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Progetto allegato al bando per il Risanamento igienico edilizio della ...

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PREMESSA<br />

Nel Programma Trienn<strong>al</strong>e delle O<strong>per</strong>e Pubbliche 2009-2011, adottato con delibera <strong>della</strong><br />

Giunta Comun<strong>al</strong>e n.231 del 09.12.2008, è previsto l’intervento di messa in sicurezza <strong>della</strong><br />

Scuola Media “Ignazio S<strong>il</strong>one” <strong>per</strong> l’importo di euro 112.000,00 <strong>al</strong>la voce “35-U-Interventi di<br />

messa in sicurezza Scuola Media di Ugento” tra le o<strong>per</strong>e da re<strong>al</strong>izzare nell’annu<strong>al</strong>ità 2009.<br />

NOTIZIE GENERALI<br />

L’immob<strong>il</strong>e interessato d<strong>al</strong>l’intervento si trova in Ugento tra le vie G. D’Annunzio, G.Parini<br />

sede <strong>della</strong> Scuola Media “Ignazio S<strong>il</strong>one” con un <strong>al</strong>a ospitante <strong>al</strong>cune classi dell’istituto<br />

Alberghiero “F. Bottazzi”<br />

Di proprietà del Comune di Ugento, è individuato catast<strong>al</strong>mente <strong>al</strong> NCEU del Comune di<br />

Ugento <strong>al</strong> foglio 45 particella 81.<br />

La re<strong>al</strong>izzazione dell’intero complesso è avvenuta in due tempi successivi:<br />

- un primo blocco riguardante <strong>il</strong> corpo aule ospitante l’istituto Alberghiero “F. Bottazzi” nasce<br />

da un progetto redatto in data 15.07.1968;<br />

- un secondo blocco composto da corpo centr<strong>al</strong>e con corridoi, aule, uffici, p<strong>al</strong>estra e servizi<br />

annessi, è stato completato intorno <strong>al</strong> 1980.<br />

TIPOLOGIA E CARATTERI COSTRUTTIVI<br />

L’immob<strong>il</strong>e è composto da tre corpi di fabbrica. Un primo, a tre piani di cui uno<br />

seminterrato inut<strong>il</strong>izzato e due fuori terra, ospita le aule i servizi e gli uffici di una sezione<br />

distaccata dell’istituto <strong>al</strong>berghiero + la Centr<strong>al</strong>e Termica che serve l’intero complesso ed<strong>il</strong>izio,;<br />

un secondo corpo, che si sv<strong>il</strong>uppa intorno ad una grande s<strong>al</strong>a adibita ad auditorium con<br />

sottostante deposito e ospitante aule ed uffici ed un terzo corpo che ospita una p<strong>al</strong>estra<br />

co<strong>per</strong>ta. Il tutto è recintato e include <strong>al</strong>l’esterno sul retro un campo da gioco multifunzion<strong>al</strong>e<br />

sco<strong>per</strong>to.<br />

Le strutture portanti sono in conglomerato cementizio armato e i solai intermedi e di<br />

co<strong>per</strong>tura in latero cemento del tipo tot<strong>al</strong>mente gettato in o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> la parte più vecchia e con<br />

travetti prefabbricati in cap e completamento in o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> la parte più recente.<br />

1/6


Le fondazioni sono di tipo nastriforme con travi rovesce a “T” e travi di collegamento<br />

rettangolari, impostate ad una profondità di circa 2,20 metri d<strong>al</strong> piano campagna.<br />

Tutti i pavimenti interni sono re<strong>al</strong>izzati con mattonelle di marmo.<br />

I marciapiedi intorno <strong>al</strong> fabbricato e la pavimentazione degli spazi esterni è re<strong>al</strong>izzata in<br />

pietrini di cemento.<br />

Gli infissi interni sono tutti in legno mentre gli esterni sono tutti in <strong>al</strong>luminio a vetro<br />

semplice.<br />

L’impianto idrico è collegato <strong>al</strong>la rete di <strong>al</strong>imentazione A.Q.P.<br />

L’impianto fognante è <strong>al</strong>lacciato <strong>al</strong>la rete di fognatura nera comun<strong>al</strong>e, tranne che <strong>per</strong> la<br />

zona uffici ancora collegata <strong>al</strong> pozzo nero stagno <strong>al</strong>l’interno del complesso ed<strong>il</strong>izio.<br />

L’impianto elettrico è collegato <strong>al</strong>la rete di distribuzione dell’ENEL.<br />

L’impianto di risc<strong>al</strong>damento <strong>al</strong>imentato da una centr<strong>al</strong>e termica con c<strong>al</strong>daia e bruciatore<br />

a gasolio con serbatoio di gasolio interrato.<br />

2/6


STATO ATTUALE DI CONSERVAZIONE<br />

Il complesso scolastico nella parte più vecchia ha circa quaranta anni di vita.<br />

Sicuramente, nonostante le buone caratteristiche dei materi<strong>al</strong>i di costruzione ado<strong>per</strong>ati, <strong>il</strong><br />

norm<strong>al</strong>e uso e gli agenti atmosferici hanno inficiato la piena funzion<strong>al</strong>ità dell’immob<strong>il</strong>e da<br />

diversi punti di vista.<br />

Per quanto riguarda le strutture portanti sia vertic<strong>al</strong>i che orizzont<strong>al</strong>i, infatti,:<br />

- <strong>al</strong>l’esterno, pur essendo rivestite con mattoncini in gres, hanno sicuramente risentito degli<br />

effetti degli agenti atmosferici, si notano infatti in diversi punti distacchi del copriferro di<br />

co<strong>per</strong>tura a seguito di fenomeni di carbonatazione del c<strong>al</strong>cestruzzo e quindi di ossidazione<br />

delle armature in ferro;<br />

- nel copro più vecchio, in particolare <strong>al</strong> piano seminterrato, sono presenti copiosi fenomeni<br />

di distacco di copriferro d<strong>al</strong>le strutture fondazion<strong>al</strong>i a vista, <strong>per</strong><strong>al</strong>tro a contatto con materi<strong>al</strong>e<br />

incoerente lasciato sin d<strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione del fabbricato, e dai p<strong>il</strong>astri anche assoggettati<br />

nel tempo ad interventi di fissaggio (con s<strong>al</strong>dature <strong>al</strong>le armature esposte) di tubazioni in<br />

ferro <strong>per</strong> impianti ormai dismessi e lasciate ancora appese;<br />

- in gener<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l’interno gli architravi in conglomerato cementizio armato ed i solai in latero<br />

cemento non presentano importanti fenomeni di carbonatazione e di ossidazione dei ferri<br />

resi manifesti da distacchi di copriferro.<br />

DIRETTRICI DELL'INTERVENTO<br />

Il progetto aveva come scopo originario quello di consolidare le strutture portanti in c.a..<br />

Intervento che avrebbe dovuto interessare un adeguamento dell’intero complesso<br />

scolastico in termini struttur<strong>al</strong>i a quanto emanato con D.M. del 14.01.2008 e cioè <strong>al</strong>le Norme<br />

tecniche <strong>per</strong> le costruzioni emesse ai sensi delle leggi 05.11.1971, n. 1086, e 02.02.1974, n.<br />

64, così come riunite nel Testo Unico <strong>per</strong> l’Ed<strong>il</strong>izia di cui <strong>al</strong> D.P.R. 06.06.2001, n. 380, e<br />

dell’art. 5 del decreto legge 28.05.2004, n. 136, convertito in legge, con modificazioni, d<strong>al</strong>l’art.<br />

1 <strong>della</strong> legge 27.07.2004, n. 186 e ss. mm. ii..<br />

Queste raccolgono in un unico organico testo le norme prima distribuite in diversi<br />

decreti ministeri<strong>al</strong>i.<br />

3/6


Il capitolo 8 “Costruzioni esistenti” di t<strong>al</strong>i norme che definisce i criteri gener<strong>al</strong>i <strong>per</strong> la<br />

v<strong>al</strong>utazione <strong>della</strong> sicurezza e <strong>per</strong> la progettazione, l’esecuzione ed <strong>il</strong> collaudo degli interventi<br />

sulle costruzioni esistenti stab<strong>il</strong>isce che una struttura esistente deve essere verificata in termini<br />

di resistenza struttur<strong>al</strong>e dei materi<strong>al</strong>i e di elementi portanti vertic<strong>al</strong>i ed orizzont<strong>al</strong>i, quindi<br />

bisogna intervenire con un progetto di adeguamento struttur<strong>al</strong>e nel rispetto dei metodi di<br />

c<strong>al</strong>colo e dei margini di sicurezza stab<strong>il</strong>iti <strong>per</strong> gli edifici ad uso scolastico.<br />

La v<strong>al</strong>utazione <strong>della</strong> sicurezza impone un esame delle caratteristiche dei materi<strong>al</strong>i <strong>al</strong><br />

momento dell’intervento e la rispondenza delle strutture assemblate in termini di<br />

comportamento sotto carico, e a t<strong>al</strong>e scopo sono state eseguite delle prove su campioni di<br />

c<strong>al</strong>cestruzzo cementizio estratto d<strong>al</strong>le princip<strong>al</strong>i strutture portanti e delle prove di carico sui<br />

solai ritenuti più indicativi.<br />

La capienza economica del finanziamento in oggetto <strong>per</strong>ò non <strong>per</strong>mette l’esecuzione di<br />

un progetto di consolidamento struttur<strong>al</strong>e.<br />

Pertanto d’accordo con l’amministrazione comun<strong>al</strong>e si è stab<strong>il</strong>ito di provvedere <strong>al</strong><br />

risanamento <strong>igienico</strong> dei loc<strong>al</strong>i seminterrati del corpo più vecchio e <strong>al</strong>l’esecuzione di interventi<br />

di Manutenzione Straordinaria aventi lo scopo di restaurare le strutture in c.a. amm<strong>al</strong>orate e<br />

proteggerle dagli effetti di ulteriori azioni di degrado.<br />

Nello stesso tempo quanto sopra ha lo scopo di predisporre <strong>il</strong> tutto <strong>per</strong> un futuro<br />

intervento di consolidamento ed un ut<strong>il</strong>izzo ad uso didattico del piano seminterrato del corpo<br />

più vecchio.<br />

4/6


INTERVENTO<br />

Il presente progetto definitivo è stato redatto <strong>al</strong>la luce delle decisioni concordate con<br />

l’amministrazione comun<strong>al</strong>e di Ugento, in relazione <strong>al</strong>la disponib<strong>il</strong>ità finanziaria pari a Euro<br />

112.000,00 e sulla scorta delle indagini e dei saggi eseguiti.<br />

Come già detto, sono evidenti, i fenomeni di degrado presenti sulle strutture fondazion<strong>al</strong>i<br />

e sui p<strong>il</strong>astri <strong>al</strong> piano seminterrato del corpo più vecchio e cioè dell’<strong>al</strong>a che ospita le aule ed i<br />

servizi dell’Istituto Alberghiero “F. Bottazzi”.<br />

Inoltre la presenza di materi<strong>al</strong>e sciolto proveniente dagli stessi scavi lasciato nel<br />

seminterrato dopo la chiusura dei loc<strong>al</strong>i, l’assenza di finestrature <strong>per</strong> l’aereazione ed <strong>il</strong> contatto<br />

diretto delle murature <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i con <strong>il</strong> terreno esterno hanno favorito la <strong>per</strong>sistenza di una<br />

condizione ins<strong>al</strong>ubre che ad oggi oltre che a peggiorare le condizioni struttur<strong>al</strong>i ha reso<br />

inut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e l’intero piano.<br />

Per recu<strong>per</strong>are la situazione venutasi a creare e predisporre l’intero piano seminterrato<br />

ad accogliere n.3 nuove aule e renderlo igienicamente s<strong>al</strong>ubre si sono previsti i seguenti<br />

interventi:<br />

- demolizione del marciapiede posteriore del corpo più vecchio;<br />

- scavo a ridosso <strong>della</strong> muratura posteriore del corpo più vecchio <strong>per</strong> accedere <strong>al</strong> piano<br />

fond<strong>al</strong>e;<br />

- a<strong>per</strong>tura di porta sul retro dopo lo scavo e a<strong>per</strong>tura di vano di passaggio sulla recinzione<br />

<strong>per</strong> accedere <strong>al</strong>lo scavo;<br />

- rimozione a mano del materi<strong>al</strong>e sciolto presente nel seminterrato;<br />

- re<strong>al</strong>izzazione di fondazioni in c.a. <strong>per</strong> intercapedine interna in muratura di termo blocchi;<br />

- re<strong>al</strong>izzazione di intercapedine interna con muratura in termo blocchi<br />

- ripristino struttur<strong>al</strong>e delle fondazioni e dei p<strong>il</strong>astri a vista nel piano seminterrato;<br />

- re<strong>al</strong>izzazione di vespaio areato con cupoline tipo igloo;<br />

- re<strong>al</strong>izzazione di vani finestre;<br />

- posa in o<strong>per</strong>a di infissi in <strong>al</strong>luminio esterni.<br />

Tutte le o<strong>per</strong>e precedentemente descritte e più an<strong>al</strong>iticamente riportate nell’<strong><strong>al</strong>legato</strong><br />

computo metrico estimativo del presente progetto definitivo, hanno comportato la definizione<br />

del seguente:<br />

5/6


QUADRO ECONOMICO<br />

A) IMPORTO LAVORI:<br />

1) Importo Lavori a base d’asta ……………………. €….61.123,47<br />

2) Oneri <strong>per</strong> la sicurezza non soggetti a ribasso….. €…...1.604,07<br />

SOMMANO LAVORI in uno €….62.727,54<br />

B) SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMM.NE<br />

1) IVA 10% di A………………………………………… €…..6.272,75<br />

2) R<strong>il</strong>ievi accertamenti e indagini…………………….. €…..6.480,00<br />

3) Spese tecniche (progett., sicurezza e D.LL.)..….. €…16.320,00<br />

4) Art.18 Legge 109/94 e s.m.i……………………….. €..…1.250,00<br />

5) Collaudo tecnico-amministrativo………………….. €…12.300,00<br />

6) IVA 20% di B3+B4+ B5………………..…………… €..…5.974,00<br />

7) Spese <strong>per</strong> Pubblicità……………………………….. €..……500,00<br />

8) Imprevisti e lavori a fattura…………………………. €.…....175,71<br />

SOMMANO in uno €.….49.272,46<br />

IMPORTO TOTALE PROGETTO €…112.000,00<br />

I Tecnici Progettisti<br />

Ing. Cat<strong>al</strong>do Boccuni Arch. Antonio Serra<br />

6/6


Str<strong>al</strong>cio aereo fotogrammetrico<br />

INQUADRAMENTO URBANISTICO


Str<strong>al</strong>cio PRG


Str<strong>al</strong>cio Planimetria gener<strong>al</strong>e


DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA<br />

Interno – piano seminterrato - Trave di fondazione degradata<br />

Interno – piano seminterrato - Materi<strong>al</strong>e sciolto da rimuovere


Interno – piano seminterrato - Tubazioni dismesse da rimuovere


1° CAPITOLO<br />

OGGETTO ED AMMONTARE DELL'APPALTO - DESIGNAZIONE, FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE<br />

Art. 1) OGGETTO ED ESECUZIONE DELL'APPALTO<br />

1.1 OGGETTO DELL’APPALTO<br />

L'app<strong>al</strong>to ha <strong>per</strong> oggetto l'esecuzione delle o<strong>per</strong>e e forniture necessarie <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Risanamento</strong> <strong>igienico</strong> conservativo <strong>della</strong> scuola<br />

media “Ignazio S<strong>il</strong>one” in Ugento (LE). Le indicazioni del presente capitolato ed i disegni di cui <strong>al</strong> successivo art.8 ne forniscono la consistenza<br />

quantitativa e le caratteristiche di esecuzione.<br />

1.2 ESECUZIONE DELL’APPALTO<br />

Gli importi indicati nell’articolo seguente tengono conto dei conseguenti maggiori oneri <strong>per</strong> l’esecuzione dei lavori e delle particolari<br />

misure di sicurezza da adottare <strong>per</strong> la presenza di terzi estranei nel corso dell’app<strong>al</strong>to. I lavori dovranno essere eseguiti su un immob<strong>il</strong>e<br />

agib<strong>il</strong>e, quindi occupato da <strong>per</strong>sone e cose, anche se non vi sarà mai interferenza tra atività di cantiere e attività scolastiche.<br />

Art.2) IMPORTO LAVORI - COSTO ESECUZIONE PIANO DI SICUREZZA - CRONOPROGRAMMA<br />

2.1a. IMPORTO LAVORI A BASE D’ASTA<br />

L’importo dei lavori ammonta a € 61.123,47 (euro sessantunom<strong>il</strong>acentoventitre\47), di cui:<br />

A MISURA<br />

€ %<br />

61.123,47<br />

100<br />

2.1b. COSTO ESECUZIONE PIANO DI SICUREZZA<br />

Il costo <strong>per</strong> dare esecuzione <strong>al</strong> piano di sicurezza di cui <strong>al</strong> D.Lgs.494/96 s v. e <strong>al</strong> D.L.vo 81/08, ossia <strong>per</strong> l’approntamento delle<br />

misure proprie e specifiche del cantiere, qu<strong>al</strong>i la messa in o<strong>per</strong>a di recinzioni, o<strong>per</strong>e di contenimento, puntellamenti, parapetti, ecc. compreso<br />

l’eventu<strong>al</strong>e relativo materi<strong>al</strong>e di consumo è stimato in € 1.604,07 da pagare in proporzione <strong>al</strong>lo stato avanzamenti lavori.<br />

2.2a IMPORTI LAVORI A MISURA ED A CORPO – INCIDENZA DELLE DIVERSE CATEGORIE<br />

Con riferimento <strong>al</strong>l'importo di cui <strong>al</strong> punto 2.1a la distribuzione relativa delle varie categorie di lavoro da re<strong>al</strong>izzare risulta riassunta<br />

nel seguente prospetto:<br />

CATEGORIE IMPORTI<br />

n. Descrizione € %<br />

1 SCAVI, RIMOZIONI E DEMOLIZIONI 22.322,24 36,52<br />

2 OPERE IN C.A. E SIMILI, MURATURE 20.524,42 33,58<br />

3 OPERE IN MARMO, MASSETTI E VESPAI 15.605,51 25,53<br />

4 IMPERMEABILIZZAZIONI, OPERE IN FERRO, INFISSI 2.671,30 4,37<br />

tot<strong>al</strong>e 61.123,47 100,00<br />

Il programma tempor<strong>al</strong>e dei lavori è quello riportato nel relativo <strong><strong>al</strong>legato</strong> di progetto. Esso è vincolante <strong>per</strong> l’app<strong>al</strong>tatore nei limiti in<br />

cui non comporta pregiudizi economici o tempor<strong>al</strong>i <strong>per</strong> la stazione app<strong>al</strong>tante. E’ consentita, anzi auspicata, una sua variazione se dovuta<br />

ad un’accelerazione del programma costruttivo con anticipazione <strong>della</strong> data d’ultimazione, fatta s<strong>al</strong>va comunque l’insindacab<strong>il</strong>e v<strong>al</strong>utazione<br />

<strong>della</strong> stazione app<strong>al</strong>tante.<br />

2.3 CATEGORIE DI LAVORO PREVALENTI<br />

In base <strong>al</strong> precedente prospetto, visto <strong>il</strong> REGOLAMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE, di cui <strong>al</strong> D.P.R. 25 gennaio<br />

2000 n.34, la categorie di lavori prev<strong>al</strong>ente è la<br />

OG1 – EDIFICI CIVILI ED INDUSTRIALI<br />

2.4 VARIAZIONE DEL PROGETTO - IMPORTI<br />

Le cifre del precedente prospetto, che indicano gli importi presuntivi delle diverse categorie di lavoro e delle diverse o<strong>per</strong>e, potranno<br />

variare tanto in più quanto in meno (ciò sia in via assoluta quanto nelle reciproche proporzioni a seguito di modifiche, aggiunte o<br />

soppressioni che l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante riterrà necessario od opportuno apporre <strong>al</strong> progetto) secondo quanto disposto agli artt.10, 11<br />

e 12 del vigente Capitolato Gener<strong>al</strong>e approvato con DM. LL.PP. 19 apr<strong>il</strong>e 2000 n.145 con la precisazione che non sono considerati varianti<br />

gli interventi disposti d<strong>al</strong> direttore dei lavori <strong>per</strong> risolvere aspetti di dettaglio, che siano contenuti entro un importo non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 10% delle<br />

categorie di lavoro di recu<strong>per</strong>o, ristrutturazione, manutenzione e restauro ed <strong>al</strong> 5% <strong>per</strong> tutti gli <strong>al</strong>tri lavori delle categorie di lavoro dell'app<strong>al</strong>to<br />

e che non comportino un aumento dell’importo del contratto stipulato <strong>per</strong> la re<strong>al</strong>izzazione dell'o<strong>per</strong>a. In t<strong>al</strong>i limiti, <strong>il</strong> direttore dei lavori potrà<br />

disporre variazioni di dettaglio sulla base di ordini o disposizioni di servizio, senza che l’app<strong>al</strong>tatore possa opporre rifiuto o invocare variazioni<br />

<strong>al</strong>le condizioni contrattu<strong>al</strong>i di qu<strong>al</strong>siasi tipo.<br />

2.5 VARIAZIONE DEL COSTO DEL PIANO DI SICUREZZA<br />

Assunto che <strong>il</strong> costo <strong>della</strong> sicurezza da corrispondere <strong>al</strong>l’app<strong>al</strong>tatore è quello specifico e proprio del cantiere (e non quello derivante<br />

dell’attività d’impresa), di cui <strong>al</strong>l’applicazione del D.Lgs.626/94, in relazione ad una possib<strong>il</strong>e variazione del piano di sicurezza, si conviene<br />

quanto segue:<br />

• una variazione in ragione di quanto stab<strong>il</strong>ito <strong>al</strong> comma 1 bis dell’art.31 <strong>della</strong> L.109/94 e s.v. non determina <strong>al</strong>cuna variazione<br />

pagina n.1


dell’importo da corrispondere <strong>al</strong>l’app<strong>al</strong>tatore da parte del committente a titolo di rimborso del costo <strong>della</strong> sicurezza;<br />

• una variazione in più o in meno del programma costruttivo <strong>il</strong> cui importo netto assoluto dei lavori sia inferiore o ugu<strong>al</strong>e <strong>al</strong> 10% di quello<br />

di quello di contratto non determina <strong>al</strong>cuna variazione del costo <strong>della</strong> sicurezza indicato <strong>al</strong> punto 2.1b;<br />

• una variazione in più o in meno del programma costruttivo <strong>il</strong> cui importo netto assoluto dei lavori sia su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 10% rispetto a quello<br />

di contratto determina una proporzion<strong>al</strong>e variazione del costo inizi<strong>al</strong>e <strong>della</strong> sicurezza, da s<strong>al</strong>dare a consuntivo con l’approvazione dello<br />

stato fin<strong>al</strong>e.<br />

Art.3) DESIGNAZIONE SOMMARIA DELLE OPERE INCLUSE NELL'APPALTO<br />

3.1 DESIGNAZIONE DELLE OPERE<br />

Le o<strong>per</strong>e che formano oggetto del presente app<strong>al</strong>to possono riassumersi come appresso:<br />

OPERE<br />

1) demolizione marciapiede posteriore del corpo più vecchio<br />

2) scavo a ridosso <strong>della</strong> muratura posteriore del corpo più vecchio <strong>per</strong> accedere <strong>al</strong> piano fond<strong>al</strong>e;<br />

3) a<strong>per</strong>tura di porta sul retro dopo lo scavo e a<strong>per</strong>tura di vano di passaggio sulla recinzione <strong>per</strong> accedere <strong>al</strong>lo scavo;<br />

4) rimozione a mano del materi<strong>al</strong>e sciolto presente nel seminterrato;<br />

5) re<strong>al</strong>izzazione di fondazioni in c.a. <strong>per</strong> intercapedine interna in muratura di termo blocchi;<br />

6) ripristino struttur<strong>al</strong>e delle fondazioni e dei p<strong>il</strong>astri a vista nel piano seminterrato;<br />

7) re<strong>al</strong>izzazione di intercapedine interna con muratura in termo blocchi;<br />

8) re<strong>al</strong>izzazione di vespaio areato con cupoline tipo igloo;<br />

9) re<strong>al</strong>izzazione di vani finestre;<br />

10) posa in o<strong>per</strong>a di infissi in <strong>al</strong>luminio esterni.<br />

Art.4) CONDIZIONI DI APPALTO<br />

Nell'accettare i lavori sopra designati l'App<strong>al</strong>tatore assume di:<br />

a) aver piena consapevolezza delle o<strong>per</strong>e da eseguire, essersi recato sul posto interessato ai lavori e aver accertato lo stato dei<br />

luoghi, l’agib<strong>il</strong>ità e le condizioni norm<strong>al</strong>i di esercizio, anche in rapporto <strong>al</strong>la presenza di terzi estranei, le condizioni di viab<strong>il</strong>ità<br />

e di accesso, l’andamento plano-volumetrico del terreno, di aver saggiato la sua natura e consistenza, <strong>il</strong> tipo e la quantità di rifiuti<br />

presenti, nonché l’ubicazione delle reti pubbliche di erogazione/<strong>al</strong>lacciamento dell’acqua, fognatura, gas, elettricità, telefoni<br />

che lo riguardano, l’ubicazione delle discariche autorizzate <strong>per</strong> <strong>il</strong> conferimento dei rifiuti;<br />

b) aver esaminato <strong>il</strong> progetto e di ritenerlo esaustivo e sufficiente <strong>per</strong> un’offerta pienamente cognitiva, comunque idoneo <strong>per</strong> una<br />

sua piena esecutività e che nulla osta ad un inizio e fine lavori, <strong>il</strong> tutto secondo <strong>il</strong> crono-programma ed <strong>il</strong> piano di sicurezza <strong>al</strong>legati;<br />

c) aver v<strong>al</strong>utato, nel formulare l’offerta, tutte le circostanze e gli elementi che influiscono tanto sul costo dei materi<strong>al</strong>i, <strong>della</strong> mano<br />

d'o<strong>per</strong>a, anche del facchinaggio <strong>per</strong> lo spostamento di arredi e suppellett<strong>il</strong>i e <strong>della</strong> presenza di terzi estranei sul posto, dei<br />

noli e dei trasporti ed <strong>il</strong> piano o<strong>per</strong>ativo di sicurezza;<br />

d) poter disporre di attrezzature e mezzi d’o<strong>per</strong>a adeguati ai lavori che occorre eseguire e di poterli re<strong>al</strong>izzare <strong>al</strong>le condizioni<br />

previste d<strong>al</strong> piano di sicurezza predisposto e con la massima efficienza ed economicità;<br />

e) aver compreso nel prezzo d'app<strong>al</strong>to i costi <strong>per</strong> le attrezzature e mezzi d’o<strong>per</strong>a conformi <strong>al</strong>la direttiva (di prodotto) CE necessari<br />

<strong>al</strong>l’esecuzione dei lavori;<br />

f) ritenere congrui i prezzi unitari d’app<strong>al</strong>to e gli importi delle diverse categorie di lavoro del progetto, nonché l’importo <strong>per</strong><br />

l’attuazione delle misure di sicurezza di cui <strong>al</strong> D.Lgs. 494/96 indicato ai punti 2.1c e 2.5 del presente capitolato;<br />

g) poter eseguire i lavori secondo <strong>il</strong> cronoprogramma riportato <strong>al</strong>l’art.2 del capitolato speci<strong>al</strong>e.<br />

h) poter garantire sempre la fruib<strong>il</strong>ità di parte dell’edificio <strong>per</strong> lo svolgimento delle attività scolastiche<br />

L'App<strong>al</strong>tatore non potrà quindi eccepire, durante l'esecuzione dei lavori, la mancata conoscenza di condizioni o la sopravvenienza<br />

di elementi non v<strong>al</strong>utati o non considerati, tranne che t<strong>al</strong>i nuovi elementi si configurino come cause di forza maggiore contemplate d<strong>al</strong> Codice<br />

Civ<strong>il</strong>e (e non escluse da <strong>al</strong>tre forme del presente Capitolato) o che si riferiscano a condizioni soggette a revisioni.<br />

Art.5) VARIAZIONI DELLE OPERE PROGETTATE<br />

L'amministrazione si riserva l’insindacab<strong>il</strong>e facoltà di introdurre, <strong>al</strong>l'atto esecutivo, quelle varianti che riterrà più opportune, nei limiti<br />

di cui <strong>al</strong> punto 2.4, nell'interesse <strong>della</strong> buona riuscita e dell'economia dei lavori, senza che l'App<strong>al</strong>tatore possa trarne motivi <strong>per</strong> avanzare<br />

pretese di compensi ed indennizzi di qu<strong>al</strong>siasi natura e specie, non stab<strong>il</strong>iti d<strong>al</strong> vigente Capitolato Gener<strong>al</strong>e o d<strong>al</strong> presente Capitolato Speci<strong>al</strong>e.<br />

Di contro l'App<strong>al</strong>tatore non potrà in <strong>al</strong>cun modo apporre variazioni di propria iniziativa <strong>al</strong> progetto, anche se di dettaglio.<br />

Eventu<strong>al</strong>i migliorie o esecuzione di lavori eccedenti <strong>per</strong> dimensioni e forma quelli di progetto, privi di autorizzazione, non saranno<br />

oggetto di liquidazione e pagamento e, <strong>per</strong>tanto, non potranno gravare sul costo dell’app<strong>al</strong>to.<br />

Delle variazioni apportate senza <strong>il</strong> prescritto ordine o benestare <strong>della</strong> Direzione Lavori, potrà essere ordinata l'eliminazione a cura<br />

e spese dello stesso, s<strong>al</strong>vo <strong>il</strong> risarcimento dell'eventu<strong>al</strong>e danno <strong>al</strong>l’Amministrazione app<strong>al</strong>tante.<br />

Art. 6) ECCEZIONI DELL'APPALTATORE<br />

Nel caso che l'App<strong>al</strong>tatore ritenga che le disposizioni impartite d<strong>al</strong>la Direzione Lavori siano difformi dai patti contrattu<strong>al</strong>i, o che le<br />

mod<strong>al</strong>ità esecutive e gli oneri connessi <strong>al</strong>l’esecuzione dei lavori siano più gravosi di quelli previsti nel presente Capitolato, sì da richiedere la<br />

formazione di un nuovo prezzo o la corresponsione di un particolare compenso, egli dovrà rappresentare le proprie eccezioni prima di dar<br />

corso <strong>al</strong>l'Ordine di Servizio con <strong>il</strong> qu<strong>al</strong>e t<strong>al</strong>i lavori siano stati disposti.<br />

Poiché t<strong>al</strong>e norma ha lo scopo di non esporre l'Amministrazione a spese impreviste, resta contrattu<strong>al</strong>mente stab<strong>il</strong>ito che non saranno<br />

accolte richieste postume e che le eventu<strong>al</strong>i relative riserve si intenderanno prive di qu<strong>al</strong>siasi efficacia.<br />

pagina n.2


2° CAPITOLO<br />

DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L'APPALTO<br />

Art. 7) OSSERVAZIONI DELLE LEGGI, DEL REGOLAMENTO E DEL CAPITOLATO GENERALE<br />

Per quanto non sia in contrasto con le condizioni stab<strong>il</strong>ite d<strong>al</strong> presente capitolato e d<strong>al</strong> contratto, l'esecuzione dell'app<strong>al</strong>to è soggetta,<br />

nell'ordine, <strong>al</strong>l'osservanza delle seguenti statuizioni:<br />

• DPR 21.12.1999 n.554 Regolamento d’attuazione <strong>della</strong> legge quadro in materia di lavori pubblici, d’ora innanzi denominato regolamento,<br />

<strong>per</strong> gli articoli non espressamente abrogati d<strong>al</strong> D.Lvo 163/06;<br />

• D.M. LL.PP. 19.04.2000 n.145 Regolamento recante <strong>il</strong> capitolato gener<strong>al</strong>e d’app<strong>al</strong>to, d’ora innanzi denominato capitolato gener<strong>al</strong>e;<br />

• Leggi 11.02.1994 n°109, 02.06.1995 n°216, 18.11.1998 n°415;<br />

• Legge Regione Puglia n°13 del 11 maggio 2001.<br />

L'Impresa è inoltre tenuta <strong>al</strong> rispetto del D.Lvo. 19 settembre 1994, n. 626 sul "Miglioramento <strong>della</strong> sicurezza e <strong>della</strong> s<strong>al</strong>ute dei<br />

lavoratori sul luogo di lavoro" e successive modifiche e del D.Lvo 14 agosto 1966, n. 494 e del D.L.vo 81/08 concernente le prescrizioni minime<br />

di sicurezza e di s<strong>al</strong>ute da attuare nei cantieri temporanei o mob<strong>il</strong>i.<br />

Art. 8) DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO<br />

Fanno <strong>al</strong>tresì parte integrante del contratto di app<strong>al</strong>to, oltre <strong>il</strong> Capitolato Gener<strong>al</strong>e, anche i seguenti documenti:<br />

a) Le Leggi, i Decreti, i Regolamenti e le Circolari Ministeri<strong>al</strong>i emanate e vigenti <strong>al</strong>la data di esecuzione dei lavori;<br />

b) Le Leggi, i Decreti, i Regolamenti e le Circolari emanate e vigenti <strong>per</strong> i rispettivi ambiti territori<strong>al</strong>i, nella Regione, Provincia e Comune in<br />

cui si eseguono le o<strong>per</strong>e oggetto dell'app<strong>al</strong>to;<br />

c) Le norme emanate d<strong>al</strong> C.N.R., le norme U.N.I., le norme C.E.I. ed i testi citati nel presente Capitolato;<br />

d) Cronoprogramma;<br />

e) Piano di sicurezza e coordinamento;<br />

f) Elenco prezzi unitari;<br />

g) I seguenti elaborati di progetto:<br />

Elab. 0) Relazione Gener<strong>al</strong>e e Quadro Economico<br />

Elab. 1) Inquadramento Urbanistico e Doc. Fotografica<br />

Elab. 2) Planimetria, prospetti e sezioni<br />

Elab. 3) Planimetria, prospetti e sezioni<br />

Elab. 4) Particolari Costruttivi<br />

Capitolato Speci<strong>al</strong>e<br />

Incidenza Manodo<strong>per</strong>a<br />

In conformità a quanto stab<strong>il</strong>ito <strong>al</strong>l’Art.16, <strong>il</strong> computo metrico ha v<strong>al</strong>enza contrattu<strong>al</strong>e limitatamente <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione dei lavori a corpo <strong>per</strong><br />

la redazione del SAL, essendo le o<strong>per</strong>e a corpo non soggette a misura ai fini <strong>della</strong> loro contab<strong>il</strong>izzazione.<br />

Art.9) CAUZIONE PROVVISORIA<br />

Da costituirsi anche mediante fideiussione bancaria o assicurativa <strong>per</strong> l’importo indicato nel <strong>bando</strong> di gara.<br />

Art.10) CAUZIONE DEFINITIVA E POLIZZE DI GARANZIA<br />

10.1 CAUZIONE DEFINITIVA<br />

La cauzione definitiva è stab<strong>il</strong>ita nella misura indicata <strong>al</strong>l’art.30 <strong>della</strong> L.109/94 e s.v.. Essa deve <strong>per</strong>manere fino <strong>al</strong>la data di emissione<br />

del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione, o comunque decorsi dodici mesi d<strong>al</strong>la data di ultimazione<br />

dei lavori risultante d<strong>al</strong> relativo certificato. Viene prestata a garanzia dell'adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento<br />

dei danni derivanti d<strong>al</strong>l'eventu<strong>al</strong>e inadempimento delle obbligazioni stesse, nonché a garanzia del rimborso delle somme pagate in più<br />

<strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore rispetto <strong>al</strong>le risultanze <strong>della</strong> liquidazione fin<strong>al</strong>e, s<strong>al</strong>va comunque la risarcib<strong>il</strong>ità del maggior danno.<br />

La stazione app<strong>al</strong>tante ha <strong>il</strong> diritto di v<strong>al</strong>ersi <strong>della</strong> cauzione <strong>per</strong> l'eventu<strong>al</strong>e maggiore spesa sostenuta <strong>per</strong> <strong>il</strong> completamento dei<br />

lavori nel caso di risoluzione del contratto disposta in danno dell'app<strong>al</strong>tatore. La stazione app<strong>al</strong>tante ha inoltre <strong>il</strong> diritto di v<strong>al</strong>ersi <strong>della</strong> cauzione<br />

<strong>per</strong> provvedere <strong>al</strong> pagamento di quanto dovuto d<strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore <strong>per</strong> le inadempienze derivanti d<strong>al</strong>l’inosservanza di norme e prescrizioni<br />

dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori comunque<br />

presenti in cantiere. La stazione app<strong>al</strong>tante può richiedere <strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore la reintegrazione <strong>della</strong> cauzione ove questa sia venuta meno<br />

in tutto o in parte; in caso di inottem<strong>per</strong>anza, la reintegrazione si effettua a v<strong>al</strong>ere sui ratei di prezzo da corrispondere <strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore.<br />

10.2 - FIDEIUSSIONE A GARANZIA DELL'ANTICIPAZIONE E FIDEIUSSIONE A GARANZIA DEI SALDI<br />

L'erogazione dell'anticipazione, ove consentita d<strong>al</strong>la legge, è subordinata <strong>al</strong>la costituzione di garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa<br />

di importo pari <strong>al</strong>l'anticipazione maggiorato del tasso di interesse leg<strong>al</strong>e applicato <strong>al</strong> <strong>per</strong>iodo necessario <strong>al</strong> recu<strong>per</strong>o dell'anticipazione<br />

stessa secondo <strong>il</strong> cronoprogramma dei lavori. L'importo <strong>della</strong> garanzia viene gradu<strong>al</strong>mente ed automaticamente ridotto nel corso dei<br />

lavori, in rapporto <strong>al</strong> progressivo recu<strong>per</strong>o dell'anticipazione da parte delle stazioni app<strong>al</strong>tanti.<br />

La fideiussione a garanzia del pagamento <strong>della</strong> rata di s<strong>al</strong>do è costituita <strong>al</strong>le condizioni previste d<strong>al</strong> comma 1. Il tasso di interesse<br />

è applicato <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo intercorrente tra <strong>il</strong> collaudo provvisorio ed <strong>il</strong> collaudo definitivo.<br />

10.3 POLIZZA DI ASSICURAZIONE PER DANNI DI ESECUZIONE E RESPONSABILITÀ CIVILE VERSO TERZI<br />

L'esecutore dei lavori è obbligato ai sensi dell'art.30, comma 3, <strong>della</strong> L.109/94, a stipulare una polizza di assicurazione che copra i<br />

danni subiti d<strong>al</strong>le stazioni app<strong>al</strong>tanti a causa del danneggiamento o <strong>della</strong> distruzione tot<strong>al</strong>e o parzi<strong>al</strong>e di impianti ed o<strong>per</strong>e, anche preesistenti,<br />

verificatisi nel corso dell'esecuzione dei lavori. La somma assicurata è stab<strong>il</strong>ita nel <strong>bando</strong> di gara. La polizza deve inoltre assicurare la<br />

pagina n.3


stazione app<strong>al</strong>tante contro la responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e <strong>per</strong> danni causati a terzi nel corso dell'esecuzione dei lavori.<br />

Il massim<strong>al</strong>e <strong>per</strong> l'assicurazione contro la responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e verso terzi è pari <strong>al</strong> 5 <strong>per</strong> cento <strong>della</strong> somma assicurata <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>e<br />

con un minimo di 500.000 Euro, ed un massimo di 5.000.000 di Euro.<br />

La co<strong>per</strong>tura assicurativa decorre d<strong>al</strong>la data di consegna dei lavori e cessa <strong>al</strong>la data di emissione del certificato di collaudo provvisorio<br />

o del certificato di regolare esecuzione o comunque decorsi dodici mesi d<strong>al</strong>la data di ultimazione dei lavori risultante d<strong>al</strong> relativo certificato.<br />

Qu<strong>al</strong>ora sia previsto un <strong>per</strong>iodo di garanzia, la polizza assicurativa è sostituita da una polizza che tenga indenni le stazioni app<strong>al</strong>tanti<br />

da tutti i rischi connessi <strong>al</strong>l'ut<strong>il</strong>izzo delle lavorazioni in garanzia o agli interventi <strong>per</strong> la loro eventu<strong>al</strong>e sostituzione o rifacimento.<br />

Il contraente trasmette <strong>al</strong>la stazione app<strong>al</strong>tante copia <strong>della</strong> polizza di cui <strong>al</strong> presente articolo <strong>al</strong>meno dieci giorni prima <strong>della</strong> consegna<br />

dei lavori. L'omesso o <strong>il</strong> ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore non comporta l'inefficacia<br />

<strong>della</strong> garanzia.<br />

10.4 - POLIZZA DI ASSICURAZIONE INDENNITARIA DECENNALE<br />

L'app<strong>al</strong>tatore è obbligato a stipulare, con decorrenza d<strong>al</strong>la data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato<br />

di regolare esecuzione o comunque decorsi dodici mesi d<strong>al</strong>la data di ultimazione dei lavori risultante d<strong>al</strong> relativo certificato, una polizza indennitaria<br />

decenn<strong>al</strong>e a co<strong>per</strong>tura dei rischi di rovina tot<strong>al</strong>e o parzi<strong>al</strong>e dell'o<strong>per</strong>a, ovvero dei rischi derivanti da gravi difetti costruttivi. La polizza<br />

deve contenere la previsione del pagamento in favore del committente non appena questi lo richieda, anche in pendenza dell'accertamento<br />

<strong>della</strong> responsab<strong>il</strong>ità e senza che occorrano consensi ed autorizzazioni di qu<strong>al</strong>unque specie. Il limite di indennizzo <strong>della</strong> polizza decenn<strong>al</strong>e<br />

non deve essere inferiore <strong>al</strong> 20 <strong>per</strong> cento del v<strong>al</strong>ore dell'o<strong>per</strong>a re<strong>al</strong>izzata con <strong>il</strong> limite massimo di 14.000.000 di Euro.<br />

L'app<strong>al</strong>tatore è <strong>al</strong>tresì obbligato a stipulare, <strong>per</strong> i lavori di cui <strong>al</strong> comma 1, una polizza di assicurazione <strong>della</strong> responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e<br />

<strong>per</strong> danni cagionati a terzi, con decorrenza d<strong>al</strong>la data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione<br />

e <strong>per</strong> la durata di dieci anni, con massim<strong>al</strong>e non inferiore a 4.000.000 di Euro.<br />

La liquidazione <strong>della</strong> rata di s<strong>al</strong>do è subordinata <strong>al</strong>l'accensione delle polizze di cui ai commi 1 e 2.<br />

Art. 11) CONSEGNA DEI LAVORI<br />

11.1 CONSEGNA IN GENERALE<br />

La consegna dei lavori <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore avverrà con le mod<strong>al</strong>ità prescritte <strong>al</strong> II capo – sezione seconda “Consegna dei lavori “ del<br />

Regolamento, facendo riferimento ai termini di ultimazione dei vari lotti di intervento e del complesso dei lavori oggetto dell’app<strong>al</strong>to.<br />

11.2 CAPISALDI DI LIVELLAZIONE<br />

Unitamente agli occorrenti disegni di progetto, in sede di consegna sarà fornito <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore l'elenco dei capis<strong>al</strong>di di livellazione<br />

a cui si dovrà riferire nella esecuzione dei lavori.<br />

La verifica di t<strong>al</strong>i capis<strong>al</strong>di dovrà essere effettuata con tempestività, in modo che non oltre sette giorni d<strong>al</strong>la consegna possano<br />

essere segn<strong>al</strong>ate <strong>al</strong>la Direzione Lavori eventu<strong>al</strong>i difformità riscontrate.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore sarà inoltre responsab<strong>il</strong>e <strong>della</strong> conservazione di capis<strong>al</strong>di, che non potrà rimuovere senza preventiva autorizzazione.<br />

11.3 INIZIO DEI LAVORI - PENALE PER IL RITARDO<br />

L'App<strong>al</strong>tatore darà inizio ai lavori immediatamente e ad ogni modo non oltre 15 giorni d<strong>al</strong> verb<strong>al</strong>e di consegna. In caso di ritardo<br />

sarà applicata una pen<strong>al</strong>e giorn<strong>al</strong>iera di Euro 200,00 (euro duecento/00). Ove <strong>il</strong> ritardo dovesse eccedere i 40 giorni d<strong>al</strong>la data di consegna<br />

si farà luogo <strong>al</strong>la risoluzione del contratto ed <strong>al</strong>l'incameramento <strong>della</strong> cauzione.<br />

Art. 12) TEMPO UTILE PER L'ULTIMAZIONE DEI LAVORI - PENALE PER IL RITARDO<br />

12.1 TEMPO UTILE<br />

Il tempo ut<strong>il</strong>e complessivo <strong>per</strong> dare ultimati tutti i lavori in app<strong>al</strong>to, ivi comprese eventu<strong>al</strong>i o<strong>per</strong>e di finitura ad integrazione di app<strong>al</strong>ti<br />

scorporati, resta fisso in giorni 77 (settantasette) natur<strong>al</strong>i successivi e continui, decorrenti d<strong>al</strong>la data del verb<strong>al</strong>e di consegna.<br />

12.2 PENALE<br />

In caso di ritardata ultimazione, la pen<strong>al</strong>e di cui <strong>al</strong>l'art.21 del Capitolato Gener<strong>al</strong>e rimane stab<strong>il</strong>ita nella misura di Euro 120,00 (<br />

euro centoventi/00) <strong>per</strong> ogni giorno di ritardo, comunque complessivamente non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 10 <strong>per</strong> m<strong>il</strong>le dell’ammontare netto contrattu<strong>al</strong>e.<br />

Tanto la pen<strong>al</strong>e, quanto <strong>il</strong> rimborso delle maggiori spese di assistenza, insindacab<strong>il</strong>mente v<strong>al</strong>utate quest'ultime d<strong>al</strong>la Direzione<br />

lavori, verranno senz'<strong>al</strong>tro iscritte a debito dell'App<strong>al</strong>tatore negli atti contab<strong>il</strong>i.<br />

Non saranno concesse proroghe <strong>al</strong> termine delle ultimazioni, s<strong>al</strong>vo che nei casi espressamente contemplati d<strong>al</strong> presente Capitolato<br />

e <strong>per</strong> imprevedib<strong>il</strong>i casi di effettiva forza maggiore, ivi compresi gli scio<strong>per</strong>i di carattere provinci<strong>al</strong>e, region<strong>al</strong>e e nazion<strong>al</strong>e.<br />

Art. 13) SOSPENSIONE E RIPRESA DEI LAVORI<br />

E' ammessa la sospensione dei lavori, ordinata d<strong>al</strong> direttore dei lavori, ai sensi dell'art. 133, comma 1, del regolamento nei casi di<br />

avverse condizioni climatiche, di forza maggiore, o di <strong>al</strong>tre circostanze speci<strong>al</strong>i che impediscono la esecuzione o la re<strong>al</strong>izzazione a regola<br />

d'arte dei lavori stessi; tra le circostanze speci<strong>al</strong>i rientrano le situazioni che determinano la necessità di procedere <strong>al</strong>la redazione di una variante<br />

in corso d'o<strong>per</strong>a nei casi previsti d<strong>al</strong> comma 1, lettere a), b), b-bis) e c), dell'art. 25 L. 11 febbraio 1994, n. 109, queste ultime due qu<strong>al</strong>ora<br />

dipendano da fatti non prevedib<strong>il</strong>i <strong>al</strong> momento <strong>della</strong> conclusione del contratto.<br />

La sospensione disposta ai sensi del comma 1 <strong>per</strong>mane <strong>per</strong> <strong>il</strong> tempo necessario a far cessare le cause che hanno comportato la<br />

interruzione dell'esecuzione dell'app<strong>al</strong>to. Nel caso di sospensione dovuta <strong>al</strong>la redazione di <strong>per</strong>izia di variante, <strong>il</strong> tempo deve essere adeguato<br />

<strong>al</strong>la complessità ed importanza delle modifiche da introdurre <strong>al</strong> progetto.<br />

L'app<strong>al</strong>tatore che ritenga cessate le cause che hanno determinato la sospensione temporanea dei lavori ai sensi dei commi 1 e 2,<br />

senza che la stazione app<strong>al</strong>tante abbia disposto la ripresa dei lavori stessi, può diffidare <strong>per</strong> iscritto <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e del procedimento a dare<br />

le necessarie disposizioni <strong>al</strong> direttore dei lavori <strong>per</strong>ché provveda a quanto necessario <strong>al</strong>la ripresa. La diffida ai sensi del presente comma è<br />

condizione necessaria <strong>per</strong> poter iscrivere riserva <strong>al</strong>l'atto <strong>della</strong> ripresa dei lavori, qu<strong>al</strong>ora l'app<strong>al</strong>tatore intenda far v<strong>al</strong>ere l'<strong>il</strong>legittima maggiore<br />

durata <strong>della</strong> sospensione.<br />

Nei casi previsti d<strong>al</strong>l'art.133, comma 2, del regolamento <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e del procedimento determina <strong>il</strong> momento in cui sono venute<br />

meno le ragioni di pubblico interesse o di necessità che lo hanno indotto a sospendere i lavori. Qu<strong>al</strong>ora la sospensione, o le sospensioni se<br />

più di una, durino <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo di tempo su<strong>per</strong>iore ad un quarto <strong>della</strong> durata complessiva prevista <strong>per</strong> l'esecuzione dei lavori stessi, o copagina<br />

n.4


munque quando su<strong>per</strong>ino sei mesi complessivi, l'app<strong>al</strong>tatore può richiedere lo scioglimento del contratto senza indennità; se la stazione app<strong>al</strong>tante<br />

si oppone <strong>al</strong>lo scioglimento, l'app<strong>al</strong>tatore ha diritto <strong>al</strong>la rifusione dei maggiori oneri derivanti d<strong>al</strong> prolungamento <strong>della</strong> sospensione<br />

oltre i termini suddetti.<br />

S<strong>al</strong>vo quanto previsto d<strong>al</strong>l'ultimo <strong>per</strong>iodo del comma precedente, <strong>per</strong> la sospensione dei lavori, qu<strong>al</strong>unque sia la causa, non spetta<br />

<strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore <strong>al</strong>cun compenso o indennizzo.<br />

In ogni caso, e s<strong>al</strong>vo che la sospensione non sia dovuta a cause attribuib<strong>il</strong>i <strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore, la sua durata non è c<strong>al</strong>colata nel tempo<br />

fissato d<strong>al</strong> contratto <strong>per</strong> l'esecuzione dei lavori.<br />

Alla sospensione parzi<strong>al</strong>e dei lavori ai sensi dell'art.133, comma 7, del regolamento si applicano i commi 1, 2 e 5; essa determina<br />

<strong>al</strong>tresì <strong>il</strong> differimento dei termini contrattu<strong>al</strong>i pari ad un numero di giorni determinato d<strong>al</strong> prodotto dei giorni di sospensione <strong>per</strong> <strong>il</strong> rapporto tra<br />

ammontare dei lavori non eseguiti <strong>per</strong> effetto <strong>della</strong> sospensione parzi<strong>al</strong>e e l'importo tot<strong>al</strong>e dei lavori previsto nello stesso <strong>per</strong>iodo secondo <strong>il</strong><br />

programma dei lavori redatto d<strong>al</strong>l'impresa.<br />

Art. 14) IMPIANTO DEL CANTIERE - PROGRAMMA ED ORDINE DEI LAVORI<br />

14.1 IMPIANTO DEL CANTIERE<br />

L'App<strong>al</strong>tatore dovrà provvedere <strong>al</strong>l'impianto del cantiere non oltre <strong>il</strong> termine di 7 giorni d<strong>al</strong>la data di consegna.<br />

14.2 PROGRAMMA DEI LAVORI<br />

Entro <strong>il</strong> termine di 15 giorni d<strong>al</strong>la stessa data l’App<strong>al</strong>tatore dovrà presentare un programma di massima <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo dei lavori,<br />

compatib<strong>il</strong>mente con quanto disposto nel cronoprogramma dell’amministrazione.<br />

La direzione potrà formulare le proprie osservazioni ricevute le qu<strong>al</strong>i l'App<strong>al</strong>tatore, nell'ulteriore termine di 15 giorni, dovrà consegnare<br />

<strong>il</strong> programma definitivo dettagliato con <strong><strong>al</strong>legato</strong> quadro grafico riportante l'inizio, lo sv<strong>il</strong>uppo e l'ultimazione delle princip<strong>al</strong>i categorie di<br />

lavoro.<br />

L'accettazione del programma da parte <strong>della</strong> Direzione non riduce la facoltà che la stessa si riserva a norma del seguente punto<br />

14.3 ORDINE DEI LAVORI<br />

In linea gener<strong>al</strong>e l'App<strong>al</strong>tatore avrà facoltà di sv<strong>il</strong>uppare i lavori nel modo più conveniente <strong>per</strong> darli <strong>per</strong>fettamente compiuti nel<br />

termine contrattu<strong>al</strong>e purché, a giudizio <strong>della</strong> Direzione, ciò non riesca pregiudizievole <strong>al</strong>la buona riuscita delle o<strong>per</strong>e ed agli interessi<br />

dell'Amministrazione app<strong>al</strong>tante.<br />

Questa si riserva ad ogni modo <strong>il</strong> diritto di stab<strong>il</strong>ire la precedenza od <strong>il</strong> differimento di un determinato tipo di lavoro, o l'esecuzione<br />

entro un congruo termine <strong>per</strong>entorio, senza che l'App<strong>al</strong>tatore possa rifiutarsi o richiedere particolari compensi.<br />

Art. 15) ANTICIPAZIONI<br />

Omiss.<br />

Art.16) PAGAMENTI IN ACCONTO<br />

16.1 LAVORI IN GENERALE<br />

Conformemente <strong>al</strong>le disposizioni degli artt.28 e 29 del Capitolato Gener<strong>al</strong>e, saranno corrisposti, in corso d'o<strong>per</strong>a, pagamenti in<br />

acconto, in base a stati d’avanzamento, in genere se:<br />

• l'ammontare <strong>della</strong> rata d’acconto, <strong>al</strong> netto <strong>della</strong> sola i.v.a., sia non inferiore a € 25.000,00 (euro venticinquem<strong>il</strong>a/00);<br />

• <strong>al</strong>l'ultimazione dei lavori ed ad ogni eventu<strong>al</strong>e sospensione degli stessi qu<strong>al</strong>unque sia l’importo del certificato di pagamento maturato.<br />

La rata di s<strong>al</strong>do sarà pagata dopo l'approvazione del collaudo e previa attestazione del regolare adempimento, da parte dell'App<strong>al</strong>tatore,<br />

degli obblighi contributivi ed assicurativi.<br />

16.2 LAVORI A MISURA<br />

La contab<strong>il</strong>izzazione dei lavori a misura sarà effettuata applicando i prezzi contrattu<strong>al</strong>i <strong>al</strong>le quantità delle rispettive categorie di<br />

lavoro.<br />

16.3 COMPENSO A CORPO<br />

La contab<strong>il</strong>izzazione dei lavori a corpo, non essendo a t<strong>al</strong> fine soggette a misurazione, sarà effettuata <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>izzando <strong>il</strong> loro<br />

v<strong>al</strong>ore in proporzione con quello preventivato nel computo metrico estimativo di progetto.<br />

16.3 bis PAGAMENTO COSTO ESECUZIONE PIANO DI SICUREZZA<br />

Il pagamento del costo <strong>per</strong> l’esecuzione del piano di sicurezza si effettuerà in acconti in misura proporzion<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l’importo del SAL<br />

<strong>al</strong> momento dell’emissione del certificato di pagamento (dei lavori) di cui <strong>al</strong> precedente comma 16.1.<br />

16.4 MATERIALI IN CANTIERE<br />

A discrezione dell'Amministrazione app<strong>al</strong>tante, i materi<strong>al</strong>i approvvigionati in cantiere, qu<strong>al</strong>ora accettati d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, potranno,<br />

ai sensi e nei limiti dell'Art.28 del Capitolato Gener<strong>al</strong>e, essere compresi negli stati di avanzamento dei lavori nella misura non su<strong>per</strong>iore<br />

<strong>al</strong> 50% del prezzo dell’o<strong>per</strong>a finita in o<strong>per</strong>a. La v<strong>al</strong>utazione sarà fatta a misura, con i relativi prezzi di elenco.<br />

16.5 LAVORI IN ECONOMIA<br />

Le somministrazioni di o<strong>per</strong>ai e di materi<strong>al</strong>i <strong>per</strong> lavori in economia, che venissero fatte d<strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore <strong>per</strong> ordine <strong>della</strong> Direzione<br />

Lavori, saranno pagate con apposite liste settiman<strong>al</strong>i da comprendersi nella contab<strong>il</strong>ità dei lavori a prezzi di contratto.<br />

Art. 17) DANNI DI FORZA MAGGIORE<br />

Saranno considerati danni di forza maggiore quelli provocati <strong>al</strong>le o<strong>per</strong>e oggetto dell’app<strong>al</strong>to da eventi imprevedib<strong>il</strong>i od eccezion<strong>al</strong>i<br />

e <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i l'App<strong>al</strong>tatore non abbia trascurato le norm<strong>al</strong>i ed ordinarie precauzioni.<br />

Non rientreranno comunque in t<strong>al</strong>e classifica, quando causati da precipitazioni e da geli, anche se di entità eccezion<strong>al</strong>e: gli smottamenti<br />

e solcature delle scarpate, l'interramento dei cavi, la deformazione dei r<strong>il</strong>evati, <strong>il</strong> danneggiamento <strong>al</strong>le o<strong>per</strong>e d'arte <strong>per</strong> <strong>il</strong> rigonfiamento<br />

dei terreni, gli amm<strong>al</strong>oramenti <strong>della</strong> sovrastruttura strad<strong>al</strong>e.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore è tenuto a prendere tempestivamente ed efficacemente tutte le misure preventive atte ad evitare t<strong>al</strong>i danni o a provvedere<br />

<strong>al</strong>la loro immediata eliminazione ove gli stessi si siano già verificati.<br />

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Per i danni causati da forza maggiore si applicano le disposizioni dell'art.139 del regolamento dei LL.PP.<br />

I danni dovranno essere denunciati d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore immediatamente, appena verificatosi l'avvenimento ed, in nessun caso, sotto<br />

pena di decadenza, oltre cinque giorni.<br />

Il compenso sarà limitato <strong>al</strong>l'importo dei lavori necessari <strong>per</strong> le riparazioni, v<strong>al</strong>utati a prezzi di contratto.<br />

Nessun compenso sarà dovuto quando a determinare <strong>il</strong> danno abbia concorso la colpa o la negligenza dell'app<strong>al</strong>tatore o delle<br />

<strong>per</strong>sone delle qu<strong>al</strong>i esso è tenuto a rispondere.<br />

Resteranno <strong>al</strong>tresì a tot<strong>al</strong>e carico dell'App<strong>al</strong>tatore i danni subiti da tutte quelle o<strong>per</strong>e non ancora misurate, né regolarmente inserite<br />

a libretto.<br />

Art. 18) ACCERTAMENTO E MISURAZIONE DEI LAVORI<br />

La Direzione dei Lavori potrà procedere in qu<strong>al</strong>unque momento <strong>al</strong>l'accertamento ed <strong>al</strong>la misurazione delle o<strong>per</strong>e compiute. Ove<br />

l'App<strong>al</strong>tatore non si presentasse ad eseguire in contraddittorio t<strong>al</strong>i o<strong>per</strong>azioni, gli sarà assegnato un termine <strong>per</strong>entorio, scaduto <strong>il</strong> qu<strong>al</strong>e, i<br />

maggiori oneri che si dovranno <strong>per</strong> conseguenza sostenere gli verranno senz'<strong>al</strong>tro addebitati.<br />

In t<strong>al</strong> caso, inoltre, l'App<strong>al</strong>tatore non potrà avanzare <strong>al</strong>cuna richiesta <strong>per</strong> eventu<strong>al</strong>i ritardi nella contab<strong>il</strong>izzazione o nell'emissione<br />

dei certificati di pagamento.<br />

Art. 19) ULTIMAZIONE DEI LAVORI - CONTO FINALE - COLLAUDO<br />

19.1 ULTIMAZIONE DEI LAVORI<br />

Non appena avvenuta l'ultimazione dei lavori l'App<strong>al</strong>tatore informerà <strong>per</strong> iscritto la Direzione che, previo congruo preavviso, procederà<br />

<strong>al</strong>le necessarie constatazioni in contraddittorio redigendo, ove le o<strong>per</strong>e vengano riscontrate regolarmente eseguite, l'apposito certificato.<br />

Qu<strong>al</strong>ora d<strong>al</strong>l'accertamento risultasse la necessita di rifare o modificare qu<strong>al</strong>che o<strong>per</strong>a, <strong>per</strong> esecuzione non <strong>per</strong>fetta, l'App<strong>al</strong>tatore<br />

dovrà effettuare i rifacimenti e le modifiche ordinate, nel tempo che gli verrà prescritto e che verrà considerato, agli effetti di eventu<strong>al</strong>i ritardi,<br />

come tempo impiegato <strong>per</strong> i lavori.<br />

19.2 CONTO FINALE<br />

La contab<strong>il</strong>ità fin<strong>al</strong>e dei lavori verrà redatta, ai sensi dell'art.173 del Regolamento, nel termine di 2 mesi d<strong>al</strong>la data di ultimazione,<br />

quindi entro trenta giorni sarà trasmessa <strong>al</strong>l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante <strong>per</strong> i provvedimenti di competenza.<br />

19.3 COLLAUDO<br />

A prescindere dai collaudi parzi<strong>al</strong>i che potranno essere disposti d<strong>al</strong>l'Amministrazione, le o<strong>per</strong>azioni di collaudo definitivo avranno<br />

termine entro sei mesi d<strong>al</strong>la data di ultimazione dei lavori con l'emissione del relativo certificato e l'invio dei documenti <strong>al</strong>l'Amministrazione.<br />

Per <strong>il</strong> resto e quanto di <strong>per</strong>tinenza v<strong>al</strong>gono le disposizioni del TITOLO XII - COLLAUDO DEI LAVORI del Regolamento.<br />

Devono essere comunque rispettate le disposizioni sul collaudo d<strong>al</strong>l'art. 141 del D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i.;<br />

Art. 20) MANUTENZIONE DELLE OPERE FINO AL COLLAUDO<br />

Sino a che non sia intervenuto, con esito favorevole, <strong>il</strong> collaudo definitivo delle o<strong>per</strong>e, la manutenzione delle stesse, ordinaria e<br />

straordinaria, dovrà essere fatta a cura spese dell'App<strong>al</strong>tatore.<br />

Per tutto <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo intercorrente fra l'esecuzione ed <strong>il</strong> collaudo e s<strong>al</strong>ve le maggiori responsab<strong>il</strong>ità sancite d<strong>al</strong>l'art.1669 C.C., l'App<strong>al</strong>tatore<br />

è quindi garante delle o<strong>per</strong>e e delle forniture eseguite obbligandosi a sostituire i materi<strong>al</strong>i che si mostrassero non rispondenti <strong>al</strong>le<br />

prescrizioni contrattu<strong>al</strong>i ed a riparare tutti i guasti e le degradazioni che dovessero verificarsi anche in conseguenza dell'uso, purché corretto,<br />

delle o<strong>per</strong>e.<br />

In t<strong>al</strong>e <strong>per</strong>iodo la manutenzione dovrà essere eseguita nel modo più tempestivo ed in ogni caso, sotto pena d'intervento d'ufficio,<br />

nei termini prescritti d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

Per cause stagion<strong>al</strong>i o <strong>per</strong> <strong>al</strong>tre cause potrà essere concesso <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore di procedere ad interventi di carattere provvisorio,<br />

s<strong>al</strong>vo a provvedere <strong>al</strong>le riparazioni definitive, a regola d'arte, appena possib<strong>il</strong>e.<br />

Devono essere comunque rispettate le disposizioni sul collaudo d<strong>al</strong>l'art. 141 del D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i. e degli<br />

articoli compresi tra <strong>il</strong> 191 e <strong>il</strong> 203 del Regolamento.<br />

Art. 21) DISCORDANZE NEGLI ATTI DI CONTRATTO - PRESTAZIONI ALTERNATIVE<br />

Qu<strong>al</strong>ora lo stesso atto contrattu<strong>al</strong>e dovesse riportare delle disposizioni di carattere discordante, l'App<strong>al</strong>tatore ne farà oggetto<br />

d'immediata segn<strong>al</strong>azione scritta <strong>al</strong>l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante <strong>per</strong> i conseguenti provvedimenti di modifica.<br />

Se le discordanze dovessero riferirsi a caratteristiche di dimensionamento grafico, saranno di norma ritenute v<strong>al</strong>ide le indicazioni<br />

riportate nel disegno con sc<strong>al</strong>a di riduzione minore. In ogni caso dovrà ritenersi nulla la disposizione che contrasta o che in minor misura<br />

collima con <strong>il</strong> contesto delle norme e disposizioni riportate nei rimanenti atti contrattu<strong>al</strong>i.<br />

Nel caso si riscontrassero disposizioni discordanti tra i diversi atti di contratto, fermo restando quanto stab<strong>il</strong>ito nella seconda parte<br />

del precedente capoverso, l'App<strong>al</strong>tatore rispetterà nell'ordine quelle indicate dagli atti seguenti: Contratto - Capitolato Speci<strong>al</strong>e d'App<strong>al</strong>to -<br />

Elenco Prezzi - Disegni.<br />

Qu<strong>al</strong>ora gli atti contrattu<strong>al</strong>i prevedessero delle soluzioni <strong>al</strong>ternative, resta espressamente stab<strong>il</strong>ito che la scelta spetterà, di norma<br />

e s<strong>al</strong>vo diversa specifica, <strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

L’App<strong>al</strong>tatore dovrà comunque rispettare i minimi inderogab<strong>il</strong>i fissati d<strong>al</strong> presente Capitolato avendo gli stessi, <strong>per</strong> esplicita statuizione,<br />

carattere di prev<strong>al</strong>enza rispetto <strong>al</strong>le diverse o minori prescrizioni riportate negli atti contrattu<strong>al</strong>i.<br />

Art. 22) PROPRIETÀ DEGLI OGGETTI TROVATI<br />

L'Amministrazione s<strong>al</strong>vo i diritti che spettano <strong>al</strong>lo Stato a termini di legge, si riserva la proprietà degli oggetti di v<strong>al</strong>ore e di quelli<br />

che interessano la scienza, la storia, l'arte o l'archeologia che si rinvengano nei fondi espropriati <strong>per</strong> l'esecuzione dei lavori o nella sede dei<br />

lavori stessi. Dell'eventu<strong>al</strong>e ritrovamento dovrà essere dato immediato avviso <strong>al</strong>la Direzione Lavori <strong>per</strong> le opportune disposizioni. L'App<strong>al</strong>tatore<br />

non potrà in ogni caso senza ordine scritto rimuovere od <strong>al</strong>terare l'oggetto del ritrovamento, sospendendo i lavori stessi nel luogo inte-<br />

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essato. Ove necessario, t<strong>al</strong>e sospensione potrà essere form<strong>al</strong>izzata d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, rientrando tra le cause di forza maggiore previste<br />

d<strong>al</strong> primo comma dell'art. 30 del Capitolato Gener<strong>al</strong>e.<br />

Art. 23) LAVORO NOTTURNO E FESTIVO<br />

Qu<strong>al</strong>ora <strong>per</strong> cause non imputab<strong>il</strong>i <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore l'esecuzione delle o<strong>per</strong>e dovesse procedere in modo da non garantire <strong>il</strong> rispetto<br />

del termine contrattu<strong>al</strong>e, la Direzione potrà richiedere che i lavori siano proseguiti ininterrottamente, anche di notte e nei giorni festivi. Per<br />

t<strong>al</strong>i incombenze nessun particolare indennizzo spetterà <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, s<strong>al</strong>vo le maggiorazioni previste d<strong>al</strong>le tariffe sindac<strong>al</strong>i <strong>per</strong> i lavori condotti<br />

in siffatte circostanze.<br />

Art. 24) DISCIPLINA NEI CANTIERI E BUON ORDINE DEI CANTIERI<br />

L'app<strong>al</strong>tatore è responsab<strong>il</strong>e <strong>della</strong> disciplina e del buon ordine nel cantiere e ha l'obbligo di osservare e far osservare <strong>al</strong> proprio<br />

<strong>per</strong>son<strong>al</strong>e le norme di legge e di regolamento. L'app<strong>al</strong>tatore, tramite <strong>il</strong> direttore di cantiere assicura l'organizzazione, la gestione tecnica e la<br />

conduzione del cantiere.<br />

La direzione del cantiere è assunta d<strong>al</strong> direttore tecnico dell'impresa o da <strong>al</strong>tro tecnico form<strong>al</strong>mente incaricato d<strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore ed<br />

eventu<strong>al</strong>mente coincidente con <strong>il</strong> rappresentante delegato, ai sensi dell’art.4 capitolato gener<strong>al</strong>e d’app<strong>al</strong>to. In caso di app<strong>al</strong>to affidato ad<br />

associazione temporanea di imprese o a consorzio, l'incarico <strong>della</strong> direzione di cantiere è attribuito mediante delega conferita da tutte le imprese<br />

o<strong>per</strong>anti nel cantiere; la delega deve indicare specificamente le attribuzioni da esercitare d<strong>al</strong> direttore anche in rapporto a quelle degli<br />

<strong>al</strong>tri soggetti o<strong>per</strong>anti nel cantiere.<br />

Il direttore dei lavori ha <strong>il</strong> diritto, previa motivata comunicazione <strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore, di esigere <strong>il</strong> cambiamento del direttore di cantiere e<br />

del <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e <strong>per</strong> indisciplina, incapacità o grave negligenza.<br />

L'app<strong>al</strong>tatore è comunque responsab<strong>il</strong>e dei danni causati d<strong>al</strong>l'im<strong>per</strong>izia o d<strong>al</strong>la negligenza di detti soggetti, e risponde nei confronti<br />

dell'amministrazione committente <strong>per</strong> la m<strong>al</strong>afede o la frode dei medesimi nell'impiego dei materi<strong>al</strong>i.<br />

Art.25) TRATTAMENTO E TUTELA DEI LAVORATORI<br />

25.1 TRATTAMENTO DEI LAVORATORI<br />

L'App<strong>al</strong>tatore é obbligato ad applicare ai lavoratori dipendenti, occupati nei lavori costituenti oggetto del presente contratto e, se<br />

coo<strong>per</strong>ativa, anche nei confronti dei soci, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro vigenti<br />

nelle loc<strong>al</strong>ità e nei tempi in cui si svolgono i lavori ed a continuare ad applicare i suddetti contratti collettivi anche dopo la loro scadenza<br />

e fino <strong>al</strong>la loro sostituzione. L'App<strong>al</strong>tatore si obbliga in particolare ad osservare la clausole dei contratti collettivi nazion<strong>al</strong>i e provinci<strong>al</strong>i<br />

relative <strong>al</strong> trattamento economico <strong>per</strong> ferie, gratifica nat<strong>al</strong>izia e festività, ed a provvedere <strong>al</strong>l'accantonamento degli importi relativi nei modi e<br />

nelle forme in essi contratti previsti.<br />

I suddetti obblighi vincolano l'App<strong>al</strong>tatore fino <strong>al</strong>la data del collaudo anche se egli non sia aderente <strong>al</strong>le associazioni stipulanti o<br />

receda da esse ed indipendentemente d<strong>al</strong>la natura industri<strong>al</strong>e ed artigiana, d<strong>al</strong>la natura e dimensioni dell'impresa di cui è titolare e da ogni<br />

<strong>al</strong>tra sua qu<strong>al</strong>ificazione giuridica, economica e sindac<strong>al</strong>e.<br />

25.2 TUTELA DEI LAVORATORI<br />

L'App<strong>al</strong>tatore dovrà <strong>al</strong>tresì osservare le norme e le prescrizioni delle leggi e dei regolamenti vigenti sull'assunzione, tutela, protezione,<br />

assicurazione ed assistenza dei lavoratori, comunicando, non oltre 15 giorni d<strong>al</strong>la consegna, gli estremi <strong>della</strong> propria iscrizione agli<br />

Istituti previdenzi<strong>al</strong>i ed assicurativi. A garanzia di t<strong>al</strong>i obblighi si procederà secondo quanto disposto <strong>al</strong>l’art.7 del capitolato gener<strong>al</strong>e.<br />

Art.25 bis) PIANI DI SICUREZZA<br />

Ai sensi dell’art.31 comma 1-bis /b) <strong>della</strong> l. 415/98, nonché dell’art.18, 8° comma <strong>della</strong> L. 19.03.90 n.55 e del D.Lgs 14.08.96<br />

n.494 e D.L.vo 81/08 l’impresa ha l’obbligo di osservare e dare esecuzione <strong>al</strong> piano di sicurezza fisica dei lavoratori. Ai sensi delle stesse<br />

disposizioni, t<strong>al</strong>e piano deve essere messo disposizione delle autorità competenti preposte <strong>al</strong>le verifiche ispettive di controllo dei cantieri.<br />

Il piano sarà aggiornato di volta in volta e coordinato a cura dell’Impresa, <strong>per</strong> tutte le imprese o<strong>per</strong>anti nel cantiere <strong>al</strong> fine di rendere<br />

gli specifici piani redatti dai subapp<strong>al</strong>tatori tra loro compatib<strong>il</strong>i e coerenti.<br />

A t<strong>al</strong> fine, entro quindici giorni d<strong>al</strong>l’aggiudicazione e comunque prima dell’inizio dei lavori, l’app<strong>al</strong>tatore assume l’obbligo di:<br />

1) proporre un proprio piano o<strong>per</strong>ativo di sicurezza integrativo o in variazione di quello stab<strong>il</strong>ito d<strong>al</strong>la stazione app<strong>al</strong>tante di concerto<br />

con <strong>il</strong> coordinatore <strong>al</strong>l’esecuzione dei lavori secondo quanto previsto nel DPR n 222 del 3 luglio 2003;<br />

2) dare piena esecuzione <strong>al</strong> piano di sicurezza con la consapevolezza che una sua violazione è motivo sufficiente <strong>per</strong> la risoluzione del<br />

contratto in danno;<br />

3) consegnare <strong>al</strong> coordinatore <strong>per</strong> l’esecuzione dei lavori, di cui <strong>al</strong>l’art.5 del D.Lgs. 494/96, una copia del proprio documento <strong>della</strong> v<strong>al</strong>utazione<br />

dei rischi di cui <strong>al</strong>l’art.4 comma 2 del D.Lgs. 626/94 contenente:<br />

a) una relazione sulla v<strong>al</strong>utazione dei rischi <strong>per</strong> la sicurezza e la s<strong>al</strong>ute durante <strong>il</strong> lavoro, nella qu<strong>al</strong>e sono specificati i criteri adottati<br />

<strong>per</strong> la v<strong>al</strong>utazione stessa;<br />

b) l'individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individu<strong>al</strong>e, conseguente <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>utazione<br />

di cui <strong>al</strong>la lettera a);<br />

c) <strong>il</strong> programma delle misure ritenute opportune <strong>per</strong> garantire <strong>il</strong> miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;<br />

d) l’elenco nominativo settiman<strong>al</strong>e di tutte le <strong>per</strong>sone previste in cantiere con specificazione di qu<strong>al</strong>ifica e mansione.<br />

Inoltre l’app<strong>al</strong>tatore dovrà:<br />

1. indicare <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e del servizio di prevenzione e protezione interno o esterno <strong>al</strong>l'azienda secondo le regole di cui <strong>al</strong>l'art.8 del<br />

D.Lgs.626/94;<br />

2. indicare gli addetti <strong>al</strong> servizio di prevenzione e protezione interno o esterno <strong>al</strong>l'azienda secondo le regole di cui <strong>al</strong>l'art.8 del<br />

D.Lgs.626/94;<br />

3. indicare, nei casi previsti d<strong>al</strong>l'art.16 del D.Lgs.626/94 , <strong>il</strong> medico competente;<br />

4. adottare le misure necessarie <strong>per</strong> la sicurezza e la s<strong>al</strong>ute dei lavoratori, ed in particolare:<br />

I designare preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione<br />

dei lavoratori in caso di <strong>per</strong>icolo grave e immediato, di s<strong>al</strong>vataggio, di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza;<br />

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II aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno r<strong>il</strong>evanza ai fini <strong>della</strong> s<strong>al</strong>ute e <strong>della</strong><br />

sicurezza del lavoro, ovvero in relazione <strong>al</strong> grado di evoluzione <strong>della</strong> tecnica <strong>della</strong> prevenzione e <strong>della</strong> protezione;<br />

III nell'affidare i compiti ai lavoratori tener conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto <strong>al</strong>la loro s<strong>al</strong>ute e <strong>al</strong>la sicurezza;<br />

IV fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individu<strong>al</strong>e sentito <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e del servizio di prevenzione e protezione;<br />

V prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano <strong>al</strong>le zone che li espongono<br />

ad un rischio grave e specifico;<br />

VI richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziend<strong>al</strong>i in materia di sicurezza<br />

e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individu<strong>al</strong>i messi a loro disposizione;<br />

VII richiedere l'osservanza da parte del medico competente degli obblighi previsti d<strong>al</strong> presente decreto, informandolo sui processi e sui<br />

rischi connessi <strong>al</strong>l'attività produttiva;<br />

VIII adottare le misure <strong>per</strong> <strong>il</strong> controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dà istruzioni affinché i lavoratori, in caso di <strong>per</strong>icolo<br />

grave, immediato ed inevitab<strong>il</strong>e, ab<strong>bando</strong>nino <strong>il</strong> posto di lavoro o la zona <strong>per</strong>icolosa;<br />

IX informare <strong>il</strong> più presto possib<strong>il</strong>e i lavoratori esposti <strong>al</strong> rischio di un <strong>per</strong>icolo grave e immediato circa <strong>il</strong> rischio stesso e le disposizioni<br />

prese o da prendere in materia di protezione;<br />

X astenersi, s<strong>al</strong>vo eccezioni debitamente motivate, d<strong>al</strong> richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in<br />

cui <strong>per</strong>siste un <strong>per</strong>icolo grave e immediato;<br />

XI <strong>per</strong>mettere ai lavoratori di verificare, mediante <strong>il</strong> rappresentante <strong>per</strong> la sicurezza, l'applicazione delle misure di sicurezza e di protezione<br />

<strong>della</strong> s<strong>al</strong>ute e consente <strong>al</strong> rappresentante <strong>per</strong> la sicurezza di accedere <strong>al</strong>le informazioni ed <strong>al</strong>la documentazione aziend<strong>al</strong>e di<br />

cui <strong>al</strong>l'art.19, comma 1, lettera e);<br />

XII prendere appropriati provvedimenti <strong>per</strong> evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi <strong>per</strong> la s<strong>al</strong>ute <strong>della</strong> popolazione<br />

o deteriorare l'ambiente esterno;<br />

XIII tenere ed esibire ad ogni richiesta del coordinatore <strong>al</strong>l’esecuzione dei lavori un registro nel qu<strong>al</strong>e sono annotati cronologicamente gli<br />

infortuni sul lavoro che comportano un'assenza d<strong>al</strong> lavoro di <strong>al</strong>meno un giorno ed annotare <strong>il</strong> nome, <strong>il</strong> cognome, la qu<strong>al</strong>ifica profession<strong>al</strong>e<br />

dell'infortunato, le cause e le circostanze dell'infortunio, nonché la data di ab<strong>bando</strong>no e di ripresa del lavoro (t<strong>al</strong>e registro sarà<br />

redatto conformemente <strong>al</strong> modello approvato con decreto del Ministero del lavoro e <strong>della</strong> previdenza soci<strong>al</strong>e sentita la commissione<br />

consultiva <strong>per</strong>manente, di cui <strong>al</strong>l'art.393 del decreto del Presidente <strong>della</strong> Repubblica 27 apr<strong>il</strong>e 1955, n. 547, e successive modifiche)<br />

e conservato sul luogo di lavoro, a disposizione dell'organo di vig<strong>il</strong>anza e del coordinatore <strong>al</strong>l’esecuzione dei lavori;<br />

XIV consultare <strong>il</strong> rappresentante <strong>per</strong> la sicurezza nei casi previsti d<strong>al</strong>l'art.19, comma 1, lettere b), c) e d) D.Lgs.626/94;<br />

XV adottare le misure adeguate <strong>al</strong>la natura dell'attività, <strong>al</strong>le dimensioni dell'azienda, ovvero dell'unità produttiva, e <strong>al</strong> numero delle <strong>per</strong>sone<br />

presenti necessarie ai fini <strong>della</strong> prevenzione incendi e dell'evacuazione dei lavoratori, nonché <strong>per</strong> <strong>il</strong> caso di <strong>per</strong>icolo grave e<br />

immediato.<br />

Art. 26) ESTENSIONE DI RESPONSABILITÀ - VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI<br />

L'App<strong>al</strong>tatore sarà responsab<strong>il</strong>e nei confronti dell'Amministrazione del rispetto delle disposizioni del precedente articolo anche da<br />

parte dei subapp<strong>al</strong>tatori nei confronti dei rispettivi loro dipendenti, anche nei casi in cui <strong>il</strong> contratto collettivo non disciplina l'ipotesi di subapp<strong>al</strong>to.<br />

In caso di violazione degli obblighi suddetti, sempre che la violazione sia stata accertata d<strong>al</strong>l'Amministrazione o denunciata <strong>al</strong><br />

competente Ispettorato del Lavoro, l'Amministrazione o<strong>per</strong>erà delle trattenute di garanzia del 20% sui certificati di pagamento, previa diffida<br />

<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore a corrispondere, entro <strong>il</strong> termine di cinque giorni, quanto dovuto o comunque a definire la vertenza con i lavoratori, senza che<br />

ciò possa dar titolo a risarcimento di danni od <strong>al</strong> pagamento di interessi sulle somme trattenute.<br />

Art. 27) ONERI ED OBBLIGHI DIVERSI A CARICO DELL'APPALTATORE<br />

Oltre gli oneri di cui <strong>al</strong>l’art.5 del Capitolato Gener<strong>al</strong>e, ed <strong>al</strong>tri specificati nel presente Capitolato Speci<strong>al</strong>e, sono a carico dell'App<strong>al</strong>tatore<br />

gli oneri ed obblighi seguenti:<br />

27.1 La formazione del cantiere e l'esecuzione di tutte le o<strong>per</strong>e a t<strong>al</strong> uopo occorrenti, comprese quelle di recinzione e di protezione e quelle<br />

necessarie <strong>per</strong> mantenere la continuità delle comunicazioni, nonché di scoli, acque e can<strong>al</strong>izzazioni esistenti, l’abattimento di <strong>al</strong>beri,<br />

l’estripazione di radici e vegetazione spontanea.<br />

27.2 L'inst<strong>al</strong>lazione delle attrezzature ed impianti necessari atti, in rapporto <strong>al</strong>l'entità dell'o<strong>per</strong>a, ad assicurare la migliore esecuzione ed <strong>il</strong><br />

norm<strong>al</strong>e ed interrotto svolgimento dei lavori.<br />

27.3 L'apprestamento delle o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i qu<strong>al</strong>i ponteggi, imp<strong>al</strong>cature, assiti, steccati, armature, centinature, casserature, etc. compresi<br />

spostamenti, sfridi, mantenimenti e smontaggi a fine lavori. Le incastellature, le imp<strong>al</strong>cature le costruzioni provvision<strong>al</strong>i in genere,<br />

se prospettanti <strong>al</strong>l'esterno del cantiere o aggettanti su spazi pubblici o privati, dovranno essere idoneamente schermate. Tra le<br />

o<strong>per</strong>e in argomento è compresa <strong>al</strong>tresì un'adeguata <strong>il</strong>luminazione del cantiere.<br />

27.4 La sistemazione delle strade e dei collegamenti esterni ed interni; la collocazione, ove necessario di ponticelli, andatoie, sc<strong>al</strong>ette di<br />

adeguata portanza e sicurezza.<br />

27.5 L'inst<strong>al</strong>lazione di tabelle e segn<strong>al</strong>i luminosi nel numero sufficienti, sia di giorno che di notte, nonché l'esecuzione di tutti i provvedimenti<br />

che la Direzione Lavori riterrà indispensab<strong>il</strong>i <strong>per</strong> garantire la sicurezza delle <strong>per</strong>sone e dei veicoli e la continuità del traffico. I<br />

segn<strong>al</strong>i saranno conformi <strong>al</strong>le disposizioni del T.U. 15.06.1959 n° 393 e del relativo Regolamento di esecuzione.<br />

27.6 La vig<strong>il</strong>anza e guardiania del cantiere, sia diurna che notturna e la custodia di tutti i materi<strong>al</strong>i, impianti e mezzi d'o<strong>per</strong>a esistenti nello<br />

stesso (siano essi di <strong>per</strong>tinenza dell'App<strong>al</strong>tatore, dell'Amministrazione, o di <strong>al</strong>tre ditte), nonché delle o<strong>per</strong>e eseguite od in corso di<br />

esecuzione e delle piantagioni. T<strong>al</strong>e vig<strong>il</strong>anza si intende estesa anche ai <strong>per</strong>iodi di sospensione dei lavori ed <strong>al</strong> <strong>per</strong>iodo intercorrente<br />

tra l'ultimazione ed <strong>il</strong> collaudo, s<strong>al</strong>vo l'anticipa consegna delle o<strong>per</strong>e <strong>al</strong>l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante e <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>e consegnate.<br />

27.7 La prevenzione delle m<strong>al</strong>attie e degli infortuni con l'adozione di ogni necessario provvedimento e predisposizione inerente <strong>al</strong>l'igiene<br />

e sicurezza del lavoro, essendo l'App<strong>al</strong>tatore obbligato ad attenersi a tutte le disposizioni e norme delle leggi e dei Regolamenti vigenti<br />

in materia <strong>al</strong>l'epoca di esecuzione dei lavori.<br />

27.8 La pulizia del cantiere e la manutenzione ordinaria e straordinaria di ogni apprestamento provvision<strong>al</strong>e.<br />

27.9 La fornitura di loc<strong>al</strong>i uso ufficio (in muratura o prefabbricati) idoneamente rifiniti e finiti di servizi necessari <strong>al</strong>la <strong>per</strong>manenza ed <strong>al</strong><br />

lavoro di ufficio d<strong>al</strong>la Direzione Lavori. I loc<strong>al</strong>i saranno re<strong>al</strong>izzati nel cantiere od in un luogo prossimo, stab<strong>il</strong>ito od accettato d<strong>al</strong>la Direzione,<br />

la qu<strong>al</strong>e disporrà anche <strong>il</strong> numero degli stessi e le attrezzature di dotazione. Saranno inoltre idoneamente <strong>al</strong>lacciati <strong>al</strong>le<br />

norm<strong>al</strong>i utenze (luce, acqua, telefono) facendosi carico <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore di tutte le spese di <strong>al</strong>lacciamento, di uso e di manutenzione.<br />

27.10 La fornitura di mezzi di trasporto <strong>per</strong> gli spostamenti <strong>della</strong> Direzione Lavori e del <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e di assistenza.<br />

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27.11 La fornitura e di loc<strong>al</strong>i e strutture di servizio <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>ai, qu<strong>al</strong>i tettoie, ricoveri, spogliatoi prefabbricati o meno, e la fornitura di<br />

servizi <strong>igienico</strong>-sanitari in numero adeguato.<br />

27.12 Le spese <strong>per</strong> <strong>al</strong>lacciamenti provvisori e relativi contributi e diritti dei servizi di acqua, elettricità, gas, telefono e fognatura necessari<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> funzionamento del cantiere e l'esecuzione dei lavori, nonché le spese di utenza e consumo relative ai predetti servizi.<br />

27.13 La fornitura di tutti i necessari attrezzi, strumenti e <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e es<strong>per</strong>to <strong>per</strong> tracciamenti, r<strong>il</strong>ievi, misurazioni, saggi, picchettazioni etc.<br />

relativi <strong>al</strong>le o<strong>per</strong>azioni di consegna, verifiche in corso d'o<strong>per</strong>a, contab<strong>il</strong>ità e collaudo dei lavori.<br />

27.14 La riproduzione di grafici, disegni ed <strong>al</strong>legati vari relativi <strong>al</strong>le o<strong>per</strong>e in esecuzione.<br />

27.15 Il tracciato plano-<strong>al</strong>timetrico e tutti i tracciamenti di dettaglio riferentesi <strong>al</strong>le o<strong>per</strong>e in genere.<br />

27.16 Lo smacchiamento gener<strong>al</strong>e <strong>della</strong> zona interessata dai lavori, ivi incluso <strong>il</strong> taglio di <strong>al</strong>beri, siepi e l'estirpazione delle ceppaie.<br />

27.17 Le pratiche presso Amministrazioni ed Enti <strong>per</strong> <strong>per</strong>messi, licenze, concessioni, autorizzazioni, <strong>per</strong>: o<strong>per</strong>e di presidio, occupazioni<br />

temporanee di suoli pubblici o privati, interruzioni provvisorie di pubblici servizi, attraversamenti, cautelamenti, trasporti speci<strong>al</strong>i<br />

nonché le spese ad esse relative <strong>per</strong> tasse, diritti, indennità, canoni, cauzioni etc. In difetto rimane ad esclusivo carico dell'App<strong>al</strong>tatore<br />

ogni eventu<strong>al</strong>e multa o contravvezione nonché <strong>il</strong> risarcimento degli eventu<strong>al</strong>i danni.<br />

27.18 La conservazione ed <strong>il</strong> ripristino delle vie, dei passaggi e dei servizi, pubblici o privati, che venissero interrotti <strong>per</strong> l'esecuzione dei<br />

lavori, provvedendosi a proprie spese con opportune o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i.<br />

27.19 Il risarcimento dei danni che in dipendenza del modo di esecuzione dei lavori venissero arrecati a proprietà pubbliche e private od a<br />

<strong>per</strong>sone, restando libere ed indenni l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante ed <strong>il</strong> suo <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e.<br />

27.20 La fornitura di cartelli indicatori e la relativa inst<strong>al</strong>lazione, nel sito indicato d<strong>al</strong>la Direzione, entro otto giorni d<strong>al</strong>la consegna dei lavori.<br />

I cartelloni, delle dimensioni minime di mt.1,00x2,00 recheranno a colori indeleb<strong>il</strong>i la denominazione dell'Ente finanziatore, quella<br />

dell'Ente app<strong>al</strong>tante, la loc<strong>al</strong>ità di esecuzione dei lavori, l'oggetto e l'importo degli stessi nonché la denominazione dell'Ente preposto<br />

<strong>al</strong>la Direzione. Tanto i cartelli che le armature di sostegno dovranno essere eseguiti con materi<strong>al</strong>i di adeguata resistenza e di decoroso<br />

aspetto e mantenuti in ottimo stato fino <strong>al</strong> collaudo dei lavori. Per la mancanza o <strong>per</strong> <strong>il</strong> cattivo stato del prescritto numero di cartelli<br />

indicatori, sarà applicata <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore una pen<strong>al</strong>e di £ 50.000. Sarà inoltre applicata una pen<strong>al</strong>e giorn<strong>al</strong>iera di £ 50.000 <strong>al</strong> giorno<br />

<strong>della</strong> constata inadempienza fino a quello dell'apposizione o riparazione del cartello mancante o deteriorato.<br />

27.21 La fornitura di notizie statistiche sull'andamento dei lavori, <strong>per</strong> <strong>per</strong>iodi quindicin<strong>al</strong>i, a decorrere d<strong>al</strong> sabato immediatamente successivo<br />

<strong>al</strong>la consegna degli stessi, come di seguito:<br />

a) numero degli o<strong>per</strong>ai impiegati, distinti nelle varie categorie, <strong>per</strong> ciascun giorno <strong>della</strong> quindicina, con relative ore lavorative;<br />

b) genere di lavoro eseguito nella quindicina, giorni in cui non si è lavorato e cause relative. Dette notizie dovranno <strong>per</strong>venire <strong>al</strong>la Direzione<br />

non oltre <strong>il</strong> mercoledì immediatamente successivo <strong>al</strong> termine <strong>della</strong> quindicina, stab<strong>il</strong>endosi una pen<strong>al</strong>e, <strong>per</strong> ogni giorno di ritardo,<br />

di € 50,00.<br />

27.22 L'esaurimento delle acque su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i o di inf<strong>il</strong>trazione concorrenti nei cavi e l'esecuzione di o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i <strong>per</strong> lo scolo e la<br />

deviazione preventiva di esse d<strong>al</strong>le sedi strad<strong>al</strong>i o d<strong>al</strong> cantiere, in gener<strong>al</strong>e.<br />

27.23 La riparazione dei danni, dipendenti anche da forza maggiore, che si verificassero negli scavi, nei rinterri, agli attrezzi ed a tutte le<br />

o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i.<br />

27.24 L'esecuzione di modelli e campionature di lavori, materi<strong>al</strong>i e forniture che venissero richiesti d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

27.25 L'approntamento di un laboratorio di cantiere, fisso o mob<strong>il</strong>e e con le necessarie attrezzature, che l'Amministrazione ritenesse di<br />

istituire, nonché le spese <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e addetto.<br />

27.26 L'esecuzione di es<strong>per</strong>ienze ed an<strong>al</strong>isi, come anche verifiche, assaggi e relative spese che venissero in ogni tempo ordinati d<strong>al</strong>la<br />

Direzione Lavori, presso <strong>il</strong> laboratorio di cantiere o presso gli Istituti autorizzati, sui materi<strong>al</strong>i e forniture impiegate od impiegati o sulle<br />

o<strong>per</strong>e, in corrispettivo a quanto prescritto nella normativa di accettazione o di esecuzione.<br />

27.28 Il carico, trasporto e scarico dei materi<strong>al</strong>i delle forniture e dei mezzi d'o<strong>per</strong>a ed <strong>il</strong> collocamento a deposito od in o<strong>per</strong>a con le opportune<br />

cautele atte ad evitare danni od infortuni.<br />

27.29 Il ricevimento dei materi<strong>al</strong>i e forniture escluse d<strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>to nonché la loro sistemazione, conservazione e custodia, garantendo a<br />

proprie spese e con piena responsab<strong>il</strong>ità <strong>il</strong> <strong>per</strong>fetto espletamento di t<strong>al</strong>i o<strong>per</strong>azioni.<br />

27.30 La custodia di o<strong>per</strong>e escluse d<strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>to eseguite da ditte diverse <strong>per</strong> conto dell'Amministrazione o d<strong>al</strong>la stessa direttamente. La<br />

riparazione dei danni che, <strong>per</strong> ogni causa o <strong>per</strong> negligenza dell'App<strong>al</strong>tatore, fossero apportati ai materi<strong>al</strong>i forniti od ai lavori da <strong>al</strong>tri<br />

compiuti.<br />

27.31 L'autorizzazione <strong>al</strong> libero accesso <strong>al</strong>la Direzione Lavori ed <strong>al</strong> <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e di assistenza e sorveglianza, in qu<strong>al</strong>siasi momento, nei<br />

cantieri di lavoro o di produzione dei materi<strong>al</strong>i <strong>per</strong> le prove, i controlli, le misure e le verifiche previsti d<strong>al</strong> presente Capitolato.<br />

27.32 L'autorizzazione <strong>al</strong> libero accesso ad <strong>al</strong>tre Imprese o Ditte ed <strong>al</strong> relativo <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e dipendente, ai cantieri di lavoro, nonché l'uso<br />

parzi<strong>al</strong>e o tot<strong>al</strong>e di ponteggi, imp<strong>al</strong>cature, o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i ed apparecchi di sollevamento, senza diritto a compenso, <strong>per</strong> tutto <strong>il</strong><br />

tempo occorrente <strong>al</strong>l'esecuzione dei lavori o delle forniture scorporate.<br />

27.33 La fornitura di fotografie delle o<strong>per</strong>e nel formato, numero e frequenza prescritti d<strong>al</strong>la Direzione Lavori e comunque non inferiori a<br />

due nel formato 18x24 <strong>per</strong> ogni parte o manufatto oggetto di demolizione.<br />

27.34 L'assunzione di un Direttore del cantiere, ove l'App<strong>al</strong>tatore non ne abbia <strong>il</strong> titolo, nella <strong>per</strong>sona di un tecnico profession<strong>al</strong>e ab<strong>il</strong>itato,<br />

iscritto <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>bo di categoria, e di competenza profession<strong>al</strong>e estesa ai lavori da dirigere. Il nominativo ed <strong>il</strong> domic<strong>il</strong>io di t<strong>al</strong>e tecnico<br />

dovranno essere comunicati <strong>al</strong>la Direzione, <strong>per</strong> iscritto, prima dell'inizio dei lavori.<br />

27.35 La riverifica e ric<strong>al</strong>colazione di tutti gli impianti e <strong>della</strong> progettazione esecutiva compresi nell'app<strong>al</strong>to, compresa ogni incombenza<br />

e pesa <strong>per</strong> denuncie, approvazioni, licenze, collaudi etc. che <strong>al</strong> riguardo fossero prescritti.<br />

27.36 La riverifica e ric<strong>al</strong>colazione delle strutture resistenti e la relativa progettazione esecutiva, con gli oneri di cui sopra, fermo restando<br />

che la relativa presa d’atto <strong>della</strong> Direzione Lavori non solleva l'App<strong>al</strong>tatore d<strong>al</strong>la responsab<strong>il</strong>ità relativa <strong>al</strong>la stab<strong>il</strong>ità di dette o<strong>per</strong>e.<br />

27.37 Le indagini geognostiche e lo studio <strong>della</strong> portanza dei terreni a verifica delle soluzioni struttur<strong>al</strong>i e del dimensionamento delle o<strong>per</strong>e<br />

di fondazione o di sostegno.<br />

27.38 Le prove di carico e le verifiche delle varie strutture (p<strong>al</strong>i di fondazione, travi, solai, mensole, rampe etc.) che venissero ordinate<br />

d<strong>al</strong>la Direzione o d<strong>al</strong> Collaudatore; l'apprestamento di quanto occorre (materi<strong>al</strong>i, mezzi d'o<strong>per</strong>a, o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i, o<strong>per</strong>ai e strumenti)<br />

<strong>per</strong> l'esecuzione di t<strong>al</strong>i prove e verifiche.<br />

27.39 L'osservanza delle norme di polizia strad<strong>al</strong>e, di quelle di polizia mineraria (Legge 30 marzo 1893, n°184 e Regolamento 14 gennaio<br />

1894, n°19), nonché di tutte le prescrizioni, leggi e regolamenti in vigore <strong>per</strong> l'uso di mine, ove t<strong>al</strong>e uso sia consentito.<br />

27.40 La consegna e l'uso di tutte o di parte delle o<strong>per</strong>e eseguite, previo accertamento verb<strong>al</strong>izzato in contraddittorio, ancor prima di<br />

essere sottoposte a collaudo.<br />

27.41 La custodia, la conservazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le o<strong>per</strong>e fino <strong>al</strong> collaudo, come specificato <strong>al</strong> precedente<br />

art.21.<br />

27.42 Lo sgombero e la pulizia del cantiere entro cinque giorni da ciascuna ultimazione dei lavori, con la rimozione di tutti i materi<strong>al</strong>i residui,<br />

i mezzi d'o<strong>per</strong>a, le attrezzature e gli impianti esistenti nonché con la <strong>per</strong>fetta pulizia di ogni parte e di ogni particolare delle o<strong>per</strong>e<br />

da sfabbricidi, c<strong>al</strong>cinacci, sbavature, pitture, unto etc<br />

pagina n.9


27.43 Le spese di collaudazione <strong>per</strong> tutte le indagini, prove e controlli che <strong>il</strong> collaudatore o i collaudatori riterranno opportuno disporre, a<br />

loro insindacab<strong>il</strong>e giudizio e <strong>per</strong> gli eventu<strong>al</strong>i ripristini.<br />

27.44 Le spese di contratto ed accessorie e cioè tutte le spese e tasse, nessuna esclusa, inerenti e conseguenti <strong>al</strong>la stipulazione del contratto<br />

e degli eventu<strong>al</strong>i atti complementari, le spese <strong>per</strong> le copie esecutive, le tasse di registro e di bollo princip<strong>al</strong>i e complementari.<br />

27.45 L’onere del facchinaggio <strong>per</strong> lo spoststamento di arredi e suppellett<strong>il</strong>i in posti ubicati nell’ambito del cantiere su indicazione <strong>della</strong><br />

stazione app<strong>al</strong>tante ed <strong>il</strong> successivo ricollocamento nella posizione orginaria.<br />

Art. 28) RISOLUZIONE - RESCISSIONE DEL CONTRATTO<br />

28.1 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO, FUSIONE E CONFERIMENTO, TRASFERIMENTO<br />

Nel caso di f<strong>al</strong>limento, richiesta di concordato preventivo o di morte dell’App<strong>al</strong>tatore, o di uno o più soci <strong>della</strong> ditta, in caso di società,<br />

l’Amministrazione può dichiarare senz’<strong>al</strong>tro sciolto <strong>il</strong> contratto mediante semplice notificazione a mezzo di lettera raccomandata con<br />

ricevuta di ritorno: in questo caso non spetta agli aventi causa, o agli eredi dell’App<strong>al</strong>tatore, <strong>al</strong>cun compenso <strong>per</strong> la parte di contratto non<br />

ancora eseguita.<br />

Per le cessioni di azienda e gli atti di trasformazione, fusione e scissione relativi ad imprese che eseguono o<strong>per</strong>e pubbliche si applicherà<br />

l’art. 116 commi 1,2 e 3 del D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i; <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasferimento o l’affitto di azienda si applicherà l’art. 116<br />

comma 4 dello stesso decreto.<br />

Nel caso in cui l'App<strong>al</strong>tatore si rifiutasse <strong>al</strong>l'immediato rifacimento delle o<strong>per</strong>e m<strong>al</strong>e eseguite, <strong>al</strong>l'esecuzione delle o<strong>per</strong>e mancanti,<br />

<strong>al</strong>la demolizione e sostituzione di quelle non rispondenti <strong>al</strong>le condizioni contrattu<strong>al</strong>i, o non rispettasse o ritardasse <strong>il</strong> programma accettato o<br />

sospendesse i lavori, ed in gener<strong>al</strong>e, in tutti i casi previsti dagli artt.118 e seguenti Regolamento, l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante avrà <strong>il</strong> diritto<br />

di procedere <strong>al</strong>l'esecuzione d'ufficio dei lavori od <strong>al</strong>la risoluzione del contratto in danno dell'App<strong>al</strong>tatore stesso.<br />

28.2 RESCISSIONE DEL CONTRATTO<br />

L’Amministrazione intende avv<strong>al</strong>ersi <strong>della</strong> facoltà di sciogliere un<strong>il</strong>ater<strong>al</strong>mente <strong>il</strong> contratto in qu<strong>al</strong>unque tempo e <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>unque<br />

motivo (art. 134 D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i).<br />

Quando, <strong>per</strong> negligenza grave oppure <strong>per</strong> grave inadempienza agli obblighi contrattu<strong>al</strong>i, l’App<strong>al</strong>tatore compromette la buona riuscita<br />

dell’o<strong>per</strong>a, l’Amministrazione, previa intimazione ad eseguire i lavori e successiva constatazione mediante verb<strong>al</strong>e, potrà esercitare la<br />

facoltà di eseguire d’ufficio i lavori in danno dell’App<strong>al</strong>tatore: eventu<strong>al</strong>mente potrà dichiarare la rescissione contrattu<strong>al</strong>e con provvedimento<br />

motivato da notificarsi <strong>al</strong>l’App<strong>al</strong>tatore (art. 136 D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i).<br />

Nel caso di frode dell’App<strong>al</strong>tatore, in relazione ai lavori di cui <strong>al</strong> presente app<strong>al</strong>to, l’Amministrazione, in attesa <strong>della</strong> definizione dei<br />

danni conseguenti a t<strong>al</strong>e comportamento fraudolento, sospenderà i pagamenti anche dei lavori eseguiti regolarmente.<br />

Le ripetute violazioni del Piano di sicurezza del cantiere, previa form<strong>al</strong>e costituzione in mora dell’App<strong>al</strong>tatore, costituiscono causa<br />

di risoluzione contrattu<strong>al</strong>e (art. 135 D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i).<br />

Art. 29) DIVIETO DI SUBAPPALTO E COTTIMO - DIVIETO DI CESSIONI E PROCURE<br />

E' fatto espresso divieto <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore di cedere o di sub-app<strong>al</strong>tare in tutto od in parte i lavori, sotto la pena d'immediata rescissione<br />

del contratto, di <strong>per</strong>dita <strong>della</strong> cauzione e del pagamento degli eventu<strong>al</strong>i danni ai sensi dell'art. 118 del D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e<br />

s. m. ed i. ed in base a quanto disposto nell'art. 141 del Regolamento di attuazione <strong>della</strong> legge quadro in materia di lavori pubblici 11<br />

febbraio 1994, n. 109 e successive modificazioni, emanato con D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554.<br />

È vietato anche, ai sensi dell'art. 21, comma 1, L. 13 settembre 1982, n. 646, come sostituto dell'art. 2 quinquies <strong>della</strong> L. 12 ottobre<br />

1982, n. 726, <strong>il</strong> subapp<strong>al</strong>to o cottimo di parte dell'o<strong>per</strong>a app<strong>al</strong>tata o di parte dei lavori <strong>della</strong> categoria prev<strong>al</strong>ente, a meno di autorizzazione<br />

scritta d<strong>al</strong>l'Amministrazione la qu<strong>al</strong>e può essere r<strong>il</strong>asciata quando sussistono le condizioni stab<strong>il</strong>ite dagli artt. 21, comma 2 e 23, comma<br />

4 <strong>della</strong> suddetta legge n. 646/1982 e dell'art. 118 del D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i.<br />

In caso, comunque, di subapp<strong>al</strong>to o cottimo autorizzato, l'Impresa resta egu<strong>al</strong>mente, di fronte <strong>al</strong>l'Amministrazione, la<br />

sola ed unica responsab<strong>il</strong>e dei lavori subapp<strong>al</strong>ti.<br />

Ai sensi dell'art. 118, comma 4 del D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i. l'Impresa deve praticare, <strong>per</strong> i lavori e le o<strong>per</strong>e affidate<br />

in subapp<strong>al</strong>to, gli stessi prezzi unitari risultanti d<strong>al</strong>l'aggiudicazione, con ribasso non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> venti <strong>per</strong> cento.<br />

Ai sensi dell'art. 118, comma 2.2) del D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i <strong>il</strong> contratto tra l'Impresa e l'impresa subapp<strong>al</strong>tatrice<br />

deve essere trasmesso in copia autentica <strong>al</strong>l'Amministrazione <strong>al</strong>meno venti giorni prima <strong>della</strong> data di effettivo inizio dell’esecuzione delle<br />

relative prestazioni.<br />

Ai sensi dell'art. 118, comma 9 del D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i l'esecuzione delle o<strong>per</strong>e o dei lavori affidati in subapp<strong>al</strong>to<br />

non può formare oggetto di ulteriore subapp<strong>al</strong>to.<br />

Ai sensi dell'art. 118, comma 10 del D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i le disposizioni dei precedenti commi si applicano anche<br />

<strong>al</strong>le associazioni temporanee di imprese e <strong>al</strong>le società anche consort<strong>il</strong>i, di cui agli artt. 20 e 23 bis <strong>della</strong> L.8 agosto 1977, n. 584, e successive<br />

modificazioni ed integrazioni, quando le imprese riunite o consorziate non intendono eseguire direttamente le o<strong>per</strong>e scorporab<strong>il</strong>i,<br />

nonché <strong>al</strong>le concessioni <strong>per</strong> la re<strong>al</strong>izzazione di o<strong>per</strong>e pubbliche ed agli app<strong>al</strong>ti pubblici stipulati a trattativa privata. Le medesime disposizioni<br />

si applicano <strong>al</strong>tresì <strong>al</strong>le associazioni in partecipazione quando l'associante non intende eseguire direttamente le o<strong>per</strong>e o i lavori assunti in<br />

app<strong>al</strong>to.<br />

Ciò premesso, le categorie di lavoro prev<strong>al</strong>enti sono quelle indicate con i relativi importi <strong>al</strong>l’art.2 del presente capitolato. Tutte le<br />

lavorazioni, a qu<strong>al</strong>siasi categoria appartengano, sono subapp<strong>al</strong>tab<strong>il</strong>i ed affidab<strong>il</strong>i a cottimo, ferme restando le vigenti disposizioni che prevedono<br />

<strong>per</strong> particolari ipotesi <strong>il</strong> divieto di affidamento in subapp<strong>al</strong>to. Per quanto riguarda la categoria o le categorie prev<strong>al</strong>enti, con regolamento<br />

emanato ai sensi dell’art.17, comma 2 <strong>della</strong> L.400/88, è definita la quota parte subapp<strong>al</strong>tante, in misura eventu<strong>al</strong>mente diversificata a secondo<br />

<strong>della</strong> categorie medesime, ma in ogni caso non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 30%.<br />

L’affidamento in subapp<strong>al</strong>to o in cottimo è sottoposto <strong>al</strong>le seguenti condizioni:<br />

1) che i concorrenti abbiano indicato <strong>al</strong>l’atto dell’offerta i lavori o le parti di o<strong>per</strong>e che intendono subapp<strong>al</strong>tare o concedere in cottimo ed<br />

abbiano indicato da uno a sei subapp<strong>al</strong>tatori candidati ad eseguire detti lavori; nel caso d’indicazione di un solo soggetto, <strong>al</strong>l’atto<br />

dell’offerta deve essere depositata la certificazione attestante <strong>il</strong> possesso da parte del medesimo dei requisiti di cui <strong>al</strong> successivo punto<br />

4);<br />

2) che l’app<strong>al</strong>tatore provveda, entro <strong>il</strong> termine di 90 giorni d<strong>al</strong>l’aggiudicazione, <strong>al</strong> deposito del contratto di subapp<strong>al</strong>to presso <strong>il</strong> soggetto<br />

app<strong>al</strong>tante;<br />

3) che, nel caso in cui l’app<strong>al</strong>tatore abbia indicato <strong>al</strong>l’atto dell’offerta più di un candidato a seguire in subapp<strong>al</strong>to i lavori, <strong>al</strong> momento del<br />

deposito presso <strong>il</strong> soggetto app<strong>al</strong>tante del contratto di subapp<strong>al</strong>to, l’app<strong>al</strong>tatore stesso trasmette <strong>al</strong>tresì la certificazione attestante <strong>il</strong><br />

possesso da parte del subapp<strong>al</strong>tatore dei requisiti di cui <strong>al</strong> successivo punto;<br />

pagina n.10


4) che l’affidatario del subapp<strong>al</strong>to o del cottimo sia iscritto, se it<strong>al</strong>iano o straniero non appartenente ad uno stato membro <strong>della</strong> Comunità<br />

Europea, <strong>al</strong>l’Albo nazion<strong>al</strong>e dei costruttori <strong>per</strong> categorie e classifiche di importo corrispondenti ai lavori da re<strong>al</strong>izzare in subapp<strong>al</strong>to o<br />

cottimo, ovvero sia in possesso dei corrispondenti requisiti previsti d<strong>al</strong>la normativa vigente in materia di qu<strong>al</strong>ificazione delle imprese,<br />

s<strong>al</strong>vo i casi in cui, secondo la legislazione vigente, è sufficiente <strong>per</strong> eseguire i lavori, l’iscrizione <strong>al</strong>la C.C.I.A.A.;<br />

5) che non sussista, nei confronti dell’affidatario del subapp<strong>al</strong>to o del cottimo <strong>al</strong>cuno dei divieti previsti d<strong>al</strong>l’art.10 <strong>della</strong> L. 31.03.65 n.575 e<br />

successive modificazioni.<br />

In caso di accertata impossib<strong>il</strong>ità ad affidare <strong>il</strong> subapp<strong>al</strong>to o <strong>il</strong> cottimo ad uno dei soggetti indicati d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore <strong>al</strong>l'atto dell'offerta,<br />

previa autorizzazione dell'Autorità <strong>per</strong> la vig<strong>il</strong>anza sui lavori pubblici, <strong>il</strong> subapp<strong>al</strong>to o <strong>il</strong> cottimo possono essere affidati ad <strong>al</strong>tri soggetti che<br />

presentino i requisiti di cui <strong>al</strong> comma 3.3) e 3.4) dell'art. 118 del D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i<br />

T<strong>al</strong>i disposizioni si applicano anche <strong>al</strong>le attività che richiedono l’impiego di mano d’o<strong>per</strong>a, qu<strong>al</strong>i le forniture con posa in o<strong>per</strong>a ed i noli a c<strong>al</strong>do,<br />

se singolarmente su<strong>per</strong>iori <strong>al</strong> 2% dell’importo dei lavori affidati.<br />

Non sono in ogni caso considerati subapp<strong>al</strong>ti:<br />

a) i noleggi di macchine e mezzi d'o<strong>per</strong>a funzionanti con <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e dell'App<strong>al</strong>tatore;<br />

b) <strong>il</strong> trasporto che non preveda l'impiego del conducente in attività di carico e scarico mediante uso di sollevatori, o macchinari sim<strong>il</strong>i,<br />

dell'App<strong>al</strong>tatore;<br />

c) la fornitura di materi<strong>al</strong>i, sem<strong>il</strong>avorati, manufatti, macchinari, componenti di impianti.<br />

d) la rimozione e lo sm<strong>al</strong>timento dei manufatti in cemento e fibre di amianto.<br />

Sono considerati subapp<strong>al</strong>ti:<br />

a) i noleggi a c<strong>al</strong>do e contratti sim<strong>il</strong>ari che prevedano l'impiego di manodo<strong>per</strong>a dipendente d<strong>al</strong> subapp<strong>al</strong>tatore (dell'art. 118, comma<br />

11 del D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i);<br />

b) l'inst<strong>al</strong>lazione in o<strong>per</strong>a degli impianti a servizio del fabbricato, di cui <strong>al</strong>l'art. 1 <strong>della</strong> L. 5 marzo 1990, n. 46, <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i l'App<strong>al</strong>tatore<br />

è tenuto ad affidare i lavori esclusivamente ad Imprese ab<strong>il</strong>itate di cui <strong>al</strong>l'art. 2 <strong>della</strong> stessa legge, a meno che egli stesso non sia ab<strong>il</strong>itato<br />

(art. 10, legge n. 46/1990);<br />

L'App<strong>al</strong>tatore rimane in ogni caso unico responsab<strong>il</strong>e nei confronti dell'Amministrazione del <strong>per</strong>fetto adempimento degli impegni<br />

assunti d<strong>al</strong>le ditte subapp<strong>al</strong>tatrici o cottimiste.<br />

A norma <strong>della</strong> Legge 23 ottobre 1960, n° 1.369, è vietato inoltre <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore affidare in app<strong>al</strong>to ed in subapp<strong>al</strong>to od in qu<strong>al</strong>siasi<br />

<strong>al</strong>tra forma, anche a società coo<strong>per</strong>ative, l'esecuzione di mere prestazioni di lavoro mediante impiego di mano d'o<strong>per</strong>a assunta e retribuita<br />

d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore o d<strong>al</strong>l'intermediario, qu<strong>al</strong>unque sia la natura dell'o<strong>per</strong>a o del servizio cui le prestazioni si riferiscono. E' <strong>al</strong>tresì vietato affidare<br />

ad intermediari, siano questi dipendenti, terzi o società anche se coo<strong>per</strong>ative, lavori da eseguirsi a cottimo da prestatori di o<strong>per</strong>e assunti e<br />

retribuiti da t<strong>al</strong>i intermediari. E' vietata infine qu<strong>al</strong>unque cessione di credito e qu<strong>al</strong>unque procura che non siano riconosciute d<strong>al</strong>l'Amministrazione.<br />

Art.30) PREZZI DI ELENCO - REVISIONE<br />

30.1 GENERALITÀ<br />

I prezzi unitari a base <strong>della</strong> previsione di spesa <strong>per</strong> lavori s’intendono comprensivi di:<br />

1) materi<strong>al</strong>i: ogni spesa <strong>per</strong> la fornitura, trasporti, imposte, dazi, c<strong>al</strong>i, <strong>per</strong>dite, sfridi ecc. nessuna eccettuata, <strong>per</strong> darli pronti <strong>al</strong>l'impiego a<br />

piè d'o<strong>per</strong>a in qu<strong>al</strong>siasi punto del lavoro;<br />

2) mano e mezzi d'o<strong>per</strong>a: ogni spesa <strong>per</strong> fornire i medesimi di attrezzi ed utens<strong>il</strong>i del mestiere, nonché quote <strong>per</strong> assicurazioni soci<strong>al</strong>i, <strong>per</strong><br />

infortuni ed accessori di ogni specie, ivi inclusi i dispositivi individu<strong>al</strong>i di protezione dei lavoratori, nonché tutte le misure di prevenzione<br />

degli infortini proprie dell’attività d’impresa, in conformità a quanto stab<strong>il</strong>ito d<strong>al</strong> D.Lgs. 19/09/94 n.626 e s.v.;<br />

3) noli: ogni spesa <strong>per</strong> dare a piè d'o<strong>per</strong>a i macchinari ed i mezzi d'o<strong>per</strong>a, pronti <strong>al</strong> loro uso.<br />

4) lavori: tutte le spese <strong>per</strong> i mezzi d'o<strong>per</strong>a provvision<strong>al</strong>i, nessuna esclusa e quanto <strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro compiuto a <strong>per</strong>fetta<br />

regola d'arte, intendendosi nei prezzi stessi compreso ogni compenso <strong>per</strong> gli oneri tutti che l'App<strong>al</strong>tatore dovrà sostenere a t<strong>al</strong>e scopo,<br />

anche se non esplicitamente richiamati;<br />

5) oneri e spese gener<strong>al</strong>i: ogni spesa <strong>per</strong> garanzie, misure di prevenzione infortuni e tutela <strong>della</strong> s<strong>al</strong>ute dei lavoratori ai sensi del D.Lgs.<br />

19/09/94 n.626 e s.v., co<strong>per</strong>ture assicurative nascenti d<strong>al</strong> presente capitolato o da leggi emanate;<br />

6) ut<strong>il</strong>e d’impresa;<br />

7) le spese <strong>per</strong> l'impianto, la manutenzione e l'<strong>il</strong>luminazione dei cantieri, con esclusione di quelle relative <strong>al</strong>la sicurezza nei cantieri stessi;<br />

8) le spese <strong>per</strong> trasporto di qu<strong>al</strong>siasi materi<strong>al</strong>e o mezzo d'o<strong>per</strong>a;<br />

9) le spese di caricamento e trasporto in discarica di rifiuti speci<strong>al</strong>i;<br />

10) le spese <strong>per</strong> attrezzi e o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i e <strong>per</strong> quanto <strong>al</strong>tro occorre <strong>al</strong>la esecuzione piena e <strong>per</strong>fetta dei lavori;<br />

11) le spese <strong>per</strong> r<strong>il</strong>ievi, tracciati, verifiche, esplorazioni, capis<strong>al</strong>di e sim<strong>il</strong>i che possono occorrere, anche su motivata richiesta del direttore<br />

dei lavori o d<strong>al</strong> responsab<strong>il</strong>e del procedimento o d<strong>al</strong>l'organo di collaudo, d<strong>al</strong> giorno in cui comincia la consegna fino <strong>al</strong> compimento del<br />

collaudo provvisorio o <strong>al</strong>l'emissione del certificato di regolare esecuzione;<br />

12) le spese <strong>per</strong> le vie di accesso <strong>al</strong> cantiere;<br />

13) le spese <strong>per</strong> idonei loc<strong>al</strong>i e <strong>per</strong> la necessaria attrezzatura da mettere a disposizione <strong>per</strong> l'ufficio di direzione lavori;<br />

14) le spese <strong>per</strong> passaggio, <strong>per</strong> occupazioni temporanee e <strong>per</strong> risarcimento di danni <strong>per</strong> abbattimento di piante, <strong>per</strong> depositi od estrazioni<br />

di materi<strong>al</strong>i;<br />

15) le spese <strong>per</strong> la custodia e la buona conservazione delle o<strong>per</strong>e fino <strong>al</strong> collaudo provvisorio o <strong>al</strong>l'emissione del certificato di regolare esecuzione;<br />

16) le spese di adeguamento del cantiere in osservanza del D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni;<br />

17) le spese di contratto, di registro ed accessorie.<br />

Anche i prezzi di contratto s’intendono comprensivi delle precedenti voci, ad eccezione del costo <strong>per</strong> la sicurezza del cantiere,<br />

che, non essendo soggetta <strong>al</strong> ribasso d’asta, sarà integr<strong>al</strong>mente a carico <strong>della</strong> stazione app<strong>al</strong>tante nella misura da essa stimata, così come<br />

riportato <strong>al</strong>l’art.2 del presente capitolato.<br />

30.2 REVISIONE DEI PREZZI<br />

Ai sensi del 3° comma dell’art.26 <strong>della</strong> L.109/94 coordinata d<strong>al</strong> D.L. 101/95 convertito in legge d<strong>al</strong>la 216/95, non si procede ad<br />

<strong>al</strong>cuna revisione, né si applica <strong>il</strong> 1° comma dell’art.1664 del Codice Civ<strong>il</strong>e.<br />

pagina n.11


30.3 NUOVI PREZZI<br />

In caso sia necessario stab<strong>il</strong>ire dei nuovi prezzi, si procederà ai sensi dell’art.136 del Regolamento.<br />

Art.31) RESPONSABILITÀ DELL'APPALTATORE<br />

L'App<strong>al</strong>tatore è l'unico responsab<strong>il</strong>e dell'esecuzione delle o<strong>per</strong>e app<strong>al</strong>tate in conformità <strong>al</strong>le migliori regole d'arte, <strong>della</strong> rispondenza<br />

di dette o<strong>per</strong>e e parti di esse <strong>al</strong>le condizioni contrattu<strong>al</strong>i, del rispetto di tutte le norme di legge e di regolamento.<br />

Le disposizioni impartite d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, la presenza nei cantieri del <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e di assistenza e sorveglianza, l'approvazione<br />

dei tipi, procedimenti e dimensionamenti struttur<strong>al</strong>i e qu<strong>al</strong>unque <strong>al</strong>tro intervento devono intendersi esclusivamente connessi con la migliore<br />

tutela dell'Amministrazione e non diminuiscono la responsab<strong>il</strong>ità dell'App<strong>al</strong>tatore, che sussiste in modo assoluto ed esclusivo d<strong>al</strong>la consegna<br />

dei lavori <strong>al</strong> collaudo, fatto s<strong>al</strong>vo <strong>il</strong> maggior termine di cui agli artt.1667 e 1669 del C.C.<br />

Art. 32) RAPPRESENTANTE TECNICO DELL'APPALTATORE<br />

L'app<strong>al</strong>tatore che non conduce i lavori <strong>per</strong>son<strong>al</strong>mente deve conferire mandato con rappresentanza a <strong>per</strong>sona fornita dei requisiti<br />

d'idoneità tecnici e mor<strong>al</strong>i, <strong>per</strong> l'esercizio delle attività necessarie <strong>per</strong> la esecuzione dei lavori a norma del contratto. L'app<strong>al</strong>tatore rimane<br />

responsab<strong>il</strong>e dell'o<strong>per</strong>ato del suo rappresentante. Il mandato deve essere conferito <strong>per</strong> atto pubblico ed essere depositato presso l'amministrazione<br />

committente, che provvede a dare comunicazione <strong>al</strong>l'ufficio di direzione dei lavori. L'app<strong>al</strong>tatore o <strong>il</strong> suo rappresentante deve, <strong>per</strong><br />

tutta la durata dell'app<strong>al</strong>to, garantire la presenza sul luogo dei lavori.<br />

Quando ricorrono gravi e giustificati motivi l'amministrazione committente, previa motivata comunicazione <strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore, ha diritto<br />

di esigere <strong>il</strong> cambiamento immediato del suo rappresentante, senza che <strong>per</strong> ciò spetti <strong>al</strong>cuna indennità <strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore o <strong>al</strong> suo rappresentante.<br />

Art. 33) INDICAZIONE DELLE PERSONE CHE POSSONO RISCUOTERE<br />

La <strong>per</strong>sona o le <strong>per</strong>sone autorizzate a riscuotere, ricevere e quietanzare le somme dovute in acconto od a s<strong>al</strong>do, saranno indicate<br />

nel contratto.<br />

Art. 34) NORME ACCELERATORIE IN MATERIA DI CONTENZIOSO - DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE<br />

In conformità a quanto stab<strong>il</strong>ito <strong>al</strong>l’art.23 <strong>della</strong> L.R. Puglia n°13 del 11.05.2001, qu<strong>al</strong>ora, a seguito dell’iscrizione di riserve,<br />

l’importo economico dell’o<strong>per</strong>a variasse in aumento rispetto <strong>al</strong>l’importo contrattu<strong>al</strong>e, entro 15 giorni d<strong>al</strong>la relativa iscrizione sul registro di<br />

contab<strong>il</strong>ità, l’impresa è tenuta <strong>al</strong>la costituzione di un deposito cauzion<strong>al</strong>e a favore dell’Amministrazione pari <strong>al</strong>l’0,5% sull’importo del maggior<br />

costo presunto con le mod<strong>al</strong>ità ivi stab<strong>il</strong>ite. Decorso inut<strong>il</strong>mente t<strong>al</strong>e termine, l’impresa decade d<strong>al</strong> diritto di far v<strong>al</strong>ere in qu<strong>al</strong>unque termine e<br />

modo le riserve iscritte.<br />

34.1 NORME ACCELERATORIE IN MATERIA DI CONTENZIOSO<br />

Nei modi e nei termini del Regolamento ed in conformità a quanto stab<strong>il</strong>ito agli art.31bis e 32 <strong>della</strong> L.109/94 e 216/95, qu<strong>al</strong>ora a<br />

seguito dell’iscrizione di riserve sui documenti contab<strong>il</strong>i l’importo economico dell’o<strong>per</strong>a possa variare in misura sostanzi<strong>al</strong>e ed in ogni caso<br />

non inferiore <strong>al</strong> 10% dell’importo contrattu<strong>al</strong>e, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e del procedimento acquisisce immediatamente la relazione riservata del direttore<br />

dei lavori e, ove costituito, dell’organo di collaudo e, sentito l’affidatario, formula <strong>al</strong>l’Amministrazione, entro novanta giorni d<strong>al</strong>l’apposizione<br />

dell’ultima riserva di cui sopra, proposta motivata di accordo bonario. L’Amministrazione, entro 60 giorni d<strong>al</strong>la proposta di cui sopra, delibera<br />

in merito con provvedimento motivato. Il verb<strong>al</strong>e di accordo è sottoscritto d<strong>al</strong>l’affidatario.<br />

34.2 DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE<br />

La definizione di eventu<strong>al</strong>i controversie tra l'App<strong>al</strong>tatore e l'Amministrazione App<strong>al</strong>tante dovrà avvenire secondo le procedure indicate<br />

agli artt. 240, 241 e 243 del D.L.vo 12 apr<strong>il</strong>e 2006 n.163 e s. m. ed i.<br />

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3° CAPITOLO<br />

QUALITÀ PROVENIENZA E NORME DI ACCETTAZIONE DEI MATERIALI E FORNITURE<br />

Art.35 CARATTERISTICHE GENERALI<br />

35.1 CONDIZIONI DI ACCETTAZIONE<br />

I materi<strong>al</strong>i e le forniture da impiegare nelle o<strong>per</strong>e da eseguire dovranno essere delle migliori qu<strong>al</strong>ità esistenti in commercio, possedere<br />

le caratteristiche stab<strong>il</strong>ite d<strong>al</strong>le leggi e dai regolamenti vigenti in materia e corrispondere <strong>al</strong>la specifica normativa del presente Capitolato<br />

o degli <strong>al</strong>tri atti contrattu<strong>al</strong>i. Si richiamano <strong>per</strong><strong>al</strong>tro, espressamente, le prescrizioni dell’art.15 del Capitolato Gener<strong>al</strong>e.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa indicazione, i materi<strong>al</strong>i e le forniture proverranno da quelle loc<strong>al</strong>ità che l'App<strong>al</strong>tatore riterrà di sua convenienza, purché,<br />

ad insindacab<strong>il</strong>e giudizio <strong>della</strong> Direzione Lavori, ne sia riconosciuta l'idoneità e la rispondenza ai requisiti prescritti.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore è obbligato a presentarsi, in qu<strong>al</strong>siasi momento, ad eseguire od a far eseguire presso <strong>il</strong> laboratorio di cantiere, presso<br />

gli stab<strong>il</strong>imenti di produzione o presso gli Istituti autorizzati, tutte le prove prescritte d<strong>al</strong> presente Capitolato o richieste d<strong>al</strong>la Direzione<br />

Lavori, sui materi<strong>al</strong>i impiegati o da impiegarsi, nonché sui manufatti, sia prefabbricati che formati in o<strong>per</strong>a e sulle forniture in genere.<br />

Il prelievo dei campioni, da eseguire secondo le norme del C.N.R., verrà effettuato in contraddittorio e sarà appositamente verb<strong>al</strong>izzato.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore farà sì che tutti i materi<strong>al</strong>i abbiano ad avere, durante <strong>il</strong> corso dei lavori, le medesime caratteristiche riconosciute ed<br />

accettate d<strong>al</strong>la Direzione.<br />

Qu<strong>al</strong>ora in corso di coltivazione di cave o di esercizio delle fabbriche, stab<strong>il</strong>imenti etc., i materi<strong>al</strong>i e le forniture non fossero più<br />

rispondenti ai requisiti prescritti, ovvero venissero a mancare e si presentasse quindi la necessità di cambiamenti negli approvvigionamenti,<br />

nessuna eccezione potrà accampare l'App<strong>al</strong>tatore, né <strong>al</strong>cuna variazione di prezzi, fermi restando gli obblighi di cui <strong>al</strong> primo capoverso.<br />

Le provviste non accettate d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, in quanto a suo insindacab<strong>il</strong>e giudizio non riconosciute idonee, dovranno essere<br />

immediatamente <strong>al</strong>lontanate d<strong>al</strong> cantiere a cura e spese dell'App<strong>al</strong>tatore e sostituite con <strong>al</strong>tre rispondenti ai requisiti richiesti.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore resta comunque tot<strong>al</strong>mente responsab<strong>il</strong>e in rapporto ai materi<strong>al</strong>i forniti la cui accettazione, in ogni caso, non pregiudica<br />

i diritti che l'Amministrazione si riserva in sede di collaudo.<br />

35.2 SCORPORO DALL'APPALTO<br />

L'Amministrazione si riserva la facoltà di scorporare d<strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>to determinati materi<strong>al</strong>i e forniture, senza che <strong>per</strong> questo l'App<strong>al</strong>tatore<br />

possa avanzare richieste di speci<strong>al</strong>i compensi, sotto qu<strong>al</strong>unque titolo. Ove ricorra t<strong>al</strong>e evenienza, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto <strong>al</strong> rispetto degli<br />

obblighi di cui <strong>al</strong> punto 27.29 del presente Capitolato.<br />

Art.36 MATERIALI NATURALI E DI CAVA<br />

36.1 ACQUA<br />

Dovrà essere dolce, limpida, scevra di materie terrose od organiche e non aggressiva. Avrà un pH compreso tra 6 e 8 ed una torbidezza<br />

non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 2%. Per gli impasti cementizi non dovrà presentare tracce di s<strong>al</strong>i in <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>i dannose (in particolare solfati e cloruri<br />

in concentrazioni su<strong>per</strong>iori <strong>al</strong>lo 0,5%).<br />

E' vietato l'impiego di acqua di mare s<strong>al</strong>vo esplicita autorizzazione (nel caso, con gli opportuni accorgimenti <strong>per</strong> i c<strong>al</strong>coli di stab<strong>il</strong>ità).<br />

T<strong>al</strong>e divieto rimane tassativo ed assoluto <strong>per</strong> i c<strong>al</strong>cestruzzi armati ed in genere <strong>per</strong> tutte le strutture inglobanti materi<strong>al</strong>i met<strong>al</strong>lici soggetti<br />

a corrosione.<br />

36.2 SABBIA<br />

36.2.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

La sabbia da impiegare nelle m<strong>al</strong>te e nei c<strong>al</strong>cestruzzi, sia essa viva, natur<strong>al</strong>e od artifici<strong>al</strong>e, dovrà essere assolutamente scevra da<br />

materie terrose od organiche, essere preferib<strong>il</strong>mente di qu<strong>al</strong>ità s<strong>il</strong>icea (in subordine quarzosa, granitica o c<strong>al</strong>carea), di grana omogenea,<br />

stridente <strong>al</strong> tatto e dovrà provenire da rocce aventi <strong>al</strong>ta resistenza <strong>al</strong>la compressione.<br />

Ove necessario, la sabbia sarà lavata con acqua dolce <strong>per</strong> l'eliminazioni delle eventu<strong>al</strong>i materie nocive; <strong>al</strong>la prova di decantazione<br />

in acqua, comunque, la <strong>per</strong>dita in peso non dovrà su<strong>per</strong>are <strong>il</strong> 2%.<br />

Per <strong>il</strong> controllo granulometrico l'App<strong>al</strong>tatore dovrà apprestare e porre a disposizione <strong>della</strong> direzione gli stacci UNI 2332.<br />

36.2.1 Sabbia <strong>per</strong> murature in genere.<br />

Sarà costituita da grani di dimensioni t<strong>al</strong>i da passare attraverso lo staccio 2 UNI 2332.<br />

36.2.2 Sabbia <strong>per</strong> intonachi ed <strong>al</strong>tri lavori.<br />

Per gli intonachi, le stuccature, le murature di paramento od in pietra da taglio, la sabbia sarà costituita da grani passanti <strong>al</strong>lo<br />

staccio 0,5 UNI 2332.<br />

36.2.3 Sabbia <strong>per</strong> conglomerati cementizi<br />

Dovrà corrispondere ai requisiti prescritti d<strong>al</strong> D.M. 3 giugno 1968, All.1 e d<strong>al</strong> D.M. 16 giugno 1976, All.1, punto 1.2. La granulometria<br />

dovrà essere assortita (tra 1 e 5 mm.) ed adeguata <strong>al</strong>la destinazione del getto ed <strong>al</strong>le condizioni di posa in o<strong>per</strong>a.<br />

Sarà assolutamente vietato l'uso di sabbia marina, s<strong>al</strong>vo efficace lavaggio e previa autorizzazione <strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

36.3 GHIAIA - PIETRISCO<br />

36.3.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

I materi<strong>al</strong>i in argomento dovranno essere costituiti da elementi omogenei, provenienti da rocce compatte, resistenti, non gessose<br />

o marnose, né gelive.<br />

Tra le ghiaie si escluderanno quelle contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica, sf<strong>al</strong>dati o sf<strong>al</strong>dab<strong>il</strong>i e quelle rivestite da<br />

incrostazioni.<br />

I pietrischi e le graniglie dovranno provenire d<strong>al</strong>la frantumazione di rocce durissime, preferib<strong>il</strong>mente s<strong>il</strong>icee, a struttura micro crist<strong>al</strong>lina,<br />

o di c<strong>al</strong>cari puri durissimi e di <strong>al</strong>ta resistenza <strong>al</strong>la compressione <strong>al</strong>l'urto, <strong>al</strong>l'abrasione ed <strong>al</strong> gelo. Saranno a spigolo vivo, scevri di<br />

materie terrose, sabbia e comunque materie eterogenee od organiche.<br />

Per <strong>il</strong> controllo granulometrico l'App<strong>al</strong>tatore dovrà approvvigionare e porre a disposizione <strong>della</strong> Direzione i crivelli UNI 2334.<br />

36.3.1 Ghiaia e pietrisco <strong>per</strong> conglomerati cementizi.<br />

Dovranno corrispondere ai requisiti prescritti d<strong>al</strong> D.M. 26 marzo 1980, All.1, punto 2.<br />

La granulometria degli aggregati sarà in genere indicata d<strong>al</strong>la Direzione in base <strong>al</strong>la destinazione dei getti ed <strong>al</strong>le mod<strong>al</strong>ità di posa<br />

in o<strong>per</strong>a dei c<strong>al</strong>cestruzzi.<br />

In ogni caso la dimensione massima degli elementi <strong>per</strong> le strutture armate, non dovrà su<strong>per</strong>are <strong>il</strong> 60% dell'interferro e <strong>per</strong> le strutture<br />

in gener<strong>al</strong>e <strong>il</strong> 25% <strong>della</strong> minima dimensione struttur<strong>al</strong>e.<br />

E' prescritto inoltre che <strong>per</strong> getti di fondazione o di forte spessore gli elementi di dimensione massima risultino passanti <strong>al</strong> crivello<br />

71 UNI 2334 mentre <strong>per</strong> getti di spessore ridotto gli elementi di minima dimensione risultino trattenuti d<strong>al</strong> crivello 8 UNI 2334.<br />

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36.4 POMICE<br />

Posta in commercio <strong>al</strong>lo stato granulato, dovrà possedere la granulometria prescritta, essere priva di <strong>al</strong>terazioni, asciutta, scevra<br />

da sostanze organiche, polvere od <strong>al</strong>tri elementi estranei.<br />

Dovrà inoltre possedere una resistenza e compressione, misurata su cubetto di 5 cm di lato, non inferiore a 60 Kgf/cm.<br />

36.5 PIETRE NATURALI E MARMI<br />

36.5.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

In gener<strong>al</strong>e, le pietre da impiegarsi nelle costruzioni dovranno essere omogenee, a grana compatta (con esclusione di parti tratte<br />

da cappellaccio), esenti da screpolature, peli, venature, piani di sf<strong>al</strong>datura sostanze estranee, nodi, scaglie, cavità, etc.. Dovranno avere<br />

dimensioni adatte <strong>al</strong> particolare loro impiego ed offrire una resistenza proporzionata <strong>al</strong>l'entità delle sollecitazioni cui saranno sottoposte. In<br />

particolare, <strong>il</strong> carico di sicurezza a compressione non dovrà mai essere su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 20% del rispettivo carico di rottura.<br />

Saranno escluse le pietre marmose, gessose ed in gener<strong>al</strong>e tutte quelle <strong>al</strong>terab<strong>il</strong>i <strong>al</strong>l'azione degli agenti atmosferici e dell'acqua<br />

corrente.<br />

36.5.1 Pietra da taglio.<br />

Oltre a possedere gli accennati requisiti e caratteri gener<strong>al</strong>i, dovrà essere sonora <strong>al</strong>la <strong>per</strong>cussione, immune da fenditure e litoclasi<br />

e di <strong>per</strong>fetta lavorab<strong>il</strong>ità. Per le o<strong>per</strong>e esterne sarà vietato l'impiego di materi<strong>al</strong>i con vene non <strong>per</strong>fettamente omogeneizzate e di brecce in<br />

genere.<br />

36.5.2 Tufo.<br />

Dovrà essere di recente estrazione, di struttura litoide, compatta ed uniforme, escludendosi quello pomicioso e fac<strong>il</strong>mente friab<strong>il</strong>e;<br />

sarà impiegato solo dopo autorizzazione <strong>della</strong> Direzione Lavori e previo accertamento <strong>della</strong> massa volumica (non inferire a 1.600 Kg/mc) e<br />

<strong>della</strong> resistenza a compressione (non inferiore a 35 Kgf/cmq, se secco ed a 25 Kgf/cmq se bagnato).<br />

36.5.3 Ardesia.<br />

Sarà sempre di prima scelta, di spessore uniforme, scura, sonora e di su<strong>per</strong>ficie rugosa e non eccessivamente lucida; dovrà essere<br />

assolutamente esente da impurità di pirite e di carbonati di c<strong>al</strong>cio.<br />

36.5.4 Marmo.<br />

Dovrà essere <strong>della</strong> migliore qu<strong>al</strong>ità, <strong>per</strong>fettamente sano, senza scaglie, brecce, vene, spacchi, nodi, peli ed <strong>al</strong>tri difetti che ne infirmino<br />

la omogeneità e la solidità. Non saranno tollerate stuccature, tasselli, rotture, scheggiature.<br />

Art.37 CALCI - POZZOLANE - LEGANTI IDRAULICI<br />

37.1 CALCI AEREE<br />

La distinzione è fatta in c<strong>al</strong>ce grassa in zolle, magra in zolle, idrata in polvere.<br />

37.1.1 C<strong>al</strong>ce grassa in zolle.<br />

Dovrà provenire da c<strong>al</strong>cari puri, essere di recente, <strong>per</strong>fetta ed uniforme cottura, non bruciata, né vitrea, né pigra ad idratarsi ed<br />

infine di qu<strong>al</strong>ità t<strong>al</strong>e che, mescolata con la sola quantità di acqua dolce necessaria <strong>al</strong>l'estinsione, si trasformi completamente in una pasta<br />

soda a grassello tenuissimo (rendimento min.2,5 mc/tonn.), senza lasciare residui maggiori del 5% dovuti a parti non bene decarburate, s<strong>il</strong>iciose<br />

od <strong>al</strong>trimenti inerti.<br />

La c<strong>al</strong>ce viva in zolle <strong>al</strong> momento dell'estinzione dovrà essere <strong>per</strong>fettamente anidra; sarà rifiutata quella ridotta in polvere o sfiorita<br />

e <strong>per</strong>ciò si dovrà provvederla in rapporto <strong>al</strong> bisogno e conservarla in luoghi asciutti e ben riparati d<strong>al</strong>l'umidità.<br />

L'estinzione <strong>della</strong> c<strong>al</strong>ce verrà effettuata meccanicamente, mediante macchina a ciclo continuo, o tradizion<strong>al</strong>mente, a mezzo di<br />

batterie di vasche accoppiate poste a livello diverso e separate da griglia 3,35 UNI 2331.<br />

La c<strong>al</strong>ce grassa destinata agli intonachi dovrà essere spenta <strong>al</strong>meno tre mesi prima dell'impiego, quella destinata <strong>al</strong>le murature<br />

<strong>al</strong>meno 15 giorni.<br />

37.1.2 C<strong>al</strong>ce magra in zolle.<br />

Non sarà consentito, se non diversamente disposto, l'impiego di t<strong>al</strong>e tipo di c<strong>al</strong>ce.<br />

37.1.3 C<strong>al</strong>ce idrata in polvere.<br />

Dovrà essere confezionata in idonei imb<strong>al</strong>laggi e conservata in loc<strong>al</strong>i ben asciutti. Gli imb<strong>al</strong>laggi dovranno portare ben visib<strong>il</strong>i: l'indicazione<br />

del produttore, <strong>il</strong> peso del prodotto e la specifica se trattasi di fiore di c<strong>al</strong>ce o c<strong>al</strong>ce idrata da costruzione.<br />

37.2 POZZOLANA<br />

La pozzolana sarà ricavata da strati mondi da cappellaccio ed esenti da sostanze eterogenee o da parti inerti, sarà di grana fina(<br />

passante <strong>al</strong>lo staccio 3,15 UNI 2332 <strong>per</strong> m<strong>al</strong>te in gener<strong>al</strong>e e 0,5 UNI 2332 <strong>per</strong> m<strong>al</strong>te fini di intonaco e murature di paramento), asciutta ed<br />

accuratamente vagliata.<br />

Sarà impiegata esclusivamente pozzolana classificata "energica" (resistenza a pressione su m<strong>al</strong>ta norm<strong>al</strong>e a 28 gg: 25 Kgf/cmq ±<br />

10% ) e sarà rifiutata quella che, versata in acqua, desse una colorazione nerastra, intensa e <strong>per</strong>sistente.<br />

37.3 LEGANTI IDRAULICI<br />

37.3.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

I materi<strong>al</strong>i in argomento dovranno avere le caratteristiche ed i requisiti prescritti d<strong>al</strong>la Legge 26 maggio 1965, n°595 e dai D.M. 3<br />

giugno 1968 e 31 agosto 1972 aventi rispettivamente <strong>per</strong> oggetto: "Caratteristiche tecniche e requisiti dei leganti idraulici", "Nuove norme<br />

sui requisiti di accettazione e mod<strong>al</strong>ità di prova dei cementi", "Norme sui requisiti di accettazione e mod<strong>al</strong>ità di prova degli agglomerati cementizi<br />

e delle c<strong>al</strong>ci idrauliche".<br />

37.3.1 Denominazione dei tipi.<br />

I leganti idraulici verranno distinti nei seguenti tipi:<br />

A) - Cementi norm<strong>al</strong>i e ad <strong>al</strong>ta resistenza<br />

a)- portland;<br />

b)- pozzolanico;<br />

c)- d'<strong>al</strong>to forno.<br />

B) - Cemento <strong>al</strong>luminoso.<br />

C) - Cementi <strong>per</strong> sbarramenti di ritenuta<br />

a)- portland;<br />

b)- pozzolanico;<br />

c)- d'<strong>al</strong>to forno.<br />

D) - Agglomerati cementizi<br />

a)- a lenta presa;<br />

b)- a rapida presa;<br />

E) - C<strong>al</strong>ci idrauliche<br />

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a)- natur<strong>al</strong>i in zolle;<br />

b)- natur<strong>al</strong>i ed artifici<strong>al</strong>i in polvere;<br />

c)- eminentemente idrauliche natur<strong>al</strong>i od artifici<strong>al</strong>i in polvere;<br />

d)- artifici<strong>al</strong>i pozzolaniche in polvere;<br />

e)- artifici<strong>al</strong>i siderurgiche in polvere.<br />

37.3.2 Resistenze meccaniche e tempi di presa.<br />

I cementi precedentemente elencati, saggiati su m<strong>al</strong>ta norm<strong>al</strong>e secondo le prescrizioni e le mod<strong>al</strong>ità indicate <strong>al</strong>l'art.10 del D.M. 3 giugno<br />

1968.<br />

37.3.3 Mod<strong>al</strong>ità di fornitura.<br />

La fornitura dei leganti idraulici dovrà avvenire in sacchi sig<strong>il</strong>lati, ovvero in imb<strong>al</strong>laggi speci<strong>al</strong>i a chiusura automatica a v<strong>al</strong>vola od<br />

ancora <strong>al</strong>la rinfusa. Dovranno essere comunque chiaramente indicati, a mezzo stampa nei primi due casi e con documenti di accompagnamento<br />

nell'ultimo, <strong>il</strong> peso e la qu<strong>al</strong>ità del legante, lo stab<strong>il</strong>imento produttore, la quantità di acqua <strong>per</strong> m<strong>al</strong>ta norm<strong>al</strong>e e le resistenze minime a<br />

trazione e compressione dopo 28 gg. di stagionatura dei provini.<br />

L'introduzione in cantiere di ogni partita di cemento sfuso dovrà risultare d<strong>al</strong> giorn<strong>al</strong>e dei lavori e d<strong>al</strong> registro dei getti.<br />

37.3.4 Conservazione.<br />

Dovrà essere effettuata in loc<strong>al</strong>i asciutti, approntati a cura dell'App<strong>al</strong>tatore, e su tavolati in legname; più idoneamente lo stoccaggio<br />

sarà effettuato in adeguati "s<strong>il</strong>os".<br />

Art.38 GESSI PER EDILIZIA<br />

Ottenuti <strong>per</strong> frantumazione, cottura e macinazione di pietra da gesso, dovranno presentarsi <strong>per</strong>fettamente asciutti, di recente cottura,<br />

di fine macinazione, scevri di materie eterogenee e senza parti <strong>al</strong>terate <strong>per</strong> estinzione spontanea. Dovranno inoltre corrispondere, <strong>per</strong><br />

caratteristiche fisiche, meccaniche e chimiche, <strong>al</strong>le norme UNI 6782-73.<br />

I gessi dovranno essere approvvigionati in sacchi sig<strong>il</strong>lati di idoneo materi<strong>al</strong>e, riportanti <strong>il</strong> nominativo del produttore e la qu<strong>al</strong>ità del<br />

gesso contenuto. La conservazione dovrà essere effettuata con tutti gli accorgimenti atti ad evitare degradazioni da umido.<br />

Art.39 MATERIALI LATERIZI<br />

39.0 GENERALITÀ<br />

I laterizi di qu<strong>al</strong>siasi tipo, forma e dimensioni (pieni, forati e <strong>per</strong> co<strong>per</strong>ture) dovranno nella massa essere scevri da sassolini e da<br />

<strong>al</strong>tre impurità; avere forma regolare, facce lisce e spigoli sani; presentare <strong>al</strong>la frattura (non vetrosa) grana fine, compatta ed uniforme; essere<br />

sonori <strong>al</strong>la <strong>per</strong>cussione, assorbire acqua <strong>per</strong> immersione ed asciugarsi <strong>al</strong>l'aria con sufficiente rapidità; non sf<strong>al</strong>darsi o sfiorire sotto la influenza<br />

degli agenti atmosferici (anche in zone costiere) e di soluzione s<strong>al</strong>ine; non screpolarsi <strong>al</strong> fuoco ed <strong>al</strong> gelo; avere resistenza adeguata,<br />

colore omogeneo e giusto grado di cottura; non contenere sabbia con s<strong>al</strong>i di soda o potassio, avere forma geometrica precisa ed infine<br />

un contenuto di solfati <strong>al</strong>c<strong>al</strong>ini t<strong>al</strong>i che <strong>il</strong> tenore di SO3 sia ¾ 0,05%.<br />

Per la definizione delle categorie, dei requisiti e delle prove si farà riferimento <strong>al</strong>le norme UNI di seguito riportate.<br />

39.1 MATTONI PIENI E SEMIPIENI, MATTONI E BLOCCHI FORATI PER MURATURE<br />

Dovranno corrispondere, <strong>per</strong> quanto riguarda categorie, requisiti e prove <strong>al</strong>la norma UNI 5632-65.<br />

Dovranno inoltre avere facce piane e spigoli regolari, essere esenti da screpolature, fessure e cavità, ed avere su<strong>per</strong>fici atte <strong>al</strong>l'adesione<br />

delle m<strong>al</strong>te.<br />

I mattoni da paramento dovranno presentare in modo particolare regolarità di forma, integrità su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e e sufficiente uniformità<br />

di colore <strong>per</strong> l'intera partita; la categoria non dovrà essere inferiore <strong>al</strong>la 3^.<br />

39.2 BLOCCHI FORATI PER SOLAI<br />

Si farà riferimento <strong>al</strong>la UNI 5631-65 (Tipi e dimensioni) che prevede 3 tipi (A - volterrane; B - a soletta mista; C - a soletta in cotto)<br />

e 12 formati unificati (interasse: i= 33 - 40 - 50 cm; <strong>al</strong>tezza: h= 12 - 16 - 20 - 24 cm). Esempio di designazione: Blocco B 40x20 UNI 5631-<br />

65.<br />

Per i requisiti e le prove si farà riferimento <strong>al</strong>la UNI 5633-65. I blocchi di tipo B e C dovranno essere conformati in modo che nei<br />

solai in o<strong>per</strong>a sia assicurata con continuità la trasmissione degli sforzi di compressione d<strong>al</strong>l'uno <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tro elemento.<br />

La resistenza a compressione, riferita <strong>al</strong>la sezione netta delle pareti e dei setti, dovrà risultare: - non inferiore a 200 Kgf/cmq <strong>per</strong> i<br />

blocchi di tipo A UNI 5631-65 - non inferiore a 350 Kgf/cmq <strong>per</strong> i blocchi di tipo B e C UNI 5631-65.<br />

Dovranno infine essere rispettate le norme di cui <strong>al</strong> punto 5, Parte 1^, del D.M. 16 giugno 1976.<br />

39.3 TAVELLE E TAVELLONI<br />

Si farà riferimento <strong>al</strong>le UNI 2105 ed 2106 (Tipi e dimensioni) ed <strong>al</strong>la UNI 2107 (Requisiti e prove).<br />

39.4 TEGOLE PIANE E TEGOLE CURVE<br />

Si farà riferimento <strong>al</strong>le UNI 2619, UNI 2620 (Dimensioni) ed <strong>al</strong>le UNI 2621 (Requisiti e prove).<br />

39.5 PIANELLE<br />

Si farà riferimento <strong>al</strong>la UNI 2622 che prevede due formati unificati (20x20 e 25x12,5) con spessori di 1,2 o 2 cm a seconda che<br />

siano traf<strong>il</strong>ate o pressate.<br />

Le pianelle traf<strong>il</strong>ate dovranno potersi separare fac<strong>il</strong>mente, senza rom<strong>per</strong>si, battendole sulle teste col f<strong>il</strong>o di martellina. I requisiti di<br />

resistenza <strong>al</strong>l'urto, <strong>al</strong>la flessione, <strong>al</strong>l'usura, <strong>al</strong>le basse tem<strong>per</strong>ature ed i rispettivi metodi di prova, saranno conformi <strong>al</strong>le vigenti norme di legge<br />

<strong>per</strong> l'accettazione dei materi<strong>al</strong>i di pavimentazione.<br />

Art.40 MATERIALI CERAMICI<br />

40.0 GENERALITÀ<br />

Formati con un impasto <strong>il</strong> cui ingrediente fondament<strong>al</strong>e è l'arg<strong>il</strong>la (bianca o natur<strong>al</strong>mente colorata).<br />

40.1 TERRECOTTE - FAENZE - MAIOLICHE<br />

Prodotti di cottura delle arg<strong>il</strong>le plastiche natur<strong>al</strong>mente colorate (ferruginose), assumenti colore rosso, rosa o gi<strong>al</strong>lo chiaro, le terrecotte<br />

presenteranno la pasta porosa, e di fattura poco omogenea, sonora <strong>al</strong> martello ed intaccab<strong>il</strong>e d<strong>al</strong>la punta di acciaio. Punto di fusione<br />

1000°C.<br />

Le faenze avranno la stessa natura delle terrecotte d<strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i differiranno <strong>per</strong> un maggior grado di affinamento e <strong>per</strong> <strong>il</strong> rivestimento<br />

vetroso.<br />

Le maioliche saranno identiche <strong>al</strong>le faenze d<strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i differiranno solo <strong>per</strong>ché <strong>il</strong> rivestimento, dello spessore di 0,5 mm colorato<br />

mediante ossidi met<strong>al</strong>lici, non lascerà trasparire <strong>il</strong> colore dell'impasto.<br />

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I controlli di cantiere accerteranno la qu<strong>al</strong>ità, la forma e la dimensione dei prodotti, l'assenza di deformazioni, la sonorità nonché la<br />

mancanza di screpolature nella pasta; <strong>per</strong> le faenze e le maioliche la continuità ed omogeneità <strong>della</strong> vetrina o del rivestimento.<br />

40.2 TERRAGLIE<br />

In conformità <strong>al</strong>la UNI 4542 si distingueranno in forti (porcellana opaca, steingut, faince fine) e dolci (faince ordinarie) a seconda<br />

che la massa sia limitatamente o fortemente porosa.<br />

I controlli in cantiere accerteranno in particolar modo la qu<strong>al</strong>ità del rivestimento.<br />

40.3 GRES ORDINARIO<br />

40.3.0 Gener<strong>al</strong>ità<br />

Si classificano tra i grès ordinari tutti i materi<strong>al</strong>i ottenuti da arg<strong>il</strong>le plastiche natur<strong>al</strong>i, ferruginose, eventu<strong>al</strong>mente con aggiunta di<br />

s<strong>il</strong>ice od arg<strong>il</strong>la refrattaria, cotti a tem<strong>per</strong>ature tra i 1000 e 1400°C, rico<strong>per</strong>ti o no da vetrina.<br />

La pasta, di colore rosso o bruno, dovrà presentare: struttura omogenea, dura e compatta, con principio di vetrificazione, non<br />

sc<strong>al</strong>fib<strong>il</strong>e con l'acciaio; <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità nulla; potere di assorbimento di acqua inferiore <strong>al</strong> 4%, frattura liscia. Le su<strong>per</strong>fici dovranno essere esenti<br />

da screpolature, lesioni o deformazioni; la verificazione dovrà presentarsi omogenea, continua e con assenza di opacità.<br />

40.3.1 Tubazioni.<br />

Sarà ammessa una tolleranza dell'1% (1^ scelta) o del 2% (2^ scelta) sia nella ov<strong>al</strong>izzazione, che nello scostamento <strong>della</strong> rett<strong>il</strong>ineità.<br />

Dovrà intendersi comunque che, ove non espressamente specificato, i materi<strong>al</strong>i dovranno essere sempre forniti, di 1^ scelta.<br />

40.3.2 Piastrelle <strong>per</strong> pavimenti.<br />

Formate con arg<strong>il</strong>le comuni, pressate, cotte a 1.000 - 1.150°C fino ad ottenere una buona greificazione, presenteranno un coefficiente<br />

di abrasione (<strong>al</strong> tribometro) non su<strong>per</strong>iore a 4 mm. una resistenza a compressione di 2500 Kgf/cmq ed una assoluta im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità,<br />

<strong>per</strong> 24 ore, sotto una colonna di acqua di 50 mm.<br />

40.4 GRES CERAMICI E GRES PORCELLANATI<br />

40.4.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Si classificano tra i grès ceramici e porcellanati i materi<strong>al</strong>i ottenuti da miscele di caolino, arg<strong>il</strong>la plastica, quarzo e feldspati, cotte a<br />

tem<strong>per</strong>ature di 1.220 - 1.400°C, verniciate o meno. Le vernici saranno ottenute <strong>per</strong> vetrificazione di s<strong>al</strong>i a base di piombo e feldspati. Colore<br />

<strong>della</strong> pasta: bianca e gi<strong>al</strong>lognola e rossa oppure colorata con ossidi met<strong>al</strong>lici; colore dello sm<strong>al</strong>to: bianco, oppure colorato a seconda dei s<strong>al</strong>i<br />

impiegati.<br />

I materi<strong>al</strong>i di cui <strong>al</strong> presente titolo presenteranno elevata durezza (non inferiore <strong>al</strong> 7° posto, sc<strong>al</strong>a di Mohs), <strong>per</strong>fetta im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità<br />

e resistenza <strong>al</strong> gelo, in<strong>al</strong>terab<strong>il</strong>ità agli acidi, resistenza a compressione non inferiore a 2.500 Kgf/cmq.<br />

I controlli di cantiere accerteranno la forma e le dimensioni dei pezzi, la regolarità delle su<strong>per</strong>fici e degli sm<strong>al</strong>ti, la sonorità, l'assenza<br />

di deformazioni di cottura, la durezza.<br />

40.4.1 Prodotti di grès ceramico <strong>per</strong> fognature.<br />

Sia le tubazioni che i pezzi speci<strong>al</strong>i, i fondi fogna e le mattonelle dovranno presentare impasto omogeneo, compatto anche in frattura,<br />

ben vetrificato, senza incrinature, difetti od as<strong>per</strong>ità, suono met<strong>al</strong>lico, colore uniforme, ottima cottura. Sulle dimensioni nomin<strong>al</strong>i lineari<br />

dei manufatti sarà ammessa una tolleranza del ± 5%. Per tubi dritti lo scostamento <strong>della</strong> rett<strong>il</strong>ineità, precedentemente definito, non dovrà<br />

su<strong>per</strong>are l'1%.<br />

Dovranno comunque essere rispettate le norme UNICERAB 03 dell'1 dicembre 1967.<br />

40.4.2 Materi<strong>al</strong>i di grès porcellanato.<br />

Detto anche "fire-clay" <strong>il</strong> grès porcellanato, in accordo <strong>al</strong>la UNI 4542, dovrà essere composto da tre parti:<br />

- anima : preparata con chamotte di arg<strong>il</strong>la ed arg<strong>il</strong>la refrattaria;<br />

- inglobbo: costituito da caolino, quarzo e feldspato;<br />

- vetrina : costituita da s<strong>il</strong>ico-<strong>al</strong>luminati di sodio, potassio, c<strong>al</strong>cio,etc.<br />

Il tutto sottoposto ad unica cottura a 1.250 - 1.300°C in modo da ottenere una massa omogenea e vetrificata. Al controllo di cantiere<br />

i manufatti dovranno risultare sonori <strong>al</strong>la <strong>per</strong>cussione e con lo sm<strong>al</strong>to privo di peli, cav<strong>il</strong>lature, grumi e difetti in genere.<br />

40.4 PORCELLANA DURA<br />

Detta anche "vitreous-china" la porcellana dura, in accordo <strong>al</strong>la UNI 4542 sarà composta da una massa di caolino (esente da ferro<br />

e carbonato), arg<strong>il</strong>la da impasto, quarzo e feldspati sodico-potassici e da una vetrina costituita come in precedenza. Il tutto sottoposto ad<br />

unica cottura a 1.280 - 1.300°C od a una cottura doppia <strong>della</strong> massa <strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura suddetta e <strong>della</strong> vetrina a circa 1.200°C.<br />

