PRIMA PAGINA DAILY.indd - Quattroruote
PRIMA PAGINA DAILY.indd - Quattroruote
PRIMA PAGINA DAILY.indd - Quattroruote
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
MOTOR SHOW<br />
ISTRUZIONI<br />
PER L’USO<br />
VELOCITÀ<br />
IL TOP IN PISTA<br />
DALLA FERRARI<br />
AI MONOMARCA<br />
LO SHOW A DUE RUOTE<br />
I BIG E I FUNAMBOLI<br />
MEMORIAL BETTEGA<br />
I RALLY IN PARADISO<br />
QUATTRORUOTE C’È<br />
AL PADIGLIONE 26<br />
IL SALONE NEL SALONE<br />
www.quattroruote.it<br />
Speciale Motor Show Anno X Venerdì 4 dicembre 2009<br />
VALE<br />
SFIDA<br />
TUTTI<br />
Io risparmio fino al 40%* sulla RC Auto.<br />
Vieni a conoscere la mia tribù.<br />
WWW.LINEAR.IT<br />
Ti aspettiamo allo stand Linear, ingresso Costituzione.<br />
Puoi scoprire tutti i vantaggi Linear, avere un preventivo<br />
ed entrare a far parte del<br />
* Percentuale di risparmio calcolata confrontando i premi pubblicati da nel mese di novembre 2008, sullo speciale Assicurazioni Auto.
Guida alla visita<br />
CINQUE GIORNI<br />
STRAORDINARI<br />
È una vittoria di tutti, essere qui, a Bologna,<br />
in questo lungo weekend di dicembre. A vivere<br />
l’edizione n° 34, all’insegna dello spettacolo<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
2<br />
SUPPLEMENTO A QUATTRORUOTE<br />
•<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
MAURO TEDESCHINI<br />
CONDIRETTORE<br />
CARLO CAVICCHI<br />
DIREZIONE ARTISTICA<br />
VANDA CALCATERRA<br />
A CURA DI<br />
MANUELA PISCINI<br />
REVISIONE TESTI<br />
MASSIMO BIANCHI<br />
TESTI: LORENZO CASCIOLI, GIANNI COGNI,<br />
EMILIO DELEIDI, FABRIZIO FORMENTI,<br />
MARCO GHEZZI, DARIO LUCCHESI,<br />
GIAN LUCA PELLEGRINI, MANUELA PISCINI<br />
FOTO: BETTIOL - PAPETTI<br />
RACE&MOTION<br />
UFFICIO GRAFICO: FEDELE ABBADESSA<br />
(VICE CAPO REDATTORE) - CARLO ANNONI<br />
BARBARA BOSSI IVANA FOTI<br />
MASSIMILIANO LAI - CLAUDIA TATTI<br />
FRANCESCA TOSELLI<br />
ARCHIVIO: GUIDO TRACCANELLA<br />
(RESPONSABILE) - MASSIMO CALZONE<br />
ANNA DAVÌ - LINO MATTIA<br />
•<br />
EDITORIALE DOMUS S.p.A.<br />
VIA GIANNI MAZZOCCHI, 1/3<br />
20089 ROZZANO (MI)<br />
TEL. 02824721 - FAX 0257500132<br />
E-MAIL: REDAZIONE@QUATTRORUOTE.IT<br />
Abbiamo rischiato di<br />
non trovarci qui, per questo<br />
appuntamento che si<br />
ripete da 34 anni e che sa<br />
sempre richiamare sotto<br />
le Torri migliaia di appassionati.<br />
C’è voluta tutta la<br />
caparbietà di Promotor<br />
International, l’ente organizzatore<br />
del Motor Show,<br />
per aprire i cancelli della<br />
Fiera di Bologna.<br />
In questa, che è stata<br />
battezzata per più di una<br />
ragione “Edizione straordinaria”,<br />
il Motor Show si<br />
presenta con una parte<br />
espositiva più concentrata<br />
rispetto al passato, soprattutto<br />
nei padiglioni<br />
centrali del quartiere fi eristico,<br />
ma con una sezione<br />
eventi assolutamente<br />
ricca, con gare, competizioni<br />
e test drive di prodotto<br />
a quattro e a due<br />
ruote, sia sull’arena gare<br />
sia su aree esterne appositamente<br />
allestite.<br />
Cinque giornate di puro<br />
spettacolo e di contenuti<br />
che riportano la manifestazione<br />
alle sue origini,<br />
fatte di entusiasmo e<br />
amore per il mondo dei<br />
EDITORE<br />
GIOVANNA MAZZOCCHI BORDONEI<br />
DIRETTORE EDITORIALE<br />
MARCELLO MINERBI<br />
•<br />
BRAND MANAGER:<br />
NICOLA LICCI<br />
MARKETING MANAGER:<br />
ROBERTO MASTROSTEFANO<br />
PUBBLICITÀ<br />
DIREZIONE GENERALE<br />
PUBBLICITÀ<br />
GABRIELE VIGANÒ<br />
DIREZIONE VENDITE:<br />
GIUSEPPE GISMONDI<br />
motori in tutte le sue possibili<br />
declinazioni.<br />
Cominciamo a vederle,<br />
nei dettagli, le tante variazioni<br />
sul tema che questo<br />
Motor Show ha saputo<br />
orchestrare, modulando<br />
la presenza degli espositori<br />
all’interno dei padiglioni<br />
con l’intenso calendario<br />
di attività esterne,<br />
non solo sportive.<br />
PADIGLIONE 25<br />
Ecologia e motorismo<br />
storico: questo l’insolito<br />
binomio che caratterizza<br />
quest’ area espositiva. Il<br />
primo polo si chiama<br />
Ecocity, nome noto agli<br />
habitués del Motor Show.<br />
Il tema, quest’anno, è ancora<br />
più d’attualità, visto<br />
che sono già 600.000 le<br />
vetture bi-fuel sulle nostre<br />
strade. Tra gli espositori<br />
di spicco, il Consorzio<br />
Ecogas, che ospita Zavoli,<br />
uno dei leader mondiali<br />
per la produzione<br />
d’impianti di conversione<br />
a metano e Gpl da autotrazione,<br />
Assogasliquidi<br />
e Federmetano. Accanto<br />
a queste associazioni di<br />
RESPONSABILE DI TESTATA:<br />
ADELINA GEROSA<br />
TEL. 0282472502 - FAX 0282472385<br />
E-MAIL: PUBBLICITA@EDIDOMUS.IT<br />
Riproduzione vietata<br />
Fotolito: Editoriale Domus<br />
Stampa: Grafiche Mazzucchelli - Seriate (BG)<br />
Registrazione del Tribunale di Milano<br />
n° 416 del 11-06-1998<br />
COPYRIGHT © 2009 - EDITORIALE DOMUS S.P.A.<br />
È VIETATA LA RIPRODUZIONE,<br />
TOTALE O PARZIALE, DEL CONTENUTO DELLA<br />
PUBBLICAZIONE SENZA L’AUTORIZZAZIONE<br />
PREVENTIVA DELL’EDITORE
categoria ci sono alcune<br />
aziende. Vem Italia, per<br />
esempio, presenta la sua<br />
nuova gamma di veicoli<br />
commerciali ecologici,<br />
mentre Tazzari espone<br />
in anteprima mondiale<br />
la Zero, di cui parliamo<br />
più diffusamente a pagina<br />
16.<br />
Un’altra debuttante sul<br />
mercato italiano è Gonow<br />
Europe, che nel suo stand<br />
presenta la gamma della<br />
cinese Zhejang Gonow<br />
Auto, composta da fuoristrada<br />
e pick-up. Ed è una<br />
prima assoluta la Suv<br />
GS2, studiata espressamente<br />
per i gusti del Vecchio<br />
continente.<br />
Motor Show Racing<br />
Legend è il suggestivo<br />
nome dello spazio dedicato<br />
alle auto e alle moto<br />
che hanno fatto la storia<br />
delle competizioni sporti-<br />
ve, dalle granturismo alle<br />
regine dei rally alle Formula<br />
1, rappresentate attraverso<br />
alcuni pezzi unici<br />
provenienti dalle collezioni<br />
più prestigiose e<br />
ambientate ad hoc. Fitto<br />
anche il programma di<br />
convegni (elencati a pagina<br />
6) e di eventi nella<br />
MotorSport Arena (ampiamente<br />
illustrati nelle<br />
pagine 12 e seguenti).<br />
PADIGLIONE 26<br />
È quello che ci vede protagonisti<br />
in prima persona<br />
con tutto quello che è<br />
legato all’universo “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
e come “ospiti”<br />
dei 15 marchi automobilistici<br />
che hanno voluto<br />
essere presenti al Motor<br />
Show 2009. Trovate tutti<br />
i dettagli sul nostro stand<br />
da pagina 28, mentre le<br />
auto esposte sono pre-<br />
Ultim’ora<br />
PROGRAMMA GARE<br />
Quello che trovate nelle pagine<br />
che seguono è suscettibile<br />
di variazioni. Se avete<br />
un telefonino con Bluetooth<br />
avvicinatevi alle colonnine<br />
Linear per ricevere<br />
gli ultimi aggiornamenti.<br />
IN TRIBUNA<br />
Con il sole o con la pioggia,<br />
le gare più amate sono anche<br />
le più affollate. Presentarsi con<br />
una buona mezz’ora d’anticipo<br />
sull’orario d’inizio dovrebbe<br />
garantirvi un posto a sedere.<br />
VIP, CAMPIONI E C.<br />
Anche quest’anno al Motor Show<br />
sono attese molte personalità<br />
del mondo dello spettacolo<br />
e dello sport. Quasi sempre<br />
sono ospiti delle radio e delle aree<br />
di animazione in genere.<br />
A buon intenditor...<br />
MOTOR SHOW CLUB<br />
Potete iscrivervi alla community<br />
del Motor Show anche durante<br />
il Motor Show. Basta recarsi<br />
agli stand dei partner (Linear,<br />
Mediaset Premium, Coca-Cola,<br />
3 Italia, Erg) per perfezionare<br />
l’adesione e ottenere<br />
immediatamente i vantaggi legati<br />
all’iniziativa: sconti, agevolazioni<br />
e la possibilità di vincere<br />
un lettore Mp3.<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
3
sentate nei dettagli dalla<br />
pagina 34 in poi.<br />
Al padiglione 26 trovate<br />
anche la gigantesca pista<br />
slot a otto corsie del Consorzio<br />
Obbligatorio Oli<br />
Usati: un’occasione per<br />
tentare di vincere un corso<br />
di guida sicura e per<br />
approfondire la conoscenza<br />
delle tematiche<br />
legate allo smaltimento<br />
dei lubrifi canti esausti.<br />
Se, invece, v’interessa la<br />
tecnologia ibrida, fate un<br />
salto allo stand di Offi cine<br />
Burato, che espone i<br />
suoi veicoli bimodali che<br />
abbinano la benzina al<br />
gas o all’elettricità. Ricco<br />
di stimoli anche lo stand<br />
della Regione Emilia Romagna<br />
con il suo “Osservatorio<br />
regionale per<br />
l´educazione stradale e<br />
la sicurezza”. Le numerose<br />
iniziative, tra cui un<br />
“Gioco dell’oca stradale”,<br />
si rivolgono soprattutto<br />
ai giovani.<br />
PADIGLIONE 29<br />
È stato battezzato Car<br />
Racing Paddock Show e<br />
il nome la dice lunga sulle<br />
caratteristiche. Vuole, infatti,<br />
essere punto d’incontro<br />
tra i team e il pubblico.<br />
Una sorta di dietro<br />
le quinte delle gare più<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
4<br />
Guida alla visita<br />
note, con le squadre corse<br />
presenti al completo<br />
come in un vero paddock.<br />
PADIGLIONE 30<br />
Qui si vive in anteprima<br />
l’atmosfera di My Special<br />
Car Show, la manifestazione<br />
dedicata alle auto<br />
speciali e sportive la cui<br />
settima edizione è in programma<br />
a Rimini Fiera<br />
dal 26 al 28 marzo 2010.<br />
Un intero padiglione per<br />
la gioia degli appassionati<br />
del tuning e del car audio,<br />
presenti anche con i<br />
loro club. Questi ultimi<br />
sono chiamati a raccolta<br />
sabato 5 e domenica 6,<br />
giornate in cui sono in<br />
programma anche le fi nali<br />
Onecar. Lunedì 7 e martedì<br />
8 sono i sodalizi del<br />
tuning provenienti da tutta<br />
Italia a invadere il padiglione.<br />
Da segnalare il debutto<br />
della Uragano,<br />
coupé progettata e realizzata<br />
completamente a<br />
mano, senza computer.<br />
PADIGLIONE 31<br />
Mancava solo il casting<br />
per trovare i nuovi inquilini<br />
della casa più spiata<br />
d’Italia. Chi intende raggiungere<br />
Maicol, Massimo,<br />
Camila e gli altri pro-<br />
A gas, elettriche,<br />
miste... Le novità<br />
dell’autotrazione<br />
alternativa sono<br />
nel padiglione 25<br />
Sulle aree esterne<br />
Divertirsi outdoor<br />
Con i padiglioni e la MotorSport Arena, regina<br />
delle attività outdoor del Motor Show, le aree<br />
esterne sono uno dei punti di forza dell’edizione<br />
straordinaria. Qui siete voi i protagonisti<br />
dell’esperienza, a bordo delle vetture in prova,<br />
affi ancati dagli istruttori di alcune delle più<br />
prestigiose scuole di pilotaggio italiane.<br />
AREA 42/1 Va in scena il “Movimento<br />
su due ruote”, evento organizzato dal ministero<br />
delle Infrastrutture e dei Trasporti,<br />
in collaborazione con FMI – Federazione<br />
motociclistica italiana. Si tratta di corsi di guida<br />
sicura e di un appuntamento con un crash test<br />
a scopo dimostrativo fra un motociclo<br />
e un’autovettura, per mostrare gli effetti<br />
di questo, terribile, tipo di incidente.<br />
AREA 42/2 Un’altra prima assoluta<br />
per Bologna: il Tractor Pulling è una<br />
spettacolare prova di potenza tra mezzi<br />
(dal dragster al carro armato) che, su una pista<br />
di terra battuta lunga 100 metri, si confrontano<br />
nel traino di un apposito rimorchio zavorrato.<br />
Evidente la derivazione americana della sfi da.<br />
AREA 44 Ovvero la pista di “<strong>Quattroruote</strong>”.<br />
Ve ne parliamo diffusamente da pagina 28.<br />
AREA 45 Qui è Bridgestone - media sponsor<br />
del Motor Show – a proporre un’area test drive<br />
in cui tutti i visitatori muniti di patente<br />
hanno la possibilità di provare i nuovi<br />
pneumatici “eco-friendly” Ecopia, montati<br />
su vetture Toyota iQ e Prius.<br />
AREA 46 Presente anche quest’anno<br />
lo staff del Centro Guida Sicura ACI-SARA<br />
di Vallelunga che, con i propri istruttori<br />
e con le Mini, sono di supporto all’area<br />
espositiva dell’Automobile Club d’Italia.<br />
AREA 49 Anche Subaru conferma le sue<br />
prove prodotto a base di Forester e nuova<br />
Outback (in alto, i test drive dell’anno scorso).<br />
tagonisti della decima edizione<br />
del Grande Fratello<br />
ora in onda, può farlo gratuitamente<br />
attraverso lo<br />
speciale gioco a quiz multimediale<br />
messo a punto<br />
per scovare il “tuttologo”,<br />
ovvero un soggetto ferrato<br />
sulla storia del primo<br />
tra i reality.<br />
Nei 3.000 metri quadrati<br />
del padiglione 31, gestito<br />
da Premiere Spettacoli<br />
e Digitaly, c’è anche<br />
un’area game per disputare<br />
partite (on line) di<br />
poker Texas Hold’em sfi -<br />
dando artisti, ospiti e vip.<br />
Nella zona relax, infi ne, si<br />
segue in diretta la vita<br />
nella Casa attraverso la<br />
regia di Mediaset Premium.<br />
PADIGLIONE 32<br />
Con i suoi stand occupati<br />
dai team e dalle scuderie<br />
automobilistiche è<br />
il quartiere generale della<br />
passione; da non perdere<br />
se volete scoprire<br />
anche le ultime tendenze<br />
in tema di accessori e aftermarket<br />
per auto.<br />
PADIGLIONE 33<br />
Una novità del Motor<br />
Show 2009, nata dalla<br />
collaborazione tra Promotor<br />
International e Apt<br />
Emilia Romagna: attraversare<br />
questo padiglione<br />
signifi ca compiere un<br />
viaggio attraverso le eccellenze<br />
regionali in fatto<br />
di motori, ovvero la “nostra<br />
Motor Valley”. Lamborghini,<br />
Dallara, Ducato,<br />
Malaguti, Pagano, Toro<br />
Rosso, Bimota, Morini, ma<br />
anche musei e collezioni,<br />
senza dimenticare gli autodromi.<br />
Tutte realtà che<br />
si possono anche vivere<br />
in prima persona attraverso<br />
uno dei “sei itinerari<br />
sul territorio”, pensati<br />
per soddisfare ogni genere<br />
di patito, dal più sportivo<br />
al più tecnico, passando<br />
per il collezionista e il<br />
buongustaio. Se potete<br />
prolungare la permanenza<br />
a Bologna, un’occasione<br />
da non perdere. I pacchetti<br />
di due o tre giorni, comprensivi<br />
di visita al Motor<br />
Show, pernottamento e<br />
tour in Regione, possono<br />
essere visionati nel sito<br />
www.motorshow.it.<br />
PADIGLIONE 35<br />
Da sempre il paddock<br />
della Motor Sport Arena,<br />
il cui programma viene<br />
ampiamente illustrato<br />
nelle pagine che seguono.<br />
PADIGLIONE 36<br />
Un altro debutto assoluto<br />
di questa edizione<br />
straordinaria, il Moto Racing<br />
Paddock Show,<br />
sponsorizzato da Doctor<br />
Glass, che illustriamo a<br />
pagina 26, con le gare su<br />
due ruote.
CLICKING ADV<br />
Gpl Gratis *<br />
Swift, Alto e Splash Gpl<br />
Nasce la nuova generazione Suzuki con GPL di serie.<br />
*Swift, Alto e Splash nella versione a GPL senza sovrapprezzo grazie agli incentivi statali. Da oggi spostarsi ha un valore in più! Per colorare di verde la<br />
città, per muoversi senza limiti, per ridurre al minimo le emissioni. Per avere un’aria diversa. Scoprile in tutte le Concessionarie.<br />
Swift 1.3 GL GPL Consumo ciclo combinato: a GPL 7,8 l/100 km; a benzina 5,8 l/100 km - Emissioni CO2 ciclo combinato: a GPL 125 g/km; a benzina 140 g/km.<br />
Alto 1.0 GLX GPL Consumo ciclo combinato: a GPL 5,6 l/100 km; a benzina 4,4 l/100 km - Emissioni CO2 ciclo combinato: a GPL 93 g/km; a benzina 103 g/km.<br />
Splash 1.0 GLS GPL Consumo ciclo combinato: a GPL 6,6 l/100 km; a benzina 5,0 l/100km - Emissioni CO2 ciclo combinato: a GPL 108 g/km; a benzina 120 g/km.<br />
www.suzuki.it<br />
Le auto visualizzate hanno valore puramente indicativo.
