Spazio della bottega

Spazio della produzione e tecnologia 

nella transizione fra Medioevo e 

Rinascimento 

Produzione 

Mercato 

Casi di studio

Quale approccio allo studio della ceramica ? 

• Materiale archeologico vs Materiale artistico ? 

• Oggetto d’uso quotidiano vs prodotto di lusso ? 

• Multidisciplinarietà e suo integrato delle fonti 

• Contesto di produzione 

• Contesto di circolazione 

• Relazione con altri materiali

• Spazio della bottega 

- Bottega 

- Essiccatoi 

- Forni 

Spazio della produzione 

• Spazio dello scambio 

- Commercio di materie prime (locali, commercio su larga distanza) 

- Circolazione dei prodotti 

- Importanza in riferimento al contesto economico-sociale 

• Firenze 

- Periodo di transizione fra il basso Medioevo e il Rinascimento 

- Firenze come centro di produzione e di consumo 

- Centri produttivi nell’area controllata politicamente de Firenze 

3

Produzione e botteghe 

• Botteghe 

- Distribuzione in area urbana 

- Organizzazione e divisione del lavoro 

- Approvvigionamento delle materie prime 

• Cambiamenti dal XIV al XVI secolo 

- Controllo delle attività produttive da parte dei comuni medievali 

- Mezzi di controllo 

- Documenti analizzati 

• Documenti 

- Reperti archeologici 

- Materiali iconografici 

- Fonti scritte (documenti fiscali, contratti, trattati, statuti e bandi) 

6

Catasto 

• Catasto = serie completa delle dichiarazioni fiscali di tutti i capi famiglia 

residenti a Firenze o nel territorio sotto il suo controllo, organizzate per unità 

amministrative 

- 1427, 1431, 1433, 1442, 1452, 1457, 1470, 1480 … 

- Unità amministrative: quartieri, gonfaloni, pivieri, popoli 

• Informazioni 

- Età 

- Professione 

- Nucleo familiare (età, sesso, professione etc.) 

- Proprietà (casa, bottega, terreni, etc.) 

- Reddito 

• Ricostruzione 

- Distribuzione della popolazione dentro il perimetro urbano 

- Attività (analisi incrociata con i contratti di affitto) 

7

Fonti scritte 

• Tipologia 

- Fonti fiscali (localizzazione delle botteghe in città, ricostruzione dei movimenti dei 

vasai) 

- Contratti (quantità di pezzi prodotti, costo degli oggetti, costo delle materie prime) 

- Regolamenti urbani (accesso alle materie prime, regolamenti su strutture e attività 

produttive 

- Trattati (organizzazione delle botteghe) 

• Interpretazione 

- Aspetto demografico 

- Impatto sull’economia 

- Accessibilità 

8

Da Piccolpasso, ed. Conti 1976 

9

Firenze nel XV secolo 

da Cora 1973 

10

Argilla 

ASF, Dogana, 375, c. 203, 1389 ottobre 14: “La Signoria di Firenze dispone che, uditi i 

rammarichi fatti per più cittadini fiorentini abitanti nel popolo di Sam Piero Magiore, Santo 

Ambrogio et Sancto Simone di Firenze, le quali contengono in effecto che per la terra cavata in 

certi luoghi di detti popoli, ne’ tempi passati pe’ mattonai i quali im più fornace quivi fanno, cioè 

in detti popoli, et in quelle cavature et fosse che si fanno si raguna acqua per piova, la quale non 

habbiendo uscita si corrompe, et molti ne’ nfermano et alquanti ne muoiono…provido etc….che da 

quinci innanzi…niuno possa etc. fra le mura della città di Firenze nei quartieri di Sancto 

Giovanni et di Sancta Croce etc fare mattoni tegoli embrici overo alcuni vasi di terra etc. ma si 

possa liberamente introdurre terra e mattoni crudi per cuocere dentro la città, senza pagare alcuna 

gabella”. 