La pasta dovrà presentarsi <strong>per</strong>fettamente bianca, non porosa, im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e e di durezza su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong>l'acciaio. I controlli di cantiere<br />

verificheranno l'assenza di deformazioni di cottura, le dimensioni, la sonorità, la durezza e la <strong>per</strong>fezione delle su<strong>per</strong>fici sm<strong>al</strong>tate.<br />

Art.41 MATERIALI FERROSI<br />

41.0 GENERALITÀ<br />

I materi<strong>al</strong>i ferrosi da impiegare nei lavori dovranno essere esenti da scorie, soffiature, s<strong>al</strong>dature, paglie e da qu<strong>al</strong>siasi <strong>al</strong>tro difetto<br />

apparente o latente di fusione, laminazione, prof<strong>il</strong>atura, fucinatura e sim<strong>il</strong>i.<br />

41.0.1 Designazione, definizione e classificazione.<br />

Si farà riferimento <strong>al</strong>le seguenti norme di unificazione:<br />

UNI EU-20 - Definizione e classificazione degli acciai<br />

UNI EU-27 - Designazione convenzion<strong>al</strong>e degli acciai<br />

UNI 4366 - Ghise gregge. Definizioni e classificazioni<br />

Come acciai si definiranno i materi<strong>al</strong>i ferrosi contenenti meno del 1,9%, di carbonio, limite che li separerà d<strong>al</strong>le ghise definite d<strong>al</strong>la UNI<br />

4366 sopra richiamata.<br />

La classificazione degli acciai, secondo la composizione chimica, comprenderà due classi (cl. I: acciai no legati; cl. II: acciai legati), le qu<strong>al</strong>i,<br />

secondo le caratteristiche d'impiego, si divideranno in tre tipi (acciai di base di qu<strong>al</strong>ità e speci<strong>al</strong>i). La designazione verrà convenzion<strong>al</strong>mente<br />

effettuata mediante simboli letter<strong>al</strong>i e numerici esprimenti <strong>al</strong>cune caratteristiche di base (fisiche, chimiche e tecnologiche particolari) e, in<br />

caso di necessità, caratteristiche complementari.<br />

Per la simboleggiatura, gli acciai saranno suddivisi in due gruppi princip<strong>al</strong>i:<br />

Gruppo I: acciai designati partendo d<strong>al</strong>le loro caratteristiche meccaniche ed acciai designati partendo d<strong>al</strong>l'impiego.<br />

Gruppo II: acciai designati partendo d<strong>al</strong>la loro composizione chimica.<br />

41.0.2 Qu<strong>al</strong>ità, prescrizione e prove.<br />

Per i materi<strong>al</strong>i ferrosi saranno rispettate le norme di unificazione contenute negli argomenti e nei sub-argomenti di cui <strong>al</strong>la seguente<br />

classifica decim<strong>al</strong>e UNI:<br />

- C.D.U. 669.1/.8:620.11/.17 - Prove dei materi<strong>al</strong>i met<strong>al</strong>lici.<br />

(sub-argomenti: prove degli acciai - Prove dei f<strong>il</strong>i di acciaio - Prove delle lamiere, nastri e prof<strong>il</strong>ati di acciaio - Prove dei tubi di acciaio)<br />

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- C.D.U. 669.13/.15 - Ghisa, ferroleghe, acciai.<br />

(sub-argomenti: Ghise - Ferroleghe - Definizione, classificazione e designazione degli acciaiai - Acciai - Acciai <strong>per</strong> getti).<br />

41.0.3 Prodotti di acciaio.<br />

Saranno rispettate le norme contenute nell'argomento e relativi sub-argomento di cui <strong>al</strong>la seguente classifica decim<strong>al</strong>e UNI: -<br />

C.D.U. 669.14/.15.002.62/.64 - Sem<strong>il</strong>avorati e prodotti in acciaio.<br />

41.1 ACCIAI PER CEMENTO ARMATO<br />

41.1.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Dovranno rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong> D.M. 26 marzo 1980 (e successive modifiche ed integrazioni) riportate le "Norme<br />

tecniche <strong>per</strong> la esecuzione delle o<strong>per</strong>e in cemento armato norm<strong>al</strong>e e precompresso e <strong>per</strong> le strutture met<strong>al</strong>liche".<br />

Gli acciai dovranno essere esenti da difetti t<strong>al</strong>i da pregiudicarne l'impiego, qu<strong>al</strong>i incisioni, ossidazioni, corrosioni, lesioni, untuosità<br />

ed in genere rico<strong>per</strong>tura da sostanze che possano ridurne sensib<strong>il</strong>mente l'aderenza <strong>al</strong> conglomerato.<br />

41.1.1 Acciai <strong>per</strong> barre tonde lisce ad aderenza migliorata.<br />

Per le condizioni tecniche gener<strong>al</strong>i di fornitura si applica la norma UNI 5447-64.<br />

Il prelievo dei campioni ed i metodi di prova saranno effettuati secondo la UNI 6407-69 s<strong>al</strong>vo quanto stab<strong>il</strong>ito <strong>al</strong> punto 2.2.8.1.,<br />

parte I^, del Decreto citato.<br />

Per l'accertamento delle proprietà meccaniche v<strong>al</strong>e quanto indicato <strong>al</strong>le UNI 556, UNI 564 ed UNI 6407-69, s<strong>al</strong>vo indicazioni contrarie<br />

o complementari.<br />

Gli acciai ad aderenza migliorata, caratterizzati d<strong>al</strong> diametro <strong>della</strong> barra tonda equipesante, dovranno possedere le caratteristiche<br />

parzi<strong>al</strong>mente indicate nella seguente tabella:<br />

Acciai <strong>per</strong> barre ad aderenza migliorata. Proprietà meccaniche<br />

Designazione del tipo di acciaio Fe B 38K Fe B 44K<br />

Tensione caratteristica di snervamento fyk N/mmq (kgf/mmq) = 375 (= 38) = 430 (= 44)<br />

Tensione caratteristica di rottura ftk N/mmq (kgf/mmq) = 450 (= 46) = 540 (= 55)<br />

Allungamento A5 % = 14 = 12<br />

Le barre inoltre dovranno su<strong>per</strong>are con esito positivo prove di aderenza (secondo <strong>il</strong> metodo "Beam test") da eseguire presso un<br />

laboratorio uffici<strong>al</strong>e con le mod<strong>al</strong>ità specificate d<strong>al</strong>la norma CNR - UNI 10020-71.<br />

Per i controlli sulle barre di armature si richiama quanto riportato ai punti 2.2.8.2. e 2.2.8.3. Parte I^, delle "Norme tecniche". Il<br />

controllo in cantiere sarà obbligatorio <strong>per</strong> gli acciai non controllati in stab<strong>il</strong>imento, facoltativo <strong>per</strong> gli <strong>al</strong>tri.<br />

41.1.2 Acciaio in f<strong>il</strong>i lisci o nervati.<br />

I f<strong>il</strong>i lisci o nervati di acciaio traf<strong>il</strong>ato di diametro compreso fra i 4 e 12 mm, dovranno corrispondere, <strong>per</strong> l'impiego nel cemento armato,<br />

<strong>al</strong>le proprietà indicate nel prospetto 3 di cui <strong>al</strong> punto 2.2.4.,Parte I^, delle "Norme tecniche".<br />

41.1.3 Reti di acciaio elettros<strong>al</strong>date.<br />

Dovranno avere f<strong>il</strong>i elementari di diametro compreso fra i 4 e 12 mm e rispondere <strong>al</strong>tresì <strong>al</strong>le caratteristiche riportate nel prospetto<br />

4 di cui <strong>al</strong> punto 2.2.5, Parte 1^, delle "Norme tecniche".<br />

41.1.4 Acciai <strong>per</strong> cemento armato precompresso.<br />

Gli acciai <strong>per</strong> armature da precompressione potranno essere forniti in rotoli (f<strong>il</strong>i, trecce, trefoli), su bobine (trefoli) ed in fasci (barre).<br />

I f<strong>il</strong>i dovranno essere forniti in rotoli di diametro t<strong>al</strong>e che, <strong>al</strong>l'atto dello svolgimento, <strong>al</strong>lungati <strong>al</strong> suolo su un tratto di 10 mt., non presentino<br />

curvatura con freccia su<strong>per</strong>iore a 400 mm; <strong>il</strong> produttore dovrà indicare <strong>il</strong> diametro minimo di avvolgimento.<br />

Ciascun rotolo di f<strong>il</strong>o (liscio, ondulato, con impronte) dovrà essere esente da s<strong>al</strong>dature. Sono ammesse le s<strong>al</strong>dature sui f<strong>il</strong>i componenti<br />

le trecce se effettuate prime <strong>della</strong> traf<strong>il</strong>atura; <strong>per</strong> i trefoli sono ammesse s<strong>al</strong>dature anche durante l'o<strong>per</strong>azione di cordatura, purché le<br />

s<strong>al</strong>dature siano opportunamente distanziate e sf<strong>al</strong>sate.<br />

Dovranno comunque essere rispettate le prescrizioni di cui <strong>al</strong> punto 2.3, Parte 1^, delle "Norme tecniche", nonché le <strong>al</strong>tre disposizioni<br />

che, in materia, venissero successivamente emanate.<br />

41.2 ACCIAI PER STRUTTURE METALLICHE<br />

I materi<strong>al</strong>i da impiegare in t<strong>al</strong>i tipi di strutture dovranno rispettare le prescrizione contenute nella Parte 2^ delle norme tecniche di<br />

cui <strong>al</strong> D.M. 26 marzo 1980, più volte richiamato, con le eventu<strong>al</strong>i successive modifiche ed integrazioni.<br />

Gli acciai da impiegare, di uso gener<strong>al</strong>e laminati a c<strong>al</strong>do, in prof<strong>il</strong>ati, barre, larghi piatti, lamiere e prof<strong>il</strong>ati cavi (anche tubi s<strong>al</strong>dati<br />

provenienti da nastro laminato a c<strong>al</strong>do) dovranno essere del tipo Fe 360 (Fe 37), del tipo Fe 430 (Fe 44) o del tipo Fe 510 (Fe 52) definiti,<br />

<strong>per</strong> le caratteristiche meccaniche <strong>al</strong> punto 2.1.1 <strong>della</strong> Parte 2^ di che trattasi. Tra gli acciai dei tipi indicati rientrano <strong>per</strong>tanto gli acciai Fe 37,<br />

Fe 42 e Fe 52 dei gradi B, C, D <strong>della</strong> UNI 7070-72. Rientrano anche <strong>al</strong>tri tipi di acciai purché rispondenti <strong>al</strong>le caratteristiche indicate nel prospetto<br />

2-1 citato. Per i prof<strong>il</strong>ati cavi, oltre agli acciai Fe 360, Fe 430 e Fe 510 nei gradi B, C, D delle UNI 7806 e 7810, rientrano, anche <strong>al</strong>tri<br />

tipi purché rispondenti <strong>al</strong>le caratteristiche di cui <strong>al</strong> prospetto 2-11 del punto 2.1.1.2 delle "Norme Tecniche".<br />

41.3 PROFILATI, BARRE E LARGHI PIATTI DI USO GENERALE<br />

Saranno conformi <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>la seguente norma di unificazione UNI 7070-72 Prodotti finiti di acciaio di uso gener<strong>al</strong>e<br />

laminati a c<strong>al</strong>do. Prof<strong>il</strong>ati, laminati mercant<strong>il</strong>i, larghi piatti, lamiere e nastri larghi aventi spessore = 3 mm.<br />

Le su<strong>per</strong>fici dei laminati dovranno essere esenti da cretti, scaglie, paglie, ripiegature, cricche od <strong>al</strong>tri difetti t<strong>al</strong>i che ne possano<br />

pregiudicare ragionevolmente le possib<strong>il</strong>ità d'impiego. Sarà tollerata la presenza di lievi sporgenze o rientranze, di leggere rigature e vaiolature,<br />

purché non venga su<strong>per</strong>ata la tolleranza in meno prescritta sullo spessore.<br />

41.4 LAMIERE DI ACCIAIO<br />

Le lamiere di spessore maggiore od ugu<strong>al</strong>e a 3 mm saranno conformi <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>ità e caratteristiche, <strong>al</strong>le norme e prescrizioni <strong>della</strong><br />

UNI 7070-72.<br />

Le lamiere di spessore minore di 3 mm saranno conformi <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>la seguente norma di unificazione:<br />

UNI 6659-70 - Lamiere sott<strong>il</strong>i di acciaio non legato laminato a c<strong>al</strong>do. Qu<strong>al</strong>ità, prescrizioni e prove.<br />

41.5 LAMIERE ZINCATE<br />

41.5.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Fornite in fogli, rotoli od prof<strong>il</strong>ati vari <strong>per</strong> lavorazione dopo zincatura, le lamiere zincate avranno come base acciaio non legato,<br />

piatto, laminato a freddo. Qu<strong>al</strong>ità e tolleranze saranno conformi <strong>al</strong>la UNI 5753-75 con la prescrizione che, s<strong>al</strong>vo diversa specifica, la base<br />

sarà costituita da lamiera Fe KP GZ UNI 5753-75. Per gli impianti struttur<strong>al</strong>i la lamiera dovrà essere invece <strong>al</strong>meno di categoria Fe 34 GZ<br />

UNI 5753-75.<br />

La zincatura dovrà essere effettuata <strong>per</strong> immersione a c<strong>al</strong>do nello zinco <strong>al</strong>lo stato fuso; questo sarà di prima fusione, <strong>al</strong>meno del<br />

tipo ZN A 98, 25 UNI 2013-74.<br />

Con riguardo <strong>al</strong> procedimento di zincatura questo potrà essere del tipo norm<strong>al</strong>e a bagno continuo o discontinuo (più idoneamente<br />

indicato quest'ultimo <strong>per</strong> manufatti lavorati prezincatura e <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i si rimanda <strong>al</strong>la norma UNI 5744-66), o continuo Sendzimir.<br />

41.5.1 Lamiere zincate con bagno continuo o discontinuo a c<strong>al</strong>do.<br />

Avranno stato di zincatura conforme ai tipi indicati nel prospetto che segue con la prescrizione che, in nessun caso, la fornitura<br />

potrà prevedere manufatti con grado di zincatura inferiore a Z 275.<br />

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41.5.2 Lamiere zincate con procedimento continuo Sendzimir.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, <strong>per</strong> tutti i manufatti previsti in lamiera zincata qu<strong>al</strong>i co<strong>per</strong>ture, rivestimenti, infissi, serrande, gronde,<br />

converse, serbatoi di acqua etc., dovrà essere impiegata lamiera zincata trattata secondo <strong>il</strong> procedimento di zincatura continua Sendzimir,<br />

consentendo t<strong>al</strong>e procedimento, che prevede tra l'<strong>al</strong>tro la preventiva norm<strong>al</strong>izzazione dell'acciaio ed un'accurata preparazione delle su<strong>per</strong>fici,<br />

di ottenere una <strong>per</strong>fetta aderenza dello zinco <strong>al</strong>l'acciaio base e la formazione di uno strato di lega ferro-zinco molto sott<strong>il</strong>e ed uniforme.<br />

41.6 ACCIAIO INOSSIDABILE<br />

Caratterizzato da un contenuto di cromo su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 12%, dovrà presentare elevata resistenza <strong>al</strong>la ossidazione ed <strong>al</strong>la corrosione<br />

e rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>la presente norma unificata:<br />

UNI 6900-71 - Acciai legati speci<strong>al</strong>i inossidab<strong>il</strong>i resistenti <strong>al</strong>la corrosione ed <strong>al</strong> c<strong>al</strong>ore.<br />

Oltre <strong>al</strong>la classificazione UNI verrà abitu<strong>al</strong>mente usata anche la classificazione AISI (American Iron and Steel Institute). Per la<br />

designazione si farà riferimento <strong>al</strong>la UNI 5372-70, specificando che trattasi di acciai designati <strong>per</strong> composizione chimica dove x sta <strong>per</strong> "acciaio<br />

legato", <strong>il</strong> primo numero indica la <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e di carboni moltiplicata <strong>per</strong> 100, ed i numeri fin<strong>al</strong>i indicano i tenori degli elementi di lega in<br />

%.<br />

41.7 TUBI DI ACCIAIO<br />

41.7.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Per le condizioni tecniche gener<strong>al</strong>i di fornitura v<strong>al</strong>e la norma UNI 5447-64.<br />

I tubi saranno costituiti da acciaio non legato e dovranno corrispondere <strong>al</strong>la normativa gener<strong>al</strong>e di unificazione di seguito riportata:<br />

UNI 663 -68- Tubi senza s<strong>al</strong>datura di acciaio non legato - Tubi lisci <strong>per</strong> usi generici - Qu<strong>al</strong>ità prescrizioni e prove (Sostituita in parte da UNI<br />

7287-74).<br />

UNI 7091-72- Tubi s<strong>al</strong>dati di acciaio non legato - Tubi lisci <strong>per</strong> usi generici (Sostituita in parte da UNI 7288-74).<br />

UNI 7287-74- Tubi con estremità lisce, senza s<strong>al</strong>datura, di acciaio non legato, senza prescrizioni di qu<strong>al</strong>ità.<br />

UNI 7288-84- Tubi con estremità lisce, s<strong>al</strong>dati, di acciaio non legato, senza prescrizioni di qu<strong>al</strong>ità.<br />

Per la classificazione, i tubi senza s<strong>al</strong>datura UNI 663-68 verranno distinti, secondo <strong>il</strong> materi<strong>al</strong>e, <strong>il</strong> grado di precisione di lavorazione<br />

ed i requisiti particolari, in: tubi senza prescrizione di qu<strong>al</strong>ità (ex commerci<strong>al</strong>i: acciaio Fe 33), tubi di classe norm<strong>al</strong>e (Fe 35-1/45-1/55-<br />

1/52-1) e tubi di classe su<strong>per</strong>iore (Fe 35-2/45-2/55-2/52-2). I tubi dovranno risultare ragionevolmente dritti a vista e presentare sezione circolare<br />

entro le tolleranze prescritte; saranno privi di difetti su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i (interni ed esterni) che possano pregiudicarne l'impiego: è ammessa la<br />

loro eliminazione purché lo spessore non scenda sotto <strong>il</strong> minimo prescritto.<br />

I tubi ed i relativi pezzi speci<strong>al</strong>i dovranno avere la su<strong>per</strong>ficie interna ed esterna protetta con rivestimenti appropriati e specificati in<br />

Elenco. In ogni caso, qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> tipo di rivestimento, questo dovrà risultare omogeneo, continuo, ben aderente ed im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e.<br />

41.7.1 Tubi gas.<br />

Ove non diversamente disposto, saranno impiegati nelle norm<strong>al</strong>i inst<strong>al</strong>lazioni <strong>per</strong> condutture di acqua c<strong>al</strong>da e fredda, impianti di<br />

risc<strong>al</strong>damento, gas etc. I tubi potranno essere senza s<strong>al</strong>datura o s<strong>al</strong>dati e dovranno corrispondere <strong>al</strong>le prescrizioni delle seguenti norme di<br />

unificazione:<br />

UNI 3824-74 - Tubi senza s<strong>al</strong>datura o s<strong>al</strong>dati <strong>per</strong> f<strong>il</strong>ettature gas. Tubi serie norm<strong>al</strong>e.<br />

UNI 4148-74 - Idem. Tubi serie media.<br />

UNI 4149-74 - Tubi senza s<strong>al</strong>datura o s<strong>al</strong>dati <strong>per</strong> f<strong>il</strong>ettature gas. Tubi serie pesante.<br />

UNI 5191-70 - Avvitamenti <strong>per</strong> f<strong>il</strong>ettature gas su tubi e raccordi.<br />

Il materi<strong>al</strong>e sarà costituito, <strong>per</strong> i tubi senza s<strong>al</strong>datura, da acciaio Fe 33 con carico unitario di rottura a trazione di 33 - 53 Kgf/mmq<br />

(320 - 520 N/mmq). La tolleranza sarà del -12,5% sullo spessore e del ± 10% sul peso di ogni singolo tubo.<br />

41.8 GHISA<br />

41.8.1 Ghisa m<strong>al</strong>leab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> getti.<br />

Dovrà corrispondere <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> seguente norma di unificazione:<br />

UNI 3779-69 - Ghisa m<strong>al</strong>leab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> getti - Qu<strong>al</strong>ità prescrizioni e prove.<br />

I getti di ghisa m<strong>al</strong>leab<strong>il</strong>e dovranno potersi martellare, stirare, piegare e raddrizzare a freddo senza rom<strong>per</strong>si, dovranno avere spigoli<br />

vivi, essere esenti da soffiature, vaiolature e difetti in genere; la su<strong>per</strong>ficie sarà liscia e pulita.<br />

41.8.2 Ghisa a grafite sferoid<strong>al</strong>e <strong>per</strong> getti.<br />

Dovrà rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>la seguente norma di unificazione:<br />

UNI 4544-74 - Ghisa a grafite sferoid<strong>al</strong>e <strong>per</strong> getti. Qu<strong>al</strong>ità, prescrizioni e prove.<br />

41.8.3 Ghisa grigia <strong>per</strong> getti.<br />

Dovrà rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>la seguente norma di unificazione:<br />

UNI 5007-69 - Ghisa grigia <strong>per</strong> getti. Qu<strong>al</strong>ità, prescrizioni e prove. La ghisa dovrà essere di seconda fusione, a grana fine, grigia,<br />

compatta, esente da bolle, scorie, gocce fredde ed <strong>al</strong>tri difetti. Il materi<strong>al</strong>e dei getti dovrà essere compatto e lavorab<strong>il</strong>e <strong>al</strong>la lima ed <strong>al</strong>lo sc<strong>al</strong>pello<br />

in tutte le parti.<br />

I singoli pezzi dovranno riuscire <strong>per</strong>fetti di fusione a su<strong>per</strong>ficie liscia e dovranno essere accuratamente sbavati e liberati d<strong>al</strong>la<br />

sabbia di formazione. S<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, i getti dovranno essere di ghisa G 15 UNI 5007-69.<br />

41.8.4 Tubi di ghisa grigia o sferoid<strong>al</strong>e.<br />

I tubi saranno costituiti da ghisa di seconda fusione, centrifugata e ricotta, saranno esenti da difetti di lavorazione che ne possano<br />

pregiudicare la funzion<strong>al</strong>ità e la durata.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa indicazione, i tubi saranno catramati o bitumati a c<strong>al</strong>do sia internamente che esternamente e t<strong>al</strong>e strato protettivo,<br />

che dovrà risultare continuo e ben aderente, non dovrà pregiudicare i caratteri organolettici dell'acqua potab<strong>il</strong>e eventu<strong>al</strong>mente convogliata. I<br />

tubi in ghisa sferoid<strong>al</strong>e saranno rivestiti internamente, di norma, in m<strong>al</strong>ta cementizia centrifugata.<br />

Le giunzioni tra i vari tubi potranno essere di tipo rigido od elastico: in quest'ultimo caso le guarnizioni che verranno fornite con i<br />

tubi saranno fabbricate con gomme sintetiche resistenti sia <strong>al</strong>l'invecchiamento che <strong>al</strong>la corrosione. Per le tubazioni di ghisa norm<strong>al</strong>e (<strong>per</strong><br />

condotte) dovrà essere rispettata la seguente normativa:<br />

UNI 5336-69 - Tubi, raccordi e pezzi speci<strong>al</strong>i <strong>per</strong> condotte in pressione di ghisa grigia. Qu<strong>al</strong>ità, prescrizioni e prove.<br />

Tubi, raccordi e pezzi speci<strong>al</strong>i saranno prodotti con ghisa G 15 UNI 5007-69. La pressione di prova <strong>per</strong> tubi centrifugati sarà di 35<br />

Kgf/cmq fino a DN 600 nelle tre classi LA, A e B; oltre DN 600 sarà di 15-20-25 Kgf/cmq rispettivamente <strong>per</strong> le tre classi (le classi A e B indicano<br />

tubi con spessore maggiorato del 10% e del 20% sulla serie norm<strong>al</strong>e LA).<br />

Per tubi in ghisa sferoid<strong>al</strong>e, si farà riferimento <strong>al</strong> "<strong>Progetto</strong> di Norma UNSIDER n°915/XXIII" corrispondente <strong>al</strong>la norma di unificazione<br />

UNI 001 ed <strong>al</strong>le norme UNI da 002 a 0023.<br />

Le caratteristiche meccaniche <strong>per</strong> tutti i DN, saranno le seguenti: carico unitario di rottura a trazione non inferiore a 42 Kgf/mmq,<br />

<strong>al</strong>lungamento a rottura min.8%, durezza Brinel max 230 Kg/mmq.<br />

I tubi saranno provati idraulicamente in officina <strong>al</strong>la pressione di 60 Atm. (DN 60/300) , 50 Atm. 50 Atm. (DN 350/600) e 40 Atm.<br />

(DN 700/1250).<br />

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Art.42 METALLI DIVERSI<br />

42.0 GENERALITÀ<br />

Tutti i met<strong>al</strong>li da impiegare nelle costruzioni e le relative leghe dovranno essere <strong>della</strong> migliore qu<strong>al</strong>ità, ottimamente lavorati e scevri<br />

da ogni impurità o difetto che ne vizino la forma o ne <strong>al</strong>terino la resistenza e la durata.<br />

42.1 PIOMBO<br />

Dovrà corrispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>le seguenti norme di unificazione:<br />

UNI 3165 - Piombo - Qu<strong>al</strong>ità e prescrizioni.<br />

UNI 6450 - Laminati di piombo - Dimensioni, tolleranze e masse.<br />

Nella qu<strong>al</strong>ità norm<strong>al</strong>e (dolce o da gas) <strong>il</strong> piombo dovrà essere dutt<strong>il</strong>e, di colore grigio, br<strong>il</strong>lante <strong>al</strong> taglio ed insonoro <strong>al</strong>la <strong>per</strong>cussione.<br />

42.2 STAGNO E SUE LEGHE<br />

Dovranno essere conformi <strong>al</strong>la seguente normativa:<br />

UNI 3271 - Stagno - Qu<strong>al</strong>ità e prescrizioni.<br />

UNI 5539 - Leghe s<strong>al</strong>danti a base stagno-piombo <strong>per</strong> s<strong>al</strong>dature dolci.<br />

42.3 ZINCO<br />

Dovrà essere conforme <strong>al</strong>la seguente normativa:<br />

UNI 2013-74 - Zinco di prima fusione in pani - Qu<strong>al</strong>ità, prescrizioni e prove.<br />

UNI 2014 - Zinco B. Qu<strong>al</strong>ità e prescrizioni.<br />

Le lamiere (UNI 4201), i nastri (UNI 4202), i f<strong>il</strong>i ed i tubi dovranno avere su<strong>per</strong>fici lisce, regolari, prive di scaglie, rigature, vaiolature,<br />

corrosioni, striature etc.<br />

42.4 RAME E SUE LEGHE<br />

42.4.1 Rame.<br />

Dovrà essere conforme <strong>al</strong>la seguente normativa:<br />

5649-1^-71 - Rame - Tipi di rame non legato. Qu<strong>al</strong>ità, prescrizioni e prove.<br />

Per i tubi, oltre <strong>al</strong> D.P.R. 3 agosto 1968, n°1095 si farà, riferimento <strong>al</strong>le seguenti norme:<br />

UNI 2545 - Tubi di rame e di ottone senza s<strong>al</strong>datura - Qu<strong>al</strong>ità, prescrizioni e prove (sostituita in parte d<strong>al</strong>le UNI da 7268 a 7270-73).<br />

UNI 6507-69 - Tubi di rame senza s<strong>al</strong>datura <strong>per</strong> impianti idrotermo-sanitari - Dimensioni, prescrizioni e prove.<br />

I tubi dovranno essere fabbricati con rame CU-DHP; v<strong>al</strong>gono <strong>per</strong> le prove di trazione, <strong>al</strong>largamento e schiacciamento le UNI<br />

7268-73; 7269-69 e 7270-73.<br />

Lamiere, nastri e f<strong>il</strong>i saranno conformi <strong>al</strong>le UNI 3310/2^/3^/4^-72.<br />

42.4.2 Ottone.<br />

Si rimanda, <strong>per</strong> le prescrizioni, <strong>al</strong>le specifiche voci di fornitura previste con t<strong>al</strong>e materi<strong>al</strong>e.<br />

42.4.3 Bronzo <strong>per</strong> rubinetterie.<br />

Il bronzo <strong>per</strong> rubinetterie, raccordi ecc. da incassare nelle murature sarà conforme <strong>al</strong>la lega definitiva d<strong>al</strong>la UNI 7013/8^ - 72.<br />

42.5 ALLUMINIO E SUE LEGHE - ALLUMINIO ANODIZZATO<br />

42.5.1 Alluminio, leghe e prodotti.<br />

Saranno conformi <strong>al</strong>la normativa UNI contenuta nell'argomento di cui <strong>al</strong>la classifica decim<strong>al</strong>e C.D.U. 669-71 (Sub-argomenti: Alluminio<br />

- Leghe di <strong>al</strong>luminio da lavorazione plastica), e nell'argomento "Sem<strong>il</strong>avorati e prodotti di <strong>al</strong>luminio e sue leghe" di cui <strong>al</strong>la C.D.U.<br />

669.71.002.62/64.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, prof<strong>il</strong>ati e traf<strong>il</strong>ati saranno forniti in <strong>al</strong>luminio primario ALP 99,5 UNI 4507. Gli stessi materi<strong>al</strong>i dovranno<br />

presentare <strong>per</strong> tutta la loro lunghezza sezione costante, su<strong>per</strong>ficie regolare, senza scaglie, vaiolature, striature ed ammanchi di materia.<br />

Le lamiere non dovranno presentare sdoppiature né tracce di riparazione.<br />

42.5.2 Alluminio anodizzato.<br />

Dovrà risultare conforme <strong>al</strong>la seguente normativa di unificazione:<br />

UNI 4522-66 - Rivestimenti <strong>per</strong> ossidazione anodica dell'<strong>al</strong>luminio e sue leghe. Classificazione, caratteristiche e collaudo.<br />

Gli strati norm<strong>al</strong>izzati di ossido anodico saranno definiti mediante una sigla (OTO, BRI, ARP, ARS, ARC, IND, VET, rispettivamente<br />

<strong>per</strong> strato: ottico, br<strong>il</strong>lante, architettonico lucido, spazzolato, satinato, industri<strong>al</strong>e grezzo, vetroso), un numero che ne indica la classe di<br />

spessore e l'eventu<strong>al</strong>e indicazione <strong>della</strong> colorazione.<br />

Per gli strati architettonici la norma prevede quattro classi di spessore:<br />

- Classe 5: spessore strato min.5/1000 mm<br />

- Classe 10: spessore strato min.10/1000 mm<br />

- Classe 15: spessore strato min.15/1000 mm<br />

- Classe 20: spessore strato min.20/1000 mm<br />

Di queste la prima verrà impiegata in parti architettoniche <strong>per</strong> usi interni di non frequente manipolazione, la seconda <strong>per</strong> parti architettoniche<br />

esposte <strong>al</strong>l'atmosfera con manutenzione <strong>per</strong>iodica, la terza in parti esposte ad atmosfere industri<strong>al</strong>i o marine e la quarta, di tipo<br />

rinforzato, in atmosfere particolarmente aggressive. I materi<strong>al</strong>i da ossidazione anodica dovranno essere tra quelli previsti <strong>al</strong> punto 3. <strong>della</strong><br />

UNI 4522-66.<br />

Il materi<strong>al</strong>e da anodizzare od anodizzato dovrà essere accuratamente imb<strong>al</strong>lato e protetto d<strong>al</strong>l'umidità, da fumi o da spruzzi acidi<br />

od <strong>al</strong>c<strong>al</strong>ini. Il collaudo dell'ossido anodico sarà sempre eseguito, ove possib<strong>il</strong>e, su pezzi smontati, <strong>per</strong> partite ben definite ed in conformità<br />

<strong>al</strong>le norme UNI di cui <strong>al</strong>la C.D.U. 669.716.9.<br />

Art.43 LEGNAMI<br />

43.0 GENERALITÀ<br />

43.0.1 Nomenclatura, misurazione e cubatura.<br />

Per la nomenclatura delle specie legnose, sia di produzione nazion<strong>al</strong>e che d'importazione, si farà riferimento <strong>al</strong>le norme UNI<br />

2853-73, 2854 e 3917; <strong>per</strong> la nomenclatura dimension<strong>al</strong>e degli assortimenti <strong>al</strong>la UNI 3517; <strong>per</strong> la nomenclatura dei difetti <strong>al</strong>la UNI 3016; <strong>per</strong><br />

la misurazione e cubatura degli assortimenti <strong>al</strong>la UNI 3518.<br />

43.0.2 Requisiti in gener<strong>al</strong>e.<br />

I legnami da impiegare in o<strong>per</strong>e stab<strong>il</strong>i o provvisorie, di qu<strong>al</strong>unque essenza essi siano, dovranno rispondere a tutte le prescrizioni<br />

di cui <strong>al</strong> D.M. 30 ottobre 1912; saranno provvisti fra le più scelte qu<strong>al</strong>ità <strong>della</strong> categoria prescritta e non presenteranno difetti incompatib<strong>il</strong>i<br />

con l'uso cui sono destinati.<br />

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43.1 LEGNAMI DA CARPENTERIA DEFINITIVA<br />

Dovranno presentare carico di rottura a compressione norm<strong>al</strong>mente <strong>al</strong>le fibre non inferiore a 300 Kgf/cmq e carico di rottura a trazione<br />

par<strong>al</strong>lelamente <strong>al</strong>le fibre non inferiore a 700 Kgf/cmq.<br />

43.2 LEGNAMI PER SERRAMENTI<br />

Dovranno essere <strong>della</strong> migliore qu<strong>al</strong>ità ben stagionati (con <strong>al</strong>meno due anni di taglio) e provenire da <strong>al</strong>beri abbattuti in stagione<br />

propizia oppure essere sottoposti ad essiccazione artifici<strong>al</strong>e <strong>per</strong>fetta.<br />

Saranno natur<strong>al</strong>mente di prima scelta, di struttura a fibra compatta e resistente, privi di spaccature, sia in senso radi<strong>al</strong>e che circolare,<br />

sani, diritti, con colori e venature uniformi, esenti da nodi, cipollature, tarli ed <strong>al</strong>tri difetti. Il tavolame dovrà essere ricavato d<strong>al</strong>le tranci<br />

più diritte affinché le fibre non risultino mozzate d<strong>al</strong>la sega e si ritirino nelle connessure.<br />

Le essenze da usare dovranno essere in genere: dolci <strong>per</strong> i serramenti interni, resinose o forti <strong>per</strong> i serramenti esterni, pregiate od<br />

a grana fine <strong>per</strong> i serramenti di sicurezza.<br />

Gli elementi dovranno essere <strong>per</strong>fettamente tagliati, pi<strong>al</strong>lati e levigati e risultare dopo t<strong>al</strong>i o<strong>per</strong>azioni di dimensioni conformi ai disegni,<br />

particolari e dettagli di progetto od <strong>al</strong>le prescrizioni contrattu<strong>al</strong>i. In merito agli spessori, la quotazione dei disegni dovrà intendersi <strong>per</strong><br />

elementi finiti od ultimati, con le tolleranze sottoindicate, dovendo l'App<strong>al</strong>tatore provvedere legnami di spessore su<strong>per</strong>iore in modo da garantire<br />

quello richiesto a lavorazione ultimata:<br />

- Tolleranza sullo spessore: ± 0,5 mm.<br />

- Tolleranza sulla larghezza e lunghezza: ± 2 mm.<br />

43.3 LEGNAMI DA PAVIMENTI E RIVESTIMENTI<br />

43.3.1 Listoni in legno.<br />

Dovranno rispettare le prescrizioni <strong>della</strong> seguente norma di unificazione:<br />

UNI 13489 - Listoni in legno <strong>per</strong> pavimenti - Dimensioni e caratteristiche.<br />

Le essenze da usare dovranno essere <strong>per</strong>fettamente stagionate <strong>al</strong>l'aria oppure essiccate artifici<strong>al</strong>mente e prive di nodi cadenti,<br />

fenditure, marciumi, tasche di resina, tarlature. I listoni dovranno presentare accurata lavorazione agli incastri e faccia vista e fianchi lisci di<br />

pi<strong>al</strong>la.<br />

43.3.2 Tavolette di legno con incastro.<br />

Dovranno rispettare le prescrizioni <strong>della</strong> seguente norma di unificazione:<br />

UNI 4374 - Tavolette di legno <strong>per</strong> pavimenti con incastro. Dimensioni e caratteristiche.<br />

Le essenze da usare dovranno avere un tenore di umidità del 10- 12%. Le tavolette dovranno essere accuratamente lavorate e<br />

<strong>per</strong>mettere (nei tre tipi A, B e C) una <strong>per</strong>fetta unione fra loro.<br />

Le tavolette dovranno essere fornite nella qu<strong>al</strong>ità A di cui <strong>al</strong>la classifica UNI 4376.<br />

43.3.3 Tavolette di legno senza incastro.<br />

Dovranno rispettare le prescrizioni <strong>della</strong> seguente norma di unificazione:<br />

UNI 4375 - Tavolette di legno <strong>per</strong> pavimenti senza incastro. Dimensioni e caratteristiche.<br />

Potranno essere del tipo A (a tre lati pi<strong>al</strong>lati) del tipo B (a mosaico). Le tavolette tipo A dovranno presentare la faccia in vista ed i<br />

due fianchi lisci di pi<strong>al</strong>la, quelle di tipo B i due fianchi lisci di pi<strong>al</strong>la e le facce piane di sega. V<strong>al</strong>e, <strong>per</strong> la qu<strong>al</strong>ità, la prescrizione di cui <strong>al</strong> punto<br />

precedente.<br />

43.3.4 Perline di legno.<br />

Dovranno rispettare le prescrizioni <strong>della</strong> seguente norma di unificazione:<br />

UNI 4873 - Perline di legno semplici, a battuta.<br />

UNI 4874 - Perline di legno semplici, ad incastro.<br />

UNI 4875 - Perline di legno doppie, ad incastro.<br />

Il materi<strong>al</strong>e sarà gener<strong>al</strong>mente a fibratura lunga.<br />

43.4 COMPENSATI E PANIFORTI - LASTRE - PANNELLI<br />

43.4.1 Compensati e paniforti.<br />

Dovranno essere conformi <strong>per</strong> le definizioni, la composizione, le caratteristiche, la classificazione etc., <strong>al</strong>la normativa UNI da<br />

6467-69 a 6472-79. I paniforti potranno essere del tipo listellare o lamellare (in rapporto <strong>al</strong>la composizione dell'anima) con spessore di 13 /<br />

15 / 18 / 20 / 22 / 25 / 28 / 30 / mm.<br />

43.4.2 Lastre di agglomerato ligneo.<br />

Costituite da agglomerato di trucioli di legno, paglia o lana di legno, con coesivi miner<strong>al</strong>i, saranno conformi, <strong>per</strong> dimensioni, <strong>al</strong>la<br />

tabella <strong>della</strong> UNI 2087.<br />

43.4.3 Pannelli di fibre di legno.<br />

Dovranno rispettare le prescrizioni <strong>della</strong> seguente norma di unificazione:<br />

UNI 2088 - Pannelli di fibre di legno compressi - Spessori e tolleranze.<br />

UNI 2089 - Pannelli di fibre di legno soffici - Spessori e tolleranze.<br />

UNI 5062P - Pannelli di fibre di legno - Tipi e tolleranze.<br />

43.4.4 Pannelli di particelle di legno.<br />

Risponderanno <strong>per</strong> dimensioni, tolleranze e classificazione <strong>al</strong>le prescrizioni delle UNI 4866 e 4867. I pannelli saranno classificati,<br />

in rapporto <strong>al</strong>la massa volumica apparente, in leggeri (¾ 500 kg/mc) norm<strong>al</strong>i (500 - 700 Kg/mc) e pesanti (> 750 Kg/mc).<br />

Art.44 VETRI E CRISTALLI<br />

44.0 GENERALITÀ<br />

I vetri ed i crist<strong>al</strong>li dovranno essere, <strong>per</strong> le richieste dimensioni, di un solo pezzo, di spessore uniforme, di prima qu<strong>al</strong>ità, <strong>per</strong>fettamente<br />

incolori, trasparenti, privi di scorie, bolle, soffiature, ondulazioni, nodi, opacità lattiginose, macchie e qu<strong>al</strong>siasi <strong>al</strong>tro difetto.<br />

Dovranno rispondere inoltre <strong>al</strong>le prescrizioni delle seguenti norme di unificazione:<br />

UNI 5832-72 - Vetro piano - Termini e definizioni.<br />

UNI 6123-75 - Vetri piani - Vetri greggi.<br />

UNI 6486-75 - Vetri piani - Vetri lucidi tirati.<br />

UNI 6487-75 - Vetri piani - Crist<strong>al</strong>li lustri (lustrati e float).<br />

UNI 7142-72 - Vetri piani - Vetri tem<strong>per</strong>ati <strong>per</strong> ed<strong>il</strong>izia ed arredamento.<br />

UNI 7171-73 - Vetri piani - Vetri uniti <strong>al</strong> <strong>per</strong>imetro.<br />

UNI 7172-73 - Vetri piani - Vetri stratificati <strong>per</strong> ed<strong>il</strong>izia ed arredamento.<br />

UNI 7306-74 - Vetri prof<strong>il</strong>ati ad U.<br />

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44.1 VETRI PIANI<br />

44.1.1 Vetri lucidi tirati.<br />

La normativa considera una scelta corrente (<strong>per</strong> vetrazioni in o<strong>per</strong>e ed<strong>il</strong>izie <strong>per</strong> usi diversi, in tuta la gamma di spessori) ed una<br />

scelta selezionata (<strong>per</strong> vetrazioni pregiate, negli spessori nomin<strong>al</strong>i di 3, 4, 5, 6, 8, 10, 12 mm).<br />

Lo spessore di una lastra sarà quello risultante d<strong>al</strong>la media aritmetica degli spessori, misurati <strong>al</strong> centro dei quattro lati; in ogni caso<br />

<strong>il</strong> minimo ed <strong>il</strong> massimo spessore dovranno risultare compresi nelle tolleranze.<br />

Per la fornitura le lastre dovranno essere di scelta selezionata con i limiti di tolleranza fissati <strong>al</strong> punto 5.2 <strong>della</strong> UNI 6486-75.<br />

44.1.2 Crist<strong>al</strong>li lustri.<br />

S'intenderanno <strong>per</strong> t<strong>al</strong>i vetri piani colati e laminati di speci<strong>al</strong>e composizione ed affinaggio, con entrambe le facce rese, mediante<br />

trattamento appropriato, praticamente piane, par<strong>al</strong>lele e lustre.<br />

Le lastre di crist<strong>al</strong>lo avranno tolleranze di taglio contenute nel prospetto di cui <strong>al</strong> punto 4.2.2 <strong>della</strong> UNI 64 87-75. <strong>per</strong> la relativa<br />

idoneità si farà riferimento <strong>al</strong> punto 9 <strong>della</strong> stessa norma; campionamento ed accettazione dovranno rispondere inoltre <strong>al</strong>le indicazioni di cui<br />

<strong>al</strong> punto 10.<br />

44.1.3 Vetri greggi.<br />

Si intenderanno <strong>per</strong> t<strong>al</strong>i dei vetri pano colati e laminati le cui facce non avranno subìto <strong>al</strong>cuna lavorazione successiva, una od entrambe<br />

le facce essendo imprese con disegni o motivi ornament<strong>al</strong>i individuati da nomi e/o da numeri; ove t<strong>al</strong>i vetri abbiano particolare composizione<br />

ed affinaggio, saranno meglio definiti come crist<strong>al</strong>li greggi. Il vetro greggio dovrà essere esente da inclusioni opache di dimensioni<br />

od ubicazioni t<strong>al</strong>i da agevolare la rottura o nuocere esteticamente; dovrà <strong>al</strong>tresì essere esente da crepe, da planeità im<strong>per</strong>fetta, da difetti di<br />

disegno e da efflorescenze od irridiscenze. L’eventu<strong>al</strong>e armatura dovrà essere pulita, non deformata né smagliata e non dovrà affiorare in<br />

su<strong>per</strong>ficie.<br />

44.2 VETRI E CRISTALLI DI SICUREZZA<br />

Costituiti da vetri e crist<strong>al</strong>li tem<strong>per</strong>ati, retinati o stratificati dovranno rispondere, oltre <strong>al</strong>la normativa UNI richiamata nelle gener<strong>al</strong>ità,<br />

anche <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong> D.P.R. 29 maggio 1963, n°1497.<br />

44.2.1 Vetri e crist<strong>al</strong>li temprati.<br />

Ottenuti con particolare trattamento che induce negli strati di su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i tensioni <strong>per</strong>manenti di compressione.<br />

Per l'accertamento indiziario non probatorio dell'avvenuta tempra le lastre dovranno essere esaminate in luce polarizzata rett<strong>il</strong>inea<br />

sull'intera loro su<strong>per</strong>ficie.<br />

In ogni caso i vetri ed i crist<strong>al</strong>li piani temprati dovranno essere contrassegnati con marchi indeleb<strong>il</strong>i che ne garantiscono la provenienza.<br />

44.2.2 Vetri stratificati <strong>per</strong> ed<strong>il</strong>izia ed arredamento.<br />

Costituiti da due o più lastre di vetro piano s<strong>al</strong>date <strong>per</strong> l'intera su<strong>per</strong>ficie con l'interposizione di uno o più fogli di polivin<strong>il</strong>butirr<strong>al</strong>e,<br />

dovranno presentarsi <strong>per</strong>fettamente trasparenti ed inoltre stab<strong>il</strong>i <strong>al</strong>la luce, <strong>al</strong>l'invecchiamento e agli agenti atmosferici.<br />

Per le tolleranze sugli spessori, dimension<strong>al</strong>i e di forma, si rimanda ai punti 5.2 e 5.3 <strong>della</strong> UNI 7172-73.<br />

44.3 VETRI UNITI AL PERIMETRO<br />

Costituiti da pannelli prefabbricati formati con due o più lastre accoppiate (a mezzo di giunto met<strong>al</strong>lico s<strong>al</strong>dato o con adesivi e sig<strong>il</strong>lati)<br />

fra le qu<strong>al</strong>i è racchiusa aria o gas disidratati, dovranno presentare giunto d'accoppiamento assolutamente ermetico e di conseguenza<br />

nessuna traccia di polvere o di condensa sulle su<strong>per</strong>fici interne dei crist<strong>al</strong>li.<br />

Per i pannelli potranno essere richieste le prove del punto di rugiada inizi<strong>al</strong>e, <strong>della</strong> tenuta stagna inizi<strong>al</strong>e e dell'appannamento in<br />

conformità <strong>al</strong>la normativa di cui <strong>al</strong> punto 7 <strong>della</strong> UNI 7171-73. I pannelli dovranno essere garantiti d<strong>al</strong>la Ditta produttrice <strong>per</strong> non meno di<br />

dieci anni d<strong>al</strong>la data di collocazione.<br />

Art.45 MATERIALI PER PAVIMENTAZIONI<br />

45.0 GENERALITÀ<br />

Alcuni dei materi<strong>al</strong>i in argomento potranno essere usati, oltre che <strong>per</strong> pavimentazioni, anche <strong>per</strong> rivestimenti (grès rosso, grès fine<br />

porcellanato, materi<strong>al</strong>i res<strong>il</strong>ienti etc.). Anche in questo caso comunque dovrà essere rispettata, senza <strong>al</strong>cuna eccezione, la normativa di seguito<br />

riportata.<br />

45.0.1 Requisiti uffici<strong>al</strong>i.<br />

I materi<strong>al</strong>i <strong>per</strong> pavimentazioni ed in particolare pianelle di arg<strong>il</strong>la, mattonelle gresificate, lastre e quadrelle di marmo, mattonelle<br />

d'asf<strong>al</strong>to, oltre a possedere le caratteristiche riportate negli articoli relativi <strong>al</strong>le corrispondenti categorie di materi<strong>al</strong>i dovranno rispondere anche<br />

<strong>al</strong>le norme di accettazione. Le prove da eseguire <strong>per</strong> accertare la bontà dei materi<strong>al</strong>i di pavimentazione, in lastre o piastrelle, saranno<br />

<strong>al</strong>meno quelle di resistenza <strong>al</strong>la rottura <strong>per</strong> urto o <strong>per</strong> flessione, <strong>al</strong>l'usura <strong>per</strong> attrito radente o <strong>per</strong> getto di sabbia, la prova di gelività e, <strong>per</strong> i<br />

materi<strong>al</strong>i cementati a c<strong>al</strong>do, anche la prova d'impronta.<br />

45.1 MATTONELLE, MARMETTE E PIETRINI DI CEMENTO.<br />

45.1.0 Norme gener<strong>al</strong>i.<br />

Le mattonelle, le marmette ed i pietrini di cemento dovranno essere conformi, <strong>per</strong> dimensioni e caratteristiche, <strong>al</strong>le norme UNI da<br />

2623 a 2629. Dovranno <strong>al</strong>tresì risultare di ottima fabbricazione, di idonea compressione meccanica e di stagionatura non inferiore a tre mesi.<br />

Saranno ben c<strong>al</strong>ibrati, a bordi sani e piani e non dovranno presentare carie, né peli, né segni di distacco tra sottofondo e strato su<strong>per</strong>iore.<br />

La colorazione del cemento dovrà essere fatta con colori adatti, am<strong>al</strong>gamati ed uniformi.<br />

45.1.1 Mattonelle di cemento.<br />

Di spessore complessivo non inferiore a 18 mm, avranno uno strato su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e di assoluto cemento colorato di spessore costante<br />

non inferiore a 5 mm.<br />

45.1.2 Marmette e marmettoni di cemento.<br />

Le marmette avranno uno spessore complessivo non inferiore a 18 e 22 mm, <strong>per</strong> dimensioni di 20 e 25 cm di lato, mentre i marmettoni<br />

30x30 e 40x40 avranno spessori rispettivi non inferiori a 28 e 32 mm. Lo strato su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e, costituito da un impasto di cemento,<br />

polveri, graniglie e scaglie di marmo, avrà uno spessore non inferiore ad 1/3 dell'intero spessore dell'elemento.<br />

Le scaglie avranno assortimento 10/25, 15/30, 20/35 e 25/45 rispettivamente <strong>per</strong> elementi di lato 20, 25, 30 e 40 cm; dovranno<br />

essere dei colori richiesti ed accuratamente selezionati.<br />

I cementi saranno del tipo ad <strong>al</strong>ta resistenza o bianchi; l'impasto dovrà essere vibro-compresso, con pressione meccanica non<br />

inferiore a 150 Kgf/cmq. Tolleranza sulle dimensioni dei lati: +O,5/-1 mm.<br />

45.1.3 Pietrini di cemento.<br />

Potranno avere forma quadrata (25x25) e rettangolare(20x10 e 30x15).<br />

Nel formato minore (20x10) avranno spessore complessivo non inferiore a 15 mm costituito da due strati dei qu<strong>al</strong>i <strong>il</strong> su<strong>per</strong>iore, di<br />

assoluto cemento puro, colorato o meno, di spessore non inferiore a 5 mm; negli <strong>al</strong>tri due formati avranno spessore complessivo non inferiore<br />

a 5 mm <strong>per</strong> usi pedon<strong>al</strong>i ed a 8 mm <strong>per</strong> impieghi carrab<strong>il</strong>i. La su<strong>per</strong>ficie su<strong>per</strong>iore dei pietrini potrà essere richiesta liscia, bocciardata,<br />

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ugnata (25 o 100 bugne), sc<strong>al</strong>anata o ad impronte varie. Tolleranza sulle dimensioni come <strong>al</strong> punto precedente.<br />

45.2 PIASTRELLE DI GRES ROSSO<br />

Dovranno rispondere <strong>per</strong> caratteristiche e dimensioni, in aggiunta ai requisiti riportati <strong>al</strong>l'art.40, <strong>al</strong>la norma UNI 6506-69. Le piastrelle<br />

verranno fornite di regola in c<strong>al</strong>ibro 0, corrispondente <strong>al</strong>la dimensione nomin<strong>al</strong>e con tolleranza ±0,4 % sulla misura dei lati; ove nulla<br />

osti, comunque, potranno essere ammessi c<strong>al</strong>ibri progressivamente maggiori (designati 1,2,3,) <strong>della</strong> dimensione nomin<strong>al</strong>e o progressivamente<br />

minori (09, 08, 07).<br />

Le piastrelle dovranno essere di prima scelta, avere assorbimento d'acqua non maggiore del 4% <strong>della</strong> loro massa, resistenza a<br />

flessione non minore di 250 Kgf/cmq, resistenza <strong>al</strong> gelo, indice di resistenza <strong>al</strong>l'abrasione R non minore di 0,5, <strong>per</strong>dita di massa <strong>per</strong> attacco<br />

acido non maggiore del 9% e <strong>per</strong> attacco basico non maggiore del 16%.<br />

45.3 PIASTRELLE DI GRES CERAMICO (FINE PORCELLANATO)<br />

Formate con impasto di arg<strong>il</strong>le, caolini e quarzo con aggiunta di fondenti (gener<strong>al</strong>mente feldspati) saranno di colore bianco-avorio<br />

o colorate e dovranno rispondere, <strong>per</strong> dimensioni e prescrizioni, <strong>al</strong>la norma UNI 6872-71.<br />

Per <strong>il</strong> c<strong>al</strong>ibro v<strong>al</strong>e quanto detto in precedenza: le piastrelle dello stesso c<strong>al</strong>ibro potranno differire <strong>al</strong> massimo, fra i relativi lati, di<br />

±0,5 mm.<br />

Le piastrelle dovranno essere di prima scelta, avere assorbimento d'acqua non maggiore dello 0,1%, resistenza a flessione non<br />

minore di 350 Kgf/cmq, resistenza <strong>al</strong> gelo, indice di resistenza <strong>al</strong>l'abrasione non minore di 1, <strong>per</strong>dita di massa <strong>per</strong> attacco acidi non maggiore<br />

dello 0,5% e <strong>per</strong> attacco basico non maggiore del 15%.<br />

45.4 PIASTRELLE DI COTTO FORTE SMALTATO<br />

Prodotte nei formati 20x20, 30x30, 33x33 e 40x40, con su<strong>per</strong>ficie sm<strong>al</strong>tata, presenteranno assoluta regolarità di forma, spessore<br />

uniforme, <strong>per</strong>fetta aderenza degli sm<strong>al</strong>ti, im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità, nonché resistenza <strong>al</strong>le macchie, agli sb<strong>al</strong>zi termici, agli urti violenti, <strong>al</strong>le abrasioni<br />

ed agli aggressivi chimici.<br />

Il supporto, o biscotto, avrà caratteristiche intermedie tra la maiolica ed <strong>il</strong> grès rosso, con resistenza a flessione non inferiore a<br />

150 Kgf/cmq ed assorbimento d'acqua non maggiore del 15%. Lo sm<strong>al</strong>to sarà privo di scheggiature, fenditure, cav<strong>il</strong>li, fori, bolli, macchie e di<br />

durezza non inferiore <strong>al</strong> 6° grado Mohs.<br />

Le piastrelle saranno di prima scelta, di c<strong>al</strong>ibro nomin<strong>al</strong>e, con tolleranza sulle dimensioni dei lati di + 0,5/-1 mm.<br />

45.5 MATTONELLE D'ASFALTO<br />

Composte di polvere d'asf<strong>al</strong>to natur<strong>al</strong>e arricchita di bitume (puro ed in <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e dell'11%), di fibrette di armatura e pigmenti natur<strong>al</strong>i,<br />

compresse in forme a 250-300 atm. e risc<strong>al</strong>date a 150°C, dovranno avere forme <strong>per</strong>fettamente regolari, spigoli vivi, massa volumica<br />

non inferiore a 2.000 Kg/mc e resistenza <strong>al</strong>l'impronta di 0,5 - 0,6 mm.<br />

45.6 PAVIMENTI RESILIENTI<br />

45.6.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> tipo di materi<strong>al</strong>e impiegato, t<strong>al</strong>i pavimenti dovranno essere resistenti <strong>al</strong>l'usura ed <strong>al</strong> deterioramento, nonché<br />

<strong>al</strong>l'acqua, ai detersivi, <strong>al</strong>le cere ed <strong>al</strong>le norm<strong>al</strong>i sollecitazioni meccaniche; dovranno inoltre risultare resistenti <strong>al</strong> fuoco, autoestinguenti, non<br />

propaganti fiamma ed atossici. I colori dovranno risultare stab<strong>il</strong>i <strong>al</strong>la luce, uniformi e continui nell'intero spessore.<br />

45.6.1 Linoleum.<br />

Costituito con impasto di legante oleoresinoso a base di olio di lino, resine speci<strong>al</strong>i, farine di sughero , di legno e di coloranti, c<strong>al</strong>andrato<br />

su tela juta ed essiccato a c<strong>al</strong>do, dovrà corrispondere <strong>per</strong> ton<strong>al</strong>ità di colori, disegno, tipologia, <strong>al</strong>le prescrizioni di Elenco ed ai campioni<br />

prescelti e presentare inoltre su<strong>per</strong>ficie liscia, priva di discontinuità, striature, macchie e screpolature; dovrà possedere una stagionatura<br />

non inferiore a 4 mesi ed uno spessore non inferiore a 2,5 mm, con tolleranza del - 5%.<br />

La massa del linoleum dovrà essere <strong>al</strong>meno di 1,2 Kg/mq <strong>per</strong> m<strong>il</strong>limetro di spessore e verrà determinata su provini quadrati di 50<br />

cm di lato con pesature approssimate <strong>al</strong> grammo.<br />

La stab<strong>il</strong>ità del colore dovrà essere non inferiore <strong>al</strong> n°5 <strong>della</strong> sc<strong>al</strong>a dei bleu. Le mod<strong>al</strong>ità di esecuzione delle prove dovranno essere<br />

comunque conformi <strong>al</strong>le norme e prescrizioni del "Capitolato tecnico internazion<strong>al</strong>e <strong>per</strong> linoleum su supporto di tessuto" <strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e si farà<br />

riferimento <strong>per</strong> i limiti di accettazione del materi<strong>al</strong>e.<br />

45.6.2 Vin<strong>il</strong>e amianto.<br />

Costituito da una mescolanza omogenea di resine vin<strong>il</strong>iche (policloruro di vin<strong>il</strong>e e/o copolimeri a base di cloruro di vin<strong>il</strong>e), stab<strong>il</strong>izzanti,<br />

plastificanti, amianto, additivi e pigmenti, <strong>il</strong> vin<strong>il</strong>e amianto sarà confezione in piastrelle (vinyl asbestos floor t<strong>il</strong>es) con dimensioni di<br />

30x30 cm (tolleranza ±0,4 mm) e spessore nomin<strong>al</strong>e di 2 mm (scostamento limite ±0,15 mm).<br />

Le piastrelle dovranno risultare conformi <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> norma UNI 5573-72 e, nel caso fossero marmorizzate, avranno la<br />

marmorizzazione estesa <strong>al</strong>l'intero spessore. Squadratura, stab<strong>il</strong>ità dimension<strong>al</strong>e, penetrazione, freccia di flessione, resistenza <strong>al</strong>l’urto, ai<br />

solventi ed <strong>al</strong>la luce dovranno corrispondere <strong>al</strong> punto 3<strong>della</strong> UNI sopra citata; le prove saranno effettuate in conformità ai metodi riportati<br />

nella UNI 5574-72.<br />

45.6.3 Vin<strong>il</strong>e omogeneo.<br />

Costituito da una mescolanza omogenea di resine vin<strong>il</strong>iche a base di policloruro di vin<strong>il</strong>e e/o copolimeri di cloruro di vin<strong>il</strong>e, stab<strong>il</strong>izzanti,<br />

plastificanti, lubrificanti, cariche inorganiche e pigmenti, <strong>il</strong> vin<strong>il</strong>e omogeneo potrà essere confezionato in pezze o piastrelle (solid vinyl<br />

flooring), queste ultime nelle dimensioni standard di 40x40 cm (scostamenti limite di ±0,3 mm) e dovrà rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>la<br />

seguente norma di unificazione:<br />

UNI 7071-72 - Pavimenti vin<strong>il</strong>ici. Pavimenti vin<strong>il</strong>ici omogenei. Prescrizioni.<br />

I manufatti avranno struttura compensata a più strati omogenei s<strong>al</strong>damente uniti sotto pressione a c<strong>al</strong>do e quindi composizione<br />

uniforme attraverso l'intero spessore, sia come impasto, che come colore ed eventu<strong>al</strong>e marmorizzazione. Lo spessore nomin<strong>al</strong>e dovrà essere<br />

non inferiore a 2 mm con scostamento limite di ±0,15 mm. Per le <strong>al</strong>tre caratteristiche si rimanda <strong>al</strong> punto 3 <strong>della</strong> UNI citata; <strong>per</strong> le prove,<br />

<strong>al</strong>la UNI 5574-72.<br />

45.6.4 Vin<strong>il</strong>e non omogeneo.<br />

Costituito da mescolanze vin<strong>il</strong>iche variamente dosate, comprendenti in tutto od in parte gli ingredienti di cui <strong>al</strong> precedente punto<br />

45.6.3, avrà una struttura costituita da due o più strati equ<strong>il</strong>ibrati di composizione diversa: uno strato su<strong>per</strong>iore di usura (co<strong>per</strong>tura) in tinta<br />

unita o con marmorizzazione, trasparente oppure traslucido ed uno inferiore (sottostrato) in uno o più strati con funzione decorativa e/o di<br />

supporto.<br />

Il vin<strong>il</strong>e in argomento potrà essere confezionato come <strong>al</strong> precedente punto 45.6.3 e dovrà rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>la<br />

seguente norma di unificazione:<br />

UNI 7072-72 - Pavimenti vin<strong>il</strong>ici. Pavimenti vin<strong>il</strong>ici non omogenei. Prescrizioni.<br />

45.6.5 Gomma.<br />

Per i pavimenti in gomma le lastre, confezionate con buone mescolanze di gomma natur<strong>al</strong>e o sintetica (in <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e non inferiore<br />

<strong>al</strong> 10% <strong>per</strong> i tipi civ<strong>il</strong>i ed <strong>al</strong> 30% <strong>per</strong> i tipi industri<strong>al</strong>), vulcanizzanti e stab<strong>il</strong>izzanti, cariche e pigmenti inorganici, saranno prive di difetti qu<strong>al</strong>i<br />

porosità o rugosità, avranno su<strong>per</strong>ficie su<strong>per</strong>iore piana e ben levigata od a r<strong>il</strong>ievo ed in ogni caso priva di efflorescenze di natura t<strong>al</strong>e da <strong>al</strong>-<br />

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terare <strong>il</strong> colore del pavimento.<br />

I pavimenti potranno essere in unico strato colorato o con sottostrato, con su<strong>per</strong>ficie liscia o rigata od a bolli, con rovescio ad impronta<br />

tela <strong>per</strong> attacco con adesivi od a peduncoli o sottosquadri <strong>per</strong> attacco con cemento.<br />

Nei pavimenti <strong>per</strong> uso civ<strong>il</strong>e lo spessore se non diversamente prescritto, dovrà essere non inferiore a 3 mm (attacco ad impronta<br />

tela) od a 4 mm (attacco a peduncoli) con tolleranza di ±0,3 mm; le lastre inoltre dovranno rispondere ai seguenti requisiti: durezza shore A<br />

85 ±; resistenza <strong>al</strong>l'invecchiamento artifici<strong>al</strong>e, espressa come massima variazione di durezza dopo 7 giorni di esposizione <strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura<br />

di 70°C, non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 5%; assorbimento d'acqua inferiore <strong>al</strong> 3% dopo 7 giorni d'immersione <strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura di 20°C; impronta <strong>per</strong>manente<br />

non su<strong>per</strong>iore a 0,1 mm (prova ASTM-D 1147 - 56 T).<br />

Nei pavimenti <strong>per</strong> uso industri<strong>al</strong>e lo spessore, se non diversamente prescritto, dovrà essere non inferiore a 4 mm <strong>per</strong> le lastre con<br />

su<strong>per</strong>ficie liscia e rovescio a peduncoli o con su<strong>per</strong>ficie a bolli e rovescio liscio e non inferiore a 10 mm <strong>per</strong> la lastre con su<strong>per</strong>ficie rigata od<br />

a bolli e rovescio a sottosquadri.<br />

Art.46 MATERIALI PER RIVESTIMENTI<br />

46.0 GENERALITÀ<br />

Qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> materi<strong>al</strong>e da impiegare <strong>per</strong> rivestimenti, questo dovrà presentare assoluta regolarità di forma, assenza di difetti<br />

su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i, uniformità e stab<strong>il</strong>ità dei colori, resistenza adeguata <strong>al</strong>le condizioni di impiego. Per i materi<strong>al</strong>i <strong>il</strong> cui uso comprende anche le pavimentazioni,<br />

si rimanda <strong>al</strong>la specifica normativa riportata nel precedente articolo.<br />

46.1 PIASTRELLE DI CERAMICA SMALTATE<br />

Costituite da arg<strong>il</strong>le e/o da caolini, sabbie, fondenti e da <strong>al</strong>tre materie miner<strong>al</strong>i, con procedimenti includenti <strong>al</strong>meno una cottura<br />

oltre i 900°C e caratterizzate da un supporto poroso rico<strong>per</strong>to da uno strato vetroso trasparente od opaco ed eventu<strong>al</strong>mente colorato e/o<br />

decorato, dovranno rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>la seguente norma di unificazione:<br />

UNI 6776-70 - Piastrelle di ceramica sm<strong>al</strong>tate <strong>per</strong> rivestimenti interni. Dimensioni e caratteristiche.<br />

Le piastrelle dovranno essere di prima scelta, come definita d<strong>al</strong>la norma UNI sopra citata, con tolleranze del ±0,6% sulle dimensioni<br />

dei lati e del ±10% sullo spessore.<br />

Le su<strong>per</strong>fici sm<strong>al</strong>tate saranno prive di avv<strong>al</strong>lamenti, ondulazioni, fori, cavità, macchie ecc. che siano visib<strong>il</strong>i a distanza di 1mt. Per<br />

quanto riguarda <strong>il</strong> c<strong>al</strong>ibro si applica quanto prescritto <strong>al</strong> punto 45.2.<br />

46.2 KLINKER CERAMICO<br />

Sim<strong>il</strong>e <strong>per</strong> caratteristiche fisiche <strong>al</strong> grès rosso, questo materi<strong>al</strong>e, in mancanza di specifica normativa it<strong>al</strong>iana, sarà conforme, <strong>per</strong><br />

qu<strong>al</strong>ità fisico-chimiche, <strong>al</strong>le prescrizioni delle norme DIN 18166.<br />

Prodotto in listelli (40x245, 60x245), rettangole (100x200, 120x245) e quadrotte (120x120), a su<strong>per</strong>ficie opaca, vetrinata o sm<strong>al</strong>tata,<br />

<strong>il</strong> Klinker presenterà massa volumica di 2,10 - 2,20 g/cmc, assorbimento d'acqua del 3 - 5%, resistenza a flessione non inferiore a 200<br />

Kgf/cmq, durezza Mohs non inferiore a 6 <strong>per</strong> su<strong>per</strong>ficie vetrinata o sm<strong>al</strong>tata ed a 7 <strong>per</strong> su<strong>per</strong>ficie opaca, resistenza garantita <strong>al</strong> gelo, agli<br />

sb<strong>al</strong>zi termici, <strong>al</strong>la luce, agli acidi ed <strong>al</strong>le basi (ad eccezione del HFl e composti).<br />

Per quanto riguarda c<strong>al</strong>ibro e tolleranza si rimanda <strong>al</strong>l'art.45 come in precedenza.<br />

46.3 TAPPEZZERIE<br />

46.3.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Le tappezzerie, qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> materi<strong>al</strong>e di costruzione, dovranno essere idonee <strong>al</strong>l'uso cui sono destinate, non dovranno contenere<br />

o sv<strong>il</strong>uppare prodotti tossici, dovranno avere resistenza adeguata <strong>al</strong>le condizioni d'impiego, stab<strong>il</strong>ità dimension<strong>al</strong>e agli sb<strong>al</strong>zi termoigrometrici<br />

ed in<strong>al</strong>terab<strong>il</strong>tà dei colori <strong>al</strong>la luce ed <strong>al</strong>l'invecchiamento.<br />

46.3.1 Tappezzerie di carta.<br />

Potranno essere di tipo comune, confezionate con carta leggera (min.55 g/mq) e stampate con disegni composti <strong>al</strong> minimo di tre<br />

colori; di tipo mezzano, confezionate con carte semipesanti (min.80 g/mq) e stampate con disegni composti <strong>al</strong> minimo di sei colori; del tipo<br />

fine, confezionate con carte particolarmente trattate e disegni composti da un grande numero di colori fini; di tipo lavab<strong>il</strong>e, confezionate con<br />

carte trattate in maniera t<strong>al</strong>e da consentirne la lavab<strong>il</strong>ità con acqua tiepida e detersivo (soluzione <strong>al</strong> 10%) e la smacchiab<strong>il</strong>ità con benzina<br />

rettificata.<br />

Per l'impiego, s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, non sarà consentito l'uso di tappezzeria di carta tipo comune.<br />

46.3.2 Tappezzerie di plastica.<br />

Saranno costituite di norma da polimeri o copolimeri di cloruro di vin<strong>il</strong>e plastificato supportati o meno con teli di tessuto o di carta.<br />

Il rivestimento potrà anche essere del tipo "cellulare" con schiuma a struttura rigorosamente controllata e regolare.<br />

Per i teli non supportati, la massa areica del supporto rivestito dovrà essere inferiore a 200 g/mq se di carta con rivestimento liscio,<br />

a 250 g/mq se di carta con rivestimento goffrato ed a 350 g/mq se di tessuto. Dovranno inoltre essere rispettate le prescrizioni di cui<br />

<strong>al</strong>le seguenti norme di unificazione:<br />

UNI 4817-74 - Supporti rivestiti con polimeri o copolimeri di cloruro di vin<strong>il</strong>e. Definizioni e prescrizioni.<br />

UNI 4818-74 - Idem. Metodi di prova.<br />

In ogni caso le tappezzerie, provate secondo UNI 4818-74, dovranno risultare "resistenti" <strong>al</strong>la usura, <strong>al</strong>l'immersione in acetone ed<br />

esenti da "appiccicosità con <strong>al</strong>terazione"; avranno "migrab<strong>il</strong>ità delle sostanze "colorate" e "solidità del colore" <strong>al</strong>la luce di una lampada solare<br />

(secondo UNI 6097-72) non minore di 6.<br />

Art.47 PRODOTTI PER TINTEGGIATURA - PITTURE - VERNICI - SMALTI<br />

47.0 GENERALITÀ<br />

Tutti i prodotti in argomento dovranno essere forniti in cantiere in recipienti origin<strong>al</strong>i sig<strong>il</strong>lati, di marca qu<strong>al</strong>ificata, recanti <strong>il</strong> nome<br />

<strong>della</strong> Ditta produttrice, <strong>il</strong> tipo e la qu<strong>al</strong>ità del prodotto, le mod<strong>al</strong>ità di conservazione e di uso, e l'eventu<strong>al</strong>e data di scadenza.<br />

I recipienti, da aprire solo <strong>al</strong> momento dell'impiego in presenza di un assistente <strong>della</strong> Direzione Lavori, non dovranno presentare<br />

materi<strong>al</strong>i con pigmenti irreversib<strong>il</strong>mente sedimentati, g<strong>al</strong>leggiamenti non dis<strong>per</strong>dib<strong>il</strong>i, pelli, addensamenti, gelatinizzazioni o degradazioni di<br />

qu<strong>al</strong>unque genere.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, tutti i prodotti dovranno risultare pronti <strong>al</strong>l'uso, non essendo consentita <strong>al</strong>cuna d<strong>il</strong>uizione con solventi o<br />

d<strong>il</strong>uenti tranne che nei casi previsti d<strong>al</strong>le Ditte produttrici e con i prodotti e nei rapporti d<strong>al</strong>le stesse indicati. Risulta di conseguenza assolutamente<br />

vietato preparare pitture e vernici in cantiere, s<strong>al</strong>vo le deroghe di cui <strong>al</strong>le norme di esecuzione.<br />

Per quanto riguarda la proprietà e metodi di prova dei materi<strong>al</strong>i si farà riferimento <strong>al</strong>la UNI 4715 ed <strong>al</strong>le norme UNICHIM. In ogni<br />

caso saranno presi in considerazione solo prodotti di ottima qu<strong>al</strong>ità, di idonee e costanti caratteristiche <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i potrà <strong>per</strong><strong>al</strong>tro venire richiesto<br />

che siano corredati del "Marchio di Qu<strong>al</strong>ità Controllata" r<strong>il</strong>asciato d<strong>al</strong>l'Istituto It<strong>al</strong>iano del Colore (I.I.C.).<br />

47.1 MATERIE PRIME E PRODOTTI VARI DI BASE<br />

47.1.0 Metodi di campionamento.<br />

pagina n.23


Dovranno essere conformi ai metodi unificati di cui <strong>al</strong> Foglio di Norme (F.N.) UNICHIM 74-1969.<br />

47.1.1 Pigmenti e pigmenti riempitivi (cariche).<br />

Dovranno rispondere, <strong>per</strong> caratteristiche e metodi di prova, <strong>al</strong>le norme UNICHIM di pari oggetto de in particolare:<br />

a) Bianco Meudon (biancone): Dovrà provenire da macinazione finissima e successiva levigazione di carbonato di c<strong>al</strong>cio ad <strong>al</strong>to titolo<br />

(98%) e presentare <strong>al</strong>c<strong>al</strong>inità massima, espressa in mg/g di NaOH, dello 0,50%.<br />

b) Litopone: Costituito da solfuro di zinco e da solfato di bario in coprecipitato c<strong>al</strong>cinato, dovrà presentarsi come polvere finissima, bianca e<br />

dovrà corrispondere, <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>ità e tolleranze, <strong>al</strong>le caratteristiche di cui <strong>al</strong> "Litopone 30%", punto 3 del F.N.UNICHIM 69-1969.<br />

c) Ossido di zinco: Detto anche "bianco di zinco" dovrà presentarsi in polvere finissima, bianca e fresca <strong>al</strong> tatto; corrisponderà <strong>al</strong>meno <strong>al</strong><br />

tipo II di cui <strong>al</strong> F.N.UNICHIM 70-1969, sarà esente da sofisticazioni con t<strong>al</strong>co, gesso, amido, biacca ecc. e non dovrà avere tenore di<br />

piombo su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 3%.<br />

d) Diossido di titanio: Detto anche "bianco titanio" potrà essere di tipo A (anatasio) o di tipo K (rut<strong>il</strong>o), differendo i due tipi <strong>per</strong> struttura crist<strong>al</strong>lina<br />

e densità relativa (rispettivamente 3,9 e 4,2). Il pigmento corrisponderà, <strong>per</strong> caratteristiche e tolleranze, <strong>al</strong> punto 3 del<br />

F.N.UNICHIM 73-1969. Per le applicazioni esterne dovrà essere impiegato esclusivamente <strong>il</strong> tipo rut<strong>il</strong>o. Sarà vietato, in ogni caso, l'uso<br />

di bianco titanio tagliato con solfato di c<strong>al</strong>cio (tipo L).<br />

e) Minio di piombo: Costituito da ortopiombato e protossido di piombo (in <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e tot<strong>al</strong>e non inferiore <strong>al</strong> 99%), dovrà presentarsi come<br />

polvere finissima, imp<strong>al</strong>pab<strong>il</strong>e, pesante, di colore rosso br<strong>il</strong>lante o rosso arancione; corrisponderà <strong>al</strong>le caratteristiche del "minio a contenuto<br />

elevato in ortopiombato" di cui <strong>al</strong> punto 3 del F.N.UNICHIM 71-1969. Il minio sarà insolub<strong>il</strong>e, oltre che in acqua, anche in acido cloridrico<br />

d<strong>il</strong>uito mentre presenterà completa solub<strong>il</strong>ità in ebollizione con acqua zuccherata leggermente acidula (HNO3).<br />

f) Biacca: A norma dell'Art.1 <strong>della</strong> Legge 19 luglio 1961, n°706, l'uso del carbonato di piombo e di qu<strong>al</strong>siasi pigmento contenente detti prodotti,<br />

sarà assolutamente vietato.<br />

g) Coloranti: Dovranno essere di natura miner<strong>al</strong>e, cioè formati da ossidi o da s<strong>al</strong>i met<strong>al</strong>lici, sia natur<strong>al</strong>i che artifici<strong>al</strong>i, opportunamente lavorati<br />

così da ottenere la massima omogeneità e finezza del prodotto. Avranno ottimo potere coprente, resistenza <strong>al</strong>la luce e <strong>per</strong>fetta incorporab<strong>il</strong>ità.<br />

47.1.2 Resine e leganti - Solventi e d<strong>il</strong>uenti.<br />

Potranno essere del tipo natur<strong>al</strong>e o sintetico, secondo i casi. Le relative caratteristiche saranno accertate con le determinazioni ed<br />

i metodi di prova UNICHIM di cui <strong>al</strong>l'argomento 52. (Resine e leganti <strong>per</strong> pitture e vernici) ed <strong>al</strong> Foglio di Informazioni (I.U.) UNICHIM 1-1972<br />

(solventi di origine miner<strong>al</strong>e <strong>per</strong> prodotti vernicianti).<br />

Con riguardo ai prodotti di più comune impiego, si osserveranno le seguenti prescrizioni:<br />

a) Olio di lino cotto: Sarà ben depurato, di colore assai chiaro e <strong>per</strong>fettamente limpido, di odore forte e di gusto amaro, scevro da <strong>al</strong>terazioni<br />

con olio miner<strong>al</strong>e, olio di pesce, ecc; non dovrà lasciare depositi né essere rancido; disteso su lastra di vetro in ambiente riparato a<br />

15 - 20°C, tanto da solo che con 4 parti di minio di piombo, dovrà essiccare lentamente, nel tempo di 18 - 26 ore, formando pellicole lisce,<br />

dure ed elastiche.<br />

b) Acquaragia: Potrà essere veget<strong>al</strong>e (essenza di trementina) o miner<strong>al</strong>e. La prima prodotta <strong>per</strong> dist<strong>il</strong>lazione delle resine di pino, dovrà<br />

essere scevra di sostanze estranee nonché limpida, incolore, di odore gradevole e volat<strong>il</strong>issima. Avrà massa volumica a 15°C di 0,87<br />

±10% Kg/dmc, in indice di acidità inferiore a 1 e residui da evaporazione inferiori <strong>al</strong> 2%. La seconda avrà massa volumica di 0,78 ±10%<br />

Kg/dmc, contenuto in aromatici del 15 - 20% in volume, acidità nulla, saggio <strong>al</strong> piombito negativo. Sarà impiegata come d<strong>il</strong>uente <strong>per</strong><br />

prodotti vernicianti a base di resine natur<strong>al</strong>i od <strong>al</strong>chidiche, modificate con olii essiccativi, ad <strong>al</strong>to contenuto di olio.<br />

c) Colla: Da usarsi <strong>per</strong> preparazione delle tinte a colla e <strong>per</strong> fissativo, dovrà essere a base di acetato di polivin<strong>il</strong>e o cellulosica, in rapporto<br />

agli impieghi. Non sarà comunque consentito l'uso <strong>della</strong> cosiddetta "colla forte".<br />

47.2 PRODOTTI PER TINTEGGIATURA - IDROPITTURE<br />

47.2.0 Gener<strong>al</strong>ità - Prove supplementari.<br />

Caratteristiche d<strong>al</strong> fatto di avere l'acqua come elemento solvente e/o d<strong>il</strong>uente, le pitture in argomento verranno suddivise, <strong>per</strong> le<br />

norme del presente Capitolato, in due classi, di cui la prima comprenderà le pitture con legante disciolto in acqua (pitture con legante a base<br />

di colla, cemento, ecc.) e la seconda le pitture con legante dis<strong>per</strong>so in emulsione (lattice) fra cui, le più comuni, quelle di copolimeri butadiene-stirene,<br />

acetato di polivin<strong>il</strong>e e di resine acr<strong>il</strong>iche.<br />

Per le pitture di che trattasi, o più in particolare <strong>per</strong> le idropitture, oltre <strong>al</strong>le prove contemplate nella UNI 4715 precedentemente<br />

citata, potranno venire richieste delle prove aggiuntive di qu<strong>al</strong>ificazione, da eseguirsi nel tipo o con le mod<strong>al</strong>ità di seguito specificate o nei<br />

tipi diversamente prescritti d<strong>al</strong>la Direzione Lavori:<br />

a) Prova di adesività: Su un pannello di amianto cemento compresso (v. F.N.UNICHIM 14-1969) di dimensioni 30x60 cm verranno applicate<br />

a pennello con interv<strong>al</strong>lo di 24 h, due mani di idropittura 30 o 40 micron <strong>per</strong> mano secondo che l'idropittura sia <strong>per</strong> interno o <strong>per</strong> esterno);<br />

dopo 28 giorni di <strong>per</strong>manenza in camera condizionata a 20°C e 65% U.R. sul pannello verranno applicate due strisce di nastro<br />

adesivo (tipo scotch 3M) di 5 x 40 cm, incidendo i bordi delle stesse fino ad intaccare <strong>il</strong> supporto, a distanza di 24 h le provette verranno<br />

staccate a mano lentamente. La prova sarà considerata positiva se, in nessuna provetta, verranno osservate adesioni di f<strong>il</strong>m staccato<br />

d<strong>al</strong> supporto.<br />

b) Prova di resistenza gli <strong>al</strong>c<strong>al</strong>i: Un pannello preparato e condizionato come sopra e con i bordi <strong>per</strong> 20 mm mediante immersione in paraffina<br />

fusa, verrà annegato <strong>per</strong> 40 cm in una soluzione N/10 di idrossido di sodio in acqua dist<strong>il</strong>lata <strong>per</strong> la durata di 5 giorni. La prova verrà<br />

considerata positiva se, <strong>al</strong>l'estrazione del campione, non verranno osservate <strong>al</strong>terazioni <strong>della</strong> pellicola né stacchi o r<strong>il</strong>asci del pigmento;<br />

<strong>al</strong>l’essiccazione non dovranno <strong>al</strong>tresì osservarsi sfarinamenti (v. M. UNICHIM 175-1971), sf<strong>al</strong>damenti od <strong>al</strong>terazioni di tinta, v<strong>al</strong>utate<br />

queste ultime a confronto con an<strong>al</strong>ogo provino condizionato c.s. ma non sottoposto <strong>al</strong>la prova.<br />

c) Prova di lavab<strong>il</strong>ità: Sarà eseguita in conformità <strong>al</strong> metodo UNICHIM 168-1972. I provini saranno costituiti da pannelli di amiantocemento<br />

del tipo compresso, delle dimensioni di 45x17 cm, sui qu<strong>al</strong>i verranno applicati uno o più strati di idropittura fino ad ottenere una<br />

pellicola dello spessore di 50 ±10 µm; i pannelli verranno quindi condizionati <strong>per</strong> 7 gg. in ambiente a 23 ±2°C ed a 50 ±5% U.R. La prova<br />

sarà effettuata con l'impiego di apposita soluzione detergente e l'apparecchio di lavaggio Gardner Laboratories Inc., U.S.A. I provini<br />

verranno sottoposti a 60 o 75 cicli di spazzolatura secondo che si tratti di idropittura <strong>per</strong> interno o <strong>per</strong> esterno. La prova verrà considerata<br />

positiva se, <strong>al</strong> termine <strong>della</strong> stessa, non verranno constatate <strong>al</strong>terazioni di sorta.<br />

d) Prova di resistenza <strong>al</strong> gelo-disgelo: Sarà eseguita sulle idropitture a base di resine sintetiche in dis<strong>per</strong>sione acquosa con le mod<strong>al</strong>ità<br />

descritte nel metodo UNICHIM 248-1975. A prova ultimata, <strong>il</strong> campione di "prova" non dovrà presentare <strong>al</strong>terazioni di sorta (flocculazioni,<br />

grumi, ecc.) né sensib<strong>il</strong>i differenze rispetto <strong>al</strong> campione "testimone".<br />

e) Prova di <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità <strong>al</strong> vapore d'acqua: Sarà effettuata con le mod<strong>al</strong>ità descritte nel metodo UNICHIM 249-1975.<br />

47.2.1 Latte di c<strong>al</strong>ce.<br />

Sarà preparato con <strong>per</strong>fetta d<strong>il</strong>uizione in acqua di grassello di c<strong>al</strong>ce grassa con non meno di sei mesi di stagionatura; la c<strong>al</strong>ce dovrà<br />

essere <strong>per</strong>fettamente spenta. Non sarà ammesso l'impiego di c<strong>al</strong>ce idrata.<br />

47.2.2 Tem<strong>per</strong>a.<br />

Detta anche idropittura non lavab<strong>il</strong>e, la tem<strong>per</strong>a avrà buon potere coprente, sarà ritinteggiab<strong>il</strong>e e, ove non diversamente disposto,<br />

dovrà essere fornita già preparata in confezioni sig<strong>il</strong>late.<br />

47.2.3 Idropitture a base di cemento.<br />

pagina n.24


Saranno preparate a base di cemento bianco, con l'incorporamento di pigmenti bianchi o colorati in misura non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 10%.<br />

La preparazione <strong>della</strong> miscela dovrà essere effettuata secondo le prescrizioni <strong>della</strong> Ditta produttrice e sempre nei quantitativi ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i entro<br />

30 minuti (pot life) d<strong>al</strong>la preparazione stessa.<br />

47.2.4 Idropitture a base di resine sintetiche.<br />

Ottenute con l'uso di veicoli leganti qu<strong>al</strong>i l'acetato di polivin<strong>il</strong>e e la resina acr<strong>il</strong>ica (emulsioni, dis<strong>per</strong>sioni, copolimeri), saranno distinte,<br />

in base <strong>al</strong>l'impiego, come di seguito:<br />

a) Idropittura <strong>per</strong> interno: Sarà composta d<strong>al</strong> 40 - 50% di pigmento (diossido di titanio anatasio in misura non inferiore <strong>al</strong> 50% del pigmento),<br />

d<strong>al</strong> 60 - 50% di veicolo (lattice poliacetovin<strong>il</strong>ico con residuo secco non inferiore <strong>al</strong> 30% del veicolo) e da colori particolarmente resistenti<br />

<strong>al</strong>la luce. L'idropittura avrà massa volumica non su<strong>per</strong>iore a 1,50 Kg/dmc, tempo di essiccazione massimo di 8 ore, assenza di<br />

odori. Alla prova di lavab<strong>il</strong>ità l'idropittura non dovrà presentare distacchi o rammollimenti, né <strong>al</strong>terazioni di colore; inoltre dovrà su<strong>per</strong>are<br />

positivamente le prove di adesività (v. punto 47.2.0) e di resistenza <strong>al</strong>la luce <strong>per</strong> una esposizione <strong>al</strong>la lampada ad arco non inferiore a 6<br />

ore (prova 16. UNI 4715).<br />

b) Idropittura <strong>per</strong> esterno: Sarà composta d<strong>al</strong> 40 - 45% di pigmento (diossido di titanio rut<strong>il</strong>o in misura non inferiore <strong>al</strong> 65% del pigmento),<br />

d<strong>al</strong> 60 - 65% di veicolo (lattice poliacetovin<strong>il</strong>ico od acr<strong>il</strong>ico con residuo secco non inferiore <strong>al</strong> 50% del veicolo) e da sostanze coloranti<br />

assolutamente resistenti <strong>al</strong>la luce. Le idropitture <strong>per</strong> esterno, in aggiunta <strong>al</strong>le caratteristiche riportate <strong>al</strong>la lett.a), dovranno risultare particolarmente<br />

resistenti agli <strong>al</strong>c<strong>al</strong>i ed <strong>al</strong>le muffe, <strong>al</strong>l'acqua ed agli agenti atmosferici e dovranno presentare fac<strong>il</strong>ità d'impiego e limitata sedimentazione.<br />

A distanza di 28 gg. d<strong>al</strong>l'applicazione, poi, risulteranno di colorazione uniforme, prive di macchie e <strong>per</strong>fettamente lavab<strong>il</strong>i<br />

anche con detersivi forti.<br />

47.3 PITTURE<br />

47.3.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Ai fini <strong>della</strong> presente normativa verranno definiti come t<strong>al</strong>e tutti i prodotti vernicianti non classificab<strong>il</strong>i tra le idropitture di cui <strong>al</strong> precedente<br />

punto 47.2 né tra le vernici trasparenti e gli sm<strong>al</strong>ti. Di norma saranno costituite da u legante, da un solvente (ed eventu<strong>al</strong>e d<strong>il</strong>uente<br />

<strong>per</strong> regolarne la consistenza) e da un pigmento (corpo opacizzante e colorante); <strong>il</strong> complesso legante + solvente, costituente la fase continua<br />

liquida <strong>della</strong> pittura, verrà definito, con termine già in precedenza ado<strong>per</strong>ato, veicolo.<br />

Con riguardo <strong>al</strong>la normativa si farà riferimento oltre che <strong>al</strong>la UNI 4715 precedentemente richiamata, anche <strong>al</strong>le UNICHIM di argomento<br />

53/57 (prodotti vernicianti - Metodi gener<strong>al</strong>i di prova).<br />

47.3.1 Pitture ad olio.<br />

Appartengono <strong>al</strong>la categoria delle pitture essiccanti <strong>per</strong> ossidazione, nelle qu<strong>al</strong>i cioè la polimerizzazione avviene <strong>per</strong> forte assorbimento<br />

di ossigeno atmosferico. Il processo risulterà rinforzato con l'addizione di opportuni siccativi (s<strong>al</strong>i di acidi organici di cob<strong>al</strong>to, manganese,<br />

etc.), innestati in dosi adeguate.<br />

Per l'applicazione, le pitture ad olio dovranno risultare composte d<strong>al</strong> non meno del 60% di pigmento e da non oltre <strong>il</strong> 40% di veicolo.<br />

Le caratteristiche dei materi<strong>al</strong>i saranno conformi a quanto prescritto <strong>al</strong> precedente punto 47.1 Caratteristiche più specifiche saranno comunque<br />

riportate in appresso, <strong>per</strong> <strong>al</strong>cuni prodotti di più comune impiego.<br />

47.3.2 Pitture oleosintetiche.<br />

Composte da olio e resine sintetiche (<strong>al</strong>chidiche, gliceroft<strong>al</strong>iche), con appropriate proporzioni di pigmenti, veicoli e sostanze coloranti,<br />

le pitture in argomento presenteranno massa volumica di 1 - 1,50 Kg/dmc, adesività 0%, durezza 24 Sward Rocker, essiccazione fuori<br />

polvere (f.p.) di 4 - 6 ore, residuo secco min.del 55%, br<strong>il</strong>lantezza non inferiore a 80 Gloss, <strong>al</strong>lungamento sopra supporto non inferiore <strong>al</strong> 9%<br />

(prova 5. con spinta di 5 mm). Le pitture inoltre dovranno risultare resistenti agli agenti atmosferici, <strong>al</strong>l'acqua (<strong>per</strong> immersione non inferiore a<br />

18 ore), <strong>al</strong>la luce (<strong>per</strong> esposizione non inferiore a 72 ore) ed <strong>al</strong>le variazioni di tem<strong>per</strong>atura, in rapporto <strong>al</strong>le condizioni d'impiego ed <strong>al</strong>le prescrizioni.<br />

Le pitture saranno fornite con vasta gamma di colori in confezioni sig<strong>il</strong>late di marca qu<strong>al</strong>ificata.<br />

47.3.3 Pitture opache di fondo.<br />

Saranno composte d<strong>al</strong> 60 - 70% di pigmento (diossido di titanio rut<strong>il</strong>o in misura non inferiore <strong>al</strong> 50%) e d<strong>al</strong> 40 - 30% di veicolo (in<br />

massa). Il legante sarà di norma costituito da una resina <strong>al</strong>chidica modificata ed interverrà in misura non inferiore <strong>al</strong> 50% del veicolo.<br />

Le pitture presenteranno massa volumica di 1,50 -1,80 Kg/dmc, adesività 0%, durezza 24 Sward Rocker, essiccazione f.p. di 2 - 3<br />

ore, residuo secco min.del 68%. La fornitura avverrà come <strong>al</strong> precede punto 47.3.2.<br />

47.3.4 Pitture antiruggine ed anticorrosive.<br />

Saranno rapportate <strong>al</strong> tipo di materi<strong>al</strong>e da proteggere, <strong>al</strong> grado di protezione, <strong>al</strong>le mod<strong>al</strong>ità d'impiego, <strong>al</strong> tipo di finitura nonché <strong>al</strong>le<br />

condizioni ambient<strong>al</strong>i nelle qu<strong>al</strong>i dovranno esplicare la loro azione protettiva.<br />

Con riguardo comunque <strong>al</strong>le pitture di più comune impiego, si prescrive:<br />

a) Antiruggine ad olio <strong>al</strong> minio di piombo: Dovrà corrispondere <strong>al</strong>le caratteristiche di cui <strong>al</strong> punto 4.1 del Manu<strong>al</strong>e UNICHIM 43 e dare, in<br />

prova, i seguenti risultati: densità 2,80 - 3,40, finezza di macinazione 20 - 40 micron, essiccazione f.p. max 6 ore, essiccazione max 72<br />

ore. La pittura sarà preparata con l'80% min.di pigmento, <strong>il</strong> 13% minimo di legante ed <strong>il</strong> 5% di solvente. Il pigmento sarà composto da<br />

non meno del 6O% di minio <strong>al</strong> 32,5% PbO2 e da non oltre <strong>il</strong> 40% di barite, s<strong>il</strong>icati di Mg. di Al, grafite ed ossidi di ferro; <strong>il</strong> legante d<strong>al</strong><br />

100% di olio di lino cotto, pressoché esente da acidità ed assolutamente esente da colofonia; infine, da <strong>al</strong>meno l'80% di idrocarburi dist<strong>il</strong>lati<br />

oltre 150°C.<br />

b) Antiruggine oleosintetica <strong>al</strong> minio di piombo: Dovrà corrispondere <strong>al</strong>le caratteristiche di cui <strong>al</strong> punto 4.2 del Manu<strong>al</strong>e UNICHIM 43 e dare,<br />

in prova, i seguenti risultati: densità 2,10 - 2,40, finezza di macinazione 30 - 40 micron, essiccazione <strong>al</strong>l'aria max 16 ore. La pittura<br />

sarà preparata con <strong>il</strong> 70% min.di pigmento, <strong>il</strong> 15% min.di legante ed <strong>il</strong> 15% max di solvente. Il pigmento ed <strong>il</strong> solvente saranno composti<br />

come <strong>al</strong>la precedente lett.a); <strong>il</strong> legante sarà costituito da resina <strong>al</strong>chidica lungolio modificata con olii e standoli, con un contenuto di olio<br />

miner<strong>al</strong>e del 70%.<br />

c) Antiruggine <strong>al</strong> cromato di piombo: Dovrà corrispondere <strong>al</strong>le caratteristiche di cui <strong>al</strong> punto 4.3 del Manu<strong>al</strong>e UNICHIM 43 e dare, in prova,<br />

i seguenti risultati: densità 1,50 - 1,80, finezza di macinazione 20 - 40 micron, essiccazione <strong>al</strong>l'aria max 16 ore. La pittura sarà composta<br />

con <strong>il</strong> 54 - 58% di pigmento, <strong>il</strong> 19% min.di legante, <strong>il</strong> 23% max di solvente. Il pigmento sarà composto d<strong>al</strong> 50% min.di cromato basico di<br />

piombo; <strong>il</strong> legante da resina <strong>al</strong>chidica lungolio <strong>al</strong> 100% con contenuto in olio del 63%.<br />

d) Anticorrosiva <strong>al</strong> cromato di zinco: Dovrà corrispondere <strong>al</strong>le caratteristiche di cui <strong>al</strong> punto 4.4 del Manu<strong>al</strong>e UNICHIM 43 e dare, in prova, i<br />

seguenti risultati: densità 1,35 - 1,48, finezza di macinazione 30 - 40 micron, essiccazione <strong>al</strong>l'aria max 16 ore. La pittura sarà preparata<br />

con <strong>il</strong> 46 - 52% di pigmento, <strong>il</strong> 22 - 25% di legante ed <strong>il</strong> 32% max di solvente. Il pigmento sarà composto d<strong>al</strong> 50% min.di cromato di zinco;<br />

<strong>il</strong> legante da resina <strong>al</strong>chidica lungolio come <strong>al</strong>la lett. c).<br />

e) Antiruggine <strong>al</strong>l'ossido di ferro: Se prescritta o ammessa d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, dovrà corrispondere <strong>al</strong>la caratteristiche di cui <strong>al</strong> punto 4.5<br />

del Manu<strong>al</strong>e UNICHIM 43.<br />

47.3.5 Pitture mur<strong>al</strong>i a base di resine plastiche.<br />

Avranno come leganti resine sintetiche di elevato pregio (polimeri clorovin<strong>il</strong>ici, acr<strong>il</strong>ici, copolimeri acr<strong>il</strong>-vin<strong>il</strong>-toluenici, butadienicistirenici,<br />

etc. sciolti di norma in solventi organici <strong>al</strong>ifatici) e come corpo pigmenti di qu<strong>al</strong>ità, ossidi, colorati ed additivi vari.<br />

Le pitture presenteranno ottima resistenza agli <strong>al</strong>c<strong>al</strong>i ed agli agenti atmosferici, autolavab<strong>il</strong>ità, proprietà di respirazione e di repellenza<br />

<strong>al</strong>l'acqua, <strong>per</strong>fetta adesione anche su su<strong>per</strong>fici sfarinanti, adeguata resistenza <strong>al</strong>le muffe, <strong>al</strong>le macchie ed <strong>al</strong>la scolorazione, fac<strong>il</strong>ità<br />

pagina n.25


d'applicazione e rapida essiccab<strong>il</strong>ità.<br />

Le relative prove saranno effettuate, <strong>per</strong> quanto compatib<strong>il</strong>i, in conformità a quelle riportate <strong>al</strong>l'art.48.<br />

47.4 VERNICI<br />

Saranno <strong>per</strong>fettamente trasparenti e derivate da resine o gomme natur<strong>al</strong>i di piante esotiche (flatting grasse e fini) o da resine sintetiche,<br />

escludendosi in ogni caso l'impiego di gomme prodotte da dist<strong>il</strong>lazione. Dovranno formare una pellicola dura ed elastica, di br<strong>il</strong>lantezza<br />

crist<strong>al</strong>lina e resistere <strong>al</strong>l'azione degli olii lubrificanti e <strong>della</strong> benzina.<br />

In termini quantitativi presenteranno adesività 0%, durezza 24 Sward Rocker, essiccazione f.p. 4 - 6 ore, resistenza <strong>al</strong>l'imbutitura<br />

<strong>per</strong> deformazioni fino ad 8 mm (prova F.N.UNICHIM 40-1969).<br />

Le vernici sintetiche e quelle speci<strong>al</strong>i (acr<strong>il</strong>iche, clorovin<strong>il</strong>iche, epossidiche, cat<strong>al</strong>izzate poliesteri, poliuretaniche, <strong>al</strong> clorocaucciù,<br />

etc.) saranno approvvigionate nelle loro confezioni sig<strong>il</strong>late e corrisponderanno <strong>per</strong>fettamente <strong>al</strong>le caratteristiche d'impiego e di qu<strong>al</strong>ità richieste.<br />

Caratteristiche comuni saranno comunque l'ottima adesività, l’uniforme applicab<strong>il</strong>ità, l'assoluta assenza di grumi, la rapidità d'essiccazione,<br />

la resistenza <strong>al</strong>l'abrasione ed <strong>al</strong>le macchie nonché l'in<strong>al</strong>terab<strong>il</strong>ità <strong>al</strong>l'acqua ed agli agenti atmosferici in gener<strong>al</strong>e.<br />

Con riguardo <strong>al</strong>la metodologia di prova, fermo restando quanto riportato nelle gener<strong>al</strong>ità ed <strong>al</strong> punto 47.3.0, dovrà ancora essere<br />

rispettata la seguente normativa UNICHIM:<br />

F.N.38-1969 - Prodotti vernicianti. Prova piegatura su mandrino c<strong>il</strong>indrico.<br />

F.N.40-1969 - Prodotti vernicianti. Determinazione <strong>della</strong> resistenza <strong>al</strong>l'imbutitura.<br />

F.N.39-1969 - Prodotti vernicianti. Determinazione <strong>della</strong> resistenza <strong>al</strong>la sc<strong>al</strong>fitura.<br />

F.N.101-1971 - Prodotti vernicianti. Resistenza <strong>al</strong>l'umidità. Metodo mediante immersione.<br />

F.N.156-1971 - Pitture e vernici. Determinazione <strong>della</strong> resistenza ai liquidi.<br />

47.5 SMALTI<br />

Nel tipo grasso avranno come leganti le resine natur<strong>al</strong>i e come pigmenti di ossido di titanio, cariche inerti ed ossido di zinco.<br />

Nel tipo sintetico avranno come componenti princip<strong>al</strong>i le resine sintetiche (nelle loro svariate formulazioni: <strong>al</strong>chidiche, m<strong>al</strong>eiche,<br />

fenoliche, epossidiche, poliesteri, poliuretaniche, s<strong>il</strong>iconiche, ecc.) ed <strong>il</strong> bianco titanio rut<strong>il</strong>o e, come componenti secondari pigmenti aggiuntivi<br />

(cariche) ed additivi vari (d<strong>il</strong>atanti, antipelle, anti- impolmonimento, anticolanti etc.).<br />

Gli sm<strong>al</strong>ti sintetici sono prodotti di norma nei tipi <strong>per</strong> interno (gradi di qu<strong>al</strong>ità: essiccativo, norm<strong>al</strong>e, fine, extra) e <strong>per</strong> esterno (industri<strong>al</strong>e<br />

ed extra), in entrambi i casi nei tipi opaco, satinato e lucido. In ogni caso presenteranno adesività 0%, durezza 26 Sward Rocker, finezza<br />

di macinazione inferiore a 12 micron, massa volumica 1,10 ± 20% Kg/dmc, resistenza <strong>al</strong>l'imbutitura <strong>per</strong> deformazione fino a 8 mm.<br />

Gli sm<strong>al</strong>ti presenteranno <strong>al</strong>tresì ottimo potere coprente, <strong>per</strong>fetto stendimento, br<strong>il</strong>lantezza adeguata (<strong>per</strong> lucidi non inferiore a 90<br />

Gloss, <strong>per</strong> i satinati non su<strong>per</strong>iore a 50 Gloss), nonché resistenza agli urti, <strong>al</strong>le macchie, <strong>al</strong>l'azione dell'acqua, <strong>della</strong> luce, degli agenti atmosferici<br />

e decoloranti in genere.<br />

Anche gli sm<strong>al</strong>ti, come le vernici, saranno approvvigionamenti in confezioni sig<strong>il</strong>late, con colori di vasta campionatura. Per i metodi<br />

di prova si rimanda <strong>al</strong>le precedenti elencazioni.<br />

Art.48 PLASTICI PER RIVESTIMENTI MURARI<br />

48.0 GENERALITÀ E PROVE<br />

Caratterizzati d<strong>al</strong>la co<strong>per</strong>tura e spessore (in genere non inferiore a 6/10 mm), potranno dividersi nelle quattro categorie più avanti<br />

riportate.<br />

I plastici, s<strong>al</strong>vo quelli appartenenti <strong>al</strong>la prima categoria, saranno forniti in confezioni sig<strong>il</strong>late con vasta gamma di tinte, dovranno<br />

inoltre su<strong>per</strong>are positivamente le prove di cui appresso (su provini condizionati a 20 ± 2°C e 65% U.R. <strong>per</strong> 30 gg) o le <strong>al</strong>tre aggiuntive che<br />

potranno essere richieste d<strong>al</strong>la Direzione Lavori. Sui materi<strong>al</strong>i potrà comunque venire richiesto <strong>il</strong> "Certificato di Idoneità Tecnica" r<strong>il</strong>asciato<br />

d<strong>al</strong>l'I.C.I.T.E.<br />

48.0.1 Saggi e prove funzion<strong>al</strong>i.<br />

Saranno eseguiti, i primi, sui materi<strong>al</strong>i componenti i rivestimenti (inerti, resine ed additivi vari) e le seconde su campioni appositamente<br />

preparati e condizionati.<br />

Sull'inerte potrà essere richiesta la determinazione del peso specifico medio, del tasso in ceneri e <strong>della</strong> curva granulometrica. Sul<br />

legante la determinazione del PH, del residuo secco (F.N.UNICHIM 79-1969), del numero di saponificazione (F.N.UNICHIM 7-1969), del<br />

tasso in ceneri (mediante <strong>per</strong>manenza in muffola a 800°C fino a peso costante), <strong>della</strong> viscosità (Metodo UNICHIM 88) ed infine del carico di<br />

rottura a trazione su f<strong>il</strong>m (provetta di 0,7 x 20 x 100 mm stagionata <strong>per</strong> 15 gg a 20°C e 65% U.R.); con riguardo <strong>per</strong><strong>al</strong>tro a quest'ultima determinazione<br />

va precisato che la rottura dovrà avvenire <strong>per</strong> carichi non inferiori <strong>al</strong> 400%. Sul prodotto pronto <strong>al</strong>l'uso potrà ancora venire richiesta<br />

la determinazione del pH (metodo potenziometrico), del residuo secco (mediante <strong>per</strong>manenza in stufa a 110°C fino a peso costante),<br />

del tasso in ceneri e <strong>della</strong> <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e di inerte.<br />

Con riguardo poi <strong>al</strong>le prove funzion<strong>al</strong>i, da effettuare sui campioni applicati su appositi supporti e quindi essiccati ed opportunamente<br />

stagionati, potrà richiedersi:<br />

a) Prova di aderenza: Si misurerà la forza necessaria a strappare una striscia di tela di vetro interposta tra <strong>il</strong> rivestimento ed un supporto in<br />

amianto-cemento di tipo compresso (F.N.UNICHIM 14-1969). Su ogni lastrina (10x30 cm) verranno fissate tre strisce di tela "Textiglassgr<strong>il</strong>lage<br />

n°424" <strong>della</strong> "Ets. Pierre Gènin et cie" (Francia) larghe 2 cm e distanziate fra loro di 2 cm; applicato sulle tre strisce uno strato di<br />

rivestimento con le mod<strong>al</strong>ità e gli spessori previsti d<strong>al</strong> produttore, dopo 28 gg di <strong>per</strong>manenza in camera condizionata a 20°C e 65%<br />

U.R., si misurerà la forza necessaria a strappare d<strong>al</strong> supporto le singole strisce d'intonaco agendo, con un peso crescente, sulla tela interposta.<br />

Effettuata la media delle tre misure, questa non dovrà risultare inferiore a 3000 g.<br />

b) Prova di <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità <strong>al</strong>l'acqua: Si misurerà <strong>il</strong> tempo necessario <strong>per</strong>ché l'acqua, sotto un battente di 10 cm, passi attraverso l'intonaco<br />

steso su un supporto di tela (textiglass). Ricavati dei dischi di 55 mm di diametro, questi verranno posti, unitamente ad un disco di carta<br />

da f<strong>il</strong>tro, qu<strong>al</strong>e fondo di un tubo di pari diametro, <strong>al</strong>to 120 mm, successivamente riempito <strong>per</strong> 100 mm con acqua dist<strong>il</strong>lata: effettuata la<br />

media di <strong>al</strong>meno tre prove, <strong>il</strong> risultato sarà ritenuto positivo se i tempi <strong>della</strong> completa impregnazione <strong>della</strong> carta f<strong>il</strong>tro e <strong>della</strong> caduta <strong>della</strong><br />

prima goccia, risulteranno rispettivamente non inferiori a 6 e 8 ore.<br />

c) Prova di <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità <strong>al</strong> vapore: Verrà v<strong>al</strong>utata come massa d'acqua evaporata in condizioni standard, attraverso uno strato di rivestimento<br />

su provini preparati su tela come <strong>al</strong>la precedente lett.a) (prova F.N.30-018) o su tessuto di nylon da 65 g/mq tipo setaccio 180<br />

mesh (Metodo UNICHIM 249); qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> sistema di prova seguito, <strong>per</strong> ogni tipo di rivestimento verranno eseguite <strong>al</strong>meno tre determinazioni<br />

di durata non inferiore a 96 ore ciascuna. Mediando i risultati, la prova verrà ritenuta positiva se la massa d'acqua evaporata<br />

risulterà non inferiore a 80 g/mq 24 h.<br />

d) Prova di resistenza agli acidi ed agli <strong>al</strong>c<strong>al</strong>i: I provini, preparati su supporto di amianto-cemento, dovranno sopportare senza visib<strong>il</strong>i <strong>al</strong>terazioni<br />

l'esposizione <strong>per</strong> 10 ore, <strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura di 23°C, a soluzioni acquose <strong>al</strong> 10% di acido acetico, cloridrico e di idrato e cloruro di<br />

sodio.<br />

e) Prova di resistenza <strong>al</strong> gelo-disgelo: I provini, su supporto come in d), dovranno resistere in<strong>al</strong>terati a 10 cicli i gelo-disgelo eseguiti con 15<br />

ore di bagno in acqua a tem<strong>per</strong>atura 20 ± 2°C ed <strong>al</strong>trettanto in cella frigorifera a tem<strong>per</strong>atura - 10 ± 2°C.<br />

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48.1 PLASTICI GRANULARI TRADIZIONALI<br />

Saranno formati con impasto di col<strong>al</strong>ino, pomice e colla liquida veget<strong>al</strong>e <strong>al</strong>lungata con acqua. Le dosi saranno rapportate ai risultati<br />

da ottenere e verranno adeguatamente prescritte.<br />

48.2 PLASTICI A BASE DI RESINE IN EMULSIONE<br />

Avranno come leganti (in gener<strong>al</strong>e) resine acetovin<strong>il</strong>iche od acr<strong>il</strong>iche di idonea formulazione e come inerti polveri s<strong>il</strong>icee (farina di<br />

quarzo, etc.), caolino, cariche ed additivi vari (addensati, co<strong>al</strong>escenti, funghicidi, battericidi, etc.). All'applicazione i plastici in argomento dovranno<br />

risultare tenaci, aderenti, duri, im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>i nonché resistenti <strong>al</strong>la c<strong>al</strong>ce, <strong>al</strong>la luce, <strong>al</strong>le atmosfere aggressive nonché <strong>al</strong> lavaggio con<br />

detersivi.<br />

48.3 PLASTICI A BASE DI RESINE A SOLVENTE<br />

Avranno come legante resine di elevato pregio e come corpo farine miner<strong>al</strong>i, ossidi coloranti ed additivi vari (stab<strong>il</strong>izzanti, idrorepellenti,<br />

ecc.). I plastici presenteranno ottima resistenza agli <strong>al</strong>c<strong>al</strong>i, agli agenti atmosferici, <strong>al</strong>le muffe, <strong>al</strong>le macchie ed <strong>al</strong>la scolorazione; saranno<br />

<strong>al</strong>tresì dotati di autolavab<strong>il</strong>ità, di traspirab<strong>il</strong>ità unita ad idrorepellenza e presenteranno anche ottima adesività, fac<strong>il</strong>e applicazione in<br />

condizioni climatiche anche diffic<strong>il</strong>i, rapida essiccab<strong>il</strong>ità, limitata sedimentazione e fac<strong>il</strong>e ridis<strong>per</strong>sib<strong>il</strong>ità.<br />

48.4 INTONACHI RESINO - PLASTICI<br />

Presenteranno le stesse caratteristiche gener<strong>al</strong>i dei rivestimenti resino-plastici di cui ai precedenti punti 48.2 e 48.3. A differenza<br />

<strong>per</strong>ò avranno <strong>il</strong> corpo arricchito con farine e graniglie di quarzo o polveri e graniglie di marmo di diversa granulometria, a seconda delle caratteristiche<br />

e degli effetti decorativi richiesti.<br />

T<strong>al</strong>i materi<strong>al</strong>i saranno <strong>al</strong>tamente selezionati e miscelati a secco con impianti automatici con dosatura meccanica. In applicazione,<br />

di conseguenza, dovranno presentare grana uniforme od uniformemente assortita, effetto cromatico costante, <strong>per</strong>fetto dosaggio dei vari<br />

componenti, in<strong>al</strong>terab<strong>il</strong>tà assoluta degli stessi e compatib<strong>il</strong>ità con i supporti d'impiego.<br />

Art.49 AGGLOMERATI SPECIALI<br />

49.1 AGGLOMERATI DI CEMENTO<br />

49.1.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Gli agglomerati di cemento dovranno essere confezionati con conglomerato vibrato, vibro-compresso o centrifugato ad <strong>al</strong>to dosaggio<br />

di cemento, con inerti di granulometria e qu<strong>al</strong>ità adeguata ai manufatti e dovranno avere spessore proporzionato <strong>al</strong>le condizioni<br />

d'impiego, su<strong>per</strong>ficie liscia e regolare, dimensioni ben c<strong>al</strong>ibrate, assoluta mancanza di difetti.<br />

49.1.1 Tubazioni.<br />

Saranno confezionate con impasto dosato a 350 - 400 Kg/mc di cemento vibrato o centrifugato, e dovranno presentare sezione<br />

<strong>per</strong>fettamente circolare, generatrice diritta, spessore uniforme, elevata resistenza flession<strong>al</strong>e e, in frattura, grana omogenea, compatta e<br />

resistente.<br />

La massa <strong>per</strong> metro lineare, <strong>per</strong> diametri interni di 10, 15, 20, 25, 30, 40, 50, 60, 80, 100 cm dovrà essere rispettivamente non<br />

inferiore a 22, 36, 48, 70, 90, 125, 170, 250, 350, 550 Kg/m. I tubi inoltre, se non trattati a vapore, dovranno avere stagionatura non inferiore<br />

a 28 giorni.<br />

49.1.2 Manufatti in pietra artifici<strong>al</strong>e.<br />

Saranno confezionati con <strong>al</strong>to dosaggio di cemento ed inerti particolarmente selezionati; avranno massa volumica non inferiore a<br />

2300 Kg/mc e la su<strong>per</strong>ficie esterna a vista, <strong>per</strong> lo spessore di <strong>al</strong>meno 2 cm, formata con m<strong>al</strong>ta dosata a 400 - 500 Kg/mc di cemento, nel<br />

tipo bianco o colorato.<br />

49.1.3 Manufatti di cemento-pomice.<br />

Avranno caratteristiche (massa, resistenza, conducib<strong>il</strong>ità termica) strettamente legate <strong>al</strong>le diverse forme di composizione del conglomerato<br />

(granulometria e <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e di pomice, inerti aggiuntivi, quantità, tipo e classe del cemento, rapporto a/c) le qu<strong>al</strong>i, se non specificate<br />

in Elenco, saranno preventivamente prescritte d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

I blocchi e le lastre <strong>per</strong> murature potranno essere del tipo autoportante o portante. In ogni caso saranno confezionati con non meno<br />

di 200 Kg di cemento portland 425 <strong>per</strong> metro cubo di inerte e pomice granulare di assorbimento continuo 1 - 5 mm.<br />

Gli elementi saranno ottenuti <strong>per</strong> vibrocompressione con rapporti di riduzione volumetrica in stampo non inferiori a 1,4:1 e controllo<br />

elettronico dell'unità degli inerti. Avranno pareti e costolature studiate in modo da avere una distribuzione dei carichi uniforme, <strong>per</strong> i tipi a<br />

camera d'aria e costole di collegamento, struttura <strong>per</strong>fettamente omogenea e camere chiuse su una testa nelle fasce later<strong>al</strong>i (<strong>per</strong> i tipi a triplice<br />

ordine di camere). Le tolleranze saranno ± 0,4 mm sulla larghezza e di ± O,3 mm sull'<strong>al</strong>tezza e spessore; la resistenza a rottura a<br />

compressione, <strong>per</strong> gli elementi autoportanti, non dovrà risultare inferiore a 30 Kgf/cmq (riferita <strong>al</strong>la sezione netta dell'elemento); <strong>per</strong> gli elementi<br />

portanti invece non dovrà risultare inferiore a 40 Kgf/cmq.<br />

Tutti i manufatti presenteranno su<strong>per</strong>fici <strong>per</strong>fettamente squadrate, spigoli vivi, grana omogenea e compatta: avranno stagionatura<br />

non inferiore a 28 gg. o maturazione a vapore effettuata in appositi essiccatoi a tem<strong>per</strong>atura di 8O°C prolungata <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno 8 ore.<br />

Sui manufatti da impiegare <strong>per</strong> murature, particolarmente <strong>per</strong> quelli da destinare <strong>al</strong>le parti esterne, potranno venire richieste le<br />

seguenti prove:<br />

a) Prova di imbibizione: Sarà eseguita su un prelievo di n°4 blocchi. Dopo essiccazione in stufa fino a peso costante ed immersione in acqua<br />

<strong>per</strong> 48 ore, si misurerà la quantità d'acqua assorbita esprimendola in <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e del peso dei blocchi essiccati. La media dei tre risultati<br />

più omogenei, fra i 4 campioni prescelti dovrà dare un coefficiente di imbibizione non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 25%.<br />

b) Prova di gelività: Sarà anch'essa eseguita su un prelievo di n°4 blocchi. I campioni, previa immersione in acqua <strong>per</strong> la durata di 48 ore,<br />

saranno posti in cella frigorifera a -10°C, <strong>per</strong> 10 ore, indi in acqua a + 35°C <strong>per</strong> 15 ore ripetendo t<strong>al</strong>e trattamento <strong>per</strong> 20 cicli. Al termine<br />

di t<strong>al</strong>e prova non dovranno notarsi visib<strong>il</strong>i segni di deterioramento, lesioni o distacchi.<br />

c) Prova di resistenza a compressione: Sarà eseguita su n°4 campioni adottando come carico di rottura <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore medio dei tre risultati più<br />

omogenei. La prova, ripetuta su campioni immersi in acqua <strong>per</strong> 48 ore o sottoposti a prova di gelività, non dovrà dare risultati inferiori<br />

del 10% rispetto ai precedenti.<br />

d) Prova di cap<strong>il</strong>larità: I campioni verranno immersi in acqua appoggiati sulla loro base minore <strong>per</strong> un'<strong>al</strong>tezza d'immersione di 10 cm. Il livello<br />

di ris<strong>al</strong>ita di acqua, misurato dopo 48 ore e mediato sui tre risultati più omogenei, non dovrà su<strong>per</strong>are <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore di 6 cm.<br />

49.1.4 Manufatti di arg<strong>il</strong>la espansa.<br />

Avranno caratteristiche gener<strong>al</strong>i e particolari del tutto consim<strong>il</strong>i ai materi<strong>al</strong>i di cui <strong>al</strong> precedente punto 49.2.3 <strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e si rimanda<br />

<strong>per</strong>tanto anche <strong>per</strong> i relativi metodi di prova.<br />

I blocchi e le lastre <strong>per</strong> murature potranno essere del tipo autoportante norm<strong>al</strong>e (AN) o faccia vista (AF) e portante norm<strong>al</strong>e (PN) o<br />

faccia vista (PF). Per gli elementi portanti potranno essere richieste resistenze di rottura <strong>per</strong> compressione fino a 80 Kgf/cmq.<br />

49.2 MANUFATTI DI GESSO<br />

49.2.1 Blocchi di gesso <strong>per</strong> tramezzi.<br />

Prodotti con gesso ed additivi vari, in specificati forni essiccatoi, dovranno presentare spessore e dimensioni assolutamente co-<br />

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stanti (tolleranza ± 0,4 mm), facce par<strong>al</strong>lele e lisce, <strong>per</strong>fetta maschiatura.<br />

Avranno inoltre un potere di isolamento acustico non inferiore a 30 decibel (<strong>per</strong> spessore di 8 cm e frequenze comprese tra 100 -<br />

500 Hz) e di isolamento termico contraddistinto da una conducib<strong>il</strong>ità non su<strong>per</strong>iore a 0,25 Kc<strong>al</strong>/mh°C.<br />

49.2.2 Lastre <strong>per</strong> controsoffitti.<br />

Nel tipo da montare a secco, con giunti da rifinire a stucco, saranno costituite da impasto a base di gesso, armato con tondi di<br />

acciaio zincato. Sui nodi dell'armatura saranno ricavati appositi fori onde agganciare i tiranti di ancoraggio <strong>al</strong>la soprastante struttura portante.<br />

Le lastre avranno spessore ed armature t<strong>al</strong>i da determinare, in posa, frecce non su<strong>per</strong>iori a 2,5 mm e saranno inoltre ben stagionate.<br />

Art.50 ISOLANTI TERMO - ACUSTICI<br />

50.0 GENERALITÀ<br />

I materi<strong>al</strong>i da impiegare <strong>per</strong> isolamento termo acustico dovranno possedere bassa conducib<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> struttura propria, essere leggeri,<br />

resistenti, idonei <strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura d'impiego ed incombustib<strong>il</strong>i, chimicamente inerti e volumetricamente stab<strong>il</strong>i, non aggressivi, insensib<strong>il</strong>i<br />

agli agenti atmosferici (ossigeno, umidità, anidride carbonica), inodori, inattaccab<strong>il</strong>i da microrganismi, insetti e muffe, anigroscopici ed imputrescib<strong>il</strong>i,<br />

elastici, stab<strong>il</strong>i <strong>al</strong>l'invecchiamento. Con riguardo <strong>al</strong>la costituzione, potranno essere del tipo sintetico, miner<strong>al</strong>e o veget<strong>al</strong>e secondo<br />

prescrizioni.<br />

50.1 ISOLANTI TERMICI<br />

50.1.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Verranno considerati t<strong>al</strong>i i materi<strong>al</strong>i aventi un coefficiente di conducib<strong>il</strong>ità termica inferiore a 0,10 Kc<strong>al</strong>/mh°C. Per la classifica verranno<br />

distinte le seguenti categorie:<br />

a) Materi<strong>al</strong>i cellulari a celle chiuse (impropriamente dette porosi), cioè non comunicanti tra loro, e costituiti <strong>per</strong> le gener<strong>al</strong>ità da prodotti sintetici<br />

espansi.<br />

b) Materi<strong>al</strong>i a celle a<strong>per</strong>te (più propriamente detti porosi) che potranno a loro volta distinguersi in granulari (vermiculite, <strong>per</strong>lite,, etc.) e fibrosi<br />

(fibre di vetro, lane miner<strong>al</strong>i, etc).<br />

Per determinato materi<strong>al</strong>e la conducib<strong>il</strong>ità sarà funzione <strong>della</strong> massa volumica apparente, del contenuto di umidità e, <strong>per</strong> i prodotti<br />

fibrosi, del diametro medio delle fibre nonché <strong>della</strong> presenza o meno di prodotto "non fibrato". Data comunque la grande quantità di manufatti<br />

esistenti in commercio, di diverse caratteristiche chimico-fisiche e tipologie, si riportano di seguito le proprietà dei materi<strong>al</strong>i di più corrente<br />

impiego rimandando, <strong>per</strong> <strong>il</strong> resto, <strong>al</strong>le specifiche dell'Elenco Prezzi.<br />

50.1.1 Polistirolo espanso (PSE).<br />

Materi<strong>al</strong>e plastico stab<strong>il</strong>e, ottenuto <strong>per</strong> espansione del polistirolo (o polistirene, polimero dello stirene), potrà essere prodotto <strong>per</strong><br />

espansione mediante vapore (od <strong>al</strong>tro sistema) o <strong>per</strong> estrusione e taglio o <strong>per</strong> estrusione nello spessore voluto.<br />

Per la fornitura dovrà comunque essere approvvigionato materi<strong>al</strong>e ottenuto in quest'ultima forma, con densità compresa fra 30 e<br />

50 Kg/mc, s<strong>al</strong>vo densità maggiori <strong>per</strong> particolari esigenze di resistenza ed indeformab<strong>il</strong>ità. Il polistirolo dovrà essere resistente agli urti,<br />

pressoché im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e <strong>al</strong>l'acqua ed <strong>al</strong> vapore, anigroscopico ed imputrescib<strong>il</strong>e, inodoro e <strong>per</strong> le applicazioni a vista o non sufficientemente<br />

protette, anche autoestinguente, dovrà resistere inoltre a tem<strong>per</strong>ature di impiego non inferiori a 75°C. Se richiesto, dovrà essere corredato<br />

del "Marchio di Qu<strong>al</strong>ità" r<strong>il</strong>asciato d<strong>al</strong>l'Istituto It<strong>al</strong>iano <strong>per</strong> <strong>il</strong> Polistirolo Espanso di Qu<strong>al</strong>ità Garantita.<br />

Nel caso di isolamenti termici anticondensa, <strong>il</strong> polistirolo dovrà venire protetto con adeguata barriera <strong>al</strong> vapore; dovrà <strong>al</strong>tresì venire<br />

protetto da contatti o vapori di bitume a freddo, catrami, vernici, carburanti, solventi e d<strong>il</strong>uenti in genere.<br />

50.1.2 Poliuretano espanso.<br />

Materi<strong>al</strong>e plastico stab<strong>il</strong>e, caratterizzato d<strong>al</strong> bassissimo v<strong>al</strong>ore <strong>della</strong> conducib<strong>il</strong>ità termica (dovuto <strong>al</strong> gas che sostituisce l'aria nelle<br />

celle), potrà essere fornito in manufatti rigidi o flessib<strong>il</strong>i o prodotto "in sito" <strong>per</strong> iniezione (foamed in place).<br />

Qu<strong>al</strong>unque sia comunque <strong>il</strong> sistema di produzione ed espansione, (miscelazione diretta "one shot", miscelazione a due stadi o,<br />

con tecnica più avanzata pre-espansione o "froting"), <strong>il</strong> poliuretano espanso presenterà densità compresa fra 30 e 50 Kg/mc, coefficiente di<br />

conducib<strong>il</strong>ità termica non su<strong>per</strong>iore a 0,018 Kc<strong>al</strong>/mh°C (misurato a 25°C) e resistenza <strong>al</strong>la compressione, in direzione norm<strong>al</strong>e <strong>al</strong>la espansione,<br />

non inferiore a 1 Kgf/cmq (<strong>per</strong> densità 50) con variazione lineare tra i due limiti ed anche in estrapolazione.<br />

50.1.3 Vermiculite.<br />

Miner<strong>al</strong>e f<strong>il</strong>los<strong>il</strong>icato di tipo arg<strong>il</strong>loso, risultante d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>terazione <strong>della</strong> mica nera, sarà fornita sotto forma di prodotto espanso, ottenuto<br />

<strong>per</strong> rapido risc<strong>al</strong>damento del miner<strong>al</strong>e <strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura di 250 - 300°C, previo essiccamento a non oltre 82°C, raffinazione, sfibratura e<br />

selezione.<br />

L'espanso dovrà essere esente da ogni impurità, insolub<strong>il</strong>e in acqua, resistente <strong>al</strong>le basi fortissime (e <strong>per</strong>ciò inintaccab<strong>il</strong>e da c<strong>al</strong>ci<br />

e cementi), incombustib<strong>il</strong>e e potrà essere fornito, s<strong>al</strong>vo impieghi speci<strong>al</strong>i, nelle seguenti granulometrie: fine (1 - 3 mm), media (3 - 6 mm) e<br />

grossa (6 - 12 mm).<br />

In rapporto <strong>al</strong>la granulometria <strong>il</strong> materi<strong>al</strong>e avrà massa volumica apparente di 100 - 60 Kg/mc, conducib<strong>il</strong>ità termica a 20°C di 0,03<br />

- 0,04 Kc<strong>al</strong>/mh°C e potrà essere impiegato fino a tem<strong>per</strong>ature di 900°C.<br />

50.1.4 Perlite.<br />

Sarà costituita da lava vulcanica espansa in granuli, con granulometria da 0,1 a 2,3 mm e massa volumica da 90 a 130 Kg/mc.<br />

La <strong>per</strong>lite sarà imputrescib<strong>il</strong>e ed ininfiammab<strong>il</strong>e, ed avrà un coefficiente di conducib<strong>il</strong>ità termica, a tem<strong>per</strong>atura ambiente, di circa<br />

0,04 Kc<strong>al</strong>/mh°C.<br />

Di norma sarà fornita in pannelli rigidi <strong>per</strong> le cui caratteristiche, dipendendo le stesse anche dai componenti aggiuntivi (fibre miner<strong>al</strong>i)<br />

e dai tipi di legante (asf<strong>al</strong>ti resine ecc.), si farà riferimento <strong>al</strong>le specifiche di Elenco.<br />

50.1.5 Arg<strong>il</strong>la espansa.<br />

Sarà formata da granuli di varie dimensioni, aventi una struttura interna cellulare clinkerizzata ed una dura e resistente scorza<br />

esterna.<br />

Il materi<strong>al</strong>e dovrà essere assolutamente inerte, libero da sostanze organiche e combustib<strong>il</strong>i, resistente <strong>al</strong>la compressione, leggero,<br />

im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e, refrattario, dimension<strong>al</strong>mente stab<strong>il</strong>e. Le granulometrie apparterranno <strong>al</strong>le seguenti classi: fine (0,5 - 3 mm), medio fine (3<br />

- 8 mm), media (8 - 15 mm), grossa (15 - 20 mm).<br />

Il coefficiente di conducib<strong>il</strong>ità termica, a tem<strong>per</strong>atura ambiente, sarà di circa 0,08 Kc<strong>al</strong>/mh°C.<br />

50.1.6 Fibre di vetro.<br />

Proverranno da materi<strong>al</strong>i di qu<strong>al</strong>ità molto pura, esenti da <strong>al</strong>c<strong>al</strong>i, ed avranno composizione stab<strong>il</strong>e e rigorosamente dosata, tot<strong>al</strong>e<br />

inerzia chimica, tot<strong>al</strong>e anigroscopicità ed incombustib<strong>il</strong>ità, tot<strong>al</strong>e assenza di materi<strong>al</strong>e non fibrato. Le fibre inoltre saranno elastiche, flessib<strong>il</strong>i<br />

e di elevatissimo rendimento termo-acustico.<br />

Le fibre da impiegare <strong>al</strong>lo stato sciolto (prodotto bianco apprettato con olio) od in prodotti qu<strong>al</strong>i feltri trapuntati, feltri e pannelli resinati,<br />

coppelle e cordoni, dovranno essere del tipo ottenuto con procedimento "Tel"; le fibre lunghe, legate con opportuni collanti <strong>per</strong> la costituzione<br />

di feltri <strong>per</strong> "pavimenti g<strong>al</strong>leggianti", saranno del tipo ottenuto con procedimento "Glossler". Le resine <strong>per</strong> <strong>il</strong> trattamento delle fibre<br />

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saranno, di norma, del tipo sintetico termoindurente con polimerizzazione ad <strong>al</strong>ta tem<strong>per</strong>atura.<br />

50.1.7 Lana di roccia.<br />

Di caratteristiche an<strong>al</strong>oghe <strong>al</strong>la lana di vetro, sarà ricavata d<strong>al</strong>la fusione e f<strong>il</strong>atura di rocce aventi particolari caratteristiche coibenti,<br />

scorie d'<strong>al</strong>to forno o speci<strong>al</strong>i miscele vetrificab<strong>il</strong>i.<br />

La lana di roccia dovrà essere esente da zolfo ed <strong>al</strong>c<strong>al</strong>i liberi, presentare reazione neutra, resistere agli acidi purché non concentrati<br />

(tranne HCL) ed <strong>al</strong>le basi. La <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e di materi<strong>al</strong>e non fibrato non dovrà su<strong>per</strong>are <strong>il</strong> 10%; <strong>il</strong> diametro medio di 6-7 micron.<br />

Il materi<strong>al</strong>e sarà inoltre stab<strong>il</strong>e <strong>al</strong> vapore acqueo ed <strong>al</strong>l'acqua c<strong>al</strong>da, avrà un <strong>al</strong>to coefficiente di assorbimento acustico, una conducib<strong>il</strong>ità<br />

termica dello stesso ordine <strong>della</strong> lana di vetro e resisterà fino a tem<strong>per</strong>ature di 700°C continui senza subire <strong>al</strong>cuna <strong>al</strong>terazione<br />

chimico-fisica.<br />

50.1.8 Sughero.<br />

Potrà essere <strong>al</strong>lo stato natur<strong>al</strong>e od espanso; <strong>il</strong> prodotto dovrà comunque essere stab<strong>il</strong>izzato, ignifugato e sottoposto a trattamento<br />

antiparassitario.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, le lastre saranno conformi <strong>per</strong> tipologia, densità e tolleranze <strong>al</strong>le norme UNI da 2090 a 2094. Il coefficiente<br />

di conducib<strong>il</strong>ità termica sarà non su<strong>per</strong>iore a 0,025 Kc<strong>al</strong>/mh°C <strong>per</strong> <strong>il</strong> tipo espanso ed a 0,035 Kc<strong>al</strong>/mh°C <strong>per</strong> <strong>il</strong> tipo natur<strong>al</strong>e.<br />

50.2 ISOLANTI ACUSTICI<br />

Gli isolanti acustici saranno caratterizzati da un elevato fattore di assorbimento acustico (elevato potere fonoisolante od elevato<br />

potere fonoassorbente secondo i tipi e le condizioni di impiego) <strong>il</strong> qu<strong>al</strong>e s<strong>al</strong>vo casi particolari, dovrà essere quanto più possib<strong>il</strong>mente costante<br />

nel campo delle più comuni frequenze.<br />

Art.51 LEGANTI IDROCARBURATI ED AFFINI MATERIALE PER IMPERMEABILIZZAZIONI<br />

51.1 CATRAME<br />

Ottenuto <strong>per</strong> dist<strong>il</strong>lazione del carbon foss<strong>il</strong>e, in assenza di aria, dovrà rispettare le "Norme <strong>per</strong> l'accettazione dei catrami <strong>per</strong> usi<br />

strad<strong>al</strong>i" di cui <strong>al</strong> Fascicolo n°1 - CNR, diffuso con Circolare Ministeri<strong>al</strong>e LL.PP. 21.01.52, n°179.<br />

51.2 BITUMI DA SPALMATURA<br />

Dovranno essere del tipo ossidato e rispondere ai requisiti di cui <strong>al</strong>la seguente norma di unificazione:<br />

UNI 4157 - Im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione delle co<strong>per</strong>ture. Bitumi da sp<strong>al</strong>matura. Nomenclatura, tipi, requisiti, campionatura.<br />

I bitumi saranno forniti in uno dei tipi indicati nella tabella che segue. I requisiti saranno provati con i metodi riportati nelle norme<br />

UNI, da 4158 a 4163.<br />

51.3 MASTICE BITUMINOSO<br />

Sarà ottenuto <strong>per</strong> intima mescolanza dei bitumi UNI 4157 di cui <strong>al</strong> precedente punto 51.2 e fibrette di amianto e/con del f<strong>il</strong>ler in<br />

<strong>per</strong>centu<strong>al</strong>i (in massa, riferite <strong>al</strong> prodotto finito) no su<strong>per</strong>iori <strong>al</strong> 5% <strong>per</strong> amianto ed <strong>al</strong> 20% <strong>per</strong> <strong>il</strong> f<strong>il</strong>ler.<br />

51.4 ASFALTO<br />

Costituito da carbonato di c<strong>al</strong>cio impregnato di bitume, dovrà natur<strong>al</strong>e e provenire d<strong>al</strong>le più reputate miniere. L'asf<strong>al</strong>to sarà in pani,<br />

omogeneo, compatto, di grana fine e di tinta bruna.<br />

51.5 MASTICE DI ASFALTO<br />

Preparato con polveri di rocce asf<strong>al</strong>tiche e bitume, con miscelazione a c<strong>al</strong>do, sarà fornito in pani di colore bruno castano, compatti,<br />

omogenei, di tenacità e consistenza elastica, privi di odore di catrame.<br />

Il mastice dovrà rispondere, <strong>per</strong> designazione a caratteristiche, <strong>al</strong>la normativa UNI 4377; prove e determinazioni verranno effettuate<br />

con le mod<strong>al</strong>ità UNI da 4379 a 4385.<br />

Per la fornitura <strong>il</strong> mastice dovrà essere del tipo A UNI 4377 (contenuto solub<strong>il</strong>e in solfuro di carbonio 14 - 16%). Non sarà consentito<br />

l'uso di mastice di asf<strong>al</strong>to sintetico.<br />

51.6 CARTA FELTRO<br />

Costituita da lana, cotone, juta ed <strong>al</strong>tre fibre tess<strong>il</strong>i natur<strong>al</strong>i, dovrà soddisfare le prescrizioni <strong>della</strong> norma UNI 3682. La carta feltro<br />

potrà essere richiesta nei tipi 224,333, 450 (ove l'indicazione corrisponderà <strong>al</strong>la massa areica ±5% circa) e dovrà presentare su<strong>per</strong>fici senza<br />

nodi, tagli, buchi od <strong>al</strong>tre irregolarità.<br />

51.7 CARTON FELTRO BITUMATO<br />

51.7.1 Cartonfeltro Bitumato C<strong>il</strong>indrato.<br />

Costituito da carta feltro impregnata a saturazione di bitume (15 UNI 4157), in bagno a tem<strong>per</strong>atura controllata dovrà rispondere<br />

<strong>per</strong> designazione, caratteristiche, requisiti e prove <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> norma UNI 3838. Il c<strong>il</strong>indrato, i cui tipi norm<strong>al</strong>izzati sono riportati<br />

nella tabella che segue, presenterà uniforme impregnazione <strong>della</strong> cartafeltro, su<strong>per</strong>fici lisce e regolari, leggermente venate e di colore nero<br />

opaco.<br />

51.7.2 Cartonfeltro Bitumato Rico<strong>per</strong>to.<br />

Costituito da cartafeltro trattata a doppio bagno, con una prima impregnazione a saturazione di bitume nelle molle ed un secondo<br />

rivestimento con bitumi ossidati, stab<strong>il</strong>izzati e plastificati, con eventu<strong>al</strong>e velo fin<strong>al</strong>e di materi<strong>al</strong>e finemente granulato come fibre di amianto,<br />

scagliette di mica, sabbia finissima etc., dovrà rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> UNI 3838 in precedenza citata.<br />

Il cartonfeltro rico<strong>per</strong>to dovrà presentare lo strato di rivestimento di materi<strong>al</strong>e bituminoso (25 UNI 4157) di spessore uniforme e<br />

senza bolle; l'eventu<strong>al</strong>e velo di protezione dovrà rimanere in su<strong>per</strong>ficie ed essere fac<strong>il</strong>mente asportab<strong>il</strong>e.<br />

51.7.3 Designazione commerci<strong>al</strong>e - Tipi non norm<strong>al</strong>izzati.<br />

Nella produzione commerci<strong>al</strong>e corrente, estesa anche ai tipi fuori designazione UNI, i cartonfeltri bitumati c<strong>il</strong>indrati o rico<strong>per</strong>ti potranno<br />

essere contrassegnati da una lettera e da un numero (pari <strong>al</strong>la massa/mq in rapporto 1/100) con in esempio: <strong>per</strong> i c<strong>il</strong>indri: C/3, C/4,<br />

C/5, C/7, C/9; <strong>per</strong> i rico<strong>per</strong>ti: R/10, R/12, R.15, R/20, R/25 dove C/3 (300 g/mq), C/4 (400 g/mq), R/10 (1000 g/mq) e R/25 (2500 g/mq) non<br />

risultano norm<strong>al</strong>izzati.<br />

Per le im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazioni stratificate da re<strong>al</strong>izzare con l'impiego di t<strong>al</strong>e materi<strong>al</strong>e, ove non diversamente prescritto, dovranno<br />

essere forniti cartonfeltri bitumati rico<strong>per</strong>ti del tipo <strong>al</strong>meno R 224 UNI 3838 (R/12).<br />

Qu<strong>al</strong>ora poi <strong>il</strong> cartonfeltro dovesse costituire l'ultimo elemento im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante di una stratificazione non protetta, <strong>il</strong> manufatto<br />

dovrà essere del tipo R/25, autoprotetto con lamelle di ardesia (min.900 g/mq) o graniglie di marmo, quarzo ceramizzato od <strong>al</strong>tro, secondo<br />

prescrizione.<br />

51.8 MANTI BITUMINOSI PREFABBRICATI CON SUPPORTI IN FIBRE DI VETRO<br />

51.8.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Per i manti in oggetto, oltre che <strong>al</strong>le norme UNI 7468-75, si farà riferimento <strong>al</strong>le caratteristiche dichiarate dai fabbricanti accreditati<br />

presso l'Istituto <strong>per</strong> la Garanzia dei Lavori affini <strong>al</strong>l'Ed<strong>il</strong>izia" ed <strong>al</strong>la tabella riportata in c<strong>al</strong>ce <strong>al</strong>la "Normativa <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>e di im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izza-<br />

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zione - 1° str<strong>al</strong>cio" edita d<strong>al</strong>lo stesso Istituto in data gennaio 1975. I supporti potranno essere costituiti da veli di vetro (norm<strong>al</strong>i o rinforzati),<br />

da feltri o da tessuti di vetro.<br />

Il corpo sarà costituito da bitumi UNI 4157, da mastici bituminosi e prodotti vari di ricoprimento di protezione.<br />

51.8.1 Supporto in veli di fibre di vetro.<br />

Sarà costituito da veli, preferib<strong>il</strong>mente armati con f<strong>il</strong>i di vetro. Il collante (resina od <strong>al</strong>tro), non dovrà presentare <strong>al</strong>cuna dis<strong>per</strong>sione<br />

nel bitume e dovrà essere insensib<strong>il</strong>e ai solventi (solfuro di carbonio).<br />

I veli avranno massa areica non inferiore a 40 g/mq, fibre con diametro nomin<strong>al</strong>e di 10 - 18 micron, contenuto di <strong>al</strong>c<strong>al</strong>i come<br />

NA2O (resistenza idrolitica) non su<strong>per</strong>iore a 280 mq, carico di rottura a trazione non inferiore a 1 Kgf/cm, resistenza <strong>al</strong> passaggio dell'aria di<br />

1 - 2 mm H2O.<br />

I supporti dovranno comunque rispettare la normativa UNI 6825-71 (prescrizioni e metodi di prova) nonché <strong>per</strong> definizioni, le tolleranze<br />

e le determinazioni le UNI 5958-67, 6266-68, 6484-69, 6537-69, 6539-69 e 6540-69.<br />

51.8.2 Veli di vetro bitumati.<br />

Saranno costituiti da veli di vetro impregnati a saturazione parzi<strong>al</strong>e con bitume o mastice bituminoso.<br />

I veli di vetro bitumati avranno stab<strong>il</strong>ità di forma a c<strong>al</strong>do e flessib<strong>il</strong>ità secondo la UNI 3838; saranno anigroscopici, imputrescib<strong>il</strong>i,<br />

flessib<strong>il</strong>i, chimicamente e fisicamente stab<strong>il</strong>i, di buona resistenza <strong>al</strong>la trazione, idonei a legarsi <strong>al</strong> bitume ossidato.<br />

51.8.3 Veli di vetro bitumati rico<strong>per</strong>ti.<br />

Saranno costituiti da veli impregnati a saturazione ed interamente rico<strong>per</strong>ti di bitume o mastice bituminoso, cosparsi o meno con<br />

veli di materi<strong>al</strong>e miner<strong>al</strong>e finemente granulato.<br />

51.9 MANTI BITUMINOSI AUTOPROTETTI ARMATI CON FIBRE DI VETRO<br />

51.9.1 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

I manti o membrane in argomento, di norma prefabbricati e destinati <strong>al</strong>lo strato di finitura dei trattamenti im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzanti, saranno<br />

costituiti da supporti in fibre di vetro (veli, feltri, tessuti, o sistemi misti) impregnati e rico<strong>per</strong>ti da bitume e miscele bituminose (v. punto<br />

51.8.3), con la su<strong>per</strong>ficie esterna protetta da scagliette di ardesia, graniglie di marmo o di quarzo ceramizzate, lamine met<strong>al</strong>liche a d<strong>il</strong>atazione<br />

autocompensata o meno od <strong>al</strong>tri idonei sistemi.<br />

I veli di vetro avranno le caratteristiche di cui <strong>al</strong> punto 51.8.1; <strong>il</strong> tessuto avrà massa areica non inferiore a 50 g/mq e resistenza a<br />

trazione non inferiore a 10 Kgf/cm.<br />

Il supporto bituminoso avrà una massa non inferiore a 2500 g/mq e sarà costituito da bitume, f<strong>il</strong>lerizzato o meno, ad <strong>al</strong>to punto di<br />

rammollimento (non inferiore comunque a 80°C) e penetrazione a 25°C di 30 - 40 dmm.<br />

Le scagliette di ardesia avranno diffusione su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e non inferiore a 1 Kg/mq, i materi<strong>al</strong>i granulati diffusione non inferiore a 1,5<br />

Kg/mq; la s<strong>al</strong>datura sarà effettuata con non meno di 0,5 Kg/mq di bitume ad c<strong>al</strong>do punto di rammollimento e cariche (t<strong>al</strong>co, mica) in <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e<br />

non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 15% in massa.<br />

Per i manti di che trattasi potrà comunque essere richiesto <strong>il</strong> "Certificato di Idoneità Tecnica" r<strong>il</strong>asciato d<strong>al</strong>l'I.C.I.T.E.<br />

51.9.2 Manti autoprotetti con lamine a d<strong>il</strong>atazione autocompensata.<br />

Saranno re<strong>al</strong>izzati con l'accoppiamento di un supporto bituminoso di cui <strong>al</strong> precedente punto 51.9.1 ed una lamina met<strong>al</strong>lica di<br />

<strong>al</strong>luminio (titolo 99,5%) o di rame purissimo (titolo 99,75%) o di acciaio inox 18/10 a d<strong>il</strong>atazione autocompensata.<br />

L'armatura, costituita di norma da tessuto di vetro, dovrà essere situata nella parte su<strong>per</strong>iore del supporto bitumato. La lamina<br />

avrà goffratura isotropa e sarà conforme <strong>al</strong> prodotto di classe "B” re<strong>al</strong>izzato <strong>per</strong> interposizione di bitume con punto di rammollimento P.A. di<br />

50 - 55°C flussato con gli stessi oli del bitume di cappa.<br />

Le lamine potranno essere richieste negli spessori commerci<strong>al</strong>i di 4,5/100, 5/100, 6/100, 8/100, 10/100 mm secondo <strong>il</strong> tipo di met<strong>al</strong>lo.<br />

I manti dovranno comunque rispondere, <strong>per</strong> quanto non in contrasto, <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> norma francese AFNOR P 84-303.<br />

51.10 GUAINE DI GOMMA SINTETICA<br />

Prodotte <strong>per</strong> vulcanizzazione di copolimeri butadiene-stirene o isobut<strong>il</strong>ene-isoprene od ancora di polimeri cloroprenici con eventu<strong>al</strong>e<br />

aggiunta di additivi peptizzanti, plastificanti, antiossidanti, coloranti ed ignifuganti, dovranno essere resistenti <strong>al</strong> bitume, <strong>al</strong>le c<strong>al</strong>ci ed ai<br />

cementi, ai raggi ultravioletti, <strong>al</strong>l'ozono, agli agenti meteorologici, <strong>al</strong>le atmosfere aggressive, <strong>al</strong>le scint<strong>il</strong>le ed <strong>al</strong> c<strong>al</strong>ore irradiato, <strong>al</strong>la lacerazione,<br />

nonché im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>i, flessib<strong>il</strong>i ed elastiche. Gli spessori commerci<strong>al</strong>i delle guaine saranno in gener<strong>al</strong>e di 0,75 - 1 - 1,5 - 2 mm.<br />

51.11 GUAINE DI PVC PLASTIFICATO<br />

Avranno diversa formulazione in rapporto ai diversi campi di impiego e comunque caratteristiche gener<strong>al</strong>i rispondenti <strong>al</strong>le norme<br />

UNI 5575-65 e 5576-65. Avranno inoltre resistenza a trazione non inferiore a 150 Kgf/cmq, <strong>al</strong>lungamento a rottura non inferiore <strong>al</strong> 200%,<br />

durezza Shore A non inferiore a 75 e resistenza <strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura esterna <strong>al</strong> campo -20/+70°C.<br />

Nell'impiego sulle co<strong>per</strong>ture le guaine dovranno avere spessore non inferiore a 0,8 mm se usate con barriera <strong>al</strong> vapore ed a 1,2<br />

mm se destinate <strong>al</strong>lo strato im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante.<br />

Art.52 ADESIVI - SIGILLANTI - IDROFUGHI - IDROREPELLENTI - ADDITIVI<br />

52.1 ADESIVI<br />

Saranno costituiti da resine o da prodotti diversi, di resistenza adeguata (mediamente nel rapporto 3:1) agli sforzi cui potranno<br />

essere interessati i materi<strong>al</strong>i aderenti (trazione, taglio, spaccatura, spellatura) e presenteranno assoluta compatib<strong>il</strong>ità con gli stesi ed <strong>al</strong>to<br />

grado di bagnab<strong>il</strong>ità relativa (wetting).<br />

Ad applicazione avvenuta gli adesivi saranno inoltre insolub<strong>il</strong>i in acqua, chimicamente inerti, stab<strong>il</strong>i agli sb<strong>al</strong>zi di tem<strong>per</strong>atura, infiammab<strong>il</strong>i<br />

ed atossici. Gli eventu<strong>al</strong>i additivi (cat<strong>al</strong>izzatori, stab<strong>il</strong>izzanti, solventi, plastificanti, cariche) dovranno essere compatib<strong>il</strong>i con le resine<br />

di base senza compromettere i risultati fin<strong>al</strong>i dell'adesivo.<br />

52.2 SIGILLANTI<br />

52.2.0 Gener<strong>al</strong>ità<br />

Composti atti a garantire <strong>il</strong> riempimento di interspazi e la ermeticità dei giunti mediante forze di adesione, potranno essere di tipo<br />

preformato o non, questi ultimi a media consistenza (mastici) od <strong>al</strong>ta resistenza (stucchi).<br />

Nel tipo preformato i sig<strong>il</strong>lanti saranno in genere costituiti da nastri, strisce e cordoni non vulcanizzati o parzi<strong>al</strong>mente vulcanizzati.<br />

Nel tipo non preformato a media consistenza saranno in genere costituiti da prodotti non vulcanizzati di tipo liquido (autolivellanti) o pastoso<br />

(a diverso grado di consistenza o tixotropici), ad uno o più componenti.<br />

In rapporto <strong>al</strong>le prestazioni poi, potranno essere distinti in sig<strong>il</strong>lati ad <strong>al</strong>to recu<strong>per</strong>o elastico (elastomerici) e sig<strong>il</strong>lanti a basso recu<strong>per</strong>o<br />

(elastoplastici e plastici).<br />

Caratteristiche comuni saranno comunque la fac<strong>il</strong>ità e possib<strong>il</strong>ità d'impiego entro un ampio arco di tem<strong>per</strong>ature (mediamente:<br />

+5/+40°C), la <strong>per</strong>fetta adesività, la resistenza <strong>al</strong>l'acqua, <strong>al</strong>l'ossigeno ed agli sb<strong>al</strong>zi di tem<strong>per</strong>atura, la resistenza <strong>al</strong>l'invecchiamento e, <strong>per</strong><br />

giunti mob<strong>il</strong>i, anche ai fenomeni di fatica.<br />

Per i metodi di prova si farà in genere riferimento <strong>al</strong>le norme A.S.T.M. Prove diverse ed ulteriori potranno comunque venire richieste<br />

d<strong>al</strong>la Direzione Lavori in rapporto a particolari requisiti e specifiche di accettazione connesse <strong>al</strong>le condizioni d'impiego.<br />

52.2.1 Sig<strong>il</strong>lanti s<strong>il</strong>iconici.<br />

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Costituiti da uno o due componenti a base di polimeri dimet<strong>il</strong>s<strong>il</strong>ossanici (s<strong>il</strong>iconi), avranno di norma consistenza di pasta semidensa<br />

e si trasformeranno, a vulcanizzazione avvenuta dopo applicazione, in prodotti solidi elastici ad <strong>al</strong>to recu<strong>per</strong>o.<br />

Come elementi caratterizzanti i sig<strong>il</strong>lanti s<strong>il</strong>iconici presenteranno fac<strong>il</strong>ità di applicazione in un vasto arco di tem<strong>per</strong>ature (-40/+70°C<br />

ed oltre, secondo formulazione), ottima resistenza agli agenti atmosferici, <strong>al</strong>l'ossidazione, <strong>al</strong>la luce solare ed <strong>al</strong>la pioggia (non meno di 8000<br />

ore in test ASTM con apparecchiatura "Weather Ometer").<br />

I sig<strong>il</strong>lanti s<strong>il</strong>iconici presenteranno ottima adesione su una vastissima gamma di materi<strong>al</strong>i. Tuttavia <strong>il</strong> pretrattamento delle su<strong>per</strong>fici<br />

con appositi "primers", indispensab<strong>il</strong>i a seconda dei tipi e delle formulazioni su <strong>al</strong>cuni materi<strong>al</strong>i (<strong>al</strong>luminio, bronzo, lamiera stagnata, mattoni,<br />

pietra, legno e materi<strong>al</strong>i porosi in genere), porterà in ogni caso a risultati di adesione nettamente su<strong>per</strong>iori.<br />

52.2.2 Sig<strong>il</strong>lanti poliuretanici.<br />

Costituiti da un vasto numero di componenti base, potranno essere mono o bicomponenti, autolivellanti o tixotropici. Saranno caratterizzati<br />

in ogni caso da eccezion<strong>al</strong>e resistenza <strong>al</strong>l'abrasione, eccellente resistenza agli olii, buona flessib<strong>il</strong>ità <strong>al</strong>le basse tem<strong>per</strong>ature, eccellente<br />

elasticità, buona resistenza ai solventi ed <strong>al</strong> fuoco.<br />

52.2.3 Sig<strong>il</strong>lanti polisolfurici.<br />

Costituiti da uno o due componenti a base di polimeri polisolfurici, i sig<strong>il</strong>lanti in argomento dovranno presentare elevata elasticità,<br />

ottima resistenza ai raggi ultravioletti, agli agenti metereologici, <strong>al</strong>le atmosfere aggressive ed, inoltre, <strong>al</strong>l'acqua, agli olii, ai grassi ed a molti<br />

solventi, ai carburanti, etc.<br />

52.2.4 Sig<strong>il</strong>lanti a basso recu<strong>per</strong>o elastico.<br />

Nel tipo elasto-plastico saranno costituiti da elastomeri a base acr<strong>il</strong>ica o but<strong>il</strong>ica (in solvente) nel tipo plastico da prodotti a base<br />

poliisobut<strong>il</strong>ene in pani o prof<strong>il</strong>ati a sezione varia od a base di olii essiccativi o mescole speci<strong>al</strong>i di elastomeri e bitume.<br />

Destinati nel primo tipo <strong>al</strong>la sig<strong>il</strong>latura di giunti soggetti a limitato movimento (± 5% sull'ampiezza del giunto) o nel secondo a giunti<br />

fissi, avranno in tutti i casi buona resistenza <strong>al</strong>l'azione dei raggi u.v. ed agli sb<strong>al</strong>zi di tem<strong>per</strong>atura (-25/+70°C).<br />

Caratteristiche più specifiche comunque, ove non riportate in Elenco, saranno prescritte d<strong>al</strong>la Direzione in rapporto ai particolari<br />

campi d'impiego.<br />

52.3 GUARNIZIONI<br />

Materi<strong>al</strong>i di tenuta <strong>al</strong> pari dei sig<strong>il</strong>lanti, ma <strong>al</strong>lo stato solido preformato (ed anche prevulcanizzato o prepolimerizzato), potranno<br />

essere costituiti da prodotti elastomerici o da materie plastiche.<br />

Tra i primi offriranno le migliori caratteristiche chimico-fisiche e maccanico-elastiche i materi<strong>al</strong>i del tipo: EPR (et<strong>il</strong>ene-prop<strong>il</strong>enecopolimeri<br />

EPM e terpolimeri EPDM), CR (policloroprene) e CSM (poliet<strong>il</strong>ene clorosolfonato).<br />

Tra i secondi, offriranno caratteristiche <strong>al</strong>trettanto idonee <strong>il</strong> PVC (cloruro di polivin<strong>il</strong>e) plastificato ed <strong>il</strong> poliuretano espanso.<br />

Con riguardo <strong>al</strong>la struttura fisica ed <strong>al</strong>le caratteristiche meccaniche le guarnizioni si distingueranno poi in compatte (norm<strong>al</strong>i o<br />

struttur<strong>al</strong>i, quest'ultime dotate anche di portanza meccanica) ed espanse (a celle a<strong>per</strong>te o chiuse). Caratteristiche comuni dovranno essere<br />

comunque l'ottima elasticità, la morbidezza, la <strong>per</strong>fetta c<strong>al</strong>ibratura, la resistenza agli agenti atmosferici ed in gener<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l'invecchiamento.<br />

52.4 IDROFUGHI<br />

Qu<strong>al</strong>unque sia la composizione chimica (fluati, soluzioni saponose, etc.) dovranno conferire <strong>al</strong>le m<strong>al</strong>te cui verranno addizionati<br />

efficace e duratura idrorepellenza senza <strong>per</strong><strong>al</strong>tro <strong>al</strong>terare negativamente le qu<strong>al</strong>ità fisico-meccaniche delle stesse. Dovranno <strong>al</strong>tresì lasciare<br />

in<strong>al</strong>terati i colori nonché, <strong>per</strong> intonachi cementizi a contatto con acque potab<strong>il</strong>i, non <strong>al</strong>terare in <strong>al</strong>cun modo i requisiti di potab<strong>il</strong>ità.<br />

Gli idrofughi saranno approvvigionati in confezioni sig<strong>il</strong>late con l'indicazione del tipo, dei modi d'impiego e <strong>della</strong> Ditta produttrice.<br />

52.5 IDROREPELLENTI<br />

Costituiti in linea gener<strong>al</strong>e da resine s<strong>il</strong>iconiche in soluzione acquosa od in solvente, dovranno essere compatib<strong>il</strong>i con i materi<strong>al</strong>i<br />

sui qu<strong>al</strong>i verranno applicati, dei qu<strong>al</strong>i non dovranno in <strong>al</strong>cun modo <strong>al</strong>terare le proprietà, né l'aspetto od <strong>il</strong> colore.<br />

T<strong>al</strong>i prodotti saranno <strong>per</strong>ciò <strong>per</strong>fettamente trasparenti, in<strong>al</strong>terab<strong>il</strong>i agli agenti meteorologici, <strong>al</strong>le atmosfere aggressive, agli sb<strong>al</strong>zi<br />

di tem<strong>per</strong>ature e dovranno conservare la porosità e la traspirab<strong>il</strong>ità delle strutture.<br />

Prove di idrorepellenza, effettuate su campioni di materi<strong>al</strong>e trattato e sottoposti <strong>per</strong> non meno di 5 ore a getti d'acqua continuati,<br />

dovranno dare <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>i di assorbimento assolutamente nulle.<br />

Gli idrorepellenti saranno approvvigionati come <strong>al</strong> precedente punto 52.4. Le qu<strong>al</strong>ità richieste dovranno essere idoneamente certificate<br />

e garantite <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo di durata non inferiore a 5 anni.<br />

52.6 ADDITIVI<br />

Gli additivi <strong>per</strong> c<strong>al</strong>cestruzzi e m<strong>al</strong>te, a qu<strong>al</strong>unque tipo appartengano (fluidificanti, aeranti, acceleranti, antigelo, ad azione combinata),<br />

dovranno essere conformi <strong>al</strong>la specifica normativa UNI, da 7102-72 a 7109-72, nonché a quanto prescritto <strong>al</strong> punto 1.5, <strong>al</strong>l. 1, del D.M.<br />

16 giugno 1976.<br />

Gli additivi dovranno migliorare e potenziare le caratteristiche del c<strong>al</strong>cestruzzo <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta (lavorab<strong>il</strong>ità, resistenza, im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità,<br />

uniformità, adesione, durab<strong>il</strong>ità) e dovranno essere impiegati secondo le precise prescrizioni del produttore che dimostrerà, con prove di<br />

Laboratorio Uffici<strong>al</strong>e la conformità del prodotto ai requisiti richiesti ed <strong>al</strong>le disposizioni vigenti.<br />