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
6<br />
Venerdì 4 dicembre<br />
In programma<br />
Nella MotorSport Arena<br />
8.30 Formula 2000 Light qualifi cazioni<br />
9.10 Porsche Carrera Cup Italia prove libere-cronometrate<br />
9.40 Renault Clio Cup Italia quarti di fi nale<br />
10.10 Historic Challenge By Scuderia Bologna parata<br />
10.15 Tazzari Zero test drive<br />
10.35 Formula 2000 Light quarti di fi nale<br />
11.05 Porsche Carrera Cup Italia quarti di fi nale<br />
11.35 Renault Clio Cup Italia semifi nali<br />
11.55 Formula 2000 Light semifi nali<br />
12.15 Porsche Carrera Cup Italia semifi nali<br />
12.35 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
12.55 Subaru test drive<br />
13.25 Pagani Zonda Show<br />
13.35 Drifting GP<br />
13.50 Freestyle MX Contest<br />
14.30 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
14.50 Pagani Zonda Show<br />
15.00 Drifting GP<br />
15.15 Pagani Zonda Show<br />
15.25 Subaru test drive<br />
15.55 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
16.15 Porsche Carrera Cup Italia fi nale 3° posto<br />
16.25 Porsche Carrera Cup Italia fi nale 1° posto<br />
16.35 Renault Clio Cup Italia fi nale 3° posto<br />
16.45 Renault Clio Cup Italia fi nale 1° posto<br />
16.55 Formula 2000 Light finale 3° posto<br />
17.05 Formula 2000 Light fi nale 1° posto<br />
17.15 Historic Challenge By Scuderia Bologna gara<br />
18.15 Drifting GP<br />
Convegni e conferenze<br />
9.30 Centro Studi Promotor:<br />
“La situazione e le prospettive del mercato<br />
dell’auto”, conferenza stampa<br />
Centro Servizi, Blocco D, Sala Concerto<br />
9.30 Oss. per l’educazione stradale Regione<br />
Emilia Romagna e CSP: “Mobilità<br />
urbana e sicurezza stradale”, convegno –<br />
Pad. 36, Business Club, Sala Sinfonia<br />
11.00 Federaicpa – InterAuto News:<br />
“Dealer e informazione”, workshop<br />
Centro Servizi, Blocco D, Sala Concerto<br />
14.30 Aci, Anfi a e Unrae: “L’auto tra diffi coltà<br />
di mercato e vincoli normativi”, convegno<br />
Centro Servizi, Blocco D, Sala Concerto<br />
14.30 Scuderia Bologna:<br />
“Storia dell’automobilismo bolognese<br />
del dopoguerra”, convegno<br />
Pad. 33, Motor Valley<br />
15.30 MC Group:<br />
“Andamento del mercato e bilanci di concessionarie:<br />
problemi e prospettive”, convegno<br />
Centro Servizi, Blocco D, Sala Notturno<br />
16.00 Assomotoracing:<br />
“Storia dell’Ats: automobili,<br />
turismo, sport”, tavola rotonda<br />
Pad. 33, Motor Valley<br />
Sabato 5 dicembre<br />
Nella MotorSport Arena<br />
9.15 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli - Coppa Shell prove libere-cronometrate<br />
9.50 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli prove libere-cronometrate<br />
10.20 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli - Coppa Shell qualifi cazioni<br />
10.55 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli quarti di fi nale<br />
11.30 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli - Coppa Shell quarti di fi nale<br />
12.05 Ferrari FXX Show<br />
12.20 Freestyle MX Contest<br />
12.50 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
13.10 Ferrari FXX Show<br />
13.25 Formula ACI-CSAI<br />
13.30 Scuderia Ferrari F1 Pit Stop<br />
14.15 Formula ACI-CSAI<br />
14.20 Freestyle MX Contest<br />
14.50 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
15.10 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli - Coppa Shell semifi nali<br />
15.32 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli semifi nali<br />
15.54 Ferrari FXX Show<br />
16.09 Formula ACI-CSAI<br />
16.14 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli - Coppa Shell fi nale 3° posto<br />
16.25 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli - Coppa Shell fi nale 1° posto<br />
16.37 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli fi nale 3° posto<br />
16.48 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli fi nale 1° posto<br />
17.00 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
17.20 Yokohama Superbikers Drifting<br />
calendario calendarioo<br />
ario<br />
Per esigenze<br />
tecniche<br />
gli orari<br />
delle gare<br />
possono subire<br />
variazioni<br />
all’ultimo<br />
momento...<br />
Convegni<br />
e conferenze<br />
10.30 Offi cine Meccaniche Burato:<br />
“Presentazione mini pick-up<br />
Bambi”, conferenza stampa<br />
Pad. 26, stand<br />
11.00 Consorzio Sinergitec:<br />
“Storia del magnesio nel<br />
motorsport”, convegno<br />
Pad. 33, Motor Valley<br />
12.45 Aci Csai, Abarth e Tatuus:<br />
“Presentazione Formula Csai”,<br />
conferenza stampa<br />
Pad. 35 paddock<br />
14.00 Assomotoracing:<br />
“Storia della tecnica da corsa”,<br />
tavola rotonda<br />
Pad. 33, Motor Valley<br />
Domenica 5 dicembre<br />
Nella MotorSport Arena<br />
9.00 Bomboogie GT Challenge prove libere-cronometrate<br />
9.30 Formula Legend prove libere<br />
10.00 Lamborghini Show<br />
10.35 Bomboogie GT Challenge quarti di fi nale<br />
11.05 Tazzari Zero test drive<br />
11.25 Bomboogie GT Challenge semifi nali<br />
11.45 Pagani Zonda Show<br />
11.55 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
12.15 Yokohama Superbikers Drifting<br />
12.35 Subaru test drive<br />
13.05 Pagani Zonda Show<br />
13.15 Freestyle MX Contest<br />
13.55 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
14.15 Yokohama Superbikers Drifting<br />
14.35 Subaru test drive<br />
15.05 Formula Legend gara<br />
15.55 Lamborghini Show<br />
16.30 Preview Demolition Derby<br />
16.50 Yokohama Superbikers Drifting<br />
17.10 Pagani Zonda Show<br />
17.20 Bomboogie GT Challenge fi nale 3° posto<br />
17.30 Bomboogie GT Challenge fi nale 1° posto<br />
17.40 Subaru test drive<br />
18.10 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
Convegni e conferenze<br />
11.00 Gabriele Fabbri,<br />
Tazio Taraschi e Agenzia Risalto:<br />
“L’evoluzione tecnica nelle vetture<br />
da Gran Premio e corsa”, convegno<br />
Centro Servizi, Blocco D, Sala Concerto
Lunedì 7 dicembre<br />
Nella MotorSport Arena<br />
8.30 Subaru Impreza Cup prove libere-cronometrate<br />
9.05 Subaru Impreza Cup quarti di fi nale<br />
9.35 Tazzari Zero test drive<br />
10.00 Trofeo Supermotard HM Honda prove libere-cronometrate<br />
10.18 Trofeo Supermotard Suzuki prove libere-cronometrate<br />
10.36 Bomboogie Xtreme Supermotard Gr. A prove libere-cronom.<br />
10.54 Bomboogie Xtreme Supermotard Gr. B prove libere-cronom.<br />
11.12 Superchampion Minibike Motard prove libere-cronometrate<br />
11.35 Trofeo Supermotard HM Honda 1ª gara (10 giri)<br />
11.49 Trofeo Supermotard Suzuki 1ª gara (10 giri)<br />
12.03 Bomboogie Xtreme Supermotard Gr. A 1ª qualif. (10 giri)<br />
12.17 Bomboogie Xtreme Supermotard Gr. B 2ª qualif. (10 giri)<br />
12.31 Superchampion Minibike Motard prove libere-cronometrate<br />
12.45 Bomboogie Xtreme Supermotard gara recupero (8 giri)<br />
13.04 Trofeo Supermotard HM Honda 2ª gara (10 giri)<br />
13.19 Trofeo Supermotard Suzuki 2ª gara (10 giri)<br />
13.34 Bomboogie Xtreme Supermotard gara (12 giri)<br />
13.50 Superchampion Minibike Motard 2ª gara (10 giri)<br />
14.15 Findomestic Memorial Bettega prove libere<br />
14.50 Subaru Impreza Cup semifi nali<br />
15.15 Findomestic Memorial Bettega prove libere<br />
16.00 Subaru Impreza Cup fi nale 1° posto<br />
16.15 Subaru test drive<br />
16.45 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
17.05 Findomestic Memorial Bettega 2ª gara<br />
17.55 Findomestic Memorial Bettega Night Sprint semifi nali<br />
18.20 Bomboogie Historic Rally esibizione<br />
18.35 Findomestic Memorial Bettega Night Sprint fi nale 1° posto<br />
18.50 Premiazione Memorial Bettega Night Sprint<br />
Convegni e conferenze<br />
10.30 Consorzio Ecogas: “Gli stati generali degli<br />
installatori di impianti a gas”, convegno<br />
Centro Servizi, Blocco D, Sala Concerto<br />
15.30 Museimpresa: “Costruire un mondo”, convegno<br />
Pad. 33, Motor Valley<br />
Martedì 8 dicembre<br />
Nella MotorSport Arena<br />
8.30 Bomboogie Historic Rally prove libere-cronometrate<br />
9.15 Bomboogie Historic Rally quarti di fi nale<br />
9.45 Findomestic Memorial Bettega prove libere<br />
10.35 Findomestic Memorial Bettega 3ª gara<br />
11.25 Tazzari Zero test drive<br />
11.45 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
12.05 Findomestic Memorial Bettega 4ª gara<br />
13.00 Bomboogie Historic Rally<br />
13.20 Subaru test drive<br />
13.50 My Special Parade Subaru Club<br />
semifi nali<br />
14.10 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
14.30 Grande Punto test drive<br />
14.55 Bomboogie Historic Rally fi nale 3° posto<br />
15.05 Bomboogie Historic Rally fi nale 1° posto<br />
15.20 Scuola di Polizia Stunt Show powered by Yokohama<br />
15.40 Findomestic Memorial Bettega semifi nali<br />
16.10 Subaru test drive<br />
16.45 Findomestic Memorial Bettega fi nale 1° posto (2 manches)<br />
16.55 Findomestic Memorial Bettega fi nale 3° posto (2 manches)<br />
17.05 Findomestic Memorial Bettega fi nale 1° posto (2 manches)<br />
17.15 Premiazione Memorial Bettega<br />
17.30 Grande Punto test drive<br />
17.40 Demolition Derby<br />
...<br />
gare<br />
convegni<br />
Se avete<br />
un cellulare<br />
con Bluetooth,<br />
avvicinatevi<br />
alle colonnine<br />
Linear<br />
per ricevere<br />
gli ultimi<br />
aggiornamenti<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
7
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
8<br />
NOI SIAMO QUI<br />
Istruzioni per l’uso: la mappa<br />
TUTTO IL
padiglione<br />
per padiglione<br />
(senza dimenticare le aree esterne)<br />
I PADIGLIONI<br />
PAD. 25<br />
• Ecocity<br />
• Motor Show Racing Legend<br />
• Gonow Europa<br />
• Tazzari<br />
• Vem Italia<br />
PAD. 26<br />
• <strong>Quattroruote</strong><br />
• Osservatorio<br />
per l’Educazione Stradale<br />
e la Sicurezza della Regione<br />
Emilia-Romagna<br />
• Ministero dei Trasporti<br />
• Aci<br />
• Offi cine Meccaniche Burato<br />
PAD. 29<br />
• Car Racing Paddock Show<br />
PAD. 30<br />
• Anteprima<br />
My Special Car Show<br />
PAD. 31<br />
• Premiere Spettacoli e Digitaly<br />
(casting Grande Fratello)<br />
PAD. 32<br />
• Team e scuderie automobilistiche<br />
• Accessori<br />
• Aftermarket per auto<br />
PAD. 33<br />
• Motor Valley<br />
PAD. 35<br />
• Paddock<br />
PAD. 36<br />
• Moto Racing Paddock Show<br />
LE AREE ESTERNE<br />
AE 42/1<br />
Movimento su Due Ruote<br />
AE 42/2<br />
Tractor Pulling<br />
AE 44<br />
Pista <strong>Quattroruote</strong><br />
AE 45<br />
Test drive Bridgestone<br />
AE 46<br />
Test drive Aci-Sara<br />
AE 48<br />
MotorSport Arena<br />
AE 49<br />
Test drive Subaru<br />
Vieni<br />
a conoscere<br />
la mia Tribù.<br />
Ed entri<br />
a far parte<br />
del<br />
Stand Linear<br />
Ingresso<br />
Costituzione<br />
WWW.LINEAR.IT
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
10<br />
VELOCITÀ<br />
4<br />
D I C E M B R E<br />
Porsche Carrera Cup Italia<br />
DUELLO<br />
Nessun monomarca vanta tanti<br />
piloti con palmarès così<br />
prestigiosi. E le 911 GT3, ricche<br />
di ben 420 CV, garantiscono<br />
prestazioni di assoluta eccellenza<br />
Il carattere prettamente<br />
sportivo della 911 GT3<br />
Cup spinta dal 6 cilindri<br />
boxer da 420 CV si coniuga<br />
perfettamente con<br />
la tradizione che il marchio<br />
Porsche vanta nelle<br />
competizioni da oltre<br />
mezzo secolo. In altre<br />
parole, un mix vincente<br />
per la Carrera Cup Italia<br />
che, giunta nel 2009 alla<br />
terza edizione, si è già<br />
ritagliata uno spazio importante<br />
nel panorama<br />
automobilistico nazionale.<br />
Sia in termini di partecipanti<br />
sia sotto l’aspetto<br />
dell’agonismo in pista.<br />
La serie tricolore riservata<br />
alle vetture della<br />
Casa di Stoccarda si è,<br />
infatti, confermata come<br />
un monomarca d’élite,<br />
che vede al via alcuni tra<br />
i più accreditati specialisti<br />
delle ruote coperte.<br />
Nomi importanti come<br />
quelli dell’ex F.1 Emanuele<br />
Naspetti, di Massimo<br />
Monti, Luca Rangoni e<br />
Alessandro Zampedri.<br />
Due generazioni a con-<br />
fronto con i vari Alex<br />
Frassineti, Massimiliano<br />
Fantini, Andrea Sonvico<br />
e altri ancora, sempre in<br />
agguato per subentrare<br />
sul podio ai più anziani<br />
avversari.<br />
Alla fi ne quest’anno<br />
l’ha spuntata Alessandro<br />
Balzan, classe 1980, portacolori<br />
della Ebimotors-<br />
Centro Porsche Varese.<br />
Il veneto, succeduto nell’albo<br />
d’oro ad Andrea<br />
Boldrini e Luigi Ferrara,<br />
è stato il dominatore di<br />
una stagione che lo scorso<br />
aprile lo aveva visto<br />
esordire nel campionato<br />
cogliendo a Imola la prima<br />
delle quattro vittorie<br />
da lui messe a segno. Un<br />
successo schiacciante,<br />
ottenuto con un appuntamento<br />
d’anticipo, rendendo<br />
vana la rincorsa<br />
di Luca Rangoni (Centro<br />
Porsche Brescia by RMS),<br />
che alla fi ne si è dovuto<br />
accontentare del secondo<br />
posto in classifi ca.<br />
Un susseguirsi continuo<br />
di protagonisti, con<br />
INAUGURALE<br />
dieci differenti vincitori<br />
negli otto doppi round<br />
del calendario, ha costituito<br />
quindi un ulteriore<br />
elemento d’interesse<br />
della Carrera Cup Italia<br />
che ripropone, come lo<br />
scorso anno, la sfi da fi -<br />
nale al Motor Show.<br />
Nel 2008 la prima gara<br />
del calendario bolognese<br />
venne conquistata<br />
da Paolo Montin. E quest’anno?<br />
Balzan, campione al debutto<br />
Alessandro Balzan ha debuttato quest’anno<br />
nella Carrera Cup Italia, conquistando il titolo<br />
con la Ebimotors. L’opportunità di correre<br />
nel monomarca tricolore Porsche gli si è presentata<br />
quando sembrava che il 29enne pilota di Rovigo<br />
fosse rimasto a piedi. “Devo sicuramente dire<br />
grazie al manager Oliviero Gatti e a Enrico Borghi,<br />
che hanno deciso di puntare su di me. Se all’inizio<br />
ho pagato il fatto di avere meno esperienza di altri,<br />
a partire da Misano la mia stagione ha preso<br />
decisamente un’altra piega”. Eppure già nella prima<br />
gara di Imola il giovane veneto aveva lanciato<br />
a tutti un messaggio ben chiaro, conquistando<br />
il primo successo. “Tra me e la Carrera Cup<br />
è stato subito amore. Guidare queste vetture,<br />
con il motore a sbalzo e tantissima trazione,<br />
è a dir poco fantastico. Sono venuto al Motor Show<br />
con l’intenzione di chiudere l’anno in bellezza”.
Anche l’anno scorso<br />
spettò alla Carrera Cup<br />
Italia l’onore di aprire<br />
le danze sul circuito<br />
del Motor Show.<br />
Nel dicembre 2008<br />
a conquistare<br />
il titolo bolognese<br />
è stato Paolo Montin<br />
(nella foto)<br />
Renault Clio Cup Italia<br />
BOMBETTE<br />
AVVELENATE<br />
Spettacolo e massimo<br />
equilibrio di prestazioni in<br />
pista rappresentano le<br />
chiavi del successo della<br />
Clio Cup Italia, animata<br />
dalle veloci berline spinte<br />
dal quattro cilindri 2.0 16V<br />
da 205 CV, agili e divertenti<br />
anche grazie al cambio<br />
sequenziale a sei rapporti.<br />
Il campionato, vivace e<br />
ricco di contenuti agonistici,<br />
quest’anno ha visto<br />
salire sul gradino più alto<br />
del podio sei piloti nei sei<br />
doppi appuntamenti del<br />
calendario. Alla fi ne è riuscito<br />
a imporsi, per la prima<br />
volta nella sua carriera,<br />
Cristian Ricciarini. Per<br />
il portacolori della Composit<br />
Motorsport, con diversi<br />
anni di militanza nella<br />
serie organizzata dalla<br />
Fast Lane Promotion, è fi -<br />
nalmente arrivato il titolo<br />
assoluto. Ma per conquistarlo<br />
il 37enne aretino ha<br />
dovuto lottare a denti<br />
In pista dal 1975<br />
L’appuntamento con i monomarca<br />
Renault si rinnova ormai<br />
puntualmente da oltre<br />
30 anni. La prima edizione della<br />
Coppa Renault 5 si disputa, infatti,<br />
nel 1975 con le 1300 LS. A scrivere<br />
il suo nome in cima all’albo d’oro<br />
del trofeo è Aldo Cerruti, alias<br />
“Baronio”. Nel 1985 subentra<br />
la Super 5 GT Turbo Cup, ma è<br />
nei primi anni 90 che la Clio irrompe<br />
sulla scena. Nel 1997 parte, invece,<br />
la Mégane Sportcup, in pensione alla<br />
fi ne del 2000. Un periodo di pausa<br />
per ricominciare nel 2004<br />
con la Renault Clio Cup Italia:<br />
in pista la Fase II<br />
della berlinetta francese, che<br />
continua ad animare la serie<br />
tricolore fi no al 2006, quando<br />
in contemporanea parte<br />
stretti, fi no al conclusivo<br />
round di Adria, con il compagno<br />
di squadra Giancarlo<br />
Lenzotti, primo fra i<br />
Gentleman.<br />
A imporsi tra gli Esordienti<br />
è stato, invece, l’inglese<br />
del Team Pyro Jeff<br />
Smith, mentre il giovane<br />
forlivese Luca Casadei<br />
(Go Race) ha avuto la meglio<br />
sul “fi glio d’arte” Ezio<br />
Muccio (Venthos Racing)<br />
nella classifi ca Junior.<br />
Ma è stata la continua<br />
un minicampionato di quattro gare<br />
con l’ultima evoluzione sportiva<br />
della stessa Clio (la “Fase III”).<br />
L’abbinamento con un campionato<br />
per monoposto di successo<br />
come la Formula Renault 2.0 Italia<br />
(foto) ne accresce il valore.<br />
alternanza di protagonisti<br />
a caratterizzare il<br />
confronto al vertice. Cominciando<br />
dal campione<br />
2008 Simone Di Luca che,<br />
dopo essere approdato al<br />
Proteam Motorsport, ha<br />
messo a segno due centri<br />
rimanendo in ballo fi no<br />
alla penultima prova del<br />
Mugello, mentre al “rientrante”<br />
Vito Postiglione è<br />
andato l’onore di avere siglato<br />
l’ultima vittoria della<br />
stagione.<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
11
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
12<br />
VELOCITÀ<br />
5<br />
D I C E M B R E<br />
Ferrari Challenge<br />
VEDO<br />
ROSSO<br />
Le F430 del Ferrari Challenge (qui in una gara<br />
di quest’anno) si danno appuntamento<br />
sulla MotorSport Arena in occasione<br />
della giornata dedicata ai bolidi di Maranello,<br />
che prevede anche l’emozionante pit-stop della F.1<br />
Nel sabato dedicato al Cavallino si affrontano in pista<br />
le F430 protagoniste del monomarca più celebrato<br />
Anche quest’anno i<br />
protagonisti del Ferrari<br />
Challenge rinnovano l’appuntamento<br />
con il Motor<br />
Show, a sole tre settimane<br />
dalla fi nale di Valencia.<br />
In Spagna la serie riservata<br />
alle F430 (subentrata<br />
in pianta stabile nel<br />
2007 alle gloriose 360<br />
Modena) ha defi nitivamente<br />
assegnato il titolo<br />
tricolore del Trofeo Pirelli<br />
al veneto Giorgio Sernagiotto,<br />
classe 1981, che<br />
nella volata conclusiva<br />
ha chiuso davanti al<br />
22enne Marco Mapelli. Il<br />
monomarca del Cavallino<br />
è così giunto all’epilogo<br />
dopo 14 gare, sette appuntamenti,<br />
incluse le<br />
altre due trasferte estere<br />
di Le Castellet e Brno. In<br />
evidenza i giovani, che<br />
una volta di più hanno<br />
detto la loro.<br />
La formula del campionato<br />
per i clienti sportivi<br />
della Casa di Maranello<br />
si è, infatti, rivelata nel<br />
tempo quella giusta per<br />
intraprendere un percorso<br />
verso le massime<br />
categorie GT. Due gare<br />
di 35 minuti più un giro<br />
per ciascun weekend e<br />
una vettura sicuramente<br />
al “top” dal punto di vista<br />
delle prestazioni in<br />
pista, grazie alla bontà di<br />
un motore otto cilindri a<br />
V da 4.308 cm 3 e 490 CV<br />
circa di potenza, costituiscono<br />
gli ingredienti di<br />
questo successo.<br />
Un campionato che prevede<br />
la gestione diretta<br />
delle concessionarie.<br />
Alla fi ne a imporsi nella<br />
classifi ca Team 2009 è<br />
stata la Rossocorsa, squadra<br />
che ha permesso, tra<br />
l’altro, a Stefano Gai di<br />
dominare con un appuntamento<br />
d’anticipo e un<br />
totale di nove vittorie (di<br />
cui sette consecutive) la<br />
Coppa Shell, tradizionalmente<br />
riservata ai piloti<br />
con minore esperienza<br />
e ai gentleman driver,<br />
nonché aperta anche agli<br />
equipaggi doppi.
Giorgio Sernagiotto, il neocampione<br />
Una stagione indimenticabile<br />
Sei vittorie, sette secondi posti e 13<br />
podi su sette doppi appuntamenti.<br />
Un 2009 assolutamente fantastico<br />
per Giorgio Sernagiotto (nella foto),<br />
27 anni di Caerano di San Marco<br />
(Treviso), che ha conquistato<br />
il Ferrari Challenge Trofeo Pirelli<br />
alla sua seconda stagione con<br />
la concessionaria Motor-Piacenza.<br />
Poco budget, ma la ferma volontà<br />
di portare a casa il titolo. “È stato<br />
un po’ come nei videogame.<br />
Se vai bene passi di livello<br />
e procedi fi no in fondo.<br />
Altrimenti fi ne del gioco…”.<br />
Una stagione tribolata, ma alla fi ne<br />
ricca di soddisfazioni, per il giovane<br />
pilota veneto e la riprova che<br />
il monomarca riservato alle F430<br />
può rappresentare la giusta scelta<br />
Historic Challenge<br />
Le auto storiche tornano<br />
protagoniste al Motor Show<br />
nell’Historic Challenge by<br />
Scuderia Bologna. In “voga”<br />
in particolare gli anni<br />
60 e 70, con alcune delle<br />
vetture che, tanto in pista<br />
quanto nei rally e nelle cronoscalate,<br />
segnarono decisamente<br />
un’epoca.<br />
Dalle Fiat 128 e 1100 alle<br />
anche per i piloti più giovani. Come<br />
nel caso, appunto, di Sernagiotto,<br />
agonisticamente cresciuto<br />
in monoposto e vincitore<br />
del Challenge di Formula Ford<br />
nel 2000-2001. “Un po’ come tutti<br />
i formulisti, inizialmente tendevo<br />
a snobbare le ruote coperte.<br />
Ma nel Ferrari Challenge ho trovato<br />
un ambiente straordinario<br />
e, soprattutto, ho avuto l’opportunità<br />
di condurre una vettura impegnativa<br />
dal punto di vista della guida,<br />
in un contesto di gare di minidurata<br />
che impongono un’attenta gestione<br />
Abarth 850, dalle più potenti<br />
BMW 2002 fino alle<br />
Alfa Romeo GT. Per poi<br />
salire alle Renault Alpine,<br />
alle Porsche 911, fino<br />
alle Sport come la Osella<br />
PA9 e la Lola 590T.<br />
A guidare le vetture<br />
saranno appassionati<br />
collezionisti e gentlemen<br />
driver.<br />
4<br />
I MAGICI<br />
anni 60-70<br />
D I C E M B R E<br />
Dagli anni 60,<br />
alla MotorSport<br />
Arena bolognese,<br />
anche le Abarth,<br />
indimenticate<br />
protagoniste<br />
dello sport di quel<br />
periodo glorioso<br />
del mezzo. Vi ho debuttato nel 2006,<br />
vincendo in quello stesso anno<br />
il Mondiale della Coppa Shell. Oggi,<br />
se me lo chiedessero, tornerei<br />
indietro per rifare l’esperienza”.<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
13
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
14<br />
D I C E M B R E<br />
VELOCITÀ<br />
6<br />
Bomboogie GT Challenge<br />
SCONTRO<br />
Soprattutto tecnica<br />
la sfi da che contrappone,<br />
anche a Bologna,<br />
le rosse del Cavallino<br />
e le GT di Stoccarda<br />
Ferrari-Porsche: è di<br />
nuovo scontro diretto<br />
nel Bomboogie GT Challenge.<br />
Al Motor Show si<br />
rinnova la sfi da che ha<br />
animato quest’anno vari<br />
campionati, compreso<br />
l’Italiano Granturismo<br />
che alla fi ne ha assegnato<br />
il titolo della classe<br />
GT2 al portoghese<br />
Francisco Cruz Martins,<br />
sulla 997 della Casa di<br />
Stoccarda schierata al<br />
via dall’Autorlando Racing.<br />
Lo stesso team che<br />
aveva dominato l’edizione<br />
2008 della kermesse<br />
bolognese con la RSR di<br />
Valentino Fornaroli.<br />
Il piacentino in quella<br />
occasione era riuscito<br />
ad adattarsi velocemente<br />
alla “supercar” tedesca<br />
che guidava per la<br />
prima volta in assoluto,<br />
eliminando nella fase dei<br />
“quarti” la Ferrari condotta<br />
dal pluricampione<br />
FIA GT Thomas Biagi e<br />
poi sconfi ggendo in fi nale<br />
l’esperto Andrea Palma.<br />
Interessante, quindi, il<br />
confronto tecnico tra le<br />
Porsche e le F430 di Maranello,<br />
che viene pertanto<br />
riproposto e che, in<br />
L’Albo d’Oro del Bomboogie GT Challenge<br />
Anno Specifi che Primo classifi cato Secondo classifi cato<br />
2008 V. Fornaroli A. Palma<br />
2007 Linos A. Palma<br />
2006 G. De Lorenzi D. Zardo<br />
2005 A. Pier Guidi T. Vilander<br />
2004 G. Pandini “Base Up”<br />
2001 W. Ceroni R. Farnetti<br />
2000 W. Ceroni S. Sardelli<br />
1997 Classi GTS1 G. Giudici M. Spagnoli<br />
1997 GTS2 G. Giudici M. Spagnoli<br />
1996 Classe GTS1-2 M. Schiattarella G. Giudici<br />
1996 Classe GT3 A. De Castro F. Santaniello<br />
1995 Classe GT1 M. Schiattarella M. Monforte<br />
1995 Classe GT2 V. Zoboli D. Marchetti<br />
1994 1ª Divisione M. Schiattarella F. Babini<br />
1994 2ª Divisione B. Rebai F. Mancini<br />
1994 3ª Divisione A. De Castro V. Zoboli<br />
1993 1° Gruppo M. Schiattarella S. Bucci<br />
1993 2° Gruppo R. Asch B. Rebai<br />
1993 3° Gruppo V. Zoboli I. Cantera<br />
1992 1° Gruppo S. Bucci G. Spatafora<br />
1992 2° Gruppo R. Mastropietro N. Bardelle<br />
1992 3° Gruppo G. Benedini E. Benedini
TRA TITANI<br />
questo caso, ha anche il<br />
sapore di una rivincita.<br />
L’otto cilindri a V della<br />
Ferrari e il sei cilindri<br />
boxer della Porsche si affrontano<br />
con conduttori<br />
di provata esperienza,<br />
maturata nella serie tricolore<br />
e nelle analoghe<br />
categorie internazionali.<br />
Ma non senza alcune<br />
variabili, visto che in<br />
Drifting GP e Yokohama Superbikers Drifting<br />
Molto fumo, molto arrosto<br />
Per i fedelissimi del Motor Show<br />
è diventato uno di quegli<br />
appuntamenti da non perdere.<br />
A condizione di non essere<br />
allergici all’odore di pneumatico<br />
bruciato. Perché, nel drifting,<br />
di gomma sull’asfalto<br />
se ne lascia parecchia.<br />
La disciplina spopola<br />
in Giappone, dove conta 150<br />
delle 200 competizioni<br />
internazionali che si svolgono<br />
ogni anno; è stata protagonista<br />
del terzo capitolo della saga<br />
“The Fast and The Furious”,<br />
ambientata proprio a Tokyo,<br />
passato a inserirsi nelle<br />
posizioni di vertice sono<br />
state sovente anche le<br />
vetture delle classe GT3<br />
e GT Cup, con la Lamborghini<br />
Gallardo in testa,<br />
talvolta agevolate<br />
dal fatto di avere meno<br />
cavalli da domare su un<br />
circuito estremamente<br />
tortuoso come quello<br />
dell’area 48.<br />
e da alcuni anni ha anche<br />
un campionato italiano.<br />
Se non avete mai visto<br />
i suoi campioni all’opera<br />
la MotorSport Arena<br />
vi offre una possibilità unica.<br />
Ma che cosa signifi ca drifting?<br />
Traducendo letteralmente<br />
dall’inglese signifi ca “deriva”.<br />
Perché il drifting è, appunto,<br />
la tecnica di guida che noi<br />
siamo abituati a chiamare<br />
sovrasterzo di potenza,<br />
nel quale i pneumatici<br />
posteriori percorrono le curve<br />
con un angolo di deriva<br />
(eccola!) diverso da quello<br />
assunto all’avantreno.<br />
La tecnica che siamo abituati<br />
a vedere applicata nei rally<br />
e che, quindi, è sinonimo<br />
di sbandata controllata,<br />
nel drifting è utilizzata al solo<br />
scopo di dare spettacolo.<br />
E che spettacolo! Si comincia<br />
venerdì 4 dicembre con<br />
il Drifting GP e si continua<br />
domenica 7 con lo Yokohama<br />
Superbikers Drifting, che vede<br />
sfi darsi tra i padiglioni<br />
della Fiera di Bologna alcuni dei<br />
personaggi più celebri legati al<br />
circuito del Motomondiale,<br />
a bordo delle Ford Mustang<br />
preparate appositamente<br />
da Giuseppe Gandin.<br />
Tornano quindi a sfi darsi<br />
nella MotorSport Arena Andrea<br />
Dovizioso, Mattia Pasini e Loris<br />
Reggiani. Sfi da, perché<br />
c’è un vincitore. Colui che<br />
ottiene il miglior punteggio,<br />
ottenuto sommando quelli<br />
che i giudici assegnano in base,<br />
soprattutto, all’inclinazione<br />
raggiunta rispetto<br />
alla traiettoria della curva<br />
e alla durata della sbandata.<br />
Appuntamento clou<br />
della tre giorni<br />
della velocità bolognese,<br />
il Bomboogie GT<br />
Challenge porta<br />
nella MotorSport Arena<br />
le Ferrari F430<br />
(foto nell’altra pagina)<br />
e le Porsche GT2<br />
(qui sopra), ma anche<br />
le Lamborghini Gallardo<br />
(a lato), cui spetta<br />
il ruolo di terzo<br />
incomodo tra le due<br />
principali sfi danti<br />
4-7<br />
D I C E M B R E<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
15
4<br />
D I C E M B R E<br />
VELOCITÀ<br />
I test drive<br />
Le monoposto<br />
con cilindrata fi no<br />
a due litri sono<br />
le protagoniste<br />
del campionato<br />
Formula 2000 Light<br />
Formula 2000 Light<br />
44x2<br />
ANCHE VOI NELLA<br />
MOTORSPORT ARENA<br />
Oltre che nelle piste attrezzate<br />
tra i padiglioni (prima tra tutte quella<br />
di “<strong>Quattroruote</strong>”, vedere le pagine seguenti),<br />
potete togliervi lo sfi zio di sfrecciare anche<br />
nella MotorSport Arena, proprio dove<br />
hanno appena fi nito di sfi darsi i campioni.<br />
Tazzari Zero test drive Potete vederla<br />
nello stand di Tazzari, nel padiglione 25,<br />
la citycar sportiva elettrica al 100% e al 100% italiana. Si chiama Zero (foto<br />
qui sopra), è prodotta da una società dedicata del Gruppo Tazzari - holding<br />
attiva dal 1963 nei settori della metalmeccanica di livello, fonderie<br />
in alluminio, subfornitura e montaggio, lavorazioni meccaniche e servizi,<br />
macchine di rettifi ca per sci ad altissima precisione - e verrà presto<br />
commercializzata. Lunga meno di tre metri, la Zero veste con un design<br />
grintoso un telaio in fusioni di alluminio. Accreditata di 150 Nm di coppia<br />
e con una massa inferiore ai 550 kg, riesce a scattare da 0 a 50 km/h in meno<br />
di cinque secondi e raggiunge la velocità massima di 90 km/h. Le sue batterie<br />
agli ioni di litio di ultima generazione le consentono un’autonomia fi no a 140<br />
km. Tra le altre caratteristiche tecniche, impianto frenante elettropotenziato<br />
con quattro freni a disco e sistema di recupero energetico, cerchi di lega<br />
da 15’’ e quattro moduli operativi con diversi settaggi di guida. In vendita<br />
da gennaio 2010, la Zero costerà in Italia 18.000 euro e benefi cerà<br />
delle agevolazioni in programma in tutti gli Stati dell’Unione Europea.<br />
I “consumi”? Con circa 50 euro di ricarica si possono percorrere<br />
fi no a 5.000 km. Il test drive Tazzari Zero è in programma tutti giorni,<br />
con l’eccezione di sabato 5 dicembre.<br />
Subaru test drive E tutti i giorni, salvo sabato, potete provare l’emozione<br />
di salire a bordo di una Forester o della nuova Outback. La Casa delle Pleiadi<br />
porta, infatti, nella MotorSport Arena i driver della sua scuola di pilotaggio<br />
uffi ciale, la Subaru Speed Control, che con le due vetture eseguono<br />
una serie di esercizi che mettono a dura prova la stabilità delle auto.<br />
Riservato a chi ha lo stomaco forte è, infi ne, il test drive che vede<br />
protagonista la cattivissima Impreza STI (nella foto), impegnata<br />
in una serie di traversi che mettono in risalto le sue qualità sportive.
