidare<br />

gestioni sportive, senza<br />

pregiudicare né l’uno né<br />

l’altro Dna.<br />

All’interno della Classe<br />

E il nome AMG viene speso<br />

sulle versioni “minori”<br />

quale semplice caratterizzazione<br />

estetica; poi, al<br />

top, c’è la 63 AMG, che va<br />

giudicata un vero e proprio<br />

modello a parte. Ha<br />

un motore V8 aspirato da<br />

6.2 litri in grado di erogare<br />

qualcosa come 525 CV<br />

e una coppia di 630 Nm<br />

a 6.800 giri/min. Il tutto<br />

PRESTAZIONI<br />

dati del costruttore<br />

Velocità max<br />

250 km/h<br />

0-100 km/h<br />

4,5 s<br />

consumo misto<br />

12,6 litri/100 km<br />

esprime performance di<br />

straordinario calibro: se<br />

la velocità è di “soli” 250<br />

km/h (limite autoimpostosi<br />

da tutti i costruttori<br />

tedeschi, Porsche a parte),<br />

l’accelerazione da 0 a<br />

100 km/h viene bruciata<br />

in 4,5 secondi, grazie anche<br />

al perfetto equilibrio<br />

del cambio automaticosequenziale<br />

a sette marce.<br />

L’auto è disponibile<br />

per essere provata sulla<br />

pista di “<strong>Quattroruote</strong>”:<br />

buon divertimento.<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 6.208 cm 3<br />

8 cilindri benzina<br />

• 386 kW (525 CV)<br />

a 6.800 giri/min<br />

• 630 Nm<br />

a 5.200 giri/min<br />

• 7 marce automatico<br />

• Trazione posteriore<br />

• Lunghezza 487 cm<br />

larghezza 185 cm<br />

altezza 147 cm<br />

• Massa 1.765 kg<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

51


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

Da vedere<br />

c’è<br />

52<br />

MINI<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 1.397 cm 3 ,<br />

4 cilindri benzina-Gpl<br />

• 55/52* kW (75/71 CV)<br />

a 4.500 giri/min<br />

• 120 Nm<br />

a 2.500 giri/min<br />

• 6 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Vel. max 175 km/h<br />

• 0-100 km/h 13,2 s<br />

• Lunghezza 370 cm<br />

larghezza 168 cm<br />

altezza 141 cm<br />

• Massa 1.090 kg<br />

(* benzina-Gpl)<br />

RAY G<br />

Sempre<br />

sulla breccia,<br />

l’inglesina<br />

più trendy.<br />

Che ora è anche<br />

ecologica<br />

In esclusiva per il mercato<br />

italiano. Perché il boom<br />

del Gpl, si sa, è fenomeno<br />

squisitamente nazionale.<br />

Ma che importa. Quel che<br />

conta è che dallo scorso<br />

settembre la Mini Ray, la<br />

versione minimalista della<br />

best seller inglese, è disponibile<br />

anche con un impianto<br />

supplementare a<br />

gas fornito dalla Landi<br />

Renzo, una delle aziende<br />

di punta del settore, e installato<br />

a cura di BMW Italia<br />

e, quindi, con tutte le<br />

garanzie del caso. Anche<br />

quella di non doversi occupare<br />

di burocrazia, visto<br />

che viene fornita completa<br />

della cosiddetta omologazione<br />

di Fase 2, che integra<br />

quella originale.<br />

E questa è l’unica modifi -<br />

ca che trasforma una Ray<br />

in una Ray G, perché persino<br />

il serbatoio toroidale<br />

del Gpl non turba gli equilibri<br />

precostituiti. Alloggiato<br />

sotto il vano bagagli, consente<br />

di mantenerne invariata<br />

la capienza a 160 litri.<br />

Certo si deve rinunciare al<br />

ruotino di scorta e anche<br />

al cambio automatico, ma<br />

sono sacrifi ci che si dimenticano<br />

davanti all’allettante<br />

prezzo di 14.400<br />

euro, ottenuto sommando<br />

gli incentivi statali a quello<br />

per la rottamazione e<br />

allo sconto offerto dalle<br />

concessionarie che aderiscono<br />

all’iniziativa sino al<br />

31 dicembre di quest’anno.<br />

Con altri 700 euro si può<br />

ottenere il pacchetto Delite,<br />

che aggiunge all’alle-<br />

stimento base i cerchi di<br />

lega leggera Star Spooler<br />

da 15’’, il volante sportivo<br />

di pelle a due razze, i fendinebbia<br />

e il computer di<br />

bordo.<br />

Sul piano strettamente<br />

estetico la Mini Ray G è,<br />

quindi, assolutamente<br />

identica alla sorella a benzina<br />

e si distingue per le<br />

calotte dei retrovisori<br />

esterni e i Side Scuttles<br />

dedicati in colori fl uorescenti.<br />

Verde, giallo, arancio,<br />

rosa... Una pennellata<br />

di allegria per illuminare il<br />

grigio, il nero o il bianco<br />

della carrozzeria.<br />

All’interno, però, a ben<br />

vedere una differenza c’è<br />

e consiste nel pulsante<br />

posto sul tunnel centrale<br />

davanti alla leva del<br />

cambio. Premendolo si<br />

sceglie quale carburante<br />

utilizzare. Dopo l’avviamento,<br />

sempre a benzina,<br />

ci vogliono in media 100<br />

secondi per il passaggio,<br />

che viene segnalato da<br />

un beep.


