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il bendaggio elastocompressivo nel trattamento delle lesioni ...

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6° CONGRESSO NAZIONALE<br />

LA GERITRIA: PUNTO DI INCONTRO FRA TERRITORIO ED OSPEDALE NELLA<br />

GESTIONE DELLA “FRAGILITA’” E DELLA “COMPLESSITA’ DI CURA<br />

IL BENDAGGIO ELASTOCOMPRESSIVO NEL<br />

TRATTAMENTO DELLE LESIONI VASCOLARI<br />

NELL’AMBITO DELL’ASSISTENZA<br />

DOMICILIARE<br />

Parma – venerdì 2 ottobre 2009<br />

Loris Zorzi – Responsab<strong>il</strong>e Servizio Infermieristico Territoriale


Trattamento <strong>delle</strong> <strong>lesioni</strong> venose e<br />

miste<br />

Letteratura:<br />

• 70% <strong>delle</strong> <strong>lesioni</strong> vascolari sono di tipo<br />

venoso<br />

• 15% miste<br />

• Popolazione anziana: prevalentemente<br />

miste


La presa in carico del paziente<br />

con patologia vascolare<br />

Modalità<br />

1. Accertamento (pensiero)<br />

1. Pianificazione (scrivere prima)<br />

2. Intervento Assistenziale


Data Diagnosi Infermierisitca/<br />

Problema collaborativo<br />

(problema, etiologia segni e simntomi)<br />

10/09/04 Alterazione dell’integrità cutanea<br />

secondaria a esiti di intervento ch. per<br />

frattura malleolo est., insuff. venosa.<br />

La lesione si presenta con segni clinici<br />

di infezione, cm 4,5x2,5, edema,<br />

dolore NRS 6, polsi periferici<br />

presenti, indice ABPI 1,03<br />

Azienda Ulss n. 15 “Alta Padovana”<br />

SCHEDA DI PIANIFICAZIONE INFERMIERISTICA<br />

Obiettivi<br />

(con criterio temporale)<br />

Controllo infezione entro<br />

10 gg;<br />

Il paziente riferirà meno<br />

dolore entro 10gg. (NRS<br />

almeno 3-4)<br />

Guarigione entro 90 gg<br />

Interventi<br />

(chi fa che cosa, come, quando, con cosa.)i<br />

Medicazione a di alterni<br />

per 15 gg., poi si può<br />

distanziare se la<br />

sintomatologia del<br />

paziente lo consente.<br />

Ut<strong>il</strong>izzo nanocristalli di<br />

Ag e idrofibra<br />

Elastocompressione<br />

attorno 30-40 mmHg<br />

Firma<br />

Data Valutazione<br />

(v. legenda)<br />

Firma<br />

xxx 15/8/04 M xxx<br />

Valuazione: S stab<strong>il</strong>e M migliorato P peggiorato I invariato NSP non sta progredendo PR sta progredendo<br />

l’Infermiere<br />

…………………………………………


Motivazioni<br />

E’ dimostrato che un adeguato <strong>trattamento</strong><br />

<strong>elastocompressivo</strong> (evidenza tipo A) fatto da<br />

personale esperto garantisce maggiore %<br />

guarigioni e diminuzione dei costi (70% guarisce<br />

in 12-24 settimane)<br />

È una patologia frequente <strong>nel</strong>l’anziano


I BENDAGGI


Il Minidoppler


L’accertamento<br />

Modalità<br />

R<strong>il</strong>evazione: indice ABPI


INDICE CAVIGLIA - BRACCIO<br />

(A.B.P.I. o Indice di WINSOR)<br />

• pressione sistolica caviglia<br />

diviso<br />

• pressione sistolica omerale


INTERPRETAZIONE DELL’INDICE<br />

ABPI<br />

Valori normali tra 0,9 e 1,2 =<br />

elastocompressione elevata<br />

Valori tra 0,8 e 0,6 = elastocompressione<br />

modesta/ eventuale valutazione specialistica<br />

Valori inferiori a 0,5: controindicano<br />

l’ elastocompressione<br />

ATTENZIONE: <strong>nel</strong> paziente diabetico l’indice non è sempre attendib<strong>il</strong>e