Gli additivi a base di aggregati met<strong>al</strong>lici ferrosi cat<strong>al</strong>izzati, <strong>per</strong> m<strong>al</strong>te e c<strong>al</strong>cestruzzi esenti da ritiro od a espansione controllata, dovranno<br />

essere esenti da prodotti chimici generatori di gas, nonché da olii, grassi e particelle met<strong>al</strong>liche non ferrose; l'aggregato met<strong>al</strong>lico<br />

base sarà <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e d'acqua e non conterrà più dello 0,75% di materi<strong>al</strong>e solub<strong>il</strong>e in acqua.<br />

Art.53 PRODOTTI DI MATERIE PLASTICHE<br />

53.0 GENERALITÀ<br />

Per la definizione, la classificazione e le prescrizioni sulle materie plastiche in gener<strong>al</strong>e, si farà riferimento <strong>al</strong>la normativa UNI di<br />

classifica C.D.U. 678.5/.8 (Materie Plastiche). Per le prove si farà riferimento <strong>al</strong>la normativa UNI di classifica C.D.U. 678.5/.8:620.1 (Prove<br />

sulle Materie Plastiche). Per i prodotti si farà riferimento <strong>al</strong>la normativa UNI di classifica C.D.U. 678.5/.8002.62/.64 (Prodotti semifiniti e finiti<br />

di Materie Plastiche).<br />

53.1 PLASTICI RINFORZATI CON FIBRE DI VETRO (PRFV)<br />

53.1.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Costituiti da resine poliesteri armate con fibre di vetro e sottoposte a processo di polimerizzazione, dovranno accoppiare, <strong>al</strong>la leggerezza<br />

propria del materi<strong>al</strong>e, elevata resistenza meccanica, stab<strong>il</strong>ità dimension<strong>al</strong>e, elasticità, resistenza <strong>al</strong>l'abrasione, agli agenti atmosferici<br />

ed agli sb<strong>al</strong>zi termici.<br />

Caratteristiche più specifiche poi, in rapporto <strong>al</strong>la varietà dei prodotti, saranno riportate in Elenco o prescritte d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

53.1.1 Lastre ondulate traslucide.<br />

Dovranno rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>le seguenti norme di unificazione:<br />

UNI 6774-70 - Lastre ondulate traslucide di materi<strong>al</strong>e plastico rinforzato con fibre di vetro. Gener<strong>al</strong>ità e prescrizioni.<br />

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UNI 6775-70 - Idem. Metodi di prova.<br />

Il primo tipo (78x17) presenterà spessore medio di 0,95 - 1,15 mm, massa di 2 - 2,3 Kg/mq e resistenza a flessione minima di 110<br />

Kgf/m. Gli <strong>al</strong>tri tipi presenteranno spessore medio di 1,1 - 1,4 mm, massa di 2 - 2,3 Kg/mq e resistenza a flessione minima di 240 Kg/m.<br />

Tutti i tipi comunque, anche se fuori unificazione o speci<strong>al</strong>i (F<strong>il</strong>on,etc.), presenteranno spessore uniforme, mai inferiore a 0,85<br />

mm, <strong>per</strong>fetta traslucenza, ottima stab<strong>il</strong>ità del colore, assenza di bolle e difetti su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i, geometria regolare, tagli netti e senza sbavature.<br />

53.2 PRODOTTI DI CLORURO DI POLIVINILE (PVC)<br />

53.2.1 Tubi e raccordi di PVC rigido.<br />

Saranno fabbricati con mescolanze a base di cloruro di polivin<strong>il</strong>e, esenti da plastificanti ed opportunamente stab<strong>il</strong>izzate. Saranno<br />

inoltre conformi <strong>al</strong>le prescrizioni delle seguenti norme di unificazione:<br />

UNI 7441-75 - Tubi di PVC rigido (non plastificato) <strong>per</strong> condotte di fluidi in pressione. Tipi, dimensioni e caratteristiche.<br />

UNI 7443-75 - Tubi di PVC rigido (non plastificato) <strong>per</strong> condotte di scarico di fluidi. Tipi, dimensioni e caratteristiche.<br />

UNI 7445-75 - Tubi di PVC rigido (non plastificato) <strong>per</strong> condotte interrate di convogliamento di gas combustib<strong>il</strong>i. Tipi, dimensioni e caratteristiche.<br />

UNI 7447-75 - Tubi di PVC rigido (non plastificato) <strong>per</strong> condotte di scarico interrate. Tipi, dimensioni e caratteristiche.<br />

UNI 7448-75 - Tubi di PVC rigido (non plastificato).Metodi di prova.<br />

a) Tubi di PVC <strong>per</strong> condotte di fluidi in pressione dovranno corrispondere <strong>per</strong> le categorie ed i tipi prescritti, <strong>al</strong>le caratteristiche di resistenza<br />

ed <strong>al</strong>le condizioni di cui <strong>al</strong>la classifica riportata <strong>al</strong> punto 4 <strong>della</strong> UNI 7441-75. I diametri esterni (..20-25-32-40-50-63-75-90..630 mm), gli<br />

spessori (in 5 serie, con minimo di 1,6 mm <strong>per</strong> 12 < D ¾ 32 mm e di 1,8 mm <strong>per</strong> D > 32 mm) e le relative tolleranze dovranno essere<br />

conformi <strong>al</strong> prospetto III di cui <strong>al</strong> punto 5 <strong>della</strong> UNI citata. I bicchieri potranno essere del tipo da incollare (sistema con interferenza, con<br />

gioco o misto), secondo prescrizione, o con anello di elastomero. La designazione dei tubi dovrà comprendere: la denominazione, l'indicazione<br />

<strong>della</strong> categoria e del tipo, <strong>il</strong> diametro esterno D, l'indicazione <strong>della</strong> pressione nomin<strong>al</strong>e, <strong>il</strong> riferimento <strong>al</strong>la norma UNI 7441-75. La<br />

marcatura dei tubi dovrà comprendere: l'indicazione del materi<strong>al</strong>e (PVC), <strong>della</strong> categoria e del tipo, <strong>il</strong> diametro esterno D, l'indicazione<br />

<strong>della</strong> pressione nomin<strong>al</strong>e, <strong>il</strong> marchio di fabbrica, l'indicazione del <strong>per</strong>iodo di produzione, la sigla I.I.P. indicante <strong>il</strong> "Marchio di conformità"<br />

r<strong>il</strong>asciato d<strong>al</strong>l'Istituto It<strong>al</strong>iano dei Plastici.<br />

b) Tubi di PVC <strong>per</strong> condotte di scarico di fluidi: Dovranno essere, in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni, del tipo 301 (tem<strong>per</strong>atura massima <strong>per</strong>manente<br />

dei fluidi convogliati: 50°C) o del tipo 302 (tem<strong>per</strong>atura massima <strong>per</strong>manente dei fluidi convogliati: 70°C). I diametri esterni (32-40-<br />

50-75-110-125-160-200 mm), gli spessori (con minimo di 1,8 mm <strong>per</strong> <strong>il</strong> tipo 301 e di 3,2 mm <strong>per</strong> <strong>il</strong> tipo 302) e le relative tolleranze dovranno<br />

essere conformi <strong>al</strong> prospetto II di cui <strong>al</strong> punto 5 <strong>della</strong> UNI 7443-75. I bicchieri potranno essere sia del tipo da incollare, sia con<br />

anello di elastomero; dimensioni e spessori dovranno corrispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong> punto 6 <strong>della</strong> UNI citata.<br />

c) Tubi di PVC <strong>per</strong> condotte di scarichi interrate: Dovranno essere del tipo 303 UNI 7447-75 e saranno adibiti <strong>al</strong>la condotta di fluidi la cui<br />

tem<strong>per</strong>atura massima non risulti su<strong>per</strong>iore a 40°C. I tubi, se non idoneamente protetti, ammetteranno un ricoprimento massimo sulla<br />

generatrice di 4,00 m, mentre quello minimo sarà di 1,00 m sotto su<strong>per</strong>ficie con traffico fino a 12 t e di 1,50 m sotto su<strong>per</strong>ficie con traffico<br />

fino a 15 t. I diametri esterni (110-125-160-200-250-315-400 mm), gli spessori (rispettivamente con minimo di 3,2-3,2-3,9-4,9-6,1-7,7-<br />

9,8 mm) e le relative tolleranze dovranno essere conformi <strong>al</strong> prospetto II di cui <strong>al</strong> punto 5 <strong>della</strong> UNI 7447-75. Per la designazione e la<br />

marcatura si rimanda a quanto riportato nella precedente lettera a).<br />

53.2.2 Persiane avvolgib<strong>il</strong>i di PVC rigido.<br />

Avranno i teli costituiti da prof<strong>il</strong>ati tamburati estrusi di PVC rigido, esente da plastificanti, e dovranno corrispondere <strong>al</strong>la normativa<br />

di unificazione di cui appresso:<br />

UNI 6213-68 - Prof<strong>il</strong>ati rigidi di cloruro di polivin<strong>il</strong>e <strong>per</strong> <strong>per</strong>siane avvolgib<strong>il</strong>i. Tipi e caratteristiche.<br />

UNI 6214-68 - Idem. Metodi di prova.<br />

- Tipo 351: a prof<strong>il</strong>ato a<strong>per</strong>to con <strong>al</strong>a <strong>per</strong> agganciamento orizzont<strong>al</strong>e continuo.<br />

- Tipo 352: a prof<strong>il</strong>ato chiuso <strong>per</strong> collegamento vertic<strong>al</strong>e con ganci met<strong>al</strong>lici a catena continua.<br />

I prof<strong>il</strong>ati presenteranno su<strong>per</strong>ficie liscia, di colore uniforme ed esente da irregolarità e difetti, <strong>per</strong>fetta rett<strong>il</strong>ineità a sezione costante<br />

senza deformazioni.<br />

La massa dovrà risultare non inferiore a 4,5 Kg/mq, la rigidità a flessione non su<strong>per</strong>iore a 14 mm di freccia, la resistenza <strong>al</strong>l'agganciamento<br />

non inferiore a 3 Kgf/cm e la tem<strong>per</strong>atura di rammollimento (grado Vicat) non inferiore a 80°C. I prof<strong>il</strong>ati presenteranno ancora<br />

completa opacità e ceneri non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 10%.<br />

La prova di resistenza agli agenti atmosferici (prova 4.12 UNI 6214-68) la su<strong>per</strong>ficie non dovrà risultare <strong>al</strong>terata e la variazione di<br />

colore riferita <strong>al</strong>la sc<strong>al</strong>a dei grigi, non dovrà essere maggiore del contrasto 4 <strong>per</strong> i colori di grado di resistenza "A" e non maggiore del contrasto<br />

3 <strong>per</strong> i colori di grado di resistenza "B".<br />

Le <strong>per</strong>siane avranno lo zoccolo termin<strong>al</strong>e particolarmente rinforzato ed <strong>il</strong> canton<strong>al</strong>e di arresto fornito di paracolpi di gomma, <strong>il</strong> qu<strong>al</strong>e<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> tipo 352, sarà solid<strong>al</strong>e con la catena dei ganci. Qu<strong>al</strong>ora dovessero poi su<strong>per</strong>are la larghezza di 1,50 m, dovranno avere gli elementi<br />

irrigiditi con prof<strong>il</strong>ati met<strong>al</strong>lici i qu<strong>al</strong>i, <strong>al</strong> pari dei ganci, potranno essere zincati, cadmiati od in acciaio inossidab<strong>il</strong>e secondo prescrizione.<br />

53.3 PRODOTTI TERMOPLASTICI DI POLIETILENE (PE)<br />

53.3.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Potranno essere del tipo a bassa densità (da PE b.d. ottenuto sotto bassa pressione). In entrambi i casi saranno prodotti con poliet<strong>il</strong>ene<br />

puro stab<strong>il</strong>izzato con nero fumo (Carbon Black) in proporzioni del 2 - 3% sulla massa (<strong>per</strong> resistenza <strong>al</strong>l'invecchiamento dai raggi<br />

U.V.).<br />

53.3.1 Tubi.<br />

I tubi del 1° tipo (PE b.d.) presenteranno massa volumica di 0,92 - 0,93 Kg/dmc, resistenza a trazione minima di 100 Kgf/cmq,<br />

<strong>al</strong>lungamento a rottura minimo del 300%, resistenza <strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura da/a -50/ +60°C (con degradazione max delle caratteristiche meccaniche<br />

del 20% circa ogni 10°C nell'interv<strong>al</strong>lo +20/ + 60°C), assoluta atossicità ed infrangib<strong>il</strong>ità.<br />

Gli spessori dei tubi saranno rapportati a 4 v<strong>al</strong>ori norm<strong>al</strong>izzati <strong>della</strong> pressione nomin<strong>al</strong>e di esercizio (PN 2,5 - 4 - 6 - 10 Kgf/cmq)<br />

riferita <strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura di 20°C.<br />

Per t<strong>al</strong>i spessori, unitamente <strong>al</strong>le <strong>al</strong>tre caratteristiche, si farà riferimento <strong>al</strong>la seguente normativa:<br />

UNI 6462-69 - Tubi di poliet<strong>il</strong>ene a bassa densità. Tipi, dimensioni e caratteristiche.<br />

UNI 6463-69 - Idem. Metodi di prova.<br />

I tubi di 2° tipo (PE a.d.) presenteranno, a differenza, i seguenti requisiti: massa volumica di 0,94 - 0,96 Kg/dmc, resistenza a trazione<br />

minima di 150 Kgf/cmq, <strong>al</strong>lungamento a rottura minimo del 500%, tem<strong>per</strong>atura di rammollimento minima di 124°C (Vicat).<br />

Per i diametri, gli spessori, i requisiti particolari ed i metodi di prova si farà riferimento <strong>al</strong>le seguenti norme di unificazione:<br />

UNI 7611 - Tubi di PE ad <strong>al</strong>ta densità <strong>per</strong> condotte di fluidi in pressione. Tipi, dimensioni e requisiti.<br />

UNI 7612 - Raccordi di PE ad <strong>al</strong>ta densità <strong>per</strong> condotte di fluidi in pressione. Tipi, dimensioni e requisiti.<br />

UNI 7613 - Tubi di PE ad <strong>al</strong>ta densità <strong>per</strong> condotte di scarico interrate. Tipi, dimensioni e requisiti.<br />

UNI 7615 - Tubi di PE ad <strong>al</strong>ta densità. Metodi di prova.<br />

Per la fornitura i tubi, ove non diversamente specificato, dovranno essere esclusivamente del 2° tipo.<br />

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53.4 PRODOTTI PLASTICI METACRILICI<br />

Caratterizzati da infrangib<strong>il</strong>ità, leggerezza, ed elevatissima resistenza agli agenti atmosferici, dovranno rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni<br />

di cui <strong>al</strong>le seguenti norme di unificazione:<br />

UNI 7067-72 - Materie plastiche metacr<strong>il</strong>iche <strong>per</strong> stampaggio ed estrusione. Tipi, prescrizioni e prove.<br />

UNI 7074-72 - Lastre di polimet<strong>il</strong>metacr<strong>il</strong>ato. Tipi, prescrizioni e prove.<br />

Le lastre potranno essere di tipo I (colorate in forma e successivamente polimerizzate in blocco) e di tipo II (prepolimerizzate e<br />

termoestruse). In ogni caso saranno assolutamente prive di difetti su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i e di forma.<br />

I lucernari, sia a cupola (a semplice od a doppia parete anticondensa) che continui, saranno fabbricati con lastre di polimet<strong>il</strong>metacr<strong>il</strong>ato<br />

delle migliori qu<strong>al</strong>ità (plexiglass, <strong>per</strong>spex, etc.).<br />

Art.54 APPARECCHI IGIENICO - SANITARI<br />

54.1 APPARECCHI IN MATERIALE CERAMICO<br />

54.1.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Per t<strong>al</strong>i manufatti si farà riferimento <strong>al</strong>le norme UNI 4542 (classificazione e definizione dei materi<strong>al</strong>i) ed UNI 4543 (Collaudo ed<br />

accettazione) con le seguenti precisazioni:<br />

a) Resistenza dello sm<strong>al</strong>to <strong>al</strong>l'abrasione (UNI 4543, punto 3.6): la media delle <strong>per</strong>dite di massa dovrà essere non su<strong>per</strong>iore a 0,25 g.<br />

b) Assorbimento d'acqua nella massa (UNI 4543, punto 3.8): la media degli assorbimenti <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>i, <strong>per</strong> la porcellana dura, non dovrà<br />

su<strong>per</strong>are lo 0,5%.<br />

c) Resistenza a flessione (UNI 4543, punto 3.9): la media delle resistenze <strong>per</strong> lo stesso materi<strong>al</strong>e non dovrà essere inferiore a 8,5<br />

Kgf/mmq.<br />

Per l'esecuzione delle prove di cui <strong>al</strong>la UNI 4543, l'App<strong>al</strong>tatore dovrà approvvigionare in soprannumero, a proprie spese, un apparecchio<br />

<strong>per</strong> ciascun tipo, <strong>per</strong> ogni fornitura di 50 apparecchi o frazione.<br />

54.1.1 Lavabi.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa disposizione, dovranno essere di porcellana dura (vitreous-china) e corrispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>le seguenti<br />

norme di unificazione:<br />

UNI 4852 - Apparecchi sanitari di materi<strong>al</strong>i ceramici. Lavabi con sp<strong>al</strong>liera e fori <strong>per</strong> rubinetteria.<br />

UNI 4853 - Idem. Lavabi senza sp<strong>al</strong>liera e con fori <strong>per</strong> rubinetterie.<br />

La dimensione nomin<strong>al</strong>e dei lavabi UNI 4852 non dovrà essere inferiore a 64x48 cm e la massa non inferiore a 19 Kg. Per i lavabi<br />

UNI 4853 la dimensione nomin<strong>al</strong>e non dovrà essere inferiore a 63x48 cm e la massa 17 Kg.<br />

54.1.2 Vasi a sed<strong>il</strong>e.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa disposizione, dovranno essere di porcellana dura e corrispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>le seguenti norme di unificazione:<br />

UNI 4848 - Apparecchi sanitari di materi<strong>al</strong>i ceramici. Vasi a sed<strong>il</strong>e, a cacciata, con scarico a pavimento.<br />

UNI 4849 - Idem. Vaso a sed<strong>il</strong>e, a cacciata, con scarico a parete.<br />

UNI 4850 - Idem. Vaso a sed<strong>il</strong>e ad aspirazione.<br />

Per i vasi di tipo norm<strong>al</strong>e l'<strong>al</strong>tezza nomin<strong>al</strong>e sarà di 38 cm e la massa di <strong>al</strong>meno 13,5 Kg.<br />

54.1.3 Bidè.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa disposizione, saranno di porcellana dura e corrisponderanno <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> UNI 4854. L'<strong>al</strong>tezza nomin<strong>al</strong>e<br />

sarà di 38 cm e la massa di <strong>al</strong>meno 14,5 Kg.<br />

54.1.4 Piatti doccia.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa disposizione, dovranno essere di grès porcellanato (fire-clay) e corrispondere <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> norma UNI<br />

2925. Le dimensioni saranno non inferiori a 70x70 cm e la massa non inferiore a Kg.37.<br />

54.1.5 Acquai da cucina.<br />

S<strong>al</strong>va diversa disposizione, dovranno essere di grès porcellanato, di prima scelta, inattaccab<strong>il</strong>i da acidi e detersivi, termoresistenti.<br />

Dovranno avere dimensioni minime di 120x45x21 cm se a due bacini e di 90x45x20 cm se ad un bacino, con corrispettive masse di <strong>al</strong>meno<br />

60 e 36 Kg.<br />

Gli acquai saranno inoltre conformi <strong>al</strong>le seguenti norme di unificazione:<br />

UNI 2929 - Acquai semplici, di materi<strong>al</strong>i ceramici.<br />

UNI 2930 - Acquai doppi, di materi<strong>al</strong>i ceramici.<br />

Gli acquai saranno dotati di troppopieno e sgocciolatoio incorporato.<br />

54.1.6 Vasche da lavare.<br />

Dovranno essere di grès porcellanato, di prima scelta, di dimensioni minime di 75x60 cm, di 35 cm di <strong>al</strong>tezza e con troppopieno<br />

incorporato; la massa sarà non inferiore a 58 Kg.<br />

54.1.7 Altri apparecchi.<br />

Ove previsti, saranno conformi <strong>al</strong>le seguenti norme di unificazione:<br />

UNI 2909 - Apparecchi sanitari. Vasi a pavimento di materi<strong>al</strong>i ceramici.<br />

UNI 2913 - Apparecchi sanitari. Cassete di scarico di materi<strong>al</strong>i ceramici.<br />

UNI 2920 - Vasche da bagno di materi<strong>al</strong>i ceramici.<br />

UNI 4851 - Apparecchi sanitari. Cassette di scarico a zaino.<br />

54.2 APPARECCHI IN METALLO PORCELLANATO<br />

54.2.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Siano essi in acciaio o ghisa dovranno avere lo sm<strong>al</strong>to porcellanato dotato delle seguenti resistenze:<br />

- agli acidi: A UNI 5717-71 <strong>per</strong> attacco con acido citrico <strong>al</strong> 9%;<br />

- <strong>al</strong>la soda caustica <strong>al</strong> massimo Vc= 120 g/mq <strong>al</strong> giorno, secondo UNI 6724-70<br />

- <strong>al</strong>l'urto 1 Kgf a distanza di 24 ore, secondo UNI 6725-70.<br />

I saggi <strong>per</strong> le relative prove saranno preparati secondo la UNI 7234-73 <strong>per</strong> la ghisa e la UNI 7235-73 <strong>per</strong> la lamiera di acciaio.<br />

54.2.1 Vasche da bagno.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa disposizione, dovranno corrispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong>le seguenti norme di unificazione:<br />

UNI 4901 - Vasche da bagno norm<strong>al</strong>i, di materi<strong>al</strong>i met<strong>al</strong>lici. F.A. 32).<br />

UNI 4902 - Vasche da bagno a sed<strong>il</strong>e, di materi<strong>al</strong>i met<strong>al</strong>lici. F.A. 32).<br />

Le vasche del tipo da rivestire, con troppopieno e senza piedi, avranno le dimensioni di 170x70x42 cm nel tipo norm<strong>al</strong>e e di<br />

105x68x50 cm nel tipo a sed<strong>il</strong>e.<br />

Saranno di colore bianco, esenti da bolle, crateri, punte di sp<strong>il</strong>lo, cav<strong>il</strong>lature, scheggiature, unghiature, grumi, gocce, macchie ed<br />

ogni <strong>al</strong>tra im<strong>per</strong>fezione su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e. Sarà tollerata una leggera "buccia d'arancio" su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e mentre, in nessun caso, saranno ammessi<br />

ritocchi.<br />

pagina n.33


54.2.2 Piatti doccia.<br />

Avranno le stesse caratteristiche di qu<strong>al</strong>ità delle vasche e saranno conformi <strong>al</strong>la norma UNI 2926.<br />

54.2.3 Acquai in acciaio.<br />

Nei rispettivi tipi previsti saranno conformi <strong>al</strong>le norme di unificazione da UNI 2931 a UNI 2936.<br />

54.2.4 Cassette di ghisa sm<strong>al</strong>tate.<br />

Dovranno rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> norma UNI 4094.<br />

54.3 ACCESSORI PER LOCALI BAGNO DOCCIA<br />

Se non diversamente specificato, dovranno essere in porcellana dura, nel tipo da semincasso, con bordo copritaglio. Potranno<br />

essere richiesti in colore bianco, nero, o sul tono di colore dei rivestimenti. Il tipo ed <strong>il</strong> numero saranno usu<strong>al</strong>i in rapporto agli apparecchi da<br />

servire e saranno specificati d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

Art.55 RUBINETTERIE ED ACCESSORI<br />

55.1 GENERALITÀ<br />

Le rubinetterie ed accessori dovranno rispondere, <strong>per</strong> dimensioni d'ingrombo e di accoppiamento nonché <strong>per</strong> posizionamento e<br />

colorazione, <strong>al</strong>le prescrizioni delle norme UNI da 7014-72 a 7026-72.<br />

Al collaudo i rubinetti dovranno presentare, in posizione di chiusura, una resistenza <strong>al</strong>la pressione statica non inferiore <strong>al</strong>le 15<br />

atm, mentre in posizione di completa a<strong>per</strong>tura e sotto carico di 0,5 atm, dovranno dare una portata non inferiore a 5 litri <strong>al</strong> minuto.<br />

55.2 CARATTERISTICHE ESECUTIVE E DI FUNZIONAMENTO<br />

La rubinetteria da montare in esterno avrà <strong>il</strong> corpo in ottone OTS 60 Pb 2 UNI 5035 se ricavato <strong>per</strong> fonderia, oppure OT 60 UNI<br />

4891 se ottenuto d<strong>al</strong>la lavorazione di barre <strong>per</strong> stampaggio o <strong>per</strong> asportazione di truciolo. I pezzi ricavati <strong>per</strong> stampaggio dovranno essere<br />

sottoposti ad opportuno trattamento termico in modo da eliminare l'incrudimento. La rubinetteria da montare in incasso potrà anche essere<br />

in bronzo BS ZN 5 UNI 7013/8^-72 od <strong>al</strong>tro tipo di bronzo di riconosciuta qu<strong>al</strong>ità. Il vitone sarà in ottone OT UNI 4891 ed avrà la chiocciola<br />

di comando fuori d<strong>al</strong> contatto con l'acqua e lavorante in bagno di lubrificante, <strong>il</strong> pistone s<strong>al</strong>damente guidato, l'anello di tenuta in gomma od in<br />

idoneo materi<strong>al</strong>e sintetico, la guarnizione <strong>per</strong>fettamente c<strong>al</strong>ibrata e di fac<strong>il</strong>e sostituib<strong>il</strong>ità. Se no diversamente disposto, tutte le parti in vista<br />

saranno sottoposte a nichelaturae successiva cromatura con spessori di rivestimento rispettivamente non inferiori ad 8 e 0,4 micron.Le prove<br />

saranno effettuate sulla base <strong>della</strong> normativa UNI 4179, 4195 e 4238.<br />

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4° CAPITOLO<br />

MODO DI ESECUZIONE DELLE CATEGORIE DI LAVORO<br />

Art.56 OPERE PROVVISIONALI - MACCHINARI E MEZZI D'OPERA<br />

Tutte le o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i occorrenti <strong>per</strong> l'esecuzione dei lavori, qu<strong>al</strong>i ponteggi, imp<strong>al</strong>cature, armature, centinature, casseri, puntellature,<br />

etc., dovranno essere progettate e re<strong>al</strong>izzate in modo da garantire le migliori condizioni di stab<strong>il</strong>ità, sia delle stesse, che delle o<strong>per</strong>e<br />

ad esse relative.<br />

Inoltre, ove le o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i dovessero risultare particolarmente impegnative, l'App<strong>al</strong>tatore dovrà predisporre apposito progetto<br />

esecutivo, accompagnato da c<strong>al</strong>coli statici, da sottoporre <strong>al</strong>la preventiva approvazione <strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

Resta stab<strong>il</strong>ito comunque che l'App<strong>al</strong>tatore rimane unico responsab<strong>il</strong>e degli eventu<strong>al</strong>i danni ai lavori, <strong>al</strong>le cose, <strong>al</strong>le proprietà ed<br />

<strong>al</strong>le <strong>per</strong>sone, che potessero derivare d<strong>al</strong>la mancanza o d<strong>al</strong>la non idonea esecuzione di dette o<strong>per</strong>e.<br />

T<strong>al</strong>i considerazioni si ritengono estese anche ai macchinari e mezzi d'o<strong>per</strong>a. Per i relativi oneri si rimanda ai punti 27.2, 27.3,<br />

27.4, 27.8, 27.13, 27.23, 27.42 del presente Capitolato.<br />

Art.57 INDAGINI E RILIEVI GEOGNOSTICI<br />

57.0 GENERALITÀ<br />

L'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto ad eseguire a propria cura e spese, tutte le indagini ed i r<strong>il</strong>ievi che la Direzione Lavori riterrà necessari<br />

od opportuni <strong>al</strong> fine di determinare con la dovuta approssimazione la natura e le caratteristiche del terreno di impianto, nonché la presenza<br />

di eventu<strong>al</strong>i discontinuità ed i livelli di acqua.<br />

Le indagini ed i r<strong>il</strong>ievi saranno sv<strong>il</strong>uppati con ampiezza diversa a seconda delle caratteristiche struttur<strong>al</strong>i e delle dimensioni del<br />

manufatto, dei carichi da questo esercitati e d<strong>al</strong>la consistenza dei terreni di fondazione.<br />

57.1 INDAGINI IN SITO<br />

57.1.1 Tipo, tecnica e profondità.<br />

Le indagini consisteranno, in gener<strong>al</strong>e, in saggi di vario tipo - qu<strong>al</strong>i sondaggi, pozzi, trincee o cunicoli di esplorazione - dei qu<strong>al</strong>i<br />

sarà effettuata una accurata descrizione in base ai criteri geotecnici di identificazione e classifica.<br />

La direzione specificherà od autorizzerà la tecnica di indagine che, <strong>per</strong> i sondaggi, dovrà comprendere non meno di una vertic<strong>al</strong>e<br />

ogni 250 mq <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>e con estensione su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e ed una ogni 200 m <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>e con estensione lineare.<br />

La profondità delle indagini sarà misurata a partire d<strong>al</strong>la quota più bassa che sarà prevedib<strong>il</strong>mente raggiunta d<strong>al</strong>la fondazione (<strong>per</strong><br />

le p<strong>al</strong>ificate, a partire d<strong>al</strong>l'estremità inferiore dei p<strong>al</strong>i) e verrà stab<strong>il</strong>ita in rapporto <strong>al</strong>le considerazioni di cui <strong>al</strong>l'ultimo capoverso del precedente<br />

punto 57.0.<br />

In ogni caso, e s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, le indagini verranno spinte fino <strong>al</strong>la profondità <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e i carichi possono indurre sollecitazioni<br />

di tensione nel terreno su<strong>per</strong>iori del 15% ai v<strong>al</strong>ori preesistenti e, nel caso di o<strong>per</strong>e ed<strong>il</strong>i, fino ad una profondità non inferiore a 1,5 -<br />

2 volte la minore dimensione del rettangolo circonscrivib<strong>il</strong>e in pianta.<br />

Nel caso di fondazioni su p<strong>al</strong>i la profondità d'indagine, computata d<strong>al</strong>l’estremità inferiore, potrà essere ridotta di 1/3. Su terreni<br />

dotati di scarsa resistenza a rottura, elevata compressib<strong>il</strong>ità e scadenti in genere (limi, torbe etc.) o non omogenei, fratturati o cavernosi, la<br />

profondità ed <strong>il</strong> numero delle esplorazioni dovranno essere adeguamente incrementati.<br />

57.1.2 Prelievo dei campioni<br />

In rapporto <strong>al</strong>le condizioni di indagine i campioni potranno essere prelevati in su<strong>per</strong>ficie, o mediante scavo di pozzi, o mediante<br />

apparecchiature a rotazione (trivellazioni), a <strong>per</strong>cussione, a pressione, etc.<br />

Per ogni sondaggio, si darà luogo <strong>al</strong> prelievo di campioni ad ogni variazione stratificata e, <strong>per</strong> strati di notevole spessore, a differenze<br />

di quota da 3 a 5 m a seconda delle particolari condizioni.<br />

I campioni verranno conservati con la massima cautela in idonei contenitori stagni sui qu<strong>al</strong>i, con apposita etichetta, verranno indicati:<br />

luogo e data del prelievo, numero del campione, quota di prelievo, denominazione del lavoro, del cantiere e <strong>della</strong> Ditta app<strong>al</strong>tatrice.<br />

Sui campioni, che dovranno essere conservati in loc<strong>al</strong>i riparati, la Direzione Lavori potrà fare eseguire, a cura e spese dell'App<strong>al</strong>tatore,<br />

tutti gli esami di laboratorio che riterrà necessari od opportuni.<br />

57.2 INDAGINI IN LABORATORIO<br />

Avranno lo scopo di determinare le proprietà indici <strong>per</strong> una completa identificazione e classifica geotecnica dei terreni e le proprietà<br />

fisico-meccaniche degli stessi.<br />

Le prime potranno determinarsi sia su campioni rimaneggiati, sia su campioni indisturbati; le seconde saranno determinate solo<br />

su campioni indisturbati.<br />

57.3 PROVE IN SITO<br />

Si dovrà ricorrere a prove in sito <strong>per</strong> la determinazione delle proprietà fisico-meccaniche dei terreni nei casi in cui si presentasse<br />

particolarmente diffic<strong>il</strong>e <strong>il</strong> prelievo di campioni indisturbati (es. sabbie o ghiaie incoerenti, tufi vulcanici incoerenti, torbe e materi<strong>al</strong>e di riporto,<br />

arg<strong>il</strong>le scagliose), oppure <strong>al</strong>lorquando si dovesse verificare <strong>il</strong> comportamento di strutture di fondazione (prove su p<strong>al</strong>i campione).<br />

57.4 RELAZIONE SULLE INDAGINI<br />

Ad indagini, prove e r<strong>il</strong>ievi ultimati ed in linea di precedenza sullo studio delle fondazioni, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a presentare<br />

<strong>al</strong>la Direzione Lavori una esauriente relazione, corredata di grafici e moduli riep<strong>il</strong>ogativi, <strong>al</strong> fine di fornire un quadro sufficientemente chiaro<br />

di tutte le caratteristiche gener<strong>al</strong>i e particolari del terreno di impianto e di tutte le condizioni che potessero influire sul dimensionamento e<br />

sulla stab<strong>il</strong>ità delle fondazioni.<br />

La relazione sarà firmata da un geologo profession<strong>al</strong>mente ab<strong>il</strong>itato o da un es<strong>per</strong>to (a norma <strong>della</strong> Circolare Ministero LL.PP. 6<br />

novembre 1967, n°3797) e d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore.<br />

Art.58 AZIONI E CARICHI SULLE COSTRUZIONI<br />

58.0 GENERALITÀ<br />

Il c<strong>al</strong>colo di progetto o di verifica struttur<strong>al</strong>e delle costruzioni dovrà essere condotto tenendo conto sia delle azioni princip<strong>al</strong>i che<br />

potranno influire sulle stesse, sia di quelle complementari.<br />

58.0.1 Azioni princip<strong>al</strong>i.<br />

Saranno costituite dai carichi <strong>per</strong>manenti, dai carichi di esercizio nonché eventu<strong>al</strong>mente da neve, spinta di terre, effetti da coazioni<br />

impresse.<br />

58.0.2 Azioni complementari.<br />

Saranno costituite d<strong>al</strong> vento, d<strong>al</strong>le variazioni termiche, d<strong>al</strong> ritiro, dai fenomeni viscosi nonché eventu<strong>al</strong>mente da im<strong>per</strong>fezioni di<br />

vincoli e difetti di montaggio.<br />

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58.0.3 Normativa.<br />

Dovranno ritenersi v<strong>al</strong>ide, ove non diversamente disposto, le ipotesi di carico riportate nella Circolare LL.PP. 9 novembre 1978,<br />

n°18591.<br />

Quanto stab<strong>il</strong>ito con D.M. del 14.01.2008 e cioè in base <strong>al</strong>le Norme tecniche <strong>per</strong> le costruzioni emesse ai sensi delle leggi<br />

05.11.1971, n. 1086, e 02.02.1974, n. 64, così come riunite nel Testo Unico <strong>per</strong> l’Ed<strong>il</strong>izia di cui <strong>al</strong> D.P.R. 06.06.2001, n. 380, e dell’art. 5 del<br />

decreto legge 28.05.2004, n. 136, convertito in legge, con modificazioni, d<strong>al</strong>l’art. 1 <strong>della</strong> legge 27.07.2004, n. 186 e ss. mm. ii..<br />

Quindi l’Ordinanza P.C.M. del 20/03/2003 n.3274 rettificata d<strong>al</strong>la O.P.C.M. n.3316 relativamente <strong>al</strong>la nuova normativa in zona<br />

sismica secondo quanto previsto d<strong>al</strong>le delibere <strong>della</strong> regione Puglia n.153 del 02/03/2004 e n.597 del 27/04/2004 <strong>per</strong> gli edifici r<strong>il</strong>evanti ai<br />

fini dell’eventu<strong>al</strong>e collasso.<br />

58.1 CARICHI PERMANENTI<br />

I carichi <strong>per</strong>manenti agenti sulle costruzioni saranno determinati con an<strong>al</strong>isi dettagliata dei materi<strong>al</strong>i componenti le strutture e le<br />

sovrastrutture (con specifica degli spessori e dei pesi <strong>per</strong> unità di volume) e dei sovraccarichi <strong>per</strong>manenti (effettivi, presunti o da ripartizione).<br />

58.2 SOVRACCARICHI ACCIDENTALI<br />

Dovranno essere conformi, <strong>per</strong> le più comuni strutture, ai v<strong>al</strong>ori riportati <strong>al</strong> D.M. LL.PP. 16.01.96 "Norme tecniche relative ai<br />

".<br />

I sovraccarichi soprariportati o gli <strong>al</strong>tri eventu<strong>al</strong>i specificati d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, saranno considerati agenti <strong>per</strong> intero unicamente<br />

<strong>per</strong> le strutture direttamente interessate.<br />

Per le rimanenti parti, nei casi in cui non fosse presumib<strong>il</strong>e che tutti i loc<strong>al</strong>i venissero caricati contemporaneamente col massimo<br />

sovraccarico, nel c<strong>al</strong>colo delle strutture vertic<strong>al</strong>i con più di tre piani e delle relative fondazioni, si potranno fare le seguenti riduzioni: ordinati i<br />

piani gravanti sull'elemento struttur<strong>al</strong>e oggetto del c<strong>al</strong>colo secondo <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore decrescente dei rispettivi sovraccarichi, i due piani più sovraccaricati,<br />

oltre che la co<strong>per</strong>tura si riterranno caricati a pieno carico e <strong>per</strong> glia latri si ridurranno i sovraccarichi successivi del 10, 20, 30, 40, 50%<br />

restando costante l'ultima riduzione <strong>per</strong> tutti i rimanenti piani. T<strong>al</strong>e norma sarà v<strong>al</strong>ida comunque <strong>per</strong> le costruzioni che non ricadono in zone<br />

sismiche.<br />

Gli elementi ai qu<strong>al</strong>i si dovesse accedere <strong>per</strong> i lavori di riparazione, manutenzione o pulizia , dovranno poter sopportare un carico<br />

concentrato di <strong>al</strong>meno 100 Kgf.<br />

I parapetti saranno c<strong>al</strong>colati in base ad una spinta orizzont<strong>al</strong>e sul corrimano di 150 KgF/m se esposti a spinta di folla ed a 100<br />

Kgf/m se <strong>per</strong> loc<strong>al</strong>i di abitazione.<br />

Maggiorazioni adeguate, fino a 250 Kgf/m saranno previste <strong>per</strong> casi particolari (es. tribune) e <strong>per</strong> le costruzioni strad<strong>al</strong>i.<br />

58.3 VARIAZIONI TERMICHE - RITIRO - FENOMENI VISCOSI<br />

Si rimanda, <strong>per</strong> t<strong>al</strong>e tipo di azioni, ai capitoli, 4, 5 e 6 <strong>della</strong> Circolare citata.<br />

58.4 AZIONI SISMICHE<br />

Si rimanda, <strong>per</strong> t<strong>al</strong>e tipo di azioni, <strong>al</strong>le combinazioni previste d<strong>al</strong>le OPCM surriportata<br />

Art.59 STRUTTURE, OPERE ED IMPIANTI IN GENERALE - MODALITÀ DI STUDIO, PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE<br />

59.0 GENERALITÀ<br />

All'atto <strong>della</strong> consegna dei lavori l'App<strong>al</strong>tatore dovrà prendere visione del progetto delle o<strong>per</strong>e e delle strutture in particolare, nonché<br />

degli eventu<strong>al</strong>i esecutivi di dettaglio e dovrà esaminare e v<strong>al</strong>utare in tutti gli aspetti, i metodi ed i procedimenti costruttivi prescritti in<br />

progetto.<br />

Quanto ai metodi ed ai procedimenti non prescritti la scelta spetterà <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, s<strong>al</strong>vo l'approvazione <strong>della</strong> Direzione Lavori,<br />

che deciderà in via definitiva dopo aver esaminato la proposta e la documentazione presentategli.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a verificare la stab<strong>il</strong>ità e l'efficienza di tutte le o<strong>per</strong>e strutture, dei procedimenti provvision<strong>al</strong>i, degli scavi<br />

liberi od armati, delle strutture di sostegno rigide e flessib<strong>il</strong>i, dei r<strong>il</strong>evati ed argini, degli effetti di f<strong>al</strong>da etc. e ciò anche nei riguardi dei manufatti<br />

già esistenti in prossimità dell'o<strong>per</strong>a in costruzione.<br />

Qu<strong>al</strong>siasi variante proposta d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore ai dimensionamenti esecutivi od ai metodi costruttivi prescritti in progetto, che rientrano<br />

nell'ambito delle discrezion<strong>al</strong>ità <strong>della</strong> Direzione Lavori dovrà essere giustificata e documentata mediante uno specifico studio.<br />

Con riguardo agli oneri ed <strong>al</strong>le responsab<strong>il</strong>ità si intende richiamato <strong>al</strong> punto 27.36 ed <strong>al</strong>l'Art.31 del presente Capitolato.<br />

59.1 STRUTTURE ED OPERE IN FONDAZIONE<br />

59.1.1 Studio e progetto delle fondazioni.<br />

Effettuate le indagini di cui <strong>al</strong> precedente Art.58, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a studiare e predisporre <strong>il</strong> dimensionamento esecutivo<br />

delle strutture di fondazione ed a proporre, nel contempo, tutti gli accorgimenti ed interventi connessi <strong>al</strong>la migliore stab<strong>il</strong>ità delle stesse e<br />

delle o<strong>per</strong>e ad esse correlate.<br />

Se non diversamente disposto <strong>per</strong>tanto, gli eventu<strong>al</strong>i c<strong>al</strong>coli esecutivi di progetto relativi <strong>al</strong>le fondazioni dovranno intendersi come<br />

di massima e l'App<strong>al</strong>tatore, <strong>al</strong>la luce degli accertamenti effettuati, dovrà curarne la relativa verifica proponendo, ove necessario, le opportune<br />

modifiche ed integrazioni.<br />

Dovranno comunque essere rispettate le "Norme <strong>per</strong> <strong>il</strong> progetto, esecuzione e collaudo delle o<strong>per</strong>e di fondazione" emanate con<br />

Circolare Ministero LL.PP. 6 novembre 1967, n°3797, s<strong>al</strong>vo la successiva emanazione di nuovi decreti normativi ai sensi dell'Art.1 <strong>della</strong><br />

Legge 2 febbraio 1974, n°64<br />

59.1.2 Stab<strong>il</strong>ità e cedimenti del terreno di fondazione.<br />

La stab<strong>il</strong>ità del terreno sotto l'azione delle forze trasmesse d<strong>al</strong>la fondazione dovrà essere verificata secondo i metodi ed i procedimenti<br />

<strong>della</strong> meccanica dei terreni (Geotecnica), tenendo conto dei risultati acquisiti con le indagini svolte.<br />

Dovrà <strong>per</strong>tanto essere determinato <strong>il</strong> carico limite del complesso terreno-fondazione (carico oltre <strong>il</strong> qu<strong>al</strong>e <strong>il</strong> diagramma cedimenticarichi<br />

presenta un andamento quasi par<strong>al</strong>lelo <strong>al</strong>l'asse dei cedimenti) oppure <strong>il</strong> carico massimo effettivamente applicato senza raggiungere <strong>il</strong><br />

v<strong>al</strong>ore di rottura, dai qu<strong>al</strong>i dovrà dedursi <strong>il</strong> carico di sicurezza con l'introduzione di un adeguato coefficiente.<br />

Questa verifica di stab<strong>il</strong>ità dovrà di regola essere eseguita; potrà essere omessa <strong>al</strong>lorché <strong>il</strong> terreno di fondazione sia costituito da<br />

roccia compatta o in quei casi particolari nei qu<strong>al</strong>i t<strong>al</strong>i metodi non siano applicab<strong>il</strong>i od anche quando si tratti di piccoli manufatti che ricadano<br />

in zone già di note di s<strong>per</strong>imentata pratica loc<strong>al</strong>e.<br />

Nel caso in cui la fondazione dovesse comportare muri di sostegno o fronti di scavo libero a carattere definitivo, dovranno essere<br />

eseguite le relative verifiche di stab<strong>il</strong>ità.<br />

Il c<strong>al</strong>colo dei cedimenti (assoluti o differenzi<strong>al</strong>i) del piano di appoggio <strong>della</strong> fondazione, conseguenti <strong>al</strong>le deformazioni del terreno<br />

<strong>per</strong> effetto dei carichi ad esso trasmessi, dovrà essere eseguito ogni volta che con le indagini si fosse accertata la presenza di strati molto<br />

compressib<strong>il</strong>i, <strong>per</strong> cui si rendesse necessario v<strong>al</strong>utare <strong>il</strong> comportamento statico delle strutture componenti <strong>il</strong> manufatto in elevazione tenendo<br />

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conto dei cedimenti anzi detti; inoltre, quando fossero imposti determinati limiti ai cedimenti in dipendenza <strong>della</strong> funzione <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e l'o<strong>per</strong>a è<br />

destinata.<br />

Il c<strong>al</strong>colo dei cedimenti verrà svolto secondo i metodi ed i procedimenti <strong>della</strong> Geotecnica.<br />

59.2 STRUTTURE ED OPERE IN ELEVAZIONE - IMPIANTI<br />

59.2.1 Studio e progetto delle strutture.<br />

Presa cognizione di tutti i fattori di sollecitazione interni ed esterni che influiscono sulle o<strong>per</strong>e, an<strong>al</strong>ogamente a quanto effettuato<br />

<strong>per</strong> le fondazioni, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a studiare ed a predisporre <strong>il</strong> c<strong>al</strong>colo ed <strong>il</strong> dimensionamento esecutivo di tutte le strutture in elevazione,<br />

<strong>al</strong>le prime strettamente correlate ed unitamente <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i costituiranno un unico progetto struttur<strong>al</strong>e da sottoporre <strong>al</strong>l'approvazione<br />

<strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

Qu<strong>al</strong>ora <strong>il</strong> progetto fosse già corredato di c<strong>al</strong>coli ed esecutivi di dimensionamento struttur<strong>al</strong>e, l’App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto ad eseguirne<br />

la relativa verifica proponendone, se del caso, le relative varianti e sottoponendoli <strong>al</strong>la propria firma ed a quella di un Ingegnere di propria<br />

fiducia.<br />

Dovranno comunque essere rispettate, in ordine ai tempi di emanazione, le norme tecniche di cui a i decreti previsti d<strong>al</strong>l'Art.1 <strong>della</strong><br />

Legge 2 febbraio 1974, n°64.<br />

59.2.2 Studio e progetto degli impianti.<br />

Tutti gli impianti da inst<strong>al</strong>lare nelle o<strong>per</strong>e in app<strong>al</strong>to dovranno essere adeguatamente c<strong>al</strong>colati a cura dell'App<strong>al</strong>tatore e tradotti in<br />

esecutivi particolareggiati da sottoporre <strong>al</strong>l'approvazione <strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

I c<strong>al</strong>coli dovranno essere condotti nel rispetto <strong>della</strong> normativa vigente <strong>per</strong> i rispettivi settori e, unitamente agli esecutivi, saranno<br />

corredati da visti, nulla osta o licenze eventu<strong>al</strong>mente previsti da Leggi o Regolamenti.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore dovrà predisporre nelle murature tutti i necessari fori, incavi etc. <strong>per</strong> <strong>il</strong> passaggio di tubi e can<strong>al</strong>izzazioni di qu<strong>al</strong>siasi<br />

genere e ciò anche nel caso che gli impianti, in tutto od in parte, fossero scorporati; in questo caso l'App<strong>al</strong>tatore dovrà richiedere tempestivamente<br />

<strong>per</strong> iscritto <strong>al</strong>la Direzione Lavori l'ubicazione di ogni passaggio ed <strong>al</strong>loggiamento restando obbligato, in difetto, oltre che ad effettuare<br />

in ogni caso t<strong>al</strong>i lavori, a provvedere a propria cura e spese <strong>al</strong>la riparazione di tutti i danni che da t<strong>al</strong>e negligenza potessero derivare.<br />

Art.60 PROTEZIONE DELLE OPERE<br />

60.1 PROTEZIONE DAGLI AGENTI ATMOSFERICI<br />

Tutte le strutture, le murature, le rifiniture, le inst<strong>al</strong>lazioni e gli impianti dovranno essere adeguatamente protetti (sia in fase di esecuzione,<br />

che a costruzione ultimata) d<strong>al</strong>l'azione degli agenti atmosferici, in particolare pioggia, vento e tem<strong>per</strong>ature eccessivamente basse<br />

od <strong>al</strong>te.<br />

Le protezioni saranno rapportate <strong>al</strong> manufatto da proteggere, <strong>al</strong>l'elemento agente, ai tempi di azione ed <strong>al</strong>la durata degli effetti<br />

protettivi (provvisori o definitivi); potranno essere di tipo attivo o diretto (additivi, anticorrosivi, bagnature, antievaporanti etc.) o di tipo passivo<br />

od indiretto (co<strong>per</strong>ture im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>i, schermature etc.).<br />

Resta <strong>per</strong>ciò inteso che nessun compenso potrà richiedere l'App<strong>al</strong>tatore <strong>per</strong> danni conseguenti <strong>al</strong>la mancanza od insufficienza<br />

delle protezioni in argomento, risultando anzi lo stesso obbligato <strong>al</strong> rifacimento od <strong>al</strong>la sostituzione di quanto deteriorato, s<strong>al</strong>vo <strong>il</strong> risarcimento<br />

<strong>al</strong>l'Amministrazione od a terzi degli eventu<strong>al</strong>i danni dipendenti.<br />

60.2 PROTEZIONE DALL’UMIDITÀ<br />

60.2.1 Protezione d<strong>al</strong>l'umidità esterna.<br />

Sia <strong>il</strong> piano di spiccato delle murature che le pareti vertic<strong>al</strong>i delle murature contro terra dovranno avere adeguata protezione im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e<br />

contro l'umidità.<br />

Le murature <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i interrate o seminterrate inoltre, se non diversamente disposto, dovranno essere protette da idoneo drenaggio<br />

di pietrame, di spessore medio non inferiore a 40 cm, con scolo di fondo e sm<strong>al</strong>timento dell'acqua raccolta.<br />

60.2.2 Protezione d<strong>al</strong>l'umidità interna (condensa).<br />

S<strong>al</strong>vo diverse disposizioni tutte le pareti e su<strong>per</strong>fici in contatto con l'esterno, in particolare quelle esposte ai quadranti più freddi,<br />

dovranno possedere un grado di isolamento t<strong>al</strong>e da garantire una tem<strong>per</strong>atura interna, in ogni punto <strong>della</strong> parete o su<strong>per</strong>ficie presa in considerazione,<br />

su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> punto di rugiada corrispondente <strong>al</strong>le condizioni di ambiente convenzion<strong>al</strong>mente definite <strong>al</strong>l'art.83.<br />

60.3 PROTEZIONE TERMICA<br />

Dovrà essere re<strong>al</strong>izzata sulla base <strong>della</strong> normativa riportata <strong>al</strong> punto 83.1 del presente capitolato.<br />

60.4 PROTEZIONE ACUSTICA<br />

Dovrà essere re<strong>al</strong>izzata sulla base <strong>della</strong> normativa riportata <strong>al</strong> punto 83.4 del presente capitolato.<br />

Art.61 COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE<br />

61.1 DISPOSIZIONI LEGISLATIVE<br />

La costruzione in oggetto essendo cat<strong>al</strong>ogata come edificio r<strong>il</strong>evante ai fini dell’eventu<strong>al</strong>e collasso, <strong>per</strong> quanto attiene li nuovi corpi<br />

di fabbrica, secondo quanto previsto d<strong>al</strong>le delibere <strong>della</strong> regione Puglia n.153 del 02/03/2004 e n.597 del 27/04/2004 è da considerarsi in<br />

zona sismica di classe 4 e quindi soggetta <strong>al</strong>la nuova normativa in zona sismica riportata nell’Ordinanza P.C.M. del 20/03/2003 n.3274 rettificata<br />

d<strong>al</strong>la O.P.C.M. n.3316.<br />

Art.62 COSTRUZIONI IN ZONE DA CONSOLIDARE<br />

A norma dell'Art.2 <strong>della</strong> legge 2 febbraio 1974, n°64, in tutti i territori comun<strong>al</strong>i o loro punti nei qu<strong>al</strong>i siano intervenuti od intervengano<br />

lo Stato o la Regione <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>e di consolidamento abitato, ai sensi <strong>della</strong> legge 9 luglio 1908, n°445 e successive modifiche ed integrazioni,<br />

nessuna o<strong>per</strong>a e nessun lavoro, s<strong>al</strong>vo quelli di manutenzione ordinaria e di rifinitura, potranno essere eseguiti senza la preventiva<br />

autorizzazione dell'Ufficio Tecnico <strong>della</strong> Regione o dell'Ufficio del Genio Civ<strong>il</strong>e secondo le competenze vigenti.<br />

Ove <strong>per</strong>tanto le o<strong>per</strong>e in app<strong>al</strong>to ricadessero nelle zone contemplate d<strong>al</strong> presente articolo, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a munirsi,<br />

ancor prima di dare inizio ai lavori, dell'autorizzazione prescritta.<br />

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5° CAPITOLO<br />

NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEI LAVORI<br />

Art.63 RILIEVI - CAPISALDI - TRACCIATI<br />

63.1 RILIEVI<br />

Prima di dare inizio a lavori che interessino in qu<strong>al</strong>unque modo movimenti di materie, l'App<strong>al</strong>tatore dovrà verificare la rispondenza<br />

dei piani quotati, dei prof<strong>il</strong>i e delle sezioni <strong>al</strong>legati <strong>al</strong> Contratto o successivamente consegnati, segn<strong>al</strong>ando eventu<strong>al</strong>i discordanze, <strong>per</strong> iscritto,<br />

nel termine di 15 giorni d<strong>al</strong>la consegna. In difetto, i dati plano-<strong>al</strong>timetrici riportati in detti <strong>al</strong>legati si intenderanno definitivamente accettati,<br />

a qu<strong>al</strong>unque titolo.<br />

Nel caso che gli <strong>al</strong>legati di cui sopra non risultassero completi di tutti gli elementi necessari, o nel caso che non risultassero inseriti<br />

in contratto o successivamente consegnati, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a richiedere, in sede di consegna od <strong>al</strong> massimo entro 15 giorni d<strong>al</strong>la<br />

stessa, l'esecuzione dei r<strong>il</strong>ievi in contraddittorio e la redazione dei grafici relativi.<br />

In difetto, nessuna pretesa o giustificazione potrà essere accampata d<strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore <strong>per</strong> eventu<strong>al</strong>i ritardi sul programma o sull'ultimazione<br />

dei lavori.<br />

63.2 CAPISALDI<br />

Tutte le quote dovranno essere riferite a capis<strong>al</strong>di di fac<strong>il</strong>e individuazione e di sicura inamovib<strong>il</strong>ità: in particolare ogni edificio dovrà<br />

essere riferito ad <strong>al</strong>meno due capis<strong>al</strong>di.<br />

L'elenco dei capis<strong>al</strong>di sarà annotato nel verb<strong>al</strong>e di consegna od in apposito successivo verb<strong>al</strong>e.<br />

Spetterà <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore l'onere <strong>della</strong> conservazione degli stessi fino <strong>al</strong> collaudo così come specificato <strong>al</strong> punto 11.3 del presente<br />

Capitolato. Qu<strong>al</strong>ora i capis<strong>al</strong>di non esisteranno già in sito, l'App<strong>al</strong>tatore dovrà re<strong>al</strong>izzarli e disporli opportunamente.<br />

I capis<strong>al</strong>di dovranno avere ben visib<strong>il</strong>i ed indeleb<strong>il</strong>i i dati delle coordinate ortogon<strong>al</strong>i e la quota <strong>al</strong>timetrica.<br />

63.3 TRACCIATI<br />

Prima di dare inizio ai lavori, l'App<strong>al</strong>tatore sarà obbligato ad eseguire la picchettazione completa delle o<strong>per</strong>e ed a indicare con<br />

opportune modine i limiti degli scavi e dei riporti. Sarà tenuto <strong>al</strong>tresì <strong>al</strong> tracciamento di tutte le o<strong>per</strong>e, in base agli esecutivi di progetto con<br />

l'obbligo di conservazione dei picchetti e delle modine.<br />

Il tracciamento di ogni edificio, con l’apposizione in sito dei relativi vertici, verrà effettuato partendo dai capis<strong>al</strong>di di cui <strong>al</strong> precedente<br />

punto 63.2.<br />

I tracciamenti <strong>al</strong>timetrici dovranno sempre partire da un piano di mira, indicato in modo ben visib<strong>il</strong>e in ogni ambiente e <strong>per</strong> ogni<br />

piano.<br />

Art.64 DEMOLIZIONI E RIMOZIONI<br />

64.1 GENERALITÀ<br />

64.1.1 Tecnica o<strong>per</strong>ativa - Responsab<strong>il</strong>ità.<br />

Prima di iniziare i lavori in argomento l'App<strong>al</strong>tatore dovrà accertare con ogni cura la natura, lo stato costruttivo delle o<strong>per</strong>e da demolire,<br />

disfare o rimuovere, <strong>al</strong> fine di affrontare con tempestività ed adeguatezza di mezzi ogni evenienza che possa comunque presentarsi.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, l'App<strong>al</strong>tatore disporrà la tecnica più idonea, le o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i, i mezzi d'o<strong>per</strong>a, i macchinari e l'impiego<br />

del <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e. Di conseguenza sia l'Amministrazione, che <strong>il</strong> <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e tutto di direzione e sorveglianza resteranno esclusi da ogni responsab<strong>il</strong>ità<br />

connessa <strong>al</strong>l'esecuzione dei lavori di che trattasi.<br />

64.1.2 Disposizioni antinfortunistiche.<br />

Dovranno essere osservate, in fase esecutiva, le norme riportate nel D.P.R. 7 gennaio 1956, n°164 (Norme <strong>per</strong> la prevenzione<br />

degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni) e nel D.M. 2 settembre 1968.<br />

64.1.3 Accorgimenti e protezioni.<br />

Prima di dare inizio <strong>al</strong>le demolizioni dovranno essere interrotte tutte le eventu<strong>al</strong>i erogazioni, nonché gli attacchi e gli sbocchi di<br />

qu<strong>al</strong>unque genere; dovranno <strong>al</strong>tresì essere vuotati tubi e serbatoi.<br />

La zona dei lavori sarà opportunamente delimitata, i passaggi saranno ben individuati ed idoneamente protetti; an<strong>al</strong>oghe protezioni<br />

saranno adottate <strong>per</strong> tutte le zone (interne ed esterne <strong>al</strong> cantiere) che possano comunque essere interessate da caduta di materi<strong>al</strong>i. Le<br />

strutture eventu<strong>al</strong>mente <strong>per</strong>icolanti dovranno essere puntellate; tutti i vani di b<strong>al</strong>coni, finestre, sc<strong>al</strong>e, b<strong>al</strong>latoi, ascensori, etc. dopo la demolizione<br />

di infissi e parapetti, dovranno essere sbarrati.<br />

Le demolizioni avanzeranno tutte <strong>al</strong>la stessa quota, procedendo d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>to verso <strong>il</strong> basso; particolare attenzione, inoltre, dovrà porsi<br />

ad evitare che si creino zone di instab<strong>il</strong>ità struttur<strong>al</strong>e, anche se loc<strong>al</strong>izzate. In questo caso, e specie nelle sospensioni di lavoro, si provvederà<br />

ad opportuno sbarramento.<br />

Nella demolizioni di murature é tassativamente vietato <strong>il</strong> lavoro degli o<strong>per</strong>ai sulle strutture da demolire; questi dovranno servirsi da<br />

appositi ponteggi, indipendenti da dette strutture. S<strong>al</strong>vo esplicita autorizzazione <strong>della</strong> Direzione (ferma restando nel caso la responsab<strong>il</strong>ità<br />

dell'App<strong>al</strong>tatore ) sarà vietato <strong>al</strong>tresì l'uso di esplosivi nonché ogni intervento basato su azioni di sc<strong>al</strong>zamento <strong>al</strong> piede, rib<strong>al</strong>tamento <strong>per</strong><br />

spinta o <strong>per</strong> trazione.<br />

Per l'attacco con taglio ossidrico od elettrico di parti rivestite con pitture <strong>al</strong> piombo, saranno adottate opportune cautele contro i<br />

<strong>per</strong>icoli di avvelenamento da vapori di piombo a norma dell'art.8 <strong>della</strong> Legge 19 luglio 1961, n°706.<br />

64.1.4 Allontanamento dei materi<strong>al</strong>i.<br />

In fase di demolizione dovrà assolutamente evitarsi l'accumulo di materi<strong>al</strong>i di risulta, sulle strutture da demolire o sulle o<strong>per</strong>e<br />

provvision<strong>al</strong>i, in misura t<strong>al</strong>e che si verifichino sovraccarichi o spinte <strong>per</strong>icolose. I materi<strong>al</strong>i di demolizione dovranno <strong>per</strong>ciò essere immediatamente<br />

<strong>al</strong>lontanati, guidati mediante can<strong>al</strong>i o trasporti in basso con idonee apparecchiature e bagnati onde evitare <strong>il</strong> sollevamento di polvere.<br />

Risulterà in ogni caso assolutamente vietato <strong>il</strong> getto d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>to dei materi<strong>al</strong>i.<br />

64.1.5 Limiti di demolizione.<br />

Le demolizioni, i disfacimenti, le rimozioni dovranno essere limitate <strong>al</strong>le parti e dimensioni prescritte. Ove <strong>per</strong> errore o <strong>per</strong> mancanza<br />

di cautele, puntellamenti etc., t<strong>al</strong>i interventi venissero estesi a parti non dovute, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a proprie spese <strong>al</strong> ripristino<br />

delle stesse, ferma restando ogni responsab<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> eventu<strong>al</strong>i danni.<br />

64.2 DIRITTI DELL'AMMINISTRAZIONE<br />

Tutti i materi<strong>al</strong>i provenienti d<strong>al</strong>le o<strong>per</strong>azioni in argomento, ove non diversamente specificato, resteranno di proprietà dell'Amministrazione.<br />

Competerà <strong>per</strong>ò <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore l'onere <strong>della</strong> selezione, pulizia, trasporto ed immagazzinamento nei depositi od accatastamento<br />

nelle aree che fisserà la Direzione, dei materi<strong>al</strong>i ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i ed <strong>il</strong> trasporto a rifiuto dei materi<strong>al</strong>i di scarto.<br />

65.1 GENERALITÀ<br />

Art.65 SCAVI E RILEVATI IN GENERE<br />

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Gli scavi ed i r<strong>il</strong>evati <strong>per</strong> la configurazione del terreno d'impianto <strong>per</strong> <strong>il</strong> raggiungimento del piano di posa delle fondazioni, nonché<br />

<strong>per</strong> la formazione di cunette, accessi, passaggi e rampe, cassonetti e sim<strong>il</strong>i, o<strong>per</strong>e d'arte in genere, saranno eseguiti secondo i disegni di<br />

progetto e le particolari prescrizioni che potrà dare la Direzione Lavori in sede esecutiva.<br />

Le sezioni degli scavi e dei r<strong>il</strong>evati dovranno essere rese d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore ai giusti piani prescritti con scarpate regolari e spianate,<br />

cigli ben tracciati e prof<strong>il</strong>ati, fossi esattamente sagomati.<br />

Nell'esecuzione degli scavi l'App<strong>al</strong>tatore dovrà procedere in modo da impedire sconscendimenti e franamenti restando lo stesso,<br />

oltre che responsab<strong>il</strong>e di eventu<strong>al</strong>i danni a <strong>per</strong>sone ed o<strong>per</strong>e, anche obbligato <strong>al</strong>la rimozione delle materie franate.<br />

Per l'effettuazione sia degli scavi, che dei r<strong>il</strong>evati, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a curare, a proprie spese, l’estirpazione di piante, cespugli,<br />

arbusti e relative radici e questo tanto sui terreni da scavare, quanto su quelli destinati <strong>al</strong>l'impianto dei r<strong>il</strong>evati.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore dovrà sv<strong>il</strong>uppare i movimenti di materie con mezzi adeguati, meccanici e di mano d'o<strong>per</strong>a, in modo da dare gli scavi<br />

possib<strong>il</strong>mente completi a piena sezione in ciascun tratto iniziato; inoltre dovrà immediatamente provvedere ad aprire le cunette ed i fossi<br />

occorrenti e comunque evitare che le acque su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i si riversino nei cavi, mantenendo dei can<strong>al</strong>i fugatori.<br />

65.1.1 Allontanamento e deposito delle materie di scavo.<br />

Le materie provenienti dagli scavi che non fossero ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i, o che a giudizio <strong>della</strong> Direzione non fossero ritenute idonee <strong>per</strong> la<br />

formazione dei r<strong>il</strong>evati o <strong>per</strong> <strong>al</strong>tro impiego nei lavori, dovranno essere portate a rifiuto, <strong>al</strong>le pubbliche discariche o su aree che l'App<strong>al</strong>tatore<br />

dovrà provvedere a sua cura e spese, evitando, in questo caso, che le materie depositate arrechino danno ai lavori od <strong>al</strong>le proprietà, provochino<br />

frane od ostacolino <strong>il</strong> libero deflusso delle acque.<br />

Qu<strong>al</strong>ora le materie provenienti dagli scavi dovessero essere ut<strong>il</strong>izzate in tempo differito <strong>per</strong> riempimenti o rinterri, esse saranno<br />

depositate nei pressi dei cavi, o nell'ambito del cantiere ed in ogni caso in luogo t<strong>al</strong>e che non possano riuscire di danno o provocare intr<strong>al</strong>ci<br />

<strong>al</strong> traffico.<br />

65.1.2 Uso degli esplosivi.<br />

Nella esecuzione degli scavi di sbancamento e di fondazione sarà vietato, di regola, l'uso degli esplosivi. Ove comunque la Direzione<br />

Lavori consentisse t<strong>al</strong>e uso, con disposizione scritta, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto ad osservare tutte le disposizioni di legge di regolamento<br />

vigenti in materia nonché ad adottare tutte le cautele richieste d<strong>al</strong> particolare lavoro, assumendosi nel contempo ogni responsab<strong>il</strong>ità <strong>per</strong><br />

eventu<strong>al</strong>i danni a <strong>per</strong>sone e cose.<br />

65.1.3 Determinazione sulle terre.<br />

Per determinazione relative <strong>al</strong>la natura delle terre, <strong>al</strong> loro grado di costipamento ed umidità, l'App<strong>al</strong>tatore dovrà provvedere a tutte<br />

le prove richieste d<strong>al</strong>la Direzione Lavori presso i laboratori uffici<strong>al</strong>i ( od <strong>al</strong>tri riconosciuti) ed in sito.<br />

Le terre verranno caratterizzate secondo le norme CNR - UNI10006-63 (Costruzione e manutenzione delle strade - Tecnica di<br />

impiego delle terre) e classificate sulla base del prospetto I <strong><strong>al</strong>legato</strong> a dette norme.<br />

65.2 SCAVI DI SBANCAMENTO<br />

Per gli scavi di sbancamento o sterri si intenderanno quelli occorrenti <strong>per</strong> lo spianamento o sistemazione del terreno su cui dovranno<br />

sorgere le costruzioni, <strong>per</strong> tagli di terrapieni, <strong>per</strong> la formazione di cort<strong>il</strong>i, giardini, scantinati, piani di appoggio <strong>per</strong> platee di fondazione,<br />

vespai, rampe incassate, trincee e cassonetti strad<strong>al</strong>i, orlature e sottofasce nonché quelli <strong>per</strong> l'incasso di o<strong>per</strong>e d'arte se ricadenti <strong>al</strong> disopra<br />

del piano orizzont<strong>al</strong>e passante <strong>per</strong> <strong>il</strong> punto più depresso del terreno natur<strong>al</strong>e o <strong>per</strong> <strong>il</strong> punto più depresso delle trincee o splateamenti<br />

precedentemente eseguiti ed a<strong>per</strong>ti <strong>al</strong>meno da un lato.<br />

Quando l'intero scavo dovesse risultare a<strong>per</strong>to su di un lato (caso di un can<strong>al</strong>e fugatore) e non ne venisse ordinato lo scavo a tratti,<br />

<strong>il</strong> punto più depresso sarà quello termin<strong>al</strong>e.<br />

Saranno comunque considerati scavi di sbancamento anche tutti i tagli a larga sezione, che pur non rientrando nelle precedenti<br />

casistiche e definizioni, potranno tuttavia consentire l'accesso con rampa ai mezzi di scavo, nonché a quelli di caricamento e trasporto delle<br />

materie.<br />

L'esecuzione degli scavi di sbancamento potrà essere richiesta d<strong>al</strong>la Direzione se necessario, anche a campioni di qu<strong>al</strong>siasi tratta,<br />

senza che <strong>per</strong> questo l'App<strong>al</strong>tatore potrà avere nulla a pretendere.<br />

65.3 SCAVI DI FONDAZIONE<br />

65.3.1 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Per gli scavi di fondazione in gener<strong>al</strong>e si intenderanno quelli ricadenti <strong>al</strong> disotto del piano orizzont<strong>al</strong>e di cui <strong>al</strong> precedente articolo,<br />

chiusi fra pareti vertic<strong>al</strong>i o meno, riproducenti <strong>il</strong> <strong>per</strong>imetro delle fondazioni; nella plur<strong>al</strong>ità di casi quindi, si tratterà di scavi incassati ed a sezione<br />

ristretta.<br />

Saranno comunque considerati come scavi di fondazione quelli eseguiti <strong>per</strong> dar luogo <strong>al</strong>le fogne, <strong>al</strong>le conduttore, ai fossi ed <strong>al</strong>le<br />

cunette (<strong>per</strong> la parte ricadente sotto <strong>il</strong> piano di cassonetto o, più in gener<strong>al</strong>e, di splateamento).<br />

65.3.2 Modo di esecuzione.<br />

Qu<strong>al</strong>unque sia la natura e la qu<strong>al</strong>ità del terreno interessato, gli scavi di fondazione dovranno essere spinti fino <strong>al</strong>la profondità che<br />

la Direzione Lavori riterrà più opportuna, intendendosi quella di progetto unicamente indicativa, senza che <strong>per</strong> questo l'App<strong>al</strong>tatore possa<br />

muovere eccezioni o far richiesta di particolari compensi.<br />

Gli scavi di fondazione dovranno essere di norma essere eseguiti a pareti vertic<strong>al</strong>i e l'App<strong>al</strong>tatore dovrà, occorrendo, sostenerli<br />

con convenienti armature e sbadacchiature, restando a suo carico ogni danno a <strong>per</strong>sone e cose provocato da franamenti sim<strong>il</strong>i.<br />

Il piano di fondazione sarà reso <strong>per</strong>fettamente orizzont<strong>al</strong>e ed ove <strong>il</strong> terreno dovesse risultare in pendenza, sarà sagomato a gradoni<br />

con piani di leggera contropendenza.<br />

Gli scavi potranno anche venire eseguiti con pareti a scarpa, od a sezione più larga; ove l'App<strong>al</strong>tatore lo ritenesse di sua convenienza.<br />

In questo <strong>per</strong>ò non verrà compensato <strong>il</strong> maggiore scavo, oltre quello strettamente necessario <strong>al</strong>l'esecuzione dell'o<strong>per</strong>a e l'App<strong>al</strong>tatore<br />

dovrà provvedere, a sua cura e spese, <strong>al</strong> riempimento con materi<strong>al</strong>e adatto, dei vuoti rimasti intorno <strong>al</strong>la fondazione dell'o<strong>per</strong>a ed <strong>al</strong> ripristino,<br />

con gli stessi oneri, delle maggiori quantità di pavimentazione divelte, ove lo scavo dovesse interessare strade pavimentate.<br />

Gli scavi delle trincee <strong>per</strong> dar luogo ai can<strong>al</strong>i di fogna dovranno, <strong>al</strong>l'occorrenza, garantire <strong>il</strong> traffico tangenzi<strong>al</strong>e degli autoveicoli,<br />

sia quello di attraversamento, nei punti stab<strong>il</strong>iti d<strong>al</strong>la Direzione Lavori e <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>siasi carico viaggiante.<br />

65.3.3 Scavi in presenza di acqua.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore dovrà provvedere ad evitare <strong>il</strong> riversamento nei cavi di acque provenienti d<strong>al</strong>l'esterno, restando a suo carico l'<strong>al</strong>lontanamento<br />

o la deviazione delle stesse o, in subordine, la spesa <strong>per</strong> i necessari aggottamenti. Qu<strong>al</strong>ora gli scavi venissero eseguiti in terreni<br />

<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>i sotto la quota di f<strong>al</strong>da, e quindi in presenza di acqua, ma <strong>il</strong> livello <strong>della</strong> stessa natur<strong>al</strong>mente sorgente nei cavi dovesse su<strong>per</strong>are i<br />

20 cm, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a suo carico a provvedere <strong>al</strong>l'esaurimento di essa, con i mezzi più opportuni e con le dovute cautele <strong>per</strong> gli<br />

eventu<strong>al</strong>i effetti dipendenti e collater<strong>al</strong>i.<br />

Gli scavi di fondazione che dovessero essere eseguiti oltre la profondità di 20 cm d<strong>al</strong> livello sopra stab<strong>il</strong>ito, nel caso risultasse<br />

impossib<strong>il</strong>e l'a<strong>per</strong>tura di can<strong>al</strong>i fugatori, ma fermo restando l'obbligo dell'App<strong>al</strong>tatore <strong>per</strong> l'esaurimento dell'acqua, saranno considerati come<br />

scavi subacquei e, in assenza <strong>della</strong> voce di Elenco, saranno compensati con apposito sovrapprezzo.<br />

65.3.4 Divieti ed oneri.<br />

Sarà tassativamente vietato <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, sotto pena di demolire <strong>il</strong> già fatto, di porre mano <strong>al</strong>le murature od <strong>al</strong>tro, prima che la<br />

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Direzione Lavori abbia verificato ed accettato i piani di fondazione.<br />

Il rinterro dei cavi, <strong>per</strong> <strong>il</strong> volume non impegnato d<strong>al</strong>le strutture o d<strong>al</strong>le can<strong>al</strong>izzazioni, dovrà sempre intendersi compreso nel prezzo<br />

degli scavi in argomento.<br />

Art.66 RILEVATI E RINTERRI<br />

Per la formazione dei r<strong>il</strong>evati e <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>unque o<strong>per</strong>a di rinterro, ovvero <strong>per</strong> riempire i vuoti tra le pareti dei cavi e le murature, o da<br />

addossare <strong>al</strong>le murature, e fino <strong>al</strong>la quota prescritta d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, si impiegheranno in genere e, s<strong>al</strong>vo quanto segue, fino <strong>al</strong> loro<br />

tot<strong>al</strong>e esaurimento, tutte le materie provenienti dagli scavi di qu<strong>al</strong>siasi genere eseguiti sul lavoro, in quanto disponib<strong>il</strong>i ed adatti, a giudizio<br />

<strong>della</strong> Direzione.<br />

Quando venissero a mancare in tutto o in parte i materi<strong>al</strong>i di cui sopra, si provvederà <strong>al</strong>le materie occorrenti <strong>al</strong>lo scopo prelevandole<br />

ovunque l’App<strong>al</strong>tatore crederà di sua convenienza, purché le stesse siano riconosciute idonee d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

Per r<strong>il</strong>evati e rinterri da addossarsi <strong>al</strong>le murature, <strong>per</strong> <strong>il</strong> riempimento dei cavi <strong>per</strong> le condotte in genere e <strong>per</strong> le fognature, si dovranno<br />

sempre impiegare materie sciolte, o ghiaiose, restando vietato in modo assoluto l'impiego di quelle arg<strong>il</strong>lose e in genere di tutte quelle<br />

che, con assorbimento di acqua, rammolliscono e gonfiano generando spinte.<br />

Nella formazione dei suddetti r<strong>il</strong>evati, rinterri e riempimenti dovrà essere usata ogni d<strong>il</strong>igenza <strong>per</strong>ché la loro esecuzione procederà<br />

<strong>per</strong> strati orizzont<strong>al</strong>i di egu<strong>al</strong>e <strong>al</strong>tezza, da tutte le parti e mai su<strong>per</strong>iore a 30 cm. Il costipamento di ogni strato dovrà avvenire dopo sufficienti<br />

imbibizioni del materi<strong>al</strong>e costituente lo strato stesso. In ogni caso sarà vietato addossare terrapieni a murature di fresca costruzione.<br />

Sarà obbligo dell'App<strong>al</strong>tatore, escluso qu<strong>al</strong>siasi compenso, di dare ai r<strong>il</strong>evati, durante la loro costruzione, quelle maggiori dimensioni<br />

richieste d<strong>al</strong>l'assestamento delle terre e questo affinché, <strong>al</strong>l'epoca del collaudo, gli stessi abbiano dimensioni non inferiori a quelle di<br />

progetto.<br />

La su<strong>per</strong>ficie del terreno sulla qu<strong>al</strong>e dovranno elevarsi i terrapieni sarà previamente scoticata ove occorra e, se inclinata, sarà<br />

tagliata a gradoni con leggera pendenza verso monte.<br />

Tutte le riparazioni e le ricostruzioni che si rendessero necessarie <strong>per</strong> la mancata od im<strong>per</strong>fetta osservanza delle prescrizioni del<br />

presente articolo saranno a completo carico dell'App<strong>al</strong>tatore.<br />

Art.67 PALI DI FONDAZIONE<br />

67.0 GENERALITÀ<br />

67.0.1 Scelta del tipo di p<strong>al</strong>ificata.<br />

Il tipo di p<strong>al</strong>i da adottare, <strong>il</strong> diametro, <strong>il</strong> numero e la lunghezza saranno fissati d<strong>al</strong>la Direzione Lavori sulla base dei dati di progetto<br />

e di quelli che fornirà l'App<strong>al</strong>tatore a seguito delle indagini geotecniche e geologiche che lo stesso è tenuto ad effettuare.<br />

In linea di massima, in presenza di terreni incoerenti, di f<strong>al</strong>de acquifere in pressione, di limi sabbiosi si farà ricorso <strong>al</strong>l'impiego di<br />

p<strong>al</strong>i infissi <strong>al</strong>lo scopo di provocare un costipamento ed un aumento <strong>della</strong> densità del terreno circostante; ove invece dovessero raggiungersi<br />

strati profondi di roccia o di terreno compatto si farà ricorso ai trivellati.<br />

Resta comunque inteso che <strong>al</strong>l'atto esecutivo potranno essere prescritti tipi di fondazione diversi da quelli in progetto senza che<br />

<strong>per</strong> questo l'App<strong>al</strong>tatore possa trarne motivo <strong>per</strong> accamparne diritti di sorta o pretendere speci<strong>al</strong>i compensi.<br />

67.0.2 C<strong>al</strong>colo <strong>della</strong> portanza.<br />

Sarà effettuato mediante formule dinamiche o statiche opportunamente v<strong>al</strong>utate in rapporto <strong>al</strong> tipo di p<strong>al</strong>o, <strong>al</strong>le caratteristiche del<br />

terreno, ai risultati delle prove preliminari di carico ed <strong>al</strong>l'entità dell'o<strong>per</strong>a da re<strong>al</strong>izzare.<br />

In ogni caso, ancor quando la portata limite del p<strong>al</strong>o fosse stata c<strong>al</strong>colata nel modo più corretto, tenendo conto di tutti i fattori che<br />

potranno influire sulla stessa, <strong>il</strong> carico di esercizio non dovrà mai essere su<strong>per</strong>iore ad 1/3 del v<strong>al</strong>ore determinato.<br />

67.0.3 Stab<strong>il</strong>ità dei p<strong>al</strong>i in gruppo.<br />

Nel caso di impiego dei p<strong>al</strong>i in gruppo saranno applicati dei coefficienti di riduzione <strong>al</strong>le portanze dei singoli p<strong>al</strong>i, supposti isolati.<br />

Dovrà inoltre verificarsi che <strong>al</strong> di sotto del piano di base dei p<strong>al</strong>i, e <strong>per</strong> una profondità <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e i carichi sono ancora sensib<strong>il</strong>i, non<br />

vi siano strati di terreno molto compressib<strong>il</strong>i la cui stab<strong>il</strong>ità possa essere compromessa d<strong>al</strong> carico <strong>della</strong> p<strong>al</strong>ificata, né che esistano possib<strong>il</strong>ità<br />

di attrito negativo <strong>per</strong> effetto di compressib<strong>il</strong>ità del terreno attraversato o di consolidamento. A t<strong>al</strong>i verifiche sarà subordinata la determinazione<br />

dell'interasse dei p<strong>al</strong>i, che in ogni caso non sarà inferiore a tre diametri (5 diametri in caso di p<strong>al</strong>ificate sospese).<br />

Per i p<strong>al</strong>i resistenti <strong>al</strong>la punta dovrà accertarsi <strong>il</strong> raggiungimento dello strato resistente e l'approfondimento, in detto strato, <strong>per</strong> una<br />

misura non inferiore a tre diametri e, in ogni caso, non inferiore a 1 mt.<br />

67.1 PROVE E COLLAUDI<br />

67.1.1 P<strong>al</strong>i di prova.<br />

La costruzione <strong>della</strong> p<strong>al</strong>ificata dovrà essere preceduta d<strong>al</strong>l'esecuzione di p<strong>al</strong>i di prova <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i la Direzione Lavori fisserà <strong>il</strong> numero,<br />

l'ubicazione, le caratteristiche e le mod<strong>al</strong>ità di carico.<br />

Sui p<strong>al</strong>i di prova i carichi dovranno essere spinti possib<strong>il</strong>mente fino a rottura (stato limite oltre <strong>il</strong> qu<strong>al</strong>e <strong>il</strong> p<strong>al</strong>o affonderà nel terreno<br />

sotto carico costante, senza stab<strong>il</strong>izzazione né ritorno elastico) e ciò speci<strong>al</strong>mente in presenza di terreni plastici o plasticizzab<strong>il</strong>i.<br />

In ogni caso i carichi di prova non saranno mai inferiori a 2 volte i carichi di esercizio (2,5 volte <strong>per</strong> o<strong>per</strong>e interessanti comunque<br />

linee ferroviarie e 3 volte <strong>per</strong> o<strong>per</strong>e in zone sismiche).<br />

67.1.2 Prove di carico - Collaudo.<br />

Il collaudo dei p<strong>al</strong>i costituenti la p<strong>al</strong>ificazione verrà effettuato con prove di carico che la Direzione Lavori potrà richiedere nel tempo<br />

e nel numero che riterrà opportuno, a cura ed a carico dell'app<strong>al</strong>tatore, e prima <strong>della</strong> re<strong>al</strong>izzazione delle strutture che gli stessi saranno<br />

destinati a sopportare.<br />

Il carico di prova sarà ugu<strong>al</strong>e ad 1,5 volte <strong>il</strong> carico di progetto; <strong>il</strong> carico di contrasto dovrà essere <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>mente su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong><br />

carico di prova onde garantire con sicurezza <strong>il</strong> raggiungimento di quest'ultimo. I flessimetri dovranno essere sistemati ad opportuna distanza<br />

d<strong>al</strong>l'asse del p<strong>al</strong>o, di norma non inferiore a 2,00 mt, e costituiranno i vertici di un triangolo equ<strong>il</strong>atero di cui un lato starà su un diametro del<br />

p<strong>al</strong>o. I cedimenti del p<strong>al</strong>o in prova saranno assunti pari <strong>al</strong>la media dei v<strong>al</strong>ori registrati.<br />

Il carico fin<strong>al</strong>e di prova dovrà essere raggiunto con incrementi successivi ed ugu<strong>al</strong>i, <strong>per</strong> ciascuno dei qu<strong>al</strong>i si effettueranno letture<br />

ai flessimetri, la prima immediatamente, le <strong>al</strong>tre entro i primi trenta minuti, le successive ogni trenta minuti fino <strong>al</strong>la stab<strong>il</strong>izzazione. Raggiunto<br />

<strong>il</strong> carico di previsto esso sarà mantenuto immutato <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno tre ore, s<strong>al</strong>vo che la Direzione Lavori non ritenga opportuno prolungare<br />

t<strong>al</strong>e durata. Nella fase di scarico, i decrementi avranno v<strong>al</strong>ori identici agli incrementi adottati nella corrispondente fase di carico.<br />

La seconda fase di scarico avverrà con le stesse mod<strong>al</strong>ità <strong>della</strong> prima, partendo con i flessimetri d<strong>al</strong>la precedente posizione di<br />

scarico (cedimento <strong>per</strong>manente) e <strong>per</strong>venendo fino <strong>al</strong> carico di rottura nel caso di p<strong>al</strong>i di prova od <strong>al</strong> carico di prova nell'entità precedentemente<br />

fissata.<br />

Raggiunto <strong>il</strong> massimo carico, si manterrà lo stesso <strong>per</strong> non meno di 24 ore successivamente, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, lo si riporterà<br />

a zero con le mod<strong>al</strong>ità già descritte. Sarà buona norma eseguire durante la prova una serie di scarichi (<strong>al</strong>meno tre di cui uno <strong>al</strong> carico<br />

di esercizio) <strong>per</strong> potere leggere <strong>il</strong> ritorno elastico.<br />

67.1.3 Diagrammi delle prove di carico - Cedimenti.<br />

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Eseguite le prove di carico dovrà porsi riguardo che l'an<strong>al</strong>isi e l'interpretazione degli elementi raccolti non venga limitata <strong>al</strong>la portata<br />

dei singoli p<strong>al</strong>i, ma venga studiata l'intera fondazione nel suo insieme tenendo presenti le caratteristiche dei terreni e le condizioni gener<strong>al</strong>i<br />

di progetto.<br />

Comunque, ove fosse stato con determinato con sufficiente sicurezza <strong>il</strong> carico di rottura su p<strong>al</strong>i di prova, <strong>il</strong> carico ammissib<strong>il</strong>e (o di<br />

servizio) non dovrà essere su<strong>per</strong>iore ad 1/3 del v<strong>al</strong>ore determinato.<br />

Per <strong>il</strong> resto, se non diversamente disposto, dovrà verificarsi che gli abbassamenti dei p<strong>al</strong>i, sottoposti a prove di carico, siano su<strong>per</strong>iori<br />

ai seguenti v<strong>al</strong>ori:<br />

- 1,5 mm: sotto un carico pari a 1,5 volte <strong>il</strong> carico di esercizio;<br />

- 2,5 mm: sotto un carico pari a 2 volte <strong>il</strong> carico di esercizio;<br />

- 6,0 mm: sotto un carico pari a 3 volte <strong>il</strong> carico di esercizio;<br />

I cedimenti elastici, inoltre, non dovranno essere inferiori <strong>al</strong> 50% dei v<strong>al</strong>ori sopra riportati.<br />

67.2 REGISTRO DELLE ANNOTAZIONI<br />

Dovrà essere istituito in cantiere e conservato negli uffici di direzione, un apposito registro sul qu<strong>al</strong>e giorn<strong>al</strong>mente, in contraddittorio<br />

tra Direzione Lavori ed App<strong>al</strong>tatore o rispettivi rappresentanti, dovranno essere annotati <strong>il</strong> numero ed <strong>il</strong> tipo dei p<strong>al</strong>i eseguiti, la profondità<br />

raggiunta da ciascun p<strong>al</strong>o, i materi<strong>al</strong>i impiegati, le mod<strong>al</strong>ità esecutive e, <strong>per</strong> i p<strong>al</strong>i battuti, <strong>il</strong> peso del maglio, <strong>il</strong> numero dei colpi, l'<strong>al</strong>tezza di<br />

<strong>per</strong>cussione ed <strong>il</strong> rifiuto.<br />

Su t<strong>al</strong>e registro verranno <strong>al</strong>tresì verb<strong>al</strong>izzate le prove di carico che saranno in particolare corredate ai seguenti elementi:<br />

a) Pianta <strong>della</strong> fondazione con indicazione del p<strong>al</strong>o sottoposto a prova.<br />

b) Natura del terreno attraversato ed indicazione del livello freatico.<br />

c) Dimensione e natura del p<strong>al</strong>o, <strong>per</strong> i p<strong>al</strong>i in c.a., tipo e data di fabbricazione, dosaggio del c<strong>al</strong>cestruzzo, armatura di ferro, forma <strong>della</strong><br />

puntazza. Per i p<strong>al</strong>i gettati in o<strong>per</strong>a, diametro del tubo, forma e consumo di c<strong>al</strong>cestruzzo.<br />

d) Il risultato dell'infissione del p<strong>al</strong>o, <strong>il</strong> rifiuto <strong>per</strong> ogni serie di colpi <strong>al</strong> minuto, <strong>il</strong> peso del maglio e la caduta, <strong>il</strong> peso del cuscinetto ammortizzatore,<br />

<strong>il</strong> tipo del battip<strong>al</strong>o impiegato.<br />

e) Il giorno e l'ora dell'inizio <strong>della</strong> prova di carico e le condizioni atmosferiche.<br />

f) I dati relativi <strong>al</strong> martinetto idraulico, ai flessimetri e loro posizione, <strong>al</strong> manometro ed <strong>al</strong>lo scherma delle prove.<br />

g) Il diagramma carichi-cedimenti costruito in base <strong>al</strong>le letture effettuate durante la prova.<br />

h) Eventu<strong>al</strong>i osservazioni circa i fatti anom<strong>al</strong>i avvenuti durante la prova.<br />

Art.68 MALTE - QUALITÀ E COMPOSIZIONE<br />

68.1 GENERALITÀ<br />

La manipolazione delle m<strong>al</strong>te dovrà essere eseguita, se possib<strong>il</strong>e, con macchine impastatrici oppure sopra un'area pavimentata;<br />

le m<strong>al</strong>te dovranno risultare come una pasta omogenea, di tinta uniforme.<br />

I vari componenti, esclusi quelli forniti in secchi di peso determinato, dovranno ad ogni impasto essere misurati a peso od a volume.<br />

La c<strong>al</strong>ce spenta in pasta dovrà essere accuratamente rimescolata in modo che la misurazione, a mezzo di cassa par<strong>al</strong>lelepipeda riesca<br />

semplice e di sicura esattezza.<br />

Gli impasti dovranno essere preparati solamente nella quantità necessaria <strong>per</strong> l'impiego immediato e, <strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e, in<br />

prossimità del lavoro. I residui di impasto che non avessero <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>siasi ragione immediato impiego, dovranno essere gettati <strong>al</strong> rifiuto, ad<br />

eccezione di quelli formati con c<strong>al</strong>ce comune che dovranno essere ut<strong>il</strong>izzati <strong>il</strong> giorno stesso <strong>della</strong> loro manipolazione. I componenti delle<br />

m<strong>al</strong>te cementizie ed idrauliche saranno mescolati a secco.<br />

La Direzione si riserva la facoltà di poter variare le proporzioni dei vari componenti delle m<strong>al</strong>te, in rapporto ai quantitativi stab<strong>il</strong>iti<br />

<strong>al</strong>la tabella che segue; in questo caso saranno addebitate od accreditate <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore unicamente le differenze di peso o di volume dei<br />

materi<strong>al</strong>i <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i sarà stato variato <strong>il</strong> dosaggio, con i relativi prezzi di Elenco.<br />

La Direzione potrà <strong>al</strong>tresì ordinare, se necessario, che le m<strong>al</strong>te siano passate <strong>al</strong>lo staccio; t<strong>al</strong>e o<strong>per</strong>azione sarà comunque effettuata<br />

<strong>per</strong> le m<strong>al</strong>te da impiegare nelle murature in mattoni od in pietra da taglio, <strong>per</strong> lo strato di finitura degli intonachi e <strong>per</strong> le m<strong>al</strong>te fini (staccio<br />

4 UNI 2332) e le colle (staccio 2 UNI 2332).<br />

68.2 COMPOSIZIONE DELLE MALTE<br />

68.2.1 M<strong>al</strong>te comuni, idrauliche, cementizie, pozzolaniche - Stucchi - M<strong>al</strong>te bastarde.<br />

68.2.2 M<strong>al</strong>te espansive (antiritiro).<br />

Saranno ottenute con impasto di cemento classe 325, sabbia ed un particolare additivo costituito da un aggregato met<strong>al</strong>lico cat<strong>al</strong>izzato<br />

agente come riduttore dell'acqua di impasto.<br />

La sabbia dovrà avere granulometria corrispondente <strong>al</strong>la curva di massima compattezza; le proporzioni dei componenti saranno<br />

di 1:1:1 in massa. La resistenza a compressione <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta, a 2^gg. di stagionatura, non dovrà essere inferiore a 600 Kgf/cmq.<br />

Dovranno comunque essere rispettate le norme di cui <strong>al</strong> punto 4.4.2.1, parte 2^, delle Norme Tecniche emanate con D.M.<br />

16.06.1976.<br />

Art.69 M U R A T U R E<br />

69.0 GENERALITÀ<br />

Tutte le murature dovranno essere re<strong>al</strong>izzate secondo i disegni di progetto nonché, <strong>per</strong> le strutture resistenti, secondo gli esecutivi<br />

che l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a fornire od a verificare a norma delle disposizioni gener<strong>al</strong>i sull'argomento riportate <strong>al</strong>l'art.59.<br />

Nella costruzione delle murature in genere verrà curata la <strong>per</strong>fetta esecuzione degli spigoli, la formazione di voltine, piattabande,<br />

archi e verranno lasciati tutti i necessari incavi, sfondi, canne e fori <strong>per</strong> passaggi di pluvi<strong>al</strong>i, impianti idrici e di scarico, canne da fumo, in<br />

modo che non vi sia mai bisogno di sc<strong>al</strong>pellare i muri già costruiti.<br />

La costruzione delle murature dovrà iniziarsi e proseguire uniformemente, assicurando <strong>il</strong> <strong>per</strong>fetto collegamento sia con le murature<br />

esistenti, sia tra le varie parti di esse ed evitando, nel corso dei lavori, la formazione di strutture eccessivamente emergenti d<strong>al</strong> resto <strong>della</strong><br />

costruzione. La muratura procederà a f<strong>il</strong>ari <strong>al</strong>lineati, con piani di posa norm<strong>al</strong>i <strong>al</strong>le su<strong>per</strong>fici viste.<br />

I lavori di muratura, qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> sistema costruttivo adottato, non dovranno essere eseguiti nei <strong>per</strong>iodi di gelo, nei qu<strong>al</strong>i la<br />

tem<strong>per</strong>atura si mantenesse, <strong>per</strong> molte ore <strong>al</strong> di sotto di 0°C.<br />

Le facce delle murature in m<strong>al</strong>ta dovranno essere mantenute bagnate <strong>al</strong>meno <strong>per</strong> 15 giorni d<strong>al</strong>la loro ultimazione ed anche più se<br />

sarà richiesto d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

Le canne, le gole di camino e sim<strong>il</strong>i saranno intonacate a grana fina; quelle di discesa delle immondizie saranno intonacate a cemento<br />

liscio. Si potrà ordinare che tutte le canne, le gole, etc. nello spessore dei muri, siano lasciate a<strong>per</strong>te sopra una faccia, temporaneamente,<br />

anche <strong>per</strong> tutta la loro <strong>al</strong>tezza; in questi casi, <strong>il</strong> tramezzo di chiusura verrà eseguito posteriormente.<br />

Nei fabbricati dovranno essere eseguiti ad ogni piano e su tutti i muri portanti in corrispondenza del solaio, cordoli di conglomerato<br />

cementizio, di classe non inferiore a R'ck 300, di <strong>al</strong>tezza pari a quelle del corrispondente solaio + 5 cm di cuscino di appoggio <strong>al</strong>le murature<br />

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sottoisstanti e comunque mai inferiori a 20 cm; i cordoli avranno un'armatura costituita da <strong>al</strong>meno 4 tondi φ 14 di acciaio Fe B 44K collegati<br />

da staffe φ 8 poste ad una distanza non su<strong>per</strong>iore a 25 cm; in ogni caso i cordoli avranno un'armatura non inferiore a 75 Kg/mc.<br />

In corrispondenza di canne, passaggi, ecc, dovranno essere eseguiti cordoli di riquadratura dei fori, vuoti, etc., idoneamente armati<br />

e collegati <strong>al</strong>le strutture portanti; del pari, in corrispondenza delle a<strong>per</strong>ture vertic<strong>al</strong>i, saranno costruite apposite piattabande in conglomerato<br />

cementizio dimensionate ed armate in rapporto <strong>al</strong>le sollecitazioni cui saranno soggette.<br />

Le velette <strong>per</strong> cassonetti coprirullo saranno re<strong>al</strong>izzate, se non diversamente disposto, in conglomerato cementizio con dosaggio<br />

non inferiore a 500 Kg/mc di cemento ed armatura costituita da un minimo di 4 tondi φ 8 integrata con rete di acciaio 15x1,30 UNI 3996. Lo<br />

spessore delle velette non dovrà in ogni caso essere inferiore a 3 cm.<br />

69.1 MURATURA E RIEMPIMENTI DI PIETRAME A SECCO<br />

69.1.1 Muratura di pietrame a secco.<br />

Dovrà essere eseguita con pietre ridotte col martello <strong>al</strong>la forma più che sia possib<strong>il</strong>e regolare, restando assolutamente escluse<br />

quelle forme di forma rotonda. Le pietre saranno collocate in o<strong>per</strong>a ben collegate scegliendo <strong>per</strong> i parametri quelle di maggiori dimensioni, di<br />

lato comunque non inferiori a 20 cm, ed atte a combaciare fra di loro. Si eviterà la ricorrenza delle connessure vertic<strong>al</strong>i. Nell'interno <strong>della</strong><br />

muratura si farà uso delle scaglie soltanto <strong>per</strong> appianare i corsi e riempire gli interstizi tra pietra e pietra.<br />

La sommità <strong>della</strong> muratura, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione dovrà essere coronata da un cordolo in conglomerato cementizio a 250<br />

Kg/mc di cemento, di spessore non inferiore a 15 cm, con armatura staffata non inferiore a 50 Kg/mc.<br />

69.1.2 Riempimenti di pietrame.<br />

Saranno eseguiti collocando <strong>il</strong> pietrame in o<strong>per</strong>a a mano, su terreno ben costipato, <strong>al</strong> fine di evitare cedimenti <strong>per</strong> effetto di carichi,<br />

spinte od assestamenti. La pezzatura del materi<strong>al</strong>e ado<strong>per</strong>ato dovrà essere decrescente d<strong>al</strong> basso verso l'<strong>al</strong>to onde impedire la penetrazione<br />

delle materie di rinterro e la conseguente occlusione dei vuoti.<br />

69.1.3 Vespai.<br />

Saranno re<strong>al</strong>izzati, se non <strong>al</strong>trimenti disposto, sotto tutti i pavimenti situati a contatto del terreno. Per loc<strong>al</strong>i destinati ad <strong>al</strong>loggio ne<br />

risulterà invece espressamente vietato l'impiego, dovendosi in t<strong>al</strong> caso re<strong>al</strong>izzare un norm<strong>al</strong>e solaio, anche in difformità <strong>al</strong> progetto, distanziato<br />

d<strong>al</strong> terreno non meno di 50 cm.<br />

I vespai saranno eseguiti su terreno debitamente spianato, saturato ove necessario con materi<strong>al</strong>e arido e ben battuto con la mazzaranga<br />

onde evitare cedimenti. Saranno formati con scapoli di pietra collocati a mano, ben assestati, e saranno dotati di cunicoli di vent<strong>il</strong>azione,<br />

interessati di 1,50 - 2,00 m, di sezione 250 - 300 cmq, correnti anche lungo le pareti e formati con pietrame idoneamente disposto o<br />

con tubazioni di adeguata resistenza traforate <strong>al</strong> contorno.<br />

Detti cunicoli saranno intercomunicanti nonché dotati di un sufficiente e protetto sbocco <strong>al</strong>l'a<strong>per</strong>to in modo da assicurare <strong>il</strong> ricambio<br />

dell'aria. Dopo la rico<strong>per</strong>tura di t<strong>al</strong>i can<strong>al</strong>i con adatto pietrame di forma piatta, si completerà <strong>il</strong> sottofondo riempiendo lo spazio tra i cunicoli<br />

con pietrame disposto vertic<strong>al</strong>mente, in posizione di reciproco contrasto, intasando i grossi vuoti con scaglie di pietra e spargendo infine<br />

a saturazione uno strato di ghiaietto di conveniente grossezza fino <strong>al</strong> piano prescritto.<br />

69.2 MURATURA DI PIETRAME CON MALTA<br />

69.2.1 Muratura a getto (a sacco).<br />

Risulterà composta di scheggioni di pietra e m<strong>al</strong>ta grassa, questa ultima in proporzione non minore di 0,45 mc <strong>per</strong> metro cubo di<br />

muratura.<br />

La muratura sarà eseguita facendo gettate <strong>al</strong>ternate entro cavi di fondazione di m<strong>al</strong>ta fluida e scheggioni di pietra, preventivamente<br />

puliti e bagnati, assestando e spianando regolarmente gli stati ogni 40 cm di <strong>al</strong>tezza, riempiendo accuratamente i vuoti con materi<strong>al</strong>e minuto<br />

e distribuendo la m<strong>al</strong>ta in modo da ottenere strati regolari di muratura, in cui le pietre dovranno risultare completamente rivestite di m<strong>al</strong>ta.<br />

La gettata dovrà essere abbondantemente rifornita di acqua in modo che la m<strong>al</strong>ta penetri in tutti gli interstizi; t<strong>al</strong>e o<strong>per</strong>azione sarà<br />

aiutata con beveroni di m<strong>al</strong>ta molto grassa.<br />

La muratura dovrà risultare ben costipata ed aderente <strong>al</strong>le pareti dei cavi, qu<strong>al</strong>unque fosse la forma degli stessi.<br />

69.2.2 Muratura ordinaria (lavorata a mano).<br />

Sarà eseguita con scapoli di pietrame, delle maggiori dimensioni consentite d<strong>al</strong>lo spessore <strong>della</strong> massa muraria, spianati grossolanamente<br />

nei piano di posa ed <strong>al</strong>lettati, se non diversamente disposto, con m<strong>al</strong>ta cementizia a 300 Kg di cemento.<br />

Le pietre, prima di essere collocate in o<strong>per</strong>a saranno d<strong>il</strong>igentemente ripulite d<strong>al</strong>le sostanze terrose ed ove occorra, a giudizio <strong>della</strong><br />

Direzione Lavori, accuratamente lavate. Saranno poi bagnate, essendo proibito eseguire la bagnatura dopo averle disposte sul letto di m<strong>al</strong>ta.<br />

Tanto le pietre, quanto la m<strong>al</strong>ta, saranno interamente disposte a mano, seguendo le migliori regole d'arte, in modo da costituire una massa<br />

<strong>per</strong>fettamente compatta nel cui interno le pietre stesse, ben battute col martello, risulteranno concatenate tra loro rivestite da ogni parte di<br />

m<strong>al</strong>ta, senza <strong>al</strong>cun interstizio. Sarà vietato in modo assoluto l'uso di materi<strong>al</strong>e minuto, liscio o rotondeggiante, senza preventivo dimazzamento.<br />

La costruzione <strong>della</strong> muratura dovrà progredire a strati orizzont<strong>al</strong>i di conveniente <strong>al</strong>tezza, concatenati nel senso dello spessore<br />

del muro, <strong>al</strong>lo scopo di ben legare la muratura anche nel senso <strong>della</strong> grossezza. Dovrà sempre evitarsi la corrispondenza delle connessure<br />

fra due corsi consecutivi. Gli spazi vuoti che verranno a formarsi <strong>per</strong> la irregolarità delle pietre saranno riempiti con piccole pietre, che non si<br />

toccheranno mai a secco e non lasceranno spazi vuoti, colmando con m<strong>al</strong>ta tutti gli interstizi.<br />

Nelle murature senza speci<strong>al</strong>e paramento si impiegheranno <strong>per</strong> le facce viste le pietre di maggiori dimensioni, con le facce esterne<br />

rese piane e regolari in modo da costruire un paramento rustico a faccia vista e si disporranno negli angoli le pietre più grosse e più regolari.<br />

Detto paramento rustico dovrà essere più accurato e maggiormente regolare nelle muarature in elevazione.<br />

Le facce viste delle murature di pietrame, non destinate ad essere intonacate o comunque rivestite, saranno sempre rabboccate,<br />

ad arte, con m<strong>al</strong>ta cementizia a 400 Kg di cemento.<br />

69.2.3 Muratura mista.<br />

La muratura mista di pietrame e mattoni sarà eseguita come <strong>al</strong> precedente punto 69.2.2 interc<strong>al</strong>ando, <strong>per</strong> ogni metro di <strong>al</strong>tezza,<br />

dei ricorsi a doppi f<strong>il</strong>ari di mattoni pieni A2 UNI 5628-65. I f<strong>il</strong>ari dovranno essere stesi a tutto lo spessore del muro e disposti secondo piani<br />

orizzont<strong>al</strong>i.<br />

Nelle murature miste <strong>per</strong> fabbricati, oltre ai f<strong>il</strong>ari suddetti, si dovranno costruire in mattoni tutti gli angoli e gli spigoli dei muri, i p<strong>il</strong>astri,<br />

i ris<strong>al</strong>ti e le incassature, le sp<strong>al</strong>lette e gli squarci delle a<strong>per</strong>ture di porte e finestre, i parapetti delle finestre, gli archi di scarico e le volte, i<br />

voltini e le piattabande, l'ossatura delle cornici, le canne da fumo, i condotti in genere e qu<strong>al</strong>unque <strong>al</strong>tra parte di muro <strong>al</strong>l'esecuzione <strong>della</strong><br />

qu<strong>al</strong>e non si prestasse <strong>il</strong> pietrame, in conformità delle prescrizioni che potrà dare la Direzione Lavori <strong>al</strong>l'atto esecutivo.<br />

Il collegamento delle due differenti strutture dovrà essere fatto nel miglior modo possib<strong>il</strong>e ed in senso tanto orizzont<strong>al</strong>e che vertic<strong>al</strong>e.<br />

Eventu<strong>al</strong>i rivestimenti dovranno essere <strong>per</strong>fettamente concatenati od ancorati <strong>al</strong>la massa muraria.<br />

69.3 MURATURA IN TUFO, IN BLOCCHETTI ED IN PIETRA DA TAGLIO<br />

69.3.1 Gener<strong>al</strong>ità - dimensionamento statico.<br />

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Le murature in argomento potranno essere del tipo autoportante o portante, entrambi nei tipi norm<strong>al</strong>e od a faccia vista.<br />

Per <strong>il</strong> dimensionamento statico si farà riferimento <strong>al</strong>la resistenza a 28 gg. ricavata in laboratorio su modelli di muratura campione,<br />

costituiti da due blocchi sovrapposti con interposto strato di m<strong>al</strong>ta (nei tipi da impiegare) e definiti come "prismi"; questi dovranno essere non<br />

meno di tre <strong>per</strong> ogni 500 mq di muro ed ogni caso non meno di 5 <strong>per</strong> ogni edificio.<br />

Lo sforzo di rottura a compressione dei prismi dovrà essere c<strong>al</strong>colato dividendo <strong>il</strong> carico di rottura <strong>per</strong> l'area netta, escludendo<br />

cioè <strong>per</strong> i blocchetti cavi, le eventu<strong>al</strong>i camere d'aria ed i setti trasvers<strong>al</strong>i non co<strong>per</strong>ti con m<strong>al</strong>ta di collegamento.<br />

In sede di progetto, <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore <strong>della</strong> resistenza a rottura dovrà essere la "resistenza caratteristica" risultante da <strong>al</strong>meno 5 campioni<br />

dove, nella relativa formula, <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore di K sarà di 2,05-1,96-1,92-1,87-1,85- 1,82-1,64 rispettivamente <strong>per</strong> un numero "n" di campioni provati<br />

non inferiore a 5-10-12-16-20-25-30.<br />

69.2.3 Muratura in conci di tufo.<br />

Dovrà procedere <strong>per</strong> strati <strong>per</strong>fettamente orizzont<strong>al</strong>i ed a t<strong>al</strong>e scopo <strong>il</strong> materi<strong>al</strong>e dovrà essere <strong>per</strong>fettamente squadrato e di <strong>al</strong>tezza<br />

costante. La lunghezza dei conci di tufo, <strong>per</strong> ciascun f<strong>il</strong>are non dovrà mai risultare inferiore <strong>al</strong>la minore dimensione degli stessi; i conci<br />

saranno collocati in o<strong>per</strong>a sf<strong>al</strong>sati e verranno <strong>al</strong>lettati e rabboccati con m<strong>al</strong>ta comune.<br />

Lo spessore dei giunti non dovrà essere minore a 5 mm; le connessure saranno del tipo rientrante, con m<strong>al</strong>ta d<strong>il</strong>igentemente<br />

compressa e senza sbavature.<br />

69.3.3 Muratura in blocchetti cementizi vibro-compressi.<br />

I blocchetti prefabbricati (in cemento-pomice, arg<strong>il</strong>la espansa, lap<strong>il</strong>lo o ghiaietto) saranno posti in o<strong>per</strong>a come <strong>al</strong> precedente punto<br />

69.3.2 e verranno <strong>al</strong>lettati con m<strong>al</strong>ta bastarda cementizia (tipo 20) o con m<strong>al</strong>ta cementizia a 300 Kg di cemento. I giunti di m<strong>al</strong>ta saranno,<br />

del pari, di tipo rientrante con spessori non su<strong>per</strong>iori a 5 mm.<br />

Tutte le facce viste degli elementi dovranno presentarsi piane; sp<strong>al</strong>le di porte e finestre verranno re<strong>al</strong>izzate con l'impiego di eventu<strong>al</strong>i<br />

elementi speci<strong>al</strong>i che risultino ben collegab<strong>il</strong>i con <strong>il</strong> resto <strong>della</strong> struttura. Angoli ed incroci verranno re<strong>al</strong>izzati con blocchetti che, oltre a<br />

garantire un <strong>per</strong>fetto collegamento, consentano anche lo sf<strong>al</strong>damento degli elementi dei vari corsi.<br />

Nella muratura con blocchi portanti potrà anche venire ordinata la p<strong>il</strong>astratura dei canton<strong>al</strong>i e degli incroci dei muri con conglomerato<br />

cementizio (a 300 Kg di cemento) idoneamente armato.<br />

Le strutture portanti non dovranno essere sottoposte a sovraccarico, prima che la m<strong>al</strong>ta di <strong>al</strong>lettamento abbia raggiunto <strong>il</strong> necessari<br />

grado di resistenza.<br />

69.3.4 Muratura in pietra da taglio.<br />

La pietra da taglio dovrà presentare la forma e le dimensioni previste in progetto ed essere lavorata secondo le prescrizioni di Elenco.<br />

In tutte le lavorazioni comunque, esclusa quella a grana grossa, le facce esterne di ciascun concio dovranno avere gli spigoli vivi e<br />

ben cesellati, <strong>per</strong> modo che le connessure non eccedano la larghezza di 5 mm <strong>per</strong> la pietra lavorata a grana ordinaria e di 3 mm <strong>per</strong> quella<br />

lavorata a grana fine.<br />

Qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> genere di lavorazione delle facce viste, i letti di posa e le facce di combaciamento dovranno essere ridotti a <strong>per</strong>fetto<br />

piano e lavorati a grana fine. Non saranno tollerate né smussature agli spigoli, né cavità nelle facce, né masticature.<br />

La pietra da taglio sarà messa in o<strong>per</strong>a con m<strong>al</strong>ta di cemento od idraulica secondo le prescrizioni e, ove occorra, con graffe od<br />

arpioni di rame, s<strong>al</strong>damente suggellati entro appositi incavi praticati nei conci. Le connessure delle facce viste dovranno essere prof<strong>il</strong>ate con<br />

m<strong>al</strong>ta di cemento (eventu<strong>al</strong>emnte bianco o colorato), compresa e lisciata con apposito ferro a prof<strong>il</strong>o concavo o triangolare.<br />

69.4 MURATURA DI MATTONI<br />

69.4.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

La muratura dei mattoni dovrà essere seguita con materi<strong>al</strong>e rispondente <strong>al</strong>le prescrizioni dell'art 39. I laterizi, prima del loro impiego,<br />

dovranno essere bagnati fino a saturazione, <strong>per</strong> immersione prolungata in appositi recipienti e mai <strong>per</strong> as<strong>per</strong>sione.<br />

La posa in o<strong>per</strong>a dovrà avvenire con le connessure <strong>al</strong>ternate, in corsi orizzont<strong>al</strong>i e nomin<strong>al</strong>i <strong>al</strong>le su<strong>per</strong>fici esterne; i mattoni saranno<br />

posati sopra un adeguato strato di m<strong>al</strong>ta e premuti sopra (mai battuti con martello) onde provocare con refluimento <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta ed <strong>il</strong> riempimento<br />

delle connessure.<br />

La larghezza delle connessure sarà compresa tra 5 e 8 mm, secondo le m<strong>al</strong>te impiegate; <strong>per</strong> i tipi a paramento sarà costante di 5<br />

mm. Le m<strong>al</strong>te da impiegarsi dovranno <strong>per</strong>tanto, se necessario, essere setacciate onde evitare che i giunti fra i mattoni riescano su<strong>per</strong>iori ai<br />

limiti di tolleranza precedentemente fissati.<br />

69.4.1 Muratura portante.<br />

Se non diversamente disposto, dovrà essere esclusivamente eseguita con mattoni pieni UNI 5628-65, di tipo "A" e categoria non<br />

inferiore <strong>al</strong>la 2^. I mattoni dovranno essere di ottima scelta, <strong>per</strong>fettamente spigolati, bagnati a saturazione e ben premuti sullo strato di m<strong>al</strong>ta<br />

che sarà di tipo idraulica o bastarda cementizia.<br />

Le su<strong>per</strong>fici contro terra dovranno sempre essere intonacate con m<strong>al</strong>ta cementizia con spessore non inferiore ad 1 cm. Nelle volte,<br />

lunette, archi, etc., le connessure saranno disposte nella direzione precisa del raggio (o dei raggi) di curvatura dell'intradosso e la costruzione<br />

dovrà procedere gradatamente e di conserva sui due fianchi. Le centine dovranno essere caricate in chiave <strong>per</strong> impedire lo sfiancamento.<br />

Le connessure non dovranno mai eccedere la larghezza dei 5 mm <strong>al</strong>l'intradosso e di 10 m <strong>al</strong>lo estradosso. Le imposte saranno<br />

ben collegate con i muri ed eseguite contemporaneamente.<br />

69.4.2 Muratura di tompagnamento.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, verrà sempre re<strong>al</strong>izzata a doppia parete di laterizio (a cassetta), con mattoni pieni o semipieni ad una<br />

testa <strong>per</strong> la parete esterna e mattoni forati in foglio, di spessore non inferiore a 8 cm, <strong>per</strong> quella interna.<br />

La distanza delle due pareti dovrà essere t<strong>al</strong>e che lo spessore complessivo <strong>della</strong> muratura, <strong>al</strong> rustico, non risulti inferiore a 30 cm.<br />

Le sp<strong>al</strong>lette, mazzette, squinci, squarci, etc., saranno eseguiti in mattoni pieni o semipieni di spessore non inferiore a due teste o, del pari, a<br />

cassetta.<br />

Le pareti di tompagnamento, sia esterne che interne, dovranno sempre mascherare le strutture in conglomerato cementizio; qu<strong>al</strong>ora<br />

ciò non risultasse possib<strong>il</strong>e, ed a giudizio <strong>della</strong> Direzione Lavori, <strong>il</strong> mascheramento verrà effettuato con tavelle di laterizio.<br />

69.5 PARETI AD UNA TESTA ED IN FOGLIO<br />

69.5.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Le pareti ad una testa ed in foglio verranno eseguite con pezzi scelti, esclusi i rottami e quelli comunque deteriorati o danneggiati.<br />

Tutte le pareti saranno eseguite con le migliori regole dell'arte, a corsi orizzont<strong>al</strong>i ed a <strong>per</strong>fetto f<strong>il</strong>o, <strong>per</strong> evitare la necessità di forte<br />

impiego di m<strong>al</strong>ta <strong>per</strong> l'intonaco. Le pareti saranno <strong>per</strong>fettamente ammorsate tra di loro e ben collegate <strong>al</strong>le <strong>al</strong>tre pareti portanti o di tamponamento;<br />

eventu<strong>al</strong>i lati liberi dovranno essere riquadrati con telai in legno od in acciaio.<br />

Nei vani delle porte interne saranno s<strong>al</strong>damente collocati dei controtelai in legno e ciò anche nel caso che l'app<strong>al</strong>to preveda lo<br />

scorporo <strong>della</strong> fornitura degli infissi.<br />

Quando una parete dovesse eseguirsi fino <strong>al</strong>l'intradosso del solaio soprastante, la chiusura dell'ultimo corso sarà ben serrata, se<br />

occorre, dopo congruo tempo, con scaglie e m<strong>al</strong>ta o sola m<strong>al</strong>ta secondo prescrizione.<br />

69.5.1 Pareti in lastre di tufo.<br />

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Si rimanda <strong>per</strong> le prescrizioni gener<strong>al</strong>i, <strong>al</strong> precedente punto 69.3.2. Le lastre dovranno essere <strong>per</strong>fettamente squadrate, di spessore<br />

ed <strong>al</strong>tezza costanti e saranno collocate in o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> f<strong>il</strong>ari orizzont<strong>al</strong>i sf<strong>al</strong>sati.<br />

Le pareti, qu<strong>al</strong>ora non innestate <strong>al</strong>le strutture, verranno collegate <strong>al</strong>le stesse con spezzoni di tondino d’acciaio φ 6, posizionati ad<br />

interv<strong>al</strong>li di non oltre due f<strong>il</strong>ari.<br />

69.5.2 Pareti in tavelle prefabbricate vibro-compresse.<br />

Saranno re<strong>al</strong>izzate con l'osservanza delle prescrizioni di cui ai precedenti punti 69.3.3 e 69.5.1. Per la costruzione delle sp<strong>al</strong>le<br />

delle porte saranno impiegati elementi speci<strong>al</strong>i che presentino tutte le facce viste piane e che risultino ben collegab<strong>il</strong>i <strong>al</strong>la struttura. La m<strong>al</strong>ta<br />

di <strong>al</strong>lettamento sarà del tipo cementizio dosata a 400 Kg di cemento.<br />

69.5.3 Pareti in mattoni di laterizi.<br />

Si rimanda, <strong>per</strong> le norme gener<strong>al</strong>i di esecuzione, <strong>al</strong> precedente punto 69.4.<br />

I mattoni pieni o forati secondo quanto prescritto, dovranno essere integri e <strong>per</strong>fettamente squadrati, escludendosi l'impiego di<br />

rottami, pezzi di mattone, nonché di elementi con spigoli danneggiati.<br />

Le murature dovranno essere idoneamente collegate tra loro ed <strong>al</strong>le strutture portanti o di tompagnamento; i corsi saranno sempre<br />

orizzont<strong>al</strong>i ed a due f<strong>il</strong>i, con giunti <strong>al</strong>ternati nei corsi successivi.<br />

La chiusura a soffitto delle pareti in foglio, <strong>per</strong> spessori non su<strong>per</strong>iori a 3 cm, verrà effettuata con sola m<strong>al</strong>ta bastarda o cementizia.<br />

69.5.4 Pareti in blocchi di gesso.<br />

Dovranno rispondere <strong>al</strong>le "Direttive comuni <strong>per</strong> l'esecuzione dei tramezzi in gesso" pubblicate in It<strong>al</strong>ia d<strong>al</strong>l'ICETE.<br />

Gli elementi saranno uniti mediante speci<strong>al</strong>e collante indicato o fornito d<strong>al</strong>la Ditta produttrice. Gli elementi di base inoltre, e quelli<br />

di chiusura a soffitto o sulle pareti o sulle pareti vertic<strong>al</strong>i, saranno fermati da apposite strisce di legno fissate <strong>al</strong>le strutture ed <strong>al</strong>loggiate negli<br />

incavi dei pannelli.<br />

I giunti e le eventu<strong>al</strong>i tracce di impianti, saranno chiusi e spatolati con apposito stucco di gesso fornito, <strong>al</strong> pari del collante, d<strong>al</strong>la<br />

Ditta produttrice.<br />

69.6 PARETI DI TOMPAGNAMENTO<br />

69.6.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Dovranno soddisfare, qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> sistema costruttivo ado<strong>per</strong>ato, ai requisiti di isolamento termico ed acustico specificatamente<br />

riportati <strong>al</strong>l'Art.83 del presente Capitolato. Ove <strong>il</strong> tompagnamento interessasse poi particolari loc<strong>al</strong>i, dovranno tenersi <strong>al</strong>tresì presenti le<br />

norme di protezione di cui <strong>al</strong>l'Art.60.<br />

69.6.1 Tompagnamento in blocchi di tufo.<br />

Si rimanda, <strong>per</strong> le prescrizioni gener<strong>al</strong>i, <strong>al</strong> precedente punto 69.3.2<br />

Lo spessore del tufo dovrà essere non inferiore a 20 cm <strong>per</strong> pareti di separazione tra vani sc<strong>al</strong>a e loc<strong>al</strong>i di abitazione o di uso in<br />

genere nonché <strong>per</strong> la separazione di <strong>al</strong>loggi contigui; non inferiore a 25 cm <strong>per</strong> pareti di tompagnamento esterno.<br />

69.6.2 Tompagnamento in blocchetti di cementizi vibro-compressi.<br />

Si rimanda, <strong>per</strong> le prescrizioni gener<strong>al</strong>i, <strong>al</strong> precedente punto 69.3.3 Le pareti se costituite da un unico elemento, avranno spessori<br />

con limiti inferiori come <strong>al</strong> precedente punto 69.6.1; se costituite invece da due elementi (tompagni esterni a cassetta) avranno, <strong>per</strong> la parete<br />

a contatto con l'esterno, blocchi di spessore non inferiore a 15 cm e, <strong>per</strong> quella interna, tavelle di spessore non inferiore a 8 cm.<br />

69.7 PARAMENTI DELLE MURATURE<br />

69.7.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Tutte le murature non soggette a rivestimento potranno venire richieste con la lavorazione dei paramenti, nei tipi di seguito indicati<br />

od <strong>al</strong>tri particolari che potranno essere prescritti in Elenco od ordinati d<strong>al</strong>la Direzione Lavori. Tra questi, la lavorazione con pietra rasa e testa<br />

sco<strong>per</strong>ta dovrà sempre intendersi compresa nel prezzo <strong>della</strong> muratura, mentre, <strong>per</strong> gli <strong>al</strong>tri tipi di lavorazione, si darà luogo ad apposito<br />

compenso od <strong>al</strong> relativo sovrapprezzo. Resta in ogni caso stab<strong>il</strong>ito che l’App<strong>al</strong>tatore, prima di dar mano <strong>al</strong>le murature ed ai relativi paramenti,<br />

dovrà apprestare, a propria cura e spese, apposite campionature che saranno sottoposte <strong>al</strong>l'approvazione <strong>della</strong> Direzione.<br />

69.7.1 Paramento a pietra rasa e testa sco<strong>per</strong>ta (o<strong>per</strong>a incerta).<br />

In questo tipo di paramento <strong>il</strong> pietrame dovrà essere scelto d<strong>il</strong>igentemente tra <strong>il</strong> migliore e la sua faccia dovrà essere ridotta a su<strong>per</strong>ficie<br />

approssimativamente piana o, qu<strong>al</strong>ora si presti, a convenienti bugne, secondo le disposizioni <strong>della</strong> Direzione.<br />

Le pareti esterne dei muri dovranno risultare ben <strong>al</strong>lineate e non presentare, <strong>al</strong>la prova con regolo, eccessive rientranze o sporgenze<br />

(massimo 2-3 cm). Le facce di posa di combaciamento dovranno essere spianate ed adattate con <strong>il</strong> martello in modo che <strong>il</strong> contatto<br />

dei pezzi avvenga in tutti i giunti <strong>per</strong> una rientranza non minore di 8 cm. La rientranza tot<strong>al</strong>e delle pietre non dovrà mai essere minore di 25<br />

cm mentre nelle connessure esterne dovrà essere ridotto <strong>al</strong> minimo l'uso delle scaglie. Le stesse connessure dovranno poi essere stuccate<br />

e st<strong>il</strong>ate con m<strong>al</strong>ta bastarda o cementizia secondo prescrizione.<br />

69.7.2 Paramento a mosaico greggio.<br />

Nella lavorazione a mosaico, si dovranno seguire, di massima, le norme precedentemente indicate <strong>al</strong> punto 69.7.1, con la differenza<br />

che la faccia vista dei singoli pezzi dovrà essere ridotta col martello e la grossa punta a su<strong>per</strong>ficie <strong>per</strong>fettamente piana ed a figura<br />

irregolarmente poligon<strong>al</strong>e; sarà vietato inoltre l'uso di scaglie ed i giunti dovranno avere dimensioni non su<strong>per</strong>iori a 15 mm.<br />

69.7.3 Paramento a corsi irregolari.<br />

In questo tipo di paramento <strong>il</strong> pietrame dovrà essere ridotto a conci piani e squadrati sia con <strong>il</strong> martello, sia con la grossa punta,<br />

con le facce di posa par<strong>al</strong>lele fra loro e quelle di combaciamento <strong>per</strong> lo più norm<strong>al</strong>i a quelle di posa. I conci saranno posti in o<strong>per</strong>a a corsi<br />

orizzont<strong>al</strong>i, di <strong>al</strong>tezza che potrà variare da corso a corso e potrà anche non essere costante <strong>per</strong> l'intero f<strong>il</strong>are.<br />

su<strong>per</strong>fici viste non saranno tollerate, <strong>al</strong>la prova col regolo, rientranze o sporgenze maggiori di 15 mm, s<strong>al</strong>vo <strong>il</strong> caso che <strong>il</strong> pietrame consentisse,<br />

a giudizio <strong>della</strong> Direzione, la lavorazione a bugne irregolari.<br />

69.7.4 Paramento a corsi regolari.<br />

Nella lavorazione a corsi regolari i conci dovranno essere <strong>per</strong>fettamente squadrati, con la faccia rettangolare, e lavorati <strong>al</strong>la grana<br />

ordinaria; essi dovranno avere la stessa <strong>al</strong>tezza <strong>per</strong> tutta la lunghezza del corso; due corsi adiacenti, invece, potranno differire tra loro in<br />

<strong>al</strong>tezza, <strong>per</strong> differenze comunque non su<strong>per</strong>iori a 5 cm.<br />

La Direzione Lavori potrà anche prescrivere l'<strong>al</strong>tezza dei singoli corsi, che comunque non sarà mai inferiore a 20 cm. Le facce di<br />

posa dovranno essere par<strong>al</strong>lele fra loro e quelle di combaciamento norm<strong>al</strong>i a quelle di posa. Tanto nella lavorazione a corsi irregolari che in<br />

quella a corsi regolari non sarà tollerato l'uso di scaglie nelle facce a vista ed inoltre <strong>il</strong> combaciamento dei conci dovrà avvenire <strong>per</strong> 2/3 <strong>della</strong><br />

loro rientranza nelle facce di posa e non potrà mai essere minore di 10 cm nei giunti vertic<strong>al</strong>i. La rientranza dei singoli pezzi non sarà mai<br />

minore <strong>della</strong> loro <strong>al</strong>tezza, né inferiore a 25 cm; la larghezza delle connessure non dovrà eccedere i 10 mm.<br />

La st<strong>il</strong>atura dei giunti sarà effettuata scarnendo e pulendo le connessure sino ad una conveniente rientranza, lavando con acqua,<br />

indi riempiendo e st<strong>il</strong>ando con m<strong>al</strong>ta cementizia a 500 Kg di cemento ed apposito ferro, di guisa che <strong>il</strong> contorno delle pietre si possa presentare,<br />

a lavoro ultimato, netto e senza sbavature.<br />

69.7.5 Paramento a cortina di mattoni.<br />

S<strong>al</strong>vo l'uso di laterizi o mattoni speci<strong>al</strong>i, questo tipo di paramento verrà eseguito con i mattoni di cui <strong>al</strong> punto 39.1, di categoria non<br />

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inferiore <strong>al</strong>la 3^.<br />

I mattoni presenteranno tinta uniforme, dimensioni costanti, spigoli diritti e vivi e caratteristiche su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i e cromatiche come richiesto<br />

d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

I mattoni saranno disposti con <strong>per</strong>fetta regolarità di connessure, sia orizzont<strong>al</strong>i che vertic<strong>al</strong>i; la larghezza delle stesse sarà di 5<br />

mm s<strong>al</strong>vo diversa disposizione; la prof<strong>il</strong>atura dei giunti potrà venire ordinata secondo 5 tipi (concavo, angolato a U, spatolato a gocciolatoio<br />

o sub-vertic<strong>al</strong>e, incabato, retto) e verrà eseguita con m<strong>al</strong>ta cementizia dosata a 500 Kg di cemento.<br />

A paramento eseguito e dopo un congruo tempo che v<strong>al</strong>uterà la Direzione, la su<strong>per</strong>ficie a vista verrà accuratamente ripulita,<br />

spazzolata e lavata con acqua. Il paramento finito non dovrà comunque presentare errori di planarità su<strong>per</strong>iori a 5 mm, misurati con regolo<br />

di <strong>al</strong>meno tre metri di lunghezza.<br />

Art.70 CALCESTRUZZI E CONGLOMERATI<br />

70.0 GENERALITÀ<br />

Le caratteristiche dei materi<strong>al</strong>i da impiegare <strong>per</strong> la confezione dei c<strong>al</strong>cestruzzi e dei conglomerati (cementizi o speci<strong>al</strong>i) ed i rapporti<br />

di miscela, dovranno corrispondere <strong>al</strong>le prescrizioni del presente Capitolato, <strong>al</strong>le voci di Elenco Prezzi <strong>per</strong> i vari tipi di impasto ed a<br />

quanto verrà, di volta in volta, ordinato d<strong>al</strong>la Direzione Lavori. V<strong>al</strong>gono <strong>per</strong><strong>al</strong>tro, <strong>per</strong> quanto compatib<strong>il</strong>i, le prescrizioni gener<strong>al</strong>i di cui <strong>al</strong> precedente<br />

punto 68.1.<br />

70.1 CALCESTRUZZI DI MALTA<br />

70.1.1 C<strong>al</strong>cestruzzo ordinario.<br />

Sarà composto da 0,45 mc di m<strong>al</strong>ta idraulica o bastarda e da 0,90 mc di ghiaia o pietrisco.<br />

Il c<strong>al</strong>cestruzzo sarà confezionato preparando separatamente i due componenti e procedendo successivamente <strong>al</strong> mescolamento<br />

previo lavaggio o bagnatura degli inerti.<br />

70.1.2 C<strong>al</strong>cestruzzo ciclopico.<br />

Sarà costituito d<strong>al</strong> c<strong>al</strong>cestruzzo di cui <strong>al</strong> precedente punto e da pietrame annegato, nelle rispettive proporzioni di 2/3 ed 1/3. Il pietrame<br />

dovrà sempre essere accuratamente ripulito e lavato ed avere resistenza a compressione non inferiore a 900 Kg/cmq. Sarà impiegato<br />

in pezzatura assortita, di dimensioni mai su<strong>per</strong>iori <strong>al</strong> 25% dello spessore <strong>della</strong> muratura ed in ogni caso non su<strong>per</strong>iori a 25 cm <strong>per</strong> getti di<br />

fondazione ed a 15 cm <strong>per</strong> quelli in elevazione.<br />

Il pietrame verrà annegato in o<strong>per</strong>a nel c<strong>al</strong>cestruzzo, battendolo con mazzeranghe ed avendo cura che disti sempre non meno di<br />

5 cm d<strong>al</strong>le su<strong>per</strong>fici esterne <strong>della</strong> struttura.<br />

70.2 CONGLOMERATI CEMENTIZI<br />

70.2.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

I conglomerati cementizi da ado<strong>per</strong>arsi <strong>per</strong> l’esecuzione di o<strong>per</strong>e di qu<strong>al</strong>siasi genere, sia in fondazione che in elevazione, armate<br />

o meno, dovranno essere confezionati secondo le norme tecniche emanate con D.M. 26 marzo 1980 (con eventu<strong>al</strong>i successive modifiche<br />

ed integrazioni bienn<strong>al</strong>i ai sensi dell'art.21 <strong>della</strong> Legge 5 novembre 1971 n°1086) nonché sulla base delle prescrizioni del presente Capitolato.<br />

L'impiego dei conglomerati sarà preceduto in ogni caso da uno studio preliminare, con relative prove, sia sui materi<strong>al</strong>i da impiegare<br />

che sulla composizione degli impasti, e ciò <strong>al</strong>lo scopo di determinare con sufficiente anticipo e mediante certificazione di laboratorio, la<br />

migliore formulazione atta a garantire i requisiti richiesti d<strong>al</strong> contratto.<br />

70.2.1 Leganti.<br />

Per i conglomerati oggetto delle presenti norme dovranno impiegarsi esclusivamente i leganti idraulici definiti come cementi d<strong>al</strong>le<br />

disposizioni vigenti in materia.<br />

Si richiamano <strong>per</strong><strong>al</strong>tro, specificatamente, le disposizioni di cui <strong>al</strong> punto 1,<strong><strong>al</strong>legato</strong> 1, del D.M. 26 marzo 1980 nonché quelle riportate<br />

<strong>al</strong> punto 37.3 del presente Capitolato.<br />

70.2.2 Inerti - Granulometria e miscele.<br />

Oltre a quanto stab<strong>il</strong>ito <strong>al</strong> punto 2, Allegato 1, del D.M. 26 marzo 1980, gli inerti dovranno corrispondere <strong>al</strong>le prescrizioni riportate<br />

ai punti 36.2, 36.2.3, 36.3 e 36.3.1 del presente Capitolato. Le caratteristiche e granulometria dovranno essere preventivamente studiate e<br />

sottoposte <strong>al</strong>l'approvazione <strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

Le miscele degli inerti, fini e grossi, in <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e adeguata, dovranno dar luogo ad una composizione granulometrica costante,<br />

che <strong>per</strong>metta di ottenere i requisiti voluti sia nell'impasto fresco (consistenza, omogeneità, pompab<strong>il</strong>ità) che in quello indurito (resistenza,<br />

<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità, modulo elastico, ritiro, fluage, etc.).<br />

La curva granulometrica dovrà essere t<strong>al</strong>e da ottenere la massima compattezza del c<strong>al</strong>cestruzzo compatib<strong>il</strong>mente con gli <strong>al</strong>tri requisiti<br />

richiesti. Particolare attenzione sarà rivolta <strong>al</strong>la granulometria <strong>della</strong> sabbia, <strong>al</strong> fine di ridurre <strong>al</strong> minimo <strong>il</strong> fenomeno del "bleeding" nel<br />

c<strong>al</strong>cestruzzo.<br />

La dimensione massima dei grani dell'inerte dovrà essere t<strong>al</strong>e da <strong>per</strong>mettere che <strong>il</strong> conglomerato possa riempire ogni parte del<br />

manufatto tenendo conto <strong>della</strong> lavorab<strong>il</strong>ità, dell'armatura met<strong>al</strong>lica e relativo copriferro, <strong>della</strong> carpenteria, delle mod<strong>al</strong>ità di getto dei mezzi<br />

d'o<strong>per</strong>a.<br />

Gli inerti saranno classificati in categorie a seconda <strong>della</strong> dimensione massima dell'elemento più grosso. Indicativamente sono<br />

previste sette categorie (D15 - D20 - D30 - D40 - D50 - D60 - D70).<br />

L'idoneità dell'inerte sarà verificata sui prelievi rappresentativi <strong>della</strong> fornitura. Saranno accertati <strong>il</strong> tenore d'impurità organiche; <strong>il</strong><br />

materi<strong>al</strong>e passante <strong>al</strong>lo staccio 0,075 UNI 2332 che dovrà essere minore del 5% in massa <strong>per</strong> la sabbia e dell'1,5 in massa <strong>per</strong> la ghiaia ed<br />

<strong>il</strong> pietrisco; <strong>il</strong> coefficiente di forma, che dovrà essere 0,15.<br />

70.2.3 Acqua.<br />

Oltre a quanto stab<strong>il</strong>ito <strong>al</strong> punto 1.3, Allegato 1, del D.M.16 giugno 1976, l'acqua dovrà corrispondere <strong>al</strong>le prescrizioni riportate <strong>al</strong><br />

punto 36.1 del presente Capitolato.<br />

70.2.4 Impasto.<br />

L'impasto del conglomerato dovrà essere effettuato con impianti di betonaggio forniti di dispositivo di dosaggio e contatori t<strong>al</strong>i da<br />

garantire un accurato controllo <strong>della</strong> quantità dei componenti. Questi (cemento, inerti, acqua ed additivi) dovranno essere misurati a peso;<br />

<strong>per</strong> l'acqua e gli additivi sarà ammessa anche la misurazione a volume.<br />

I dispositivi di misura dovranno essere collaudati <strong>per</strong>iodicamente secondo le richieste <strong>della</strong> Direzione che, se necessario, potrà<br />

servirsi dell'Ufficio ab<strong>il</strong>itato <strong>al</strong>la relativa certificazione.<br />

Il quantitativo di acqua d'impasto dovrà essere <strong>il</strong> minimo necessario a consentire una buona lavorab<strong>il</strong>ità del conglomerato tenendo<br />

anche conto dell'acqua contenuta negli inerti. T<strong>al</strong>e quantitativo determinerà la consistenza del c<strong>al</strong>cestruzzo che, a seconda delle prescrizioni,<br />

potrà essere: umida (U), plastica (P), o Fluida (F).<br />

Dovranno comunque essere rispettate le norme di cui <strong>al</strong> punto 5, Allegato 1, del D.M. 26 marzo 1980.<br />

70.2.5 Classificazione dei conglomerati.<br />

Con riguardo <strong>al</strong>la classificazione, i conglomerati verranno divisi in due categorie:<br />

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a) Conglomerati a resistenza garantita (CR) <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i l'App<strong>al</strong>tatore dovrà garantire la resistenza caratteristica (R'ck), la consistenza, la<br />

classe degli inerti ed <strong>il</strong> tipo e classe del cemento.<br />

b) Conglomerati da dosaggio (CD) <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i l'App<strong>al</strong>tatore dovrà garantire <strong>il</strong> dosaggio dei cementi in Kg/mc, la consistenza oppure <strong>il</strong> rapporto<br />

acqua cemento (A/C), la classe degli inerti ed <strong>il</strong> relativo fuso granulometrico, <strong>il</strong> tipo e classe del cemento.<br />

La resistenza caratteristica del c<strong>al</strong>cestruzzo verrà determinata con le mod<strong>al</strong>ità previste d<strong>al</strong> D.M. 26 marzo 1980. Anche <strong>per</strong> i c<strong>al</strong>cestruzzi<br />

a resistenza garantita sarà prescritto comunque un dosaggio minimo di cemento.<br />

70.2.6 Prelievo dei campioni.<br />

La Direzione Lavori farà prelevare nel luogo d'impiego, dagli impasti destinati <strong>al</strong>l'esecuzione delle varie strutture, la quantità di<br />

conglomerato necessaria <strong>per</strong> la confezione di due provini (prelievo), conformemente <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong> punto 3, del D.M. 26 marzo<br />

1980 e con le mod<strong>al</strong>ità indicate <strong>al</strong> punto 2.3 <strong>della</strong> seguente norma di unificazione:<br />

UNI 6126-72 - Prelevamento campioni di c<strong>al</strong>cestruzzo in cantiere.<br />

Per costruzioni ed o<strong>per</strong>e con getti non su<strong>per</strong>iori a 1500 mc, ogni controllo di accettazione (tipo A) sarà rappresentato da n°3 prelievi,<br />

ciascuno dei qu<strong>al</strong>i eseguito su un massimo di 100 mc di getto di miscela omogenea. Per ogni giorno di getto sarà comunque effettuato<br />

<strong>al</strong>meno un prelievo (con deroga <strong>per</strong> le costruzioni con meno di 100 mc di getto di miscela omogenea).<br />

Per costruzioni ed o<strong>per</strong>e con getti su<strong>per</strong>iori a 1500 mc sarà ammesso <strong>il</strong> controllo di accettazione di tipo statistico (tipo B) eseguito<br />

con frequenza non minore di un controllo ogni 1500 mc di conglomerato. Per ogni giorno di getto di miscela omogenea sarà effettuato <strong>al</strong>meno<br />

un prelievo e complessivamente <strong>al</strong>meno 15 prelievi sui 1500 mc. L'ordine dei prelievi sarà quello risultante d<strong>al</strong>la data di confezione<br />

dei provini, corrispondente <strong>al</strong>la rigorosa successione dei relativi getti. Per ogni prelievo sarà redatto apposito verb<strong>al</strong>e, in conformità <strong>al</strong> punto<br />

3 <strong>della</strong> UNI 6126-72, riportante le seguenti indicazioni: loc<strong>al</strong>ità e denominazione del cantiere, numero e sigla del prelievo, composizione del<br />

c<strong>al</strong>cestruzzo, data ed ora del prelevamento, provenienza del prelevamento, posizione in o<strong>per</strong>a del c<strong>al</strong>cestruzzo.<br />

70.2.7 Preparazione e stagionatura dei provini.<br />

Dovranno essere effettuate con le mod<strong>al</strong>ità di cui <strong>al</strong>le seguenti norme di unificazione:<br />

UNI 6127-73 - Preparazione e stagionatura provini di c<strong>al</strong>cestruzzo prelevato in cantiere.<br />

UNI 6130-72 - Forma e dimensioni dei provini di c<strong>al</strong>cestruzzo <strong>per</strong> prove di resistenza meccanica e relative casseforme.<br />

70.2.8 Requisiti di durab<strong>il</strong>ità.<br />

Qu<strong>al</strong>ora <strong>per</strong> particolari condizioni climatiche ed ambient<strong>al</strong>i o <strong>per</strong> condizioni di esercizio particolarmente gravose si rendesse necessario<br />

garantire anche la durab<strong>il</strong>ità del c<strong>al</strong>cestruzzo, questa dovrà soddisfare ai requisiti seguenti:<br />

1) La resistenza ai cicli di gelo e disgelo, determinata secondo la norma UNI 7087-72, dovrà essere t<strong>al</strong>e che dopo 300 cicli le variazioni<br />

delle caratteristiche del c<strong>al</strong>cestruzzo qui di seguito riportate soddisfino <strong>al</strong>le seguenti proprietà:<br />

- Il modulo di elasticità dinamico non dovrà subire riduzione maggiore del 20%;<br />

- L'espansione lineare dovrà essere minore dello 0,2%;<br />

- La <strong>per</strong>dita di massa dovrà essere minore del 2%.<br />

2) Il coefficiente di <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità "K" non dovrà essere su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 10-9 cm/sec prima delle prove di gelività ed a 10-8 cm/sec dopo dette<br />

prove.<br />

La resistenza ai cicli, di gelo e disgelo ed ai s<strong>al</strong>i decongelanti potrà essere migliorata con i seguenti accorgimenti:<br />

a) Verrà inglobata, sotto forma di microbolle uniformemente distribuite, aria nel c<strong>al</strong>cestruzzo, tenendo conto <strong>della</strong> dimensione max dell'inerte<br />

usato<br />

b) Il rapporto A/C, c<strong>al</strong>colato con inerti saturi a su<strong>per</strong>ficie asciutta, non dovrà su<strong>per</strong>are i limiti previsti d<strong>al</strong>la normativa tecnica<br />

c) Verranno usati, s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione cementi di tipo pozzolanico o d'<strong>al</strong>to forno. In ambienti particolarmente aggressivi, in presenza<br />

di s<strong>al</strong>sedine marina, atmosfere industri<strong>al</strong>i, etc., sarà <strong>al</strong>tresì posta particolare cura <strong>per</strong>ché vengano osservate le seguenti prescrizioni:<br />

l'acqua degli impasti dovrà essere assolutamente limpida, dolce ed esente da solfati e cloruri anche in minima <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e;<br />

d) Gli inerti dovranno essere abbondantemente lavati con acqua dolce ed avere granulometria continua;<br />

e) Il conglomerato dovrà essere confezionato con <strong>al</strong>to dosaggio di cemento.<br />

70.2.9 Trasporto del conglomerato.<br />

Se confezionato fuori o<strong>per</strong>a <strong>il</strong> trasporto del conglomerato a piè d'o<strong>per</strong>a dovrà essere effettuato con mezzi idonei atti ad evitare la<br />

separazione dei singoli cementi costituenti l'impasto.<br />

Il tempo intercorso tra l'inizio delle o<strong>per</strong>azioni d'impasto ed <strong>il</strong> termine dello scarico in o<strong>per</strong>a non dovrà comunque causare un aumento<br />

di consistenza su<strong>per</strong>iore di 5 cm <strong>al</strong>la prova del cono.<br />

Sarà assolutamente vietato aggiungere acqua agli impasti dopo lo scarico <strong>della</strong> betoniera; eventu<strong>al</strong>i correzioni, se ammesse, d<strong>al</strong>la<br />

lavorab<strong>il</strong>ità dovranno quindi essere effettuate prima dello scarico e con l'ulteriore mescolamento in betoniera non inferiore a 30 giri.<br />

70.3 CALCESTRUZZO CICLOPICO<br />

Sarà costituito da conglomerato cementizio, confezionato come <strong>al</strong> precedente punto 70.2 e da pietrame annegato, nelle rispettive<br />

proporzioni di 2/3 e 1/3.<br />

Per le mod<strong>al</strong>ità esecutive si rimanda a quanto prescritto <strong>al</strong> punto 70.1.2 che tratta i c<strong>al</strong>cestruzzi di m<strong>al</strong>ta.<br />

70.4 CONGLOMERATI SPECIALI<br />

70.4.1 C<strong>al</strong>cestruzzi cementizi con inerti leggeri.<br />

Sia nei tipi norm<strong>al</strong>i che struttur<strong>al</strong>i potranno essere re<strong>al</strong>izzati con pomice granulare, con vermiculite espansa, con arg<strong>il</strong>la espansa o<br />

con <strong>al</strong>tri materi<strong>al</strong>i idonei eventu<strong>al</strong>mente prescritti.<br />

I c<strong>al</strong>cestruzzi saranno dosati con un quantitativo di cemento <strong>per</strong> metro cubo di inerte non inferiore a 150 Kg; l'inerte sarà di unica<br />

granulometria (c<strong>al</strong>cestruzzo unigranulare) laddove non risulterà opportuno effettuare la miscelazione di varie granulometrie <strong>al</strong> fine di evitare<br />

c<strong>al</strong>i nei getti; sarà invece di granulometria mista laddove saranno richieste determinate caratteristiche di massa, di resistenza cubica e conducib<strong>il</strong>ità<br />

termica. In ogni caso la massima dimensione dei granulari non dovrà essere su<strong>per</strong>iore ad 1/3 dello spessore dello strato da re<strong>al</strong>izzare.<br />

Per la confezione dovrà ado<strong>per</strong>arsi una betoniera a rotolamento, miscelando l'inerte con <strong>il</strong> cemento ed aggiungendo quindi l'acqua<br />

in quantità sufficiente <strong>per</strong> ottenere un impasto <strong>al</strong>l'a<strong>per</strong>to br<strong>il</strong>lante ma non d<strong>il</strong>avato. All'impasto dovranno essere aggiunti degli additivi<br />

tensio-attivi aeranti, in opportune proporzioni in rapporto <strong>al</strong>la granulometria dell'inerte, e ciò <strong>al</strong> fine di fac<strong>il</strong>itare la posa in o<strong>per</strong>a del conglomerato<br />

specie se confezionato con l'assortimento granulometrico più <strong>al</strong>to.<br />

70.4.2 C<strong>al</strong>cestruzzo cellulare.<br />

Il c<strong>al</strong>cestruzzo cellulare (cellular concrete system) sarà ottenuto inglo<strong>bando</strong>, in una massa di m<strong>al</strong>ta cementizia, una grande quantità<br />

di bollicine di aria, di piccolissime dimensioni, uniformemente distribuite nella stessa. L'effetto sarà re<strong>al</strong>izzato aggiungendo <strong>al</strong>la m<strong>al</strong>ta,<br />

preparata in betoniera, uno speci<strong>al</strong>e schiumogeno, prodotto <strong>al</strong> momento dell'impiego con speci<strong>al</strong>i aereatori, oppure ricorrendo a speci<strong>al</strong>i<br />

apparecchiature automatiche di preparazione e distribuzione.<br />

Il rapporto tra i componenti, (sabbia, cemento, acqua e schiumogeno) sarà prescritto in Elenco o stab<strong>il</strong>ito d<strong>al</strong>la Direzione Lavori in<br />

funzione delle caratteristiche richieste. In linea di massima comunque verranno adottate densità di 1200 -1400 Kg/mc <strong>per</strong> manufatti di gran-<br />

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di dimensioni e <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i si richiederanno una grande resistenza struttur<strong>al</strong>e unitamente ad un buon isolamento termo-acustico; densità di<br />

700 - 1000 Kg/mc <strong>per</strong> pannellature di piccole e medie dimensioni ed infine densità di 300 - 600 Kg/mc, Ottenute anche con l'impiego di solo<br />

cemento, con funzione termo-acustica, <strong>per</strong> massetti di terrazze, sottofondi di pavimenti e riempimento di intercapedini.<br />

Il raggiungimento dei requisiti richiesti verrà dimostrato d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore mediante prove preliminari nonché, in fase esecutiva, mediante<br />

appositi prelievi da sottoporre ad accertamenti di laboratorio.<br />

70.5 CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO<br />

Dovrà corrispondere, oltre che <strong>al</strong>le prescrizioni di Elenco od a quelle impartite d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, <strong>al</strong>la specifica normativa UNI<br />

7163-72 che ne precisa la definizione, le condizioni di fabbricazione e di trasporto, fissa le caratteristiche delle materie prime, stab<strong>il</strong>isce le<br />

caratteristiche del prodotto che dovranno essere garantite ed infine indica le prove atte a verificarne la conformità.<br />

Art.71 MURATURA DI GETTO IN CONGLOMERATO<br />

Il conglomerato da impiegarsi <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>siasi lavoro di fondazione o di elevazione sarà messo in o<strong>per</strong>a appena confezionato e disposto<br />

a strati orizzont<strong>al</strong>i, dell'<strong>al</strong>tezza di 20 - 30 cm su tutta l'estensione <strong>della</strong> parte di o<strong>per</strong>a che si esegue ad un tempo, ben battuto e costipato<br />

e, se prescritto, anche vibrato, <strong>per</strong> modo che non restino vuoti tanto nella massa, quanto nello spazio di contenimento.<br />

Quando <strong>il</strong> conglomerato dovesse essere collocato in o<strong>per</strong>a entro cavi molto incassati od a pozzo, dovrà venire versato nello scavo<br />

mediante secchi a rib<strong>al</strong>tamento od <strong>al</strong>tra idonea attrezzatura. Per impieghi sotto acqua, si dovranno usare tramogge, casse aprib<strong>il</strong>i od <strong>al</strong>tri<br />

mezzi, accettati d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, onde evitare <strong>il</strong> d<strong>il</strong>avamento del conglomerato nel passaggio attraverso l'acqua.<br />

Il c<strong>al</strong>cestruzzo sarà posto in o<strong>per</strong>a ed assestato con ogni cura in modo che le su<strong>per</strong>fici dei getti, dopo la sformatura, dovranno<br />

risultare <strong>per</strong>fettamente piane, senza globbosità, incavi, sbavature od irregolarità di sorta, t<strong>al</strong>i comunque da non richiedere intonachi, spianamenti,<br />

abbozzi o rinzaffi. Le casseformi saranno <strong>per</strong>tanto preferib<strong>il</strong>mente met<strong>al</strong>liche o, se di legno, di ottima fattura.<br />

Le riprese del getto saranno effettuate previo lavaggio <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie del getto precedente e ripresa con m<strong>al</strong>ta liquida dosata a<br />

600 Kg di cemento. Durante la stagionatura si avrà cura di evitare rapidi prosciugamenti nonché di proteggere i getti da sollecitazioni e sb<strong>al</strong>zi<br />

di tem<strong>per</strong>atura.<br />

V<strong>al</strong>gono comunque <strong>per</strong> la presente categoria di lavoro, <strong>per</strong> quanto di <strong>per</strong>tinenza, tutte le prescrizioni di cui ai punti 72.2 e 72.3 del<br />

presente Capitolato, con la precisazione che, <strong>per</strong> quanto riguarda <strong>il</strong> disarmo delle strutture portanti di conglomerato non armato, si dovranno<br />

osservare i tempi di disarmo previsti <strong>per</strong> le travi.<br />

Art.72 OPERE IN CEMENTO ARMATO NORMALE<br />

72.0 GENERALITÀ<br />

72.0.1 Disposizioni legislative.<br />

Nella esecuzione delle o<strong>per</strong>e in cemento armato norm<strong>al</strong>e l'App<strong>al</strong>tatore dovrà attenersi strettamente a quanto stab<strong>il</strong>ito d<strong>al</strong> D.M. 26<br />

marzo 1980 avente in <strong><strong>al</strong>legato</strong> le "Norme tecniche <strong>per</strong> la esecuzione delle o<strong>per</strong>e in cemento armato norm<strong>al</strong>e e precompresso e <strong>per</strong> le strutture<br />

met<strong>al</strong>liche, più avanti citate come "Norme tecniche" ed <strong>al</strong>le <strong>al</strong>tre norme che potranno successivamente essere emanate in virtù del disposto<br />

dell'art.21 <strong>della</strong> Legge 5 novembre 1971, n°1086.<br />

Per le strutture in conglomerato cementizio <strong>per</strong> i fabbricati nuovi da re<strong>al</strong>izzare dovrà essere rispettato quanto previsto<br />

d<strong>al</strong>l’L’Ordinanza P.C.M. del 20/03/2003 n.3274 rettificata d<strong>al</strong>la O.P.C.M. n.3316 relativamente <strong>al</strong>la nuova normativa in zona sismica secondo<br />

quanto previsto d<strong>al</strong>le delibere <strong>della</strong> regione Puglia n.153 del 02/03/2004 e n.597 del 27/04/2004 <strong>per</strong> gli edifici r<strong>il</strong>evanti ai fini<br />

dell’eventu<strong>al</strong>e collasso.<br />

Dovranno essere rispettate, comunque, <strong>per</strong> quanto di competenza dell'App<strong>al</strong>tatore, le disposizioni precettive di cui <strong>al</strong> Capo I <strong>della</strong><br />

Legge 5 novembre 1971, n°1086.<br />

72.0.2 <strong>Progetto</strong> e direzione delle o<strong>per</strong>e.<br />

Nei termini di tempo prescritti d<strong>al</strong>la Direzione Lavori ed a norma di Quanto disposto <strong>al</strong>l'Art.59 del presente Capitolato, l'App<strong>al</strong>tatore<br />

dovrà produrre, a propria cura e spese, <strong>il</strong> progetto esecutivo delle strutture in conglomerato cementizio armato, accompagnato dai relativi<br />

c<strong>al</strong>coli di stab<strong>il</strong>ità.<br />

I c<strong>al</strong>coli ed i disegni dovranno essere di fac<strong>il</strong>e interpretazione e controllo e dovranno definire in ogni possib<strong>il</strong>e particolare, tutte le<br />

strutture da portare in esecuzione.<br />

Il progetto sarà redatto e firmato, a norma dell'Art.2 <strong>della</strong> Legge 1086 citata, da un ingegnere o architetto o geometra, o <strong>per</strong>ito industri<strong>al</strong>e<br />

ed<strong>il</strong>e, iscritti nel relativo Albo, nei limiti delle rispettive competenze; <strong>il</strong> progetto dovrà <strong>al</strong>tresì essere firmato anche d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore.<br />

L'esecuzione delle o<strong>per</strong>e dovrà aver luogo sotto la direzione di un tecnico, tra quelli sopra elencati, e sempre nei limiti delle rispettive<br />

competenze, espressamente incaricato d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore.<br />

Il nominativo di t<strong>al</strong>e tecnico (che potrà anche coincidere con <strong>il</strong> Direttore del cantiere di cui <strong>al</strong> punto 27.34) ed <strong>al</strong> relativo indirizzo,<br />

dovranno essere preventivamente comunicati <strong>al</strong>l'Amministrazione App<strong>al</strong>tante.<br />

72.0.3 Responsab<strong>il</strong>ità dell'App<strong>al</strong>tatore.<br />

L'esame o la verifica da parte <strong>della</strong> Direzione Lavori dei c<strong>al</strong>coli e degli escutivi presentati non esonera in <strong>al</strong>cun modo l'App<strong>al</strong>tatore<br />

d<strong>al</strong>le responsab<strong>il</strong>ità ad esso derivanti <strong>per</strong> legge e <strong>per</strong> precisa pattuizione di contratto, restando espressamente stab<strong>il</strong>ito che, m<strong>al</strong>grado i controlli<br />

di ogni genere eseguiti d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, l'App<strong>al</strong>tatore rimarrà unico e completo responsab<strong>il</strong>e delle o<strong>per</strong>e eseguite.<br />

Pertanto lo stesso dovrà rispondere degli inconvenienti che dovessero verificarsi, di qu<strong>al</strong>unque natura ed entità essi potessero<br />

risultare di conseguenza o danno dovessero apportare.<br />

Qu<strong>al</strong>ora <strong>il</strong> progetto esecutivo, con i relativi c<strong>al</strong>coli, fosse già stato redatto a cura dell'Amministrazione, l'App<strong>al</strong>tatore dovrà sottoporlo<br />

<strong>al</strong>l'esame, verifica e firma di u tecnico di propria fiducia, espressamente incaricato, che a tutti gli effetti assumerà la figura di progettista<br />

di cui <strong>al</strong> precedente punto 72.0.2.<br />

Del pari <strong>il</strong> progetto sarà controfirmato d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, assumendo t<strong>al</strong>e firma <strong>il</strong> significato di accettazione degli esecutivi e c<strong>al</strong>coli<br />

presi in esame nonché di assunzione delle responsab<strong>il</strong>ità di cui ai precedenti capoversi del presente punto.<br />

72.0.4 Denuncia dei lavori.<br />

Le o<strong>per</strong>e di che trattasi dovranno essere denunciate d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore <strong>al</strong>l'Ufficio del Genio Civ<strong>il</strong>e, competente <strong>per</strong> territorio, prima<br />

del loro inizio, ai sensi dell'Art.4 <strong>della</strong> Legge 1086.<br />

Nella denuncia dovranno essere indicati: nominativo dell'Amministrazione app<strong>al</strong>tante e relativo Direttore dei Lavori; nominativo e<br />

recapito del progettista delle strutture, del direttore delle stesse, nonché dello stesso App<strong>al</strong>tatore.<br />

Alla denuncia dovranno essere <strong>al</strong>legati:<br />

a) Il progetto dell'o<strong>per</strong>a, in duplice copia, firmato come prescritto <strong>al</strong> punto 72.0.2, d<strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e risultino in modo chiaro ed esauriente le c<strong>al</strong>colazioni<br />

eseguite, l'ubicazione, <strong>il</strong> tipo, le dimensioni delle strutture e quanto <strong>al</strong>tro occorrerà <strong>per</strong> definire l'o<strong>per</strong>a sia nei riguardi dell'esecuzione,<br />

sia nei riguardi <strong>della</strong> conoscenza delle condizioni di sollecitazione.<br />

b) Una relazione <strong>il</strong>lustrativa, in duplice copia, d<strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e risultino le caratteristiche, le qu<strong>al</strong>ità e le dosature dei materi<strong>al</strong>i che verranno impiegati<br />

nella costruzione.<br />

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L'ufficio del Genio Civ<strong>il</strong>e restituirà <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, <strong>al</strong>l'atto stesso <strong>della</strong> presentazione, una copia del progetto e <strong>della</strong> relazione con<br />

attestazione dell'avvenuto deposito; avuti t<strong>al</strong>i documenti, l'App<strong>al</strong>tatore dovrà depositarli, in origin<strong>al</strong>e od in copia autentica, presso l'ufficio<br />

istituito in cantiere d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

Anche le varianti che nel corso dei lavori si dovessero introdurre nelle o<strong>per</strong>e previste nel progetto originario, dovranno essere denunciate<br />

con la stessa procedura fin qui descritta.<br />

72.0.5 Casi di denuncia non dovuta.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore non sarà tenuto ad applicare le disposizioni di cui <strong>al</strong> precedente punto 72.0.4, nonché quelle di cui <strong>al</strong> seguente punto<br />

