n. 2 marzo-aprile 2008 - inComunione
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12<br />
MAR-APR <strong>2008</strong><br />
TRADIZIONE E CULTURA<br />
USPENSKIJ<br />
Un monastero russo cattolico a Roma<br />
l Monastero<br />
I Russo della<br />
Dormizione (in russo<br />
Uspenskij) della SS.<br />
Madre di Dio è stato<br />
fondato nel 1957, per<br />
interessamento della<br />
Congregazione per le<br />
Chiese orientali. Alla<br />
base della sua istituzione<br />
ci sono i più<br />
grandi personaggi<br />
della storia moderna<br />
della Chiesa di Roma: il cardinale Tisserant, il cardinale Coussa, Papa<br />
Pio XII e Papa Giovanni XXIII. Il cenobio è dedicato alla Dormizione ed<br />
Assunzione al cielo della Beatissima Madre di Dio, la cui icona primeggia a<br />
sinistra della porta nord dell’iconostasi, situata nella cappella.<br />
Scopo del Monastero è la vita contemplativa e liturgica; le monache infatti<br />
si dedicano alla preghiera, all’ascesi, all’iconografia, alla preparazione<br />
dei paramenti sacri e alla diffusione della spiritualità bizantina attraverso<br />
la pubblicazione di testi e libri.<br />
Questo monastero o partheneion, in termini più esatti, ha il fine<br />
di riunire pie donne che - come precisa il Prologo delle loro Regole<br />
Ascetiche - “si consacrino a Dio sia con l’orazione sia con la pratica<br />
delle virtù, incessantemente e con ogni sforzo impetrino la clemenza di<br />
Dio per i popoli della Russia”. Pertanto questa comunità non nasce affatto<br />
per ridisegnare un’esperienza uniate con finalità di proselitismo, bensì<br />
come un luogo di orazione, di spiritualità bizantina, in cui monache possano<br />
conseguire la perfezione evangelica ed adempiere all’esortazione<br />
mariana di Fatima di pregare per la Russia.<br />
La vita monastica qui vissuta è secondo la venerabile tradizione del monachesimo<br />
orientale di rito bizantino e di lingua slava. La vita delle religiose<br />
è interamente scandita dalla preghiera (personale e comunitaria) e dal lavoro<br />
di ciascuna sorella. Attraverso la fedeltà alla loro vocazione garantiscono<br />
al contempo una forte testimonianza della cattolicità della Chiesa ed anche<br />
un richiamo verso l’unità dei cristiani. Le monache infatti scongiurano dallo<br />
Spirito di Verità il dono dell’unità delle Chiese, soprattutto tra Cattolici ed<br />
Ortodossi, affinché si faccia “un solo Ovile ed un solo Pastore” (Gv 10,16).<br />
Il Monastero è dotato di un Typikòn asceticum (Regole Ascetiche) e di<br />
un Typikòn ktitoricum (Norme e Costituzioni), l’uno redatto sullo schema<br />
tradizionale dei monasteri russi, l’altro in base al diritto canonico orientale;<br />
approvati entrambi dalla Santa Sede Apostolica nel 1958. Il 10 luglio del<br />
1959 Papa Giovanni XXIII rese il monastero di diritto pontificio, ammettendo<br />
le religiose ai voti solenni.<br />
Le monache russe dell’Uspenskij sono liete di accogliere delle giovani<br />
per ritiri, esperienze monastiche, o desiderose di conoscere il monachesimo<br />
orientale.<br />
Nov. Bryan Cuocci O.S.B.I.<br />
iniziativa, che coinvolge musicisti e cantautori<br />
Cappella con iconostasi Lʼ con esperienza musicale provenienti da molte<br />
PER MAGGIORI INFORMAZIONI<br />
Monastero Russo Uspenskij<br />
Via della Pisana, 342 - 000163 Roma - Tel.: 06.66.15.23.44<br />
E-mail: dormizione@tiscali.it<br />
Sito ufficiale: http://web.tiscali.it/dormizione<br />
Si è conclusa la XI edizione<br />
del Concorso musicale regionale<br />
di musica live pro-life<br />
Una canzone<br />
per la vita<br />
L’evento si è tenuto sabato 16<br />
febbraio <strong>2008</strong> presso il Teatro<br />
Garibaldi di Bisceglie<br />
città della nostra regione, è consistita nella presentazione<br />
di 12 brani, composti come personale riflessione sul tema<br />
del diritto alla vita e della dignità di ogni essere umano,<br />
dal concepimento al termine naturale e in ogni condizione<br />
di esistenza. Le canzoni ammesse sono state selezionate<br />
da una Commissione e valutate da una giuria di esperti nel<br />
campo musicale, teatrale e letterario, nonché da una giuria di<br />
operatori della comunicazione.<br />
La manifestazione ha riscontrato un lusinghiero successo<br />
di pubblico e di critica. Si è mostrata, inoltre, unʼefficace<br />
occasione offerta ai giovani per affinare le proprie capacità<br />
musicali ed artistiche<br />
Organizzata dallʼAssociazione “Comitato Progetto<br />
Uomo” o.n.l.u.s., è stata sostenuta dalla Federazione pugliese<br />
del Movimento per la Vita, dal Comitato promotore pugliese<br />
di Fonopoli e dalle cooperative sociali “Uno tra Noi” e<br />
“Tèmenos”, nonché dai mediapartner Livenetwork.it, Radio<br />
Selene, Radiocentro e Ra.i.bi ed ha ricevuto il patrocinio<br />
della Città di Bisceglie e della Provincia di Bari.<br />
Una manifestazione attesa che non ha tradito le<br />
aspettative del pubblico. I presenti in sala hanno assistito<br />
ininterrottamente a tutta la serata, mostrando interesse,<br />
gradimento e condivisione dei messaggi pro-life trasmessi<br />
dai gruppi e dai solisti dotati di talento musicale e, in alcuni<br />
casi, anche artistico.<br />
Ecco quanto rilasciato dal Direttore artistico della<br />
Manifestazione: “Si tratta di uno tra i pochissimi concorsi<br />
per autori di musica leggera, ad essere rigorosamente a<br />
TEMA, ovvero con lʼobbligo per il partecipante (pena<br />
lʼesclusione), di presentare un testo e conseguentemente<br />
anche la composizione musicale con contenuti che abbiano<br />
come tema la vita in tutte le sue espressioni. Infatti giungono<br />
alla serata finale in teatro, solo gli autori i cui brani sono<br />
ritenuti idonei dopo una selezione iniziale.<br />
Questa tipologia di concorso è piuttosto inconsueta<br />
nellʼambito della musica leggera, in quanto solitamente<br />
viene data la possibilità ai partecipanti, di esibirsi utilizzando<br />
canzoni già edite, oppure componendo nuovi testi e musiche<br />
ma ad ispirazione libera. Unico riferimento simile è la prassi<br />
accademica utilizzata in Conservatorio per la formazione dei<br />
Compositori.