“Si quis habens terram iuxta domum, vel casolare alterius in civitate, comitatu, vel districtu 

Florentiae eam cavaverit, vel cavari fecerit, ita quod domus, vel casolare dissiparetur, vel damnum 

reciperet in eo, condemnetur in libris vigintiquinque f. p. et teneatur reaptari facere suis expensis, et 

hos banniatur primo mense regiminis rectoris” (Statuta 1415, II, IV, LXXI-De poena cavantis 

terram iuxta domum, vel casolare alterius, 439). 

12

Si permette di cuocere ceramica in città 

ASF, Dogana, 375, c. 203, 1389 ottobre 14: “niuno possa etc. fra le mura della città di 

Firenze nei quartieri di Sancto Giovanni et di Sancta Croce etc fare mattoni tegoli embrici overo 

alcuni vasi di terra etc. ma si possa liberamente introdurre terra e mattoni crudi per cuocere dentro 

la città, senza pagare alcuna gabella”. 

“Nullus qui conducerat in civitate Florentiae terram crudam de extra ipsam civitatem pro facendo 

intra ipsan civitatem lateres, teolas, imbrices, seu aliqua vasa de terra, et mattones, quos conduceret 

ad coquendum intra civitate Florentiae solvere debeat gabellam aliquam ad portam de dicta terra 

cruda, et mattonibus” (Statuta 1415, I, XXX-De terra, et imbricis non solvatur ad portas, 

417). 

“Aliquo tempore nullus cuiscumqnue conditionis existat possiti, audeat, vel praesumat intra muros 

civitatis Florentiae facere, vel fieri facere aliquam mattonariam , aut terram fodere, vel fodi facere 

praetextu, seu causa, aut occasione faciendi lateres, tegulas, imbrices, aut alia vasa, vel laboreria 

[…], quae ordinata darent conduca de extra civitatem, et quod de terra pro facendo predicta, vel 

aliquod praedictorum, quae conducentur intra civitatem, et similariter de mattonibus, et aliis 

supradictis, que cruda ad coquendum intra civitatem praedictam ferrentur, nulla gabella debeatur, 

et exigatur ad porta sullo modo” (Statuta 1415, II, IV, Rubrica LXIII, 210). 13

Il legname 

“Statutum et ordinatum est quod nullus in civitate Florentie, burgis vel subburgis per se vel alium 

audeat vel actentet reponere, incanovare, habere vel tenere in aliqua domo vel curia coperta, cuius 

copertura sit appodiata alici domui, ultra quatuor salmas scoparum, palearum vel feni” (Statuti 

1325, I, V, XXIIII, 214) 

“[…] ad coquendum mattones suis fornacibus nisi de lignis minutis, sub pena librarum decem” 

(Statuti 1325, I, III, LXXXXVII, 229-230); 

“[…] nec possiti, vel debeat facere, vel fieri facere, vel mittere ignem in suis fornacibus, nisi de lignis 

minutis sub poena librarum decem f. p.” (Statuta 1415, II IV, Rubrica LIX, 207). 

14

Mattoni e calce 

“Quod aliquisdictae artis non audeat coquere, ne coqui facere mattones, planellas, quadruccios, seu 

tegolas in aliqua fornace sine calcina […]” (Statuta 1415, II, IV, Rubrica LIX, 207). 

“Nullus fornaciarius, vel alia persona possit, audeat, nel praesumat coquere, vel coqui facere in 

aliqua fornace civitatis Florentiae, vel prope dictam civitatem per unum miliare, mattones, 

mezzanos, tegolas, quadruccios, vel planellas absque calce” (Statuta 1415, II, IV, Rubrica 

LXII, 209). 

15

La produzione a Firenze nei secoli XIV-XV 

• Regolamenti 

- Non si proibisce la produzione, però si hanno molte limitazioni (sicurezza) 

- Difficoltà per accedere alle materie prime (economia) 

! 

• Maggiore densità di popolazione 

! 

• Dislocamento fuori dalla città? 

• Analisi dei documenti 

- Come i vasai chiamano sé stessi? 

- A ruoli diversi corrispondono nomi diversi? 

! 