Due sono i litri di cilindrata<br />
che non bisogna superare,<br />
due le edizioni del campionato<br />
fi nora svolte. E 44 i piloti<br />
che vi hanno preso parte<br />
La Formula 2000 Light<br />
a quota 44. Tanti<br />
sono stati i piloti che hanno<br />
preso parte quest’anno<br />
al campionato aperto<br />
a tutte le monoposto di<br />
cilindrata uguale o inferiore<br />
ai 2 litri, giunto alla<br />
seconda edizione. Un<br />
format di successo, con<br />
sei doppi appuntamenti<br />
che hanno laureato campione<br />
assoluto Pierluigi<br />
Veronesi.<br />
Il 21enne pilota bolognese,<br />
al via della serie<br />
con una Dallara F.3 schierata<br />
dal System Team,<br />
ha messo a centro sette<br />
vittorie recuperando nell’ultimo<br />
round di Misano,<br />
che si è disputato a fi ne<br />
ottobre, i 27 punti che<br />
pagava nei confronti di<br />
Thiemo Storz.<br />
Un vantaggio che il<br />
tedesco della CO2 Motorsport,<br />
autore di tre<br />
affermazioni nell’arco<br />
della stagione, ha perso<br />
in un solo weekend per<br />
una serie di sfortunate<br />
circostanze: un motore<br />
rotto nelle “libere” di<br />
sabato mattina, i problemi<br />
di avviamento<br />
che lo hanno costretto<br />
a partire dalla corsia dei<br />
box in gara 1 e infine un<br />
incidente che non gli ha<br />
neppure permesso di<br />
prendere il secondo via.<br />
Per lui la consolazione<br />
del posto d’onore e del<br />
successo nella classifica<br />
riservata alle Tatuus<br />
Formula Renault 2000,<br />
davanti al compagno di<br />
squadra Claudio Castiglioni.<br />
A imporsi tra gli over<br />
35 è stato, invece, Davide<br />
Pigozzi, portacolori<br />
della Tomcat Racing, che<br />
ha avuto come principale<br />
avversario l’esordiente<br />
Luca Mingotti, pilota della<br />
AP Motorsport. Una sfi -<br />
da che tra i due si rinnova<br />
proprio al Motor Show il<br />
4 dicembre.<br />
Un capitolo a parte<br />
merita l’arrivo nella categoria<br />
di un costruttore<br />
come la Gloria Cars, con<br />
la C8F spinta dal propulsore<br />
Kawasaki 1.400 di<br />
derivazione motociclistica.<br />
A portare all’esordio<br />
la monoposto della Casa<br />
di Cambiano è stato il giovane<br />
ma esperto Davide<br />
Amaduzzi, in più occasioni<br />
sul podio, primo a Magione<br />
e alla fi ne quarto in<br />
campionato, a dimostrazione<br />
di un equilibrio di<br />
prestazioni che si è evidenziato<br />
anche tra differenti<br />
tipologie di vetture.<br />
Qui accanto, l’over<br />
35 Davide Pigozzi<br />
è tra gli iscritti<br />
alla gara<br />
bolognese,<br />
nella quale corre<br />
per la scuderia<br />
Tomcat con<br />
una Tatuus FR 2.0.<br />
Nelle altre foto,<br />
i piloti Moretti<br />
(in alto)<br />
e Viero (pagina<br />
precedente)<br />
Formula Legend<br />
Vecchiette a chi?<br />
Le monoposto low cost<br />
le ho inventate io<br />
Eros Di Prima (qui sopra), appassionato<br />
di corse ed ex navigatore rally (ha debuttato<br />
nel 1979 su una Lancia Beta Montecarlo Gruppo<br />
3), è l’ideatore della Formula 2000 Light.<br />
Per il manager siciliano non è stato diffi cile fare<br />
tesoro delle precedenti esperienze per costruire<br />
le basi di una categoria che defi nisce “low cost”.<br />
“La Formula 2000 Light è nata con l’intento<br />
di proporsi come un campionato che attinge<br />
a un ampio parco vetture già disponibili, quali<br />
le Tatuus 2 Litri e le Formula 3, senza limitazione<br />
alcuna anche per le altre monoposto di cilindrata<br />
non superiore ai 2.000 cm 3 . Vogliamo far correre<br />
anche chi non possiede budget elevati, dando così<br />
ai più giovani la possibilità di fare il salto dal kart<br />
all’automobilismo e ai cosiddetti gentlemen<br />
driver di divertirsi in una categoria comunque<br />
selettiva. Abbiamo anche previsto un montepremi<br />
interessante. Come il test in Auto GP che<br />
Pierluigi Veronesi (vincitore 2009) ha avuto<br />
l’opportunità di svolgere grazie a un accordo<br />
con Enzo Coloni, o la settimana di training presso<br />
il centro Formula Medicine del dottor Ceccarelli<br />
messo a disposizione di Storz e Ghini.<br />
6<br />
D I C E M B R E<br />
Un salto nel passato, attraverso vari capitoli della storia<br />
dell’automobilismo. In azione alcune delle monoposto<br />
della massima categoria appartenute ai più grandi campioni<br />
e il cui testimone, in occasione del Motor Show, viene raccolto<br />
dai piloti gentlemen che si esibiscono nella gara della Formula<br />
Legend. Autentici pezzi da collezione, rispolverati e tirati<br />
a lucido per tornare in pista e dare vita a una sfi da che raggruppa<br />
le Formula 1 di differenti generazioni. Dagli anni 50 a quelle<br />
che calcarono la scena dei Gran premi fi no agli anni 80.<br />
Un confronto per veri intenditori e per i nostalgici di tutte le età.<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
17
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
18<br />
7 -8<br />
D I C E M B R E<br />
RALLY<br />
Per tagliare il traguardo<br />
della 25ª edizione gli organizzatori<br />
del Motor<br />
Show hanno imbastito un<br />
Memorial Bettega che,<br />
quanto a partecipanti,<br />
sembra una sorta di summa<br />
della sua storia. Gara<br />
assolutamente anomala,<br />
visto che racchiude in circuito<br />
e fa confrontare a<br />
vista quelli che sono gli<br />
abituali protagonisti del<br />
correre in spazi quasi<br />
sconfi nati e di fatto contro<br />
se stessi. E il cronometro.<br />
Che anche qui la<br />
fa da padrone.<br />
L’elenco degli iscritti<br />
propone le migliori vetture<br />
World Rally Car dei tre<br />
marchi che hanno mono-<br />
Findomestic Memorial Bettega<br />
fa 25<br />
La passione<br />
polizzato la storia recente<br />
della specialità. Citroën,<br />
che con la Xsara<br />
prima e la C4 poi negli ultimi<br />
sette anni ha sempre<br />
raggiunto almeno uno dei<br />
due titoli iridati, di norma<br />
entrambi. Ford e Subaru,<br />
che con la rispettiva genia<br />
di Focus e Impreza sono<br />
state le uniche in grado<br />
di strappare qualcosa<br />
alla Grande Armata francese<br />
capitanata da Sebastian<br />
Loeb.<br />
Ma anche un plateau di<br />
piloti che sembra fatto<br />
apposta per esaltare. C’è<br />
il re del Motor Show, quell’Andrea<br />
Navarra che in<br />
Area 48 ha battuto tutto<br />
e tutti per sette volte, fa-<br />
Compie un quarto di secolo la gara<br />
più amata del Motor Show. Imperdibile<br />
cendo leva sulla sua guida<br />
istintiva e sulla capacità<br />
di ottenere il meglio su<br />
qualunque fondo. E che<br />
nel “suo” Memorial Bettega<br />
vuole aggiungere un<br />
alloro assoluto a una stagione<br />
che gli ha portato il<br />
titolo “terra”, ma per le<br />
vetture di Produzione. Un<br />
Navarra che prima ancora<br />
che contro i campioni<br />
stranieri si misura – lotta<br />
di campanile in una lotta<br />
di sapore mondiale - con<br />
il suo arrembante erede<br />
potenziale: Simone Campedelli,<br />
cesenate come lui<br />
e come lui precocissimo.<br />
E con la precisa intenzione,<br />
dopo essersi imposto<br />
l’anno passato nel Trofeo<br />
continua a pag. 20 »<br />
Sul tracciato asfalto-terra della MotorSport<br />
Arena (a sinistra) i big di ieri e di oggi (sopra,<br />
Petter Solberg al Bettega 2008) si affrontano<br />
per strappare il titolo a Dani Sordo (a destra)
I protagonisti dalla A alla Z<br />
SIMONE<br />
CAMPEDELLI<br />
(Citroën)<br />
• Italia, 26 lug 1986<br />
Una delle grandi promesse<br />
del rallysmo (è stato<br />
di recente indicato come<br />
uno dei quattro migliori<br />
giovani europei). Vincitore<br />
del Trofeo Rallies<br />
Terra 2007 e del Trofeo<br />
Dante Salvay al Motor<br />
Show dello scorso anno.<br />
Ha vinto il titolo Gr. N nel<br />
Tricolore 2009.<br />
MARCUS<br />
GRONHOLM<br />
(Subaru)<br />
• Finlandia, 5 gen 1968<br />
Quando si è ritirato dal<br />
Mondiale a fi ne 2007 con<br />
30 rally mondiali vinti in<br />
carriera, era uno dei miti<br />
della specialità. Due i<br />
titoli iridati conquistati<br />
con le Peugeot (2000 e<br />
2002), due le volte che<br />
si è laureato vicecampione<br />
del mondo con le Ford<br />
(2006 e 2007).<br />
MIKKO<br />
HIRVONEN<br />
(Ford)<br />
• Finlandia, 31 lug 1980<br />
Vicecampione del mondo<br />
2008 e 2009 (per un solo<br />
punto rispetto a Loeb). 4<br />
vittorie, 5 secondi, 2 terzi<br />
posti e un solo ritiro il<br />
suo bilancio stagionale.<br />
Ha all’attivo 11 vittorie iridate.<br />
Nel 2002 è giunto<br />
secondo nella Subaru Impreza<br />
Cup in Italia.<br />
ANDREA<br />
NAVARRA<br />
(Subaru)<br />
• Italia, 25 gen 1971<br />
Il re del Memorial Bette-<br />
ga, visto che lo ha vinto<br />
per ben sette volte, sei<br />
delle quali con una Subaru,<br />
Casa cui è legata<br />
gran parte dei suoi successi.<br />
Navarra è stato<br />
campione d’Europa nel<br />
1998, campione italiano<br />
terra nel 2002, 2003 e<br />
2004, campione d’Italia<br />
assoluto nel 2005.<br />
SEBASTIEN<br />
OGIER<br />
(Citroën)<br />
• Francia, 17 dic 1983<br />
Vincitore del Rally di<br />
Monte Carlo 2009, campione<br />
del mondo Junior<br />
2008. Ha vinto il Trofeo<br />
Peugeot 2007 e il Rally<br />
Giovani FFSA 2005. Ha<br />
disputato il Mondiale rally<br />
2009, che ha concluso<br />
all’ottavo posto, con una<br />
C4 del Citroën Junior<br />
Team.<br />
MADS<br />
OSTBERG<br />
(Subaru)<br />
• Norvegia, 11 ott 1987<br />
Un giovanissimo votato<br />
alle Subaru che è già<br />
stato due volte Campione<br />
di Norvegia (2007 e<br />
2008) e che ha affrontato<br />
quest’anno per la prima<br />
volta con continuità<br />
il Mondiale rally, brillantemente<br />
concluso all’11°<br />
posto.<br />
VALENTINO<br />
ROSSI<br />
(Ford)<br />
• Italia, 16 gen 1979<br />
Il nove volte campione<br />
del mondo torna al Motor<br />
Show dove ha già<br />
gareggiato nel Memorial<br />
Bettega in varie occasioni<br />
tra il 2004 e il<br />
2006. L’asso di Tavullia<br />
pilota la Ford Focus WRC<br />
preparata dalla M-Sport<br />
di Malcom Wilson nella<br />
“factory” del team uffi -<br />
ciale in Inghilterra.<br />
PETTER<br />
SOLBERG<br />
(Citroën)<br />
• Svezia, 18 nov 1974<br />
Il campione del mondo<br />
2003 ha vinto 13 rally<br />
mondiali su oltre 140 disputati.<br />
Quest’anno ha<br />
corso con una Citroën<br />
Xsara WRC privata sino<br />
all’ultima gara, quando<br />
è salito su una C4 WRC<br />
del Citroën Junior Team.<br />
Quinto nel Mondiale rally<br />
2009.<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
19
20<br />
7 -8<br />
D I C E M B R E<br />
torna al Motor Show<br />
anche quest’anno.<br />
Eccolo in azione<br />
al Memorial 2008,<br />
cui ha partecipato<br />
al volante di una<br />
Ford Focus WRC<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong> Marcus Gronholm<br />
Memorial Bettega<br />
Ricordando Attilio dal 1985<br />
Amarcord<br />
Nel 1985, a poco più di sei mesi dalla tragica<br />
scomparsa di Attilio Bettega nel Rally di Corsica,<br />
gli organizzatori del Motor Show vollero intitolare<br />
al pilota trentino della Lancia una gara molto<br />
particolare, il Memorial Bettega appunto, che<br />
con la sua formula spettacolare e la cornice<br />
di pubblico entusiasta ed entusiasmante ha<br />
fatto scuola in tutto il mondo. Un palcoscenico<br />
raccolto in un piazzale, per quanto grande, come<br />
quello dell’Area 48 di Bologna Fiere. Un percorso<br />
tormentato con una serie mozzafi ato di saliscendi<br />
e curve distribuito in parte su asfalto e in parte<br />
su terra. Il fascino e l’impeto del confronto diretto<br />
e il coinvolgimento di una durata di pochissimi<br />
giri, da apnea sia per chi guida che per chi<br />
guarda. Anno dopo anno il Memorial Bettega<br />
è diventato sempre più importante e imitato,<br />
oltre che l’apice dello spettacolo sportivo<br />
del Motor Show di Bologna. Con tutti<br />
i maggiori campioni del Mondiale rally che hanno<br />
voluto provare l’ebbrezza unica di gareggiare<br />
a Bologna e nessuno che ne sia rimasto deluso:<br />
basti dire che tutti i campioni del mondo rally<br />
degli ultimi 30 anni hanno preso parte<br />
alle gare del Motor Show e, ovviamente, anche<br />
tutti i campioni d’Italia. Tanto successo,<br />
il pubblico, la televisione hanno poi indotto<br />
» segue da pag. 18<br />
ad arricchire e articolare ancor di più l’evento<br />
sportivo, aggiungendovi una serie di altre<br />
categorie. Così nel tempo è arrivato, per gli stessi<br />
protagonisti del Memorial Bettega, il Trofeo Dante<br />
Salvay, sorta di versione notturna del primo,<br />
che porta il nome di uno dei padri fondatori<br />
del rallysmo italiano. Ma anche le gare specifi che<br />
per altre categorie di vetture (Gr.N, due ruote<br />
motrici ecc.) e le serie legate ai campionati<br />
monomarca (Peugeot, Mitsubishi, Fiat, Subaru<br />
ecc.). In questo Motor Show 2009, incentrato<br />
sugli eventi sportivi, il Memorial Bettega<br />
continua a esserne la principale espressione.<br />
Salvay, d’imitare il conterraneo<br />
e conquistare, così,<br />
a soli 23 anni il suo primo<br />
Memorial.<br />
E se Navarra è il riferimento<br />
nell’albo d’oro<br />
del Bettega, Marcus<br />
Gronholm e Petter Solberg<br />
sono i due miti contro<br />
cui tutti si devono misurare.<br />
Il due volte iridato<br />
fi nlandese, che si schiera<br />
con una Impreza, sembra<br />
essere più in forma di<br />
quando diede l’addio al<br />
Mondiale a fi ne 2007 da<br />
vicecampione del mondo<br />
e sempre più incline a ritornare<br />
sui suoi passi...<br />
L’ex campione del mondo<br />
svedese è un beniamino<br />
del pubblico del Motor<br />
Show: entusiasmante in<br />
gara, funambolico e imprevedibile<br />
nelle trovate<br />
post-traguardo, dove nel<br />
genere fa concorrenza al<br />
miglior Valentino Rossi.<br />
Ed entrambi hanno una<br />
voglia matta di far assaggiare<br />
la polvere a Mikko<br />
Hirvonen, il pilota uffi ciale<br />
della Ford, vicecampione<br />
del mondo 2009. Che,<br />
Da Salonen a Sordo<br />
Anno Primo Secondo<br />
classifi cato classifi cato<br />
2008 D. Sordo G. Galli<br />
2007 M. Martin T. Gardemeister<br />
2006 G. Galli T. Gardemeister<br />
2005 G. Galli M. Higgins<br />
2004 A. Navarra M. Gronholm<br />
2003 A. Navarra R. Travaglia<br />
2002 A. Navarra J. Tuohino<br />
2001 L. Cantamessa R. Kresta<br />
2000 M. Higgins A. Navarra<br />
1999 M. Higgins G. Cunico<br />
1998 D. Auriol A. Navarra<br />
1997 A. Navarra T. Radstrom<br />
1996 A. Navarra G. Cunico<br />
1995 A. Navarra R. Burns<br />
1994 A. Navarra P. Liatti<br />
1993 C. McRae F. Cunico<br />
1992 C. McRae J. Kankkunen<br />
1991 C. McRae F. Cunico<br />
1990 M. Biasion J. Kankkunen<br />
1989 M. Biasion M. Alen<br />
1988 M. Alen A. Fiorio<br />
1987 M. Biasion J. Kankkunen<br />
1986 M. Alen M. Biasion<br />
1985 T. Salonen M. Alen<br />
a sua volta, non ha la minima<br />
intenzione di concedere<br />
alcunché, specie in<br />
un’Italia che gli ha fatto<br />
da culla e trampolino di<br />
lancio per la sua carriera.<br />
Un trampolino che a Bologna<br />
sanno di trovare<br />
altri due sicuri talenti già<br />
ben inseriti nel Mondiale<br />
rally. Sebastien Ogier, che<br />
ha già al suo attivo una<br />
vittoria a Monte Carlo, un<br />
posto fi sso nei programmi<br />
Citroën e una sorta di<br />
preinvestitura a erede di<br />
Loeb, che è anche suo so-<br />
stenitore. E il solo apparentemente<br />
pacioso norvegese<br />
Mads Ostberg, il<br />
più giovane del lotto bolognese<br />
con i suoi 22 anni<br />
appena compiuti, ma già<br />
bene introdotto nel Mondiale.<br />
Uno che anche nelle<br />
fattezze ricorda a tratti<br />
un altro nordico, Timo<br />
Salonen: che magari non<br />
lo sembrava, ma era un<br />
campione del mondo.<br />
E poi l’ultimo (in ordine di<br />
tempo) iscritto. Si chiama<br />
Valentino Rossi. C’è bisogno<br />
di aggiungere altro?