Cooper S<br />

Alla Mini (intesa come<br />

marca) piace parlare<br />

della Mini (nel senso della<br />

macchina) come di<br />

un’auto di successo, non<br />

di moda. Perché le mode<br />

passano, risentono delle<br />

crisi e vengono superate<br />

da altre nuove mode.<br />

La Mini, invece, non<br />

smette mai di essere<br />

trendy, della crisi se ne<br />

fa un ricco baffo e sembra<br />

destinata a durare<br />

per sempre (del resto ha<br />

proprio nella vetturetta<br />

che l’ha preceduta, e in<br />

un certo senso generata,<br />

un esempio preclaro<br />

di longevità).<br />

Sempre sulla cresta<br />

dell’onda, quindi, la Mini,<br />

che sa evolversi e diversificarsi,<br />

ampliando la<br />

gamma e trovando sempre<br />

nuovi spunti. Dalla<br />

Cabrio alla Clubman,<br />

dalla Diesel alla Ray la<br />

scelta è ampia. Poi c’è la<br />

Cooper S, che anche<br />

senza i kit JCW mantiene<br />

una posizione molto<br />

alta nella lista dei desideri<br />

di chi ha un debole<br />

per il cosiddetto “piacere<br />

di guida”. A tutti co-<br />

storo è dedicata la possibilità<br />

di pilotare la pepata<br />

inglesina sulla pista<br />

di “<strong>Quattroruote</strong>”.<br />

Tutti in fila, allora, per<br />

provare in prima persona<br />

quanto la Mini Cooper<br />

S sia divertente, soprattutto<br />

da quando, nel<br />

2007, ha optato per i<br />

motori nati dalla collaborazione<br />

tra BMW e<br />

Peugeot-Citroën.<br />

Quando li abbiamo provati,<br />

un paio d’anni fa<br />

appunto, abbiamo sottolineato<br />

come i numeri, in<br />

questo caso, siano poco<br />

significativi (e in effetti<br />

gli aridi dati da scheda<br />

tecnica non si discostano<br />

poi troppo da quelli<br />

dichiarati in precedenza).<br />

Perché 174 CV di potenza<br />

dicono poco, quando<br />

a parlare è un motore<br />

che sale senza esitazione<br />

fino al limite dei giri,<br />

ma riesce a essere bello<br />

pieno anche ai bassi regimi,<br />

rendendo la Mini<br />

un’auto davvero divertente<br />

da guidare. Anche<br />

tra i birilli della nostra<br />

pista.<br />

La presa d’aria, simbolo<br />

di sportività, da sempre<br />

una delle peculiarità<br />

della Cooper S, è ormai<br />

solo una concessione<br />

all’estetica<br />

e all’emozione. Perché<br />

l’intercooler non è più<br />

sopra il motore,<br />

ma in basso, ed è<br />

la griglia sotto<br />

la targa a raffreddarlo<br />

Da guidare<br />

PRESTAZIONI<br />

rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

Velocità max<br />

223 km/h<br />

0-100 km/h<br />

7,0 s<br />

70-120 km/h<br />

10,2 s<br />

La Mini ha subito un leggero restyling nel 2007.<br />

I veri cambiamenti sono stati tutti sotto pelle,<br />

o meglio sotto il cofano. Perché con i motori<br />

nati dalla collaborazione tra la BMW e il Gruppo<br />

PSA il piacere di guida è balzato alle stelle<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 1.598 cm 3 ,<br />

4 cilindri benzina<br />

• 128 kW (174 CV)<br />

a 5.500 giri/min<br />

• 240 Nm da 1.600<br />

a 5.000 giri/min<br />

• 6 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Lunghezza 371 cm<br />

larghezza 168 cm<br />

altezza 141 cm<br />

• Massa 1.130 kg<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

53


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

c’è<br />

54<br />

OPEL INSIGNIA<br />

SPORTS TOURER<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 2.792 cm 3 ,<br />

