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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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82<br />

CAPITOLO 1 - La Convenzione Europea del Paesaggio: prospettive ed esperienze<br />

fiche, in collaborazione con gli enti locali e regionali;<br />

e) l’integrazione della considerazione per la qualità del <strong>paesaggio</strong> in tutte le politiche settoriali<br />

suscettib<strong>il</strong>i di avere un’incidenza sulla dimensione paesaggistica del territorio;<br />

f) la piena attuazione, in materia di <strong>paesaggio</strong>, dei principi di sussidiarietà e di autonomia locale.<br />

Rispetto alle preoccupazioni evidenziate in questo scritto relativamente ai principi della Convenzione,<br />

la risposta fornita all’interrogazione in questione 37 è apparsa piuttosto deludente. Questa<br />

si è infatti limitata a spiegare che i principi della Convenzione e le misure specifiche da essa<br />

indicate sono state recepite nel nostro ordinamento, in particolare, per quanto riguarda <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong>,<br />

con la nuova definizione introdotta nel Codice dei beni culturali e del <strong>paesaggio</strong> all’Art. 131 (<strong>il</strong> riferimento<br />

è <strong>il</strong> Codice 2006). Dopo aver inserito una serie di riferimenti relativi all’importanza attribuita<br />

dal Codice ai principi del coinvolgimento attivo delle popolazioni, ai meccanismi procedurali<br />

della concertazione e della cooperazione ed allo sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e, viene evocato l’Articolo<br />

133 del Codice che richiama la cooperazione tra gli Stati e gli obblighi internazionali che incidono<br />

in materia di tutela e valorizzazione del <strong>paesaggio</strong>, (…) indica la necessità di adeguarsi alla normativa<br />

comunitaria ed internazionale per realizzare i principi della condivisione della tutela. Sono infine<br />

fornite delle informazioni sulle iniziative prese sul piano tecnico amministrativo (elaborazione<br />

congiunta dei piani paesaggistici da parte di Stato e regioni; progetto di sistema informatizzato<br />

territoriale – SITAP; strumenti di compatib<strong>il</strong>ità paesaggistica in aree vincolate; pubblicazione linee<br />

guida impianti eolici).<br />

Tenuto conto di quanto precede, si è dell’idea che <strong>il</strong> processo di attuazione della Convenzione<br />

non possa fondarsi unicamente su degli atti, più o meno condivisi, di legislazione. Indipendentemente<br />

dall’entrata in vigore del Codice 2008 e nella prospettiva di un eventuale suo ulteriore<br />

adattamento, è auspicab<strong>il</strong>e che <strong>il</strong> dibattito relativo alla attuazione della Convenzione possa essere<br />

mantenuto e che ciò avvenga ad un livello politico adeguato.<br />

In questa direzione, potrebbe essere esaminata la possib<strong>il</strong>ità di costituire un tavolo di coordinamento<br />

nazionale interministeriale, interamente e specificamente dedicato al tema <strong>paesaggio</strong>.<br />

Tale organismo – da costituire eventualmente nell’ambito o in collegamento con l’Osservatorio<br />

nazionale del <strong>paesaggio</strong> di cui all’Articolo 133, comma 1, del Codice – dovrebbe avere un carattere<br />

permanente ed essere aperto ai rappresentanti delle regioni e degli enti locali.<br />

La sua missione consisterebbe nell’assicurare che qualsiasi proposta di attuazione, modifica o innovazione<br />

della legislazione relativa al <strong>paesaggio</strong>, venga elaborata informando e consultando tutti<br />

gli attori istituzionali interessati, nel rispetto gli impegni presi sul piano del diritto internazionale.<br />

Operando in questo modo, l’organismo in questione potrebbe essere riconosciuto anche come<br />

un luogo di concertazione relativamente ai processi che devono essere avviati in attuazione<br />

del Codice da poco entrato in vigore. Nel suo ambito, potrebbero così essere discusse<br />

questioni come:<br />

a) l’elaborazione congiunta dei piani paesaggistici;<br />

b) la formulazione dei principi relativi al <strong>paesaggio</strong> che devono informare tutti gli interventi che<br />

hanno un’incidenza sul territorio nazionale;<br />

c) la definizione degli indirizzi e dei criteri riguardanti l’attività di pianificazione territoriale, nonché<br />

la gestione dei conseguenti interventi, al fine di assicurare la conservazione, <strong>il</strong> recupero<br />

e la valorizzazione degli aspetti e caratteri del <strong>paesaggio</strong>;<br />

d) le attività di conformazione degli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale degli<br />

37 Documento del 22 novembre 2007, sottoscritto dalla Prof. Danielle Mazzonis, Sotto-segretario responsab<strong>il</strong>e del Ministero<br />

per i Beni e le Attività culturali.

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