72.0.7, <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>e costruite <strong>per</strong> conto dello Stato, delle Regioni, delle Provincie e dei Comuni aventi un ufficio tecnico a capo di un ingegnere.<br />

72.0.6 Documenti in cantiere - Giorn<strong>al</strong>e dei lavori.<br />

Nel d<strong>al</strong> giorno di inizio delle o<strong>per</strong>e in cemento armato, fino a quello di ultimazione, dovranno essere conservati gli atti di cui <strong>al</strong><br />

punto 72.0.4 nonché un apposito giorn<strong>al</strong>e dei lavori; <strong>il</strong> direttore delle o<strong>per</strong>e (vedi punto 72.0.2) sarà anche tenuto a vistare <strong>per</strong>iodicamente,<br />

ed in particolare nelle fasi più importanti dell'esecuzione, detto giorn<strong>al</strong>e, annotando le date delle forniture ed i tipi di cemento, la composizione<br />

dei conglomerati, <strong>il</strong> tipo e le partite di acciaio, la data dei getti e dei disarmi, le prove sui materi<strong>al</strong>i, le prove di carico ed ogni <strong>al</strong>tra o<strong>per</strong>azione<br />

degna di nota.<br />

72.0.7 Relazione a struttura ultimata.<br />

A strutture ultimate e s<strong>al</strong>vo non ricorrano i casi di cui <strong>al</strong> precedente punto 72.0.5, <strong>il</strong> direttore delle o<strong>per</strong>e, entro <strong>il</strong> termine di 60<br />

giorni depositerà <strong>al</strong> Genio Civ<strong>il</strong>e una relazione, in duplice copia, sull'andamento dei compiti di cui <strong>al</strong> punto 72.0.4 esponendo:<br />

a) I certificati delle prove sui materi<strong>al</strong>i impiegati emessi dai laboratori uffici<strong>al</strong>i.<br />

b) Per le o<strong>per</strong>e in precompresso ogni indicazione inerente <strong>al</strong>la tesatura dei cavi ed ai sistemi di messa in coazione.<br />

c) L'esito delle eventu<strong>al</strong>i prove di carico, <strong>al</strong>legando le copie dei relativi verb<strong>al</strong>i, firmate <strong>per</strong> copia conforme.<br />

A deposito avvenuto, una copia <strong>della</strong> relazione con relativa attestazione sarà restituita <strong>al</strong> direttore delle o<strong>per</strong>e che provvederà a<br />

consegnarla <strong>al</strong> collaudatore delle strutture, unitamente agli atti di progetto. Copia di detta relazione sarà <strong>al</strong>tresì depositata presso l'Ufficio di<br />

Direzione.<br />

72.0.8 Collaudo statico.<br />

Tutte le o<strong>per</strong>e in conglomerato cementizio armato dovranno essere sottoposte a collaudo statico. Il collaudo dovrà essere eseguito<br />

da un ingegnere o da un architetto, iscritto <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>bo da <strong>al</strong>meno 10 anni, che non sia intervenuto in <strong>al</strong>cun modo nella progettazione, direzione<br />

ed esecuzione delle o<strong>per</strong>e.<br />

La nomina del collaudatore spetterà <strong>al</strong>l'Amministrazione, la qu<strong>al</strong>e preciserà <strong>al</strong>tresì i termini di tempo entro i qu<strong>al</strong>i dovranno essere<br />

completate le o<strong>per</strong>azioni di collaudo.<br />

Ove non ricorrano i casi previsti d<strong>al</strong> precedente punto 72.0.5, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a richiedere <strong>il</strong> nominativo del collaudatore<br />

ed a comunicarlo <strong>al</strong> Genio Civ<strong>il</strong>e entro 60 giorni d<strong>al</strong>l'ultimazione dei lavori.<br />

Il collaudatore redigerà due copie del certificato di collaudo e le trasmetterà, s<strong>al</strong>vo l'esclusione di cui <strong>al</strong> precedente capoverso, <strong>al</strong><br />

Genio Civ<strong>il</strong>e, che provvederà a restituirne una copia, da consegnare <strong>al</strong>l'Amministrazione, con l'attestato dell'avvenuto deposito.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore sarà <strong>al</strong>tresì tenuto <strong>al</strong> pagamento, senza diritto a riv<strong>al</strong>sa, delle competenze profession<strong>al</strong>i spettanti <strong>al</strong> collaudatore,<br />

previa liquidazione <strong>della</strong> parcella da parte del relativo Ordine.<br />

72.0.9 Licenza d'uso.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore dovrà curare a proprie spese, la presentazione <strong>al</strong>l'Ente preposto <strong>della</strong> documentazione di cui <strong>al</strong>l'Art.8 <strong>della</strong> Legge<br />

1086 <strong>per</strong> <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio <strong>della</strong> licenza d'uso o di abitab<strong>il</strong>ità.<br />

72.1 CLASSE DI QUALITÀ DEL CONGLOMERATO. TENSIONI AMMISSIBILI.<br />

72.1.1 Classe di qu<strong>al</strong>ità.<br />

La classe del conglomerato sarà individuata d<strong>al</strong>la sua resistenza caratteristica a compressione, R'bk, determinata a 28 giorni di<br />

stagionatura.<br />

72.1.2 Tensioni nomin<strong>al</strong>i di compressione ammissib<strong>il</strong>i.<br />

Saranno determinate in conformità a quanto prescritto <strong>al</strong> punto 3, Parte 1^, delle "Norme tecniche".<br />

Per strutture armate non sarà ammesso l'impiego di conglomerato di classe inferiore a 150 Kgf/cmq né potrà tenersi conto, nei<br />

c<strong>al</strong>coli statici, di resistenze caratteristiche su<strong>per</strong>iori a 500 Kgf/cmq.<br />

72.2 POSA IN OPERA DEL CONGLOMERATO<br />

72.2.1 Controllo e pulizia dei casseri.<br />

Prima che venga effettuato <strong>il</strong> getto di conglomerato dovranno controllarsi <strong>il</strong> <strong>per</strong>fetto posizionamento dei casseri, le condizioni di<br />

stab<strong>il</strong>ità, nonché la pulizia delle pareti interne; <strong>per</strong> i p<strong>il</strong>astri in particolar modo, dovrà curarsi l'assoluta pulizia del fondo.<br />

72.2.2 Trasporto del conglomerato.<br />

Per <strong>il</strong> trasporto del conglomerato si richiama quanto in precedenza prescritto <strong>al</strong> punto 70.2.9. Qu<strong>al</strong>ora <strong>il</strong> trasporto del conglomerato<br />

avvenisse con autobetoniere sarà opportuno, <strong>al</strong>l'atto dello scarico, controllare l'omogeneità dell'impasto; inoltre ove dovesse costatarsi<br />

una consistenza sensib<strong>il</strong>mente inferiore a quella richiesta, potrà aggiungersi, a giudizio <strong>della</strong> Direzione Lavori, la quantità di acqua necessaria<br />

provvedendo nel contempo ad un ulteriore mescolamento <strong>per</strong> non meno di 30 giri <strong>della</strong> betoniera.<br />

T<strong>al</strong>e aggiunta non potrà comunque essere fatta se la <strong>per</strong>dita di lavorab<strong>il</strong>ità, d<strong>al</strong>l'impianto <strong>al</strong> luogo dello scarico, dovesse su<strong>per</strong>are<br />

i 5 cm <strong>al</strong>la prova del cono.<br />

72.2.3 Getto del conglomerato.<br />

Lo scarico del conglomerato d<strong>al</strong> mezzo di trasporto dovrà avvenire con tutti gli accorgimenti atti ad evitare la segregazione.<br />

Il getto sarà eseguito a strati di limitato spessore e sarà convenientemente pigiato o, se prescritto, vibrato; <strong>il</strong> conglomerato inoltre<br />

dovrà essere posto in o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> strati disposti norm<strong>al</strong>mente agli sforzi dai qu<strong>al</strong>i la struttura in esecuzione verrà sollecitata.<br />

La pigiatura dovrà essere effettuata norm<strong>al</strong>mente agli strati; sarà effettuata con la massima cura e proseguita fino <strong>al</strong>la eliminazione<br />

di ogni zona di vuoto e fino <strong>al</strong>la comparsa, in su<strong>per</strong>ficie del getto, di un velo di acqua.<br />

72.2.4 Ripresa del getto.<br />

Affinché <strong>il</strong> getto sia considerato monolitico, <strong>il</strong> tempo intercorso tra la posa in o<strong>per</strong>a di uno strato orizzont<strong>al</strong>e ed <strong>il</strong> ricoprimento con<br />

lo strato successivo non dovrà su<strong>per</strong>are l’ora.<br />

Nel caso che l'interruzione su<strong>per</strong>asse <strong>il</strong> tempo suddetto e non fosse stato impiegato un additivo ritardante, si dovrà stendere sulla<br />

su<strong>per</strong>ficie di ripresa uno strato di m<strong>al</strong>ta cementizia dosato a 600 Kg di cemento, dello spessore di 1 - 2 cm.<br />

Per riprese eccedenti <strong>il</strong> doppio dei tempi segnati nella precedente tabella si dovrà lavare la su<strong>per</strong>ficie di ripresa con acqua e sabbia<br />

in pressione ovvero, ove si richiedano anche caratteristiche di im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità, si dovrà ricorrere <strong>al</strong>l'impiego di m<strong>al</strong>te speci<strong>al</strong>i brevettate.<br />

72.2.5 Vibrazione del conglomerato.<br />

La vibrazione del conglomerato entro le casseforme sarà eseguita se o quando prescritta e comunque quando dovessero impiegarsi<br />

impasti con basso rapporto acqua-cemento o con elevata resistenza caratteristica.<br />

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La vibrazione dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni e con le mod<strong>al</strong>ità concordate con la Direzione Lavori. I vibratori potranno<br />

essere interni (<strong>per</strong> vibratori a lamiera o ad ago), ovvero esterni, da applicarsi <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie libera del getto od <strong>al</strong>le casseformi.<br />

Di norma comunque la vibrazione di quest'ultime sarà vietata; ove <strong>per</strong>ò fosse necessaria, le stesse dovranno convenientemente<br />

rinforzarsi curando <strong>al</strong>tresì che <strong>il</strong> vibratore sia rigidamente fissato.<br />

La vibrazione dovrà essere proseguita con uniformità fino ad interessare tutta la massa del getto; sarà sospesa <strong>al</strong>l'apparizione, in<br />

su<strong>per</strong>ficie, di un lieve strato di m<strong>al</strong>ta umida.<br />

Qu<strong>al</strong>ora la vibrazione producesse nel conglomerato la separazione dei componenti, lo "slump" dello stesso dovrà essere convenientemente<br />

ridotto.<br />

72.2.6 Tem<strong>per</strong>atura del conglomerato.<br />

La tem<strong>per</strong>atura del conglomerato, in fase di confezione e di getto, dovrà <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e avvicinarsi <strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore ottim<strong>al</strong>e di 15,5°C.<br />

Ove <strong>per</strong>tanto la tem<strong>per</strong>atura ambiente o degli aggregati risultasse diversa dat<strong>al</strong>e v<strong>al</strong>ore, verranno prese opportune precauzioni.<br />

72.2.7 Protezione ed inumidimento.<br />

Il conglomerato appena gettato dovrà essere sufficientemente protetto d<strong>al</strong>la pioggia, da sole, d<strong>al</strong>la neve e da qu<strong>al</strong>siasi azione<br />

meccanica, <strong>per</strong> non meno di una settimana. Per lo stesso <strong>per</strong>iodo dovrà essere mantenuto umido a meno che non si impedisca <strong>al</strong>l'acqua di<br />

impasto di evaporare proteggendo le su<strong>per</strong>fici mediante fogli di plastica o con speci<strong>al</strong>i pellicole antievaporanti (prodotti di curing) date a<br />

spruzzo.<br />

72.3 DISARMO DEI GETTI DI CONGLOMERATO<br />

72.3.1 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Dovranno essere rispettate, <strong>per</strong> <strong>il</strong> disarmo, le prescrizioni di cui <strong>al</strong> punto 6.1.5, Parte 1^, delle "Norme tecniche". Il disarmo dovrà<br />

avvenire <strong>per</strong> gradi, in modo da evitare azioni dinamiche e non prima che la resistenza del conglomerato abbia raggiunto <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore necessario<br />

in relazione <strong>al</strong>l'impiego <strong>della</strong> struttura <strong>al</strong>l'atto del disarmo; l'autorizzazione verrà data in ogni caso d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

Il disarmo delle su<strong>per</strong>fici later<strong>al</strong>i dei getti dovrà avvenire quando <strong>il</strong> conglomerato avrà raggiunto una resistenza non inferiore a<br />

O,20 R'ck e comunque su<strong>per</strong>iore a 50 Kg/cmq.<br />

72.3.2 Tempi minimi di disarmo.<br />

In assenza di specifici accertamenti <strong>della</strong> resistenza del conglomerato ed in norm<strong>al</strong>i condizioni esecutive ed ambient<strong>al</strong>i di getto e<br />

di maturazione, dovranno essere osservati i tempi minimi di disarmo in ragione del tipo di cemento impiegato.<br />

Durante la stagionatura fredda <strong>il</strong> tempo <strong>per</strong> lo scasseramento delle strutture dovrà essere convenientemente protratto onde tener<br />

conto del maggior <strong>per</strong>iodo occorrente <strong>al</strong> raggiungimento delle resistenze necessarie.<br />

72.3.3 Provvedimenti successivi <strong>al</strong> disarmo.<br />

Subito dopo <strong>il</strong> disarmo si dovrà provvedere <strong>al</strong>l'occlusione di eventu<strong>al</strong>i fori con m<strong>al</strong>ta antiritiro nonché <strong>al</strong>la regolarizzazione delle<br />

su<strong>per</strong>fici con m<strong>al</strong>ta cementizia dosata a 600 Kg di cemento.<br />

Si dovrà provvedere quindi <strong>al</strong>le o<strong>per</strong>azioni di bagnatura delle su<strong>per</strong>fici, così come prescritto <strong>al</strong> precedente punto 72.2.7; ove t<strong>al</strong>e<br />

o<strong>per</strong>azione desse luogo ad efflorescenze su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i, la bagnatura sarà sostituita con l'impiego di pellicole protettive antievaporanti.<br />

72.4 GETTI IN AMBIENTI AGGRESSIVI<br />

In aggiunta a quanto prescritto <strong>al</strong> punto 70.2.8 del presente Capitolato, <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>e in cemento armato da re<strong>al</strong>izzare in prossimità<br />

dei litor<strong>al</strong>i marini od in ambienti particolarmente aggressivi, si osserveranno le seguenti prescrizioni:<br />

a) La distanza minima dell'armatura delle facce esterne del conglomerato dovrà essere 2 cm <strong>per</strong> le solette e di 4 cm <strong>per</strong> le travi ed i p<strong>il</strong>astri;<br />

ove venissero prescritti copriferri maggiori, saranno presi idonei provvedimenti atti ad evitare <strong>il</strong> distacco (reti ect.).<br />

Il conglomerato dovrà avere classe non inferiore a R'ck 300, sarà confezionato con cemento pozzolanico, verrà gettato in casseforme met<strong>al</strong>liche<br />

e sarà vibrato.<br />

72.5 COLLAUDO STATICO E PROVE DI CARICO<br />

A norma dell'art.7 <strong>della</strong> Legge 5.11.1971, n°1086 le strutture non potranno non potranno essere poste in servizio, né sottoposte a<br />

carichi anche provvisori, prima che sia stato effettuato <strong>il</strong> collaudo statico di cui <strong>al</strong> precedente punto 72.0.8.<br />

Le prove di carico non potranno aver luogo prima che sia stata raggiunta la resistenza che caratterizza la classe del conglomerato<br />

prevista e, in mancanza di precisi accertamenti <strong>al</strong> riguardo, non prima di 60 giorni d<strong>al</strong>la ultimazione del getto.<br />

Le prove di carico si dovranno svolgere con le mod<strong>al</strong>ità indicate d<strong>al</strong> collaudatore; <strong>il</strong> programma delle prove dovrà essere sottoposto<br />

<strong>al</strong>la Direzione Lavori e reso noto <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore nonché <strong>al</strong> progettista delle strutture ed <strong>al</strong> direttore delle o<strong>per</strong>e.<br />

I carichi di prova dovranno essere, di regola, t<strong>al</strong>i da indurre le sollecitazioni massime di progetto, l'esito <strong>della</strong> prova sarà v<strong>al</strong>utato<br />

sulla base degli elementi riportati <strong>al</strong> punto 6 delle norme citate. Di ogni prova dovrà essere redatto un verb<strong>al</strong>e sottoscritto d<strong>al</strong> collaudatore,<br />

d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, d<strong>al</strong> direttore delle o<strong>per</strong>e e d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore.<br />

Quando le o<strong>per</strong>e fossero ultimate prima <strong>della</strong> nomina del collaudatore, le prove di carico potranno essere eseguite dai su<strong>per</strong>iori<br />

tecnici, s<strong>al</strong>vo <strong>il</strong> collaudatore, ferma restando <strong>per</strong>ò la facoltà dello stesso di controllare, far ripetere ed integrare le prove in precedenza eseguite<br />

e verb<strong>al</strong>izzate.<br />

Art.73 OPERE IN CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO<br />

Oltre a richiamare quanto è stato prescritto <strong>al</strong>l'Art.78 <strong>per</strong> i norm<strong>al</strong>i conglomerati armati, si precisa che <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>e in argomento si<br />

dovranno rispettare le "Norme tecniche <strong>per</strong> <strong>il</strong> c<strong>al</strong>colo, l'esecuzione ed <strong>il</strong> collaudo delle strutture in conglomerato cementizio armato precompresso"<br />

di cui <strong>al</strong>la Parte 1^ del D.M. 26 marzo 1980, con le eventu<strong>al</strong>i successive modifiche ed integrazioni bienn<strong>al</strong>i ai sensi dell'Art.21 <strong>della</strong><br />

Legge 5 novembre 1971, n°1.086.<br />

Art.74 CASSEFORME - ARMATURE - CENTINATURE<br />

Le casseforme e le relative armature di sostegno dovranno essere sufficientemente rigide <strong>per</strong> poter resistere, senza apprezzab<strong>il</strong>i<br />

deformazioni, <strong>al</strong> peso proprio <strong>della</strong> costruzione, ai carichi accident<strong>al</strong>i di lavoro ed <strong>al</strong>la vibrazione o battitura del conglomerato; si richiama<br />

<strong>per</strong><strong>al</strong>tro quanto prescritto <strong>al</strong>l'Art.56 del presente Capitolato.<br />

Le su<strong>per</strong>fici interne delle casseforme dovranno presentarsi lisce, pulite e senza incrostazioni di sorta; <strong>il</strong> potere assorbente delle<br />

stesse dovrà essere uniforme e non su<strong>per</strong>iore a 1 g/mqh (misurato sotto battente d'acqua di 12 mm), s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione.<br />

Sarà ammesso l'uso di disarmanti; questi <strong>per</strong>ò non dovranno macchiare o danneggiare le su<strong>per</strong>fici del conglomerato.<br />

I giunti nelle casseforme saranno eseguiti in modo da evitare sbrodolamenti, non soltanto tra i singoli elementi che costituiscono i<br />

pannelli, ma anche attraverso le giunzioni vertic<strong>al</strong>i ed orizzont<strong>al</strong>i dei pannelli stessi.<br />

Nei casseri dei p<strong>il</strong>astri si lascerà uno sportello <strong>al</strong> piede <strong>per</strong> consentire la pulizia <strong>al</strong>la base che assicuri un'efficace ripresa e continuità<br />

del getto.<br />

Quando la portata delle membrane princip<strong>al</strong>i oltrepassasse i 6 mt verranno disposti opportuni apparecchi di disarmo, dovrà curarsi,<br />

in ogni caso, che i cedimenti elastici, in ogni punto <strong>della</strong> struttura, avvengano con simultaneità.<br />

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Art.75 ACCIAI PER CONGLOMERATI ARMATI<br />

75.0 GENERALITÀ<br />

Gli acciai <strong>per</strong> conglomerati armati, sia norm<strong>al</strong>i che precompressi, dovranno rispondere, con riguardo <strong>al</strong>le sezioni di c<strong>al</strong>colo, <strong>al</strong>le<br />

tensioni ammissib<strong>il</strong>i ed <strong>al</strong>le mod<strong>al</strong>ità di fornitura, di lavorazione e di posa in o<strong>per</strong>a, <strong>al</strong>le "Norme tecniche <strong>per</strong> <strong>il</strong> c<strong>al</strong>colo, l’esecuzione ed <strong>il</strong> collaudo<br />

delle strutture in conglomerato cementizio armato e precompresso" emanate con D.M. 26 marzo 1980 nonché, <strong>per</strong> le specifiche caratteristiche<br />

di accettazione e le mod<strong>al</strong>ità di prova, <strong>al</strong>la normativa riportata <strong>al</strong> punto 41.1 del presente Capitolato.<br />

75.1 ACCIAI PER CONGLOMERATI NORMALI<br />

75.1.1 Tensioni ammissib<strong>il</strong>i.<br />

Per le barre ad aderenza migliorata le tensioni ammissib<strong>il</strong>i dovranno risultare inferiori a 2.200 Kg/cmq.<br />

Sarà ammesso tuttavia l'uso di acciaio non controllato in stab<strong>il</strong>imento, purché controllato secondo le mod<strong>al</strong>ità di cui <strong>al</strong> punto<br />

2.2.8.3 Parte 1^ delle "Norme Tecniche", con riduzione delle tensioni ammissib<strong>il</strong>i rispettivamente a 185 N/mmq (1900 Kgf/cmq) e 215<br />

N/mmq (2200 Kgf/cmq).<br />

In ogni caso si dovranno impiegare conglomerati di classe non inferiore a R'ck 250 <strong>per</strong> tensioni di esercizio comprese tra i 1900 e<br />

2200 Kgf/cmq e di classe non inferiore a Rck 300 <strong>per</strong> tensioni oltre 2200 Kgf/cmq.<br />

75.1.2 Diametri delle barre.<br />

Le barre ad aderenza migliorata avranno, a differenza, <strong>il</strong> massimo diametro limitato a 26 mm <strong>per</strong> l'acciaio Fe B 44K.<br />

75.1.3 Ancoraggio delle barre.<br />

Nelle barre ad aderenza migliorata gli ancoraggi, dovranno essere v<strong>al</strong>utati nella misura del loro sv<strong>il</strong>uppo, le barre dovranno essere<br />

ancorate <strong>per</strong> una lunghezza non minore di 20 diametri.<br />

75.1.4 Lavorazione delle barre - Giunzioni.<br />

Le barre non dovranno in nessun caso essere piegate a c<strong>al</strong>do. Le giunzioni delle barre in zona tesa, quando non fossero evitab<strong>il</strong>i,<br />

si dovranno re<strong>al</strong>izzare nelle regioni di minore sollecitazione; in ogni caso dovranno essere sf<strong>al</strong>sate in guisa che ciascuna interruzione non<br />

interessi una sezione met<strong>al</strong>lica maggiore di 1/4 di quella complessiva sia distante d<strong>al</strong>le interruzioni contigue non meno di 60 volte <strong>il</strong> diametro<br />

delle barre di maggiore diametro. La direzione Lavori prescriverà <strong>il</strong> tipo di giunzione più adatto che potrà effettuarsi mediante:<br />

a) - S<strong>al</strong>datura, eseguita in conformità <strong>al</strong>le norme in vigore sulle s<strong>al</strong>dature.<br />

b) - Manicotto f<strong>il</strong>ettato.<br />

c) - Sovrapposizione, c<strong>al</strong>colata in modo da garantire l'ancoraggio di ciascuna barra.<br />

75.1.5 Copriferro ed interferro.<br />

Qu<strong>al</strong>unque su<strong>per</strong>ficie met<strong>al</strong>lica dovrà distare d<strong>al</strong>le facce esterne d<strong>al</strong> conglomerato 0,8 cm nel caso di solette e di <strong>al</strong>meno 2 cm nel<br />

caso di travi e p<strong>il</strong>astri.<br />

T<strong>al</strong>i misure dovranno essere aumentate, nel caso di ambienti aggressivi, così come disposto <strong>al</strong> punto 72.4 del presente Capitolato.<br />

Le su<strong>per</strong>fici delle barre dovranno essere mutu<strong>al</strong>mente distanti in ogni direzione di <strong>al</strong>meno 1 diametro e, in ogni caso, non meno di<br />

2 cm. Per le barre di sezione non circolare si dovrà considerare <strong>il</strong> diametro del cerchio circoscritto.<br />

75.2 ACCIAI PER CONGLOMERATI PRECOMPRESSI<br />

All'atto <strong>della</strong> posa in o<strong>per</strong>a gli acciai dovranno presentarsi privi di ossidazione, corrosione, difetti su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i visib<strong>il</strong>i e pieghe. Sarà<br />

tollerata solo una ossidazione che scompaia tot<strong>al</strong>mente mediante sfregamento con panno asciutto. Non sarà invece ammessa, in cantiere,<br />

<strong>al</strong>cuna o<strong>per</strong>azione di raddrizzamento.<br />

Per quanto riguarda lo spessore di ricoprimento delle armature, le testate di ancoraggio, la posa e messa in o<strong>per</strong>a delle barre e<br />

dei cavi, le o<strong>per</strong>azioni di tiro, le protezioni ect. dovranno essere rispettate le prescrizioni di cui <strong>al</strong> punto 6.2, Parte 1^ delle "Norme Tecniche".<br />

Art.76 STRUTTURE E MANUFATTI PREFABBRICATI<br />

76.1 STRUTTURE PREFABBRICATE<br />

76.1.1 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Tutti i sistemi costruttivi e strutture portanti previsti negli artt.1 e 2 <strong>della</strong> Legge 5 novembre 1964, n°1024, con particolare riferimento<br />

<strong>al</strong>le strutture prefabbricate, <strong>al</strong> fine di dare la necessaria garanzia nei riguardi <strong>della</strong> stab<strong>il</strong>ità nonché <strong>della</strong> tutela <strong>della</strong> pubblica incolumità,<br />

dovranno essere forniti di apposita dichiarazione di idoneità tecnica r<strong>il</strong>asciata d<strong>al</strong> Consiglio Su<strong>per</strong>iore dei LL.PP. conformemente a<br />

quanto prescritto con Circolari Ministro LL.PP. 6 febbraio 1965, n°1422 e 11 agosto 1969, n°6090, punto 7.3.<br />

76.1.2 Strutture cellulari con pannelli portanti.<br />

Dovranno essere rispettate, <strong>per</strong> t<strong>al</strong>i strutture, le "Norme <strong>per</strong> la progettazione, <strong>il</strong> c<strong>al</strong>colo, l'esecuzione ed <strong>il</strong> collaudo delle costruzioni<br />

con strutture prefabbricate in zone asismiche e in zone sismiche" emanate con la circolare n°6090 in precedenza citata.<br />

Per le strutture da re<strong>al</strong>izzare in zone sismiche dovrà <strong>al</strong>tresì essere osservato quanto prescritto <strong>al</strong>l'Art.7 <strong>della</strong> Legge 2 febbraio<br />

1974, n°64 nonché quanto indicato <strong>al</strong> punto C.7 delle "Norme tecniche" emanate con D.M. 3 marzo 1975.<br />

76.2 MANUFATTI PREFABBRICATI<br />

L'impiego di manufatti in conglomerato norm<strong>al</strong>e precompresso, misti in laterizio e cemento armato e di complessi in met<strong>al</strong>lo fabbricati<br />

in serie e che assolvono una funzione statica sarà subordinato, ai sensi dell'Art.9 <strong>della</strong> Legge 5 novembre 1971, n°1086, dell'avvenuta<br />

preventiva comunicazione, da parte <strong>della</strong> Ditta produttrice, <strong>al</strong> Ministero dei LL.PP., <strong>della</strong> documentazione prescritta <strong>al</strong>le lettere a), b), c),<br />

d), dello stesso articolo.<br />

Inoltre, a norma <strong>della</strong> Parte 3^ delle "Norme Tecniche" emanate con D.M. 26 marzo 1980, ogni fornitura di manufatti prefabbricati<br />

dovrà essere accompagnata, oltre a quanto previsto d<strong>al</strong> penultimo comma dell'Art.9, anche da un certificato d'origine firmato d<strong>al</strong> produttore<br />

(<strong>il</strong> qu<strong>al</strong>e con ciò assume <strong>per</strong> manufatti stessi le responsab<strong>il</strong>ità che la legge attribuisce <strong>al</strong> costruttore) e d<strong>al</strong> tecnico responsab<strong>il</strong>e <strong>della</strong> produzione.<br />

Copia del certificato d'origine dovrà essere <strong>al</strong>legata <strong>al</strong>la relazione del direttore delle o<strong>per</strong>e di cui <strong>al</strong>l'Art.6 <strong>della</strong> Legge 5 novembre<br />

1971, n°1086.<br />

Il progettista delle strutture sarà responsab<strong>il</strong>e dell'organico inserimento e <strong>della</strong> previsione di ut<strong>il</strong>izzazione dei manufatti, nel progetto<br />

delle strutture dell'o<strong>per</strong>a.<br />

Art.77 SOLAI IN CEMENTO ARMATO E MISTI<br />

77.0 GENERALITÀ<br />

77.0.1 Disposizioni normative.<br />

Nell'esecuzione dei solai in argomento dovrà essere rispettato quanto prescritto <strong>al</strong> punto 7, nonché <strong>al</strong>l'Allegato 7 delle "Norme<br />

Tecniche <strong>per</strong> <strong>il</strong> c<strong>al</strong>colo, l'esecuzione ed <strong>il</strong> collaudo delle strutture in conglomerato cementizio armato norm<strong>al</strong>e e precompresso" emanate con<br />

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D.M. 26 marzo 1980; dovranno <strong>al</strong>tresì essere rispettate le norme di cui <strong>al</strong>l'Art.72 del presente Capitolato.<br />

Per i solai da re<strong>al</strong>izzare in zone sismiche dovranno in particolare essere rispettate le prescrizioni di cui <strong>al</strong> punto C.9.5 delle "Norme<br />

tecniche" emanate con D.M. 3 marzo 1975.<br />

Per i solai, ove fosse previsto l’impiego di manufatti prefabbricati prodotti in serie in stab<strong>il</strong>imento (travetti, pannelli, ect.), dovrà osservarsi<br />

infine quanto prescritto <strong>al</strong> precedente punto 76.2.<br />

77.0.2 C<strong>al</strong>colo statico - Carichi.<br />

Il c<strong>al</strong>colo dei solai dovrà essere eseguito considerando <strong>il</strong> sistema statico (se non isolato) continuo nelle condizioni di carico più<br />

sfavorevoli; in ogni caso in mezzeria verranno considerati, <strong>per</strong> la verifica, momenti flettenti non inferiori a 1/12 pl2.<br />

I carichi saranno quelli relativi <strong>al</strong> peso proprio, <strong>al</strong> peso delle strutture fisse, nonché <strong>al</strong> peso dei sovraccarichi <strong>per</strong>manenti ed accident<strong>al</strong>i,<br />

quest'ultimi v<strong>al</strong>utati conformemente <strong>al</strong>la tabella dell'Art.58 del presente Capitolato.<br />

77.1 SOLAI IN CEMENTO ARMATO<br />

Per t<strong>al</strong>i solai si richiamano tutte le norme e le prescrizioni <strong>per</strong> l'esecuzione delle o<strong>per</strong>e in cemento armato di cui <strong>al</strong>l'Art.72.<br />

In particolare si precisa che a norma del punto 7.1.3.7, Parte 1^, delle "Norme Tecniche", ove le solette non fossero c<strong>al</strong>colate come<br />

piastre, oltre <strong>al</strong>l'armatura princip<strong>al</strong>e dovrà essere adottata un'armatura secondaria di ripartizione, disposta ortogon<strong>al</strong>mente.<br />

In ogni caso l'armatura più debole, conteggia sommando le sezioni disposte ai due lembi, non dovrà essere inferiore <strong>al</strong> 20% di<br />

quella princip<strong>al</strong>e corrispondente.<br />

77.2 SOLAI MISTI DI CEMENTO ARMATO E LATERIZIO<br />

77.2.1 Classificazione.<br />

I solai misti in argomento verranno distinti nelle seguenti categorie:<br />

a) Solai di cemento armato con laterizi aventi funzione princip<strong>al</strong>e di <strong>al</strong>leggerimento.<br />

b) Solai di cemento armato con laterizi aventi funzione statica in collaborazione con <strong>il</strong> conglomerato.<br />

77.2.2 Requisiti di accettazione e prove dei laterizi.<br />

I laterizi dovranno rispondere ai requisiti di accettazione ed <strong>al</strong>le prove di cui <strong>al</strong> punto 39.2 del presente Capitolato; <strong>il</strong> controllo di<br />

resistenza sarà effettuato così come prescritto <strong>al</strong>l'Allegato 7 del D.M. 26 marzo 1980.<br />

Comunque, lo spessore delle pareti orizzont<strong>al</strong>i compresse dovrà essere non minore di 8 mm, quello delle <strong>al</strong>tre pareti <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i<br />

non minore di 7 mm e quello dei setti non minore di 6 mm.<br />

77.2.3 Spessore minimo dei solai e <strong>della</strong> soletta.<br />

Lo spessore dei solai, che non siano di semplice co<strong>per</strong>tura, non dovrà essere minore di 1/30 <strong>della</strong> luce ed in nessun caso minore<br />

di 8 cm.<br />

Nei solai di cui <strong>al</strong> punto 77.2.1 lett.a), lo spessore <strong>della</strong> soletta di conglomerato non dovrà essere minore di 4 cm; nei solai di cui<br />

<strong>al</strong>la lett.b), la zona di laterizio costituente soletta dovrà soddisfare i seguenti requisiti:<br />

• possedere spessore non minore di 1/5 dell’<strong>al</strong>tezza, <strong>per</strong> solai con <strong>al</strong>tezza fino a 25 cm e non minore di 5 cm <strong>per</strong> <strong>al</strong>tezze su<strong>per</strong>iori;<br />

• avere area effettiva dei setti e delle pareti, in sezione, non minore del 50% <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie lorda.<br />

77.2.4 Larghezza ed interasse delle nervature.<br />

La larghezza media delle nervature, <strong>per</strong> solai con nervature gettate o completate in o<strong>per</strong>a non dovrà essere minore di 1/8 dello<br />

interasse e comunque non inferiore a 5 cm.<br />

L'interasse delle nervature non dovrà essere maggiore di 15 volte lo spessore medio <strong>della</strong> soletta ed in ogni caso non maggiore di<br />

80 cm.<br />

77.2.5 Armature.<br />

Per i solai con nervature gettate o completate in o<strong>per</strong>a e non di semplice co<strong>per</strong>tura, sarà predisposta nella soletta un'armatura<br />

trasvers<strong>al</strong>e costituita da non meno di 2 φ 6/m, s<strong>al</strong>vo idoneo incremento, od anche la predisposizione di nervature trasvers<strong>al</strong>i armate, quando<br />

la luce fosse su<strong>per</strong>iore ai 5 mt. o agissero carichi concentrati o fosse sensib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> comportamento a piastra.<br />

L'armatura longitudin<strong>al</strong>e riferita <strong>al</strong>l'intera sezione trasvers<strong>al</strong>e lorda, dovrà essere t<strong>al</strong>e da garantire un adeguato margine tra la fessurazione<br />

e la rottura.<br />

Nei solai, la cui armatura è collocata entro scan<strong>al</strong>ature, qu<strong>al</strong>unque su<strong>per</strong>ficie met<strong>al</strong>lica dovrà risultare contornata in ogni direzione<br />

da uno spessore minimo di 5 mm di m<strong>al</strong>ta cementizia, s<strong>al</strong>vo la successiva protezione con intonaco cementizio nel caso di ambienti aggressivi.<br />

77.2.6 Classe del conglomerato ed <strong>al</strong>tre prescrizioni.<br />

Per <strong>il</strong> getto delle nervature e <strong>della</strong> soletta dovrà essere impiegato conglomerato cementizio di classe non inferiore a R'bk 250,<br />

confezionato con inerti di categoria D 10 <strong>per</strong> spessori di getto fino a 7 cm e di categoria D 20 <strong>per</strong> spessori su<strong>per</strong>iori.<br />

I laterizi, prima di procedere <strong>al</strong> relativo impiego, dovranno essere convenientemente bagnati, saranno posti in o<strong>per</strong>a con giunti<br />

sf<strong>al</strong>sati curando, nel getto delle travi di imposta, <strong>il</strong> riempimento degli elementi termin<strong>al</strong>i o provvedendo, a f<strong>il</strong>ari, <strong>al</strong>l eliminazione degli elementi<br />

di estremità onde eseguire, <strong>al</strong> posto, un getto pieno di s<strong>al</strong>datura. Per gli elementi prefabbricati non dovranno impiegarsi m<strong>al</strong>te cementizie<br />

con dosature minori di 450 Kg/mc né conglomerati di classe inferiore a R'ck 250.<br />

Particolare attenzione poi dovrà essere posta nel dimensionamento di t<strong>al</strong>i elementi, risultando assolutamente vietato procedere a<br />

tagli od <strong>al</strong>lungamenti, con qu<strong>al</strong>unque mezzo o sistema, <strong>per</strong> consentirne eventu<strong>al</strong>i adattamenti a luci non corrispondenti a quelle di prefabbricazione.<br />

77.3 SOLAI CON ELEMENTI PREFABBRICATI PRECOMPRESSI<br />

Per i solai costituti da elementi fabbricati e precompressi in serie in stab<strong>il</strong>imento, misti con laterizio o meno, che dovessero comportare<br />

parti gettate in o<strong>per</strong>a, verranno applicate oltre <strong>al</strong>le disposizioni gener<strong>al</strong>i di cui <strong>al</strong> precedente punto 76.2, anche quelle particolari riportate<br />

<strong>al</strong> punto 7.2, Parte 1^, delle "Norme Tecniche" di cui <strong>al</strong> D.M. 26 marzo 1980.<br />

Art.78 OPERE CON STRUTTURE IN ACCIAIO<br />

Dovranno essere re<strong>al</strong>izzate con l'osservanza delle "Norme Tecniche <strong>per</strong> <strong>il</strong> c<strong>al</strong>colo, l'esecuzione ed <strong>il</strong> collaudo delle strutture in<br />

acciaio" riportate nella Parte 2^ del D.M. 26 marzo 1980 nonché, <strong>per</strong> quanto concerne le zone sismiche, con <strong>il</strong> rispetto delle disposizioni legislative<br />

riportate <strong>al</strong>l'art.61 del presente Capitolato.<br />

Art.79 CONTROSOFFITTI<br />

79.0 GENERALITÀ<br />

Tutti i controsoffitti previsti in progetto, qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> tipo od <strong>il</strong> sistema costruttivo, dovranno essere eseguiti con particolare cura,<br />

<strong>al</strong>lo scopo di ottenere su<strong>per</strong>fici esattamente orizzont<strong>al</strong>i (o sagomata od inclinate secondo prescrizione), senza ondulazioni od <strong>al</strong>tri difetti<br />

così da evitare in modo assoluto la formazione, in un tempo più o meno prossimo, di crepe, incrinature, distacchi nell'intonaco.<br />

Tutti i legnami impiegati <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>siasi scopo nei controsoffitti dovranno essere adeguatamente trattati con carbolineum.<br />

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Per la vent<strong>il</strong>azione delle intercapedini saranno predisposte apposite griglie (in PVC, <strong>al</strong>luminio o lamiera sm<strong>al</strong>tata) da collocare nel<br />

numero e nella posizione che fisserà la Direzione Lavori.<br />

79.1 CONTROSOFFITTO IN RETE METALLICA<br />

La struttura portante dovrà essere conforme <strong>al</strong> progetto e potrà essere costituita, a seconda dei casi, in uno dei modi sotto elencati:<br />

a) Con armatura princip<strong>al</strong>e retta o centinata in legno abete (formata con semplici costoloni 6x12, se possib<strong>il</strong>e tiranti, o 6x16, oppure<br />

con centine composte di due o tre tavole sovrapposte e collegate ad interasse di 100 cm) e con un orditura di correnti di abete<br />

4x4 cm posti a distanza non su<strong>per</strong>iore a 40 cm e solidamente fissati <strong>al</strong>l'armatura.<br />

b) Con un'armatura princip<strong>al</strong>e e secondaria di prof<strong>il</strong>ati di acciaio di adeguata sezione, zincati o diversamente protetti contro la ruggine<br />

e distanziati come <strong>al</strong> punto precedente.<br />

c) Con un'armatura princip<strong>al</strong>e in prof<strong>il</strong>ati di acciaio ed una secondaria in rete elettros<strong>al</strong>data con tondini di ferro acciaioso φ 6 e maglia<br />

30x40 cm.<br />

d) Con unica armatura in rete elettros<strong>al</strong>data come sopra, sospesa <strong>al</strong> sospesa <strong>al</strong> soprastante solaio con opportuni tiranti di acciaio<br />

zincato.<br />

La rete met<strong>al</strong>lica sarà costituita da f<strong>il</strong>o zincato a maglia romboid<strong>al</strong>e 10x20x0,8 mm o da lamiera stirata zincata 21x9xO,4 mm di<br />

massa teorica non inferiore a 1,30 Kg/mq.<br />

La rete dovrà essere fissata con la diagon<strong>al</strong>e lunga diretta da supporto a supporto e con i punti di fissaggio (chiodature, legature<br />

con f<strong>il</strong>o di ferro zincato φ 1 - 1,5 mm) ogni 1à cm; le strisce adiacenti saranno sovrapposte <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno 25 mm e legate con f<strong>il</strong>o di ferro con<br />

punti ogni 1 cm; i collegamenti di testa avverranno con sovrapposizioni di <strong>al</strong>meno 75 mm ed an<strong>al</strong>oga cucitura.<br />

L'intonaco sarà eseguito con m<strong>al</strong>ta bastarda cementizia e rifinito a colla di m<strong>al</strong>ta fina; sarà steso con particolare cura <strong>per</strong>ché riesca<br />

del minore spessore possib<strong>il</strong>e e con su<strong>per</strong>ficie piana e liscia.<br />

In casi particolari (termocoibentazioni, protezioni d<strong>al</strong> fuoco ect.) l'intonaco, di speci<strong>al</strong>e composizione, potrà venire applicato anche<br />

con lancia intonacatrice.<br />

79.2 CONTROSOFFITTO IN LATERIZIO TIPO "PERRET"<br />

Il controsoffitto con materi<strong>al</strong>e laterizio speci<strong>al</strong>e tipo "Perret" e sim<strong>il</strong>i sarà costituito da tavelline sott<strong>il</strong>i di cotto, dello spessore non<br />

inferiore a 2,5 cm, armate longitudin<strong>al</strong>mente da tondini di acciaio φ 6 mm annegato in m<strong>al</strong>ta a 500 Kg di cemento; <strong>il</strong> tutto ancorato <strong>al</strong> solaio o<br />

ad idonea struttura sovrastante mediante robusti cav<strong>al</strong>lotti di ferro φ 3 mm posti a distanza non su<strong>per</strong>iore a 100 cm.<br />

Le tavelline <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i dovranno essere incastrate, <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno 5 cm, in apposite scan<strong>al</strong>ature ricavate nelle murature later<strong>al</strong>i.<br />

79.3 CONTROSOFFITTO IN GRATICCIO TIPO "STAUSS"<br />

Sarà costituito essenzi<strong>al</strong>mente da stuoie di rete di f<strong>il</strong>o di acciaio (φ 1 mm, maglia 20 mm) con gli incroci annegati in tesserine di<br />

forma poliedrica di laterizio sì da creare su<strong>per</strong>fici semiportanti od autoportanti ed assicurare <strong>al</strong>la m<strong>al</strong>ta una buona su<strong>per</strong>ficie aderente.<br />

Dette strisce, assicurate agli estremi a tondini di ferro da 8 mm <strong>al</strong>meno, ancorati nelle murature <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i, con opportune grappe<br />

poste a distanza di 20 cm, verranno sostenute con cav<strong>al</strong>lotti intermedi (a distanza di circa 40 cm) ed occorrendo mediante irrigidimenti di<br />

tondino di ferro da 3 mm in modo da risultare in tutta la su<strong>per</strong>ficie s<strong>al</strong>damente fissate <strong>al</strong> soffitto senza possib<strong>il</strong>ità di cedimenti.<br />

Nel tipo cordonato autoportante, a monta predisposta, sarà sufficiente collocare dei tondini di ferro acciaioso φ 10 - 12 ogni 40 -<br />

50 cm e procedere <strong>al</strong>le legature ogni 20 cm come sopra.<br />

Più v<strong>al</strong>idamente potranno venire impiegati i pannelli semirigidi costituiti con l'accoppiamento del graticcio ad un reticolo elettros<strong>al</strong>dato<br />

di tondini di ferro acciaioso (φ 4 mm, maglia 23x36 cm) sospeso <strong>al</strong> sovrastante solaio con tiranti di acciaio. Per l'intonacatura si procederà<br />

come <strong>per</strong> un controsoffitto norm<strong>al</strong>e: la m<strong>al</strong>ta, gettata con forza contro <strong>il</strong> graticcio, dovrà penetrare nei fori tra le varie crocette, sì da<br />

formare nella parte retrostante delle piccole teste di fungo di ancoraggio. Particolare cura dovrà porsi infine nel rivestimento delle su<strong>per</strong>fici<br />

curve o diversamente sagomate.<br />

Art.80 COPERTURE A TETTO<br />

80.0 GENERALITÀ<br />

La co<strong>per</strong>tura a tetto dovrà essere sostenuta da una grossa armatura in legno, in acciaio od in conglomerato cementizio armato, <strong>il</strong><br />

tutto con le dimensioni e disposizioni che saranno prescritte dai tipi di progetto o d<strong>al</strong>la Direzione Lavori; circa <strong>il</strong> dimensionamento esecutivo<br />

si richiama quanto prescritto <strong>al</strong> punto 59.2.1 del presente Capitolato precisando <strong>per</strong><strong>al</strong>tro che, qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> sistema di co<strong>per</strong>tura adottato,<br />

questo dovrà essere re<strong>al</strong>izzato in modo t<strong>al</strong>e da escludere tassativamente ogni spinta orizzont<strong>al</strong>e.<br />

I materi<strong>al</strong>i da impiegare dovranno rispondere ai requisiti prescritti nei rispettivi articoli e saranno idoneamente protetti in rapporto<br />

<strong>al</strong>le condizioni d'impiego; del pari si farà rimando ai rispettivi articoli <strong>per</strong> tutte le categorie di lavoro che, pur interessate, non risulteranno direttamente<br />

trattate nel presente articolo.<br />

Viti ganci di fissaggio (φ = 5 mm), rondelle, zanelle, piastre ect. dovranno essere particolarmente trattati contro la ruggine (zincati,<br />

cadmiati) o re<strong>al</strong>izzati in materi<strong>al</strong>i come <strong>al</strong>luminio od ottone. Le guarnizioni saranno re<strong>al</strong>izzate con materi<strong>al</strong>i antinvecchianti e resistenti <strong>al</strong>l'azione<br />

dei raggi U.V.<br />

L'inclinazione da assegnare <strong>al</strong>le f<strong>al</strong>de sarà funzione <strong>della</strong> loc<strong>al</strong>ità, del materi<strong>al</strong>e di co<strong>per</strong>tura delle condizioni pluviometriche e di<br />

esposizione nonché <strong>della</strong> lunghezza delle f<strong>al</strong>de stesse.<br />

I pluvi<strong>al</strong>i saranno disposti in ragione di uno ogni 50 mq di tetto o frazione, con un minimo di uno <strong>per</strong> ogni piano di f<strong>al</strong>da.<br />

Nell'esecuzione dei tetti dovranno infine adottarsi speci<strong>al</strong>i misure protettive <strong>per</strong> la sicurezza degli o<strong>per</strong>ai, predisponendo solide e<br />

ben protette imp<strong>al</strong>cature, accurato sollevamento e posizionamento dei materi<strong>al</strong>i, cinture di sicurezza <strong>per</strong> gli addetti ai lavori.<br />

80.0.1 Sottomano di legno.<br />

Sarà costituito da tavole di legno abete dello spessore non inferiore a 2,5 cm, pi<strong>al</strong>late d<strong>al</strong>la parte a vista, unite a f<strong>il</strong>o piano o con<br />

incastro a battuta, con giunto di 1 mm circa, chiodate <strong>al</strong>la sottostante orditura che potrà essere costituita:<br />

a) Da travetti 8x8 cm (o 5x8 cm) posti sulle terzerie <strong>per</strong>pendicolarmente <strong>al</strong>la linea di gronda, ad interasse non su<strong>per</strong>iore a 70 cm, <strong>per</strong> tavolati<br />

par<strong>al</strong>leli <strong>al</strong>la linea di gronda.<br />

b) Da correnti 8x8 cm (o 5x8 cm) posti direttamente sui puntoni (<strong>per</strong> interassi di questi di 1 - 2 m) par<strong>al</strong>lelamente <strong>al</strong>la linea di gronda e con<br />

interasse come sopra, <strong>per</strong> tavolati disposti norm<strong>al</strong>mente <strong>al</strong>la linea di gronda.<br />

80.0.2 Sottomano di pianelle o di tavelline.<br />

Sarà eseguito collocando sui travetti <strong>della</strong> piccola orditura o, <strong>per</strong> <strong>il</strong> caso b) di cui <strong>al</strong> punto 80.0.1 sui correnti, posti ad interassi di<br />

30 cm (pianelle) à 40 cm (tavelline), le pianelle o le tavelline una vicina l'<strong>al</strong>tra, ben <strong>al</strong>lineate ed in modo che le estremità di esse posino<br />

sull'asse di detti legnami e le connessure non siano maggiori di 6 mm; dette connessure saranno stuccate con m<strong>al</strong>ta cementizia fluida dosata<br />

a 400 Kg di cemento, creando ad interv<strong>al</strong>li non su<strong>per</strong>iori a 10 m opportuni giunti sig<strong>il</strong>lati con mastici elastici od elastoplastici.<br />

I corsi estremi lungo la gronda saranno ritenuti da un listello di abete 4x4 cm chiodato <strong>al</strong>la sottostante armatura del tetto.<br />

80.1 COPERTURA DI TEGOLE<br />

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80.1.1 Co<strong>per</strong>ture di tegole curve (coppi).<br />

Dovrà essere eseguita con due strati sf<strong>al</strong>sati di tegole, disposte a f<strong>il</strong>ari regolari contigui, <strong>al</strong>lineati e par<strong>al</strong>leli, con la convessità rivolta<br />

in <strong>al</strong>to nello strato inferiore ed in basso nello strato su<strong>per</strong>iore, in modo che le tegole dell’uno e dell'<strong>al</strong>tro strato si accav<strong>al</strong>lino <strong>per</strong> 1/3 circa.<br />

Le teste delle tegole in ambedue gli strati saranno <strong>per</strong>fettamente <strong>al</strong>lineate sia nel senso par<strong>al</strong>lelo <strong>al</strong>la gronda che in qu<strong>al</strong>unque<br />

senso diagon<strong>al</strong>e.<br />

Il comignolo, i displuvi ed i compluvi saranno forniti con tegoloni suggellati con m<strong>al</strong>ta cementizia; an<strong>al</strong>ogamente saranno suggellate<br />

tutte le tegole formanti contorno delle f<strong>al</strong>de o poggianti contro muri, lucernari, camini e sim<strong>il</strong>i o sulle murature.<br />

La co<strong>per</strong>tura di tegole su letto di m<strong>al</strong>ta verrà eseguita con l'interposizione di un sottomanto in tavolato e cartone catramato od in<br />

panellato o tavellinato; <strong>il</strong> letto di m<strong>al</strong>ta avrà lo spessore di 4 - 5 cm e sarà costituito da m<strong>al</strong>ta idraulica o cementizia secondo prescrizione. In<br />

ogni caso <strong>il</strong> numero dei coppi a metro quadrato non dovrà essere inferiore a 34.<br />

80.1.2 Co<strong>per</strong>tura di tegole <strong>al</strong>la romana.<br />

Composta di tegole piane (embrici) e di tegole curve (coppi), t<strong>al</strong>e co<strong>per</strong>tura si eseguirà con le stesse norme <strong>della</strong> precedente, s<strong>al</strong>vo<br />

che si poserà sulla su<strong>per</strong>ficie da coprire <strong>il</strong> primo strato di tegole debitamente interv<strong>al</strong>late e sovrapposte e successivamente <strong>il</strong> secondo<br />

strato di tegole curve che ricopriranno i vuoti tra i vari f<strong>il</strong>ari di tegole piane.<br />

In corrispondenza delle gronde saranno impiegati embrici speci<strong>al</strong>i a lato par<strong>al</strong>lelo.<br />

Il numero di tegole a metro quadrato non sarà inferiore a 9 <strong>per</strong> ogni tipo.<br />

80.1.3 Co<strong>per</strong>tura di tegole piane.<br />

Verrà eseguita poggiando le tegole (marsigliesi e sim<strong>il</strong>i) sulla sottostante orditura e fissandole mediante legatura di f<strong>il</strong>o di ferro<br />

zincato φ 1 mm passato negli appositi occhielli delle tegole ed avvolto ad un chiodo zincato fissato <strong>al</strong>la struttura.<br />

L'orditura potrà essere costituita a seconda dei casi da travetti 8 x 8 cm e correntini (listelli) 4x4 cm posti ad interasse di 36 cm o<br />

da soli correnti 8x8 cm posti <strong>al</strong>lo stesso interasse.<br />

Per le tegole da poggiare sopra un tavolo di legno, sullo stesso si disporranno, par<strong>al</strong>lelamente <strong>al</strong>la gronda, di listelli, e le tegole<br />

verranno fissate come sopra. Alla gronda verrà fissato un corrente di sezione 6 x 6 cm.<br />

Per le tegole da poggiare su un tavolato di laterizio la posa avverrà su tavelloni speci<strong>al</strong>i sottotegola interponendo un apposito letto<br />

di m<strong>al</strong>ta.<br />

Nella posa saranno impiegate mezze tegole rette e diagon<strong>al</strong>i <strong>al</strong>le estremità delle f<strong>al</strong>de e negli spigoli, in modo da <strong>al</strong>ternare le tegole<br />

da un f<strong>il</strong>are <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tro.<br />

Sopra i displuvi dovranno essere disposti appositi tegoloni di colmo murati con m<strong>al</strong>ta cementizia ed in corrispondenza delle f<strong>al</strong>de<br />

un numero adeguato di cappucci di aerazione.<br />

80.2 COPERTURA DI LASTRE ONDULATE IN AMIANTO-CEMENTO<br />

La scelta <strong>della</strong> misura delle lastre dovrà essere fatta in modo da escludere la necessità di tagli in cantiere, fatta eccezione <strong>per</strong> gli<br />

smussi da praticare <strong>per</strong> posa a giunti non sf<strong>al</strong>sati.<br />

Le lastre di amianto-cemento potranno essere collocate, secondo progetto o secondo prescrizione <strong>della</strong> Direzione Lavori, su tavolato<br />

continuo (previa interposizione di strato di cartonfeltro c<strong>il</strong>indrato C 45 UNI 3838) o sopra orditura di listelli di abete (sezione da 4x4 cm a<br />

6x12 cm) o su correntini di prof<strong>il</strong>ati met<strong>al</strong>lici zincati con sezione ad U (curando in questo caso che l'<strong>al</strong>a su<strong>per</strong>iore su cui poggiare le lastre sia<br />

rivolta verso <strong>il</strong> colmo) o su travetti prefabbricati o , infine, su solaio inclinato.<br />

L'interasse dei correntini, ove non specificato in esecutivo, sarà scelto in base <strong>al</strong>la lunghezza delle lastre adottate, <strong>al</strong>la sovrapposizione<br />

prevista ed ai massimi carichi sopportab<strong>il</strong>i d<strong>al</strong>la lastra; si dovrà evitare di posare le lastre su ferri disposti a coltello onde evitare la<br />

formazione di sollecitazioni taglienti.<br />

La posa delle lastre sulla f<strong>al</strong>da dovrà procedere, par<strong>al</strong>lelamente <strong>al</strong>la linea di gronda, contro la direzione del vento dominante; la<br />

sovrapposizione dovrà essere di <strong>al</strong>meno di mezza onda (un'onda nel caso di lastre di <strong>al</strong>tezza ridotta o di tipo leggero).<br />

La sovrapposizione di testata, funzione <strong>della</strong> pendenza, del vento e delle precipitazioni di zona, dovrà avere v<strong>al</strong>ori non inferiori a<br />

quelli dai fabbricanti.<br />

Il fissaggio delle lastre ai correnti verrà re<strong>al</strong>izzato mediante viti o ganci in ferro zincato φ 5 mm con zanelle e guarnizioni di tenuta<br />

(rispettivamente <strong>per</strong> correnti di legno o di acciaio). I fissaggi dovranno sempre essere previsti in posizioni t<strong>al</strong>i da forare i colmi delle onde e<br />

mai gli avv<strong>al</strong>lamenti; <strong>il</strong> numero dei fissaggi <strong>per</strong> testata dovrà essere non inferiore a 2 <strong>per</strong> lastre norm<strong>al</strong>i od a 3 <strong>per</strong> lastre di tipo leggero. Nelle<br />

zone di colmo e di gronda, nonché ai bordi estremi <strong>della</strong> co<strong>per</strong>tura occorrerà aumentare <strong>il</strong> numero dei fissaggi, come pure nel caso di particolari<br />

condizioni ambient<strong>al</strong>i sfavorevoli.<br />

Qu<strong>al</strong>ora la lunghezza delle lastre fosse su<strong>per</strong>iore a 1,80 m dovrà provvedersi a due ulteriori fissaggi sui correnti rompitratta intermedi<br />

<strong>per</strong> ogni metro di maggiore lunghezza o frazione.<br />

80.3 COPERTURE DI LASTRE TRASLUCIDATE E TRASPARENTI<br />

80.3.1 Co<strong>per</strong>ture di lastre ondulate e piane.<br />

Sia che si tratti di lastre in cloruro di polivin<strong>il</strong>e rigido (trasparenti) o di lastre in resina poliestere rinforzata con fibre di vetro (traslucide)<br />

ed eventu<strong>al</strong>mente con f<strong>il</strong>i di na<strong>il</strong>on (tipo F<strong>il</strong>on), <strong>il</strong> taglio dovrà essere effettuato con disco abrasivo o di acciaio con non meno di 5 denti/cm;<br />

i fori di fissaggio, da eseguire con trapano, avranno un diametro su<strong>per</strong>iore di 2 mm rispetto a quello del gambo dell'elemento di fissaggio.<br />

Il sistema di posa avverrà come <strong>per</strong> le lastre di cemento-amianto di cui <strong>al</strong> punto 80.2 con <strong>al</strong> differenza che <strong>il</strong> fissaggio <strong>al</strong>l'orditura<br />

portante dovrà essere re<strong>al</strong>izzato <strong>al</strong>meno ogni tre onde ed in particolari casi (zone ventose o lastre di tipo leggero) anche ogni due. La sovrapposizione<br />

later<strong>al</strong>e avverrà <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno un'onda completa.<br />

80.3.2 Lucernari e cupole.<br />

Sia nei tipi a parete semplice che a doppia parete i lucernari e le cupole dovranno essere inst<strong>al</strong>lati su supporto idoneamente predisposto<br />

e con le mod<strong>al</strong>ità prescritte d<strong>al</strong>le Ditte produttrici le qu<strong>al</strong>i, <strong>per</strong><strong>al</strong>tro, saranno tenute a fornire tutti gli accessori di fissaggio (viti, morsetti,<br />

guarnizioni ect.) o ad indicarne i tipi e caratteristiche; nell'inst<strong>al</strong>lazione inoltre dovrà sempre essere previsto un apposito dispositivo,<br />

fornito o meno d<strong>al</strong>le Ditte, <strong>per</strong> la raccolta e lo scarico <strong>della</strong> condensa.<br />

I tipi aprib<strong>il</strong>i dovranno essere dotati di robusti telai di PVC o di lega leggera o di acciaio zincato plastificato secondo prescrizione;<br />

l'a<strong>per</strong>tura potrà essere semplicemente del tipo norm<strong>al</strong>e, od elettrica motorizzata, o pneumatica od ancora termostatica a contrappeso, con<br />

funzione antincendio.<br />

Lucernari e cupole potranno <strong>al</strong>tresì venire montati su apposite basi in vetroresina opaca (a parete semplice o doppia coibentata);<br />

in questo caso, oltre a curarsi la <strong>per</strong>fetta s<strong>al</strong>datura con la struttura portante, dovrà anche garantirsi un raccordo scrupoloso con i manti di<br />

co<strong>per</strong>tura e di im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione in modo da evitare <strong>per</strong>dite, inf<strong>il</strong>trazioni o discontinuità di coibenza.<br />

80.4 COPERTURA DI LASTRE IN LAMIERA METALLICA<br />

80.4.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

In rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni o ai dati di progetto le lamiere potranno essere piane, ondulate o nervate, in acciaio (nero lucido, zincato<br />

Sedzimir, plastificato), <strong>al</strong>luminio (natur<strong>al</strong>e o sm<strong>al</strong>tato), rame (natur<strong>al</strong>e o sm<strong>al</strong>tato), zinco-titanio, acciaio inossidab<strong>il</strong>e.<br />

L'orditura di fissaggio potrà <strong>al</strong> solito essere costituita da struttura in legno, acciaio, cemento armato o mista. Sezioni ed interassi<br />

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degli appoggi, ove non previsti in esecutivo, saranno ricavati da c<strong>al</strong>colo in rapporto <strong>al</strong> tipo di lamiera, ai sovraccarichi ed <strong>al</strong>le massime frecce<br />

ammesse.<br />

Quando l'orditura è met<strong>al</strong>lica, gli arcarecci dovranno essere zincati o protetti con antiruggine a base di zinco oppure con vernice a<br />

base di bitume ossidato. Quando invece le lastre fossero poste in listelli di legno murati a distanza non su<strong>per</strong>iore ad 1 m; si dovrà <strong>per</strong>ò favorire<br />

la circolazione d'aria fra co<strong>per</strong>tura e soletta <strong>per</strong> evitare condense e conseguenti corrosioni.<br />

La sovrapposizione later<strong>al</strong>e delle lastre ondulate sarà di <strong>al</strong>meno un'onda; di quelle nervate, una nervatura. Le sovrapposizioni di<br />

testa saranno di 14 - 20 cm in relazione <strong>al</strong>la pendenza delle f<strong>al</strong>de; <strong>per</strong> pendenze inferiore <strong>al</strong> 10% non saranno ammesse sovrapposizioni e<br />

le lastre dovranno di unico pezzo <strong>per</strong> tutta la lunghezza <strong>della</strong> f<strong>al</strong>da.<br />

I tirafondi, i cappellotti ed i ganci di fissaggio saranno in acciaio zincato od in lega di <strong>al</strong>luminio; le guarnizioni saranno in neoprene<br />

od <strong>al</strong>tro materi<strong>al</strong>e antinvecchiante.<br />

Le lamiere dovranno essere fissate con <strong>al</strong>meno tre ancoraggi <strong>per</strong> metro quadrato di co<strong>per</strong>tura, con rinforzi in corrispondenza delle<br />

linee di colmo e di gronda.<br />

Il fissaggio delle lamiere ondulate o nervate potrà essere effettuato, in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni, con viti automaschianti o con<br />

ganci opportunamente sagomati; i fori delle lamiere dovranno essere ov<strong>al</strong>izzati in modo da <strong>per</strong>mettere la libera d<strong>il</strong>atazione longitudin<strong>al</strong>e.<br />

Su orditura in acciaio <strong>il</strong> fissaggio potrà venire in <strong>al</strong>ternativa mediante s<strong>al</strong>datura elettrica <strong>per</strong> giunti (vietata <strong>per</strong> le lamiere zincate) o<br />

mediante chiodatura, sparata con apposite pistole.<br />

Il montaggio delle lamiere piane, che in assenza di autoportanza richiederà un appoggio continuo interessante tutta la su<strong>per</strong>ficie,<br />

potrà essere re<strong>al</strong>izzato:<br />

a) mediante aggraffatura, longitudin<strong>al</strong>e e trasvers<strong>al</strong>e, con squadrette a cerniera che consentano l'assorbimento delle d<strong>il</strong>atazioni in senso<br />

trasvers<strong>al</strong>e e lo scorrimento <strong>della</strong> lamiera in senso longitudin<strong>al</strong>e.<br />

b) mediante coprigiunto longitudin<strong>al</strong>e ed aggraffatura trasvers<strong>al</strong>e.<br />

c) mediante congiunzione a stelo, con l'impiego di uno speci<strong>al</strong>e prof<strong>il</strong>ato estruso accoppiato ad un prof<strong>il</strong>ato coprigiunto. Il prof<strong>il</strong>ato a stelo<br />

dovrà essere montato lasciando degli interspazi ed <strong>il</strong> sistema di accoppiamento lamiera-coprigiunto dovrà <strong>per</strong>mettere la d<strong>il</strong>atazione.<br />

Quando la struttura di supporto fosse a su<strong>per</strong>ficie continua, si dovrà interporre tra questo e le lastre un foglio im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante<br />

tipo cartonfeltro telato e sim<strong>il</strong>i.<br />

80.4.1 Co<strong>per</strong>tura in lamiera di acciaio zincata.<br />

Dovrà essere re<strong>al</strong>izzata esclusivamente con lamiera zincata Sedzimir di cui <strong>al</strong> punto 41.5.2,con grado di zincatura non inferiore <strong>al</strong><br />

norm<strong>al</strong>e (rivestimento nomin<strong>al</strong>e di 381 g/mq); lo stesso dicasi <strong>per</strong> i materi<strong>al</strong>i accessori e complementari qu<strong>al</strong>i gronde, converse, scoss<strong>al</strong>ine,<br />

compluvi ect. Lo spessore <strong>della</strong> lamiera dovrà essere non inferiore a 0,6 mm.<br />

Le lamiere potranno venire poste in o<strong>per</strong>a senza ulteriore protezione o potranno essere pre verniciate in stab<strong>il</strong>imento con resine<br />

epossidiche, acr<strong>il</strong>iche, poliestere, o plastificate con PVF, PVC ect.<br />

Il c<strong>al</strong>colo dei v<strong>al</strong>ori statici delle sezioni sarà effettuato secondo le norme del "Light Gage, Cold Formed Steel Design Manu<strong>al</strong>" edito<br />

d<strong>al</strong>l'AISI (American Iron and Steel Institute) e norm<strong>al</strong>mente seguito anche in It<strong>al</strong>ia (v. C.N.R. Istruzioni <strong>per</strong> l'impiego nelle costruzioni di prof<strong>il</strong>ati<br />

di acciaio formati a freddo).<br />

80.4.2 Co<strong>per</strong>tura con lamiera di <strong>al</strong>luminio.<br />

S<strong>al</strong>vo la prescrizione di leghe speci<strong>al</strong>i, sarà di norma re<strong>al</strong>izzata con lamiera in <strong>al</strong>luminio ALP 99,5 di cui <strong>al</strong>la UNI 4507, se anodizzata,<br />

la lamiera dovrà avere strato di ossido non inferiore 15/1000 mm.<br />

Lo spessore <strong>della</strong> lamiera dovrà essere non inferiore a 0,8 mm. Il fissaggio dovrà essere effettuato con appositi elementi in lega<br />

leggera; si dovrà evitare <strong>il</strong> contatto diretto con <strong>al</strong>tri met<strong>al</strong>li, <strong>per</strong> la protezione da coppie elettrolitiche, a meno che questi non siano zincati,<br />

cadmiati, verniciati o meglio plastificati. Nei giunti di contatto con le murature l'<strong>al</strong>luminio dovrà essere protetto con vernice bituminosa.<br />

80.4.3 Co<strong>per</strong>tura di lamiera di rame.<br />

La co<strong>per</strong>tura sarà di norma eseguita con lamiera Cu - DHP UNI 5649/1^71. La lamiera potrà essere nervata o piana; lo spessore<br />

non dovrà essere inferiore a 0,8 mm.<br />

La messa in o<strong>per</strong>a avverrà con le necessarie cautele e protezioni così come prescritto <strong>al</strong> precedente punto 80.5.2<br />

80.5 COPERTURA DI LASTRE DI ARDESIA<br />

Le lastre presenteranno i requisiti di cui <strong>al</strong> punto 36.6.3 ed inoltre dovranno essere assolutamente im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>i, non gelive e resistenti<br />

agli urti.<br />

Il piano di posa potrà essere costituito da correntini in legno (su struttura in legno od in cemento armato), con interasse e sezioni<br />

rapportate <strong>al</strong> tipo di lastre ed <strong>al</strong>la struttura di appoggio, oppure da tavolato continuo in legno, da manto in laterizio o da solaio in conglomerato<br />

armato.<br />

Il fissaggio delle lastre avverrà mediante robusti chiodi o ganci, zincati a fuoco, passanti in appositi fori praticati negli elementi; in<br />

questo caso, se <strong>il</strong> supporto sarà costituito da tavolato continuo o da c<strong>al</strong>dana speci<strong>al</strong>e chiodab<strong>il</strong>e, dovrà essere interposto uno strato di cartonfeltro<br />

bitumato, del tipo R 224 UNI 3838 chiodato nel primo caso ed incollato con bitume a c<strong>al</strong>do nel secondo. La sovrapposizione sarà<br />

funzione del tipo di co<strong>per</strong>tura e <strong>della</strong> pendenza.<br />

I compluvi, le converse ed i grembiuli saranno re<strong>al</strong>izzati con lastre di zinco o di lamiera zincata di spessore non inferiore a 1 mm. I<br />

colmi ed i displuvi saranno re<strong>al</strong>izzati con coppi e pezzi speci<strong>al</strong>i in ardesia, chiodati su apposito travetto in legno previa interposizione di lastra<br />

di piombo da 2 mm, di larghezza t<strong>al</strong>e da garantire l'im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità (25-30 cm).<br />

80.6 COPERTURA DI MANTI BITUMINOSI AUTOPROTETTI<br />

Si rimanda, <strong>per</strong> t<strong>al</strong>e categoria di lavoro, <strong>al</strong>la normativa riportata <strong>al</strong>l'art.82 (im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazioni), punto 82.4.2.<br />

Art.81 COPERTURE A TERRAZZA<br />

81.1 REALIZZAZIONE DELLE PENDENZE<br />

IL solaio di co<strong>per</strong>tura dell'ultimo piano a terrazza sarà eseguito in piano. Le pendenze, di v<strong>al</strong>ore non inferiore <strong>al</strong> 1%, saranno re<strong>al</strong>izzate<br />

mediante apposito massetto in c<strong>al</strong>cestruzzo cementizio <strong>al</strong>leggerito, in dei tipi di cui <strong>al</strong> precedente punto 70.4. Sopra t<strong>al</strong>e massetto<br />

verrà eseguita una spianata di m<strong>al</strong>ta bastarda cementizia (tipo 21), tirata a fratazzo, dello spessore non inferiore a 1 cm.<br />

Le pendenze dovranno essere predisposte in una maniera t<strong>al</strong>e da convogliare, verso i punti di raccolta e scarico, l'acqua proveniente<br />

da una su<strong>per</strong>ficie di terrazza di misura non su<strong>per</strong>iore a 50 mq.<br />

81.2 BOCCHETTONI DI SCARICO<br />

Nei punti di scarico dovranno essere collocati appositi bocchettoni di rame (spess. = 1 mm), di piombo (spess. = 2 mm) o PVC,<br />

formati da una lastra di <strong>al</strong>meno 50 x 50 cm raccordata ad un tubo di adeguata lunghezza da innestare, oltre la struttura del solaio, ai sottostanti<br />

pluvi<strong>al</strong>i.<br />

Il piatto del bocchettone (strombatura) e gli eventu<strong>al</strong>i risvolti vertic<strong>al</strong>i dovranno essere inseriti tra gli strati di im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione<br />

e ben raccordati e s<strong>al</strong>dati agli stessi. L'imbocco del tubo dovrà essere protetto da apposita griglia aprib<strong>il</strong>e, in acciaio inossidab<strong>il</strong>e od <strong>al</strong>tro<br />

materi<strong>al</strong>e ritenuto idoneo d<strong>al</strong>la Direzione Lavori; la griglia avrà un telaio fisso s<strong>al</strong>damente ancorato <strong>al</strong> bocchettone.<br />

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I bocchettoni potranno anche essere di tipo speci<strong>al</strong>e brevettato (in elastomeri, i qu<strong>al</strong>i neoprene o dutr<strong>al</strong>, monopezzo o meglio con<br />

corpo in vetroresina, se occorre anche a struttura scatolare coibentata e guaina di raccordo in elastomero) purché siano accettati d<strong>al</strong>la Direzione<br />

o prescritti, con garanzia comunque di resistenza <strong>al</strong>la luce, agli agenti atmosferici, <strong>al</strong>l'ozono, <strong>al</strong> c<strong>al</strong>ore, <strong>al</strong>le vibrazioni ed agli sb<strong>al</strong>zi di<br />

tem<strong>per</strong>atura.<br />

81.3 TUBAZIONI E MONTANTI EMERGENTI<br />

I raccordi tra <strong>il</strong> piano di c<strong>al</strong>pestio <strong>della</strong> terrazza con tubazioni emergenti, di qu<strong>al</strong>siasi materi<strong>al</strong>e, dovranno essere re<strong>al</strong>izzati mediante<br />

converse in piombo od in rame di spessore rispettivamente non inferiore a 2 od a 1 mm; <strong>il</strong> piano <strong>della</strong> conversa dovrà estendersi sotto <strong>il</strong><br />

piano im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> non meno di 20 cm; la parte vertic<strong>al</strong>e dovrà abbracciare la tubazione in indipendenza, sovrastando <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno 20<br />

cm <strong>il</strong> piano <strong>della</strong> terrazza. Il bordo su<strong>per</strong>iore sarà protetto da collarino met<strong>al</strong>lico serrato <strong>al</strong> tubo con apposito anello e con sig<strong>il</strong>lanti.<br />

Dovrà comunque essere eseguita la norma, <strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e, di raccogliere in fasci t<strong>al</strong>i tubazioni, racchiudendole con muretti<br />

di contorno. I montanti, <strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e, saranno murati nella parete vertic<strong>al</strong>e sottostante <strong>il</strong> piano di c<strong>al</strong>pestio <strong>della</strong> terrazza o dei b<strong>al</strong>coni<br />

in genere.<br />

81.4 GIUNTI DI DERIVAZIONE<br />

Dovranno avere larghezza non inferiore <strong>al</strong> prodotto <strong>della</strong> lunghezza di campata <strong>per</strong> la massima escursione termica tra inverno ed<br />

estate e <strong>per</strong> <strong>il</strong> coefficiente di d<strong>il</strong>atazione termica del materi<strong>al</strong>e.<br />

I giunti dovranno essere assolutamente protetti da inf<strong>il</strong>trazioni di acqua e re<strong>al</strong>izzati in maniera t<strong>al</strong>e da garantire la durab<strong>il</strong>ità di t<strong>al</strong>e<br />

protezione.<br />

Per le mod<strong>al</strong>ità esecutive, risultando la gamma tipologica estremamente estesa in rapporto anche <strong>al</strong>la possib<strong>il</strong>ità di uso di svariati<br />

materi<strong>al</strong>i idonei <strong>al</strong>le diverse esigenze (lamine met<strong>al</strong>liche, guaine elastomeriche, spugne poliuretaniche, mastici e sig<strong>il</strong>lanti) ed <strong>al</strong>la diversa<br />

combinazione degli stessi, si rimanda ai particolari di progetto od <strong>al</strong>le disposizioni <strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

Nella progettazione dei giunti, tenuto conto che l'entità del movimento sarà determinata d<strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura di su<strong>per</strong>ficie dei materi<strong>al</strong>i<br />

adiacenti, dovrà considerarsi una osc<strong>il</strong>lazione di tem<strong>per</strong>atura di 100°C qu<strong>al</strong>ora si tratti di giunti <strong>per</strong> elementi met<strong>al</strong>lici e di 75°C <strong>per</strong> gli<br />

<strong>al</strong>tri materi<strong>al</strong>i; <strong>per</strong> la determinazione delle massime escursioni dovrà ovviamente tenersi conto <strong>della</strong> tem<strong>per</strong>atura ambiente <strong>al</strong> momento <strong>della</strong><br />

posa in o<strong>per</strong>a dei materi<strong>al</strong>i.<br />

Art.82 IMPERMEABILIZZAZIONI<br />

82.0 GENERALITÀ<br />

Le im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazioni di qu<strong>al</strong>siasi genere dovranno essere eseguite con la maggiore accuratezza possib<strong>il</strong>e, specie in vicinanza<br />

di fori, passaggi, cappe ect., in modo da garantire, in ogni caso, l'assenza di qu<strong>al</strong>unque inf<strong>il</strong>trazione di acqua.<br />

Il piano di posa su o<strong>per</strong>e murarie dovrà essere ben livellato, con pendenze in nessun punto inferiori <strong>al</strong> 2% ed avere una su<strong>per</strong>ficie<br />

priva di as<strong>per</strong>ità, possib<strong>il</strong>mente lisciata a fratazzo, <strong>per</strong>fettamente asciutta e livellata; in ogni caso la stagionatura non dovrà risultare inferiore<br />

a 20 giorni.<br />

I materi<strong>al</strong>i da impiegare nelle o<strong>per</strong>e di im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione dovranno presentare i requisiti e le caratteristiche di cui <strong>al</strong>l'Art.51 del<br />

presente Capitolato. Fra questi comunque potranno venire richiesti quelli forniti d<strong>al</strong> "Marchio di Qu<strong>al</strong>ità" r<strong>il</strong>asciato d<strong>al</strong>l'I.G.L.A.E. o del "Certificato<br />

di Idoneità Tecnica" r<strong>il</strong>asciato d<strong>al</strong>l'I.C.I.T.E.<br />

All'atto del collaudo i manti im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>i ed i relativi raccordi dovranno risultare <strong>per</strong>fettamente integri, senza borse, scorrimenti,<br />

fessurazioni e sim<strong>il</strong>i, s<strong>al</strong>vo danni causati da forza maggiore escludendosi, tra questi, quelli eventu<strong>al</strong>i provocati da azioni meteorologiche,<br />

anche se di entità eccezion<strong>al</strong>e.<br />

82.0.1 Elementi struttur<strong>al</strong>i da sottoporre ad im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, saranno sempre sottoposte a trattamento im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante le seguenti strutture e parti di strutture,<br />

anche se in estensione <strong>al</strong>le previsioni di progetto:<br />

a) F<strong>al</strong>de di tetto continue con le mod<strong>al</strong>ità minime di cui <strong>al</strong>l'Art.80;<br />

b) Solai di terrazzi praticab<strong>il</strong>i od impraticab<strong>il</strong>i;<br />

c) Mensole di b<strong>al</strong>coni, pens<strong>il</strong>ine ed aggetti in genere;<br />

d) Soglie di porte e porte-finestre esterne, davanz<strong>al</strong>i, parapetti;<br />

e) Solai di loc<strong>al</strong>i adibiti a bagni, lavatoi, stenditoi, cabine idriche e loc<strong>al</strong>i in genere ove siano collocate prese d'acqua con scarico libero;<br />

f) Piani di posa dello spiccato delle murature di ogni genere;<br />

g) Massetti di piani terra o cantinati re<strong>al</strong>izzati su vespai;<br />

h) Vertic<strong>al</strong>i (raccordi) di tutte le pareti <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i i piani orizzont<strong>al</strong>i di cui <strong>al</strong>le precedenti lettere;<br />

i) Pareti vertic<strong>al</strong>i esterne di murature interrate.<br />

82.0.2 Im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazioni esterne - Lavori preparatori e complementari.<br />

Quando le terrazze presentassero forme particolari ed irregolari occorrerà prevedere, in aggiunta ai giunti struttur<strong>al</strong>i, dei giunti che<br />

interessino anche e soltanto <strong>il</strong> manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e. Le mod<strong>al</strong>ità di re<strong>al</strong>izzazione potranno essere diverse, dipendono anche da esigenze di<br />

uso od architettoniche; in linea gener<strong>al</strong>e comunque i giunti potranno essere in piano o sopraelevati con lastre met<strong>al</strong>liche a soffietto (di rame<br />

o piombo) e sig<strong>il</strong>lanti i primi, e con co<strong>per</strong>tine met<strong>al</strong>liche i secondi; in questo natur<strong>al</strong>mente senza <strong>al</strong>cun pregiudizio <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>unque <strong>al</strong>tra soluzione<br />

tecnica di provata v<strong>al</strong>idità.<br />

I piani di posa delle soglie di porte e b<strong>al</strong>coni o davanz<strong>al</strong>i di finestre dovranno essere predisposti in s<strong>al</strong>ita verso l'interno. I muri <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i<br />

a tutti i piani im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzati come pure i muri emergenti saranno re<strong>al</strong>izzati lasciando <strong>al</strong> piede incassature profonde 7 - 8 cm ed<br />

<strong>al</strong>te 20 cm sul piano di posa del manto. Il fondo di dette incassature verrà intonacato con m<strong>al</strong>ta cementizia e raccordato con ampie fasce <strong>al</strong><br />

piano di posa stesso. Un idoneo solino, formato con lo stesso materi<strong>al</strong>e impiegato <strong>per</strong> la im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione, raccorderà le su<strong>per</strong>fici orizzont<strong>al</strong>i<br />

con quelle vertic<strong>al</strong>i.<br />

A manto ultimato <strong>il</strong> vuoto rimasto verrà chiuso con un mattone in costa o<strong>per</strong>ando in modo da lasciare una certa libertà di movimento;<br />

l'intonaco verrà re<strong>al</strong>izzato con m<strong>al</strong>ta cementizia retinata raccordata <strong>al</strong>la pavimentazione con interposto giunto bituminoso. In presenza<br />

di p<strong>il</strong>astri o di pareti in cemento armato o quando non fosse possib<strong>il</strong>e ricavare una profonda incassatura, si darà luogo <strong>al</strong> solo intonaco<br />

retinato.<br />

Qu<strong>al</strong>ora <strong>al</strong> piede delle pareti im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzate venissero eseguite zoccolature di marmo, grès od <strong>al</strong>tro materi<strong>al</strong>e, le facce a vista<br />

degli elementi di rivestimento dovranno risultare sullo stesso piano <strong>della</strong> parete finita su<strong>per</strong>iore, non essendo consentiti aggetti di sorta.<br />

Laddove non fosse possib<strong>il</strong>e procedere ad un efficace incasso dei raccordi vertic<strong>al</strong>i del manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante, dovranno venire<br />

posizionate, a protezione, idonee scoss<strong>al</strong>ine met<strong>al</strong>liche.<br />

Per la sistemazione dei bocchettoni di scarico e delle tubazioni emergenti si rimanda a quanto in proposito prescritto ai precedenti<br />

punti 81.2 e 81.3.<br />

82.0.3 Barriera <strong>al</strong> vapore.<br />

Nel caso che gli ambienti sottoposti <strong>al</strong>la co<strong>per</strong>tura avessero condizioni termo-igrometriche particolari (bagni, cucine, lavanderie,<br />

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piscine, ect.), <strong>il</strong> manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e ed in particolare l'eventu<strong>al</strong>e stato termocoibente, dovranno essere protetti d<strong>al</strong>la umidità o d<strong>al</strong>le aggressioni<br />

di vapore provenienti d<strong>al</strong> basso, provvedendo <strong>al</strong>l'applicazione <strong>della</strong> cosiddetta "barriera <strong>al</strong> vapore".<br />

T<strong>al</strong>e barriera potrà venire re<strong>al</strong>izzata in aderenza, semiaderenza od in indipendenza in rapporto <strong>al</strong>le condizioni di posa e d'impiego<br />

ed ai materi<strong>al</strong>i previsti.<br />

82.0.4 Garanzia delle o<strong>per</strong>e di im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione.<br />

Sia i manti im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>i, che le o<strong>per</strong>e complementari d'im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione in genere, dovranno essere garantiti d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore<br />

<strong>per</strong> non meno di 10 anni, decorrendo t<strong>al</strong>e termine d<strong>al</strong>la data di collaudo e di accettazione definitiva dell'o<strong>per</strong>a.<br />

Qu<strong>al</strong>ora entro <strong>il</strong> su<strong>per</strong>iore termine dovessero venire lamentati difetti di im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità nelle o<strong>per</strong>e eseguite o degradazioni e difetti<br />

di qu<strong>al</strong>unque genere (rigonfiamenti, crepe, fessurazioni, scollamenti) le cui cause fossero attribuib<strong>il</strong>i <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, l'Amministrazione né<br />

darà comunicazione scritta <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore affinché, entro <strong>il</strong> termine massimo di 7 giorni venga provveduto <strong>al</strong>l'eliminazione degli inconvenienti<br />

lamentati e degli eventu<strong>al</strong>i danni conseguenti.<br />

In difetto l'Amministrazione, anche in deroga <strong>al</strong>l'Art.1218 C.C. e senza l'obbligo di costituzione in mora previsto d<strong>al</strong>l'Art.1219 C.C.,<br />

avrà la facoltà di procedere <strong>al</strong>l'eliminazione dei danni verificatesi, addebitando <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore le relative spese.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore sarà obbligato, <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo di dieci anni d<strong>al</strong>la data di ultimazione dei lavori a rimborsare <strong>al</strong>l'Amministrazione e su<br />

richiesta <strong>della</strong> stessa, le somme impiegate <strong>per</strong> la riparazione delle o<strong>per</strong>e di im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione e <strong>per</strong> l'eliminazione dei danni eventu<strong>al</strong>i<br />

conseguenti. La v<strong>al</strong>utazione dei danni, in caso di disaccordo, verrà effettuata da un <strong>per</strong>ito nominato d<strong>al</strong> Presidente del Tribun<strong>al</strong>e competente<br />

<strong>per</strong> giurisdizione.<br />

82.1 IMPERMEABILIZZAZIONE CON MALTA ASFALTICA<br />

82.1.1 Caratteristiche <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta.<br />

La m<strong>al</strong>ta asf<strong>al</strong>tica <strong>per</strong> im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione sarà ottenuta d<strong>al</strong>la miscelazione a c<strong>al</strong>do, fino a ottenere un prodotto omogeneo, di<br />

mastice di rocce asf<strong>al</strong>tiche di cui <strong>al</strong> punto 51.5 del presente Capitolato o di polvere asf<strong>al</strong>tica di cui <strong>al</strong> punto 2 <strong>della</strong> UNI 4377 con bitume, aggiunto<br />

in quantità t<strong>al</strong>e da ottenere un contenuto tot<strong>al</strong>e di solub<strong>il</strong>e in solfuro di carbonio compreso tra <strong>il</strong> 18 - 25%.<br />

Per l'applicazione la m<strong>al</strong>ta dovrà presentare i requisiti prescritti <strong>al</strong> punto 2 <strong>della</strong> seguente norma di unificazione:<br />

UNI 5660-65 - Im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione delle co<strong>per</strong>ture. M<strong>al</strong>te asf<strong>al</strong>tiche Caratteristiche e prelievo dei campioni.<br />

82.1.2 Applicazione <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta.<br />

L'applicazione <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta sarà effettuata su su<strong>per</strong>fici <strong>per</strong>fettamente asciutte e depolverate, la cui pendenza, fatta eccezione <strong>per</strong> i<br />

raccordi, non dovrà risultare su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore dell'8%.<br />

La m<strong>al</strong>ta, previamente sc<strong>al</strong>data a tem<strong>per</strong>atura non su<strong>per</strong>iore a 180°C ed energicamente mescolata, sarà applicata a tem<strong>per</strong>atura<br />

compresa tra 140 - 150°C, facendo in modo che vengano evitate occlusioni d'aria o di vapori in genere.<br />

La m<strong>al</strong>ta sarà distesa a strisce par<strong>al</strong>lele, dello spessore prescritto, con l'aus<strong>il</strong>io di opportune guide met<strong>al</strong>liche; sarà quindi compresa<br />

e spianata con spatole di legno. Particolare cura dovrà essere posta nelle giunture dei pannelli onde re<strong>al</strong>izzare, con l'impiego di m<strong>al</strong>ta<br />

a più <strong>al</strong>ta tem<strong>per</strong>atura, la <strong>per</strong>fetta s<strong>al</strong>datura tra gli stessi.<br />

Nel caso in cui fossero prevedib<strong>il</strong>i cedimenti del piano di posa, eccessive d<strong>il</strong>atazioni o movimenti in genere, <strong>il</strong> m<strong>al</strong>to asf<strong>al</strong>tico dovrà<br />

essere re<strong>al</strong>izzato su strato di indipendenza costituito da velo di vetro bitumato, di tipo non inferiore <strong>al</strong> VB 315.<br />

82.2 IMPERMEABILIZZAZIONI STRATIFICATE MULTIPLE<br />

82.2.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Le im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazioni in argomento saranno costituite da stratificazioni <strong>al</strong>ternate di sp<strong>al</strong>mature bituminose e strati di supporto<br />

bitumati <strong>per</strong> le qu<strong>al</strong>i, risultando la casistica tecnologica <strong>al</strong>quanto vasta in rapporto sia <strong>al</strong>la varietà dei materi<strong>al</strong>i, sia <strong>al</strong>le diverse condizioni di<br />

applicazione, verranno date di seguito delle prescrizioni di carattere gener<strong>al</strong>e, con riferimento a minimi, rimandando <strong>per</strong> i particolari agli esecutivi<br />

di progetto ed <strong>al</strong>le disposizioni <strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

82.2.1 Caratteristiche dei materi<strong>al</strong>i.<br />

I materi<strong>al</strong>i da impiegare nella esecuzione delle presenti im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazioni saranno in linea gener<strong>al</strong>e costituiti da bitumi puri da<br />

sp<strong>al</strong>matura UNI 4157 (o preferib<strong>il</strong>mente da mastici bituminosi) e da cartonfeltri bitumati (c<strong>il</strong>indrati o rico<strong>per</strong>ti) o meglio da supporti in fibre di<br />

vetro impregnati di bitume od impregnati e rico<strong>per</strong>ti da miscele bituminose.<br />

Per le caratteristiche si rimanda ai punti 51.2, 51.3, 51.7, 51.8 e 51.9 del presente Capitolato con l'avvertenza che <strong>il</strong> bitume tipo 0<br />

potrà essere impiegato su su<strong>per</strong>fici con pendenza non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 3% ed <strong>il</strong> tipo 15 su su<strong>per</strong>fici con pendenza fino <strong>al</strong>l'8%.<br />

82.2.2 Massa base di bitume (M.B.B.).<br />

Nella esecuzione dei manti stratificati <strong>per</strong> l'im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione di terrazze e co<strong>per</strong>ture in genere è prescritta una massa base di<br />

bitume (M.B.B.) minima di 6,5 Kg/mq (5,5 Kg/mq <strong>per</strong> pendenze oltre <strong>il</strong> 10%) intendendo <strong>per</strong> M.B.B la massa complessiva di bitume solub<strong>il</strong>e<br />

in tetracloruro di carbonio contenuta nell'unità di su<strong>per</strong>ficie del manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e completo, d<strong>al</strong> computo verranno esclusi:<br />

• l'eventu<strong>al</strong>e barriera <strong>al</strong> vapore;<br />

• l'eventu<strong>al</strong>e applicazione di impregnazione del piano di posa a mezzo di soluzione bituminosa;<br />

• la prima sp<strong>al</strong>matura di materi<strong>al</strong>e bituminoso effettuata direttamente sul piano di posa, nel limite del 50% in massa.<br />

Tutte le rimanenti im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazioni orizzont<strong>al</strong>i specificatamente elencate <strong>al</strong>le lettere c), d), e), f), g), del precedente punto<br />

82.0.1 saranno re<strong>al</strong>izzate con una M.B.B. minima di 3 Kg/mq.<br />

I raccordi vertic<strong>al</strong>i sulle pareti <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i od emergenti avranno un'<strong>al</strong>tezza non inferiore a 20 cm e verranno eseguiti rivoltando tutti<br />

gli strati costituenti <strong>il</strong> manto, in maniera continua e con l'uso di bitume 25 UNI 4157.<br />

82.2.3 Numero complessivo degli strati.<br />

Nell'im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione di terrazze e co<strong>per</strong>ture in genere è prescritto un numero complessivo tra gli strati di supporto e sp<strong>al</strong>mature<br />

bituminose complete, eseguite <strong>al</strong>ternativamente, non inferiori a 7 (5 <strong>per</strong> pendenze oltre <strong>il</strong> 10%); nel computo non verranno considerati<br />

gli strati precedentemente elencati <strong>al</strong> punto 82.2.2 fatta eccezione <strong>per</strong> la prima sp<strong>al</strong>matura.<br />

Tutte le rimanenti im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazioni orizzont<strong>al</strong>i di cui <strong>al</strong> 2° capoverso del punto 82.2.2 saranno re<strong>al</strong>izzate con un numero di<br />

strati non inferiori a 5.<br />

82.2.4 Mod<strong>al</strong>ità esecutive degli strati.<br />

Nella forma più gener<strong>al</strong>e di esecuzione la re<strong>al</strong>izzazione di un manto bituminoso stratificato sarà effettuata con le mod<strong>al</strong>ità di seguito<br />

descritte:<br />

a) Sp<strong>al</strong>matura a freddo, mediante pennello, di una soluzione di bitumi ossidati (con le avvertenze di cui <strong>al</strong> punto 82.2.1) in solventi a rapida<br />

essiccazione. L'impregnazione sarà effettuata su su<strong>per</strong>fici <strong>per</strong>fettamente asciutte o depolverate, con l'impiego di soluzione in quantità<br />

non inferiore a 0,4 Kg/mq.<br />

b) Prima sp<strong>al</strong>matura bituminosa a c<strong>al</strong>do (180 + 200°C) di bitume ossidato o di mastice bituminoso. La quantità da impiegare sarà compresa<br />

tra 1,5 - 2 Kg/mq in rapporto <strong>al</strong>le caratteristiche <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie di base.<br />

c) Prima applicazione di supporto bitumato (cartonfeltro, fibre di vetro ect., di massa areica prescritta) sulla sp<strong>al</strong>matura di bitume, con sovrapposizione<br />

dei lembi non inferiore a 8 cm ed incollaggio degli stessi con bitume a c<strong>al</strong>do o con fiamma secondo i tipi.<br />

d) Seconda sp<strong>al</strong>matura bituminosa a c<strong>al</strong>do di massa non inferiore a 1,5 Kg/mq (sp<strong>al</strong>matura intermedia tipo).<br />

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e) Ripetizione delle o<strong>per</strong>azioni di cui <strong>al</strong>le lettere c) e d) <strong>per</strong> le volte necessarie a re<strong>al</strong>izzare <strong>il</strong> numero di strati prescritti, sf<strong>al</strong>sando od incrociando<br />

gli strati di supporto.<br />

f) Sp<strong>al</strong>matura termin<strong>al</strong>e bituminosa in quantità non inferiore a 1,7 Kg/mq.<br />

Per l’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione degli elementi struttur<strong>al</strong>i <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i é prescritta una M.B.B. minima di 3 Kg/mq le sp<strong>al</strong>mature di cui <strong>al</strong>le<br />

lettere b), d), f), potranno essere ridotte rispettivamente a 1,2 - 1 - 1,2 Kg/mq.<br />

Qu<strong>al</strong>ora <strong>il</strong> manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e venisse re<strong>al</strong>izzato in indipendenza parzi<strong>al</strong>e o tot<strong>al</strong>e <strong>il</strong> foglio di supporto a contatto con <strong>il</strong> piano di<br />

posa dovrà essere tassativamente a base imputrescib<strong>il</strong>e.<br />

82.3 IMPERMEABILIZZAZIONI CON GUAINE DI GOMMA SINTETICA E SIMILI<br />

82.3.1 Caratteristiche dei materi<strong>al</strong>i.<br />

Nelle im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazioni in argomento lo strato im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante sarà costituito unicamente da guaina o foglia di gomma sintetica<br />

(poliisobut<strong>il</strong>enica, policloropprenica, ect.), o di <strong>al</strong>tro materi<strong>al</strong>e elastomerico i cui requisiti dovranno essere conformi a quanto prescritto<br />

<strong>al</strong> punto 51.10 del presente Capitolato con la specificazione che lo spessore dovrà risultare, s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, non inferiore a 1,5<br />

mm ed, in ogni caso, non inferiore ad 1 mm.<br />

82.3.2 Posa in o<strong>per</strong>a delle guaine.<br />

In rapporto <strong>al</strong>la pendenza <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie di posa nonché ad <strong>al</strong>tri fattori struttur<strong>al</strong>i e di impiego condizionanti, la posa in o<strong>per</strong>a delle<br />

guaine potrà essere effettuata in completa aderenza, in semi-aderenza od in indipendenza.<br />

In tutti e tre i casi comunque la posa sarà preceduta, s<strong>al</strong>vo diverso disposto, d<strong>al</strong>l’applicazione sulla su<strong>per</strong>ficie di supporto, di uno<br />

strato di velo di vetro bitumato tipo VB 315 (V 5) incollato con bitume a c<strong>al</strong>do previo trattamento con "primer" (strato di separazione).<br />

La posa in aderenza sarà effettuata con incollaggio mediante l'impiego di bitume ossidato a c<strong>al</strong>do (180 - 200°C) in ragione di 1,3 -<br />

1,5 Kg/mq; qu<strong>al</strong>ora non fosse disposto lo strato di separazione, la sp<strong>al</strong>matura di bitume sarà preceduta d<strong>al</strong> trattamento con "primer" così<br />

come prescritto <strong>al</strong>la lett.a) del precedente punto 82.2.4<br />

La posa in semi-aderenza sarà effettuata con incollaggio mediante l'impiego di bitume ossidato a c<strong>al</strong>do (180 - 200°C) in ragione di<br />

1,3 - 1,5 Kg/mq; qu<strong>al</strong>ora non fosse disposto lo strato di separazione, la sp<strong>al</strong>matura di bitume sarà preceduta d<strong>al</strong> trattamento con "primer"<br />

così come prescritto <strong>al</strong>la lett. a) del precedente punto 82.2.4.<br />

La posa in indipendenza, da considerarsi ove possib<strong>il</strong>e preferenzi<strong>al</strong>e, avverrà semplicemente posando le guaine sullo strato di<br />

separazione (che in questo caso avrà la faccia su<strong>per</strong>iore solcata o sabbiata onde impedire l'aderenza del manto) e provvedendo agli opportuni<br />

ancoraggi nelle testate termin<strong>al</strong>i a mezzo di adesivi idonei o di bitume a c<strong>al</strong>do o di speci<strong>al</strong>i elementi met<strong>al</strong>lici di pressione e sig<strong>il</strong>latura.<br />

La giunzione sia later<strong>al</strong>e che trasvers<strong>al</strong>e delle singole foglie sarà re<strong>al</strong>izzata stendendo i rotoli in par<strong>al</strong>lelo, sulla su<strong>per</strong>ficie bitumata<br />

o meno secondo <strong>il</strong> sistema di posa, curando di sovrapporre sempre un margine non inferiore a 6 cm del rotolo successivo adiacente su<br />

quello già steso, così fino <strong>al</strong>la completa collocazione di tutti i rotoli.<br />

Nel caso di incollaggio con bitume sarà molto importante che le sovrapposizioni later<strong>al</strong>i e termin<strong>al</strong>i restino prive di bitume onde<br />

garantire una <strong>per</strong>fetta aderenza dei prodotti adesivi.<br />

Sia nella fase di stendimento, che in quella di eventu<strong>al</strong>e ancoraggio, le guaine non dovranno essere sottoposte a tensioni. La s<strong>al</strong>datura<br />

dei lembi sarà eseguita con gli adatti adesivi forniti o indicati d<strong>al</strong>le Ditte produttrici, previa pulizia con idoneo solvente (benzina, eptano,<br />

ect.) delle su<strong>per</strong>fici da sottoporre a collaggio; la giunzione sarà quindi sottoposta a pressione con rullino gommato fino a provocare la<br />

fuoruscita <strong>della</strong> pasta adesiva, sì da formare un bordino sig<strong>il</strong>lante.<br />

82.3.3 Esecuzione dei raccordi.<br />

I raccordi vertic<strong>al</strong>i, i prof<strong>il</strong>i di coronamento ed <strong>al</strong>tri punti particolari, ove non fosse possib<strong>il</strong>e eseguirli risvoltando con continuità le<br />

stesse guaine, saranno rivestiti con strisce dello stesso materi<strong>al</strong>e, con sovrapposizione orizzont<strong>al</strong>e di non meno di 30 cm di larghezza, di cui<br />

<strong>al</strong>meno 15 cm da interessare <strong>al</strong>la s<strong>al</strong>datura con <strong>il</strong> sottostante manto. La parte vertic<strong>al</strong>e sarà fissata con idonei adesivi e protetta con scoss<strong>al</strong>ine<br />

met<strong>al</strong>liche e/o con sig<strong>il</strong>lanti in rapporto ai particolari costruttivi.<br />

Angoli interni ed esterni, colletti, bocchettoni di scarico, sfiatatoi, supporti di antenne, ect., dovranno essere appositamente prefabbricati,<br />

con i necessari raccordi e svasi onde garantire l'assoluta im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità e durab<strong>il</strong>ità dei collegamenti.<br />

82.4 PROTEZIONE DELLE IMPERMEABILIZZAZIONI<br />

82.4.0 Condizione di essenzi<strong>al</strong>ità.<br />

La protezione del manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e è da ritenersi comunque necessaria. Essa <strong>per</strong>tanto dovrà sempre essere eseguita anche<br />

in estensione <strong>al</strong>le previsioni di progetto.<br />

82.4.1 Protezione con pitture met<strong>al</strong>lizzanti <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>luminio.<br />

Appartiene <strong>al</strong> tipo di protezione extra-leggera e sarà re<strong>al</strong>izzata su co<strong>per</strong>ture non praticab<strong>il</strong>i che prevedano <strong>il</strong> manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e<br />

come ultimo elemento struttur<strong>al</strong>e.<br />

La pittura verrà data in doppia mano (0,10 Kg/mq <strong>per</strong> mano a distanza non inferiore a 24 h) non prima che siano trascorsi <strong>al</strong>meno<br />

30 giorni d<strong>al</strong>la completa esecuzione del manto asf<strong>al</strong>tico o bituminoso, e sarà applicata su manto <strong>per</strong>fettamente asciutto, previamente sgrassatio<br />

e sottoposto ad energico lavaggio.<br />

82.4.2 Protezione con membrane prefabbricate bituminose rivestite (Autoprotezione).<br />

Appartiene <strong>al</strong> tipo di protezione leggera e sarà re<strong>al</strong>izzata anch'essa su co<strong>per</strong>ture non praticab<strong>il</strong>i che prevedano <strong>il</strong> manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e<br />

come ultimo elemento struttur<strong>al</strong>e.<br />

Le membrature potranno essere costituite da cartonfeltri bitumati rico<strong>per</strong>ti o da supporti in fibre di vetro impregnati e rico<strong>per</strong>ti da<br />

miscela bituminosa, con le su<strong>per</strong>fici esterne protette da scagliette di ardesia, da graniglie di marmo o di quarzo ceramizzate e, <strong>per</strong> i supporti<br />

in fibra di vetro, anche da lamine met<strong>al</strong>liche a d<strong>il</strong>atazione autocompensata o meno e con trattamenti anticorrosione. I requisiti dei materi<strong>al</strong>i<br />

saranno comunque conformi <strong>al</strong>le prescrizioni di cui ai punti 51.7, 51.8, e 51.9 del presente Capitolato.<br />

Potranno essere impiegati anche <strong>al</strong>tri tipi di guaine rivestite (elastomeri plastificati con bitume ed armati con fibre di vetro, ect.)<br />

purché di idonee e provocate caratteristiche reologiche e chimico-fisiche.<br />

I supporti bituminosi delle membrane avranno massa areica non inferiore a 2.500 g/mq e saranno presi in considerazione sia ai<br />

fini del c<strong>al</strong>colo <strong>della</strong> M.B.B. di cui <strong>al</strong> precedente punto 82.2.2, sia con riguardo <strong>al</strong> numero degli strati di cui <strong>al</strong> punto 82.2.3. Su t<strong>al</strong>e numero,<br />

<strong>per</strong><strong>al</strong>tro, sarà ammessa in questo caso la riduzione di una unità.<br />

Qu<strong>al</strong>ora <strong>il</strong> rivestimento fosse costituito da lamine met<strong>al</strong>liche, queste dovranno avere spessore non inferiore a 8/100 mm se di <strong>al</strong>luminio<br />

o di rame ed a 5/100 mm se di acciaio inossidab<strong>il</strong>e 18/10.<br />

L'applicazione delle membrane termin<strong>al</strong>i autoprotette potrà essere effettuata mediante sp<strong>al</strong>matura di bitume fuso ad <strong>al</strong>to punto di<br />

rammollimento od <strong>al</strong>la fiamma (in relazione <strong>al</strong>le diverse esigenze di lavoro), quest'ultima essendo particolarmente indicata nella posa su tetti<br />

inclinati o nella formazione dei colli di raccordo, dei colmi, delle converse ect.<br />

L'applicazione <strong>al</strong>la fiamma consisterà nel risc<strong>al</strong>dare a mezzo di un bruciatore a gas liquido <strong>il</strong> supporto bituminoso del manto fino <strong>al</strong><br />

giusto grado di adesività.<br />

L'unione tra i teli, che norm<strong>al</strong>mente andranno disposti secondo le linee di massima pendenza, si otterrà mediante sovrapposizione<br />

(6 - 7 cm) di ogni telo sull'orlo predisposto in bitume (privo cioè del rivestimento) del telo già applicato; del pari <strong>il</strong> giunto potrà venire sig<strong>il</strong>lato<br />

a bitume od <strong>al</strong>la fiamma.<br />

pagina n.57


Qu<strong>al</strong>ora i manti autoprotetti venissero posizionati su pannellature termocoibenti od <strong>al</strong>tre sim<strong>il</strong>i strutture non verranno ammesse,<br />

<strong>per</strong> le su<strong>per</strong>fici di posa, pendenze inferiori <strong>al</strong> 5%; di conseguenza la posa del manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e sarà effettuata in semi-aderenza o in aderenza.<br />

Qu<strong>al</strong>ora poi la pendenza fosse su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 20%, i teli verranno fissati in testa meccanicamente e la loro lunghezza non dovrà su<strong>per</strong>are<br />

i 6 mt. L'esecuzione delle s<strong>al</strong>dature, nelle rico<strong>per</strong>ture <strong>al</strong>le estremità dei teli ed <strong>al</strong>la base dei r<strong>il</strong>ievi, dovrà essere effettuata con la<br />

massima cura.<br />

82.4.3 Protezione con strato di ghiaietto.<br />

Verrà re<strong>al</strong>izzata <strong>per</strong> pendenze non su<strong>per</strong>iori <strong>al</strong> 5% e consisterà nello stendere, sopra <strong>il</strong> manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e, uno strato di giaietto<br />

15/25 di spessore non inferiore a 6 cm; gli elementi di ghiaietto dovranno avere forma rotondeggiante, essere privi di incrostazioni e prima<br />

<strong>della</strong> messa in o<strong>per</strong>a dovranno venire attivamente lavati.<br />

La protezione in argomento risulterà del tipo medio-pesante e non praticab<strong>il</strong>e; qu<strong>al</strong>ora necessitasse la praticab<strong>il</strong>ità, potrà ricorrersi<br />

<strong>al</strong>la pre-bitumatura del ghiaietto predisponendo in questo caso l’interposizione a secco, tra manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e e strato di ghiaietto, di un<br />

supporto bitumato in fibre di vetro VB 435.<br />

82.4.4 Protezione con strato di pavimentazione.<br />

Appartiene <strong>al</strong> tipo di protezione cosiddetto pesante e sarà re<strong>al</strong>izzata <strong>per</strong> co<strong>per</strong>ture praticab<strong>il</strong>i conformemente agli esecutivi di progetto.<br />

Art.83 ISOLAMENTI TERMO - ACUSTICI ED ANTICONDENSA - REQUISITI FISICO TECNICI<br />

83.0 GENERALITÀ<br />

Tutte le strutture comunque costituenti elementi di separazione fra ambienti di differenti condizioni termo- acustiche, dovranno<br />

avere caratteristiche di isolamento termico ed acustico non inferiore a quelle prescritte nei successivi punti 83.1, 83.2 e 83.3; <strong>per</strong>tanto, ove<br />

dette caratteristiche non venissero raggiunte norm<strong>al</strong>mente d<strong>al</strong>le stesse strutture, dovranno venire posti in o<strong>per</strong>a materi<strong>al</strong>i integrativi, qu<strong>al</strong>i<br />

quelli appositamente previsti <strong>al</strong>l'Art.50 del presente Capitolato.<br />

Detti materi<strong>al</strong>i saranno collocati con tutti gli accorgimenti e le norme prescritte d<strong>al</strong>le Ditte produttrici, così da evitare danneggiamenti<br />

od <strong>al</strong>terazioni di qu<strong>al</strong>unque genere, previa <strong>per</strong>fetta stuccatura dei supporti e conseguente eliminazione delle soluzioni di continuità e<br />

delle vie d'aria. Per i materi<strong>al</strong>i non autoprotetti e <strong>per</strong> i casi che lo richiedano, saranno adottate opportune protezioni nei riguardi del vapore.<br />

83.1 ISOLAMENTO TERMICO<br />

L'isolamento termico delle strutture precedentemente indicate, dovrà venire effettuata nel rispetto <strong>della</strong> normativa di seguito riportata:<br />

• Circolare 22 maggio 1967, n°3151 - Criteri di v<strong>al</strong>utazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà<br />

termiche, igometriche, di vent<strong>il</strong>azione e <strong>il</strong>luminazione nelle costruzioni ed<strong>il</strong>izie (Min.LL.PP.).<br />

• Circolare 22 novembre 1974, n°13011 - Requisiti fisici-tecnici <strong>per</strong> le costruzioni osped<strong>al</strong>iere. Proprietà termiche, igrometriche, di vent<strong>il</strong>azione<br />

e <strong>il</strong>luminazione (Min.LL.PP.).<br />

• D.M. 18 dicembre 1975 - Norme tecniche aggiornate relative <strong>al</strong>l'ed<strong>il</strong>izia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzion<strong>al</strong>ità didattica,<br />

ed<strong>il</strong>izia ed urbanistica da osservarsi nella costruzione di o<strong>per</strong>e di ed<strong>il</strong>izia scolastica (Min.LL.PP.).<br />

• Legge 30 apr<strong>il</strong>e 1976, n°373 - Norme <strong>per</strong> <strong>il</strong> contenimento del consumo energetico <strong>per</strong> usi termici negli edifici.<br />

• D.M. 10 marzo 1977 - Determinazione delle zone climatiche e dei v<strong>al</strong>ori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici glob<strong>al</strong>i di dis<strong>per</strong>sione<br />

termica.<br />

• D.P.R. 28 giugno 1977 n°1052 - Regolamento di esecuzione <strong>al</strong>la legge 30 apr<strong>il</strong>e 1976, n°373, relativa <strong>al</strong> consumo energetico <strong>per</strong> usi<br />

termici negli edifici.<br />

• D.M. 13 settembre 1977 - Modificazione <strong>al</strong>le norme tecniche relative <strong>al</strong>la costruzione di edifici scolastici.<br />

• D.M. 30 luglio 1986 - Aggiornamento dei coefficienti di dis<strong>per</strong>sione termica degli edifici.<br />

• Legge 9 gennaio 1991, n. 10 - Norme <strong>per</strong> l'attuazione del Piano energetico nazion<strong>al</strong>e in materia di uso nazion<strong>al</strong>e dell'energia, di risparmio<br />

energetico e di sv<strong>il</strong>uppo delle fonti rinnovab<strong>il</strong>i di energia<br />

Il rispetto <strong>della</strong> su<strong>per</strong>iore normativa, <strong>il</strong> cui indirizzo fa riferimento a diverse caratteristiche e grandezze relative <strong>al</strong>l'isolamento termico,<br />

dovrà venire effettuato con riguardo ai v<strong>al</strong>ori più restrittivi derivanti d<strong>al</strong>la combinazione di dette norme.<br />

I v<strong>al</strong>ori dei coefficienti volumici di dis<strong>per</strong>sione termica dovranno non su<strong>per</strong>are i v<strong>al</strong>ori massimi stab<strong>il</strong>iti <strong>per</strong> ciascun Comune con i<br />

Decreti Presidenzi<strong>al</strong>i emanati in sede region<strong>al</strong>e. In difetto saranno applicati i v<strong>al</strong>ori minimi dei coefficienti volumici fissati d<strong>al</strong> D.M. 10 marzo<br />

1977 sopra citato <strong>per</strong> le zone climatiche (v<strong>al</strong>utate a norma dell'art.1) comprendenti i Comuni interessati.<br />

A norma del Regolamento n°1052 l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a depositare, <strong>al</strong> competente ufficio comun<strong>al</strong>e, una documentazione<br />

idonea a dimostrare la rispondenza delle caratteristiche di isolamento termico a quanto previsto d<strong>al</strong>la legge e d<strong>al</strong>lo stesso regolamento.<br />

83.2 ISOLAMENTO ANTI CONDENSA - PRESCRIZIONI TERMOIGROMETRICHE<br />

83.2.1 Controllo delle proprietà termoigrometriche.<br />

Dovrà essere eseguito in modo da accertare che, nelle condizioni di tem<strong>per</strong>atura previste <strong>per</strong> l'impiego <strong>della</strong> parete opaca, in<br />

nessun punto <strong>della</strong> faccia interna di questa possano aversi fenomeni di condensazione <strong>al</strong>meno fino a quando <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore dell'umidità relativa<br />

(U.R.) dell'ambiente interno non su<strong>per</strong>i <strong>il</strong> limite del 70%.<br />

83.2.2 Prescrizioni termoigrometriche.<br />

Negli edifici di impianti di risc<strong>al</strong>damento atti a re<strong>al</strong>izzare e mantenere la tem<strong>per</strong>atura di 20°C, in nessun punto <strong>della</strong> faccia interna<br />

delle pareti delimitanti ogni ambiente la tem<strong>per</strong>atura su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e dovrà risultare inferiore <strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura di 14°C in corrispondenza <strong>della</strong><br />

tem<strong>per</strong>atura esterna di progetto.<br />

Negli edifici adibiti ad usi scolastici dovranno assicurarsi, in <strong>per</strong>iodo invern<strong>al</strong>e, condizioni interne caratterizzate, s<strong>al</strong>vo diverse e<br />

particolari prescrizioni, da una tem<strong>per</strong>atura di 18 20°C e d<strong>al</strong> 40 -50% di umidità relativa.<br />

An<strong>al</strong>oga tem<strong>per</strong>atura dovrà garantirsi nei reparti osped<strong>al</strong>ieri (compresi i servizi), con una umidità relativa del 40% ± 5%.<br />

83.3 ILLUMINAZIONE - VENTILAZIONE - CONDIZIONI DI TENUTA<br />

83.3.1 Illuminazione natur<strong>al</strong>e.<br />

Nelle costruzioni ed<strong>il</strong>izie l'aria delle porzioni vetrate delle pareti <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i opache dovrà rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong> punto<br />

1.1.03 <strong>della</strong> Circolare n°3151 nonché <strong>al</strong>le disposizioni di cui <strong>al</strong>l'Art.5 del D.M. 5 luglio 1975.<br />

• Nell'ed<strong>il</strong>izia scolastica dovranno rispettarsi le condizioni di cui <strong>al</strong> punto 5.2 del D.M. 18 dicembre 1975.<br />

• Nell'ed<strong>il</strong>izia osped<strong>al</strong>iera dovranno essere verificate le condizioni di cui <strong>al</strong> punto 1.3 <strong>della</strong> Circolare n°13011.<br />

83.3.2 Vent<strong>il</strong>azione degli ambienti.<br />

Nelle costruzioni re<strong>al</strong>izzate secondo le norme <strong>della</strong> Circolare 3151 dovrà essere inst<strong>al</strong>lato un impianto di vent<strong>il</strong>azione forzata capace<br />

di assicurare in ogni <strong>al</strong>loggio ed in ogni abitazione un fattore di ricambio <strong>al</strong>meno ugu<strong>al</strong>e ad 1. L'impianto di vent<strong>il</strong>azione dovrà essere<br />

costituito da una canna munita di sistema di aspirazione meccanica regolab<strong>il</strong>e. Le prese di aspirazione dovranno essere disposte, di mas-<br />

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sima, nelle cucine e nei servizi igienici. Il sistema dovrà essere re<strong>al</strong>izzato evitando la diffusione di odori o di gas tossici.<br />

83.3.3 Tenuta <strong>al</strong>l'aria.<br />

La tenuta <strong>al</strong>l'aria <strong>della</strong> parete esterna considerata nel suo insieme (compresi infissi, giunti, ect.) dovrà essere t<strong>al</strong>e da consentire<br />

che in un loc<strong>al</strong>e delimitato da 5 pareti <strong>per</strong>fettamente stagne e d<strong>al</strong>la parete in questione, sia possib<strong>il</strong>e mantenere una pressione di 50 mm di<br />

colonna d'acqua con un vent<strong>il</strong>atore di portata non su<strong>per</strong>iore a 2mc/h <strong>per</strong> ciascun metro quadrato di su<strong>per</strong>ficie front<strong>al</strong>e <strong>della</strong> parete considerata.<br />

83.3.4 Tenuta <strong>al</strong>l'acqua.<br />

Le chiusure esterne o pareti <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i vertic<strong>al</strong>i ed orizzont<strong>al</strong>i, considerate nel loro complesso ed in particolare nei giunti e negli<br />

infissi, dovranno essere re<strong>al</strong>izzate in modo da assicurare che non possano avvenire, attraverso di esse, inf<strong>il</strong>trazioni di acqua di pioggia.<br />

Il controllo in laboratorio <strong>della</strong> tenuta <strong>al</strong>la pioggia dovrà accertare che l'acqua di pioggia che scorre su una porzione di chiusura<br />

esterna vertic<strong>al</strong>e opaca comprendente eventu<strong>al</strong>i giunti, ma con esclusione di infissi, non possa attraversare la parete, anche quando sulla<br />

faccia bagnata si esercita una pressione statica di 50 mm di colonna d'acqua. Per quanto riguarda l’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità <strong>al</strong>l'acqua la chiusura,<br />

sottoposta <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo di tempo di 3 ore <strong>al</strong>la prova sopra descritta, non dovrà presentare un aumento di peso su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 5% di quello<br />

determinato prima <strong>della</strong> prova.<br />

83.4 ISOLAMENTO ACUSTICO<br />

83.4.0 Disposizioni normative - Gener<strong>al</strong>ità.<br />

L'isolamento acustico delle strutture precedentemente indicate <strong>al</strong> punto 83.0 dovrà venire effettuato nel rispetto <strong>della</strong> normativa di<br />

seguito elencata:<br />

• Circolare 30 apr<strong>il</strong>e 1966, n°1769 - Criteri di v<strong>al</strong>utazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni ed<strong>il</strong>izie (Min.LL.PP.).<br />

• D.M. 18 dicembre 1975 - Norme tecniche aggiornate relative <strong>al</strong>l'ed<strong>il</strong>izia scolastica.<br />

Le misure, le determinazioni s<strong>per</strong>iment<strong>al</strong>i, la presentazione e v<strong>al</strong>utazione dei dati seguiranno, <strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e, le raccomandazioni<br />

ISO od UNI; le caratteristiche degli strumenti di misura seguiranno le raccomandazioni ISO, IEC o CEI. in particolare i misuratori di<br />

livello sonoro dovranno soddisfare le norme CEI (29 gennaio 1958) o le norme IEC <strong>per</strong> i tipi non di precisione (Pubblicazione 123); gli an<strong>al</strong>izzatori<br />

<strong>per</strong> i f<strong>il</strong>tri di ottava dovranno rispondere <strong>al</strong>le proposte di norme IEC (29 Centr<strong>al</strong> Office 62); la macchina di c<strong>al</strong>pestio dovrà rispondere<br />

<strong>al</strong>le prescrizioni ISO (Recommendation 219). Gli apparecchi di misura dovranno rientrare nelle tolleranze stab<strong>il</strong>ite.<br />

L'isolamento acustico <strong>per</strong> via aerea tra due ambienti verrà determinato d<strong>al</strong>la differenza fra <strong>il</strong> livello di pressione sonora misurato<br />

nell'ambiente disturbante ed <strong>il</strong> livello di pressione sonora misurato nell'ambiente disturbato; i livelli di pressione sonora dovranno essere misurati<br />

<strong>per</strong> bande di ottava.<br />

Il livello di rumore di c<strong>al</strong>pestio verrà determinato d<strong>al</strong>la misura <strong>per</strong> bande di ottava del livello <strong>della</strong> pressione sonora nell'ambiente<br />

sottostante quando nel pavimento del vano su<strong>per</strong>iore agirà la macchina norm<strong>al</strong>izzata generatrice di c<strong>al</strong>pestio.<br />

Sia l'isolamento acustico <strong>per</strong> via aerea, sia <strong>il</strong> livello di rumore di c<strong>al</strong>pestio dovranno essere misurati in ambienti vuoti e non arredati,<br />

con la presenza di due <strong>per</strong>sone <strong>al</strong> massimo. Le grandezze da sottoporre a misurazione saranno quelle indicate <strong>al</strong> punto 2.7, Parte 1^,<br />

<strong>della</strong> Circolare 1769 in precedenza citata. Per i termini, i simboli e le definizioni si farà riferimento <strong>al</strong>la tabella 5 riportata nella stessa circolare.<br />

83.4.1 Potere fonoisolante ed isolamento acustico.<br />

a) Strutture vertic<strong>al</strong>i divisorie: I livelli di pressione sonora L1 nel loc<strong>al</strong>e disturbante ed L2 in quello disturbato saranno determinati con un<br />

misuratore di livello sonoro (munito di an<strong>al</strong>izzatore <strong>per</strong> bande di ottava di frequenze nomin<strong>al</strong>i 125 - 250 - 500 - 1000 - 2000 - 4000 Hz); <strong>il</strong><br />

r<strong>il</strong>ievo avverrà <strong>al</strong>meno in tre posizioni diverse di ciascun loc<strong>al</strong>e (una <strong>al</strong> centro, le <strong>al</strong>tre in posizioni non aderenti <strong>al</strong>le pareti) e si assumerà<br />

come v<strong>al</strong>ore "L" la media di t<strong>al</strong>i misure.<br />

b) Strutture vertic<strong>al</strong>i esterne: La misura verrà eseguita in laboratorio. Se verrà richiesta una misura in o<strong>per</strong>a, si dovrà sistemare una sorgente<br />

sonora esterna; l'isolamento verrà definito come differenza dei livelli sonori nell'ambiente disturbato a finestra a<strong>per</strong>ta ed a finestra<br />

chiusa.<br />

c) Strutture orizzont<strong>al</strong>i: L'isolamento acustico <strong>per</strong> via aerea si eseguirà in modo del tutto an<strong>al</strong>ogo a quello descritto <strong>al</strong>la precedente lett.a).<br />

83.4.2 Livello di rumore di c<strong>al</strong>pestio.<br />

Il livello sonoro dell'ambiente sottostante verrà misurato con un misuratore di livello sonoro norm<strong>al</strong>izzato, su una sc<strong>al</strong>a di ponderazione<br />

C, con costante di tempo <strong>al</strong>ta (slow) munito di an<strong>al</strong>izzatore <strong>per</strong> ottave avente le frequenze nomin<strong>al</strong>i di cui <strong>al</strong>la lett.a) del punto<br />

83.4.1.<br />

Le misure saranno v<strong>al</strong>ide soltanto se <strong>il</strong> livello di pressione sonora misurata nel loc<strong>al</strong>e disturbato sarà <strong>al</strong>meno 10 dB su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong><br />

livello di pressione sonora dovuto <strong>al</strong> rumore di fondo (<strong>al</strong>la frequenza di misura). L'esecuzione <strong>della</strong> misura in o<strong>per</strong>a dovrà essere attuato <strong>al</strong>meno<br />

quattro giorni dopo la definitiva posa in o<strong>per</strong>a del pavimento.<br />

83.4.3 Rumorosità provocata da servizi ed impianti fissi.<br />

Verrà determinata ut<strong>il</strong>izzando una misura di livello sonoro con sc<strong>al</strong>a di ponderazione A, con costante di tempo <strong>al</strong>ta (slow).<br />

83.4.4 Indice qu<strong>al</strong>itativo del grado di isolamento.<br />

Sarà determinato, secondo <strong>il</strong> progetto di raccomandazione ISO - TC43/362, mediante un metodo che consentirà di v<strong>al</strong>utare l'isolamento<br />

di un loc<strong>al</strong>e contro i rumori aerei ed i rumori di c<strong>al</strong>pestio riunendo i risultati delle misure in un indice di qu<strong>al</strong>ità unico, con riferimento<br />

a due curve limiti (una <strong>per</strong> l'isolamento <strong>per</strong> via aerea ed una <strong>per</strong> <strong>il</strong> livello di rumore di c<strong>al</strong>pestio) caratterizzate d<strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore in dB fissato <strong>per</strong> la<br />

frequenza di 500 Hz, v<strong>al</strong>ore definito "Indice di v<strong>al</strong>utazione".<br />

Come criterio di accettab<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> l'isolamento acustico, si verificherà che i punti s<strong>per</strong>iment<strong>al</strong>i stiano <strong>al</strong> di sopra <strong>della</strong> curva limite, a<br />

meno <strong>della</strong> seguente tolleranza: la somma delle differenze di livello fra la curva limite ed i punti del diagramma s<strong>per</strong>iment<strong>al</strong>e che stanno <strong>al</strong> di<br />

sotto di essa non dovrà su<strong>per</strong>are 12 dB, lo scarto massimo, <strong>per</strong> una frequenza qu<strong>al</strong>siasi, non dovrà su<strong>per</strong>are 5 dB.<br />

Come criterio di accettab<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> livello di rumore di c<strong>al</strong>pestio si verificherà che i punti s<strong>per</strong>iment<strong>al</strong>i stiano <strong>al</strong> di sotto <strong>della</strong> curva<br />

limite a meno <strong>della</strong> seguente tolleranza: la somma delle differenze di livello fra i punti s<strong>per</strong>iment<strong>al</strong>i che stanno <strong>al</strong> di sopra <strong>della</strong> curva limite e<br />

la curva limite stessa non dovrà su<strong>per</strong>are 12 dB, lo scarto massimo <strong>per</strong> una frequenza qu<strong>al</strong>siasi non dovrà su<strong>per</strong>are 7 dB.<br />

Art.84 P A V I M E N T I<br />

84.0 PRESCRIZIONI GENERALI<br />

La posa dei pavimenti di qu<strong>al</strong>siasi tipo o genere dovrà venire eseguita in modo che le su<strong>per</strong>fici risultino <strong>per</strong>fettamente piane ed<br />

osservando scrupolosamente le disposizioni che, di volta in volta, saranno impartite d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

I singoli elementi dovranno combaciare esattamente tra di loro, dovranno risultare <strong>per</strong>fettamente fissati <strong>al</strong> sottostrato e non dovrà<br />

verificarsi, nelle connessure di contatto di contatto, la benché minima ineguaglianza; le fessure dovranno essere pressoché invisib<strong>il</strong>i e la<br />

loro linea <strong>per</strong>fettamente diritta.<br />

I pavimenti si addentreranno <strong>per</strong> 15 mm entro l'intonaco delle pareti, che sarà tirato vertic<strong>al</strong>mente sino <strong>al</strong>l'estradosso degli stessi,<br />

evitandosi quindi ogni raccordo o guscio. L'orizzont<strong>al</strong>ità dovrà essere sempre scrupolosamente curata e controllata mediante livella; non<br />

saranno inoltre ammesse ondulazioni su<strong>per</strong>iori a 2 mm, misurate con l'apposizione a pavimento di un regolo di 2 m di lunghezza.<br />

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Tutti i pavimenti dovranno risultare di colori uniformi secondo le tinte e le qu<strong>al</strong>ità prescritte e privi di qu<strong>al</strong>unque macchia o difetto<br />

<strong>per</strong> tutta la loro estensione. Saranno quindi a carico dell'App<strong>al</strong>tatore gli oneri <strong>per</strong> la spianatura, la levigatura, la pulizia e la conservazione<br />

dei pavimenti che dovessero richiedere t<strong>al</strong>i o<strong>per</strong>azioni.<br />

E' fatto espresso divieto di disporre tavole <strong>per</strong> <strong>il</strong> passaggio di o<strong>per</strong>ai e di materi<strong>al</strong>i su pavimenti appena gettati o posati; l'App<strong>al</strong>tatore<br />

sarà tenuto a disporre efficienti sbarramenti <strong>per</strong> evitare t<strong>al</strong>e passaggio <strong>per</strong> tutto <strong>il</strong> tempo necessario <strong>al</strong>la stab<strong>il</strong>izzazione del pavimento.<br />

Resta comunque stab<strong>il</strong>ito che, ove i pavimenti risultassero in tutto o in parte danneggiati <strong>per</strong> <strong>il</strong> passaggio abusivo di <strong>per</strong>sone o <strong>per</strong> <strong>al</strong>tre cause,<br />

l'App<strong>al</strong>tatore dovrà a sua cura e spese rimuovere e successivamente ricostruire le parti danneggiate.<br />

I materi<strong>al</strong>i ed i manufatti di cui saranno composti i pavimenti dovranno essere conformi <strong>al</strong>le caratteristiche e norme già indicate nei<br />

rispettivi articoli; l'App<strong>al</strong>tatore avrà l'obbligo di presentare <strong>al</strong>la Direzione Lavori i campioni dei pavimenti prescritti, <strong>per</strong> la preventiva accettazione.<br />

Qu<strong>al</strong>ora la fornitura del materi<strong>al</strong>e di pavimentazione fosse tot<strong>al</strong>mente o parzi<strong>al</strong>mente scorporata l'App<strong>al</strong>tatore, se richiesto, avrà<br />

inoltre l'obbligo di provvedere <strong>al</strong>la relativa posa in o<strong>per</strong>a <strong>al</strong> prezzo indicato in Elenco e di eseguire <strong>il</strong> sottofondo giusto le disposizioni che<br />

saranno impartite d<strong>al</strong>la Direzione stessa; si richiamano <strong>per</strong><strong>al</strong>tro, in proposito, gli oneri riportati <strong>al</strong> punto 27.29 del Presente Capitolato.<br />

84.1 SOTTOFONDI<br />

Il piano destinato <strong>al</strong>la posa dei pavimenti di qu<strong>al</strong>unque tipo dovrà essere opportunamente spianato mediante sottofondo, in modo<br />

che la su<strong>per</strong>ficie di posa risulti regolare e par<strong>al</strong>lela a quella del pavimento da eseguire ed <strong>al</strong>la profondità necessaria, tenuto conto dello<br />

spessore degli elementi da impiegare e <strong>della</strong> quota del pavimento finito. Il sottofondo potrà essere costituito, secondo le prescrizioni <strong>della</strong><br />

Direzione Lavori, da un massetto di c<strong>al</strong>cestruzzo idraulico o cementizio norm<strong>al</strong>e od <strong>al</strong>leggerito (con inerti leggeri o cellulare), di spessore in<br />

ogni caso non inferiore a 3 cm, che dovrà essere gettato in o<strong>per</strong>a a tempo debito <strong>per</strong> essere lasciato stagionare <strong>al</strong>meno 10 giorni. Dovrà<br />

ad ogni modo essere evitata la formazione di lesioni o ricorrendo, se opportuno, <strong>al</strong>l'uso di additivi antiritiro o procedendo, nel caso di notevoli<br />

estensioni, <strong>al</strong>la creazione di idonei giunti.<br />

Prima <strong>della</strong> posa del pavimento comunque, le lesioni eventu<strong>al</strong>mente manifestatesi nel sottofondo saranno riempite e stuccate con<br />

beverone di c<strong>al</strong>ce idraulica o di cemento, secondo i casi.<br />

84.2 PAVIMENTI IN LATERIZIO<br />

84.2.1 Pavimenti di mattoni.<br />

I pavimenti con mattoni di piatto o di costa saranno formati, previa prolungata immersione del laterizio in acqua, distendendo sopra<br />

<strong>il</strong> sottofondo uno strato di m<strong>al</strong>ta idraulica grassa (tipo 6) o cementizia grassa (tipo 10), sul qu<strong>al</strong>e strato i mattoni si disporranno a f<strong>il</strong>ari<br />

par<strong>al</strong>leli, a spina di pesce, in diagon<strong>al</strong>e ect. comprimendoli affinché la m<strong>al</strong>ta rifluisca nei giunti. Le connessure dovranno essere <strong>al</strong>lineate e<br />

stuccate con cemento e la loro larghezza non dovrà su<strong>per</strong>are £ 4 mm; si provvederà quindi <strong>al</strong>la pulizia a spugna del pavimento.<br />

84.2.2 Pavimenti di pianelle.<br />

Saranno eseguiti le mod<strong>al</strong>ità gener<strong>al</strong>i di cui <strong>al</strong>le prescrizioni del precedente punto 84.2.1. A differenza <strong>per</strong>ò avranno la m<strong>al</strong>ta crivellata<br />

e la larghezza delle connessure mantenuta entro i 2 mm.<br />

84.3 PAVIMENTI DI MARMETTE E MARMETTONI<br />

84.3.1 Norme gener<strong>al</strong>i.<br />

I pavimenti in argomento saranno posati sopra un letto di m<strong>al</strong>ta cementizia grassa distesa sopra <strong>il</strong> massetto. Gli elementi saranno<br />

premuti fino a rifluimento <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta nelle connessure; queste dovranno avere larghezza non su<strong>per</strong>iore ad 1 mm e saranno stuccate con<br />

impasto molto fluido di solo cemento, tipo norm<strong>al</strong>e, bianco o colorato sullo stesso tono di colore dello strato su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e delle marmette o dei<br />

marmettoni impiegati.<br />

84.3.2 Arrotatura e levigatura.<br />

Avvenuta la presa <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta e non prima di 10 giorni d<strong>al</strong> termine <strong>della</strong> posa in o<strong>per</strong>a, i pavimenti saranno sottoposti ad una preliminare<br />

spianatura e sgrossatura mediante opportuna macchina a mole abrasive a grana grossa.<br />

Si procederà quindi <strong>al</strong>l'eliminazione del fango di risulta, <strong>al</strong> lavaggio del pavimento ed <strong>al</strong>la posa in o<strong>per</strong>a, se in previsione, degli<br />

eventu<strong>al</strong>i zoccoletti o rivestimenti delle pareti.<br />

Successivamente verranno riprese le o<strong>per</strong>azioni di sgrossatura e levigatura, con l'impiego di mole di grana sempre più fine e con<br />

eccesso di acqua, fino a concludere le o<strong>per</strong>azioni con un'azione di vera e propria lucidatura. Al termine i pavimenti, previa raccolta ed <strong>al</strong>lontanamento<br />

del fango di risulta, dovranno essere accuratamente lavati e puliti con segatura di legno e abete.<br />

84.3.3 Lucidatura a piombo.<br />

Qu<strong>al</strong>ora fosse richiesta t<strong>al</strong>e o<strong>per</strong>azione, questa sarà eseguita con apposita macchina levigatrice sulle cui mole saranno applicati<br />

esclusivamente fogli di lamina di piombo.<br />

84.4 PAVIMENTI IN PIASTRELLE CERAMICHE<br />

84.4.1 Norme gener<strong>al</strong>i.<br />

Prima di iniziare l'applicazione dello strato legante di m<strong>al</strong>ta, <strong>il</strong> piano di posa dovrà essere accuratamente pulito ed uniformemente<br />

bagnato.<br />

Sul piano così preparato verrà steso lo strato di m<strong>al</strong>ta curando che lo stesso non sia inferiore a 2 cm <strong>per</strong> i pavimenti interni ed a 4<br />

cm <strong>per</strong> i pavimenti esterni. La m<strong>al</strong>ta dovrà essere possib<strong>il</strong>mente mescolata a macchina e di consistenza t<strong>al</strong>e che nella stessa non affiori acqua<br />

in su<strong>per</strong>ficie.<br />

Sistemate sul piano di posa le fasce di livello, si stenderà lo strato di m<strong>al</strong>ta nello spessore dovuto e si procederà quindi ad apposita<br />

spianatura e levigatura con adatto rigone. La su<strong>per</strong>ficie su<strong>per</strong>iore di questo strato, una volta livellata, verrà co<strong>per</strong>ta con un sott<strong>il</strong>e strato (1<br />

mm) di cemento asciutto (spolvero: norm<strong>al</strong>e, bianco o colorato) immediatamente prima <strong>della</strong> posa delle piastrelle.<br />

Sul letto di m<strong>al</strong>ta così preparato si appoggeranno gli elementi, previa immersione degli stessi in acqua <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno due ore, esercitando<br />

una leggera pressione sugli stessi ma evitando rifluimenti di m<strong>al</strong>ta.<br />

Si procederà quindi ad una dosata bagnatura del pavimento e ad una uniforme ed energica battitura dello stesso con apposito<br />

tacco di legno, affinché le piastrelle assumano la loro posizione piana definitiva: la battitura sarà v<strong>al</strong>ida quando, sollevando una piastrella,<br />

ad essa resterà aderente una buona quantità di m<strong>al</strong>ta.<br />

Ultimata t<strong>al</strong>e o<strong>per</strong>azione si procederà <strong>al</strong>la pulizia degli elementi mediante lavaggio con telai di juta in modo da asportare ogni<br />

traccia di m<strong>al</strong>ta rifluita tra le connessure.<br />

La sig<strong>il</strong>latura dei giunti fra le singole piastrelle con boiacca (5 parti di cemento norm<strong>al</strong>e, bianco o colorato, 2 di sabbia molto fine e<br />

3 di acqua) dovrà essere effettuata quando <strong>il</strong> letto di m<strong>al</strong>ta sarà già parzi<strong>al</strong>mente indurito e cioè non prima di 12 ore, né dopo 24 ore d<strong>al</strong>la<br />

posa; <strong>per</strong> spargere la boiacca si ut<strong>il</strong>izzerà una spatola di gomma io di materi<strong>al</strong>e plastico di essendo in ogni caso vietato l'uso di spazzole<br />

met<strong>al</strong>liche.<br />

A sig<strong>il</strong>latura effettuata si procederà <strong>al</strong>la pulizia del pavimento con segatura o meglio con tela di juta o spugne di gomma, curando<br />

di asportare tutti i residui di boiacca.<br />

Successivamente, ed a sig<strong>il</strong>latura indurita, dovrà lavarsi <strong>il</strong> pavimento con acqua o, se necessario e nel caso di piastrelle non<br />

sm<strong>al</strong>tate, anche con soluzione acida (10% di acido nitrico + 90% di acqua).<br />

84.4.2 Giunti.<br />

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Secondo le prescrizioni, le o<strong>per</strong>azioni di posa delle piastrelle potranno venire effettuate a giunto unito, a giunto a<strong>per</strong>to o con giunto<br />

elastico.<br />

Con la posa a giunto unito le piastrelle dovranno venire collocate a diretto contatto tra di loro, curando che lo spazio fra gli elementi<br />

non risulti mai su<strong>per</strong>iore a 1 mm e le fughe risultino <strong>per</strong>fettamente <strong>al</strong>lineate.<br />

Con la posa a giunto a<strong>per</strong>to le piastrelle saranno spaziate di 5 - 8 mm ponendo ogni cura, con l'uso di apposite sagome (dime), od<br />

<strong>al</strong>tri dispositivi, che i giunti risultino regolari, <strong>al</strong>lineati e di larghezza uniforme.<br />

I giunti elastici (o di deformazione) potranno interessare tutta o parte <strong>della</strong> pavimentazione.<br />

In ambienti interni di su<strong>per</strong>ficie non eccessiva <strong>il</strong> giunto verrà re<strong>al</strong>izzato lasciando uno spazio di <strong>al</strong>cuni m<strong>il</strong>limetri lungo le pareti e<br />

chiudendo con idonei sig<strong>il</strong>lanti; la mascheratura avverrà con zoccoletti od <strong>al</strong>tro.<br />

In caso di pavimentazione di grandi su<strong>per</strong>fici i giunti dovranno essere previsti ogni 6 m di pavimento ed avranno larghezza di circa<br />

1 cm.<br />

Sarà opportuno evitare la coincidenza dei giunti su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i con quelli struttur<strong>al</strong>i; se questo dovesse comunque avvenire la larghezza<br />

dei primi dovrà essere <strong>al</strong>meno pari a quella dei secondi.<br />

Per pavimenti a cielo a<strong>per</strong>to, da re<strong>al</strong>izzarsi in loc<strong>al</strong>ità con condizioni climatiche particolarmente severe, le su<strong>per</strong>fici pavimentate<br />

delimitate da giunti elastici non dovranno essere su<strong>per</strong>iori ad 8 mq.<br />

84.4.3 Precauzioni e protezioni.<br />

In condizioni climatiche esas<strong>per</strong>ate dovrà poi provvedersi a riparare i pavimenti interni chiudendo le a<strong>per</strong>ture, se provviste di infissi,<br />

con fogli di plastica.<br />

In caso di pavimenti esterni, sarà vietato procedere <strong>al</strong>la posa quando la tem<strong>per</strong>atura dovesse estendersi oltre <strong>il</strong> campo compreso<br />

tra -5°C e + 35°C.<br />

A posa avvenuta i pavimenti dovranno venire protetti d<strong>al</strong> vento, dai raggi solari e d<strong>al</strong>la pioggia.<br />

Prima di sottoporre i pavimenti a pesi, o comunque a sollecitazioni di carichi ed a quelli di esercizio, dovranno trascorrere non<br />

meno di 30 giorni.<br />

84.5 PAVIMENTI IN LASTRE DI MARMO<br />

Per i pavimenti in lastre di marmo si useranno le stesse norme di cui <strong>al</strong> precedente punto 84.3. La finitura, s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione,<br />

dovrà sempre essere completa con la lucidatura a piombo.<br />

84.6 PAVIMENTI IN BATTUTO DI CEMENTO<br />

La pavimentazione sarà costituita da un doppio strato di m<strong>al</strong>ta cementizia, posta in o<strong>per</strong>a su massetto di c<strong>al</strong>cestruzzo di cemento,<br />

<strong>il</strong> cui spessore sarà prescritto in progetto, o d<strong>al</strong>la Direzione, in rapporto <strong>al</strong>la destinazione.<br />

Il primo strato di m<strong>al</strong>ta di spessore non inferiore a 15 mm sarà dosato a 500 Kg di cemento; <strong>il</strong> secondo strato, dello spessore di 5<br />

mm, sarà costituito da m<strong>al</strong>ta di solo cemento, colorata o meno, lisciata, rullata, rigata o bocciardata secondo prescrizione.<br />

Prima di stendere la m<strong>al</strong>ta la su<strong>per</strong>ficie del massetto sarà accuratamente ripulita e lavata con acqua a pressione. Si procederà<br />

quindi <strong>al</strong>la stesa dell'impasto cementizio, dello spessore prescritto, curando attraverso guide prestab<strong>il</strong>ite la <strong>per</strong>fetta regolarità <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie<br />

e l'eventu<strong>al</strong>e pendenza necessaria.<br />

M<strong>al</strong>te speci<strong>al</strong>i ed indurenti su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i saranno impiegati secondo le prescrizioni delle Ditte produttrici, previe prove di idoneità su<br />

campioni e certificazioni di laboratorio.<br />

L'esecuzione delle pavimentazioni dovrà essere sospesa <strong>per</strong> tem<strong>per</strong>ature estese oltre <strong>il</strong> campo di cui <strong>al</strong> precedente punto 84.4.3.<br />

A lavoro ultimato dovranno essere opportunamente protette fino <strong>al</strong> completo indurimento <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta, onde evitare fessurazioni o danni di<br />

qu<strong>al</strong>siasi specie.<br />

84.7 PAVIMENTI ALLA VENEZIANA<br />

Sul sottofondo previamente preparato in conglomerato cementizio ed eventu<strong>al</strong>mente, se del caso, irrigidito con rete elettros<strong>al</strong>data<br />

(Ý 4 - 5 mm e maglia 15 - 20 cm), sarà disteso uno strato di m<strong>al</strong>ta, composta di sabbia e cemento colorato misto a graniglia, nella qu<strong>al</strong>e verranno<br />

incorporate scaglie di marmo; si procederà quindi <strong>al</strong>la battitura ed <strong>al</strong>la c<strong>il</strong>indratura.<br />

Per pavimenti a disegno di diverso colore, la gettata <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta colorata sarà effettuata adottando opportuni accorgimenti <strong>per</strong>ché<br />

<strong>il</strong> disegno risulti ben delimitato, con contormi netti e senza soluzioni di continuità. Quando <strong>il</strong> disegno dovesse ottenersi mediante cubetti di<br />

marmo, questi verranno disposti sul piano di posa prima del getto di m<strong>al</strong>ta.<br />

Le qu<strong>al</strong>ità dei colori dovranno essere adatte <strong>al</strong>l'impasto, in modo da non provocarne la disgregazione; i marmi in scaglie tra 10 e<br />

25 mm, dovranno essere non gessosi ed <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e duri (gi<strong>al</strong>lo, rosso e bianco di Verona; verde, nero e rosso di Levanto; bianco venato<br />

e bardiglio di Carrara, ect.).<br />

I giunti saranno re<strong>al</strong>izzati con lamine di zinco o di ottone, dello spessore di 1 mm ed <strong>al</strong>te circa 30 mm, appoggiate di costa sul sottofondo,<br />

così da formare regolari riquadri di opportune dimensioni.<br />

A indurimento avvenuto verrà eseguita l'arrotatura a macchina con idonee mole abrasive, fino a rendere le scaglie di graniglia nettamente<br />

contornate d<strong>al</strong> cemento, quindi verrà effettuata la levigatura e, se ordinata, la lucidatura a piombo.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore dovrà comunque adottare ogni accorgimento affinché, a lavori ultimati, i pavimenti risultino privi di carie, fessurazioni,<br />

screpolature e difetti di qu<strong>al</strong>unque genere.<br />

84.8 PAVIMENTI A BOLLETTONATO<br />

Su di un sottofondo preparato come <strong>al</strong> punto precedente si distenderà uno strato di m<strong>al</strong>ta cementizia grassa di spessore minimo<br />

di 1,5 cm sul qu<strong>al</strong>e verranno posti a mano pezzami di marmo colorato di varie qu<strong>al</strong>ità, di dimensioni e forme atte <strong>al</strong>lo scopo, in assortimento<br />

previamente approvato d<strong>al</strong>la Direzione Lavori; i pezzami verranno disposti in modo da ridurre <strong>al</strong> minimo gli interspazi di cemento.<br />

Su t<strong>al</strong>e strato di marmo verrà quindi gettato un impasto di solo cemento (norm<strong>al</strong>e, bianco o colorato), abbondantemente distribuito<br />

fino a rigurgito, in modo che ciascun pezzo di marmo venga circondato da tutti i lati d<strong>al</strong>la stessa m<strong>al</strong>ta.<br />

Il pavimento sarà poi rullato ed eseguito, ad indurimento avvenuto, sottoposto <strong>al</strong>l'arrotatura, <strong>al</strong>la levigatura e, se ordinato, <strong>al</strong>la lucidatura<br />

a piombo.<br />

84.9 PAVIMENTI IN LEGNO<br />

I pavimenti in legno dovranno essere eseguiti con legno ben stagionato e prof<strong>il</strong>ato, di tinta grana uniforme.<br />

Gli elementi dovranno possedere le caratteristiche indicate <strong>al</strong> punto 43.3 del presente Capitolato; a posa ultimata dovranno presentarsi<br />

scevri di <strong>al</strong>terazioni, macchie o degradazioni in genere, causate da colle o da materi<strong>al</strong>i di pulizia.<br />

Lungo <strong>il</strong> <strong>per</strong>imetro degli ambienti dovrà essere collocato uno zoccoletto <strong>della</strong> stessa essenza del pavimento, lucidato a cera o<br />

verniciato, fissato con viti di ottone su tasselli di legno pre-murati o mediante dispositivi a scatto brevettati, accettati d<strong>al</strong>la Direzione Lavori;<br />

la distanza fra i fissaggi non dovrà essere su<strong>per</strong>iore a 70 cm, con un minimo di due fissaggi <strong>per</strong> ogni singolo tratto.<br />

Lo zoccoletto avrà <strong>al</strong>tezza non inferiore a 70 mm, spessore non inferiore a 8 mm e la parte su<strong>per</strong>iore sagomata a "becco di civetta";<br />

gli spigoli di raccordo tra due tratti ortogon<strong>al</strong>i, o comunque angolati, saranno re<strong>al</strong>izzati con taglio a "becco di flauto", si da re<strong>al</strong>izzare <strong>il</strong><br />

<strong>per</strong>fetto combaciamento tra gli stessi.<br />

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I giunti di raccordo con pavimenti di diversa natura saranno schermati con fasce in ottone, di larghezza non inferiore a 40 mm,<br />

fissate con viti di ottone su appositi tasselli a pavimento.<br />

La posa in o<strong>per</strong>a dei pavimenti si effettuerà solo dopo <strong>il</strong> completo prosciugamento del sottofondo e dovrà essere effettuata a <strong>per</strong>fetta<br />

regola d'arte, in modo da evitare difetti di orizzont<strong>al</strong>ità, discontinuità, gibbosità, rumori di cigolio ect. Gli adesivi dovranno risultare di<br />

elevata durab<strong>il</strong>ità e chimicamente inerti. La d<strong>il</strong>atazione dovrà essere assicurata con la creazione di un giunto <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>e lungo le pareti.<br />

84.10 PAVIMENTI RESILIENTI<br />

84.10.1 Sottofondo.<br />

Il sottofondo destinato <strong>al</strong>la posa dei pavimenti res<strong>il</strong>ienti dovrà essere <strong>per</strong>fettamente piano, duro, consistente ed indeformab<strong>il</strong>e,<br />

asciutto e protetto contro possib<strong>il</strong>i inf<strong>il</strong>trazioni di umidità; t<strong>al</strong>i caratteristiche inoltre dovranno essere mantenute nel tempo.<br />

Il grado di umidità del sottofondo non dovrà su<strong>per</strong>are, <strong>per</strong>ché possa venire pavimentato, <strong>il</strong> 25%; <strong>il</strong> controllo verrà effettuato in vari<br />

punti con l'igrometro elettrico.<br />

Il sottofondo dovrà inoltre essere esente da polvere, vernici, grassi, cere, ect. Per l'eliminazione di uno o più di t<strong>al</strong>i elementi, se<br />

presenti, sarà <strong>per</strong>ciò necessario ricorrere a spolverature, a lavaggi con soluzioni di acqua c<strong>al</strong>da e soda, o con soluzioni <strong>al</strong> 10% di acido cloridrico,<br />

o ad una fiamma a gas liquido; dopo t<strong>al</strong>i trattamenti <strong>il</strong> sottofondo sarà sottoposto ad energico lavaggio con sola acqua, quindi verrà<br />

lasciato asciugare <strong>per</strong> non meno di 7 giorni.<br />

Con riguardo <strong>al</strong>la composizione, <strong>il</strong> sottofondo potrà essere costituito da c<strong>al</strong>cestruzzo norm<strong>al</strong>e, da c<strong>al</strong>cestruzzo <strong>al</strong>leggerito o da un<br />

massetto asf<strong>al</strong>tico, su autorizzazione <strong>della</strong> Direzione Lavori potrà anche venire omesso, nel qu<strong>al</strong> caso <strong>il</strong> pavimento verrà applicato direttamente<br />

sulla soletta, previa particolare rifinitura <strong>della</strong> stessa eseguita non oltre 24 ore d<strong>al</strong> getto.<br />

84.10.2 Lisciatura del sottofondo.<br />

Qu<strong>al</strong>ora <strong>il</strong> sottofondo non fosse <strong>per</strong>fettamente piano, sarà necessario procedere <strong>al</strong>la regolarizzazione e lisciatura dello stesso con<br />

idoneo livellante, dato in una o più mani secondo <strong>il</strong> tipo ed <strong>il</strong> grado di rettifica da apportare.<br />

Nel caso di massetti in c<strong>al</strong>cestruzzo cementizio, la lisciatura potrà essere effettuata con cemento e sabbia (nel rapporto 1:1) purché<br />

non oltre 24 ore d<strong>al</strong> getto del massetto; negli <strong>al</strong>tri casi la lisciatura verrà effettuata con materi<strong>al</strong>i a base di gesso, materi<strong>al</strong>i a base di bitumi<br />

ovvero, in linea ottim<strong>al</strong>e, con materi<strong>al</strong>i a base di gomma natur<strong>al</strong>e o sintetica.<br />

84.10.3 Applicazioni dei materi<strong>al</strong>i res<strong>il</strong>ienti.<br />

La posa dei materi<strong>al</strong>i res<strong>il</strong>ienti, piastrelle o teli che siano, dovrà essere preceduta d<strong>al</strong>la conservazione degli stessi fuori imb<strong>al</strong>laggio,<br />

in ambiente chiuso e <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno 48 ore prima dell'applicazione, ad una tem<strong>per</strong>atura minima di 24°C.<br />

Il collocamento in o<strong>per</strong>a dovrà essere effettuato con tem<strong>per</strong>atura ambiente non inferiore a 16°C. Anche <strong>il</strong> mastice da usare <strong>per</strong><br />

l'incollaggio dovrà essere sottoposto <strong>al</strong> suddetto trattamento; <strong>per</strong>tanto nella stagione fredda si potrà posare solo in loc<strong>al</strong>i con finestre chiuse<br />

e risc<strong>al</strong>damento in funzione.<br />

Gli adesivi dovranno essere compatib<strong>il</strong>i con <strong>il</strong> materi<strong>al</strong>e da incollare, non dovranno essere attaccati o disciolti dai materi<strong>al</strong>i norm<strong>al</strong>mente<br />

usati <strong>per</strong> le pulizie e lucidature, né dovranno danneggiare le o<strong>per</strong>e già eseguite.<br />

Le piastrelle saranno sempre posizionate con posizione a piramide, partendo d<strong>al</strong> centro ed andando verso le pareti; i teli verranno<br />

posizionati a fascia intera, da parete a parete, con le giunzioni disposte par<strong>al</strong>lelamente <strong>al</strong> senso di direzione <strong>della</strong> luce, s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione.<br />

Per evitare ris<strong>al</strong>ti sulla linea da cui riprenderà la stesura del collante, bisognerà inserire a metà telo una riga met<strong>al</strong>lica; <strong>per</strong> evitare<br />

bolle, sarà invece necessario che <strong>il</strong> telo venga fatto aderire completamente con la pressione delle mani o con squadre rigide a bordi arrotondati<br />

fino <strong>al</strong>le pareti, evitando di pressarlo sui bordi o dove dovrà essere rif<strong>il</strong>ato. La su<strong>per</strong>ficie sarà quindi ripassata con c<strong>il</strong>indro met<strong>al</strong>lico.<br />

A posa ultimata i pavimenti res<strong>il</strong>ienti dovranno risultare <strong>per</strong>fettamente aderenti in ogni punto <strong>della</strong> loro su<strong>per</strong>ficie ed assolutamente piani,<br />

dovranno <strong>al</strong>tresì presentarsi privi di rigonfiamenti, bolle, distacchi, grumi, macchie e di qu<strong>al</strong>siasi <strong>al</strong>tro difetto.<br />

Se ambienti adiacenti avranno pavimenti di diversa natura o, quando anche <strong>della</strong> stessa natura, di diverso colore o disegno, in<br />

corrispondenza delle soglie delle porte saranno applicate fasce coprigiunto in ottone, così come prescritto <strong>al</strong> precedente punto 84.9.<br />

Art.85 I N T O N A C H I<br />

85.0 GENERALITÀ<br />

L'esecuzione degli intonachi sia interni che esterni, dovrà essere effettuata non prima che le m<strong>al</strong>te di <strong>al</strong>lettamento delle murature,<br />

sulle qu<strong>al</strong>i verranno applicati, abbiano fatto conveniente presa e comunque non prima di 60 giorni d<strong>al</strong>l'ultimazione delle stesse murature.<br />

L'esecuzione sarà sempre preceduta da una accurata preparazione delle su<strong>per</strong>fici. Le strutture nuove dovranno essere ripulite da<br />

eventu<strong>al</strong>i grumi di m<strong>al</strong>ta, rabboccate nelle irregolarità più s<strong>al</strong>ienti e poi abbondantemente bagnate.<br />

Per le strutture vecchie non intonacate, si dovrà procedere <strong>al</strong> distacco di tutti gli elementi non ben solid<strong>al</strong>i con la muratura, <strong>al</strong>la<br />

bonifica delle su<strong>per</strong>fici ed infine <strong>al</strong>la lavatura, in modo da garantire l'assoluta pulizia. Per le strutture già intonacate si dovrà invece procedere<br />

<strong>al</strong>la asportazione dei tratti di intonaco non ben aderenti, <strong>al</strong>la spicconatura (eseguita con la martellina) delle su<strong>per</strong>fici ed infine <strong>al</strong>la già prescritta<br />

lavatura.<br />

Non dovrà mai procedersi <strong>al</strong>l'esecuzione di intonachi, specie se interni, quando le strutture murarie non fossero sufficientemente<br />

protette dagli agenti atmosferici, e ciò sia con riguardo <strong>al</strong>l'azione delle acque piovane, sia con riferimento <strong>al</strong>le condizioni di tem<strong>per</strong>atura e di<br />

vent<strong>il</strong>azione.<br />

Gli intonachi, di qu<strong>al</strong>unque specie siano, non dovranno mai presentare peli, crepature, irregolarità negli <strong>al</strong>lineamenti e negli spigoli<br />

od <strong>al</strong>tri difetti. Le su<strong>per</strong>fici (pareti o soffitti che siano), dovranno essere <strong>per</strong>fettamente piane: saranno controllate con una riga met<strong>al</strong>lica di<br />

due metri di lunghezza e non dovranno presentare ondulazioni con scostamenti su<strong>per</strong>iori a 2 mm.<br />

L'intonaco dovrà essere eseguito, di norma, con spigoli ed angoli vivi, <strong>per</strong>fettamente diritti; eventu<strong>al</strong>i raccordi, zanche e smussi<br />

potranno essere richiesti d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, senza che questo dia luogo a diritti <strong>per</strong> compensi supplementari.<br />

Il grassello di c<strong>al</strong>ce avrà sempre una stagionatura in vasca di <strong>al</strong>meno tre mesi. Le sabbie e le pozzolane da impiegare nella preparazione<br />

delle m<strong>al</strong>te, oltre ad essere di qu<strong>al</strong>ità particolarmente scelta, dovranno essere tot<strong>al</strong>mente passanti <strong>al</strong>lo staccio 0,5 UNI 2332, s<strong>al</strong>vo<br />

diversa prescrizione.<br />

85.1 INTONACO GREZZO (ARRICCIATURA)<br />

85.1.1 Rinzaffo e sestiato.<br />

L'intonaco grezzo verrà eseguito applicando sulle murature, preparate come nelle gener<strong>al</strong>ità, un primo strato di m<strong>al</strong>ta, dello spessore<br />

di 0,5 cm circa, ottenuta con sabbia a grani piuttosto grossi, gettata con forza in modo che possa penetrare nei giunti e riempirli.<br />

Fissati quindi sulla su<strong>per</strong>ficie da intonacare <strong>al</strong>cuni punti, detti capis<strong>al</strong>di (o poste), verranno tra questi predisporre opportune fasce,<br />

dette seste (o righelle), eseguite sotto regoli di guida, ed a distanza sufficientemente ravvicinata. T<strong>al</strong>e o<strong>per</strong>azione verrà definita "sestiato".<br />

Il rinzaffo ed <strong>il</strong> sestiato dovranno essere eseguiti con m<strong>al</strong>ta di grassa comune, bastarda od idraulica <strong>per</strong> gli intonachi interni e con<br />

m<strong>al</strong>ta cementizia grassa o pozzolanica mezzana <strong>per</strong> quelli esterni.<br />

85.1.2 Traversato.<br />

Quando la m<strong>al</strong>ta del rinzaffo avrà fatto una leggera presa, si applicherà su di essa un secondo strato <strong>della</strong> corrispondente m<strong>al</strong>ta<br />