6 cilindri a V benzina<br />

• 239 kW (325 CV)<br />

a 5.250 giri/min<br />

• 435 Nm<br />

a 5.250 giri/min<br />

• 6 marce<br />

• Trazione integrale<br />

• Vel. max 250 km/h<br />

• 0-100 km/h 6,3 s<br />

• Lunghezza 491 cm<br />

larghezza 208 cm<br />

altezza 152 cm<br />

• Massa 1.940 kg<br />

Da vedere<br />

Una sigla di tre lettere<br />

per identifi care<br />

la più potente auto<br />

di serie prodotta<br />

dalla Casa tedesca.<br />

Un bolide, anzi due,<br />

da 250 km/h<br />

OPC, ovvero Opel Performance<br />

Center.Basta “sciogliere”<br />

la divisione sportiva<br />

di Rüsselsheim, che proprio<br />

quest’anno festeggia il suo<br />

decimo compleanno, per<br />

capire che non ci troviamo<br />

di fronte (o al volante) di<br />

un’Insignia qualsiasi. Nello<br />

specifi co OPC signifi ca<br />

un 2.8 V6 turbo capace di<br />

erogare una potenza di 325<br />

CV e una coppia di 435 Nm.<br />

In questo caso, sì, i numeri<br />

parlano da soli e defi niscono<br />

la più potente auto di serie<br />

mai prodotta dalla Casa<br />

tedesca.<br />

E, visto che siamo in<br />

zona “perfomance”, ag-


Da guidare<br />

OPC Impronta decisamente<br />

SPORTS<br />

giungiamo anche che il<br />

V6 turbo, accoppiato a<br />

un cambio manuale a sei<br />

marce con il rapporto di<br />

trasmissione fi nale lievemente<br />

accorciato rispetto<br />

alle versioni Sport e<br />

Cosmo, spinge la Insignia<br />

OPC fi no alla velocità di<br />

250 km/h (autolimitata,<br />

come vuole la consuetudine<br />

tedesca), per uno scatto<br />

da 0 a 100 km/h in soli<br />

sei secondi e una ripresa<br />

in quinta da 80 a 120 km/<br />

h in 7,1 secondi.<br />

Prestazioni rese possibili<br />

da una diversa messa<br />

a punto della centralina di<br />

gestione del motore, dal-<br />

sportiva anche all’interno.<br />

Dalla pedaliera<br />

al volante tagliato<br />

in basso, è tutto<br />

un richiamo<br />

al mondo racing.<br />

E in modalità Sport<br />

i quadranti della<br />

strumentazione<br />

s’illuminano di rosso...<br />

l’aumento a 0,9 bar della<br />

pressione di sovralimentazione<br />

e da un sistema di<br />

scarico, sviluppato dalla<br />

Remus, che riduce la contropressione.<br />

All’Insignia OPC spetta,<br />

però, anche un altro primato,<br />

essendo la prima<br />

a offrire di serie una trasmissione<br />

4x4 autoadattativa<br />

con differenziale<br />

elettronico posteriore a<br />

slittamento limitato, la cui<br />

centralina di gestione è<br />

stata ricalibrata per adattare<br />

la distribuzione della<br />

coppia alla fi losofi a sportiva<br />

della sigla OPC.<br />

Il sistema elettronico<br />

FlexRide adatta, invece,<br />

l’escursione degli ammortizzatori<br />

e le altre funzioni<br />

di guida alle preferenze<br />

del guidatore: il passaggio<br />

dalla modalità Standard<br />

alla Sport porta a un irrigidimento<br />

delle sospensioni<br />

e a una riduzione del<br />

rollio, mentre lo sterzo diventa<br />

più diretto, la risposta<br />

dell’acceleratore più<br />

pronta e l’assetto si adegua<br />

alle nuove condizioni<br />

di marcia.<br />

Necessariamente potenziato<br />

anche il sistema frenante,<br />

che adotta dischi autoventilanti<br />

perforati maggiorati<br />

con pinze a quattro<br />

pistoncini, all’anteriore fi rmati<br />

Brembo.<br />

In Sport i quadranti della<br />

strumentazione s’illuminano<br />

di rosso. E questo ci porta<br />

all’interno dell’Insignia<br />

OPC, con il padiglione scuro,<br />

la particolare leva del<br />

cambio, il volante sportivo<br />

tagliato in basso e i sedili<br />

anteriori Recaro High Performance<br />

dal design corsaiolo,<br />

frutto di studi ergonomici.<br />

Fuori sono le prese d’aria a<br />

zanna di tigre integrate nei<br />

paraurti anteriori a dichiarare<br />

il tono aggressivo della<br />

vettura. I profi li sottoporta,<br />

i codolini, lo spoiler poste-<br />

Due versioni<br />

di carrozzeria, stessa<br />

grinta, annunciata<br />

dalle prese d’aria<br />

a zanna di tigre<br />

integrate nei paraurti<br />

anteriori e dal doppio<br />

scarico e riassunta<br />

nella sigla OPC<br />

riore, i cerchi specifi ci OPC<br />

(da 19 o 20’’), le cromature<br />

satinate e l’imponente doppio<br />

scarico cromato fanno il<br />

resto.<br />

La Insignia OPC viene declinata<br />

nella versione Sports<br />

(la quattro porte che<br />

potete guidare sulla nostra<br />

pista) e Sports Tourer, la<br />

station esposta nel nostro<br />

stand.<br />

PRESTAZIONI<br />

dati del costruttore<br />

Velocità max<br />

250 km/h<br />

0-100 km/h<br />

6,0 s<br />

80-120 km/h<br />

7,1 s<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 2.792 cm 3 ,<br />

6 cilindri a V benzina<br />

• 239 kW (325 CV)<br />

a 5.250 giri/min<br />

• 435 Nm a 5.250 giri/min<br />

• 6 marce<br />

• Trazione integrale<br />

• Vel. max 250 km/h<br />

• 0-100 km/h 6,0 s<br />

• Lunghezza 483 cm<br />

larghezza 208 cm<br />

altezza 150 cm<br />

• Massa 1.810 kg<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

55


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

Da vedere<br />

c’è<br />

56<br />

PORSCHE<br />

PANAMERA<br />

La sportività made<br />

in Stüttgart: dalla maxi<br />

alla coupé cattiva<br />

Prima fanno la Sport<br />

utility. Poi le mettono un<br />

motore turbodiesel. E<br />

ora ecco la berlina quattro<br />

porte. Sembra che la<br />

Porsche ci abbia preso<br />

gusto a ribaltare i luoghi<br />

comuni, che peraltro la<br />

descrivevano come una<br />

Casa ipertradizionalista,<br />

