QUADRIMESTRALE DELL'ARCIDIOCESI - inComunione

AZIONE CATTOLICA
Domenica 31 maggio 2009, l’Azione Cattolica impegnata
a sostenere la Colletta nazionale promossa dalla Chiesa italiana
Roma, 29 maggio 2009
In tutte le parrocchie del Paese, per il prossimo 31 maggio, domenica di
Pentecoste, i vescovi italiani hanno indetto una Colletta nazionale per sostenere
il Fondo di garanzia per le famiglie in difficoltà, denominato «Prestito della
Speranza», promosso dalla Conferenza episcopale italiana in collaborazione
con le banche nazionali.
La Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica promuove l’iniziativa e mobilita
tutte le realtà territoriali, e i singoli soci, affinché si contribuisca generosamente
al Fondo, e si realizzi una grande azione di sensibilizzazione.
“La nostra solidarietà è più forte della crisi”, così recita il manifesto che accompagna
la Colletta nazionale della Chiesa italiana. Non solo uno slogan, ha
spiegato il cardinale Angelo Bagnasco, ma una prospettiva che «intende dare
una risposta concreta a quelle famiglie monoreddito che abbiano perso l’unico
sostentamento, con tre figli a carico oppure segnate da situazioni di grave malattia
o disabilità». Il card. Bagnasco ricorda anche come «la scelta della famiglia non
è casuale, ma corrisponde ad una convinzione profonda che vede in essa non
soltanto l’ammortizzatore sociale più efficiente, ma anche la trama relazionale più
necessaria per un armonico sviluppo delle persone e dunque della società».
Per l’Azione Cattolica la Colletta nazionale riveste un grande valore pedagogico
perché rappresenta un’azione che educa in concreto alla solidarietà e alla
condivisione, all’apertura del cuore e alla generosità. Non solo: aiuta a vivere
questo momento di obiettiva difficoltà per tanti imparando a rimuovere le cause
profonde della crisi, e cioè l’avidità del denaro e la cupidigia del possedere.
Con il suo impegno a favore della Colletta nazionale, l’Azione Cattolica raccoglie
l’invito dei nostri vescovi a dar «voce alla gente e alle preoccupazioni generali
che non sono poche né piccole». In questo senso già molte sono nel nostro
Paese le realtà che vedono le donne e gli uomini di AC impegnati in iniziative e
in progetti che all’interno delle singole diocesi e parrocchie hanno cominciato a
dare risposte concrete ai bisogni via via emergenti. Un fiorire di nuove forme di
prossimità e di solidarietà che si sono aggiunte all’abituale impegno educativo
che l’Azione Cattolica svolge nella Chiesa e nel Paese.
È possibile contribuire al Fondo di garanzia per le famiglie in difficoltà da
subito attraverso:
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