11.06.2013 Views

Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

332<br />

CAPITOLOV - Paesaggi e partecipazione<br />

emergenze naturali, archeologiche, le cave e le masserie esistenti” 11 . Il laboratorio di progettazione<br />

partecipata ha pertanto prodotto le linee guida per la definizione dello Statuto dei Luoghi,<br />

per <strong>il</strong> recupero dei sentieri e di due accessi all’area.<br />

Anche nel caso di Roseto degli Abruzzi, comune la cui economia è in gran parte legata al soggiorno<br />

balneare, <strong>il</strong> tema è collegato alla progettazione di un parco su una fascia libera tra la collina<br />

ed <strong>il</strong> mare, incentrato su un sistema di passeggiate che riconnettano centro urbano, colline<br />

e mare, anche attraverso <strong>il</strong> recupero di un antico percorso di collegamento che intercetta l’area<br />

e che si sv<strong>il</strong>uppava tra <strong>il</strong> Montepagano ed <strong>il</strong> mare. Uno degli elementi centrale è inoltre la funzione<br />

di “belvedere” assunta dal futuro parco, di affaccio della città alta sulla città di mare. Il parco,<br />

fortemente sentito dal Comune di Roseto come necessità data la attuale conformazione<br />

degli spazi a verde, posti lungo la strada statale che attraversa <strong>il</strong> centro urbano e la zona balneare,<br />

nello svolgimento del laboratorio è stato interpretato come risorsa essenzialmente rivolta<br />

alla popolazione residente e solo marginalmente come servizio per <strong>il</strong> turista. I nodi da<br />

affrontare sono stati quelli legati alle problematiche organizzative degli spazi aperti, che, attraverso<br />

la ricognizione dei bisogni espressi dagli abitanti, si sono collegate ad ulteriori richieste<br />

quali la creazione di un centro per attività culturali, l’estensione delle aree pedonali, nuovi luoghi<br />

di aggregazione per i giovani. (Fig. 2)<br />

Il caso proposto dal Comune di Roma, <strong>il</strong> “Parco delle Torri”, prende in esame un’ampia porzione<br />

della estrema periferia orientale (con più di 100.000 abitanti), costituita dalle zone di Tor Bella<br />

Monaca, Torre Angela e Torre Maura. “Tale comprensorio, che è geograficamente delimitato<br />

ad ovest dal Grande Raccordo Anulare, a sud dalla via Cas<strong>il</strong>ina, a nord dal sistema ambientale<br />

dell’Acqua Vergine, contiene al suo interno i due piani di ed<strong>il</strong>izia economica e popolare di Tor<br />

Bella Monaca e di Rocca Fiorita, intrecciati con lottizzazioni abusive appartenenti a diverse fasi<br />

di sv<strong>il</strong>uppo” 12 . Un brano del <strong>paesaggio</strong> delle periferie emblematico dell’intreccio tra ed<strong>il</strong>izia abusiva<br />

e ed<strong>il</strong>izia pubblica, con spazi pubblici rimasti incompiuti, sotto ut<strong>il</strong>izzati o comunque la cui<br />

progettazione non favorisce l’aggregazione sociale e l’integrazione tra funzioni. Anche in questo<br />

caso <strong>il</strong> tema del concorso prevedeva l’inserimento di un parco di grandi dimensioni (35 ha) in<br />

un’area agricola residua, con funzione di cerniera tra la città espansa e la città consolidata; inoltre<br />

anche quest’area è oggetto di PRU.<br />

Diverso <strong>il</strong> caso di studio proposto dal Comune di Foligno che prevede <strong>il</strong> riambientamento e<br />

riut<strong>il</strong>izzo “in tempo di pace” (ovvero non in presenza di eventi calamitosi) di cinque aree della<br />

protezione civ<strong>il</strong>e poste in altrettante frazioni del Comune, definendo un modello di ut<strong>il</strong>izzo che<br />

risulti compatib<strong>il</strong>e con la destinazione di aree per la protezione civ<strong>il</strong>e, prevista nel piano comunale,<br />

e che al contempo garantisca una fruib<strong>il</strong>ità per i residenti (quale zona verde, per lo sport,<br />

per l’associazionismo, i campi scout, eventi itineranti, etc.) fermi restando alcuni vincoli d’uso (allacci<br />

delle reti, sistemazioni a terra che non compromettano l’eventuale re-installazione di container,<br />

permanenza di alcuni container).<br />

Nel caso di Anzola (San Giacomo del Martignone) <strong>il</strong> tema è della connessione tra nuovi insediamenti<br />

residenziali, di modeste dimensioni, ed <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> rurale, rimasto integro fino alla seconda<br />

metà degli anni ottanta, “quel particolare <strong>paesaggio</strong> di confine tra diverse amministrazioni<br />

comunali, tra città e campagna, tra terra, acqua e cielo, ricco di potenzialità e di valenze territoriali,<br />

non ancora pienamente espresse”. Particolare la configurazione morfologico-ambientale<br />

dell’ambito prescelto: “terra d’acqua”, a memoria di terreni un tempo periodicamente allagati e<br />

della posizione tra due corsi d’acqua immissari del fiume Reno. L’obiettivo dell’Amministrazio-<br />

11 Dalla relazione del Laboratorio territoriale per la Selva di Chiaiano, in pubblicazione.<br />

12 Dalla relazione del Laboratorio Territoriale di Tor Bella Monaca, in pubblicazione.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!