incapace di svincolarsi<br />

dalla logica della 911 monomodello.<br />

Ultimo tassello, dunque,<br />

di quest’opera di rinnovamento<br />

(che a ben vedere<br />

ha portato anche alla rinuncia<br />

al raffreddamento<br />

ad aria per il boxer sei<br />

cilindri) è la Panamera,<br />

che può senza particolari<br />

rischi essere defi nita una<br />

delle principali novità dell’anno.<br />

Diffi cile mettere tutti<br />

d’accordo sulla linea, com’è<br />

evidente navigando<br />

tra i siti e i blog degli appassionati:<br />

la Porsche ha,<br />

infatti, scelto un design<br />

controverso, abbastanza<br />

lontano dal classico tre<br />

volumi con bagagliaio<br />

pronunciato e più vicino al<br />

concetto di fastback (che,<br />

del resto, è stato adottato<br />

anche dalla recentissima<br />

Aston Martin Rapide).<br />

Ma, se sullo stile si può<br />

discutere, senza dubbio i<br />

dubbi che questa sia una<br />

“vera” Porsche scompaiono<br />

parlando della meccanica:<br />

il motore otto cilindri<br />

da 4.8 litri è declinato<br />

in due versioni, aspirata e<br />

turbo, la prima con 400<br />

CV, l’altra con 500. Allo<br />

stand di “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

sarà presente la seconda,<br />

che dispone di serie della<br />

trazione integrale e dell’ormai<br />

leggendario cambio<br />

PDK a doppia frizione<br />

(adottato, peraltro, anche<br />

da tutte le altre Porsche).<br />

Una combinazione che<br />

garantisce straordinarie<br />

performance: a prescindere<br />

dalla velocità massima<br />

(303 km/h), che è un<br />

dato puramente indicativo,<br />

fa impressione l’accelerazione<br />

per raggiungere<br />

i 100 km/h, che è di<br />

poco superiore ai quattro<br />

secondi. Considerando<br />

che l’auto pesa quasi due<br />

tonnellate, si capisce che<br />

la straripante cavalleria<br />

non è sprecata. Un’annotazione<br />

sul prezzo: la più<br />

potente delle Panamera<br />

costa 139.000 euro, valore<br />

in linea con quello delle<br />

concorrenti.<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 4.806 cm 3 ,<br />

8 cilindri benzina<br />

• 368 kW (500 CV)<br />

a 6.000 giri/min<br />

• 700 Nm<br />

a 2.250 giri/min<br />

• 7 marce sequenziale<br />

• Trazione integrale<br />

• Vel. max 303 km/h<br />

• 0-100 km/h 4,2 s<br />

• Lunghezza 497 cm<br />

larghezza 191 cm<br />

altezza 142 cm<br />

• Massa 1.970 kg<br />

Qualcuno avrà pure da ridire sulla linea, ma in quanto a comportamento<br />

stradale la Panamera dà la paga a molte blasonate rivali. Specie se a essere<br />

guidata è la versione Turbo da 500 cavalli, in grado di superare i 300 km/h


Da guidare<br />

CAYMAN S<br />

La Cayman che si potrà<br />

provare sulla pista<br />

di “<strong>Quattroruote</strong>” è la S,<br />

dotata del sei cilindri<br />

3.4 con 320 CV. Viene<br />

da molti considerata come<br />

la Porsche più divertente<br />

da guidare, per la potenza<br />

e la genuinità<br />

del comportamento<br />

stradale, che la rendono<br />

uno strumento perfetto<br />

nel misto veloce<br />

C’è chi dice che la<br />

Porsche più fedele al<br />

concetto originario di<br />

sportiva made in Stüttgart<br />

sia la Cayman. Per<br />

la linea, certo: del resto,<br />

il portellone, Ferry Porsche<br />

lo aveva previsto<br />

per la prima 911, salvo<br />

poi rinunciarvi per insormontabili<br />

problemi<br />

tecnici. E poi per la meccanica,<br />

che decreta un<br />

comportamento stradale<br />

fra i migliori della Casa<br />

(anzi, c’è chi giura che in<br />

molte occasioni la Cayman<br />

si comporti meglio<br />

dell’icona 911).<br />

Perché la coupé è stata<br />

studiata per essere<br />

qualcosa di più di una<br />

Boxster col tetto fisso;<br />

è, molto probabilmente,<br />

la sportiva più pura che<br />

ci sia nella gamma Porsche,<br />

dove la purezza<br />

va intesa come grande<br />

potenza unita a un’altrettanto<br />

notevole leggerezza<br />

(altrimenti le<br />

varie 911 Turbo e GT2/3<br />

avrebbero la meglio,<br />

volendo considerare la<br />

“brutalità” tout court).<br />

Il motore è la classica<br />

esecuzione a sei cilindri,<br />

con cubatura di 3.4 litri<br />

(la 911 può essere 3.6<br />

oppure 3.8) e potenza di<br />

320 CV. Il tutto è applicato<br />

su un corpo vettura<br />

di 1.350 kg ed è gestito<br />

da un cambio manuale<br />

(il PDK doppia frizione si<br />

può avere a richiesta).<br />

Per decidere quale tipo<br />

di guida adottare si può<br />

intervenire manualmente<br />

sul controllo della stabili-<br />

PRESTAZIONI<br />

rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

Velocità max<br />

275 km/h<br />

0-100 km/h<br />

5,6 s<br />

70-100 km/h<br />

4,9 s<br />

tà e sulle sospensioni, che<br />

nel mode Sport diventano<br />

rigidissime. Ciò serve<br />

in pista, dove del resto la<br />

Cayman S se la cava alla<br />

grande, ma impone signifi<br />

cative rinunce quanto a<br />

comodità di marcia, perché<br />

ogni sobbalzo delle<br />

ruote si ripercuote violentemente<br />

all’interno.<br />

La Cayman S che sarà<br />

possibile testare sulla<br />

pista di “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

ha un prezzo di listino<br />

di 65.000 euro più gli<br />

optional (e i porschisti<br />

sanno quanto possano<br />

incidere sul conto finale);<br />

volendo risparmiare,<br />

si può rimanere sulla<br />

Cayman normale con<br />

motore 3 litri e 265 CV:<br />

prevedere un assegno di<br />

49.000 euro...<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 3.436 cm 3 ,<br />

