QUADRIMESTRALE DELL'ARCIDIOCESI - inComunione

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DOCUMENTI VARI - II servizio Oratorio estivo, festivo, feriale; - il servizio ecologico e il servizio civico (osservare l’ambiente e impegnare le autorità competenti a risolvere i problemi rilevati…). E tanti altri servizi che la fantasia umana e cristiana suggerisce. La Parrocchia, una Famiglia fatta da famiglie, la Comunità Madre che vuole vedere i figli crescere, dovrà· impegnarsi a educare i figli al servizio. Non è piacevole ricevere i DONI dello SPIRITO SANTO e vedere l'insofferenza degli adolescenti (la maggior parte) che attendono la Cresima per liberarsi dal dovere di frequentare la Chiesa e poi rivederli per altri Doni (il matrimonio… ). Allenati al servizio, i ragazzi potranno chiedere la Cresima, come Confermazione del loro effettivo servizio alla Chiesa di Cristo e al mondo. La vetrata presenta la Cresima così: i ragazzi, ricevuta la potenza del Fuoco tendono la mano al Vescovo per aiutarlo nel servizio apostolico. La richiesta dei giovani tra il 16° e 18° anno sarà vagliata dalla Comunità nella quale essi operano, che incoraggerà i giovani ad assumere in piena libertà e stabilmente un determinato servizio. Ogni giovane è ovvio si chiederà: dovrò servire Dio e i fratelli ma come? Nella vita familiare o nella vita sacerdotale o religiosa? E così sboccia anche la pastorale vocazionale. CONCLUSIONE Per realizzare questo programma si dovrà impostare l'impegno pastorale a favore soprattutto della famiglia, raggiunta prima di tutto nei genitori. Senza di essi non ci può essere evangelizzazione di fanciulli e ragazzi. Gli stessi adolescenti esigono genitori più motivati nella fede cristiana e promotori essi stessi di vita familiare cristiana. Don Mimmo Maria Capone Parroco 461

462 DOCUMENTI VARI Peregrinatio a Barletta A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Lc 1, 39-45.56 Barletta, 20 giugno 2009 Venerdì 8 maggio 2009, su richiesta della popolazione e della civica amministrazione, con delibera del Consiglio Comunale 28 aprile 2009, l’Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri, ha proclamato Barletta “Civitas Mariae”. È stato posto il sigillo ad un antico legame tra la città di Barletta e l’amore filiale per la Beata Vergine Maria, che ha radici sin dagli inizi del cristianesimo nella stessa città. La primitiva comunità cristiana di Barletta dedicò la prima Basilica a Sancta Maria perché, la Madre di Dio, potesse accompagnare e custodire la fede di questo popolo che si accingeva a conoscere Gesù Cristo. Una presenza mariana che, nel corso dei secoli, ha influenzato fortemente lo spirito, le abitudini, le tradizioni e tutta la religiosità locale, fino a definire Barletta “Nova Nazareth”, “Civitas Mariae”. Il popolo barlettano si è lasciato fotografare dalla bellissima Maria di Nazareth, contagiare dalla sua dolcezza e dal profumo delle sue virtù perché, come l’apostolo Giovanni, ha preso nella propria casa la Madre, la Vergine Maria (Gv 19,27). In occasione della proclamazione della città “Civitas Mariae” il popolo di Barletta ha accolto l’icona della sua protettrice, la Beata Vergine Maria dello Sterpeto, tra le proprie case nella Peregrinatio Mariae svoltasi nei mesi di giugno e luglio 2009 tra le parrocchie di Barletta e nelle città limitrofe: Margherita di Savoia, Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia, il santuario S. Ruggero di Canne della Battaglia, da sempre legate nella storia alla città di Barletta e quindi alle sue tradizioni. La Peregrinatio è iniziata al termine del mese di maggio (mese in cui l’icona della Vergine Protettrice della città sosta in cattedrale), nella settimana successiva alla solennità di Pentecoste. Mi è sembrato di cogliere in quei giorni come la Vergine Maria duemila anni fa teneva uniti gli Apostoli nel cenacolo in attesa dello Spirito Santo (At 1,14.2,1-4), così per tutta la Peregrinatio ha invocato sui fedeli una nuova effusione dello Spirito perché, consapevoli di essere figli di Dio, non dimenticassero di invocarLo come “Abbà” Padre (Rm 8,15). Nel pellegrinaggio della Vergine Maria tra le nostre case, si è rinnovato per Barletta l’evento della Visitazione (Lc 1,39-45). Mentre lo Spirito Santo ebbe

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DOCUMENTI VARI<br />

Peregrinatio a Barletta<br />

A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?<br />

Lc 1, 39-45.56<br />

Barletta, 20 giugno 2009<br />

Venerdì 8 maggio 2009, su richiesta della popolazione e della civica amministrazione,<br />

con delibera del Consiglio Comunale 28 aprile 2009, l’Arcivescovo<br />

Mons. Giovan Battista Pichierri, ha proclamato Barletta “Civitas Mariae”. È<br />

stato posto il sigillo ad un antico legame tra la città di Barletta e l’amore filiale<br />

per la Beata Vergine Maria, che ha radici sin dagli inizi del cristianesimo nella<br />

stessa città. La primitiva comunità cristiana di Barletta dedicò la prima Basilica<br />

a Sancta Maria perché, la Madre di Dio, potesse accompagnare e custodire la<br />

fede di questo popolo che si accingeva a conoscere Gesù Cristo. Una presenza<br />

mariana che, nel corso dei secoli, ha influenzato fortemente lo spirito, le abitudini,<br />

le tradizioni e tutta la religiosità locale, fino a definire Barletta “Nova Nazareth”,<br />

“Civitas Mariae”. Il popolo barlettano si è lasciato fotografare dalla bellissima<br />

Maria di Nazareth, contagiare dalla sua dolcezza e dal profumo delle sue virtù<br />

perché, come l’apostolo Giovanni, ha preso nella propria casa la Madre, la Vergine<br />

Maria (Gv 19,27).<br />

In occasione della proclamazione della città “Civitas Mariae” il popolo di<br />

Barletta ha accolto l’icona della sua protettrice, la Beata Vergine Maria dello<br />

Sterpeto, tra le proprie case nella Peregrinatio Mariae svoltasi nei mesi di giugno<br />

e luglio 2009 tra le parrocchie di Barletta e nelle città limitrofe: Margherita di<br />

Savoia, Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia, il santuario S. Ruggero di Canne<br />

della Battaglia, da sempre legate nella storia alla città di Barletta e quindi alle<br />

sue tradizioni.<br />

La Peregrinatio è iniziata al termine del mese di maggio (mese in cui l’icona<br />

della Vergine Protettrice della città sosta in cattedrale), nella settimana successiva<br />

alla solennità di Pentecoste. Mi è sembrato di cogliere in quei giorni come<br />

la Vergine Maria duemila anni fa teneva uniti gli Apostoli nel cenacolo in attesa<br />

dello Spirito Santo (At 1,14.2,1-4), così per tutta la Peregrinatio ha invocato sui<br />

fedeli una nuova effusione dello Spirito perché, consapevoli di essere figli di Dio,<br />

non dimenticassero di invocarLo come “Abbà” Padre (Rm 8,15).<br />

Nel pellegrinaggio della Vergine Maria tra le nostre case, si è rinnovato per<br />

Barletta l’evento della Visitazione (Lc 1,39-45). Mentre lo Spirito Santo ebbe

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