mostra dialetto ranco.pub - Comune di Ranco

Il papà di mia nonna Terry si chiamava Andrea, di mestiere face-
va il coltivatore diretto. Questo lavoro dava tante soddisfazioni ma,
come tutti i lavori, c‘era il lato negativo perchè non c‘erano tutti i
macchinari che ci sono adesso, ma si faceva tutto a mano.
Verso gli anni ‘50 si incominciava con le macchine e il lavoro diven-
tava piú piacevole.
Come quando si tagliava il prato a maggio, per seccarlo e cosí
quattro volte all‘anno che poi serviva per dare da mangiare agli
animali in inverno.
In autunno c‘era la semina del frumento, che dormiva sotto terra
per tutto l‘inverno, in primmavera si svegliava e cresceva giorno do-
po giorno fino a maturazione e avveniva la mietitura. Si tagliava, si
trebbiava, si metteva sull‘aia per essicarlo poi si vendeva, dopo
aver tenuto quello che serviva per il bisogno della famiglia che era
numerosa.
Il nonno di mio papà era bravo anche a lavorare la saggina, face-
va scope, sedie e tante altre cose.
Mi sarebbe piaciuto conoscere il mio bisnonno, perchè sicuramente
avrei imparato molte cose.
Andrea Brovelli