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Appunti delle lezioni di istituzioni di matematica attuariale per le ...

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1.3 Il caricamento <strong>di</strong> sicurezza e <strong>le</strong> basi tecniche del I or<strong>di</strong>ne<br />

La <strong>di</strong>fferenza fra il premio puro e il premio equo<br />

L = P − E0[D]v (18)<br />

è positiva e prende il nome <strong>di</strong> caricamento <strong>di</strong> sicurezza. Quantifica in unità monetarie al tempo<br />

t0 l’avversione dell’assicuratore al rischio insito nell’o<strong>per</strong>azione <strong>di</strong> assicurazione del danno D.<br />

La terminologia deriva dal fatto, già richiamato, che l’assicuratore non può praticare premi<br />

equi, altrimenti fallirebbe: deve quin<strong>di</strong> essere prudente, caricando i premi con il caricamento<br />

<strong>di</strong> sicurezza.<br />

Il caricamento <strong>di</strong> sicurezza si esprime spesso in <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> del premio puro, come tasso<br />

<strong>di</strong> caricamento <strong>di</strong> sicurezza<br />

ℓ = L<br />

. (19)<br />

P<br />

È un caricamento implicito, che l’assicuratore non è tenuto a <strong>di</strong>chiarare all’assicurato, <strong>di</strong>versamente<br />

dal caricamento <strong>per</strong> spese, che invece deve essere normalmente <strong>di</strong>chiarato all’assicurato.<br />

Per considerare correttamente la propria avversione al rischio nel calcolare i premi l’assicuratore<br />

deve rinunciare alla semplicità <strong>di</strong> calcolo del premio equo. Come visto nel paragrafo 1.2,<br />

infatti, e tranne in casi particolari (come nell’esempio 1.2.1) il calcolo del premio puro deve<br />

essere condotto <strong>per</strong> via numerica e non ammette espressione in forma chiusa. Per ovviare a<br />

questo inconveniente si ricorre spesso alla logica della base tecnica del I or<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong>storcendo<br />

la misura <strong>di</strong> probabilità e il tasso <strong>di</strong> interesse <strong>per</strong> incorporarvi l’avversione al rischio dell’assicuratore.<br />

Formalmente, si definisce base tecnica del I or<strong>di</strong>ne ogni coppia (prob I , i I ) <strong>di</strong><br />

misura <strong>di</strong> probabilità e <strong>di</strong> tasso <strong>di</strong> interesse tali che il premio equo calcolato con (prob I , i I )<br />

risulti ugua<strong>le</strong> al premio puro P . Se si in<strong>di</strong>ca con E I l’aspettativa calcolata con la misura <strong>di</strong><br />

probabilità prob I ciò significa che<br />

E I 0(D)(1 + i I ) −1 = P = E0(D)(1 + i) −1 + L . (20)<br />

In genera<strong>le</strong> la base tecnica del I or<strong>di</strong>ne non è unica. Il tasso <strong>di</strong> interesse del I or<strong>di</strong>ne i I ,<br />

detto anche tasso tecnico è solitamente non negativo e minore-ugua<strong>le</strong> del tasso <strong>di</strong> mercato i,<br />

mentre la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilità prob I assegna probabilità maggiori <strong>di</strong> prob al verificarsi<br />

del danno D. Per questo motivo la base tecnica del I or<strong>di</strong>ne viene anche detta base tecnica<br />

prudenzia<strong>le</strong>.<br />

Esempio 1.3.1. Proseguendo l’esempio 1.2.1, nel caso d = 100 si ha un caricamento <strong>di</strong><br />

sicurezza<br />

L = P − E0[D]v = 4.995017 − 4.761905 = 0.233112 ,<br />

che corrisponde ad un tasso <strong>di</strong> caricamento<br />

ℓ = L<br />

P<br />

0.233112<br />

= = 4.6669% .<br />

4.995017<br />

Ogni base tecnica del I or<strong>di</strong>ne (p I , i I ) deve sod<strong>di</strong>sfare l’equazione<br />

p I (1 + i I ) −1 = P .<br />

Se, <strong>per</strong> esempio, si sceglie i I = i, la probabilità del I or<strong>di</strong>ne p I è univocamente determinata e<br />

risulta<br />

p I =<br />

P (1 + i)<br />

d<br />

= 4.995017 × 1.05<br />

100<br />

= 5.2448% .<br />

c○ C. Pacati 2005, <strong>Appunti</strong> IMAAV, sezione 1 (v. 18/10/2005) pag. 4

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