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università degli studi di siena facoltà di scienze matematiche, fisiche ...

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π{Di ,Di ,...,Dim 1 2 } (s[d1, d2, . . .dn]) = s[πDi (s), πDi (s), . . .,πDim (s)] ∈<br />

1 2<br />

∈ Di1 × Di2 × . . . × Dim . ♦<br />

Adesso possiamo definire un operatore fra istanze.<br />

Definizione 8 . Data un’istanza I sul prodotto cartesiano D1 ×D2 ×. . . ×<br />

Dn ed un insieme <strong>di</strong> dominî {Di1, Di2, . . .,Dim} ⊂ {D1, D2, . . .,Dn}, si<br />

definisce proiezione <strong>di</strong> I su {Di1, Di2, . . .,Dim} l’istanza su Di1 × Di2 ×<br />

. . . × Dim :<br />

π{Di 1 ,Di 2 ,...,Dim } I = {π{Di 1 ,Di 2 ,...,Dim } (s); ∀s ∈ I} . ♦<br />

Chiaramente il grado del risultato è inferiore o uguale a quello dell’istanza<br />

originale.<br />

Inoltre non è detto, per via <strong>di</strong> possibili ripetizioni, inammissibili in un insieme<br />

non or<strong>di</strong>nato, che l’istanza risultante abbia la stessa car<strong>di</strong>nalità (lo stesso<br />

numero <strong>di</strong> records) <strong>di</strong> quella originale.<br />

Esempio 8 . Abbiamo già visto istanze, come gli elenchi del telefono, che<br />

rappresentano lunghe liste <strong>di</strong> persone. Immaginiamone una (I) in cui fra<br />

tanti dati relativi ad ogni in<strong>di</strong>viduo ci sia anche il sesso, avremo cioè un dominio:<br />

Sesso = {M, F }.<br />

Ora, per quanto esteso sia la nostra istanza, la nostra banca dati, e per<br />

quante informazioni su migliaia <strong>di</strong> persone possa contenere, è chiaro che<br />

una proiezione sul dominio avrà solo tre esiti possibili:<br />

σSesso = {M, F } , ma anche σSesso = {M} o σSesso = {F } .<br />

Ogni possibile risultato ci fornirà comunque un’informazione sull’istanza I,<br />

ma è chiaro che, quale che sia la sua car<strong>di</strong>nalità, il risultato della proiezione<br />

avrà solo 1 o 2 elementi. ♦<br />

Un altro importante operatore l’abbiamo già visto in merito ai dominî, è<br />

il prodotto cartesiano.<br />

Per applicarlo alle istanze è comunque necessario un lieve adattamento. L’unica<br />

<strong>di</strong>fferenza formale rispetto al già noto prodotto cartesiano è che, per i<br />

nostri successivi scopi, i records dell’istanza risultante dovranno essere ancora<br />

singoli records, e non coppie <strong>di</strong> records.<br />

Definizione 9 . Date due istanze, I su D1 × D2 × . . . × Dn e J su<br />

Di+1 × Di+2 × . . . × Dm, il loro prodotto cartesiano è definito:<br />

I × J = {(d1, . . .,dn, dn+1, . . .,dm) ∈ D1 × . . . × Dn × Dn+1 × . . . ×<br />

Dm | (d1, . . .,dn) ∈ I ∧ (dn+1, . . .,dm) ∈ J} . ♦<br />

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