QUADRIMESTRALE DELL'ARCIDIOCESI - inComunione

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11.06.2013 Views

ATTI DELLA SEGRETERIA PASTORALE GENERALE Ipotesi di lettura: qui l’ipotesi è molto rapida, molto provvisoria, ma possiamo enucleare prospettive e orientamenti che cogliamo da quanto le parrocchie hanno restituito nei loro questionari. Da questa azione generale è evidente che l’attenzione sta fondamentalmente sul rinnovamento dell’itinerario ordinario, dove non si prospettano particolari spostamenti dell’età della partecipazione dei sacramenti. Qualificare molto, insistere, rinnovare, dare strumenti su itinerari ordinari. La seconda premura è quella della formazione dei catechisti. La terza è un’azione pastorale che via via coinvolga sempre di più la comunità parrocchiale. Dietro ognuna di queste espressioni c’è il nome della diocesi che ha scritto queste cose. Non si dice nulla sull’ordine dei sacramenti: non più rimandabile la questione dell’ordine dei sacramenti, bisogna avere il coraggio delle scelte, ridare dopo graduale approfondimento il giusto ordine ai sacramenti, evidenziando l’Eucarestia, riscoprire l’unitarietà dell’iniziazione cristiana dal battesimo alla mistagogia della pre-adolescenza. Ci sono tante esperienze in diocesi su cui riflettere, su cui vedere veramente la creatività che è emersa e poi ci sono le conversioni necessarie per ciascuno di noi nel singolo luogo in cui lavora. Se guardiamo in prospettiva ci sembra di notare alcune priorità, ma ce ne sono altre che voi stessi potete notare e che magari non sono espresse così chiaramente: - Attenzione alla formazione della comunità, dei catechisti, degli operatori pastorali in generale perché sappiano traghettare questi passaggi; - Attenzione alla famiglia ritenuta sempre più soggetto fondamentale e rimessa al centro senza accuse e senza pregiudizi; - Attenzione alla scrittura. Come cuore dell’annuncio e come stile di ogni forma di evangelizzazione - Attenzione alla ricerca di itinerari che integrino i catechismi, senza utilizzare acriticamente tutto e senza buttare via un lungo percorso di adesione a una mentalità che abilita a vivere la vita cristiana; - Superamento della sacramentalizzazione per una catechesi che proponga uno stile di vita e un percorso di discepolato: Che cosa è possibile fare Alla luce di quanto emerge da quello che si sta muovendo nella nostra diocesi, è possibile dire qualcosa che possa riguardare tutti? 321

322 ATTI DELLA SEGRETERIA PASTORALE GENERALE a) Per chi ha iniziato un rinnovamento Occorre evidenziare che una parrocchia da sola, senza confronto e assistenza, fa veramente difficoltà a gestire il cambiamento e nello stesso tempo l’andamento ordinario di una parrocchia. Pensare itinerari coinvolgere persone, formare diversamente i catechisti rivedere i contenuti preparare le schede... è un compito impegnativo, emerge quindi con evidenza l’utilità e la necessità di un gruppo che a livello diocesano si costituisca come accompagnatore nella progettazione e nella verifica. b) Per tutte le parrocchie e i catechisti È importante però capire che questo impegno di alcune parrocchie, né squalifica le altre che per differenti ragioni non affrontano ancora cambiamenti significati né le lascia passive. Quello che viene sperimentato viene impiegato a migliorare le realtà che si metteranno in movimento successivamente. Dalla sperimentazione in atto in alcune diocesi troviamo che ci sono già degli indicatori di direzione che possono influire positivamente pur continuando l’attuale impianto, e sono abbastanza chiari. Ne segnaliamo cinque: - Stabilire un obiettivo “segreto”: quest'anno ci occupiamo di questi ragazzi, ma abbiamo come obiettivo di portare una parola di vangelo ad almeno uno dei loro genitori. - Curare gli incontri già in atto con i genitori, cambiando logica (non tanto spiegare loro i sacramenti che ricevono i loro figli, ma annunciare loro il vangelo). La massima cura va portata a preparare bene questi incontri. - Coinvolgere alcune persone adulte nel percorso per i ragazzi. Svolgere, cioè, il ruolo di tessitori del grembo materno della Chiesa. - Non lavorare più da soli, ma in équipe (il catechista, un giovane animatore, un genitore che accetta)... - Puntare a qualificare, almeno una volta al mese, la messa domenicale, trasformando la messa in giorno del Signore. Sono tanti piccoli passi, che permettono a tutti di stare creativamente dentro una situazione tradizionale, e quindi di muovere già qualche pedina. D’altronde, le parrocchie che hanno risposto alla piccola inchiesta stanno facendo proprio questi piccoli passi. Questo muoversi insieme, ciascuno secondo le sue possibilità e le condizioni del proprio contesto, permette di sentire questo passaggio come un’azione condivisa, come una conversione alla quale tutti partecipiamo, e non la performance

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ATTI DELLA SEGRETERIA PASTORALE GENERALE<br />

a) Per chi ha iniziato un rinnovamento<br />

Occorre evidenziare che una parrocchia da sola, senza confronto e assistenza,<br />

fa veramente difficoltà a gestire il cambiamento e nello stesso tempo<br />

l’andamento ordinario di una parrocchia. Pensare itinerari coinvolgere persone,<br />

formare diversamente i catechisti rivedere i contenuti preparare le schede... è<br />

un compito impegnativo, emerge quindi con evidenza l’utilità e la necessità di<br />

un gruppo che a livello diocesano si costituisca come accompagnatore nella<br />

progettazione e nella verifica.<br />

b) Per tutte le parrocchie e i catechisti<br />

È importante però capire che questo impegno di alcune parrocchie, né squalifica<br />

le altre che per differenti ragioni non affrontano ancora cambiamenti significati<br />

né le lascia passive. Quello che viene sperimentato viene impiegato a migliorare<br />

le realtà che si metteranno in movimento successivamente.<br />

Dalla sperimentazione in atto in alcune diocesi troviamo che ci sono già degli<br />

indicatori di direzione che possono influire positivamente pur continuando l’attuale<br />

impianto, e sono abbastanza chiari.<br />

Ne segnaliamo cinque:<br />

- Stabilire un obiettivo “segreto”: quest'anno ci occupiamo di questi ragazzi, ma<br />

abbiamo come obiettivo di portare una parola di vangelo ad almeno uno dei<br />

loro genitori.<br />

- Curare gli incontri già in atto con i genitori, cambiando logica (non tanto spiegare<br />

loro i sacramenti che ricevono i loro figli, ma annunciare loro il vangelo).<br />

La massima cura va portata a preparare bene questi incontri.<br />

- Coinvolgere alcune persone adulte nel percorso per i ragazzi. Svolgere, cioè,<br />

il ruolo di tessitori del grembo materno della Chiesa.<br />

- Non lavorare più da soli, ma in équipe (il catechista, un giovane animatore, un<br />

genitore che accetta)...<br />

- Puntare a qualificare, almeno una volta al mese, la messa domenicale, trasformando<br />

la messa in giorno del Signore.<br />

Sono tanti piccoli passi, che permettono a tutti di stare creativamente dentro<br />

una situazione tradizionale, e quindi di muovere già qualche pedina. D’altronde,<br />

le parrocchie che hanno risposto alla piccola inchiesta stanno facendo proprio<br />

questi piccoli passi.<br />

Questo muoversi insieme, ciascuno secondo le sue possibilità e le condizioni<br />

del proprio contesto, permette di sentire questo passaggio come un’azione condivisa,<br />

come una conversione alla quale tutti partecipiamo, e non la performance

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