Esaltazione tecnica<br />
Introdotte alla fi ne degli anni 90, le WRC<br />
derivano da vetture di serie, ma con ampie<br />
possibilità di modifi ca. A iniziare dal motore<br />
(2.0 turbo con restrittore regolamentare)<br />
e dalla trasmissione (trazione integrale e cambio<br />
sequenziale elettroidraulico), che spesso<br />
nemmeno si trovano nei listini dei corrispondenti<br />
modelli. Dominate dall’elettronica, hanno<br />
prestazioni straordinarie, ben superiori a quanto<br />
farebbero pensare i semplici dati di potenza<br />
e coppia (circa 350-380 CV e oltre 540 Nm<br />
a regimi intorno ai 5.000 giri). Sofi sticatissime<br />
e prodotte in una manciata di esemplari, hanno<br />
avuto un’escalation di costi (si parla di circa<br />
un milione di euro). La Fia ha, quindi, deciso<br />
che dal 2011 verranno sostituite da vetture più<br />
economiche con motori 1.6 turbo e regolamento<br />
tecnico derivato dalle attuali Super 2000.<br />
CITROËN<br />
C4/XSARA WRC<br />
28 rally iridati e i titoli<br />
Marche 2008 e 2009<br />
per la C4 regina del WRC,<br />
vicinissima a raggiungere<br />
la precedente e ancora<br />
competitiva Xsara WRC<br />
(32 rally e tre mondiali<br />
Costruttori dal 2003 al 2005)<br />
Le esibizioni<br />
GUARDARE<br />
E QUASI TOCCARE<br />
Ferrari F.1 Pit Stop<br />
Lamborghini Show<br />
Scuola di Polizia Stunt Show<br />
Non si vive di sole gare. Partendo da questa constatazione,<br />
anche l’Edizione Straordinaria del Motor Show<br />
prevede un nutrito calendario di esibizioni, tutte ad<br />
alto tasso di spettacolarità. Di tutti i tipi e per tutti i<br />
gusti. Per trovarsi, ancora una volta, al centro delle<br />
emozioni. Di alcune vi abbiamo già parlato nelle pagine<br />
precedenti. Ecco una piccola guida, in ordine alfabetico,<br />
di quelle che completano il calendario.<br />
Ferrari F1 Pit Stop Il vero amore si vede nei momenti<br />
diffi cili. E la stagione conclusa da qualche settimana<br />
diffi cile per la Ferrari lo è stata davvero. Il che,<br />
semmai, aumenta l’affetto che i tifosi del Cavallino sanno<br />
dimostrare alla loro beniamina. Detto ciò, non rimane<br />
che dire che l’appuntamento è per sabato, giornata<br />
che inneggia al rosso in ogni sua parte. L’ormai tradizionale<br />
pit stop della “rossa” è previsto per le 13.30,<br />
ma, se ascoltate il nostro consiglio, un posto in tribuna<br />
andate a occuparlo con largo anticipo.<br />
Ferrari FXX Show Il sabato “rosso” non poteva<br />
essere rosso senza la discesa in pista delle FXX, ovvero<br />
le versioni estreme della già estrema Enzo. Solo<br />
30 esemplari, da guidare esclusivamente in pista, “mostri”<br />
da 860 CV che a ottenere l’omologazione per<br />
l’uso stradale non ci hanno nemmeno provato. Uniche<br />
nel loro genere, le FXX lo sono anche perché sono state<br />
sviluppate coinvolgendo un tal Michael Schumacher e<br />
i futuri proprietari. Quegli stessi che le portano nella<br />
MotorSport Arena.<br />
Formula Aci-Csai Abarth Test In anteprima per<br />
il Motor Show, sabato, le monoposto che dalla stagione<br />
2010 gareggeranno in questa nuova categoria addestrativa,<br />
che viene presentata uffi cialmente proprio il<br />
5 dicembre. Il telaio è, infatti, fi rmato Tatuus (che li fornisce<br />
per le tre Formula Renault, la Formula Master, la<br />
Formula TT104NZ della Toyota e la Formula Challenge<br />
Japan); il motore dalla Fiat Powertrain Technologies,<br />
ovvero Abarth.<br />
Lamborghini Show Domenica 6 dicembre il Toro di<br />
Sant’Agata porta nella MotorSport Arena alcune tra le<br />
sue auto più affascinanti. In testa la nuovissima Gallar-<br />
FORD<br />
FOCUS WRC<br />
Con 37 rally iridati vinti,<br />
ma anche due titoli mondiali<br />
Costruttori al suo attivo<br />
(2006 e 2007), la Ford Focus<br />
WRC per vittorie iridate<br />
è seconda solo a Lancia<br />
Delta e Subaru Impreza<br />
(appaiate a quota 46).<br />
SUBARU<br />
IMPREZA WRC<br />
Con le varie generazioni<br />
è rimasta al vertice<br />
dei valori iridati per 18 anni,<br />
sino al ritiro, a fi ne 2008,<br />
del team uffi ciale. Ma rimane<br />
estremamente competitiva<br />
e all’altezza dei tre mondiali<br />
Marche al suo attivo.<br />
Pagani Zonda Show<br />
do LP 550-2 Valentino Balboni, la prima Lambo a trazione<br />
posteriore battezzata con il nome dello “storico”<br />
collaudatore della Casa emiliana, ma anche la Gallardo<br />
LP 560-4 Spyder, la Gallardo Super Trofeo e la Murciélago<br />
LP 670-4 SV. Uno spettacolo per gli occhi.<br />
My Special Parade Subaru Club Un marchio<br />
come quello giapponese incarna perfettamente lo spirito<br />
del Motor Show Edizione Straordinaria. Così, oltre<br />
a essere protagonista assoluta nelle avvincenti gare<br />
della Subaru Impreza Cup e una delle auto da battere<br />
nel Memorial Bettega, dà spettacolo anche con la tradizionale<br />
parata nella giornata conclusiva, martedì 8<br />
dicembre. Anche quest’anno, dunque, nella MotorSport<br />
Arena sfi leranno in formazione le top di gamma della<br />
marca delle Pleiadi.<br />
Pagani Zonda Show Venerdì e domenica la MotorSport<br />
Arena ospita una delle automobili più esclusive<br />
del mercato. La Pagani Zonda R (come Racing) è<br />
un’auto da corsa, con tutte le caratteristiche del bolide<br />
da competizione, che però non intende gareggiare. Un<br />
autentico prodotto “estremo” sotto ogni aspetto che<br />
al Motor Show mostra il suo immenso potenziale, celato<br />
da un abito in carbonio straordinario per grinta e<br />
design. La generosa forza del V12 Mercedes-Benz AMG<br />
consente a questo capolavoro d’ingegneria e aerodinamica<br />
di toccare i 100 km/h in 2,7 secondi e di raggiungere<br />
una velocità di punta di ben 350 km/h.<br />
Scuola di Polizia Stunt Show Il divertimento<br />
è assicurato perché questo è lo spettacolo più “devastante”<br />
- in tutti i sensi – tra quelli in programma al Motor<br />
Show 2009. Di scena i moderni gladiatori del team<br />
di Mirabilandia, i quali tutti i giorni saranno in pista con<br />
inseguimenti sincronizzati e acrobatici tra auto, moto<br />
e camion. Non solo. Con Demolition Derby (di cui è<br />
prevista un’anticipazione domenica 6 e il gran fi nale<br />
martedì 8) lo spettacolo tocca il suo apice. In questi ultimi<br />
due appuntamenti gli stuntmen hanno come unico<br />
obiettivo quello di sfasciare le vetture degli avversari,<br />
scatenandosi in un’inedita sfi da, della durata di un’ora,<br />
che vede vincitore chi riesce a evitare la distruzione<br />
del proprio mezzo.<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
21
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
22<br />
RALLY<br />
7<br />
D I C E M B R E<br />
In quattro si sono<br />
giocati il titolo<br />
2009 e ora si<br />
ritrovano uno<br />
contro l’altro per<br />
l’ennesima sfida...<br />
Bomboogie Historic Rally<br />
Nostalgia canaglia<br />
Troppo emozionanti le vetture<br />
che hanno scritto la storia<br />
dei rally per non avere un loro<br />
spazio al Motor Show, specie<br />
dopo il grande successo riscosso<br />
da queste auto leggendarie<br />
nella scorsa edizione dell’Historic<br />
Rally, la terza a Bologna,<br />
e lo straordinario seguito di folla<br />
del Rally Legend di San Marino,<br />
emblema del ritorno in scena<br />
Subaru Impreza Cup<br />
LA RIVINCITA<br />
Celebrata icona fra le<br />
berline sportive grazie<br />
ai 18 anni di impegno nel<br />
Campionato del mondo<br />
rally, la Subaru Impreza<br />
ha cambiato pelle. Dai<br />
titoli iridati delle WRC a<br />
quelli per le vetture di<br />
produzione (Gr.N) - addirittura<br />
cinque consecutivi<br />
dal 2003 al 2007 - sino all’iniziativa<br />
di Subaru Italia<br />
che ha realizzato una riu-<br />
scita versione da rally della<br />
(in teoria) borghesissima<br />
Impreza Boxer Diesel.<br />
Nulla d’insolito per la<br />
fi liale italiana della Casa<br />
delle Pleiadi, visto che la<br />
sua fortunata serie monomarca,<br />
la Subaru Impreza<br />
Cup, è nata nel<br />
2001 proprio con l’idea di<br />
dimostrare nell’impiego<br />
in gara l’effi cienza e l’affi<br />
dabilità delle vetture di<br />
delle auto mito della specialità.<br />
Proprio dal Rally Legend<br />
(quest’anno vinto da Juha<br />
Kankkunen con una Toyota Celica<br />
ST205) arriva anche la maggior<br />
parte delle vetture che si sfi dano<br />
nella MotorSport Arena, tutte<br />
o quasi ex campioni del mondo.<br />
Le Lancia Delta, le Subaru<br />
Impreza Gr.A, ma anche la Toyota<br />
Celica e la Ford Escort Cosworth.<br />
serie e della quale la gara<br />
del Motor Show è una vera<br />
e propria appendice.<br />
Dopo i confronti sugli<br />
sterrati di sei rally, alla<br />
MotorSport Arena quest’anno<br />
si vive, infatti,<br />
una sorta di vera e propria<br />
rivincita della regular<br />
season, visto che in<br />
scena c’è anche il campione<br />
2009, Alessandro<br />
Bruschetta. A sfi darlo un<br />
L’Albo d’Oro dell’Historic Rally<br />
È QUI<br />
nuovo interessante prodotto<br />
del vivaio nordico,<br />
Teemu Arminen, che è<br />
arrivato a giocarsi da leader<br />
della classifi ca generale<br />
il successo fi nale all’ultima<br />
gara contro un<br />
tris di italiani: oltre al citato<br />
Bruschetta, il rampante<br />
Francesco Fanari e<br />
lo scatenato toscano di<br />
residenza, ma sardo di<br />
nascita, Gavino Carta.<br />
Questi quattro piloti devono,<br />
però, vedersela con<br />
altri sei agguerriti piloti:<br />
Matteo Buda, Danilo Tommasini,<br />
Daniele Terranova,<br />
Marco Lo Giudice, Pablo<br />
Biolghini e Walter Eugeni,<br />
che per l’occasione<br />
torna al volante di un’Impreza<br />
turbo a benzina,<br />
dopo aver vinto la nuova<br />
serie riservata alle Impreza<br />
Boxer Diesel.<br />
8<br />
D I C E M B R E<br />
Anno Specifi che Primo classifi cato Secondo classifi cato<br />
2008 4WD L. Peruggini E. Compagno<br />
2008 2WD G. Galleni T. Riolo<br />
2007 4WD L. Peruggini M. Gramenzi<br />
2007 2WD T. Riolo M. Falleri<br />
2006 - T. Tognana A. Vudafi eri
Vieni a trovarci<br />
a (pad.26)<br />
e proveremo alcuni nuovi modelli di<br />
auto prestigiose su una vera pista!
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
24<br />
MOTO<br />
7<br />
D I C E M B R E<br />
Bomboogie Xtreme Supermotard<br />
DERAPO<br />
Il giorno in cui scatta<br />
il Memorial Bettega<br />
è anche quello dedicato<br />
ai fan delle due ruote,<br />
ai quali il Motor Show<br />
2009 non fa mancare<br />
davvero nulla<br />
QUINDI SONO<br />
Derapate a non fi nire.<br />
Se i traversi su due ruote<br />
sono la vostra passione,<br />
allora non perdetevi<br />
le gare del Bomboogie<br />
Xtreme Supermotard. A<br />
scaldare la MotorSport<br />
Arena gli specialisti del<br />
Mondiale Supermoto, capitanati<br />
dal francesino<br />
Adrien Chareyre, pilota<br />
uffi ciale Husqvarna con<br />
tanta voglia di dare spettacolo.<br />
A mettergli i bastoni tra<br />
le ruote, la vecchia volpe<br />
Eddy Seel. Il belga, che<br />
qui a Bologna ha già dato<br />
la zampata vincente nel<br />
2003 e 2004, è pronto a<br />
strizzare il gas della sua<br />
Suzuki RM-Z pur di mettere<br />
dietro i suoi nemici.<br />
E che dire di Mark Burkhart,<br />
il campionissimo<br />
americano che corre<br />
in groppa alla bestiale<br />
KTM? È venuto dall’altra<br />
parte dell’oceano per<br />
mettere il suo nome in<br />
un albo d’oro dove fi gura<br />
anche il dieci volte iridato<br />
Stefan Everts, più noto<br />
sul pianeta come Mister<br />
Motocross.<br />
Da tenere d’occhio anche<br />
Mauno Hermunen,<br />
astro nascente che viene<br />
dalla Finlandia.<br />
E i nostri? Il più agguerrito<br />
è Ivan Lazzarini, che<br />
nella scorsa estate ha<br />
espugnato Los Angeles,<br />
vincendo i Summer X-Games.<br />
Massimo Beltrami<br />
è un duro: fa sempre sul<br />
serio, sia con la divisa di<br />
poliziotto, che indossa<br />
dal lunedì al venerdì, sia<br />
con la tuta di pelle da pilota.<br />
Tra le leggende della<br />
specialità non mancano<br />
Max Verderosa e Giò<br />
Bussei, il pilota rockstar,<br />
famoso per la sua tuta<br />
con le frange da metallaro<br />
e per il suo stile di guida<br />
particolare. Ex pilota<br />
di velocità, Giò è l’unico<br />
che guida strisciando il<br />
ginocchio per terra.<br />
L’appuntamento è alla<br />
MotorSport Arena, una<br />
location che si presta<br />
bene a questa disciplina<br />
dove si corre con leggere<br />
e potenti moto da cross,<br />
adattate per l’uso su<br />
asfalto con pneumatici<br />
slick e freni potentissimi<br />
presi dalle moto sportive.<br />
Lo strano miscuglio è<br />
l’ideale per gareggiare su<br />
tracciati stretti e nervosi,<br />
come l’area esterna della<br />
Fiera di Bologna.<br />
Quello tra il Motor Show<br />
e il Supermotard, insomma,<br />
è più di un fl irt. È una<br />
vera storia d’amore, nata in<br />
tempi non sospetti, quando<br />
questa specialità “ibrida”<br />
ancora non esisteva.<br />
a cura di XOffRoad
Nella foto, Adrien Chareyre, pilota uffi ciale<br />
del team Husqvarna CH Racing. Il francese<br />
ha appena conquistato il suo terzo titolo nel Mondiale<br />
Supermotard e si presenta qui al Motor Show<br />
davvero carico. La sua è una famiglia a tutto gas:<br />
insieme al fratello Thomas, Adrien è uno<br />
tra i rappresentanti più agguerriti<br />
della nuova generazione di motardisti<br />
I vincitori dell’Xtreme Supermotard dal 1996<br />
Anno Specifi che Primo classifi cato Secondo classifi cato<br />
2008 Americana Y De Maria B. Hiemer<br />
2007 Gara S. Everts Y. De Maria<br />
2006 Americana S. Everts B. Hiemer<br />
2006 Gara L. Minutilli A. Pignotti<br />
2004 Americana G. Delepine F. Guyot<br />
2004 Gara E. Seel G. Delepine<br />
2003 1ª giornata A. Pignotti G. Delepine<br />
2003 2ª giornata E. Seel M. Manzo<br />
2002 1ª giornata I. Lazzarini M. Beltrami<br />
2002 2ª giornata I. Lazzarini A. Bartolini<br />
2001 1ª giornata G. Delepine M. Beltrami<br />
2001 2ª giornata B. Chambon M. Beltrami<br />
2000 1ª giornata G. Delepine P. Farioli<br />
2000 2ª giornata T. Godefroid B. Chambon<br />
1999 B. Chambon K. Kinigadner<br />
1998 O. Herald K. Kinigadner<br />
1997 T. Godefroid J. Smets<br />
1996 1ª giornata G. Salvador O. Girard<br />
1996 2ª giornata G. Salvador S. Wagner<br />
Trofeo HM Honda Supermotard<br />
Pianeta rosso<br />
Se la Honda<br />
CRF 450 è la regina<br />
del Supermotard,<br />
il trofeo HM Honda<br />
è il suo regno.<br />
La “rossa” è senza<br />
dubbio la più amata<br />
dagli italiani e dà vita<br />
a un monomarca<br />
davvero combattuto.<br />
Griglie di partenza<br />
sempre piene e gare<br />
all’ultimo sangue,<br />
un campionato<br />
che ogni anno sforna<br />
fi or di nuovi campioni.<br />
Tutto questo approda<br />
nell’arena del Motor<br />
Show, come degno<br />
contorno alle gare<br />
del Bomboogie Xtreme<br />
Supermotard. Ai piloti<br />
del pianeta rosso<br />
la MotorSport Arena<br />
offre la possibilità<br />
di correre davanti<br />
a un pubblico numeroso<br />
e caldissimo come<br />
quello bolognese.<br />
E i centauri presenti<br />
faranno di tutto<br />
per mettersi in mostra:<br />
è l’occasione della vita!<br />
Ma c’è un altro<br />
scottante motivo<br />
d’interesse:<br />
il monomarca HM Honda<br />
disputa qui l’ultima<br />
tappa della stagione<br />
2009. La fi nalissima.<br />
Trofeo Suzuki Supermotard<br />
L’ultimo round<br />
Anche il monomarca<br />
Suzuki disputa la sua<br />
ultima battaglia<br />
stagionale nell’arena<br />
del Motor Show.<br />
Parlando di “gialle”<br />
e di Supermotard,<br />
l’associazione d’idee<br />
con Eddy Seel<br />
(nella foto) è spontanea.<br />
Il campionissimo belga<br />
è il miglior testimonial<br />
della RM-Z 450<br />
con le slick, nonché<br />
l’idolo dei ragazzi<br />
che si schierano<br />
nel challenge Suzuki.<br />
Quegli stessi ragazzi<br />
che nella MotorSport<br />
Arena si giocano<br />
la stagione 2009<br />
in un’esaltante giornata<br />
di derapate. Tre manche<br />
tirate dal primo<br />
all’ultimo giro,<br />
per decretare<br />
il campione<br />
di una stagione che<br />
si è sviluppata su cinque<br />
appuntamenti,<br />
con il sesto - quello<br />
di Ottobiano del 13<br />
settembre - sostituito<br />
appunto dalla sfi da<br />
nella MotorShow Arena.<br />
Simone Cecchetti<br />
è il candidato numero<br />
uno alla vittoria,<br />
ma alle calcagna<br />
ha un drappello<br />
di riders inferociti.<br />
Thomas Gory,<br />
il più giovane<br />
con i suoi 18 anni,<br />
per esempio,<br />
è a soli nove punti;<br />
poco più sotto<br />
spinge Simone<br />
Marchesini.<br />
Nato dalla<br />
collaborazione<br />
tra il Team Lux<br />
Performance<br />
e l’importatore<br />
A giocarsi il titolo<br />
il giovanissimo<br />
Diego Monticelli,<br />
che comanda<br />
la classifi ca davanti<br />
a Orlando Gattazzo<br />
e Matteo Traversa.<br />
Completano la griglia<br />
di partenza Lolli, Falay,<br />
Veglia, Lupini, Fagiani,<br />
Contardi, Vesprini, Muzi,<br />
De Carolis, Contarin,<br />
Cecchini, De Angelis,<br />
Roberto e Domenico<br />
Vazzoler, Vitali, Marin,<br />
Pennesi, Amedeo<br />
e Deandreis. Motori<br />
accesi, gas spalancato,<br />
cartello dei 5 secondi<br />
e adrenalina a fi umi.<br />
italiano delle moto<br />
giapponesi Valenti<br />
Racing, il Trofeo Suzuki<br />
è una delle migliori<br />
sorprese nel panorama<br />
agonistico nazionale.<br />
Nel 2009 ha registrato<br />
un vero e proprio boom<br />
di piloti. Gli stessi<br />
che si danno battaglia<br />
nell’area 44.<br />
Come sempre,<br />
gas spalancato.
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
26<br />
4-6<br />
D I C E M B R E<br />
MOTO<br />
Freestyle MX Contest<br />
INCREDIBILE<br />
Tutti con il naso<br />
all’insù per<br />
i centauri dell’aria<br />
Big Air, Cliffhanger, Double<br />
Grab, No Footed Can,<br />
Side Saddle Lander, Surfer,<br />
Tsunami... Se queste<br />
parole vi dicono qualcosa,<br />
probabilmente state leggendo<br />
queste righe già<br />
seduti sulle tribune della<br />
MotorSport Arena, in attesa<br />
delle acrobazie dei<br />
vostri beniamini. E sarete<br />
soddisfatti perché a esibirsi<br />
sono stati chiamati<br />
campioni del calibro di<br />
André Villa ed Edgar Torronteras,<br />
in sella alle loro<br />
cross 250 due tempi, con<br />
speciali appigli per potersi<br />
riaggrappare alla moto,<br />
dopo averla mollata in vo-<br />
MA VERO<br />
lo. Grafi che aggressive e<br />
uno speciale ammortizzatore<br />
di sterzo completano<br />
la ricetta.<br />
Se, invece, l’elenco non<br />
accende in voi alcun barlume,<br />
mollate tutto e correte<br />
ad aggiudicarvi un<br />
posto al sole (speriamo!)<br />
per assistere a uno degli<br />
spettacoli più emozionanti<br />
del Motor Show.<br />
Come ogni anno, infatti,<br />
il Freestyle Contest vi farà<br />
gelare il sangue nelle<br />
vene, farà scorrere adrenalina<br />
a fi otti, vi immobilizzerà<br />
sugli spalti. Con il<br />
naso all’insù. Perché il<br />
Freestyle non si “corre”<br />
in pista e nemmeno su un<br />
circuito da Cross. Nel<br />
Freestyle si gareggia a otto<br />
metri da terra, con salti<br />
che possono raggiungere<br />
anche i 25 metri in<br />
lunghezza. A proposito,<br />
Big Air è il migliore tra i<br />
tre salti sui quali il pilota<br />
Padiglione 36: Moto Racing Paddock Show<br />
viene giudicato. Detto anche<br />
Best Trick, viene valutato<br />
con un punteggio<br />
da 0 a 100 in base allo stile,<br />
alla diffi coltà e alla<br />
combinazione di salti, che<br />
dev’essere eseguita, in un<br />
tempo che va da 90 secondi<br />
a due minuti.<br />
Gli altri suggestivi nomi<br />
si riferiscono ad alcuni tra<br />
i più importanti salti della<br />
disciplina o ai tipi di atterraggio.<br />
Tra questi, quello<br />
che genera più discussioni<br />
è il Blackfl ip, eseguito<br />
per la prima volta da Carey<br />
Hart nel 2000.<br />
Porte aperte ai box dei grandi team<br />
Per la prima volta la zona paddock,<br />
normalmente off-limits, apre al grande<br />
pubblico: al padiglione 36 l’atmosfera racing<br />
è garantita dalla presenza di Ducati (Moto GP<br />
e Superbike), Team Gresini (Honda Moto GP)<br />
e Team LCR (Honda Moto GP). Non solo:<br />
nel Moto Racing Paddock Show si circola<br />
liberamente fra i gioielli a due ruote<br />
delle squadre più importanti a livello<br />
internazionale che partecipano ai campionati<br />
Supermoto (fra queste Aprilia, HM Honda,<br />
Husqvarna, Kawasaki KL, KTM, Suzuki e TM)<br />
Superchampion Minibike Motard<br />
Piccolo è bello<br />
Aguzzate la vista. Oppure tirate fuori<br />
il binocolo, perché questi mostriciattoli<br />
sono piccoli nelle dimensioni, ma grandi<br />
nelle prestazioni. E divertono da matti.<br />
Per la prima volta nella MotorSport Arena ecco<br />
il Superchampion Minibike Motard, la gara<br />
delle belvette a quattro tempi, dal sound pieno<br />
ed eccitante come quello delle sorelle più grandi.<br />
Tra i piloti, un nome d’eccezione, il francese<br />
Jimmy Peyras. A sfi dare il fuoriclasse, i migliori<br />
piloti del Campionato italiano di specialità.<br />
e le innovazioni tecniche presentate<br />
dalle aziende che abitualmente forniscono<br />
supporto tecnico alle squadre (dai componenti<br />
più raffi nati ai pneumatici). Tutto al ritmo<br />
scatenato delle competizioni, affi dato<br />
alle compilation musicali del CMJ Village.
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
c’è<br />
28<br />
<strong>Quattroruote</strong><br />
Il nostro stand<br />
Ovvero al padiglione<br />
accanto all’area 44,<br />
dove vi aspetta<br />
la nostra pista.<br />
Qui troverete<br />
un “Salone<br />
nel Salone”<br />
e le nostre<br />
iniziative speciali<br />
26<br />
CI SI VEDE<br />
AL<br />
Ci siamo trasferiti, per<br />
questo specialissimo Motor<br />
Show, all’interno del<br />
padiglione 26, quello che<br />
affaccia sull’area esterna<br />
44, che da sempre ospita<br />
la nostra pista e la tensostruttura<br />
“<strong>Quattroruote</strong>”.<br />
Quest’anno il tendone non<br />
c’è più, ma il percorso segnato<br />
dai coni si è allungato<br />
per darvi la possibilità<br />
di prolungare l’emozione<br />
del test drive.<br />
Ma andiamo con ordine,
perché le cose da vedere,<br />
toccare e vivere nel<br />
nostro stand sono davvero<br />
tante.<br />
. Il Salone nel Salone<br />
L’Edizione Straordinaria<br />
del Motor Show è straordinaria<br />
proprio perché le<br />
Case automobilistiche<br />
non hanno ritenuto opportuno<br />
parteciparvi con<br />
loro stand. Molte, però,<br />
hanno accettato di esporre<br />
le loro più recenti novità<br />
proprio nel nostro (nell’immagine).<br />
Sono 15 e<br />
sono le protagoniste delle<br />
pagine che seguono.<br />
. La pista Noi, tuttavia, le<br />
automobili non ve le facciamo<br />
soltanto vedere, ma<br />
- rinnovando quella che è<br />
ormai divenuta una consuetudine<br />
– anche guidare.<br />
E in questo “guidare”<br />
sta una delle principali<br />
differenze che ci distinguono<br />
dagli altri test drive<br />
del Motor Show. Perché<br />
sul minicircuito di “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
al volante ci siete<br />
proprio voi. Affi ancati,<br />
ovviamente, dai valenti piloti<br />
della nostra scuola<br />
GuidaSicura, pronti a darvi<br />
quelle preziose indicazioni<br />
utili ad affi nare la<br />
vostra tecnica di guida.<br />
Come sempre, potete prenotare<br />
il test nel nostro<br />
sito. Nella pagina seguente<br />
vi ricordiamo gli orari<br />
delle singole prove in programma.<br />
. L’animazione Motor<br />
Show e “<strong>Quattroruote</strong>”,<br />
insieme, signifi cano anche<br />
animazione. Quest’anno a<br />
intrattenervi durante la<br />
sosta nel nostro stand sono<br />
i ragazzi di Radio Monte<br />
Carlo, che dispone anche<br />
di una postazione dalla<br />
quale, durante la giornata,<br />
si collegherà in diretta<br />
con lo studio di Milano<br />
(gli orari nel riquadro<br />
qui accanto).<br />
. I nostri partner Come<br />
ogni anno largo spazio alle<br />
aziende che collaborano<br />
con “<strong>Quattroruote</strong>”.<br />
Ne parliamo nelle pagine<br />
che seguono.<br />
. www.quattroruote.it Se<br />
potete, collegatevi al nostro<br />
sito per seguire i suoi<br />
speciali sul Motor Show<br />
(compresa la diretta delle<br />
gare dalla MotorSport<br />
Arena), ma anche per vedere<br />
i video realizzati da<br />
“<strong>Quattroruote</strong> TV”.<br />
RMC per voi<br />
Il bello della diretta<br />
Lo stand<br />
di “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
ospita anche<br />
la postazione di Radio<br />
Monte Carlo, dalla quale<br />
il giornalista Paolo<br />
Ciccarone cura<br />
i collegamenti<br />
in diretta con “RMC<br />
Motori – Speciale<br />
Motor Show”. Oltre<br />
all’informazione,<br />
l’emittente radiofonica<br />
garantisce l’animazione.<br />
Ai collegamenti elencati<br />
di seguito possono<br />
aggiungersene altri,<br />
qualora qualche evento<br />
li rendesse necessari.<br />
Per cui state all’occhio:<br />
potreste trovarvi<br />
nel mezzo<br />
di una diretta!<br />
Ed ecco i collegamenti<br />
in programma.<br />
Venerdì 4 dicembre<br />
è previsto<br />
un collegamento live<br />
tra le 10 e le 13,<br />
mentre alle 19.50 RMC<br />
trasmette<br />
un contributo registrato.<br />
Sabato 5 dicembre<br />
ad andare in diretta<br />
dalle 12.30 alle 13<br />
è il programma RMC<br />
Motori, durante<br />
il quale Paolo Ciccarone<br />
da Bologna si collega<br />
con Erina e Debora<br />
Villa a Milano.<br />
Domenica 6 dicembre<br />
il primo collegamento<br />
è previsto tra le 10<br />
e le 14 (RMC Magazine<br />
Week End), il secondo<br />
tra le 14 e le 18<br />
(Music&Sports).<br />
Lunedì 7 dicembre<br />
e martedì 8<br />
sono in programma<br />
la “solita” diretta<br />
tra le 10 e le 13<br />
e un contributo<br />
registrato alle 19.50.<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
29
c’è<br />
9.30-10.30 Alfa Romeo - BMW<br />
Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
10.30-11.30 Kia - Mercedes<br />
Mini - Opel - Porsche - Smart<br />
Suzuki - Toyota<br />
11.30-12.30 Alfa Romeo - BMW<br />
Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
12.30-13.30 Kia - Mercedes<br />
Mini - Opel - Porsche - Smart<br />
Suzuki - Toyota<br />
13.30-14.30 Alfa Romeo - BMW<br />
Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
14.30-15.30 Kia - Mercedes<br />
Mini - Opel - Porsche<br />
Smart - Suzuki - Toyota<br />
15.30-16.30 Alfa Romeo - BMW -<br />
Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
16.30-17.30 Kia - Mercedes<br />
Mini - Opel - Porsche - Smart<br />
Suzuki - Toyota<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
30<br />
La nostra pista<br />
Venerdì 4 dicembre<br />
Domenica 6 dicembre<br />
9.30-10.30 Alfa Romeo - BMW - Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
10.30-11.30 Kia - Mercedes - Mini - Opel - Porsche - Smart<br />
Suzuki - Toyota<br />
11.30-12.30 Alfa Romeo - BMW - Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
12.30-13.30 Kia - Mercedes - Mini<br />
Opel - Porsche - Smart - Suzuki - Toyota<br />
13.30-14.30 Alfa Romeo - BMW - Citroën<br />
DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
14.30-15.30 Kia - Mercedes - Mini - Opel<br />
Porsche -Smart - Suzuki - Toyota<br />
15.30-16.30 Alfa Romeo - BMW - Citroën<br />
DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
16.30-17.30 Kia - Mercedes - Mini - Opel<br />
Porsche - Smart - Suzuki - Toyota<br />
Lunedì<br />
7 dicembre<br />
9.30-10.30 Kia - Mercedes<br />
Mini - Opel - Porsche - Smart<br />
Suzuki - Toyota<br />
10.30-11.30 Alfa Romeo - BMW<br />
Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
11.30-12.30 Kia - Mercedes<br />
Mini - Opel - Porsche - Smart -<br />
Suzuki - Toyota<br />
12.30-13.30 Alfa Romeo - BMW<br />
Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
13.30-14.30 Kia - Mercedes<br />
Mini - Opel - Porsche - Smart<br />
Suzuki - Toyota<br />
14.30-15.30 Alfa Romeo - BMW<br />
Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
15.30-16.30 Kia - Mercedes - Mini<br />
Opel - Porsche - Smart<br />
16.30-17.30 Alfa Romeo - BMW<br />
Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
Sabato<br />
5 dicembre<br />
9.30-10.30 Kia - Mercedes - Mini - Opel<br />
Porsche - Smart - Suzuki - Toyota<br />
10.30-11.30 Alfa Romeo - BMW - Citroën<br />
DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
11.30-12.30 Kia - Mercedes - Mini<br />
Opel - Porsche - Smart - Suzuki - Toyota<br />
12.30-13.30 Alfa Romeo - BMW<br />
Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
13.30-14.30 Kia - Mercedes - Mini<br />
Opel - Porsche - Smart - Suzuki - Toyota<br />
14.30-15.30 Alfa Romeo - BMW - Citroën<br />
DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
15.30-16.30 Kia - Mercedes - Mini<br />
Opel - Porsche - Smart - Suzuki - Toyota<br />
16.30-17.30 Alfa Romeo - BMW<br />
Citroën - DR - Fiat - Ford - Hyundai<br />
Martedì<br />
8 dicembre<br />
9.30-10.30 Alfa Romeo<br />
BMW - Citroën - DR - Fiat<br />
Ford - Hyundai<br />
10.30-11.30 Kia<br />
Mercedes - Mini<br />
Opel - Porsche - Smart<br />
Suzuki - Toyota<br />
11.30-12.30 Alfa Romeo<br />
BMW - Citroën - DR<br />
Fiat - Ford - Hyundai<br />
12.30-13.30 Kia<br />
Mercedes - Mini<br />
Opel - Porsche - Smart<br />
Suzuki - Toyota<br />
13.30-14.30 Alfa Romeo<br />
BMW - Citroën - DR<br />
Fiat - Ford - Hyundai<br />
14.30-15.30 Kia<br />
Mercedes - Mini<br />
Opel Porsche - Smart<br />
Suzuki - Toyota<br />
15.30-16.30 Alfa Romeo<br />
BMW - Citroën - DR<br />
Fiat - Ford - Hyundai<br />
16.30-17.30 Kia<br />
Mercedes - Mini<br />
Opel Porsche - Smart<br />
Suzuki - Toyota<br />
I nostri partner<br />
Let’ Bank<br />
Verso il futuro<br />
“Let’s Bank 12-17 anni”, il conto<br />
di deposito del Banco Popolare<br />
(il più grande Gruppo bancario popolare con<br />
2.200 fi liali e oltre 3 milioni di clienti), ha vinto l’MF<br />
Innovation Award 2009 come miglior prodotto<br />
fi nanziario per i ragazzi d’età fi no a 18 anni. E non<br />
è un caso, perché si tratta di una gamma innovativa<br />
di conti correnti dedicata ai giovani e strutturata<br />
in modo da soddisfare le loro esigenze, che cambiano<br />
nel corso degli anni. Così si parte con “Brucoconto”,<br />
il libretto di deposito ideato per i risparmi dei bimbi<br />
fi no a 11 anni, e si prosegue con tre tipologie di conti<br />
“Let’s Bank”, ovvero “12-17 anni Scoprire”, dedicato<br />
ai ragazzi che fanno i primi passi nel mondo<br />
economico, “18-29 anni studiare”, riservato<br />
ai maggiorenni che stanno completando la loro<br />
formazione, e “18-29 anni lavorare”, concepito<br />
per chi affronta le prime esperienze professionali.<br />
In questo modo il Banco Popolare, non a caso presente<br />
al Motor Show, occasione ideale d’incontro coi giovani,<br />
è riuscito a strutturare un’offerta semplice e<br />
trasparente, capace di rispondere<br />
alla necessità dei ragazzi di avvalersi, nel rapporto con<br />
la banca, di strumenti come Internet, i cellulari, l’home<br />
banking. “I ragazzi vogliono una banca capace<br />
di comunicare utilizzando i loro canali”, spiega Andrea<br />
Mencarini, Responsabile Marketing<br />
e Segmenti Retail del Banco Popolare.<br />
“Let’s Bank è in grado di farlo e vi aspetta<br />
nelle fi liali di una delle banche del Gruppo Banco<br />
Popolare o su www.letsbank.it”.<br />
Electronic Arts<br />
Quando il gioco si fa duro<br />
Need for Speed è un “must” dei giochi<br />
di simulazione di guida: Need for Speed SHIFT<br />
è la nuova e raffi nata versione che combina<br />
le vere emozioni della guida estrema con la fi sica<br />
del mondo reale. I videogiocatori possono provare<br />
tutte le emozioni di una gara vera attraverso<br />
la prospettiva di gioco del posto guida che permette<br />
di provare le sensazioni avvertibili solo da un vero<br />
pilota. Un mix esaltante di percezioni legate<br />
alla simulazione delle forze in gioco, come quella<br />
di gravità e quella centrifuga, al realismo<br />
estremo della visuale attraverso il parabrezza<br />
e all’accuratezza delle riproduzione degli eventuali<br />
incidenti. Il modello di guida tiene conto<br />
delle caratteristiche tecniche di ogni tipo di auto:<br />
ce ne sono circa 70, dalla Pagani Zonda F all’Audi<br />
RS4, fi no alla Porsche 911 GT3 RSR. C’è anche<br />
la possibilità di personalizzarle e di adattarle<br />
al proprio stile di guida, “infi landosi” sotto il cofano<br />
per migliorarne le performance con il “fi ne tuning”<br />
e d’intervenire sull’estetica per rendere il proprio<br />
bolide veramente unico. Poi non resta che lanciarsi<br />
sugli innumerevoli percorsi disponibili, dai circuiti<br />
come quello leggendario di Laguna Seca ai tracciati<br />
cittadini di fantasia di metropoli come Londra<br />
e Tokyo. Che spettacolo Need for Speed SHIFT!
