11.06.2013 Views

università degli studi di siena facoltà di scienze matematiche, fisiche ...

università degli studi di siena facoltà di scienze matematiche, fisiche ...

università degli studi di siena facoltà di scienze matematiche, fisiche ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

anche per il problema posto nella proposizione 9 (insieme <strong>di</strong> numeri consecutivi):<br />

∃ una coppia <strong>di</strong> elementi a, b t.c. (a − b) ≥ count(I) .<br />

Inoltre l’operatore count potrebbe contare solo le istanze che sod<strong>di</strong>sfano alcune<br />

con<strong>di</strong>zioni, e cosí via per ottenere un’algebra sempre più ricca ed adatta<br />

ad ogni evenienza. ♦<br />

7 . L’algebra relazionale classica.<br />

Fin dalla comparsa dell’informatica, la macchine sono state impiegate nel<br />

trattare volumi via via maggiori <strong>di</strong> dati. L’obiettivo è stato fin da subito<br />

identificato in una sempre maggiore capacità delle ”memorie” e in una più<br />

veloce ricerca dei dati, per una più varia gamma <strong>di</strong> interrogazioni.<br />

Tralasceremo tutto ciò che riguarda la realizzazione tecnica delle macchine,<br />

le modalità elettroniche per il contenimento dei dati nelle stesse, ed anche la<br />

forma <strong>di</strong> questi dati nelle memorie dei calcolatori. In questo breve compen<strong>di</strong>o<br />

finale ci occuperemo esclusivamente dei problemi pratici e delle esigenze<br />

teoriche che hanno portato alla ideazione e (solo con anni <strong>di</strong> ritardo) alla<br />

realizzazione delle basi <strong>di</strong> dati informatiche.<br />

Già dal 1960 si iniziò ad avvertire l’inadeguatezza dei meto<strong>di</strong> fino ad allora<br />

usati per l’archiviazione delle informazioni su memorie elettroniche. Le raggiunte<br />

<strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> queste banche dati, che erano allora appannaggio esclusivamente<br />

industriale, cominciavano a creare seri problemi pratici ai tecnici<br />

addetti al loro mantenimento e consultazione.<br />

Le memorie erano organizzate, in senso logico, come registrazioni lineari<br />

<strong>di</strong> dati (records) contenute in archivi (files), in maniera analoga a come oggi<br />

ogni singola persona cataloga i propri documenti, programmi, filmati e quant’altro<br />

sul proprio personal computer. Inoltre i linguaggi per il reperimento<br />

e l’organizzazione <strong>di</strong> queste informazioni erano molto limitati, e, se comparivano<br />

richieste particolari, l’unico metodo era ricopiare i dati su altri file.<br />

Se ad esempio si fosse avuta una lista <strong>di</strong> qualche migliaio <strong>di</strong> nomi, e, per<br />

esigenze burocratiche, fosse stato necessario estrarre a volte i nominativi<br />

completi <strong>di</strong> tutti, a volte solo i cognomi, il metodo usato era quello <strong>di</strong> creare<br />

due copie <strong>di</strong>stinte della stesso record: una con nomi e cognomi, l’altra solo<br />

con i secon<strong>di</strong>.<br />

Questa metodologia <strong>di</strong> lavoro causava naturalmente inconsistenze fra i dati<br />

46

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!