6 cilindri benzina<br />

• 235 kW (320 CV)<br />

a 7.200 giri/min<br />

• 370 Nm<br />

a 4.750 giri/min<br />

• 6 marce<br />

• Trazione posteriore<br />

• Lunghezza 435 cm<br />

larghezza 180 cm<br />

altezza 130 cm<br />

• Massa 1.355 kg<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

57


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

Da vedere<br />

c’è<br />

58<br />

SMART<br />

ed<br />

fortwo<br />

Come electric drive.<br />

In anteprima<br />

al nostro stand<br />

la fortwo a emissioni<br />

zero. Sarà<br />

in vendita dal 2012<br />

Di una Smart convertita<br />

all’elettricità si parlava da<br />

tempo. Dal 19 novembre,<br />

però, la fortwo con motore<br />

elettrico viene effettivamente<br />

prodotta nello stabilimento<br />

di Hambach. La<br />

commercializzazione è prevista<br />

soltanto nel 2012.<br />

Quindi quella che trovate<br />

esposta nel padiglione 26 è<br />

un “mock up”, cioè un modello<br />

statico.<br />

La fortwo “ed” di prossima<br />

generazione ha molto<br />

poco da spartire con quella<br />

a emissioni zero della prima<br />

serie. Le batterie, ora<br />

agli ioni di litio, occupano<br />

minor spazio e sono collocate<br />

sotto il pavimento al<br />

posto del serbatoio. Le dimensioni<br />

del bagaglio e<br />

l’abitabilità restano, quindi,<br />

le stesse degli analoghi<br />

modelli alimentati a benzina<br />

o a gasolio. Fornite dalla<br />

Tesla, hanno anche tempi<br />

di ricarica più brevi delle<br />

precedenti.<br />

Il nuovo motore, posizionato<br />

al retrotreno, sviluppa<br />

30 kW (41 CV) e assicura<br />

una coppia di 120 Nm.<br />

Caratteristiche che consentono<br />

alla citycar di<br />

scattare da 0 a 60 km/h in<br />

6,5 secondi. Quanto alla<br />

velocità massima, un limitatore<br />

elettronico la blocca<br />

a 100 km/h.<br />

Il punto debole di questa<br />

e di tutte le auto elettriche<br />

rimane l’autonomia: 115 km<br />

con una ricarica completa,<br />

inferiore di almeno quattro<br />

volte a quella di una fortwo<br />

a benzina, per non parlare<br />

della parsimoniosa Cdi. Imbattibili,<br />

d’altro canto, restano<br />

i costi d’esercizio: in<br />

base alla tariffe in vigore in<br />

Germania, per percorrere<br />

100 km si spenderebbero<br />

soltanto due euro.<br />

La fortwo elettrica è la<br />

protagonista del progetto<br />

“e-mobility Italy” che, dal<br />

24 novembre, sta selezionando<br />

i primi 100 connazionali<br />

che dal prossimo<br />

anno viaggeranno in elettrico.<br />

I contenuti dell’offerta<br />

e le modalità di partecipazione<br />

sono disponibili<br />

su www.e-mobilityitaly.<br />

it. Le “ed” verranno noleggiate<br />

per due anni a un<br />

canone mensile di 400<br />

euro (più Iva), cui si devono<br />

aggiungere i 25 delle<br />

ricariche.<br />

La Smart fortwo<br />

electric drive,<br />

della quale<br />

è già iniziata<br />

la produzione, verrà<br />

commercializzata<br />

dal 2012, ma 100<br />

italiani potranno<br />

guidarla già dall’anno<br />

prossimo nell’ambito<br />

del progetto<br />

“e-mobility Italy”