Il Portale dell’Automobilista<br />
IL WEB<br />
PER TUTTI<br />
Pensato per le imprese,<br />
le agenzie, le autoscuole,<br />
i centri di revisione, ma<br />
perfetto anche per tutti i<br />
cittadini: è www.ilportaledellautomobilista.it,<br />
molto<br />
più di un sito Internet reso<br />
disponibile ormai da qualche<br />
anno dal Dipartimento<br />
Trasporti del Ministero<br />
delle Infrastrutture e dei<br />
trasporti e supportato da<br />
Poste Italiane. “Il bilancio<br />
dell’attività del portale<br />
è ampiamente positivo”,<br />
spiega Pasquale D’Anzi,<br />
capo della Segreteria tecnica<br />
del responsabile del<br />
Dipartimento Trasporti,<br />
“tanto d’aver trasformato<br />
il sito in uno strumento irrinunciabile<br />
per gli addetti<br />
ai lavori”. D’Anzi snocciola<br />
i primi esempi: “Nel settore<br />
delle revisioni abbiamo<br />
sostituito i collegamenti<br />
Isdn di quasi 6.000 offi cine<br />
con il collegamento a<br />
banda larga che consente<br />
non solo di effettuare le<br />
operazioni burocratiche,<br />
ma anche di verifi care<br />
contestualmente i pagamenti<br />
degli oneri spettanti<br />
allo Stato; in questo<br />
modo sono venuti meno i<br />
trasferimenti di documentazione<br />
cartacea del giorno<br />
dopo effettuati presso<br />
gli sportelli provinciali del<br />
Dipartimento”. Ma il portale<br />
non è uno strumento<br />
telematico evoluto riservato<br />
agli addetti ai lavori:<br />
chiunque può consultarlo<br />
sui temi di proprio interesse.<br />
“Le funzioni più utilizzate<br />
dai privati”, spiega<br />
ancora D’Anzi, “sono quelle<br />
relative al controllo dei<br />
punti patente e della categoria<br />
Euro del proprio veicolo.<br />
Nel primo caso rendiamo<br />
disponibile nella pagina<br />
del profi lo dell’utente<br />
non solo il saldo dei punti,<br />
ma anche un vero estratto<br />
conto che riporta quando<br />
e perché eventualmente<br />
ne sono stati detratti; la<br />
seconda funzione, accessibile<br />
direttamente dall’home<br />
page senza bisogno<br />
di registrazione, permette,<br />
attraverso la targa, di<br />
conoscere esattamente<br />
la classe Euro del singolo<br />
veicolo, non di ottenere<br />
un’informazione generica<br />
basata sull’anno d’immatricolazione”.<br />
Una forma<br />
di certifi cazione preziosa,<br />
Non solo uno strumento prezioso<br />
per chi lavora ma anche una miniera<br />
di soluzioni per i cittadini<br />
così come il “promemoria”<br />
della scadenza della revisione,<br />
che molti fi niscono<br />
per trascurare, disponibile<br />
nella scheda personale di<br />
chi si registra sul portale<br />
nella sezione “I miei veicoli”.<br />
Anche per questo lo<br />
strumento informatico del<br />
Ministero, pur utilizzato<br />
prevalentemente dagli addetti<br />
ai lavori, da poco ha<br />
superato il milione di utenti<br />
registrati, che si aggiungono<br />
agli oltre 10 milioni di<br />
pagamenti effettuati ogni<br />
anno in modalità telematica<br />
attraverso il portale da<br />
privati e professionisti.<br />
Ma non è tutto: il 2010<br />
porterà ulteriori innovazioni.<br />
“La nostra intenzione<br />
è di migrare sul portale<br />
tutti i servizi del mondo<br />
della motorizzazione. Disponiamo<br />
di una struttura<br />
altamente informatizzata<br />
che garantisce la massima<br />
sicurezza attraverso<br />
processi paragonabili solo<br />
a quelli del sistema bancario.<br />
Nel corso del prossimo<br />
anno trasferiremo sul<br />
portale tutte le funzioni<br />
dello Sportello telematico<br />
che ancora richiedono il<br />
“Il Motor Show è il più grande evento legato<br />
ai motori in Italia: unirci a un marchio così<br />
importante è stato naturale per noi, che siamo<br />
stati precursori del settore delle assicurazioni<br />
dirette in Italia, di cui siamo leader”. A parlare è<br />
Federica Alletto (nella foto), direttore commerciale<br />
di Genertel, partner di “<strong>Quattroruote</strong>” al Motor<br />
Show. “Il leitmotiv di quest’anno”, prosegue, “sarà<br />
per noi il contatto diretto con gli appassionati<br />
che arrivano da tutta Italia, particolarmente<br />
passaggio di documentazione<br />
cartacea e permetteremo<br />
l’effettuazione on<br />
line di prenotazioni degli<br />
esami di guida da parte di<br />
autoscuole e privatisti. Infi<br />
ne ci stiamo attrezzando<br />
per consentire, sempre<br />
attraverso il portale, la<br />
conferma di validità della<br />
patente attraverso la trasmissione<br />
telematica dell’esito<br />
della visita medica<br />
periodica”.<br />
Il futuro, insomma, è<br />
sempre più virtuale, anche<br />
se l’esito delle pratiche<br />
sarà... reale.<br />
Il Portale degli<br />
automobilisti<br />
è presente<br />
al Motor Show<br />
nel nostro<br />
stand al<br />
padiglione 26<br />
Le polizze “su misura”<br />
importante visto che non abbiamo agenzie o punti<br />
vendita fi sici sul territorio”. Nello stand ci<br />
saranno top car: avete pensato all’alto di gamma?<br />
“Sì, con il prodotto di punta Genertel<br />
Altacilindrata, polizza studiata per chi possiede<br />
un veicolo dai 19 CV fi scali in su”.<br />
E per i giovani? “Già nel 2008 abbiamo lanciato<br />
Genertel giovani, dedicata agli under 30, che<br />
prevede una riduzione del premio, per chi s’ impegna<br />
a rispettare norme di guida sicura”.<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
31
c’è<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
32<br />
I nostri partner<br />
La Commissione<br />
Difesa Vista è<br />
un organismo che,<br />
dal 1972, lavora<br />
per una corretta<br />
informazione<br />
sulla salute della<br />
vista anche<br />
commissionando<br />
studi e ricerche<br />
La sicurezza al volante dipende anche<br />
dalle nostre condizioni fi siche. Ma i controlli<br />
per la patente non sono adeguati<br />
La battaglia per strade<br />
più sicure è più che<br />
mai all’ordine del giorno:<br />
il numero di vite umane<br />
perse per gli incidenti, pur<br />
in diminuzione costante,<br />
è ancora troppo elevato.<br />
Ogni anno, in tutto il<br />
mondo, 1,2 milioni di persone<br />
perdono la vita per<br />
questo motivo, mentre 50<br />
milioni restano ferite; solo<br />
in Europa, secondo i dati<br />
dell’Organizzazione mondiale<br />
della sanità, le vittime<br />
sono 127.000 e i feriti<br />
2 milioni. Infi ne, in Italia,<br />
ogni giorni si verifi cano<br />
633 incidenti e 14 persone<br />
perdono la vita. Tra le<br />
cause più frequenti degli<br />
incidenti si annoverano, di<br />
solito, soprattutto l’eccesso<br />
di velocità e la guida<br />
sotto l’effetto di sostanze<br />
che alterano il comportamento<br />
come l’alcol e le<br />
droghe: l’attenzione sociale<br />
e l’allarme su questi<br />
temi sono elevati. Tuttavia<br />
si fi nisce per trascurare<br />
altri fattori non meno importanti<br />
come le condizioni<br />
fi siche del guidatore, a<br />
partire dalla vista.<br />
L’analisi dei dati Aci-Istat<br />
rivela come il 59,13% degli<br />
incidenti possa essere attribuito<br />
più o meno direttamente<br />
a cause connesse<br />
con un processo visivo non<br />
ottimale. Dell’importanza<br />
di questo aspetto si sono<br />
accorti anche i legislatori,<br />
GLI OCCHI <strong>PRIMA</strong><br />
DI TUTTO<br />
quando hanno inserito tra<br />
le norme del Codice l’obbligo<br />
di accendere le luci<br />
sulle strade extraurbane<br />
anche di giorno, come già<br />
accadeva da tempo nei<br />
Paesi nordici.<br />
Una serie di studi ha poi<br />
evidenziato l’esistenza di<br />
una correlazione tra gli incidenti<br />
stradali e il colore<br />
delle auto: quelle con verniciatura<br />
meno evidente,<br />
come il nero, sono più soggette<br />
a incidenti nelle ore<br />
diurne. L’aspetto percettivo,<br />
del resto, è da diversi<br />
anni oggetto di ricerche<br />
sulla sicurezza stradale:<br />
l’adozione di uno stile di<br />
guida adeguato presuppone,<br />
infatti, la capacità<br />
d’”interpretare” correttamente<br />
e rapidamente il<br />
contesto in cui si opera e<br />
lo strumento “principe”<br />
impegnato in queste azioni<br />
è la vista. La qualità di<br />
quest’ultima, però, è condizionata<br />
da innumerevoli<br />
fattori, come la luminosità<br />
dell’ambiente (determinata<br />
anche dalle condizioni<br />
atmosferiche), le caratteristiche<br />
dell’oggetto che<br />
si osserva e il suo contrasto<br />
con il fondo della strada,<br />
la “qualità” dei mezzi<br />
oculari (invecchiamento,<br />
malattie), la capacità risolutiva<br />
del sistema ottico<br />
(acutezza visiva, condizione<br />
rifrattiva mal compensata),<br />
il corretto funzionamento<br />
delle cellule<br />
sensoriali e un’adeguata<br />
capacità di processare le<br />
informazioni raccolte.<br />
Ma chi si preoccupa di<br />
Commissione Difesa Vista<br />
verifi care il “corretto funzionamento”<br />
di tutto ciò<br />
nei guidatori? Gli attuali<br />
esami per il rilascio e il<br />
rinnovo della patente tengono<br />
adeguatamente conto<br />
di questi fattori? Agli<br />
automobilisti italiani sono<br />
richieste “competenze visive”<br />
minime, ossia quelle<br />
prescritte dal Codice<br />
della strada: bastano per<br />
garantire reali condizioni<br />
di sicurezza sulle strade?<br />
Per rispondere a queste<br />
domande Commissione<br />
Difesa Vista, un organismo<br />
nato nel 1972 con l’obiettivo<br />
di dare informazioni<br />
corrette sulla salute della<br />
vista, ha commissionato<br />
all’Università degli Studi<br />
di Milano-Bicocca una<br />
ricerca dal titolo “L’importanza<br />
di una corretta<br />
compensazione visiva per<br />
una guida sicura”.<br />
Questo lavoro è partito<br />
da un’analisi dei dati statistici<br />
sull’incidentalità,<br />
basata sulla bibliografi a<br />
scientifi ca internazionale<br />
relativa al processo visivo<br />
e alla sicurezza stradale, e<br />
ha permesso di sviluppare<br />
un nuovo e più appropriato<br />
protocollo di analisi visiva<br />
per sondare le abilità<br />
coinvolte nella guida di un<br />
campione di oltre 1.000<br />
guidatori.<br />
I risultati di questa ricerca<br />
delineano un quadro<br />
inedito: innanzitutto<br />
sono emerse capacità<br />
visive del campione preso<br />
in considerazione non<br />
pienamente rispondenti<br />
a quanto prescritto dal<br />
Codice della strada, come<br />
testimonia l’oltre 30% di<br />
soggetti privi anche dei<br />
requisiti minimi. Inoltre lo<br />
studio dimostra che esistono<br />
altre competenze<br />
visive fondamentali, oltre<br />
a quelle imposte dal Codice,<br />
che rivestono un ruolo<br />
importante quando si guida.<br />
Per esempio, il 18,6%<br />
del campione ha rivelato<br />
di disporre di un’acutezza<br />
visiva inadeguata anche<br />
utilizzando strumenti di<br />
compensazione ritenuti<br />
idonei, mentre l’1,9% è<br />
risultato dotato di una visione<br />
cromatica inadeguata,<br />
il 2,35% di un campo<br />
visivo inidoneo, il 24,5%<br />
di una visione notturna<br />
insuffi ciente e il 3,2% di<br />
una visione binoculare<br />
imperfetta. Tutto questo,<br />
naturalmente, sfugge alle<br />
modalità attuali d’esame<br />
per il rilascio o il rinnovo<br />
della patente, fatto che<br />
crea situazioni potenziali<br />
di pericolo: esiste, infatti,<br />
una correlazione signifi -<br />
cativa tra l’inadeguatezza<br />
visiva e il cosiddetto Indice<br />
di propensione all’incidentalità.<br />
Nello stand di Commissione<br />
Difesa Vista presso<br />
lo spazio di “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
al Motor Show 2009<br />
(nel Padiglione 26) si<br />
può “toccare con mano”<br />
quanto ciò corrisponda a<br />
verità, semplicemente alterando<br />
con qualche artifi<br />
cio tecnico le condizioni<br />
visive ottimali durante<br />
una simulazione di guida.<br />
Un occhiale da vista non<br />
corretto o non indossato<br />
come prescritto o un improvviso<br />
abbagliamento<br />
possono farci commettere<br />
errori di valutazione<br />
al volante (una posizione<br />
sbagliata del proprio veicolo<br />
sulla carreggiata, la<br />
mancata percezione di<br />
un ostacolo improvviso o<br />
poco visibile e così via) a<br />
volte irrimediabili. Meglio<br />
essere consapevoli prima<br />
di certi problemi, dunque,<br />
che vittime dopo.
DA OGGI,<br />
IL GIUDIZIO SULL’AUTO VA CONTROCORRENTE.<br />
IL MENSILE D’AUTO CHE VA PER LA SUA STRADA.
