QUADRIMESTRALE DELL'ARCIDIOCESI - inComunione
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MAGISTERO PONTIFICIO cuore dei credenti. È un annuncio eloquente della conversione interiore generata dal Vangelo e una manifestazione toccante della comunione ecclesiale. Una forma essenziale di carità su cui le Chiese in Italia sono vivamente impegnate è anche quella intellettuale. Ne è un esempio significativo l’impegno per la promozione di una diffusa mentalità a favore della vita in ogni suo aspetto e momento, con un’attenzione particolare a quella segnata da condizioni di grande fragilità e precarietà. Tale impegno è ben testimoniato dal manifesto "Liberi per vivere. Amare la vita fino alla fine", che vede il laicato cattolico italiano concorde nell’operare affinché non manchi nel Paese la coscienza della piena verità sull’uomo e la promozione dell’autentico bene delle persone e della società. I "sì" e i "no" che vi si trovano espressi disegnano i contorni di una vera azione educativa e sono espressione di un amore forte e concreto per ogni persona. Il pensiero torna dunque al tema centrale della vostra assemblea - il compito urgente dell’educazione - che esige il radicamento nella Parola di Dio e il discernimento spirituale, la progettualità culturale e sociale, la testimonianza dell’unità e della gratuità. Carissimi Confratelli, pochi giorni appena ci separano dalla solennità di Pentecoste, in cui celebreremo il dono dello Spirito che abbatte le frontiere e apre alla comprensione della verità tutta intera. Invochiamo il Consolatore che non abbandona chi a Lui si rivolge, affidandoGli il cammino della Chiesa in Italia e ogni persona che vive in questo amatissimo Paese. Venga su tutti noi lo Spirito di vita e accenda i nostri cuori col fuoco del suo infinito amore. Di cuore benedico voi e le vostre comunità! © Copyright 2009 - Libreria Editrice Vaticana 29
30 MAGISTERO PONTIFICIO Lettera del Santo Padre Benedetto XVI per la proclamazione di un anno sacerdotale in occasione del 150° anniversario del dies natalis del Santo Curato d’Ars Roma, Vaticano, 16 giugno 2009 Cari fratelli nel Sacerdozio, nella prossima solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, venerdì 19 giugno 2009 - giornata tradizionalmente dedicata alla preghiera per la santificazione del clero -, ho pensato di indire ufficialmente un “Anno Sacerdotale” in occasione del 150° anniversario del “dies natalis” di Giovanni Maria Vianney, il Santo Patrono di tutti i parroci del mondo. 1 Tale anno, che vuole contribuire a promuovere l’impegno d’interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi, si concluderà nella stessa solennità del 2010. “Il Sacerdozio è l'amore del cuore di Gesù”, soleva dire il Santo Curato d’Ars. 2 Questa toccante espressione ci permette anzitutto di evocare con tenerezza e riconoscenza l’immenso dono che i sacerdoti costituiscono non solo per la Chiesa, ma anche per la stessa umanità. Penso a tutti quei presbiteri che offrono ai fedeli cristiani e al mondo intero l’umile e quotidiana proposta delle parole e dei gesti di Cristo, cercando di aderire a Lui con i pensieri, la volontà, i sentimenti e lo stile di tutta la propria esistenza. Come non sottolineare le loro fatiche apostoliche, il loro servizio infaticabile e nascosto, la loro carità tendenzialmente universale? E che dire della fedeltà coraggiosa di tanti sacerdoti che, pur tra difficoltà e incomprensioni, restano fedeli alla loro vocazione: quella di “amici di Cristo”, da Lui particolarmente chiamati, prescelti e inviati? Io stesso porto ancora nel cuore il ricordo del primo parroco accanto al quale esercitai il mio ministero di giovane prete: egli mi lasciò l’esempio di una dedizione senza riserve al proprio servizio pastorale, fino a trovare la morte nell’atto stesso in cui portava il viatico a un malato grave. Tornano poi alla mia memoria gli innumerevoli confratelli che ho incontrato e che continuo ad incontrare, anche durante i miei viaggi pastorali nelle diverse nazioni, generosamente impegnati nel quotidiano esercizio del loro ministero sacerdotale. Ma l’espressione usata dal 1 Tale lo ha proclamato il Sommo Pontefice Pio XI nel 1929. 2 “Le Sacerdoce, c’est l’amour du cœur de Jésus” (in Le curé d’Ars. Sa pensée - Son cœur. Présentés par l’Abbé Bernard Nodet, éd. Xavier Mappus, Foi Vivante, 1966, p. 98). In seguito: Nodet. L’espressione è citata anche nel Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1589.
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Lettera del Santo Padre Benedetto XVI per la proclamazione<br />
di un anno sacerdotale in occasione del 150° anniversario<br />
del dies natalis del Santo Curato d’Ars<br />
Roma, Vaticano, 16 giugno 2009<br />
Cari fratelli nel Sacerdozio,<br />
nella prossima solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, venerdì 19 giugno<br />
2009 - giornata tradizionalmente dedicata alla preghiera per la santificazione del<br />
clero -, ho pensato di indire ufficialmente un “Anno Sacerdotale” in occasione<br />
del 150° anniversario del “dies natalis” di Giovanni Maria Vianney, il Santo Patrono<br />
di tutti i parroci del mondo. 1 Tale anno, che vuole contribuire a promuovere<br />
l’impegno d’interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed<br />
incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi, si concluderà nella stessa<br />
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Curato d’Ars. 2 Questa toccante espressione ci permette anzitutto di evocare con<br />
tenerezza e riconoscenza l’immenso dono che i sacerdoti costituiscono non solo<br />
per la Chiesa, ma anche per la stessa umanità. Penso a tutti quei presbiteri che<br />
offrono ai fedeli cristiani e al mondo intero l’umile e quotidiana proposta delle<br />
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i sentimenti e lo stile di tutta la propria esistenza. Come non sottolineare le loro<br />
fatiche apostoliche, il loro servizio infaticabile e nascosto, la loro carità tendenzialmente<br />
universale? E che dire della fedeltà coraggiosa di tanti sacerdoti che,<br />
pur tra difficoltà e incomprensioni, restano fedeli alla loro vocazione: quella di<br />
“amici di Cristo”, da Lui particolarmente chiamati, prescelti e inviati?<br />
Io stesso porto ancora nel cuore il ricordo del primo parroco accanto al quale<br />
esercitai il mio ministero di giovane prete: egli mi lasciò l’esempio di una dedizione<br />
senza riserve al proprio servizio pastorale, fino a trovare la morte nell’atto<br />
stesso in cui portava il viatico a un malato grave. Tornano poi alla mia memoria<br />
gli innumerevoli confratelli che ho incontrato e che continuo ad incontrare, anche<br />
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quotidiano esercizio del loro ministero sacerdotale. Ma l’espressione usata dal<br />
1 Tale lo ha proclamato il Sommo Pontefice Pio XI nel 1929.<br />
2 “Le Sacerdoce, c’est l’amour du cœur de Jésus” (in Le curé d’Ars. Sa pensée - Son cœur. Présentés<br />
par l’Abbé Bernard Nodet, éd. Xavier Mappus, Foi Vivante, 1966, p. 98). In seguito: Nodet. L’espressione<br />
è citata anche nel Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1589.