<strong>per</strong> finiture, in modo da ottenere una su<strong>per</strong>ficie piana non molto levigata; come guida ci si gioverà delle seste o righelle, in funzione di rette<br />

pagina n.62


del piano, asportando con un regolo di legno la m<strong>al</strong>ta eccedente e conguagliando nelle parti mancanti in modo da avere in definitiva un piano<br />

unico di media scabrosità (traversato).<br />

85.1.3 Arricciatura.<br />

Quando anche la m<strong>al</strong>ta del traversato avrà fatto presa, si applicherà un <strong>al</strong>tro sott<strong>il</strong>e strato <strong>della</strong> stessa m<strong>al</strong>ta, nel tipo <strong>per</strong> intonachi,<br />

che si conguaglierà con la cazzuola e con <strong>il</strong> frattazzino, stuccando ogni fessura e togliendo ogni as<strong>per</strong>ità affinché le pareti riescano <strong>per</strong><br />

quanto possib<strong>il</strong>e regolari.<br />

85.2 INTONACO COMUNE (CIVILE)<br />

Appena l'intonaco grezzo di cui <strong>al</strong> precedente punto 85.1; in particolare l'arricciatura, avrà preso consistenza, dovrà essere disteso<br />

in ulteriore strato (tonachino) <strong>della</strong> corrispondente m<strong>al</strong>ta <strong>per</strong> intonachi passata <strong>al</strong>lo staccio fino, che verrà conguagliato in modo t<strong>al</strong>e che<br />

l'intera su<strong>per</strong>ficie risulti <strong>per</strong>fettamente uniforme, piana, ovvero secondo le particolari sagome stab<strong>il</strong>ite.<br />

Lo strato di tonachino verrà di norma lavorato a fratazzo, rivestito o meno con panno di feltro, secondo prescrizione.<br />

85.3 INTONACO A STUCCO<br />

85.3.1 Intonaco a stucco semplice.<br />

Sull'intonaco grezzo di cui <strong>al</strong> precedente punto 85.1 saranno sovrapposti due strati, di cui <strong>il</strong> primo spesso 2,5 mm ed <strong>il</strong> secondo<br />

1,5 mm circa, formati rispettivamente con m<strong>al</strong>ta norm<strong>al</strong>e <strong>per</strong> stucchi e con colla di stucco.<br />

La su<strong>per</strong>ficie dovrà essere accuratamente lisciata con frattazzo di acciaio così da avere pareti <strong>per</strong>fettamente piane ed esenti da<br />

ogni minima im<strong>per</strong>fezione.<br />

Ove lo stucco dovesse colorarsi, nella m<strong>al</strong>ta verranno stem<strong>per</strong>ati i colori prescelti d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

85.3.2 Intonaco a stucco lucido.<br />

Verrà preparato con lo stesso procedimento dello stucco semplice. Spianato lo stucco, prima che esso sia asciutto si bagnerà la<br />

su<strong>per</strong>ficie con acqua in cui sia stato disciolto sapone tipo Marsiglia, quindi si comprimerà e si tirerà <strong>il</strong> lucido con ferri c<strong>al</strong>di, evitando qu<strong>al</strong>siasi<br />

macchia la qu<strong>al</strong>e sarà sempre da attribuire a cattiva esecuzione del lavoro. Terminata l'o<strong>per</strong>azione si bagnerà lo stucco con la medesima<br />

soluzione saponata, lisciandolo con un panno.<br />

85.4 INTONACO DI GESSO<br />

85.4.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Le su<strong>per</strong>fici sulle qu<strong>al</strong>i verrà applicato l'intonaco di gesso dovranno essere esenti da polveri, efflorescenze, tracce di unto e sim<strong>il</strong>i;<br />

inoltre dovranno presentare una scabrosità sufficiente a garantire l'aderenza dell'intonaco. Le stesse su<strong>per</strong>fici dovranno essere previamente<br />

bagnate, onde evitare l'assorbimento dell'acqua di impasto <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta. Qu<strong>al</strong>ora l'intonaco dovesse applicarsi a più strati, si dovrà rendere<br />

scabro lo strato precedente prima di applicare <strong>il</strong> successivo.<br />

85.4.1 Intonaco con m<strong>al</strong>ta di solo gesso.<br />

La m<strong>al</strong>ta di gesso dovrà essere preparata in recipienti di legno, acciaio zincato o di materia plastica, preventivamente lavati, in<br />

quantità sufficienti <strong>al</strong>l'immediato impiego, dovendosi applicare unicamente impasto <strong>al</strong>lo stato plastico e scartare quello che abbia fatto presa<br />

prima <strong>della</strong> posa in o<strong>per</strong>a.<br />

L'impasto sarà effettuato versando nel recipiente prima acqua e poi <strong>il</strong> gesso fino ad affioramento, mescolando quindi a giusto grado<br />

di plasticità. Sarà vietato mescolare i prodotti di una bagnata con quelli <strong>della</strong> successiva.<br />

La m<strong>al</strong>ta sarà applicata direttamente sulla muratura in quantità e con pressione sufficienti ad ottenere una buona aderenza <strong>della</strong><br />

stessa. Dopo aver steso la m<strong>al</strong>ta sulla muratura si procederà a lisciarla con la spatola met<strong>al</strong>lica <strong>per</strong> ottenere la necessaria finitura. Anche<br />

l'eventu<strong>al</strong>e rasatura sarà eseguita con impasto di solo gesso.<br />

85.4.2 Intonaco con m<strong>al</strong>ta di gesso e sabbia.<br />

Sarà formato come <strong>al</strong> punto precedente ma con m<strong>al</strong>ta i cui componenti solidi saranno costituiti da gesso e sabbia finemente vagliata,<br />

nel rapporto in peso di 1:2,5.<br />

Lo spessore reso dell'intonaco dovrà risultare in nessun punto inferiore a 10 mm. La rasatura sarà sempre eseguita con impasto<br />

di solo gesso.<br />

85.4.3 Finitura con impasto di solo gesso.<br />

Qu<strong>al</strong>ora la finitura in argomento venisse eseguita su intonaco non costituito da solo gesso, lo spessore non dovrà essere inferiore<br />

a 3 mm; l'impasto dovrà essere lisciato con idonee spatole o cazzuole met<strong>al</strong>liche.<br />

85.5 INTONACO CON INERTI ESPANSI<br />

Sarà formato con m<strong>al</strong>ta i cui componenti solidi saranno costituiti, di norma, da cemento tipo 325 (200 Kg), da c<strong>al</strong>ce idraulica natur<strong>al</strong>e<br />

in polvere (100 Kg) e da inerti espansi di granulometria medio-fine (1 mc). La preparazione <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta sarà effettuata con la preventiva<br />

miscelazione di detti componenti e la successiva aggiunta di acqua; l'eventu<strong>al</strong>e emulsionante-plastificante, in dose opportuna e d<strong>il</strong>uito in<br />

acqua, dovrà essere versato durante la miscelazione.<br />

L'intonaco, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, verrà dato in doppio strato <strong>per</strong> uno spessore complessivo di 20 - 25 mm. Ogni applicazione<br />

dovrà essere preceduta da adeguata bagnatura <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie interessata.<br />

85.6 INTONACO DECORATIVO ESTERNO<br />

85.6.0 Gener<strong>al</strong>ità - Costituzione degli strati.<br />

Con la dizione generica di intonachi decorativi si intendono tutte quelle o<strong>per</strong>e occorrenti <strong>per</strong> <strong>il</strong> completo rivestimento delle pareti<br />

esterne dei fabbricati, d<strong>al</strong>le zoccolature agli attici, gener<strong>al</strong>mente eseguite con impasti di m<strong>al</strong>te di vario tipo e sabbia o polvere di marmo,<br />

graniglie, ect. con o senza aggiunta di materie coloranti. In essi restano compresi anche gli intonachi speci<strong>al</strong>i, preconfezionati o meno in<br />

stab<strong>il</strong>imento.<br />

Tutti i detti intonachi, comunque, saranno sempre costituiti, <strong>al</strong> pari dell'intonaco civ<strong>il</strong>e di cui <strong>al</strong> precedente punto 85.2, da uno strato<br />

grezzo o corpo (rinzaffo + traversato o squadratura + arricciatura), dello spessore di 15 - 18 mm e da uno strato di finitura (rivestimento o<br />

tonachino), dello spessore di 3 - 8 mm secondo i tipi e le lavorazioni. Il rinzaffo sarà costituito, di norma, con m<strong>al</strong>ta cementizia dosata a 400<br />

- 500 Kg di cemento e sabbia s<strong>il</strong>icea a grana grossa. La squadratura e l'arricciatura verranno date con m<strong>al</strong>ta bastarda cementizia, comune<br />

od idraulica, nei tipi prescritti d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

Le m<strong>al</strong>te da impiegarsi dovranno sempre contenere un idrofugo di ottima qu<strong>al</strong>ità e di sicura efficacia, nelle proporzioni ottim<strong>al</strong>i<br />

stab<strong>il</strong>ite d<strong>al</strong>le Ditte produttrici.<br />

Per la formulazione di parti aggettanti come zoccolature, fasce, lesene, riquadri, ect., l'App<strong>al</strong>tatore avrà l'obbligo di predisporre le<br />

relative ossature durante l'esecuzione delle o<strong>per</strong>e murarie.<br />

85.6.1 Intonaco pietrificante ad imitazione di pietra tufacea.<br />

Sulla parete da intonacare verrà preliminarmente re<strong>al</strong>izzato un intonaco grezzo come <strong>al</strong> precedente punto 85.6.0 con squadratura<br />

ed arricciatura eseguite con m<strong>al</strong>ta bastarda cementizia di cui <strong>al</strong> tipo 22.<br />

Si distenderà quindi uno strato d'impasto, dello spessore non inferiore a 3 mm, preparato in cantiere con grassello, cemento bianco,<br />

sabbia dolomitica e colori particolarmente resistenti agli agenti atmosferici, o preconfezionato industri<strong>al</strong>mente nei componenti solidi e<br />

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fornito pronto in confezioni sig<strong>il</strong>late. La lavorazione prevede <strong>il</strong> tipo lamato, <strong>il</strong> tipo spruzzato o <strong>al</strong>tri tipi speci<strong>al</strong>i.<br />

Il tipo lamato potrà essere lavorato fine (spessore 5 mm ca.), medio (spessore 6 - 7 mm ca.) o grosso (spessore 7 - 8 mm ca.). La<br />

posa sarà effettuata stendendo lo strato di impasto a cazzuola, fratazzando con attrezzo di legno e dopo circa 3 - 4 ore lamando con speci<strong>al</strong>e<br />

lama, indi spazzolando con attrezzo di crine. Il tipo spruzzato sarà applicato con <strong>il</strong> mulinello spruzzatore <strong>per</strong> uno spessore reso non inferiore<br />

a 3 mm.<br />

85.6.2 Intonaco di cemento.<br />

L'intonaco di cemento verrà eseguito in conformità a quanto prescritto <strong>al</strong> punto 85.6.0 con la specifica che <strong>per</strong> gli strati successivi<br />

<strong>al</strong> rinzaffo verrà usata unicamente m<strong>al</strong>ta cementizia nei tipi <strong>per</strong> finiture e <strong>per</strong> intonachi (rispettivamente dosate a 500 e 600 Kg di cemento).<br />

L’ultimo strato di colla di m<strong>al</strong>ta fine, eventu<strong>al</strong>mente colorato, dovrà essere tirato e lisciato in <strong>per</strong>fetto piano con apposito attrezzo, o fratazzo<br />

secondo prescrizione. v<strong>al</strong>gono, <strong>per</strong> l'intonaco in argomento, le specifiche di protezione precedentemente elencate <strong>per</strong> i conglomerati; l'intonaco<br />

comunque dovrà essere mantenuto umido e protetto d<strong>al</strong>l’irradiazione solare <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno 15 giorni d<strong>al</strong>l'esecuzione.<br />

85.6.3 Intonaco di cemento e graniglia.<br />

Sarà eseguito su rinzaffo di m<strong>al</strong>ta cementizia con impasto formato da 400 - 500 Kg di cemento (norm<strong>al</strong>e, bianco o colorato), 0,8<br />

mc di sabbia particolarmente scelta e 0,4 mc di graniglia di marmo di qu<strong>al</strong>ità, dimensioni e colori che saranno indicati d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

La su<strong>per</strong>ficie a vista sarà lavorata a fasce, a bugne, a riquadri, ect., secondo i disegni, e quindi sottoposta ad uno strato dei seguenti<br />

trattamenti:<br />

a) Spazzolatura: Sarà eseguita con spazzole met<strong>al</strong>liche od a setole rigide, con un discreto getto di acqua <strong>per</strong> <strong>al</strong>lontanare <strong>il</strong> materi<strong>al</strong>e asportato<br />

e ripulire ogni zona di inerti in vista. Il <strong>per</strong>iodo di tempo in cui potrà effettuarsi <strong>il</strong> trattamento sarà compreso tra due e sei ore dopo<br />

la stesura del rivestimento ed in ogni caso, <strong>per</strong> le condizioni meteorologiche norm<strong>al</strong>i (Tem<strong>per</strong>atura compresa tra 12,8 e 18,3°C), non<br />

dovrà su<strong>per</strong>are 16 ore.<br />

b) Martellinatura: Sarà eseguita con martello pneumatico ed utens<strong>il</strong>i di vario tipo (a punta, a pettine, a testa multipla, ect.) curando con la<br />

massima attenzione l'uniformità e la regolarità <strong>della</strong> lavorazione. Particolare cautela sarà richiesta nel trattamento degli spigoli, che potranno<br />

venire ordinati lisci o lavorati a sc<strong>al</strong>pello piatto. La martellinatura dovrà essere effettuata non prima che siano trascorsi 30 giorni<br />

d<strong>al</strong>la stesura del rivestimento.<br />

c) - Sabbiatura abrasiva: Sarà effettuata con getto sotto pressione di sabbia ed aria compressa diretto sulla su<strong>per</strong>ficie da trattare tenendo<br />

l'ugello di afflusso a circa 30 cm d<strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie stessa. Il ritmo e la profondità di abrasione saranno rapportati <strong>al</strong>la tipologia degli inerti<br />

ed agli effetti decorativi da re<strong>al</strong>izzare.<br />

85.7 INTONACO PLASTICO<br />

85.7.1 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Prodotto di norma industri<strong>al</strong>mente e fornito pronto in confezioni sig<strong>il</strong>late, l'intonaco plastico sarà composto da resine sintetiche (in<br />

emulsione acquosa od in solvente), inerti, pigmenti ed additivi vari (am<strong>al</strong>gamati, stab<strong>il</strong>izzanti, fungicidi, battericidi, idrorepellenti, ect.) in rapporti<br />

t<strong>al</strong>i da re<strong>al</strong>izzare, in applicazione e nello spessore previsto, un rivestimento rispondente, in tutto od in parte (secondo quanto richiesto<br />

d<strong>al</strong>la Direzione), <strong>al</strong>le caratteristiche di prova riportate <strong>al</strong>l'Art.48.<br />

L'intonaco dovrà possedere elevati requisiti di aderenza, di resistenza e, se in applicazioni particolari od esterne, anche idrorepellenza.<br />

Il supporto o fondo sarà di norma costituito d<strong>al</strong>lo strato di tonachino, in m<strong>al</strong>ta bastarda se <strong>per</strong> esterni, <strong>per</strong>fettamente stagionato ed<br />

esente da umidità.<br />

Su t<strong>al</strong>e tonachino, e nei casi previsti d<strong>al</strong>le Ditte produttrici dell'intonaco, dovranno essere date a pennello una o più mani di appositi<br />

prodotti di preparazione.<br />

85.7.2 Mod<strong>al</strong>ità d'applicazione.<br />

L'applicazione dell'intonaco plastico dovrà essere preceduta d<strong>al</strong>la protezione, con nastri di carta autoadesiva, delle pareti da non<br />

intonacare (marmi, infissi, ect.) o predisposte <strong>per</strong> la formazione di pannellature nelle dimensioni e forme prescritte.<br />

La carta adesiva dovrà essere asportata prima dell'indurimento dell'intonaco, curando la <strong>per</strong>fetta rifinitura dei bordi.<br />

L'applicazione dell'intonaco varierà in rapporto ai tipi ed <strong>al</strong>le finiture su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i (lisce, rigate, graffiate, rustiche, spatolate, rullate,<br />

spruzzate, ect.).<br />

Di norma comunque la pasta, previo energico mescolamento in vaschetta di plastica, verrà stesa sulla parete da intonacare con <strong>il</strong><br />

frattone met<strong>al</strong>lico, d<strong>al</strong> basso verso l'<strong>al</strong>to, con uno spessore di circa 3 mm. La stesura verrà quindi regolata con <strong>il</strong> fratazzo met<strong>al</strong>lico, con movimenti<br />

vertic<strong>al</strong>i ed orizzont<strong>al</strong>i onde evitare le ondulazioni.<br />

Successivamente, con lo stesso con lo stesso fratazzo <strong>per</strong>fettamente lavato ed asciutto, si dovrà lamare la su<strong>per</strong>ficie con forza,<br />

onde comprimere i granuli ed ottenere una su<strong>per</strong>ficie uniforme e regolare.<br />

A lavoro ultimato le su<strong>per</strong>fici rivestite dovranno presentarsi del tutto conformi <strong>al</strong>le campionature previamente preparate d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore,<br />

sottoposte a prova ed accertate d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

Art.86 D E C O R A Z I O N I<br />

Per l'esecuzione delle decorazioni, sia nelle pareti interne che nei prospetti esterni, la Direzione Lavori fornirà <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, qu<strong>al</strong>ora<br />

non compresi tra i disegni di contratto o ad integrazioni degli stessi, i necessari particolari dei cornicioni, cornici, lesene, archi, fasce,<br />

aggetti, riquadrature, bugnati, bassifondi, ect., di cui lo stesso dovrà scrupolosamente attenersi mediante l’impiego di stampi, sagome, modelli,<br />

ect., predisposti a sua cura e spese e mediante pre-campionatura <strong>al</strong> vero, se richiesta.<br />

L'ossatura dei cornicioni, delle cornici e delle fasce sarà formata, sempre in costruzione, con più ordini di pietre o di mattoni, od<br />

anche in conglomerato cementizio semplice od armato, a seconda delle sporgenze e degli spessori; l'ossatura dovrà comunque essere costituita<br />

in maniera t<strong>al</strong>e che l'intonaco di rivestimento non su<strong>per</strong>i lo spessore di 25 mm.<br />

Quando nella costruzione non fossero state predisposte le ossature <strong>per</strong> le lesene, cornici, fasce, ect. e queste dovessero quindi<br />

applicarsi in aggetto, o quando fossero troppo limitate rispetto <strong>al</strong>la decorazione, o quando infine possa temersi che la parte di finitura delle<br />

decorazioni, <strong>per</strong> eccessiva sporgenza o <strong>per</strong> deficiente aderenza dell'ossatura predisposta, potesse col tempo staccarsi, si curerà di ottenere<br />

<strong>il</strong> miglior collegamento <strong>della</strong> decorazione sporgente <strong>al</strong>le pareti od <strong>al</strong>le ossature mediante adatte chiodature, tiranti, applicazione di rete met<strong>al</strong>lica,<br />

cementazioni con resine epossidiche ect.<br />

Preparate così le su<strong>per</strong>fici di supporto, si procederà <strong>al</strong>la formazione dell'abbozzo con intonaco grezzo indi si tirerà a sagoma e si<br />

rifinirà con m<strong>al</strong>ta fina ed eventu<strong>al</strong>mente, se prescritto, con colla di stucco.<br />

Nella lavorazione dei cornicioni, cornici, fasce, ect., sarà di norma vietato l'impiego del gesso; t<strong>al</strong>e divieto sarà comunque tassativo<br />

<strong>per</strong> i lavori in esterno.<br />

Art.87 R I V E S T I M E N T I<br />

87.1 GENERALITÀ<br />

I materi<strong>al</strong>i con i qu<strong>al</strong>i verranno eseguiti i rivestimenti dovranno possedere i requisiti prescritti nel presente Capitolato (art.46, <strong>per</strong> i<br />

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più comuni) o nell'<strong><strong>al</strong>legato</strong> Elenco Prezzi o più gener<strong>al</strong>mente richiesti d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

Quando i materi<strong>al</strong>i non fossero direttamente forniti d<strong>al</strong>l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante, l'App<strong>al</strong>tatore dovrà presentare <strong>al</strong>l'approvazione<br />

<strong>della</strong> Direzione i campioni degli stessi e dovrà sempre approntare una campionatura in o<strong>per</strong>a; solo dopo l'approvazione di questa sarà<br />

consentito dare inizio ai lavori di rivestimento od <strong>al</strong>la posa degli elementi decorativi.<br />

L'esecuzione di un rivestimento dovrà possedere tutti i requisiti necessari <strong>per</strong> garantire l'aderenza <strong>al</strong>le strutture di un supporto e<br />

<strong>per</strong> assicurare l'effetto funzion<strong>al</strong>e ed estetico dell'o<strong>per</strong>a di finitura stessa. Gli elementi del rivestimento dovranno combaciare <strong>per</strong>fettamente<br />

tra loro e le linee dei giunti, debitamente stuccate con cemento bianco o diversamente colorato, dovranno risultare, a lavoro ultimato, <strong>per</strong>fettamente<br />

<strong>al</strong>lineate nelle due direzioni.<br />

La <strong>per</strong>fetta esecuzione delle su<strong>per</strong>fici dovrà essere controllata con un regolo rigorosamente rett<strong>il</strong>ineo che dovrà combaciare con <strong>il</strong><br />

rivestimento in qu<strong>al</strong>unque posizione. I contorni degli apparecchi sanitari, rubinetterie, mensole, ect., dovranno essere disposti con elementi<br />

appositamente tagliati e predisposti a regola d'arte, senza incrinature né stuccature.<br />

A lavoro ultimato i rivestimenti dovranno essere convenientemente lavati e puliti.<br />

87.2 MODALITÀ DI ESECUZIONE<br />

87.2.1 Rivestimenti in piastrelle e listelli ceramici.<br />

Dovrà distinguersi <strong>il</strong> caso che t<strong>al</strong>i rivestimenti siano re<strong>al</strong>izzati su struttura in c<strong>al</strong>cestruzzo (a blocchi o armato), in laterizio (pieno o<br />

forato) od in pietra natur<strong>al</strong>e, ovvero che siano re<strong>al</strong>izzati su strutture o finimenti in gesso, plastica, met<strong>al</strong>lo, pannelli di fibra, legno, ect.<br />

Sulle strutture murarie lo strato legante sarà in genere costituito da una m<strong>al</strong>ta di rinzaffo (o intonaco grezzo di fondo), che potrà<br />

essere una m<strong>al</strong>ta idraulica bastarda o una m<strong>al</strong>ta grassa cementizia, e da una m<strong>al</strong>ta di posa che sarà di norma una m<strong>al</strong>ta cementizia dosata<br />

a non meno di 400 Kg di cemento <strong>per</strong> metro cubo di sabbia (Ý < 3 mm).<br />

I materi<strong>al</strong>i con supporto poroso (assorbimento d'acqua > 2%), dovranno essere pre-immersi in acqua <strong>per</strong> non meno di due ore,<br />

<strong>per</strong> gli <strong>al</strong>tri sarà sufficiente un'immersione meno prolungata.<br />

Prima di iniziare le o<strong>per</strong>azioni di posa si dovrà pulire accuratamente la parete e bagnarla uniformemente; si darà inizio quindi<br />

<strong>al</strong>l'esecuzione del rinzaffo, gettando la m<strong>al</strong>ta con la cazzuola <strong>per</strong> uno spessore di 0,5 - 1 cm.<br />

Non appena t<strong>al</strong>e m<strong>al</strong>ta avrà fatto presa si procederà, se occorre, ad una seconda bagnatura e quindi <strong>al</strong>l'applicazione delle singole<br />

piastrelle o listelli, dopo averli caricati nel retro con circa 1 cm di m<strong>al</strong>ta di posa; l'o<strong>per</strong>azione andrà iniziata d<strong>al</strong> pavimento, se questo non è<br />

ben livellato, da un listello di legno poggiato sullo stesso, messo in orizzont<strong>al</strong>e e che sostituirà provvisoriamente la prima f<strong>il</strong>a di piastrelle.<br />

Per i rivestimenti interni, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, <strong>il</strong> tipo di posa sarà a giunto unito. I giunti saranno stuccati non prima di 12 ore<br />

e, di norma, dopo 24 ore d<strong>al</strong>l'ultimazione <strong>della</strong> posa. Pulito <strong>il</strong> rivestimento e bagnatolo abbondantemente, si stenderà la boiacca di cemento<br />

(bianco o colorato), quindi, quando ancora la stessa è fresca, se ne elimineranno i residui con stracci o trucioli di legno.<br />

Particolare attenzione dovrà porsi <strong>al</strong>le dimensioni <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie da rivestire onde evitare, <strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e, frazionamento di<br />

elementi ai punti termin<strong>al</strong>i (porte, finestre, spigoli, ect.). Le piastrelle saranno poste in o<strong>per</strong>a con i relativi "becchi di civetta" nei tipi previsti<br />

d<strong>al</strong>la UNI 6776-70.<br />

Per i rivestimenti esterni, effettuate le o<strong>per</strong>azioni di rinzaffo come in precedenza descritto, si procederà <strong>al</strong>la posa delle piastrelle o<br />

dei listelli caricandole abbondantemente di m<strong>al</strong>ta di dorso, quindi curando l'applicazione <strong>della</strong> prima f<strong>il</strong>a in <strong>per</strong>fetta linea orizzont<strong>al</strong>e.<br />

Per la posa a giunto a<strong>per</strong>to sarà impiegato un righello distanziatore a sezione quadra (lato 8 -10 mm), riferendo i giunti orizzont<strong>al</strong>i<br />

e vertic<strong>al</strong>i con un ferro a sezione circolare e curando di non lasciare soluzioni di continuità nella m<strong>al</strong>ta. Si pulirà quindi con uno strofinaccio e<br />

quando la m<strong>al</strong>ta avrà fatto presa si laverà la parete con un getto d'acqua.<br />

Nel caso di piastrelle sm<strong>al</strong>tate o vetrinate eventu<strong>al</strong>i soluzioni acide di pulizia potranno essere usate solo se consentito.<br />

Su pareti in gesso la posa delle piastrelle sarà effettuata con cementi adesivi (dry-set mortars o ciment colle) composti da cemento,<br />

sabbia e resine idroretentive, previa im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione delle stesse pareti.<br />

Sugli <strong>al</strong>tri tipi si supporto verranno di norma impiegati adesivi organici (resine polivin<strong>il</strong>iche od acr<strong>il</strong>iche con idonei plastificanti e<br />

stab<strong>il</strong>izzanti, gomme antiossidanti, resine epossidiche, fenoliche, poliesteri, furaniche, ect.) con le mod<strong>al</strong>ità ed i limiti prescritti d<strong>al</strong>le Ditte<br />

produttrici.<br />

87.2.2 Rivestimenti a mosaico.<br />

Saranno formati con tesserine di grès ceramico fine o di pasta vetrosa poste su sottofondo di intonaco grezzo (arricciatura) in<br />

m<strong>al</strong>ta idraulica bastarda o cementizia.<br />

I pannelli o teli di mosaico, supportati con carta, saranno applicati con m<strong>al</strong>ta fluida di cemento bianco o colorato, data in leggero<br />

spessore sull'arricciatura previa bagnatura <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie.<br />

Ad applicazione avvenuta si batteranno le tesserine con fratazzino, onde provocare <strong>il</strong> rifluimento <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta nelle giunzioni, quindi<br />

man mano che avrà inizio la presa verrà asportata la carta su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e continuando l'o<strong>per</strong>azione di battitura onde assestare i giunti ed uniformare<br />

le connessure; infine si procederà <strong>al</strong>la pulizia <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie.<br />

Nella posa in o<strong>per</strong>a dei rivestimenti in mosaico particolare attenzione dovrà essere posta nella esecuzione degli spigoli, che dovranno<br />

risultare assolutamente diritti, con piani a <strong>per</strong>fetto squadro, e nell'esecuzione dei raccordi vari.<br />

87.2.3 Rivestimenti res<strong>il</strong>ienti.<br />

Saranno posti in o<strong>per</strong>a mediante idonei adesivi su pareti <strong>per</strong>fettamente asciutte, compatte, protette contro possib<strong>il</strong>i inf<strong>il</strong>trazioni di<br />

acqua o di umidità e tirate a gesso duro.<br />

Prima dell'applicazione le pareti, dovranno essere pulite a fondo e sottoposte a scartavetratura <strong>per</strong> l'eliminazione di ogni ancorché<br />

piccola as<strong>per</strong>ità. A lavoro ultimato i rivestimenti dovranno risultare <strong>per</strong>fettamente aderenti e distesi, senza as<strong>per</strong>ità, bolle o giunti orizzont<strong>al</strong>i,<br />

con le giunzioni ben accostate ed esattamente vertic<strong>al</strong>i.<br />

87.2.4 Rivestimenti in lastre di marmo e pietra.<br />

Le lastre di marmo dovranno essere fissate a parete mediante zanche ed arpioni di rame o di acciaio inossidab<strong>il</strong>e e tenute staccate<br />

d<strong>al</strong>la parete stessa di <strong>al</strong>meno 1,5 cm; successivamente nell'intercapedine tra lastra e parete sarà eseguita, previa bagnatura, l'imbottitura,<br />

cioè una colata di m<strong>al</strong>ta idraulica o bastarda cementizia secondo di casi.<br />

Le mastre avranno spessore minimo di 2 cm <strong>per</strong> i rivestimenti interni, 3 cm <strong>per</strong> quelli esterni e, s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, saranno<br />

lucidate a piombo su tutte le facce a vista. Le connessure dovranno presentare un <strong>per</strong>fetto combaciamento (s<strong>al</strong>vo i giunti a sovrapposizione<br />

a stra<strong>della</strong>) con larghezza massima di 1 mm ed assoluta rett<strong>il</strong>ineità. La stuccatura dovrà eseguirsi con cemento in polvere.<br />

Per i rivestimenti in lastre di pietra varranno in gener<strong>al</strong>e le stesse norme, s<strong>al</strong>vo la definizione degli spessori e delle connessure,<br />

variab<strong>il</strong>i secondo la qu<strong>al</strong>ità <strong>della</strong> pietra ed <strong>il</strong> tipo di lavorazione. Per gli elementi di sc<strong>al</strong>a (gradini, soglie, pianerottoli, parapetti) l'App<strong>al</strong>tatore<br />

dovrà precostituire l'apparecchiatura ben precisa e presentare <strong>al</strong>la Direzione Lavori i relativi campioni <strong>per</strong> <strong>il</strong> giudizio sulla qu<strong>al</strong>ità del materi<strong>al</strong>e<br />

e sul tipo di lavorazione.<br />

Particolare precisione dovrà essere re<strong>al</strong>izzata nell'esecuzione delle strutture di supporto (rampe, gradini, innesti, ect.) sicché la<br />

collazione avvenga senza necessità di tagli ed aggiustamenti e nel rispetto dei particolari di progetto.<br />

A lavoro ultimato, gradini e ripiani dovranno essere protetti con gesso o con tavolato da togliere solo quando disposto d<strong>al</strong>la Direzione<br />

Lavori.<br />

87.2.5 Rivestimenti resino-plastici.<br />

Saranno applicati su intonachi <strong>per</strong>fettamente rifiniti a tonachino (in m<strong>al</strong>ta comune <strong>per</strong> gli interni, bastarda o cementizia <strong>per</strong> gli e-<br />

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sterni), dovutamente stagionati ed esenti da umidità.<br />

A seconda <strong>della</strong> qu<strong>al</strong>ità dei fondi, l'applicazione sarà proceduta o meno da una mano di preparazione (pigmentata o meno) data a<br />

pennello; ciò sarà particolarmente indicato su fondi vecchi, <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i sarà necessario asportare con mezzi meccanici o manu<strong>al</strong>i le vecchie<br />

pitture, spazzolate bene e stuccate con m<strong>al</strong>ta cementizia.<br />

A seconda poi dei tipi, l'applicazione potrà esser fatta in unico strato od in doppio strato. Le mod<strong>al</strong>ità di messa in o<strong>per</strong>a verieranno<br />

comunque in rapporto <strong>al</strong>le caratteristiche dei rivestimenti, nonché degli impieghi e degli effetti estetici da ottenere.<br />

I rivestimenti rullati saranno di norma dati a pennello, in strato abbondante e <strong>per</strong>fettamente coprente; la rullatura sarà effettuata<br />

con rullo di gomma, passato sulla su<strong>per</strong>ficie appena rico<strong>per</strong>ta in senso vertic<strong>al</strong>e ed orizzont<strong>al</strong>e.<br />

I rivestimenti graffiati, caricati con quarzi di particolare curva granulometrica, saranno di norma applicati con fratazzo di acciaio<br />

(con l'aus<strong>il</strong>io del frattone di raccolta); la su<strong>per</strong>ficie verrà quindi subiti lamata con fratazzo di plastica, mosso in senso vertic<strong>al</strong>e, orizzont<strong>al</strong>e o<br />

circolare.<br />

I rivestimenti spruzzati saranno applicati a spruzzo su mano di fondo a pennello; l'ulteriore lavorazione con fratazzino di plastica<br />

darà luogo, in rapporto <strong>al</strong>le formulazioni del rivestimento, <strong>al</strong>l'effetto di finitura definito "damascato".<br />

Con riguardo <strong>al</strong>le mod<strong>al</strong>ità di posa ed <strong>al</strong>le lavorazioni dovranno comunque essere osservate le prescrizioni delle Ditte fornitrici del<br />

rivestimento prescelto, prescrizioni <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i l'App<strong>al</strong>tatore dovrà scrupolosamente attenersi. Per <strong>il</strong> resto si rimanda a quanto riportato sull'argomento<br />

<strong>al</strong> precedente punto 85.7.<br />

87.2.6 Rivestimenti vari e speci<strong>al</strong>i.<br />

Per i rivestimenti speci<strong>al</strong>i (legno, crist<strong>al</strong>lo, acciaio, <strong>al</strong>luminio, plastica, gomma, pannellature, ect.), <strong>il</strong> progetto o la Direzione Lavori<br />

definiranno caso <strong>per</strong> caso le prescrizioni relative, imposte e d<strong>al</strong>la funzion<strong>al</strong>ità e dagli effetti decorativi da ottenere.<br />

A carico graverà ogni onere diretto ed accessorio <strong>per</strong> l'esecuzione del lavoro.<br />

Art.88 INFISSI IN LEGNO<br />

88.0 GENERALITÀ<br />

88.0.1 Requisiti di prestazione - Materi<strong>al</strong>i.<br />

Tutti gli infissi dovranno essere eseguiti nel <strong>per</strong>fetto rispetto degli esecutivi di progetto, nonché degli elementi grafici di insieme e<br />

di dettaglio e delle indicazioni che potrà fornire la Direzione Lavori o, qu<strong>al</strong>ora questa non dovesse provvedervi, nel rispetto dei particolari<br />

costruttivi che lo stesso app<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a predisporre, in modo che risultino chiaramente definite le caratteristiche di struttura e di<br />

funzionamento.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore, comunque, rimane <strong>al</strong>tresì obbligato <strong>al</strong> rispetto dei requisiti minimi di prestazione prescritti d<strong>al</strong> presente Capitolato;<br />

<strong>per</strong>tanto, qu<strong>al</strong>ora i disegni di progetto non consentissero nella traduzione esecutiva <strong>il</strong> raggiungimento di t<strong>al</strong>i requisiti, l'App<strong>al</strong>tatore dovrà apportarvi<br />

le opportune varianti rimanendo svincolato di t<strong>al</strong>e onere solo su precisa disposizione scritta <strong>della</strong> Direzione Lavori od autorizzazione<br />

tempestivamente richiesta d<strong>al</strong>lo stesso. In caso contrario, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto <strong>al</strong> rispetto delle caratteristiche minime imposte in questa<br />

sede, anche in difformità <strong>al</strong> progetto o ad <strong>al</strong>tre prescrizioni di contratto.<br />

I legnami; i paniforti, i compensati, etc., da impiegare nella costruzione degli infissi dovranno rispondere <strong>al</strong>le caratteristiche precedentemente<br />

riportate <strong>al</strong>l'art.43. Il legname dovrà essere <strong>per</strong>fettamente lavorato e pi<strong>al</strong>lato e risultare, dopo di ciò, dello spessore richiesto,<br />

intendendosi che le dimensioni e gli spessori dei disegni sono fissati <strong>per</strong> lavoro ultimato e non saranno tollerate, a t<strong>al</strong>e riguardo, eccezioni di<br />

sorta; l'App<strong>al</strong>tatore dovrà quindi provvedere legname di spessore su<strong>per</strong>iore a quello richiesto <strong>per</strong> <strong>il</strong> lavoro finito.<br />

Le su<strong>per</strong>fici dovranno essere piane e lisciate con carte abrasive finissime, così da non richiedere <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>azioni di finitura particolari<br />

rasature. Gli spigoli, ove non diversamente prescritto saranno leggermente arrotondati.<br />

88.0.2 Protezione del legno.<br />

Qu<strong>al</strong>ora richiesto d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, ed in tutti i casi <strong>per</strong> gli infissi ed i manufatti in genere da posizionare in ambienti umidi od<br />

a contatto con l'esterno (parapetti, rivestimenti, etc.), i legnami dovranno essere protetti contro l'azione degli insetti xylofagi (tarlo, capricorno,<br />

termiti) e contro i funghi parassiti <strong>della</strong> muffa, del marcimento e <strong>della</strong> putredine mediante un accurato trattamento con idonei prodotti di<br />

protezione.<br />

Il legname dovrà essere impregnato quando tutte le lavorazioni di sagomatura siano già state ultimate. I liquidi <strong>per</strong> <strong>il</strong> trattamento<br />

saranno di norma costituiti da soluzioni in solventi organici di sostanze antisettiche, non dovranno causare rigonfiamenti nel legno né <strong>al</strong>terarne<br />

<strong>il</strong> colore ed inoltre non dovranno emanare cattivi odori né impedire o rendere difficoltose le o<strong>per</strong>azioni di verniciatura.<br />

88.0.3 Montanti e traverse - Unione degli elementi.<br />

I montanti dovranno essere continui <strong>per</strong> tutta l'<strong>al</strong>tezza del serramento; le traverse, anch'esse di un sol pezzo, dovranno essere<br />

c<strong>al</strong>ettate a tenone e mortasa e fissate con cavicchi di legno duro. Il tenone e la mortasa <strong>per</strong> gli incastri a maschio e femmina dovranno attraversare<br />

d<strong>al</strong>l'una <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tra parte i pezzi in cui verranno c<strong>al</strong>ettati e le linguette avranno spessore pari ad 1/3 <strong>della</strong> dimensione del legno e<br />

gioco con la mortasa non su<strong>per</strong>iore a 0,2 mm.<br />

L'unione sarà re<strong>al</strong>izzata mediante incollatura con adesivi insaponificab<strong>il</strong>i, essendo vietata ogni unione con chiodi, viti od <strong>al</strong>tri elementi<br />

met<strong>al</strong>lici.<br />

88.0.4 Specchiature - Pannelli.<br />

Nei lavori a specchiatura, gli incastri nei telai <strong>per</strong> inst<strong>al</strong>lazione dei pannelli dovranno essere inferiori a 15 mm; i pannelli dovranno<br />

avere dimensioni di <strong>al</strong>meno 12 mm (<strong>per</strong> parte) oltre <strong>al</strong>la luce netta <strong>della</strong> specchiatura <strong>per</strong> modo che fra l'estremità del pannello (o <strong>della</strong> linguetta)<br />

ed <strong>il</strong> fondo <strong>della</strong> scan<strong>al</strong>atura rimanga un gioco di 2 - 3 mm onde <strong>per</strong>mettere la libera d<strong>il</strong>atazione del pannello.<br />

Nei pannelli a su<strong>per</strong>ficie liscia o <strong>per</strong>linata le tavole di legno saranno connesse a dente e can<strong>al</strong>e ed incollate, oppure a can<strong>al</strong>e, unite<br />

con apposita linguetta di legno duro incollata a tutta lunghezza.<br />

88.0.5 Verniciatura e posa in o<strong>per</strong>a dei vetri.<br />

Gli infissi dovranno essere dati ultimati completi di verniciatura e di vetratura. Per t<strong>al</strong>i categorie di lavori si rimanda, comunque,<br />

qu<strong>al</strong>ora non facenti parte di o<strong>per</strong>e scorporate, <strong>al</strong>le disposizioni e prescrizioni particolarmente riportate agli artt.91 e 95 del presente Capitolato.<br />

88.0.6 Senso di chiusura dei battenti - Norm<strong>al</strong>izzazione.<br />

Le designazioni simboliche del senso di chiusura dei battenti di porte, finestre, ante e <strong>per</strong>siane e delle facce dei battenti, in relazione<br />

<strong>al</strong> loro senso di manovra, saranno adottate in conformità <strong>al</strong>la proposta ISO-TC 59.<br />

Per quanto riguarda la norm<strong>al</strong>izzazione, dovranno essere rispettate le prescrizioni ed adottati gli spessori e le dimensioni riportate<br />

nelle tabelle UNI, sempre che non siano in contrasto con i dati di progetto o con le disposizioni contrattu<strong>al</strong>i. In quest'ultimo caso competerà<br />

<strong>al</strong>la Direzione Lavori ogni decisione circa l'opportunità dell'uniformazione, restando comunque l'App<strong>al</strong>tatore obbligato <strong>al</strong>la accettazione di t<strong>al</strong>i<br />

modifiche.<br />

88.0.7 Colle.<br />

Qu<strong>al</strong>unque adesivo venga ado<strong>per</strong>ato <strong>per</strong> l'incollaggio delle varie parti degli infissi, questo dovrà essere del tipo insaponificab<strong>il</strong>e,<br />

cioè dovrà possedere un numero di saponificazione non su<strong>per</strong>iore a 2.<br />

88.0.8 Campionatura - Esami, prove e controlli.<br />

Per ogni tipo di infisso dovrà essere sottoposto <strong>al</strong>la Direzione Lavori, ancor prima che venga effettuata la fornitura, un apposito<br />

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campione, completo di tutti gli elementi componenti e <strong>della</strong> ferramenta di manovra.<br />

Accettata la campionatura da parte <strong>della</strong> Direzione Lavori, verrà redatto apposito verb<strong>al</strong>e, quindi i campioni verranno depositati<br />

come manufatti di confronto e saranno posti in o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> ultimi, quando tutti gli <strong>al</strong>tri infissi saranno stati presentati ed accettati.<br />

Tutta la fornitura degli infissi dovrà essere comunque sottoposta <strong>al</strong> preventivo esame <strong>della</strong> Direzione Lavori; t<strong>al</strong>e esame potrà essere<br />

esteso anche <strong>al</strong>le varie fasi di lavorazione e <strong>per</strong>tanto l'App<strong>al</strong>tatore dovrà informare tempestivamente la stessa Direzione sia sulle epoche<br />

delle lavorazioni, sia sugli stab<strong>il</strong>imenti di produzione. Si richiama in proposito quanto in precedenza stab<strong>il</strong>ito ai punti 27.26, 27.3 e 35.1.<br />

La Direzione avrà <strong>il</strong> diritto di controllare i materi<strong>al</strong>i in lavorazione e la lavorazione stessa presso i detti stab<strong>il</strong>imenti e ciò quand'anche gli<br />

stessi non fossero di proprietà dell'App<strong>al</strong>tatore.<br />

La Direzione avrà <strong>al</strong>tresì la facoltà di ordinare, a cura e spese dello stesso, l'esecuzione di saggi, an<strong>al</strong>isi e prove presso gli istituti<br />

speci<strong>al</strong>izzati e ciò sia sui materi<strong>al</strong>i, sia sui manufatti e relativi accessori; potrà ancora ordinare modifiche <strong>al</strong>le tecnologie di lavorazione, qu<strong>al</strong>ora<br />

dovesse ritenere ciò necessario <strong>al</strong> fine di garantire <strong>il</strong> rispetto delle prescrizioni contrattu<strong>al</strong>i.<br />

Per l'esecuzione delle prove e dei controlli l'App<strong>al</strong>tatore dovrà mettere a disposizione, a proprie spese, un infisso completo in soprannumero<br />

<strong>per</strong> ogni tipo di infisso adottato la cui quantità sia su<strong>per</strong>iore a 20. Qu<strong>al</strong>ora <strong>il</strong> numero di infissi ugu<strong>al</strong>i dovesse essere su<strong>per</strong>iore a<br />

100, la fornitura gratuita in soprannumero sarà di un infisso <strong>per</strong> ogni lotto di 100 o frazione, <strong>per</strong> frazione su<strong>per</strong>iore a 50/100.<br />

Resta comunque inteso che l'accettazione da parte <strong>della</strong> Direzione Lavori <strong>della</strong> completa fornitura degli infissi non pregiudica in<br />

<strong>al</strong>cun modo i diritti che l'Amministrazione si riserva in sede di collaudo definitivo. Gli infissi che invece non avessero i richiesti requisiti di<br />

costruzione e di qu<strong>al</strong>ità, saranno d<strong>al</strong>la stessa Direzione rifiutati e dovranno essere immediatamente <strong>al</strong>lontanati d<strong>al</strong> cantiere <strong>per</strong> essere modificati<br />

o, se necessario, sostituiti.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore rimane in ogni caso unico responsab<strong>il</strong>e sia <strong>della</strong> <strong>per</strong>fetta rispondenza <strong>della</strong> fornitura <strong>al</strong>le caratteristiche prescritte,<br />

sia del <strong>per</strong>fetto funzionamento a collocazione avvenuta obbligandosi, in difetto, <strong>al</strong>l'immediata dismissione e sostituzione degli infissi non rispondenti<br />

ai requisiti prescritti (o soggetti a degradazioni o affetti da vizi di funzionamento) ed <strong>al</strong> ripristino di quanto in conseguenza manomesso.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore rimane infine obbligato <strong>al</strong>la rimozione, con successiva ricollocazione e conseguenti ripristini, degli infissi che, in sede<br />

di collaudo, <strong>il</strong> collaudatore ritenesse di sottoporre a prove e verifiche.<br />

88.0.9 Obblighi dell'App<strong>al</strong>tatore in caso di scorporo.<br />

Nel caso che la fornitura degli infissi fosse parzi<strong>al</strong>mente o tot<strong>al</strong>mente scorporata l'App<strong>al</strong>tatore, a norma di quanto prescritto <strong>al</strong> punto<br />

27.29 del presente Capitolato, sarà tenuto <strong>al</strong> ricevimento in cantiere, <strong>al</strong>l'immagazzinamento, <strong>al</strong>la sistemazione e custodia di t<strong>al</strong>i manufatti<br />

fino <strong>al</strong> momento <strong>della</strong> collocazione in o<strong>per</strong>a e risponderà dell'integrità degli stessi; l'App<strong>al</strong>tatore dovrà <strong>per</strong>tanto sottoporre gli infissi, <strong>al</strong>l'atto<br />

del ricevimento, ad accurato controllo, segn<strong>al</strong>ando tempestivamente <strong>al</strong>la Direzione Lavori eventu<strong>al</strong>i difetti, guasti o rotture, <strong>per</strong> i provvedimenti<br />

di competenza <strong>della</strong> stessa.<br />

La Ditta fornitrice degli infissi scorporati sarà tenuta a prestare a propria cura e spese, la necessaria assistenza tecnica <strong>al</strong> montaggio<br />

che verrà eseguito d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore; sarà tenuta <strong>al</strong>tresì <strong>al</strong>l'eliminazione dei difetti che venissero riscontrati in sede di posa in o<strong>per</strong>a e,<br />

se del caso, <strong>al</strong>la completa sostituzione degli infissi.<br />

88.0.10 Oneri relativi <strong>al</strong>la posa in o<strong>per</strong>a - Prescrizioni varie.<br />

Tutti gli infissi in legno, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, dovranno essere fissati <strong>al</strong>le strutture di sostegno mediante controtelai, debitamente<br />

murati con zanche di acciaio e posti in o<strong>per</strong>a anticipatamente, a murature rustiche ed a richiesta <strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

Nell'esecuzione <strong>della</strong> posa in o<strong>per</strong>a le zanche dovranno essere murate a cemento se cadenti entro strutture murarie e con piombo<br />

fuso battuto a mazzuolo se cadenti entro pietre, marmi o sim<strong>il</strong>i.<br />

Tanto durante la loro giacenza, quanto durante <strong>il</strong> loro trasporto, sollevamento e collocamento in sito, l'App<strong>al</strong>tatore dovrà curare<br />

che gli infissi non abbiano a subire <strong>al</strong>cun guasto o lordura, proteggendoli convenientemente da urti, c<strong>al</strong>ce, vernici, etc. e ciò con particolare<br />

cautela <strong>per</strong> gli spigoli.<br />

Saranno comunque a carico dell'App<strong>al</strong>tatore ogni onere ed o<strong>per</strong>a princip<strong>al</strong>e, complementare od accessoria <strong>per</strong> dare gli infissi<br />

completamente finiti e funzionanti e le o<strong>per</strong>e connesse <strong>per</strong>fettamente rifinite.<br />

Nella posa in o<strong>per</strong>a sono <strong>per</strong>ciò compresi tutti gli oneri relativi <strong>al</strong> trasporto, <strong>al</strong>l'immagazzinamento ed <strong>al</strong> sollevamento fino <strong>al</strong> posto<br />

di posa; ogni o<strong>per</strong>a provvision<strong>al</strong>e e di protezione; ogni lavorazione nelle murature, nelle pietre e nei marmi qu<strong>al</strong>i spicconature, sc<strong>al</strong>pellamenti,<br />

tagli, forature, impiobature, im<strong>per</strong>niazioni, etc.; le ferramenta accessorie a muro qu<strong>al</strong>i meccanismi di comando e di dispositivi di fermo;<br />

ogni conseguente lavoro di ripristino, qu<strong>al</strong>i rincocciature, stuccature, riprese in genere; ogni impiego di mano d'o<strong>per</strong>a, anche speci<strong>al</strong>izzata; i<br />

lavori di verniciatura e di vetrazione ed infine la registrazione e l'eliminazione di qu<strong>al</strong>siasi im<strong>per</strong>fezione venisse riscontrata, anche ad avvenuta<br />

collocazione e fino <strong>al</strong> momento del collaudo.<br />

88.1 ELEMENTI COSTRUTTIVI - PRESCRIZIONI VARIE E DIMENSIONAMENTO<br />

88.1.1 Controtelai.<br />

Saranno costituiti da tavole rustiche, di spessore non inferiore a 25 mm e di larghezza pari a quella del telaio maestro dell'infisso;<br />

inoltre, se prescritto, avranno la parte contro muratura sagomata ad U, <strong>per</strong> una profondità non su<strong>per</strong>iore ad 1/5 dello spessore del controtelaio<br />

e non inferiore a 5 mm e <strong>per</strong> una lunghezza pari <strong>al</strong> rustico <strong>della</strong> muratura (<strong>per</strong> pareti in foglio).<br />

I controtelai saranno posti in o<strong>per</strong>a anticipatamente, <strong>al</strong> rustico delle murature, saranno arpionati a queste con un numero adeguato<br />

di staffe ad U in acciaio zincato, incassate nel controtelaio stesso, e saranno dimensionati in modo da determinare, con <strong>il</strong> telaio maestro,<br />

un gioco massimo di 10 mm.<br />

88.1.2 Telai maestri (telaroni).<br />

Saranno re<strong>al</strong>izzati con le specie legnose prescritte in progetto ed in ogni caso con legnami di qu<strong>al</strong>ità forte e resistente.<br />

Nei tipi a cassettone avranno larghezza corrispondente a quella <strong>della</strong> struttura sulla qu<strong>al</strong>e verranno applicati e spessore non inferiore<br />

a 45 mm; lo spessore degli <strong>al</strong>tri elementi sarà t<strong>al</strong>e che, ad intonaco finito, <strong>il</strong> piano del paramento coincida, s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione,<br />

con <strong>il</strong> piano del ritto del telaio.<br />

Nei tipi a mazzetta avranno dimensioni non inferiori a 45x65 mm se riferiti a finestre od a porte b<strong>al</strong>cone e spessore non inferiore a<br />

45 mm se riferiti a porte.<br />

I prof<strong>il</strong>i presenteranno <strong>al</strong>meno due battute (a gola <strong>per</strong> i ritti, a risega <strong>per</strong> le traverse) nel caso di infissi esterni ed <strong>al</strong>meno una battuta<br />

<strong>per</strong> quelli interni.<br />

Le traverse inferiori dei telai maestri a mazzetta <strong>per</strong> finestre avranno <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o scan<strong>al</strong>ato inferiormente onde innestarsi nell'apposito<br />

dente dei davanz<strong>al</strong>i e saranno collocate con l'aus<strong>il</strong>io di opportuni materi<strong>al</strong>i sig<strong>il</strong>lanti.<br />

88.1.3 Mostre e contromostre.<br />

Saranno <strong>della</strong> stessa specie legnosa dei telai maestri, sagomate come da disegno o da prescrizione ed avranno dimensioni minime,<br />

ove non diversamente specificato, di 12x60 mm.<br />

L'applicazione in o<strong>per</strong>a avverrà mediante fissaggio con viti inossidab<strong>il</strong>i ai controtelai o su tasselli di legno pre-murati.<br />

88.1.4 Coprif<strong>il</strong>i.<br />

Saranno <strong>della</strong> stessa specie legnosa dei telai maestri, sagomati a sezione leggermente romboid<strong>al</strong>e ed avranno dimensioni minime<br />

di 15x18 mm.<br />

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88.2 PORTONCINI DI INGRESSO AD APPARTAMENTI<br />

Qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> tipo costruttivo, avranno <strong>il</strong> telaio maestro (telarone) costituito da masselli di legno <strong>della</strong> qu<strong>al</strong>ità prescritta con elementi<br />

di dimensioni non inferiori a 45x110mm.<br />

88.2.1 Tipo piano con ossatura cellulare.<br />

Avranno i battenti formati da un telaio interno in legno abete, con montanti e traversa su<strong>per</strong>iore di sezione non inferiore a 40x65<br />

mm e traversa inferiore di sezione non inferiore a 40x90 mm.<br />

Nelle specchiature del telaio sarà <strong>al</strong>logata un'ossatura cellulare costituita da listelli di abete di spessore non inferiore a 8 mm, larghezza<br />

pari <strong>al</strong>lo spessore del telaio, uniti in modo da formare riquadri di interasse non su<strong>per</strong>iore a 50 mm (nido d'ape).<br />

Sia <strong>il</strong> telaio che l'ossatura cellulare saranno controplaccati con compensati di legno pregiato (mogano, rovere, noce od <strong>al</strong>tra essenza,<br />

secondo prescrizione) di spessore non inferiore a 6 mm. La placcatura sarà effettuata sotto pressione con l'aus<strong>il</strong>io di idonei collanti.<br />

Sul <strong>per</strong>imetro di ogni battente saranno fissati 4 bordi di protezione di legno duro, di larghezza non inferiore a quella del battente e<br />

di spessore non inferiore a 25 mm <strong>per</strong> chiusure a bietta ed a 156 mm <strong>per</strong> chiusure a rasare; l'essenza legnosa sarà ugu<strong>al</strong>e a quella dei panelli.<br />

Alla base e su entrambe le facce sarà ancora fissato uno zoccoletto dello stesso legno, di sezione non inferiore a 8x80 mm.<br />

L'unione dei vari elementi e le particolari sagomature saranno effettuate nel rispetto degli esecutivi di progetto e/o delle vigenti<br />

norme di unificazione.<br />

88.2.2 Tipo intelaiato con specchiature.<br />

Avranno <strong>il</strong> telaio costituito da masselli di legno <strong>della</strong> Qu<strong>al</strong>ità prescritta. Le dimensioni degli elementi componenti saranno non inferiori<br />

a 45x110 mm, tranne che <strong>per</strong> la traversa inferiore, che avrà <strong>al</strong>tezza non minore di 265 mm e <strong>per</strong> eventu<strong>al</strong>i traverse intermedie, che avranno<br />

<strong>al</strong>tezza non minore di 65 mm.<br />

Le specchiature saranno di norma formate con tavole dello stesso legno, avranno spessore non inferiore 22 mm e saranno riquadrate<br />

o meno con regoli (a rasare od a sporgere) secondo quanto prescritto, di spessore comunque non inferiore a 18 mm. La zoccolatura di<br />

base sarà re<strong>al</strong>izzata con le mod<strong>al</strong>ità e le caratteristiche di cui <strong>al</strong> precedente punto 88.2.1.<br />

88.3 PORTE INTERNE<br />

V<strong>al</strong>gono, <strong>per</strong> <strong>il</strong> telaio maestro (telarone) le prescrizioni e le dimensioni precedentemente riportate <strong>al</strong> punto 88.2<br />

88.3.1 Tipo piano con ossatura cellulare.<br />

Avranno i battenti formati da un telaio interno in legno abete con montanti e traversa su<strong>per</strong>iori di sezione non inferiore a 35x35<br />

mm e traversa di base di sezione non inferiore a 35x90 mm. Nella specchiatura del telaio sarà <strong>al</strong>logata un'ossatura cellulare in listelli d'abete<br />

(nido d'ape), di spessore non minore di 6 mm, re<strong>al</strong>izzata come <strong>al</strong> punto 88.2.1.<br />

Sia <strong>il</strong> telaio, che l'ossatura cellulare saranno controplaccati con compensati di legno (pioppo od <strong>al</strong>tre essenze, secondo prescrizione)<br />

di spessore non inferiore a 5 mm.<br />

Gli <strong>al</strong>tri particolari costruttivi saranno conformi a quanto riportato <strong>al</strong> punto sopra citato.<br />

88.3.2 Tipo intelaiato con specchiature.<br />

Avranno <strong>il</strong> telaio costituito da masselli di legno <strong>della</strong> qu<strong>al</strong>ità prescritta o da masselli di abete placcati in legno pregiato.<br />

Le dimensioni degli elementi componenti, in sezione, saranno non inferiori a 45x110 mm tranne che <strong>per</strong> la traversa di base, che<br />

avrà <strong>al</strong>tezza non inferiore a 255 mm e <strong>per</strong> le traverse intermedie che avranno <strong>al</strong>tezze rispettivamente non inferiori a 65,55 e 45 mm se presenti<br />

in numero di una, due o tre.<br />

Le specchiature, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, saranno formate con tavole di spessore non inferiore a 15 mm o con pannelli di compensato<br />

di spessore non inferiore a 10 mm.<br />

Qu<strong>al</strong>ora in una o più specchiature fosse previsto <strong>il</strong> montaggio di vetri, i montanti e le traverse saranno sagomati con idoneo battente<br />

ed i vetri verranno fermati con regolini di legno (a rasare od a sporgere), di sezione non inferiore a 12x18 mm, fissati con viti di ottone;<br />

in questo caso e s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, le misure minime indicate <strong>per</strong> gli elementi del telaio dovranno intendersi <strong>al</strong> netto delle battentature<br />

interne.<br />

Per quanto riguarda i bordi di protezione e gli zoccoletti si rimanda <strong>al</strong>le prescrizioni di cui <strong>al</strong> precedente punto 88.2.1.<br />

88.4 FINESTRE E PORTE BALCONE - CONTROSPORTELLI<br />

88.4.1 Finestre e porte b<strong>al</strong>cone.<br />

Avranno <strong>il</strong> telaio costituito da masselli di legno <strong>della</strong> qu<strong>al</strong>ità prescritta, con elementi di spessore non inferiore a 45 mm e larghezza<br />

non inferiore a 65 mm. La traversata di base avrà invece <strong>al</strong>tezza non inferiore a 80 mm <strong>per</strong> le finestre ed a 335 mm <strong>per</strong> le porte b<strong>al</strong>cone.<br />

Per le finestre o porte b<strong>al</strong>cone a due battenti i montanti centr<strong>al</strong>i avranno larghezza non inferiori rispettivamente a 60 e 70 mm secondo<br />

che si tratti di montanti di sinistra o di destra.<br />

I prof<strong>il</strong>i presenteranno <strong>al</strong>meno due battute (a gola <strong>per</strong> <strong>il</strong> montante di cerniera, a risega <strong>per</strong> gli <strong>al</strong>tri elementi). Il rigetto d'acqua dovrà<br />

essere assicurato con idonei gocciolatoi, <strong>della</strong> stessa essenza dell'intelaiatura, incastrati a coda di rondine nelle traverse inferiori e fissati<br />

con collante viti di ottone previa applicazione su tutto <strong>il</strong> <strong>per</strong>imetro di nastro sig<strong>il</strong>lante o di idonea guarnizione.<br />

88.4.2 Controsportelli.<br />

Qu<strong>al</strong>ora le intelaiature <strong>per</strong> finestre e b<strong>al</strong>coni non fossero dotate di <strong>per</strong>siane avvolgib<strong>il</strong>i, le stesse dovranno essere munite di controsportelli.<br />

Questi saranno <strong>della</strong> stessa specie legnosa del battente ed avranno l'intelaiatura formata con elementi di sezione minima di<br />

25x65 mm e da una o due traverse intermedie, secondo prescrizione.<br />

Le specchiature saranno formate con tavole <strong>della</strong> stessa essenza, lavorate secondo le indicazioni <strong>della</strong> Direzione e di spessore<br />

non inferiore a 12 mm o di compensato di spessore non inferiore a 8 mm.<br />

88.5 PERSIANE AVVOLGIBILI<br />

88.5.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa disposizione, <strong>per</strong> ciò che concerne terminologia, classificazione e caratteristiche, di qu<strong>al</strong>ità si farà riferimento <strong>al</strong>le<br />

"Direttive comuni <strong>per</strong> l'agrement delle <strong>per</strong>siane avvolgib<strong>il</strong>i" emanate d<strong>al</strong>la "Union Europeenne pour l'agrement tecnique dans la construction"<br />

e pubblicate in It<strong>al</strong>ia d<strong>al</strong>l'I.C.I.T.E.<br />

88.5.1 Stecche.<br />

Saranno dell'essenza legnosa prescritta e tutte <strong>della</strong> stessa specie; <strong>il</strong> legname dovrà essere esente da difetti, avrà tessitura regolare<br />

e fibra dritta, senza nodi, di legno di compressione (canastro) e di tensione, senza <strong>al</strong>burno differenziato.<br />

Le stecche saranno ricavate di un sol pezzo da tavolame di tronco, avranno sezione non inferiore a 14x45 mm e saranno sagomate<br />

in maniera t<strong>al</strong>e da consentire una <strong>per</strong>fetta chiusura, uno scuramento tot<strong>al</strong>e ed un'assoluta im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità <strong>al</strong>le inf<strong>il</strong>trazioni di acqua,<br />

ancorché scorrente lungo la faccia esterna.<br />

Le stelle dovranno essere collegate tra loro con ganci di acciaio zincato, cadmiato od inossidab<strong>il</strong>e, secondo prescrizione; i 2/3<br />

inferiori del telo saranno muniti di ganci da consentire <strong>il</strong> distanziamento delle stecche stesse.<br />

La stecca di base (p<strong>al</strong>ettone) sarà ricavata da legname duro (rovere o faggio evaporato) ed avrà un'<strong>al</strong>tezza non inferiore a 60<br />

mm; la stessa dovrà essere protetta nella battuta con una regetta di acciaio, trattata <strong>al</strong> pari dei ganci e di spessore non inferiore a 2 mm;<br />

sarà <strong>al</strong>tresì munita di squadrette di arresto, di acciaio zincato o cadmiato, corredate di paracolpi in gomma.<br />

88.5.2 Ganci e catene.<br />

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Avranno spessore non inferiore a 1 mm e saranno <strong>per</strong>fettamente snodab<strong>il</strong>i; la conformazione sarà t<strong>al</strong>e da <strong>per</strong>mettere un'agevole<br />

manovra di avvolgimento del telo senza dar luogo, in ogni caso, a fenomeni di sganciamento.<br />

Le catene saranno poste ad interasse massimo di 60 cm; quelle di estremità dovranno distare non oltre 10 cm d<strong>al</strong> bordo delle<br />

stecche.<br />

88.5.3 Guide - Apparecchi a sporgere.<br />

Avranno sezione ad U, di dimensioni adeguate a quelle dell'avvolgib<strong>il</strong>e ed in ogni caso non inferiori a 22x22 mm <strong>per</strong> uno spessore<br />

di 1,5 mm.<br />

Le guide saranno ricavate da nastro di acciaio zincato, prof<strong>il</strong>ato a freddo, e saranno protette con idonea verniciatura previo trattamento<br />

antiruggine <strong>al</strong> cromato di zinco.<br />

Il fissaggio sarà effettuato con viti inossidab<strong>il</strong>i a rasare (previa svasatura del foro) poste a non oltre 50 cm, con bordi liberi di non<br />

oltre 15 cm. L'estremità delle guide penetrerà nel cassonetto <strong>per</strong> circa 7,5 cm ed avrà un'<strong>al</strong>ta tagliata e sagomata onde favorire l'inserimento<br />

delle stecche.<br />

Le <strong>per</strong>siane avvolgib<strong>il</strong>i potranno essere dotate di apparecchi a sporgere re<strong>al</strong>izzati mediante snodo delle guide ad U e robusti<br />

compassi a doppio comando e bracci collegati. Per luci su<strong>per</strong>iori a 1,40 mt. e fino a 2,80 mt. <strong>il</strong> comando sarà effettuato mediante ferro centr<strong>al</strong>e<br />

con maniglia snodata.<br />

88.5.4 Cassonetti coprirullo.<br />

Costituiti da telaio e pannelli, ed incassati <strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e nelle murature <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i, potranno essere a semplice cielino o<br />

angolari (<strong>per</strong> la chiusura inferiore e front<strong>al</strong>e), aprib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> scorrimento su guide od a voletto.<br />

Ove non diversamente prescritto, comunque, i cassonetti saranno costituiti da un telaio fisso di abete, di sezione 25x55 mm, opportunamente<br />

sagomato e con incassi sul <strong>per</strong>imetro interno <strong>per</strong> l'<strong>al</strong>loggiamento del front<strong>al</strong>ino; t<strong>al</strong>e telaio sarà fissato su<strong>per</strong>iormente ad un<br />

controtelaio murato con zanche ed inferiormente <strong>al</strong> cielino.<br />

Il frontino sarà costituito da un pannello amovib<strong>il</strong>e in compensato di pioppo (con re<strong>al</strong>tiveunghie di presa), di <strong>al</strong>tezza su<strong>per</strong>iore ai<br />

10 mm <strong>al</strong>la luce vertic<strong>al</strong>e netta del telaio e di spessore non inferiore a 5 mm, irrigidito longitudin<strong>al</strong>mente da una traversa in abete di sezione<br />

non inferiore a 15x50 mm e da traversini vertic<strong>al</strong>i di pari sezione, interessati di 40 cm circa.<br />

Il cielino sarà costituito da un pannello di 22 mm di spessore in abete (tavole o paniforte), rigidamente c<strong>al</strong>ettato con <strong>il</strong> telaio maestro<br />

dell'infisso.<br />

Qu<strong>al</strong>ora la puleggia di avvolgimento non fosse contenuta <strong>per</strong> intero nello spessore delle murature, i cassonetti saranno costruiti in<br />

aggetto, <strong>per</strong> lo spessore necessario.<br />

88.5.5 Accessori e dispositivi di sicurezza - Verniciatura.<br />

La fornitura e collocazione delle <strong>per</strong>siane avvolgib<strong>il</strong>i comprende ogni accessorio e dispositivo, anche se qui non espressamente<br />

riportato o specificato (guida cinghie a due rulli, blocca cinghie, cintini di attacco in treccia di acciaio, rullini di rinvio, piastrine, ganci, zanche,<br />

etc.) <strong>per</strong>ché le stesse risultino complete, <strong>per</strong>fettamente ed agevolmente funzionanti.<br />

Comprende <strong>al</strong>tresì l'applicazione di idonei dispositivi di blocco, atti ad impedire <strong>il</strong> sollevamento delle <strong>per</strong>siane d<strong>al</strong>l’esterno; comprende<br />

infine ogni trattamento di protezione e verniciatura, che verrà eseguito con le mod<strong>al</strong>ità più avanti specificate nel relativo articolo.<br />

88.6 FERRAMENTA<br />

Tutte le ferramenta, siano esse di acciaio, o di ottone o di <strong>al</strong>tro materi<strong>al</strong>e, dovranno essere di adeguata robustezza, di <strong>per</strong>fetta<br />

esecuzione e c<strong>al</strong>ibratura e di ottima finitura; dovranno rispondere <strong>al</strong>la caratteristiche tecniche correlate a ciascun tipo di infisso e saranno<br />

complete di ogni accessorio, sia di montaggio che di funzionamento.<br />

Le viti saranno in acciaio cadmiato od in ottone lucido o cromato in rapporto <strong>al</strong> tipo di ferramenta; in ogni caso le teste <strong>al</strong>loggeranno<br />

in apposite svasature in modo da presentare, a fissaggio ultimato, una <strong>per</strong>fetta rasatura.<br />

Le cerniere potranno essere del tipo "a bietta", "a rasare", "a sedia" (con articolazioni "a sf<strong>il</strong>are" od "a nodo") o di tipo speci<strong>al</strong>e<br />

brevettato; saranno in acciaio od in ottone secondo che montate su infissi con verniciatura a coprire od in trasparenza; in ogni caso avranno<br />

l'<strong>al</strong>tezza di ciascun p<strong>al</strong>etto pari a quella dell'intera cerniera. Le cerniere con "gambo a vite", da avvitare negli infissi, avranno <strong>il</strong> gambo a tre<br />

diametri dei qu<strong>al</strong>i i due di estremità f<strong>il</strong>ettati a dente di sega.<br />

Le catenelle di ritegno saranno in ottone, di peso non inferiore a 50 g (compreso piastrino), e verranno applicate con viti su tasselli<br />

di legno predisposti nelle murature.<br />

Le serrature <strong>per</strong> porte interne (da inf<strong>il</strong>are, tipo Patent) dovranno essere a doppia mandata, con scatola in acciaio, piastra e contropiastra<br />

in acciaio od in ottone, maniglie, rosette e bocchette in ottone, chiavi in acciaio nichelato od in ottone.<br />

Le serrature <strong>per</strong> porte d'ingresso (da inf<strong>il</strong>are, tipo Y<strong>al</strong>e) saranno del pari a doppia mandata, con scrocco e catenaccio azionab<strong>il</strong>i<br />

sia d<strong>al</strong>l'interno, con maniglia (o manopola), sia d<strong>al</strong>l'esterno, con chiave. Le serrature saranno a c<strong>il</strong>indri intercambiab<strong>il</strong>i con <strong>al</strong>meno 5 pistoncini.<br />

Piastre, contropiastre, mostrine, rosette, manopole, etc. saranno in ottone.<br />

Le elettroserrature <strong>per</strong> portoni esterni dovranno essere azionab<strong>il</strong>i d<strong>al</strong>l’esterno con chiave; <strong>al</strong>l'interno lo scrocco sarà azionab<strong>il</strong>e<br />

con comando elettromeccanico a distanza o con pulsante meccanico ed <strong>il</strong> catenaccio solo con chiave. Il dispositivo funzionerà a bassa tensione,<br />

con <strong>al</strong>imentazione a contatti mob<strong>il</strong>i e non dovranno aversi cavi elettrici a vista.<br />

Resta comunque inteso che qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> tipo di ferramenta da collocare in o<strong>per</strong>a, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a fornire la migliore<br />

scelta commerci<strong>al</strong>e ed a sottoporne la campionatura <strong>al</strong>la Direzione Lavori <strong>per</strong> preventiva accettazione; detta campionatura, se riscontrata<br />

idonea, sarà depositata come prescritto <strong>al</strong> precedente punto 88.0.8 <strong>per</strong> i controlli di corrispondenza od <strong>al</strong>tri eventu<strong>al</strong>mente ordinati.<br />

88.7 PROVE DI RESISTENZA E DI FUNZIONAMENTO<br />

Sugli infissi oggetto <strong>della</strong> fornitura la Direzione Lavori, sia in fase di campionamento che di approvvigionamento od <strong>al</strong>la collocazione<br />

avvenuta, potrà eseguire o fare eseguire, a norma di quanto prescritto nelle gener<strong>al</strong>ità, tutte le prove che riterrà opportune <strong>al</strong> fine di<br />

verificare la rispondenza delle caratteristiche costruttive e di funzionamento <strong>al</strong>le prescrizioni di contratto.<br />

In particolare verranno eseguite le prove di cui ai seguenti punti 88.7.1 e 88.7.2 che, <strong>per</strong> le porte vetrate, verranno eseguite senza<br />

pannello di vetro, mentre, <strong>per</strong> le finestre, saranno effettuate su infisso completo nelle condizioni che corrispondano, <strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e,<br />

<strong>al</strong>le condizioni del manufatto in o<strong>per</strong>a.<br />

88.7.1 Porte.<br />

Saranno eseguite <strong>per</strong> t<strong>al</strong>i manufatti, nell'ordine, le seguenti prove:<br />

a) Prova di resistenza agli sb<strong>al</strong>zi igrometrici: La porta, dopo immagazzinamento in condizioni non nocive (umidità relativa compresa tra <strong>il</strong><br />

40 ed <strong>il</strong> 75%) sarà sottoposta, in ambiente a 25 ± 2°C, a due cicli di diverso stato igrometrico: <strong>il</strong> primo caratterizzato da una umidità relativa<br />

dell'85 ± 5% ed <strong>il</strong> secondo da un'umidità relativa del 30 ± 5%. La durata <strong>della</strong> <strong>per</strong>manenza in ognuno dei due climi sarà di 7 giorni<br />

<strong>per</strong> le porte grezze e di 21 giorni <strong>per</strong> le porte finite. A prova ultimata non dovranno manifestarsi scollature di <strong>al</strong>cun genere né deformazioni,<br />

queste ultime misurate a porta vertic<strong>al</strong>e con un regolo rigido. L'esito <strong>della</strong> prova sarà ritenuto <strong>per</strong>ò favorevole se, <strong>al</strong> controllo di<br />

planarità gener<strong>al</strong>e, <strong>il</strong> massimo scostamento (rispetto <strong>al</strong>lo stato inizi<strong>al</strong>e) risulterà non maggiore a 5 mm.<br />

b) Prova di flessione deviata: la porta bloccata sulla traversa di base e lungo un montante, sarà sottoposta ad un carico statico di 50 Kgf,<br />

agente norm<strong>al</strong>mente sull'angolo libero, <strong>per</strong> la durata di 24 ore. Si misurerà la massima freccia, quindi la stessa misura verrà ripetuta a<br />

24 ore d<strong>al</strong>lo scarico. L’esito <strong>della</strong> prova sarà ritenuto favorevole se la freccia massima misurata risulterà non su<strong>per</strong>iore a 20 mm <strong>per</strong> bat-<br />

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tente di 60x200 cm (con incremento di 5 mm di freccia <strong>per</strong> ogni 10 cm di maggiore dimensione <strong>della</strong> traversa o del montante) ed in ogni<br />

caso se la freccia residua risulterà inferiore a 5 mm.<br />

88.7.2 Finestre e porte b<strong>al</strong>cone.<br />

Saranno eseguite nell'ordine le seguenti prove:<br />

a) Prova di a<strong>per</strong>tura e chiusura: Dovrà verificarsi che lo sforzo da esercitare <strong>per</strong> t<strong>al</strong>i o<strong>per</strong>azioni, applicato <strong>al</strong>l'estremità <strong>della</strong> leva (o maniglia)<br />

non su<strong>per</strong>i staticamente <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore di 12 Kgf e dinamicamente <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore di 0,5 Kg*m. Per a<strong>per</strong>ture a doppio comando, t<strong>al</strong>i limiti dovranno<br />

intendersi ridotti <strong>al</strong> 50%.<br />

b) Prova di resistenza <strong>al</strong>la deformazione: Sarà effettuata applicando <strong>al</strong>la maniglia, in posizione di a<strong>per</strong>tura, un carico statico di 40 Kgf, raggiunto<br />

con incrementi successivi di 10 Kgf, o un carico dinamico di 1,3 Kgf*m e bloccando la parte dell'infisso più lontana, sia d<strong>al</strong> punto<br />

di applicazione di t<strong>al</strong>i sforzi, sia d<strong>al</strong>le cerniere. La prova sarà ritenuta positiva se, <strong>al</strong> termine <strong>della</strong> stessa, non si presentassero rotture o<br />

lesioni nei pannelli di vetro, né deformazioni <strong>per</strong>manenti che possano compromettere le prove di tenuta.<br />

c) Prova di tenuta <strong>al</strong>l'aria: Sarà effettuata con l'impiego di un cassone stagno, di forma par<strong>al</strong>lelepipeda, una parete del qu<strong>al</strong>e sarà costituita<br />

d<strong>al</strong>l'infisso da provare. L'infisso sarà mantenuto su supporto, con la faccia esterna rivolta verso l'interno del cassone e sarà ermeticamente<br />

sig<strong>il</strong>lato in tutti i giunti <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i; <strong>il</strong> legno dovrà inoltre presentare un grado di umidità compreso tra <strong>il</strong> 13 ed <strong>il</strong> 18%. Il cassone sarà<br />

munito di sensib<strong>il</strong>i apparecchi misuratori, sia del flusso d'aria entrante, che <strong>della</strong> pressione interna. Si re<strong>al</strong>izzeranno quindi nel cassone,<br />

mediante idonei dispositivi (compressori, vent<strong>il</strong>atori) n°3 pulsazione di pressione d'aria, con tempi di s<strong>al</strong>ita in pressione non minori di<br />

1 sec.; ogni pulsazione dovrà essere mantenuta <strong>al</strong>meno <strong>per</strong> 3 sec. Il v<strong>al</strong>ore <strong>della</strong> pressione di pulsazione dovrà essere non minore di<br />

500 Pa (50 mmh2O circa). Riportata a zero la pressione, tutte le parti mob<strong>il</strong>i dell'infisso dovranno essere a<strong>per</strong>te e chiuse 5 volte consecutive<br />

e quindi bloccare in posizione chiusa. Successivamente l'infisso dovrà essere sottoposto a pressioni positive gradu<strong>al</strong>mente crescenti<br />

<strong>al</strong> ritmo minimo di 10 sec. fino <strong>al</strong>la pressione di prova di 100 Pa (10 mm colonna d'acqua circa), misurando nel contempo <strong>il</strong> flusso<br />

d'aria necessario <strong>per</strong> mantenere t<strong>al</strong>e pressione, poiché t<strong>al</strong>e flusso equiv<strong>al</strong>e, <strong>per</strong> continuità, <strong>al</strong> flusso f<strong>il</strong>trato <strong>al</strong>l'esterno attraverso i giunti<br />

propri dell'infisso (battenti, vetri, etc), in rapporto ai risultati di misurazione si definiranno:<br />

- infissi a migliore tenuta d'aria che in prova presenteranno una <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità inferiore a 12 mc/hmq.<br />

- infissi a norm<strong>al</strong>e tenuta d'aria quelli che in prova presenteranno una <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità compresa tra 12 e 60 mc/hmq.<br />

Per la fornitura e s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, saranno posti in accettazione unicamente infissi classificati, in prova e <strong>per</strong> le su<strong>per</strong>iori definizioni,<br />

quantomeno a "norm<strong>al</strong>e tenuta d'aria".<br />

d) Prova di resistenza <strong>al</strong>la pressione del vento: sarà eseguita con l'impiego dell'apparecchiatura di cui <strong>al</strong>la precedente prova. Definite le<br />

pressioni s<strong>per</strong>iment<strong>al</strong>i secondo <strong>il</strong> punto 2 <strong>della</strong> UNI 7523 ed assestato <strong>il</strong> campione con 3 pulsazioni di pressione in rapida successione,<br />

di v<strong>al</strong>ore pari <strong>al</strong> 50% <strong>della</strong> pressione massima norm<strong>al</strong>e, si raggiungerà gradu<strong>al</strong>mente quest'ultima pressione con gradienti di 100 Pa fino<br />

a 600 Pa e di 250 Pa oltre. Dopo 5 minuti d<strong>al</strong> ritorno a zero <strong>della</strong> pressione si applicheranno 50 cicli di pressione pulsante tra zero ed <strong>il</strong><br />

v<strong>al</strong>ore P2. Dopo 5 minuti d<strong>al</strong> completamento <strong>della</strong> prova si misureranno gli spostamenti, le deformazioni residue e la <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità <strong>al</strong>l'aria<br />

secondo UNI-EN 42 (<strong>al</strong>la pressione di 100 Pa). Si procederà infine <strong>al</strong>la prova di resistenza <strong>al</strong>la pressione P3 massima eccezion<strong>al</strong>e di sicurezza<br />

che dovrà essere raggiunta nel più breve tempo e mantenuta <strong>per</strong> 3 sec.. L'esito sarà ritenuto positivo se, <strong>al</strong> termine, non si saranno<br />

manifestati danni o sensib<strong>il</strong>i deformazioni <strong>per</strong>manenti, né aumenti di <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità su<strong>per</strong>iori <strong>al</strong> 5%. I risultati dovranno essere registrati<br />

ed espressi secondo le disposizioni di cui ai punti 4.6 e 5 <strong>della</strong> UNI citata. Gli infissi comunque saranno posti in accettazione se,<br />

non oltre a su<strong>per</strong>are le prove di cui sopra presenteranno, sotto le condizioni di vento previste in progetto o prescritte d<strong>al</strong>la Direzione Lavori<br />

(non inferiori in ogni caso a 70 Km/h), frecce inferiori a 1/300 <strong>della</strong> luce, qu<strong>al</strong>unque sia l'elemento preso in considerazione.<br />

e) Prova di tenuta d'acqua: Sarà effettuata <strong>per</strong> mezzo dell'apparecchiatura di cui in precedenza integrata con un impianto <strong>per</strong> bagnare la<br />

su<strong>per</strong>ficie esterna del serramento in prova con un velo pressoché continuo d'acqua. Assestato <strong>il</strong> complesso serramentoapparecchiatura<br />

con 3 pulsazioni come indicato <strong>al</strong> punto 4.2 <strong>della</strong> UNI 7522, si bagnerà la su<strong>per</strong>ficie esterna del campione con un velo<br />

di acqua in ragione di 2 l/min <strong>per</strong> mq di su<strong>per</strong>ficie, la pressione nella camera di tenuta verrà aumentata con gradienti di 5O Pa fino a 200<br />

Pa, di 100 Pa fino a 500 Pa. Le sovrapposizioni di aria verranno applicate <strong>per</strong> 5 minuti <strong>per</strong> ogni gradiente, fatta eccezione <strong>per</strong> la pressione<br />

zero che sarà tenuta <strong>per</strong> 15 minuti. In rapporto a t<strong>al</strong>i condizioni ed <strong>al</strong>le <strong>al</strong>tre seguenti, gli infissi si definiranno a norm<strong>al</strong>e tenuta<br />

d'acqua se garantiranno la tenuta <strong>per</strong> sovrappressioni di 50 Pa (5 mm di colonna d'acqua); a migliore tenuta d'acqua se la garantiranno<br />

<strong>per</strong> sovrappressioni di 150 Pa; a tenuta d'acqua rinforzata se la garantiranno <strong>per</strong> sovrappressioni di 500 Pa. Perla fornitura e s<strong>al</strong>vo diversa<br />

prescrizione, saranno posti in accettazione unicamente infissi classificati, in prova e <strong>per</strong> le su<strong>per</strong>iori definizioni, quantomeno "a<br />

norm<strong>al</strong>e tenuta d'acqua.<br />

Art.89 INFISSI METALLICI<br />

89.0 GENERALITÀ<br />

89.0.1 Norme comuni - Ferramenta - Prove<br />

Per gli infissi met<strong>al</strong>lici v<strong>al</strong>gono, <strong>per</strong> quanto compatib<strong>il</strong>i, tutte le norme di cui <strong>al</strong> precedente Art.88. In particolare si richiamano i punti<br />

88.0.1 (Esecuzione degli infissi), 88.0.6 (Senso di chiusura dei battenti), 88.8.8 (Campionatura - Esami, prove e controlli), 88.0.9 (Obblighi<br />

dell'App<strong>al</strong>tatore in caso di scorporo), 88.0.10 (Oneri relativi <strong>al</strong>la posa in o<strong>per</strong>a - Prescrizioni varie), 88.6 (Ferramenta), e 88.7 (Prove di resistenza<br />

e di funzionamento).<br />

89.0.2 Mod<strong>al</strong>ità di lavorazione e montaggio.<br />

Gli infissi met<strong>al</strong>lici saranno re<strong>al</strong>izzati esclusivamente in officina, con l'impiego di materi<strong>al</strong>i aventi le qu<strong>al</strong>ità prescritte nel presente<br />

Capitolato od in particolare d<strong>al</strong> progetto o d<strong>al</strong>la Direzione Lavori. Il tipo dei prof<strong>il</strong>ati, le sezioni ed i particolari costruttivi in genere che, ove<br />

non diversamente disposto, verranno scelti d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, saranno t<strong>al</strong>i da garantire assoluta indeformab<strong>il</strong>ità (statica, di manovra e <strong>per</strong><br />

sb<strong>al</strong>zi termici), <strong>per</strong>fetto funzionamento, durata ed incorrodib<strong>il</strong>ità.<br />

Gli infissi di grandi dimensioni non dovranno essere influenzati d<strong>al</strong>le deformazioni elastiche o plastiche delle strutture né dovranno<br />

subire autoestensioni o tensioni in genere, <strong>per</strong> effetto delle variazioni termiche, in misura t<strong>al</strong>e da averne <strong>al</strong>terate le caratteristiche di resistenza<br />

o di funzionamento.<br />

Le parti aprib<strong>il</strong>i dovranno essere munite di coprigiunti; la <strong>per</strong>fetta tenuta <strong>al</strong>l'aria e <strong>al</strong>l'acqua dovrà essere garantita da battute multiple,<br />

sussidiate da idonei elementi elastici.<br />

Il collegamento delle varie parti componenti <strong>il</strong> serramento potrà essere re<strong>al</strong>izzato sia meccanicamente, sia mediante s<strong>al</strong>datura. Il<br />

collegamento meccanico sarà eseguito a mezzo di viti, chiodi o tiranti ovvero a mezzo di squadre fissate a compressione o con sistemi misti.<br />

Il collegamento mediante s<strong>al</strong>datura dovrà essere eseguito a <strong>per</strong>fetta regola d'arte, con i sistemi tecnologicamente più avanzati e sarà<br />

rifinito con accurate o<strong>per</strong>azioni di limatura e lisciatura; <strong>per</strong> serramenti in <strong>al</strong>luminio od in leghe leggere di <strong>al</strong>luminio la s<strong>al</strong>datura dovrà essere<br />

eseguita esclusivamente con sistema autogeno (preferib<strong>il</strong>mente s<strong>al</strong>datura elettrica in gas inerte ovvero a resistenza).<br />

L'incastro <strong>per</strong> la posa dei vetri sarà di ampiezza sufficiente <strong>al</strong>lo spessore ed <strong>al</strong> tipo degli stessi e sarà dotato di idonea guarnizione<br />

(o nastro sig<strong>il</strong>lante, secondo i casi) e di fermavetro met<strong>al</strong>lico o di legno o di essenza forte. Le staffe <strong>per</strong> <strong>il</strong> fissaggio <strong>al</strong>le murature saranno in<br />

acciaio zincato <strong>per</strong> i serramenti in acciaio, in bronzo od in ottone <strong>per</strong> i serramenti in <strong>al</strong>luminio qu<strong>al</strong>ora, <strong>per</strong> i casi eccezion<strong>al</strong>i, <strong>il</strong> montaggio<br />

non dovesse avvenire su controtelaio in acciaio premurato.<br />

Gli accessori dovranno intendersi sempre compresi nella fornitura degli infissi e saranno, <strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e, montati in officina.<br />

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89.0.3 Prove di resistenza e di usura.<br />

In aggiunta <strong>al</strong>le prove riportate <strong>al</strong> precedente punto 88.7 <strong>per</strong> gli infissi met<strong>al</strong>lici potranno venire richieste anche le seguenti prove<br />

suppletive:<br />

a) Prova di flessione sotto carico concentrato: Sarà effettuata in senso par<strong>al</strong>lelo <strong>al</strong>l'asse delle cerniere, sulle parti mob<strong>il</strong>i di un serramento<br />

completo e montato, ma privo di vetratura. Un carico concentrato di 30 Kg agente par<strong>al</strong>lelamente <strong>al</strong>l'asse delle cerniere sullo spigolo esterno<br />

dell'anta, a<strong>per</strong>ta a 90°, non dovrà causare una flessione elastica su<strong>per</strong>iore a 12 mm ed una <strong>per</strong>manente su<strong>per</strong>iore a 2 mm.<br />

b) Prova di flessione sotto carico distribuito: Sarà effettuata mediante apposito cassone, su serramento vetrato,<br />

sottoponendo lo stesso ad un carico di 70 Kgf/mq. La prova sarà ritenuta positiva se nessun elemento subirà<br />

flessioni su<strong>per</strong>iori ad 1/175 <strong>della</strong> sua luce.<br />

a) Prova d'usura: Sarà eseguita sul serramento murato e non vetrato, con cerniere non lubrificate. La parte aprib<strong>il</strong>e verrà collegata mediante<br />

un braccio snodato ad un apparecchio capace di aprirla a 45° e poi chiuderla con una frequenza di 30 volte <strong>al</strong> minuto. La prova verrà<br />

considerata positiva se, dopo un tot<strong>al</strong>e di 14.000 cicli, <strong>il</strong> serramento non presenterà rumorosità anorm<strong>al</strong>i, deformazione o sensib<strong>il</strong>e usura<br />

delle cerniere o degli organismi di manovra, né sensib<strong>il</strong>i aumenti di <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità <strong>al</strong>l'aria o <strong>per</strong>dite di tenuta <strong>al</strong>l'acqua.<br />

89.1 INFISSI IN PROFILATI DI LAMIERA DI ACCIAIO ZINCATA<br />

89.1.0 Gener<strong>al</strong>ità - Materi<strong>al</strong>i - Classificazione.<br />

Gli infissi in argomento saranno re<strong>al</strong>izzati, s<strong>al</strong>vo diversa specifica, con prof<strong>il</strong>ati di acciaio Fe KP GZ 275 UNI 5753-75, a sezione<br />

chiusa od a<strong>per</strong>ta, ricavati d<strong>al</strong>la prof<strong>il</strong>atura a freddo <strong>il</strong> nastro di lamiera zincata a c<strong>al</strong>do, ottenuta secondo <strong>il</strong> sistema Sedzimir di cui <strong>al</strong> punto<br />

41.5.2 del presente Capitolato.<br />

L'unione dei lembi <strong>della</strong> lamiera sarà ottenuta mediante aggraffatura multipla non sf<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>e (tripla) e punzonatura oppure con s<strong>al</strong>datura<br />

continua sulla generatrice. Lo spessore <strong>della</strong> lamiera, qu<strong>al</strong>unque sia l'elemento dell'infisso preso in considerazione, non dovrà mai<br />

scendere sotto <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore di 10/1O di mm.<br />

Tutte le giunzioni dovranno essere eseguite, di norma, mediante s<strong>al</strong>datura elettrica; in particolare le s<strong>al</strong>dature angolari degli elementi<br />

scatolati (tubolari) dovranno essere re<strong>al</strong>izzate sull'intero <strong>per</strong>imetro di accoppiamento onde evitare inf<strong>il</strong>trazioni d'acqua e condense nelle<br />

parti interne. Le zone di s<strong>al</strong>datura saranno accuratamente molate e protette con idonei trattamenti.<br />

Potranno comunque essere consentiti <strong>al</strong>tri tipi di giunzione, purché la resistenza non risulti inferiore a quella delle giunzioni s<strong>al</strong>date<br />

e sia comprovata, con opportune prove e certificazioni, la protezione efficiente nei riguardi delle inf<strong>il</strong>trazioni e delle condense.<br />

Con riguardo <strong>al</strong>la classifica, e <strong>per</strong> i fini <strong>della</strong> presente normativa, saranno distinti, in particolare <strong>per</strong> le finestre e le porte b<strong>al</strong>cone, 5<br />

tipi di infissi:<br />

• Infisso tipo A (infisso semplice), costituito unicamente d<strong>al</strong> telaio fisso e d<strong>al</strong> telaio mob<strong>il</strong>e, con i necessari accessori di fissaggio e di funzionamento.<br />

• Infisso tipo B (blocco semplice), costituito d<strong>al</strong>l'infisso semplice accoppiato in unico blocco con <strong>il</strong> cassonetto e le guide (fisse od a sporgere)<br />

dell'avvolgib<strong>il</strong>e.<br />

• Infisso tipo C (blocco interno), costituito d<strong>al</strong> blocco semplice completato con imbotti e mostre interne (con risvolto), nonché con avvolgitore<br />

automatico con piastra e cinghia e relativa cassetta incassata, in lamiera di acciaio zincata.<br />

• Infisso tipo D (blocco esterno), costituito d<strong>al</strong> blocco semplice completato con veletta, imbotto e mostre esterne.<br />

• Infisso tipo E (monoblocco), costituito d<strong>al</strong> blocco semplice completato con veletta, imbotti e mostre sia interne, che esterne ed inoltre<br />

con avvolgitore automatico come <strong>al</strong> tipo C.<br />

89.1.1 Telaio fisso esterno.<br />

Negli infissi di tipo A e B potrà essere costituito o da prof<strong>il</strong>ati chiusi, di dimensioni non inferiori a 45x65 mm e dotati di zanche di<br />

fissaggio, o da prof<strong>il</strong>ati a<strong>per</strong>ti, di nervature di irrigidimento, con dimensioni non inferiori <strong>al</strong>le precedenti e di sezione opportunamente sagomata<br />

<strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere un fac<strong>il</strong>e ancoraggio <strong>al</strong>le murature sia mediante riempimento di m<strong>al</strong>ta di cemento, sia a mezzo di controtelaio da premurare.<br />

Negli infissi dei rimanenti tipi potrà essere costituito o da prof<strong>il</strong>ati chiusi, come sopra, con guide avvolgib<strong>il</strong>i ed imbotti riportate, o<br />

da unica cassa a muro di opportuna sagoma ed adeguatamente irrigidita.<br />

Sia nelle finestre, che nelle porte b<strong>al</strong>cone <strong>il</strong> giro del telaio sarà comunque completo e sarà composto da 4 pezzi di prof<strong>il</strong>o (semplici<br />

o composti, di unica o diversa sezione) s<strong>al</strong>dati mediante s<strong>al</strong>datrici elettroniche e scint<strong>il</strong>lio, così che la zincatura venga intaccata <strong>per</strong> uno<br />

spazio non su<strong>per</strong>iore ad 1 mm.<br />

La traversa di base dovrà consentire l'<strong>al</strong>loggiamento del dente di ritenuta ricavato sul davanz<strong>al</strong>e od avrà essa stessa un apposito<br />

dente da incassare in un corrispondente incavo del davanz<strong>al</strong>e (o soglia); dovrà essere <strong>al</strong>tresì dotata di vaschetta <strong>per</strong> la raccolta e lo scarico<br />

delle eventu<strong>al</strong>i acque di inf<strong>il</strong>trazione e di condensa e di <strong>al</strong>meno due gocciolatoi, congegnati in modo da evitare <strong>il</strong> ritorno dell'acqua <strong>al</strong>l'interno<br />

sotto l'azione del vento.<br />

Nel caso di porte b<strong>al</strong>cone dovrà sporgere d<strong>al</strong>la soglia esterna non meno di 8 mm e non oltre 15 mm e sarà rivestita sull'intera su<strong>per</strong>ficie<br />

a vista con lamiera di acciaio inox (AISI 304) arrotondata nei bordi.<br />

89.1.2 Telaio mob<strong>il</strong>e portavetri (battente).<br />

Sarà re<strong>al</strong>izzato unicamente con prof<strong>il</strong>ati tubolari a sezione chiusa, di spessore non inferiore a 10/10 di mm <strong>per</strong> telai la cui massima<br />

dimensione non sia su<strong>per</strong>iore a 1,50 m e non inferiore a 12/10 di mm negli <strong>al</strong>tri casi.<br />

Tutti gli elementi del telaio, fatta eccezione <strong>per</strong> le eventu<strong>al</strong>i traverse intermedie, avranno di norma la stessa sezione; questa sarà<br />

in maniera t<strong>al</strong>e da formare due piani di battuta, con camera interposta, <strong>per</strong>mettere <strong>il</strong> riporto di una terza battuta elastica in neoprene mediante<br />

apposito incavo di <strong>al</strong>loggiamento ricavato nel prof<strong>il</strong>ato stesso.<br />

I telai portavetri dovranno essere re<strong>al</strong>izzati con elementi tubolari di sezione non inferiore a 45x47 mm (serie 45), avranno gli angoli<br />

provvisti di speci<strong>al</strong>i elementi di irrigidimento ed inoltre, sulla traversa di base, porteranno a tutta lunghezza uno speci<strong>al</strong>e prof<strong>il</strong>o gocciolatoio.<br />

I telai saranno <strong>al</strong>tresì dotati di regolini fermavetro in can<strong>al</strong>ino di lamiera zincata, di sezione minima di 10x10 mm, che saranno fissati<br />

a mezzo di viti autof<strong>il</strong>ettanti in acciaio cadmiato od a mezzo di opportuni sistemi di aggraffatura a scatto.<br />

Eventu<strong>al</strong>i specchiature opache di base, se prescritte, saranno re<strong>al</strong>izzate con sistema a "sandwich", interponendo cioè tra due<br />

pannelli di lamiera uno strato di isolante rigido, di spessore non inferiore a 10 mm.<br />

89.1.3 Cassonetto.<br />

Sarà <strong>al</strong> pari dell'infisso, re<strong>al</strong>izzato in lamiera di acciaio zincata, sarà solid<strong>al</strong>e con le guide, con gli imbotti e con la traversa su<strong>per</strong>iore<br />

del telaio fisso (od avrà <strong>il</strong> cielino particolarmente sagomato, sì da costituire esso stesso traversa fissa) ed avrà un lato rib<strong>al</strong>tab<strong>il</strong>e od asportab<strong>il</strong>e<br />

<strong>per</strong> le necessarie ispezioni.<br />

L'intelaiatura sarà costituita da laminati di acciaio zincati, di resistenza e rigidezza adeguati <strong>al</strong>le dimensioni dell'infisso.<br />

Il cassonetto sarà dotato di supporti <strong>per</strong> l'<strong>al</strong>bero e di rullini scorricinghia ed inoltre di elementi <strong>per</strong> <strong>il</strong> fissaggio <strong>al</strong>le murature e <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

raccordo, se necessario, delle stesse. La su<strong>per</strong>ficie interna dovrà essere trattata opportunamente onde evitare fenomeni di condensa; le<br />

battute dello sportello di ispezione saranno dotate di guarnizioni di tenuta.<br />

89.1.4 Ferramenta ed accessori.<br />

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I telai dovranno essere completi di tutti gli accessori necessari <strong>per</strong> <strong>il</strong> movimento e la chiusura.<br />

Le cerniere saranno in numero di due o tre <strong>per</strong> telaio in funzione delle dimensioni dello stesso, saranno in acciaio zincato di spessore<br />

non inferiore a 20/10 di mm e verranno applicate mediante s<strong>al</strong>datura elettronica a proiezione.<br />

Il bloccaggio dei telai aprib<strong>il</strong>i ad un battente avverrà quanto meno su due punti (preferib<strong>il</strong>mente su tre nel caso di porte b<strong>al</strong>cone)<br />

mediante cremonesi in ottone completi di aste di acciaio zincato scorrenti, fuori vista, <strong>al</strong>l'interno dei prof<strong>il</strong>i. Per gli <strong>al</strong>tri tipi di a<strong>per</strong>ture verranno<br />

impiegate maniglie, cricchetti, nottolini e maniglie da blocco sempre in ottone.<br />

89.1.5 Trattamenti e verniciatura.<br />

Tutti i serramenti dovranno subire un ciclo di trattamenti protettivi, interamente effettuato a c<strong>al</strong>do ad immersione, comprendente le<br />

fasi di sgrassaggio, lavaggio, decappaggio, attivazione, fosfatazione e passivazione.<br />

Dopo la prima essiccazione, <strong>per</strong> circa 20 minuti, i prof<strong>il</strong>ati verranno trattati con pittura <strong>al</strong> cromato di zinco <strong>per</strong> immersione.<br />

Qu<strong>al</strong>ora poi fosse richiesta la verniciatura in stab<strong>il</strong>imento, gli infissi saranno successivamente sottoposti a verniciatura con sm<strong>al</strong>to<br />

sintetico, applicato con sistema elettrostatico od a bagno e quindi <strong>al</strong>l'essiccazione in forno ad adatta tem<strong>per</strong>atura.<br />

89.2 INFISSI IN PROFILATI DI ACCIAIO LAMINATI A CALDO<br />

Potranno essere re<strong>al</strong>izzati, in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni, sia in prof<strong>il</strong>ati norm<strong>al</strong>i, che in prof<strong>il</strong>ati <strong>per</strong> infissi (ferrofinestra) di cui <strong>al</strong>la<br />

norma di unificazione UNI 3897.<br />

Per le caratteristiche gener<strong>al</strong>i dei materi<strong>al</strong>i si rimanda <strong>al</strong> punto 41.3 del presente Capitolato.<br />

L'acciaio s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, sarà del tipo Fe 37 A UNI 7070-72; le tolleranze saranno di ± 0,3 mm sullo spessore dell'anima<br />

e di 0,5 mm sull'<strong>al</strong>tezza del prof<strong>il</strong>ato.<br />

I prof<strong>il</strong>ati saranno opportunamente accoppiati, con <strong>per</strong>fetto combaciamento delle sagome reciproche e con la formazione di camere<br />

d'aria tra le battute dei telai aprib<strong>il</strong>i e di quelli fissi. Nei tipi ferrofinestra verrà impiegata la serie 34 <strong>per</strong> telai di luce libera (in <strong>al</strong>tezza) non<br />

su<strong>per</strong>iore a 1,50 m; viceversa verrà ado<strong>per</strong>ata la serie 40.<br />

L'unione dei vari elementi sarà eseguita di norma mediante s<strong>al</strong>datura elettrica; <strong>il</strong> fissaggio <strong>al</strong>le murature verrà effettuato con zanche<br />

di acciaio, in numero e robustezza proporzionate <strong>al</strong>la massa degli infissi. Le ferramenta saranno in ottone e corrisponderanno in linea<br />

gener<strong>al</strong>e <strong>al</strong>le caratteristiche di cui <strong>al</strong> punto 88.6 del presente Capitolato od a quanto più in particolare specificherà la Direzione Lavori.<br />

La protezione e la finitura saranno effettuate con i trattamenti di verniciatura più avanti descritti <strong>per</strong> i materi<strong>al</strong>i ferrosi ovvero, <strong>per</strong> le<br />

atmosfere aggressive e se specificatamente prescritto, mediante zincatura norm<strong>al</strong>e a c<strong>al</strong>do UNI 5744-66 e successiva verniciatura.<br />

89.3 INFISSI IN ALLUMINIO E LEGHE LEGGERE DI ALLUMINIO<br />

89.3.0 Gener<strong>al</strong>ità - Materi<strong>al</strong>i.<br />

Gli infissi in <strong>al</strong>luminio verranno costruiti con prof<strong>il</strong>ati estrusi, con traf<strong>il</strong>ati ovvero con laminati di <strong>al</strong>luminio o leghe leggere di <strong>al</strong>luminio,<br />

collaboranti o meno con parti struttur<strong>al</strong>i od accessorie di <strong>al</strong>tri materi<strong>al</strong>i.<br />

I tipi dei prof<strong>il</strong>ati e le relative sezioni dovranno essere preventivamente approvati d<strong>al</strong>la Direzione Lavori; <strong>per</strong> la scelta dei materi<strong>al</strong>i<br />

si farà riferimento <strong>al</strong>la UNI 3952-66 e particolarmente <strong>al</strong>le specificazioni ivi riportate <strong>al</strong> punto 2 a seconda che trattasi di prof<strong>il</strong>ati estrusi oppure<br />

di laminati, traf<strong>il</strong>ati, sagomati non estrusi da impiegarsi <strong>per</strong> membrature dei serramenti oppure ancora di materi<strong>al</strong>e destinato <strong>al</strong>l'esecuzione<br />

degli accessori; si farà inoltre riferimento <strong>al</strong> punto 42.5 del presente Capitolato.<br />

Tutti gli elementi aventi funzione resistente e di irrigidimento dovranno comunque essere costituiti, se non diversamente disposto,<br />

da prof<strong>il</strong>ati estrusi di lega anticorod<strong>al</strong> P-Al Mg Si UNI 3569-66, stato TA 16; solo i rivestimenti in lastra potranno essere di <strong>al</strong>luminio primario<br />

P-ALP 99,5 UNI 4507.<br />

Lo spessore delle membrature non dovrà mai essere inferiore a 20/10 di mm; <strong>per</strong> i rivestimenti in lastre, non inferiore ad 8/10 di<br />

mm.<br />

89.3.1 Mod<strong>al</strong>ità esecutive e di posa in o<strong>per</strong>a.<br />

I telai fissi saranno di norma re<strong>al</strong>izzati con prof<strong>il</strong>ati a sezione a<strong>per</strong>ta, di opportuna sagoma e potranno, <strong>al</strong> pari di quanto specificatamente<br />

espresso <strong>al</strong> punto 89.1.1 ed in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni, essere costituiti da semplici elementi di battuta ovvero <strong>al</strong>largarsi fino a costituire<br />

guide, imbotti, mostre e cielino di cassonetto.<br />

Il montaggio comunque avverrà sempre su f<strong>al</strong>sotelaio premurato, di norma in lamiera di acciaio zincata (s = 10/10) opportunamente<br />

protetta, in modo che tutti gli elementi dell'infisso in <strong>al</strong>luminio, semplice od a blocco, possano essere montati a murature e contorni<br />

ultimati.<br />

Le ante mob<strong>il</strong>i saranno costituite da prof<strong>il</strong>ati tubolari di opportuna sagoma, <strong>al</strong>meno a doppia battuta, nei qu<strong>al</strong>i saranno ricavate<br />

opportune sedi <strong>per</strong> l'inserimento di guarnizioni in materi<strong>al</strong>e plastico (neoprene, dutr<strong>al</strong> ecc.) che consentano una <strong>per</strong>fetta tenuta agli agenti<br />

atmosferici ed attutiscano l'urto in chiusura.<br />

Le giunzioni dei vari prof<strong>il</strong>ati saranno eseguite mediante s<strong>al</strong>datura elettrica o mediante apposite squadrette di <strong>al</strong>luminio fissate a<br />

pressione e/o con viti di acciaio cadmiato; sarà vietato comunque l'impiego di viti a vista mentre eventu<strong>al</strong>i fori passanti di montaggio (comunque<br />

non a vista) dovranno essere schermati e chiusi con bottoni di materi<strong>al</strong>i plastico fissati a pressione e scatto.<br />

Il fissaggio dei vetri verrà assicurato da appositi regoletti di <strong>al</strong>luminio inseriti a scatto, previa apposizione di idonea guarnizione.<br />

Negli infissi speci<strong>al</strong>i (a scorrimento orizzont<strong>al</strong>e, a s<strong>al</strong>iscendi, ecc.) sarà posta la massima attenzione sulla tecnologia delle guarnizioni<br />

(a slitta, a spazzola, a tampone, ecc.) di modo che venga sempre assicurata, quanto meno, una doppia tenuta agli agenti atmosferici.<br />

89.3.2 Accessori.<br />

Tutti gli accessori dovranno essere re<strong>al</strong>izzati in <strong>al</strong>luminio od in lega leggera di <strong>al</strong>luminio, con l'uso dei materi<strong>al</strong>i di cui <strong>al</strong> punto 2<br />

<strong>della</strong> UNI 3952-66. Gli elementi soggetti a sforzi concentrati, di rinforzo o resistenti a fatica (viti, <strong>per</strong>ni, aste, ecc.) saranno in acciaio inossidab<strong>il</strong>e<br />

austenitico o nichelato o cromato; potrà essere ammesso l'uso di <strong>al</strong>tri materi<strong>al</strong>i (specie <strong>per</strong> parti non a vista) purché gli stessi e le loro<br />

protezioni non possano causare corrosioni di contatto sulla struttura di <strong>al</strong>luminio o di lega leggera.<br />

89.3.3 Trattamenti di protezione su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e.<br />

I materi<strong>al</strong>i costituenti i serramenti saranno di regola impiegati ossidati anodicamente, dopo eventu<strong>al</strong>e condizionamento <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie<br />

mediante trattamenti chimici, elettrolitici, ovvero meccanici di smerigliatura e finitura.<br />

L'ossidazione anodica dei materi<strong>al</strong>i dovrà essere eseguita secondo la norma UNI 4522-66 riportata <strong>al</strong> punto 45.5.2 del presente<br />

Capitolato; l'anodizzazione sarà effettuata sugli elementi già lavorati e prima del montaggio, ove lo stesso dovesse venire eseguito meccanicamente,<br />

o sui manufatti già montati, qu<strong>al</strong>ora l'unione dei vari elementi venisse re<strong>al</strong>izzata mediante s<strong>al</strong>datura.<br />

Lo strato di ossido dovrà avere spessore non inferiore a 10 micron (classe 10) <strong>per</strong> gli infissi interni e non inferiore a 15 micron<br />

(classe 15) <strong>per</strong> i serramenti esterni; <strong>per</strong> esposizione ad atmosfere aggressive (industri<strong>al</strong>i, marine, ecc.) lo strato dovrà essere del tipo rinforzato<br />

(classe 20).<br />

Le caratteristiche visive dell'anodizzazione potranno essere del tipo architettonico lucido (ARP) spazzolato (ARS), o satinato chimicamente<br />

(ARC).<br />

In <strong>al</strong>ternativa ai trattamenti anodici, se prescritto, le su<strong>per</strong>fici di <strong>al</strong>luminio potranno venire sottoposte a processo di verniciatura. In<br />

questi casi i vari elementi o manufatti, pretrattati con sgrassaggio, decappaggio e neutr<strong>al</strong>izzazione, verranno sottoposti su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>mente a<br />

processo di passivazione, quindi verranno verniciati con vernici speci<strong>al</strong>i in apposita cabina dotata di impianto elettrostatico e sottoposti a<br />

polimerizzazione in camera di essiccazione.<br />

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Nel trattamento di verniciatura dovrà essere vietato l'uso di pigmenti contenenti composti di piombo, rame o mercurio, speci<strong>al</strong>mente<br />

<strong>per</strong> lo strato di fondo.<br />

89.3.4 Protezioni speci<strong>al</strong>i.<br />

Le parti di <strong>al</strong>luminio o di lega di <strong>al</strong>luminio dei serramenti destinate ad andare a contatto con le murature (qu<strong>al</strong>ora ammesso) dovranno<br />

essere protette, prima <strong>della</strong> posa in o<strong>per</strong>a, con vernici a base bituminosa o comunque resistenti agli <strong>al</strong>c<strong>al</strong>i.<br />

Qu<strong>al</strong>ora nella struttura dei serramenti fossero impiegati dei telai portanti in prof<strong>il</strong>ati di acciaio, questi dovranno essere zincati a<br />

fuoco, elettroliticamente od a spruzzo, oppure protetti con vernici a base bituminosa, ovvero a base di zinco, previo trattamento di ancoraggio.<br />

Qu<strong>al</strong>ora infine nella struttura dei serramenti venissero impiegati materi<strong>al</strong>i non met<strong>al</strong>lici igroscopici, le parti destinate a contatti con<br />

componenti di <strong>al</strong>luminio o di lega dovranno essere convenientemente protette in modo da non causare corrosioni da umidità.<br />

Art.90 SERRAMENTI IN CLORURO DI POLIVINILE<br />

90.1 GENERALITÀ - MATERIALI<br />

Per i serramenti in PVC rigido, v<strong>al</strong>gono <strong>per</strong> quanto compatib<strong>il</strong>i, tutte le norme di cui <strong>al</strong> precedente articolo 88. In particolare si richiamano<br />

i punti 88.0.1, 88.0.5, 88.0.8, 88.0.9, 88.0.10, 88.6 e 88.7.<br />

La resina costituente i prof<strong>il</strong>ati sarà formata da mescolanze a base di cloruro di polivin<strong>il</strong>e in formulazione rigida, esente da plastificanti.<br />

I prof<strong>il</strong>ati saranno del tipo estruso scatolato e presenteranno su<strong>per</strong>ficie liscia di colore uniforme ed esente da irregolarità o difetti, <strong>per</strong>fetta<br />

rett<strong>il</strong>ineità e sezione costante senza deformazioni.<br />

Il materi<strong>al</strong>e presenterà ancora resistenza <strong>al</strong>l'urto, a 0°C, su<strong>per</strong>iore a 0,5 Kgf*m, tem<strong>per</strong>atura di rammollimento (grado Vicat) non<br />

inferiore a 80°C, stab<strong>il</strong>ità dimension<strong>al</strong>e (variazione di lunghezza max ± 1%), modulo elastico non inferiore a 30.000 Kgf/cmq, completa opacità,<br />

ceneri non su<strong>per</strong>iori <strong>al</strong> 10%, resistenza agli agenti atmosferici artifici<strong>al</strong>i.<br />

Le relative prove saranno eseguite in conformità <strong>al</strong>le specifiche di cui <strong>al</strong>la norma UNI 6214-68.<br />

90.2 FINESTRE E PORTE BALCONE<br />

90.2.1 Telai - Mod<strong>al</strong>ità di esecuzione e di posa in o<strong>per</strong>a.<br />

I serramenti in cloruro di polivin<strong>il</strong>e dovranno avere i telai, sia fissi che mob<strong>il</strong>i, costituiti da prof<strong>il</strong>ati estrusi, a sezione scatolare, dotata<br />

di adeguati rinforzi interni. Il prof<strong>il</strong>o presenterà di norma spessore differenziato, avrà cioè spessore non uniforme tra le varie pareti (esterne<br />

od interne) <strong>della</strong> sezione, ma comunque avrà spessore non inferiore a 30/10 di mm <strong>per</strong> le pareti esterne ed a 12/10 di mm <strong>per</strong> quelle<br />

interne (setti).<br />

La sezione presenterà dimensione minima, nella direzione norm<strong>al</strong>e <strong>al</strong> piano del telaio, di 55 mm. Il fissaggio degli angoli dei vari<br />

elementi potrà essere effettuato <strong>per</strong> s<strong>al</strong>datura a specchio (termofusione autogena) <strong>per</strong> incollaggio con l'inserimento di squadrette di rinforzo<br />

oppure <strong>per</strong> stampaggio ad iniezione; nel caso di impiego di squadrette ad angolo, da inf<strong>il</strong>are nelle cavità degli estrusi, queste saranno dello<br />

stesso materi<strong>al</strong>e (P.V.C. rigido) e saranno incollate con adesivi clorovin<strong>il</strong>ici.<br />

I vetri saranno fissati mediante appositi regolini di P.V.C., innestab<strong>il</strong>i a scatto, previa apposizione di idonea guarnizione elastica.<br />

Il fissaggio del telaio fisso del serramento <strong>al</strong>la struttura muraria avverrà, di norma, mediante l'interposizione di un controtelaio in<br />

legno; <strong>per</strong> infissi di notevoli dimensioni occorrerà che tra resina e controtelaio vi sia un sistema elastico che consenta la possib<strong>il</strong>ità di movimenti<br />

tra le due parti.<br />

I giochi tra le parti fisse e le parti mob<strong>il</strong>i dovranno essere contenuti entro limiti ristretti e dovranno risultare costanti nel tempo.<br />

9O.2.2 Guarnizioni di tenuta.<br />

Le guarnizioni dovranno essere continue lungo tutto <strong>il</strong> <strong>per</strong>imetro dei telai e saranno applicate sia sui telai fissi, che su quelli mob<strong>il</strong>i,<br />

saranno re<strong>al</strong>izzate con P.V.C. plastificato con sostanze non migrab<strong>il</strong>i e che non conferiscano rigidità <strong>al</strong>le basse tem<strong>per</strong>ature, ovvero in et<strong>il</strong>ene-prop<strong>il</strong>ene.<br />

La forma delle guarnizioni dovrà essere c<strong>al</strong>colata in modo che la tenuta sia sempre attiva, anche quando fenomeni di d<strong>il</strong>atazione<br />

intervengono a variare i giochi delle battute.<br />

90.3 PERSIANE AVVOLGIBILI<br />

90.3.0 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Le avvolgib<strong>il</strong>i di materia plastica saranno costituite da elementi estrusi, di cloruro di polivin<strong>il</strong>e rigido, con assoluta esclusione di<br />

prodotti plastificanti.<br />

Le <strong>per</strong>siane saranno fornite nel rispetto delle prescrizioni di cui <strong>al</strong> punto 53.2.2 del presente Capitolato nonché con riguardo agli<br />

accessori di funzionamento e completamento e <strong>per</strong> quanto compatib<strong>il</strong>e, nel rispetto di quanto stab<strong>il</strong>ito <strong>al</strong> punto 88.6 <strong>per</strong> le <strong>per</strong>siane in legno.<br />

90.3.1 Stecche.<br />

Potranno essere, in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni, sia del tipo ad <strong>al</strong>a, autoaggancianti (tipo 351 UNI 6213-68), sia del tipo con collegamento<br />

a ganci (tipo 352 UNI 6213-68); in ogni caso avranno spessore complessivo non inferiore a 13,8 mm e non meno di due setti interni<br />

di irrigidimento; l'<strong>al</strong>tezza, gancio escluso, sarà compresa tra 40 e 50 mm.<br />

Nei teli del primo tipo i due terzi inferiori saranno formati con stecche corredate da apposite feritoie t<strong>al</strong>i da <strong>per</strong>mettere, a telo semi<strong>al</strong>zato,<br />

<strong>il</strong> passaggio indiretto di aria e luce; <strong>il</strong> terzo su<strong>per</strong>iore sarà invece cieco.<br />

Nei teli del secondo tipo lo stesso risultato sarà invece ottenuto con la distanziab<strong>il</strong>tà delle stecche, così come prescritto <strong>al</strong> punto<br />

88.5.1.<br />

90.3.2 Rinforzi met<strong>al</strong>lici.<br />

Nelle <strong>per</strong>siane di lunghezza su<strong>per</strong>iore a 1,50 mt <strong>al</strong>cune stecche verranno opportunamente armate con prof<strong>il</strong>i ad U di acciaio zincato,<br />

cadmiato od inossidab<strong>il</strong>e, <strong>della</strong> sezione minima di 10x10x1 mm. La frequenza dell'armatura sarà di u prof<strong>il</strong>o ogni 5 stecche <strong>per</strong> larghezze<br />

da 1,51 a 2,00 m; di uno ogni 4 stecche <strong>per</strong> larghezze da 2,01 a 2,50 mt; di uno ogni 3 stecche <strong>per</strong> larghezze da 2,51 a 3,00 mt.<br />

v<strong>al</strong>endo la stessa prescrizione, in tutti i casi, <strong>per</strong> teli montanti su apparecchi a sporgere.<br />

La stecca di base sarà dotata di doppia armatura, di peso tot<strong>al</strong>e da assicurare la regolare discesa dell'avvolgib<strong>il</strong>e.<br />

90.3.3 Guide.<br />

Avranno profondità non inferiore a 22 mm <strong>per</strong> teli fino a 1,50 di larghezza, non inferiore a 25 mm <strong>per</strong> teli da 1,51 a 2,00 m di larghezza,<br />

non inferiore a 28 mm <strong>per</strong> teli da 2,01 a 2,50 mt di larghezza e non inferiore a 31 mm <strong>per</strong> teli di larghezza su<strong>per</strong>iore.<br />

Il gioco tra le estremità dei teli e le guide sarà mediamente pari <strong>al</strong> 25% <strong>della</strong> profondità delle stesse.<br />

90.3.4 Rullini di rinvio.<br />

Saranno applicati <strong>al</strong>le traverse su<strong>per</strong>iori dei serramenti ogni qu<strong>al</strong>volta la larghezza dei teli sarà su<strong>per</strong>iore a 1,50 mt.<br />

90.3.5 Apparecchi di sollevamento.<br />

Qu<strong>al</strong>ora la su<strong>per</strong>ficie dell'avvolgib<strong>il</strong>e dovesse su<strong>per</strong>are <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore di 4,00 mq, dovrà farsi uso dell'apparecchio demoltiplicatore, <strong>al</strong><br />

fine di <strong>al</strong>leggerire la manovra di sollevamento.<br />

L'apparecchio sarà di norma comandato con cinghia <strong>per</strong> su<strong>per</strong>fici fino a 5,00 mq e con arganello <strong>per</strong> su<strong>per</strong>fici su<strong>per</strong>iori.<br />

90.4 LUCERNARI<br />

pagina n.73


Qu<strong>al</strong>unque siano i tipi da re<strong>al</strong>izzare i lucernari, oltre a soddisfare i requisiti di cui <strong>al</strong> punto 53.4 del presente Capitolato, dovranno<br />

rispondere <strong>al</strong>le seguenti prescrizioni:<br />

• avranno dei muretti di base eseguiti con <strong>per</strong>fetta rispondenza <strong>al</strong>le dimensioni prescritte e con le su<strong>per</strong>fici di estradosso <strong>per</strong>fettamente<br />

rifinite e complanari (orizzont<strong>al</strong>i od inclinate che siano);<br />

• lo schema struttur<strong>al</strong>e dei lucernari sarà t<strong>al</strong>e che anche in caso di mancanza di tenuta delle guarnizioni o dei sig<strong>il</strong>lanti non si abbiano inf<strong>il</strong>trazioni<br />

di acqua nell'interno;<br />

• gli eventu<strong>al</strong>i telai in prof<strong>il</strong>ati met<strong>al</strong>lici dovranno essere protetti a regola d'arte e dovranno rendere non difficoltose le o<strong>per</strong>azioni di smontaggio,<br />

manutenzione ed eventu<strong>al</strong>e riparazione;<br />

• dovranno essere dotati di can<strong>al</strong>i interni raccogli-condensa con scarico <strong>al</strong>l'esterno;<br />

• avranno eventu<strong>al</strong>i viti di fissaggio esterne protette con idoneo biccherino e cappuccio di chiusura a scatto o f<strong>il</strong>ettato;<br />

• tutte le linee di raccordo tra telai e struttura muraria o tra diversi elementi dello stesso telaio, che possano costituire vie d'aria, dovranno<br />

essere sig<strong>il</strong>late e/o protette con idonee guarnizioni.<br />

Art.91 LAVORI DA PITTORE<br />

91.0 GENERALITÀ<br />

91.0.1 Materi<strong>al</strong>i - Terminologia - Preparazione delle su<strong>per</strong>fici.<br />

I materi<strong>al</strong>i da impiegare <strong>per</strong> l'esecuzione dei lavori in argomento dovranno corrispondere <strong>al</strong>le caratteristiche riportate <strong>al</strong>l'Art.47 del<br />

presente Capitolato ed a quanto più in particolare potrà specificare l'Elenco Prezzi o prescrivere la Direzione Lavori.<br />

Per la terminologia si farà riferimento <strong>al</strong> "Glossari delle Vernici" di cui <strong>al</strong> Manu<strong>al</strong>e Unichim 26 precedentemente citato <strong>al</strong> punto<br />

47.1.1. Resta comunque inteso che con <strong>il</strong> termine di "verniciatura" si dovrà intendere <strong>il</strong> trattamento sia con vernici vere e proprie che con<br />

pitture e sm<strong>al</strong>ti.<br />

Qu<strong>al</strong>unque o<strong>per</strong>azione di tinteggiatura o verniciatura dovrà essere preceduta da una conveniente ed accurata preparazione delle<br />

su<strong>per</strong>fici e precisamente da raschiature, scrostature, stuccature, levigature e lisciature con le mod<strong>al</strong>ità ed i sistemi più atti ad assicurare la<br />

<strong>per</strong>fetta riuscita del lavoro.<br />

In particolare dovrà curarsi che le su<strong>per</strong>fici si presentino <strong>per</strong>fettamente pulite e <strong>per</strong>tanto esenti da macchie di sostanze grasse od<br />

untuose, da ossidazioni, ruggine, scorie, c<strong>al</strong>amina, ecc. Speci<strong>al</strong>e riguardo dovrà aversi <strong>per</strong> le su<strong>per</strong>fici da rivestire con vernici trasparenti.<br />

91.0.2 Colori - Campionatura - Mani di verniciatura.<br />

La scelta dei colori è demandata <strong>al</strong> criterio insindacab<strong>il</strong>e <strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore avrà l’obbligo di eseguire, nei luoghi e con le mod<strong>al</strong>ità che gli saranno prescritte, ed ancor prima di iniziare i lavori, i<br />

campioni delle varie finiture, sia <strong>per</strong> la scelta delle tinte che <strong>per</strong> <strong>il</strong> genere di esecuzione, e ripeterli eventu<strong>al</strong>mente con le varianti richieste<br />

sino ad ottenere l'approvazione <strong>della</strong> stessa Direzione Lavori.<br />

Le successive passate (mani) di pitture, vernici e sm<strong>al</strong>ti dovranno essere di ton<strong>al</strong>ità diverse in modo che sia possib<strong>il</strong>e, in qu<strong>al</strong>unque<br />

momento, controllarne <strong>il</strong> numero.<br />

Lo spessore delle varie mani di verniciatura dovrà risultare conforme a quanto particolarmente prescritto; t<strong>al</strong>e spessore verrà attentamente<br />

controllato d<strong>al</strong>la Direzione Lavori con idonei strumenti e ciò sia nello strato umido che in quello secco. I controlli, ed i relativi risultati<br />

verranno verb<strong>al</strong>izzati in contraddittorio.<br />

Le successive mani di pitture, vernici e sm<strong>al</strong>ti dovranno essere applicate, ove non sia prescritto un maggiore interv<strong>al</strong>lo, a distanza<br />

non inferiore a 24 ore e sempreché la mano precedente risulti <strong>per</strong>fettamente essiccata. Qu<strong>al</strong>ora <strong>per</strong> motivi di ordine diverso e comunque in<br />

linea eccezion<strong>al</strong>e l'interv<strong>al</strong>lo dovesse prolungarsi oltre i tempi previsti, si dovrà procedere, prima di riprendere i trattamenti di verniciatura, ad<br />

una accurata pulizia delle su<strong>per</strong>fici interessate.<br />

91.0.3 Preparazione dei prodotti.<br />

La miscelazione dei prodotti monocomponenti con d<strong>il</strong>uenti e dei bicomponenti con l'indurente ed <strong>il</strong> relativo d<strong>il</strong>uente dovrà avvenire<br />

nei rapporti indicati d<strong>al</strong>la scheda tecnica del fornitore <strong>della</strong> pittura. Per i prodotti a due componenti sarà necessario controllare che l'impiego<br />

<strong>della</strong> miscela avvenga nei limiti di tempo previsti <strong>al</strong>la voce "Pot-life".<br />

91.0.4 Umidità ed <strong>al</strong>c<strong>al</strong>inità delle su<strong>per</strong>fici.<br />

Le o<strong>per</strong>e ed i manufatti da sottoporre a trattamento di verniciatura dovranno essere asciutti sia in su<strong>per</strong>ficie che in profondità; <strong>il</strong><br />

tenore di umidità, in ambiente <strong>al</strong> 65% di U.R., non dovrà su<strong>per</strong>are <strong>il</strong> 3%, <strong>il</strong> 2% o l'1%, rispettivamente <strong>per</strong> l'intonaco di c<strong>al</strong>ce, di cemento (o<br />

c<strong>al</strong>cestruzzo) o di gesso (od impasti a base di gesso); <strong>per</strong> <strong>il</strong> legno <strong>il</strong> 15% (riferito a legno secco).<br />

Dovrà accertarsi ancora che <strong>il</strong> grado di <strong>al</strong>c<strong>al</strong>inità residua dei supporti sia a bassissima <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e, viceversa si dovrà ricorrere<br />

<strong>al</strong>l'uso di idonei prodotti onde rendere neutri i supporti stessi od a prodotti vernicianti particolarmente resistenti agli <strong>al</strong>c<strong>al</strong>i.<br />

91.0.5 Protezione e precauzioni.<br />

Le o<strong>per</strong>azioni di verniciatura non dovranno venire eseguite, di norma, con tem<strong>per</strong>ature inferiori a 5°C o con U.R. su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong>l'85%<br />

(<strong>per</strong> pitture monocomponenti, a f<strong>il</strong>mazione fisica) e con tem<strong>per</strong>ature inferiori a 10°C ed U.R. su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong>l'80% (<strong>per</strong> pitture bicomponenti, a<br />

f<strong>il</strong>mazione chimica). La tem<strong>per</strong>atura ambiente non dovrà in ogni caso su<strong>per</strong>are i 40°C, mentre la tem<strong>per</strong>atura delle su<strong>per</strong>fici dovrà sempre<br />

essere compresa fra 5 e 50°C.<br />

L'Applicazione dei prodotti vernicianti non dovrà venire effettuata su su<strong>per</strong>fici umide; in esterno <strong>per</strong>tanto, s<strong>al</strong>vo l'adozione di particolari<br />

ripari, le stesse o<strong>per</strong>azioni saranno sospese con tempo piovoso, nebbioso od in presenza di vento.<br />

In ogni caso le o<strong>per</strong>e eseguite dovranno essere protette, fino a completo essiccamento in profondità, d<strong>al</strong>le correnti d'aria, d<strong>al</strong>la<br />

polvere, d<strong>al</strong>l'acqua, d<strong>al</strong> sole e da ogni <strong>al</strong>tra causa che possa costituire origine di danni o degradazioni in genere.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore dovrà adottare inoltre ogni precauzione e mezzo atti ad evitare spruzzi, sbavature e macchie di pitture, vernici, ecc.<br />

sulle o<strong>per</strong>e già eseguite (pavimenti, rivestimenti, zoccolature, intonachi, infissi, apparecchi sanitari, rubinetterie, frutti, ecc.), restando a carico<br />

dello stesso ogni lavoro e provvedimento necessari <strong>per</strong> l'eliminazione degli imbrattamenti, dei degradamenti, nonché degli eventu<strong>al</strong>i danni<br />

apportati.<br />

91.0.6 Obblighi e responsab<strong>il</strong>ità dell'App<strong>al</strong>tatore.<br />

La direzione Lavori avrà la facoltà di modificare, in qu<strong>al</strong>siasi momento, le mod<strong>al</strong>ità esecutive delle varie lavorazioni; in questo caso<br />

<strong>il</strong> prezzo del lavoro subirà unicamente le variazioni corrispondenti <strong>al</strong>le modifiche introdotte, con esclusione di qu<strong>al</strong>siasi extracompenso.<br />

La stessa Direzione avrà <strong>al</strong>tresì la facoltà di ordinare, a cura e spese dell'App<strong>al</strong>tatore, <strong>il</strong> rifacimento delle lavorazioni risultanti da<br />

esecuzione non soddisfacente e questo sia <strong>per</strong> difetto dei materi<strong>al</strong>i impiegati, sia <strong>per</strong> non idonea preparazione delle su<strong>per</strong>fici, <strong>per</strong> non corretta<br />

applicazione degli stessi, <strong>per</strong> mancanza di cautele o protezioni o <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>unque <strong>al</strong>tra causa ascrivib<strong>il</strong>e <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore dovrà provvedere con immediatezza a t<strong>al</strong>i rifacimenti, eliminando nel contempo eventu<strong>al</strong>i danni conseguenti dei<br />

qu<strong>al</strong>i rimane, in ogni caso ed a tutti gli effetti, unico responsab<strong>il</strong>e.<br />

91.0.7 Disposizioni legislative.<br />

Nei lavori di verniciatura dovranno essere osservate le disposizioni antinfortunistiche di cui <strong>al</strong>le Leggi 19 luglio 1961, n°706 e 5<br />

marzo 1963, n°245.<br />

91.1 SUPPORTI DI INTONACO, GESSO, CALCESTRUZZO E CEMENTO AMIANTO - TINTEGGIATURE E PITTURAZIONI<br />

pagina n.74


91.1.0 Preparazione delle su<strong>per</strong>fici - Rasature.<br />

Le su<strong>per</strong>fici da sottoporre a trattamenti di tinteggiatura e pitturazione, fermo restando quanto prescritto <strong>al</strong> punto 91.0.3, dovranno<br />

essere ultimate da non meno di 12 mesi; eventu<strong>al</strong>i <strong>al</strong>c<strong>al</strong>inità residue potranno essere trattate con opportune soluzioni acide neutr<strong>al</strong>izzanti<br />

date a pennello e successive spazzolature a distanza non inferiore a 24 ore.<br />

Le su<strong>per</strong>fici dovranno essere portate a <strong>per</strong>fetto grado di uniformità e regolarità. Le punte di sabbia saranno asportate con regoletti<br />

di legno a rasare; eccezion<strong>al</strong>mente, ed ove si riscontri la presenza di graffiature, potrà venire ado<strong>per</strong>ata carta abrasiva di grana grossa.<br />

Per chiudere eventu<strong>al</strong>i buchi o sc<strong>al</strong>fiture in loc<strong>al</strong>i interni verrà ado<strong>per</strong>ato gesso puro, gesso con sabbia o stucco sintetico, avendo<br />

cura di battere la stuccatura con una spazzola onde uniformare la grana con <strong>il</strong> rimanente intonaco.<br />

Su pareti esterne, eventu<strong>al</strong>i sig<strong>il</strong>lature verranno effettuate con lo stesso tipo di intonaco o con stucco speci<strong>al</strong>e <strong>per</strong> esterni (con<br />

assoluta esclusione di gesso) curando, nel caso di intonaco, di scarnire i punti di intervento onde migliorare la tenuta dei rappezzi.<br />

Nel caso di intonaco civ<strong>il</strong>e rico<strong>per</strong>to da vecchie pitturazioni si procederà preliminarmente <strong>al</strong>la spazzolatura o, se necessario, <strong>al</strong>la<br />

raschiatura od <strong>al</strong>la sabbiatura a fondo delle stesse fino a scoprire la parte viva e sana dell'intonaco. Seguirà quindi un'energica spolveratura<br />

meccanica, con successivo lavaggio e sgrassaggio con detergenti onde eliminare ogni traccia di sporco, eventu<strong>al</strong>i muffe ed efflorescenze di<br />

s<strong>al</strong>nitro; si procederà dopo <strong>al</strong>le necessarie riprese e stuccature. In ultimo verrà data una mano di imprimitura la qu<strong>al</strong>e, nel caso di tinteggiature<br />

a c<strong>al</strong>ce, sarà costituita con latte di c<strong>al</strong>ce d<strong>il</strong>uito, mentre, negli <strong>al</strong>tri casi, da speci<strong>al</strong>i appretti sintetici o da pitture ad olio come più avanti<br />

specificato.<br />

La rasatura dell'intonaco civ<strong>il</strong>e interno, se prescritta, sarà effettuata con impasto di solo gesso o di c<strong>al</strong>ce spenta e gesso nello<br />

stesso rapporto in peso; l'impasto comunque, qu<strong>al</strong>ora ammesso, potrà essere costituito anche d<strong>al</strong> 60% di gesso in polvere e d<strong>al</strong> 40% di c<strong>al</strong>ce<br />

idrata in polvere, purché la c<strong>al</strong>ce venga bagnata prima dell'uso e lasciata riposare <strong>il</strong> tempo prescritto d<strong>al</strong> produttore.<br />

L'impasto, preparato in quantità sufficiente <strong>per</strong> l'immediato impiego, verrà sp<strong>al</strong>mato in spessori non inferiori a 3 mm, successivamente<br />

lisciato e quindi rifinito con spatola a mano.<br />

A lavoro ultimato la rasatura dovrà presentarsi lucida nonché priva di ondulazioni od <strong>al</strong>tri difetti. L'essiccamento prepitturazione<br />

dovrà avere una durata non inferiore a 8 - 15 giorni, secondo la stagione e le condizioni meteorologiche.<br />

La rasatura con stucco a colla verrà effettuata con stucchi preconfezionati, previa mano di ancoraggio con tinta ad olio di lino <strong>al</strong>lungata<br />

od <strong>al</strong>tro tipo di appretto prescritto d<strong>al</strong>le Ditte fornitrici dello stucco. L'applicazione verrà fatta a due o più riprese interv<strong>al</strong>lando, dopo<br />

ogni ripresa, o<strong>per</strong>azioni di carteggiatura e spolveratura eseguite su stucco completamente indurito.<br />

Rasature speci<strong>al</strong>i, con stucchi o intonachi a base di resine sintetiche od <strong>al</strong>tri componenti di particolare formulazione, saranno effettuate<br />

nel rispetto delle su<strong>per</strong>iori prescrizioni e di quelle più particolari fornite d<strong>al</strong>le Ditte produttrici. L'accettazione dei prodotti sarà comunque<br />

subordinata a prove e certificazioni di idoneità.<br />

91.1.1 Tinteggiatura a c<strong>al</strong>ce fissata.<br />

La tinteggiatura dovrà sempre essere preceduta da una accurata preparazione delle su<strong>per</strong>fici interessate, così come prescritto <strong>al</strong><br />

precedente punto 91.1.0; saranno eseguite <strong>per</strong>tanto stuccature, carteggiature, spolverature e quant'<strong>al</strong>tro necessario <strong>per</strong> livellare, regolarizzare<br />

e rendere di aspetto uniforme le su<strong>per</strong>fici stesse.<br />

La tinteggiatura non dovrà essere applicata sugli intonachi prima che essi abbiano iniziato la loro presa. La stagionatura <strong>della</strong> c<strong>al</strong>ce<br />

non dovrà essere inferiore a 6 mesi.<br />

La tinteggiatura a c<strong>al</strong>ce semplice sarà preceduta d<strong>al</strong> lavaggio delle su<strong>per</strong>fici con latte di c<strong>al</strong>ce d<strong>il</strong>uito; si <strong>al</strong>lungherà quindi la c<strong>al</strong>ce<br />

spenta (grassello) con acqua, in un mastello, setacciando nel "lattone" nel qu<strong>al</strong>e verrà in ultimo aggiunta <strong>della</strong> resina poliacetovin<strong>il</strong>ica in emulsione<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> fissaggio <strong>della</strong> c<strong>al</strong>ce. Si passerà quindi <strong>al</strong>l'applicazione, curando che le varie mani di tinta siano date a tinteggiatura ancora<br />

umida con interv<strong>al</strong>li di tempo, tra le stesse, non su<strong>per</strong>iori a 24 ore.<br />

Per la tinteggiatura a c<strong>al</strong>ce colorata si procederà con le stesse mod<strong>al</strong>ità, stem<strong>per</strong>ando previamente nel latte di c<strong>al</strong>ce i colori miner<strong>al</strong>i,<br />

ridotti in pasta omogenea esente da granulosità; <strong>il</strong> tutto sarà poi passato ad uno staccio fine di tela zincata 0,355 UNI 2331.<br />

91.1.2 Tinteggiatura a gesso e colla.<br />

Sarà re<strong>al</strong>izzata con l'impiego del bianco Meudon (biancone) legato con colla cellulosica (meticellulosa) preparata a freddo. Il dosaggio<br />

<strong>della</strong> colla e dell'acqua sarà in relazione <strong>al</strong> diverso assorbimento delle su<strong>per</strong>fici (sia a gesso, che a civ<strong>il</strong>e); sarà effettuato comunque<br />

in maniera t<strong>al</strong>e da evitare fenomeni di scagliatura o sfarinamento.<br />

L'impiego <strong>della</strong> tinteggiatura a biancone e colla sarà in gener<strong>al</strong>e effettuato su rasatura a gesso ed unicamente in interni. Per quanto<br />

riguarda l'impiego dei colori si rimanda <strong>al</strong> precedente punto 91.1.1<br />

91.1.3 Tinteggiatura a tem<strong>per</strong>a.<br />

Detta anche idropittura non lavab<strong>il</strong>e, la tem<strong>per</strong>a verrà applicata <strong>al</strong>meno a tre mani delle qu<strong>al</strong>i, se non diversamente prescritto, la<br />

prima (piuttosto d<strong>il</strong>uita) a pennello e le <strong>al</strong>tre due a rullo a pelo lungo.<br />

91.1.4 Tinteggiatura con idropitture.<br />

Sia su intonaco nuovo, che su vecchio la tinteggiatura sarà di norma preceduta, se non diversamente prescritto, da una mano di<br />

imprimitura data a pennello e costituita, in genere, d<strong>al</strong>la stessa resina legante in emulsione con la qu<strong>al</strong>e è formulata l'idropittura. Il prodotto<br />

dovrà ben penetrare nella su<strong>per</strong>ficie di applicazione <strong>al</strong>lo scopo di uniformare gli assorbimenti e fornire inoltre un v<strong>al</strong>ido ancoraggio <strong>al</strong>le mani<br />

successive: non dovrà <strong>per</strong>ciò "far pelle" ed a t<strong>al</strong> fine, in rapporto <strong>al</strong> tipo di su<strong>per</strong>ficie, ne verrà s<strong>per</strong>imentata l'esatta d<strong>il</strong>uizione.<br />

Verrà quindi data l'idropittura, nei colori prescelti d<strong>al</strong>la Direzione ed <strong>al</strong>meno in due mani, delle qu<strong>al</strong>i la prima a pennello (mazzocca<br />

media) e la seconda a rullo (di pelo merinos corto). Lo spessore dello strato secco, <strong>per</strong> ogni mano, dovrà risultare non inferiore a 30 micron<br />

se <strong>per</strong> interni ed a 40 micron se <strong>per</strong> esterni. Su su<strong>per</strong>fici estremamente porose ed i gener<strong>al</strong>e negli esterni, <strong>per</strong> le su<strong>per</strong>fici più esposte <strong>al</strong><br />

sole, saranno date non meno di tre mani.<br />

Il dosaggio di acqua, nelle varie passate, sarà conforme <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> Ditta produttrice e/o <strong>della</strong> Direzione Lavori e comunque<br />

decrescente <strong>per</strong> le varie mani.<br />

Sarà vietato ado<strong>per</strong>are <strong>per</strong> applicazioni esterne idropitture formulate <strong>per</strong> usi interni. Per tinteggiature di c<strong>al</strong>cestruzzi a vista (se<br />

ammesse),manufatti di cemento ed intonachi cementizi dovranno sempre ado<strong>per</strong>arsi idropitture <strong>per</strong> esterni.<br />

91.1.5 Verniciatura con pittura grassa opaca.<br />

Potrà essere eseguita su intonaco civ<strong>il</strong>e grezzo o su intonaco rasato a gesso, con stucco a colla o con <strong>al</strong>tri tipi di rasatura, secondo<br />

prescrizioni.<br />

La verniciatura sarà eseguita su su<strong>per</strong>fici <strong>per</strong>fettamente asciutte, con grado di <strong>al</strong>c<strong>al</strong>inità non su<strong>per</strong>iore ad 8; in caso contrario occorrerà<br />

ricorrere a trattamenti neutr<strong>al</strong>izzanti ed in particolare imprimiture isolanti.<br />

Di norma comunque <strong>il</strong> ciclo di applicazione comprenderà le seguenti fasi:<br />

1) Preparazione delle su<strong>per</strong>fici come <strong>al</strong> precedente punto 91.1.0.<br />

2) Carteggiatura di livellamento, effettuata a secco con carte abrasive autolubrificanti di tipo medio (180 - 220) e successiva spolveratura<br />

con aria in pressione.<br />

3) Prima mano a pennello di imprimitura di tinta ad olio, più o meno grassa a secondo dell'assorbimento <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie.<br />

4) Seconda mano a pennello od a rullo (pelo sintetico medio) di tinta ad olio mescolata con la pittura grassa opaca (in rapporto non su<strong>per</strong>iore<br />

<strong>al</strong> 50%), leggermente d<strong>il</strong>uita con olio e ragia; la mano sarà già in tinta, leggermente più chiara di quella fin<strong>al</strong>e e, una volta essiccata,<br />

dovrà risultare uniformemente traslucida (assolutamente priva cioè di zone opache).<br />

pagina n.75


5) Terza mano di pittura grassa opaca, nel colore prescelto ed eventu<strong>al</strong>mente con leggera d<strong>il</strong>uizione di ragia, data a pennello di pelo sintetico<br />

medio.<br />

L'interv<strong>al</strong>lo di tempo <strong>per</strong> l'esecuzione delle varie passate sarà non inferiore a 24 ore tra la prima e la seconda mano e non inferiore<br />

a 36 ore tra la seconda e la terza. Tempi più lunghi potranno comunque essere prescritti nella stagione invern<strong>al</strong>e.<br />

91.1.6 Verniciatura con pitture oleosintetiche o con sm<strong>al</strong>ti sintetici.<br />

Sarà effettuata come <strong>al</strong> precedente punto 91.1.5 con la differenza che la prima mano sarà costituita da pittura opaca di fondo di<br />

cui <strong>al</strong> punto 47.3.3 del presente Capitolato e le <strong>al</strong>tre due mani da pitture oleosintetiche o sm<strong>al</strong>ti.<br />

Su intonachi rasati, la terza mano sarà preceduta da una accurata e leggera carteggiatura con carta abrasiva fine secco (e successiva<br />

spolveratura) e verrà applicata, s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione a pennello od a spruzzo secondo che si tratti di sm<strong>al</strong>ti opachi o di sm<strong>al</strong>ti<br />

lucidi.<br />

91.1.7 Verniciatura con pitture a base di elastomeri o di resine plastiche.<br />

Sarà di norma effettuata con non meno di tre mani delle qu<strong>al</strong>i la prima, di imprimitura, con trasparenti resino-compatib<strong>il</strong>i od a corrispondente<br />

base elastomerica o di resina plastica dati a pennello e le <strong>al</strong>tre due con pitture prescritte e nei colori richiesti, date a pennello od<br />

a rullo, secondo disposizione e con spessori di strato mai inferiori a 40 micron.<br />

La verniciatura sarà effettuata su su<strong>per</strong>fici adeguatamente preparate, rispettando i cicli di applicazione e le particolari prescrizioni<br />

delle Ditte produttrici nonché le disposizioni che nel merito, anche in variante, potrà impartire la Direzione Lavori.<br />

91.2 SUPPORTI IN CALCESTRUZZO - PITTURAZIONE ANTICORROSIVA<br />

Tutte le su<strong>per</strong>fici in c<strong>al</strong>cestruzzo o cementizie in genere, particolarmente esposte ad atmosfere aggressive (industri<strong>al</strong>i o marine), o<br />

direttamente a contatto con sostanze chimicamente attive od esposte ad attacco di microrganismi, dovranno essere protette con rivestimenti<br />

adeguati.<br />

L'applicazione sarà fatta a non meno di 60 giorni d<strong>al</strong>l'ultimazione dei getti; le su<strong>per</strong>fici dovranno essere pulite, asciutte e libere da<br />

rivestimenti precedentemente applicati, incrostazioni di s<strong>al</strong>i e materi<strong>al</strong>e incoerente. Ove siano stati impiegati agenti disarmati, indurenti od<br />

<strong>al</strong>tri additivi del cemento, si dovranno stab<strong>il</strong>ire di volta in volta le o<strong>per</strong>azioni necessarie, atte a neutr<strong>al</strong>izzare gli effetti su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>i.<br />

Tutte le im<strong>per</strong>fezioni del c<strong>al</strong>cestruzzo, protuberanze e vuoti particolare, dovranno essere eliminate <strong>al</strong> fine di ottenere una su<strong>per</strong>ficie<br />

priva di porosità; i punti in r<strong>il</strong>ievo saranno eliminati mediante discature mentre, i vuoti, con m<strong>al</strong>te e boiacche cementizie applicate subito<br />

dopo <strong>il</strong> disarmo. L'applicazione dei rivestimenti protettivi sarà comunque preceduta da una accurata pulizia e d<strong>al</strong>l'irruvidimento delle su<strong>per</strong>fici.<br />

91.3 SUPPORTI IN ACCIAIO - VERNICIATURE E PROTEZIONI<br />

91.3.1 Preparazione del supporto.<br />

Prima di ogni trattamento di verniciatura o di protezione in genere, l’acciaio dovrà essere sempre adeguatamente preparato; dovranno<br />

essere eliminate cioè tutte le tracce di grasso o di unto d<strong>al</strong>le su<strong>per</strong>fici, gli ossidi di laminazione ("c<strong>al</strong>amina" o "scaglie di laminazione")<br />

e le scaglie o macchie di ruggine.<br />

La preparazione delle su<strong>per</strong>fici potrà venire ordinata in una delle mod<strong>al</strong>ità previste d<strong>al</strong>le norme SSPC (Steel Structures Paiting<br />

Counc<strong>il</strong>); con riferimento agli standard fotografici dello stato inizi<strong>al</strong>e e fin<strong>al</strong>e elaborati d<strong>al</strong> Comitato Svedese <strong>della</strong> Corrosione e noti come<br />

"Svensk Standard SIS")<br />

Con riguardo <strong>al</strong>le varie mod<strong>al</strong>ità di preparazione, si precisa in particolare:<br />

a) Sgrassaggio con solventi (SSPC - SP1): Sarà effettuato con solventi a lenta evaporazione (ragia miner<strong>al</strong>e, nafta solvente, ecc.), vapore,<br />

<strong>al</strong>c<strong>al</strong>i, emulsioni, ecc. L'o<strong>per</strong>azione verrà eseguita a spruzzo o con grossi pennelli e sarà seguita da lavaggio ed asciugamento con aria<br />

in pressione.<br />

b) Pulizia con attrezzi manu<strong>al</strong>i (SSPC - SP2): Consisterà nel rimuovere fino <strong>al</strong> grado richiesto le scaglie di laminazione, le pitture e la ruggine,<br />

in fase di distacco, ut<strong>il</strong>izzando attrezzi manu<strong>al</strong>i qu<strong>al</strong>i picchette raschietti, spazzole met<strong>al</strong>liche e carta abrasiva.<br />

c) Pulizia con attrezzi meccanici (SSPC -SP3): Consisterà nell'effettuare le o<strong>per</strong>azioni di cui <strong>al</strong>la lett.b) ut<strong>il</strong>izzando attrezzi meccanici qu<strong>al</strong>i<br />

spazzole rotanti, attrezzi a <strong>per</strong>cussione, mole meccaniche, abrasivi s<strong>il</strong>icei o met<strong>al</strong>lici.<br />

d) Pulizia mediante sabbiatura (SSPC - SP7 SP6 - SP10 - SP5): Consisterà nell'eliminare, con risultati di diversa gradazione, ogni traccia<br />

di c<strong>al</strong>amina, ruggine e sostanze estranee. L'o<strong>per</strong>azione verrà effettuata mediante violetto getto di sabbia quarzifera (vagliata su setaccio<br />

di 16 maglie/cmq) a seco oppure ad umido, oppure di abrasivi met<strong>al</strong>lici.<br />

e) Pulizia mediante decapaggio acido (SSPC - SP8): Consisterà nell'eliminazione delle scaglie di ruggine e di laminazione mediante decapaggio<br />

acido od elettronico (o con una combinazione degli stessi) e successivo lavaggio di neutr<strong>al</strong>izzazione.<br />

f) Fosfatazione a freddo: Consisterà nel trattare l'acciaio con una miscela acqua, acido fosforico ed olio solvente solub<strong>il</strong>e in acqua in maniera<br />

da asportare parte <strong>della</strong> ruggine e trasformare <strong>il</strong> residuo in fosfato di ferro insolub<strong>il</strong>e.<br />

91.3.2 Carpenterie ed infissi - Cicli di verniciatura.<br />

In mancanza di specifica previsione, la scelta dei rivestimenti di verniciatura e protettivi dovrà essere effettuata in base <strong>al</strong>le caratteristiche<br />

meccaniche, estetiche e di resistenza degli stessi, in relazione <strong>al</strong>le condizioni ambient<strong>al</strong>i e di uso dei manufatti da trattare.<br />

Con riguardo <strong>al</strong> ciclo di verniciatura protettiva, questo, nella forma più gener<strong>al</strong>e e ferma restando la facoltà <strong>della</strong> Direzione Lavori<br />

di variarne le mod<strong>al</strong>ità esecutive od i componenti, sarà effettuato come di seguito:<br />

A) Prima dell'inoltro dei manufatti in cantiere:<br />

1) Preparazione delle su<strong>per</strong>fici mediante sabbiatura di grado non inferiore a SP 6 (sabbiatura commerci<strong>al</strong>e). Solo in casi particolari e<br />

previa autorizzazione <strong>della</strong> Direzione, la sabbiatura potrà essere sostituita d<strong>al</strong>la pulizia meccanica (brossatura) SP3 o da quella manu<strong>al</strong>e<br />

SP2 (<strong>per</strong> limitate su<strong>per</strong>fici).<br />

2) - Eventu<strong>al</strong>e sgrassatura e lavaggio, se necessari.<br />

3) - Prima mano di antiruggine ad olio (od oleosintetica) <strong>al</strong> minio di piombo od <strong>al</strong> cromato di piombo o di zinco nei<br />

4) tipi di cui <strong>al</strong> punto 47.3.4 del presente Capitolato. La scelta del veicolo più idoneo dovrà tenere conto delle condizioni ambient<strong>al</strong>i e<br />

d'uso dei manufatti da proteggere; in particolare si prescriverà l'impiego di "primer" in veicoli epossidici, <strong>al</strong> clorocaucciù o vin<strong>il</strong>ici in<br />

presenza di aggressivi chimici, atmosfere industri<strong>al</strong>i od in ambienti marini.<br />

B) Dopo <strong>il</strong> montaggio in o<strong>per</strong>a:<br />

4) - Pulizia tot<strong>al</strong>e di tutte le su<strong>per</strong>fici con asportazione completa delle impurità e delle pitturazioni eventu<strong>al</strong>mente degradate.<br />

5) - Ritocco delle zone eventu<strong>al</strong>mente sco<strong>per</strong>te d<strong>al</strong>le o<strong>per</strong>azioni di pulizia o di trasporto.<br />

6) - Seconda mano di antiruggine dello stesso tipo <strong>della</strong> precedente, ma di diversa ton<strong>al</strong>ità di colore, data non prima di 24 ore dai ritocchi<br />

effettuati.<br />

7) - Due mani <strong>al</strong>meno di pittura (oleosintetica, sintetica, speci<strong>al</strong>e) o di sm<strong>al</strong>to sintetico, nei tipi, negli spessori e nei colori prescritti, date<br />

con interv<strong>al</strong>li di tempo mai inferiori a 24 ore e con sfumature di tono leggermente diverse (ma sempre nella stessa tinta), sì che possa<br />

distinguersi una mano d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tra.<br />

91.4 SUPPORTI IN ACCIAIO ZINCATO<br />

pagina n.76


91.4.0 Condizioni di essenzi<strong>al</strong>ità.<br />

Qu<strong>al</strong>unque manufatto in acciaio zincato, con grado di zincatura non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> "norm<strong>al</strong>e" dovrà essere sottoposto a trattamento<br />

di protezione anticorrosiva mediante idonea verniciatura.<br />

91.4.1 Pre trattamento delle su<strong>per</strong>fici zincate.<br />

Le su<strong>per</strong>fici di acciaio zincato, da sottoporre a cicli di verniciatura, dovranno essere innanzitutto sgrassate (se nuove) mediante<br />

idonei solventi od anche spazzolate e carteggiate (se esposte da lungo tempo); quindi lavate energicamente e sottoposte a particolari pretrattamenti<br />

oppure <strong>al</strong>l'applicazione di pitture non reattive nei riguardi dello zinco.<br />

I sistemi di pretrattamento più idonei <strong>per</strong> ottenere una adeguata preparazione delle su<strong>per</strong>fici zincate saranno re<strong>al</strong>izzate in uno dei<br />

due modi seguenti:<br />

a) Fosfatazione a c<strong>al</strong>do: Sarà eseguita in stab<strong>il</strong>imento e consisterà nella deposizione di uno strato di fosfato di zinco seguita da un trattamento<br />

passivamente con acido cromico e successivo lavaggio neutr<strong>al</strong>izzante a freddo.<br />

b) - Applicazione di "wash primer": si effettuerà trattando la su<strong>per</strong>ficie zincata con prodotti formulati a base di resine polivin<strong>il</strong>butirr<strong>al</strong>iche,<br />

resine fenoliche e tetraossicromato di zinco ed acido fosforico, qu<strong>al</strong>e cat<strong>al</strong>izzatore.<br />

Lo spessore del wash primer, a pellicola asciutta, dovrà risultare non inferiore a 5 micron.<br />

91.4.2 Fondi che non richiedono pretrattamento.<br />

Saranno costituiti di norma da antiruggini epossidiche ad <strong>al</strong>to spessore (A.S.) bicomponenti (con indurente poliammidico) o da<br />

fondi poliuretanici bicomponenti (o monocomponenti) a base di dis<strong>per</strong>sioni fenoliche.<br />

T<strong>al</strong>i saranno dati, se non diversamente prescritto, in una sola mano, a spruzzo od a pennello, con spessore reso non inferiore ad<br />

80 micron.<br />

91.4.3 Pigmenti.<br />

Risulta tassativamente vietato impiegare pitture con pigmenti catodici rispetto <strong>al</strong>lo zinco (ad esempio: minio e cromato di piombo).<br />

91.4.4 Cicli di verniciatura.<br />

Con riferimento a quanto in precedenza espresso ai punti 91.4.1 e 91.4.2 i manufatti in acciaio zincato dovranno essere sottoposti,<br />

se non diversamente disposto, a cicli di verniciatura protettiva effettuati come di seguito:<br />

1) Sgrassaggio, spazzolatura e successivo lavaggio a c<strong>al</strong>do delle su<strong>per</strong>fici.<br />

2) Fosfatizzazione a c<strong>al</strong>do od applicazione di "wash primer" od ancora applicazione di pitture di fondo che non richiedono pretrattamento.<br />

3) Doppia mano di antiruggine <strong>al</strong> cromato di zinco (80 micron in tot<strong>al</strong>e) od unica mano di antiruggine vin<strong>il</strong>ica A.S. (70 micron) nel caso di<br />

pretrattamenti a "wash prime".<br />

4) Doppia mano di pittura oleosintetica o di sm<strong>al</strong>to sintetico nei tipi e colori prescritti ed in rapporto <strong>al</strong> tipo dei fondi.<br />

91.5 SUPPORTI IN ALLUMINIO<br />

Le su<strong>per</strong>fici in <strong>al</strong>luminio da sottoporre a cicli di verniciatura, <strong>al</strong> pari di quelle in acciaio zincato, dovranno essere innanzi tutto<br />

sgrassate mediante idonei solventi od anche spazzolate e carteggiate (se esposte da lungo tempo); quindi lavate energicamente e sottoposte<br />

a particolari pretrattamenti (passivazione, applicazione di wash primer) oppure <strong>al</strong>l'applicazione di pitture non reattive nei riguardi dell'<strong>al</strong>luminio.<br />

In ogni caso, e specie <strong>per</strong> lo strato di fondo, dovranno essere evitate pitture con pigmenti contenenti composti di piombo, rame o<br />

mercurio.<br />

I cicli di verniciatura dell'<strong>al</strong>luminio (o delle leghe leggere di <strong>al</strong>luminio) saranno rapportati sia <strong>al</strong> tipo di o<strong>per</strong>e o manufatti, che <strong>al</strong>le<br />

condizioni di esercizio degli stessi.<br />

In gener<strong>al</strong>e comunque, e s<strong>al</strong>vo diversa o più particolare prescrizione, essi saranno costituiti da un trattamento di preparazione<br />

<strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie (semplice sgrassaggio e lavaggio od anche spazzolatura da un pretrattamento di pitturazione con "wash primer" (dato in<br />

spessore non inferiore a 5 micron) o con fondi epossidici bicomponenti con indurente poliammidico (spessore = 80 micron) ed in ultimo da<br />

non meno di due mani di finitura costituite da pitture o sm<strong>al</strong>ti epossidici B.S. (spessore = 2x30 micron), poliuretanici (spessore = 2x30 micron),<br />

epossidici A.S. (spessore = 2x100), epossivin<strong>il</strong>ici A.S. (spessore = 2x150),ecc.<br />

