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università degli studi di siena facoltà di scienze matematiche, fisiche ...

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Definizione 26 . Dato un prodotto cartesiano D1 × D2 × . . . × Dn, un<br />

vincolo V sulle sue istanze si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione 2 se non è <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione<br />

0 né <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione 1. ♦<br />

Nella definizione 5 <strong>di</strong> pagina 12 abbiamo introdotto gli schemi, che sono<br />

insiemi <strong>di</strong> istanze.<br />

É chiaro che ogni vincolo sulle istanze corrisponde ad uno schema, e viceversa.<br />

Si vede anche come, per definizione, la <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> un vincolo composto è<br />

il massimo delle <strong>di</strong>mensioni dei suoi componenti.<br />

Esempio 30 . Consideriamo la <strong>di</strong>mensione 0, il caso più comune è quello<br />

in cui il quantificatore è Q∀, si richiede cioè che tutti i valori <strong>di</strong> una ”colonna”<br />

rispettino una certa caratteristica.<br />

Ma un vincolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione 0 può essere anche molto <strong>di</strong>verso, avremo sempre<br />

a che fare con una sola colonna, ma la ampia <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> quantificatori<br />

<strong>di</strong>versi ci permette varie soluzioni.<br />

Q e Q|, ad esempio, si <strong>di</strong>sinteressano completamente del vincolo cui sono<br />

applicati, valutano solo se l’istanza ha car<strong>di</strong>nalità pari o <strong>di</strong>spari; ma proprio<br />

per questo la loro <strong>di</strong>mensione può essere considerata nulla.<br />

Lo stesso <strong>di</strong>casi per Q∅, che si limita a riconoscere l’istanza vuota.<br />

Invece i quantificatori Q0 , Q|0 , Q1 e Q|1 , se composti con vincoli sui<br />

singoli dominî, possono dare luogo a vincoli abbastanza complessi. Solo apparentemente<br />

però, abbiamo già notato come un algoritmo consideri alla stessa<br />

stregua tutti i quantificatori. ♦<br />

Esempio 31 . Può sembrare che, con tutti i quantificatori a <strong>di</strong>sposizione,<br />

siano molto rari i vincoli <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione 2. Quando abbiamo trattato l’istanza<br />

sul Palio ne abbiamo già trovato uno: avere al massimo 10 records (il numero<br />

<strong>di</strong> contrade partecipanti).<br />

In effetti qualsiasi vincolo che limiti il numero dei records (a meno <strong>di</strong> volerne<br />

valutare parità o <strong>di</strong>sparità) non può essere ottenuto con alcun quantificatore<br />

binario. Vedremo in seguito (esempio 38) come ”costruire” questo genere <strong>di</strong><br />

vincoli. ♦<br />

Esempio 32 . Un vincolo sulle istanze molto comune in informatica è la<br />

chiave su alcuni dominî. La limitazione imposta è che i valori <strong>di</strong> quei dominî<br />

(un sottoinsieme <strong>di</strong> quelli componenti il prodotto cartesiano, spesso solo<br />

uno) siano <strong>di</strong>versi per ogni ennupla: non devono cioè esistere due records<br />

<strong>di</strong>versi per i quali i valori su quei dominî siano uguali. Questo permetterà <strong>di</strong><br />

riconoscere tutti i records da quei soli elementi, si potrà anche operare una<br />

proiezione su quei dominî, mantenendo invariata la car<strong>di</strong>nalità dell’istanza.<br />

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