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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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Riconquistare <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong><br />

nanziato con fondi Leader plus. Il progetto P<strong>il</strong>ota si è quindi concluso con la scrittura della Carta<br />

dell’Ecomuseo del <strong>paesaggio</strong>, ovvero dei principi fondativi ed impegni che ciascuna comunità<br />

(Comune aderente) dovrà rispettare nell’adesione all’E.P.O. (Fig. 6)<br />

3. …<strong>il</strong> percorso continua…<br />

L’occasione offerta alla Provincia di Terni di partecipare al Programma Comunitario RURALMED<br />

2. linea tematica “Paesaggi della ruralità contemporanea” aderendo all’Atelier dei Paesaggi Mediterranei<br />

13 , è stata colta come per continuare <strong>il</strong> lavoro già avviato, questa volta con l’intenzione<br />

di approfondire i modi di “essere ed abitare” nel presente, immaginando le prospettive future.<br />

Abitare <strong>il</strong> territorio diviene lo spunto per sv<strong>il</strong>uppare “passeggiate progettanti” e visite ai luoghi<br />

guidate dai cittadini, discussioni strutturate con i residenti, laboratori di ricerca azione che danno<br />

vita a nuove f<strong>il</strong>iere produttive (f<strong>il</strong>iere corte, riscoperta delle tecniche tradizionali, della creatività<br />

individuale e collettiva). Nel programma Ruralmed2, linea tematica I paesaggi della ruralità<br />

contemporanea i “progetti dimostrano la concreta praticab<strong>il</strong>ità di nuove organizzazioni sociali, culturali,<br />

economiche centrate sul <strong>paesaggio</strong>: dalle esperienze di riconnessione delle attività sociali, alla<br />

ridefinizione di valori comuni, alla nuova impostazione del lavorare e dell’abitare in condizioni di piena<br />

dignità e di autonomia delle scelte di gestione delle risorse” 14 . Tutti i programmi comunali 15 si<br />

sono conclusi promovendo delle Azioni Paesistiche: un’azione che è insieme ricerca, divertimento,<br />

e concreta pratica sociale (si ripristinano sentieri, si recuperano memorie e tradizioni, si<br />

introducono nuove modalità di fruizione, si promuove <strong>il</strong> patrimonio ambientale locale, si prende<br />

coscienza in forma più complessa dei valori del vivere e dell’abitare). “In questo procedere si<br />

possono raggiungere molteplici risultati operativi: dai programmi di manutenzione e gestione sociale<br />

del <strong>paesaggio</strong>, alla sua tutela effettivamente socializzata, alla sua trasformazione appropriata, fino<br />

a progettazioni sperimentali più approfondite e aperte a nuove tematiche, dalle microeconomie ambientali<br />

(dall’energia, alla mob<strong>il</strong>ità, dall’alimentazione alla valorizzazione in chiave ambientale di nuove<br />

forme di lavoro e di mercato), alle promozioni ambientali autogestite a scala più ampia (turismo,<br />

agricoltura, educazione, servizi), all’ambiente di vita che soddisfa i desiderio di bellezza, latente o manifesto”<br />

16 .<br />

L’intensa attivazione di coloro che sono stati i “fac<strong>il</strong>itatori” nel percorso di nascita dell’Ecomuseo<br />

ha permesso di raggiungere in breve tempo interessanti risultati, (Fig. 7) condensati nel termine<br />

di Azioni Paesistiche, quali la riproposizione di una serie di antichi percorsi (lungo fiume e<br />

dai fondo valle verso i centri storici) 17 la nascita di gruppi di acquisto dei prodotti biologici e “autoctoni”<br />

prodotti nei diversi territori, che hanno permesso lo sv<strong>il</strong>uppo di nuove relazioni significative<br />

tra gli abitanti, i luoghi, i modi di produrre, di percorrere <strong>il</strong> territorio, assim<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>i ai concetti<br />

di Mercato e Mob<strong>il</strong>ità relazionale. Gli abitanti che hanno maggiormente partecipato alle Azioni<br />

Paesistiche erano interessati a promuovere nuove forme di sv<strong>il</strong>uppo locale, in sintonia con l’obiettivo<br />

che ci eravamo proposti di far sì che gli attori locali promuovessero <strong>il</strong> proprio sv<strong>il</strong>uppo (empowerment),<br />

attraverso un uso attento delle risorse interne dell’area, l’autovalorizzazione e<br />

partecipazione attiva ad un modello di vita soddisfacente. Ciò costituisce inoltre un punto di<br />

forza rispetto ai “soggetti esterni” che spesso, avendo interessi solo economico speculativi ten-<br />

13 Con <strong>il</strong> Coordinamento Scientifico della Prof. Rita Micarelli e del Prof. Giorgio Pizziolo.<br />

14 Dalla relazione al “IV Comité de P<strong>il</strong>otage” 7 e 8 novembre 2005 a cura di Giorgio Pizziolo e Rita Micarelli. Materiali interni.<br />

15 Al programma hanno partecipato i Comuni aderenti all’EPO ed <strong>il</strong> Comune di Narni.<br />

16 Tratto da “Gli ambienti di vita contemporanei e <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> nelle esperienze partecipative: dalle storie frammentate alle esperienze<br />

compiute” di Giorgio Pizziolo e Rita Micarelli, in pubblicazione.<br />

17 Ora in realizzazione con fondi Ob2, Progetti ammessi a finanziamento a seguito di bando regionale f<strong>il</strong>iera TAC, all’interno del<br />

Programma “Storie di terra e di acque”, coordinato dal GAL Trasimeno-Orvietano.<br />

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