La scelta verrà effettuata d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, tenute presenti le caratteristiche dei rivestimenti, i vari tipi di impiego e le indicazioni<br />

di cui <strong>al</strong>le precedenti tabelle.<br />

91.6 SUPPORTI IN LEGNO - PITTURAZIONI E VERNICIATURE<br />

91.6.0 Preparazione delle su<strong>per</strong>fici - Pretrattamento di imprimitura.<br />

Qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> ciclo di verniciatura <strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e sottoporre le su<strong>per</strong>fici dei manufatti in legno, queste dovranno essere convenientemente<br />

preparate. La preparazione dovrà portare dette su<strong>per</strong>fici <strong>al</strong> miglior grado di uniformità e levigatezza dotandole nel contempo, con riguardo<br />

ai su<strong>per</strong>iori strati di pitturazione, delle massime caratteristiche di ancoraggio.<br />

T<strong>al</strong>e preparazione, comprensiva del primo trattamento di imprimitura, sarà di norma così eseguita:<br />

1) Asportazione parzi<strong>al</strong>e o tot<strong>al</strong>e (secondo prescrizione) dei precedenti strati di verniciatura eventu<strong>al</strong>mente esistenti su su<strong>per</strong>fici non nuove,<br />

mediante raschiatura previo rammollimento <strong>al</strong>la fiamma o con sverniciatori (su su<strong>per</strong>fici non destinate ad essere verniciate con prodotti<br />

trasparenti) o mediante carteggiatura a fondo.<br />

2) Carteggiatura di preparazione, necessaria ad asportare grasso, unto od <strong>al</strong>tre sostanze estranee, eseguita a secco con carte abrasive<br />

dei numeri 80 - 180 (usate in ordine di grana decrescente) e successiva spolveratura.<br />

3) Stuccatura con stucco a spatola onde eliminare eventu<strong>al</strong>i, limitati e consentiti difetti del supporto.<br />

4) Seconda carteggiatura, a secco, eseguita con carte abrasive dei numeri 180 - 220 e successiva spolveratura.<br />

5) Prima mano di imprimitura, data a pennello, con olio di lino cotto, con fondi <strong>al</strong>chidici o con fondi propri delle verniciature speci<strong>al</strong>i.<br />

6) Ripresa <strong>della</strong> stuccatura, carteggiatura di livellamento a secco od a umido (secondo i casi) con carte abrasive dei numeri 220 - 280 e<br />

successiva pulizia o spolveratura.<br />

91.6.1 Verniciature con pitture <strong>al</strong>l'olio di lino.<br />

Verrà eseguita sulle su<strong>per</strong>fici preparate come <strong>al</strong> precedente punto 91.6.0 (con 1^ mano di imprimitura ad olio), mediante le seguenti<br />

o<strong>per</strong>azioni:<br />

1) Seconda mano di imprimitura con tinta ad olio.<br />

2) Leggera levigatura con carte abrasive di numero non inferiore a 280.<br />

3) Due mani di pittura <strong>al</strong>l'olio, nei colori prescelti e con d<strong>il</strong>uizione decrescente.<br />

91.6.2 Verniciatura con pitture oleosintetiche od a sm<strong>al</strong>to.<br />

Verrà eseguita sulle su<strong>per</strong>fici preparate come <strong>al</strong> precedente punto 91.6.0 (con 1^ mano di imprimitura costituita da olio di lino o<br />

fondo <strong>al</strong>chidico), mediante le seguenti o<strong>per</strong>azioni:<br />

1) Seconda mano di imprimitura (o fondo) con pittura opaca di cui <strong>al</strong> punto 47.3.3 del presente Capitolato (fondo <strong>al</strong>chidico).<br />

2) Leggera carteggiatura di preparazione con carte abrasive di numero non inferiore a 380 (la carteggiatura sarà effettuata a seco od in<br />

umido secondo <strong>il</strong> grado di essiccamento dello strato di pittura).<br />

3) Due mani di pittura oleosintetica o di sm<strong>al</strong>to sintetico, nei tipi e nei colori prescelti, l'ultima mano di norma sarà applicata pura, del tutto<br />

esente cioè da d<strong>il</strong>uizione.<br />

91.6.3 Verniciatura con sm<strong>al</strong>ti <strong>al</strong> clorocaucciù, epossidici, poliuretanici, poliestere, ecc. (mono e bicomponenti).<br />

Verrà eseguita sulle su<strong>per</strong>fici preparate come <strong>al</strong> precedente punto 91.6.0 con l'esclusione <strong>della</strong> 1^mano di imprimitura con olio di<br />

pagina n.77


lino cotto.<br />

La verniciatura comunque sarà sempre eseguita a non meno di tre mani delle qu<strong>al</strong>i la prima, la prima di fondo, con i corrispondenti<br />

"primer" degli sm<strong>al</strong>ti da applicare (fondi epossidici, uretanici, ecc.) e le <strong>al</strong>tre due, di finitura, con gli sm<strong>al</strong>ti prescritti dati con le mod<strong>al</strong>ità, i<br />

tempi e le d<strong>il</strong>uizioni esattamente indicati d<strong>al</strong> produttore.<br />

Sull'ultima mano potrà venire richiesta, se del caso e con relativo compenso, l'ulteriore applicazione del corrispondente "trasparente",<br />

mono o bicomponente.<br />

91.6.4 Verniciatura con vernici trasparenti (flatting e sintetiche).<br />

Verrà eseguita sulle su<strong>per</strong>fici preparate come <strong>al</strong> precedente punto 91.6.0 con l'esclusione, nel caso vengano ado<strong>per</strong>ati cicli di<br />

verniciatura sintetici o speci<strong>al</strong>i, (clorocaucciù, epossidici, vin<strong>il</strong>ici, poliestere, poliuretanici) o nel caso che non si voglia <strong>al</strong>terare la ton<strong>al</strong>ità dei<br />

legni chiari, <strong>della</strong> prima mano di imprimitura con olio di lino cotto. L'uso dello stucco sarà, qu<strong>al</strong>ora ammesso, limitato indispensab<strong>il</strong>e; l'impiego<br />

sarà effettuato "in tinta", sullo stesso tono di colore cioè <strong>della</strong> parte da stuccare.<br />

La carteggiatura dovrà essere con particolare accuratezza in modo da rendere le su<strong>per</strong>fici <strong>per</strong>fettamente levigate. La verniciatura<br />

comunque, qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> tipo di vernice da impiegare, sarà sempre eseguita a non meno di tre mani, d<strong>il</strong>uite gradu<strong>al</strong>mente in decrescendo<br />

(la terza mano pura) con acquaragia o con d<strong>il</strong>uente proprio <strong>della</strong> vernice. Ogni mano sarà applicata sulla precedente a non meno di 48 ore<br />

di distanza e previa leggera carteggiatura di quest'ultima con carte abrasive finissime in umido e successivo lavaggio.<br />

A verniciatura ultimata, lo spessore complessivo degli strati di vernice, misurati a secco, dovrà risultare non inferiore a 9O micron;<br />

gli strati dovranno inoltre risultare <strong>per</strong>fettamente ed uniformemente trasparenti nonché esenti da difetti di qu<strong>al</strong>siasi genere.<br />

91.7 SUPPORTI IN POLIESTERE<br />

LA verniciatura dei supporti in poliestere sarà effettuata, previo sgrassaggio e lavaggio delle su<strong>per</strong>fici, con cicli a tre mani, delle<br />

qu<strong>al</strong>i la prima a fondo con "primer" epossidici (spessore = 30 micron) le <strong>al</strong>tre due, di finitura, con pitture e sm<strong>al</strong>ti epossidici, epossivin<strong>il</strong>ici o<br />

poliuretanici.<br />

Su su<strong>per</strong>fici non nuove, oltre <strong>al</strong>le o<strong>per</strong>azioni preliminari di sgrassatura e lavaggio, potrà essere necessario eseguire anche o<strong>per</strong>azioni<br />

parzi<strong>al</strong>i o tot<strong>al</strong>i di sverniciatura (da effettuare unicamente mediante carteggiatura e levigatura con carte abrasive) e di stuccatura (da<br />

effettuare, di norma, mediante stucchi epossidici).<br />

91.8 SUPPORTI BITUMINATI<br />

La verniciatura dei supporti bituminati sarà effettuata, previo sgrassaggio delle su<strong>per</strong>fici, con pitture <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>luminio, di norma con<br />

veicolo bituminoso. La verniciatura verrà eseguita mani, con spessori <strong>per</strong> mano non inferiori a 20 micron; <strong>per</strong> <strong>il</strong> resto si rimanda <strong>al</strong>le prescrizioni<br />

di cui <strong>al</strong> punto 89.4.1 del presente Capitolato.<br />

91.9 VERNICIATURE INDUSTRIALI<br />

Impiegate in genere <strong>per</strong> lavorazioni in serie, potranno essere del tipo elettrostatico, a flusso, ad immersione, a spruzzo( ad aria<br />

compressa od "airless-spray"), <strong>per</strong> elettroforesi, ecc.<br />

L'essiccamento avverrà di norma in forno, con tem<strong>per</strong>ature gener<strong>al</strong>mente su<strong>per</strong>iori a 150°C. Tra le finiture essiccanti in forno potranno<br />

richiedersi le pitture e gli sm<strong>al</strong>ti a base di resine <strong>al</strong>chidico-ammiche, acr<strong>il</strong>iche termoplastiche e termoindurenti, epossimelamminiche o<br />

ureiche, epossiacr<strong>il</strong>iche, vin<strong>il</strong>iche, ecc.<br />

Il ciclo di verniciatura comprenderà ogni trattamento <strong>per</strong> una <strong>per</strong>fetta preparazione delle su<strong>per</strong>fici (sgrassaggio, decapaggio,<br />

spazzolature, fosfatizzazioni, cromatizzazioni, passivazioni, risciacqui, a seconda dei materi<strong>al</strong>i da trattare), l'applicazione di pitture di fondo<br />

anch'esse essiccanti in forno ed in ultimo l'applicazione dello sm<strong>al</strong>to a finire e la polimerizzazione in forno.<br />

Le verniciature in forno dovranno presentare uniformità e regolarità <strong>della</strong> colorazione e del grado di br<strong>il</strong>lantezza, costanza di<br />

spessore, assoluta assenza di ondulazioni, retinamento, schivamento, ingi<strong>al</strong>limento ed <strong>al</strong>tri difetti dovuti in genere a preparazioni non <strong>per</strong>fette,<br />

irregolare distribuzione dei prodotti vernicianti, tem<strong>per</strong>ature e tempi di "cottura" non adeguatamente c<strong>al</strong>ibrati.<br />

Gli spessori dovranno risultare non inferiori a 30 micron <strong>per</strong> o<strong>per</strong>e e manufatti interni e non inferiori a 40 micron <strong>per</strong> o<strong>per</strong>e e manufatti<br />

esterni.<br />

91.10 RIVESTIMENTI CON TAPPEZZERIE<br />

91.10.1 Preparazione delle pareti.<br />

Le pareti destinate ad essere rico<strong>per</strong>te con tappezzerie dovranno essere accuratamente preparate così come prescritto <strong>al</strong> precedente<br />

punto 91.1.0 <strong>per</strong> le tinteggiature. Saranno sottoposte cioè ad o<strong>per</strong>azioni di stuccatura, ripresa di spigoli, carteggiatura, spolveratura e<br />

quant'<strong>al</strong>tro occorrente <strong>per</strong> rendere le su<strong>per</strong>fici <strong>per</strong>fettamente regolari e livellate.<br />

Per rivestimenti di tipo lucido e comunque se prescritto, le pareti saranno <strong>al</strong>tresì sottoposte a rasatura con stucco o con idonei<br />

mastici di livellamento e lisciatura.<br />

A completamento delle o<strong>per</strong>azioni di preparazione, sulle su<strong>per</strong>fici dovrà essere applicata una sp<strong>al</strong>matura preventiva del collante<br />

da impiegare <strong>per</strong> l'incollaggio dei teli, opportunamente d<strong>il</strong>uito, o di <strong>al</strong>tro idoneo prodotto isolante di preadesione, appositamente prescritto.<br />

91.10.2 Applicazione delle tappezzerie.<br />

Di norma le tappezzerie di carta saranno applicate con collanti a freddo a base di meticellulosa rinforzata con resine polivin<strong>il</strong>acetiche,<br />

quelle in plastica con adesivi di tipo vin<strong>il</strong>ico, mentre quelle in stoffa con adesivi poli-isoprenici.<br />

I collanti e gli adesivi ado<strong>per</strong>ati non dovranno in ogni caso deteriorare le tappezzerie né, ad asciugamento avvenuto, dovranno<br />

emanare odori di sorta.<br />

Gli adesivi saranno applicati secondo i tipi e le esatte prescrizioni del produttore: solo sulle tappezzerie od anche sulle su<strong>per</strong>fici<br />

da rivestire o solo su di esse e con i tempi di maturazione previsti.<br />

L’App<strong>al</strong>tatore rimane comunque unico responsab<strong>il</strong>e dell'esatto incollaggio dei teli dovendosi questi presentare, a 48 ore d<strong>al</strong>l'applicazione,<br />

<strong>per</strong>fettamente distesi ed aderenti, senza as<strong>per</strong>ità, bolle, rigonfiamenti, incavi o distacchi parzi<strong>al</strong>i.<br />

La tappezzeria dovrà essere applicata in un sol pezzo, <strong>per</strong> tutta l'<strong>al</strong>tezza <strong>della</strong> parete e, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, dovranno anche<br />

essere rivestiti gli sguinci di porte e finestre ed i parapetti.<br />

La giunzione dei teli sarà effettuata a sovrapposizione od a combaciamento, secondo disposizione; <strong>per</strong>i teli in plastica od in stoffa,<br />

in unica tinta, la giunzione sarà effettuata a combaciamento, sovrapponendo i bordi <strong>per</strong> circa 2-3 cm, rif<strong>il</strong>ando in centro con riga met<strong>al</strong>lica e<br />

lama <strong>per</strong>fettamente aff<strong>il</strong>ata ed asportando quindi le parti in sovrapposizione onde ottenere l'esatto combaci amento dei teli.<br />

Qu<strong>al</strong>ora i teli fossero dotati di disegni e di decorazioni dovrà curarsi infine che venga re<strong>al</strong>izzata la <strong>per</strong>fetta corrispondenza delle<br />

composizioni.<br />

Art.92 OPERE DI MARMO, PIETRE NATURALI OD ARTIFICIALI<br />

92.0 GENERALITÀ<br />

92.0.1 Forme, dimensioni e caratteristiche.<br />

Le o<strong>per</strong>e in marmo, pietre natur<strong>al</strong>i od artifici<strong>al</strong>i dovranno corrispondere, nei limiti delle tolleranze indicate, <strong>al</strong>le forme e dimensioni<br />

prescritte ed essere lavorate secondo le indicazioni del presente Capitolato e di quelle che fornirà la Direzione Lavori <strong>al</strong>l'atto esecutivo.<br />

pagina n.78


Tutti i materi<strong>al</strong>i dovranno avere le caratteristiche esteriori (grana, coloritura e venatura) e quelle essenzi<strong>al</strong>i <strong>della</strong> specie prescelta e<br />

rispondere ai requisiti indicati <strong>al</strong> punto 36.5 del presente Capitolato.<br />

La Direzione Lavori avrà facoltà di prescrivere, qu<strong>al</strong>ora non disposto e nei limiti del presente articolo, le misure dei vari elementi di<br />

ogni o<strong>per</strong>a, la formazione e disposizione dei vari conci e lo spessore delle lastre, come pure precisare gli spartiti, la posizione dei giunti, la<br />

suddivisione dei pezzi, l'andamento <strong>della</strong> venatura, ecc. secondo i particolari disegni costruiti che la stessa Direzione potrà fornire <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore<br />

<strong>al</strong>l'atto dell'esecuzione ed ai qu<strong>al</strong>i lo stesso sarà tenuto ad uniformarsi.<br />

Le lastre di rivestimento o di pavimentazione dovranno essere accostate in maniera da evitare contrasti di colore o di venatura,<br />

tenendo conto delle caratteristiche del materi<strong>al</strong>e impiegato e delle particolari disposizioni <strong>della</strong> Direzione.<br />

92.0.2 Tolleranze.<br />

Sulla larghezza degli elementi, conci o manufatti in genere, è ammessa una tolleranza non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> ± 0,5%; <strong>per</strong> le lastre, gli<br />

scarti nelle misure non dovranno su<strong>per</strong>are <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore di +0,5/-1 mm <strong>per</strong> le dimensioni lineari e del ± 5% <strong>per</strong> lo spessore.<br />

Tolleranze più ristrette potranno comunque essere disposte in progetto o prescritte d<strong>al</strong>la Direzione.<br />

92.0.3 Campioni e modelli.<br />

Prima di iniziare i lavori in argomento l'App<strong>al</strong>tatore dovrà predisporre, a propria cura e spese i campioni dei vari marmi e pietre,<br />

lavorati secondo prescrizione, sottoponendoli <strong>al</strong>l'esame <strong>della</strong> Direzione Lavori; T<strong>al</strong>i campioni, se accettati, verranno debitamente contrassegnati<br />

e conservati, come termini di riferimento e confronto, negli uffici <strong>della</strong> Direzione od in loc<strong>al</strong>i appositamente assegnati.<br />

Per le o<strong>per</strong>e di un certo impiego la Direzione potrà anche richiedere, ad esclusiva discrezione, la predisposizione di modelli in<br />

gesso, anche in sc<strong>al</strong>a <strong>al</strong> vero, ed <strong>il</strong> loro collocamento in sito, <strong>il</strong> tutto a spese dell'App<strong>al</strong>tatore che occorrendo dovrà apportarvi, prima di procedere<br />

<strong>al</strong>l'esecuzione <strong>della</strong> fornitura tutte le modifiche necessarie fino ad ottenere l'approvazione.<br />

92.0.4 Controlli e corrispondenze.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore è tenuto a r<strong>il</strong>evare e controllare che in ogni elemento o manufatto ordinato e da collocare corrisponda <strong>al</strong>le strutture<br />

rustiche di destinazione, segn<strong>al</strong>ando tempestivamente <strong>al</strong>la Direzione Lavori eventu<strong>al</strong>i divergenze od ostacoli. In difetto, resteranno a carico<br />

dello stesso ogni spesa ed intervento derivanti da non esatte rispondenze o da collocazioni non <strong>per</strong>fettamente c<strong>al</strong>ibrate.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore sarà comunque obbligato ad apportare <strong>al</strong>le o<strong>per</strong>e, anche nel corso dei lavori, tutte le modifiche che la Direzione Lavori<br />

potesse richiedere.<br />

92.0.5 Protezione dei manufatti - obblighi in caso di scorporo.<br />

Tanto nel caso in cui la fornitura dei manufatti debba essere effettuata direttamente d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, quanto nel caso in cui la fornitura<br />

sia parzi<strong>al</strong>mente o tot<strong>al</strong>mente scorporata e lo stesso sia unicamente tenuto <strong>al</strong>la posa in o<strong>per</strong>a, tenuti presente gli obblighi e le prescrizioni<br />

di cui <strong>al</strong> punto 27.29 del presente Capitolato, l'App<strong>al</strong>tatore dovrà avere la massima cura onde evitare, durante le varie o<strong>per</strong>azioni di<br />

carico, trasporto, eventu<strong>al</strong>e magazzinaggio e quindi collocamento in sito e fino <strong>al</strong> collaudo, <strong>per</strong>tanto dovrà provvedere a sue spese <strong>al</strong>le opportune<br />

protezioni, con materi<strong>al</strong>e idoneo, di spigoli, cornici, sc<strong>al</strong>ini, zoccoletti, pavimenti ed in genere di tutte quelle parti che, avendo già<br />

ricevuto la lavorazione di finitura, potrebbero restare comunque danneggiate dai successivi lavori di cantiere.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore resterà di conseguenza obbligato a riparare a sue spese ogni danno riscontrato ricorrendo se necessario, ed a giudizio<br />

insindacab<strong>il</strong>e <strong>della</strong> Direzione, anche <strong>al</strong>la sostituzione dei pezzi danneggiati ed a tutti i conseguenti ripristini.<br />

Resta <strong>per</strong><strong>al</strong>tro precisato che qu<strong>al</strong>ora la fornitura dovesse avvenire in forma scorporata, <strong>al</strong>l'atto del ricevimento dei materi<strong>al</strong>i l'App<strong>al</strong>tatore<br />

dovrà segn<strong>al</strong>are <strong>al</strong>la Direzione eventu<strong>al</strong>i difetti o difformità, restando egli stesso responsab<strong>il</strong>e, in caso di omissione, <strong>della</strong> completa<br />

rispondenza <strong>della</strong> fornitura.<br />

92.0.6 Posa in o<strong>per</strong>a dei manufatti.<br />

Per ancorare i diversi pezzi di marmo o pietra <strong>al</strong>le strutture di supporto si ado<strong>per</strong>eranno grappe, <strong>per</strong>ni, staffe, sbarre, ecc. in ottone<br />

ricotto, rame, bronzo, acciaio inossidab<strong>il</strong>e, di tipo e dimensioni adatti <strong>al</strong>lo scopo ed agli sforzi cui saranno assoggettati, previo benestare<br />

<strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

T<strong>al</strong>i ancoraggi saranno fissati s<strong>al</strong>damente ai marmi o pietre entro apposite incassature, di forma adatta, a mezzo di piombo fuso<br />

battuto a mazzuolo o di m<strong>al</strong>te epossidiche e saranno murati sui supporti con m<strong>al</strong>ta cementizia.<br />

I vuoti che risulteranno tra i rivestimenti in pietra o marmo ed i relativi supporti, a norma di quanto prescritto <strong>al</strong> punto 87.2.4 del<br />

presente Capitolato, dovranno essere accuratamente riempiti con m<strong>al</strong>ta idraulica, mezzana o fina, sufficientemente fluida e debitamente<br />

scagliata, in modo che non rimangono vuoti di <strong>al</strong>cuna entità.<br />

Sarà assolutamente vietato l'impiego di agglomerante cementizio a rapida presa o di gesso, tanto <strong>per</strong> la posa che <strong>per</strong> <strong>il</strong> fissaggio<br />

provvisorio dei pezzi.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore dovrà usare speci<strong>al</strong>i cure ed opportuni accorgimenti <strong>per</strong> <strong>il</strong> fissaggio ed <strong>il</strong> sostegno di stipiti, archiviati, rivestimenti,<br />

ecc. dove i pezzi risultino sospesi <strong>al</strong>le strutture in genere ed a quelle in cemento armato in particolare: in t<strong>al</strong> caso si potrà richiedere che le<br />

pietre o marmi siano collocati in o<strong>per</strong>a prima del getto ed incorporati con opportuni mezzi <strong>al</strong>la massa delle murature o del conglomerato, <strong>il</strong><br />

tutto seguendo le speci<strong>al</strong>i norme che saranno impartite d<strong>al</strong>la Direzione Lavori e senza che l'App<strong>al</strong>tatore abbia a pretendere speci<strong>al</strong>i compensi.<br />

Tutti i manufatti, di qu<strong>al</strong>siasi genere, dovranno risultare collocati in sito nell'esatta posizione stab<strong>il</strong>ita dai disegni od indicata d<strong>al</strong>la<br />

Direzione Lavori; le connessure ed i collegamenti, eseguiti a <strong>per</strong>fetto combaciamento, dovranno essere stuccati con cemento bianco o colorato,<br />

secondo disposizione.<br />

Nel caso di rivestimenti esterni potrà essere richiesto che la posa in o<strong>per</strong>a delle pietre o marmi segua immediatamente <strong>il</strong> progredire<br />

delle murature, ovvero che venga eseguita in tempi successivi, senza che l'App<strong>al</strong>tatore possa richiedere extracompensi.<br />

Nei rivestimenti delle zone di spigolo, le lastre incontrantesi ad angolo dovranno essere rese solid<strong>al</strong>i tra loro mediante idonee piastre<br />

o squadrette in met<strong>al</strong>lo inossidab<strong>il</strong>e, fissate a scomparsa con adeguati adesivi; negli spigoli sarà comunque vietato <strong>il</strong> taglio a 45° dei<br />

bordi delle lastre.<br />

92.1 MARMI E PIETRE NATURALI - PIETRA DA TAGLIO<br />

92.1.1 Marmi e pietre natur<strong>al</strong>i.<br />

Le o<strong>per</strong>e in marmo dovranno presentare piani con giunzioni senza ris<strong>al</strong>ti, a <strong>per</strong>fetta continuità; le parti a vista, se non diversamente<br />

disposto, dovranno essere levigate e lucidate.<br />

I marmi colorati dovranno presentare, in tutti i pezzi, le precise tinte e venature caratteristiche <strong>della</strong> specie prescelta. Potranno<br />

essere richiesti, quando la loro venatura si presti, con la su<strong>per</strong>ficie vista a spartito geometrico, a macchia a<strong>per</strong>ta a libro o comunque giocata.<br />

92.1.2 Pietra da taglio.<br />

La pietra da taglio da impiegare nelle costruzioni dovrà presentare la forma e le dimensioni di progetto e sarà lavorata e posta in<br />

o<strong>per</strong>a secondo le disposizioni che verranno impartite d<strong>al</strong>la Direzione <strong>al</strong>l'atto dell'esecuzione ed in conformità di quanto stab<strong>il</strong>ito <strong>al</strong> punto<br />

69.3.3 del presente Capitolato.<br />

92.2 PIETRE ARTIFICIALI<br />

Le pietre artifici<strong>al</strong>i, ad imitazione delle natur<strong>al</strong>i, saranno costituite da conglomerati cementizio, sabbia s<strong>il</strong>icea, ghiaione scelto e<br />

graniglia <strong>della</strong> stessa pietra natur<strong>al</strong>e che si intende imitare. Il conglomerato così formato sarà gettato poi entro apposite casseforme e sottoposto<br />

di norma a vibrocompressione.<br />

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Il nucleo dei manufatti sarà dosato con non meno di 350 Kg di cemento 325 <strong>per</strong> ogni mc di impasto e con non meno di 400 Kg<br />

quando si tratti di elementi sott<strong>il</strong>i. Le su<strong>per</strong>fici in vista, che dovranno essere gettate contemporaneamente <strong>al</strong> nucleo interno, saranno costituite,<br />

<strong>per</strong> uno spessore non inferiore a 2 cm, da impasto notevolmente più ricco, formato con cemento bianco, graniglia di marmo, ossidi coloranti<br />

e polvere <strong>della</strong> pietra da imitare. Le stesse su<strong>per</strong>fici saranno lavorate <strong>al</strong>l'utens<strong>il</strong>e, dopo <strong>per</strong>fetto indurimento, o sabbiate con le mod<strong>al</strong>ità<br />

di cui <strong>al</strong> punto 85.6.3 del presente Capitolato, in modo da presentare struttura identica, <strong>per</strong> grana, tinta e lavorazione, <strong>al</strong>le pietre natur<strong>al</strong>i da<br />

imitare.<br />

La parte su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e dovrà essere gettata con dimensioni esuberanti rispetto a quelle definitive, così che queste possano ricavarsi<br />

asportando materia a mezzo di utens<strong>il</strong>i da sc<strong>al</strong>pellino, essendo vietate in modo assoluto le stuccature, le tassellature ed in genere le aggiunte<br />

di materi<strong>al</strong>e.<br />

I getti saranno opportunamente armati con tondini di ferro e lo scherma dell'armatura dovrà essere preventivamente approvata<br />

d<strong>al</strong>la Direzione Lavori. La dosatura, la lavorazione e la stagionatura degli elementi dovranno garantire <strong>per</strong> gli stessi in<strong>al</strong>terab<strong>il</strong>ità agli agenti<br />

atmosferici e resistenza a rottura non inferiore a 300 Kgf/cmq a 28 giorni; le sostanze coloranti dovranno risultare assolutamente inerti nei<br />

riguardi dei cementi e resistenti <strong>al</strong>la luce. la posa in o<strong>per</strong>a avverrà come specificato <strong>al</strong> punto 92.0.6.<br />

La pietra artifici<strong>al</strong>e da gettare sul posto come parametro di ossature grezze, sarà formata da rinzaffo ed arricciatura in m<strong>al</strong>ta cementizia<br />

e successivo strato in m<strong>al</strong>ta di cemento, con colori e graniglia <strong>della</strong> stessa pietra natur<strong>al</strong>e da imitare.<br />

Quando t<strong>al</strong>e strato debba essere sagomato <strong>per</strong> la formazione di cornici, dovrà essere confezionato ed armato nel modo più idoneo<br />

<strong>per</strong> una <strong>per</strong>fetta adesione <strong>al</strong>le murature sottostanti, che saranno state in precedenza debitamente preparate.<br />

Le facce viste saranno poi lavorate come <strong>per</strong> le pietre gettate fuori o<strong>per</strong>a.<br />

92.3 ESECUZIONI PARTICOLARI<br />

92.3.1 Co<strong>per</strong>tine esterne.<br />

Le co<strong>per</strong>tine <strong>per</strong> muri, parapetti, ecc., saranno in pietra natur<strong>al</strong>e od artifici<strong>al</strong>e secondo prescrizione ed avranno spessore minimo,<br />

in corrispondenza del gocciolatoio, non inferiore a 3 cm.<br />

Le co<strong>per</strong>tine dovranno aggettare non meno di 4 cm d<strong>al</strong> paramento esterno delle strutture di supporto; <strong>il</strong> can<strong>al</strong>e gocciolatoio avrà<br />

sezione non inferiore a 10x12 mm e sarà incassato a non meno di 15 mm d<strong>al</strong> f<strong>il</strong>o esterno <strong>della</strong> co<strong>per</strong>tina.<br />

L'estradosso degli elementi sarà sagomato ad unico doppio spiovente, secondo disegno o prescrizione; l'ancoraggio avverrà mediante<br />

grappe di ottone del tipi, numero e dimensioni adeguati agli sforzi cui i singoli elementi potranno essere sottoposti. le grappe, previamente<br />

fissate come specificato <strong>al</strong> precedente punto 92.0.6, saranno successivamente ancorate <strong>al</strong>le strutture con m<strong>al</strong>ta cementizia; la stessa<br />

m<strong>al</strong>ta verrà impiegata <strong>per</strong> l'<strong>al</strong>lettamento ed <strong>il</strong> fissaggio dei vari elementi.<br />

Il numero delle grappe non sarà inferiore a 2 <strong>per</strong> ogni metro lineare di elemento e comunque non inferiore a 2 <strong>per</strong> ogni elemento. I<br />

manufatti avranno lunghezza non inferiore a 1,20 m (con eccezione <strong>per</strong> gli elementi termin<strong>al</strong>i) e saranno collegati tra loro con giunti a battente<br />

accuratamente sig<strong>il</strong>lati.<br />

Gli elementi da ammorsare nelle murature saranno incassati fino ad accostare i risvolti vertic<strong>al</strong>i delle im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazioni ed avranno<br />

pendenza verso l'esterno. I piani delle murature di appoggio saranno idoneamente im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzati.<br />

Negli elementi di co<strong>per</strong>tina posizionati norm<strong>al</strong>mente ai paramenti esterni delle murature, <strong>il</strong> gocciolatoio dovrà essere interrotto a<br />

circa 4 cm da t<strong>al</strong>i paramenti.<br />

92.3.2 Orlature di b<strong>al</strong>coni (stangoni).<br />

Le orlature poste a delimitazione delle pavimentazioni dei b<strong>al</strong>coni dovranno essere in marmo o pietra natur<strong>al</strong>e, avranno larghezza<br />

non inferiore a 20 cm, spessore non inferiore a 3 cm e saranno tassativamente collocate, non essendo consentita l'estensione <strong>della</strong> pavimentazione<br />

fino <strong>al</strong> bordo dei b<strong>al</strong>coni.<br />

Per <strong>il</strong> resto v<strong>al</strong>gono, in quanto compatib<strong>il</strong>i, tutte le prescrizioni di cui <strong>al</strong> precedente punto 92.3.1.<br />

92.3.3 Soglie e controsoglie <strong>per</strong> finestre.<br />

Qu<strong>al</strong>ora non fosse diversamente disposto, tutte le finestre dovranno essere dotate di soglie e controsoglie in marmo o pietra natur<strong>al</strong>e.<br />

Lo spessore degli elementi non dovrà essere in <strong>al</strong>cun punto inferiore a 3 cm e comunque sarà adeguato <strong>al</strong> tipo di infisso ed <strong>al</strong>la battentatura<br />

d<strong>al</strong>lo stesso richiesta; questa sarà ricavata <strong>per</strong> la lavorazione <strong>della</strong> stessa pietra (escludendosi la battentatura in riporto) ed avrà un<br />

risultato non inferiore a 6x24 mm.<br />

Per lunghezza fino a 1,50 m gli elementi saranno re<strong>al</strong>izzati in unico pezzo; <strong>per</strong> lunghezze su<strong>per</strong>iori gli elementi potranno essere<br />

giuntati e, nel caso saranno adeguatamente sig<strong>il</strong>lati.<br />

Le soglie dovranno essere costruite a sezione leggermente variab<strong>il</strong>e, sì da determinare una pendenza verso l'esterno; sulla faccia<br />

su<strong>per</strong>iore, <strong>al</strong>l'estremità, dovranno essere ricavate delle stradelle di scolo, in senso norm<strong>al</strong>e <strong>al</strong> piano del telaio, in modo da favorire lo sm<strong>al</strong>timento<br />

delle acque pluvi<strong>al</strong>i evitandone <strong>il</strong> contatto con le murature; in queste <strong>per</strong><strong>al</strong>tro, le soglie dovranno essere ammorsate <strong>per</strong> non meno di<br />

4 cm <strong>per</strong> parte.<br />

Circa lo sporto sulle misure, <strong>il</strong> taglio del gocciolatoio, i sistemi di fissaggio e quant'<strong>al</strong>tro compatib<strong>il</strong>e, si rimanda <strong>al</strong>le prescrizioni di<br />

cui <strong>al</strong> precedente punto 92.3.1.<br />

Le controsoglie avranno un aggetto di 3 cm sui corrispondenti parapetti interni ed uno spessore non inferiore <strong>al</strong>la stessa misura.<br />

92.3.4 Soglie e controsoglie <strong>per</strong> porte b<strong>al</strong>cone.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa disposizione, saranno re<strong>al</strong>izzate in marmo o pietra natur<strong>al</strong>e, avranno spessore non inferiore a 3 cm e larghezza<br />

complessiva (soglia+controsoglia) pari <strong>al</strong>lo spessore del vano nel qu<strong>al</strong>e saranno applicate.<br />

Le soglie di norma saranno lavorate a battente, così come indicato <strong>al</strong> punto precedente; <strong>per</strong> luci non su<strong>per</strong>iori a 1,50 m gli elementi<br />

saranno re<strong>al</strong>izzati in unico pezzo. Le parti termin<strong>al</strong>i, a contatto con le murature, saranno ammorsate <strong>per</strong> non meno di 3 cm.<br />

92.3.5 Soglie interne.<br />

Negli ambienti interni, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, dovranno sempre essere collocate soglie in marmo o pietra natur<strong>al</strong>e in corrispondenza<br />

dei vani porta od a delimitazione tra pavimentazioni di tipo, lavorazione o colori diversi.<br />

Lo spessore delle soglie non dovrà essere i inferiore a 3 cm. La larghezza sarà pari <strong>al</strong>lo spessore finito del vano nel primo caso o<br />

sarà specificata d<strong>al</strong>la Direzione negli <strong>al</strong>tri casi. <strong>per</strong> lunghezza fino a 1,50 m le soglie dovranno essere di un sol pezzo; le parti termin<strong>al</strong>i, a<br />

contatto delle murature, saranno ammorsate nelle stesse <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno 2 cm.<br />

92.3.6 Elementi di sc<strong>al</strong>e.<br />

Saranno re<strong>al</strong>izzati con materi<strong>al</strong>i a grana molto fine e compatta e di composizione uniforme.<br />

I gradini, nelle dimensioni prescritte ed in un sol pezzo, avranno spessore non inferiore a 3 cm, con la costa sia front<strong>al</strong>e che di<br />

risvolto lavorata a f<strong>il</strong>o quadro e spigoli leggermente arrotondati. L'aggetto rispetto <strong>al</strong> sottogrado dovrà essere, se non diversamente disposto,<br />

pari <strong>al</strong>lo spessore; an<strong>al</strong>ogo aggetto <strong>per</strong> le sc<strong>al</strong>e a giorno, dovrà aversi nei riguardi le paramento esterno finito <strong>della</strong> struttura portante.<br />

Lo spessore dei sottogradi dovrà essere non inferiore a 2 cm; i sottogradi dovranno completamente sormontare i gradini e, <strong>al</strong> pari<br />

di questi, saranno ammorsati <strong>al</strong>l’estremità, nell'intonaco (o muratura), <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno 2 cm.<br />

Su tute le pareti delle sc<strong>al</strong>e (rampe, pianerottoli, ripiani, ecc.) sarà applicato <strong>al</strong>la base uno zoccolo di 2 cm di spessore e di <strong>al</strong>tezza<br />

pari <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>zata; sulle rampe la zoccolatura sarà conformata a sc<strong>al</strong>etta <strong>per</strong> (con l'incamerazione dello sporto del gradino) ed avrà lunghezza<br />

t<strong>al</strong>e che la distanza tra la parte termin<strong>al</strong>e dell'elemento su<strong>per</strong>iore e quella inizi<strong>al</strong>e sia ugu<strong>al</strong>e <strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore dell'<strong>al</strong>zata.<br />

I ripiani saranno delimitati con stangoni di larghezza, aggetto e spessore pari <strong>al</strong>le misure fissate <strong>per</strong> i gradini. La co<strong>per</strong>tina dei pa-<br />

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apetti avrà spessore non inferiore a 3 cm e potrà essere o aggettante sui paramenti (1,5 cm <strong>per</strong> lato) od a f<strong>il</strong>o e staccata da questi mediante<br />

stra<strong>della</strong>tura.<br />

92.3.7 Zoccoletti battiscopa.<br />

In tutti gli ambienti interni rifiniti a civ<strong>il</strong>e, non piastrellati o diversamente rivestiti con materi<strong>al</strong>i resistenti agli urti ed <strong>al</strong>l'usura, lungo<br />

tutto <strong>il</strong> <strong>per</strong>imetro delle pareti verranno collocati <strong>al</strong>la base, s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, dei zoccoletti battiscopa in marmo.<br />

Gli zoccoletti saranno di norma <strong>al</strong>ti 8 cm, avranno spessore non inferiore a 2 cm e saranno costituiti da elementi lunghi, s<strong>al</strong>vo<br />

quelli termin<strong>al</strong>i, non meno di 100 cm.<br />

Gli zoccoletti saranno incamerati nell'intonaco <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno 10 mm, curando <strong>il</strong> raccordo a <strong>per</strong>fetto squadro con lo stesso e l'assoluta<br />

costanza dello sporto.<br />

92.3.8 Elementi da collocare in esterno.<br />

Saranno re<strong>al</strong>izzati con marmi e pietre assolutamente resistenti agli agenti atmosferici ed avranno spessori incrementati, rispetto ai<br />

v<strong>al</strong>ori dei corrispondenti elementi collocati in interno, di non meno del 50% con arrotondamento, <strong>per</strong> le frazioni, <strong>al</strong>la misura intera su<strong>per</strong>iore.<br />

Tutti gli spigoli dovranno essere smussati ed arrotondati con raggi di curvatura più ampi (<strong>per</strong> gli elementi di corrente accessib<strong>il</strong>ità o uso);<br />

prescrizioni più particolari comunque saranno date, di volta in volta d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

Art.93 OPERE DA CARPENTERIE<br />

Tutti i legnami da impiegarsi in o<strong>per</strong>e <strong>per</strong>manenti da carpenterie (grosse armature, imp<strong>al</strong>cati, ecc.) dovranno essere lavorati con<br />

la massima cura e precisione ed in conformità <strong>al</strong>le prescrizioni date d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

Le giunzioni dei legnami dovranno avere la forma e le dimensioni indicate ed essere nette e precise in modo da ottenere un <strong>per</strong>fetto<br />

combaciamento dei pezzi che dovranno essere uniti. Non sarà tollerato <strong>al</strong>cun taglio in f<strong>al</strong>so, né zeppi o cunei, né <strong>al</strong>cun <strong>al</strong>tro mezzo di<br />

guarnitura o ripieno.<br />

Le diverse parti componenti un'o<strong>per</strong>a in legname dovranno essere fra loro collegate solidamente mediante caviglie, chiodi, squadre,<br />

staffe, fasciature od <strong>al</strong>tro, in conformità <strong>al</strong>le prescrizioni che saranno date; nelle facce di giunzione, qu<strong>al</strong>ora non diversamente disposto,<br />

verranno interposte delle lamine di piombo dello spessore di 1 mm. Dovendosi impiegare chiodi <strong>per</strong> <strong>il</strong> collegamento dei legnami, sarà vietato<br />

farne l'applicazione senza averne apparecchiato prima <strong>il</strong> conveniente foro col succhiello.<br />

I legnami prima <strong>della</strong> loro posa in o<strong>per</strong>a e prima <strong>della</strong> sp<strong>al</strong>matura di catrame o di carbolineo, secondo quanto verrà disposto, e<br />

prima <strong>della</strong> coloritura, dovranno essere congiunti in prova nei cantieri, <strong>per</strong> essere esaminati ed accettati provvisoriamente.<br />

Tutte le parti dei legnami destinate ad essere incassate nelle murature dovranno prima <strong>della</strong> posa in o<strong>per</strong>a, essere convenientemente<br />

sottoposte a trattamenti di protezione; in o<strong>per</strong>a saranno tenute, <strong>al</strong>meno later<strong>al</strong>mente e posteriormente, isolate d<strong>al</strong>le murature in modo<br />

da <strong>per</strong>mettere l'areazione.<br />

Nel collocamento in o<strong>per</strong>a dovrà infine essere posta ogni cura ed attenzione affinché i legnami siano a conveniente distanza da<br />

camini ed <strong>al</strong>tre possib<strong>il</strong>i fonti di incendio o siano adeguatamente coibentati e protetti con adatti materi<strong>al</strong>i.<br />

Art.94 OPERE E MANUFATTI IN ACCIAIO OD ALTRI METALLI<br />

94.0 GENERALITÀ<br />

94.0.1 Accettazione dei materi<strong>al</strong>i.<br />

Tutti i materi<strong>al</strong>i in acciaio od in met<strong>al</strong>lo in genere, destinati <strong>al</strong>l’esecuzione di o<strong>per</strong>e e manufatti, dovranno rispondere <strong>al</strong>le norme di<br />

cui agli artt.41 e 42 del presente Capitolato, <strong>al</strong>le prescrizioni di Elenco od <strong>al</strong>le disposizioni che più in particolare potrà impartire la Direzione<br />

Lavori.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a dare tempestivo avviso dell'arrivo in officina dei materi<strong>al</strong>i approvvigionati in modo che, prima che ne<br />

venga iniziata la lavorazione, la stessa Direzione possa disporre <strong>il</strong> prelievo dei campioni da sottoporre <strong>al</strong>le prescritte prove di qu<strong>al</strong>ità ed a<br />

"test" di resistenza.<br />

94.0.2 Mod<strong>al</strong>ità di lavorazione.<br />

Avvenuta la provvisoria accettazione dei materi<strong>al</strong>i, potrà venirne iniziata la lavorazione; dovrà comunque esterne comunicata la<br />

data di inizio affinché la Direzione, a norma di quanto stab<strong>il</strong>ito <strong>al</strong> punto 27.3.1 del presente Capitolato, possa disporre i controlli che riterrà<br />

necessari od opportuni.<br />

Tutti i met<strong>al</strong>li dovranno essere lavorati con regolarità di forme e di dimensioni e nei limiti delle tolleranze consentite. Il raddrizzamento<br />

e lo spianamento, quando necessari, dovranno essere fatti possib<strong>il</strong>mente con dispositivi agenti <strong>per</strong> pressione; risc<strong>al</strong>damenti loc<strong>al</strong>i, se<br />

ammessi, non dovranno creare eccessive concentrazioni di tensioni residue.<br />

I tagli potranno essere eseguiti con la cesoia od anche ad ossigeno, purché regolari; i tagli irregolari, in speci<strong>al</strong> modo quelli in vista,<br />

dovranno essere rifiniti con la smerigliatrice. Le su<strong>per</strong>fici di laminati diversi, di taglio o natur<strong>al</strong>i, destinate a trasmettere <strong>per</strong> mutuo contrasto<br />

forze di compressione, dovranno essere pi<strong>al</strong>late, fresate, molate o limate <strong>per</strong> renderle <strong>per</strong>fettamente combacianti.<br />

I fori <strong>per</strong> chiodi e bulloni dovranno sempre essere eseguiti con trapano, tollerandosi l'impiego del punzone <strong>per</strong> i fori di preparazione,<br />

in diametro minore di quello definitivo (<strong>per</strong> non meno di 3 mm), da <strong>al</strong>largare poi e rifinire mediante <strong>il</strong> trapano e l'aselatore. Per t<strong>al</strong>i o<strong>per</strong>azioni<br />

sarà vietato comunque l'uso <strong>della</strong> fiamma.<br />

I pezzi destinati ad essere chiodati o bullonati in o<strong>per</strong>a dovranno essere marcati in modo da poter riprodurre, nel montaggio definitivo,<br />

le posizioni d'officina <strong>al</strong>l'atto dell'<strong>al</strong>esatura dei fori.<br />

94.3.0 Montaggio di prova.<br />

Per strutture o manufatti particolarmente complessi ed in ogni caso se disposto d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, dovrà essere eseguito <strong>il</strong><br />

montaggio provvisorio in officina; t<strong>al</strong>e montaggio potrà anche essere eseguito in più riprese, purché in t<strong>al</strong>i montaggi siano controllati tutti i<br />

collegamenti. Del montaggio stesso si dovrà approfittare <strong>per</strong> eseguire le necessarie o<strong>per</strong>azioni di marcatura.<br />

Nel caso di strutture complesse costruite in serie sarà sufficiente <strong>il</strong> montaggio di prova de solo campione, purché la foratura venga<br />

eseguita con maschere o con procedimenti equiv<strong>al</strong>enti.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a notificare, a tempo debito, l'inizio del montaggio provvisorio in officina di manufatti e strutture, o relative<br />

parti, affinché la Direzione possa farvi presenziare, se lo ritiene opportuno, i propri incaricati. I pezzi presentati <strong>al</strong>l'accettazione provvisoria<br />

dovranno essere esenti da verniciatura, fatta eccezione <strong>per</strong> le su<strong>per</strong>fici di contatto dei pezzi uniti definitivamente tra di loro. Quelli rifiutati<br />

saranno marcati con un segno apposito, chiaramente riconoscib<strong>il</strong>e, dopo di che saranno subito <strong>al</strong>lontanati.<br />

94.0.4 Pesatura dei manufatti.<br />

Sarà eseguita in officina od in cantiere, secondo i casi e prima del collocamento in o<strong>per</strong>a, verb<strong>al</strong>izzando i risultati in contraddittorio,<br />

fra Direzione Lavori ed App<strong>al</strong>tatore.<br />

94.0.5 Controllo del tipo e <strong>della</strong> qu<strong>al</strong>ità delle o<strong>per</strong>e - Verifica delle strutture murarie.<br />

L’App<strong>al</strong>tare è obbligato a controllare <strong>il</strong> fabbisogno dei vari manufatti, r<strong>il</strong>evando in posto <strong>il</strong> tipo, la quantità e le misure esatte degli<br />

stessi. Dovrà <strong>al</strong>tresì verificare l'esatta corrispondenza plano-<strong>al</strong>timetrica e dimension<strong>al</strong>e tra le strutture met<strong>al</strong>liche e strutture murarie, ciò in<br />

speci<strong>al</strong> modo quando i lavori in met<strong>al</strong>lo fossero stati app<strong>al</strong>tati in forma scorporata.<br />

Delle discordanze riscontrate in sede di controllo dovrà esserne dato tempestivo avviso <strong>al</strong>la Direzione Lavori <strong>per</strong> i necessari prov-<br />

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vedimenti di competenza; in difetto, o qu<strong>al</strong>ora anche d<strong>al</strong>l'insufficienza o d<strong>al</strong>l'omissione di t<strong>al</strong>i controlli dovessero nascere inconvenienti di<br />

qu<strong>al</strong>unque genere, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto ad eliminarli a propria cura e spese, restando <strong>per</strong><strong>al</strong>tro obbligato <strong>al</strong> risarcimento di eventu<strong>al</strong>i<br />

danni.<br />

94.0.6 Collocamento e montaggio in o<strong>per</strong>a - Oneri connessi.<br />

L’App<strong>al</strong>tare dovrà far tracciare od eseguire direttamente, sotto la propria responsab<strong>il</strong>ità, tutti gli incassi, i tagli, le incamerazioni,<br />

ecc. occorrenti <strong>per</strong> <strong>il</strong> collegamento in o<strong>per</strong>a dei manufatti met<strong>al</strong>lici; le incamerazioni ed i fori dovranno essere svasati in profondità e, prima<br />

che venga eseguita la sig<strong>il</strong>latura, dovranno essere accuratamente ripuliti.<br />

Nel collocamento in o<strong>per</strong>a dei manufatti le zanche, staffe e qu<strong>al</strong>unque <strong>al</strong>tra parte destinata ad essere incamerata nelle strutture<br />

maurarie, dovranno essere murate e cemento se cadenti entro murature o sim<strong>il</strong>i, mentre saranno fissate con piombo fuso o con m<strong>al</strong>te epossidiche<br />

se cadenti entro pietre, marmi o sim<strong>il</strong>i.<br />

I manufatti <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i siano previsti movimenti di scorrimento o di rotazione dovranno poter compiere t<strong>al</strong>i movimenti, a collocazione<br />

avvenuta, senza impedimenti od im<strong>per</strong>fezioni di sorta.<br />

Per le strutture met<strong>al</strong>liche, qu<strong>al</strong>ora in sede di progetto non fossero prescritti particolari procedimenti di montaggio, l'App<strong>al</strong>tatore<br />

sarà libero di scegliere quello più opportuno, previo benestare <strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

Dovrà porre <strong>per</strong>ò la massima cura affinché le o<strong>per</strong>azioni di trasporto, sollevanti a montaggio ultimato e t<strong>al</strong>i <strong>per</strong>ciò da poter determinare<br />

deformazioni <strong>per</strong>manenti, demarcature, autotensioni, ecc. Occorrendo <strong>per</strong>tanto le strutture dovranno essere opportunamente e<br />

provvisoriamente irrigidite.<br />

Nel collocamento in o<strong>per</strong>a dei manufatti e nel montaggio delle strutture sono compresi tutti gli oneri connessi a t<strong>al</strong>i o<strong>per</strong>azioni,<br />

qu<strong>al</strong>i ad esempio ogni o<strong>per</strong>azione di movimento e stoccaggio (carichi, trasporti, scarichi, ricarichi, sollevamenti, ecc.), ogni o<strong>per</strong>a provvision<strong>al</strong>e,<br />

di protezione e mezzo d'o<strong>per</strong>a occorrente, l'impiego di ogni tipo di mano d'o<strong>per</strong>a provvision<strong>al</strong>e, di protezione e mezzo d'o<strong>per</strong>a occorrente,<br />

l'impiego di ogni tipo di mano d'o<strong>per</strong>a provvision<strong>al</strong>e, di protezione e mezzo preparazione e di ripristino sulle o<strong>per</strong>e e strutture murarie,<br />

le ferramenta accessorie e quant'<strong>al</strong>tro possa occorrere <strong>per</strong> dare le o<strong>per</strong>e <strong>per</strong>fettamente finite e rifinite.<br />

94.0.7 Verniciatura e zincatura.<br />

Prima dell'inoltro in cantiere tutti i manufatti met<strong>al</strong>lici, le strutture o parti di esse, se non diversamente disposto, dovranno ricevere<br />

una mano di vernice di fondo. L'o<strong>per</strong>azione dovrà essere preceduta da una accurata preparazione delle su<strong>per</strong>fici, così come particolarmente<br />

prescritto <strong>al</strong>l'Art.98.<br />

Di norma nelle strutture chiodate o bullonate, dovranno essere verniciate con una ripresa di pittura di fondo non soltanto le su<strong>per</strong>fici<br />

esterne, ma anche tutte le su<strong>per</strong>fici a contatto (ivi comprese le facce dei giunti da effettuare in o<strong>per</strong>a) e le su<strong>per</strong>fici interne dei cassoni;<br />

saranno esclusi soli i giunti ad attrito, che dovranno essere accuratamente protetti non appena completato <strong>il</strong> serraggio definitivo, verniciando<br />

a saturazione i bordi dei pezzi a contatto, le rosette, le teste ed i dati dei bulloni, in modo da impedire qu<strong>al</strong>siasi inf<strong>il</strong>trazione <strong>al</strong>l'interno del<br />

giunto.<br />

A piè d'o<strong>per</strong>a, prima ancora di iniziare <strong>il</strong> montaggio, si dovranno ripristinare tutte le verniciature eventu<strong>al</strong>mente danneggiate d<strong>al</strong>le<br />

o<strong>per</strong>azione di trasporto; infine, qu<strong>al</strong>ora la posizione di <strong>al</strong>cuni pezzi desse luogo, a montaggio ultimato, <strong>al</strong> determinarsi di fessure o spazi di<br />

diffic<strong>il</strong>e accesso <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>azioni di verniciatura e manutenzione, t<strong>al</strong>i fessure o spazi dovranno essere prima dell'applicazione delle mani di<br />

finitura, accuratamente chiusi con materi<strong>al</strong>i sig<strong>il</strong>lanti.<br />

La zincatura, se prescritta, verrà effettuata sui materi<strong>al</strong>i ferrosi già lavorati, mediante immersione in zinco fuso (zincatura a c<strong>al</strong>do)<br />

conformemente <strong>al</strong>le indicazioni <strong>della</strong> UNI 5744; <strong>al</strong>tro tipo di zincatura potrà essere ammesso solo in casi particolari e comunque su precisa<br />

autorizzazione <strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

94.1 COSTRUZIONI IN ACCIAIO<br />

Dovranno essere re<strong>al</strong>izzate nel rispetto delle norme e delle disposizioni richiamate <strong>al</strong>l'art.78 del presente Capitolato, nonché, <strong>per</strong><br />

quanto compatib<strong>il</strong>e nel rispetto delle disposizioni gener<strong>al</strong>i riportate <strong>al</strong> punto 72.0.<br />

Per quanto riguarda la protezione contro <strong>il</strong> fuoco, in sede di progettazione e di esecuzione dovranno essere osservate le prescrizioni<br />

delle Circolari 14 settembre 1961, n°91, 15 marzo 1963, n°37 e 19 giugno 1964, n°72 nonché le prescrizioni di cui <strong>al</strong>la "Normativa tecnica<br />

sulla sicurezza contro <strong>il</strong> fuoco dei fabbricati con struttura in acciaio" pubblicata d<strong>al</strong> C.N.R. sul B.U. (Norme Tecniche) n°37 del 25 luglio<br />

1973.<br />

Dovranno ancora essere osservate le disposizioni di cui agli art.38 e 39 del D.P.R. 27 apr<strong>il</strong>e 1955, n°547, riguardanti le protezioni<br />

d<strong>al</strong>le scariche atmosferiche, con <strong>il</strong> rispetto dei DD.MM. 12 settembre 1959 e 22 febbraio 1965. Dovranno infine essere rispettate, <strong>per</strong> quanto<br />

non in contrasto con le norme di cui <strong>al</strong> D.M. 26 marzo 1980, le prescrizioni <strong>della</strong> seguente norma di identificazione:<br />

CNR - UNI 10011-73 - Costruzioni in acciaio - Istruzioni <strong>per</strong> <strong>il</strong> c<strong>al</strong>colo, l'esecuzione e la manutenzione.<br />

94.2 STRUTTURE COMPOSTE DI ACCIAIO E CALCESTRUZZO<br />

Dovranno essere re<strong>al</strong>izzate, oltre che nel rispetto delle normative relative ai due tipi di materi<strong>al</strong>i, anche con l'osservanza delle<br />

prescrizioni contenute nella seguente norma di unificazione:<br />

CNR-UNI 10016-72 - Travi composte di acciaio e c<strong>al</strong>cestruzzo - Istruzioni <strong>per</strong> <strong>il</strong> c<strong>al</strong>colo e l'esecuzione.<br />

Art.95 OPERE IN VETRO E CRISTALLO<br />

95.0 GENERALITÀ<br />

95.0.1 Fornitura dei materi<strong>al</strong>i - Spessori.<br />

I materi<strong>al</strong>i da impiegarsi in tutte le o<strong>per</strong>e di vetrazione dovranno corrispondere, <strong>per</strong> quanto non diversamente disposto, <strong>al</strong>le caratteristiche<br />

di accettazione espressamente riportate <strong>al</strong>l'Art.44 del presente Capitolato.<br />

Le lastre di vetro saranno di norma incolori e nei tipi prescritti in Elenco <strong>per</strong> i vari tipi di infissi o, in ogni caso, specificati d<strong>al</strong>la Direzione<br />

Lavori.<br />

Gli spessori dovranno essere contenuti nelle tolleranze consentite; <strong>per</strong> infissi di notevoli dimensioni e <strong>per</strong> loc<strong>al</strong>ità particolarmente<br />

soggette <strong>al</strong>l'azione ed <strong>al</strong>le sollecitazioni dovute <strong>al</strong> vento ed <strong>al</strong>la neve dovranno esser adottati, anche in difformità <strong>al</strong> progetto, spessori non<br />

inferiori a quelli c<strong>al</strong>colati sulla base <strong>della</strong> seguente normativa di unificazione:<br />

UNI 7143-72 Vetri piani - Spessore di vetri piani <strong>per</strong> vetrazioni in funzione delle loro dimensioni, dell'azione del<br />

vento e del carico neve.<br />

95.0.2 Trasporto e stoccaggio.<br />

Tutte le lastre dovranno essere trasportate e stoccate in posizione vertic<strong>al</strong>e o su cav<strong>al</strong>letti aventi le su<strong>per</strong>fici di appoggio esattamente<br />

ortogon<strong>al</strong>i fra loro; quest'ultima disposizione dovrà essere rigorosamente verificata e rispettata <strong>per</strong> le lastre accoppiate, <strong>al</strong>lo scopo di<br />

evitare anorm<strong>al</strong>i sollecitazioni di taglio sui giunti di accoppiamento.<br />

95.0.3 Controlli e obblighi dell'App<strong>al</strong>tatore - Responsab<strong>il</strong>ità.<br />

L'app<strong>al</strong>tatore avrà l'obbligo di controllare <strong>il</strong> fabbisogno o gli ordinativi dei vari tipi di vetri o crist<strong>al</strong>li, r<strong>il</strong>evandone le esatte misure ed<br />

i quantitativi e segn<strong>al</strong>ando <strong>al</strong>la Direzione eventu<strong>al</strong>i discordanze; resteranno <strong>per</strong>tanto a suo completo gli inconvenienti di qu<strong>al</strong>siasi genere<br />

che potessero derivare d<strong>al</strong>l'incompletezza o d<strong>al</strong>la omissione di t<strong>al</strong>e controllo.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore avrà anche l'obbligo <strong>della</strong> posa in o<strong>per</strong>a di ogni specie di vetri o crist<strong>al</strong>li, anche se forniti da <strong>al</strong>tre Ditte, ai prezzi di<br />

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elenco e con gli oneri, in caso di scorporo, espressamente riportati <strong>al</strong> punto 27.29 del presente Capitolato. Ogni rottura di lastre, fornite o<br />

meno d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, che <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>unque motivo si verificasse prima <strong>della</strong> presa in consegna delle o<strong>per</strong>e da parte dell'Amministrazione app<strong>al</strong>tante,<br />

sarà a carico dello stesso che sarà tenuto, <strong>al</strong>tresì, <strong>al</strong> risarcimento degli eventu<strong>al</strong>i danni. Fanno eccezione la rotture ed i danni dipendenti<br />

da forza maggiore.<br />

95.0.4 Mod<strong>al</strong>ità di posa in o<strong>per</strong>a.<br />

Le lastre di vetro o crist<strong>al</strong>lo, siano esse semplici, stratificate od accoppiate, dovranno essere montate con tutti gli accorgimenti atti<br />

ad impedire deformazioni, vibrazioni e, nel contempo, idonei a consentire la libera d<strong>il</strong>atazione. Nella posa in o<strong>per</strong>a dovranno essere inoltre<br />

osservate tutte le prescrizioni di cui <strong>al</strong>la seguente norma di unificazione:<br />

UNI 6534 - Vetrazioni in o<strong>per</strong>e ed<strong>il</strong>izie - Progettazione, materi<strong>al</strong>i e posa in o<strong>per</strong>a.<br />

UNI 7697 - Criteri di sicurezza nelle vetrazioni.<br />

Le lastre dovranno essere opportunamente tassellate sui bordi onde impedire <strong>il</strong> contatto con <strong>il</strong> telaio di contorno. I tasselli, sia portanti<br />

(di appoggio) che <strong>per</strong>iferici o spaziatori, saranno in legno, in materi<strong>al</strong>e plastico od in gomma sintetica (dutr<strong>al</strong>, neoprene), avranno dimensioni<br />

e posizionamento corrispondenti <strong>al</strong> tipo di serramento, nonché <strong>al</strong> peso ed <strong>al</strong>lo spessore delle lastre, e dovranno essere imputrescib<strong>il</strong>i.<br />

La profondità <strong>della</strong> battuta (e relativa controbattuta) dei telai dovrà essere non inferiore a 12 mm; <strong>il</strong> gioco <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>e non inferiore<br />

a 2 mm.<br />

La sig<strong>il</strong>latura dei giunti fra lastre e telai verrà effettuata con l'impiego di idonei sig<strong>il</strong>lanti o con guarnizioni di opportuna sagoma e<br />

presenterà requisiti tecnici esattamente rapportati <strong>al</strong> posizionamento e tipo dei telai, <strong>al</strong> sistema ed <strong>al</strong>l'epoca <strong>della</strong> vetrazione, ecc. I sig<strong>il</strong>lanti<br />

saranno di norma del tipo plastico preformato (in prof<strong>il</strong>ati di varie ed adeguate sezioni) o non preformato; saranno esenti da materie corrosive<br />

(specie <strong>per</strong> l'impiego su infissi met<strong>al</strong>lici), resistenti <strong>al</strong>l'azione dei raggi ultravioletti, <strong>al</strong>l'acqua ed <strong>al</strong> c<strong>al</strong>ore (<strong>per</strong> tem<strong>per</strong>ature fino ad 80°C) e<br />

dovranno mantenere in<strong>al</strong>terate nel tempo t<strong>al</strong>i caratteristiche.<br />

Per la sig<strong>il</strong>latura delle lastre stratificate od accoppiate dovrà essere vietato l'impiego di sigg<strong>il</strong>lanti a base di olio o solventi (benzolo,<br />

toluolo, x<strong>il</strong>olo) sarà evitato in ogni caso l'impiego del cosiddetto "mastice da vetraio" (composto con gesso ed olio di lino cotto). Potranno<br />

anche venire impiegati sig<strong>il</strong>lanti di tipo elastoplastico od elastomerico (mastici but<strong>il</strong>ici, polisolfurici, s<strong>il</strong>iconici) od ancora, in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni,<br />

sistemi misti di sig<strong>il</strong>latura. Il collocamento in o<strong>per</strong>a delle lastre di vetro o crist<strong>al</strong>lo potrà essere richiesto a qu<strong>al</strong>unque <strong>al</strong>tezza ed in<br />

qu<strong>al</strong>siasi posizione, esso comprenderà anche <strong>il</strong> taglio delle lastre, se necessario, secondo linee spezzate o comunque sagomate, ogni o<strong>per</strong>a<br />

provvision<strong>al</strong>e e mezzo d'o<strong>per</strong>a occorrente e dovrà essere completato da una <strong>per</strong>fetta pulizia delle due facce delle lastre, a lavori ultimati,<br />

dovranno risultare <strong>per</strong>fettamente lucide e trasparenti.<br />

95.0.5 Prescrizioni particolari.<br />

Nelle lastre di grandi dimensioni le punte degli angoli, prima <strong>della</strong> posa dovranno essere smussate. Le lastre attestate, prima di<br />

essere s<strong>al</strong>date con adesivo, dovranno essere molate.<br />

I vetri atermici, montati con un sistema che tolleri anche importanti escursioni termo-elastiche delle lastre, ma inseriti in scan<strong>al</strong>ature<br />

non molto profonde <strong>per</strong> evitare sb<strong>al</strong>zi di tem<strong>per</strong>atura fra i margini ed <strong>il</strong> centro <strong>della</strong> lastra, dovranno essere posti in o<strong>per</strong>a con l'uso di sig<strong>il</strong>lanti<br />

elastoplastici capaci di grande <strong>al</strong>lungamento.<br />

I vetri isolanti dovranno essere collocati con guarnizioni ai bordi, suole assorbenti agli zoccoli ed <strong>al</strong>tri speci<strong>al</strong>i accorgimenti t<strong>al</strong>i da<br />

renderne pienamente efficiente l'impiego.<br />

La posa a serraggio sarà riservata ai vetri piani temprati e consisterà nello stringere i bordi <strong>della</strong> lastra fra due piastre met<strong>al</strong>liche,<br />

fra le piastre ed <strong>il</strong> vetro dovrà essere interposto un materi<strong>al</strong>e cuscinetto, non igroscopico, imputrescib<strong>il</strong>e e di conveniente durezza, ad esclusione<br />

del legno. La posa ad inserimento, se ammessa, dovrà essere limitata solo agli interni.<br />

95.1 DISPOSIZIONI NORMATIVE<br />

95.1.1 Illuminazione natur<strong>al</strong>e - Fattore medio di luce diurna.<br />

A norma di quanto prescritto <strong>al</strong> punto 1.1.03, Parte II, <strong>della</strong> Circolare Ministero LL.PP.22 maggio 1967, n°3151,l'area delle porzioni<br />

vetrate delle pareti <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i opache non dovrà eccedere <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore necessario <strong>per</strong> ottenere che <strong>il</strong> coefficiente medio di <strong>il</strong>luminazione diurna<br />

degli ambienti (o "fattore medio di luce diurna") risulti su<strong>per</strong>iore od <strong>al</strong>meno ugu<strong>al</strong>e a 0,06.<br />

Unitamente, a norma dell'art.5 del D.M. 5 luglio 1975, <strong>per</strong> ciascun loc<strong>al</strong>e di abitazione l'ampiezza <strong>della</strong> finestra dovrà essere proporzionata<br />

in modo da assicurare un v<strong>al</strong>ore di fattore di luce diurna medio non inferiore <strong>al</strong> 2% e comunque la su<strong>per</strong>ficie finestrata aprib<strong>il</strong>e<br />

non dovrà essere inferiore ad 1/8 <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie del pavimento.<br />

95.1.2 Protezione delle su<strong>per</strong>fici vetrate.<br />

Le su<strong>per</strong>fici vetrate, a norma di quanto prescritto <strong>al</strong> punto 1.1.04 <strong>della</strong> Circolare n°3151 in precedenza citata, dovranno in ogni<br />

caso dotate di schermature mob<strong>il</strong>i, esterne e vent<strong>il</strong>ate, che riducano <strong>al</strong>meno del 70% <strong>il</strong> flusso termico tot<strong>al</strong>e che, nel <strong>per</strong>iodo di insolazione,<br />

entrerebbe nell'ambiente dell'area delle porzioni vetrate che risultasse eccedente <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore innanzi precisato. T<strong>al</strong>e seconda schermatura dovrà<br />

essere prevista in modo che l'irraggiamento diretto delle su<strong>per</strong>fici protette risulti ridotto dell'80% durante la stagione estiva.<br />

95.2 ESECUZIONI PARTICOLARI<br />

95.2.1 Finestre e porte b<strong>al</strong>cone.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa disposizione, le lastre da impiegare <strong>per</strong> la vetrazione di finestre e porte b<strong>al</strong>cone saranno costituite da crist<strong>al</strong>lo lustro<br />

UNI 6487-75 di cui <strong>al</strong> punto 44.1.2 del presente Capitolato.<br />

Lo spessore nomin<strong>al</strong>e delle lastre, sia <strong>per</strong> infissi in legno che <strong>per</strong> infissi met<strong>al</strong>lici, dovrà essere non inferiore a 6 mm (tipo: norm<strong>al</strong>e<br />

6 UNI 6487-75).<br />

Per i bagni e loc<strong>al</strong>i sim<strong>il</strong>i dovranno invece essere impiegati vetri smerigliati, di spessore nomin<strong>al</strong>e non inferiore a 5 mm (tipo: rigato<br />

5 UNI 6123-75).<br />

95.2.2 Portoni esterni.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa disposizione, la vetrazione dei portoni esterni sarà effettuata con lastre di crist<strong>al</strong>lo, di spessore nomin<strong>al</strong>e non inferiore<br />

ad 8 mm (tipo: forte UNI 6487-75).<br />

95.2.3 Parapetti di sc<strong>al</strong>e e b<strong>al</strong>coni.<br />

Potranno essere costituiti, secondo prescrizione, sia con vetri greggi retinati, sia con vetri o crist<strong>al</strong>li stratificati. I vetri retinati avranno<br />

spessore nomin<strong>al</strong>e non inferiore a 7 mm. I vetri o crist<strong>al</strong>li stratificati avranno spessori non inferiori ad 8/9 mm se a bordi incastrati e<br />

da 10/11 mm se a bordi liberi.<br />

95.2.4 Infissi interni.<br />

La vetrazione degli infissi interni dovrà essere effettuata con lastre di vetro o crist<strong>al</strong>lo greggio, di spessore nomin<strong>al</strong>e non inferiore<br />

a 5 mm, nei tipi e nei colori prescritti in Elenco od indicati d<strong>al</strong>la Direzione Lavori. La campionatura sarà approntata con vasto assortimento a<br />

cura dell'App<strong>al</strong>tatore, <strong>per</strong> la competente scelta che, in ogni caso, spetterà <strong>al</strong>la stessa Direzione.<br />

95.2.5 Pareti e porte vetrate.<br />

Saranno re<strong>al</strong>izzate nel <strong>per</strong>fetto rispetto degli esecutivi di progetto, con lastre di crist<strong>al</strong>lo (lustro o greggio) di spessore mai inferiore<br />

a 10 mm.<br />

Tutte le lastre, fisse o mob<strong>il</strong>i, dovranno essere tem<strong>per</strong>ate. Gli accessori met<strong>al</strong>lici (zoccoli, piastre di fissaggio, cerniere, cardini,<br />

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traverse, ecc.) saranno in ottone; <strong>al</strong>luminio anodizzato, acciaio inossidab<strong>il</strong>e, con dimensioni e sezioni adeguate agli sforzi da sostenere; <strong>per</strong><br />

pareti di notevoli dimensioni, e comunque se prescritto, saranno impiegate traverse rompitratta (di irrigidimento) in acciaio zincato, da rivestire<br />

con i materi<strong>al</strong>i di cui sopra.<br />

Le porte saranno dotate di cerniere o di cardini a molla (con dispositivo autofrenante di chiusura automatica) secondo prescrizione;<br />

avranno maniglie e maniglioni in ottone, in crist<strong>al</strong>lo, in rame sm<strong>al</strong>to, ecc., come da specifica, o pomoli in ottone con serratura (nei tempi:<br />

norm<strong>al</strong>e, a semplice od a doppio bloccaggio).<br />

Sulle pareti vetrate, ed in genere su tutte le o<strong>per</strong>e da eseguire in vetro o crist<strong>al</strong>lo, potranno essere ordinate e verranno effettuate<br />

tutte le o<strong>per</strong>azioni che nei casi particolari si rendessero necessarie: bordi a bisello o smussati, fori a tutto spessore, ciechi o svasati, fori tagliati,<br />

incavi, sportelli, tacche, ecc. L'onere di t<strong>al</strong>i lavorazioni dovrà intendersi compreso nel prezzo delle o<strong>per</strong>e di vetrazione e <strong>per</strong>tanto, s<strong>al</strong>vo<br />

diversa disposizione, non darà luogo a compensi di <strong>al</strong>cun genere.<br />

95.2.6 Lucernari.<br />

Saranno re<strong>al</strong>izzati, ove non diversamente disposto, con lastre di vetro o crist<strong>al</strong>lo retinate, o stratificate di spessore nomin<strong>al</strong>e non<br />

inferiore a 8 mm.<br />

Nell'applicazione delle lastre dovrà curarsi la re<strong>al</strong>izzazione dei giunti non dia luogo, in <strong>al</strong>cun modo, ad inf<strong>il</strong>trazioni di aria o acqua;<br />

t<strong>al</strong>e risultato verrà garantito sia con opportuna geometria dei telai portanti, sia con l'impiego di opportuni prodotti sig<strong>il</strong>lanti (plastici, elastoplastici<br />

o combinati). Ancora, dovrà garantirsi la libera d<strong>il</strong>atazione delle lastre e la fac<strong>il</strong>e sostituzione delle stesse in caso di rottura.<br />

In ambienti con elevato grado di umidità interna si dovrà tenere in conto la protezione anticondensa ricorrendo, se necessario,<br />

<strong>al</strong>l'impiego delle lastre accoppiate (doppie o triple, secondo i casi).<br />

95.3 OPERE CON ELEMENTI DI VETRO STRUTTURALE<br />

95.3.1 Pareti e co<strong>per</strong>ture con prof<strong>il</strong>ati struttur<strong>al</strong>i ad "U".<br />

Saranno re<strong>al</strong>izzare con elementi di vetro prof<strong>il</strong>ati (barre), di spessore non inferiore a 6 mm, corrispondenti <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong><br />

norma UNI 7306-74 richiamata <strong>al</strong> punto 44.0 del presente Capitolato.<br />

Le barre potranno essere di tipo norm<strong>al</strong>e, armato, o temprate. Nell'impiego come strutture orizzont<strong>al</strong>i, e comunque qu<strong>al</strong>ora soggette<br />

a particolari sollecitazioni, le lastre dovranno essere, unicamente, del tipo armato o temprato. Nei c<strong>al</strong>coli struttur<strong>al</strong>i le sollecitazioni<br />

ammissib<strong>il</strong>i non dovranno su<strong>per</strong>are <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore di 150 Kgf/cmq <strong>per</strong> quelle temprate.<br />

Di norma le strutture vertic<strong>al</strong>i re<strong>al</strong>izzab<strong>il</strong>i con le barre da 6 mm prof<strong>il</strong>ate ad "U" potranno raggiungere, s<strong>al</strong>vo verifica, <strong>al</strong>tezze di 3,00<br />

m <strong>per</strong> i tipi norm<strong>al</strong>i e di 5,00 m <strong>per</strong> quelli temprati; nelle zone extra-urbane o molto esposte a vento, le <strong>al</strong>tezze verranno convenientemente<br />

ridotte, s<strong>al</strong>vo l'uso di un rompitratta intermedio.<br />

Nelle co<strong>per</strong>ture, le distanze tra gli arcarecci non dovranno su<strong>per</strong>are la misura di 1,50 m <strong>per</strong> le lastre norm<strong>al</strong>i e di 2,20 m <strong>per</strong> quelle<br />

temprate; le pendenze non dovranno essere inferiori <strong>al</strong> 10%.<br />

Le barre potranno essere accoppiate a pettine, a greca ed a camera d'aria; nelle applicazioni esterne, ed in gener<strong>al</strong>e nelle applicazioni<br />

che richiedono tenuta <strong>al</strong>l'aria ed <strong>al</strong>l'acqua, l'accoppiamento avverrà unicamente a greca od a camera d'aria.<br />

95.3.2 Strutture in vetrocemento armato.<br />

Nella re<strong>al</strong>izzazione delle strutture in vetrocemento armato dovranno essere osservate tutte le norme già riportate <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>e in<br />

cemento armato; inoltre dovranno adottarsi gli speci<strong>al</strong>i accorgimenti che sono propri delle costruzioni in oggetto.<br />

Per le nervature in cemento armato si dovrà impiegare un conglomerato cementizio formato con ghiaietto finissimo (categoria ¾ D<br />

15) e sabbia scelta, dosato con <strong>al</strong>meno 400 Kg/mc di cemento, s<strong>al</strong>vo l'uso di impasti a più <strong>al</strong>to dosaggio o l'impiego di cemento ad <strong>al</strong>ta resistenza<br />

qu<strong>al</strong>ora necessario.<br />

Gli elementi di vetro (diffusori) da impiegare nelle strutture in vetrocemento proverranno da stampaggio meccanico di vetro fuso in<br />

massa e corrisponderanno, <strong>per</strong> tipo e dimensioni, <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> norma UNI 7440-75.<br />

I diffusori potranno essere nei modelli <strong>per</strong> pareti o <strong>per</strong> co<strong>per</strong>ture e nei tipi ricotti o temprati.<br />

Dovranno resistere agli "shoc" termici <strong>per</strong> b<strong>al</strong>zi di tem<strong>per</strong>atura di 30°C (diffusori ricotti) e di 70°C (diffusori tem<strong>per</strong>ati) ed avranno<br />

resistenza <strong>al</strong>lo sfondamento non inferiore a 250 Kgf <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>unque modello, non inferiore a 600 Kgf <strong>per</strong> i modelli cavi quadrati del tipo ricotto<br />

e non inferiore a 2000 Kgf <strong>per</strong> gli an<strong>al</strong>oghi modelli del tipo temprato. Le strutture di co<strong>per</strong>tura saranno di norma del tipo a soletta nervata,<br />

con gli elementi annegati in un reticolo di nervature sporgenti sotto la faccia inferiore del diffusore ed arrotondate, oppure del tipo a soletta<br />

piena in cui i diffusori, a bicchiere rovescio od a camera d'aria (anticondensa), avranno lo stesso spessore <strong>della</strong> soletta.<br />

Tanto in fase di progettazione, che in sede esecutiva, dovrà comunque essere curata l'indipendenza struttur<strong>al</strong>e delle pannellature<br />

in vetro cemento: questo sia <strong>per</strong> impedire inversioni negli stati di sollecitazione, sia <strong>per</strong> garantire libertà ed indipendenza negli stati di deformazione<br />

(struttur<strong>al</strong>e o termica).<br />

Le co<strong>per</strong>ture in vetrocemento poggeranno <strong>per</strong>tanto su feltri bitumati (cartonfeltri tipo R 450 o veli di vetro tipo VR 1350) o su fasce<br />

di gomma sintetica di spessore adeguato <strong>al</strong>l'entità delle deformazioni. Le pareti poggeranno di norma su guarnizioni continue di gomma sintetica<br />

dura e saranno fermate con l'aus<strong>il</strong>io di opportuni telai (in legno o met<strong>al</strong>lo, secondo prescrizione).<br />

Particolare attenzione dovrà rivolgersi <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione delle o<strong>per</strong>e di im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione, così come si dovrà curare la predisposizione<br />

di giunti di d<strong>il</strong>atazione <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i e la loro più idonea protezione; verranno impiegate <strong>per</strong>tanto guarnizioni in espansi bitumati,<br />

materi<strong>al</strong>i im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzanti e sig<strong>il</strong>lanti, con le mod<strong>al</strong>ità ed i particolari previsti d<strong>al</strong> progetto o specificatamente indicati d<strong>al</strong>la Direzione. In tutti<br />

i casi si dovrà avere la massima cura nella scelta degli elementi di vetro, in rapporto ai requisiti particolari cui dovrà rispondere l'o<strong>per</strong>a.<br />

Art.96 OPERE DA LATTONIERE - CANALI DI GRONDA E PLUVIALI<br />

96.0 OPERE DA LATTONIERE - GENERALITÀ<br />

I manufatti ed i lavori in genere in lamiera di acciaio (nera o zincata), di zinco, di rame, di piombo, di ottone, di <strong>al</strong>luminio o di <strong>al</strong>tri<br />

met<strong>al</strong>li, dovranno essere delle dimensioni e delle forniture richieste, lavorati con la massima precisione ed a <strong>per</strong>fetta finitura.<br />

Detti lavori saranno dati in o<strong>per</strong>a, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, completi di ogni accessorio necessario <strong>al</strong> loro <strong>per</strong>fetto funzionamento,<br />

nonché completi di pezzi speci<strong>al</strong>i e sostegni di ogni genere.<br />

Il collocamento in o<strong>per</strong>a comprenderà <strong>al</strong>tresì ogni occorrente prestazione muraria ed ancora <strong>il</strong> lavoro completo di verniciatura protettiva,<br />

da eseguire secondo prescrizione.<br />

Le giunzioni dei pezzi saranno effettuate mediante chiodature, ribattiture, rivettature, aggraffature, s<strong>al</strong>dature o con sistemi combinati,<br />

sulla base di quanto disposto in particolare d<strong>al</strong>la Direzione Lavori ed in conformità ai campioni che dovranno essere presentati <strong>per</strong><br />

l'approvazione.<br />

L'App<strong>al</strong>tatore avrà anche l'obbligo di presentare, a richiesta <strong>della</strong> stessa Direzione, gli esecutivi delle varie o<strong>per</strong>e, tubazioni, can<strong>al</strong>i<br />

di raccolta, ecc., completi dei relativi c<strong>al</strong>coli di verifica e di apportarvi, se necessario, tutte le modifiche eventu<strong>al</strong>mente richieste in sede di<br />

preventiva accettazione.<br />

96.1 CANALI DI GRONDA<br />

96.1.0 Norme comuni.<br />

I can<strong>al</strong>i di gronda potranno essere re<strong>al</strong>izzati, in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni, in lamiera di acciaio zincata (o rame, o di acciaio inossidab<strong>il</strong>e),<br />

in cemento-amianto, in vetroresina, ecc., o potranno venire ricavati direttamente nella struttura con l'adozione di opportuni sistemi di<br />

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protezione. Qu<strong>al</strong>ora comunque non diversamente previsto, i can<strong>al</strong>i di gronda verranno re<strong>al</strong>izzati in lamiera di acciaio zincata, del tipo Fe KP<br />

GZ 450 UNI 5753-75 di cui <strong>al</strong> punto 41.5 del presente Capitolato e di spessore non inferiore ad 8/10 di mm.<br />

I can<strong>al</strong>i di gronda dovranno essere collocati in o<strong>per</strong>a con le pendenze necessarie <strong>al</strong> <strong>per</strong>fetto scolo delle acque; in ogni caso la<br />

pendenza minima non dovrà risultare inferiore <strong>al</strong>lo 0,5% e la lunghezza dei can<strong>al</strong>i, <strong>per</strong> ogni pendenza, non dovrà su<strong>per</strong>are 12,50 m.<br />

Nelle loc<strong>al</strong>ità ove le nevicate raggiungono <strong>al</strong>tezze ragguardevoli sarà necessario, in vicinanza delle gronde, collocare dei telai paraneve,<br />

costruiti in acciaio zincato e fissati <strong>al</strong>l'armatura del sottotetto.<br />

La verniciatura, s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, verrà effettuata <strong>per</strong> le parti interne con pitture del tipo epossicatrame; <strong>per</strong> le parti esterne<br />

con fondi epossici e finiture del tipo poliuretanico. I relativi cicli saranno re<strong>al</strong>izzati con le prescrizioni di cui <strong>al</strong> punto 91.4 del presente<br />

Capitolato.<br />

96.1.1 Can<strong>al</strong>i di gronda esterni.<br />

Avranno sagoma tonda od a gola, con riccio interno od esterno, ovvero sezione quadra o rettangolare, secondo le prescrizioni<br />

<strong>della</strong> Direzione od i particolari di progetto; saranno forniti in o<strong>per</strong>a con le occorrenti unioni o risvolti <strong>per</strong> seguire la linea di gronda, i pezzi<br />

speci<strong>al</strong>i di imboccatura, sbocco, ecc. e saranno sostenuti da robuste cicogne in acciaio zincato, mo<strong>della</strong>te secondo disposizioni e murate o<br />

fissate <strong>al</strong>l'armatura <strong>della</strong> co<strong>per</strong>tura a distanze non su<strong>per</strong>iori ad 80 cm.<br />

Le giunzioni dovranno essere chiodate con ribattini di rame e s<strong>al</strong>date con s<strong>al</strong>dature ad ottone a <strong>per</strong>fetta tenuta; <strong>per</strong> tratti di notevole<br />

lunghezza verranno predisposti opportuni giunti di d<strong>il</strong>atazione.<br />

I bordi esterni dei can<strong>al</strong>i di gronda saranno a quota leggermente più bassa di quelli interni onde impedire, in casi di otturazione,<br />

travasi di acqua verso l'edificio; gli sbocchi nei pluvi<strong>al</strong>i saranno protetti con griglie di materi<strong>al</strong>e inossidab<strong>il</strong>e.<br />

Le grondaie in cemento-amianto saranno poste in o<strong>per</strong>a con le stesse mod<strong>al</strong>ità ed assicurate mediante legatura in f<strong>il</strong>o di ferro<br />

zincato; le giunzioni saranno eseguite con appositi coprigiunti, chiodati e s<strong>al</strong>dati con idonei adesivi.<br />

96.1.2 Can<strong>al</strong>i di gronda incassti nella muratura.<br />

Ricavati con opportuna sagomatura <strong>della</strong> struttura muraria(di norma conglomerato cementizio armato), potranno essere rivestiti in<br />

lamiera di acciaio zincata od inossidab<strong>il</strong>e o protetti con idonei sistemi im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzanti.<br />

Qu<strong>al</strong>unque sia la sagoma prescritta, <strong>il</strong> bordo interno dell'incavo avrà un'<strong>al</strong>tezza di <strong>al</strong>meno 10 cm e formerà con la vertic<strong>al</strong>e, nel<br />

caso di raccordo continuo con manti im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzanti, un angolo non inferiore a 30°; <strong>il</strong> bordo esterno dovrà risultare più <strong>al</strong>to di quello interno<br />

<strong>per</strong> <strong>al</strong>meno 5 cm.<br />

Per i can<strong>al</strong>i rivestiti in lamiera, <strong>il</strong> fissaggio di questa avverrà con l'aus<strong>il</strong>io di zanche di acciaio o mediante chiodatura su tasselli od<br />

elementi di legno resinoso annegati nella muratura, con gocciolatoio esterno e spiovente verso l'interno; sul bordo interno l'<strong>al</strong>a <strong>della</strong> lamiera<br />

penetrerà <strong>per</strong> non meno di 15 cm nella sottostruttura del tegolato o sarà fissata sotto <strong>il</strong> manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e <strong>della</strong> co<strong>per</strong>tura.<br />

Per i can<strong>al</strong>i rivestiti con strato im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante, questo sarà di norma costituito con le stesse mod<strong>al</strong>ità del manto re<strong>al</strong>izzato<br />

sulla co<strong>per</strong>tura, del qu<strong>al</strong>e rappresenterà quindi appendice indipendente. S<strong>al</strong>vo diversa prescrizione verranno impiegati manti di finitura autoprotetti<br />

con lamine met<strong>al</strong>liche o guaine elastomeriche; la pendenza comunque non dovrà risultare inferiore <strong>al</strong>l'1%.<br />

Il bordo esterno dei can<strong>al</strong>i dovrà essere protetto con scoss<strong>al</strong>ine met<strong>al</strong>liche o con lastre di marmo a doppio gocciolatoio idoneamente<br />

fissate. L'im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione del bordo interno dovrà invece risvoltare sotto l’angolo manto <strong>della</strong> co<strong>per</strong>tura (o sotto <strong>il</strong> tegolato) <strong>per</strong><br />

non meno di 15 cm, o sarà protetta da scoss<strong>al</strong>ina met<strong>al</strong>lica a squadra, costituita da elementi lunghi 2 - 3 m, ben fissati <strong>al</strong> sottofondo e non<br />

s<strong>al</strong>dati fra loro.<br />

96.2 PLUVIALI<br />

96.2.0 Norme comuni.<br />

I pluvi<strong>al</strong>i potranno essere applicati, in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni, <strong>al</strong>l'esterno dei fabbricati oppure incassati in apposite tracce ricavate<br />

nelle strutture murarie. Potranno essere re<strong>al</strong>izzati con tubi di acciaio zincato (serie norm<strong>al</strong>e), di ghisa (grigia o sferoid<strong>al</strong>e), di P.V.C.<br />

rigido (tipi 301 o 302), di poliet<strong>il</strong>ene (P.E.a.d.) od in lamiera di acciaio zincata, delle qu<strong>al</strong>ità e caratteristiche descritte rispettivamente ai punti<br />

41.7.1, 41.8, 53.2.1 e 53.3.1 del presente Capitolato.<br />

I pluvi<strong>al</strong>i avranno diametro interno non inferiore a 80 mm, né su<strong>per</strong>iore a 150 mm. Saranno posti in o<strong>per</strong>a, di norma, a distanze<br />

non su<strong>per</strong>iori a 25 m e saranno fissati <strong>al</strong>la struttura muraria, a non meno di 5 cm d<strong>al</strong> f<strong>il</strong>o esterno di parete (esterna o di incasso), mediante<br />

opportuni bracci<strong>al</strong>i snodati muniti degli occorrenti anelli (collari); l'interasse di questi non dovrà su<strong>per</strong>are 1,50 m ed <strong>il</strong> fissaggio <strong>della</strong> tubazione<br />

sarà bloccato sotto bicchiere e libero nel punto intermedio (collare guida).<br />

Qu<strong>al</strong>ora le acque raccolte nei pluvi<strong>al</strong>i dovessero essere convogliate nei can<strong>al</strong>i di fogna, lo scarico degli stessi dovrà avvenire in<br />

appositi pozzetti sifonati, in muratura o prefabbricati, ubicati in posizione t<strong>al</strong>e da rendere possib<strong>il</strong>e una fac<strong>il</strong>e ispezione. Il collegamento dovrà<br />

avvenire a <strong>per</strong>fetta tenuta, possib<strong>il</strong>mente re<strong>al</strong>izzata mediante l'inserimento di una guarnizione elastica.<br />

96.2.1 Pluvi<strong>al</strong>i esterni.<br />

Avranno i sostegni fissati con leggera pendenza verso l'esterno o idoneamente sagomati e forniti di tacche gocciolatoio, cosi da<br />

evitare che l'acqua piovana f<strong>il</strong>tri nelle murature. Il collegamento con i can<strong>al</strong>i di gronda sarà effettuato nel <strong>per</strong>fetto rispetto degli esecutivi di<br />

progetto e delle disposizioni <strong>della</strong> Direzione. Saranno impiegati idonei pezzi speci<strong>al</strong>i (rapportati <strong>al</strong> tipo dei raccordi ed <strong>al</strong>le caratteristiche dei<br />

materi<strong>al</strong>i impiegati) nonché giunzioni adeguate (s<strong>al</strong>dature, incollaggi) e materi<strong>al</strong>i aus<strong>il</strong>iari di tenuta (guarnizioni, sig<strong>il</strong>lanti) in maniera t<strong>al</strong>e da<br />

garantire l'assoluta assenza di <strong>per</strong>dite o di inf<strong>il</strong>trazioni di acqua.<br />

Il piede di ogni colonna sarà di norma costituito da un tubo di ghisa, catramato a c<strong>al</strong>do sia esternamente che internamente (o cemento<br />

internamente), <strong>al</strong>to non meno di 2,50 m e munito <strong>al</strong>l'estremità inferiore, se con scarico <strong>al</strong>l'esterno, di apposito gomito a 90°.<br />

Qu<strong>al</strong>ora i pluvi<strong>al</strong>i esterni dovessero rientrare nella parete, <strong>per</strong> proseguire incassati in sede propria predisposta, dovrà essere innestato<br />

sui pluvi<strong>al</strong>i stessi, prima dell'incameramento, un apposito gocciolatoio atto ad evitare inf<strong>il</strong>trazioni d'acqua nelle murature.<br />

Particolare attenzione dovrà essere posta nell'esecuzione dei giunti di d<strong>il</strong>atazione ricorrendo <strong>al</strong>l'impiego, ove risultino già predisposti,<br />

negli appositi pezzi speci<strong>al</strong>i.<br />

96.2.2 Pluvi<strong>al</strong>i incassati.<br />

Saranno re<strong>al</strong>izzati con tubi di acciaio zincato, di ghisa, di P.V.C. o di poliet<strong>il</strong>ene, con assoluta esclusione dei condotti in lamiera<br />

(zincata o meno). La posa in o<strong>per</strong>a avverrà come <strong>per</strong> i pluvi<strong>al</strong>i esterni curando che la tubazione non disti meno di 5 cm da tutte le pareti di<br />

contorno.<br />

96.3 CONVERSE - COLMI - COMPLUVI - SCOSSALINE<br />

Tutti i manufatti di cui <strong>al</strong> presente titolo e sim<strong>il</strong>i, se non diversamente prescritto, dovranno essere in lamiera di acciaio zincata del<br />

tipo e dello spessore di cui <strong>al</strong> precedente punto 96.1.0. Avranno sv<strong>il</strong>uppo adeguato (larghezza comunque non minore di 50 cm, fatta eccezione<br />

<strong>per</strong> le scoss<strong>al</strong>ine) e sagoma come da progetto o da prescrizione.<br />

La s<strong>al</strong>datura dei giunti sarà fatta con una sovrapposizione di circa 5 cm, su entrambi i f<strong>il</strong>i di testa, e rinforzata con rivetti distanti 5-<br />

6 cm e sf<strong>al</strong>sati. La pendenza non dovrà essere inferiore <strong>al</strong>l'1%.<br />

Nella posa dei giunti tratti si dovrà tener conto <strong>della</strong> d<strong>il</strong>atazione; si poseranno quindi in o<strong>per</strong>a tratti di circa 20 m, distaccando le<br />

testane di circa 3 cm e coprendo i bordi su<strong>per</strong>iori con un cappellotto coprigiunto. Le converse poste lungo le pareti vertic<strong>al</strong>i in muratura dovranno<br />

avere le estremità libere <strong>per</strong> la d<strong>il</strong>atazione del met<strong>al</strong>lo ed essere munite di sgoccioline, murate nell'apposita incavatura predisposta<br />

nella parete.<br />

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Art.97 T U B A Z I O N I<br />

97.0 GENERALITÀ<br />

97.0.1 <strong>Progetto</strong> esecutivo.<br />

La posa in o<strong>per</strong>a di qu<strong>al</strong>unque tipo di tubazione, dovrà essere preceduta, qu<strong>al</strong>ora d<strong>al</strong> progetto non emergano specifiche indicazioni,<br />

d<strong>al</strong>lo studio esecutivo particolareggiato delle o<strong>per</strong>e da eseguire, di modo che possano individuarsi con esattezza i diametri ottim<strong>al</strong>i<br />

delle varie tubazioni ed i relativi spessori. Lo studio sarà completo di relazioni, c<strong>al</strong>coli, grafici e di quant'<strong>al</strong>tro necessario <strong>per</strong> individuare le<br />

o<strong>per</strong>e sotto ogni aspetto, sia an<strong>al</strong>itico che esecutivo.<br />

A lavori ultimati l'App<strong>al</strong>tatore sarà) <strong>al</strong>tresì tenuto a consegnare <strong>al</strong>la Direzione , <strong>per</strong> l'acquisizione agli atti, appositi grafici, quotati in<br />

dettaglio, con l'indicazione dei <strong>per</strong>corsi di ogni tipo di tubazione e <strong>per</strong> ogni ambiente.<br />

97.0.2 Tubazioni in genere.<br />

Le tubazioni in genere, del tipo e dimensioni prescritte, dovranno avere le caratteristiche indicate nel presente Capitolato o quelle<br />

più particolari o diverse eventu<strong>al</strong>mente specificate in Elenco.<br />

Le tubazioni dovranno seguire <strong>il</strong> minimo <strong>per</strong>corso compatib<strong>il</strong>e con <strong>il</strong> migliore funzionamento dell'impianto cui sono destinate e comunque<br />

i tracciati eventu<strong>al</strong>mente stab<strong>il</strong>iti; dovranno evitarsi <strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e gomiti, bruschi risvolti, giunti e cambiamenti di sezione,<br />

come pure dovrà curarsi che le tubazioni non risultino ingombranti e siano di fac<strong>il</strong>e ispezione, specie in corrispondenza a giunti non necessari<br />

<strong>per</strong> l'impiego di spezzoni; in difetto, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto <strong>al</strong> rifacimento <strong>della</strong> tubazione ed ai conseguenti ripristini.<br />

Le tubazioni non dovranno mai attraversare i giunti di d<strong>il</strong>atazione delle strutture. Qu<strong>al</strong>ora l'attraversamento non fosse comunque<br />

evitab<strong>il</strong>e, le stesse dovranno essere dotate, in corrispondenza del giunto, di opportuni compensatori di d<strong>il</strong>atazione, nei tipi approvati d<strong>al</strong>la<br />

Direzione Lavori.<br />

97.0.3 Tubazioni interrate.<br />

Saranno poste <strong>al</strong>la profondità e con la pendenza stab<strong>il</strong>ite in progetto o disposte d<strong>al</strong>la Direzione, previo accertamento dell'integrità<br />

delle stesse e degli eventu<strong>al</strong>i rivestimenti; la profondità dovrà essere comunque t<strong>al</strong>e da garantire uno strato di co<strong>per</strong>tura di <strong>al</strong>meno 1,00 m<br />

rispetto <strong>al</strong>la generatrice su<strong>per</strong>iore delle tubazioni.<br />

Per i rinterri si riut<strong>il</strong>izzeranno i materi<strong>al</strong>i provenienti dagli scavi, in precedenza depositati lungo uno od entrambi i lati dello scavo,<br />

qu<strong>al</strong>unque sia la consistenza ed <strong>il</strong> grado di costipamento delle materie stesse. S<strong>al</strong>vo disposizioni in contrario, <strong>il</strong> rinterro delle tubazioni avverrà<br />

a tratti una volta eseguite, con esito favorevole, le prove di collaudo. IL rinterro sarà effettuato rinc<strong>al</strong>zando i tubi later<strong>al</strong>mente con materi<strong>al</strong>e<br />

a granulometria fine e minuta ed avendo cura che non vengano a contatto degli eventu<strong>al</strong>i rivestimenti pietre o quant'<strong>al</strong>tro possa costituire<br />

fonte di danneggiamento.<br />

97.0.4 Tubazioni in vista, incassate od annegate.<br />

Le tubazioni non interrate dovranno essere sostenute e fissate con convenienti staffe, cravatte, mensole, grappe e sim<strong>il</strong>i, in numero<br />

t<strong>al</strong>e da garantire <strong>il</strong> loro <strong>per</strong>fetto ancoraggio <strong>al</strong>le strutture di sostegno. T<strong>al</strong>i elementi, eseguiti di norma in acciaio zincato od in ghisa m<strong>al</strong>leab<strong>il</strong>e,<br />

saranno murati con gli interv<strong>al</strong>li prescritti (in genere non su<strong>per</strong>iori ad 1,00) e saranno re<strong>al</strong>izzati in modo da <strong>per</strong>mettere la rapida rimozione<br />

delle tubazioni.<br />

Le tubazioni in vista od incassate dovranno correre ad una distanza d<strong>al</strong>le pareti t<strong>al</strong>e da rendere agevole le giunzioni e comunque<br />

non inferiore a 5 cm; le tubazioni in traccia annegate nelle m<strong>al</strong>te, dovranno essere idoneamente protette e fissate.<br />

Tutti i sistemi di tubazioni met<strong>al</strong>liche accessib<strong>il</strong>i, destinati ad impianti di <strong>al</strong>imentazione idrica e di scarico e posizionati in aree dove<br />

coesistono impianti elettrici, dovranno essere protetti contro contatti indiretti con un adeguato impianto di terra.<br />

97.0.5 Giunzioni in genere.<br />

Le giunzioni dovranno essere eseguite secondo la migliore tecnica relativa a ciascun tipo di materi<strong>al</strong>e, con le prescrizioni più avanti<br />

riportate e le specifiche di dettaglio indicate d<strong>al</strong> fornitore. Le giunzioni non dovranno dar luogo a <strong>per</strong>dite di <strong>al</strong>cun genere, qu<strong>al</strong>unque<br />

possa essere la causa determinante (uso, variazioni termiche, assestamenti, ecc.) e questo sia in prova, che in anticipato esercizio e fino <strong>al</strong><br />

collaudo; ove <strong>per</strong>tanto si manifestassero delle <strong>per</strong>dite, l'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto ad intervenire con immediatezza <strong>per</strong> le necessarie riparazioni,<br />

restando a suo carico ogni ripristino o danno conseguente.<br />

97.0.6 Protezione esterna delle tubazioni.<br />

La protezione esterna delle tubazioni dovrà essere eseguita, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, sulla base delle indicazioni riportate in<br />

appresso. La protezione dovrà essere continua ed estesa anche ai raccordi ed agli elementi met<strong>al</strong>lici di fissaggio; qu<strong>al</strong>ora <strong>per</strong>ciò nelle o<strong>per</strong>azioni<br />

di montaggio la stessa dovesse essere danneggiata, si dovrà provvedere <strong>al</strong> <strong>per</strong>fetto reintegro od <strong>al</strong>l'adozione di sistemi integrativi di<br />

efficacia non inferiore.<br />

Le tubazioni di acciaio, nero o zincato, correnti in cunicolo od in appositi cavedi ricavati nelle murature, dovranno essere sottoposte<br />

a trattamento anticorrosione con doppia mano di antiruggine, come previsto ai precedenti punti 91.3.2 e 91.4.4. Le tubazioni annegate<br />

nelle m<strong>al</strong>te dovranno <strong>al</strong>tresì essere isolate con idonea carta (da <strong>al</strong>meno 80 g/mq) fissata <strong>al</strong>le stesse. Le tubazioni in vista dovranno essere<br />

verniciate a ciclo completo, esteso anche <strong>al</strong>le mani di finitura, e nei colori prescritti.<br />

Le tubazioni di piombo saranno protette con le stesse mod<strong>al</strong>ità esposte <strong>per</strong> quelle di acciaio. Nei punti a contatto con le m<strong>al</strong>te o<br />

conglomerati cementizi, la protezione sarà effettuata con bitumi ossidati, dati a c<strong>al</strong>do, in misura non inferiore a 1,5 Kg/mq.<br />

Le tubazioni convoglianti acqua a bassa tem<strong>per</strong>atura, comunque sistemate, dovranno essere idoneamente coibentate e schermate,<br />

<strong>al</strong> fine di evitare fenomeni di condensa e conseguenti st<strong>il</strong>licidi, trasudamenti, corrosioni e danni derivati.<br />

97.0.7 Isolamento acustico.<br />

Tutte le tubazioni incassate nelle murature o correnti in appositi cavedi od in vista (se ammesse), dovranno essere collegate <strong>al</strong>le<br />

strutture murarie mediante l'impiego di supporti antivibranti. Del pari, si dovrà ricorrere <strong>al</strong>l'impiego di spessori isolanti antivibranti (cartonfeltro<br />

bitumato, guaine o tasselli di gomma, ecc.) nel caso di attraversamento di strutture qu<strong>al</strong>i solai, solette, travi, ecc.<br />

L'isolamento dovrà comunque essere affiancato da un efficace studio delle sezioni (<strong>al</strong> fine di evitare eccessive velocità dei fluidi) e<br />

dei <strong>per</strong>corsi (<strong>al</strong> fine di rendere minimi i cambiamenti di direzione).<br />

97.0.8 Colori distintivi delle tubazioni.<br />

Le tubazioni convoglianti fluidi liquidi o gassosi, <strong>al</strong>loggiate sia in cavedio che in vista, dovranno essere identificab<strong>il</strong>i mediante apposita<br />

verniciatura, da eseguire nei colori previsti d<strong>al</strong>la norma di unificazione UNI 5634-65P.<br />

97.0.9 Pulizia e disinfezione delle tubazioni.<br />

Tutte le tubazione, prima <strong>della</strong> posa in o<strong>per</strong>a, dovranno essere accuratamente pulite sia esternamente che internamente; nel corso<br />

<strong>della</strong> posa, l'ultimo tubo posato dovrà essere chiuso con apposito tappo, essendo assolutamente <strong>per</strong> t<strong>al</strong>i o<strong>per</strong>azioni l'impiego di sacchi,<br />

carta, stracci o sim<strong>il</strong>i.<br />

Le condotte di acqua potab<strong>il</strong>e dovranno essere scrupolosamente sottoposte a pulizia e lavaggio prima e dopo le o<strong>per</strong>azioni di posa<br />

ed inoltre ad energica disinfezione, da effettuare con le mod<strong>al</strong>ità prescritte d<strong>al</strong>la competente autorità comun<strong>al</strong>e o d<strong>al</strong>la Direzione Lavori.<br />

97.0.10 Prova delle tubazioni.<br />

Quando le tubazioni dovessero venire soggette a pressione, anche <strong>per</strong> breve tempo, dovranno essere sottoposte ad una pressione<br />

di prova di <strong>al</strong>meno 1,5 - 2 volte quella di esercizio.<br />

La prova verrà effettuata riempiendo d'acqua <strong>il</strong> tronco da provare e raggiungendo la pressione prescritta mediante pompa manua-<br />

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le, da applicare <strong>al</strong>l'estremo più depresso del tronco stesso; anche le letture <strong>al</strong> manometro dovranno effettuarsi in t<strong>al</strong>e punto. Si dovrà tener<br />

presente che, dopo <strong>il</strong> riempimento delle tubazioni, sarà opportuno lasciare a<strong>per</strong>ti <strong>per</strong> un certo <strong>per</strong>iodo eventu<strong>al</strong>i sfiati, onde <strong>per</strong>mettere l'uscita<br />

di ogni residuo di aria.<br />

La pressione di prova dovrà mantenersi costante <strong>per</strong> una durata di <strong>al</strong>meno 24 ore continue, <strong>per</strong>iodo durante <strong>il</strong> qu<strong>al</strong>e si provvederà<br />

ad una accurata ispezione dei giunti. Qu<strong>al</strong>ora la prova non riuscisse favorevole <strong>per</strong> <strong>per</strong>dite, trasudamenti od <strong>al</strong>tri inconvenienti, si provvederà<br />

<strong>al</strong>le necessarie riparazioni o sostituzioni e la prova sarà ripetuta con le stesse mod<strong>al</strong>ità.<br />

Le prove saranno effettuate a cura e spese dell'App<strong>al</strong>tatore, <strong>il</strong> qu<strong>al</strong>e dovrà procurare ogni apparecchiatura necessaria; <strong>per</strong> le prove<br />

con acqua, lo stesso sarà tenuto a procurare anche l'acqua occorrente , pure nel caso che manchino gli <strong>al</strong>lacciamenti <strong>al</strong>la rete od a qu<strong>al</strong>unque<br />

<strong>al</strong>tra fonte di approvvigionamento diretto.<br />

Le prove saranno eseguite in contraddittorio fra la Direzione Lavori e l'App<strong>al</strong>tatore e <strong>per</strong> ogni prova eseguita con esito favorevole<br />

ne sarà redatto apposito verb<strong>al</strong>e sottoscritto d<strong>al</strong>le parti. Dichiarato accettato <strong>il</strong> tratto di tubazione, di parte <strong>della</strong> rete o di tutta la rete, si procederà<br />

<strong>al</strong> rinterro dei cavi (nel caso di tubazioni interrate) od <strong>al</strong>la chiusura delle tracce murarie o dei cavedi (nel caso di tubazioni incassate<br />

o comunque mascherate) previa effettuazione dei trattamenti protettivi e di identificazione.<br />

Le tubazioni di acqua verranno collaudate con le mod<strong>al</strong>ità in precedenza esposte; le prove verranno eseguite prima parzi<strong>al</strong>mente<br />

su singoli tronchi <strong>della</strong> rete e poi successivamente su tutta la rete.<br />

Le tubazioni di gas potranno venire provate, secondo quanto disposto d<strong>al</strong>la Direzione, sia ad aria, con un comune compressore,<br />

sia ad acqua, con le mod<strong>al</strong>ità di cui sopra.<br />

Le tubazioni di scarico dovranno subire, in rapporto a quanto richiesto, <strong>al</strong>meno una delle seguenti prova: prova ad acqua, prova<br />

ad aria e prova del fumo.<br />

97.1 TUBAZIONI IN ACCIAIO<br />

97.1.1 Accettazione - Limiti di impiego e di lavorazione.<br />

I tubi di acciaio dovranno rispondere, <strong>per</strong> i rispettivi tipi, <strong>al</strong>le norme di accettazione di cui <strong>al</strong> punto 41.7 del presente Capitolato.<br />

Con riguardo ai limiti, i tubi s<strong>al</strong>dati non dovranno venire impiegati in tutte le applicazioni in cui sia previsto <strong>il</strong> convogliamento di<br />

acqua a tem<strong>per</strong>atura su<strong>per</strong>iore a 40°C, mentre i tubi zincati non dovranno essere lavorati a c<strong>al</strong>do, onde evitare la volatizzazione dello zinco.<br />

97.1.2 Giunzioni.<br />

Potranno venire re<strong>al</strong>izzate, in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni, in uno dei modi di seguito specificati:<br />

a) Giunzioni a piombo: Qu<strong>al</strong>ora ammesse, saranno limitate unicamente <strong>al</strong>le tubazioni di scarico e verranno effettuate con le mod<strong>al</strong>ità di cui<br />

<strong>al</strong> successivo punto 97.2.2, lett.b).<br />

b) Giunzioni s<strong>al</strong>date: Potranno essere del tipo con "giunto a sovrapposizione" e con "giunto di testa". In tutti i casi i tubi dovranno essere<br />

accoppiati in asse, in modo che la s<strong>al</strong>datura si verifichi in posizione corretta. Le estremità da s<strong>al</strong>dare dovranno essere accuratamente<br />

tenute libere da ruggine o da <strong>al</strong>tri ossidi, pelle di laminazione, tracce di bitume, grassi, scaglie ed impurità varie, in modo da presentare <strong>il</strong><br />

met<strong>al</strong>lo <strong>per</strong>fettamente pulito. Lo spessore delle s<strong>al</strong>dature dovrà essere di regola non inferiore a quello del tubo e presentare un prof<strong>il</strong>o<br />

convesso (con sovramet<strong>al</strong>lo variante da 1 - 1,5 mm) e ben raccordato con materi<strong>al</strong>e base. La sezione <strong>della</strong> s<strong>al</strong>datura dovrà essere uniforme<br />

e la su<strong>per</strong>ficie esterna regolare, di larghezza costante, senza porosità od <strong>al</strong>tri difetti apparenti. Gli elettrodi dovranno essere del<br />

tipo rivestito, di qu<strong>al</strong>ità e caratteristiche corrispondenti <strong>al</strong>la UNI 5132-74; <strong>il</strong> met<strong>al</strong>lo d'apporto sarà scelto con caratteristiche meccaniche<br />

an<strong>al</strong>oghe a quelle del met<strong>al</strong>lo base.<br />

c) Giunzioni frangiate: Potranno essere del tipo "a flange libere con anello d'appoggio s<strong>al</strong>dato a sovrapposizione" o del tipo "a flange s<strong>al</strong>date<br />

di testa". Le giunzioni a flange, qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> tipo prescritto, verranno re<strong>al</strong>izzate con l’interposizione di opportune guarnizioni di<br />

tenuta e verranno impiegate, di norma, <strong>per</strong> <strong>il</strong> montaggio sulle tubazioni delle apparecchiature di manovra. Le flange dovranno essere di<br />

tipo unificato e rispondente <strong>al</strong>le prescrizioni delle relative norme UNI.<br />

d) Giunzioni a vite e manicotto: Saranno particolarmente impiegate <strong>per</strong> diramazioni di piccolo diametro (interrate od esterne) degli acquedotti<br />

e delle condotte di gas, nonché nelle tubazioni <strong>per</strong> impieghi diversi situate <strong>al</strong>l'interno di fabbricati. Le f<strong>il</strong>ettature dei tubi e dei manicotti<br />

saranno secondo UNI 339-66; i manicotti dovranno <strong>al</strong>tresì rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> UNI 349-74. Nell'esecuzione delle giunzioni,<br />

qu<strong>al</strong>ora si dovesse f<strong>il</strong>ettare a nuovo la parte da imboccare nel manicotto, si dovrà procedere in modo da non deteriorare <strong>il</strong> rivestimento<br />

protettivo od ov<strong>al</strong>izzare <strong>il</strong> tubo stesso, con f<strong>il</strong>etti privi di sbavature e ben netti. Qu<strong>al</strong>e materi<strong>al</strong>e di guarnizione si impiegherà stoppa<br />

di canapa, esente da canucoli e nodi, sp<strong>al</strong>mata esclusivamente con pasta di manganesite stem<strong>per</strong>ata in olio di lino cotto.<br />

e) Giunzioni isolanti: Saranno re<strong>al</strong>izzate con l'impiego di appositi pezzi speci<strong>al</strong>i (giunti isolanti), resine e guarnizioni isolanti e potranno essere<br />

del tipo a manicotto (di norma <strong>per</strong> DN ¾ 2") e del tipo a flangia (di norma <strong>per</strong> DN ¾ 40). I giunti isolanti dovranno essere idonei <strong>al</strong>le<br />

sollecitazioni cui sarà soggetta la tubazione e saranno inseriti (secondo le disposizioni <strong>della</strong> Direzione che ne approverà anche <strong>il</strong> tipo) in<br />

punti opportuni delle condotte <strong>al</strong>lo scopo di sezionarle elettricamente e di regolarne le correnti vaganti o di protezione; in ogni caso saranno<br />

poi inseriti dove le tubazioni saranno collegate ad <strong>al</strong>tre condotte met<strong>al</strong>liche da non comprendere nel sistema di protezione od a<br />

strutture met<strong>al</strong>liche a contatto diretto od indiretto con <strong>il</strong> terreno (stazioni di pompaggio, serbatoio, pozzi, ecc.), in corrispondenza di tutte<br />

le derivazioni ed utenze met<strong>al</strong>liche. I giunti isolanti dovranno essere inst<strong>al</strong>lati in manufatti ed<strong>il</strong>izi od in camerette accessib<strong>il</strong>i e drenate<br />

d<strong>al</strong>le acque di inf<strong>il</strong>trazione; nel caso di giunti interrati, se ammessi, i giunti stessi dovranno essere opportunamente rivestiti ed isolati<br />

d<strong>al</strong>l'ambiente esterno. I giunti isolanti sulle derivazioni <strong>per</strong> utenze d'acqua saranno inst<strong>al</strong>lati di norma sulle colonne montanti, <strong>al</strong>l'interno<br />

dei fabbricati od entro pozzetti; quelli sulle derivazioni gas saranno inst<strong>al</strong>lati di norma fuori terra (<strong>per</strong> motivi di sicurezza),<strong>al</strong>l'inizio <strong>della</strong><br />

colonna montante.<br />

97.2 TUBAZIONI IN GHISA<br />

97.2.1 Gener<strong>al</strong>ità.<br />

Per la posa in o<strong>per</strong>a delle tubazioni in ghisa si eseguiranno le stesse norme gener<strong>al</strong>i riportate <strong>al</strong> precedente punto 97.1, in quanto<br />

applicab<strong>il</strong>i.<br />

Le tubazioni potranno essere, in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni, sia in ghisa grigia sferoid<strong>al</strong>e; dovranno rispondere comunque, <strong>per</strong> l'accettazione,<br />

ai requisiti prescritti <strong>al</strong> punto 41.8.4 del presente Capitolato.<br />

97.2.2 Giunzioni.<br />

Potranno essere del tipo con "giunto a vite", con "giunto a piombo", con "giunto a flangia" e con "giunto elastico", quest'ultimo tipo<br />

dovendosi intendere in ogni caso prescritto <strong>per</strong> le condotte di acqua e di gas.<br />

a) Giunto con piombo a freddo (misto): Sarà re<strong>al</strong>izzato unicamente nelle reti di scarico e comunque <strong>per</strong> tubazioni non convoglianti fluidi in<br />

pressione, qu<strong>al</strong>ora <strong>per</strong> difficoltà tecniche non fosse possib<strong>il</strong>e re<strong>al</strong>izzare un giunto a c<strong>al</strong>do. Il giunto a freddo verrà eseguito con corda<br />

floscia di canapa, ben imbevuta di catrame veget<strong>al</strong>e, e successivo riempimento con stoppa o piatina di piombo ribattuta a freddo. La<br />

corda catramata dovrà essere avvolta attorno <strong>al</strong> tubo, quindi pressata a battuta sul fondo del bicchiere fino a rifiuto, in modo da formare<br />

spessore centrante <strong>per</strong> la tubazione e solida base di appoggio <strong>per</strong> la piattina di piombo; la corda catramata dovrà impregnare circa 2/3<br />

dell'<strong>al</strong>tezza del bicchiere. La rimanente parte del bicchiere verrà riempita con anelli successivi di stoppa o piattina di piombo, in modo da<br />

formare una massa compatta e regolare.<br />

b) Giunto con piombo a c<strong>al</strong>do (misto): Sarà re<strong>al</strong>izzato <strong>per</strong> le fin<strong>al</strong>ità e con le mod<strong>al</strong>ità di cui <strong>al</strong>la precedente lett.a) sostituendo <strong>per</strong>ò, <strong>al</strong>la<br />

piattina di piombo, del piombo fuso, colato a c<strong>al</strong>do e cafatato.<br />

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c) Giunto a flangia: Consisterà nell'unione, mediante bulloni a vite, di due flange poste <strong>al</strong>l'estremità dei tubi (o pezzi speci<strong>al</strong>i od apparecchi)<br />

fra le qu<strong>al</strong>i sia stata interposta una guarnizione di piombo in lastra di spessore non inferiore a 5 mm. Le guarnizioni avranno la forma di<br />

un anello, <strong>il</strong> cui diametro interno sarà ugu<strong>al</strong>e a quello dei tubi da congiungere e quello esterno tangente ai fori delle flange. Guarnizioni<br />

di cuoio o di gomma, con interposto doppio strato di tela, potranno essere del pari impiegate, comunque su esplicita autorizzazione <strong>della</strong><br />

Direzione lavori e sempre con spessore minimo di 5 mm.<br />

d) Giunto elastico con guarnizione in gomma (tipo Rapido): Sarà di norma impiegato nelle tubazioni adibite a condotte d'acqua e sarà ottenuto<br />

<strong>per</strong> compressione di una guarnizione di gomma, inserita in un apposito <strong>al</strong>loggiamento nell'interno del bicchiere, sulla canna del tubo<br />

imboccato; <strong>il</strong> bicchiere dovrà presentare un adatto prof<strong>il</strong>o interno così da <strong>per</strong>mettere anche le deviazioni angolari del tubo consentite<br />

d<strong>al</strong>la guarnizione. Per l'esecuzione del giunto, dopo accurata pulizia delle pareti, si sp<strong>al</strong>merà un'apposita pasta lubrificante (fornita a<br />

corredo dei tubi) nella sede di <strong>al</strong>loggiamento <strong>della</strong> guarnizione, <strong>al</strong>l'interno <strong>della</strong> guarnizione stessa e nel tratto termin<strong>al</strong>e di canna da<br />

e) imboccare. Si sistemerà quindi l'anello di gomma nel bicchiere dopodiché, marcata sul tubo la profondità di imbocco, si introdurrà lo<br />

stesso nell'esatta posizione con apposita apparecchiatura di trazione. Per i tubi in ghisa sferoid<strong>al</strong>e, collegati con la giunzione elastica in<br />

argomento, le pressioni di esercizio non dovranno in <strong>al</strong>cun modo su<strong>per</strong>are le 50 atm <strong>per</strong> tubi con DN fino ad 80 mm, le 45 atm <strong>per</strong> tubi<br />

con DN 100 mm, le 40 atm <strong>per</strong> tubi con DN 125-200 mm e le 30 atm <strong>per</strong> tubi con DN su<strong>per</strong>iori e fino a 450 mm.<br />

97.4 TUBAZIONI DI RAME<br />

97.4.1 Stato di fornitura ed accettazione.<br />

Le tubazioni di rame potranno venire eseguite, in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni ed <strong>al</strong>le esigenze di impiego, sia con tubi di serie norm<strong>al</strong>e<br />

"A", sia con tubi di serie pesante "B", entrambi nello stato di fornitura ricotto oppure incrudito. I tubi dovranno essere di rame Cu-DHP<br />

UNI 5649-65, presentare su<strong>per</strong>ficie interna ed esterna liscia ed esente da difetti ed in gener<strong>al</strong>e rispondente ai requisiti di accettazione prescritti<br />

<strong>al</strong> punto 42.4.1<br />

97.4.2 Raccordi.<br />

Potranno essere del tipo meccanico f<strong>il</strong>ettato (<strong>per</strong> tubi da poter smontare <strong>per</strong> o<strong>per</strong>azioni di manutenzione, ecc.) o misto (a s<strong>al</strong>dare<br />

e f<strong>il</strong>ettare, <strong>per</strong> <strong>il</strong> collegamento con tubazioni di acciaio, rubinetterie, ecc.) od ancora di tipo a s<strong>al</strong>dare (<strong>per</strong> le giunzioni fisse da re<strong>al</strong>izzare con<br />

s<strong>al</strong>dature cap<strong>il</strong>lari).<br />

I raccordi potranno essere di rame (fabbricati partendo d<strong>al</strong> tubo) od in bronzo e saranno di norma sottoposti <strong>al</strong>le stesse prove prescritte<br />

<strong>per</strong> i tubi di rame.<br />

97.4.3 Curvatura dei tubi - Fissaggio.<br />

La curvatura dei tubi di rame potrà essere effettuata manu<strong>al</strong>mente, su sagome appositamente scan<strong>al</strong>ate, fino ad diametro esterno<br />

di 20 mm; oltre t<strong>al</strong>e diametro verranno impiegati idonei piegatubi o macchine curvatrici automatiche o semiautomatiche. I tubi incruditi dovranno<br />

venire preventivamente sc<strong>al</strong>dati, <strong>per</strong> la piegatura, ad una tem<strong>per</strong>atura di 600°C.<br />

Il fissaggio ed <strong>il</strong> sostegno dei tubi dovrà essere effettuato con supporti di rame o di leghe di rame; la conformazione di t<strong>al</strong>i manufatti<br />

dovrà consentire l'eventu<strong>al</strong>e rimozione. I tubi inst<strong>al</strong>lati in vista avranno i supporti distanziati di non oltre 150 cm se con diametro inferiore<br />

a 28 mm e di non oltre 250 mm se con diametro maggiore.<br />

97.4.4 Giunzioni.<br />

Le giunzioni dei tubi di rame dovranno venire effettuate, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, mediante s<strong>al</strong>dature cap<strong>il</strong>lari, con l'impiego dei<br />

raccordi e dei pezzi speci<strong>al</strong>i necessari; l'intercapedine tubo-raccordo dovrà risultare non inferiore a 0,2 mm, né su<strong>per</strong>iore a 0,2 - 0,3 mm (in<br />

proporzione, <strong>per</strong> tubi da 6 a 54 mm).<br />

I tubi dovranno essere tagliati a <strong>per</strong>fetto squadro e dovranno presentare estremità esattamente c<strong>al</strong>ibrate, prive di sbavature, pulite<br />

ed accuratamente sgrassate.<br />

La s<strong>al</strong>datura verrà eseguita risc<strong>al</strong>dando <strong>al</strong>la giusta tem<strong>per</strong>atura <strong>il</strong> raccordo, previa sp<strong>al</strong>matura del decapante sul tubo ed introduzione<br />

del raccordo stesso, quindi avvicinando sul collarino del raccordo (od in apposito foro) la lega s<strong>al</strong>dante fino ad ottenere, a fusione avvenuta,<br />

la uniforme diffusione nell'intercapedine, <strong>per</strong> effetto cap<strong>il</strong>lare, a completa saturazione.<br />

97.4.5 Giunti di d<strong>il</strong>atazione.<br />

Qu<strong>al</strong>ora le tubazioni di rame dovessero essere sottoposte a tem<strong>per</strong>ature di esercizio variab<strong>il</strong>i, dovrà essere tenuto conto del notevole<br />

v<strong>al</strong>ore del coefficiente di d<strong>il</strong>atazione termica lineare del materi<strong>al</strong>e, pari a circa 0,017 mm/m°C, compensando, con opportune curve ad<br />

omega, la massima d<strong>il</strong>atazione conseguib<strong>il</strong>e <strong>per</strong> effetto <strong>della</strong> differenza tra la tem<strong>per</strong>atura minima prevista e la tem<strong>per</strong>atura di esercizio più<br />

<strong>al</strong>ta.<br />

Tra due punti fissi <strong>per</strong>tanto le tubazioni non dovranno essere murate in maniera rigida, ma con supporti che possano consentire,<br />

liberamente, gli scorrimenti da d<strong>il</strong>atazione; se incassate invece, le tubazioni dovranno essere protette con idonei rivestimenti, t<strong>al</strong>i in ogni caso<br />

da consentire gli stessi scorrimenti.<br />

Le curve di d<strong>il</strong>atazione dovranno essere ricavate d<strong>al</strong>lo stesso tubo, mediante curvatura a raggio non inferiore a 3 volte <strong>il</strong> diametro<br />

esterno del tubo.<br />

97.5 TUBAZIONI DI GRES<br />

Dovranno essere re<strong>al</strong>izzate, in quanto ai materi<strong>al</strong>i, con tubi di grès (ordinario o ceramico) rispondenti <strong>al</strong>le caratteristiche di accettazione<br />

di cui ai punti 40.3.1 e 40.4.1 del presente Capitolato.<br />

97.5.1 Tubazioni interrate.<br />

Saranno posate di norma su di un massetto di conglomerato cementizio magro, ed opportunamente rinfiancate. Quando <strong>per</strong>ò la<br />

tubazione dovesse venire inst<strong>al</strong>lata in terreni sottoposti <strong>al</strong> transito di carichi pesanti, <strong>il</strong> rinfianco sarà <strong>al</strong>largato, fino a costituire un manto a<br />

spessore; la misura di t<strong>al</strong>e spessore, che comunque sarà ricavata mediante c<strong>al</strong>colo, dovrà essere non inferiore a 5 cm.<br />

La posa delle tubazioni orizzont<strong>al</strong>i dovrà essere iniziata d<strong>al</strong> punto di scarico, collocando i tubi con manicotto verso monte. Gli <strong>al</strong>lacciamenti<br />

delle tubazioni secondarie verranno eseguite mediante pezzi speci<strong>al</strong>i (giunti) con bracci a 45° curando, <strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e, di<br />

evitare l'impiego di giunti a due bracci (doppi).<br />

In corrispondenza a t<strong>al</strong>i giunti o nei punti di derivazione, ed inoltre ogni 35 - 40 m nelle tubazioni ad andamento rett<strong>il</strong>ineo, dovranno<br />

essere predisposti dei pozzetti o delle camerette che <strong>per</strong>mettano l'ispezione e la pulizia <strong>della</strong> tubazione.<br />

97.5.2 Tubazioni fuori terra.<br />

Avranno ogni pezzo di grès provvisto di idoneo sostegno, da applicare in prossimità del manicotto, onde evitare qu<strong>al</strong>siasi cedimento<br />

<strong>della</strong> conduttura.<br />

Le tubazioni orizzont<strong>al</strong>i saranno di regola sostenute da mensole di acciaio a "T" zincato, opportunamente sagomate ed infisse<br />

nelle murature; quelle vertic<strong>al</strong>i da staffe a collare in acciaio piatto, applicate immediatamente sotto <strong>il</strong> manicotto.<br />

Il montaggio delle tubazioni vertic<strong>al</strong>i dovrà)essere iniziato d<strong>al</strong> basso ed in ogni elemento dovrà venire staccato d<strong>al</strong> sottostante di<br />

<strong>al</strong>meno 5 mm; ciò potrà ottenersi con l’interposizione fra tubi di tre elementi di cartone di pari spessore (destinati a macerarsi ed a scomparire<br />

nel tempo) o di opportuni supporti elastici (anelli di battuta).<br />

97.5.3 Giunzioni.<br />

Potranno essere effettuate, in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni ed <strong>al</strong>le condizioni di posa, sia in maniera semirigida che in maniera plastica<br />

od anche elastica.<br />

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a) Giunzioni semirigide: Verranno re<strong>al</strong>izzate in o<strong>per</strong>a con l'impiego di stoppa o corda catramata e m<strong>al</strong>ta di c mento. La corda dovrà essere<br />

uniformemente imbevuta e sufficientemente secca; verrà avvolta attorno <strong>al</strong>la testa del tubo e quindi, ad inf<strong>il</strong>aggio avvenuto, ben compressa<br />

a stecca e mazzuolo fino a riempire, con eventu<strong>al</strong>i aggiunte dia litri giri di materi<strong>al</strong>e, circa 1/3 <strong>della</strong> profondità del bicchiere. Si<br />

provvederà dopo <strong>al</strong> controllo, <strong>al</strong>la rettifica ed <strong>al</strong> fissaggio <strong>della</strong> tubazione nell'esatta posizione e quindi <strong>al</strong>la sig<strong>il</strong>latura del giunto, mediante<br />

pasta di puro cemento 425, comprimendo <strong>il</strong> legante nella restante parte del bicchiere e lisciando a cazzuola fino a re<strong>al</strong>izzare un raccordo<br />

con inclinazione verso l'esterno. T<strong>al</strong>e tipo di giunzione sarà comunque vietato <strong>per</strong> le tubazioni da collocare in o<strong>per</strong>a fuori terra.<br />

b) Giunzioni plastiche a c<strong>al</strong>do: Verranno re<strong>al</strong>izzate in o<strong>per</strong>a, <strong>per</strong> la sig<strong>il</strong>latura con giunti a bicchiere, mediante corda di canapa catramata e<br />

mastice bituminoso versato a c<strong>al</strong>do. La re<strong>al</strong>izzazione delle giunzioni plastiche a c<strong>al</strong>do verrà effettuata su tubi <strong>per</strong>fettamente puliti ed asciutti,<br />

previa verniciatura delle estremità da congiungere con lo stesso mastice da impiegare nella giunzione.<br />

c) Giunzioni plastiche a freddo: Verranno re<strong>al</strong>izzate mediante nastri plastici o mastici spatolati a freddo, con materi<strong>al</strong>i e mod<strong>al</strong>ità esecutive<br />

rispondenti <strong>al</strong>le norme DIN 4062. I prodotti dovranno avere consistenza plastico-dura ed essere compatib<strong>il</strong>i con le vernici di pretrattamento<br />

che, comunque, dovranno essere applicate.<br />

d) Giunzioni elastiche: Verranno re<strong>al</strong>izzate con l'interposizione di anelli di gomma natur<strong>al</strong>e o di sintetica montanti in opportune sedi anulari<br />

dei tubi, oppure mediante l'accoppiamento di tubi con giunzioni prefabbricate in stab<strong>il</strong>imento, attraverso la colatura di resina poliuretanica<br />

liquida attorno <strong>al</strong>la punta ed <strong>al</strong>l'interno del bicchiere dei manufatti.<br />

97.5.4 Prove.<br />

Ogni tratto di tubazione dovrà essere provato, se non diversamente prescritto, ad una pressione non inferiore a 0,6 Kgf/cmq (misurata<br />

nel punto più basso) e, se <strong>per</strong> le giunzioni poliuretaniche , fino ad una pressione di 1,5 Kgf/cmq (se richiesto e comunque <strong>per</strong> le giunzioni<br />

non angolate).<br />

97.6 TUBAZIONI DI CEMENTO<br />

Dovranno essere re<strong>al</strong>izzate, in quanto ai materi<strong>al</strong>i, con tubi di cemento rispondenti ai requisiti di accettazione di cui <strong>al</strong> punto<br />

49.2.1 del presente Capitolato.<br />

La posa avverrà di norma con le stesse mod<strong>al</strong>ità e prescrizioni gener<strong>al</strong>i e particolari di cui <strong>al</strong> precedente punto 97.5, in quanto<br />

applicab<strong>il</strong>i; <strong>per</strong> le tubazioni interrate, potrà venire ammessa anche la posa sul letto di sabbia, con rinfianchi dello stesso materi<strong>al</strong>e. Le giunzioni<br />

fra i tubi, oltre che con le mod<strong>al</strong>ità descritte <strong>al</strong> punto 97.5.3, potranno venire re<strong>al</strong>izzate anche in maniera rigida, mediante sig<strong>il</strong>latura con<br />

puro cemento classe 425.<br />

S<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, nell'impiego delle tubazioni di cemento sarà tassativamente vietato <strong>il</strong> convogliamento sia di acque nere,<br />

che miste.<br />

97.7 TUBAZIONI DI CLORURO DI POLIVINILE (PVC)<br />

97.7.1 Gener<strong>al</strong>ità - Mod<strong>al</strong>ità di posa.<br />

Le tubazioni in PVC dovranno essere re<strong>al</strong>izzate, in quanto ai materi<strong>al</strong>i, con tubi di cloruro di polivin<strong>il</strong>e non plastificato rispondenti<br />

ai requisiti di accettazione di cui <strong>al</strong> punto 53.2.1 del presente Capitolato.<br />

Negli scarichi <strong>al</strong>l'interno dei fabbricati i tubi, se non espressamente designati, dovranno essere scelti in funzione delle condizioni<br />

di impiego secondo quanto previsto nel prospetto I <strong>della</strong> UNI 7443 - 75: tipo 301 solo quando la tem<strong>per</strong>atura massima <strong>per</strong>manente delle<br />

acque di rifiuto non su<strong>per</strong>i i 50°FC e tipo 302 quando la stessa tem<strong>per</strong>atura non su<strong>per</strong>i i 70°C.<br />

Nel caso di scarichi discontinui, potrà ammettersi una tem<strong>per</strong>atura massima di 95°C <strong>per</strong> una durata non su<strong>per</strong>iore ad 1 minuto. In<br />

questo caso i diametri dovranno essere dimensionati in modo che venga rispettato <strong>il</strong> massimo tempo di scarico ammesso.<br />

La posa in o<strong>per</strong>a avverrà nel rispetto delle prescrizioni di progetto, con tutte le attenzioni che l'uso di detto materi<strong>al</strong>e comporta.<br />

Nel caso di tubazioni interrate, la posa e la prima parte del rinterro verranno eseguiti con l'impiego di materi<strong>al</strong>e arido e granulometria<br />

minuta (possib<strong>il</strong>mente sabbia, <strong>per</strong> un spessore di co<strong>per</strong>tura non inferiore a 20 cm), curando opportunamente la protezione delle tubazioni<br />

nei riguardi dei carichi di su<strong>per</strong>ficie o di eventu<strong>al</strong>i danneggiamenti accident<strong>al</strong>i.<br />

Nel caso di tubazioni esterne <strong>il</strong> sostegno avverrà, <strong>per</strong> quelle vertic<strong>al</strong>i, a mezzo di collari serranti posizionati immediatamente sotto<br />

i bicchieri e di collari guida posizionati lungo <strong>il</strong> resto del tubo; <strong>per</strong> quelle orizzont<strong>al</strong>i, a mezzo di staffe a larga base (<strong>al</strong>meno 5 cm), interposte<br />

ogni 60 - 75 cm <strong>per</strong> tubazioni con diametro di 40 - 75 mm ed a non oltre 100 cm <strong>per</strong> tutti gli <strong>al</strong>tri diametri. Dovrà comunque evitarsi che le<br />

tubazioni siano sistemate in prossimità di sorgenti di c<strong>al</strong>ore.<br />

Sarà vietato l'impiego delle tubazioni di PVC <strong>per</strong> l'adduzione di acqua c<strong>al</strong>da come pure saranno vietate la formazione in cantiere<br />

dei bicchieri di innesto (dovendosi nel caso di approvvigionare tubi preformati in stab<strong>il</strong>imento) e la curvatura a c<strong>al</strong>do (dovendosi nel caso<br />

impiegare i necessari pezzi speci<strong>al</strong>i).<br />

I tubi di PVC, sia che vengano posati in traccia o sotto pavimento, dovranno poter scorrere liberamente; <strong>per</strong>tanto saranno vincolati<br />

<strong>al</strong>le strutture solo nei nodi (pezzi speci<strong>al</strong>i e bicchieri).<br />

97.7.2 Giunzioni.<br />

Potranno essere, in rapporto <strong>al</strong>le prescrizioni, sia di tipo rigido, effettuate a mezzo di incollaggi e/o s<strong>al</strong>dature, sia di tipo elastico,<br />

effettuate a mezzo di idonei anelli elastomerici di tenuta.<br />

Nelle giunzioni di tipo rigido dovrà essere tenuto conto dell'elevato coefficiente di d<strong>il</strong>atazione termica lineare del PVC (pari a circa<br />

0,08 mm/m°C) inserendo, a monte dei punti fissi (nodi) un apposito giunto di d<strong>il</strong>atazione.<br />

a) Giunto a bicchiere incollato: Sarà effettuato, previa pulizia delle parti con idoneo solvente, sp<strong>al</strong>mando l’estremità liscia del tubo e l'interno<br />

del bicchiere con opportuno collante vin<strong>il</strong>ico e re<strong>al</strong>izzando l'accoppiamento con leggero movimento rotatorio onde favorire la distribuzione<br />

del collante stesso. Il tubo sarà spinto quindi fino <strong>al</strong> fondo del bicchiere ed <strong>il</strong> giunto così ottenuto dovrà essere lisciato indisturbato<br />

e protetto <strong>per</strong> non meno di 48 ore.<br />

b) Giunto a bicchiere incollato e s<strong>al</strong>dato: Sarà effettuato come <strong>al</strong>la precedente lett. a) con l'aggiunta di una s<strong>al</strong>datura intesta <strong>al</strong> bicchiere,<br />

eseguita con adatto materi<strong>al</strong>e di rapporto in PVC. T<strong>al</strong>e sistema di giunzione verrà impiegato nel caso di spessori non sufficienti.<br />

c) Giunto a manicotto incollato: Sarà effettuato su tubi con estremità lisce, <strong>per</strong> introduzione ed incollaggio delle stesse in un manicotto sagomato,<br />

espressamente costruito <strong>per</strong> lo scopo. Anche questo tipo di giunto potrà essere se del caso rinforzato, con s<strong>al</strong>datura dei bordi<br />

del manicotto eseguita come <strong>al</strong>la precedente lett.b).<br />

d) Giunto con guarnizione ad anello elastico: Sarà effettuato su tubi o pezzi speci<strong>al</strong>i, un'estremità dei qu<strong>al</strong>i sarà idoneamente foggiata a<br />

bicchiere e sede di apposita guarnizione elastica. Per l'esecuzione del giunto, pulite accuratamente le parti da congiungere, si inserirà<br />

l'anello nella sede predisposta, quindi si lubrificherà la su<strong>per</strong>ficie interna dello stesso e quella esterna del codolo con apposito lubrificante<br />

(acqua saponosa o lubrificanti a base di s<strong>il</strong>iconi, ecc.) e si inf<strong>il</strong>erà la punta nel bicchiere fino <strong>al</strong>l'apposito segno di riferimento, curando<br />

che l'anello non esca d<strong>al</strong>la sede.<br />

e) Giunto a vite e manicotto: Sarà effettuato su tubi e manicotti <strong>per</strong>fettamente f<strong>il</strong>ettati e di adeguato spessore. Nell'avvitamento si dovrà<br />

interporre poca canapa e non forzare eccessivamente sia <strong>per</strong> evitare rotture, sia <strong>per</strong> consentire eventu<strong>al</strong>i smontaggi.<br />

f) - Giunto a flangia mob<strong>il</strong>e: Verrà usato quando è richiesta la possib<strong>il</strong>ità di montaggio e smontaggio <strong>della</strong> tubazione con una certa frequenza<br />

o <strong>per</strong> l'inserimento di apparecchiature e verrà effettuato incollando sull'estremità liscia del tubo un collare di appoggio contro <strong>il</strong><br />

qu<strong>al</strong>e si porterà a contrastare una flangia di PVC; la tenuta sarà re<strong>al</strong>izzata interponendo, tra le flange, una opportuna guarnizione di<br />

gomma.<br />

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Art.98 SIGILLATURE<br />

Dovranno essere effettuate, s<strong>al</strong>vo diversa prescrizione, con materi<strong>al</strong>i aventi i requisiti prescritti <strong>al</strong> punto 52.2 del presente Capitolato,<br />

nelle più adatte formulazioni relative ai diversi campi di impiego (autolivellanti, pastosi a media od <strong>al</strong>ta consistenza, tixotropici, solidi,<br />

preformati).<br />

98.1 MODALITÀ DI ESECUZIONE - GENERALITÀ<br />

98.1.1 Preparazione delle su<strong>per</strong>fici - Primers.<br />

Le su<strong>per</strong>fici da sig<strong>il</strong>lare dovranno essere assolutamente sane, asciutte e pulite, nonché esenti da polvere, grassi, oli, tracce di<br />

ruggine, vernici, ecc. Le m<strong>al</strong>te, i conglomerati e gli intonachi in genere da polvere, grassi, oli, tracce di ruggine, vernici, ecc. Le m<strong>al</strong>te, i conglomerati<br />

e gli intonachi in genere dovranno essere <strong>per</strong>venuti a <strong>per</strong>fetta maturazione, senza conservare quindi <strong>al</strong>cuna traccia di umidità.<br />

La pulizia delle su<strong>per</strong>fici dovrà essere effettuata con idonei prodotti, solventi e/o se necessario con mezzi meccanici (spazzolature,<br />

sabbiature), dovendosi evitare in ogni caso l'uso di prodotti chimici oleosi. I s<strong>al</strong>i <strong>al</strong>c<strong>al</strong>ini potranno essere eliminati con ripetuti lavaggi<br />

mentre le su<strong>per</strong>fici di <strong>al</strong>luminio dovranno essere sgrassate con <strong>al</strong>cool met<strong>il</strong>ico; <strong>per</strong> met<strong>al</strong>li e vetro in genere potranno venire impiegati solventi<br />

organici, come <strong>il</strong> clorotene o la trielina. Prima dell'applicazione dei materi<strong>al</strong>i sig<strong>il</strong>lanti, sulle su<strong>per</strong>fici dovranno essere dati a pennello<br />

degli idonei prodotti impregnati (primers), nei tipi prescritti d<strong>al</strong>le Ditte produttrici. I pannelli in compensato, legno, e le su<strong>per</strong>fici in c<strong>al</strong>cestruzzo<br />

o pietra ed in gener<strong>al</strong>e i materi<strong>al</strong>i assorbenti, dovranno essere trattati con un apposito strato di "primers".<br />

Gli spigoli o margini dei giunti dovranno comunque essere protetti, prima dell'applicazione del sig<strong>il</strong>lante con strisce di nastro adesivo,<br />

da asportare poi ad avvenuta lisciatura del mastice applicato ed in ogni caso prima dell'indurimento.<br />

98.1.2 Giunti mob<strong>il</strong>i - Criteri di dimensionamento.<br />

L'ampiezza e la profondità dei giunti mob<strong>il</strong>i dovranno essere t<strong>al</strong>i da garantire, materi<strong>al</strong>i la sig<strong>il</strong>lanti, di potersi deformare nei limiti<br />

stab<strong>il</strong>iti d<strong>al</strong>le Ditte produttrici o diversamente prescritti. Nei giunti a sovrapposizione gli spessori dei sig<strong>il</strong>lanti dovranno avere v<strong>al</strong>ori non inferiori<br />

a 3 mm.<br />

Nei giunti di testa la larghezza media degli stessi non dovrà mai essere inferiore a 4 volte <strong>il</strong> movimento massimo previsto ed inoltre:<br />

• la massima osc<strong>il</strong>lazione di tem<strong>per</strong>atura su<strong>per</strong>fici<strong>al</strong>e sarà considerata di 100°C <strong>per</strong> i materi<strong>al</strong>i met<strong>al</strong>lici e di 75°C <strong>per</strong> tutti gli <strong>al</strong>tri materi<strong>al</strong>i;<br />

• la profondità e larghezza minima del giunto dovranno essere di <strong>al</strong>meno 4 mm <strong>per</strong> i materi<strong>al</strong>i met<strong>al</strong>lici e di 6,5 mm <strong>per</strong> i materi<strong>al</strong>i di muratura<br />

in genere;<br />

• <strong>per</strong> i giunti di larghezza inferiore a 12 mm <strong>il</strong> rapporto profondità/larghezza <strong>della</strong> massa sig<strong>il</strong>lante dovrà essere compresa tra 0,5 - 1;<br />

• <strong>per</strong> i giunti di larghezza compresa tra i 12 e 25 mm lo stesso rapporto sarà ugu<strong>al</strong>e a 0,5;<br />

• <strong>per</strong> i giunti di larghezza su<strong>per</strong>iore, se ammessi d<strong>al</strong> tipo di sig<strong>il</strong>lante, la massa dovrà avere spessore non inferire a 12 mm.<br />

98.1.3 Materi<strong>al</strong>i di riempimento e di distacco.<br />

Al fine di applicare gli spessori prestab<strong>il</strong>iti di sig<strong>il</strong>lante, <strong>per</strong> i giunti di notevole profondità sarà necessario inserire negli stessi un<br />

materi<strong>al</strong>e di riempimento comprimib<strong>il</strong>e, di regola a sezione circolare su<strong>per</strong>iore del 25% a quella del giunto, in modo da creare una base sulla<br />

qu<strong>al</strong>e <strong>il</strong> sig<strong>il</strong>lante possa essere estruso.<br />

Il materi<strong>al</strong>e elastico di riempimento (poliuretano, poliet<strong>il</strong>ene, polistirolo flessib<strong>il</strong>e, ecc.) dovrà essere compatib<strong>il</strong>e con sig<strong>il</strong>lante impiegato,<br />

im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e <strong>al</strong>l'acqua ed <strong>al</strong>l'aria ed inoltre essere dotato di proprietà antiadesive in modo da non <strong>al</strong>terare la deformazione elastica<br />

del sig<strong>il</strong>lante; qu<strong>al</strong>ora questa ultima proprietà non fosse propria del materi<strong>al</strong>e di riempimento o di supporto, verranno impiegati appositi materi<strong>al</strong>i<br />

di distacco, come f<strong>il</strong>m di poliet<strong>il</strong>ene od <strong>al</strong>tri nastri di pari funzione, in modo da impedire l'aderenza del sig<strong>il</strong>lante <strong>al</strong> fondo del giunto.<br />

I materi<strong>al</strong>i oleosi e quelli impregnati con prodotti asf<strong>al</strong>tici, bituminosi o plastificanti in genere, non dovranno mai essere ut<strong>il</strong>izzati<br />

come riempitivi.<br />

98.1.4 Mod<strong>al</strong>ità di posa.<br />

La posa in o<strong>per</strong>a dei sig<strong>il</strong>lanti dovrà essere effettuata solo dopo <strong>per</strong>fetto essiccamento dei rispettivi "primers" con le esatte mod<strong>al</strong>ità<br />

e nei tempi previsti d<strong>al</strong> produttore.<br />

I sig<strong>il</strong>lanti in pasta a media consistenza verranno di norma estrusi con idonee apparecchiature (pistole a cremagliera, ad aria<br />

compressa, ecc.) evitando in modo assoluto, nell'o<strong>per</strong>azione, la formazione di bolle d'aria. Nei giunti vertic<strong>al</strong>i, <strong>il</strong> mastice verrà immesso nella<br />

sede del giunto con movimento d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>to verso <strong>il</strong> basso.<br />

A posa avvenuta i materi<strong>al</strong>i sig<strong>il</strong>lanti dovranno essere convenientemente lisciati e quindi idoneamente protetti, specie nelle prime<br />

12 ore, onde evitare che i materi<strong>al</strong>i di qu<strong>al</strong>siasi genere od acqua vengano a contatto con gli stessi.<br />

pagina n.90


6° CAPITOLO<br />

IMPIANTI<br />

Art. 99 - COMPONENTI DELL'IMPIANTO DI ADDUZIONE DELL'ACQUA<br />

In conformità <strong>al</strong>la legge n. 46 del 12 marzo 1990 gli impianti idrici ed i loro componenti devono rispondere <strong>al</strong>le regole di buona tecnica:<br />

le norme UNI sono considerate norme di buona tecnica.<br />

99.1 APPARECCHI SANITARI<br />

99.1.1 Gli apparecchi sanitari in gener<strong>al</strong>e indipendentemente d<strong>al</strong>la loro forma e d<strong>al</strong> materi<strong>al</strong>e costituente devono soddisfare i seguenti requisiti:<br />

robustezza meccanica; durab<strong>il</strong>ità meccanica; assenza di difetti visib<strong>il</strong>i ed estetici; resistenza <strong>al</strong>l'abrasione; pulib<strong>il</strong>ità di tutte le parti<br />

che possono venire a contatto con l'acqua sporca; resistenza <strong>al</strong>la corrosione (<strong>per</strong> quelli con supporto met<strong>al</strong>lico); funzion<strong>al</strong>ità idraulica.<br />

99.1.2 Per gli apparecchi di ceramica la rispondenza <strong>al</strong>le prescrizioni di cui sopra si intende comprovata se essi rispondono <strong>al</strong>le seguenti<br />

norme: UNI 8949/1 <strong>per</strong> i vasi, UNI 4543/1 e 8949/1 <strong>per</strong> gli orinatoi, UNI 8951/1 <strong>per</strong> i lavabi, UNI 8950/1 <strong>per</strong> i bidè. Per gli <strong>al</strong>tri apparecchi<br />

deve essere comprovata la rispondenza <strong>al</strong>la norma UNI 4543/1 relativa <strong>al</strong> materi<strong>al</strong>e ceramico ed <strong>al</strong>le caratteristiche funzion<strong>al</strong>i di cui in<br />

69.1.1.<br />

99.1.3 Per gli apparecchi a base di materie plastiche la rispondenza <strong>al</strong>le prescrizioni di cui sopra si ritiene comprovata se essi rispondono<br />

<strong>al</strong>le seguenti norme UNI EN 263 <strong>per</strong> le lastre acr<strong>il</strong>iche colate <strong>per</strong> vasche da bagno e piatti doccia, norme UNI EN sulle dimensioni di raccordo<br />

dei diversi apparecchi sanitari ed <strong>al</strong>le seguenti norme specifiche: UNI 8194 <strong>per</strong> lavabi di resina metacr<strong>il</strong>ica; UNI 8196 <strong>per</strong> vasi di resina<br />

metacr<strong>il</strong>ica; UNI EN 198 <strong>per</strong> vasche di resina metacr<strong>il</strong>ica; UNI 8192 <strong>per</strong> piatti doccia di resina metacr<strong>il</strong>ica; UNI 8195 <strong>per</strong> bidè di resina metacr<strong>il</strong>ica.<br />

9.2 RUBINETTI SANITARI<br />

a) I rubinetti sanitari considerati nel presente punto sono quelli appartenenti <strong>al</strong>le seguenti categorie:<br />

- rubinetti singoli, cioè con una sola condotta di <strong>al</strong>imentazione;<br />

- gruppo miscelatore, avente due condotte di <strong>al</strong>imentazione e comandi separati <strong>per</strong> regolare e miscelare la portata d'acqua;<br />

- miscelatore meccanico, elemento unico che sv<strong>il</strong>uppa le stesse funzioni del gruppo miscelatore mescolando prima i due flussi e regolando<br />

dopo la portata <strong>della</strong> bocca di erogazione;<br />

- miscelatori termostatici, elemento funzionante come <strong>il</strong> miscelatore meccanico, ma che varia automaticamente la portata di due flussi a<br />

tem<strong>per</strong>ature diverse <strong>per</strong> erogare e mantenere l'acqua <strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura prescelta.<br />

b) I rubinetti sanitari di cui sopra indipendentemente d<strong>al</strong> tipo e d<strong>al</strong>la soluzione costruttiva devono rispondere <strong>al</strong>le seguenti caratteristiche:<br />

- in<strong>al</strong>terab<strong>il</strong>ità dei materi<strong>al</strong>i costituenti e non cessione di sostanze <strong>al</strong>l'acqua;<br />

- tenuta <strong>al</strong>l'acqua <strong>al</strong>le pressioni di esercizio;<br />

- conformazione <strong>della</strong> bocca di erogazione in modo da erogare acqua con f<strong>il</strong>etto a getto regolare e comunque senza spruzzi che vadano<br />

<strong>al</strong>l'esterno dell'apparecchio sul qu<strong>al</strong>e devono essere montati;<br />

- proporzion<strong>al</strong>ità fra a<strong>per</strong>tura e portata erogata;<br />

- minima <strong>per</strong>dita di carico <strong>al</strong>la massima erogazione;<br />

- s<strong>il</strong>enziosità ed assenza di vibrazione in tutte le condizioni di funzionamento;<br />

- fac<strong>il</strong>e smontab<strong>il</strong>ità e sostituzione di pezzi possib<strong>il</strong>mente con attrezzi elementari;<br />

- continuità nella variazione di tem<strong>per</strong>atura tra posizione di freddo e quella di c<strong>al</strong>do e viceversa (<strong>per</strong> i rubinetti miscelatori).<br />

La rispondenza <strong>al</strong>le caratteristiche sopra elencate si intende soddisfatta <strong>per</strong> i rubinetti singoli e gruppi miscelatori quando essi rispondono<br />

<strong>al</strong>la norma UNI EN 200 e ne viene comprovata la rispondenza con certificati di prova e/o con apposizione del marchio UNI.<br />

Per gli <strong>al</strong>tri rubinetti si applica la UNI EN 200 <strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e o si fa riferimento ad <strong>al</strong>tre norme tecniche (princip<strong>al</strong>mente di enti<br />

normatori esteri).<br />

99.3 SCARICHI DI APPARECCHI SANITARI E SIFONI (MANUALI, AUTOMATICI)<br />

Indipendentemente d<strong>al</strong> materi<strong>al</strong>e e d<strong>al</strong>la forma essi devono possedere caratteristiche di in<strong>al</strong>terab<strong>il</strong>ità <strong>al</strong>le azioni chimiche ed <strong>al</strong>l'azione<br />

del c<strong>al</strong>ore, re<strong>al</strong>izzare la tenuta tra otturatore e p<strong>il</strong>etta e possedere una regolab<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> <strong>il</strong> ripristino <strong>della</strong> tenuta stessa (<strong>per</strong> scarichi a comando<br />

meccanico).<br />

La rispondenza <strong>al</strong>le caratteristiche sopra elencate si intende soddisfatta quando essi rispondono <strong>al</strong>le norme EN 274 e EN 329; la rispondenza<br />

è comprovata da una attestazione di conformità.<br />

99.4 TUBI DI RACCORDO TRA I TUBI DI ADDUZIONE E RUBINETTERIA<br />

Indipendentemente d<strong>al</strong> materi<strong>al</strong>e costituente e d<strong>al</strong>la soluzione costruttiva essi devono rispondere <strong>al</strong>le caratteristiche seguenti:<br />

- in<strong>al</strong>terab<strong>il</strong>ità <strong>al</strong>le azioni chimiche ed <strong>al</strong>l'azione del c<strong>al</strong>ore;<br />

- non cessione di sostanze <strong>al</strong>l'acqua potab<strong>il</strong>e;<br />

- indeformab<strong>il</strong>ità <strong>al</strong>le sollecitazioni meccaniche provenienti d<strong>al</strong>l'interno e/o d<strong>al</strong>l'esterno;<br />

- su<strong>per</strong>ficie interna esente da scabrosità che favoriscano depositi;<br />

- pressione di prova ugu<strong>al</strong>e a quella di rubinetti collegati.<br />

La rispondenza <strong>al</strong>le caratteristiche sopra elencate si intende soddisfatta se i tubi rispondono <strong>al</strong>la norma UNI 9035 e la rispondenza è<br />

comprovata da una dichiarazione di conformità.<br />

99.5 RUBINETTI A PASSO RAPIDO, FLUSSOMETRI (PER ORINATOI, VASI E VUOTATOI)<br />

Indipendentemente d<strong>al</strong> materi<strong>al</strong>e costituente e d<strong>al</strong>la soluzione costruttiva devono rispondere <strong>al</strong>le caratteristiche seguenti:<br />

- erogazione di acqua con portata, energia e quantità necessaria <strong>per</strong> assicurare la pulizia;<br />

- dispositivi di regolazione <strong>della</strong> portata e <strong>della</strong> quantità di acqua erogata;<br />

- costruzione t<strong>al</strong>e da impedire ogni possib<strong>il</strong>e contaminazione <strong>della</strong> rete di distribuzione dell'acqua a monte <strong>per</strong> effetto di rigurgito;<br />

- contenimento del livello di rumore prodotto durante <strong>il</strong> funzionamento.<br />

La rispondenza <strong>al</strong>le caratteristiche predette deve essere comprovata d<strong>al</strong>la dichiarazione di conformità.<br />

99.6 CASSETTE PER L'ACQUA (PER VASI, ORINATOI E VUOTATOI)<br />

Indipendentemente d<strong>al</strong> materi<strong>al</strong>e costituente e d<strong>al</strong>la soluzione costruttiva devono rispondere <strong>al</strong>le caratteristiche seguenti:<br />

- troppopieno di sezione t<strong>al</strong>e da impedire in ogni circostanza la fuoriuscita di acqua d<strong>al</strong>la cassetta;<br />

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- rubinetto a g<strong>al</strong>leggiante che regola l'afflusso dell'acqua, re<strong>al</strong>izzato in modo che, dopo l'azione di pulizia, l'acqua fluisca ancora nell'apparecchio<br />

sino a ripristinare nel sifone del vaso <strong>il</strong> battente d'acqua che re<strong>al</strong>izza la tenuta ai gas;<br />

- costruzione t<strong>al</strong>e da impedire ogni possib<strong>il</strong>e contaminazione <strong>della</strong> rete di distribuzione dell'acqua a monte <strong>per</strong> effetto di rigurgito;<br />

- contenimento del livello di rumore prodotto durante <strong>il</strong> funzionamento.<br />

La rispondenza <strong>al</strong>le caratteristiche sopra elencate si intende soddisfatta <strong>per</strong> le cassette dei vasi quando, in abbinamento con <strong>il</strong> vaso,<br />

soddisfano le prove di pulizia/evacuazione di cui <strong>al</strong>la norma UNI 8949/1.<br />

99.7 TUBAZIONI E RACCORDI<br />

Le tubazioni ut<strong>il</strong>izzate <strong>per</strong> re<strong>al</strong>izzare gli impianti di adduzione dell'acqua devono rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni seguenti:<br />

a) Nei tubi met<strong>al</strong>lici di acciaio le f<strong>il</strong>ettature <strong>per</strong> giunti a vite devono essere del tipo norm<strong>al</strong>izzato con f<strong>il</strong>etto conico; le f<strong>il</strong>ettature c<strong>il</strong>indriche<br />

non sono ammesse quando si deve garantire la tenuta. I tubi di acciaio devono rispondere <strong>al</strong>le norme UNI 6363 e UNI 8863 FA 199. I<br />

tubi di acciaio zincato di diametro minore di mezzo pollice sono ammessi solo <strong>per</strong> <strong>il</strong> collegamento di un solo apparecchio.<br />

b) I tubi di rame devono rispondere <strong>al</strong>la norma UNI 6507; <strong>il</strong> minimo diametro esterno ammissib<strong>il</strong>e è 12 mm.<br />

c) I tubi di PVC e poliet<strong>il</strong>ene ad <strong>al</strong>ta densità (PEad) devono rispondere rispettivamente <strong>al</strong>le norme UNI 7441 e UNI 7612; entrambi devono<br />

essere del tipo PN 10.<br />

d) I tubi di piombo sono vietati nelle distribuzioni di acqua.<br />

99.8 VALVOLAME, VALVOLE DI NON RITORNO, POMPE<br />

a) Le v<strong>al</strong>vole a saracinesca flangiate <strong>per</strong> condotte d'acqua devono essere conformi <strong>al</strong>la norma UNI 7125.<br />

Le v<strong>al</strong>vole disconnettrici a tre vie contro <strong>il</strong> ritorno di flusso e zone di pressione ridotta devono essere conformi <strong>al</strong>la norma UNI 9157.<br />

Le v<strong>al</strong>vole di sicurezza in genere devono rispondere <strong>al</strong>la norma UNI 9335.<br />

La rispondenza <strong>al</strong>le norme predette deve essere comprovata da dichiarazione di conformità completata con dichiarazioni di rispondenza<br />

<strong>al</strong>le caratteristiche specifiche previste d<strong>al</strong> progetto.<br />

b) Le pompe devono rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni previste d<strong>al</strong> progetto e rispondere (a seconda dei tipi) <strong>al</strong>le norme UNI 6781 UNI ISO 2548<br />

e UNI ISO 3555.<br />

99.9 APPARECCHI PER PRODUZIONE ACQUA CALDA<br />

Gli sc<strong>al</strong>dacqua funzionanti a gas rientrano nelle prescrizioni <strong>della</strong> legge 6 dicembre 1971, n. 1083. Gli sc<strong>al</strong>dacqua elettrici, in ottem<strong>per</strong>anza<br />

<strong>della</strong> legge 1° marzo 1978, n. 186, devono essere costruiti a regola d'arte; sono considerati t<strong>al</strong>i se rispondenti <strong>al</strong>le norme CEI. La rispondenza<br />