Forse non sarete mai colti<br />

da quell’appassionata follia<br />

che conduce a gesti assolutamente<br />

e meravigliosamente<br />

irrazionali. Ragione<br />

in più - consentiteci il gioco<br />

di parole - per non perdere<br />

l’occasione di portare in giro<br />

per la nostra pista la fortwo<br />

cabrio Brabus.<br />

Le attenzioni di un preparatore<br />

di quelli con la P<br />

maiuscola hanno trasformato<br />

la citycar - sfi ziosa<br />

sì, ma non certo cattiva -<br />

in una piccola peste da<br />

100 CV/litro, una follia su<br />

quattro ruote anche per<br />

quanto riguarda il prezzo,<br />

che supera con facilità i<br />

20.000 euro.<br />

Esclusiva per defi nizione,<br />

la fortwo cabrio presenta<br />

un interno molto<br />

curato, in cui spiccano i<br />

sedili decisamente più ricchi<br />

rispetto a quelli delle<br />

altre versioni.<br />

Fuori, invece, le sue stesse<br />

proporzioni le impediscono<br />

di assumere un<br />

aspetto (o un comportamento)<br />

sportivo.<br />

A bilanciare gli effetti di<br />

un passo sicuramente<br />

troppo corto rispetto alle<br />

prestazioni provvede<br />

l’elettronica, l’unica in grado<br />

di contrastare un eventuale<br />

(e disastroso) sovra-<br />

sterzo. Nessuna cura è<br />

stata, invece, trovata per<br />

il cambio, che rimane lento<br />

anche nei passaggi più<br />

veloci. Un problema comune<br />

a tutte le Smart,<br />

che toglie alla Brabus la<br />

possibilità di essere una<br />

macchinetta davvero divertente<br />

da guidare.<br />

Il che nulla toglie al fascino<br />

esclusivo di questa<br />

particolarissima citycar,<br />

che è, appunto, unica nel<br />

suo genere e per questo<br />

dedicata a un manipolo di<br />

appassionati.<br />

Da guidare<br />

fortwo cabrio<br />

Brabus<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 999 cm 3 ,<br />

3 cilindri benzina<br />

• 72 kW (98 CV)<br />

a 5.500 giri/min<br />

• 140 Nm<br />

a 3.500 giri/min<br />

• 5 marce<br />

• Trazione posteriore<br />

• Lunghezza 270 cm<br />

larghezza 156 cm<br />

altezza 153 cm<br />

• Massa 810 kg<br />

PRESTAZIONI<br />

dati del costruttore<br />

Velocità max<br />

155 km/h<br />

0-100 km/h<br />

9,9 s<br />

Consumo misto<br />

5,4 litri/100 km<br />

Pensata<br />

per gli afi cionados<br />

della marca,<br />

la fortwo cabrio<br />

Brabus dichiara<br />

una velocità<br />

massima<br />

di 155 km/h<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

59


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

Da vedere<br />

c’è<br />

60<br />

SUZUKI<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 1.870 cm 3 ,<br />

4 cilindri turbodiesel<br />

• 95 kW (129 CV)<br />

a 3.750 giri/min<br />

• 300 Nm<br />

a 2.000 giri/min<br />

• 5 marce<br />

• Trazione integrale<br />

• Vel. max 170 km/h<br />

• 0-100 km/h 13,2 s<br />

• Lunghezza 430 cm<br />

larghezza 181 cm<br />

altezza 170 cm<br />

• Massa 1.630 kg<br />

GRAND<br />

VITARA<br />

L’inossidabile<br />

fuoristrada<br />

è un ottimo<br />

compromesso<br />

tra le esigenze<br />

della guida<br />

on e off-road.<br />

E per le emozioni<br />

forti c’è<br />

la Swift Sport<br />

In mezzo a tante proposte<br />

tutta apparenza e<br />

niente sostanza, la Grand<br />

Vitara resta una fuoristrada<br />

vera, con tutto<br />

quello che serve al posto<br />

giusto. Tra le poche<br />

Sport utility a conservare<br />

le marce ridotte e un<br />

telaio suffi cientemente<br />

robusto per sopportare<br />

anche contatti gravosi,<br />

la Suzuki mantiene una<br />

vocaazione off-road.<br />

E lo dimostra appena<br />

abbandona l’asfalto e<br />

mette le ruote sulla terra,<br />

anche su fondi particolarmente<br />

accidentati<br />

e insidiosi. Affi dandosi a<br />

un sistema di trazione integrale<br />

a tre differenziali,<br />

di cui quello centrale<br />

bloccabile (elettricamente)<br />

con un comando dall’abitacolo,<br />

supera ostacoli<br />

piuttosto impegnativi<br />

senza indecisioni.<br />

L’ultima versione se la<br />

cava decisamente bene<br />

anche sulle salite molto<br />

ripide e lungo le discese<br />

altrettanto impervie,<br />

grazie all’adozione di<br />

due dispositivi particolarmente<br />

efficaci come<br />

l’Hill Hold Control e<br />

l’Hill Descent Control.<br />

Il primo assiste il conducente<br />

nel caso di una<br />

ripartenza su una forte<br />

pendenza, tenendo<br />

ferma la vettura per il<br />

tempo che basta a riattaccare<br />

la frizione e a<br />

trasferire il piede dal<br />

freno all’acceleratore. Il<br />

secondo dispositivo tiene<br />

sotto controllo la velocità<br />

della Grand Vitara<br />

nelle discese molto ripide<br />

con bassa aderenza,<br />

lasciando al conducente<br />

soltanto il compito<br />

di seguire la traiettoria<br />

migliore.<br />

Numerose novità anche<br />

dentro l’abitacolo, a<br />

livello sia della strumentazione,<br />

cui è stato aggiunto<br />

un display, sia dei<br />

comandi. Quelli al volante<br />

sono anche illuminati.<br />

A parte l’adozione di due<br />

nuove motorizzazioni a<br />

benzina, rispettivamente<br />

di 3.2 e 2.4 litri, la Grand<br />

Vitara ha migliorato anche<br />

qualche dettaglio<br />

tecnico, soprattutto in<br />

tema di sicurezza.<br />

Su asfalto non sfi gura,<br />

anzi riesce a mascherare<br />

bene i tradizionali limiti<br />

delle vetture a baricentro<br />

alto. Vanta un brillante<br />

motore, magari un po’<br />

troppo rumoroso ai regimi<br />

più alti, e garantisce un<br />

buon feeling con la strada,<br />

malgrado i limiti del cambio:<br />

un cinque marce a<br />

corsa piuttosto lunga che<br />

non ama l’uso sportivo.<br />

L’ultima versione della Grand<br />

Vitara ha caratterizzazione<br />

più sportiva, messa in risalto<br />

dal nuovo design della griglia<br />

e dei paraurti. Inedite<br />

anche le ruote in lega da 17’’<br />

(a richiesta pure da 18’’ e 19’’).<br />

A distinguerla, anche<br />

l’integrazione della freccia<br />

nei retrovisori esterni


SWIFT<br />

Da guidare<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 1.586 cm 3 ,<br />