• Orciolai, fornaciai, stovigliai 16

Attestazioni 

80 

70 

60 

50 

40 

30 

20 

10 

0 

1340-1370 1371-1400 1401-1430 1431-1460 1461-1490 1491-1520 1521-1550 1551-1580 

Anni 

Orciolaio Stovigliaio Vasaio/vasellaio Pentolaio Fornaciaio Lavorante d'orcioli 

Firenze 

Attestazioni 

45 

40 

35 

30 

25 

20 

15 

10 

5 

0 

1 

1 

2 

4 5 

AF ALg ALn AV MPL MS OP 

Arte 

42 

17 

25

Attestazioni 

140 

120 

100 

80 

60 

40 

20 

0 

-20 

Bacchereto 

1370-1400 1401-1430 1431-1460 1461-1490 1491-1520 1521-1550 1551-1580 1581-1610 

Anni 

Attestazioni 

20 

18 

16 

14 

12 

10 

8 

Orciolaio Orciolaio e altra qualifica Stovigliaio 

Vasaio/vasellaio Lavorante Pittore d'orcioli 

Fornaciaio Senza qualifica 

6 

4 

2 

0 

1370-1400 1401-1430 1431-1460 1461-1490 1491-1520 1521-1550 1551-1580 

Anni 

Orciolaio Stovigliaio Vasaio/vasellaio 

Pittore d'orcioli Lavorante d'orcioli Scodellaio 

Montelupo 

18

Attestazioni 

Attestazioni 

8 

7 

6 

5 

4 

3 

2 

1 

0 

1340-1370 1371-1400 1401-1430 1431-1460 1461-1490 1491-1520 1521-1550 1551-1580 

Anni 

S. Croce 

8 

7 

6 

5 

4 

3 

2 

1 

0 


Pentolaio Fornaciaio Senza qualifica 

1340-1370 1371-1400 1401-1430 1431-1460 1461-1490 1491-1520 1521-1550 1551-1580 

S. Maria Novella 

Anni 

Stovigliaio Vasellaio e fornaciaio 

Attestazioni 

35 

30 

25 

20 

15 

10 

5 

0 

1340-1370 1371-1400 1401-1430 1431-1460 1461-1490 1491-1520 1521-1550 1551-1580 

S. Giovanni 

Attestazioni 

35 

30 

25 

20 

15 

10 

5 

0 

Anni 

Orciolaio Stovigliaio Senza qualifica 

1340-1370 1371-1400 1401-1430 1431-1460 1461-1490 1491-1520 1521-1550 1551-1580 

S. Spirito 

Anni 


Pentolaio Fornaciaio Lavorante d'orcioli 

19

Firenze nel XV secolo 

20

Conclusioni sull’attività delle botteghe 

• Basso costo di produzione della ceramica? 

- Accessibilità alle materie prime 

- Controllo dell’approvvigionamento di legna e argilla 

- Ruolo dell’aristocrazia fiorentina 

• Continuità delle botteghe 

- 30 anni = “vita produttiva” di un artigiano (Orton) 

- Specializzazione nelle tecniche di “terzo livello” 

- Marche 

• Tipologia delle botteghe " botteghe isolate? Gruppi di botteghe? 

• Produzione e mercato 

- Mercato locale/Mercato extra-regionale 

- Modelli di vendita e Commerciabilità 

- Produttori/Rivenditori 

- Il ruolo delle donne 

21

Firenze come centro di consumo 

I contesti 

- Via de’ Castellani (FVC) 

- Biblioteca Magliabechiana (FBM) 