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
c’è<br />
34<br />
ALFA ROMEO<br />
Da vedere<br />
MITO<br />
QUADRIFOGLIO VERDE<br />
Nelle concessionarie<br />
da gennaio, in anteprima<br />
nel nostro stand<br />
Centoventiquattro cavalli<br />
per litro: il più alto valore<br />
mai registrato da<br />
un’Alfa Romeo. È quello dichiarato<br />
dalla MiTo Quadrifoglio<br />
Verde, la versione<br />
più potente tra quelle equipaggiate<br />
con il rivoluzionario<br />
motore MultiAir progettato<br />
da Fiat Powertrain<br />
Technologies, che garantisce<br />
prestazioni d’eccellenza,<br />
ma anche consumi<br />
contenuti.<br />
Un allestimento esclusivo<br />
e ricco di signifi cati che<br />
rende giustizia ai 170 CV<br />
dichiarati dal 1.4 turbobenzina,<br />
già disponibile nelle<br />
declinazioni da 105 e 135<br />
CV (ed è quest’ultima a girare<br />
sulla nostra pista).<br />
Il debutto sul mercato<br />
della MiTo Quadrifoglio<br />
Verde è previsto per gennaio,<br />
ma viene anticipato,<br />
in prima italiana, dall’esemplare<br />
esposto nello<br />
stand di “<strong>Quattroruote</strong>” e<br />
dalle impressioni dei nostri<br />
giornalisti, che l’hanno già<br />
guidata e trovata “speciale”.<br />
Basta aprire la porta<br />
per accorgersene. Sedili,<br />
volante, plancia... c’è profumo<br />
di corse in questa<br />
piccola Alfa. Già al minimo<br />
il quattro cilindri si fa sentire<br />
con una voce diversa,<br />
molto più profonda, catti-<br />
va. Ha coppia in abbondanza,<br />
ma è tra i 3.000 e i<br />
6.000 giri che dà il meglio<br />
di sé. In poco più di sette<br />
secondi si toccano i 100<br />
km/h, terza , quarta, quinta<br />
e via verso i 200. Il telaio<br />
risponde molto bene.<br />
Il merito è delle nuove sospensioni<br />
a controllo elettronico.<br />
La QV reagisce<br />
con prontezza e precisione<br />
ai comandi come una vera<br />
sportiva. Bene anche i freni<br />
(con dischi di dimensioni<br />
maggiori rispetto alle altre<br />
MiTo): il pedale ha corsa<br />
breve e una bella consistenza<br />
che si traduce in<br />
elevate decelerazioni grazie<br />
anche alla gommatura<br />
da 18 pollici.<br />
Un carattere che la Quadrifoglio<br />
Verde esprime<br />
anche attraverso alcune<br />
caratterizzazioni estetiche,<br />
a partire dai cerchi a<br />
fori, ispirati a quelli della<br />
8C Competizione, con trattamento<br />
titanio satinato<br />
che rifi nisce anche le cornici<br />
dei gruppi ottici e le<br />
calotte degli specchietti.<br />
Tutto nero, invece, l’interno,<br />
con sedili avvolgenti e<br />
plancia decisamente tecnologica.<br />
Infi ne, ma non<br />
come importanza, quel minuscolo<br />
quadrifoglio verde<br />
che “fa la differenza”.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 1.368 cm 3<br />
4 cilindri benzina<br />
• 125 kW (170 CV)<br />
a 5.500 giri/min<br />
• 230/250* Nm<br />
a 2.500 giri/min<br />
• 6 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Vel. max 219 km/h<br />
• 0-100 km/h 7,5 s<br />
• Lunghezza 406 cm<br />
larghezza 172 cm<br />
altezza 145 cm<br />
• Massa: 1.145 kg<br />
* Normal/Sport<br />
Un piccolo quadrifoglio verde sulla fi ancata<br />
annuncia una grossa differenza. Con 170 cavalli,<br />
questa è la MiTo più potente della gamma,<br />
ma anche l’Alfa Romeo con la più elevata<br />
potenza specifi ca. A distinguerla dalle altre<br />
anche i cerchi specifi ci e alcuni dettagli<br />
con trattamento in titanio satinato
Da guidare<br />
MITO<br />
MULTIAIR<br />
Qui sopra, la MiTo 1.4 turbo MultiAir da 135 CV<br />
che potete guidare sulla nostra pista<br />
davanti al padiglione 26. Gli orari a pag. 30<br />
PRESTAZIONI<br />
dati del costruttore<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 1.368 cm 3<br />
4 cilindri turbobenzina<br />
• 99 kW (135 CV)<br />
a 5.000 giri/min<br />
• 180/206* Nm<br />
a 1.750 giri/min<br />
• 5 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Lunghezza 406 cm<br />
larghezza 172 cm<br />
altezza 145 cm<br />
• Massa: 1.135 kg<br />
* Normal/Sport<br />
Velocità max<br />
207 km/h<br />
0-100 km/h<br />
8,4 s<br />
consumo misto<br />
5,6 l/100 km<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
35
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
c’è<br />
36<br />
BMW<br />
Da vedere<br />
X1<br />
OK, ha la trazione integrale,<br />
ma ridurla a fuoristrada<br />
è, a dir poco, limitativo...<br />
Per qualche ragione misteriosa,<br />
ancor prima che<br />
uscisse, hanno iniziato a<br />
chiamarla “piccola fuoristrada<br />
BMW”. E allora sfatiamo<br />
subito la leggenda:<br />
piccola, la X1, non è. O almeno:<br />
piccola lo è in confronto<br />
con le due ammiraglie<br />
della X generation,<br />
ovvero la X5 e la X6, ma in<br />
assoluto stiamo parlando<br />
d’ingombri del tutto simili<br />
a quelli delle concorrenti<br />
più concettualmente vicine,<br />
come nel caso della<br />
Toyota RAV4.<br />
E poi non è neppure una<br />
fuoristrada, perché la X1<br />
condivide con le sorelle<br />
maggiori l’impostazione,<br />
chiamiamola così, fi losofi -<br />
ca: è una Sport utility, ha<br />
la trazione integrale, ma<br />
è fatta per andare veloci<br />
su strada piuttosto che<br />
per cercare rogne su terra<br />
e sterrati. E lo si capisce<br />
in fretta guidandola,<br />
ché le sue doti migliori<br />
riguardano aspetti dinamici<br />
propri di una classica<br />
berlina, come lo sterzo, il<br />
comportamento stradale<br />
e il motore. La cui scelta,<br />
perlomeno ora, gravita<br />
ossessivamente attorno<br />
ai turbodiesel, considerato<br />
che di propulsori a<br />
benzina c’è soltanto il sibaritico<br />
sei cilindri 2.800;<br />
per il resto c’è il due litri<br />
a gasolio quattro cilindri<br />
declinato su tre diverse<br />
potenze (143, 177 e 204<br />
CV, quest’ultima è quella<br />
Questa suggestiva ambientazione in un porto non rifl ette la natura<br />
vagamente blasé della Suv bavarese, che sembra studiata<br />
a pennello per un pubblico metropolitano assai sensibile alle mode
Da guidare<br />
dichiarata dagli esemplari<br />
ospiti sia allo stand sia in<br />
pista).<br />
Secondo noi la scelta<br />
più logica è, però, quella<br />
di mezzo, che consente di<br />
unire una certa economia<br />
di gestione con un indubbio<br />
divertimento di guida.<br />
Insomma Sport utility sì,<br />
perlomeno sotto il profi lo<br />
anagrafi co, ma molto sui<br />
generis: è grande dentro<br />
(sicuramente più della Serie<br />
1 da cui deriva), ma è<br />
- si diceva - ragionevole<br />
nelle dimensioni, versatile,<br />
veloce e si guida come<br />
una berlina sportiva.<br />
Certo, costa parecchio: la<br />
xDrive 20d parte da 37<br />
mila euro, un gruzzolo<br />
non indifferente che può<br />
lievitare a dismisura attingendo<br />
dalla lista degli<br />
optional. Tutti - va sottolineato<br />
- riguardano la<br />
personalizzazione visiva o<br />
di dettaglio, perché meccanicamente<br />
la X1 non si<br />
fa mancare nulla. Se, poi,<br />
volete risparmiare un pochino,<br />
sappiate che fra<br />
non molto la BMW metterà<br />
sul mercato la versione<br />
con la sola trazione posteriore,<br />
in ossequio a una<br />
tendenza logica quanto<br />
popolare.<br />
PRESTAZIONI<br />
dati del costruttore<br />
Velocità max<br />
223 km/h<br />
0-100 km/h<br />
7,3 s<br />
consumo misto<br />
6,3 l/100 km<br />
Non vi lasciate ingannare dallo sterrato su cui corre e derapa la X1: la nuova<br />
Sport utility BMW è fatta più per le tangenziali e le autostrade<br />
che non per la dura vita del fuoristrada, nonostante la trazione integrale<br />
SCHEDA TECNICA 23DA<br />
• 1.995 cm 3 ,<br />
4 cilindri turbodiesel<br />
• 150 kW (204 CV)<br />
a 4.400 giri/min<br />
• 400 Nm<br />
da 2.000 a 2.250 giri/min<br />
• 6 marce<br />
• Trazione integrale<br />
• Lunghezza 445 cm<br />
larghezza 180 cm<br />
altezza 155 cm<br />
• Massa 1.595 kg<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
37
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
c’è<br />
38<br />
CITROËN<br />
Da vedere<br />
C3<br />
La piccola parigina<br />
spariglia le carte<br />
tra le citycar con<br />
l’atout del parabrezza<br />
panoramico<br />
Il nome - C3 - è il solito.<br />
Ma è diffi cile trovare qualcosa<br />
che accomuni questo<br />
modello col precedente,<br />
che al lancio contribuì a<br />
rimettere in piedi una Citroën<br />
apparentemente destinata<br />
all’oblio. In primo<br />
luogo è più grande: non di<br />
tantissimo, ma in questa<br />
categoria otto centimetri<br />
possono fare la differenza<br />
tra un’auto accogliente<br />
e una vettura scomoda<br />
(anche se va detto che il<br />
passo, in fi n dei conti la<br />
misura fondamentale per<br />
giudicare l’abitabilità, è rimasto<br />
lo stesso).<br />
Poi è più moderna: le<br />
linee tonde e arcuate sono<br />
chiaramente ispirate<br />
a quelle disegnate anni fa<br />
da Donato Coco (un lavoro<br />
che poi gli valse la chiamata<br />
in Ferrari), ma è evidente<br />
il progresso verso uno<br />
stile più consono ai tempi<br />
che corrono e, soprattutto,<br />
coerente col resto della<br />
gamma.<br />
Infi ne ha una caratteri-<br />
stica che la rende unica, in<br />
una categoria dove le novità,<br />
meccaniche ma anche<br />
estetiche, sono soppesate<br />
con grande cautela, vista<br />
l’infl uenza che hanno sui<br />
costi industriali: si tratta<br />
del parabrezza panoramico<br />
(occhio: non è un tetto<br />
apribile), che in pratica si<br />
estende dal cofano fi no<br />
alla testa dei passeggeri<br />
anteriori (ma anche chi<br />
sta dietro ne benefi cia). Si<br />
chiama Zenith, per evocare<br />
il movimento del Sole,<br />
SCHEDA TECNICA 1.4<br />
• 1.397 cm 3 ,<br />
4 cilindri benzina<br />
• 70 kW (95 CV)<br />
a 6.000 giri/min<br />
• 136 Nm<br />
a 4.000 giri/min<br />
• 5 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Lunghezza 394 cm<br />
larghezza 173 cm<br />
altezza 152 cm<br />
• Massa 1.075 kg<br />
che può essere verifi cato,<br />
dall’interno, grado per<br />
grado; per evitare ustioni<br />
ai calvi è stato trattato<br />
contro gli infrarossi e ha<br />
una palpebra regolabile. È<br />
offerto di serie sull’allestimento<br />
Exclusive Style (che<br />
caratterizza le due C3 ospiti<br />
di “<strong>Quattroruote</strong>”), mentre<br />
chi opta per le Perfect<br />
dovrà sborsare 400 euro<br />
(non si può avere, invece,<br />
sulle entry level Ideal).<br />
Dal punto di vista meccanico<br />
la C3 riprende l’impo
Da guidare<br />
stazione della precedente,<br />
con qualche novità nella<br />
gamma motori: i benzina<br />
sono 1.1, 1.4 (da 73 e 95 CV,<br />
quest’ultima è la versione<br />
esposta nello stand) oppure<br />
1.6 da 120 CV (che gira<br />
in pista); il turbodiesel è<br />
l’ormai classico 1.4 HDi del<br />
Gruppo Psa.<br />
Noi abbiamo provato la<br />
1.4 da 95 CV, dotata del<br />
sistema multimediale con<br />
navigatore satellitare (in-<br />
teressante perché costa<br />
mille ragionevolissimi euro).<br />
E siamo rimasti favorevolmente<br />
impressionati<br />
dalla natura brillante del<br />
motore, peraltro sottolineata<br />
da una tonalità<br />
sportiva dello scarico.<br />
Macchina vivace, spunta<br />
tempi notevoli in accelerazione<br />
e ripresa e “assorbe”<br />
le asperità del terreno.<br />
In questo la C3 rimane<br />
una vera Citroën.<br />
La nuova C3 offre un’inedita visione<br />
del mondo. Non perché offra rivelazioni<br />
particolari sul destino dell’umanità,<br />
ma perché è l’unica citycar ad avere<br />
il parabrezza panoramico, che vi fa<br />
guardare tutt’attorno in tutt’altro modo<br />
SCHEDA TECNICA 1.6<br />
• 1.598 cm 3 ,<br />
4 cilindri benzina<br />
• 88 kW (120 CV)<br />
a 6.000 giri/min<br />
• 160 Nm<br />
a 4.250 giri/min<br />
• 5 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Lunghezza 394 cm<br />
larghezza 173 cm<br />
altezza 152 cm<br />
• Massa 1.075 kg<br />
PRESTAZIONI<br />
rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
Velocità max<br />
180 km/h<br />
0-100 km/h<br />
11,0 s<br />
70-100 km/h<br />
12,4 s<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
39
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
c’è<br />
40<br />
Da vedere<br />
La sino-molisana aggiunge<br />
la trazione integrale<br />
a una formula già vincente<br />
DR dr5<br />
Mentre il mondo fatica a<br />
trovare il modo per uscire<br />
da una crisi tanto universale<br />
quanto devastante,<br />
c’è chi s’approfi tta della<br />
situazione. Non stiamo<br />
parlando di spietati speculatori,<br />
che peraltro ci<br />
sono e fanno grossi affari,<br />
ma della DR di Massimo<br />
Di Risio, che è piombato<br />
sul mercato nel momento<br />
migliore per il proprio<br />
prodotto: una Sport<br />
utility di classe media -<br />
dunque il settore più hip<br />
del momento - carina e<br />
che costa come un’utilitaria.<br />
Una formula che sta<br />
premiando l’imprenditore<br />
meridionale, il quale può<br />
ora fregiarsi di lusinghieri<br />
risultati commerciali,<br />
mentre tutti gli altri piangono<br />
miseria. La dr5 nasce<br />
dalle costole della cinese<br />
Chery Tiggo, di cui<br />
riprende il corpo vettura<br />
e parte della meccanica;<br />
il resto è stato rivisto in<br />
Italia. E si vede, perché la<br />
cinese, in questa versione<br />
molisana (è assemblata<br />
La dr5 può permettersi passaggi fuoristradistici<br />
appena accennati, perché, nonostante la trazione<br />
integrale, non è fatta per cercare avventure<br />
nella natura. In compenso su strada si comporta<br />
abbastanza bene, specie sotto il profi lo del confort
Da guidare<br />
C’è poco da dire:<br />
la sino-molisana dr5<br />
è carina. Somiglia<br />
un po’ alla Toyota<br />
RAV4 ed è pure<br />
elegantina dentro,<br />
anche se non<br />
ci si possono<br />
attendere meraviglie<br />
nelle fi niture<br />
nei pressi di Isernia), ha<br />
tutt’altro fascino rispetto<br />
all’originale cinese. È stata<br />
ingentilita, impreziosita,<br />
imbellettata e va ammesso<br />
che l’abitacolo è<br />
un bel posto dove passare<br />
il tempo, grazie anche<br />
a un’accurata scelta delle<br />
combinazioni cromatiche.<br />
Qualche sbavatura di fi nitura<br />
si coglie, ma considerato<br />
il prezzo di listino<br />
si può chiudere un occhio<br />
(e fors’anche entrambi).<br />
Da qualche mese, poi, la<br />
dr5 viene offerta anche<br />
con la trazione integrale,<br />
accoppiata al due litri a<br />
benzina Ecopower da 128<br />
cavalli (ed è in questa veste<br />
che la vedete sia nel<br />
nostro stand sia in azione<br />
in pista). Meglio chiarire<br />
subito che l’auto non nasce<br />
per dare la paga a<br />
una Land Rover su una<br />
mulattiera. Semmai è rivolta<br />
a chi vuole trarsi<br />
d’impaccio sui fondi diffi -<br />
cili (la neve, previa gommatura<br />
adatta) senza<br />
tante storie. L’auto, non a<br />
caso, non dispone di blocco<br />
del differenziale centrale<br />
né delle ridotte (che,<br />
peraltro, stanno scomparendo).<br />
Chiarito che offroad<br />
è meglio non andare,<br />
la dr5 si disimpegna<br />
senza particolari problemi<br />
su strada normale, anche<br />
se non bisogna aspettarsi<br />
meraviglie da una<br />
natura forzatamente<br />
compromissoria (sterzo<br />
vago, frenata lunghetta).<br />
Ma l’auto recupera nel<br />
confort, che si conferma<br />
ottimo anche e soprattutto<br />
a velocità autostradali.<br />
PRESTAZIONI<br />
dati del costruttore<br />
Velocità max<br />
180 km/h<br />
0-100 km/h<br />
12,5 s<br />
Consumo misto<br />
8,9 l/100 km<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 1.971 cm 3<br />
4 cilindri benzina<br />
• 95 kW (128 CV)<br />
a 5.500 giri/min<br />
• 180 Nm<br />
a 4.000 giri/min<br />
• 5 marce<br />
• Trazione integrale<br />
• Lunghezza 429 cm<br />
larghezza 177 cm<br />
altezza 170 cm<br />
• Massa 1.453 kg<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
41
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
c’è<br />
42<br />
FIAT<br />
Da vedere<br />
PUNTO<br />
SCHEDA TECNICA 1.4<br />
• 1.368 cm3 EVO<br />
4 cilindri benzina<br />
• 57 kW (77 CV)<br />
a 6.000 giri/min<br />
• 115 Nm<br />
a 3.000 giri/min<br />
• 5 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Vel. max 165 km/h<br />
• 0-100 km/h 13,2 s<br />
• Lunghezza 407 cm<br />
larghezza 169 cm<br />
altezza 149 cm<br />
• Massa 1.040 kg<br />
La best seller italiana<br />
si rifà il trucco, imita un po’<br />
la 500 e riparte di slancio<br />
Una volta le auto di successo<br />
restavano uguali a<br />
se stesse per tutta la carriera.<br />
Semmai erano le<br />
altre, quelle che dovevano<br />
inseguire. Ora i tempi<br />
sono cambiati e il design<br />
invecchia precocemente.<br />
Così sempre più spesso<br />
si avvicendano restyling,<br />
face lifting e ritocchi volti<br />
a ringiovanire look magari<br />
appena appannati dal<br />
tempo.<br />
La Grande Punto ha<br />
solo quattro anni e va<br />
molto bene, se è vero<br />
che dalla nascita è l’auto<br />
più venduta in Italia; però<br />
alla Fiat hanno deciso<br />
comunque di darle un<br />
po’ di belletto, tanto per<br />
ristabilire le distanze da<br />
concorrenti che si stavano<br />
minacciosamente avvicinando.<br />
All’esterno poco è stato<br />
fatto, a testimonianza<br />
che lo stile del 2005 non<br />
aveva particolare bisogno<br />
di colpi di matita. Le<br />
principali modifi che sono<br />
più che altro state apportate<br />
per stabilire un più<br />
netto family-feeling con<br />
l’altra best seller di casa,<br />
ovvero la sciccosissima<br />
500.<br />
Dentro, invece, cambia<br />
tutto, o quasi. Cambia,<br />
Esteticamente la Grande Punto è stata interessata da un facelifting<br />
che la fa somigliare alla 500, con quel baffetto cromato che divide<br />
i grandi gruppi ottici. Qualche modifi ca anche al posteriore,<br />
ma soprattutto si è intervenuto pesantemente sulla plancia
Da guidare<br />
Sulla pista di “<strong>Quattroruote</strong>” sarà possibile guidare la 1.3 turbodiesel<br />
tre porte in allestimento Racing e con tecnologia Stop&Start;<br />
qui a destra, le prestazioni rilevate nella prova su strada della cinque porte<br />
soprattutto, la plancia,<br />
che adesso s’ispira alla<br />
sorella più grande Bravo.<br />
In controtendenza<br />
rispetto alle mode imperanti,<br />
alla Fiat hanno<br />
deciso di non integrare il<br />
navigatore nel cruscotto<br />
centrale, ma di piazzare<br />
un elemento estraibile<br />
alla sua sommità, così da<br />
permettere spostamenti<br />
da un’auto all’altra. E<br />
poi nuovi sono i materiali<br />
che danno al viaggiatore<br />
l’impressione di essere<br />
seduto in un modello di<br />
categoria superiore.<br />
Del resto, superiore alle<br />
altre la Grande Punto lo è<br />
da sempre perché ha una<br />
stazza da incrociatore, se<br />
rapportata alle rivali: supera<br />
di slancio i quattro<br />
metri, il che garantisce<br />
ottime capacità di carico<br />
di persone e bagagli.<br />
La Punto è sempre stata<br />
un’eccellente auto da guidare<br />
e anche in quest’ultima<br />
versione ribadisce le<br />
proprie qualità. L’offerta<br />
è praticamente infi nita,<br />
fra motori, allestimenti,<br />
carrozzerie e quant’altro.<br />
Noi abbiamo provato di<br />
recente la turbodiesel con<br />
il Multijet da 95 CV e fi ltro<br />
antiparticolato (che la 90<br />
CV non può avere): grazie<br />
al sistema Stop &Start se<br />
la cava in città, ma stupisce<br />
specialmente nei percorsi<br />
extraurbani, dove<br />
l’eccellente equilibrio fra<br />
le prestazioni e i consumi<br />
sottolinea il fenomenale<br />
know how Fiat in fatto di<br />
auto ad alta tiratura.<br />
PRESTAZIONI<br />
rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
Velocità max<br />
175 km/h<br />
0-100 km/h<br />
12 s<br />
70-100 km/h<br />
10,4 s<br />
SCHEDA TECNICA 1.3 16V<br />
• 1.248 cm 3<br />
4 cilindri turbodiesel<br />
• 70 kW (95 CV)<br />
a 4.000 giri/min<br />
• 200 Nm<br />
a 1.500 giri/min<br />
• 5 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Lunghezza 407 cm<br />
larghezza 169 cm<br />
altezza 149 cm<br />
• Massa 1.145 kg<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
43
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
44<br />
FORD<br />
Da vedere<br />
c’è<br />
FOCUS RS<br />
Osservarla non basta.<br />
Questa belva bisogna guidarla.<br />
Sulla nostra pista<br />
Hanno scritto di lei che<br />
“sembra reduce da un festival<br />
del tuning” (Alessio<br />
Viola, tanto per non far<br />
nomi, su “<strong>Quattroruote</strong><br />
Dossier Sportive 2009”),<br />
e non a torto. Perché la<br />
Ford Focus RS non solo è<br />
vistosa, ma mantiene tutto<br />
quel che promette.<br />
Le promesse vengono<br />
da una grande profusione<br />
di spoiler ed estrattori,<br />
tutto fuorché discreti. In<br />
altre parole, al classico semaforo<br />
rosso inosservati<br />
non si passa di certo. Il<br />
fatto è che quello che - come<br />
detto - promette quella<br />
livrea sfacciata e impertinente<br />
è solo un timido<br />
antipasto del piatto forte.<br />
Perché i cavalli sulle ruote<br />
anteriori sono 305 (trecentocinque),<br />
una scommessa<br />
che deve aver procurato<br />
molte notti insonni<br />
ai progettisti, i quali, però,<br />
ne sono venuti a capo<br />
molto bene. E le novità<br />
non si limitano al motore:<br />
sono stati, infatti, ridise-<br />
gnati anche le sospensioni<br />
anteriori e il differenziale<br />
autobloccante. Pure<br />
l’assetto nel suo complesso<br />
è stato riconsiderato<br />
da capo a piedi.<br />
E i risultati non sono<br />
mancati. Al volante della<br />
Focus RS ci si diverte come<br />
matti. Non sarà la più<br />
veloce sull’accelerazione<br />
0-100 km/h, non avrà l’effi<br />
cacia di una trazione integrale,<br />
ma le soddisfazioni<br />
sono comunque garantite<br />
perché sulla strada<br />
Decisamente vistosa fuori, la Ford Focus RS<br />
all’interno non è molto diversa da quelle normali.<br />
Fanno eccezione i sedili supersportivi, i soli<br />
in grado di contenere il pilota in caso di guida<br />
al limite delle possibilità di questa belva
Da guidare<br />
Immaginatela senza spoiler e riuscirete a vederci<br />
la Focus di tutti i giorni. Ma lo spoiler c’è<br />
e ci sono anche gli estrattori e gli altri dettagli<br />
in puro stile tuning. Non sono, però, loro a fare<br />
la differenza, bensì il piacere di guida da urlo<br />
giusta riesce a convincere<br />
i più scettici.<br />
Due curve e della trazione<br />
anteriore ti sei già dimenticato.<br />
Il MacPherson<br />
ridisegnato azzera, o quasi,<br />
le reazioni sul volante e<br />
rende inesistente il sottosterzo,<br />
persino nelle curve<br />
più strette. Con l’autobloccante<br />
vieni fuori come<br />
una fucilata persino dai<br />
tornanti e non allarghi le<br />
traiettorie neppure se dai<br />
gas un po’ troppo presto.<br />
Le cambiate, poi, riescono<br />
a dare una grande soddisfazione,<br />
nonostante la<br />
leva sia un po’ bassa. Merito<br />
anche del soffi o della<br />
turbina, che ricorda quello<br />
di una macchina da corsa.<br />
Il cinque cilindri ha una<br />
grande spinta e il bello è<br />
che non delude neppure<br />
in basso, perché dalla sua<br />
ha pure la cilindrata, che<br />
supera i 2.500 cm 3 , e una<br />
coppia più che generosa<br />
(440 Nm). Viene su che è<br />
una meraviglia anche in<br />
quinta o in sesta da 1.500<br />
giri. Quello che ci vuole<br />
per divertirsi in pista, perché<br />
è quello il terreno naturale<br />
della Focus RS, che<br />
nel traffi co scalpita come<br />
una belva in gabbia.<br />
Probabilmente come<br />
scalpiterà sulla nostra pista<br />
realizzata nell’area<br />
esterna 44, che non è precisamente<br />
ciò che ci vuole<br />
per esaltarne le qualità. Il<br />
che nulla toglie all’emozione<br />
che anche un giretto<br />
tra i birilli al volante di<br />
questa supersportiva può<br />
garantirvi.<br />
PRESTAZIONI<br />
dati del costruttore<br />
Velocità max<br />
263 km/h<br />
0-100 km/h<br />
5,9 s<br />
consumo misto<br />
9,4 litri/100 km<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 2.522 cm 3 ,<br />
5 cilindri benzina<br />
• 224 kW (305 CV)<br />
a 6.500 giri/min<br />
• 440 Nm<br />
a 2.300 giri/min<br />
• 6 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Lunghezza 184 cm<br />
larghezza 184 cm<br />
altezza 150 cm<br />
• Massa 1.467 kg<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
45
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
c’è<br />
46<br />
HYUNDAI<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 1.995 cm 3 ,<br />
4 cilindri benzina<br />
• 136 kW (184 CV)<br />
a 4.000 giri/min<br />
• 383 Nm<br />
a 1.800 giri/min<br />
• 6 marce automatico<br />
• Trazione integrale<br />
• Vel. max 194 km/h<br />
• Lunghezza 441 cm<br />
larghezza 182 cm<br />
altezza 166 cm<br />
Da vedere<br />
La Suv che sostituisce<br />
la Tucson conferma lo stato<br />
di forma dell’industria coreana.<br />
Che in pista porta la citycar<br />
Dopo aver totalizzato un<br />
milione di esemplari, la<br />
Tucson lascia la scena alla<br />
sua erede, che da noi è<br />
stata battezzata ix35,<br />
mentre negli Stati Uniti<br />
mantiene un legame più<br />
stretto con il modello precedente,<br />
visto che verrà<br />
commercializzata con il<br />
nome di Tucson ix.<br />
Una Suv compatta ma<br />
ix 35<br />
non troppo, visto che con i<br />
suoi 441 cm si è allungata<br />
di otto e allargata di un<br />
paio, che non arriva nel<br />
momento più favorevole,<br />
dato il calo di popolarità<br />
che il segmento sta subendo.<br />
D’altro canto, il periodo<br />
sembra magico per i marchi<br />
coreani, la cui immagine<br />
complessiva è decisamente<br />
in rialzo.<br />
Merito di una svolta radicale<br />
dell’approccio, non<br />
solo stilistico, dei produttori<br />
orientali. La linea della<br />
ix35 non ha nulla a che vedere,<br />
infatti, con quella<br />
della progenitrice, nei confronti<br />
della quale sembra<br />
voler rinnegare ogni parentela.<br />
È fl uida e aggressiva,<br />
in sintonia con il nuovo<br />
linguaggio della Casa,<br />
che all’interno si esprime<br />
in un quadro strumenti<br />
ben disegnato e in un’atmosfera<br />
lussuosa, sottolineata<br />
da parecchie cornici<br />
cromate. Si è partiti dal<br />
classico foglio bianco anche<br />
per quanto riguarda le<br />
motorizzazioni. Al lancio,<br />
previsto per la primavera,<br />
la ix35 sarà offerta con un<br />
2 litri a gasolio da 136 o<br />
184 CV assolutamente inedito<br />
(quest’ultimo equipaggia<br />
l’esemplare esposto<br />
nel nostro stand). Nel novembre<br />
2010 sarà, invece,<br />
la volta di un nuovo 2.000<br />
da 163 CV con variatore di<br />
fase per le valvole sia<br />
d’aspirazione sia di scarico<br />
e, soprattutto, di un 1.600<br />
a iniezione diretta da 140<br />
CV munito del sistema<br />
Stop&Go, che consentirà<br />
di tenere le emissioni di<br />
anidride carbonica sotto i<br />
149 g/km, risultato non<br />
trascurabile per una Suv.<br />
Sul fronte diesel, in autunno<br />
sarà reso disponibile<br />
anche un 1.7 di nuova generazione<br />
da 115 CV.<br />
La ix35 adotta la trazione<br />
integrale, ma il quartier<br />
generale coreano già prevede<br />
che il 95% delle vendite<br />
spetterà alla versione<br />
a due ruote motrici.
