QUADRIMESTRALE DELL'ARCIDIOCESI - inComunione

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S. Nicola il pellegrino, innamorato di Cristo e della Chiesa
Trani, Cattedrale, 2 giugno 2009
OMELIE
Carissimi, oggi la nostra Chiesa diocesana celebra la solennità del santo
patrono, S. Nicola il pellegrino. Il 2 agosto celebrerà anche la festa esterna.
1. È sempre bene ravvivare la memoria storica del Santo. S Nicola, detto da
noi «il pellegrino» nacque a Stiri in Grecia nel 1075.
Dopo aver trascorso gli anni della fanciullezza e della prima adolescenza
impegnato nella preghiera e in solitudine, giunse all’età di 19 anni in Puglia percorrendola
con una croce in mano e invocando senza stancarsi la misericordia
di Dio con l’invocazione: “Kirye, eleison”. Sostò a Trani, accolto dall’arcivescovo
Bisanzio, dove morì alcuni giorni dopo il suo arrivo, nel 1094, lasciando grande
fama di santità. A pochi anni dalla morte, papa Urbano II lo canonizzò santo,
plaudenti l’arcivescovo Bisanzio, il Clero, il popolo di Dio. Era il 1098.
2. Questo fatto, indubbiamente singolare e straordinario, non è stato mai
cancellato nella memoria della nostra Chiesa, anzi, nel corso dei secoli si è
radicato sempre di più nel culto. Abbiamo documenti storici, iconografici, monumentali
che ce lo tramandano, ma soprattutto le sue sacre reliquie, custodite
gelosamente nell’urna e nel braccio che vediamo innanzi a noi, e il proprio della
liturgia della Messa e delle Ore. Si aggiunge ai tanti documenti, la musica della
Messa composta da P. Giovanni Rossi, religioso Camilliano, in occasione del
nono centenario della Cattedrale con la quale ha saputo rendere la spiritualità
mistica di S. Nicola attraverso una melodia che spinge l’assemblea ad invocare
la divina Misericordia con cuore umile, pentito, supplice. Ringrazio vivamente il
Coro di Roma che la sta eseguendo: “Note blu di S. Ponziano”.
3. La santità di Nicola da Stiri in Grecia, nella diocesi ortodossa di Levadia,
divenuto per volontà di Dio di Trani, è per noi un messaggio chiaro e forte sull’unità
della Chiesa d’Occidente e d’Oriente, infranta purtroppo nel 1054 con la reciproca
scomunica, revocata da Paolo VI e Atenagora in cammino verso l’unità nel 1964.
San Nicola, nel suo tempo, viveva già l’ecumenismo spirituale elevando alto
il grido «Kyrie, eleison» (Signore, pietà). Egli amò Cristo e la Chiesa pazzamente
da vero innamorato. Fu il missionario dell’unità tra i cristiani. Dove il segreto della
sua santità?
Nell’antifona al Magnificat dei Vespri, noi proclamiamo: «Vivendo nella carne
Nicola camminò secondo lo spirito; stringendo la croce di Cristo, additò la via
regale al cielo».