I prodotti 

- ‘Arcaica blu’ e ‘zaffera’ a rilievo: i centri produttivi di riferimento 

- ‘Italo-moresca’: modelli di riferimento e tratti distintivi della prima 

produzione del Rinascimento 

- Importazioni dall’area mediterranea: il rapporto con i prodotti locali 

- La maiolica del Rinascimento 

- Il rapporto fra maiolica e ingobbiata 

- Aspetti qualitativi e quantitativi 

22

Maiolica post-rinascimentale 

Maiolica rinascimentale 

Maiolica italo-moresca 

Maiolica ispano-moresca 

Zaffera 

Maiolica arcaica blu 

Maiolica arcaica 

Invetriata 

Acroma depurata 

Acroma grezza 

Anfora 

Crogiolo 

Figlinese 

1 - 0,4% 

5 - 1,8% 

4 - 1,5% 

2 - 0,%7 

12 - 4,4% 

8 - 2,7% 

1 - 0,4% 

1 - 0,4% 

10 - 3,7% 

23 - 8,5% 

16 - 5,9% 

59 - 21,8% 

129 

47,7% 

Ingobbiata di rosso 1 - 0,4% 

Maiolica italo-moresca 13 - 2,1% 

0 20 40 60 80 100 120 140 

Maiolica ispano-moresca 3 - 0,5% 

FBM, forme minime e % delle classi 

ceramiche negli strati di riempimento del 

pozzo in Q2 (fase 9b – XVI secolo) 

da Caroscio 2007 

Maiolica post-rinascimentale 

Maiolica rinascimentale 

Zaffera 

Maiolica arcaica blu 

Maiolica arcaica 

Ingobbiata graffita 

Ingobbiata dipinta 

Ingobbiata monocroma 

Ingobbiata a fondo ribassato 

Invetriata 

Acroma depurata 

Acroma grezza 

Anfora 

Figlinese 

Sigillata africana da mensa 

Sigillata tardo italica 

FBM, forme minime % delle classi 

ceramiche negli strati di riempimento del 

pozzo in Q2 (fase 9a – XV secolo) 

14 - 2,2% 

1 - 0,2% 

2 - 0,3% 

3 - 0,5% 

12 - 1,9% 

26 - 4,2% 

7 - 1,1% 

10 - 1,6% 

5 - 0,8% 

9 - 1,4% 

1 - 0,7% 

1 - 0,7% 

51 - 8,1% 

81 - 13% 

110 - 17,6% 

276 - 

44,2% 

0 50 100 150 200 250 300 

23

FVC – contesto di XIV – XV secolo 

Importazioni da Montelupo e 

Bacchereto 

24

FVC - profili 


25

FVC - profili 


26


27

FVC – contesto di XVI-XVII secolo 

Importazioni da Montelupo 

28

FVC - profili 


29

FVC – Importazioni faentine 

30

Il rapporto fra “centro” e periferia 

Rocca Ricciarda 

La Terra Nuova di San Giovanni Valdarno 

Le fortezze medicee 

Centri produttivi e mercati di riferimento 

- L’analisi degli impasti e la ricostruzione del mercato 

- Firenze, Prato e Pistoia 

- Lo spostamento delle maestranze: “unità” della produzione e 

specificità dei singoli centri 

31

2. Storia della disciplina e delle tecniche 

Maiolica medievale e del rinascimento, Montelupo e Bacchereto 

32


Rocca Ricciarda 

33

Cora 1973, M50; Berti F. 2003, M52 

Montelupo, metà XV secolo 

Cora 1973, M235-39 

Montelupo, ultimo quarto XV- fine XVI secolo 

(Boccale con stemma Salviati, 

cfr. Tavola XXXVIII) 

San Giovanni Valdarno 

Cora 1973, M250-1 

Montelupo, ultimo quarto XV secolo 

(Guido di Bartolomeo di Guido da Capraia) 

Cora 1973, M123, 

Montelupo, 

fine XV-inizio XVI secolo 

34

Duccio di Buoninsegna (1278, 1317- 

18), Nozze di Cana, Predella della 

Maestà, Siena, Museo dell’Opera 

del Duomo 

Materiali eterogenei “a tavola” 

Giovanni Antonio Bezzi (detto il Sodoma. 

Vercelli 1477-Siena1549). 