Addio linee squadrate<br />
e non particolarmente<br />
incisive. Benvenuto<br />
a uno stile fl uido<br />
e aggressivo. La ix35<br />
sostituisce la Tucson,<br />
ma della progenitrice<br />
rifi uta ogni eredità,<br />
anche sul fronte<br />
delle motorizzazioni<br />
Il new deal coreano<br />
è percepibile<br />
anche nell’abitacolo<br />
della ix35, lussuoso<br />
e ben concepito.<br />
La nuova Suv Hyundai<br />
dovrebbe sbarcare<br />
nel nostro mercato<br />
la prossima primavera<br />
i20<br />
Misure giuste (sotto i<br />
quattro metri la lunghezza),<br />
linea giusta (piacevole,<br />
dinamica, distintiva<br />
quanto basta), giusto anche<br />
il prezzo (a partire da<br />
circa 10.000 euro), che<br />
non è certo tra i più bassi<br />
del mercato, ma risulta<br />
suffi cientemente competitivo<br />
in rapporto agli<br />
equipaggiamenti.<br />
La i20 è quella che si dice<br />
una “bella” automobile,<br />
moderna, dotata di<br />
tutto quello che serve per<br />
viaggiare nel modo più sicuro,<br />
Esp e sei airbag<br />
compresi.<br />
Disponibile nella versione<br />
a tre porte (quella che<br />
potete guidare sulla nostra<br />
pista) e in quella a<br />
cinque (cui si riferiscono<br />
le prestazioni in alto a destra,<br />
relative al modello<br />
spinto dal 1.2 da 78 CV), la<br />
piccola coreana offre un<br />
abitacolo piuttosto ampio,<br />
caratterizzato dall’ampia<br />
e dominante console centrale,<br />
che ospita i comandi<br />
secondari.<br />
Da guidare<br />
Il posto guida è ben impostato.<br />
Il volante, regolabile<br />
in altezza e profondità,<br />
permette di trovare<br />
facilmente la posizione<br />
più idonea. In ogni caso si<br />
sta seduti piuttosto in alto,<br />
con una buona visuale<br />
tutt’attorno e tutto sotto<br />
mano. Certo, le fi niture<br />
sono improntate a una<br />
certa sobrietà, ma nulla è<br />
lasciato al caso.<br />
La i20 dà subito confi -<br />
denza. Nella versione 1.2,<br />
che abbiamo provato a<br />
primavera, si dimostra<br />
suffi cientemente potente<br />
per muoversi senza problemi<br />
nel traffi co di tutti i<br />
giorni. Il quattro cilindri<br />
dà il meglio di sé soprattutto<br />
ai bassi e medi regimi,<br />
in termini sia di risposta<br />
sia di percorrenze<br />
medie, che si aggirano<br />
attorno ai 12/15 km con<br />
un litro. Guidandola in pista<br />
potrete verifi care la<br />
buona tenuta di strada,<br />
garantita anche dalla<br />
soddisfacente regolazione<br />
dell’Esp.<br />
PRESTAZIONI<br />
rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
Velocità max<br />
160 km/h<br />
0-100 km/h<br />
12,8 s<br />
70-120 km/h<br />
26,0 s<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 1.248 cm 3 ,<br />
4 cilindri benzina<br />
• 52 kW (78 CV)<br />
a 6.000 giri/min<br />
• 119 Nm<br />
a 4.000 giri/min<br />
• 5 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Lunghezza 394 cm<br />
larghezza 171 cm<br />
altezza 149 cm<br />
• Massa 970 kg<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
47
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
c’è<br />
48<br />
KIA<br />
Da vedere<br />
VENGA<br />
L’avanzata coreana trova<br />
in queste due novità altrettante,<br />
interessanti, teste di ponte<br />
Volumi morbidi, ma non<br />
senza tono, forme arrotondate,<br />
proporzioni armoniose:<br />
basta guardarla<br />
(voi fatelo con calma al<br />
nostro stand), la Venga,<br />
per innamorarsene.<br />
Con questa piccola multispazio,commercializzata<br />
da gennaio, la Kia si<br />
avventura su un terreno<br />
arduo, quello dei van in<br />
miniatura, dove solo un<br />
paio di modelli sono<br />
giunti al successo.<br />
I coreani ne sono con-<br />
sapevoli, ma ritengono<br />
che nei prossimi mesi la<br />
conferma della tendenza<br />
al downsizing e il lancio<br />
di nuovi prodotti riaccenderanno<br />
l’interesse per<br />
questo particolare tipo<br />
di vetture.<br />
Nel disegnare la Venga,<br />
gli stilisti guidati da Gregory<br />
Guillaume hanno<br />
sparigliato qualche carta,<br />
ritenendo, per esempio,<br />
superfl uo lo spazio sopra<br />
la testa tipico di questo<br />
tipo di carrozzeria. Han-<br />
no, quindi, abbassato il<br />
padiglione, privilegiando<br />
l’abitabilità longitudinale.<br />
Il che non è andato certo<br />
a detrimento degli interni,<br />
che risultano spaziosi e<br />
luminosi grazie a un passo<br />
di 261 cm e alle ampie<br />
superfi ci vetrate. E molto<br />
funzionali e versatili: i sedili<br />
posteriori frazionati<br />
(60/40) sono ribaltabili<br />
e scorrono avanti e indietro<br />
separatamente;<br />
quando sono in posizione<br />
verticale e tutt’avanti<br />
consentono al bagagliaio<br />
di dichiarare 440 litri di<br />
capienza, che diventano<br />
570 considerando il<br />
doppio fondo che sfrutta<br />
lo spazio lasciato libero<br />
dalla ruota di scorta, sostituita<br />
dal kit di riparazione;<br />
infi ne, rimuovendo<br />
il pannello di separazione<br />
tra i due scomparti, l’altezza<br />
totale ammonta a<br />
ben 163 cm.<br />
Le sospensioni adottano<br />
lo schema classico,<br />
con MacPherson davan-<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 1.582 cm 3<br />
4 cilindri turbodiesel<br />
• 85 kW (115 CV)<br />
a 4.000 giri/min<br />
• 260 Nm<br />
a 2.000 giri/min<br />
• 6 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Vel. max 182 km/h<br />
• Lunghezza 407 cm<br />
larghezza 177 cm<br />
altezza 160 cm<br />
ti e ponte torcente dietro.<br />
La gamma motori<br />
comprende quattro Euro<br />
5 equipaggiati con<br />
Stop&Go: due quelli a<br />
benzina, un 1.4 da 90<br />
CV e un 1.6 da 125 di cui<br />
non è stata ancora confermata<br />
la disponibilità<br />
in Italia. Per il diesel la<br />
Venga erediterà dalla<br />
cee’d il 1.6 da 115 CV<br />
(montato sull’esemplare<br />
esposto), mentre inedito<br />
è un 1.4 con potenza di<br />
75 e 90 CV.
Sorento<br />
Tutta nuova e questa<br />
volta non è un modo<br />
di dire (spesso accade<br />
che per novità vengano<br />
spacciati sottili restyling<br />
o lievi facelifting).<br />
La New Sorento dà davvero<br />
un calcio al passato e<br />
cambia dentro e fuori.<br />
Presentata uffi cialmente<br />
all’ultimo Salone di Francoforte,<br />
la Suv coreana,<br />
in controtendenza con la<br />
corsa al downsizing, è ora<br />
più grande e si offre addirittura<br />
con una carrozzeria<br />
a sette posti. Il pianale,<br />
progettato ex novo, ha un<br />
passo di 270 cm, per una<br />
lunghezza complessiva<br />
della vettura di 470 cm.<br />
La cura ricostituente ha,<br />
però, avuto effetti dimagranti,<br />
consentendo di risparmiare<br />
ben 215 kg sulla<br />
massa complessiva, che<br />
si attesta a 1.835 kg.<br />
Quello che si nota al<br />
primo sguardo è l’inedito<br />
stile della Sorento, che<br />
porta la fi rma del tedesco<br />
Peter Schreyer, attuale<br />
direttore del design<br />
Kia, che si è fatto le ossa<br />
schizzando quel gioiellino<br />
che era la prima TT.<br />
Il frontale a lama è ormai<br />
una caratteristica<br />
delle Kia di nuova generazione.<br />
Ciò che fa notizia<br />
è il risultato ottenuto in<br />
termini di Cx, che passa<br />
da 0,43 a 0,38.<br />
La Sorento in prova sulla<br />
nostra pista è spinta da un<br />
nuovo 2.2 turbodiesel da<br />
197 CV che sviluppa una<br />
coppia di 421 Nm abbinato<br />
a un sei marce robotizzato<br />
(in listino, di serie c’è il<br />
manuale).<br />
Previste anche una variante<br />
ibrida, che abbina un<br />
1.6 biturbodiesel da 163 CV<br />
a un propulsore elettrico, e<br />
una a due ruote motrici.<br />
La nuova Sorento è stata<br />
disegnata dall’attuale<br />
responsabile del Centro<br />
stile Kia, Peter Schreyer,<br />
e ripropone il frontale<br />
a lama su cui si basa<br />
il family feeling della Casa<br />
coreana. Sulla nostra pista<br />
potete guidarla spinta<br />
dal 2.2 turbodiesel da 197<br />
CV con cambio automatico<br />
Da guidare<br />
PRESTAZIONI<br />
dati del costruttore<br />
Velocità max<br />
190 km/h<br />
0-100 km/h<br />
9,6 s<br />
consumo misto<br />
6,6 litri/100 km<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 2.199 cm 3 ,<br />
4 cilindri turbodiesel<br />
• 145 kW (197 CV)<br />
a 3.800 giri/min<br />
• 421 Nm<br />
a 1.800 giri/min<br />
• 6 marce<br />
• Trazione integrale<br />
• Lunghezza 469 cm<br />
larghezza 189 cm<br />
altezza 174 cm<br />
• Massa 1.835 kg
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
Da vedere<br />
c’è<br />
50<br />
MERCEDES-BENZ<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 2.987 cm 3 ,<br />
6 cilindri turbodiesel<br />
• 170 kW (231 CV)<br />
a 3.800 giri/min<br />
• 540 Nm a 1.600 giri/min<br />
• 7 marce automatico<br />
• Trazione posteriore<br />
• Vel. max 240 km/h<br />
• 0-100 km/h 7,2 s<br />
• Lunghezza 490 cm<br />
larghezza 185 cm<br />
altezza 151 cm<br />
• Massa: 1.850 kg<br />
Dieter Zetsche, gran<br />
capo della Mercedes, descrive<br />
la Classe E come il<br />
“cuore della gamma”. E,<br />
in effetti, i numeri gli danno<br />
ragione: l’ultima serie,<br />
datata 2002, è stata venduta<br />
in un milione e mezzo<br />
di esemplari, ma in<br />
realtà il modello “medio”<br />
della Stella può vantare<br />
ben altre cifre, qualora si<br />
vogliano considerare tutte<br />
le unità prodotte dopo<br />
la 170 V del 1947 (circa 12<br />
E350<br />
CDI SW<br />
Versioni top per la tedesca: la familiare turbodiesel<br />
più potente e la berlina supersportiva da 525 cavalli<br />
milioni di esemplari).<br />
Il cardine dell’offerta<br />
Mercedes è stato recentemente<br />
rivisto, adottando<br />
un nuovo look più<br />
muscolare e aggressivo.<br />
Dopo la berlina sono arrivate<br />
la coupé e, soprattutto,<br />
la versione station<br />
wagon, da sempre uno<br />
dei punti di forza della<br />
Classe E, che addirittura<br />
appare più slanciata della<br />
berlina grazie all’andamento<br />
spiovente della<br />
coda. La tecnica riprende<br />
quella della berlina a<br />
tre volumi, a partire dai<br />
nuovi motori a iniezione<br />
diretta che riducono consumi<br />
ed emissioni. Quanto<br />
ai benzina, i nuovi 1.8<br />
sovralimentati sono<br />
adottati dalla 200 CGI<br />
(184 CV) e dalla E 250<br />
CGI (204 CV) e sono abbinati<br />
a un cambio manuale<br />
a sei marce o a un<br />
automatico a cinque rapporti.<br />
Di serie c’è anche<br />
il dispositivo Stop&Start.<br />
Salendo di un gradino<br />
troviamo la E 350 CGI da<br />
292 CV e la E 500, alimentata<br />
da un otto cilindri<br />
che sviluppa 388 CV.<br />
Non poteva mancare la<br />
versione esagerata, realizzata<br />
da AMG, che arriva<br />
a quota 525 CV.<br />
Per i diesel si parte da<br />
un 2 litri da 136 CV per<br />
passare alla 220 CDI da<br />
170 CV, fi no all’inedita<br />
250 CDI che, adottando<br />
un quattro cilindri turbodiesel<br />
da 204 CV al posto<br />
del precedente V6, sviluppa<br />
una coppia maggiore<br />
del 25% (500 Nm), con<br />
consumi dichiarati dalla<br />
Casa pari a 5,3 litri per<br />
100 km, ovvero il 23% in<br />
meno rispetto al modello<br />
precedente.<br />
E, sempre in tema di gasolio,<br />
il motore più potente<br />
è un tre litri da 231 CV<br />
che spinge la 350 CDI, il<br />
modello esposto.
Bisogna prevedere<br />
un investimento di 111.651<br />
euro, d’accordo.<br />
Ma se si hanno in banca,<br />
ci sono modi peggiori<br />
di spendere i propri soldi<br />
che non per una E 63<br />
AMG: motore V8 6200,<br />
525 CV e scatto<br />
da 0 a 100 in poco più<br />
di quattro secondi<br />
E 63 AMG<br />
Nonostante l’imperante<br />
crisi che scuote il mondo<br />
e che attraversa il mercato<br />
delle auto, c’è un<br />
segmento che continua<br />
a tirare, sia pur senza la<br />
veemenza di un tempo: è<br />
quello delle superberline<br />
da corsa, che, pur rappresentando<br />
in numeri<br />
assoluti una porzione infi<br />
nitesimale delle vendite,<br />
sono considerate un ottimo<br />
veicolo per affermare<br />
l’immagine di marca.<br />
Certo, c’è chi potrebbe<br />
obiettare che la Mercedes<br />
non ha bisogno di<br />
particolari iniezioni d’irrobustimento<br />
del brand;<br />
però la sua AMG, oggi a<br />
tutti gli effetti una divisione<br />
interna della Casa<br />
di Stoccarda (nacque<br />
nel 1967 per volontà di<br />
Hans Werner Aufrecht ed<br />
Erhard Melcher quale reparto<br />
corse autonomo), è<br />
un eccellente esempio di<br />
come si possa combinare<br />
l’originaria fi losofi a del<br />
marchio con potenti sug-<br />
Da guidare<br />
gestioni sportive, senza<br />
pregiudicare né l’uno né<br />
l’altro Dna.<br />
All’interno della Classe<br />
E il nome AMG viene speso<br />
sulle versioni “minori”<br />
quale semplice caratterizzazione<br />
estetica; poi, al<br />
top, c’è la 63 AMG, che va<br />
giudicata un vero e proprio<br />
modello a parte. Ha<br />
un motore V8 aspirato da<br />
6.2 litri in grado di erogare<br />
qualcosa come 525 CV<br />
e una coppia di 630 Nm<br />
a 6.800 giri/min. Il tutto<br />
PRESTAZIONI<br />
dati del costruttore<br />
Velocità max<br />
250 km/h<br />
0-100 km/h<br />
4,5 s<br />
consumo misto<br />
12,6 litri/100 km<br />
esprime performance di<br />
straordinario calibro: se<br />
la velocità è di “soli” 250<br />
km/h (limite autoimpostosi<br />
da tutti i costruttori<br />
tedeschi, Porsche a parte),<br />
l’accelerazione da 0 a<br />
100 km/h viene bruciata<br />
in 4,5 secondi, grazie anche<br />
al perfetto equilibrio<br />
del cambio automaticosequenziale<br />
a sette marce.<br />
L’auto è disponibile<br />
per essere provata sulla<br />
pista di “<strong>Quattroruote</strong>”:<br />
buon divertimento.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 6.208 cm 3<br />
8 cilindri benzina<br />
• 386 kW (525 CV)<br />
a 6.800 giri/min<br />
• 630 Nm<br />
a 5.200 giri/min<br />
• 7 marce automatico<br />
• Trazione posteriore<br />
• Lunghezza 487 cm<br />
larghezza 185 cm<br />
altezza 147 cm<br />
• Massa 1.765 kg<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
51
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
Da vedere<br />
c’è<br />
52<br />
MINI<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 1.397 cm 3 ,<br />
4 cilindri benzina-Gpl<br />
• 55/52* kW (75/71 CV)<br />
a 4.500 giri/min<br />
• 120 Nm<br />
a 2.500 giri/min<br />
• 6 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Vel. max 175 km/h<br />
• 0-100 km/h 13,2 s<br />
• Lunghezza 370 cm<br />
larghezza 168 cm<br />
altezza 141 cm<br />
• Massa 1.090 kg<br />
(* benzina-Gpl)<br />
RAY G<br />
Sempre<br />
sulla breccia,<br />
l’inglesina<br />
più trendy.<br />
Che ora è anche<br />
ecologica<br />
In esclusiva per il mercato<br />
italiano. Perché il boom<br />
del Gpl, si sa, è fenomeno<br />
squisitamente nazionale.<br />
Ma che importa. Quel che<br />
conta è che dallo scorso<br />
settembre la Mini Ray, la<br />
versione minimalista della<br />
best seller inglese, è disponibile<br />
anche con un impianto<br />
supplementare a<br />
gas fornito dalla Landi<br />
Renzo, una delle aziende<br />
di punta del settore, e installato<br />
a cura di BMW Italia<br />
e, quindi, con tutte le<br />
garanzie del caso. Anche<br />
quella di non doversi occupare<br />
di burocrazia, visto<br />
che viene fornita completa<br />
della cosiddetta omologazione<br />
di Fase 2, che integra<br />
quella originale.<br />
E questa è l’unica modifi -<br />
ca che trasforma una Ray<br />
in una Ray G, perché persino<br />
il serbatoio toroidale<br />
del Gpl non turba gli equilibri<br />
precostituiti. Alloggiato<br />
sotto il vano bagagli, consente<br />
di mantenerne invariata<br />
la capienza a 160 litri.<br />
Certo si deve rinunciare al<br />
ruotino di scorta e anche<br />
al cambio automatico, ma<br />
sono sacrifi ci che si dimenticano<br />
davanti all’allettante<br />
prezzo di 14.400<br />
euro, ottenuto sommando<br />
gli incentivi statali a quello<br />
per la rottamazione e<br />
allo sconto offerto dalle<br />
concessionarie che aderiscono<br />
all’iniziativa sino al<br />
31 dicembre di quest’anno.<br />
Con altri 700 euro si può<br />
ottenere il pacchetto Delite,<br />
che aggiunge all’alle-<br />
stimento base i cerchi di<br />
lega leggera Star Spooler<br />
da 15’’, il volante sportivo<br />
di pelle a due razze, i fendinebbia<br />
e il computer di<br />
bordo.<br />
Sul piano strettamente<br />
estetico la Mini Ray G è,<br />
quindi, assolutamente<br />
identica alla sorella a benzina<br />
e si distingue per le<br />
calotte dei retrovisori<br />
esterni e i Side Scuttles<br />
dedicati in colori fl uorescenti.<br />
Verde, giallo, arancio,<br />
rosa... Una pennellata<br />
di allegria per illuminare il<br />
grigio, il nero o il bianco<br />
della carrozzeria.<br />
All’interno, però, a ben<br />
vedere una differenza c’è<br />
e consiste nel pulsante<br />
posto sul tunnel centrale<br />
davanti alla leva del<br />
cambio. Premendolo si<br />
sceglie quale carburante<br />
utilizzare. Dopo l’avviamento,<br />
sempre a benzina,<br />
ci vogliono in media 100<br />
secondi per il passaggio,<br />
che viene segnalato da<br />
un beep.
Cooper S<br />
Alla Mini (intesa come<br />
marca) piace parlare<br />
della Mini (nel senso della<br />
macchina) come di<br />
un’auto di successo, non<br />
di moda. Perché le mode<br />
passano, risentono delle<br />
crisi e vengono superate<br />
da altre nuove mode.<br />
La Mini, invece, non<br />
smette mai di essere<br />
trendy, della crisi se ne<br />
fa un ricco baffo e sembra<br />
destinata a durare<br />
per sempre (del resto ha<br />
proprio nella vetturetta<br />
che l’ha preceduta, e in<br />
un certo senso generata,<br />
un esempio preclaro<br />
di longevità).<br />
Sempre sulla cresta<br />
dell’onda, quindi, la Mini,<br />
che sa evolversi e diversificarsi,<br />
ampliando la<br />
gamma e trovando sempre<br />
nuovi spunti. Dalla<br />
Cabrio alla Clubman,<br />
dalla Diesel alla Ray la<br />
scelta è ampia. Poi c’è la<br />
Cooper S, che anche<br />
senza i kit JCW mantiene<br />
una posizione molto<br />
alta nella lista dei desideri<br />
di chi ha un debole<br />
per il cosiddetto “piacere<br />
di guida”. A tutti co-<br />
storo è dedicata la possibilità<br />
di pilotare la pepata<br />
inglesina sulla pista<br />
di “<strong>Quattroruote</strong>”.<br />
Tutti in fila, allora, per<br />
provare in prima persona<br />
quanto la Mini Cooper<br />
S sia divertente, soprattutto<br />
da quando, nel<br />
2007, ha optato per i<br />
motori nati dalla collaborazione<br />
tra BMW e<br />
Peugeot-Citroën.<br />
Quando li abbiamo provati,<br />
un paio d’anni fa<br />
appunto, abbiamo sottolineato<br />
come i numeri, in<br />
questo caso, siano poco<br />
significativi (e in effetti<br />
gli aridi dati da scheda<br />
tecnica non si discostano<br />
poi troppo da quelli<br />
dichiarati in precedenza).<br />
Perché 174 CV di potenza<br />
dicono poco, quando<br />
a parlare è un motore<br />
che sale senza esitazione<br />
fino al limite dei giri,<br />
ma riesce a essere bello<br />
pieno anche ai bassi regimi,<br />
rendendo la Mini<br />
un’auto davvero divertente<br />
da guidare. Anche<br />
tra i birilli della nostra<br />
pista.<br />
La presa d’aria, simbolo<br />
di sportività, da sempre<br />
una delle peculiarità<br />
della Cooper S, è ormai<br />
solo una concessione<br />
all’estetica<br />
e all’emozione. Perché<br />
l’intercooler non è più<br />
sopra il motore,<br />
ma in basso, ed è<br />
la griglia sotto<br />
la targa a raffreddarlo<br />
Da guidare<br />
PRESTAZIONI<br />
rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
Velocità max<br />
223 km/h<br />
0-100 km/h<br />
7,0 s<br />
70-120 km/h<br />
10,2 s<br />
La Mini ha subito un leggero restyling nel 2007.<br />
I veri cambiamenti sono stati tutti sotto pelle,<br />
o meglio sotto il cofano. Perché con i motori<br />
nati dalla collaborazione tra la BMW e il Gruppo<br />
PSA il piacere di guida è balzato alle stelle<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 1.598 cm 3 ,<br />
4 cilindri benzina<br />
• 128 kW (174 CV)<br />
a 5.500 giri/min<br />
• 240 Nm da 1.600<br />
a 5.000 giri/min<br />
• 6 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Lunghezza 371 cm<br />
larghezza 168 cm<br />
altezza 141 cm<br />
• Massa 1.130 kg<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
53
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
c’è<br />
54<br />
OPEL INSIGNIA<br />
SPORTS TOURER<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 2.792 cm 3 ,<br />
6 cilindri a V benzina<br />
• 239 kW (325 CV)<br />
a 5.250 giri/min<br />
• 435 Nm<br />
a 5.250 giri/min<br />
• 6 marce<br />
• Trazione integrale<br />
• Vel. max 250 km/h<br />
• 0-100 km/h 6,3 s<br />
• Lunghezza 491 cm<br />
larghezza 208 cm<br />
altezza 152 cm<br />
• Massa 1.940 kg<br />
Da vedere<br />
Una sigla di tre lettere<br />
per identifi care<br />
la più potente auto<br />
di serie prodotta<br />
dalla Casa tedesca.<br />
Un bolide, anzi due,<br />
da 250 km/h<br />
OPC, ovvero Opel Performance<br />
Center.Basta “sciogliere”<br />
la divisione sportiva<br />
di Rüsselsheim, che proprio<br />
quest’anno festeggia il suo<br />
decimo compleanno, per<br />
capire che non ci troviamo<br />
di fronte (o al volante) di<br />
un’Insignia qualsiasi. Nello<br />
specifi co OPC signifi ca<br />
un 2.8 V6 turbo capace di<br />
erogare una potenza di 325<br />
CV e una coppia di 435 Nm.<br />
In questo caso, sì, i numeri<br />
parlano da soli e defi niscono<br />
la più potente auto di serie<br />
mai prodotta dalla Casa<br />
tedesca.<br />
E, visto che siamo in<br />
zona “perfomance”, ag-
Da guidare<br />
OPC Impronta decisamente<br />
SPORTS<br />
giungiamo anche che il<br />
V6 turbo, accoppiato a<br />
un cambio manuale a sei<br />
marce con il rapporto di<br />
trasmissione fi nale lievemente<br />
accorciato rispetto<br />
alle versioni Sport e<br />
Cosmo, spinge la Insignia<br />
OPC fi no alla velocità di<br />
250 km/h (autolimitata,<br />
come vuole la consuetudine<br />
tedesca), per uno scatto<br />
da 0 a 100 km/h in soli<br />
sei secondi e una ripresa<br />
in quinta da 80 a 120 km/<br />
h in 7,1 secondi.<br />
Prestazioni rese possibili<br />
da una diversa messa<br />
a punto della centralina di<br />
gestione del motore, dal-<br />
sportiva anche all’interno.<br />
Dalla pedaliera<br />
al volante tagliato<br />
in basso, è tutto<br />
un richiamo<br />
al mondo racing.<br />
E in modalità Sport<br />
i quadranti della<br />
strumentazione<br />
s’illuminano di rosso...<br />
l’aumento a 0,9 bar della<br />
pressione di sovralimentazione<br />
e da un sistema di<br />
scarico, sviluppato dalla<br />
Remus, che riduce la contropressione.<br />
All’Insignia OPC spetta,<br />
però, anche un altro primato,<br />
essendo la prima<br />
a offrire di serie una trasmissione<br />
4x4 autoadattativa<br />
con differenziale<br />
elettronico posteriore a<br />
slittamento limitato, la cui<br />
centralina di gestione è<br />
stata ricalibrata per adattare<br />
la distribuzione della<br />
coppia alla fi losofi a sportiva<br />
della sigla OPC.<br />
Il sistema elettronico<br />
FlexRide adatta, invece,<br />
l’escursione degli ammortizzatori<br />
e le altre funzioni<br />
di guida alle preferenze<br />
del guidatore: il passaggio<br />
dalla modalità Standard<br />
alla Sport porta a un irrigidimento<br />
delle sospensioni<br />
e a una riduzione del<br />
rollio, mentre lo sterzo diventa<br />
più diretto, la risposta<br />
dell’acceleratore più<br />
pronta e l’assetto si adegua<br />
alle nuove condizioni<br />
di marcia.<br />
Necessariamente potenziato<br />
anche il sistema frenante,<br />
che adotta dischi autoventilanti<br />
perforati maggiorati<br />
con pinze a quattro<br />
pistoncini, all’anteriore fi rmati<br />
Brembo.<br />
In Sport i quadranti della<br />
strumentazione s’illuminano<br />
di rosso. E questo ci porta<br />
all’interno dell’Insignia<br />
OPC, con il padiglione scuro,<br />
la particolare leva del<br />
cambio, il volante sportivo<br />
tagliato in basso e i sedili<br />
anteriori Recaro High Performance<br />
dal design corsaiolo,<br />
frutto di studi ergonomici.<br />
Fuori sono le prese d’aria a<br />
zanna di tigre integrate nei<br />
paraurti anteriori a dichiarare<br />
il tono aggressivo della<br />
vettura. I profi li sottoporta,<br />
i codolini, lo spoiler poste-<br />
Due versioni<br />
di carrozzeria, stessa<br />
