Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA
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CAPITOLOV - Paesaggi e partecipazione<br />
mare i sottogruppi di analisi condivisa del <strong>paesaggio</strong> a volte si opera per sottoambiti territoriali,<br />
dando la possib<strong>il</strong>ità a ciascuno di indagare <strong>il</strong> territorio che gli è più fam<strong>il</strong>iare (con indubbi vantaggi<br />
sul piano pratico e logistico soprattutto quando <strong>il</strong> progetto interessa più comuni e comunque<br />
un territorio vasto).<br />
In altri casi, dopo aver selezionato una serie di ambiti ritenuti significativi per <strong>il</strong> carattere prevalente<br />
del <strong>paesaggio</strong> (<strong>paesaggio</strong> agrario, <strong>paesaggio</strong> naturale, centri, quartieri o nuclei edificati, <strong>paesaggio</strong><br />
monumentale e storico-artistico, ambiti degradati, ambienti d’acqua e zone umide, ambiti<br />
boscati,…), si dà la possib<strong>il</strong>ità di partecipare all’approfondimento di uno di questi in base agli interessi,<br />
alle attività e alle conoscenze di ciascuno oppure, quando i gruppi sono già strutturati<br />
per temi, ci si basa semplicemente su una scelta tematica già effettuata a priori.<br />
Si ritiene importante conferire una particolare attenzione alla composizione dei gruppi di lavoro,<br />
al fine di evitare una sorta di “specializzazione permanente” dei partecipanti (impegnati ad<br />
esempio in un determinato sottogruppo territoriale o tematico) che rischierebbe di far perdere<br />
di vista l’obiettivo generale del percorso, ossia <strong>il</strong> disegno di una Visione Condivisa. Può risultare<br />
quindi opportuno limitare nel tempo l’attività nei sottogruppi di analisi e nelle fasi successive<br />
riaggregare diversamente i partecipanti.<br />
Ancora, nell’attività di r<strong>il</strong>evazione è importantissimo prendere in considerazione varie tipologie<br />
di immagini in modo da poter trasmettere ad altri non tanto o non soltanto un’impressione generale<br />
degli ambienti su cui si sta lavorando, ma una documentazione visiva selezionata e ragionata<br />
del percorso di analisi che <strong>il</strong> gruppo conduce: gli elementi portanti del <strong>paesaggio</strong>, i rapporti<br />
più significativi tra elementi portanti, i caratteri permanenti, quelli che stanno cambiando e i nuovi<br />
caratteri del territorio.<br />
Per far emergere i caratteri più profondi del <strong>paesaggio</strong> e le relazioni che intercorrono tra i diversi<br />
elementi risulta particolarmente ut<strong>il</strong>e avvalersi di altri strumenti di supporto quali matrici<br />
e check-list di lettura del <strong>paesaggio</strong> che aiutano a instaurare un metodo uniforme tra i diversi<br />
tavoli e sottogruppi di lavoro.<br />
La lettura condivisa del <strong>paesaggio</strong> rappresenta dunque lo scenario delle problematiche, dei valori<br />
e delle opportunità rispetto ai quali basare le proposte di intervento, attraverso le politiche<br />
pubbliche e le iniziative del territorio, a favore del <strong>paesaggio</strong> locale e costituisce la premessa della<br />
costruzione della Politica del Paesaggio.<br />
3.5. La Politica del Paesaggio<br />
La Convenzione Europea si basa sull’assunto che <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> debba diventare, superando una<br />
logica strettamente specialistica e una visione dirigistica delle scelte in materia, “..un tema politico<br />
di interesse generale, poiché contribuisce in modo molto r<strong>il</strong>evante al benessere dei cittadini europei<br />
che non possono più accettare di subire i loro paesaggi, quale risultato di evoluzioni tecniche ed<br />
economiche decise senza di loro. Il <strong>paesaggio</strong> è una questione che interessa tutti i cittadini e deve venir<br />
trattato in modo democratico, soprattutto a livello locale e regionale”.<br />
Per tale motivo la Convenzione pone l’attenzione sulla necessità di definire e attuare un’organica<br />
“Politica del Paesaggio”, concepita come la matrice di azioni e di misure concrete volte alla<br />
tutela del <strong>paesaggio</strong>.<br />
Le ricadute di tale strumento possono riguardare in modo concreto le scelte urbanistiche, la<br />
pianificazione ambientale, le politiche di incentivazione e di gestione dell’agricoltura, le modalità<br />
di progettazione e di realizzazione delle opere pubbliche e dell’ed<strong>il</strong>izia privata. In tutti questi settori,<br />
secondo la Convenzione, risulta possib<strong>il</strong>e conseguire “Obiettivi di qualità paesaggistica” riconducib<strong>il</strong>i<br />
ad azioni:<br />
di salvaguardia (o di tutela), al fine di preservare gli aspetti più significativi del <strong>paesaggio</strong> (ad