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QUADRIMESTRALE DELL'ARCIDIOCESI - inComunione

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ATTI DIOCESANI<br />

Don Pavone: richiama l’incontro del clero della zona ofantina. Si è partiti a chi è<br />

rivolta la missione: il territorio parrocchiale. I missionari devono essere i “nostri” laici.<br />

La prima cosa da fare è la conoscenza del territorio. Bisogna prevedere un primo<br />

contatto con le famiglie, e curare la formazione dei laici impegnati nella missione<br />

in maniera unitaria. È opportuno ascoltare la gente e le loro domande di senso.<br />

In seconda battuta vi è l’annuncio.<br />

Il dopo missione implica una continuazione del lavoro per essere attenti alla<br />

carità e alle problematiche sociali.<br />

Il risveglio della fede va fatto innanzitutto ai sacerdoti.<br />

Don Pavone: propone una scheda da lui elaborata allegata al presente verbale.<br />

Risponde don Piazzolla: che è meglio parlare di mancanza di coordinamento.<br />

Si chiede perché terminare, la missione dovrebbe portare ad un cammino<br />

missionario continuo.<br />

Riprende Pavone: propone quanto detto all’incontro della zona ofantina cioè<br />

proporre gli incontri di Gesù con dei personaggi del suo tempo.<br />

Don Dibenedetto: richiama l’esperienza della missione dei giovani per i giovani,<br />

ritiene importante puntare alla preparazione dei laici così anche al post missione.<br />

Bisogna risvegliare l’entusiasmo dell’annuncio e coinvolgere maggiormente i<br />

parroci.<br />

Don Barra: ritiene che è opportuno riprendere l’unità e comunicare la gioia<br />

dell’essere tutti uniti come corpo sacerdotale. È bene fare con impegno le cose<br />

che già facciamo, come i momenti delle celebrazioni sacramentali. È opportuno<br />

riflettere sulla religiosità del territorio. È altresì importante formare adeguatamente<br />

i missionari coinvolti.<br />

Richiama la missione cittadina fatta a Margherita di Savoia e l’importanza<br />

della conoscenza del territorio.<br />

Diac. Losappio: bisogna annunciare un Vangelo carico di senso, calandolo<br />

nelle varie realtà. Richiama all’unità per essere incisivi. La missione deve essere<br />

vista come itinerario formativo ed educativo secondo le indicazioni della CEI e<br />

riscoprire il senso della diocesanità.<br />

Interviene don Lorusso: si chiede se tutto quello che si fa è per il Vangelo e<br />

per un mondo che cambia.<br />

Don De Palma: fa riferimento all’incontro della commissione famiglia e vita.<br />

Rileva una povertà di presenze nelle varie iniziative. Ritiene importante che i gruppi<br />

famiglie delle parrocchie siano coinvolti nell’azione missionaria.<br />

Don Piazzolla: richiama la grande quantità di iniziative, questo richiede armonizzare.<br />

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