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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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Riconquistare <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong><br />

1. Alcune premesse…<br />

I paesaggi contemporanei hanno assunto una differenziazione non più solamente riferita ai contesti<br />

geografici: nella stessa regione, nella stessa provincia, nel singolo territorio comunale assumono<br />

caratteri estremamente variegati, che descrivono situazioni insediative di grande complessità.<br />

Se fino a pochi anni fa, ad esempio, per descrivere i paesaggi della ruralità era possib<strong>il</strong>e e sufficiente<br />

definire le “aree ad elevata produttività agricola”, oppure i “territori marginali” o ancora<br />

“i territori agricoli con funzione di conservazione del <strong>paesaggio</strong> agrario storico-tradizionale”, ora<br />

alcuni “territori marginali” hanno assunto funzioni r<strong>il</strong>evanti in termini di turismo, di nuova residenzialità<br />

per scelta di vita, in fuga dalle città, di nuova “cultura” (si veda la diffusione degli ecomusei).<br />

Appaiono nuove figure di “fruitore” del rurale, così come di chi produce nel rurale, non<br />

più distinguib<strong>il</strong>e in termini di “imprenditore agricolo”.<br />

Se si parla poi di <strong>paesaggio</strong>, come inteso nella Convenzione Europea, quale “ambiente di vita”,<br />

“rappresentazione” di una relazione, tra uomo/società/ambiente, è necessario introdurre/individuare<br />

le diversità anche in termini di rapporto tra le diverse parti di territorio e con i contesti<br />

urbani, di velocità di scambio, di conseguenti tensioni/intrecci tra modelli (di vita, di sv<strong>il</strong>uppo, di<br />

relazioni) tra loro spesso contraddittori ed incoerenti; l’ulteriore elemento di complessità nasce<br />

inoltre dal fatto che <strong>il</strong> Paesaggio è contemporaneamente oggetto della relazione e parte integrante<br />

della relazione stessa.<br />

“Così <strong>il</strong> Paesaggio si presenta come un fenomeno territoriale e al tempo stesso come percezione<br />

del fenomeno stesso, entrambi nel loro divenire” 1 . Non è pertanto più possib<strong>il</strong>e solamente<br />

“descrivere” i paesaggi per prefigurarne “possib<strong>il</strong>i traiettorie di trasformazione”: diviene indispensab<strong>il</strong>e<br />

sperimentare “calandosi all’interno” delle realtà, in termini ciclici e interattivi, tra intervento<br />

e riflessione sull’intervento stesso e sua ulteriore implementazione evolutiva.<br />

È la modalità di approccio scelta dal Progetto p<strong>il</strong>ota Ecomuseo del Paesaggio orvietano, che comporta<br />

lo sv<strong>il</strong>uppo del progetto parallelamente ad una sua prima sperimentazione: ad una prima<br />

fase in cui si sono testati i vari strumenti di analisi e avviato, attraverso le mappe di comunità, <strong>il</strong><br />

“risveglio” dell’attenzione, da parte delle cittadinanze interessate, alle qualità, ai valori, ma anche<br />

agli elementi negativi che compongono i paesaggi locali, sta seguendo la realizzazione di un primo<br />

circuito ecomuseale, a partire dagli elementi rappresentati ed evidenziati nel percorso partecipativo,<br />

che ha coinvolto ben otto comuni.<br />

Il processo avviato tenta dunque di mettere in relazione due degli approcci “leader” al tema dello<br />

sv<strong>il</strong>uppo locale: quello che parte dall’analisi delle risorse posizionate nel sistema e dalla loro<br />

valorizzazione attraverso strategie di azioni integrate e quello del “bottom-up” ovvero dell’ascolto,<br />

da parte dei soggetti trainanti un processo di sv<strong>il</strong>uppo, delle istanze espresse da chi vive i territori<br />

stessi. Se infatti è oramai diffusa la consapevolezza di quanto le qualità di un territorio fisico<br />

(che vanno dalla sua collocazione geografica, ai caratteri del suo ambiente, alla storia, alle<br />

interfacciate relazioni tra gli elementi fisici che lo contraddistinguono) siano strettamente intrecciate<br />

alle sue possib<strong>il</strong>ità di evoluzione, è ancora da approfondire <strong>il</strong> “come” tali qualità entrino<br />

in gioco nella delicata e complessa questione dello sv<strong>il</strong>uppo territoriale; in altre parole occorre<br />

capire come collegare in maniera armonica le trasformazioni possib<strong>il</strong>i di un territorio con i caratteri<br />

dei luoghi, perché la trasformazione non comporti una perdita di valori, ma una loro sedimentazione<br />

e riscoperta.<br />

Il processo ha inoltre ut<strong>il</strong>izzato, quale supporto conoscitivo, le analisi e considerazioni svolte dal<br />

Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Terni (PTCP, 2000), pensato come una ri-<br />

1 G. Pizziolo, R.Micarelli TEMATICHE EMERGENTI DALLA RICERCA/AZIONE “I PAESAGGI DELLA RURALITÀ CONTEM-<br />

PORANEA”, materiali interni.<br />

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