Stories of St. Benedict”, Monte Oliveto 

Maggiore (SI), 1505-1508 

35

Ciotole in legno di XIII-XIV secolo da Religioso che beve da una ciotola 

contesti archeologici inglesi British Library 

(da Wood 2005) 

Uso del legno 

Spedale del Ceppo (Pistoia) – Fregio robbiano “Le Opere di Misericordia”, dare da bere agli assetati 

36

Centri di produzione della maiolica nell’Italia centrale 

da Wilson 1986

La produzione dell’ingobbiata in Toscana, i centri 

- Bacchereto 

- Borgo San Lorenzo 

- Cafaggiolo 

- Castelfiorentino 

- Colle Val d’Elsa 

- Empoli e Pomarance 

- Fucecchio e Santa Croce 

sull’Arno 

- Lucca 

- Montaione 

- Montelupo 

- Pisa 

- San Gimignano 

- Siena 

- Volterra

Lo stacco dal tornio e l’applicazione dell’ingobbio 

a lama 

Stacco dal tornio con il filo 

Applicazione dell’ingobbio 

! 

Costi di produzione? 

con spatole in legno 

39

Il processo produttivo dell’ingobbiata e graffita 

da Moore Valeri 2004 

40

Pennelli 

Maiolica graffita/ingobbiata e graffita: 

Spatole 

Punte 

Stecche 

Applicazioni plastiche

La produzione dell’ingobbiata in Toscana, classi e tipologie 

A punta 

A stecca 

A fondo ribassato

Maiolica e ingobbiata nel medioevo e nel rinascimento 

MAIOLICA 

• Bacchereto " continuità con la tradizione della maiolica arcaica 

• Montelupo " quartiere industriale con durata secolare 

• Cafaggiolo " limitato nel tempo (1 secolo) e con produzioni 

specifiche 

INGOBBIATA 

• Coincidenti con i centri che producono maiolica 

• Centri specifici ma vicini a quelli produttori della maiolica 

• Centri specifici differenziati da quelli produttori di maiolica

Maiolica: la transizione fra Medioevo e Rinascimento 

LE CLASSI 

• Maiolica arcaica blu " secondo quarto del XIV secolo – inizio XV secolo 

• Zaffera a rilievo " ultimo quarto del XIV sec. – prima metà del XV 

alcune attestazioni prima metà XIV sec. (castrum di Ascianello) 

• L’italo-moresca " XV secolo – inizio XVI 

i rapporti con i modelli dalla penisola iberica 

la prima e “la più longeva delle produzioni rinascimentali” 

LA MORFOLOGIA 

• Cambio del rapporto fra forme aperte e chiuse 

• Specializzazione morfologico-funzionale 

• Il Piatto come elemento morfologico-funzionale caratteristico del Rinascimento

La transizione fra Medioevo e Rinascimento: Bacchereto 

STORIA DEL CENTRO PRODUTTIVO 

• Già attivo intorno alla metà del XIV secolo, ma mancano le fonti 

documentarie 

• Ante 1376 " testimonianze indirette sull’emigrazione a Pisa di un ceramista 

baccheretano 

• 1376 " documento in ASF, Notarile Antecosimiano 

• Il Catasto fiorentino del 1427 attesta 6 fornaci atte a fare gl’orciuoli 

• Catasti 1435-1487 " presenza costante 

• 1449 " aggiunta di una nuova fornace 

• La produzione va progressivamente esaurendosi nella seconda metà del XV 

secolo.

La transizione fra Medioevo e Rinascimento: Bacchereto 

I VASAI E LE LORO BOTTEGHE 

• Tutti sono proprietari della loro bottega (solo un affittuario) 

• Gestione familiare delle botteghe. Pochi lavoratori salariati. (Diversa è la situazione a 

Firenze, dove invece si hanno lavoratori salariati) 

• L’imposta catastale è bassa. Perché? 

• Firenze non valuta “molto” questi atelier (1427)" va affermandosi Montelupo 

• Tendenza ad investire in questo settore “marginale”. Esempi: 

- Marcello di Giovanni Strozzi acquista dall’Orciolaio Benedetto di Venturino da 

Mantova una bottega con fornace (1417) 

- “Trust” Antinori (1490)

Italo-moresco figurato 

La transizione fra medioevo e rinascimento: Bacchereto 

Italo-moresco con 

emblema


Ciotole “tipo Bacchereto”

Bacchereto 

I manufatti – modelli e imitazioni 

Montelupo 

Cafaggiolo 

49


Marche 

Distanziatori


Ingobbiata dipinta

Spazio della bottega

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