QUADRIMESTRALE DELL'ARCIDIOCESI - inComunione

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affascinata da esempi insignificanti della televisione, giovani privi di ideali e con
nessun interesse verso qualsiasi forma di impegno sociale, politico e civile.
A me pare, invece, che i giovani siano soprattutto “molto altro” qualcosa che
i giornali non raccontano mai e che la politica - ahimé - ha difficoltà ancora ad
interpretare.
Esiste un mondo giovanile straordinario composto da ragazzi e ragazze che
si impegnano - oltre che a livello scolastico e universitario - anche nello sport,
nella cultura, nell’associazionismo e nel volontariato; una maggioranza ottimista
e positiva che nessuno ha la forza di raccontare e su cui si ha paura di credere
e investire.
Voi fate parte di questa “meglio gioventù” che deve avere il coraggio di ribellarsi
ai luoghi comuni e a chi si permette di dipingere questa generazione senza
Valori.
Una gioventù “trasgressiva e ribelle” - come ha ripetuto più volte il Ministro per
la Gioventù e amica Giorgia Meloni - che sa impegnarsi per un mondo migliore,
che lotta per tutelare la vita, che crede nel merito, che non si lascia affascinare
dagli esempi sbagliati e che considera pericolosa qualunque tipo di droga.
Trasgressivo non è colui che fuma uno spinello, tira cocaina o si ubriaca, ma
chi ha la forza di non farlo.
Ribelle è chi si impegna per cambiare in meglio il contesto in cui vive, chi
nonostante un lavoro precario e una casa in affitto crede in un futuro migliore e
decide di costruire una famiglia e mettere al mondo un bambino.
Ma l’attenzione delle nuove generazioni deve anche aprirsi e proseguire verso
più importanti forme di impegno civile quale la partecipazione alla politica.
Faccio mie, a tal riguardo, le parole di Papa Benedetto XVI perché c’è necessario
bisogno di «una nuova generazione di laici cristiani» che abbiano «rigore
morale» e «competenza» capace di «evangelizzare il mondo della politica» partendo
dal livello amministrativo locale e continuando a livello nazionale.
Il domani appartiene a noi… tiriamoci su le maniche e tutti insieme iniziamo
a lavorare affinché sia un domani diverso e, soprattutto, migliore.
Giuseppe D’Introno
giovane Consigliere comunale del Comune di Corato