4 cilindri benzina<br />

• 92 kW (125 CV)<br />

a 6.800 giri/min<br />

• 148 Nm<br />

a 4.800 giri/min<br />

• 5 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Lunghezza 377 cm<br />

larghezza 169 cm<br />

altezza 150 cm<br />

• Massa 1.105 kg<br />

Ti metti al posto guida e<br />

capisci subito che questa<br />

è un’auto che vuole compiacere,<br />

ma solo chi ha il<br />

volante tra le mani. Solo<br />

lui (o lei). E gli altri? Devono<br />

fare qualche sacrifi<br />

cio, soprattutto a livello<br />

di confort, e godere solo<br />

di rifl esso delle emozioni<br />

di chi ha il privilegio di affondare<br />

il piede sull’acceleratore.<br />

Intendiamoci, i cavalli a<br />

disposizione sono tanti,<br />

soprattutto in rapporto<br />

alla massa, ma non troppi.<br />

Per dirla in un altro modo,<br />

la Swift non è un’auto<br />

diffi cile da guidare. Ha un<br />

buon feeling con la strada,<br />

reagisce bene alle sollecitazioni,<br />

vira piatta, ben<br />

attaccata all’asfalto e non<br />

è mai imprevedibile. Dunque,<br />

oltre che divertente,<br />

è anche sicura (l’Esp di<br />

serie è comunque vigile).<br />

Peccato per il cambio: so-<br />

La piccola sportiva giapponese sfi ora i 200<br />

all’ora e ha un gran bel temperamento.<br />

Dà sensazioni forti, è divertente da guidare,<br />

ma anche sicura. E, importante di questi<br />

tempi, vanta un favorevolissimo rapporto<br />

qualità/prezzo. Inoltre è una delle più<br />

simpatiche in circolazione. Insomma, vale<br />

la pena farci un giro. Provare per credere<br />

PRESTAZIONI<br />

rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

Velocità max<br />

194,5 km/h<br />

0-100 km/h<br />

8,5 s<br />

70-100 km/h<br />

8,3 s<br />

lo cinque marce e piuttosto<br />

corte, che costringono<br />

a darci dentro con la leva.<br />

E con l’effetto, nemmeno<br />

tanto secondario, di tenere<br />

alto il tono di voce del<br />

motore.<br />

Se poi si mette nel conto<br />

anche la scarsa predisposizione<br />

ad assorbire le irregolarità<br />

della strada, ecco<br />

spiegato perché viene<br />

giudicata un po’ faticosa.<br />

Tutto sommato, però, è<br />

un limite che si può sopportare<br />

se si considera<br />

l’impostazione corsaiola<br />

della vettura.<br />

Roba per appassionati,<br />

giovanotti, ma anche ragazze<br />

sprint, certo non<br />

insensibili al prezzo. E da<br />

questo punto di vista il listino<br />

Suzuki riesce ad accontentare<br />

davvero tanti.<br />

Infatti per la Swift Sport si<br />

spende relativamente poco<br />

(16.141 euro), a fronte di<br />

buoni contenuti.<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

61


Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

c’è<br />

62<br />

TOYOTA<br />

Da vedere<br />

La piccola jap sfi da<br />

la Smart: l’ibrida punta<br />

tutto sulla tecnologia<br />

Per anni la Smart ha<br />

dominato il settore delle<br />

citycar minuscole, anche<br />

perché di reali concorrenti<br />

(non tanto per il<br />

prezzo, quanto per la fi -<br />

losofi a progettuale) non<br />

ce ne sono state. Ora, con<br />

l’arrivo della Toyota iQ,<br />

gli equilibri di questo particolarissimo<br />

segmento di<br />

mercato sono destinati a<br />

mutare radicalmente.<br />

La piccoletta giapponese<br />

punta senza mezzi termini<br />

a rubare clienti alla tedesca,<br />

ma intende farlo con<br />

una formula decisamente<br />

inedita, a partire dallo<br />

stile. Che dice addio alle<br />

solite linee piuttosto scontate<br />

delle altre Toyota per<br />

introdurre un’interpretazione<br />

sbarazzina e à la<br />

page dell’auto da traffi co<br />

urbano.<br />

Corta, è corta; anzi<br />

cortissima, visto che non<br />

arriva neppure a tre metri.<br />

Ma, soprattutto, è larga:<br />

170 centimetri, il che,<br />

unito a sbalzi in pratica<br />

inesistenti e a un passo<br />

alquanto lungo, disegna<br />

equilibri estetici oltremodo<br />

peculiari.<br />

Anche le capacità di carico<br />

sono uniche: dietro i<br />

sedili anteriori sono ricavati<br />

due posti diseguali.<br />

Uno è in grado di ospitare<br />

un adulto normale; l’altro,<br />

se il sedile guida viene arretrato<br />

del tutto, assicura<br />

una seduta confortevole<br />

soltanto a un bambino.<br />