grinta, annunciata<br />
dalle prese d’aria<br />
a zanna di tigre<br />
integrate nei paraurti<br />
anteriori e dal doppio<br />
scarico e riassunta<br />
nella sigla OPC<br />
riore, i cerchi specifi ci OPC<br />
(da 19 o 20’’), le cromature<br />
satinate e l’imponente doppio<br />
scarico cromato fanno il<br />
resto.<br />
La Insignia OPC viene declinata<br />
nella versione Sports<br />
(la quattro porte che<br />
potete guidare sulla nostra<br />
pista) e Sports Tourer, la<br />
station esposta nel nostro<br />
stand.<br />
PRESTAZIONI<br />
dati del costruttore<br />
Velocità max<br />
250 km/h<br />
0-100 km/h<br />
6,0 s<br />
80-120 km/h<br />
7,1 s<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 2.792 cm 3 ,<br />
6 cilindri a V benzina<br />
• 239 kW (325 CV)<br />
a 5.250 giri/min<br />
• 435 Nm a 5.250 giri/min<br />
• 6 marce<br />
• Trazione integrale<br />
• Vel. max 250 km/h<br />
• 0-100 km/h 6,0 s<br />
• Lunghezza 483 cm<br />
larghezza 208 cm<br />
altezza 150 cm<br />
• Massa 1.810 kg<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
55
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
Da vedere<br />
c’è<br />
56<br />
PORSCHE<br />
PANAMERA<br />
La sportività made<br />
in Stüttgart: dalla maxi<br />
alla coupé cattiva<br />
Prima fanno la Sport<br />
utility. Poi le mettono un<br />
motore turbodiesel. E<br />
ora ecco la berlina quattro<br />
porte. Sembra che la<br />
Porsche ci abbia preso<br />
gusto a ribaltare i luoghi<br />
comuni, che peraltro la<br />
descrivevano come una<br />
Casa ipertradizionalista,<br />
incapace di svincolarsi<br />
dalla logica della 911 monomodello.<br />
Ultimo tassello, dunque,<br />
di quest’opera di rinnovamento<br />
(che a ben vedere<br />
ha portato anche alla rinuncia<br />
al raffreddamento<br />
ad aria per il boxer sei<br />
cilindri) è la Panamera,<br />
che può senza particolari<br />
rischi essere defi nita una<br />
delle principali novità dell’anno.<br />
Diffi cile mettere tutti<br />
d’accordo sulla linea, com’è<br />
evidente navigando<br />
tra i siti e i blog degli appassionati:<br />
la Porsche ha,<br />
infatti, scelto un design<br />
controverso, abbastanza<br />
lontano dal classico tre<br />
volumi con bagagliaio<br />
pronunciato e più vicino al<br />
concetto di fastback (che,<br />
del resto, è stato adottato<br />
anche dalla recentissima<br />
Aston Martin Rapide).<br />
Ma, se sullo stile si può<br />
discutere, senza dubbio i<br />
dubbi che questa sia una<br />
“vera” Porsche scompaiono<br />
parlando della meccanica:<br />
il motore otto cilindri<br />
da 4.8 litri è declinato<br />
in due versioni, aspirata e<br />
turbo, la prima con 400<br />
CV, l’altra con 500. Allo<br />
stand di “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
sarà presente la seconda,<br />
che dispone di serie della<br />
trazione integrale e dell’ormai<br />
leggendario cambio<br />
PDK a doppia frizione<br />
(adottato, peraltro, anche<br />
da tutte le altre Porsche).<br />
Una combinazione che<br />
garantisce straordinarie<br />
performance: a prescindere<br />
dalla velocità massima<br />
(303 km/h), che è un<br />
dato puramente indicativo,<br />
fa impressione l’accelerazione<br />
per raggiungere<br />
i 100 km/h, che è di<br />
poco superiore ai quattro<br />
secondi. Considerando<br />
che l’auto pesa quasi due<br />
tonnellate, si capisce che<br />
la straripante cavalleria<br />
non è sprecata. Un’annotazione<br />
sul prezzo: la più<br />
potente delle Panamera<br />
costa 139.000 euro, valore<br />
in linea con quello delle<br />
concorrenti.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 4.806 cm 3 ,<br />
8 cilindri benzina<br />
• 368 kW (500 CV)<br />
a 6.000 giri/min<br />
• 700 Nm<br />
a 2.250 giri/min<br />
• 7 marce sequenziale<br />
• Trazione integrale<br />
• Vel. max 303 km/h<br />
• 0-100 km/h 4,2 s<br />
• Lunghezza 497 cm<br />
larghezza 191 cm<br />
altezza 142 cm<br />
• Massa 1.970 kg<br />
Qualcuno avrà pure da ridire sulla linea, ma in quanto a comportamento<br />
stradale la Panamera dà la paga a molte blasonate rivali. Specie se a essere<br />
guidata è la versione Turbo da 500 cavalli, in grado di superare i 300 km/h
Da guidare<br />
CAYMAN S<br />
La Cayman che si potrà<br />
provare sulla pista<br />
di “<strong>Quattroruote</strong>” è la S,<br />
dotata del sei cilindri<br />
3.4 con 320 CV. Viene<br />
da molti considerata come<br />
la Porsche più divertente<br />
da guidare, per la potenza<br />
e la genuinità<br />
del comportamento<br />
stradale, che la rendono<br />
uno strumento perfetto<br />
nel misto veloce<br />
C’è chi dice che la<br />
Porsche più fedele al<br />
concetto originario di<br />
sportiva made in Stüttgart<br />
sia la Cayman. Per<br />
la linea, certo: del resto,<br />
il portellone, Ferry Porsche<br />
lo aveva previsto<br />
per la prima 911, salvo<br />
poi rinunciarvi per insormontabili<br />
problemi<br />
tecnici. E poi per la meccanica,<br />
che decreta un<br />
comportamento stradale<br />
fra i migliori della Casa<br />
(anzi, c’è chi giura che in<br />
molte occasioni la Cayman<br />
si comporti meglio<br />
dell’icona 911).<br />
Perché la coupé è stata<br />
studiata per essere<br />
qualcosa di più di una<br />
Boxster col tetto fisso;<br />
è, molto probabilmente,<br />
la sportiva più pura che<br />
ci sia nella gamma Porsche,<br />
dove la purezza<br />
va intesa come grande<br />
potenza unita a un’altrettanto<br />
notevole leggerezza<br />
(altrimenti le<br />
varie 911 Turbo e GT2/3<br />
avrebbero la meglio,<br />
volendo considerare la<br />
“brutalità” tout court).<br />
Il motore è la classica<br />
esecuzione a sei cilindri,<br />
con cubatura di 3.4 litri<br />
(la 911 può essere 3.6<br />
oppure 3.8) e potenza di<br />
320 CV. Il tutto è applicato<br />
su un corpo vettura<br />
di 1.350 kg ed è gestito<br />
da un cambio manuale<br />
(il PDK doppia frizione si<br />
può avere a richiesta).<br />
Per decidere quale tipo<br />
di guida adottare si può<br />
intervenire manualmente<br />
sul controllo della stabili-<br />
PRESTAZIONI<br />
rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
Velocità max<br />
275 km/h<br />
0-100 km/h<br />
5,6 s<br />
70-100 km/h<br />
4,9 s<br />
tà e sulle sospensioni, che<br />
nel mode Sport diventano<br />
rigidissime. Ciò serve<br />
in pista, dove del resto la<br />
Cayman S se la cava alla<br />
grande, ma impone signifi<br />
cative rinunce quanto a<br />
comodità di marcia, perché<br />
ogni sobbalzo delle<br />
ruote si ripercuote violentemente<br />
all’interno.<br />
La Cayman S che sarà<br />
possibile testare sulla<br />
pista di “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
ha un prezzo di listino<br />
di 65.000 euro più gli<br />
optional (e i porschisti<br />
sanno quanto possano<br />
incidere sul conto finale);<br />
volendo risparmiare,<br />
si può rimanere sulla<br />
Cayman normale con<br />
motore 3 litri e 265 CV:<br />
prevedere un assegno di<br />
49.000 euro...<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 3.436 cm 3 ,<br />
6 cilindri benzina<br />
• 235 kW (320 CV)<br />
a 7.200 giri/min<br />
• 370 Nm<br />
a 4.750 giri/min<br />
• 6 marce<br />
• Trazione posteriore<br />
• Lunghezza 435 cm<br />
larghezza 180 cm<br />
altezza 130 cm<br />
• Massa 1.355 kg<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
57
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
Da vedere<br />
c’è<br />
58<br />
SMART<br />
ed<br />
fortwo<br />
Come electric drive.<br />
In anteprima<br />
al nostro stand<br />
la fortwo a emissioni<br />
zero. Sarà<br />
in vendita dal 2012<br />
Di una Smart convertita<br />
all’elettricità si parlava da<br />
tempo. Dal 19 novembre,<br />
però, la fortwo con motore<br />
elettrico viene effettivamente<br />
prodotta nello stabilimento<br />
di Hambach. La<br />
commercializzazione è prevista<br />
soltanto nel 2012.<br />
Quindi quella che trovate<br />
esposta nel padiglione 26 è<br />
un “mock up”, cioè un modello<br />
statico.<br />
La fortwo “ed” di prossima<br />
generazione ha molto<br />
poco da spartire con quella<br />
a emissioni zero della prima<br />
serie. Le batterie, ora<br />
agli ioni di litio, occupano<br />
minor spazio e sono collocate<br />
sotto il pavimento al<br />
posto del serbatoio. Le dimensioni<br />
del bagaglio e<br />
l’abitabilità restano, quindi,<br />
le stesse degli analoghi<br />
modelli alimentati a benzina<br />
o a gasolio. Fornite dalla<br />
Tesla, hanno anche tempi<br />
di ricarica più brevi delle<br />
precedenti.<br />
Il nuovo motore, posizionato<br />
al retrotreno, sviluppa<br />
30 kW (41 CV) e assicura<br />
una coppia di 120 Nm.<br />
Caratteristiche che consentono<br />
alla citycar di<br />
scattare da 0 a 60 km/h in<br />
6,5 secondi. Quanto alla<br />
velocità massima, un limitatore<br />
elettronico la blocca<br />
a 100 km/h.<br />
Il punto debole di questa<br />
e di tutte le auto elettriche<br />
rimane l’autonomia: 115 km<br />
con una ricarica completa,<br />
inferiore di almeno quattro<br />
volte a quella di una fortwo<br />
a benzina, per non parlare<br />
della parsimoniosa Cdi. Imbattibili,<br />
d’altro canto, restano<br />
i costi d’esercizio: in<br />
base alla tariffe in vigore in<br />
Germania, per percorrere<br />
100 km si spenderebbero<br />
soltanto due euro.<br />
La fortwo elettrica è la<br />
protagonista del progetto<br />
“e-mobility Italy” che, dal<br />
24 novembre, sta selezionando<br />
i primi 100 connazionali<br />
che dal prossimo<br />
anno viaggeranno in elettrico.<br />
I contenuti dell’offerta<br />
e le modalità di partecipazione<br />
sono disponibili<br />
su www.e-mobilityitaly.<br />
it. Le “ed” verranno noleggiate<br />
per due anni a un<br />
canone mensile di 400<br />
euro (più Iva), cui si devono<br />
aggiungere i 25 delle<br />
ricariche.<br />
La Smart fortwo<br />
electric drive,<br />
della quale<br />
è già iniziata<br />
la produzione, verrà<br />
commercializzata<br />
dal 2012, ma 100<br />
italiani potranno<br />
guidarla già dall’anno<br />
prossimo nell’ambito<br />
del progetto<br />
“e-mobility Italy”
Forse non sarete mai colti<br />
da quell’appassionata follia<br />
che conduce a gesti assolutamente<br />
e meravigliosamente<br />
irrazionali. Ragione<br />
in più - consentiteci il gioco<br />
di parole - per non perdere<br />
l’occasione di portare in giro<br />
per la nostra pista la fortwo<br />
cabrio Brabus.<br />
Le attenzioni di un preparatore<br />
di quelli con la P<br />
maiuscola hanno trasformato<br />
la citycar - sfi ziosa<br />
sì, ma non certo cattiva -<br />
in una piccola peste da<br />
100 CV/litro, una follia su<br />
quattro ruote anche per<br />
quanto riguarda il prezzo,<br />
che supera con facilità i<br />
20.000 euro.<br />
Esclusiva per defi nizione,<br />
la fortwo cabrio presenta<br />
un interno molto<br />
curato, in cui spiccano i<br />
sedili decisamente più ricchi<br />
rispetto a quelli delle<br />
altre versioni.<br />
Fuori, invece, le sue stesse<br />
proporzioni le impediscono<br />
di assumere un<br />
aspetto (o un comportamento)<br />
sportivo.<br />
A bilanciare gli effetti di<br />
un passo sicuramente<br />
troppo corto rispetto alle<br />
prestazioni provvede<br />
l’elettronica, l’unica in grado<br />
di contrastare un eventuale<br />
(e disastroso) sovra-<br />
sterzo. Nessuna cura è<br />
stata, invece, trovata per<br />
il cambio, che rimane lento<br />
anche nei passaggi più<br />
veloci. Un problema comune<br />
a tutte le Smart,<br />
che toglie alla Brabus la<br />
possibilità di essere una<br />
macchinetta davvero divertente<br />
da guidare.<br />
Il che nulla toglie al fascino<br />
esclusivo di questa<br />
particolarissima citycar,<br />
che è, appunto, unica nel<br />
suo genere e per questo<br />
dedicata a un manipolo di<br />
appassionati.<br />
Da guidare<br />
fortwo cabrio<br />
Brabus<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 999 cm 3 ,<br />
3 cilindri benzina<br />
• 72 kW (98 CV)<br />
a 5.500 giri/min<br />
• 140 Nm<br />
a 3.500 giri/min<br />
• 5 marce<br />
• Trazione posteriore<br />
• Lunghezza 270 cm<br />
larghezza 156 cm<br />
altezza 153 cm<br />
• Massa 810 kg<br />
PRESTAZIONI<br />
dati del costruttore<br />
Velocità max<br />
155 km/h<br />
0-100 km/h<br />
9,9 s<br />
Consumo misto<br />
5,4 litri/100 km<br />
Pensata<br />
per gli afi cionados<br />
della marca,<br />
la fortwo cabrio<br />
Brabus dichiara<br />
una velocità<br />
massima<br />
di 155 km/h<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
59
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
Da vedere<br />
c’è<br />
60<br />
SUZUKI<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 1.870 cm 3 ,<br />
4 cilindri turbodiesel<br />
• 95 kW (129 CV)<br />
a 3.750 giri/min<br />
• 300 Nm<br />
a 2.000 giri/min<br />
• 5 marce<br />
• Trazione integrale<br />
• Vel. max 170 km/h<br />
• 0-100 km/h 13,2 s<br />
• Lunghezza 430 cm<br />
larghezza 181 cm<br />
altezza 170 cm<br />
• Massa 1.630 kg<br />
GRAND<br />
VITARA<br />
L’inossidabile<br />
fuoristrada<br />
è un ottimo<br />
compromesso<br />
tra le esigenze<br />
della guida<br />
on e off-road.<br />
E per le emozioni<br />
forti c’è<br />
la Swift Sport<br />
In mezzo a tante proposte<br />
tutta apparenza e<br />
niente sostanza, la Grand<br />
Vitara resta una fuoristrada<br />
vera, con tutto<br />
quello che serve al posto<br />
giusto. Tra le poche<br />
Sport utility a conservare<br />
le marce ridotte e un<br />
telaio suffi cientemente<br />
robusto per sopportare<br />
anche contatti gravosi,<br />
la Suzuki mantiene una<br />
vocaazione off-road.<br />
E lo dimostra appena<br />
abbandona l’asfalto e<br />
mette le ruote sulla terra,<br />
anche su fondi particolarmente<br />
accidentati<br />
e insidiosi. Affi dandosi a<br />
un sistema di trazione integrale<br />
a tre differenziali,<br />
di cui quello centrale<br />
bloccabile (elettricamente)<br />
con un comando dall’abitacolo,<br />
supera ostacoli<br />
piuttosto impegnativi<br />
senza indecisioni.<br />
L’ultima versione se la<br />
cava decisamente bene<br />
anche sulle salite molto<br />
ripide e lungo le discese<br />
altrettanto impervie,<br />
grazie all’adozione di<br />
due dispositivi particolarmente<br />
efficaci come<br />
l’Hill Hold Control e<br />
l’Hill Descent Control.<br />
Il primo assiste il conducente<br />
nel caso di una<br />
ripartenza su una forte<br />
pendenza, tenendo<br />
ferma la vettura per il<br />
tempo che basta a riattaccare<br />
la frizione e a<br />
trasferire il piede dal<br />
freno all’acceleratore. Il<br />
secondo dispositivo tiene<br />
sotto controllo la velocità<br />
della Grand Vitara<br />
nelle discese molto ripide<br />
con bassa aderenza,<br />
lasciando al conducente<br />
soltanto il compito<br />
di seguire la traiettoria<br />
migliore.<br />
Numerose novità anche<br />
dentro l’abitacolo, a<br />
livello sia della strumentazione,<br />
cui è stato aggiunto<br />
un display, sia dei<br />
comandi. Quelli al volante<br />
sono anche illuminati.<br />
A parte l’adozione di due<br />
nuove motorizzazioni a<br />
benzina, rispettivamente<br />
di 3.2 e 2.4 litri, la Grand<br />
Vitara ha migliorato anche<br />
qualche dettaglio<br />
tecnico, soprattutto in<br />
tema di sicurezza.<br />
Su asfalto non sfi gura,<br />
anzi riesce a mascherare<br />
bene i tradizionali limiti<br />
delle vetture a baricentro<br />
alto. Vanta un brillante<br />
motore, magari un po’<br />
troppo rumoroso ai regimi<br />
più alti, e garantisce un<br />
buon feeling con la strada,<br />
malgrado i limiti del cambio:<br />
un cinque marce a<br />
corsa piuttosto lunga che<br />
non ama l’uso sportivo.<br />
L’ultima versione della Grand<br />
Vitara ha caratterizzazione<br />
più sportiva, messa in risalto<br />
dal nuovo design della griglia<br />
e dei paraurti. Inedite<br />
anche le ruote in lega da 17’’<br />
(a richiesta pure da 18’’ e 19’’).<br />
A distinguerla, anche<br />
l’integrazione della freccia<br />
nei retrovisori esterni
SWIFT<br />
Da guidare<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 1.586 cm 3 ,<br />
4 cilindri benzina<br />
• 92 kW (125 CV)<br />
a 6.800 giri/min<br />
• 148 Nm<br />
a 4.800 giri/min<br />
• 5 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Lunghezza 377 cm<br />
larghezza 169 cm<br />
altezza 150 cm<br />
• Massa 1.105 kg<br />
Ti metti al posto guida e<br />
capisci subito che questa<br />
è un’auto che vuole compiacere,<br />
ma solo chi ha il<br />
volante tra le mani. Solo<br />
lui (o lei). E gli altri? Devono<br />
fare qualche sacrifi<br />
cio, soprattutto a livello<br />
di confort, e godere solo<br />
di rifl esso delle emozioni<br />
di chi ha il privilegio di affondare<br />
il piede sull’acceleratore.<br />
Intendiamoci, i cavalli a<br />
disposizione sono tanti,<br />
soprattutto in rapporto<br />
alla massa, ma non troppi.<br />
Per dirla in un altro modo,<br />
la Swift non è un’auto<br />
diffi cile da guidare. Ha un<br />
buon feeling con la strada,<br />
reagisce bene alle sollecitazioni,<br />
vira piatta, ben<br />
attaccata all’asfalto e non<br />
è mai imprevedibile. Dunque,<br />
oltre che divertente,<br />
è anche sicura (l’Esp di<br />
serie è comunque vigile).<br />
Peccato per il cambio: so-<br />
La piccola sportiva giapponese sfi ora i 200<br />
all’ora e ha un gran bel temperamento.<br />
Dà sensazioni forti, è divertente da guidare,<br />
ma anche sicura. E, importante di questi<br />
tempi, vanta un favorevolissimo rapporto<br />
qualità/prezzo. Inoltre è una delle più<br />
simpatiche in circolazione. Insomma, vale<br />
la pena farci un giro. Provare per credere<br />
PRESTAZIONI<br />
rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
Velocità max<br />
194,5 km/h<br />
0-100 km/h<br />
8,5 s<br />
70-100 km/h<br />
8,3 s<br />
lo cinque marce e piuttosto<br />
corte, che costringono<br />
a darci dentro con la leva.<br />
E con l’effetto, nemmeno<br />
tanto secondario, di tenere<br />
alto il tono di voce del<br />
motore.<br />
Se poi si mette nel conto<br />
anche la scarsa predisposizione<br />
ad assorbire le irregolarità<br />
della strada, ecco<br />
spiegato perché viene<br />
giudicata un po’ faticosa.<br />
Tutto sommato, però, è<br />
un limite che si può sopportare<br />
se si considera<br />
l’impostazione corsaiola<br />
della vettura.<br />
Roba per appassionati,<br />
giovanotti, ma anche ragazze<br />
sprint, certo non<br />
insensibili al prezzo. E da<br />
questo punto di vista il listino<br />
Suzuki riesce ad accontentare<br />
davvero tanti.<br />
Infatti per la Swift Sport si<br />
spende relativamente poco<br />
(16.141 euro), a fronte di<br />
buoni contenuti.<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
61
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
c’è<br />
62<br />
TOYOTA<br />
Da vedere<br />
La piccola jap sfi da<br />
la Smart: l’ibrida punta<br />
tutto sulla tecnologia<br />
Per anni la Smart ha<br />
dominato il settore delle<br />
citycar minuscole, anche<br />
perché di reali concorrenti<br />
(non tanto per il<br />
prezzo, quanto per la fi -<br />
losofi a progettuale) non<br />
ce ne sono state. Ora, con<br />
l’arrivo della Toyota iQ,<br />
gli equilibri di questo particolarissimo<br />
segmento di<br />
mercato sono destinati a<br />
mutare radicalmente.<br />
La piccoletta giapponese<br />
punta senza mezzi termini<br />
a rubare clienti alla tedesca,<br />
ma intende farlo con<br />
una formula decisamente<br />
inedita, a partire dallo<br />
stile. Che dice addio alle<br />
solite linee piuttosto scontate<br />
delle altre Toyota per<br />
introdurre un’interpretazione<br />
sbarazzina e à la<br />
page dell’auto da traffi co<br />
urbano.<br />
Corta, è corta; anzi<br />
cortissima, visto che non<br />
arriva neppure a tre metri.<br />
Ma, soprattutto, è larga:<br />
170 centimetri, il che,<br />
unito a sbalzi in pratica<br />
inesistenti e a un passo<br />
alquanto lungo, disegna<br />
equilibri estetici oltremodo<br />
peculiari.<br />
Anche le capacità di carico<br />
sono uniche: dietro i<br />
sedili anteriori sono ricavati<br />
due posti diseguali.<br />
Uno è in grado di ospitare<br />
un adulto normale; l’altro,<br />
se il sedile guida viene arretrato<br />
del tutto, assicura<br />
una seduta confortevole<br />
soltanto a un bambino.<br />
Ciò signifi ca che occorre<br />
scegliere: o si tengono i<br />
sedili posteriori in loco e<br />
si rinuncia al bagagliaio,<br />
oppure si utilizza il vano<br />
di carico e i passeggeri<br />
dietro rimangono a casa.<br />
Piuttosto sorprendentemente,<br />
l’impostazione<br />
meccanica è tradizionale,<br />
con motore anteriore<br />
e sospensioni classiche<br />
(MacPherson davanti e<br />
asse torcente dietro). Per<br />
quanto riguarda il propulsore<br />
la scelta è limitata al<br />
tre cilindri già visto su Aygo,<br />
declinato nelle versioni<br />
1.0 e 1.3. Volendo (cioè pagando)<br />
si può avere il cambio<br />
automatico. Tutto perfetto,<br />
quindi? Non proprio.<br />
Le frenate sono un po’<br />
lunghe e i consumi non<br />
sono microscopici come<br />
sarebbe lecito aspettarsi.<br />
Infi ne il prezzo, che parte<br />
da oltre 12.000 euro, non<br />
è certamente alla portata<br />
di tutti.<br />
iQ<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 998 cm 3<br />
3 cilindri benzina<br />
• 50 kW (68 CV)<br />
a 6.000 giri/min<br />
• 91 Nm<br />
a 4.800 giri/min<br />
• 5 marce<br />
• Trazione anteriore<br />
• Vel. max 150 km/h<br />
• 0-100 km/h 14,7 s<br />
• Lunghezza 299 cm<br />
larghezza 168 cm<br />
altezza 150 cm<br />
• Massa 860 kg
A sinistra, la piccolissima<br />
iQ. Nelle due foto a destra,<br />
la tecnologicissima Prius.<br />
Solo superlativi assoluti<br />
per le Toyota presenti<br />
al Motor Show. La prima<br />
è esposta allo stand,<br />
la seconda vi aspetta<br />
in pista per farvi<br />
provare l’emozione<br />
dell’alimentazione ibrida<br />
Da guidare<br />
PRIUS<br />
Si può discutere per anni<br />
sul senso delle automobili<br />
ibride o sul fatto<br />
che esse rappresentino<br />
o meno il non plus ultra<br />
in fatto di compatibilità<br />
ambientale, ma è assolutamente<br />
certo che la<br />
Toyota Prius è l’ibrida<br />
per eccellenza.<br />
Ormai giunta alla terza<br />
generazione, ribadisce<br />
le qualità conosciute,<br />
modificando però in maniera<br />
pesante l’impianto<br />
tecnico. La linea, come<br />
si può evincere dalle fo-<br />
to, è un’evoluzione della<br />
serie precedente, volta<br />
più a soddisfare esigenze<br />
aerodinamiche che<br />
non a suscitare brividi<br />
d’ammirazione nel pubblico.<br />
Ma sotto la scocca<br />
tutto cambia.<br />
Cambia il motore, che<br />
passa da 1.5 a 1.800, pur<br />
mantenendo la particolarità<br />
del ciclo Atkinson:<br />
ciò significa 100 CV (invece<br />
di 77) e una potenza<br />
di sistema pari a 136<br />
CV. Soltanto 89 i g/km<br />
emessi, grazie anche al-<br />
l’omologazione Euro 5.<br />
Nuovi anche il motore<br />
elettrico, il generatore,<br />
la centralina (al cui interno<br />
è l’inverter) e il riduttore<br />
epicicloidale by wire<br />
che funge da cambio automatico<br />
(ma non dà la<br />
possibilità di un utilizzo<br />
manuale).<br />
L’Hybrid Sinergy Drive,<br />
vero cuore del sistema,<br />
può propellere l’auto con<br />
la sola energia elettrica<br />
(soltanto fi no a due km e<br />
a non più di 50 km/h) oppure<br />
funzionare in com-<br />
PRESTAZIONI<br />
rilevazioni “<strong>Quattroruote</strong>”<br />
Velocità max<br />
182 km/h<br />
binazione con l’unità termica.<br />
Insomma un vero<br />
pezzo di bravura tecnica,<br />
testimoniata altresì da<br />
altre chicche come il tetto<br />
a cellule solari, che<br />
consente la ventilazione<br />
dell’abitacolo a veicolo<br />
fermo.<br />
I consumi sono ridotti<br />
del 20% rispetto al modello<br />
precedente, specialmente<br />
nei cicli urbani ed<br />
extraurbani. Da ultimo, il<br />
prezzo: si parte da 26.000<br />
euro e spiccioli per la versione<br />
d’ingresso.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
• 1.798 cm 3 ,<br />
4 cilindri benzina-ibrido<br />
• 100 kW (136 CV)*<br />
• 142 Nm<br />
a 4.000 giri/min<br />
• Cambio automatico Cvt<br />
• Trazione anteriore<br />
• Lunghezza 446 cm<br />
larghezza 175 cm<br />
altezza 149 cm<br />
• Massa 1.395 kg<br />
* complessivi<br />
0-100 km/h<br />
11,3 s<br />
70-100 km/h<br />
5,8 s<br />
Daily <strong>Quattroruote</strong><br />
63