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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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CAPITOLO 1 - La Convenzione Europea del Paesaggio: prospettive ed esperienze<br />

condivisa, questa proposta ha bisogno di tempo, sostegno e cooperazione. A tutti i livelli.<br />

Chi teme che in questo paese la Convenzione non rappresenti uno strumento del tutto adeguato<br />

per risolvere i problemi del <strong>paesaggio</strong>, deve forse essere incoraggiato a pensare che l’inadeguatezza<br />

non è forse della Convenzione; ma del modo – anche se naturalmente vi sono<br />

anche altre ragioni - in cui <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> è stato talvolta concepito, imposto e pubblicamente “comunicato”<br />

nel corso degli ultimi decenni: un frammentato insieme di beni rari e preziosi, da conservare<br />

alla stregua di cartoline da ammirare, con una punta di nostalgia, negli anni a venire. E<br />

questo, senza magari prestare molta attenzione al sentire della gente comune, né alla dimensione<br />

paesaggistica della restante parte di territorio, lasciato alla mercé della soddisfazione di<br />

interessi che con <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> hanno poco a che vedere.<br />

I risultati di questa vetusta concezione, in molti casi sostenuta dai mezzi di comunicazione di<br />

massa, sono oggi sotto gli occhi di tutti. In alcune situazioni, i vincoli non solo non sono serviti<br />

a nulla; sono stati controproducenti. Ma quello che appare più grave è che - anche se questo<br />

non era certamente l’obiettivo - la diffusione di questa concezione, penetrata nell’immaginario<br />

collettivo, ha di fatto dato luogo e giustificato comportamenti incoscienti e de-responsab<strong>il</strong>izzanti;<br />

in altre parole, l’idea che al di fuori dei beni protetti e vincolati, tutto fosse “paesaggisticamente”<br />

permesso. Gli effetti di questi comportamenti costituiscono la realtà paesaggistica del<br />

nostro vivere quotidiano.<br />

La Convenzione rappresenta un’occasione per cambiare strada, tentando di avviare una stagione<br />

nuova in Europa per quanto riguarda <strong>il</strong> rapporto che esiste tra i cittadini e i territori nei<br />

quali questi si rispecchiano e si riconoscono (o vorrebbero riconoscersi). Si tratta di un progetto<br />

che richiede anni di impegno civ<strong>il</strong>e, politico ed amministrativo; un impegno che, rispetto<br />

alla questione del <strong>paesaggio</strong>, non presenta, almeno in Italia, molte alternative; un impegno che<br />

deve pragmaticamente partire dalla condivisione dell’idea che distruggere la dimensione paesaggistica<br />

del territorio, in molti casi, significa segare <strong>il</strong> ramo su cui si sta seduti. E questa immagine,<br />

considerate le risorse paesaggistiche di cui ancora dispone, ben si addice all’Italia. Attraverso<br />

un’adeguata comunicazione, a livello sia pubblico che privato, occorre insomma far comprendere<br />

che <strong>il</strong> rispetto e la valorizzazione della qualità del <strong>paesaggio</strong> rappresenta un’occasione per<br />

accrescere, oltre al benessere quotidiano ed al senso di appartenenza a un territorio, anche la<br />

crescita economica delle comunità che vi sono insediate. Una crescita per definizione sostenib<strong>il</strong>e,<br />

giacché fondata sulla preservazione di risorse naturali e culturali alla base della vita.<br />

II. Sottoscrizione e ratifica della Convenzione e aspetti costituzionali relativi<br />

alla sua integrazione nel diritto interno<br />

Come è noto, nella sua qualità di trattato internazionale di natura vincolante per gli Stati che vi<br />

aderiscono, la Convenzione è stata adottata <strong>il</strong> 19 luglio del 2000 dal Comitato dei Ministri del<br />

Consiglio d’Europa 6 . A seguito dell’apertura alla firma degli Stati membri del Consiglio d’Europa,<br />

avvenuta <strong>il</strong> 20 ottobre 2000, la Convenzione è entrata in vigore nei primi dieci Stati che<br />

l’hanno ratificata <strong>il</strong> 1mo marzo 2004. Fino ad oggi, la Convenzione è stata sottoscritta e ratificata<br />

da ventinove Stati e sottoscritta da altri sei 7 .<br />

Dopo avere promosso l’adozione della Convenzione nel corso del negoziato intergovernativo<br />

presso <strong>il</strong> Consiglio d’Europa ed averla prontamente sottoscritta <strong>il</strong> 20 ottobre 2000 in occasio-<br />

6 Il Comitato dei Ministri è l’organo decisionale del Consiglio d’Europa, organizzazione internazionale con sede a Strasburgo,<br />

oggi composta da 47 Stati membri.<br />

7 Dati aggiornati al 12 apr<strong>il</strong>e 2008.

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