Ciò signifi ca che occorre<br />

scegliere: o si tengono i<br />

sedili posteriori in loco e<br />

si rinuncia al bagagliaio,<br />

oppure si utilizza il vano<br />

di carico e i passeggeri<br />

dietro rimangono a casa.<br />

Piuttosto sorprendentemente,<br />

l’impostazione<br />

meccanica è tradizionale,<br />

con motore anteriore<br />

e sospensioni classiche<br />

(MacPherson davanti e<br />

asse torcente dietro). Per<br />

quanto riguarda il propulsore<br />

la scelta è limitata al<br />

tre cilindri già visto su Aygo,<br />

declinato nelle versioni<br />

1.0 e 1.3. Volendo (cioè pagando)<br />

si può avere il cambio<br />

automatico. Tutto perfetto,<br />

quindi? Non proprio.<br />

Le frenate sono un po’<br />

lunghe e i consumi non<br />

sono microscopici come<br />

sarebbe lecito aspettarsi.<br />

Infi ne il prezzo, che parte<br />

da oltre 12.000 euro, non<br />

è certamente alla portata<br />

di tutti.<br />

iQ<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 998 cm 3<br />

3 cilindri benzina<br />

• 50 kW (68 CV)<br />

a 6.000 giri/min<br />

• 91 Nm<br />

a 4.800 giri/min<br />

• 5 marce<br />

• Trazione anteriore<br />

• Vel. max 150 km/h<br />

• 0-100 km/h 14,7 s<br />

• Lunghezza 299 cm<br />

larghezza 168 cm<br />

altezza 150 cm<br />

• Massa 860 kg


A sinistra, la piccolissima<br />

iQ. Nelle due foto a destra,<br />

la tecnologicissima Prius.<br />

Solo superlativi assoluti<br />

per le Toyota presenti<br />

al Motor Show. La prima<br />

è esposta allo stand,<br />

la seconda vi aspetta<br />

in pista per farvi<br />

provare l’emozione<br />

dell’alimentazione ibrida<br />

Da guidare<br />

PRIUS<br />

Si può discutere per anni<br />

sul senso delle automobili<br />

ibride o sul fatto<br />

che esse rappresentino<br />

o meno il non plus ultra<br />

in fatto di compatibilità<br />

ambientale, ma è assolutamente<br />

certo che la<br />

Toyota Prius è l’ibrida<br />

per eccellenza.<br />

Ormai giunta alla terza<br />

generazione, ribadisce<br />

le qualità conosciute,<br />

modificando però in maniera<br />

pesante l’impianto<br />

tecnico. La linea, come<br />

si può evincere dalle fo-<br />

to, è un’evoluzione della<br />

serie precedente, volta<br />

più a soddisfare esigenze<br />

aerodinamiche che<br />

non a suscitare brividi<br />

d’ammirazione nel pubblico.<br />

Ma sotto la scocca<br />

tutto cambia.<br />

Cambia il motore, che<br />

passa da 1.5 a 1.800, pur<br />

mantenendo la particolarità<br />

del ciclo Atkinson:<br />

ciò significa 100 CV (invece<br />

di 77) e una potenza<br />

di sistema pari a 136<br />

CV. Soltanto 89 i g/km<br />

emessi, grazie anche al-<br />

l’omologazione Euro 5.<br />

Nuovi anche il motore<br />

elettrico, il generatore,<br />

la centralina (al cui interno<br />

è l’inverter) e il riduttore<br />

epicicloidale by wire<br />

che funge da cambio automatico<br />

(ma non dà la<br />

possibilità di un utilizzo<br />

manuale).<br />

L’Hybrid Sinergy Drive,<br />

vero cuore del sistema,<br />

può propellere l’auto con<br />

la sola energia elettrica<br />

(soltanto fi no a due km e<br />

a non più di 50 km/h) oppure<br />

funzionare in com-<br />

PRESTAZIONI<br />

rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />

Velocità max<br />

182 km/h<br />

binazione con l’unità termica.<br />

Insomma un vero<br />

pezzo di bravura tecnica,<br />

testimoniata altresì da<br />

altre chicche come il tetto<br />

a cellule solari, che<br />

consente la ventilazione<br />

dell’abitacolo a veicolo<br />

fermo.<br />

I consumi sono ridotti<br />

del 20% rispetto al modello<br />

precedente, specialmente<br />

nei cicli urbani ed<br />

extraurbani. Da ultimo, il<br />

prezzo: si parte da 26.000<br />

euro e spiccioli per la versione<br />

d’ingresso.<br />

SCHEDA TECNICA<br />

• 1.798 cm 3 ,<br />

4 cilindri benzina-ibrido<br />

• 100 kW (136 CV)*<br />

• 142 Nm<br />

a 4.000 giri/min<br />

• Cambio automatico Cvt<br />

• Trazione anteriore<br />

• Lunghezza 446 cm<br />

larghezza 175 cm<br />

altezza 149 cm<br />

• Massa 1.395 kg<br />

* complessivi<br />

0-100 km/h<br />

11,3 s<br />

70-100 km/h<br />

5,8 s<br />

Daily <strong>Quattroruote</strong><br />

63

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