<strong>al</strong>le norme predette deve essere comprovata da dichiarazione di conformità (e/o d<strong>al</strong>la presenza di marchi UNI e/o IMQ).<br />

99.10 ACCUMULI DELL'ACQUA E SISTEMI DI ELEVAZIONE DELLA PRESSIONE D'ACQUA<br />

Per gli accumuli v<strong>al</strong>gono le indicazioni riportate nell'articolo sugli impianti. Per gli apparecchi di sopraelevazione <strong>della</strong> pressione v<strong>al</strong>e<br />

quanto indicato nella norma UNI 9182 punto 8.4.<br />

Art. 100 - ESECUZIONE DELL'IMPIANTO DI ADDUZIONE DELL'ACQUA ED ANTINCENDIO<br />

100.1 Si intende <strong>per</strong> impianto di adduzione dell'acqua l'insieme delle apparecchiature, condotte, apparecchi erogatori che trasferiscono l'acqua<br />

potab<strong>il</strong>e (o quando consentito non potab<strong>il</strong>e) da una fonte (acquedotto pubblico, pozzo o <strong>al</strong>tro) agli apparecchi erogatori.<br />

Gli impianti, quando non è diversamente descritto negli <strong>al</strong>tri documenti progettu<strong>al</strong>i (o quando questi non sono sufficientemente<br />

dettagliati), si intendono suddivisi come segue:<br />

a) impianti di adduzione dell'acqua potab<strong>il</strong>e;<br />

b) impianti di adduzione di acqua non potab<strong>il</strong>e.<br />

Le mod<strong>al</strong>ità <strong>per</strong> erogare l'acqua potab<strong>il</strong>e e non potab<strong>il</strong>e sono quelle stab<strong>il</strong>ite d<strong>al</strong>le competenti autorità, <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i compete <strong>il</strong> controllo sulla<br />

qu<strong>al</strong>ità dell'acqua. Gli impianti di cui sopra si intendono funzion<strong>al</strong>mente suddivisi come segue:<br />

a) fonti di <strong>al</strong>imentazione;<br />

b) reti di distribuzione acqua fredda;<br />

c) sistemi di preparazione e distribuzione dell'acqua c<strong>al</strong>da.<br />

100.2 Per la re<strong>al</strong>izzazione delle diverse parti funzion<strong>al</strong>i dell'impianto di adduzione dell'acqua v<strong>al</strong>e, inoltre, qu<strong>al</strong>e prescrizione ulteriore a cui<br />

fare riferimento, la norma UNI 9182.<br />

a) Le fonti di <strong>al</strong>imentazione dell'acqua potab<strong>il</strong>e saranno costituite da:<br />

1) acquedotti pubblici gestiti o controllati d<strong>al</strong>la pubblica autorità; oppure<br />

2) sistema di captazione (pozzi, ecc.) fornenti acqua riconosciuta potab<strong>il</strong>e d<strong>al</strong>la competente autorità; oppure<br />

3) <strong>al</strong>tre fonti qu<strong>al</strong>i grandi accumuli, stazioni di potab<strong>il</strong>izzazione. Gli accumuli devono essere preventivamente autorizzati d<strong>al</strong>l'autorità<br />

competente.<br />

b) Le reti di distribuzione dell'acqua devono rispondere <strong>al</strong>le seguenti caratteristiche:<br />

- le colonne montanti devono possedere <strong>al</strong>la base un organo di intercettazione (v<strong>al</strong>vola, ecc.), con organo di taratura <strong>della</strong> pressione e<br />

di rubinetto di scarico (con diametro minimo 1/2 pollice), le stesse colonne <strong>al</strong>la sommità devono possedere un ammortizzatore di colpo<br />

d'ariete;<br />

- le tubazioni devono essere posate a distanza d<strong>al</strong>le pareti sufficiente a <strong>per</strong>mettere lo smontaggio e la corretta esecuzione dei rivestimenti<br />

protettivi e/o isolanti. La conformazione deve <strong>per</strong>mettere <strong>il</strong> completo svuotamento e l'eliminazione dell'aria. Quando sono incluse<br />

reti di circolazione dell'acqua c<strong>al</strong>da <strong>per</strong> uso sanitario queste devono essere dotate di compensatori di d<strong>il</strong>atazione e di punti di fissaggio<br />

in modo t<strong>al</strong>e da far mantenere la conformazione voluta;<br />

- la collocazione dei tubi dell'acqua non deve avvenire <strong>al</strong>l'interno di materi<strong>al</strong>i che possono divenire <strong>per</strong>icolosi se bagnati d<strong>al</strong>l'acqua, o<br />

dove sono presenti sostanze inquinanti;<br />

- la posa interrata dei tubi deve essere effettuata a distanza di <strong>al</strong>meno 1 m (misurato tra le su<strong>per</strong>fici esterne) d<strong>al</strong>le tubazioni di scarico.<br />

La generatrice inferiore deve essere sempre <strong>al</strong> di sopra del punto più <strong>al</strong>to dei tubi di scarico;<br />

- nell'attraversamento di strutture vertic<strong>al</strong>i ed orizzont<strong>al</strong>i i tubi devono scorrere <strong>al</strong>l'interno di controtubi di acciaio, plastica, ecc. In gener<strong>al</strong>e<br />

si devono prevedere adeguati supporti <strong>per</strong> le tubazioni ed inoltre, in funzione dell'estensione ed andamento delle tubazioni, compensatori<br />

di d<strong>il</strong>atazione termica;<br />

- le coibentazioni devono essere previste sia <strong>per</strong> i fenomeni di condensa delle parti non in vista dei tubi di acqua fredda, sia <strong>per</strong> i tubi<br />

dell'acqua c<strong>al</strong>da <strong>per</strong> uso sanitario. Quando necessario deve essere considerata la protezione dai fenomeni di gelo.<br />

pagina n.92


c) Nella re<strong>al</strong>izzazione dell'impianto si devono inoltre curare le distanze minime nella posa degli apparecchi sanitari (vedere la norma UNI<br />

9182 appendice Ve W) e le disposizioni particolari <strong>per</strong> loc<strong>al</strong>i destinati a disab<strong>il</strong>i (legge 9 gennaio 1989, n. 13 e D.M. 14 giugno 1989, n.<br />

236).<br />

Nei loc<strong>al</strong>i da bagno sono da considerare le prescrizioni relative <strong>al</strong>la sicurezza (distanze degli apparecchi sanitari, da parti dell'impianto<br />

elettrico) così come indicato nella norma CEI 64-8.<br />

In fase di posa si curerà l'esecuzione dei dispositivi di d<strong>il</strong>atazione, si inseriranno supporti antivibranti ed ammortizzatori <strong>per</strong> evitare la<br />

propagazione di vibrazioni, si useranno isolanti acustici in corrispondenza delle parti da murare.<br />

100.3 Si intende <strong>per</strong> impianto antincendio l'insieme delle apparecchiature, condotte, apparecchi erogatori che rendono disponib<strong>il</strong>e l'acqua in<br />

caso di incendio agli apparecchi erogatori.<br />

La rete di distribuzione dell'impianto sarà indipendente da quella dell'impianto idrico, avrà colonne montanti del diametro di 70 mm, con<br />

uscite ad ogni piano con cassetta a vetro e naspo di servizio, di diametro 45 mm da 15 m di lunghezza, con rubinetto di erogazione idrante,<br />

lancia e ghiera porta lancia, inst<strong>al</strong>lati possib<strong>il</strong>mente in nicchie in corrispondenza dei pianerottoli delle sc<strong>al</strong>e, mentre i corridoi lunghi saranno<br />

serviti in due punti. Nei pressi dell'accesso da luogo pubblico l'impianto sarà dotato di attacco <strong>per</strong> la motopompa dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco, dotato<br />

di sportello a chiave.<br />

100.4 Il Direttore dei lavori <strong>al</strong> termine dell'inst<strong>al</strong>lazione verificherà che siano eseguite d<strong>al</strong>l'inst<strong>al</strong>latore e sottoscritte in una dichiarazione di<br />

conformità, le o<strong>per</strong>azioni di prelavaggio, di lavaggio prolungato, di disinfezione e di risciacquo fin<strong>al</strong>e con acqua potab<strong>il</strong>e. Detta dichiarazione<br />

riporterà inoltre i risultati del collaudo (prove idrauliche, di erogazione, livello di rumore). Tutte le o<strong>per</strong>azioni predette saranno condotte secondo<br />

la norma UNI 9182 punti 25 e 27.<br />

Al termine <strong>il</strong> Direttore dei lavori raccoglierà in un fascicolo i documenti progettu<strong>al</strong>i più significativi ai fini <strong>della</strong> successiva gestione e manutenzione<br />

(schemi dell'impianto, dettagli costruttivi, schede di componenti con dati di targa, ecc.) nonché le istruzioni <strong>per</strong> la manutenzione<br />

r<strong>il</strong>asciate dai produttori dei singoli componenti e d<strong>al</strong>l'inst<strong>al</strong>latore (mod<strong>al</strong>ità o<strong>per</strong>ative e frequenza delle o<strong>per</strong>azioni).<br />

100.5 MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO DI ADDUZIONE DELL'ACQUA<br />

100.5.1 Per quanto riguarda le tubazioni e le relative giunzioni, in caso di guasto si provvederà <strong>al</strong>la sostituzione del tratto necessario, previo<br />

scoprimento del tubo e individuazione del guasto. La sostituzione sarà re<strong>al</strong>izzata con materi<strong>al</strong>e dello stesso tipo e sezione di quello in o<strong>per</strong>a,<br />

s<strong>al</strong>vo i manicotti di giunzione, che dovranno avere sufficiente presa con le parti in o<strong>per</strong>a. Particolare cautela andrà riposta nel maneggio<br />

degli strumenti di demolizione, in modo da minimizzare l'energia di demolizione a vantaggio <strong>della</strong> conservazione degli elementi costruttivi<br />

viciniori.<br />

100.5.2 Per quanto riguarda gli elementi di comando e intercettazione le sostituzioni andranno eseguite solo qu<strong>al</strong>ora non riparab<strong>il</strong>i ut<strong>il</strong>izzando,<br />

qu<strong>al</strong>ora i componenti non fossero più in commercio, componenti an<strong>al</strong>oghi, e <strong>per</strong> i componenti a vista, anche nel disegno form<strong>al</strong>e.<br />

100.5.3 Il Direttore dei lavori potrà ordinare la conservazione di parte del materi<strong>al</strong>e di demolizione <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo limitato e sufficiente ai riscontri<br />

degli addetti delle compagnie di assicurazione <strong>per</strong> l'eventu<strong>al</strong>e risarcimento dei danni, nonché l'esecuzione di apposite inquadrature<br />

fotografiche.<br />

Art. 101 - IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE<br />

In conformità <strong>al</strong>la legge 12 marzo 1990, n. 46, gli impianti idrici ed i loro componenti devono rispondere <strong>al</strong>le regole di buona tecnica; le<br />

norme UNI sono considerate norme di buona tecnica.<br />

101.1 Si intende <strong>per</strong> impianto di scarico delle acque usate l'insieme delle condotte, apparecchi, ecc. che trasferiscono l'acqua d<strong>al</strong> punto di<br />

ut<strong>il</strong>izzo <strong>al</strong>la fogna pubblica. Il sistema di scarico deve essere indipendente d<strong>al</strong> sistema di sm<strong>al</strong>timento delle acque meteoriche <strong>al</strong>meno fino <strong>al</strong><br />

punto di immissione nella fogna pubblica. Il sistema di scarico può essere suddiviso in casi di necessità in più impianti convoglianti separatamente<br />

acque fec<strong>al</strong>i, acque saponose, acque grasse. Il modo di recapito delle acque usate sarà comunque conforme <strong>al</strong>le prescrizioni delle<br />

competenti autorità. L'impianto di cui sopra si intende funzion<strong>al</strong>mente suddiviso come segue:<br />

- parte destinata <strong>al</strong> convogliamento di acque (raccordi, diramazioni, colonne, collettori);<br />

- parte destinata <strong>al</strong>la vent<strong>il</strong>azione primaria;<br />

- parte destinata <strong>al</strong>la vent<strong>il</strong>azione secondaria;<br />

- raccolta e sollevamento sotto quota;<br />

- trattamento delle acque.<br />

101.2 Per la re<strong>al</strong>izzazione delle diverse parti funzion<strong>al</strong>i si ut<strong>il</strong>izzeranno i materi<strong>al</strong>i ed i componenti indicati nei documenti progettu<strong>al</strong>i ed a loro<br />

completamento si rispetteranno le prescrizioni seguenti.<br />

V<strong>al</strong>e inoltre qu<strong>al</strong>e precisazione ulteriore a cui fare riferimento la norma UNI 9183.<br />

1) I tubi ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i devono rispondere <strong>al</strong>le seguenti norme:<br />

- tubi di c<strong>al</strong>cestruzzo non armato: devono rispondere <strong>al</strong>la UNI 9534, i tubi armati devono rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni di buona tecnica<br />

(fino <strong>al</strong>la disponib<strong>il</strong>ità di norma UNI);<br />

- tubi di materi<strong>al</strong>e plastico: devono rispondere <strong>al</strong>le seguenti norme:<br />

- tubi di PVC <strong>per</strong> condotte <strong>al</strong>l'interno dei fabbricati: UNI 7443 FA 178;<br />

- tubi di PVC <strong>per</strong> condotte interrate: UNI 7447;<br />

- tubi di poliet<strong>il</strong>ene ad <strong>al</strong>ta densità (PEad) <strong>per</strong> condotte interrate: UNI 7613;<br />

- tubi di poliprop<strong>il</strong>ene (PP): UNI 8319;<br />

- tubi di poliet<strong>il</strong>ene ad <strong>al</strong>ta densità (PEad) <strong>per</strong> condotte interne a fabbricati: UNI 8451.<br />

2) Per gli <strong>al</strong>tri componenti v<strong>al</strong>e quanto segue:<br />

- <strong>per</strong> gli scarichi ed i sifoni di apparecchi sanitari vedere articolo sui componenti dell'impianto di adduzione dell'acqua;<br />

- in gener<strong>al</strong>e i materi<strong>al</strong>i di cui sono costituiti i componenti del sistema di scarico devono rispondere <strong>al</strong>le seguenti caratteristiche.<br />

101.3 Per la re<strong>al</strong>izzazione dell'impianto si ut<strong>il</strong>izzeranno i materi<strong>al</strong>i, i componenti e le mod<strong>al</strong>ità indicate nei documenti progettu<strong>al</strong>i, e qu<strong>al</strong>ora<br />

non siano specificate in dettaglio nel progetto o a suo completamento si rispetteranno le prescrizioni seguenti.<br />

V<strong>al</strong>e inoltre qu<strong>al</strong>e prescrizione ulteriore a cui far riferimento la norma UNI 9183.<br />

pagina n.93


1) Nel suo insieme l'impianto deve essere inst<strong>al</strong>lato in modo da consentire la fac<strong>il</strong>e e rapida manutenzione e pulizia; deve <strong>per</strong>mettere la<br />

sostituzione, anche a distanza di tempo, di ogni sua parte senza gravosi o non previsti interventi distruttivi di <strong>al</strong>tri elementi <strong>della</strong> costruzione.<br />

2) Le tubazioni orizzont<strong>al</strong>i e vertic<strong>al</strong>i non devono passare sopra apparecchi elettrici o sim<strong>il</strong>ari. Quando ciò è inevitab<strong>il</strong>e devono essere previste<br />

adeguate protezioni che convogliano i liquidi in un punto di raccolta. Quando applicab<strong>il</strong>e v<strong>al</strong>e <strong>il</strong> D.M. 12 dicembre 1985 <strong>per</strong> le tubazioni<br />

interrate.<br />

3) I raccordi con curve e pezzi speci<strong>al</strong>i devono rispettare le indicazioni predette <strong>per</strong> gli <strong>al</strong>lineamenti, le discontinuità, le pendenze, ecc. Le<br />

curve ad angolo retto non devono essere usate nelle connessioni orizzont<strong>al</strong>i (sono ammesse tra tubi vertic<strong>al</strong>i ed orizzont<strong>al</strong>i), sono da evitare<br />

le connessioni doppie e tra loro front<strong>al</strong>i ed i raccordi a T.<br />

4) I cambiamenti di direzione devono essere fatti con raccordi che non producono apprezzab<strong>il</strong>i variazioni di velocità o <strong>al</strong>tri effetti di r<strong>al</strong>lentamento.<br />

5) Gli attacchi dei raccordi di vent<strong>il</strong>azione secondaria devono essere re<strong>al</strong>izzati come indicato nella norma UNI 9183.<br />

6) I termin<strong>al</strong>i delle colonne fuoriuscenti vertic<strong>al</strong>mente d<strong>al</strong>le co<strong>per</strong>ture devono essere a non meno di 0,15 m d<strong>al</strong>l'estradosso <strong>per</strong> co<strong>per</strong>ture<br />

non praticab<strong>il</strong>i ed a non meno di 2 m <strong>per</strong> co<strong>per</strong>ture praticab<strong>il</strong>i. Questi termin<strong>al</strong>i devono distare <strong>al</strong>meno 3 m da ogni finestra oppure essere<br />

ad <strong>al</strong>meno 0,60 m d<strong>al</strong> bordo più <strong>al</strong>to <strong>della</strong> finestra.<br />

7) Punti di ispezione devono essere previsti con diametro ugu<strong>al</strong>e a quello del tubo fino a 100 mm, e con diametro minimo di 100 mm negli<br />

<strong>al</strong>tri casi.<br />

La loro posizione deve essere:<br />

- <strong>al</strong> termine <strong>della</strong> rete interna di scarico insieme <strong>al</strong> sifone e ad una derivazione;<br />

- ad ogni cambio di direzione con angolo maggiore di 45°;<br />

- ogni 15 m di <strong>per</strong>corso lineare <strong>per</strong> tubi con diametro sino a 100 mm ed ogni 30 m <strong>per</strong> tubi con diametro maggiore;<br />

- ad ogni confluenza di due o più provenienze;<br />

- <strong>al</strong>la base di ogni colonna.<br />

Le ispezioni devono essere accessib<strong>il</strong>i ed avere spazi sufficienti <strong>per</strong> o<strong>per</strong>are con gli utens<strong>il</strong>i di pulizia. Apparecchi fac<strong>il</strong>mente rimovib<strong>il</strong>i<br />

possono fungere da ispezioni. Nel caso di tubi interrati con diametro ugu<strong>al</strong>e o su<strong>per</strong>iore a 300 mm bisogna prevedere pozzetti di ispezione<br />

ad ogni cambio di direzione e comunque ogni 40/50 m.<br />

8) I supporti di tubi ed apparecchi devono essere staticamente affidab<strong>il</strong>i, durab<strong>il</strong>i nel tempo e t<strong>al</strong>i da non trasmettere rumori e vibrazioni. Le<br />

tubazioni vanno supportate ad ogni giunzione; ed inoltre quelle vertic<strong>al</strong>i <strong>al</strong>meno ogni 2,5 m e quelle orizzont<strong>al</strong>i ogni 0,5 m <strong>per</strong> diametri<br />

fino a 50 mm, ogni 0,8 m <strong>per</strong> diametri fino a 100 mm, ogni 1,00 m <strong>per</strong> diametri oltre 100 mm. Il materi<strong>al</strong>e dei supporti deve essere compatib<strong>il</strong>e<br />

chimicamente ed in quanto a durezza con <strong>il</strong> materi<strong>al</strong>e costituente <strong>il</strong> tubo.<br />

9) Si devono prevedere giunti di d<strong>il</strong>atazione, <strong>per</strong> i tratti lunghi di tubazioni, in relazione <strong>al</strong> materi<strong>al</strong>e costituente ed <strong>al</strong>la presenza di punti<br />

fissi qu<strong>al</strong>i parti murate o vincolate rigidamente.<br />

Gli attraversamenti delle pareti a seconda <strong>della</strong> loro collocazione possono essere <strong>per</strong> incasso diretto, con ut<strong>il</strong>izzazione di manicotti di<br />

passaggio (controtubi) opportunamente riempiti tra tubo e manicotto, con foro predisposto <strong>per</strong> <strong>il</strong> passaggio in modo da evitare punti di<br />

vincolo.<br />

10) Gli scarichi a pavimento <strong>al</strong>l'interno degli ambienti devono sempre essere sifonati con possib<strong>il</strong>ità di un secondo attacco.<br />

101.4 IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELL'ACQUA<br />

101.4.1 Legislazione in materia<br />

Gli impianti di trattamento devono essere progettati, inst<strong>al</strong>lati e collaudati in modo che le acque da essi effluenti prima di essere consegnate<br />

<strong>al</strong> recapito fin<strong>al</strong>e rispondano <strong>al</strong>le caratteristiche indicate nelle seguenti leggi e disposizioni:<br />

- legge 10 maggio 1976, n. 319 - Norme <strong>per</strong> la tutela delle acque d<strong>al</strong>l'inquinamento;<br />

- Disposizioni del Ministero LL.PP. 4 febbraio 1977 (Comitato dei Ministri <strong>per</strong> la tutela delle acque d<strong>al</strong>l'inquinamento) - Criteri, metodologie<br />

e norme tecniche gener<strong>al</strong>i di cui <strong>al</strong>l'art. 2, lettere b), d), e), <strong>della</strong> legge 10 maggio 1976, n. 319.<br />

- Disposizioni del Ministero LL.PP. 8 maggio 1980 (Comitato interministeri<strong>al</strong>e <strong>per</strong> la tutela delle acque d<strong>al</strong>l'inquinamento) - Direttive <strong>per</strong> la<br />

disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature e degli insediamenti civ<strong>il</strong>i che non recapitano in pubbliche fognature.<br />

101.4.2 Tipologie di impianto<br />

Premesso che le acque da trattare sono quelle provenienti dagli usi domestici con la massima possib<strong>il</strong>e prev<strong>al</strong>enza dei<br />

prodotti del metabolismo umano e che è tassativamente da evitare la mescolanza con le acque meteoriche o di <strong>al</strong>tra origine,<br />

le tipologie usab<strong>il</strong>i sono sostanzi<strong>al</strong>mente tre:<br />

• accumulo e fermentazione in pozzi neri con estrazione <strong>per</strong>iodica del materi<strong>al</strong>e seguita da sm<strong>al</strong>timento <strong>per</strong> interramento o immissione<br />

in concimaia o <strong>al</strong>tro;<br />

• chiarificazione in vasca settica tipo Imhoff attraverso separazione meccanica dei solidi sospesi e digestione anaerobica dei fanghi,<br />

seguita d<strong>al</strong> processo di ossidazione da svolgersi <strong>per</strong>:<br />

- dis<strong>per</strong>sione nel terreno mediante sub-irrigazione;<br />

- dis<strong>per</strong>sione nel terreno mediante pozzi assorbenti;<br />

- <strong>per</strong>colazione nel terreno mediante sub-irrigazione con drenaggio;<br />

• ossidazione tot<strong>al</strong>e a fanghi attivi in sistemi gener<strong>al</strong>mente prefabbricati nei qu<strong>al</strong>i <strong>al</strong>l'aerazione <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo delle colonie di microorganismi<br />

che creano i fanghi attivi fa seguito la sedimentazione con <strong>il</strong> convogliamento <strong>al</strong>lo scarico dell'acqua depurata e con <strong>il</strong><br />

parzi<strong>al</strong>e ricircolo dei fanghi attivi, mentre i fanghi di su<strong>per</strong>o vengono <strong>per</strong>iodicamente rimossi.<br />

101.4.3 Collaudi<br />

Ad impianto ultimato dovrà essere eseguito <strong>il</strong> collaudo provvisorio <strong>per</strong> la verifica funzion<strong>al</strong>e dei trattamenti da svolgere.<br />

A collaudo provvisorio favorevolmente eseguito, l'impianto potrà essere messo in funzione ed esercito sotto <strong>il</strong> controllo <strong>della</strong> ditta fornitrice<br />

<strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo non inferiore a 90 giorni in condizioni di carico norm<strong>al</strong>e.<br />

Periodi più lunghi potranno essere fissati se le condizioni di carico saranno parzi<strong>al</strong>i.<br />

Dopo t<strong>al</strong>e <strong>per</strong>iodo sarà svolto <strong>il</strong> collaudo definitivo <strong>per</strong> l'accertamento, nelle condizioni di regolare funzionamento come portata e tipo del<br />

liquame immesso, delle caratteristiche degli effluenti e <strong>della</strong> loro rispondenza ai limiti fissati in contratto.<br />

Le prove di collaudo dovranno essere ripetute <strong>per</strong> 3 volte in giorni diversi <strong>della</strong> settimana.<br />

A collaudo favorevolmente eseguito e conv<strong>al</strong>idato da regolare certificato, l'impianto sarà preso in consegna d<strong>al</strong> Committente che provvederà<br />

<strong>al</strong>la gestione direttamente o affidandola a terzi.<br />

Per la durata di un anno a partire d<strong>al</strong>la data del collaudo favorevole <strong>per</strong>mane la garanzia <strong>della</strong> ditta fornitrice che è tenuta a provvedere<br />

a propria cura e spese a rimuovere con la massima tempestività ogni difetto non dovuto ad errore di conduzione o manutenzione.<br />

pagina n.94


101.5 Il Direttore dei lavori raccoglierà inoltre in un fascicolo i documenti progettu<strong>al</strong>i più significativi ai fini <strong>della</strong> successiva gestione e manutenzione<br />

(schemi dell'impianto, dettagli costruttivi, schede dei componenti, ecc.) nonché le istruzioni <strong>per</strong> la manutenzione r<strong>il</strong>asciata dai produttori<br />

dei singoli componenti e d<strong>al</strong>l'inst<strong>al</strong>latore (mod<strong>al</strong>ità o<strong>per</strong>ative e frequenza delle o<strong>per</strong>azioni).<br />

101.6 MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO DI SCARICO DI ACQUE USATE<br />

La manutenzione seguirà i criteri e le indicazioni di cui <strong>al</strong>l'articolo precedente 70.5, e potrà prevedere la disostruzione di tubazioni e<br />

pozzetti di qu<strong>al</strong>unque tipo fino <strong>al</strong>la fognatura pubblica.<br />

Art.102 - IMPIANTO DI SCARICO ACQUE METEORICHE<br />

In conformità <strong>al</strong>la legge 12 marzo 1990, n. 46, gli impianti idrici ed i loro componenti devono rispondere <strong>al</strong>le regole di buona tecnica; le<br />

norme UNI sono considerate norme di buona tecnica.<br />

102.1 Si intende <strong>per</strong> impianto di scarico acque meteoriche l'insieme degli elementi di raccolta, convogliamento, a collettori fognari. L'acqua<br />

può essere raccolta da co<strong>per</strong>ture o pavimentazioni <strong>al</strong>l'a<strong>per</strong>to. Il sistema di scarico delle acque meteoriche deve essere indipendente da<br />

quello che raccoglie e sm<strong>al</strong>tisce le acque usate ed industri<strong>al</strong>i.<br />

Esso deve essere previsto in tutti gli edifici ad esclusione di quelli storico-artistici.<br />

Il sistema di recapito deve essere conforme <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> pubblica autorità in particolare <strong>per</strong> quanto attiene la possib<strong>il</strong>ità di inquinamento.<br />

Gli impianti di cui sopra si intendono funzion<strong>al</strong>mente suddivisi come segue:<br />

- converse di convogliamento e can<strong>al</strong>i di gronda;<br />

- punti di raccolta <strong>per</strong> lo scarico (bocchettoni, pozzetti, caditoie, ecc.);<br />

- tubazioni di convogliamento tra i punti di raccolta ed i punti di sm<strong>al</strong>timento (vertic<strong>al</strong>i = pluvi<strong>al</strong>i; orizzont<strong>al</strong>i = collettori);<br />

- punti di sm<strong>al</strong>timento nei corpi ricettori (fognature, bacini, corsi d'acqua, ecc.).<br />

102.2 Per la re<strong>al</strong>izzazione delle diverse parti funzion<strong>al</strong>i si ut<strong>il</strong>izzeranno i materi<strong>al</strong>i ed i componenti indicati nei documenti progettu<strong>al</strong>i. Per i<br />

punti di sm<strong>al</strong>timento v<strong>al</strong>gono <strong>per</strong> quanto applicab<strong>il</strong>i le prescrizioni sulle fognature date d<strong>al</strong>le pubbliche autorità. Per i chiusini e le griglie di<br />

piazz<strong>al</strong>i v<strong>al</strong>e la norma UNI EN 124.<br />

102.3 Per la re<strong>al</strong>izzazione dell'impianto si ut<strong>il</strong>izzeranno i materi<strong>al</strong>i, i componenti e le mod<strong>al</strong>ità indicate nei documenti progettu<strong>al</strong>i, e qu<strong>al</strong>ora<br />

non siano specificati in dettaglio nel progetto o a suo completamento, si rispetteranno le prescrizioni seguenti. V<strong>al</strong>e inoltre qu<strong>al</strong>e prescrizione<br />

ulteriore cui fare riferimento la norma UNI 9184. Quando l'impianto acque meteoriche è collegato <strong>al</strong>l'impianto di scarico acque usate deve<br />

essere interposto un sifone. Tutte le caditoie a pavimento devono essere sifonate.<br />

102.4 Il Direttore dei lavori eseguirà una verifica fin<strong>al</strong>e dell'o<strong>per</strong>a e si farà r<strong>il</strong>asciare d<strong>al</strong>l'esecutore una dichiarazione di conformità dell'o<strong>per</strong>a<br />

<strong>al</strong>le prescrizioni del progetto, del presente Capitolato e di <strong>al</strong>tre eventu<strong>al</strong>i prescrizioni concordate. Il Direttore dei lavori raccoglierà inoltre in<br />

un fascicolo i documenti progettu<strong>al</strong>i più significativi, la dichiarazione di conformità predetta (ed eventu<strong>al</strong>i schede di prodotti) nonché le istruzioni<br />

<strong>per</strong> la manutenzione con mod<strong>al</strong>ità e frequenza delle o<strong>per</strong>azioni.<br />

102.5 MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO DI SCARICO DELLE ACQUE METEORICHE<br />

La manutenzione seguirà i criteri e le indicazioni di cui <strong>al</strong>l'articolo precedente 70.5, e potrà prevedere la disostruzione di tubazioni e<br />

pozzetti di qu<strong>al</strong>unque tipo fino <strong>al</strong>la fognatura pubblica.<br />

Art.103 - IMPIANTI ADDUZIONE GAS<br />

103.1 Si intende <strong>per</strong> impianti di adduzione del gas l'insieme di dispositivi, tubazioni, ecc. che servono a fornire <strong>il</strong> gas agli apparecchi ut<strong>il</strong>izzatori<br />

(cucine, sc<strong>al</strong>dacqua, bruciatori di c<strong>al</strong>daie, ecc.). In conformità <strong>al</strong>la legge 12 marzo 1990, n. 46, gli impianti di adduzione del gas devono<br />

rispondere <strong>al</strong>le regole di buona tecnica; le norme UNI sono considerate norme di buona tecnica.<br />

103.2 Il Direttore dei lavori ai fini <strong>della</strong> loro accettazione procederà come segue:<br />

- verificherà l'insieme dell'impianto a livello di progetto <strong>per</strong> accertarsi che vi sia la dichiarazione di conformità <strong>al</strong>la legislazione antincendio<br />

(legge n. 818/1984 e circolari esplicative) ed <strong>al</strong>la legislazione di sicurezza (legge 6 dicembre 1971, n. 1083, e legge 12 marzo 1990, n.<br />

46);<br />

- verificherà che la componentistica approvvigionata in cantiere risponda <strong>al</strong>le norme UNI-CIG rese vincolanti dai decreti ministeri<strong>al</strong>i emanati<br />

in applicazione <strong>della</strong> legge 1083/1971 e <strong>della</strong> legge 46/1990 e <strong>per</strong> la componentistica non soggetta a decreto la sua rispondenza <strong>al</strong>le<br />

norme UNI; questa verifica sarà effettuata su campioni prelevati in sito ed eseguendo prove (anche parzi<strong>al</strong>i) oppure richiedendo un<br />

attestato di conformità dei componenti e/o materi<strong>al</strong>i <strong>al</strong>le norme UNI;<br />

- verificherà in corso d'o<strong>per</strong>a ed a fine o<strong>per</strong>a che vengano eseguiti i controlli ed i collaudi di tenuta, pressione, ecc. previsti d<strong>al</strong>la legislazione<br />

antincendio e d<strong>al</strong>le norme tecniche rese vincolanti con i decreti precitati.<br />

103.3 MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO DI ADDUZIONE DEL GAS<br />

La manutenzione verrà effettuata solo da <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e speci<strong>al</strong>izzato che l'App<strong>al</strong>tatore provvederà ad accreditare <strong>al</strong> Direttore dei lavori prima<br />

dell'inizio dei medesimi. Saranno anche comp<strong>il</strong>ati ad ogni intervento i prescritti libretti di manutenzione.<br />

Art. 104 - IMPIANTI ANTIEFFRAZIONE E ANTINTRUSIONE<br />

104.1 DISPOSIZIONI GENERALI<br />

104.1.1 Direzione dei lavori<br />

Il Direttore dei lavori <strong>al</strong> termine dei lavori si farà r<strong>il</strong>asciare <strong>il</strong> rapporto di verifica dell'impianto che attesterà che lo stesso è stato eseguito<br />

a regola d'arte e la documentazione <strong>per</strong> la successiva gestione e manutenzione.<br />

104.1.2 Edifici demani<strong>al</strong>i<br />

In questi edifici, <strong>per</strong> quanto riguarda gli impianti di <strong>al</strong>larme l'impresa esecutrice dovrà r<strong>il</strong>asciare apposita certificazione, verificata favorevolmente<br />

d<strong>al</strong>la USL competente, attestante che gli impianti medesimi sono stati eseguiti in conformità <strong>al</strong>le normative CEI.<br />

104.1.3 Norme e leggi<br />

pagina n.95


Gli impianti di <strong>al</strong>larme dovranno essere re<strong>al</strong>izzati a regola d'arte in rispondenza <strong>al</strong>la legge 1° marzo 1968, n. 186. Si considerano a regola<br />

d'arte gli impianti di <strong>al</strong>larme re<strong>al</strong>izzati secondo le norme CEI applicab<strong>il</strong>i, in relazione <strong>al</strong>la tipologia di edificio, di loc<strong>al</strong>e o di impianto specifico<br />

oggetto del progetto e precisamente:<br />

• CEI 12-13: apparecchi elettronici e loro accessori collegati <strong>al</strong>la rete <strong>per</strong> uso domestico o an<strong>al</strong>ogo uso gener<strong>al</strong>e. Norme di sicurezza.<br />

• CEI 79-2: impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari <strong>per</strong> le apparecchiature.<br />

• CEI 79-3 e variante V1: impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari <strong>per</strong> gli impianti antieffrazione<br />

e antintrusione.<br />

• CEI 79-4: impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari <strong>per</strong> <strong>il</strong> controllo degli accessi.<br />

Inoltre vanno rispettate le disposizioni <strong>della</strong> legge 818/1984 <strong>per</strong> quanto applicab<strong>il</strong>i.<br />

104.2 CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI<br />

Il sistema di sicurezza dovrà essere re<strong>al</strong>izzato con un livello di prestazione, definito di volta in volta d<strong>al</strong> progetto in funzione <strong>della</strong> particolare<br />

destinazione d'uso ed ai beni da proteggere presenti (in caso di insufficienza o incompletezza del progetto si farà specifico riferimento<br />

<strong>al</strong>le norme CEI 79-3 e 79-3 V1).<br />

104.2.1 Inst<strong>al</strong>lazione<br />

Si intende <strong>per</strong> inst<strong>al</strong>lazione l'insieme delle o<strong>per</strong>azioni di posa in o<strong>per</strong>a dei componenti atti a re<strong>al</strong>izzare l'impianto antintrusione, antieffrazione<br />

ed antifurto così come progettato e commissionato.<br />

104.2.2 Collaudo<br />

Le verifiche da effettuare a cura del responsab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> <strong>il</strong> collaudo degli impianti antieffrazione, antintrusione ed antifurto sulla base <strong>della</strong><br />

documentazione fornita sono:<br />

a) controllo dell'elenco dei materi<strong>al</strong>i inst<strong>al</strong>lati e delle relative caratteristiche tecniche;<br />

b) controllo a vista del posizionamento, fissaggio ed accessib<strong>il</strong>ità <strong>della</strong> centr<strong>al</strong>e di gestione, dei singoli r<strong>il</strong>evatori e ogni <strong>al</strong>tro dispositivo<br />

competente <strong>il</strong> sistema, con ulteriore verifica <strong>della</strong> conformità a livello di prestazione richiesta;<br />

c) controllo dello schema di loc<strong>al</strong>izzazione dei cavi e degli schemi dei collegamenti, verifica <strong>della</strong> completezza <strong>della</strong> documentazione tecnica<br />

e dei manu<strong>al</strong>i d'uso e tecnici;<br />

d) c<strong>al</strong>colo teorico dell'autonomia di funzionamento dell'impianto sulla base degli assorbimenti, del tipo delle batterie e del dimensionamento<br />

degli <strong>al</strong>imentatori inst<strong>al</strong>lati;<br />

e) Controllo o<strong>per</strong>ativo delle funzioni concordate.<br />

104.3 MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI DI ANTIEFFRAZIONE ED ANTINTRUSIONE<br />

Per garantire l'indispensab<strong>il</strong>e continuità di funzionamento degli impianti devono essere fornite le istruzioni <strong>per</strong> la loro manutenzione che<br />

devono prevedere come minimo l'effettuazione di due visite ordinarie di ispezione <strong>al</strong>l'anno, a partire d<strong>al</strong>la data di collaudo, da parte di <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e<br />

speci<strong>al</strong>izzato che interverrà su programma di manutenzione preventiva ovvero su chiamata straordinaria. In fase di manutenzione<br />

preventiva dovranno essere effettuate tutte le o<strong>per</strong>azioni di verifica necessarie <strong>per</strong> <strong>il</strong> controllo del buon funzionamento dell'impianto in gener<strong>al</strong>e,<br />

ed in particolare:<br />

a) <strong>il</strong> funzionamento <strong>della</strong> centr<strong>al</strong>e di gestione con particolare riguardo <strong>al</strong>le segn<strong>al</strong>azioni ottiche ed <strong>al</strong>l'attivazione dei mezzi di <strong>al</strong>larme;<br />

b) l'efficienza dell'<strong>al</strong>imentatore e lo stato di carica delle batterie;<br />

c) la sensib<strong>il</strong>ità e la portata dei r<strong>il</strong>evatori;<br />

d) l'efficienza degli organi di segn<strong>al</strong>azione d'<strong>al</strong>larme e di comando dei mezzi di trasmissione degli <strong>al</strong>larmi e di ogni <strong>al</strong>tro dispositivo componente<br />

<strong>il</strong> sistema. Saranno anche comp<strong>il</strong>ati ad ogni intervento i prescritti libretti di manutenzione.<br />

Art.105 - IMPIANTI DI ASCENSORI E MONTACARICHI<br />

105.1 CLASSIFICAZIONE<br />

Secondo le leggi attu<strong>al</strong>mente in vigore, gli impianti, relativamente agli scopi ed usi, sono classificati nel modo seguente:<br />

- in servizio privato: comprendenti tutti gli impianti inst<strong>al</strong>lati in edifici pubblici e privati a scopi ed usi privati, anche se accessib<strong>il</strong>i <strong>al</strong> pubblico;<br />

- in servizio pubblico: comprendenti tutti gli impianti adibiti ad un pubblico trasporto.<br />

105.2 DEFINIZIONI<br />

105.2.1 Ascensore<br />

Impianto di sollevamento fisso, avente cabina mob<strong>il</strong>e fra guide vertic<strong>al</strong>i o leggermente inclinate, adibito <strong>al</strong> trasporto di <strong>per</strong>sone o di cose,<br />

fra due o più piani.<br />

105.2.2 Montacarichi<br />

Impianto di sollevamento fisso, avente cabina mob<strong>il</strong>e fra guide vertic<strong>al</strong>i o leggermente inclinate, adibito <strong>al</strong> trasporto di sole cose, fra due<br />

o più piani.<br />

105.3 DISPOSIZIONI GENERALI PER L'IMPIANTO E L'ESERCIZIO<br />

105.3.1 Ascensori e montacarichi<br />

Gli ascensori e montacarichi in servizio privato sono soggetti <strong>al</strong>le seguenti disposizioni:<br />

- legge 24 ottobre 1942, n. 1415, che determina gli impianti soggetti <strong>al</strong>le norme e stab<strong>il</strong>isce le prescrizioni di carattere gener<strong>al</strong>e;<br />

- D.P.R. 24 dicembre 1951, n. 1767, che costituisce <strong>il</strong> regolamento amministrativo <strong>per</strong> l'applicazione <strong>della</strong> legge;<br />

- D.P.R. 29 maggio 1963, n. 1497, che costituisce <strong>il</strong> regolamento tecnico <strong>per</strong> l'applicazione <strong>della</strong> legge;<br />

- D.M. 28 maggio 1979 che integra <strong>il</strong> D.P.R. 29 maggio 1963, n. 1497, <strong>per</strong> gli ascensori idraulici;<br />

- D.M. 9 dicembre 1987, n. 587, <strong>per</strong> gli ascensori elettrici;<br />

- legge 5 marzo 1990, n. 46.<br />

- Gli ascensori e montacarichi in servizio pubblico sono soggetti <strong>al</strong>le seguenti disposizioni:<br />

- legge 23 giugno 1927, n. 1110 - Provvedimenti <strong>per</strong> la concessione <strong>al</strong>l'industria privata dell'impianto ed esercizio di funicolari aeree e di<br />

ascensori in servizio pubblico;<br />

- D.M. 5 marzo 1931 - Norme <strong>per</strong> l'impianto e l'esercizio, in servizio pubblico, degli ascensori destinati <strong>al</strong> trasporto di <strong>per</strong>sone.<br />

105.4 CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI<br />

pagina n.96


105.4.1 Ascensori<br />

Per <strong>il</strong> dimensionamento e l'inserimento degli impianti nell'edificio le norme nazion<strong>al</strong>i adottate d<strong>al</strong>l'UNI sono le seguenti:<br />

- UNI ISO 4190 Parte 1 a (+ FA 158 e FA 270), Parte 2 a , Parte 3 a che stab<strong>il</strong>iscono le dimensioni necessarie <strong>per</strong> l'inst<strong>al</strong>lazione delle seguenti<br />

tipologie di impianti:<br />

- UNI ISO 4190, Parte 5 a (+ FA 271) che stab<strong>il</strong>isce qu<strong>al</strong>i pulsanti e segn<strong>al</strong>i sono da prevedere nella costruzione ed inst<strong>al</strong>lazione di un<br />

ascensore, tenendo conto del tipo di manovra adottato <strong>per</strong> l'apparecchio stesso;<br />

- UNI ISO 4190, Parte 6 a che stab<strong>il</strong>isce le regole concernenti le previsioni di traffico e la scelta degli ascensori <strong>per</strong> gli edifici adibiti ad abitazione,<br />

<strong>al</strong>lo scopo di assicurare un servizio soddisfacente;<br />

- UNI 8725 che stab<strong>il</strong>isce le istruzioni <strong>per</strong> l'integrazione negli edifici residenzi<strong>al</strong>i degli impianti di ascensori elettrici a fune;<br />

- UNI 8999 che stab<strong>il</strong>isce le istruzioni <strong>per</strong> l'integrazione negli edifici <strong>per</strong> uffici, <strong>al</strong>berghi ed osped<strong>al</strong>i degli impianti di ascensori elettrici a<br />

funi.<br />

105.4.2 Servosc<strong>al</strong>a<br />

Per <strong>il</strong> dimensionamento e l'inserimento dell'impianto si seguirà la UNI 9801. La forma potrà essere rett<strong>il</strong>inea o curv<strong>il</strong>inea e dovrà consentire<br />

<strong>il</strong> trasporto di una <strong>per</strong>sona su sedia a rotelle, la piattaforma sarà rib<strong>al</strong>tab<strong>il</strong>e e munita di barra di sicurezza nella parte inferiore. Altre prescrizioni<br />

saranno ricavate d<strong>al</strong> Direttore dei lavori d<strong>al</strong>la legge 9 gennaio 1989, n. 13.<br />

105.5 DIREZIONE DEI LAVORI<br />

Il Direttore dei lavori, ai fini <strong>della</strong> loro accettazione procederà come segue:<br />

- verificherà che l'impianto, a livello di progetto, abbia avuto le necessarie approvazioni da parte dei competenti organi di controllo e che<br />

le dimensioni siano coerenti con la destinazione d'uso in base <strong>al</strong>le norme di dimensionamento e di inserimento nell'edificio;<br />

- verificherà che l'impianto riceva <strong>al</strong>la fine dell'inst<strong>al</strong>lazione <strong>il</strong> collaudo da parte dei competenti organi di controllo e che i dati relativi siano<br />

registrati sulla documentazione obbligatoria in base <strong>al</strong>la legislazione vigente.<br />

105.6 MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO DI ASCENSORE O MONTACARICHI<br />

105.6.1 La manutenzione verrà effettuata solo da <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e speci<strong>al</strong>izzato che l'App<strong>al</strong>tatore provvederà ad accreditare <strong>al</strong> Direttore dei lavori<br />

prima dell'inizio dei medesimi. Saranno anche comp<strong>il</strong>ati ad ogni intervento i prescritti libretti di manutenzione.<br />

105.6.2 La manutenzione verrà eseguita nel rispetto <strong>della</strong> legge 24 ottobre 1942 n. 1415, del D.P.R. 24 dicembre 1951, n. 1767 e del<br />

D.P.R. 29 maggio 1963, n. 1497.<br />

Art.106 - IMPIANTO ELETTRICO E DI COMUNICAZIONE INTERNA<br />

106.1 DISPOSIZIONI GENERALI<br />

106.1.1 Norme e leggi<br />

Gli impianti elettrici dovranno essere re<strong>al</strong>izzati a regola d'arte in rispondenza <strong>al</strong>le leggi 1° marzo 1968, n. 186, e 5 marzo 1990, n. 46. Si<br />

considerano a regola d'arte gli impianti elettrici re<strong>al</strong>izzati secondo le norme CEI applicab<strong>il</strong>i, in relazione <strong>al</strong>la tipologia di edificio, di loc<strong>al</strong>e o di<br />

impianto specifico oggetto del progetto e precisamente:<br />

• CEI 11-17(1981) e variante V1 (1989): impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo.<br />

• CEI 64-8 (1987) e varianti V1 (1988) e V2 (1989): impianti elettrici ut<strong>il</strong>izzatori a tensione nomin<strong>al</strong>e non su<strong>per</strong>iore a 1.000 V in corrente<br />

<strong>al</strong>ternata e a 1.500 V in corrente continua.<br />

• CEI 64-9 (1987): impianti elettrici ut<strong>il</strong>izzatori negli edifici a destinazione residenzi<strong>al</strong>e e sim<strong>il</strong>are.<br />

• CEI 64-10 (1988): impianti elettrici nei luoghi di pubblico spettacolo e intrattenimento.<br />

• CEI 64-2 (1987): impianti elettrici nei luoghi con <strong>per</strong>icolo di esplosione o di incendio.<br />

• CEI S/423: raccomandazioni <strong>per</strong> l'esecuzione degli impianti di terra negli edifici civ<strong>il</strong>i.<br />

• CEI 103-1 (1971) e variante V1 (1987): impianti telefonici interni.<br />

• CEI 64-50 = UNI 9620: ed<strong>il</strong>izia residenzi<strong>al</strong>e - Guida <strong>per</strong> l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici ut<strong>il</strong>izzatori, aus<strong>il</strong>iari e telefonici.<br />

Inoltre vanno rispettate le disposizioni del D.M. 16 febbraio 1982 e <strong>della</strong> legge 818 del 7 dicembre 1984 <strong>per</strong> quanto applicab<strong>il</strong>i.<br />

106.1.2 Qu<strong>al</strong>ità dei materi<strong>al</strong>i elettrici<br />

Ai sensi dell'art. 2 <strong>della</strong> legge 18 ottobre 1977, n. 791 e dell'art. 7 <strong>della</strong> legge 5 marzo 1990, n. 46, dovrà essere ut<strong>il</strong>izzato materi<strong>al</strong>e elettrico<br />

costruito a regola d'arte, ovvero che sullo stesso materi<strong>al</strong>e sia stato apposto un marchio che ne attesti la conformità (<strong>per</strong> esempio<br />

IMQ), ovvero abbia ottenuto <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio di un attestato di conformità.<br />

106.1.3 Direzione dei lavori<br />

Il Direttore dei lavori <strong>al</strong> termine dei lavori si farà r<strong>il</strong>asciare <strong>il</strong> rapporto di verifica dell'impianto elettrico come precisato nella Guida CEI 64-<br />

50 = UNI 9620, che attesterà che lo stesso è stato eseguito a regola d'arte. Raccoglierà inoltre la documentazione più significativa <strong>per</strong> la<br />

successiva gestione e manutenzione.<br />

106.2 CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI E DEI COMPONENTI<br />

106.2.1 Criteri <strong>per</strong> la dotazione e predisposizione degli impianti<br />

Nel caso più gener<strong>al</strong>e gli impianti elettrici ut<strong>il</strong>izzatori prevedono:<br />

- punti di consegna ed eventu<strong>al</strong>e cabina elettrica;<br />

- circuiti montanti, circuiti derivati e termin<strong>al</strong>i;<br />

- quadro elettrico gener<strong>al</strong>e e/o dei servizi, quadri elettrici loc<strong>al</strong>i o di unità immob<strong>il</strong>iari;<br />

- <strong>al</strong>imentazioni di apparecchi fissi e prese;<br />

- punti luce fissi e comandi; <strong>il</strong>luminazione di sicurezza, ove prevedib<strong>il</strong>e.<br />

Con impianti aus<strong>il</strong>iari si intendono:<br />

- l'impianto citofonico con portiere elettrico o con centr<strong>al</strong>ino di portineria e commutazione <strong>al</strong> posto esterno;<br />

- l'impianto videocitofonico;<br />

- l'impianto centr<strong>al</strong>izzato di antenna TV e MF;<br />

- l'impianto telefonico;<br />

- l'impianto di cablaggio <strong>per</strong> reti loc<strong>al</strong>i di trasmissione dati (LAN).<br />

pagina n.97


È indispensab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> stab<strong>il</strong>ire la consistenza e dotazione degli impianti elettrici, aus<strong>il</strong>iari e telefonici la definizione <strong>della</strong> destinazione d'uso<br />

delle unità immob<strong>il</strong>iari (ad uso abitativo, ad uso uffici, ad <strong>al</strong>tri usi) e la definizione dei servizi gener<strong>al</strong>i (servizi comuni: portinerie, autorimesse,<br />

box auto, cantine, sc<strong>al</strong>e, <strong>al</strong>tri; servizi tecnici: cabina elettrica; ascensori; centr<strong>al</strong>i termiche, idriche e di condizionamento; <strong>il</strong>luminazione<br />

esterna ed <strong>al</strong>tri).<br />

Qu<strong>al</strong>i indicazioni di riferimento <strong>per</strong> la progettazione degli impianti elettrici, aus<strong>il</strong>iari e telefonici, ove non diversamente concordato e specificato,<br />

si potranno assumere le indicazioni formulate d<strong>al</strong>la Guida CEI 64-50 <strong>per</strong> la dotazione delle varie unità immob<strong>il</strong>iari e <strong>per</strong> i servizi gener<strong>al</strong>i.<br />

Sulla necessità di una cabina elettrica e sulla definizione del loc<strong>al</strong>e dei gruppi di misura occorrerà contattare l'ente distributore dell'energia<br />

elettrica. An<strong>al</strong>ogamente <strong>per</strong> <strong>il</strong> servizio telefonico occorrerà contattare la società dei telefoni.<br />

106.2.2 Criteri di progetto<br />

Per gli impianti elettrici, nel caso più gener<strong>al</strong>e, è indispensab<strong>il</strong>e l'an<strong>al</strong>isi dei carichi previsti e prevedib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> la definizione del carico convenzion<strong>al</strong>e<br />

dei componenti e del sistema.<br />

Con riferimento <strong>al</strong>la configurazione e costituzione degli impianti, che saranno riportate su adeguati schemi e planimetrie, è necessario <strong>il</strong><br />

dimensionamento dei circuiti sia <strong>per</strong> <strong>il</strong> funzionamento norm<strong>al</strong>e a regime, che <strong>per</strong> <strong>il</strong> funzionamento anom<strong>al</strong>o <strong>per</strong> sovracorrente. Ove non diversamente<br />

stab<strong>il</strong>ito, la caduta di tensione nell'impianto non deve essere su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 4% del v<strong>al</strong>ore nomin<strong>al</strong>e.<br />

È indispensab<strong>il</strong>e la v<strong>al</strong>utazione delle correnti di corto circuito massimo e minimo delle varie parti dell'impianto. Nel dimensionamento e<br />

nella scelta dei componenti occorre assumere <strong>per</strong> <strong>il</strong> corto circuito minimo v<strong>al</strong>ori non su<strong>per</strong>iori a quelli effettivi presumib<strong>il</strong>i, mentre <strong>per</strong> <strong>il</strong> corto<br />

circuito massimo v<strong>al</strong>ori non inferiori ai v<strong>al</strong>ori minim<strong>al</strong>i eventu<strong>al</strong>mente indicati d<strong>al</strong>la normativa e comunque non inferiori a quelli effettivi presumib<strong>il</strong>i.<br />

È opportuno:<br />

- ai fini <strong>della</strong> protezione dei circuiti termin<strong>al</strong>i d<strong>al</strong> corto circuito minimo, adottare interruttori automatici con caratteristica L o comunque assumere<br />

qu<strong>al</strong>e tempo d'intervento massimo <strong>per</strong> essi 0,4 s;<br />

- ai fini <strong>della</strong> continuità e funzion<strong>al</strong>ità ottim<strong>al</strong>e del servizio elettrico, curare <strong>il</strong> coordinamento selettivo dell'intervento dei dispositivi di protezione<br />

in serie, in particolare degli interruttori automatici differenzi<strong>al</strong>i.<br />

Per gli impianti aus<strong>il</strong>iari e telefonici saranno fornite caratteristiche tecniche ed elaborati grafici (schemi o planimetrie).<br />

106.2.3 Criteri di scelta dei componenti<br />

I componenti devono essere conformi <strong>al</strong>le prescrizioni di sicurezza delle rispettive norme e scelti e messi in o<strong>per</strong>a tenendo conto delle<br />

caratteristiche di ciascun ambiente (ad esempio gli interruttori automatici rispondenti <strong>al</strong>le norme CEI 23-3, le prese a spina rispondenti <strong>al</strong>le<br />

norme CEI 23-5 e 23-16, gli involucri di protezione rispondenti <strong>al</strong>le norme CEI 70-1).<br />

106.3 PRESCRIZIONI RIGUARDANTI I CIRCUITI<br />

106.3.1 Cavi e conduttori<br />

a) isolamento dei cavi:<br />

i cavi ut<strong>il</strong>izzati nei sistemi di prima categoria devono essere adatti a tensione nomin<strong>al</strong>e verso terra e tensione nomin<strong>al</strong>e (Uo/U) non inferiori<br />

a 450/750 V, simbolo di designazione 07. Quelli ut<strong>il</strong>izzati nei circuiti di segn<strong>al</strong>azione e comando devono essere adatti a tensioni nomin<strong>al</strong>i<br />

non inferiori a 300/500 V, simbolo di designazione 05. Questi ultimi, se posati nello stesso tubo, condotto o can<strong>al</strong>e con cavi previsti con<br />

tensioni nomin<strong>al</strong>i su<strong>per</strong>iori, devono essere adatti <strong>al</strong>la tensione nomin<strong>al</strong>e maggiore;<br />

b) colori distintivi dei cavi:<br />

i conduttori impiegati nella esecuzione degli impianti devono essere contraddistinti d<strong>al</strong>le colorazioni previste d<strong>al</strong>le vigenti tabelle di unificazione<br />

CEI-UNEL 00722-74 e 00712. In particolare i conduttori di neutro e protezione devono essere contraddistinti rispettivamente ed esclusivamente<br />

con <strong>il</strong> colore blu chiaro e con <strong>il</strong> bicolore gi<strong>al</strong>lo-verde. Per quanto riguarda i conduttori di fase, devono essere contraddistinti in<br />

modo univoco <strong>per</strong> tutto l'impianto dai colori: nero, grigio (cenere) e marrone;<br />

c) sezioni minime e cadute di tensione massime ammesse:<br />

le sezioni dei conduttori c<strong>al</strong>colate in funzione <strong>della</strong> potenza impegnata e <strong>della</strong> lunghezza dei circuiti (affinché la caduta di tensione non<br />

su<strong>per</strong>i <strong>il</strong> v<strong>al</strong>ore del 4% <strong>della</strong> tensione a vuoto) devono essere scelte tra quelle unificate. In ogni caso non devono essere su<strong>per</strong>ati i v<strong>al</strong>ori<br />

delle portate di corrente ammesse, <strong>per</strong> i diversi tipi di conduttori, d<strong>al</strong>le tabelle di unificazione CEI-UNEL.<br />

Indipendentemente dai v<strong>al</strong>ori ricavati con le precedenti indicazioni, le sezioni minime dei conduttori di rame ammesse sono:<br />

0,75 mm 2 <strong>per</strong> circuiti di segn<strong>al</strong>azione e telecomando;<br />

1,5 mm 2 <strong>per</strong> <strong>il</strong>luminazione di base, derivazione <strong>per</strong> prese a spina <strong>per</strong> <strong>al</strong>tri apparecchi di <strong>il</strong>luminazione e <strong>per</strong> apparecchi con potenza unitaria<br />

inferiore o ugu<strong>al</strong>e a 2,2 kW;<br />

2,5 mm 2 <strong>per</strong> derivazione con o senza prese a spina <strong>per</strong> ut<strong>il</strong>izzatori con potenza unitaria su<strong>per</strong>iore a 2,2 kW e inferiore o ugu<strong>al</strong>e a 3,6<br />

kW;<br />

4 mm 2 <strong>per</strong> montanti singoli e linee <strong>al</strong>imentanti singoli apparecchi ut<strong>il</strong>izzatori con potenza nomin<strong>al</strong>e su<strong>per</strong>iore a 3,6 kW;<br />

d) sezione minima dei conduttori neutri:<br />

la sezione dei conduttori neutri non deve essere inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase. Per conduttori in circuiti polifasi,<br />

con sezione su<strong>per</strong>iore a 16 mm 2 , la sezione dei conduttori neutri può essere ridotta <strong>al</strong>la metà di quella dei conduttori di fase, col minimo tuttavia<br />

di 16 mm 2 (<strong>per</strong> conduttori in rame), purché siano soddisfatte le condizioni degli articoli: 522, 524.1-2-3, 543.1.4. <strong>della</strong> norma CEI 64-8;<br />

e) sezione dei conduttori di terra e protezione:<br />

la sezione dei conduttori di terra e di protezione, cioè dei conduttori che collegano <strong>al</strong>l'impianto di terra le parti da proteggere contro i<br />

contatti indiretti, non deve essere inferiore a quella indicata nella tabella seguente, tratta d<strong>al</strong>le norme CEI 64-8, IV edizione (tabella 54F):<br />

SEZIONE MINIMA DEL CONDUTTORE DI PROTEZIONE<br />

Sezione del conduttore di fase che <strong>al</strong>imenta<br />

la macchina o l'apparecchio mm 2<br />

Minore o ugu<strong>al</strong>e a 16<br />

Maggiore di 16 e minore o ugu<strong>al</strong>e a 35<br />

Maggiore di 35<br />

Cond. protez. facente parte dello stesso<br />

cavo o inf<strong>il</strong>ato nello stesso tubo del conduttore<br />

di fase<br />

mm 2<br />

Sezione del conduttore di fase<br />

16<br />

Metà <strong>della</strong> sezione del conduttore di fase;<br />

nei cavi multipol., la sezione specificata<br />

pagina n.98<br />

Cond. protez. facente parte dello stesso<br />

cavo e non inf<strong>il</strong>ato nello stesso tubo del<br />

conduttore di fase<br />

mm 2<br />

2,5 se protetto meccanicamente,<br />

4 se non protetto meccanicamente<br />

16<br />

Metà <strong>della</strong> sezione del conduttore di fase;<br />

nei cavi multipol., la sezione specificata


d<strong>al</strong>le rispettive norme<br />

pagina n.99<br />

d<strong>al</strong>le rispettive norme<br />

f) propagazione del fuoco lungo i cavi:<br />

i cavi in aria inst<strong>al</strong>lati individu<strong>al</strong>mente, cioè distanziati tra loro di <strong>al</strong>meno 250 mm, devono rispondere <strong>al</strong>la prova di non propagazione delle<br />

norme CEI 20-35. Quando i cavi sono raggruppati in ambiente chiuso in cui sia da contenere <strong>il</strong> <strong>per</strong>icolo di propagazione di un eventu<strong>al</strong>e<br />

incendio, essi devono avere i requisiti di non propagazione dell'incendio in conformità <strong>al</strong>le norme CEI 20-22;<br />

g) provvedimenti contro <strong>il</strong> fumo:<br />

<strong>al</strong>lorché i cavi siano inst<strong>al</strong>lati in notevole quantità in ambienti chiusi frequentati d<strong>al</strong> pubblico e di diffic<strong>il</strong>e e lenta evacuazione si devono<br />

adottare sistemi di posa atti ad impedire <strong>il</strong> d<strong>il</strong>agare del fumo negli ambienti stessi o in <strong>al</strong>ternativa ricorrere <strong>al</strong>l'impiego di cavi a bassa emissione<br />

di fumo secondo le norme CEI 20-37 e 20-38;<br />

h) problemi connessi <strong>al</strong>lo sv<strong>il</strong>uppo di gas tossici e corrosivi:<br />

qu<strong>al</strong>ora cavi in quantità r<strong>il</strong>evanti siano inst<strong>al</strong>lati in ambienti chiusi frequentati d<strong>al</strong> pubblico, oppure si trovino a coesistere in ambiente<br />

chiuso, con apparecchiature particolarmente vulnerab<strong>il</strong>i da agenti corrosivi, deve essere tenuto presente <strong>il</strong> <strong>per</strong>icolo che i cavi stessi bruciando<br />

sv<strong>il</strong>uppino gas tossici o corrosivi. Ove t<strong>al</strong>e <strong>per</strong>icolo sussista occorre fare ricorso <strong>al</strong>l'impiego di cavi aventi la caratteristica di non sv<strong>il</strong>uppare<br />

gas tossici e corrosivi ad <strong>al</strong>te tem<strong>per</strong>ature secondo le norme CEI 20-37 e 20-38.<br />

Sezione minima del conduttore di terra<br />

La sezione del conduttore di terra deve essere non inferiore a quella del conduttore di protezione suddetta con i minimi di seguito indicati.(norma<br />

CEI 64-8, IV edizione, tabella 54A).<br />

- Protetto contro la corrosione ma non meccanicamente 16 (Cu) 16 (Fe) zincato<br />

- non protetto contro la corrosione 25 (Cu) 50 (Fe)<br />

- protetto meccanicamente in accordo con l'art. 543.1<br />

In <strong>al</strong>ternativa ai criteri sopra indicati è ammesso <strong>il</strong> c<strong>al</strong>colo <strong>della</strong> sezione minima del conduttore di protezione mediante <strong>il</strong> metodo an<strong>al</strong>itico<br />

indicato <strong>al</strong> paragrafo a) dell'art. 543.1.1 delle norme CEI 64-8.<br />

106.4 CANALIZZAZIONI<br />

I conduttori, a meno che non si tratti di inst<strong>al</strong>lazioni volanti, devono essere sempre protetti e s<strong>al</strong>vaguardati meccanicamente.<br />

Dette protezioni possono essere: tubazioni, can<strong>al</strong>ette porta cavi, passerelle, condotti o cunicoli ricavati nella struttura ed<strong>il</strong>e ecc.<br />

Negli impianti si devono rispettare le seguenti prescrizioni:<br />

106.4.1 Tubi protettivi, cassette di derivazione<br />

Nell'impianto previsto <strong>per</strong> la re<strong>al</strong>izzazione sotto traccia, i tubi protettivi devono essere in materi<strong>al</strong>e termoplastico serie leggera <strong>per</strong> i <strong>per</strong>corsi<br />

sotto intonaco, in acciaio sm<strong>al</strong>tato a bordi s<strong>al</strong>dati oppure in materi<strong>al</strong>e termoplastico serie pesante <strong>per</strong> gli attraversamenti a pavimento;<br />

<strong>il</strong> diametro interno dei tubi deve essere pari ad <strong>al</strong>meno 1,3 volte <strong>il</strong> diametro del cerchio circoscritto <strong>al</strong> fascio dei cavi in esso contenuti.<br />

T<strong>al</strong>e coefficiente di maggiorazione deve essere aumentato a 1,5 quando i cavi siano del tipo sotto piombo o sotto guaina met<strong>al</strong>lica; <strong>il</strong> diametro<br />

del tubo deve essere sufficientemente grande da <strong>per</strong>mettere di sf<strong>il</strong>are e reinf<strong>il</strong>are i cavi in esso contenuti con fac<strong>il</strong>ità e senza che ne<br />

risultino danneggiati i cavi stessi o i tubi.<br />

Comunque <strong>il</strong> diametro interno non deve essere inferiore a 10 mm;<br />

<strong>il</strong> tracciato dei tubi protettivi deve consentire un andamento rett<strong>il</strong>ineo orizzont<strong>al</strong>e (con minima pendenza <strong>per</strong> favorire lo scarico di eventu<strong>al</strong>e<br />

condensa) o vertic<strong>al</strong>e. Le curve devono essere effettuate con raccordi o con piegature che non danneggino <strong>il</strong> tubo e non pregiudichino<br />

la sf<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>ità dei cavi;<br />

ad ogni brusca deviazione resa necessaria d<strong>al</strong>la struttura muraria dei loc<strong>al</strong>i, ad ogni derivazione da linea princip<strong>al</strong>e a secondaria e in<br />

ogni loc<strong>al</strong>e servito, la tubazione deve essere interrotta con cassette di derivazione;<br />

le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle cassette di derivazione impiegando opportuni morsetti o morsettiere. Dette cassette<br />

devono essere costruite in modo che nelle condizioni ordinarie di inst<strong>al</strong>lazione non sia possib<strong>il</strong>e introdurvi corpi estranei, deve inoltre<br />

risultare agevole la dis<strong>per</strong>sione di c<strong>al</strong>ore in esse prodotta.<br />

Il co<strong>per</strong>chio delle cassette deve offrire buone garanzie di fissaggio ed essere aprib<strong>il</strong>e solo con attrezzo;<br />

i tubi protettivi dei montanti di impianti ut<strong>il</strong>izzatori <strong>al</strong>imentati attraverso organi di misura centr<strong>al</strong>izzati e le relative cassette di derivazione<br />

devono essere distinti <strong>per</strong> ogni montante.<br />

E' ammesso ut<strong>il</strong>izzare lo stesso tubo e le stesse cassette purché i montanti <strong>al</strong>imentino lo stesso complesso di loc<strong>al</strong>i e che ne siano contrassegnati<br />

<strong>per</strong> la loro individuazione, <strong>al</strong>meno in corrispondenza delle due estremità;<br />

qu<strong>al</strong>ora si preveda l'esistenza, nello stesso loc<strong>al</strong>e, di circuiti appartenenti a sistemi elettrici diversi, questi devono essere protetti da tubi<br />

diversi e far capo a cassette separate.<br />

Tuttavia è ammesso collocare i cavi nello stesso tubo e far capo <strong>al</strong>le stesse cassette, purché essi siano isolati <strong>per</strong> la tensione più elevata<br />

e le singole cassette siano internamente munite di diaframmi, non amovib<strong>il</strong>i se non a mezzo di attrezzo, tra i morsetti destinati a serrare<br />

conduttori appartenenti a sistemi diversi.<br />

Il numero dei cavi che si possono introdurre nei tubi è indicato nella tabella seguente:<br />

NUMERO MASSIMO DI CAVI UNIPOLARI DA INTRODURRE IN TUBI PROTETTIVI<br />

(i numeri tra parentesi sono <strong>per</strong> i cavi di comando e segn<strong>al</strong>azione)<br />

Diam. e/diam.i Sezione dei cavetti in mm 2<br />

mm (0,5) (0,75) (1) 1,5 2,5 4 6 10 16<br />

12/ 8,5 (4) (4) (2)<br />

14/10 (7) (4)(3) 2<br />

16/11,7 (4) 42<br />

20/15,5 (9) 74 4 2<br />

25/19,8 (12) 97 7 4 2<br />

32/26,4 12 9 7 7 3<br />

I tubi protettivi dei conduttori elettrici collocati in cunicoli, che ospitano <strong>al</strong>tre can<strong>al</strong>izzazioni devono essere disposti in modo da non essere<br />

soggetti a influenze dannose in relazione a sovrarisc<strong>al</strong>damenti, sgocciolamenti, formazione di condensa ecc. E' inoltre vietato collocare<br />

nelle stesse incassature montanti e colonne telefoniche o radiotelevisive.<br />

106.4.2 Can<strong>al</strong>ette porta cavi


Per i sistemi di can<strong>al</strong>i battiscopa e can<strong>al</strong>i aus<strong>il</strong>iari si applicano le norme CEI 23-19.<br />

Per gli <strong>al</strong>tri sistemi di can<strong>al</strong>izzazione si applicheranno le norme CEI specifiche (ove esistenti).<br />

Il numero dei cavi inst<strong>al</strong>lati deve essere t<strong>al</strong>e da consentire una occupazione non su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong> 50% <strong>della</strong> sezione ut<strong>il</strong>e dei can<strong>al</strong>i, secondo<br />

quanto prescritto d<strong>al</strong>le norme CEI 64-9.<br />

Per <strong>il</strong> grado di protezione contro i contatti diretti, si applica quanto richiesto d<strong>al</strong>le norme CEI 64-8 ut<strong>il</strong>izzando i necessari accessori (angoli,<br />

derivazioni ecc.), opportune barriere devono separare cavi a tensioni nomin<strong>al</strong>i differenti.<br />

I cavi vanno ut<strong>il</strong>izzati secondo le indicazioni delle norme CEI 20-20.<br />

Nei passaggi di parete devono essere previste opportune barriere tagliafiamma che non degradino i livelli di segregazione assicurati<br />

d<strong>al</strong>le pareti.<br />

Le caratteristiche di resistenza <strong>al</strong> c<strong>al</strong>ore anorm<strong>al</strong>e e <strong>al</strong> fuoco dei materi<strong>al</strong>i ut<strong>il</strong>izzati devono soddisfare quanto richiesto d<strong>al</strong>le norme CEI<br />

64-8.<br />

106.5 TUBAZIONI PER LE COSTRUZIONI PREFABBRICATE<br />

I tubi protettivi annegati nel c<strong>al</strong>cestruzzo devono rispondere <strong>al</strong>le prescrizioni delle norme CEI 23-17.<br />

Essi devono essere inseriti nelle scatole preferib<strong>il</strong>mente con l'uso di raccordi atti a garantire una <strong>per</strong>fetta tenuta. La posa dei raccordi<br />

deve essere eseguita con la massima cura in modo che non si creino strozzature. Allo stesso modo devono essere uniti tra loro <strong>per</strong> mezzo<br />

di appositi manicotti di giunzione.<br />

La predisposizione dei tubi deve essere eseguita con tutti gli accorgimenti <strong>della</strong> buona tecnica in considerazione del fatto che <strong>al</strong>le pareti<br />

prefabbricate non è in genere possib<strong>il</strong>e apportare sostanzi<strong>al</strong>i modifiche né in fabbrica né in cantiere.<br />

Le scatole da inserire nei getti di c<strong>al</strong>cestruzzo devono avere caratteristiche t<strong>al</strong>i da sopportare le sollecitazioni termiche e meccaniche<br />

che si presentano in t<strong>al</strong>i condizioni. In particolare le scatole rettangolari porta apparecchi e le scatole <strong>per</strong> quadretti elettrici devono essere<br />

costruite in modo che <strong>il</strong> loro fissaggio sui casseri avvenga con l'uso di rivetti, viti o magneti da inserire in apposite sedi ricavate sulla membrana<br />

anteriore <strong>della</strong> scatola stessa. Detta membrana dovrà garantire la non deformab<strong>il</strong>ità delle scatole.<br />

La serie di scatole proposta deve essere completa di tutti gli elementi necessari <strong>per</strong> la re<strong>al</strong>izzazione degli impianti, comprese le scatole<br />

di riserva conduttori necessarie <strong>per</strong> le discese <strong>al</strong>le tramezze che si monteranno in un secondo tempo a getti avvenuti.<br />

106.6 POSA DI CAVI ELETTRICI ISOLATI, SOTTO GUAINA, INTERRATI<br />

L'interramento dei cavi elettrici dovrà avvenire secondo le prescrizioni di progetto.<br />

106.7 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI<br />

Devono essere protette contro i contatti indiretti tutte le parti met<strong>al</strong>liche accessib<strong>il</strong>i dell'impianto elettrico e degli apparecchi ut<strong>il</strong>izzatori,<br />

norm<strong>al</strong>mente non in tensione ma che, <strong>per</strong> cedimento dell'isolamento princip<strong>al</strong>e o <strong>per</strong> <strong>al</strong>tre cause accident<strong>al</strong>i, potrebbero trovarsi sotto tensione<br />

(masse).<br />

A t<strong>al</strong>e impianto di terra devono essere collegati tutti i sistemi di tubazioni met<strong>al</strong>liche accessib<strong>il</strong>i destinati ad adduzione, distribuzione e<br />

scarico delle acque, nonché tutte le masse met<strong>al</strong>liche accessib<strong>il</strong>i di notevole estensione esistenti nell'area dell'impianto elettrico ut<strong>il</strong>izzatore<br />

stesso.<br />

106.7.1 - Impianto di messa a terra e sistemi di protezione contro i contatti indiretti<br />

106.7.1.1 - Elementi di un impianto di terra<br />

T<strong>al</strong>e impianto deve essere re<strong>al</strong>izzato in modo da poter effettuare le verifiche <strong>per</strong>iodiche di efficienza e comprende:<br />

a) <strong>il</strong> dis<strong>per</strong>sore (o i dis<strong>per</strong>sori) di terra, costituito da uno o più elementi met<strong>al</strong>lici posti in intimo contatto con <strong>il</strong> terreno e che re<strong>al</strong>izza <strong>il</strong> collegamento<br />

elettrico con la terra;<br />

b) <strong>il</strong> conduttore di terra, non in intimo contatto con <strong>il</strong> terreno, destinato a collegare i dis<strong>per</strong>sori fra di loro e <strong>al</strong> collettore (o nodo) princip<strong>al</strong>e<br />

di terra. I conduttori parzi<strong>al</strong>mente interrati e non isolati d<strong>al</strong> terreno debbono essere considerati, a tutti gli effetti, dis<strong>per</strong>sori <strong>per</strong> la parte interrata<br />

e conduttori di terra <strong>per</strong> la parte non interrata (o comunque isolata d<strong>al</strong> terreno);<br />

c) <strong>il</strong> conduttore di protezione parte d<strong>al</strong> collettore di terra, arriva in ogni impianto e deve essere collegato a tutte le prese a spina (destinate<br />

ad <strong>al</strong>imentare ut<strong>il</strong>izzatori <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i è prevista la protezione contro i contatti indiretti mediante messa a terra); o direttamente <strong>al</strong>le masse di<br />

tutti gli apparecchi da proteggere, compresi gli apparecchi di <strong>il</strong>luminazione con parti met<strong>al</strong>liche comunque accessib<strong>il</strong>i. E' vietato l'impiego di<br />

conduttori di protezione non protetti meccanicamente con sezione inferiore a 4 mm 2 . Nei sistemi TT (cioè nei sistemi in cui le masse sono<br />

collegate ad un impianto di terra elettricamente indipendente da quello del collegamento a terra del sistema elettrico) <strong>il</strong> conduttore di neutro<br />

non può essere ut<strong>il</strong>izzato come conduttore di protezione;<br />

d) <strong>il</strong> collettore (o nodo) princip<strong>al</strong>e di terra nel qu<strong>al</strong>e confluiscono i conduttori di terra, di protezione, di equipotenzi<strong>al</strong>ità (ed eventu<strong>al</strong>mente<br />

di neutro, in caso di sistemi TN, in cui <strong>il</strong> conduttore di neutro ha anche la funzione di conduttore di protezione);<br />

e) <strong>il</strong> conduttore equipotenzi<strong>al</strong>e, avente lo scopo di assicurare l'equipotenzi<strong>al</strong>ità fra le masse e/o le masse estranee (parti conduttrici, non<br />

facenti parte dell'impianto elettrico, suscettib<strong>il</strong>i di introdurre <strong>il</strong> potenzi<strong>al</strong>e di terra).<br />

106.7.1.2 - Prescrizioni particolari <strong>per</strong> loc<strong>al</strong>i da bagno<br />

Divisione in zone e apparecchi ammessi<br />

I loc<strong>al</strong>i da bagno vengono suddivisi in 4 zone <strong>per</strong> ognuna delle qu<strong>al</strong>i v<strong>al</strong>gono regole particolari:<br />

zona 0 - è <strong>il</strong> volume <strong>della</strong> vasca o del piatto doccia: non sono ammessi apparecchi elettrici, come sc<strong>al</strong>da-acqua a immersione, <strong>il</strong>luminazioni<br />

sommerse o sim<strong>il</strong>i;<br />

zona 1 - è <strong>il</strong> volume <strong>al</strong> di sopra <strong>della</strong> vasca da bagno o del piatto doccia fino <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tezza di 2,25 m d<strong>al</strong> pavimento: sono ammessi lo sc<strong>al</strong>dabagno<br />

(del tipo fisso, con la massa collegata <strong>al</strong> conduttore di protezione) o <strong>al</strong>tri apparecchi ut<strong>il</strong>izzatori fissi, purché questi ultimi <strong>al</strong>imentati<br />

a tensione non su<strong>per</strong>iore a 25 V, cioè con la tensione ulteriormente ridotta rispetto <strong>al</strong> limite norm<strong>al</strong>e <strong>della</strong> bassissima tensione di sicurezza,<br />

che corrisponde a 50 V;<br />

zona 2 - è <strong>il</strong> volume che circonda la vasca da bagno o <strong>il</strong> piatto doccia, largo 60 cm e fino <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tezza di 2,25 m d<strong>al</strong> pavimento: sono ammessi,<br />

oltre <strong>al</strong>lo sc<strong>al</strong>dabagno, agli <strong>al</strong>tri apparecchi, questi ultimi <strong>al</strong>imentati a non più di 25 V, anche gli apparecchi <strong>il</strong>luminanti dotati di doppio<br />

isolamento (Classe II). Gli apparecchi inst<strong>al</strong>lati nelle zone 1 e 2 devono essere protetti contro gli spruzzi d'acqua (grado protezione IPx4).<br />

Sia nella zona 1 che nella zona 2 non devono esserci materi<strong>al</strong>i di inst<strong>al</strong>lazione come interruttori, prese a spina, scatole di derivazione; possono<br />

essere inst<strong>al</strong>lati pulsanti a tirante con cordone isolante e frutto incassato ad <strong>al</strong>tezza su<strong>per</strong>iore a 2,25 m d<strong>al</strong> pavimento. Le condutture<br />

devono essere limitate a quelle necessarie <strong>per</strong> l'<strong>al</strong>imentazione degli apparecchi inst<strong>al</strong>lati in queste zone e devono essere incassate con tubo<br />

protettivo non met<strong>al</strong>lico; gli eventu<strong>al</strong>i tratti in vista necessari <strong>per</strong> <strong>il</strong> collegamento con gli apparecchi ut<strong>il</strong>izzatori (<strong>per</strong> esempio con lo sc<strong>al</strong>dabagno)<br />

devono essere protetti con tubo di plastica o re<strong>al</strong>izzati con cavo munito di guaina isolante;<br />

zona 3 - è <strong>il</strong> volume <strong>al</strong> di fuori <strong>della</strong> zona 2, <strong>della</strong> larghezza di 2,40 m (e quindi 3 m oltre la vasca o la doccia): sono ammessi componenti<br />

dell'impianto elettrico protetti contro la caduta vertic<strong>al</strong>e di gocce di acqua (grado di protezione IPx1), come nel caso dell'ordinario materi<strong>al</strong>e<br />

elettrico da incasso, quando inst<strong>al</strong>lati vertic<strong>al</strong>mente, oppure IPx5 quando è previsto l'uso di getti d'acqua <strong>per</strong> la pulizia del loc<strong>al</strong>e; inoltre<br />

l'<strong>al</strong>imentazione delle prese a spina deve soddisfare una delle seguenti condizioni:<br />

a) bassissima tensione di sicurezza con limite 50 V (BTS). Le parti attive del circuito BTS devono comunque essere protette contro i<br />

contatti diretti;<br />

b) trasformatore di isolamento <strong>per</strong> ogni singola presa a spina;<br />

pagina n.100


c) interruttore differenzi<strong>al</strong>e ad <strong>al</strong>ta sensib<strong>il</strong>ità, con corrente differenzi<strong>al</strong>e non su<strong>per</strong>iore a 30 mA;<br />

Le regole date <strong>per</strong> le varie zone in cui sono suddivisi i loc<strong>al</strong>i da bagno servono a limitare i <strong>per</strong>icoli provenienti d<strong>al</strong>l'impianto elettrico del<br />

bagno stesso, e sono da considerarsi integrative rispetto <strong>al</strong>le regole e prescrizioni comuni a tutto l'impianto elettrico (isolamento delle parti<br />

attive, collegamento delle masse <strong>al</strong> conduttore di protezione ecc.).<br />

106.8 POTENZA IMPEGNATA E DIMENSIONAMENTO IMPIANTI<br />

Si fa riferimento <strong>al</strong> carico convenzion<strong>al</strong>e dell'impianto. Detto carico verrà c<strong>al</strong>colato sommando tutti i v<strong>al</strong>ori ottenuti applicando <strong>al</strong>la potenza<br />

nomin<strong>al</strong>e degli apparecchi ut<strong>il</strong>izzatori fissi e a quella corrispondente <strong>al</strong>la corrente nomin<strong>al</strong>e delle prese a spina, i coefficienti che si deducono<br />

d<strong>al</strong>le tabelle CEI.<br />

106.9 INTEGRAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI, AUSILIARI E TELEFONICI NELL'EDIFICIO<br />

106.9.1 Gener<strong>al</strong>ità sulle condizioni di integrazione<br />

Va curata la più razion<strong>al</strong>e integrazione degli impianti elettrici e aus<strong>il</strong>iari nell'edificio e la loro coesistenza con le <strong>al</strong>tre o<strong>per</strong>e ed impianti.<br />

A t<strong>al</strong>e scopo vanno formulate indicazioni gener<strong>al</strong>i relative <strong>al</strong>le condutture nei montanti (sedi, can<strong>al</strong>izzazioni separate, conduttori di protezione<br />

ed <strong>al</strong>tre) o nei loc<strong>al</strong>i (distribuzione a pavimento o a parete, <strong>al</strong>tre).<br />

Per la definizione di t<strong>al</strong>i indicazioni si può fare riferimento <strong>al</strong>la Guida CEI 64-50 ove non diversamente specificato.<br />

È opportuno, in particolare, che prima dell'esecuzione e nel corso dei lavori vengano assegnati agli impianti elettrici spazi adeguati o<br />

compatib<strong>il</strong>i con quelli <strong>per</strong> gli <strong>al</strong>tri impianti tecnici, onde evitare interferenze dannose ai fini dell'inst<strong>al</strong>lazione e dell'esercizio.<br />

106.9.2 Impianto di terra<br />

È indispensab<strong>il</strong>e che l'esecuzione del sistema dis<strong>per</strong>sore proprio debba aver luogo durante la prima fase delle o<strong>per</strong>e ed<strong>il</strong>i nella qu<strong>al</strong>e è<br />

ancora possib<strong>il</strong>e interrare i dis<strong>per</strong>sori stessi senza particolari o<strong>per</strong>e di scavo o di infissione ed inoltre possono essere eseguiti, se del caso, i<br />

collegamenti dello stesso ai ferri dei plinti di fondazione, ut<strong>il</strong>izzando così dis<strong>per</strong>sori natur<strong>al</strong>i.<br />

I collegamenti di equipotenzi<strong>al</strong>ità princip<strong>al</strong>i devono essere eseguiti in base <strong>al</strong>le prescrizioni <strong>della</strong> norma CEI 64-8.<br />

106.9.3 Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche<br />

Nel caso t<strong>al</strong>e impianto fosse previsto, esso deve essere re<strong>al</strong>izzato in conformità <strong>al</strong>le disposizioni <strong>della</strong> legge 12 marzo 1990, n. 46. È<br />

opportuno predisporre tempestivamente l'organo di captazione sulla co<strong>per</strong>tura ed adeguate sedi <strong>per</strong> le c<strong>al</strong>ate, attenendosi <strong>al</strong>le distanze prescritte<br />

d<strong>al</strong>le norme CEI 81-1. Si fa presente che le suddette norme prevedono anche la possib<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzare i ferri delle strutture ed<strong>il</strong>i <strong>al</strong>le<br />

condizioni indicate <strong>al</strong> punto 1.2.17 <strong>della</strong> norma stessa.<br />

106.9.4 Impianto di cablaggio <strong>per</strong> reti loc<strong>al</strong>i di trasmissione dati<br />

106.9.4.1 L'impianto deve essere re<strong>al</strong>izzato in conformità <strong>al</strong>le disposizioni degli standard internazion<strong>al</strong>i ISO/OSI, con le caratteristiche di<br />

flessib<strong>il</strong>ità, espandib<strong>il</strong>ità, affidab<strong>il</strong>ità, indipendenza d<strong>al</strong>le tipologie di protocollo e d<strong>al</strong>le architetture di sistema dei vari fornitori, <strong>per</strong> le particolari<br />

fin<strong>al</strong>ità <strong>della</strong> rete dell'edificio o del gruppo di edifici.<br />

La progettazione dell'impianto dovrà rendere congruenti i seguenti obiettivi:<br />

- re<strong>al</strong>izzazione di un sistema di cablaggio strutturato, flessib<strong>il</strong>e e modulare che consenta la possib<strong>il</strong>ità di collegare qu<strong>al</strong>siasi dispositivo<br />

(termin<strong>al</strong>e, <strong>per</strong>son<strong>al</strong> computer, workstation, <strong>per</strong>iferiche varie e di servizio dell'edificio), e l'integrazione tra servizi telefonici, servizi di trasmissione<br />

dati e di automazione dell'edificio o del gruppo di edifici interessati;<br />

- possib<strong>il</strong>ità di ridistribuzione dei termin<strong>al</strong>i secondo la disposizione dei posti di lavoro e le fluttuazioni del <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e;<br />

- semplicità di gestione, controllo ed espansione <strong>della</strong> rete;<br />

- affidab<strong>il</strong>ità nella trasmissione dati mediante una tipologia di rete ridondante;<br />

- velocità di trasmissione dei dati ed efficienza del sistema.<br />

106.9.4.2 La scelta dei mezzi trasmissivi di rete va compiuta considerando, tra le caratteristiche princip<strong>al</strong>i che la rete dovrà avere, la velocità<br />

di trasmissione, la lunghezza massima, la schermatura d<strong>al</strong>le interferenze elettromagnetiche. A maggiore velocità di trasmissione corrisponde<br />

una minore sicurezza, mentre con l'impiego di dispositivi appositi è possib<strong>il</strong>e r<strong>il</strong>anciare <strong>il</strong> segn<strong>al</strong>e indebolito ed ampliare le distanze, oppure<br />

connettere più reti tra loro.<br />

La schermatura da interferenze elettromagnetiche va attuata innanzitutto evitando la vicinanza del tracciato dei cavi con le sorgenti che<br />

norm<strong>al</strong>mente le producono. Ulteriore misura preventiva consiste nell'impiego di cavi schermati. I tipi di cavi disponib<strong>il</strong>i sono:<br />

- cavo twisted-pair (o doppino telefonico) schermato o meno, costituito da una coppia di f<strong>il</strong>i in rame, caratterizzato da bassa velocità di<br />

trasmissione dei dati ed adatto a brevi distanze (max 300 m), non adatto nelle vicinanze di motori elettrici, impianti di gasolio e risc<strong>al</strong>damento,<br />

trasmettitori e trasformatori, possono essere collocati entro tubi schermati, adatto <strong>per</strong> reti da 20-30 unità;<br />

- cavo coassi<strong>al</strong>e, costituito da un conduttore interno ed uno di massa esterno, con schermatura, adatto nelle vicinanze di radio trasmettitori,<br />

con lunghezza massima di 2.000 m, va collegato ad ogni computer con un cavo termin<strong>al</strong>e apposito mediante un connettore a T;<br />

- cavo in fibra ottica, consente <strong>al</strong>ta sicurezza, una <strong>al</strong>tissima velocità di trasmissione a lunghezze r<strong>il</strong>evanti e con <strong>al</strong>ta schermatura d<strong>al</strong>le<br />

interferenze, come è necessario nelle aree industri<strong>al</strong>i <strong>per</strong> collegare diversi edifici di un complesso produttivo;<br />

- dispositivo infrarossi, senza l'uso di cavi fisici. È costituito da una prima trasmissione dati d<strong>al</strong> computer ad un ricevitore-trasmettitore<br />

mediante cavo e, da questo, r<strong>il</strong>anciato ad un dispositivo di riflessione del segn<strong>al</strong>e infrarosso verso gli <strong>al</strong>tri componenti collegati ad <strong>al</strong>tri<br />

ricevitori-trasmettitori. È adatto ad ambienti ed uffici a<strong>per</strong>ti in cui le postazioni di lavoro possono cambiare con frequenza.<br />

106.9.4.3 Le tipologie di rete impiegab<strong>il</strong>i sono le seguenti:<br />

- seri<strong>al</strong>e, adatto a piccole reti, in cui <strong>il</strong> segn<strong>al</strong>e viene inviato su tutta la rete, ma captato solo d<strong>al</strong> nodo cui è indirizzato;<br />

- stellare, in cui tutte le unità vengono collegate ad un dispositivo centr<strong>al</strong>e tramite cavo che smista <strong>il</strong> segn<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l'unità di destinazione, adatto<br />

a reti medie;<br />

- anulare, in cui le unità sono collegate con un cavo ad anello chiuso, previo passaggio del segn<strong>al</strong>e attraverso un dispositivo che ab<strong>il</strong>ita <strong>il</strong><br />

collegamento attraverso un relais, ottimizzando i tempi di accesso tra unità, adatto a reti medio-grandi.<br />

106.10 MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO ELETTRICO E DI COMUNICAZIONE INTERNA<br />

La manutenzione verrà effettuata solo da <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e speci<strong>al</strong>izzato che l'App<strong>al</strong>tatore provvederà ad accreditare <strong>al</strong> Direttore dei lavori prima<br />

dell'inizio dei medesimi. Saranno anche comp<strong>il</strong>ati ad ogni intervento i prescritti libretti di manutenzione.<br />

106.11 QUALITA’ E CARATTERISTICHE DEI MATERIALI VERIFICHE E PROVE IN CORSO D’OPERA<br />

106.11.1 – Gener<strong>al</strong>ità<br />

Ai sensi dell'art. 2 <strong>della</strong> legge 18 ottobre 1977, n. 791 e art. 7 <strong>della</strong> legge 5 marzo 1990, n. 46, dovrà essere ut<strong>il</strong>izzato materi<strong>al</strong>e elettrico<br />

esente da difetti qu<strong>al</strong>itativi e di lavorazione e costruito a regola d'arte:<br />

ovvero che sullo stesso materi<strong>al</strong>e sia stato apposto un marchio che ne attesti la conformità (<strong>per</strong> esempio IMQ);<br />

ovvero che abbia ottenuto <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio di un attestato di conformità da parte di uno degli organismi competenti <strong>per</strong> ciascuno degli stati<br />

membri <strong>della</strong> Comunità Economica Europea;<br />

ovvero che sia munito di dichiarazione di conformità r<strong>il</strong>asciata d<strong>al</strong> costruttore.<br />

pagina n.101


L'attestato di conformità <strong>al</strong>la norma si riferisce a un campione, mentre <strong>il</strong> marchio riguarda anche la produzione. Si ricorre <strong>al</strong>la relazione<br />

di conformità ai principi gener<strong>al</strong>i di sicurezza quando non esistono norme relative.<br />

La conformità di un componente elettrico <strong>al</strong>la relativa norma può essere dichiarata d<strong>al</strong> costruttore in cat<strong>al</strong>ogo. In caso contrario, è necessaria<br />

una copia <strong>della</strong> documentazione specifica.<br />

Quanto sopra v<strong>al</strong>e anche <strong>per</strong> i materi<strong>al</strong>i ricevuti in conto lavorazione, <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i l'inst<strong>al</strong>latore diventa, volente o nolente, responsab<strong>il</strong>e.<br />

Tutti i materi<strong>al</strong>i e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici devono essere adatti <strong>al</strong>l'ambiente in cui sono inst<strong>al</strong>lati e devono avere<br />

caratteristiche t<strong>al</strong>i da resistere <strong>al</strong>le azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute <strong>al</strong>l'umidità <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i possono essere esposti durante<br />

l'esercizio.<br />

Tutti i materi<strong>al</strong>i e gli apparecchi devono essere rispondenti <strong>al</strong>le relative norme CEI e <strong>al</strong>le tabelle di unificazione CEI-UNEL, ove queste<br />

esistano.<br />

Per i materi<strong>al</strong>i la cui provenienza è prescritta d<strong>al</strong>le condizioni del presente Capitolato speci<strong>al</strong>e, potranno pure essere richiesti i campioni.<br />

Nella scelta dei materi<strong>al</strong>i è raccomandata la preferenza ai prodotti nazion<strong>al</strong>i o comunque a quelli dei Paesi <strong>della</strong> CE.<br />

Tutti gli apparecchi devono riportare dati di targa ed eventu<strong>al</strong>i indicazioni d'uso ut<strong>il</strong>izzando la simbologia del CEI e la lingua it<strong>al</strong>iana.<br />

106.11.2 - Comandi (interruttori, deviatori, pulsanti e sim<strong>il</strong>i) e prese a spina<br />

Sono da impiegarsi apparecchi da incasso modulari e componib<strong>il</strong>i.<br />

Gli interruttori devono avere portata di 16 A; negli edifici residenzi<strong>al</strong>i è ammesso l'uso di interruttori di portata di 10 A; le prese devono<br />

essere di sicurezza con <strong>al</strong>veoli schermati e far parte di una serie completa di apparecchi atti a re<strong>al</strong>izzare impianti di segn<strong>al</strong>azione, impianti<br />

di distribuzione sonora negli ambienti ecc.<br />

I comandi e le prese devono eventu<strong>al</strong>mente anche poter essere inst<strong>al</strong>lati su scatole da parete con grado di protezione IP 40 e/o IP 55.<br />

106.11.2.1 - Apparecchi di comando in edifici a destinazione soci<strong>al</strong>e<br />

Nelle costruzioni a carattere collettivo-soci<strong>al</strong>e aventi interesse amministrativo, cultur<strong>al</strong>e, giudiziario, economico e comunque in edifici in<br />

cui si svolgono attività comunitarie, le apparecchiature di comando devono essere inst<strong>al</strong>late a un'<strong>al</strong>tezza massima di 0,90 m d<strong>al</strong> pavimento.<br />

Devono essere inoltre fac<strong>il</strong>mente individuab<strong>il</strong>i e visib<strong>il</strong>i anche in caso di <strong>il</strong>luminazione nulla (apparecchi con tasti fosforescenti): vedere<br />

D.P.R. n. 384 del 27 apr<strong>il</strong>e 1978.<br />

106.11.2.2 - Prese di corrente<br />

Le prese di corrente che <strong>al</strong>imentano ut<strong>il</strong>izzatori elettrici con forte assorbimento devono avere un proprio dispositivo di protezione di sovracorrente,<br />

interruttore bipolare con fusib<strong>il</strong>e sulla fase o interruttore magnetotermico.<br />

106.11.3 – Apparecchiature modulari con modulo norm<strong>al</strong>izzato<br />

Le apparecchiature inst<strong>al</strong>late nei quadri di comando e negli armadi devono essere del tipo modulare e componib<strong>il</strong>i con fissaggio a scatto<br />

su prof<strong>il</strong>ato preferib<strong>il</strong>mente norm<strong>al</strong>izzato EN 50022 (norme CEI 17-18).<br />

In particolare:<br />

a) gli interruttori automatici magnetotermici da 1 a 100 A devono essere modulari e componib<strong>il</strong>i con potere di interruzione fino a 6.000 A,<br />

s<strong>al</strong>vo casi particolari;<br />

b) tutte le apparecchiature necessarie <strong>per</strong> rendere efficiente e funzion<strong>al</strong>e l'impianto (<strong>per</strong> esempio, trasformatori, suonerie, portafusib<strong>il</strong>i,<br />

lampade di segn<strong>al</strong>azione, interruttori programmatori, prese di corrente CE ecc.) devono essere modulari e accoppiab<strong>il</strong>i nello stesso quadro<br />

con gli interruttori automatici di cui <strong>al</strong> punto a);<br />

c) gli interruttori con relè differenzi<strong>al</strong>i fino a 80 A devono essere modulari e appartenere <strong>al</strong>la stessa serie di cui ai punti a) e b), nonché<br />

essere del tipo ad azione diretta;<br />

d) gli interruttori magnetotermici differenzi<strong>al</strong>i tetrapolari con 3 poli protetti fino a 63 A devono essere modulari e dotati di un dispositivo<br />

che consenta la visu<strong>al</strong>izzazione dell'avvenuto intervento e <strong>per</strong>metta preferib<strong>il</strong>mente di distinguere se detto intervento è provocato d<strong>al</strong>la protezione<br />

magnetotermica o d<strong>al</strong>la protezione differenzi<strong>al</strong>e. E' ammesso l'impiego di interruttori differenzi<strong>al</strong>i puri purché abbiano un potere di<br />

interruzione con dispositivo associato di <strong>al</strong>meno 4.500 A;<br />

e) <strong>il</strong> potere di interruzione degli interruttori automatici deve essere garantito sia in caso di <strong>al</strong>imentazione dai morsetti su<strong>per</strong>iori (<strong>al</strong>imentazione<br />

d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>to) sia in caso di <strong>al</strong>imentazione dai morsetti inferiori (<strong>al</strong>imentazione d<strong>al</strong> basso).<br />

Gli interruttori di cui <strong>al</strong>le lettere c) e d) devono essere conformi <strong>al</strong>le norme CEI 23-18 e interamente assiemati acura del costruttore.<br />

106.11.4 – Interruttori scatolati<br />

Onde agevolare le inst<strong>al</strong>lazioni sui quadri el'intercambiab<strong>il</strong>ità, è preferib<strong>il</strong>e che gli apparecchi da100 a 250 A abbiano le stesse dimensioni<br />

d'ingombro.<br />

Nella scelta degli interruttori posti in serie, va considerato <strong>il</strong>problema <strong>della</strong> selettività nei casi in cui sia di particolareimportanza la continuità<br />

del servizio.<br />

Il potere di interruzione deve essere dato nella categoria diprestazione P2 (norme CEI 17-5) onde garantire un buon funzionamentoanche<br />

dopo 3 corto circuiti con corrente pari <strong>al</strong> potere diinterruzione.<br />

Gli interruttori differenzi<strong>al</strong>i devono essere disponib<strong>il</strong>i nella versionenorm<strong>al</strong>e e in quella con intervento ritardato <strong>per</strong> consentire laselettività<br />

con <strong>al</strong>tri interruttori differenzi<strong>al</strong>i inst<strong>al</strong>lati av<strong>al</strong>le.<br />

106.11.5 – Interruttori automatici modulari con <strong>al</strong>to potere di interruzione<br />

Qu<strong>al</strong>ora vengano usati interruttori modulari negli impianti elettriciche presentano correnti di c.c. elevate (fino a 30 KA), gliinterruttori automatici<br />

magnetotermici fino a 63 A devono avereadeguato potere di interruzione in categoria di impiego P2 (norme CEI15-5 e art. 9.15 del<br />

presente capitolato).<br />

106.11.6 – Quadri di comando e di distribuzione in materi<strong>al</strong>e isolante<br />

Questi devono avere attitudine a non innescare l'incendio <strong>al</strong> verificarsi di un risc<strong>al</strong>damento eccessivo secondo la tabella di cui<strong>al</strong>l'art.<br />

134.1.6 delle norme CEI 64-8, e comunque, qu<strong>al</strong>ora si tratti di quadri non incassati, devono avere una resistenza <strong>al</strong>la prova delf<strong>il</strong>o incandescente<br />

(glow-fire) non inferiore a 650 °C.<br />

I quadri devono essere composti da cassette isolanti, con piastraportapparecchi estraib<strong>il</strong>e <strong>per</strong> consentire <strong>il</strong> cablaggio degli apparecchi in<br />

officina, essere disponib<strong>il</strong>i con grado di protezione adeguato <strong>al</strong>l'ambiente di inst<strong>al</strong>lazione e comunque non inferiore a IP 30, nel qu<strong>al</strong> caso <strong>il</strong><br />

portello deve avere a<strong>per</strong>tura a 180 gradi.<br />

Questi quadri devono consentire un'inst<strong>al</strong>lazione del tipo a doppio isolamento.<br />

106.11.7 – Accettazione<br />

I materi<strong>al</strong>i dei qu<strong>al</strong>i sono stati richiesti i campioni potranno essere posti in o<strong>per</strong>a solo dopo l'accettazione da parte <strong>della</strong> Direzione Lavori,<br />

la qu<strong>al</strong>e dovrà dare <strong>il</strong> proprio responso entro 7 giorni d<strong>al</strong>la presentazione dei campioni, in difetto di che <strong>il</strong> ritardo graverà sui termini di consegna<br />

delle o<strong>per</strong>e.<br />

La ditta app<strong>al</strong>tatrice non dovrà porre in o<strong>per</strong>a materi<strong>al</strong>i rifiutati d<strong>al</strong>la Direzione dei Lavori, provvedendo quindi ad<strong>al</strong>lontanarli d<strong>al</strong> cantiere.<br />

106.11.8 – Modo di esecuzione ed ordine dei lavori<br />

Tutti i lavori devono essere eseguiti secondo le migliori regole dell'arte e le prescrizioni impartite <strong>al</strong> riguardo d<strong>al</strong>la direzione dei lavori, in<br />

modo che gli impianti rispondano <strong>per</strong>fettamente a tutte le condizioni stab<strong>il</strong>ite nel presente Capitolato speci<strong>al</strong>e e <strong>al</strong> progetto approvato.<br />

L'esecuzione dei lavori deve essere coordinata secondo le prescrizioni <strong>della</strong> direzione dei lavori e le esigenze che possono sorgere d<strong>al</strong>la<br />

contemporanea esecuzione di tutte le <strong>al</strong>tre o<strong>per</strong>e.<br />

pagina n.102


La ditta app<strong>al</strong>tatrice è pienamente responsab<strong>il</strong>e degli eventu<strong>al</strong>i danni arrecati, <strong>per</strong> fatto proprio e dei propri dipendenti, <strong>al</strong>le o<strong>per</strong>e dell'edificio<br />

e/o a terzi.<br />

106.11.9 – Verifiche e prove in corso d’o<strong>per</strong>a degli impianti<br />

Durante <strong>il</strong> corso dei lavori, l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante si riservadi eseguire verifiche e prove preliminari sugli impianti o parti deglistessi,<br />

in modo da poter tempestivamente intervenire qu<strong>al</strong>ora nonfossero rispettate le condizioni del presente Capitolato speci<strong>al</strong>e e delprogetto<br />

approvato.<br />

Le verifiche potranno consistere nell'accertamento <strong>della</strong> rispondenzadei materi<strong>al</strong>i impiegati con quelli stab<strong>il</strong>iti, nel controllo delleinst<strong>al</strong>lazioni<br />

secondo le disposizioni convenute (posizioni, <strong>per</strong>corsiecc.), nonché in prove parzi<strong>al</strong>i di isolamento e di funzionamentoe in tutto quello<br />

che può essere ut<strong>il</strong>e <strong>al</strong>lo scopo sopraaccennato.<br />

Dei risultati delle verifiche e delle prove preliminari di cui sopra,si dovrà comp<strong>il</strong>are regolare verb<strong>al</strong>e.<br />

106.11.10 – Verifica provvisoria e norme <strong>per</strong> <strong>il</strong> collaudo dell’impianto<br />

106.11.10.1 - Verifica provvisoria e consegna degli impianti<br />

Dopo l'ultimazione dei lavori e <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio del relativo certificatoda parte dell'Amministrazione app<strong>al</strong>tante, questa ha la facoltà di prendere<br />

in consegna gli impianti, anche se <strong>il</strong> collaudo definitivo degli stessi non abbia ancora avuto luogo.<br />

In t<strong>al</strong> caso <strong>per</strong>ò, la presa in consegna degli impianti da partedell'Amministrazione app<strong>al</strong>tante dovrà essere preceduta da una verifica<br />

provvisoria degli stessi, che abbia avuto esito favorevole.<br />

Anche qu<strong>al</strong>ora l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante non intenda avv<strong>al</strong>ersi <strong>della</strong> facoltà di prendere in consegna gli impianti ultimati prima del<br />

collaudo definitivo, può disporre affinché dopo <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio del certificato di ultimazione dei lavori si proceda <strong>al</strong>la verifica provvisoria degli impianti.<br />

La verifica provvisoria accerterà che gli impianti siano in condizione di poter funzionare norm<strong>al</strong>mente, che siano state rispettatele vigenti<br />

norme di legge <strong>per</strong> la prevenzione degli infortuni e in particolare dovrà controllare:<br />

lo stato di isolamento dei circuiti; la continuità elettrica dei circuiti;<br />

<strong>il</strong> grado di isolamento e le sezioni dei conduttori;<br />

l'efficienza dei comandi e delle protezioni nelle condizioni del massimo carico previsto;<br />

l'efficienza delle protezioni contro i contatti indiretti.<br />

La verifica provvisoria ha lo scopo di consentire, in caso di esito favorevole, l'inizio del funzionamento degli impianti a uso degli utenti a<br />

cui sono stati destinati.<br />

A ultimazione <strong>della</strong> verifica provvisoria, l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante prenderà in consegna gli impianti con regolare verb<strong>al</strong>e.<br />

106.11.10.2 - Collaudo definitivo degli impianti<br />

Il collaudo definitivo dovrà accertare che gli impianti e i lavori, <strong>per</strong> quanto riguarda i materi<strong>al</strong>i impiegati, l'esecuzione e la funzion<strong>al</strong>ità,<br />

siano in tutto corrispondenti a quanto precisato nel Capitolato speci<strong>al</strong>e di app<strong>al</strong>to, tenuto conto di eventu<strong>al</strong>i modifiche concordate in sede di<br />

aggiudicazione dell'impianto stesso.<br />

A impianto ultimato si deve provvedere <strong>al</strong>le seguenti verifiche di collaudo:<br />

-rispondenza <strong>al</strong>le disposizioni di legge;<br />

- rispondenza <strong>al</strong>le prescrizioni dei VV.FF.;<br />

- rispondenza a prescrizioni particolari concordate in sede di offerta;<br />

- rispondenza <strong>al</strong>le norme CEI relative <strong>al</strong> tipo di impianto, come diseguito descritto.<br />

In particolare, nel collaudo definitivo dovranno effettuarsi leseguenti verifiche:<br />

a) che siano osservate le norme tecniche gener<strong>al</strong>i di cui è detto nei precedenti articoli;<br />

b) che gli impianti e i lavori siano corrispondenti a tutte le richieste epreventive indicazioni, richiamate nell'art. 4.1, inerenti lospecifico<br />

app<strong>al</strong>to, precisato d<strong>al</strong>l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante nell<strong>al</strong>ettera di invito <strong>al</strong>la gara o nel disciplinare tecnico a base <strong>della</strong>gara, purché risultino<br />

confermate nel progetto-offerta <strong>della</strong>ditta aggiudicataria e purché non siano state concordate dellemodifiche in sede di aggiudicazione<br />

dell'app<strong>al</strong>to;<br />

c) che gli impianti e i lavori siano in tutto corrispondenti <strong>al</strong>leindicazioni contenute nel progetto-offerta, relative a quantoprescritto nei primi<br />

quattro commi dell'art. 4.2, purché nonsiano state concordate delle modifiche in sede di aggiudicazionedell'app<strong>al</strong>to;<br />

d) che gli impianti e i lavori corrispondano inoltre a tutte quelleeventu<strong>al</strong>i modifiche concordate in sede di aggiudicazione dell'app<strong>al</strong>to,di<br />

cui è detto ai precedenti commi b) ecc);<br />

e) che i materi<strong>al</strong>i impiegati nell'esecuzione degli impianti, dei qu<strong>al</strong>i,in base a quanto indicato nell'art. 5, siano stati presentati icampioni,<br />

siano corrispondenti ai campioni stessi;<br />

f) inoltre, nel collaudo definitivo dovranno ripetersi i controlliprescritti <strong>per</strong> la verifica provvisoria.<br />

Anche del collaudo definitivo verrà redatto regolare verb<strong>al</strong>e.<br />

- Esame a vista<br />

Deve essere eseguita una ispezione visiva <strong>per</strong> accertarsi che gliimpianti siano re<strong>al</strong>izzati nel rispetto delle prescrizioni delle normegener<strong>al</strong>i,<br />

delle norme degli impianti di terra e delle norme particolaririferentesi <strong>al</strong>l'impianto inst<strong>al</strong>lato. Detto controllo deve accertareche <strong>il</strong> materi<strong>al</strong>e<br />

elettrico, che costituisce l'impianto fisso, siaconforme <strong>al</strong>le relative norme, sia scelto correttamente e inst<strong>al</strong>lato inmodo conforme <strong>al</strong>le prescrizioni<br />

normative e non presenti danni visib<strong>il</strong>iche possano compromettere la sicurezza.<br />

Tra i controlli a vista devono essere effettuati i controlli relativia:<br />

protezioni, misura di distanze nel caso di protezione con barriere;<br />

presenza di adeguati dispositivi di sezionamenti e interruzione,polarità, scelta del tipo di apparecchi e misure di protezioneadeguate <strong>al</strong>le<br />

influenze esterne, identificazione dei conduttori dineutro e di protezione, fornitura di schemi cartelli ammonitori,identificazione di comandi e<br />

protezioni, collegamenti dei conduttori.<br />

- Verifica del tipo e dimensionamento dei componenti dell'impianto e dell'apposizione dei contrassegni di identificazione<br />

Si deve verificare che tutti i componenti dei circuiti messi in o<strong>per</strong>a nell'impianto ut<strong>il</strong>izzatore siano del tipo adatto <strong>al</strong>le condizioni diposa e<br />

<strong>al</strong>le caratteristiche dell'ambiente, nonché correttamente dimensionati in relazione ai carichi re<strong>al</strong>i in funzionamento contemporaneo, o, in<br />

mancanza di questi, in relazione a quelli convenzion<strong>al</strong>i.<br />

Per cavi e conduttori si deve controllare che <strong>il</strong> dimensionamento sia fatto in base <strong>al</strong>le portate indicate nelle tabelle CEI-UNEL; inoltre sideve<br />

verificare che i componenti siano dotati dei debiti contrassegni di identificazione, ove prescritti.<br />

- Verifica <strong>della</strong> sf<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>ità dei cavi<br />

Si deve estrarre uno o più cavi d<strong>al</strong> tratto di tubo o condotto compreso tra due cassette o scatole successive e controllare che questa<br />

o<strong>per</strong>azione non abbia provocato danneggiamenti agli stessi. La verificava eseguita su tratti di tubo o condotto <strong>per</strong> una lunghezza pari complessivamente<br />

a una <strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e tra l'1% ed <strong>il</strong> 5% <strong>della</strong> lunghezza tot<strong>al</strong>e. A questa verifica prescritta d<strong>al</strong>le norme CEI 11-11 (Impianti elettrici<br />

degli edifici civ<strong>il</strong>i) si aggiungono, <strong>per</strong> gli impianti elettrici negli edifici prefabbricati e costruzioni modulari, anchequelle relative <strong>al</strong> rapporto<br />

tra <strong>il</strong> diametro interno del tubo o condottoe quello del cerchio circoscritto <strong>al</strong> fascio di cavi in questi contenuto, e <strong>al</strong> dimensionamento dei tubi<br />

o condotti.<br />

pagina n.103


Quest'ultima si deve effettuare a mezzo apposita sfera, come descritto nelle norme <strong>per</strong> gli impianti sopraddetti.<br />

- Misura <strong>della</strong> resistenza di isolamento<br />

Si deve eseguire con l'impiego di un ohmetro la cui tensione continuasia circa 125 V nel caso di misura su parti di impianto di categoria<br />

O,oppure su parti di impianto <strong>al</strong>imentate a bassissima tensione disicurezza; circa 500 V in caso di misura su parti di impianto di1a categoria.<br />

La misura si deve effettuare tra l'impianto (collegando insieme tuttii conduttori attivi) e <strong>il</strong> circuito di terra, e fra ogni coppia diconduttori tra<br />

loro. Durante la misura gli apparecchi ut<strong>il</strong>izzatoridevono essere disinseriti; la misura è relativa a ogni circuito, intendendosi <strong>per</strong> t<strong>al</strong>e la parte<br />

di impianto elettrico protetto d<strong>al</strong>lo stesso dispositivo di protezione.<br />

I v<strong>al</strong>ori minimi ammessi <strong>per</strong> costruzioni tradizion<strong>al</strong>i sono:<br />

400.000 ohm <strong>per</strong> sistemi a tensione nomin<strong>al</strong>e su<strong>per</strong>iore a 50 V;<br />

250.000 ohm <strong>per</strong> sistemi a tensione nomin<strong>al</strong>e inferiore o ugu<strong>al</strong>e a 50V.<br />

I v<strong>al</strong>ori minimi ammessi <strong>per</strong> costruzioni prefabbricate sono:<br />

250.000 ohm <strong>per</strong> sistemi a tensione nomin<strong>al</strong>e su<strong>per</strong>iore a 50 V;<br />

150.0 m <strong>per</strong> sistemi a tensione nomin<strong>al</strong>e inferiore o ugu<strong>al</strong>e a 50V.<br />

-Misura delle cadute di tensione<br />

La misura delle cadute di tensione deve essere eseguita tra <strong>il</strong> punto diinizio dell'impianto e <strong>il</strong> punto scelto <strong>per</strong> la prova; si inseriscono<br />

unvoltmetro nel punto inizi<strong>al</strong>e e un <strong>al</strong>tro nel secondo punto (i duestrumenti devono avere la stessa classe di precisione).<br />

Devono essere <strong>al</strong>imentati tutti gli apparecchi ut<strong>il</strong>izzatori che possono funzionare contemporaneamente: nel caso di apparecchiature con<br />

assorbimento di corrente istantaneo si fa riferimento <strong>al</strong> carico convenzion<strong>al</strong>e scelto come base <strong>per</strong> la determinazione <strong>della</strong> sezione delle<br />

condutture.<br />

Le letture dei due voltmetri si devono eseguire contemporaneamente e sideve procedere poi <strong>al</strong>la determinazione <strong>della</strong> caduta di tensione<br />

<strong>per</strong>centu<strong>al</strong>e.<br />

-Verifica delle protezioni contro i corto circuiti ei sovraccarichi<br />

Si deve controllare che:<br />

<strong>il</strong> potere di interruzione degli apparecchi di protezione contro icorto circuiti sia adeguato <strong>al</strong>le condizioni dell'impianto e <strong>della</strong> sua <strong>al</strong>imentazione;<br />

la taratura degli apparecchi di protezione contro i sovraccarichi sia correlata <strong>al</strong>la portata dei conduttori protetti dagli stessi.<br />

-Verifica delle protezioni contro i contatti indiretti<br />

Devono essere eseguite le verifiche dell'impianto di terra descritte nelle norme <strong>per</strong> gli impianti di messa a terra (norme CEI 64-8).<br />

Si ricorda che <strong>per</strong> gli impianti soggetti <strong>al</strong>la disciplina del D.P.R. 547va effettuata la denuncia degli stessi <strong>al</strong>le Unità sanitarieloc<strong>al</strong>i (USL)<br />

a mezzo dell'apposito modulo, fornendo gli elementirichiesti e cioè i risultati delle misure <strong>della</strong> resistenza di terra.<br />

Si devono effettuare le seguenti verifiche:<br />

a) esame a vista dei conduttori di terra e di protezione. Si intende che andranno controllate sezioni, materi<strong>al</strong>i e mod<strong>al</strong>ità di posa nonché<br />

lo stato di conservazione sia dei conduttori stessi chedelle giunzioni. Si deve inoltre controllare che i conduttori diprotezione assicurino <strong>il</strong><br />

collegamento tra i conduttori di terra e <strong>il</strong> morsetto di terra degli ut<strong>il</strong>izzatori fissi e <strong>il</strong> contatto di terra delleprese a spina;<br />

b) si deve eseguire la misura del v<strong>al</strong>ore di resistenza di terra dell'impianto, ut<strong>il</strong>izzando un dis<strong>per</strong>sore aus<strong>il</strong>iario e una sonda di tensione<br />

con appositi strumenti di misura o con <strong>il</strong> metodo voltam<strong>per</strong>ometrico. La sonda di tensione e <strong>il</strong> dis<strong>per</strong>sore aus<strong>il</strong>iario vanno posti a una sufficiente<br />

distanza d<strong>al</strong>l'impianto di terra e tr<strong>al</strong>oro; si possono ritenere ubicati in modo corretto quando sono sistemati a una distanza del suo<br />

contorno pari a 5 volte la dimensione massima dell'impianto stesso; quest'ultima nel caso di semplice dis<strong>per</strong>sore a picchetto può assumersi<br />

pari <strong>al</strong>la sua lunghezza. Una pari distanza va mantenuta tra la sonda di tensione e <strong>il</strong> dis<strong>per</strong>sore aus<strong>il</strong>iario;<br />

c) deve essere controllato in base ai v<strong>al</strong>ori misurati <strong>il</strong> coordinamento degli stessi con l'intervento nei tempi previsti dei dispositivi di massima<br />

corrente o differenzi<strong>al</strong>e; <strong>per</strong> gli impianti con fornitura in media tensione, detto v<strong>al</strong>ore va controllato in base a quello <strong>della</strong> corrente convenzion<strong>al</strong>e<br />

di terra, da richiedersi <strong>al</strong> distributore dienergia elettrica;<br />

d) quando occorre, sono da effettuare le misure delle tensioni di contatto e di passo. Queste sono di regola eseguite da professionisti,<br />

ditte o enti speci<strong>al</strong>izzati. Le norme CEI 64-8 forniscono le istruzioni <strong>per</strong> le suddette misure;<br />

e) nei loc<strong>al</strong>i da bagno deve essere eseguita la verifica <strong>della</strong> continuità del collegamento equipotenzi<strong>al</strong>e tra le tubazioni met<strong>al</strong>liche di adduzione<br />

e di scarico delle acque, tra le tubazioni egli apparecchi sanitari tra <strong>il</strong> collegamento equipotenzi<strong>al</strong>e e <strong>il</strong> conduttore di protezione. Detto<br />

controllo è da eseguirsi prima <strong>della</strong> muratura degli apparecchi sanitari.<br />

106.11.10.3 – Norme gener<strong>al</strong>i comuni <strong>per</strong> le verifiche in corso d’o<strong>per</strong>a, <strong>per</strong> la verifica provvisoria e <strong>per</strong> <strong>il</strong> collaudo definitivo degli impianti<br />

a) Per le prove di funzionamento e rendimento delle apparecchiature edegli impianti, prima di iniziarle, <strong>il</strong> collaudatore dovrà verificare<br />

che le caratteristiche <strong>della</strong> corrente di <strong>al</strong>imentazione, disponib<strong>il</strong>e <strong>al</strong> punto di consegna (speci<strong>al</strong>mente tensione, frequenza epotenza disponib<strong>il</strong>e)<br />

siano conformi a quelle previste nel Capitolato speci<strong>al</strong>e d'app<strong>al</strong>to e cioè quelle in base <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i furonoprogettati ed eseguiti gli impianti.<br />

Qu<strong>al</strong>ora le anzidette caratteristiche <strong>della</strong> corrente di <strong>al</strong>imentazione (se non prodotta da centr<strong>al</strong>e facente parte dell'app<strong>al</strong>to) <strong>al</strong>l'atto delle<br />

verifiche o del collaudo non fossero conformi a quelle contrattu<strong>al</strong>mente previste, le prove dovranno essere rinviate a quandosia possib<strong>il</strong>e<br />

disporre di corrente di <strong>al</strong>imentazione delle caratteristiche contrattu<strong>al</strong>mente previste, purché ciò, non implichi d<strong>il</strong>azione <strong>della</strong> verifica provvisoria<br />

o del collaudo definitivo su<strong>per</strong>iore ad un massimo di 15 giorni.<br />

Nel caso vi sia <strong>al</strong> riguardo impossib<strong>il</strong>ità da parte dell'azienda elettrica distributrice o qu<strong>al</strong>ora l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante non intenda<br />

disporre <strong>per</strong> modifiche atte a garantire un norm<strong>al</strong>e funzionamento degli impianti con la corrente di <strong>al</strong>imentazione disponib<strong>il</strong>e, sia le verifiche<br />

in corso d'o<strong>per</strong>a, sia la verifica provvisoria a ultimazione dei lavori, sia <strong>il</strong> collaudo definitivo, potranno egu<strong>al</strong>mente aver luogo, ma <strong>il</strong> collaudatore<br />

dovrà tenerconto, nelle verifiche di funzionamento e nella determinazione dei rendimenti, delle variazioni delle caratteristiche <strong>della</strong> corrente<br />

disponib<strong>il</strong>e <strong>per</strong> l'<strong>al</strong>imentazione, rispetto a quelle contrattu<strong>al</strong>mente previste e secondo le qu<strong>al</strong>i gli impianti sono stati progettati edeseguiti.<br />

b) Per le verifiche in corso d'o<strong>per</strong>a, <strong>per</strong> quella provvisoria aultimazione dei lavori e <strong>per</strong> <strong>il</strong> collaudo definitivo, la dittaapp<strong>al</strong>tatrice è tenuta,<br />

a richiesta dell'Amministrazioneapp<strong>al</strong>tante, a mettere a disposizione norm<strong>al</strong>i apparecchiature e strumenti adatti <strong>per</strong> le misure necessarie,<br />

senza potere <strong>per</strong> ciò accampare diritti a maggiori compensi.<br />

c) Se in tutto o in parte gli apparecchi ut<strong>il</strong>izzatori e le sorgenti dienergia sono inclusi nelle forniture comprese nell'app<strong>al</strong>to, spetterà<br />

<strong>al</strong>l'Amministrazione app<strong>al</strong>tante di provvedere a quellidi propria spettanza, qu<strong>al</strong>ora essa desideri che le verifiche in corsod'o<strong>per</strong>a, quella<br />

provvisoria a ultimazione dei lavori e quella dicollaudo definitivo ne accertino la funzion<strong>al</strong>ità.<br />

106.10.11.4 - Garanzia degli impianti<br />

Se non diversamente disposto nel Capitolato speci<strong>al</strong>e d'app<strong>al</strong>to, la garanzia è fissata entro 12 mesi d<strong>al</strong>la data di approvazione delcertificato<br />

di collaudo.<br />

Si intende, <strong>per</strong> garanzia degli impianti, entro <strong>il</strong> termine precisato, l'obbligo che incombe <strong>al</strong>la ditta app<strong>al</strong>tatrice di ripararetempestivamente,<br />

a sue spese, comprese quelle di verifica e tutti i guasti e le im<strong>per</strong>fezioni che si manifestano negli impianti <strong>per</strong> effetto <strong>della</strong> nonbuona qu<strong>al</strong>ità<br />

dei materi<strong>al</strong>i o <strong>per</strong> difetto di montaggio.<br />

Art. 107 - IMPIANTO DI RISCALDAMENTO<br />

pagina n.104


In conformità <strong>al</strong>la legge 5 marzo 1990, n. 46, gli impianti di risc<strong>al</strong>damento devono rispondere <strong>al</strong>le regole di buona tecnica; le norme UNI<br />

e CEI sono considerate norme di buona tecnica.<br />

107.1 GENERALITÀ<br />

L'impianto di risc<strong>al</strong>damento deve assicurare <strong>il</strong> raggiungimento, nei loc<strong>al</strong>i risc<strong>al</strong>dati, <strong>della</strong> tem<strong>per</strong>atura indicata in progetto, compatib<strong>il</strong>e<br />

con le vigenti disposizioni in materia di contenimento dei consumi energetici. Detta tem<strong>per</strong>atura deve essere misurata <strong>al</strong> centro dei loc<strong>al</strong>i e<br />

ad una <strong>al</strong>tezza di 1,5 m d<strong>al</strong> pavimento. Quanto detto v<strong>al</strong>e purché la tem<strong>per</strong>atura esterna non sia inferiore <strong>al</strong> minimo fissato in progetto.<br />

Nella esecuzione dell'impianto dovranno essere scrupolosamente osservate, oltre <strong>al</strong>le disposizioni <strong>per</strong> <strong>il</strong> contenimento dei consumi energetici,<br />

le vigenti prescrizioni concernenti la sicurezza, l'igiene, l'inquinamento dell'aria, delle acque e del suolo.<br />

107.2 COMPONENTI DEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO<br />

In base <strong>al</strong>la regolamentazione vigente tutti i componenti degli impianti di risc<strong>al</strong>damento destinati vuoi <strong>al</strong>la produzione, diretta o indiretta,<br />

del c<strong>al</strong>ore, vuoi <strong>al</strong>la ut<strong>il</strong>izzazione del c<strong>al</strong>ore, vuoi <strong>al</strong>la regolazione automatica e contab<strong>il</strong>izzazione del c<strong>al</strong>ore, debbono essere provvisti del<br />

certificato di omologazione r<strong>il</strong>asciato dagli organi competenti. I dispositivi automatici di sicurezza e di protezione debbono essere provvisti di<br />

certificato di conformità r<strong>il</strong>asciato, secondo i casi, d<strong>al</strong>l'lSPESL o d<strong>al</strong> Ministero degli interni (Centro studi ed es<strong>per</strong>ienze).<br />

Tutti i componenti degli impianti debbono essere accessib<strong>il</strong>i ed agib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> la manutenzione e suscettib<strong>il</strong>i di essere agevolmente introdotti<br />

e rimossi nei loc<strong>al</strong>i di loro <strong>per</strong>tinenza ai fini <strong>della</strong> loro revisione, o <strong>della</strong> eventu<strong>al</strong>e sostituzione.<br />

Il Direttore dei lavori dovrà accertare che i componenti impiegati siano stati omologati e/o che rispondano <strong>al</strong>le prescrizioni vigenti e <strong>al</strong>la<br />

UNI 10376.<br />

107.3 CONDOTTI DI EVACUAZIONE DEI FUMI ED AERAZIONE DELLE CENTRALI TERMICHE<br />

I condotti dei fumi: raccordi fumari, can<strong>al</strong>i fumari e camini debbono assicurare la corretta evacuazione dei fumi anche <strong>al</strong> carico massimo<br />

e nelle peggiori condizioni esterne di tem<strong>per</strong>atura, pressione ed umidità relativa.<br />

Qu<strong>al</strong>ora i condotti non siano tot<strong>al</strong>mente esterni <strong>al</strong>l'edificio <strong>il</strong> tiraggio ne dovrà assicurare la depressione lungo l'intero sv<strong>il</strong>uppo così che,<br />

in caso di lesioni, non vi sia fuoriuscita dei prodotti <strong>della</strong> combustione.<br />

Lo sbocco <strong>al</strong>l'esterno dovrà avvenire secondo le prescrizioni vigenti e comunque in modo da non recare molestie. In qu<strong>al</strong>siasi loc<strong>al</strong>e in<br />

cui funziona un generatore di c<strong>al</strong>ore, di qu<strong>al</strong>siasi potenza, deve essere assicurato <strong>il</strong> libero ingresso dell'aria necessaria mediante un'a<strong>per</strong>tura<br />

non chiudib<strong>il</strong>e di dimensioni adeguate.<br />

107.4 I DEPOSITI DI COMBUSTIBILI LIQUIDI<br />

Devono rispettare la legislazione in base <strong>al</strong>la capacità, ai loc<strong>al</strong>i in cui possono essere collocati ed <strong>al</strong>la loro sistemazione ove siano interrati<br />

o collocati in vista <strong>al</strong>l'a<strong>per</strong>to.<br />

Ove si presentassero delle <strong>per</strong>dite, <strong>il</strong> combustib<strong>il</strong>e liquido dovrà fluire entro un apposito bacino di raccolta che, nel caso di interramento,<br />

non deve inquinare <strong>il</strong> terreno e la f<strong>al</strong>da acquifera. Ogni serbatoio deve essere provvisto di un tubo di sfiato ubicato in modo che i prodotti<br />

gassosi non possano molestare le <strong>per</strong>sone. Le tubazioni di adduzione del combustib<strong>il</strong>e, liquido o gassoso, <strong>al</strong> serbatoio debbono potersi intercettare<br />

<strong>al</strong>l'esterno delle centr<strong>al</strong>i termiche, in caso di emergenza.<br />

Deve essere provvisto <strong>al</strong>tresì di un attacco di carico, fac<strong>il</strong>mente accessib<strong>il</strong>e e protetto da manomissioni.<br />

Le tubazioni di adduzione ai bruciatori devono essere intercettab<strong>il</strong>i <strong>al</strong>l'esterno <strong>della</strong> centr<strong>al</strong>e termica.<br />

Le stazioni di riduzione <strong>per</strong> l'<strong>al</strong>imentazione dei bruciatori di gas ed i relativi contatori vanno collocati <strong>al</strong>l'esterno e, dove ciò non è possib<strong>il</strong>e,<br />

in ambienti aerati e separati dai loc<strong>al</strong>i di ut<strong>il</strong>izzazione secondo la regolamentazione antincendio.<br />

107.5 CIRCOLAZIONE DEL FLUIDO TERMOVETTORE<br />

107.5.1 Pompe di circolazione<br />

Nel caso di risc<strong>al</strong>damento ad acqua c<strong>al</strong>da, la circolazione, s<strong>al</strong>vo casi eccezion<strong>al</strong>i in cui si ut<strong>il</strong>izza la circolazione natur<strong>al</strong>e <strong>per</strong> gravità,<br />

viene assicurata mediante elettropompe centrifughe la cui potenza elettrica assorbita non deve essere, di massima, maggiore di 1/500 <strong>della</strong><br />

potenza termica massima dell'impianto.<br />

Le pompe, provviste del certificato di omologazione, dovranno assicurare portate e prev<strong>al</strong>enze idonee <strong>per</strong> <strong>al</strong>imentare tutti gli apparecchi<br />

ut<strong>il</strong>izzatori e debbono essere previste <strong>per</strong> un servizio continuo senza sensib<strong>il</strong>e surrisc<strong>al</strong>damento del motore.<br />

107.6 DISTRIBUZIONE DEL FLUIDO TERMOVETTORE<br />

107.6.1 Rete di tubazioni di distribuzione<br />

Comprende:<br />

a) le tubazioni <strong>della</strong> centr<strong>al</strong>e termica;<br />

b) le tubazioni <strong>della</strong> sottocentr<strong>al</strong>e termica <strong>al</strong>lorché l'impianto sia <strong>al</strong>imentato d<strong>al</strong> secondario di uno scambiatore di c<strong>al</strong>ore;<br />

c) la rete di distribuzione propriamente detta che comprende:<br />

- una rete orizzont<strong>al</strong>e princip<strong>al</strong>e;<br />

- le colonne montanti che si staccano d<strong>al</strong>la rete di cui sopra;<br />

- le reti orizzont<strong>al</strong>i nelle singole unità immob<strong>il</strong>iari;<br />

- gli <strong>al</strong>lacciamenti ai singoli apparecchi ut<strong>il</strong>izzatori;<br />

d) la rete di sfiato dell'aria.<br />

1) Le reti orizzont<strong>al</strong>i saranno poste, di regola, nei cantinati o interrate: in quest'ultimo caso, se si tratta di tubi met<strong>al</strong>lici e non siano previsti<br />

cunicoli accessib<strong>il</strong>i aerati, si dovrà prevedere una protezione t<strong>al</strong>e da non consentire <strong>al</strong>cun contatto delle tubazioni col terreno.<br />

2) Le colonne montanti, provviste <strong>al</strong>la base di organi di intercettazione e di rubinetto di scarico, saranno poste possib<strong>il</strong>mente in cavedi<br />

accessib<strong>il</strong>i e da esse si dirameranno le reti orizzont<strong>al</strong>i destinate <strong>al</strong>le singole unità immob<strong>il</strong>iari. Debbono restare accessib<strong>il</strong>i sia gli organi di<br />

intercettazione dei predetti montanti, sia quelli delle singole reti o, come nel caso dei pannelli radianti, gli ingressi e le uscite dei singoli serpentini.<br />

3) Diametri e spessori delle tubazioni debbono corrispondere a quelli previsti nelle norme UNI: in particolare <strong>per</strong> i tubi di acciaio neri si<br />

impiegheranno, sino <strong>al</strong> diametro di 1", tubi gas secondo la norma UNI 3824 e <strong>per</strong> i diametri maggiori, tubi lisci secondo le norme UNI 7287 e<br />

UNI 7288. Per i tubi di rame si impiegheranno tubi conformi <strong>al</strong>la norma UNI 6507.<br />

4) Le tubazioni di materi<strong>al</strong>i non met<strong>al</strong>lici debbono essere garantite d<strong>al</strong> fornitore <strong>per</strong> la tem<strong>per</strong>atura e pressione massima di esercizio e<br />

<strong>per</strong> servizio continuo.<br />

5) Tutte le tubazioni debbono essere coibentate secondo le prescrizioni <strong>della</strong> legge 10/1991 e decreti di attuazione, s<strong>al</strong>vo <strong>il</strong> caso in cui <strong>il</strong><br />

c<strong>al</strong>ore da esse emesso sia previsto espressamente <strong>per</strong> <strong>il</strong> risc<strong>al</strong>damento, o <strong>per</strong> l'integrazione del risc<strong>al</strong>damento ambiente.<br />

6) Il <strong>per</strong>corso delle tubazioni e la loro pendenza devono assicurare, nel caso di impiego dell'acqua, <strong>il</strong> sicuro sfogo dell'aria e, nel caso<br />

dell'impiego del vapore, lo scarico del condensato oltre che l'eliminazione dell'aria.<br />

107.7 APPARECCHI UTILIZZATORI<br />

pagina n.105


Tutti gli apparecchi ut<strong>il</strong>izzatori debbono essere costruiti in modo da poter essere impiegati <strong>al</strong>la pressione ed <strong>al</strong>la tem<strong>per</strong>atura massima<br />

di esercizio, tenendo conto <strong>della</strong> prev<strong>al</strong>enza delle pompe di circolazione che può presentarsi <strong>al</strong> suo v<strong>al</strong>ore massimo qu<strong>al</strong>ora la pompa sia<br />

applicata sulla mandata e l'apparecchio sia intercettato sul solo ritorno.<br />

107.7.1 Corpi sc<strong>al</strong>danti statici<br />

Qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> tipo prescelto, i corpi sc<strong>al</strong>danti debbono essere provvisti di un certificato di omologazione che ne attesti la resa termica,<br />

accertata in base <strong>al</strong>la norma UNI 6514.<br />

Essi debbono essere collocati in posizione e condizioni t<strong>al</strong>i che non ne risulti pregiudicata la cessione di c<strong>al</strong>ore <strong>al</strong>l'ambiente. Non si<br />

debbono impiegare sullo stesso circuito corpi sc<strong>al</strong>danti dei qu<strong>al</strong>i sia notevolmente diverso l'esponente dell'espressione che misura la variazione<br />

<strong>della</strong> resa termica in funzione <strong>della</strong> variazione <strong>della</strong> differenza tra la tem<strong>per</strong>atura del corpo sc<strong>al</strong>dante e la tem<strong>per</strong>atura ambiente (esempio<br />

radiatori e convettori).<br />

Sulla mandata e sul ritorno del corpo sc<strong>al</strong>dante si debbono prevedere organi atti a consentire la regolazione manu<strong>al</strong>e e, ove occorra,<br />

l'esclusione tot<strong>al</strong>e del corpo sc<strong>al</strong>dante, rendendo possib<strong>il</strong>e la sua asportazione, senza interferire con <strong>il</strong> funzionamento dell'impianto.<br />

107.8 ESPANSIONE DELL'ACQUA DELL'IMPIANTO<br />

Negli impianti ad acqua c<strong>al</strong>da, o surrisc<strong>al</strong>data, occorre prevedere un vaso di espansione in cui trovi posto l'aumento di volume del liquido<br />

<strong>per</strong> effetto del risc<strong>al</strong>damento.<br />

Il vaso può essere a<strong>per</strong>to <strong>al</strong>l'atmosfera o chiuso, a pressione. Il vaso a<strong>per</strong>to deve essere collocato a quota maggiore del punto più <strong>al</strong>to<br />

dell'impianto ed occorre assicurarsi che esso non sia in circolazione <strong>per</strong> effetto dello scarico del tubo di sicurezza (<strong>al</strong>lacciato scorrettamente)<br />

o <strong>della</strong> rete di sfiato dell'aria (sprovvista di scaricatore idoneo). Ove si ut<strong>il</strong>izzi un vaso chiuso la pressione che vi deve regnare deve essere<br />

su<strong>per</strong>iore <strong>al</strong>la pressione statica dell'impianto.<br />

107.9 REGOLAZIONE AUTOMATICA<br />

Secondo la legge 10/1991, ogni impianto centr<strong>al</strong>e deve essere provvisto di un'apparecchiatura <strong>per</strong> la regolazione automatica <strong>della</strong> tem<strong>per</strong>atura<br />

del fluido termovettore, in funzione <strong>della</strong> tem<strong>per</strong>atura esterna e del conseguente fattore di carico.<br />

107.10 ALIMENTAZIONE E SCARICO DELL'IMPIANTO<br />

Può avvenire secondo uno dei criteri seguenti:<br />

- negli impianti ad acqua c<strong>al</strong>da con vaso di espansione a<strong>per</strong>to, o mediante l'<strong>al</strong>lacciamento <strong>al</strong>l'acquedotto;<br />

- negli impianti ad acqua c<strong>al</strong>da con vaso chiuso, mediante l'<strong>al</strong>lacciamento diretto <strong>al</strong>l'acquedotto (o <strong>al</strong> predetto condotto dell'acqua trattata)<br />

attraverso una v<strong>al</strong>vola di riduzione.<br />

Deve essere prevista la possib<strong>il</strong>ità di scaricare, parzi<strong>al</strong>mente o tot<strong>al</strong>mente, <strong>il</strong> fluido termovettore contenuto nell'impianto.<br />

107.11 QUADRO E COLLEGAMENTI ELETTRICI<br />

Si dovrà prevedere un quadro elettrico <strong>per</strong> <strong>il</strong> comando e la protezione di ogni singolo motore da corto circuiti, abbassamenti di tensione,<br />

mancanza di fase e sovraccarichi prolungati.<br />

Quadro e collegamenti elettrici, nonché la messa a terra di tutte le parti met<strong>al</strong>liche dovranno essere conformi <strong>al</strong>le norme CEI ed in particolare<br />

a quella prevista espressamente <strong>per</strong> le centr<strong>al</strong>i termiche nella CEI 64/2 appendice B.<br />

107.12 Il Direttore dei lavori <strong>al</strong> termine dei lavori eseguirà una verifica fin<strong>al</strong>e dell'o<strong>per</strong>a e si farà r<strong>il</strong>asciare d<strong>al</strong>l'esecutore una dichiarazione di<br />

conformità dell'o<strong>per</strong>a <strong>al</strong>le prescrizioni del progetto, del presente Capitolato e di <strong>al</strong>tre eventu<strong>al</strong>i prescrizioni concordate.<br />

Effettuerà o farà effettuare e sottoscrivere in una dichiarazione di conformità le prove di tenuta, consumo di combustib<strong>il</strong>e (correlato <strong>al</strong><br />

fattore di carico), ecc., <strong>per</strong> comprovare <strong>il</strong> rispetto <strong>della</strong> legge 10/1991 e <strong>della</strong> regolamentazione esistente.<br />

Il Direttore dei lavori raccoglierà inoltre in un fascicolo i documenti progettu<strong>al</strong>i più significativi, la dichiarazione di conformità predetta (ed<br />

eventu<strong>al</strong>i schede di prodotti) nonché le istruzioni <strong>per</strong> la manutenzione con mod<strong>al</strong>ità e frequenza delle o<strong>per</strong>azioni.<br />

107.13 MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RESPONSABILITÀ<br />

107.13.1 La manutenzione verrà effettuata solo da <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e speci<strong>al</strong>izzato che l'App<strong>al</strong>tatore provvederà ad accreditare <strong>al</strong> Direttore dei lavori<br />

prima dell'inizio dei medesimi. Saranno anche comp<strong>il</strong>ati ad ogni intervento i prescritti documenti.<br />

Le mod<strong>al</strong>ità o<strong>per</strong>ative <strong>per</strong> l'esercizio, la manutenzione e le verifiche <strong>per</strong>iodiche sono quelle dettate d<strong>al</strong> Regolamento approvato con<br />

D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 e quelle di cui <strong>al</strong>le norme UNI e CEI <strong>per</strong> <strong>il</strong> tipo di impianto.<br />

107.13.2 Resta convenuto con l'App<strong>al</strong>tatore che, nelle unità immob<strong>il</strong>iari dotate di impianti termici individu<strong>al</strong>i occupate <strong>al</strong>la data di sottoscrizione<br />

del contratto di app<strong>al</strong>to, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e dell'esercizio, <strong>della</strong> manutenzione e delle verifiche <strong>per</strong>iodiche di cui <strong>al</strong>l'art. 11, c. 2, D.P.R.<br />

412/1993 è l'occupante stesso; <strong>per</strong> le <strong>al</strong>tre unità immob<strong>il</strong>iari dotate di impianti termici individu<strong>al</strong>i non occupate <strong>al</strong>la data di sottoscrizione del<br />

contratto di app<strong>al</strong>to, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e rimane l'App<strong>al</strong>tatore medesimo, in quanto ai sensi dell'art. 1, c. 1, lett. o) del medesimo regolamento<br />

107.13.3 L'App<strong>al</strong>tatore ricopre la figura <strong>per</strong> gli impianti termici centr<strong>al</strong>izzati.<br />

107.13.4 L'App<strong>al</strong>tatore ricopre la figura <strong>per</strong> gli impianti termici centr<strong>al</strong>izzati con potenza nomin<strong>al</strong>e su<strong>per</strong>iore a 350 kW, ed in ogni caso qu<strong>al</strong>ora<br />

gli impianti termici siano destinati esclusivamente ad edifici di proprietà pubblica o ad uso pubblico. I requisiti richiesti vengono dimostrati<br />

mediante le forme di cui <strong>al</strong>l'art. 11, c. 3 del D.P.R. 412/1993.<br />

ART. 108 - IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE<br />

108.1 GENERALITÀ<br />

L'impianto di climatizzazione è destinato ad assicurare negli ambienti una determinata tem<strong>per</strong>atura, una determinata umidità relativa, un<br />

determinato rinnovo dell'aria.<br />

L'aria immessa, sia essa esterna di rinnovo o ricircolata, è di regola f<strong>il</strong>trata.<br />

La climatizzazione può essere:<br />

- soltanto invern<strong>al</strong>e, nel qu<strong>al</strong> caso la tem<strong>per</strong>atura ambiente è soggetta <strong>al</strong>le limitazioni previste d<strong>al</strong>le vigenti disposizioni in materia di contenimento<br />

dei consumi energetici;<br />

- soltanto estiva;<br />

- gener<strong>al</strong>e, ossia estiva ed invern<strong>al</strong>e.<br />

Qu<strong>al</strong>unque sia <strong>il</strong> sistema di climatizzazione, deve essere assicurata la possib<strong>il</strong>ità di una regolazione loc<strong>al</strong>e, <strong>al</strong>meno <strong>della</strong> tem<strong>per</strong>atura e<br />

<strong>per</strong> i loc<strong>al</strong>i princip<strong>al</strong>i.<br />

108.2 SISTEMI DI CLIMATIZZAZIONE<br />

La climatizzazione viene classificata secondo uno dei criteri seguenti:<br />

pagina n.106


1) mediante impianti, in cui l'aria, convenientemente trattata centr<strong>al</strong>mente, viene immessa nei singoli loc<strong>al</strong>i con caratteristiche termoigrometriche<br />

t<strong>al</strong>i da assicurare le condizioni previste;<br />

2) mediante impianti in cui l'aria viene trattata loc<strong>al</strong>mente nelle, o nella, batterie di apparecchi singoli; t<strong>al</strong>i batterie, se risc<strong>al</strong>danti, sono <strong>al</strong>imentate<br />

con acqua c<strong>al</strong>da o con vapore, se raffreddanti, sono <strong>al</strong>imentate con acqua refrigerata, oppure si prevede l'evaporazione di un<br />

fluido frigorigeno entro le batterie in questione.<br />

Il rinnovo dell'aria negli impianti con vent<strong>il</strong>convettori avviene <strong>per</strong> vent<strong>il</strong>azione natur<strong>al</strong>e dell'ambiente e quindi in misura incontrollab<strong>il</strong>e; o<br />

<strong>per</strong> richiamo diretto d<strong>al</strong>l'esterno, da parte di ciascun apparecchio, attraverso un'apposita a<strong>per</strong>tura praticata nella parete; oppure con l'immissione<br />

mediante una rete di can<strong>al</strong>izzazioni, di aria trattata centr<strong>al</strong>mente.<br />

Negli impianti con induttori <strong>il</strong> rinnovo avviene mediante l'aria ad <strong>al</strong>ta velocità trattata centr<strong>al</strong>mente che dà luogo <strong>al</strong>l'effetto induttivo e che,<br />

in parte o tot<strong>al</strong>mente, è aria esterna.<br />

Negli impianti con aria primaria questa, di regola, soddisfa essenzi<strong>al</strong>mente le esigenze igrometriche, mentre gli apparecchi loc<strong>al</strong>i o<strong>per</strong>ano<br />

di regola sul solo c<strong>al</strong>ore sensib<strong>il</strong>e.<br />

L'impianto di climatizzazione d<strong>al</strong> punto di vista gestion<strong>al</strong>e sarà autonomo, ovvero servirà un'unica unità immob<strong>il</strong>iare.<br />

Gli impianti destinati <strong>al</strong>la climatizzazione di singoli loc<strong>al</strong>i devono rispondere <strong>al</strong>le norme CEI ed UNI loro applicab<strong>il</strong>i.<br />

108.3 COMPONENTI DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE<br />

I componenti destinati <strong>al</strong> risc<strong>al</strong>damento dei loc<strong>al</strong>i debbono avere attestato di conformità.<br />

I componenti degli impianti di condizionamento saranno conformi <strong>al</strong>le norme UNI, mentre gli apparecchi di sicurezza e di protezione dovranno<br />

essere provvisti di certificato di conformità.<br />

Inoltre i componenti degli impianti in questione:<br />

- debbono essere accessib<strong>il</strong>i ed agib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> la manutenzione e suscettib<strong>il</strong>i di essere agevolmente introdotti e rimossi nei loc<strong>al</strong>i di loro <strong>per</strong>tinenza,<br />

ai fini <strong>della</strong> loro revisione, o <strong>della</strong> eventu<strong>al</strong>e sostituzione;<br />

- debbono essere in grado di non provocare danni <strong>al</strong>le <strong>per</strong>sone, o <strong>al</strong>le cose, se usati correttamente ed assoggettati <strong>al</strong>la manutenzione<br />

prescritta.<br />

La rumorosità dei componenti, in corso di esercizio, deve essere contenuta, eventu<strong>al</strong>mente con l'aus<strong>il</strong>io di idonei apprestamenti, entro<br />

limiti t<strong>al</strong>i da non molestare né gli ut<strong>il</strong>izzatori, né i terzi.<br />

Di tutti i dispositivi di sicurezza, di protezione e di controllo, debbono essere rese chiaramente individuab<strong>il</strong>i le cause di intervento onde<br />

renderne possib<strong>il</strong>e l'eliminazione.<br />

108.4 MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO DI ADDUZIONE DEL GAS<br />

La manutenzione verrà effettuata solo da <strong>per</strong>son<strong>al</strong>e speci<strong>al</strong>izzato che l'App<strong>al</strong>tatore provvederà ad accreditare <strong>al</strong> Direttore dei lavori prima<br />

dell'inizio dei medesimi. Saranno anche comp<strong>il</strong>ati ad ogni intervento i prescritti libretti di manutenzione.<br />

pagina n.107


7° CAPITOLO<br />

NORME PER LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI LAVORI<br />

Art.110 NORME GENERALI<br />

110.1 OBBLIGHI ED ONERI COMPRESI E COMPENSATI CON O PREZZI DI APPALT0<br />

I lavori v<strong>al</strong>utati esclusivamente con i prezzi in contratto <strong>al</strong> netto del ribasso od aumento contrattu<strong>al</strong>e; t<strong>al</strong>i prezzi devono ritenersi<br />

accettati d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore in base a c<strong>al</strong>coli di sua convenienza ed a tutto suo rischio.<br />

Nei prezzi netti contrattu<strong>al</strong>i sono compresi e compensati sia tutti gli obblighi ed oneri gener<strong>al</strong>i e speci<strong>al</strong>i richiamati e specificati nel<br />

presente Capitolato e negli atti contrattu<strong>al</strong>i , sia gli obblighi ed oneri, che se pur non esplicitamente richiamati, devono intendersi come insiti<br />

e consequenzi<strong>al</strong>i nella esecuzione delle singole categorie di lavoro e del complesso delle o<strong>per</strong>e, e comunque di ordine gener<strong>al</strong>e e necessari<br />

a dare i lavori completi in ogni loro parte e nei termini assegnati.<br />

Pertanto l'App<strong>al</strong>tatore, nel formulare la propria offerta, ha tenuto conto oltre che di tutti gli oneri menzionati, anche di tutte le particolari<br />

lavorazioni, forniture e rifiniture eventu<strong>al</strong>i che fossero state omesse negli atti e nei documenti del presente app<strong>al</strong>to, ma pur necessarie<br />

<strong>per</strong> rendere funzion<strong>al</strong>i le o<strong>per</strong>e e gli edifici in ogni loro particolare e nel loro complesso, onde dare le o<strong>per</strong>e app<strong>al</strong>tate rispondenti sotto ogni<br />

riguardo <strong>al</strong>lo scopo cui sono state destinate.<br />

Nei prezzi contrattu<strong>al</strong>i si intende quindi sempre compresa e compensata ogni spesa princip<strong>al</strong>e ed accessoria, ogni fornitura, ogni<br />

consumo, l'intera mano d'o<strong>per</strong>a speci<strong>al</strong>izzata, qu<strong>al</strong>ificata e comune, ogni carico, trasporto e scarico in ascesa e discesa; ogni lavorazione e<br />

magistero <strong>per</strong> dare i lavori completamente ultimati nel modo prescritto e ciò anche quando non fosse stata fatta esplicita dichiarazione nelle<br />

norme di accettazione e di esecuzione sia del presente Capitolato, che negli <strong>al</strong>tri atti dell'app<strong>al</strong>to, compreso l'Elenco Prezzi; tutti gli oneri ed<br />

obblighi derivanti, precisati nel presente Capitolato ed in particolare nell'Art.27; ogni spesa gener<strong>al</strong>e nonché l'ut<strong>il</strong>e dell'App<strong>al</strong>tatore.<br />

110.2 VALUTAZIONI E MISURAZIONE DEI LAVORI<br />

Le norme di v<strong>al</strong>utazione e misurazione che seguono si applicheranno <strong>per</strong> la contab<strong>il</strong>izzazione di tutte le quantità di lavoro da<br />

compensarsi a misura e che risulteranno eseguite.<br />

S<strong>al</strong>vo le particolari disposizioni delle singole voci di Elenco stesso facente parte del contratto si intendono applicab<strong>il</strong>i ad o<strong>per</strong>e<br />

eseguite secondo quanto prescritto e precisato negli atti dell'app<strong>al</strong>to, siano esse di limitata entità od eseguire a piccoli tratti, a qu<strong>al</strong>siasi <strong>al</strong>tezza<br />

o profondità, oppure i luoghi comunque disagiati, in luoghi richiedenti l'uso di <strong>il</strong>luminazione artifici<strong>al</strong>e od in presenza d'acqua (con l'onere<br />

dell'esaurimento).<br />

L'App<strong>al</strong>tatore sarà tenuto a presentarsi, a richiesta <strong>della</strong> Direzione Lavori, <strong>al</strong>le misurazioni e constatazioni che questa ritenesse<br />

opportune; <strong>per</strong><strong>al</strong>tro sarà obbligato ad assumere esso stesso l'iniziativa <strong>per</strong> le necessarie verifiche, e ciò speci<strong>al</strong>mente <strong>per</strong> quelle o<strong>per</strong>e e<br />

somministrazioni che nel progredire del lavoro non potessero più essere accertate.<br />

Art.111 VALUTAZIONE DEI LAVORI IN ECONOMIA<br />

Le prestazioni in economia diretta ed i noleggi, ove non espressamente previsti in progetto, saranno del tutto eccezion<strong>al</strong>i e potranno<br />

verificarsi solo <strong>per</strong> lavori secondari. T<strong>al</strong>i prestazioni non verranno comunque riconosciute se non corrisponderanno ad un preciso<br />

ordine di servizio od autorizzazione preventiva da parte <strong>della</strong> Direzione Lavori.<br />

111.1 MANO D'OPERA - MERCEDI<br />

Per le prestazioni di mano d'o<strong>per</strong>a saranno osservate le disposizioni e convenzioni stab<strong>il</strong>ite d<strong>al</strong>le leggi e dai collettivi di lavoro,<br />

stipulati e conv<strong>al</strong>idati a norma delle leggi sulla disciplina giuridica dei rapporti collettivi.<br />

Nel prezzo <strong>della</strong> mano d'o<strong>per</strong>a dovrà intendersi compresa e compensata ogni spesa <strong>per</strong> fornire gli o<strong>per</strong>ai degli attrezzi ed utens<strong>il</strong>i<br />

del mestiere e <strong>per</strong> la loro manutenzione, la spesa <strong>per</strong> l'<strong>il</strong>luminazione dei cantieri in eventu<strong>al</strong>i lavori notturni, nonché la quota <strong>per</strong> assicurazioni<br />

soci<strong>al</strong>i, <strong>per</strong> gli infortuni ed accessori di ogni specie, le spese gener<strong>al</strong>i e l'ut<strong>il</strong>e dell'App<strong>al</strong>tatore.<br />

111.2 NOLI<br />

Nel prezzo dei noli dovrà intendersi compresa e compensata ogni spesa <strong>per</strong> dare le macchine <strong>per</strong>fettamente funzionanti in cantiere,<br />

con le caratteristiche richieste, complete di conducenti, o<strong>per</strong>ai speci<strong>al</strong>izzati e relativa manov<strong>al</strong>anza; la spesa <strong>per</strong> <strong>il</strong> combustib<strong>il</strong>e e/o <strong>il</strong><br />

carburante, l'energia elettrica, <strong>il</strong> lubrificante e tutto quanto necessario <strong>per</strong> l'eventu<strong>al</strong>e montaggio e smontaggio, <strong>per</strong> l'esercizio e <strong>per</strong> la manutenzione<br />

ordinaria e straordinaria delle macchine; l'<strong>al</strong>lontanamento delle stesse a fine lavori.<br />

Dovranno ancora intendersi comprese le quote di ammortamento, manutenzione ed ino<strong>per</strong>osità, le spese <strong>per</strong> i pezzi di ricambio,<br />

le spese gener<strong>al</strong>i e l'ut<strong>il</strong>e dell'App<strong>al</strong>tatore.<br />

111.3 MATERIALI A PIE` D'OPERA<br />

Nel prezzo dei materi<strong>al</strong>i approvvigionati a piè d'o<strong>per</strong>a dovranno intendersi compresi e compensati tutti gli oneri e le spese necessarie<br />

<strong>per</strong> dare i materi<strong>al</strong>i in cantiere pronti <strong>al</strong>l'impiego, in cumuli, strati, fusti, imb<strong>al</strong>laggi, ecc. fac<strong>il</strong>i a misurare, nel luogo stab<strong>il</strong>ito d<strong>al</strong>la Direzione<br />

Lavori. Nel prezzo dovrà <strong>al</strong>tresì intendersi compreso l'approntamento di ogni strumento od apparecchio di misura occorrente, l'impiego<br />

ed <strong>il</strong> consumo dei mezzi d'o<strong>per</strong>a, la mano d'o<strong>per</strong>a necessaria <strong>per</strong> le misurazioni, le spese gener<strong>al</strong>i, l'ut<strong>il</strong>e dell'App<strong>al</strong>tatore ed ogni spesa<br />

ed incidenza <strong>per</strong> forniture, trasporti, c<strong>al</strong>i <strong>per</strong>dite, sfridi ecc.<br />

Tutte le provviste dei materi<strong>al</strong>i dovranno essere misurate con metodi geometrici, a peso od a numero, come disposto d<strong>al</strong> presente<br />

Capitolato.<br />

Art.112 VALUTAZIONI DEI LAVORI A MISURA<br />

Nel prezzo dei lavori v<strong>al</strong>utati a misura dovranno intendersi comprese tutte le spese <strong>per</strong> la fornitura, carico, trasporto, scarico, lavorazione<br />

e posa in o<strong>per</strong>a dei vari materi<strong>al</strong>i, tutti i mezzi e la mano d'o<strong>per</strong>a necessari, le imposte di ogni genere, le indennità di cava, i passaggi<br />

provvisori, le occupazioni <strong>per</strong> l'impianto dei cantieri, le o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i di ogni genere ed entità, le spese gener<strong>al</strong>i, l'ut<strong>il</strong>e dell'App<strong>al</strong>tatore<br />

e quant'<strong>al</strong>tro possa occorrere <strong>per</strong> dare le o<strong>per</strong>e compiute a regola d'arte.<br />

112.1 DEMOLIZIONI E RIMOZIONI<br />

I prezzi fissati in Elenco <strong>per</strong> le demolizioni e rimozioni si applicheranno <strong>al</strong> volume od <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie effettiva (secondo <strong>il</strong> tipo di misurazione<br />

prevista) delle murature e strutture da demolire o rimuovere. T<strong>al</strong>i prezzi comprenderanno i compensi <strong>per</strong> gli oneri ed obblighi specificati<br />

nell'art.64 ed in particolare i ponti di servizio, le imp<strong>al</strong>cature, le armature e sbadacchiature, nonché la scelta, la pulizia, <strong>il</strong> deposito od<br />

<strong>il</strong> trasporto a rifiuto dei materi<strong>al</strong>i.<br />

La demolizione dei fabbricati, di ogni tipo e struttura, se non diversamente disposto verrà compensata a metro cubo vuoto <strong>per</strong><br />

pieno, limitando la misura in <strong>al</strong>tezza d<strong>al</strong> piano di campagna <strong>al</strong>la linea di gronda del tetto. Rimarrà comunque a carico dell'App<strong>al</strong>tatore l'onere<br />

<strong>della</strong> demolizione delle pavimentazioni del piano terreno e delle fondazioni di qu<strong>al</strong>siasi genere.<br />

I materi<strong>al</strong>i ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i che dovessero venire reimpiegati d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, su richiesta od autorizzazione <strong>della</strong> Direzione Lavori, ver-<br />

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anno addebitati <strong>al</strong>lo stesso <strong>al</strong> prezzo fissato <strong>per</strong> i corrispondenti materi<strong>al</strong>i nuovi diminuito del 20% ovvero, in mancanza, istituendo apposito<br />

nuovo prezzo.<br />

112. 2 SCAVI IN GENERE<br />

112.2.1 Oneri gener<strong>al</strong>i.<br />

Oltre agli obblighi particolari emergenti d<strong>al</strong> presente articolo, con i prezzi di Elenco <strong>per</strong> gli scavi in genere l'App<strong>al</strong>tatore dovrà ritenersi<br />

compensato <strong>per</strong> tutti gli oneri e le spese che esso dovrà incontrare <strong>per</strong>:<br />