La lesione<br />

Accertamento


• Dimensioni<br />

• Sede<br />

• Margini<br />

• Essudato<br />

• Fondo<br />

L’accertamento<br />

Modalità<br />

• Presenza di tessuto necrotico<br />

• Cute per<strong>il</strong>esionale<br />

• La presenza di edema<br />

(documentazione fotografica)


L’accertamento<br />

Modalità<br />

Segni clinici di infezione:<br />

dolore<br />

calore<br />

secrezione<br />

arrossamento<br />

cellulite


Batteripiù frequenti<br />

Si possono riconoscere da alcune caratteristiche:<br />

PSEUDOMONAS AERUGINOSA:<br />

essudato verde, maleodorante intenso<br />

STAPHYLOCOCCUS AUREUS:<br />

essudato giallastro, odore dolciastro non<br />

intenso


L’accertamento<br />

Valutazione del dolore<br />

Scala NRS<br />

(Numeral Rating Scale)<br />

Serie di numeri da o a 10 <strong>il</strong> cui punto di inizio e di fine rappresentano gli estremi del<br />

dolore provato. Il paziente sceglie <strong>il</strong> numero che corrisponde meglio al suo dolore.<br />

(DGRV N° 1090 6 maggio 2008: “parametro vitale ordinariamente misurato per<br />

ogni Pz e del quale viene documentata la valutazione <strong>nel</strong> diario clinico”)<br />

_______________________________________________<br />

| | | | | | | | | | |<br />

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


Elastocompressione<br />

L'elastocompressione abbinata al<br />

<strong>trattamento</strong> topico deve essere considerata<br />

una terapia essenziale per la guarigione<br />

<strong>delle</strong> <strong>lesioni</strong> venose e miste<br />

35 - 40 mmHg


Azioni<br />

dell'elastocompressione<br />

E’più importante <strong>delle</strong> medicazioni<br />

Riduzione del lume <strong>delle</strong> vene<br />

Previene la trombosi venosa<br />

Aumenta la velocità di circolo del sangue<br />

Favorisce <strong>il</strong> riassorbimento degli edemi<br />

Supporta la pompa muscolare<br />

Riduzione sovraccarico valvolare


IL BENDAGGIO<br />

ELASTOCOMPRESSIVO<br />

Si distingue a seconda del tempo di permanenza in:<br />

• MOBILE: indicato quando la<br />

medicazione deve essere frequente<br />

(infezione)<br />

• FISSO: impiegato a lesione detersa<br />

(può rimanere più giorni)


Bendaggio: considerare l’indice<br />

statico di Stifness (SSI)<br />

Capacità della benda ad opporsi<br />

all’espansione del muscolo al<br />

momento della sua contrazione o<br />

durante la stazione eretta<br />

immob<strong>il</strong>e.


Indice Statico di Stifness (SSI)<br />

Pressione posizione eretta<br />

-<br />

pressione posizione supina<br />

=<br />

Cm incremento di circonferenza<br />

(SSI)


Ricordiamo<br />

• Il <strong>bendaggio</strong> fisso deve essere fatto da<br />

personale esperto perché diffic<strong>il</strong>mente <strong>il</strong><br />

Paziente lo toglierà<br />

• Prima di affidare un <strong>bendaggio</strong> ad in<br />

fam<strong>il</strong>iare dobbiamo essere sicuri della<br />

sua ab<strong>il</strong>ità


TIPI DI BENDE E PRESSIONE<br />

DI LAVORO<br />

Muscolatura r<strong>il</strong>asciata Muscolatura contratta


TIPI DI BENDE E INDICAZIONI ALL’USO<br />

1. Benda ad alta estensib<strong>il</strong>ità:<br />

esercita una bassa pressione di lavoro e una<br />

alta pressione a riposo per cui devono sempre<br />

essere rimosse la sera.<br />

La compressione esercitata in tensione del<br />

50% è 38-42 mm Hg a riposo<br />

(Stifness basso Inf. a 10))


