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università degli studi di siena facoltà di scienze matematiche, fisiche ...

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Abbiamo trattato con <strong>di</strong>sinvoltura gli elementi dei dominî, ed è chiaro che<br />

le operazioni possibili <strong>di</strong>pendono dalle loro caratteristiche intrinsiche.<br />

É comunque evidente che la composizione delle tre selezioni darà il solito<br />

risultato con qualsiasi or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> precedenza <strong>di</strong> un vincolo rispetto all’altro.<br />

Si verifica facilmente che il risultato <strong>di</strong> (σV1 ◦ σV2 ◦ σV3) applicato a P è<br />

l’istanza formata dai due records che descrivono la corsa <strong>di</strong> Drago e Giraffa.<br />

♦<br />

Nonostante la grande analogia fra selezioni e vincoli, per questi ultimi<br />

non è altrettanto intuitiva la definizione <strong>di</strong> composizione.<br />

Infatti per poter comporre vincoli è necessario stabilire le possibili operazioni<br />

fra <strong>di</strong> essi.<br />

I vincoli sono applicabili a qualsiasi insieme, sono cioè funzioni su qualsiasi<br />

dominio, ma hanno sempre lo stesso codominio (nei limiti che ci siamo imposti):<br />

l’insieme <strong>di</strong> due elementi {0, 1}.<br />

Parlare <strong>di</strong> composizione <strong>di</strong> vincoli equivale a parlare <strong>di</strong> operatori sul loro<br />

codominio. Data la limitatezza <strong>di</strong> quest’ultimo è facile restringere la cernita<br />

a tutti i casi possibili.<br />

Cominceremo dal caso generale (operatori n-arî su {0, 1}) per restringerci<br />

poi ai casi <strong>di</strong> interesse pratico (operatori unarî e binarî).<br />

Definizione 13 . Sia ◦ un’operazione n-aria su {0, 1}, V1, V2, . . .,Vn vincoli<br />

su <strong>di</strong> uno stesso insieme U (con generico elemento u), chiameremo composizione<br />

<strong>di</strong> vincoli rispetto a ◦ il vincolo ◦(V1, V2, . . .,Vn) tale che:<br />

◦(V1, V2, . . .,Vn) (u) = ◦(V1(u), V2(u), . . ., Vn(u)) , ∀ u ∈ U . ♦<br />

Esempio 14 . Immaginiamo un insieme A sul quale siano definiti tre<br />

vincoli <strong>di</strong>stinti, V1, V2 e V3, ed il seguente operatore ternario su {0, 1} :<br />

∀ a, b, c ∈ {0, 1}, = ◦ (a, b, c) =<br />

<br />

1 se a = b = c;<br />

0 altrimenti.<br />

Questo operatore, applicato a V1, V2 e V3, darà 1 se e solo se danno<br />

originariamente tutti e tre 1 o tutti e tre 0. ♦<br />

Come anticipato in seguito ci occuperemo esclusivamente <strong>di</strong> operatori<br />

unarî (in questo paragrafo) e binarî (approfon<strong>di</strong>tamente nel prossimo).<br />

Le operazioni unarie su {0, 1} sono tutte quelle del tipo:<br />

◦<br />

0 (◦0)<br />

1 (◦1)<br />

20

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