- l'esecuzione degli scavi con qu<strong>al</strong>siasi mezzo, i p<strong>al</strong>eggi, l'inn<strong>al</strong>zamento, <strong>il</strong> carico, <strong>il</strong> trasporto e lo scarico in<br />

r<strong>il</strong>evato e/o a rinterro e/o a rifiuto a qu<strong>al</strong>siasi distanza, la sistemazione delle materie di rifiuto e le eventu<strong>al</strong>i<br />

indennità di deposito;<br />

- la regolarizzazione delle scarpate o pareti, anche in roccia, lo spianamento del fondo, la formazione di gradoni, <strong>il</strong><br />

successivo rinterro attorno <strong>al</strong>le murature o drenaggi, attorno e sopra le condotte di qu<strong>al</strong>siasi genere, secondo le<br />

sagome definite di progetto;<br />

- le puntellature le sbadacchiature ed armature di qu<strong>al</strong>siasi importanza e genere, secondo tutele prescrizioni del<br />

presente Capitolato, comprese le composizioni, scomposizioni, estrazioni ed <strong>al</strong>lontanamento, nonché sfridi,<br />

deterioramenti e <strong>per</strong>dite parzi<strong>al</strong>i o tot<strong>al</strong>i del legname o dei ferri;<br />

- le imp<strong>al</strong>cature, i ponti e le costruzioni provvisorie occorrenti sia <strong>per</strong> l'esecuzione dei trasporti delle materie di<br />

scavo, sia <strong>per</strong> consentire gli accessi ai posti di scavo e sia infine <strong>per</strong> garantire la continuità di passaggi,<br />

attraversamenti, etc.<br />

Nel caso di scavi in materie di qu<strong>al</strong>siasi natura e consistenza (con esclusione <strong>della</strong> sola roccia da mina) si intenderanno compensati<br />

nel relativo prezzo, se non diversamente disposto, i trovanti rocciosi ed i relitti di murature di volume non su<strong>per</strong>iore ad 1,00 mc; quelli<br />

invece di cubatura su<strong>per</strong>iore verranno compensati con i relativi prezzi di Elenco ed <strong>il</strong> loro volume verrà detratto da quello degli scavi di materie.<br />

Per gli scavi eseguiti oltre i limiti assegnati, non solo non si terrà conto del maggiore lavoro effettuato, ma l'App<strong>al</strong>tatore dovrà a<br />

sue spese rimettere in sito le materie scavate in eccesso o comunque provvedere a quanto necessario <strong>per</strong> garantire la regolare esecuzione<br />

delle o<strong>per</strong>e.<br />

Tutti materi<strong>al</strong>i provenienti dagli scavi dovranno considerarsi di proprietà dell'Amministrazione app<strong>al</strong>tante, che ne disporrà come<br />

riterrà più opportuno. L'App<strong>al</strong>tatore potrà usufruire dei materi<strong>al</strong>i stessi, se riconosciuti idonei d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, ma limitatamente ai<br />

quantitativi necessari <strong>al</strong>l'esecuzione delle o<strong>per</strong>e app<strong>al</strong>tate e <strong>per</strong> quelle categorie di lavoro <strong>per</strong> le qu<strong>al</strong>i è stab<strong>il</strong>ito <strong>il</strong> prezzo di Elenco <strong>per</strong> l'impiego<br />

dei materi<strong>al</strong>i provenienti dagli scavi.<br />

Per <strong>il</strong> resto competerà <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore l'onere del caricamento, trasporto e sistemazione dei materi<strong>al</strong>i nei luoghi stab<strong>il</strong>iti d<strong>al</strong>la Direzione,<br />

ovvero, quando di t<strong>al</strong>i materi<strong>al</strong>i non ne risultasse <strong>al</strong>cun fabbisogno, a rifiuto.<br />

112.2.2 Scavi di sbancamento.<br />

Il volume degli scavi di sbancamento verrà determinato col metodo delle sezioni ragguagliate, che verranno r<strong>il</strong>evate in contraddittorio<br />

d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore <strong>al</strong>l'atto <strong>della</strong> consegna e, ove necessario <strong>per</strong> l'esatta definizione delle quote e delle sagome di scavo, anche ad o<strong>per</strong>azioni<br />

ultimate.<br />

Nelle sistemazioni strad<strong>al</strong>i ed esterne in genere, lo scavo del cassonetto (nei tratti in trincea), delle cunette, dei fossi di guardia e<br />

dei can<strong>al</strong>i sarà pagato col prezzo degli scavi di sbancamento. Altresì saranno contab<strong>il</strong>izzati come scavi di sbancamento gli scavi e tagli da<br />

praticare nei r<strong>il</strong>evati già eseguiti <strong>per</strong> la costruzione di o<strong>per</strong>e murarie di attraversamento o consolidamento, <strong>per</strong> tutta la parte sovrastante <strong>il</strong><br />

terreno preesistente <strong>al</strong>la formazione dei r<strong>il</strong>evati stessi.<br />

112.2.3 Scavi di fondazione.<br />

Il volume degli scavi di fondazione sarà computato come prodotto <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie <strong>della</strong> fondazione <strong>per</strong> la sua profondità sotto <strong>il</strong><br />

piano di sbancamento o del terreno natur<strong>al</strong>e; t<strong>al</strong>e volume sarà eventu<strong>al</strong>mente frazionato, in rapporto <strong>al</strong>le diverse zone di profondità previste<br />

dai prezzi di Elenco.<br />

Per gli scavi con cigli a quota diversa, <strong>il</strong> volume verrà c<strong>al</strong>colato col metodo delle sezioni successive, v<strong>al</strong>utando <strong>per</strong>ò in ogni sezione<br />

come volume di fondazione la parte sottostante <strong>al</strong> piano orizzont<strong>al</strong>e passante <strong>per</strong> <strong>il</strong> ciglio più depresso; la parte sovrastante sarà considerata<br />

volume di sbancamento e come t<strong>al</strong>e sarà riportata nei relativi computi.<br />

Qu<strong>al</strong>ora <strong>il</strong> fondo dei cavi venisse ordinato con pareti scampanate, la base di fondazione di cui in precedenza si intenderà limitata<br />

<strong>al</strong>la proiezione delle sovrastanti pareti vertic<strong>al</strong>i e lo scavo di scampanatura, <strong>per</strong> <strong>il</strong> suo effettivo volume, andrà in aggiunta a quello precedentemente<br />

computato.<br />

Negli scavi occorrenti <strong>per</strong> la costruzione delle o<strong>per</strong>e di sottosuolo, qu<strong>al</strong>i fognature, acquedotti, etc., la larghezza massima dei cavi<br />

sarà commisurata, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, <strong>al</strong> diametro esterno dei tubi aumentato di 40 cm, con un minimo contab<strong>il</strong>e di 60 cm di larghezza<br />

<strong>per</strong> profondità di scavo fino ad 1,50 m, di 80 cm <strong>per</strong> profondità da 1,51 a 3,00 e di 100 cm <strong>per</strong> maggiori profondità.<br />

Per gli scavi di fondazione da eseguire con l'impiego di casseri, paratie e sim<strong>il</strong>i strutture, sarà incluso nello scavo di fondazione<br />

anche <strong>il</strong> volume occupato d<strong>al</strong>le strutture stesse.<br />

112.2.4 Scavi subacquei.<br />

I sovrapprezzi <strong>per</strong> scavi subacquei, in aggiunta <strong>al</strong> prezzo fissato <strong>per</strong> gli scavi di fondazione, saranno v<strong>al</strong>utati <strong>per</strong> <strong>il</strong> loro volume,<br />

con le norme e le mod<strong>al</strong>ità prescritte nel precedente punto 112.2.3 e <strong>per</strong> zone successive, a partire d<strong>al</strong> piano orizzont<strong>al</strong>e a quota di 0,20 m<br />

sotto <strong>il</strong> livello norm<strong>al</strong>e delle acque stab<strong>il</strong>itosi senza emungimento nei cavi, procedendo verso <strong>il</strong> basso.<br />

I prezzi di Elenco saranno applicab<strong>il</strong>i, anche <strong>per</strong> questi scavi, unicamente e rispettivamente ai volumi re<strong>al</strong>izzati in zone comprese<br />

fra coppie di piani di delimitazione, posti a quote diverse ed appositamente specificate dagli stessi prezzi.<br />

Nel caso che l'Amministrazione si avv<strong>al</strong>esse <strong>della</strong> facoltà di eseguire in economia gli esaurimenti d'acqua ed i prosciugamenti dei<br />

cavi, con v<strong>al</strong>utazione separata di t<strong>al</strong>e lavoro, lo scavo entro i cavi così prosciugati verrà v<strong>al</strong>utato così come prescritto <strong>al</strong> precedente punto<br />

112.2.3.<br />

112.2.5 Scavi cunicoli e pozzi.<br />

Il volume degli scavi <strong>per</strong> i cunicoli e pozzi dovrà essere v<strong>al</strong>utato geometricamente in base <strong>al</strong>le sezioni prescritte <strong>per</strong> ciascun tratto.<br />

Ogni maggiore scavo non verrà contab<strong>il</strong>izzato ed anzi l'App<strong>al</strong>tatore sarà obbligato ad eseguire a tutte sue spese <strong>il</strong> riempimento dei vani, tra<br />

rivestimento e terreno, con muratura in m<strong>al</strong>ta o c<strong>al</strong>cestruzzo.<br />

Lo scavo in pozzo a cielo a<strong>per</strong>to verrà contab<strong>il</strong>izzato con gli appositi prezzi di Elenco. T<strong>al</strong>i prezzi verranno <strong>per</strong>ò applicati quando i<br />

pozzi dovessero su<strong>per</strong>are la profondità di 5,00 m d<strong>al</strong> piano di campagna o di sbancamento; <strong>per</strong> profondità fino a 5,00 mt lo scavo verrà contab<strong>il</strong>izzato<br />

e pagato come di fondazione.<br />

112.2.6 Terebrazioni geognostiche.<br />

La misurazione delle terebrazioni geognostiche sarà eseguita <strong>per</strong> la lunghezza effettiva <strong>della</strong> zona attraversata, in base <strong>al</strong>la quota<br />

raggiunta a partire da quella del terreno circostante o d<strong>al</strong> fondo dei pozzi e degli scavi di fondazione.<br />

112.3 RILEVATI E RINTERRI<br />

Il volume dei r<strong>il</strong>evati e dei rinterri sarà misurato col metodo delle sezioni ragguagliate, ovvero <strong>per</strong> volumi di limitata entità e/o di<br />

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sagoma particolare, con metodi geometrici di maggiore approssimazione.<br />

Il volume dei r<strong>il</strong>evati e dei rinterri eseguiti con materi<strong>al</strong>i provenienti da cave di prestito verrà ricavato come differenza tra <strong>il</strong> volume<br />

tot<strong>al</strong>e del r<strong>il</strong>evato o rinterro eseguito secondo le sagome ordinate ed <strong>il</strong> volume degli scavi contab<strong>il</strong>izzati e ritenuti idonei <strong>per</strong> l'impiego in r<strong>il</strong>evato.<br />

Nel computo non dovrà tenersi conto del maggior volume dei materi<strong>al</strong>i che l'App<strong>al</strong>tatore dovesse impiegare <strong>per</strong> garantire i natur<strong>al</strong>i assestamenti<br />

dei r<strong>il</strong>evati o rinterri e far sì che gli stessi assumano la sagoma prescritta <strong>al</strong> cessare degli assestamenti.<br />

Nel prezzo dei r<strong>il</strong>evati con materi<strong>al</strong>i provenienti da cave di prestito si intendono compresi gli oneri relativi <strong>al</strong>l'acquisto dei materi<strong>al</strong>i<br />

idonei in cave di prestito private, <strong>al</strong>la sistemazione delle cave a lavoro ultimato, le spese <strong>per</strong> <strong>per</strong>messi, oneri e diritti <strong>per</strong> estrazioni di fiumi e<br />

sim<strong>il</strong>i e da aree demani<strong>al</strong>i e, <strong>per</strong> quanto applicab<strong>il</strong>i, gli oneri tutti citati <strong>per</strong> gli scavi di sbancamento.<br />

Il prezzo relativo <strong>al</strong>la sistemazione dei r<strong>il</strong>evati comprende anche gli oneri <strong>della</strong> preparazione del piano di posa degli stessi, qu<strong>al</strong>i<br />

l'eliminazione di piante, erbe e radici, nonché di materie contenenti sostanze organiche.<br />

Tutti gli scavi <strong>per</strong> la formazione del piano di posa (scoticamento, bonifica, gradonatura) saranno v<strong>al</strong>utati a misura con i prezzi unitari<br />

di Elenco relativi agli scavi di sbancamento. Per i r<strong>il</strong>avati costipati meccanicamente gli scavi <strong>per</strong> la preparazione dei piani di posa verranno<br />

v<strong>al</strong>utati solo se spinti, su richiesta <strong>della</strong> Direzione, a profondità su<strong>per</strong>iore a 20 cm d<strong>al</strong> piano di campagna ed unicamente <strong>per</strong> i volumi<br />

eccedenti t<strong>al</strong>e profondità.<br />

Nella formazione dei r<strong>il</strong>evati è compreso l'onere <strong>della</strong> stesa a strati delle materie negli spessori prescritti, la formazione delle banchine<br />

e dei cigli, se previsti, e la prof<strong>il</strong>atura delle scarpate. Nei r<strong>il</strong>evati inoltre non si darà luogo a contab<strong>il</strong>izzazioni di scavo di cassonetto ed<br />

<strong>il</strong> volume dei r<strong>il</strong>evati sarà considerato <strong>per</strong> quello re<strong>al</strong>e, dedotto, <strong>per</strong> la parte delle carreggiate, quello relativo <strong>al</strong> cassonetto.<br />

D<strong>al</strong> computo del volume dei r<strong>il</strong>evati non dovranno detrarsi i volumi occupati da eventu<strong>al</strong>i manufatti di attraversamento, qu<strong>al</strong>ora la<br />

su<strong>per</strong>ficie complessiva <strong>della</strong> sezione retta degli stessi dovesse risultare non su<strong>per</strong>iore a 0,50 mq.<br />

112.4 PALI DI FONDAZIONE<br />

Il prezzo dei p<strong>al</strong>i, oltre a quanto particolarmente previsto <strong>per</strong> ciascun tipo, comprende le eventu<strong>al</strong>i <strong>per</strong>forazioni a vuoto (limitatamente<br />

<strong>al</strong> 10% <strong>della</strong> lunghezza di ciascun p<strong>al</strong>o), le prove di carico s<strong>per</strong>iment<strong>al</strong>i e quelle di collaudo, così come stab<strong>il</strong>ito <strong>al</strong>l'Art.67 del presente<br />

Capitolato. Nessuna maggiorazione di prezzo competerà <strong>per</strong><strong>al</strong>tro <strong>per</strong> l'esecuzione di p<strong>al</strong>i comunque inclinati e di qu<strong>al</strong>unque tipo.<br />

112.5 MURATURE<br />

112.5.0 Norme gener<strong>al</strong>i.<br />

Le murature in genere, s<strong>al</strong>vo le eccezioni specifiche di seguito, dovranno essere misurate geometricamente, in base <strong>al</strong> loro volume<br />

od <strong>al</strong>la loro su<strong>per</strong>ficie, secondo la categoria, in base a misure prese sul vivo dei muri, esclusi cioè gli intonachi. Sarà fatta detrazione<br />

delle a<strong>per</strong>ture di luce su<strong>per</strong>iore a 0,50 mq e dei vuoti di canne fumarie, gole <strong>per</strong> tubazioni e sim<strong>il</strong>i che abbiano sezione su<strong>per</strong>iore a 0,25 mq,<br />

rimanendo <strong>per</strong> questi ultimi, <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, l'onere <strong>per</strong> la successiva eventu<strong>al</strong>e loro chiusura con materi<strong>al</strong>e di cotto o di tipo diverso, secondo<br />

prescrizione.<br />

Allo stesso modo sarà sempre fatta detrazione <strong>per</strong> <strong>il</strong> volume corrispondente <strong>al</strong>la parte incastrata di p<strong>il</strong>astri, piattabande, etc. di<br />

strutture diverse, nonché di pietre natur<strong>al</strong>i od artifici<strong>al</strong>i da v<strong>al</strong>utarsi con <strong>al</strong>tri prezzi di Elenco.<br />

Nei prezzi delle murature di qu<strong>al</strong>siasi specie, qu<strong>al</strong>ora non dovessero essere eseguite con paramento a faccia vista, si intende<br />

compreso <strong>il</strong> rinzaffo delle facce viste dei muri, anche se a queste dovranno successivamente addossarsi materie <strong>per</strong> la formazione di rinterri;<br />

è <strong>al</strong>tresì compreso ogni onere <strong>per</strong> la formazione di sp<strong>al</strong>le, sguinci, spigoli, strombature, incassature <strong>per</strong> imposte di archi, volte e piattabande,<br />

nonché <strong>per</strong> la formazione degli incastri <strong>per</strong> <strong>il</strong> collocamento in o<strong>per</strong>a di pietre da taglio od artifici<strong>al</strong>i.<br />

Qu<strong>al</strong>unque fosse la curvatura data <strong>al</strong>la pianta ed <strong>al</strong>le sezioni trasvers<strong>al</strong>i dei muri, anche se si dovessero costruire sotto raggio, le<br />

relative murature non potranno essere comprese nella categoria delle volte e saranno v<strong>al</strong>utate con i prezzi delle murature rette senza <strong>al</strong>cun<br />

compenso.<br />

Nei prezzi delle murature da eseguire con materi<strong>al</strong>i di proprietà dell'Amministrazione è compreso ogni trasporto, ripulitura ed adattamento<br />

dei materi<strong>al</strong>i <strong>per</strong> renderli idonei <strong>al</strong>l'impiego, nonché <strong>il</strong> loro collocamento in o<strong>per</strong>a. Le murature eseguite con materi<strong>al</strong>i ceduti <strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore<br />

saranno v<strong>al</strong>utate con i prezzi delle murature eseguite con materi<strong>al</strong>e fornito d<strong>al</strong>l'App<strong>al</strong>tatore, diminuiti del 20% (s<strong>al</strong>vo diversa disposizione),<br />

intendendosi con la differenza compreso e compensato ogni trasporto ed ogni onere di lavorazione, collocamento in o<strong>per</strong>a etc.<br />

112.5.1 Muratura a secco - Riempimenti di pietrame - Vespai.<br />

La muratura di pietrame a secco sarà v<strong>al</strong>utata <strong>per</strong> <strong>il</strong> suo effettivo volume; <strong>il</strong> prezzo comprendente l'onere <strong>della</strong> formazione del<br />

cordolo in conglomerato cementizio, così come prescritto <strong>al</strong> punto 60.1.1 del presente Capitolato. Il riempimento di pietrame a ridosso delle<br />

murature, o comunque effettuato, sarà v<strong>al</strong>utato a metro cubo, <strong>per</strong> <strong>il</strong> suo volume effettivo misurato in o<strong>per</strong>a.<br />

I vespai saranno di norma v<strong>al</strong>utati a metro cubo in o<strong>per</strong>a se re<strong>al</strong>izzati in pietrame, a metro quadrato di su<strong>per</strong>ficie se re<strong>al</strong>izzati in<br />

laterizio. In ogni caso la v<strong>al</strong>utazione deve ritenersi comprensiva di tutti gli oneri particolarmente riportati <strong>al</strong> punto 69.1.3.<br />

112.5.2 Muratura mista di pietrame e mattoni.<br />

La muratura mista di pietrame e mattoni sarà misurata come le murature in genere; con i relativi prezzi di Elenco si intendono<br />

compensati tutti gli oneri di cui <strong>al</strong> punto 69.2.3 del presente Capitolato <strong>per</strong> l'esecuzione in mattoni di spigoli, angoli, sp<strong>al</strong>lette, squarci, parapetti,<br />

etc.<br />

112.5.3 Muratura in pietra da taglio.<br />

La muratura in pietra da taglio da v<strong>al</strong>utarsi a volume verrà sempre misurata in base <strong>al</strong> minimo par<strong>al</strong>lelepipedo retto circoscrivib<strong>il</strong>e<br />

a ciascun pezzo; quella da v<strong>al</strong>utarsi a su<strong>per</strong>ficie (lastre di rivestimento a spessore, lastroni, etc.) sarà misurata in base <strong>al</strong> minimo rettangolo<br />

circoscrivib<strong>il</strong>e. I pezzi da v<strong>al</strong>utare a lunghezza saranno misurati secondo <strong>il</strong> lato di maggiore sv<strong>il</strong>uppo.<br />

Nei prezzi di Elenco sono compresi e compensati tutti gli oneri di cui <strong>al</strong> punto 69.3.3 del presente Capitolato.<br />

112.5.4 Muratura di mattoni ad una testa od in foglio.<br />

Le murature di mattoni ad una testa od in foglio si misureranno a vuoto <strong>per</strong> pieno, <strong>al</strong> rustico, deducendo soltanto le a<strong>per</strong>ture di<br />

su<strong>per</strong>fici su<strong>per</strong>iore ad 1,00 mq. In ogni caso nel prezzo si intende compresa e compensata la formazione di sordini, sp<strong>al</strong>le, piattabande nonché,<br />

se non diversamente disposto, la fornitura e collocazione dei controtelai in legno <strong>per</strong> <strong>il</strong> fissaggio dei serramenti e delle eventu<strong>al</strong>i riquadrature,<br />

così come specificatamente prescritto <strong>al</strong> punto 69.5.0 del presente Capitolato.<br />

112.5.5 Pareti di tompagnamento a cassetta.<br />

La v<strong>al</strong>utazione delle pareti di tompagnamento a doppia struttura (a cassetta) sarà effettuata in base <strong>al</strong>la loro su<strong>per</strong>ficie netta, con<br />

detrazione di tutti i vani di su<strong>per</strong>ficie su<strong>per</strong>iore a 2,00 mq. Nel prezzo si intendono compensati tutti gli oneri previsti <strong>al</strong> punto 69.4.2 (<strong>per</strong>le<br />

pareti in laterizio) ed <strong>al</strong> punto 69.6 <strong>per</strong> le pareti re<strong>al</strong>izzate con <strong>al</strong>tri tipi di materi<strong>al</strong>e. Sarà <strong>per</strong><strong>al</strong>tro computata come muratura a cassetta la<br />

fodera singola che andasse a ridosso dei p<strong>il</strong>astri e delle travi, a mascheramento di t<strong>al</strong>i strutture.<br />

112.5.6 Volte - Archi - Piattabande.<br />

Le volte, gli archi e le piattabande, in conci di pietrame o mattoni di spessore su<strong>per</strong>iore ad una testa, saranno v<strong>al</strong>utati a volume ed<br />

a seconda del tipo, struttura e provenienza dei materi<strong>al</strong>i impiegati.<br />

Nei prezzi di Elenco si intendono comprese tutte le forniture, le lavorazioni e magisteri <strong>per</strong> dare le strutture di che trattasi complete<br />

in o<strong>per</strong>a, con tutti i giunti delle facce viste front<strong>al</strong>i e d'intradosso prof<strong>il</strong>ati e stuccati.<br />

Le volte, gli archi e le piattabande di mattoni, in foglio o ad una testa, saranno v<strong>al</strong>utati in base <strong>al</strong>la loro su<strong>per</strong>ficie, con i prezzi delle<br />

relative murature.<br />

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112.5.7 Ossature di cornici, cornicioni, lesene, p<strong>il</strong>astri, ecc.<br />

Le ossature di cornici, cornicioni, lesene, p<strong>il</strong>astri, etc. di aggetto su<strong>per</strong>iore a 5 cm sul f<strong>il</strong>o esterno del muro saranno v<strong>al</strong>utate <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

loro volume effettivo in aggetto, con l'applicazione dei prezzi di Elenco <strong>per</strong> le relative murature, maggiorate del sovrapprezzo previsto nell'Elenco<br />

stesso.<br />

Qu<strong>al</strong>ora la muratura in aggetto fosse di tipo diverso rispetto <strong>al</strong>la struttura sulla qu<strong>al</strong>e insiste, la parte incastrata sarà considerata<br />

<strong>della</strong> stessa specie <strong>della</strong> medesima struttura.<br />

112.5.8 Paramenti delle murature.<br />

I prezzi stab<strong>il</strong>iti in Elenco <strong>per</strong> la lavorazione delle facce viste, con v<strong>al</strong>utazione separata d<strong>al</strong>la muratura, comprendono non solo <strong>il</strong><br />

compenso <strong>per</strong> la lavorazione delle facce viste, dei piani di posa e di combaciamento, ma anche quello <strong>per</strong> l'eventu<strong>al</strong>e maggiore costo del<br />

materi<strong>al</strong>e di rivestimento, qu<strong>al</strong>ora fosse previsto di qu<strong>al</strong>ità e provenienza diversa da quello del materi<strong>al</strong>e impiegato <strong>per</strong> la costruzione <strong>della</strong><br />

muratura interna.<br />

La misurazione dei paramenti in pietrame e delle cortine di mattoni verrà effettuata <strong>per</strong> la loro su<strong>per</strong>ficie effettiva, dedotti i vuoti e<br />

le parti occupate da pietra da taglio od artifici<strong>al</strong>e.<br />

112.6 CALCESTRUZZI E CONGLOMERATI CEMENTIZI<br />

I c<strong>al</strong>cestruzzi <strong>per</strong> fondazioni, murature, volte, ecc., gli sm<strong>al</strong>ti ed i conglomerati cementizi in genere, costruiti di getto in o<strong>per</strong>a, saranno<br />

di norma v<strong>al</strong>utati in base <strong>al</strong> loro volume, escludendosi dagli oneri la fornitura e posa in o<strong>per</strong>a degli acciai <strong>per</strong> i cementi armati, che<br />

verranno considerati a parte.<br />

I c<strong>al</strong>cestruzzi ed i conglomerati saranno misurati in o<strong>per</strong>a in base <strong>al</strong>le dimensioni prescritte, esclusa quindi ogni eccedenza, ancorché<br />

inevitab<strong>il</strong>e, e dipendente d<strong>al</strong>la forma degli scavi a<strong>per</strong>ti e d<strong>al</strong> modo di esecuzione dei lavori, trascurando soltanto la deduzione delle<br />

eventu<strong>al</strong>i smussature previste in progetto agli spigoli (di larghezza non su<strong>per</strong>iore a 10 cm) e la deduzione del volume occupato dai ferri.<br />

Nei prezzi di Elenco dei c<strong>al</strong>cestruzzi, sm<strong>al</strong>ti e conglomerati cementizi, armati o meno , sono anche compresi e compensati la fornitura<br />

e la posa in o<strong>per</strong>a di tutti i materi<strong>al</strong>i necessari, la mano d'o<strong>per</strong>a, i ponteggi, le attrezzature ed i macchinari <strong>per</strong> la confezione ed in genere<br />

tutti gli obblighi ed oneri esecutivi particolarmente riportati agli artt.70, 71, 72 e 73 del presente capitolato; sono <strong>al</strong>tresì compresi, se<br />

non diversamente disposto, gli stampi di ogni forma, i casseri, le casseforme di contenimento, le armature e centinature di ogni forma e dimensione,<br />

<strong>il</strong> relativo disarmo, nonché l'eventu<strong>al</strong>e rifinitura dei getti.<br />

L'impiego di eventu<strong>al</strong>i aeranti, plastificanti, im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzanti, acceleranti di presa ed additivi in genere nei c<strong>al</strong>cestruzzi e nei<br />

conglomerati darà diritto unicamente <strong>al</strong> compenso del costo di detti materi<strong>al</strong>i.<br />

I lastroni di co<strong>per</strong>tura in cemento armato saranno v<strong>al</strong>utati, se previsti in Elenco, a su<strong>per</strong>ficie, comprendendo <strong>per</strong> essi nel relativo<br />

prezzo anche i ferri di armatura e la m<strong>al</strong>ta <strong>per</strong> la messa in o<strong>per</strong>a. In caso diverso, rientreranno nella categoria del cemento armato.<br />

Per gli elementi a carattere ornament<strong>al</strong>e gettati fuori o<strong>per</strong>a (pietre artifici<strong>al</strong>i), la misurazione verrà effettuata considerando <strong>il</strong> minimo<br />

par<strong>al</strong>lelepipedo retto di base rettangolare circoscrivib<strong>il</strong>e a ciascun pezzo ed <strong>il</strong> relativo prezzo dovrà ritenersi comprensivo, oltre che<br />

dell'armatura met<strong>al</strong>lica, anche di ogni onere di collocazione.<br />

112.7 CASSEFORME - ARMATURE - CENTINATURE<br />

Le strutture di cui <strong>al</strong> presente titolo, se non diversamente specificato, dovranno sempre intendersi comprese e compensate con i<br />

prezzi di Elenco relative <strong>al</strong>le categorie di lavoro <strong>per</strong> le qu<strong>al</strong>i le strutture stesse sono necessarie, murature o conglomerati che siano.<br />

112.7.1 Casseforme ed armature secondarie.<br />

Le casseforme e le armature secondarie, ove <strong>il</strong> relativo onere non fosse compenetrato nel prezzo dei c<strong>al</strong>cestruzzi e/o dei conglomerati,<br />

saranno computate in base <strong>al</strong>lo sv<strong>il</strong>uppo delle facce a contatto del c<strong>al</strong>cestruzzo e/o conglomerato, escludendo di norma le su<strong>per</strong>fici<br />

su<strong>per</strong>iori dei con l'inclinazione sull'orizzont<strong>al</strong>e inferiore <strong>al</strong> 50%.<br />

Per le solette e gli sb<strong>al</strong>zi gettati su nervature prefabbricate, <strong>per</strong> <strong>il</strong> caso di cui sopra, verrà sempre applicato l'apposito prezzo di<br />

Elenco, <strong>al</strong>lorquando la soletta venisse gettata senza l'uso di vere e proprie casseforme o venisse gettata fuori o<strong>per</strong>a e collegata <strong>al</strong>le nervature<br />

con getti di sig<strong>il</strong>lo.<br />

112.7.2 Armature princip<strong>al</strong>i.<br />

L'onere delle armature princip<strong>al</strong>i di sostegno delle casseforme <strong>per</strong> i getti di conglomerato cementizio, semplice od armato, a qu<strong>al</strong>unque<br />

<strong>al</strong>tezza, è compreso in genere nei prezzi di Elenco relativi a detti getti e, nel caso di v<strong>al</strong>utazione scorporata delle casseforme, nel<br />

prezzo relativo a queste ultime. Lo stesso v<strong>al</strong>e <strong>per</strong> le armature di sostegno delle casseforme <strong>per</strong> piattabanda, travate e sb<strong>al</strong>zi, o di sostegno<br />

<strong>della</strong> centinatura <strong>per</strong> volte, <strong>per</strong> o<strong>per</strong>e fino a 10,00 m di luce netta o di aggetto.<br />

Per luci maggiori le armature princip<strong>al</strong>i di sostegno saranno compensate a parte e saranno v<strong>al</strong>utate con i criteri che, nel caso, verranno<br />

appositamente stab<strong>il</strong>iti.<br />

112.7.3 Centine <strong>per</strong> archi e volte.<br />

Per luci maggiori di 10,00 m, oltre <strong>al</strong> pagamento del compenso delle armature princip<strong>al</strong>i di sostegno, sono compensate a parte le<br />

centinature, con <strong>il</strong> sovrapprezzo di Elenco computato a metro quadrato di proiezione orizzont<strong>al</strong>e dell'intradosso dell'arco o <strong>della</strong> volta, purché<br />

<strong>il</strong> rapporto freccia/corda sia maggiore del 10%. Per v<strong>al</strong>ori inferiori di detto rapporto non verrà riconosciuto <strong>al</strong>cun compenso <strong>per</strong> centinature,<br />

intendendosi l'onere relativo compreso tra quelli inerenti <strong>al</strong>le armature princip<strong>al</strong>i di sostegno di cui <strong>al</strong> precedente punto 112.7.3.<br />

112.8 ACCIAIO PER STRUTTURE IN C.A.E. C.A.P.<br />

112.8.1 Acciaio <strong>per</strong> strutture in cemento armato ordinario.<br />

La massa delle barre di acciaio norm<strong>al</strong>e <strong>per</strong> l'armatura delle strutture in conglomerato cementizio verrà determinata mediante la<br />

massa teorica corrispondente <strong>al</strong>le varie sezioni resistenti e lunghezze risultanti dai c<strong>al</strong>coli e dagli esecutivi approvati, trascurando le quantità<br />

su<strong>per</strong>iori, le legature e le sovrapposizioni <strong>per</strong> le giunte non previste né necessarie. La massa di ogni barra (seguendo sagomature ed uncinature)<br />

<strong>per</strong> la massa unitaria di 7,85 Kg/dmc.<br />

Resta inteso che l'acciaio <strong>per</strong> cemento armato ordinario sarà dato in o<strong>per</strong>a nelle casseforme, con tutte le piegature, le sagomature,<br />

le giunzioni, le sovrapposizioni e le legature prescritte ed in genere con tutti gli oneri previsti <strong>al</strong>l'Art.75 del presente Capitolato.<br />

112.8.2 Acciaio <strong>per</strong> strutture in cemento armato precompresso.<br />

La massa dell'acciaio armonico <strong>per</strong> l'armatura delle strutture in conglomerato cementizio precompresso verrà determinata in base<br />

<strong>al</strong>la sezione ut<strong>il</strong>e dei f<strong>il</strong>i <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo teorico dei cavi tra le facce esterne degli apparecchi di bloccaggio <strong>per</strong> i cavi scorrevoli e tra le testate<br />

delle strutture <strong>per</strong> i f<strong>il</strong>i aderenti.<br />

104.9 SOLAI<br />

112.9.0 Norme gener<strong>al</strong>i.<br />

I solai in cemento armato saranno v<strong>al</strong>utati, s<strong>al</strong>vo diversa disposizione, a metro cubo, come ogni <strong>al</strong>tra o<strong>per</strong>a in cemento armato.<br />

Ogni <strong>al</strong>tro tipo di solaio sarà invece v<strong>al</strong>utato a metro quadrato, in base <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie netta dei vani sottostanti (qu<strong>al</strong>unque fosse la forma di<br />

questi, misurata <strong>al</strong> grezzo delle murature princip<strong>al</strong>i di <strong>per</strong>imetro) od in base <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie determinata d<strong>al</strong> f<strong>il</strong>o interno delle travi di delimitazione,<br />

esclusi nel primo caso la presa e l'appoggio sulle murature stesse e, nel secondo, la larghezza delle travi portanti o di <strong>per</strong>imetro.<br />

Nei prezzi dei solai in genere è compreso l'onere <strong>per</strong> lo spianamento su<strong>per</strong>iore con m<strong>al</strong>ta sino <strong>al</strong> piano di posa del massetto di<br />

sottofondo <strong>per</strong> i pavimenti; sono <strong>al</strong>tresì comprese le casseforme e le imp<strong>al</strong>cature di sostegno di qu<strong>al</strong>siasi entità, ogni o<strong>per</strong>a e materi<strong>al</strong>e oc-<br />

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corrente <strong>per</strong> dare i solai completamente finiti e pronti <strong>per</strong> la pavimentazione e <strong>per</strong> l'intonaco, nonché gli oneri gener<strong>al</strong>i e particolari di cui<br />

<strong>al</strong>l'art.83 del presente Capitolato.<br />

I solai a sb<strong>al</strong>zo saranno considerati, ai fini <strong>della</strong> classifica, di luce netta pari a 2,5 volte la luce dello sb<strong>al</strong>zo. Quelli struttura mista e<br />

nervature incrociate saranno considerati, <strong>per</strong> gli stessi fini di luce pari <strong>al</strong>la media delle due luci nette. I solai <strong>per</strong> f<strong>al</strong>de inclinate saranno misurati<br />

sulla luce effettiva tra gli appoggi.<br />

112.9.1 Solai in cemento armato misto a laterizi.<br />

Nel prezzo dei solai in cemento armato misto a laterizi dovrà intendersi compresa e compensata la fornitura, lavorazione e posa<br />

in o<strong>per</strong>a delle armature met<strong>al</strong>liche, resistenti e di ripartizione. IL prezzo a metro quadrato si applicherà anche, senza <strong>al</strong>cuna maggiorazione<br />

e se non diversamente disposto a quelle parti di solaio in cui <strong>per</strong> resistere ai momenti negativi (zone di incastro) o <strong>per</strong> costituire fasce di<br />

maggiore resistenza (travetti annegati), <strong>il</strong> laterizio fosse sostituito da c<strong>al</strong>cestruzzo.<br />

112.9.2 Solai e solette con lastre prefabbricate portanti ed autoportanti.<br />

Il prezzo relativo ai solai e solette di cui <strong>al</strong> presente titolo comprende ogni onere e fornitura <strong>per</strong> dare la struttura completa e finita<br />

in ogni sua parte, ed in particolare:<br />

- la fornitura e posa in o<strong>per</strong>a delle lastre prefabbricate, irrigidite dai pannelli di rete elettros<strong>al</strong>data e dai<br />

tr<strong>al</strong>icci met<strong>al</strong>lici portanti;<br />

- la fornitura e posa in o<strong>per</strong>a delle armature aggiuntive, nella misura necessaria ed i getti di conglomerato.<br />

112.10 CONTROSOFFITTI<br />

I controsoffitti, di qu<strong>al</strong>siasi tipo, saranno v<strong>al</strong>utati in base <strong>al</strong>la loro su<strong>per</strong>ficie effettiva, <strong>al</strong> rustico delle pareti <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i, senza tener<br />

conto degli eventu<strong>al</strong>i raccordi con dette pareti e senza deduzione delle su<strong>per</strong>fici dei fori, incassi, etc. o<strong>per</strong>ati <strong>per</strong> <strong>il</strong> montaggio di plafoniere,<br />

bocche di vent<strong>il</strong>azione e sim<strong>il</strong>i, <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i tagli, <strong>per</strong><strong>al</strong>tro, l'onere dovrà ritenersi compreso nel prezzo.<br />

I controsoffitti a finta volta, di qu<strong>al</strong>siasi forma e monta, saranno v<strong>al</strong>utati in base <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie <strong>della</strong> loro proiezione orizzont<strong>al</strong>e,<br />

aumentata del 50%.<br />

I controsoffitti di sagoma particolare, a sv<strong>il</strong>uppo misto (orizzont<strong>al</strong>e, vertic<strong>al</strong>e, retto o curvo), potranno essere v<strong>al</strong>utati <strong>per</strong> la loro<br />

su<strong>per</strong>ficie effettiva od in proiezione, secondo quanto specificato in Elenco.<br />

In ogni caso nel prezzo dei controsoffitti dovranno intendersi compresi e compensati tutti gli oneri di cui <strong>al</strong>l'Art.79 del presente Capitolato<br />

ed in particolare, oltre quanto specificato nel primo capoverso, tutte le armature ed in ogni fornitura, magistero e mezzo <strong>per</strong> dare i<br />

controsoffitti <strong>per</strong>fettamente compiuti in o<strong>per</strong>a.<br />

112.11 COPERTURE A TETTO<br />

Le co<strong>per</strong>ture a tetto saranno di norma v<strong>al</strong>utate a metro quadrato, misurando geometricamente la su<strong>per</strong>ficie delle f<strong>al</strong>de senza <strong>al</strong>cuna<br />

deduzione dei vani <strong>per</strong> camini, canne, lucernari ed <strong>al</strong>tre parti emergenti d<strong>al</strong>la co<strong>per</strong>tura, purché non eccedenti <strong>per</strong> ognuna la su<strong>per</strong>ficie<br />

di 1,00 mq (nel qu<strong>al</strong> caso si dovranno dedurre <strong>per</strong> intero). In compenso non si terrà conto degli oneri derivanti d<strong>al</strong>la presenza di t<strong>al</strong>i strutture.<br />

Nel prezzo delle co<strong>per</strong>ture a tetto sono compresi e compensati tutti gli oneri previsti <strong>al</strong>l'Art.80 del presente Capitolato, ad eccezione<br />

<strong>della</strong> grossa armatura (capriate, puntoni, arcarecci, colmi, e costoloni) che verrà v<strong>al</strong>utata a parte, secondo <strong>il</strong> tipo di materi<strong>al</strong>e e le specifiche<br />

norme di misurazione.<br />

Le lastre di piombo, rame, acciaio, etc. interposte nella co<strong>per</strong>tura <strong>per</strong> i compluvi od <strong>al</strong>l'estremità delle f<strong>al</strong>de, intorno ai lucernari,<br />

camini ed <strong>al</strong>tre parti emergenti, qu<strong>al</strong>ora espressamente previsto, saranno v<strong>al</strong>utate a parte, con i prezzi fissati in Elenco <strong>per</strong> la posa dei detti<br />

materi<strong>al</strong>i.<br />

112.12 IMPERMEABILIZZAZIONI<br />

Le im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazioni su pareti vertic<strong>al</strong>i, su piani orizzont<strong>al</strong>i od inclinati saranno v<strong>al</strong>utate in base <strong>al</strong>la loro su<strong>per</strong>ficie effettiva,<br />

senza deduzione dei vani <strong>per</strong> camini canne, lucernari ed <strong>al</strong>tre parti emergenti purché non eccedenti ciascuna la su<strong>per</strong>ficie di 1,00 mq; <strong>per</strong> le<br />

parti di su<strong>per</strong>ficie maggiore di 1,00 mq, verrà detratta l'eccedenza. In compenso non si terrà conto delle sovrapposizioni, dei risvolti e degli<br />

oneri comportati d<strong>al</strong>la presenza dei manufatti emergenti.<br />

Nei prezzi di Elenco dovranno intendersi compresi e compensati gli oneri di cui <strong>al</strong>l'art.82 del presente Capitolato, in particolare la<br />

preparazione dei supporti, sia orizzont<strong>al</strong>i che vertic<strong>al</strong>i, la formazione dei giunti e la re<strong>al</strong>izzazione dei solini di raccordo.<br />

112.13 ISOLAMENTI TERMICI ED ACUSTICI<br />

La v<strong>al</strong>utazione degli isolamenti termo-acustici sarà effettuata in base <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie di pavimento o di parete effettivamente isolata,<br />

con detrazione dei vuoti di su<strong>per</strong>ficie maggiore di 0,25 mq.<br />

La v<strong>al</strong>utazione degli isolamenti di pavimenti sarà effettuata in base <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie del pavimento fra <strong>il</strong> rustico delle pareti, restando<br />

compresi nel prezzo i prescritti risvolti, le sovrapposizioni, etc. Del prezzo degli isolamenti, se eseguiti con fibre di vetro o con fibre miner<strong>al</strong>i,<br />

deve intendersi escluso <strong>il</strong> massetto di conglomerato cementizio, qu<strong>al</strong>ora s'identifichi con quello <strong>della</strong> sovrastante pavimentazione.<br />

Per la v<strong>al</strong>utazione degli isolamenti termici dovrà farsi comunque riferimento gener<strong>al</strong>e <strong>al</strong>la norma UNI 6665-70 (Su<strong>per</strong>fici coibentate<br />

- Metodi di misurazione) e, <strong>per</strong> la coibentazione di tubazioni e pezzi speci<strong>al</strong>i, <strong>al</strong>le norme UNI da 7213-73 a 7217-73.<br />

I prezzi di Elenco relativi agli isolamenti termo-acustici compensano tutti gli oneri previsti d<strong>al</strong> presente Capitolato, nonché tutti gli<br />

accorgimenti (sig<strong>il</strong>lature, stuccature, nastrature, ecc.) atti ad eliminare vie d'aria e ponti termici od acustici.<br />

112.14 PAVIMENTI<br />

112.14.0 Norme gener<strong>al</strong>i.<br />

I pavimenti di qu<strong>al</strong>unque genere saranno v<strong>al</strong>utati <strong>per</strong> la loro su<strong>per</strong>ficie in vista tra le pareti o elementi di delimitazione <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>e,<br />

con esclusione delle parti ammorsate sotto intonaco o comunque incassate. Nella misurazione verranno detratte le zone non pavimentate<br />

purché di su<strong>per</strong>ficie, ciascuna, su<strong>per</strong>iore a 0,25 mq.<br />

I prezzi di Elenco <strong>per</strong> ciascun genere di pavimento compensano tutti gli oneri di lavorazione e posa in o<strong>per</strong>a intesi a dare i pavimenti<br />

stessi completi e rifiniti come prescritto <strong>al</strong>l'art.84 del presente Capitolato, con esclusione, se non diversamente disposto, dei massetti<br />

di sottofondo, che verranno v<strong>al</strong>utati separatamente, a volume od a su<strong>per</strong>ficie secondo i relativi prezzi.<br />

Il prezzo dei pavimenti, anche nel caso di solo collocamento in o<strong>per</strong>a, compensata inoltre gli oneri ed i lavori necessari di ripristino<br />

e di raccordo con gli intonachi, qu<strong>al</strong>unque possa essere l'entità delle o<strong>per</strong>e stesse.<br />

112.14.1 Pavimenti di marmette e marmettoni - Pavimenti in lastre.<br />

Il prezzo di Elenco compensa, <strong>per</strong> t<strong>al</strong>i categorie di lavoro, l'arrotatura e le levigatura di cui <strong>al</strong> punto 84.3.2 del presente Capitolato.<br />

L'eventu<strong>al</strong>e lucidatura (a piombo o con mole ed additivi speci<strong>al</strong>i), se ordinata e se non diversamente prescritto, sarà v<strong>al</strong>utata separatamente.<br />

112.14.2 Pavimenti <strong>al</strong>la veneziana.<br />

Il prezzo di Elenco compensa, in uno agli oneri previsti <strong>al</strong> punto 84.7 del presente Capitolato, le lamiere di zinco o di ottone necessarie<br />

<strong>al</strong>la formazione dei giunti di riquadratura.<br />

112.14.3 Pavimenti in legno.<br />

I prezzi di Elenco comprendono e compensano tutti gli oneri specificatamente previsti <strong>al</strong> punto 84.10 del presente Capitolato ed in<br />

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particolare la fornitura e posa in o<strong>per</strong>a di cantinelle, magatelli o tavolato, secondo prescrizione, e <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta di spianatura e di livellamento.<br />

La verniciatura dei pavimenti, se non diversamente disposto, verrà v<strong>al</strong>utata a parte.<br />

112.14.4 Pavimenti res<strong>il</strong>ienti.<br />

I prezzi di Elenco comprendono e compensano tutti gli oneri specificatamente previsti <strong>al</strong> punto 84.10 del presente Capitolato ed in<br />

particolare la lisciatura del sottofondo di cui <strong>al</strong> punto 91.10.2<br />

112.14.5 Pavimentazioni esterne.<br />

I prezzi di Elenco relativi a t<strong>al</strong>i categorie di lavoro (pavimentazioni in mattonelle d'asf<strong>al</strong>to, cubetti di pietra, acciottolati, selciati,<br />

ecc.) comprendono e compensano tutti gli oneri specificatamente previsti, ed in particolare la formazione dei letti di sabbia o di m<strong>al</strong>ta e la<br />

sig<strong>il</strong>latura dei giunti.<br />

I prezzi di Elenco saranno applicati invariab<strong>il</strong>mente qu<strong>al</strong>unque fosse, piana o curva, la su<strong>per</strong>ficie vista o qu<strong>al</strong>unque fosse <strong>il</strong> fondo<br />

su cui le pavimentazioni sono poste in o<strong>per</strong>a; dai prezzi dovrà ritenersi escluso <strong>il</strong> compenso <strong>per</strong> la formazione dei massetti di sottofondo,<br />

che verranno v<strong>al</strong>utati a parte con i prezzi relativi ai tipi prescritti.<br />

112.15 INTONACI<br />

Le rabboccature, le sbruffature, le arriciature e gli intonachi di qu<strong>al</strong>siasi tipo, applicati anche in su<strong>per</strong>fici limitate (sp<strong>al</strong>le, sguinci,<br />

mazzette di vani di porte e finestre, ecc.), o comunque centinate ed a qu<strong>al</strong>siasi <strong>al</strong>tezza, saranno v<strong>al</strong>utati in base <strong>al</strong>la loro su<strong>per</strong>ficie con i<br />

prezzi di Elenco, che compensano, oltre tutti gli oneri previsti nell'Art.85 del presente Capitolato, anche quelli che seguono:<br />

• l'esecuzione di angoli e spigoli a ciglio vivo od arrotondato con raggio non su<strong>per</strong>iore a 5 cm, con l'avvertenza che in questo caso gli intonachi<br />

verranno misurati come se esistessero gli spigoli vivi;<br />

• la ripresa, dopo la chiusura, di tracce di qu<strong>al</strong>unque genere, la muratura di eventu<strong>al</strong>i ganci a soffitto e le riprese contro pavimenti, rivestimenti,<br />

zoccolature, serramenti, da eseguirsi anche in tempi successivi;<br />

• l'intasamento dei fori del laterizio nelle murature di mattoni forati;<br />

• l'esecuzione di un primo leggero rinzaffo formato con m<strong>al</strong>ta fluida di cemento su tutte le su<strong>per</strong>fici di intradosso dei solai e delle volte e<br />

su tutte le strutture dei solai e delle volte e su tutte le strutture di conglomerato cementizio. La v<strong>al</strong>utazione sarà eseguita in base <strong>al</strong>le su<strong>per</strong>fici<br />

in vista effettive, s<strong>al</strong>vo quanto specificato di seguito.<br />

112.15.1 Intonachi interni.<br />

Gli intonachi sui muri interni ad una testa od in foglio dovranno essere misurati <strong>per</strong> la loro su<strong>per</strong>ficie effettiva, con detrazioni <strong>per</strong>tanto<br />

di tutti i vuoti, <strong>al</strong> vivo delle murature, di qu<strong>al</strong>unque dimensione essi siano. In nessun caso saranno misurate le su<strong>per</strong>fici degli sguinci,<br />

degli intradossi, delle piattabande o degli archi dei vani passanti o ciechi.<br />

Gli intonachi sui muri di spessore maggiore ad una testa saranno misurati vuoto <strong>per</strong> pieno, senza detrazione di zone mancanti di<br />

intonaco, fino <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie di 4,00 mq, a compenso delle su<strong>per</strong>fici degli sguinci, degli intradossi, delle piattabande o degli archi dei vani<br />

passanti o ciechi.<br />

Gli intonachi sui muri di spessore maggiore ad una testa saranno misurati vuoto <strong>per</strong> pieno, senza detrazione di zone mancanti di<br />

intonaco, fino <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie di 4,00 mq, a compenso delle su<strong>per</strong>fici degli sguinci, sp<strong>al</strong>le, intradossi dei vani compresi nelle suddette zone,<br />

dei parapetti o sim<strong>il</strong>i eventu<strong>al</strong>mente esistenti nei vani stessi.<br />

Sui muri di spessore maggiore ad una testa intonacati d<strong>al</strong>le due parti, in corrispondenza dei vani a tutto spessore dovrà effettuarsi<br />

la detrazione dei vuoti d<strong>al</strong>la parte in cui <strong>il</strong> vuoto presenta la su<strong>per</strong>ficie minore; l'<strong>al</strong>tra parte ricadrà nel caso precedente.<br />

112.15.2 Intonachi esterni.<br />

Gli intonachi esterni di qu<strong>al</strong>siasi tipo saranno v<strong>al</strong>utati vuoto <strong>per</strong> pieno nella relativa proiezione sul piano vertic<strong>al</strong>e, intendendosi in<br />

t<strong>al</strong> modo v<strong>al</strong>utate le sporgenze e le rientranze fino a 25 cm d<strong>al</strong> piano delle murature esterne. Nel prezzo sono compresi gli oneri <strong>per</strong> l'esecuzione<br />

dei fondi, cornici, cornicioni, fasce, stipiti, mostre, architravi, mensole, bugnati, ecc. nonché gli intradossi dei b<strong>al</strong>coni, anche incassati,<br />

delle verande, logge, pens<strong>il</strong>ine e cornicioni di aggetto fino a 1,20 m.<br />

Saranno invece computati nella loro su<strong>per</strong>ficie effettiva gli intonachi eseguiti su cornicioni, b<strong>al</strong>coni, pens<strong>il</strong>ine, etc., con aggetti su<strong>per</strong>iori<br />

ad 1,20 m.<br />

112.16 DECORAZIONI<br />

Le decorazioni, in rapporto ai tipi, verranno v<strong>al</strong>utate con misure di lunghezza o di su<strong>per</strong>ficie.<br />

I prezzi delle cornici, delle fasce e delle mostre si applicheranno <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie ottenuta moltiplicando lo sv<strong>il</strong>uppo lineare del loro<br />

prof<strong>il</strong>o retto (esclusi i pioventi ed i fregi) <strong>per</strong> la lunghezza <strong>della</strong> loro membratura più sporgente. Nel prezzo stesso è compreso <strong>il</strong> compenso<br />

<strong>per</strong> la lavorazione degli spigoli, mentre <strong>per</strong> la maggiore fattura dei ris<strong>al</strong>ti, la misura di lunghezza verrà aumentata di 0,40 m <strong>per</strong> ogni ris<strong>al</strong>to. I<br />

fregi ed i pioventi delle cornici, con o senza abbozzatura, ed anche se sagomati e prof<strong>il</strong>ati, verranno pagati a parte con i corrispondenti<br />

prezzi di Elenco.<br />

I bugnati, comunque gettati, ed i cassettonati di qu<strong>al</strong>unque profondità, verranno misurati secondo la loro proiezione su un piano<br />

par<strong>al</strong>lelo <strong>al</strong> parametro del fondo, senza tener conto dell'aumento di su<strong>per</strong>ficie prodotto d<strong>al</strong>l'aggetto delle bugne o d<strong>al</strong>la profondità dei cassettonati.<br />

I prezzi dei bugnati restano invariab<strong>il</strong>i qu<strong>al</strong>unque fosse la grandezza, la configurazione delle bozze e la loro disposizione in serie<br />

(continua o discontinua).<br />

Nel prezzo di tutte le decorazioni è compresa l'ossatura, sino a che le cornici, le fasce e le mostre non su<strong>per</strong>ino l'aggetto di 0,05<br />

m; l'abbozzatura dei bugnati, <strong>il</strong> ritocco ed <strong>il</strong> <strong>per</strong>fezionamento delle ossature, l'arricciatura di m<strong>al</strong>ta, l'intonaco di stucco esattamente prof<strong>il</strong>ato<br />

e levigato, i modini, c<strong>al</strong>chi, modelli, forme, stampe morte, l'esecuzione dei campioni e quant'<strong>al</strong>tro occorrente, a norma dell'Art.86 del presente<br />

Capitolato, <strong>al</strong> completamento delle o<strong>per</strong>e.<br />

112.17 RIVESTIMENTI<br />

I rivestimenti di qu<strong>al</strong>unque genere verranno v<strong>al</strong>utati in base <strong>al</strong>la loro su<strong>per</strong>ficie effettiva, qu<strong>al</strong>unque fosse la sagoma e la posizione<br />

delle pareti o strutture da rivestire, detratte le zone non rivestite di su<strong>per</strong>ficie su<strong>per</strong>iore a 0,25 mq. I prezzi di Elenco comprendono e compensano<br />

tutti gli oneri di cui <strong>al</strong>l'art.87 del presente Capitolato. Per i rivestimenti resino-plastici v<strong>al</strong>gono le norme di cui <strong>al</strong> precedente punto<br />

104.15; <strong>per</strong> le tappezzerie quelle di cui <strong>al</strong> punto 112.19.4.<br />

112.18 INFISSI<br />

112.18.1 Infissi in legno.<br />

Gli infissi come porte, vetrate, coprirulli e sim<strong>il</strong>i verranno v<strong>al</strong>utati in base <strong>al</strong>la loro su<strong>per</strong>ficie e saranno misurati su una sola faccia<br />

del <strong>per</strong>imetro esterno dei telai, siano essi semplici od a cassettone, fatta esclusione degli zampini da incassare nei pavimenti o nelle soglie.<br />

Le parti centinate verranno v<strong>al</strong>utate secondo la su<strong>per</strong>ficie del minimo rettangolo circoscrivib<strong>il</strong>e, ad infisso chiuso, compreso <strong>il</strong> telaio se esistente.<br />

Gli infissi di su<strong>per</strong>ficie inferiore a 1,20 mq verranno ammessi in contab<strong>il</strong>ità con v<strong>al</strong>utazione non inferiore a t<strong>al</strong>e v<strong>al</strong>ore minimo di<br />

su<strong>per</strong>ficie.<br />

Le <strong>per</strong>siane avvolgib<strong>il</strong>i verranno v<strong>al</strong>utate aumentando la luce netta dell'a<strong>per</strong>tura di 5 cm in larghezza e di 20 cm in <strong>al</strong>tezza. Le mostre,<br />

le contromostre ed i coprif<strong>il</strong>i dovranno, se non diversamente disposto, ritenersi sempre compresi nell'onere relativo <strong>al</strong>la fornitura e posa<br />

in o<strong>per</strong>a degli infissi; viceversa, saranno misurati linearmente lungo la linea di massimo sv<strong>il</strong>uppo. I controsportelli e rivestimenti, ove non<br />

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diversamente previsto, saranno anch'essi misurati su una sola faccia, nell'intera su<strong>per</strong>ficie vista.<br />

I prezzi di Elenco comprendono e compensano tutti gli oneri di cui <strong>al</strong>l'art.88 del presente Capitolato in particolare gli oneri di cui ai<br />

punti 88.0.5 e 88.0.10; compensano anche l'onere dell'eventu<strong>al</strong>e collocamento in o<strong>per</strong>a in diversi <strong>per</strong>iodi di tempo (quando <strong>il</strong> collocamento<br />

non fosse da v<strong>al</strong>utare a parte), qu<strong>al</strong>unque risultasse l'ordine di arrivo in cantiere dei manufatti forniti d<strong>al</strong>le Ditte costruttrici o d<strong>al</strong>l'Amministrazione.<br />

Il collocamento in o<strong>per</strong>a, ove fosse da considerare separatamente d<strong>al</strong>la fornitura, sarà v<strong>al</strong>utato in base <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie od a numero,<br />

secondo quanto stab<strong>il</strong>ito in Elenco.<br />

112.18.2 Infissi met<strong>al</strong>lici.<br />

I prezzi di Elenco comprendono e compensano tutti gli oneri di cui <strong>al</strong>l'Art.96 del presente Capitolato. La misurazione avverrà sul<br />

f<strong>il</strong>o esterno dei telai, come <strong>per</strong> gli infissi di cui <strong>al</strong> precedente punto 112.18.1 del qu<strong>al</strong>e si intendono qui ripetute le <strong>al</strong>tre notazioni, in quanto<br />

applicab<strong>il</strong>i. Negli infissi a blocco, se non diversamente disposto, la misurazione in <strong>al</strong>tezza verrà estesa fino <strong>al</strong> f<strong>il</strong>o esterno del cassonetto.<br />

Gli infissi in lamiera di acciaio zincata dovranno essere dati in <strong>al</strong>luminio (anodizzato o laccato) dovranno sempre intendersi compresi<br />

e compensati i provvedimenti di protezione <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasporto, l'immagazzinamento ed <strong>il</strong> montaggio, la fornitura e posa in o<strong>per</strong>a dei f<strong>al</strong>sotelai<br />

in lamiera zincata od in legno, secondo prescrizione, ed in genere gli oneri tutti di cui ai punti 96.2 e 96.4 del presente Capitolato.<br />

112.18.3 Serramenti speci<strong>al</strong>i.<br />

Le serrande di sicurezza verranno v<strong>al</strong>utate con le stesse norme riportate <strong>per</strong> le avvolgib<strong>il</strong>i <strong>al</strong> precedente punto 112.18.1.<br />

Le serrande di sicurezza ad elementi vertic<strong>al</strong>i saranno v<strong>al</strong>utate in base <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie del diaframma, c<strong>al</strong>colata tenendo conto delle<br />

misure effettive degli elementi sia in vertic<strong>al</strong>e, che in nello sv<strong>il</strong>uppo orizzont<strong>al</strong>e.<br />

Le serrande di sicurezza a cancelletti riducib<strong>il</strong>i verranno v<strong>al</strong>utate con i criteri di cui sopra, considerando come sv<strong>il</strong>uppo orizzont<strong>al</strong>e<br />

la luce netta del vano.<br />

Le serrande basculanti saranno v<strong>al</strong>utate a su<strong>per</strong>ficie, con misure riferite <strong>al</strong> f<strong>il</strong>o esterno del telaio fisso.<br />

112.18.4 Serramenti in cloruro di polivin<strong>il</strong>e.<br />

I serramenti in cloruro di polivin<strong>il</strong>e rigido (PVC) saranno v<strong>al</strong>utati con gli stessi criteri di cui <strong>al</strong> precedente punto 112.18.1, in quanto<br />

applicab<strong>il</strong>i. Il prezzo comprende e compensa ogni onere particolarmente previsto <strong>al</strong> punto 90.2 del presente Capitolato.<br />

104. 19 LAVORI DA PITTORE<br />

I prezzi di Elenco relativi ai lavori da pittore compensano tutti gli oneri di cui <strong>al</strong>l'Art.91 del presente Capitolato. La v<strong>al</strong>utazione delle<br />

o<strong>per</strong>e verrà effettuata come di seguito.<br />

112.19.1 Tinteggiature e pitturazioni di pareti.<br />

Negli ambienti interni la v<strong>al</strong>utazione delle tinteggiature e pitturazioni, sia di pareti che di soffitti, verrà effettuata secondo le norme<br />

degli intonachi interni riportate <strong>al</strong> precedente punto 112.15.1.<br />

Negli esterni, <strong>per</strong> la v<strong>al</strong>utazione delle pareti tinteggiate o pitturate non si terrà conto dei ris<strong>al</strong>ti, delle grossezze di ogni specie, delle<br />

decorazioni dei vani, delle sporgenze delle cornici, etc.; in compenso, non verranno detratti i vani di porte, finestre, e sim<strong>il</strong>i, di qu<strong>al</strong>unque<br />

su<strong>per</strong>ficie. Le fiancate, quinte, velette, soffitti di b<strong>al</strong>coni e di corpi aggettanti o delle parti incassate, etc. verranno v<strong>al</strong>utati secondo le norme<br />

degli intonaci esterni di cui <strong>al</strong> precedente punto 112.15.2.<br />

112.19.2 Verniciatura di infissi in legno.<br />

Per le porte, portoni e sim<strong>il</strong>i, verniciati nelle due parti, la v<strong>al</strong>utazione verrà effettuata computando due volte la su<strong>per</strong>ficie apparente<br />

in proiezione vertic<strong>al</strong>e e comprendente le mostre, i coprif<strong>il</strong>i, etc., misurata d<strong>al</strong>la parte <strong>della</strong> maggiore su<strong>per</strong>ficie. La v<strong>al</strong>utazione non terrà<br />

conto degli spessori verniciati dei telai fissi o mob<strong>il</strong>i (e relative mostre e coprif<strong>il</strong>i) fino ad una larghezza in proiezione di 15 cm; <strong>per</strong> le larghezze<br />

su<strong>per</strong>iori verrà tenuto conto <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie eccedente.<br />

Per lo stesso tipo di infissi, qu<strong>al</strong>ora la verniciatura fosse eseguita da una sola parte, la v<strong>al</strong>utazione verrà effettuata computando<br />

una sola volta la su<strong>per</strong>ficie apparente.<br />

Per le porte a vetri, le vetrate e le porte-finestre, verniciate da entrambi le facce, la su<strong>per</strong>ficie apparente in proiezione vertic<strong>al</strong>e<br />

sarà computata una volta e mezzo. Gli spessori verranno v<strong>al</strong>utati come <strong>per</strong> le porte piene.<br />

Per le finestre composte di soli battenti a vetri, verniciate d<strong>al</strong>le due parti, la v<strong>al</strong>utazione verrà effettuata computando una volta la<br />

su<strong>per</strong>ficie apparente in proiezione vertic<strong>al</strong>e, precedentemente definita. Per gli spessori sarà adottato <strong>il</strong> criterio di cui sopra.<br />

I controsportelli, se verniciati da ambo le parti, saranno v<strong>al</strong>utati computando <strong>per</strong> due volte la su<strong>per</strong>ficie <strong>della</strong> relativa proiezione<br />

vertic<strong>al</strong>e.<br />

Le <strong>per</strong>siane avvolgib<strong>il</strong>i saranno v<strong>al</strong>utate computando <strong>per</strong> due volte e mezzo la su<strong>per</strong>ficie apparente del telo, senza tener conto di<br />

<strong>al</strong>cuno spessore; <strong>il</strong> prezzo deve anche ritenersi compensativo <strong>della</strong> verniciatura delle guide, degli eventu<strong>al</strong>i apparecchi a sporgere e degli<br />

accessori tutti <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i è prescritto <strong>il</strong> trattamento di verniciatura anticorrosiva.<br />

Con le v<strong>al</strong>utazioni effettuate come sopra prescritto si intende compensata la verniciatura del cassettone o telaio, delle mostre,<br />

coprif<strong>il</strong>i, battenti, soglie e di ogni <strong>al</strong>tra parte od accessorio, nei limiti di spessore stab<strong>il</strong>iti e con eccezione nei riguardi del cassonetto coprirullo<br />

dell'avvolgib<strong>il</strong>e, che sarà misurato a parte v<strong>al</strong>utando le singole su<strong>per</strong>fici apparenti verniciate.<br />

112.19.3 Verniciatura di infissi ed o<strong>per</strong>e met<strong>al</strong>liche.<br />

La verniciatura delle o<strong>per</strong>e met<strong>al</strong>liche semplici e senza ornati (qu<strong>al</strong>i porte e finestre grandi a vetrata, lucernari, serrande avvolgib<strong>il</strong>i<br />

a maglia, e sim<strong>il</strong>i), effettuata nelle due parti, verrà v<strong>al</strong>utata <strong>per</strong> tre quarti <strong>della</strong> su<strong>per</strong>ficie apparente del minimo rettangolo circoscritto e, <strong>per</strong><br />

le eventu<strong>al</strong>i parti piene, due volte la loro su<strong>per</strong>ficie, senza includere nella misura le parti sporgenti come staffe, sostegni, grappe, nottole,<br />

bracci<strong>al</strong>etti e sim<strong>il</strong>i, la cui verniciatura si intende compensata con la v<strong>al</strong>utazione di cui sopra.<br />

Per le o<strong>per</strong>e met<strong>al</strong>liche semplici e senza ornati, qu<strong>al</strong>i inferriate, cancellate, ringhiere, cancelli anche riducib<strong>il</strong>i, infissi, reti e sim<strong>il</strong>i,<br />

verniciate nelle due parti, verranno v<strong>al</strong>utate le loro su<strong>per</strong>fici effettive <strong>per</strong> una sola volta. Per quelle con ornamenti, nonché <strong>per</strong> le lamiere stirate,<br />

le reti con maglie di lato medio non su<strong>per</strong>iore a 5 cm, verniciate nelle due parti, si procederà <strong>al</strong>la loro v<strong>al</strong>utazione computando una volta<br />

e mezzo la su<strong>per</strong>ficie misurata come sopra.<br />

Per le lamiere ondulate, le serrande ad elementi di lamiera e sim<strong>il</strong>i, verniciati nelle due parti, verrà v<strong>al</strong>utata tre volte la loro su<strong>per</strong>ficie<br />

misurata come sopra, restando così compensato anche lo sv<strong>il</strong>uppo, la parte non in vista e gli accessori. Per i corpi sc<strong>al</strong>danti le verniciature<br />

verranno v<strong>al</strong>utate computando una volta e mezzo la su<strong>per</strong>ficie radiante nomin<strong>al</strong>e, intendendosi con questo compensato ogni <strong>al</strong>tro onere.<br />

112.19.4 Rivestimenti con tappezzerie.<br />

La v<strong>al</strong>utazione delle tappezzerie, in o<strong>per</strong>a, verrà effettuata con i criteri di cui <strong>al</strong> precedente punto 112.17. I pezzi di Elenco comprendono<br />

e compensano tutti gli oneri di cui <strong>al</strong> punto 9.10 del presente Capitolato.<br />

112.20 OPERE IN MARMO, PIETRE NATURALI OD ARTIFICIALI<br />

I prezzi di Elenco comprendono e compensano tutti gli oneri gener<strong>al</strong>i e particolari previsti <strong>al</strong>l'Art.92 del presente Capitolato. I prezzi<br />

compensano <strong>al</strong>tresì, se non diversamente prescritto, la lavorazione delle facce viste, gli incassi, le stra<strong>della</strong>ture, la lavorazione degli spigoli,<br />

i tagli in sagoma e inoltre l'onere dell'eventu<strong>al</strong>e posa in diversi <strong>per</strong>iodi di tempo.<br />

La v<strong>al</strong>utazione delle o<strong>per</strong>e sarà effettuata in base <strong>al</strong> volume, <strong>al</strong>la su<strong>per</strong>ficie, od <strong>al</strong>lo sv<strong>il</strong>uppo lineare, secondo i casi e le previsioni<br />

di Elenco, con i criteri stab<strong>il</strong>iti in precedenza <strong>al</strong> punto 112.5.3. Le immorsature si v<strong>al</strong>uteranno con lo stesso prezzo relativo ai marmi ed <strong>al</strong>le<br />

pagina n.114


pietre.<br />

112.21 OPERE DA CARPENTERIA<br />

Nei prezzi di Elenco riguardanti la lavorazione e posa in o<strong>per</strong>a dei legnami è compreso ogni compenso <strong>per</strong> la provvista di tutta la<br />

chioderia, delle staffe, bulloni, chiavetti etc. occorrenti; <strong>per</strong> gli sfridi, <strong>per</strong> l'esecuzione delle giunzioni e degli innesti di qu<strong>al</strong>unque specie, <strong>per</strong><br />

imp<strong>al</strong>cature di servizio, catene, cordami, m<strong>al</strong>te, meccanismi e sim<strong>il</strong>i, <strong>per</strong> qu<strong>al</strong>unque mezzo provvision<strong>al</strong>e <strong>per</strong> l'inn<strong>al</strong>zamento, trasporto e posa<br />

in o<strong>per</strong>a ed in genere <strong>per</strong> gli oneri tutti di cui <strong>al</strong>l'art.93 del presente Capitolato.<br />

La v<strong>al</strong>utazione dei manufatti in legno e delle o<strong>per</strong>e da carpenterie in genere verrà effettuata in base <strong>al</strong> volume di legname effettivamente<br />

collocato in o<strong>per</strong>a, senza tener conto dei maschi e dei nodi <strong>per</strong> le congiunzioni dei diversi pezzi e senza dedurre le relative mancanze<br />

od intagli.<br />

112.22 OPERE E MANUFATTI IN METALLO<br />

Tutti i lavori in met<strong>al</strong>lo saranno in gener<strong>al</strong>e v<strong>al</strong>utati in base <strong>al</strong>la massa dei manufatti, determinata a lavorazione completamente<br />

ultimata e misurata prima <strong>della</strong> loro posa in o<strong>per</strong>a, con misurazione effettuata a cura e spese dell'App<strong>al</strong>tatore e verb<strong>al</strong>izzata in contraddittorio.<br />

Nei prezzi delle o<strong>per</strong>e in met<strong>al</strong>lo è compreso ogni onere particolarmente previsto <strong>al</strong>l'Art.94 del presente Capitolato ed inoltre ogni<br />

e qu<strong>al</strong>unque compenso <strong>per</strong> forniture accessorie e <strong>per</strong> lavorazione, montaggio e collocamento in o<strong>per</strong>a.<br />

112.23 OPERE IN VETRO E CRISTALLO<br />

Le lastre di vetro o di crist<strong>al</strong>lo, qu<strong>al</strong>ora previste con v<strong>al</strong>utazione separata, verranno computate in base <strong>al</strong>la loro su<strong>per</strong>ficie effettiva,<br />

senza tener conto degli eventu<strong>al</strong>i tagli occorsi né delle parti co<strong>per</strong>te da incastri e sim<strong>il</strong>i o comunque ammorsate. Per le dimensioni di lastre<br />

di vetro o di crist<strong>al</strong>lo centinate, si assumerà <strong>il</strong> minimo rettangolo ad esse circoscritto.<br />

Le pareti e co<strong>per</strong>ture con prof<strong>il</strong>ati struttur<strong>al</strong>i ad "U" e le o<strong>per</strong>e in vetro-cemento verranno v<strong>al</strong>utate in base <strong>al</strong>la loro su<strong>per</strong>ficie effettiva<br />

dei manufatti, misurata in o<strong>per</strong>a. I prezzi di Elenco compensano comunque tutti gli oneri di cui <strong>al</strong>l'art.95 del presente Capitolato.<br />

112.24 OPERE DA LATTONIERE<br />

I prezzi di Elenco compensano tutti gli oneri, le prestazioni e le forniture di cui <strong>al</strong>l'Art.96 del presente Capitolato.<br />

La v<strong>al</strong>utazione dei condotti, pluvi<strong>al</strong>i e can<strong>al</strong>i di gronda sarà effettuata in base <strong>al</strong>la loro lunghezza effettiva, misurata sull'asse. La<br />

v<strong>al</strong>utazione delle converse, dei compluvi, e delle scoss<strong>al</strong>ine sarà invece effettuata in base <strong>al</strong>la loro su<strong>per</strong>ficie, senza tener conto delle giunzioni,<br />

sovrapposizioni, etc.<br />

112.25 TUBAZIONI<br />

Le tubazioni in genere saranno v<strong>al</strong>utate in base <strong>al</strong>la loro massa od in base <strong>al</strong> loro sv<strong>il</strong>uppo in lunghezza, secondo i tipi e le particolari<br />

indicazioni di Elenco. I prezzi compensano comunque tutti gli oneri, le prestazioni e le forniture previste <strong>al</strong>l'Art.97, fatta eccezione (se<br />

no diversamente previsto) <strong>per</strong> i letti di sabbia, nelle tubazioni interrate, o <strong>per</strong> i massetti ed i rivestimenti in c<strong>al</strong>cestruzzo, che verranno v<strong>al</strong>utati<br />

separatamente. Le protezioni, come pure gli isolamenti acustici e le colorazioni distintive devono ritenersi specificatamente inclusi, se non<br />

diversamente disposto, tra gli oneri relativi ai prezzi di Elenco.<br />

112.25.1 Tubazioni met<strong>al</strong>liche.<br />

Le tubazioni met<strong>al</strong>liche saranno v<strong>al</strong>utate in base <strong>al</strong>la loro massa, in rapporto <strong>al</strong> tipo approvato d<strong>al</strong>la Direzione Lavori, od in base<br />

<strong>al</strong>la loro lunghezza, misurata sull'asse delle tubazioni stesse, quando ne siano indicate le caratteristiche.<br />

I prezzi di Elenco comprendono oltre <strong>al</strong>la fornitura dei materi<strong>al</strong>i, compresi quelli di giunzione, e la relativa posa in o<strong>per</strong>a, anche<br />

ogni accessorio qu<strong>al</strong>i staffe, collari, supporti, etc. nonché l'esecuzione delle giunzioni, nei tipi prescritti, e le o<strong>per</strong>e murarie.<br />

Nella v<strong>al</strong>utazione delle masse si terrà conto unicamente di quelle relative ai tubi ed ai manufatti met<strong>al</strong>lici di giunzione (flange, controflange,<br />

manicotti, ecc.), con esclusione del piombo (nei giunti a piombo), delle guarnizioni (corda di canapa, anelli di gomma, ecc.) nonché<br />

delle staffe, collari e materi<strong>al</strong>i vari di fissaggio <strong>il</strong> cui onere, <strong>per</strong> quanto in precedenza esposto, deve ritenersi incluso nel prezzo.<br />

Nella v<strong>al</strong>utazione delle lunghezze non dovrà tenersi conto delle sovrapposizioni.<br />

Per quanto riguarda i pezzi speci<strong>al</strong>i, l'onere <strong>della</strong> relativa fornitura e posa in o<strong>per</strong>a potrà essere compreso o meno nel prezzo delle<br />

tubazioni. Qu<strong>al</strong>ora t<strong>al</strong>e onere risultasse incluso nel prezzo e la v<strong>al</strong>utazione delle tubazioni fosse prevista in base <strong>al</strong>lo sv<strong>il</strong>uppo lineare, i pezzi<br />

speci<strong>al</strong>i verranno v<strong>al</strong>utati in lunghezza come se fossero tubazione, mentre, nel caso in cui la v<strong>al</strong>utazione fosse prevista in base <strong>al</strong>la massa, i<br />

pezzi speci<strong>al</strong>i verranno v<strong>al</strong>utati <strong>per</strong> la massa <strong>della</strong> tubazione corrispondente.<br />

I prezzi di Elenco <strong>per</strong> le tubazioni in acciaio od in ghisa v<strong>al</strong>gono anche nel caso che i tubi dovessero venire inclusi nei getti delle<br />

strutture in c<strong>al</strong>cestruzzo, con ogni onere relativo <strong>al</strong> loro provvisorio fissaggio nelle casseforme.<br />

112.25.2 Tubazioni in grès, in cemento od in cemento amianto.<br />

La v<strong>al</strong>utazione delle tubazioni in grès, sia in o<strong>per</strong>a che in semplice fornitura sarà fatta a metro lineare, misurando la lunghezza<br />

sull'asse delle tubazioni senza tener conto delle parti destinate a compenetrarsi.<br />

I pezzi speci<strong>al</strong>i saranno v<strong>al</strong>utati in lunghezza come se fossero tubazione.<br />

Per i tubi in cemento, cemento armato, cemento amianto, v<strong>al</strong>e quanto specificatamente riportato <strong>per</strong> la v<strong>al</strong>utazione delle tubazioni<br />

in grès, s<strong>al</strong>vo diverse disposizioni.<br />

112.25.3 Tubazioni in materie plastiche.<br />

La v<strong>al</strong>utazione delle tubazioni in materie plastiche (PVC, poliet<strong>il</strong>ene, ecc.) dovrà essere effettuata secondo le prescrizioni di cui <strong>al</strong><br />

precedente punto 104.25.2, ragguagliando i pezzi speci<strong>al</strong>i <strong>al</strong>la tubazione del corrispondente diametro di pari lunghezza.<br />

112.26 SIGILLATURE<br />

Le sig<strong>il</strong>lature, qu<strong>al</strong>ora non specificatamente comprese tra oneri connessi <strong>al</strong>la esecuzione delle o<strong>per</strong>e <strong>per</strong> le qu<strong>al</strong>i risultano necessarie,<br />

verranno v<strong>al</strong>utate in base <strong>al</strong> loro sv<strong>il</strong>uppo lineare. I prezzi di Elenco compensano tutti gli oneri previsti <strong>al</strong>l'art.98 del presente Capitolato,<br />

ivi compresa la fornitura e posa in o<strong>per</strong>a dei materi<strong>al</strong>i di riempimento e di distacco di cui <strong>al</strong> punto 98.1.3.<br />

112.27 IMPIANTI<br />

Qu<strong>al</strong>ora la fornitura e posa in o<strong>per</strong>a degli impianti non fosse prevista in forma forfettaria, la v<strong>al</strong>utazione dei vari elementi degli<br />

stessi sarà effettuata a numero, a massa, secondo la lunghezza o con riferimento ad <strong>al</strong>tre specifiche mod<strong>al</strong>ità di misura, in rapporto a quanto<br />

particolarmente stab<strong>il</strong>ito nell'elenco dei prezzi.<br />

Ove invece <strong>il</strong> prezzo di ciascun impianto fosse stab<strong>il</strong>ito forfettariamente, esso comprende e compensa, se non diversamente previsto,<br />

tutte le forniture, le lavorazioni, i montaggi, le prestazioni (princip<strong>al</strong>i ed accessorie) e gli oneri tutti stab<strong>il</strong>iti nei relativi articoli del presente<br />

Capitolato.<br />

pagina n.115


CRONOPROGRAMMA<br />

LAVORAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11<br />

<strong>al</strong>lestimento cantiere X<br />

Scavi, demolizioni e rimozioni X X X X X<br />

Ripristino strutture in c.a. X X<br />

settimane<br />

Fondazioni in c.a. e muratura in laterizi X X X<br />

Vespaio e Massetto X X X X<br />

Fornitura e Montaggio Infissi X<br />

Smontaggio cantiere X


INCIDENZA DELLA MANO D'OPERA<br />

n. Categoria dei Lavori Costi (€) Incidenza Manodo<strong>per</strong>a<br />

1 SCAVI, RIMOZIONI E DEMOLIZIONI € 22 322,24 35%<br />

2 OPERE IN C.A. E SIMILI, MURATURE € 20 524,42 26%<br />

3 OPERE IN MARMO, MASSETTI E VESPAI € 15 605,51 28%<br />

4 IMPERMEABILIZZAZIONI, OPERE IN FERRO, INFISSI € 2 671,30 27%


CONTRATTO D’APPALTO<br />

OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA<br />

RISANAMENTO IGIENICO-CONSERVATIVO<br />

DELLA SCUOLA MEDIA “IGNAZIO SILONE”<br />

Il giorno ___________________________________________ in ________________ presso<br />

l’ufficio ______________________________________ in Ugento (LE) <strong>per</strong> sottoscrivere <strong>il</strong><br />

presente atto si costituiscono:<br />

1. <strong>il</strong> dott. ___________________________________, dirigente dell’ufficio<br />

_________________, <strong>al</strong>l’uopo incaricato con provvedimento <strong>della</strong> G. M. del __________<br />

n.________, interviene esclusivamente in nome e <strong>per</strong> conto del Comune di Ugento con<br />

sede in _______________ c.f. _________________ di seguito denominata app<strong>al</strong>tante;<br />

2. <strong>il</strong> sig. _______________________ leg<strong>al</strong>e rappresentante <strong>della</strong> ditta<br />

___________________ con sede in _______________ via _________________ , p.iva<br />

_________________________ di seguito denominato app<strong>al</strong>tatore.<br />

Premesso che:<br />

1) l’app<strong>al</strong>tante con provvedimento<br />

- ______________________ ha approvato <strong>il</strong> progetto esecutivo dei lavori a misura su<br />

indicati <strong>il</strong> cui importo a base d’asta è di Euro 61.123,47, secondo quanto risultante<br />

<strong>al</strong>l’art.2 del capitolato speci<strong>al</strong>e d’app<strong>al</strong>to (<strong><strong>al</strong>legato</strong> n.1), oltre a Euro 1.100,00 qu<strong>al</strong>e rim-<br />

borso dei relativi oneri di sicurezza di cantiere, ai sensi del D.Lgs 494/96 e D.Lgs 81/08<br />

ed art. 31 <strong>della</strong> L.109/94 e s.m.i., secondo quanto stab<strong>il</strong>ito nel relativo piano (<strong><strong>al</strong>legato</strong><br />

2);<br />

- _____________________ ha definitivamente aggiudicato <strong>al</strong> qui costituito app<strong>al</strong>tatore i<br />

lavori <strong>per</strong> l’importo netto su indicato;<br />

1/4


2) l’app<strong>al</strong>tatore dichiara di accettare tutte le condizioni d’app<strong>al</strong>to stab<strong>il</strong>ite nel predetto capitola-<br />

to speci<strong>al</strong>e ed espressamente di:<br />

- aver piena e completa cognizione delle o<strong>per</strong>e da eseguire <strong>per</strong> tipo, natura e quantità, di<br />

essersi recato sul posto interessato ai lavori ed averne accertato lo stato, le condizioni<br />

norm<strong>al</strong>i di esercizio in rapporto <strong>al</strong>la presenza di terzi estranei, le condizioni di viab<strong>il</strong>ità e<br />

di accesso, l’andamento del terreno, la sua natura e consistenza anche in relazione <strong>al</strong>-<br />

le o<strong>per</strong>e interrate da re<strong>al</strong>izzare, nonché l’ubicazione delle reti pubbliche di erogazio-<br />

ne/<strong>al</strong>lacciamento dell’acqua, fognatura, gas, elettricità, telefoni che lo riguardano;<br />

- aver esaminato <strong>il</strong> progetto dei lavori ed <strong>il</strong> relativo piano di sicurezza, e averli ritenuti e-<br />

saustivi e sufficienti <strong>per</strong> un’offerta pienamente cognitiva sul piano qu<strong>al</strong>itativo e quantita-<br />

tivo, comunque sufficiente <strong>per</strong> dare esecuzione <strong>al</strong>le o<strong>per</strong>e previste e che nulla osta ad<br />

una loro ultimazione <strong>al</strong> prezzo offerto;<br />

- aver v<strong>al</strong>utato tutte le circostanze e gli elementi che influiscono sul costo dei materi<strong>al</strong>i,<br />

<strong>della</strong> mano d'o<strong>per</strong>a, dei noli e dei trasporti quanto <strong>al</strong>l’attuazione del piano di sicurezza,<br />

nel formulare l’offerta,<br />

- poter disporre di attrezzature e mezzi d’o<strong>per</strong>a adeguati ai lavori che occorre eseguire e<br />

di poterli re<strong>al</strong>izzare <strong>al</strong>le condizioni previste d<strong>al</strong> piano di sicurezza predisposto d<strong>al</strong> com-<br />

mittente e con la massima efficienza ed economicità e d’aver tenuto conto nell’offerta di<br />

tutti i costi conseguenti, ovvero di tutte le attrezzature e mezzi d’o<strong>per</strong>a conformi <strong>al</strong>la di-<br />

rettiva (di prodotto) CE necessari <strong>al</strong>la sua attività imprenditori<strong>al</strong>e;<br />

- ritenere congrui e soddisfacenti i prezzi unitari d’app<strong>al</strong>to (<strong><strong>al</strong>legato</strong> n.3) e gli importi delle<br />

diverse categorie di lavoro del progetto, nonché l’importo <strong>per</strong> l’attuazione delle misure<br />

di sicurezza di cui <strong>al</strong> D.Lgs. 494/96 e D.Lgs 81/08 indicato ai punti 2.1b del capitolato<br />

Speci<strong>al</strong>e d’app<strong>al</strong>to;<br />

2/4


- poter eseguire i lavori secondo <strong>il</strong> cronoprogramma riportato <strong>al</strong>l’art.2 del capitolato spe-<br />

ci<strong>al</strong>e;<br />

- garantire sempre la fruib<strong>il</strong>ità di parte dell’edificio <strong>per</strong> lo svolgimento delle attività scola-<br />

stiche;<br />

- offre di eseguire i lavori <strong>per</strong> un prezzo complessivo netto di €.___________, ossia con<br />

ribasso di ______% su quello posto a base di gara;<br />

- ha già costituito una garanzia degli obblighi nascenti d<strong>al</strong> presente atto mediante polizza<br />

fidejussoria assicurativa emessa _________________________ <strong>per</strong> l’importo di<br />

€_____________________ (<strong><strong>al</strong>legato</strong> n.4);<br />

tanto premesso, qu<strong>al</strong>e presupposto essenzi<strong>al</strong>e <strong>per</strong> la sottoscrizione del presente atto,<br />

l’app<strong>al</strong>tante affida <strong>al</strong>l’app<strong>al</strong>tatore l’esecuzione dei lavori in argomento <strong>per</strong> <strong>il</strong> prezzo netto suin-<br />

dicato da questi offerto, I.V.A. esclusa, <strong>al</strong>le condizioni tutte stab<strong>il</strong>ite nel capitolato speci<strong>al</strong>e<br />

d’app<strong>al</strong>to, ai relativi elaborati tecnici in questo richiamati, qu<strong>al</strong>i elaborati grafici, elenco<br />

prezzi unitari, cronoprogramma, piano di sicurezza e di coordinamento e, <strong>per</strong> quanto non<br />

specificato e <strong>per</strong>tinente ai rapporti contrattu<strong>al</strong>i, <strong>al</strong>le condizioni stab<strong>il</strong>ite d<strong>al</strong> capitolato gener<strong>al</strong>e<br />

d’app<strong>al</strong>to, approvato con D.M. LL.PP. 19.04.2000 n.145, <strong>al</strong> D.P.R. 21.12.1999 n.554 e la<br />

L.109/1994 e s.m.i., legge regione Puglia n°13 del 11 maggio 2001 e Decreto legislativo 12<br />

apr<strong>il</strong>e 2006, n. 163.<br />

Previa consegna <strong>della</strong> fattura fisc<strong>al</strong>e, i pagamenti dei lavori e degli oneri di sicurezza saranno<br />

effettuati presso la tesoreria dell’ente, ossia presso ___________________ con mandati a fa-<br />

vore dell’app<strong>al</strong>tatore sulla base di certificati di pagamento emessi d<strong>al</strong> responsab<strong>il</strong>e del proce-<br />

dimento in ragione degli importi maturati, secondo quanto stab<strong>il</strong>ito <strong>al</strong>l’art.16 del capitolato spe-<br />

ci<strong>al</strong>e, unitamente <strong>al</strong>l’IVA dovuta nella misura di legge. A t<strong>al</strong> proposito l’app<strong>al</strong>tatore precisa che<br />

la <strong>per</strong>sona autorizzate a riscuotere, ricevere e quietanzare le somme ricevute in conto o s<strong>al</strong>do<br />

3/4


anche <strong>per</strong> effetto di eventu<strong>al</strong>i cessioni di credito preventivamente riconosciute d<strong>al</strong>la stazione<br />

app<strong>al</strong>tante è <strong>il</strong> sig.____________________________ nato a _____________________ <strong>il</strong><br />

_________ e residente a ________________, come da atto di designazione <strong><strong>al</strong>legato</strong> (n.3), i-<br />

noltre, non potendo condurre i lavori <strong>per</strong>son<strong>al</strong>mente, conferisce mandato di rappresentanza <strong>al</strong><br />

sig. ___________________, nato a ____________ <strong>il</strong> ____________ e residente a<br />

_________________, iscritto <strong>al</strong>l’Albo degli Ingegneri n._______, come da mandato di rappre-<br />

sentanza <strong><strong>al</strong>legato</strong> (n.4), pur rimando egli responsab<strong>il</strong>e dell'o<strong>per</strong>ato del suo rappresentante, fat-<br />

to s<strong>al</strong>vo <strong>il</strong> diritto dell’app<strong>al</strong>tante di esigerne l’immediato cambiamento quando ricorrono gravi e<br />

giustificati motivi, senza che <strong>per</strong> ciò spetti <strong>al</strong>cuna indennità <strong>al</strong>l'app<strong>al</strong>tatore.<br />

L’app<strong>al</strong>tatore elegge <strong>il</strong> proprio domic<strong>il</strong>io in _________________ presso ___________, <strong>per</strong>tan-<br />

to tutte le intimazioni, le assegnazioni di termini ed ogni <strong>al</strong>tra notificazione o comunicazione di-<br />

pendente d<strong>al</strong> contratto di app<strong>al</strong>to sono fatte d<strong>al</strong> direttore dei lavori o d<strong>al</strong> responsab<strong>il</strong>e unico del<br />

procedimento, ciascuno relativamente agli atti di propria competenza, a mani proprie dell'ap-<br />

p<strong>al</strong>tatore o di colui che lo rappresenta nella condotta dei lavori oppure saranno effettuate pres-<br />

so quel domic<strong>il</strong>io.<br />

Sono espressamente <strong>al</strong>legati <strong>al</strong> presente atto:<br />

1) capitolato speci<strong>al</strong>e d’app<strong>al</strong>to;<br />

2) piano di sicurezza e coordinamento;<br />

3) elenco prezzi unitari;<br />

4) polizza;<br />

5) elaborati grafici e giustificativi di progetto, esclusi quelli di tipo economico di stima.<br />

L’app<strong>al</strong>tante L’app<strong>al</strong>tatore<br />

4/4


Num.Ord.<br />

TARIFFA<br />

unità<br />

D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O di<br />

misura<br />

pag. 2<br />

P R E Z Z O<br />

UNITARIO<br />

Nr. 1 Scavo di sbancamento effettuato con mezzi meccanici compresa la rimozione di arbusti e ceppaie, la prof<strong>il</strong>atura<br />

E 01.01a delle pareti, la regolarizzazione del fondo, <strong>il</strong> carico sugli automezzi ed <strong>il</strong> trasporto nell'ambito del cantiere. in<br />

rocce sciolte (arg<strong>il</strong>la, sabbia, ghiaia, terreno veget<strong>al</strong>e e sim<strong>il</strong>i o con trovanti fino ad 1 mc<br />

euro (sette/70) m3 7,70<br />

Nr. 2 Scavo a sezione obbligata, eseguita con mezzi meccanici, fino <strong>al</strong>la profondità di 2 m, compresa l’estrazione e<br />

E 01.02a l’aggotto di eventu<strong>al</strong>i acque, fino ad un battente massimo di 20 cm, <strong>il</strong> carico su mezzi di trasporto e<br />

l’<strong>al</strong>lontanamento del materi<strong>al</strong>e scavato fino a un massimo di 10 km: in rocce sciolte (arg<strong>il</strong>la, sabbia, ghiaia,<br />

terreno veget<strong>al</strong>e e sim<strong>il</strong>i o con trovanti fino ad 1 mc<br />

euro (otto/70) m3 8,70<br />

Nr. 3 Trasporto con qu<strong>al</strong>unque mezzo a discarica autorizzata di materi<strong>al</strong>e di risulta di qu<strong>al</strong>unque natura e specie<br />

E 01.27 purché esente da amianto, anche se bagnato, fino ad una distanza di km 10, compreso, <strong>il</strong> carico o lo scarico, lo<br />

spianamento e l'eventu<strong>al</strong>e configurazione del materi<strong>al</strong>e scaricato, con esclusione degli onrei di conferimento a<br />

discarica<br />

euro (undici/00) m3 11,00<br />

Nr. 4 Oneri di conferimento a discarica<br />

E 01.28 b euro (dieci/00) m3 10,00<br />

Nr. 5 Fornitura e posa in o<strong>per</strong>a di c<strong>al</strong>cestruzzo cementizio <strong>per</strong> strutture non armate o debolmente armate (fondazioni,<br />

E 04.01c co<strong>per</strong>tine, murature, ecc.), a prestazione garantita,<br />

confezionato a norma <strong>della</strong> legge n. 1086/71, con cemento tipo 325 o 425 ed inerti c<strong>al</strong>carei o di fiume dato in<br />

o<strong>per</strong>a compreso costipamento meccanico o a mano con esclusione del ferro di armatura e delle casseforme e<br />

adeguata maturazione del getto.<br />

Rck 250 N/mmq<br />

euro (centoventi/00) m3 120,00<br />

Nr. 6 Fornitura e posa in o<strong>per</strong>a di c<strong>al</strong>cestruzzo cementizio <strong>per</strong> strutture armate confezionato a norma di legge, con<br />

E 04.02a 2 cemento tipo 325 o 425 ed inerti a varie pezzature atte ad assicurare un assortimento granulometrico adeguato<br />

<strong>al</strong>la particolare destinazione del getto ed <strong>al</strong> procedimento di posa in o<strong>per</strong>a del c<strong>al</strong>cestruzzo. La pezzatura<br />

massima dell’inerte comunque dovrà dipendere d<strong>al</strong>la distanza dei ferri di armatura in modo t<strong>al</strong>e da evitare <strong>il</strong><br />

fenomeno <strong>della</strong> grigliatura degli inerti. Compreso tutti gli oneri occorrenti tra cui quelli di controllo previsti d<strong>al</strong>le<br />

vigenti norme, magisteri e quanto <strong>al</strong>tro necessario <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro compiuto a <strong>per</strong>fetta regola d’arte, escluso <strong>il</strong><br />

ferro di armatura da pagarsi a parte, ma compreso le occorrenti casseforme eseguite a qu<strong>al</strong>siasi <strong>al</strong>tezza. Il<br />

c<strong>al</strong>cestruzzo dovrà essere studiato in modo da assicurare oltre <strong>al</strong>la resistenza caratteristica a 28 giorni Rck<br />

prevista in Capitolato, anche un'elevata durab<strong>il</strong>ità delle o<strong>per</strong>e in cemento armato nei confronti delle azioni<br />

aggressive esterne. All’uopo <strong>il</strong> c<strong>al</strong>cestruzzo dovrà avere: dosaggio in cemento non inferiore a 320-350 Kg/mc,<br />

rapporto A/C non su<strong>per</strong>iore a 0,45-0,50, impiego di cementi idonei <strong>al</strong>l’ambiente fisico nel qu<strong>al</strong>e l’o<strong>per</strong>a verrà a<br />

trovarsi, adeguati copriferri maggiori o ugu<strong>al</strong>i a 3 . 4 cm, adeguata maturazione del getto.<strong>per</strong> strutture di<br />

fondazione (plinti, travi rovesce e di collegamento, platee, ecc.) con resistenza caratteristica a compressione del<br />

conglomerato cementizio a 28 giorni di stagionatura; slump = cm 7 + o – 2<br />

Rck 300 N/mmq<br />

euro (centosessanta/00) m3 160,00<br />

Nr. 7 Fornitura, lavorazione e posa in o<strong>per</strong>a di tondo di acciaio in barre di qu<strong>al</strong>siasi diametro e lunghezza <strong>per</strong><br />

E 04.05 armatura di strutture in c<strong>al</strong>cestruzzo, compreso <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o di ferro delle legature, i distanziatori, le eventu<strong>al</strong>i s<strong>al</strong>dature<br />

<strong>per</strong> giunzioni, la lavorazione secondo gli schemi progettu<strong>al</strong>i ed <strong>il</strong> relativo sfrido, <strong>il</strong> trasporto, lo scarico<br />

d<strong>al</strong>l'automezzo, l'accatastamento, <strong>il</strong> tiro in <strong>al</strong>to, l'avvicinamento <strong>al</strong> luogo di posa, l'assistenza, e quant'<strong>al</strong>tro<br />

occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d'arte. Acciaio <strong>per</strong> cemento armato tipo Fe B 44K<br />

euro (uno/90) kg 1,90<br />

Nr. 8 Muratura di tamponamento eseguita con blocchi presso-vibrati in c<strong>al</strong>cestruzzo di arg<strong>il</strong>la espansa Leca o<br />

E 06 11 b Protermo o sim<strong>il</strong>ari, con dimensioni modulari (SxHxL) di cm __x20x50 con su<strong>per</strong>ficie da intonaco, prodotti da<br />

azienda certificata secondo la norma ISO 9001:2000 e dotata di certificazione di prodotto “Blocco Qu<strong>al</strong>ità<br />

Certificata” secondo le specifiche ANPEL. I blocchi devono avere una densità del<br />

c<strong>al</strong>cestruzzo a secco non su<strong>per</strong>iore a 1000 kg/m³ ±10%. I manufatti devono essere marcati CE secondo la<br />

norma UNI EN 771-3, ed avere le seguenti caratteristiche:<br />

- tolleranze dimension<strong>al</strong>i: lunghezza, spessore –3, +1 mm<br />

- tolleranze dimension<strong>al</strong>i: <strong>al</strong>tezza ±2 mm<br />

La posa dovrà avvenire con l’impiego di m<strong>al</strong>ta di classe M3 (D.M. 20.11.87).La muratura dovrà presentare<br />

opportuni giunti di controllo <strong>per</strong> garantire l´assenza di fessurazioni. Il prezzo è comprensivo <strong>della</strong> fornitura e del<br />

trasporto dei manufatti, compresi la formazione di sp<strong>al</strong>le, architravi, velette, giunti di controllo, lo sfrido e<br />

l´elevazione dei manufatti. Sono inclusi la fornitura di eventu<strong>al</strong>i armature<br />

met<strong>al</strong>liche, la ferramenta di collegamento <strong>al</strong>la struttura e la sig<strong>il</strong>latura dei giunti di controllo e di quant’<strong>al</strong>tro<br />

occorre <strong>per</strong> l’esecuzione a <strong>per</strong>fetta regola d’arte.E’ compreso l’occorrente ponteggio <strong>per</strong> <strong>al</strong>tezze <strong>della</strong> parete<br />

fino a mt. 4,00 d<strong>al</strong> pianodi lavoro.<br />

Il blocco dovrà presentare caratteristiche Tagliafuoco come risultanti da Certificato di resistenza <strong>al</strong> fuoco<br />

secondo la circolare M.I. n. 91 del 14/09/1961r<strong>il</strong>asciato da Laboratorio Uffici<strong>al</strong>e Riconosciuto. T<strong>al</strong>e Certificato<br />

dovrà essereautenticato d<strong>al</strong> fornitore e corredato <strong>della</strong> dichiarazione di conformità attestante l’equiv<strong>al</strong>enza, in<br />

termini geometrici e di impasto, a quelli <strong>della</strong> prova oggetto di certificazione.<br />

Spessore cm. 12 REI 120<br />

euro (ventisette/00) m2 27,00


Num.Ord.<br />

TARIFFA<br />

unità<br />

D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O di<br />

misura<br />

pag. 3<br />

P R E Z Z O<br />

UNITARIO<br />

Nr. 9 Re<strong>al</strong>izzazione di vespaio aerato di qu<strong>al</strong>unque spessore, eseguito con cupolette tipo “Igloo” con elementi<br />

E 08.02a assemblati ad incastro, da poggiare su sottostante piano preventivamente livellato, (escluso) predisposti <strong>per</strong><br />

l’esecuzione del massetto in cls (questo escluso) eseguito a qu<strong>al</strong>unque <strong>al</strong>tezza o profondità compresa la<br />

fornitura del materi<strong>al</strong>e ed <strong>al</strong>tro onere e magistero necessario. Cupoletta con <strong>al</strong>tezza fino a 20 cm<br />

euro (quattordici/50) m2 14,50<br />

Nr. 10 idem c.s. ...con <strong>al</strong>tezza oltre 20 fino a 30 cm<br />

E 08.02b euro (diciassette/00) m2 17,00<br />

Nr. 11 Massetto in conglomerato cementizio a resistenza caratteristica e classe di esposizione conforme <strong>al</strong>le<br />

E 08.08a prescrizioni delle norma UNI 9858 con dimensioni massima degli inerti pari a mm 30, in o<strong>per</strong>a ben livellato e<br />

pistonato , armato con rete elettros<strong>al</strong>data di diametro mm 6 a maglia cm 20x20, su vespaio livellato e lisciato,<br />

compreso l'uso di tavolame di contenimento, sponde, e <strong>il</strong> loro disarmo, <strong>il</strong> trasporto, lo scarico d<strong>al</strong>l'automezzo,<br />

l'accatastamento, l'avvicinamento <strong>al</strong> luogo di posa, compreso <strong>al</strong>tresì l’uso, <strong>al</strong>l’occorrenza, di qu<strong>al</strong>siasi<br />

apparecchiatura anche<br />

meccanica atta ed idonea a dare <strong>il</strong> lavoro finito a <strong>per</strong>fetta regola d’arte. Massetto in c<strong>al</strong>cestruzzo RcK 20<br />

spessore cm 8<br />

euro (diciassette/50) m2 17,50<br />

Nr. 12 Manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e in o<strong>per</strong>a a qu<strong>al</strong>siasi <strong>al</strong>tezza, composto da guaina armata TNT tessuto o feltro non<br />

E 11.12a tessuto applicata a c<strong>al</strong>do con giunti sf<strong>al</strong>sati e sovrapposti di cm 10 sig<strong>il</strong>lati a c<strong>al</strong>do. Dato in o<strong>per</strong>a su su<strong>per</strong>fici<br />

orizzont<strong>al</strong>i vertic<strong>al</strong>i o inclinate lisciate o rustiche, previa accurata pulizia e asportazione di corpi estranei<br />

applicate in indipendenza o in semi-aderenza o in aderenza tot<strong>al</strong>e a seconda <strong>della</strong> pendenza <strong>della</strong> co<strong>per</strong>tura.<br />

Compreso l'onere <strong>per</strong> l'esecuzione dei risvolti, l'eventu<strong>al</strong>e uso dei ponteggi di servizio ed <strong>il</strong> loro disarmo, lo<br />

sfrido dei materi<strong>al</strong>i, l'assistenza, <strong>il</strong> trasporto, lo scarico d<strong>al</strong>l'automezzo, l'accatastamento, <strong>il</strong> tiro in <strong>al</strong>to,<br />

l'avvicinamento <strong>al</strong> luogo di posa di tutti i materi<strong>al</strong>i necessari e quant'<strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a<br />

a <strong>per</strong>fetta regola d'arte. Im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione doppia guaina armata con poliestere mm 3 + 3<br />

euro (diciassette/50) m2 17,50<br />

Nr. 13 Lastre in pietra di Trani o Travertino di prima scelta, dello spessore di cm 3, di qu<strong>al</strong>unque dimensione, con<br />

E 12.13b faccia e frontino in vista, già levigati in laboratorio, <strong>per</strong> soglie, imbotti, e sc<strong>al</strong>e e sim<strong>il</strong>i. Dati in o<strong>per</strong>a a qu<strong>al</strong>siasi<br />

<strong>al</strong>tezza, <strong>al</strong>lettati con m<strong>al</strong>ta bastarda. Compreso <strong>il</strong> trasporto, lo scarico d<strong>al</strong>l'automezzo, l'accatastamento, <strong>il</strong> tiro in<br />

<strong>al</strong>to, l'avvicinamento <strong>al</strong> luogo di posa, eventu<strong>al</strong>e taglio a misura con relativo sfrido, la stuccatura dei giunti con<br />

cemento bianco o colorato la protezione fino <strong>al</strong>la consegna delle o<strong>per</strong>e, la pulizia fin<strong>al</strong>e e quant'<strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong><br />

dare <strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d'arte. Lastre di pietra di Travertino spessore cm 3<br />

euro (ottantasei/78) m2 86,78<br />

Nr. 14 Infisso <strong>per</strong> finestre e porte-finestra di <strong>al</strong>luminio <strong>della</strong> sezione minima di mm 52 e dello spessore minimo<br />

E 17.07a n dei prof<strong>il</strong>ati di mm 1,5 rifinito con le parti in vista satinate e con su<strong>per</strong>ficie tot<strong>al</strong>e <strong>della</strong> lega leggera ossidata<br />

anodicamente a 15 micron, fornito e posto in o<strong>per</strong>a. Ad anta semplice e doppia o a<strong>per</strong>tura a vasistas. Tutti i<br />

prof<strong>il</strong>ati sono costituiti da n° 2 elementi assemblati meccanicamente con due lamelle di poliammide<br />

formanti <strong>il</strong> taglio termico. Sono compresi: le guarnizioni in dutr<strong>al</strong>; gli apparecchi di manovra; i fermavetri a<br />

scatto; i pezzi speci<strong>al</strong>i; le cerniere; le squadrette di <strong>al</strong>luminio; le maniglie in <strong>al</strong>luminio fuso; <strong>il</strong> controtelaio,<br />

da murare, in prof<strong>il</strong>ato di lamiera zincata; le o<strong>per</strong>e murarie. con vetri camera costituiti da antivand<strong>al</strong>ismo da 10-<br />

12 mm <strong>al</strong>l'esterno, antinfortunistico da 6-7 mm <strong>al</strong>l'interno e camera d'aria disidrata da 4 mm. È inoltre<br />

compreso quanto <strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong> dare l'o<strong>per</strong>a finita a <strong>per</strong>fetta regola d'arte.<br />

euro (trecentodieci/00) m2 310,00<br />

Nr. 15 Abbattimento di <strong>al</strong>beri adulti a chioma espansa. Intervento completo di ogni onere, attrezzatura, mezzi<br />

Inf 02 06.10 meccanici necessari, raccolta e conferimento del materi<strong>al</strong>e di risulta, escluso l'onere di sm<strong>al</strong>timento e la<br />

a rimozione del ceppo. piante di <strong>al</strong>tezza fino a m 6<br />

euro (sessantadue/00) cadauno 62,00<br />

Nr. 16 idem c.s. ...di <strong>al</strong>tezza da m 6 a m 12<br />

Inf 02 06.10 euro (centotrentacinque/50) cadauno 135,50<br />

b<br />

Nr. 17 Demolizione tot<strong>al</strong>e o parzi<strong>al</strong>e di conglomerati cementizi di qu<strong>al</strong>unque tipo, effettuata con mezzi meccanici,<br />

R 02.01b martelli demolitori, ecc., in qu<strong>al</strong>siasi condizione, <strong>al</strong>tezza o profondità, compreso l'onere <strong>per</strong> <strong>il</strong> c<strong>al</strong>o o<br />

l'inn<strong>al</strong>zamento dei materi<strong>al</strong>i di risulta con successivo carico su automezzo, tagli anche a fiamma ossidrica dei<br />

ferri, cernita dei materi<strong>al</strong>i, accatastamenti, stuoie e lamiera <strong>per</strong> ripari, segn<strong>al</strong>azione diurna e notturna, recinzioni<br />

etc. e quant'<strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d'arte. V<strong>al</strong>utato <strong>per</strong> la cubatura<br />

effettiva delle parti demolite eseguito a mano o con l'aus<strong>il</strong>io di piccoli utens<strong>il</strong>i<br />

euro (duecentocinquanta/00) m3 250,00<br />

Nr. 18 Demolizione di massi, massetto continuo in c<strong>al</strong>cestruzzo o m<strong>al</strong>ta cementizia oppure di conglomerato<br />

R 02.02a cementizio, anche armato, di sottofondo platee o <strong>per</strong> formazione di pendenze etc., eseguito a mano e/o con<br />

l'aus<strong>il</strong>io di martello demolitore elettro-pneumatico, a qu<strong>al</strong>siasi <strong>al</strong>tezza e condizione. Compreso <strong>il</strong> taglio dei ferri<br />

anche con fiamma ossidrica , la cernita, <strong>il</strong> tiro in basso, l'accatastamento dei materi<strong>al</strong>i di risulta fino ad una<br />

distanza di m 50 e quant'<strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d'arte.<br />

Demolizione di massetti in c<strong>al</strong>cestruzzo armato, di <strong>al</strong>tezza sino a 6,00 cm<br />

euro (quindici/50) m2 15,50<br />

Nr. 19 idem c.s. ...<strong>per</strong>fetta regola d'arte. Maggiorazione <strong>al</strong>le voci precedenti <strong>per</strong> ogni cm oltre l'<strong>al</strong>tezza di 6,00 cm


Num.Ord.<br />

TARIFFA<br />

unità<br />

D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O di<br />

misura<br />

pag. 4<br />

P R E Z Z O<br />

UNITARIO<br />

R 02.02c euro (uno/70) m2 1,70<br />

Nr. 20 Demolizione tot<strong>al</strong>e o parzi<strong>al</strong>e di murature di tufo, pietrame in genere, mattoni pieni ed in c<strong>al</strong>cestruzzo. Effettuata<br />

R 02.03b a mano e con mezzi meccanici, in qu<strong>al</strong>siasi condizione, <strong>al</strong>tezza o profondità, compreso l'onere <strong>per</strong> <strong>il</strong> c<strong>al</strong>o o<br />

l'inn<strong>al</strong>zamento dei materi<strong>al</strong>i di risulta con successivo carico su automezzo, tagli anche a fiamma ossidrica dei<br />

ferri, cernita dei materi<strong>al</strong>i, accatastamenti, stuoie e lamiera <strong>per</strong> ripari, segn<strong>al</strong>azione diurna e notturna, recinzioni<br />

etc. e quant'<strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d'arte.<br />

V<strong>al</strong>utato <strong>per</strong> la cubatura effettiva delle parti demolite. Eseguito a mano o con l'aus<strong>il</strong>io di piccoli utens<strong>il</strong>i<br />

demolizione libera<br />

euro (centosessantacinque/00) m3 165,00<br />

Nr. 21 Rimozione di cordoni di qu<strong>al</strong>unque larghezza, compreso <strong>il</strong> taglio <strong>della</strong> vecchia m<strong>al</strong>ta, la pulizia l'accatastamento<br />

R 02.20 dei cordoni ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i ed <strong>il</strong> trasporto di materi<strong>al</strong>e di risulta sino <strong>al</strong> sito di carico sui mezzi di trasporto<br />

euro (dodici/50) m 12,50<br />

Nr. 22 Rimozione di o<strong>per</strong>e in ferro, qu<strong>al</strong>i ringhiere, inferriate e sim<strong>il</strong>i, completi di pezzi speci<strong>al</strong>i e collari di ancoraggio<br />

R 02.26 <strong>al</strong>la muratura e <strong>al</strong>le strutture, di qu<strong>al</strong>siasi dimensione e spessore e con qu<strong>al</strong>siasi sv<strong>il</strong>uppo, in o<strong>per</strong>a a qu<strong>al</strong>siasi<br />

<strong>al</strong>tezza anche in posizioni non fac<strong>il</strong>mente accessib<strong>il</strong>i. Compreso l'uso di semplici ponteggi di servizio ed <strong>il</strong> loro<br />

disarmo, le o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i e di presidio, le occorrenti o<strong>per</strong>e murarie <strong>per</strong> smurature etc., <strong>il</strong> taglio anche con<br />

l'aus<strong>il</strong>io di fiamma ossidrica o con utens<strong>il</strong>e meccanico, la cernita e l'accatastamento dei materi<strong>al</strong>i rimossi, <strong>il</strong> tiro<br />

in basso, <strong>il</strong> carico e <strong>il</strong> trasporto dei materi<strong>al</strong>i di risulta <strong>al</strong>la discarica autorizzata a qu<strong>al</strong>siasi distanza e quant'<strong>al</strong>tro<br />

occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d'arte.<br />

euro (uno/50) kg 1,50<br />

Nr. 23 Rimozione di pavimenti in ceramica o marmette di marmo di qu<strong>al</strong>siasi dimensione e natura, compresa la<br />

R 02.29a demolizione del sottostante massetto di <strong>al</strong>lettamento e la rimozione dello zoccolino battiscopa <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>e.<br />

Eseguita a qu<strong>al</strong>siasi piano, a mano e/o con l'aus<strong>il</strong>io di martello demolitore elettro-pneumatico, ponendo<br />

attenzione e cura a non arrecare danno <strong>al</strong>le strutture sottostanti. Inclusa inoltre la cernita ed accatastamento dei<br />

materi<strong>al</strong>i rimossi, <strong>il</strong> tiro in basso, <strong>il</strong> trasporto sino <strong>al</strong> sito di carico <strong>per</strong> una distanza fino a m 50 e quant'<strong>al</strong>tro<br />

occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d'arte.<br />

euro (dodici/00) m2 12,00<br />

Nr. 24 Rimozione di vespai di qu<strong>al</strong>unque genere e spessore, eseguito a mano o anche con l’aus<strong>il</strong>io di piccoli mezzi<br />

R 02.34 d meccanici, <strong>al</strong>l’interno o esterno di volumi edificati (cort<strong>il</strong>i,chiostri, pozzi luce, ecc.) compreso <strong>il</strong> carico su<br />

automezzo, e trasporto dei materi<strong>al</strong>i di risulta nell’abito del cantiere, compreso le o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i e<br />

quant’<strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d’arte. Rimozione eseguita a mano <strong>per</strong><br />

mezzo di utens<strong>il</strong>i <strong>al</strong>l0interno di fabbricati<br />

euro (cento/00) m3 100,00<br />

Nr. 25 Taglio a sezione obbligata, secondo le linee prestab<strong>il</strong>ite d<strong>al</strong>la D.LL, di muratura di qu<strong>al</strong>siasi natura forma e<br />

R 02.40a spessore, eseguito a mano o con l'aus<strong>il</strong>io di qu<strong>al</strong>unque mezzo, compreso eventu<strong>al</strong>i o<strong>per</strong>e provvision<strong>al</strong>i, <strong>il</strong> carico<br />

e trasporto nell'ambito del cantiere e quant'<strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito a regola d'arte. Taglio a sezione<br />

obbligata in muratura di tufo<br />

euro (duecentocinquanta/00) m3 250,00<br />

Nr. 26 A<strong>per</strong>tura o <strong>al</strong>largamento di porta delle dimensioni medie di m² 1,60 x 2,50 o di finestra delle dimensionimedie<br />

R 02.43 n di m² 1,90 x 2,00 comprendente: <strong>il</strong> taglio a forza <strong>della</strong> muratura con ripresa degli stipiti, laformazione di<br />

architrave in c<strong>al</strong>cestruzzo cementizio antiritiro armato con 4 + 4 Ø 16 e staffe Ø 8 ogni 15cm; previa<br />

collocazione di impiedi in tondino Ø 20 con appoggi, nel corso del taglio <strong>per</strong> dar luogo <strong>al</strong>laarchitrave da<br />

incastrarsi <strong>per</strong> <strong>al</strong>meno cm 20 <strong>per</strong> parte oltre <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o degli stipiti, l'intonacatura degli stipiti edell'intaradosso<br />

dell'architrave, con ogni onere <strong>per</strong> ponti di servizio e magisteri. Per spessori su<strong>per</strong>iori acm 60 si computa due<br />

volte.<br />

euro (centonovanta/00) cadauno 190,00<br />

Nr. 27 Formazione di fori di qu<strong>al</strong>siasi dimensione <strong>per</strong> l'areazione di vani dietro muratura e del vespaio in murature di<br />

R 02.44 n tufo o mattoni in laterizio o cls vibrato di qu<strong>al</strong>siasi spessore, <strong>per</strong> un qu<strong>al</strong>siasi diametro e qu<strong>al</strong>siasi sv<strong>il</strong>uppo sia<br />

orizzont<strong>al</strong>e che ad "S" <strong>per</strong> <strong>il</strong> su<strong>per</strong>amento <strong>della</strong> quota di c<strong>al</strong>pestio esterna, eseguite a mano con l'aus<strong>il</strong>iio di solo<br />

martelletto elettrico o con carotiere, <strong>della</strong> sezione strettamente necessaria, compresa la tubazione in materi<strong>al</strong>e<br />

autoestinguente di qu<strong>al</strong>siasi diametro e forma <strong>per</strong> l'incamiciatura del foro, compresa la rete antiratto davanti ai<br />

fori interni ed una griglia di protezione con <strong>al</strong>ette antipioggia in lamiera di acciaio <strong>al</strong>l'uscita del foro sulle pareti a<br />

vista, compreso <strong>il</strong> ripristino nonchè <strong>il</strong> trasporto a rifiuto del materi<strong>al</strong>e di risulta ed ogni <strong>al</strong>tro onere e magistero e<br />

gli eventu<strong>al</strong>i ponti di servizio.<br />

euro (sessantacinque/00) cadauno 65,00<br />

Nr. 28 Fornitura e posa in o<strong>per</strong>a di m<strong>al</strong>ta premiscelata con fibre di poliprop<strong>il</strong>ene <strong>per</strong> <strong>il</strong> ripristino di strutture in<br />

R 04.04 b c<strong>al</strong>cestruzzo secondo le seguenti fasi e metodologie Rimozione tot<strong>al</strong>e del c<strong>al</strong>cestruzzo degradato e privo di<br />

coerenza con <strong>il</strong> sottofondo mediante spicconatura, idropulitura e/o sabbiatura. Previa spazzolatura e/o<br />

sabbiatura dei ferri d’armatura e integrazione attraverso la s<strong>al</strong>datura di monconi, trattamento mediante<br />

l’applicazione di due mani di un prodotto bicomponente a base cementizio – polimerica, inibitore di corrosione,<br />

senza <strong>al</strong>terare in <strong>al</strong>cun modo l’aderenza tra la m<strong>al</strong>ta di ripristino e le armature trattate. Ripristino del<br />

c<strong>al</strong>cestruzzo mediante l’applicazione di m<strong>al</strong>ta premiscelata tixotropica (escluso l’onere delle casseforme). La<br />

m<strong>al</strong>ta dovrà possedere le seguenti caratteristiche:<br />

- Resistenza a compressione minima di 20 Mpa a 1 giorno e 55 Mpa a 28 gg.;<br />

- Resistenza a flessione minima di 3 Mpa a 1 giorno e di 9 Mpa a 28 gg.;


Num.Ord.<br />

TARIFFA<br />

unità<br />

D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O di<br />

misura<br />

pag. 5<br />

P R E Z Z O<br />

UNITARIO<br />

- Aderenza <strong>al</strong> c<strong>al</strong>cestruzzo non inferiore a 4 Mpa a 28 gg.;<br />

- Aderenza <strong>al</strong>l'acciaio di <strong>al</strong>meno 4 Mpa su barre lisce e 32 Mpa su barre a aderenza migliorata a 28 giorni di<br />

stagionatura;<br />

- Fibre di poliprop<strong>il</strong>ene;<br />

- Modulo elastico a 28 gg. di <strong>al</strong>meno 25.000 Mpa;<br />

- Elevata resistenza ai solfati ovvero nessun degrado dopo 7 cicli d'invecchiamento in MgSO4 secondo ASTM<br />

C-88;<br />

- Resistenza <strong>al</strong>l'attacco d'agenti chimici qu<strong>al</strong>i cloruri, solfati, piogge acide, anidride carbonica;<br />

- Elevata im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità <strong>al</strong>l'acqua e <strong>al</strong>le soluzioni acquose aggressive e resistenza <strong>al</strong> gelo anche <strong>al</strong>la presenza<br />

di s<strong>al</strong>i disgelanti;<br />

- Assenza di particelle met<strong>al</strong>liche e di sostanze generatrici di gas;<br />

- Assenza di cloruri;<br />

- Assenza di ritiro sia in fase plastica (UNI 8996) che in fase indurita (UNI 8147);<br />

- Successivamente sarà applicata una m<strong>al</strong>ta <strong>per</strong> rasature. La m<strong>al</strong>ta dovrà possedere le seguenti caratteristiche:<br />

- Resistenza a compressione: 10 Mpa a 1 giorno e 35 Mpa a 28 giorni;<br />

- Resistenza a flessione: 7 Mpa a 28 giorni di stagionatura<br />

- Modulo elastico di <strong>al</strong>meno 15.000 Mpa a 28 giorni;<br />

- Aderenza <strong>al</strong> supporto non inferiore a 3 Mpa a 28 giorni;<br />

<strong>il</strong> tutto <strong>per</strong> dare l'o<strong>per</strong>a finita a <strong>per</strong>fetta regola d'arte. Inclusi nel prezzo: la battitura <strong>per</strong> l'asportazione del<br />

c<strong>al</strong>cestruzzo amm<strong>al</strong>orato, <strong>il</strong> trasporto a discarica dei detriti, la spazzolatura delle barre d'acciaio, <strong>il</strong> trattamento<br />

delle stesse con prodotto passivante, applicazione <strong>della</strong> m<strong>al</strong>ta di ricostruzione. Sono escluse d<strong>al</strong> prezzo: <strong>il</strong><br />

trattamento e la saturazione delle su<strong>per</strong>fici con getto d'acqua a pressione, i ponteggi, imp<strong>al</strong>cature, e/o<br />

attrezzature necessarie <strong>al</strong>l'esecuzione dei lavori e le eventu<strong>al</strong>i co<strong>per</strong>ture inst<strong>al</strong>late a protezione degli agenti<br />

atmosferici.<br />

Per ogni mq. di su<strong>per</strong>ficie ricostruita e uno spessore di cm. 3<br />

euro (ottantacinque/05) m2 85,05<br />

Ugento, __________<br />

I Tecnici<br />

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Num.Ord.<br />

TARIFFA<br />

D I M E N S I O N I I M P O R T I<br />

DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità<br />

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE<br />

LAVORI A MISURA<br />

R I P O R T O<br />

1 Rimozione di cordoni di qu<strong>al</strong>unque larghezza, compreso <strong>il</strong><br />

R 02.20 taglio <strong>della</strong> vecchia m<strong>al</strong>ta, la pulizia l'accatastamento dei<br />

cordoni ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i ed <strong>il</strong> trasporto di materi<strong>al</strong>e di risulta sino <strong>al</strong><br />

sito di carico sui mezzi di trasporto<br />

marciapiede posteriore 8,20 8,20<br />

pag. 2<br />

SOMMANO m 8,20 12,50 102,50<br />

2 Rimozione di pavimenti in ceramica o marmette di marmo di<br />

R 02.29a qu<strong>al</strong>siasi dimensione e natura, compresa la demolizione del<br />

sottostante massetto di <strong>al</strong>lettamento e la rimozione dello zocc<br />

... i carico <strong>per</strong> una distanza fino a m 50 e quant'<strong>al</strong>tro occorre<br />

<strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d'arte.<br />

marciapiede posteriore 8,20 2,20 18,04<br />

SOMMANO m2 18,04 12,00 216,48<br />

3 Demolizione di massi, massetto continuo in c<strong>al</strong>cestruzzo o<br />

R 02.02a m<strong>al</strong>ta cementizia oppure di conglomerato cementizio, anche<br />

armato, di sottofondo platee o <strong>per</strong> formazione di pendenze<br />

etc., ... o finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d'arte.<br />

Demolizione di massetti in c<strong>al</strong>cestruzzo armato, di <strong>al</strong>tezza sino<br />

a 6,00 cm<br />

sotto <strong>il</strong> marciapiede 8,20 2,10 17,22<br />

SOMMANO m2 17,22 15,50 266,91<br />

4 Demolizione di massi, massetto continuo in c<strong>al</strong>cestruzzo o<br />

R 02.02c m<strong>al</strong>ta cementizia oppure di conglomerato cementizio, anche<br />

armato, di sottofondo platee o <strong>per</strong> formazione di pendenze<br />

etc., ... voro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d'arte.<br />

Maggiorazione <strong>al</strong>le voci precedenti <strong>per</strong> ogni cm oltre l'<strong>al</strong>tezza<br />

di 6,00 cm<br />

Vedi voce n° 3 [m2 17,22] 7,00 120,54<br />

SOMMANO m2 120,54 1,70 204,92<br />

5 Demolizione tot<strong>al</strong>e o parzi<strong>al</strong>e di murature di tufo, pietrame in<br />

R 02.03b genere, mattoni pieni ed in c<strong>al</strong>cestruzzo. Effettuata a mano e<br />

con mezzi meccanici, in qu<strong>al</strong>siasi condizione, <strong>al</strong>tezza o ... er la<br />

cubatura effettiva delle parti demolite. Eseguito a mano o con<br />

l'aus<strong>il</strong>io di piccoli utens<strong>il</strong>i demolizione libera<br />

marciapiede posteriore 8,20 0,50 0,50 2,05<br />

SOMMANO m3 2,05 165,00 338,25<br />

6 Abbattimento di <strong>al</strong>beri adulti a chioma espansa. Intervento<br />

Inf 02 06.10 completo di ogni onere, attrezzatura, mezzi meccanici<br />

a necessari, raccolta e conferimento del materi<strong>al</strong>e di risulta,<br />

escluso l'onere di sm<strong>al</strong>timento e la rimozione del ceppo. piante<br />

di <strong>al</strong>tezza fino a m 6<br />

nel giardino posteriore 4,00 4,00<br />

SOMMANO cadauno 4,00 62,00 248,00<br />

7 Abbattimento di <strong>al</strong>beri adulti a chioma espansa. Intervento<br />

Inf 02 06.10 completo di ogni onere, attrezzatura, mezzi meccanici<br />

b necessari, raccolta e conferimento del materi<strong>al</strong>e di risulta,<br />

escluso l'onere di sm<strong>al</strong>timento e la rimozione del ceppo. piante<br />

di <strong>al</strong>tezza da m 6 a m 12<br />

nel giardino posteriore 1,00 1,00<br />

8 Scavo di sbancamento effettuato con mezzi meccanici<br />

COMMITTENTE: Amm.ne di Ugento<br />

SOMMANO cadauno 1,00 135,50 135,50<br />

A R I P O R T A R E 1´512,56


Num.Ord.<br />

TARIFFA<br />

D I M E N S I O N I I M P O R T I<br />

DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità<br />

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE<br />

pag. 3<br />

R I P O R T O 1´512,56<br />

E 01.01a compresa la rimozione di arbusti e ceppaie, la prof<strong>il</strong>atura delle<br />

pareti, la regolarizzazione del fondo, <strong>il</strong> carico sugli automezz ...<br />

ambito del cantiere. in rocce sciolte (arg<strong>il</strong>la, sabbia, ghiaia,<br />

terreno veget<strong>al</strong>e e sim<strong>il</strong>i o con trovanti fino ad 1 mc<br />

sul retro 8,00 7,00 0,40 22,40<br />

SOMMANO m3 22,40 7,70 172,48<br />

9 Scavo a sezione obbligata, eseguita con mezzi meccanici, fino<br />

E 01.02a <strong>al</strong>la profondità di 2 m, compresa l’estrazione e l’aggotto di<br />

eventu<strong>al</strong>i acque, fino ad un battente massimo di 20 cm, <strong>il</strong> ... a<br />

un massimo di 10 km: in rocce sciolte (arg<strong>il</strong>la, sabbia, ghiaia,<br />

terreno veget<strong>al</strong>e e sim<strong>il</strong>i o con trovanti fino ad 1 mc<br />

sul retro 8,20 6,00 1,80 88,56<br />

<strong>al</strong>l'interno <strong>per</strong> fondazioni muri <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i *(lung.=6,50+3,70+<br />

4,90+2,70+1,30+4,90+2,10) 26,10 0,40 0,50 5,22<br />

SOMMANO m3 93,78 8,70 815,89<br />

10 Demolizione tot<strong>al</strong>e o parzi<strong>al</strong>e di conglomerati cementizi di<br />

R 02.01b qu<strong>al</strong>unque tipo, effettuata con mezzi meccanici, martelli<br />

demolitori, ecc., in qu<strong>al</strong>siasi condizione, <strong>al</strong>tezza o profondità,<br />

... gola d'arte. V<strong>al</strong>utato <strong>per</strong> la cubatura effettiva delle parti<br />

demolite eseguito a mano o con l'aus<strong>il</strong>io di piccoli utens<strong>il</strong>i<br />

cordolo in corrispondenza delle a<strong>per</strong>ture 1,50 0,30 0,20 0,09<br />

SOMMANO m3 0,09 250,00 22,50<br />

11 A<strong>per</strong>tura o <strong>al</strong>largamento di porta delle dimensioni medie di<br />

R 02.43 n m² 1,60 x 2,50 o di finestra delle dimensionimedie di m² 1,90<br />

x 2,00 comprendente: <strong>il</strong> taglio a forza <strong>della</strong> ...<br />

dell'architrave, con ogni onere <strong>per</strong> ponti di servizio e<br />

magisteri. Per spessori su<strong>per</strong>iori acm 60 si computa due volte.<br />

porte finestra sul retro 1,00 1,00<br />

finestre 4,00 4,00<br />

SOMMANO cadauno 5,00 190,00 950,00<br />

12 Rimozione di o<strong>per</strong>e in ferro, qu<strong>al</strong>i ringhiere, inferriate e sim<strong>il</strong>i,<br />

R 02.26 completi di pezzi speci<strong>al</strong>i e collari di ancoraggio <strong>al</strong>la muratura<br />

e <strong>al</strong>le strutture, di qu<strong>al</strong>siasi dimensione e spes ... ica<br />

autorizzata a qu<strong>al</strong>siasi distanza e quant'<strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong> dare<br />

<strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d'arte.<br />

tubazioni vecchie varie nel seminterrato 500,00 500,00<br />

ringhiera di recinzione <strong>per</strong> accesso provvision<strong>al</strong>e *(H/<br />

peso=1,50*30,00) 3,00 45,00 135,00<br />

SOMMANO kg 635,00 1,50 952,50<br />

13 Rimozione di vespai di qu<strong>al</strong>unque genere e spessore, eseguito<br />

R 02.34 d a mano o anche con l’aus<strong>il</strong>io di piccoli mezzi meccanici,<br />

<strong>al</strong>l’interno o esterno di volumi edificati (cort<strong>il</strong>i,chiostri, p ... voro<br />

finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d’arte. Rimozione eseguita a<br />

mano <strong>per</strong> mezzo di utens<strong>il</strong>i <strong>al</strong>l0interno di fabbricati<br />

<strong>al</strong>l'interno del seminterrato *(H/peso=290,00*0,60) 174,00 174,00<br />

SOMMANO m3 174,00 100,00 17´400,00<br />

14 Taglio a sezione obbligata, secondo le linee prestab<strong>il</strong>ite d<strong>al</strong>la<br />

R 02.40a D.LL, di muratura di qu<strong>al</strong>siasi natura forma e spessore,<br />

eseguito a mano o con l'aus<strong>il</strong>io di qu<strong>al</strong>unque mezzo, compres<br />

... antiere e quant'<strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito a regola<br />

d'arte. Taglio a sezione obbligata in muratura di tufo<br />

muratura di recinzione <strong>per</strong> passaggio provvisorio 3,00 0,25 1,50 1,13<br />

15 Trasporto con qu<strong>al</strong>unque mezzo a discarica autorizzata di<br />

COMMITTENTE: Amm.ne di Ugento<br />

SOMMANO m3 1,13 250,00 282,50<br />

A R I P O R T A R E 22´108,43


Num.Ord.<br />

TARIFFA<br />

D I M E N S I O N I I M P O R T I<br />

DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità<br />

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE<br />

pag. 4<br />

R I P O R T O 22´108,43<br />

E 01.27 materi<strong>al</strong>e di risulta di qu<strong>al</strong>unque natura e specie purché esente<br />

da amianto, anche se bagnato, fino ad una distanza di km 10<br />

... spianamento e l'eventu<strong>al</strong>e configurazione del materi<strong>al</strong>e<br />

scaricato, con esclusione degli onrei di conferimento a<br />

discarica<br />

d<strong>al</strong>le demolizioni<br />

Vedi voce n° 3 [m2 17,22] 0,13 2,24<br />

Vedi voce n° 10 [m3 0,09] 0,09<br />

Vedi voce n° 5 [m3 2,05] 2,05<br />

Vedi voce n° 14 [m3 1,13] 1,13<br />

d<strong>al</strong>le rimozioni<br />

Vedi voce n° 2 [m2 18,04] 0,05 0,90<br />

d<strong>al</strong>l'a<strong>per</strong>tura di vani <strong>per</strong> porte e finestre 2,50 2,50<br />

SOMMANO m3 8,91 11,00 98,01<br />

16 Fornitura e posa in o<strong>per</strong>a di m<strong>al</strong>ta premiscelata con fibre di<br />

R 04.04 b poliprop<strong>il</strong>ene <strong>per</strong> <strong>il</strong> ripristino di strutture in c<strong>al</strong>cestruzzo<br />

secondo le seguenti fasi e metodologie Rimozione tot<strong>al</strong>e de ...<br />

erture inst<strong>al</strong>late a protezione degli agenti atmosferici.<br />

Per ogni mq. di su<strong>per</strong>ficie ricostruita e uno spessore di cm. 3<br />

sulle travi di fondazione 8,65 1,00 8,65<br />

sulle travi di fondazione 11,45 1,00 11,45<br />

sulle travi di fondazione 30,00 1,00 30,00<br />

sulle travi di fondazione 30,00 0,50 15,00<br />

sui p<strong>il</strong>astri 10,00 2,00 1,20 24,00<br />

SOMMANO m2 89,10 85,05 7´577,96<br />

17 Oneri di conferimento a discarica<br />

E 01.28 b Vedi voce n° 15 [m3 8,91] 8,91<br />

Vedi voce n° 16 [m2 89,10] 0,03 2,67<br />

SOMMANO m3 11,58 10,00 115,80<br />

18 Fornitura e posa in o<strong>per</strong>a di c<strong>al</strong>cestruzzo cementizio <strong>per</strong><br />

E 04.01c strutture non armate o debolmente armate (fondazioni,<br />

co<strong>per</strong>tine, murature, ecc.), a prestazione garantita,<br />

confezionato a ... canico o a mano con esclusione del ferro di<br />

armatura e delle casseforme e adeguata maturazione del<br />

getto.<br />

Rck 250 N/mmq<br />

<strong>al</strong>l'interno <strong>per</strong> fondazioni muri <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i *(lung.=6,50+3,70+<br />

4,90+2,70+1,30+4,90+2,10) 26,10 0,40 0,10 1,04<br />

<strong>per</strong> spianamento vespaio areato *(par.ug.=8,40+5,20+10,80+<br />

31,40+33,30+32,20+29,30+11,60+10,70+5,70+5,20) 183,80 0,10 18,38<br />

accesso provvisorio sul retro 4,00 4,00 0,10 1,60<br />

spianamento murature marciapiede tagliato sul retro 2,00 2,10 4,00 0,10 1,68<br />

SOMMANO m3 22,70 120,00 2´724,00<br />

19 Fornitura, lavorazione e posa in o<strong>per</strong>a di tondo di acciaio in<br />

E 04.05 barre di qu<strong>al</strong>siasi diametro e lunghezza <strong>per</strong> armatura di<br />

strutture in c<strong>al</strong>cestruzzo, compreso <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o di ferro delle leg ...<br />

ant'<strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta<br />

regola d'arte. Acciaio <strong>per</strong> cemento armato tipo Fe B 44K<br />

<strong>al</strong>l'interno <strong>per</strong> fondazioni muri nuovi correnti fi 16 *(lung.=6,50+<br />

3,70+4,90+2,70+1,30+4,90+2,10) 6,00 26,10 1,58 247,43<br />

<strong>al</strong>l'interno <strong>per</strong> fondazioni muri nuovi staffe fi 8 140,00 1,60 0,40 89,60<br />

rete di armatura fi 6/25 <strong>per</strong> spianamento vespaio areato *<br />

(par.ug.=8,40+5,20+10,80+31,40+33,30+32,20+29,30+11,60+<br />

10,70+5,70+5,20) 183,80 1,78 327,16<br />

20 Fornitura e posa in o<strong>per</strong>a di c<strong>al</strong>cestruzzo cementizio <strong>per</strong><br />

E 04.02a 2 strutture armate confezionato a norma di legge, con cemento<br />

tipo 325 o 425 ed inerti a varie pezzature atte ad assicurare u<br />

... ratteristica a compressione del conglomerato cementizio a<br />

28 giorni di stagionatura; slump = cm 7 + o – 2<br />

COMMITTENTE: Amm.ne di Ugento<br />

SOMMANO kg 664,19 1,90 1´261,96<br />

A R I P O R T A R E 33´886,16


Num.Ord.<br />

TARIFFA<br />

D I M E N S I O N I I M P O R T I<br />

DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità<br />

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE<br />

pag. 5<br />

R I P O R T O 33´886,16<br />

Rck 300 N/mmq<br />

<strong>al</strong>l'interno <strong>per</strong> fondazioni muri nuovi *(lung.=6,50+3,70+4,90+<br />

2,70+1,30+4,90+2,10) 26,10 0,40 0,40 4,18<br />

SOMMANO m3 4,18 160,00 668,80<br />

21 Manto im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e in o<strong>per</strong>a a qu<strong>al</strong>siasi <strong>al</strong>tezza, composto da<br />

E 11.12a guaina armata TNT tessuto o feltro non tessuto applicata a<br />

c<strong>al</strong>do con giunti sf<strong>al</strong>sati e sovrapposti di cm 10 sig<strong>il</strong>la ... re <strong>il</strong><br />

lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola d'arte.<br />

Im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione doppia guaina armata con poliestere<br />

mm 3 + 3<br />

sotto le nuove murature 83,00 0,20 16,60<br />

SOMMANO m2 16,60 17,50 290,50<br />

22 Muratura di tamponamento eseguita con blocchi presso-vibrati<br />

E 06 11 b in c<strong>al</strong>cestruzzo di arg<strong>il</strong>la espansa Leca o Protermo o sim<strong>il</strong>ari,<br />

con dimensioni modulari (SxHxL) di cm __x20x50 con su<strong>per</strong> ...<br />

uiv<strong>al</strong>enza, in termini geometrici e di impasto, a quelli <strong>della</strong><br />

prova oggetto di certificazione.<br />

Spessore cm. 12 REI 120<br />

murature nuove <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i 83,00 3,70 307,10<br />

SOMMANO m2 307,10 27,00 8´291,70<br />

23 Re<strong>al</strong>izzazione di vespaio aerato di qu<strong>al</strong>unque spessore,<br />

E 08.02b eseguito con cupolette tipo “Igloo” con elementi assemblati ad<br />

incastro, da poggiare su sottostante piano preventivamente liv<br />

... compresa la fornitura del materi<strong>al</strong>e ed <strong>al</strong>tro onere e<br />

magistero necessario. Cupoletta con <strong>al</strong>tezza oltre 20 fino a 30<br />

cm<br />

<strong>al</strong>l'interno nel seminterrato secondo strato 260,00 260,00<br />

SOMMANO m2 260,00 17,00 4´420,00<br />

24 Re<strong>al</strong>izzazione di vespaio aerato di qu<strong>al</strong>unque spessore,<br />

E 08.02a eseguito con cupolette tipo “Igloo” con elementi assemblati ad<br />

incastro, da poggiare su sottostante piano preventivamente liv<br />

... rofondità compresa la fornitura del materi<strong>al</strong>e ed <strong>al</strong>tro onere<br />

e magistero necessario. Cupoletta con <strong>al</strong>tezza fino a 20 cm<br />

<strong>al</strong>l'interno nel seminterrato primo strato 260,00 260,00<br />

SOMMANO m2 260,00 14,50 3´770,00<br />

25 Massetto in conglomerato cementizio a resistenza<br />

E 08.08a caratteristica e classe di esposizione conforme <strong>al</strong>le prescrizioni<br />

delle norma UNI 9858 con dimensioni massima degli inerti pari<br />

a m ... meccanica atta ed idonea a dare <strong>il</strong> lavoro finito a<br />

<strong>per</strong>fetta regola d’arte. Massetto in c<strong>al</strong>cestruzzo RcK 20<br />

spessore cm 8<br />

sul vespaio 260,00 260,00<br />

26 Lastre in pietra di Trani o Travertino di prima scelta, dello<br />

E 12.13b spessore di cm 3, di qu<strong>al</strong>unque dimensione, con faccia e<br />

frontino in vista, già levigati in laboratorio, <strong>per</strong> soglie, ... ltro<br />

occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito in o<strong>per</strong>a a <strong>per</strong>fetta regola<br />

d'arte. Lastre di pietra di Travertino spessore cm 3<br />

27 Infisso <strong>per</strong> finestre e porte-finestra di <strong>al</strong>luminio <strong>della</strong> sezione<br />

E 17.07a n minima di mm 52 e dello spessore minimo dei prof<strong>il</strong>ati di<br />

mm 1,5 rifinito con le parti in vista satinat ... d'aria disidrata<br />

da 4 mm. È inoltre compreso quanto <strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong> dare<br />

l'o<strong>per</strong>a finita a <strong>per</strong>fetta regola d'arte.<br />

COMMITTENTE: Amm.ne di Ugento<br />

SOMMANO m2 260,00 17,50 4´550,00<br />

SOMMANO m2 18,04 86,78 1´565,51<br />

A R I P O R T A R E 57´442,67


Num.Ord.<br />

TARIFFA<br />

D I M E N S I O N I I M P O R T I<br />

DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità<br />

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE<br />

pag. 6<br />

R I P O R T O 57´442,67<br />

infissi nuovi 2,00 1,00 2,00<br />

infissi nuovi 2,00 0,50 1,00<br />

infissi nuovi 1,00 1,00<br />

infissi nuovi 1,50 2,45 3,68<br />

SOMMANO m2 7,68 310,00 2´380,80<br />

28 Formazione di fori di qu<strong>al</strong>siasi dimensione <strong>per</strong> l'areazione di<br />

R 02.44 n vani dietro muratura e del vespaio in murature di tufo o mattoni<br />

in laterizio o cls vibrato di qu<strong>al</strong>siasi spessore, <strong>per</strong> ... nchè <strong>il</strong><br />

trasporto a rifiuto del materi<strong>al</strong>e di risulta ed ogni <strong>al</strong>tro onere e<br />

magistero e gli eventu<strong>al</strong>i ponti di servizio.<br />

<strong>per</strong> areazione vespai nelle murature <strong>per</strong>imetr<strong>al</strong>i 20,00 20,00<br />

COMMITTENTE: Amm.ne di Ugento<br />

SOMMANO cadauno 20,00 65,00 1´300,00<br />

Parzi<strong>al</strong>e LAVORI A MISURA euro 61´123,47<br />

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T O T A L E euro 61´123,47<br />

A R I P O R T A R E


Num.Ord.<br />

TARIFFA<br />

DESIGNAZIONE DEI LAVORI<br />

R I P O R T O<br />

I M P O R T I<br />

TOTALE<br />

Riep<strong>il</strong>ogo SUPER CATEGORIE<br />

001 SCAVI, RIMOZIONI E DEMOLIZIONI 22´322,24 36,520<br />

002 OPERE IN C.A. E SIMILI, MURATURE 20´524,42 33,579<br />

003 OPERE IN MARMO, MASSETTI E VESPAI 15´605,51 25,531<br />

004 IMPERMEABILIZZAZIONI, OPERE IN FERRO E INFISSI 2´671,30 4,370<br />

COMMITTENTE: Amm.ne di Ugento<br />

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pag. 7<br />

incid.<br />

%<br />

Tot<strong>al</strong>e SUPER CATEGORIE euro 61´123,47 100,000<br />

A R I P O R T A R E


QUADRO ECONOMICO<br />

A) IMPORTO LAVORI:<br />

1) Importo Lavori a base d’asta ……………………. €….61.123,47<br />

2) Oneri <strong>per</strong> la sicurezza non soggetti a ribasso….. €…...1.604,07<br />

SOMMANO LAVORI in uno €….62.727,54<br />

B) SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMM.NE<br />

1) IVA 10% di A………………………………………… €…..6.272,75<br />

2) R<strong>il</strong>ievi accertamenti e indagini…………………….. €…..6.480,00<br />

3) Spese tecniche (progett., sicurezza e D.LL.)..….. €…16.320,00<br />

4) Art.18 Legge 109/94 e s.m.i……………………….. €..…1.250,00<br />

5) Collaudo tecnico-amministrativo………………….. €…12.300,00<br />

6) IVA 20% di B3+B4+ B5………………..…………… €..…5.974,00<br />

7) Spese <strong>per</strong> Pubblicità……………………………….. €..……500,00<br />

8) Imprevisti e lavori a fattura…………………………. €.…....175,71<br />

SOMMANO in uno €.….49.272,46<br />

IMPORTO TOTALE PROGETTO €…112.000,00<br />

I Tecnici Progettisti<br />

Ing. Cat<strong>al</strong>do Boccuni Arch. Antonio Serra


COMPUTO DEI COSTI PER LA SICUREZZA<br />

U.M. quantità prezzo importo<br />

S 03.25 b - Turca da cantiere, delle dimensioni di mt. 1,00 x 1,00 x 2,70h, re<strong>al</strong>izzato con struttura<br />

portante monolitica in prof<strong>il</strong>i di acciaio zincato a c<strong>al</strong>do. Pareti in lamiera zincata, grecata,<br />

preverniciata. Pavimento in grigliato zincato a c<strong>al</strong>do elettroforgiato, con sotto vasca <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o<br />

delle acque reflue. Porta d'ingresso in lamiera zincata, grecata, preverniciata. Vaso <strong>al</strong>la turca in<br />

ceramica sm<strong>al</strong>tata con relativa vaschetta di scarico. Impianto idrico in tubi di rame <strong>per</strong> le acque<br />

bianche e su<strong>per</strong>plastica <strong>per</strong> le acque nere. Serbatoio acque bianche e nere in lamiera zincata a<br />

tenuta stagna, autonomia <strong>per</strong> circa 100 ut<strong>il</strong>izzi. Gradino d'ingresso ntiscivolo. costo noleggio<br />

giorn<strong>al</strong>iero giorno 77,00 7,05 542,85<br />

S 03.18 b - Esecuzione di recinzione provvision<strong>al</strong>e di cantiere sui confini dell'area destinata <strong>al</strong>la<br />

costruzione, con lamiere ondulate o rete met<strong>al</strong>lica a pannelli modulari assemblab<strong>il</strong>i di <strong>al</strong>tezza non<br />

inferiore a m 2.00 con sostegni in p<strong>al</strong>etti di castagno infissi nel terreno. Completa delle necessarie<br />

controventature, sottomisure di abete, legature con f<strong>il</strong>o di ferro, segn<strong>al</strong>azioni luminose diurne e<br />

notturne e tabelle segn<strong>al</strong>etiche. Compreso lo sfrido dei materi<strong>al</strong>i, <strong>il</strong> trasporto, lo scarico<br />

d<strong>al</strong>l'automezzo, l'accatastamento, l'avvicinamento <strong>al</strong> luogo di posa di tutti i materi<strong>al</strong>i necessari, la<br />

rimozione <strong>al</strong> termine dei lavori, lo sgombero dei materi<strong>al</strong>i, la pulizia fin<strong>al</strong>e e quant'<strong>al</strong>tro occorre <strong>per</strong><br />

dare <strong>il</strong> lavoro finito a <strong>per</strong>fetta regola d'arte. Recinzione con rete met<strong>al</strong>lica zincata mq 53,28 16,50 879,12<br />

S 02.09 - Pacchetto di medicazione, <strong>per</strong> cantieri la cui presenza giorn<strong>al</strong>iera di <strong>per</strong>sone è ugu<strong>al</strong>e o<br />

inferiore a cinque dipendenti. La dotazione è costituita da: 1 flacone di sapone liquido, 1 flacone di<br />

disinfettante da 250cc, 1 pomata <strong>per</strong> scottature, 2 bende di garza h.5cm., 1 benda di garza<br />

h.7cm., 5 confezioni di 10 garze ster<strong>il</strong>i 10x10cm., 1 flacone di pomata antistaminica, 1 paio di<br />

forbici, 2 sacchetti di cotone da 50g., 5 garze ster<strong>il</strong>i da 18x40cm, 2 confezioni da 2 paia di guanti<br />

in vin<strong>il</strong>e, 2 flaconi di acqua ossigenata, 1 flacone di clorossidante elettrolitico, 1 pinzetta ster<strong>il</strong>e da<br />

9cm., 1 rocchetto di cerotto 2,5cm.x 5m., 20 cerotti 2x7cm., 2 lacci emostatici, 1 confezione di<br />

ghiaccio istantaneo, 2 sacchetti di politene monouso, 1 termometro clinico, 1 elenco del<br />

contenuto.<br />

cad 1,00 48,50 48,50<br />

A 01.09 b - Fornitura e posa in o<strong>per</strong>a di estintore portat<strong>il</strong>e a polvere poliv<strong>al</strong>ente <strong>per</strong> classi di fuoco<br />

A (combustib<strong>il</strong>i solidi), B (combustib<strong>il</strong>i liquidi), C (combustib<strong>il</strong>i gassosi), tipo omologato secondo la<br />

normativa vigente, completo di supporto met<strong>al</strong>lico <strong>per</strong> fissaggio a muro, manichetta con ugello,<br />

manometro ed ogni <strong>al</strong>tro accessorio necessario <strong>al</strong>l’inst<strong>al</strong>lazione e funzionamento. E’ compreso<br />

quanto occorre <strong>per</strong> dare <strong>il</strong> lavoro finito. Estintore classe 13A – 89BC (Kg 2). cad 2,00 36,50 73,00<br />

S 02.05 - Segn<strong>al</strong>i informativi di forma rettangolare delle dimensioni di 200x400mm. Re<strong>al</strong>izzati in<br />

<strong>al</strong>luminio dello spessore di 1,5mm. Resistenti agli agenti atmosferici, adatti <strong>per</strong> uso interno ed<br />

esterno. cad 6,00 10,10 60,60<br />

TOTALE<br />

1 604,07


ARCH. ANTONIO SERRA<br />

PIAZZA VIRGILIO MARONE,10<br />

73020 - CAVALLINO (LE)<br />

Telefono 333.3173914<br />

e-ma<strong>il</strong>: antonio.serra32@tin.it<br />

O G G E T T O :<br />

FASCICOLO DELL'OPERA<br />

Art. 91, comma 1, lettera b), D. Lgs. 81/2008<br />

Allegato XVI <strong>al</strong> D. Lgs. n. 81 del 9 apr<strong>il</strong>e 2008<br />

LAVORI DI RISANAMENTO IGIENICO EDILIZIO DELL'EDIFICIO SCUOLA MEDIA I. SILONE<br />

C O M M I T T E N T E :<br />

Amm.ne Comun<strong>al</strong>e - Ugento<br />

C A N T I E R E :<br />

Via G. D'Annuzio<br />

REDATTO DA:<br />

Ing. C. Boccuni - Arch. A. Serra<br />

Il Coordinatore <strong>per</strong> la Sicurezza Il Committente Il Responsab<strong>il</strong>e dei Lavori


Funzioni del fascicolo dell'o<strong>per</strong>a<br />

PREMESSA<br />

Secondo quanto prescritto d<strong>al</strong>l'art. 91 del D. Lgs. 81/2008, <strong>il</strong> fascicolo dell'o<strong>per</strong>a è preso in<br />

considerazione <strong>al</strong> lato di eventu<strong>al</strong>i lavori successivi sull'o<strong>per</strong>a stessa. T<strong>al</strong>e fascicolo contiene "le<br />

informazioni ut<strong>il</strong>i ai fini <strong>della</strong> prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori" coinvolti<br />

in o<strong>per</strong>azioni di manutenzione. Sotto l'aspetto <strong>della</strong> prevenzione dai rischi, <strong>il</strong> fascicolo rappresenta<br />

quindi uno schema <strong>della</strong> pianificazione <strong>della</strong> sicurezza <strong>per</strong> gli interventi di manutenzione. Il fascicolo<br />

deve essere aggiornato in corso di costruzione (a cura del CSE) e durante la vita di esercizio<br />

dell'o<strong>per</strong>a in base <strong>al</strong>le eventu<strong>al</strong>i modifiche <strong>al</strong>la stessa (a cura del committente / gestore).<br />

Struttura del Fascicolo dell'o<strong>per</strong>a<br />

I contenuti del presente elaborato costituiscono <strong>il</strong> Fascicolo Tecnico informativo dell'o<strong>per</strong>a in oggetto<br />

così come previsto d<strong>al</strong>l'art. 91, comma 1, lettera b del D.Lgs. 81/2008, redatto secondo le indicazioni<br />

contenute nell'<strong><strong>al</strong>legato</strong> XVI del sopra citato Decreto.<br />

Le parti che lo costituiscono, oltre <strong>al</strong>la presente premessa, sono appresso elencate:<br />

- SCHEDA I: Descrizione sintetica dell'o<strong>per</strong>a ed individuazione dei soggetti interessati<br />

- SCHEDA II-1: Misure preventive e protettive in dotazione dell'o<strong>per</strong>a ed aus<strong>il</strong>iarie<br />

- SCHEDA II-2: Adeguamento delle misure preventive e protettice in dotazione dell'o<strong>per</strong>a ed aus<strong>il</strong>iarie<br />

- SCHEDA II-3: Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'o<strong>per</strong>a necessarie <strong>per</strong><br />

pianificarne la re<strong>al</strong>izzazione in condizioni di sicurezza e mod<strong>al</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzo e di controllo dell'efficienza<br />

delle stesse<br />

- SCHEDA III-1: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi <strong>al</strong>l'o<strong>per</strong>a nel proprio contesto<br />

- SCHEDA III-2: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi <strong>al</strong>la struttura architettonica e<br />

statica dell'o<strong>per</strong>a<br />

- SCHEDA III-3: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi agli impianti dell'o<strong>per</strong>a<br />

Soggetti interessati <strong>al</strong>l'ut<strong>il</strong>izzo del Fascicolo dell'o<strong>per</strong>a<br />

Il gestore dell'o<strong>per</strong>a è <strong>il</strong> soggetto coinvolto maggiormente nell'ut<strong>il</strong>izzo del Fascicolo. Egli effettuerà le<br />

manutenzioni secondo le <strong>per</strong>iodicità eventu<strong>al</strong>mente individuate nel Fascicolo, e dovrà mettere a<br />

conoscenza le imprese incaricate degli interventi, delle procedure o delle scelte adottate in fase<br />

progettu<strong>al</strong>e <strong>per</strong> ridurre i rischi. Infine, se l'o<strong>per</strong>a viene ceduta, <strong>il</strong> proprietario dovrà consegnare anche <strong>il</strong><br />

Fascicolo. Riassumendo, i soggetti interessati <strong>al</strong>l'ut<strong>il</strong>izzo del fascicolo sono:<br />

1. Gestore dell'o<strong>per</strong>a (Amministratore, proprietario, ecc.);<br />

2. Imprese incaricate <strong>per</strong> la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'o<strong>per</strong>a;<br />

Introduzione Pag. 1


Scheda I<br />

Descrizione sintetica dell'o<strong>per</strong>a ed individuazione dei soggetti interessati<br />

Descrizione sintetica dell'o<strong>per</strong>a<br />

I princip<strong>al</strong>i lavori da esguire sono: Scavi, rimozione parzi<strong>al</strong>e di pavimenti vespai e massetti esterni, materi<strong>al</strong>e di risulta <strong>al</strong> piano interrato,<br />

interventi di risanamentodelle strutture in c.a.(plinti travi e p<strong>il</strong>astri, sc<strong>al</strong>e ), demolizione di murature, o<strong>per</strong>e in c.a.<br />

Durata effettiva dei lavori<br />

Inizio lavori Fine lavori<br />

Indirizzo del cantiere<br />

Suola Media Stat<strong>al</strong>e Ignazio S<strong>il</strong>one - via G. D.Annunzio - Ugento-Le<br />

Committente<br />

{indicare i dati relativi <strong>al</strong> committente}<br />

Responsab<strong>il</strong>e dei lavori<br />

{indicare i dati del responsab<strong>il</strong>e dei lavori}<br />

Progettisti<br />

{indicare i dati di tutti i progettisti dell'o<strong>per</strong>a (architettonico, struttur<strong>al</strong>e, impiantistico)}<br />

Coordinatore in fase di progettazione<br />

{indicare i dati del CSP}<br />

Coordinatore in fase di esecuzione<br />

{indicare i dati del CSE}<br />

Impresa app<strong>al</strong>tatrice<br />

Scheda I Pag. 2


Scheda II-1<br />

Misure preventive e protettive in dotazione dell'o<strong>per</strong>a ed aus<strong>il</strong>iare<br />

Tipologia dei lavori CODICE SCHEDA 1<br />

Cemento armato<br />

Tipo di intervento Rischi individuati<br />

Interventi loc<strong>al</strong>izzati consistenti nella pulitura e nell'applicazione di cementi con additivi Cadute d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>to in genere.<br />

Interventi consistenti nella asportazione delle parti deteriorate, eventu<strong>al</strong>mente la pulitura dell'armatura e Cadute d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>to in genere.<br />

Ut<strong>il</strong>izzo dell'apprestamento: Trabattello su ruote Caduta d<strong>al</strong> trabatello; Crollo del trabatello.<br />

Ut<strong>il</strong>izzo dell'apprestamento: Ponteggio met<strong>al</strong>lico a tubi giunti Caduta d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>to d<strong>al</strong> ponteggio; Caduta di materi<strong>al</strong>i d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>to del ponteggio; Cadute a livello e scivolamenti<br />

nell'uso del ponteggio; Crollo o rib<strong>al</strong>tamento del ponteggio; Elettrocuzione nell'uso del ponteggio; Tagli e<br />

abrasioni <strong>al</strong>le mani nel montaggio e smontaggio del ponteggio.<br />

Informazioni <strong>per</strong> imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'o<strong>per</strong>a progettata e del luogo di lavoro<br />

Punti critici Misure preventive e protettive in Misure preventive e protettive aus<strong>il</strong>iarie<br />

dotazione dell'o<strong>per</strong>a<br />

Accessi ai luoghi di lavoro Trabattello su ruote; Ponteggio met<strong>al</strong>lico a tubi giunti.<br />

Sicurezza dei luoghi di lavoro Trabattello su ruote; Ponteggio met<strong>al</strong>lico a tubi giunti.<br />

Impianti di <strong>al</strong>imentazione di scarico<br />

Approvvigionamento e movimentazione materi<strong>al</strong>i<br />

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature<br />

Igiene sul lavoro<br />

Interferenze e protezione di terzi<br />

Tavole <strong>al</strong>legate<br />

Scheda II-1 Pag. 3


Scheda II-1<br />

Misure preventive e protettive in dotazione dell'o<strong>per</strong>a ed aus<strong>il</strong>iare<br />

Tipologia dei lavori CODICE SCHEDA 2<br />

Serramenti in <strong>al</strong>luminio<br />

Tipo di intervento Rischi individuati<br />

Sostituzione di vetri Taglio agli arti nel maneggiare elementi in vetro.<br />

Sostituzione di cerniere Cadute d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>to in genere.<br />

Informazioni <strong>per</strong> imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'o<strong>per</strong>a progettata e del luogo di lavoro<br />

Punti critici Misure preventive e protettive in Misure preventive e protettive aus<strong>il</strong>iarie<br />

dotazione dell'o<strong>per</strong>a<br />

Accessi ai luoghi di lavoro<br />

Sicurezza dei luoghi di lavoro<br />

Impianti di <strong>al</strong>imentazione di scarico<br />

Approvvigionamento e movimentazione materi<strong>al</strong>i<br />

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature<br />

Igiene sul lavoro<br />

Interferenze e protezione di terzi<br />

Tavole <strong>al</strong>legate<br />

Scheda II-1 Pag. 4

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