2. Benda corta estensib<strong>il</strong>ità:<br />

adesiva o meno o impregnata con ossido di zinco<br />

pressione di lavoro molto elevata e bassa pressione<br />

di riposo. (Stifness alto sup. a 10)<br />

Efficace per una rapida riduzione dell’edema in<br />

Pazienti deambulanti<br />

Compressione 8-12 mm Hg a<br />

riposo ma molto elevata durante <strong>il</strong> cammino


Importante<br />

Il paziente bendato con<br />

bende a corta elasticità deve<br />

camminare


Sistemi di <strong>bendaggio</strong><br />

multicomponenti<br />

• è un <strong>bendaggio</strong> fisso<br />

• rimane in sede per molto tempo<br />

• (Stifness alto)


Lesione venosa: elastocompressione fino a 40 mmHg<br />

Sistema “Profore®” a 4 strati


Lesione venosa: elastocompressione fino a 40 mmHg


Lesione venosa su paziente deambulante: benda corta elasticità


Lesione venosa<br />

sistema “Tubipress®” a più strati


QUANDO E’ NECESSARIA “CAUTELA”<br />

NEL FARE ELASTOCOMPRESSIONE<br />

• diabete (rigidità parete del vaso)<br />

• artrite reumatoide (infiammazione cronica della<br />

parete de vaso)<br />

• indice ABPI inferiore 0.8<br />

• scompenso cardiaco


Orientarsi nei vari gradi di compressione<br />

Dispositivo di misurazione della pressione in mmHg<br />

sotto <strong>il</strong> <strong>bendaggio</strong><br />

Ci aiuta a definire quale compressione<br />

diamo ut<strong>il</strong>izzando una benda o più bende in<br />

combinazione (mmHg alla caviglia e al polpaccio)<br />

(da 9-10 mmHg fino a 40mmHg)


Elastocompressione


IL TRATTAMENTO LOCALE DELL’ULCERA<br />

I PRESIDI e AUSILI CHE NON DEVONO<br />

MANCARE….<br />

Idrocolloidi, schiume, idrogeli, bende, sistemi<br />

multistrato (acquisire adeguata manualità….<br />

…minidoppler, macchina fotografica….


Disinfettanti per cute lesa<br />

(ut<strong>il</strong>izzo solo in <strong>lesioni</strong> con segni clinici di infezione


Medicazioni lipido-colloidali con o<br />

senza sulfadiazina,


Le medicazioni antimicrobiche


Sostituto cutaneo<br />

(microfibr<strong>il</strong>le di cellulosa in sede fino a 28 gg)


Il processo educativo<br />

Come aiutare la persona ad aderire alle<br />

cure?


Adesione alle cure (coping)<br />

Le paure di una persona:<br />

• Non essere considerato o essere<br />

considerato negativamente<br />

(inadeguato/non accettato)


Adesione alle cure (coping)<br />

La persona – <strong>il</strong> paziente:<br />

• Sentirsi importante<br />

• Potersi fidare (apertura, ascolto, empatia)<br />

Dare valore all’identità (cosa fa, oggetti che<br />

indossa, persone luoghi, cosa sa fare, cose in cui<br />

crede - insieme alle competenze<br />

= adesione alla terapia (poter agire sulla persona<br />

consapevolmente per indurre cambiamenti)


Adesione alle cure (coping)<br />

• Accettare ulcere che non guariranno<br />

• Accettare ulcere che andranno incontro<br />

a recidive


L’intervento assistenziale<br />

Modalità<br />

A guarigione sono consigliati:<br />

Calze/collants a compressione graduata di tipo<br />

Terapeutiche:<br />

Preventivo - Di sostegno<br />

– KKL1 mmHg 20-30<br />

– KKL2 mmHg 30-40<br />

– KKL3 mmHg 40 e oltre


Altra modalità


“correre insieme per andare<br />

lontano”<br />

“..quando curi una persona puoi vincere o<br />

perdere…<br />

…quando ti prendi cura di una persona<br />

puoi solo vincere”<br />

(P. Adams)

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