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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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306<br />

CAPITOLOV - Paesaggi e partecipazione<br />

Si tratta solitamente di operatori professionali pubblici e privati, titolari di aziende che operano<br />

sulla risorsa in questione, associazioni o comitati ‘specializzati’, singoli esperti o ricercatori: a tali<br />

testimoni priv<strong>il</strong>egiati viene richiesto di contribuire al progetto segnalando luoghi, problematiche<br />

e opportunità con un riferimento particolare all’esigenza di <strong>il</strong>luminare <strong>il</strong> rapporto tra l’evoluzione<br />

del <strong>paesaggio</strong> e le trasformazioni socio-economiche del passato o in atto.<br />

In generale, entrambi i questionari ut<strong>il</strong>izzati hanno la duplice finalità, da un lato, di fac<strong>il</strong>itare segnalazioni<br />

di specifici ambienti ritenuti significativi per gli intervistati, e, dall’altro, di cogliere <strong>il</strong> significato<br />

che viene attribuito al <strong>paesaggio</strong> nella determinazione dell’importanza che si attribuisce<br />

al proprio “ambiente di vita” (per scoprire, ad esempio, se prevale l’idea della piacevolezza dei<br />

luoghi, piuttosto che <strong>il</strong> legame culturale-identitario, la matrice economica o la componente delle<br />

relazioni di comunità). Un altro aspetto che accomuna le due tipologie di questionari è la ricerca<br />

della valutazione da parte degli intervistati della dinamicità dei fenomeni, preferita alla<br />

lettura statica. Quest’ultimo aspetto sposta la nostra attenzione dall’inventario al tema della lettura<br />

condivisa del <strong>paesaggio</strong> dove l’attività di segnalazione e catalogazione cede <strong>il</strong> passo all’analisi<br />

dei fenomeni.<br />

Oltre alle inchieste condotte con interviste dirette e questionari, le attività di r<strong>il</strong>evazione dei punti<br />

di vista dei residenti rispetto al loro “ambiente di vita” necessitano di strumenti e iniziative ulteriori<br />

per cercare di cogliere in modo ancora più cap<strong>il</strong>lare <strong>il</strong> rapporto tra le comunità locali e<br />

<strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong>. Si fa riferimento, ad esempio, ai cosiddetti “incontri di vicinato”, ossia ad eventi locali<br />

dove piccole comunità (piccoli comuni o frazioni sparse) si trovano a parlare del loro <strong>paesaggio</strong>.<br />

Il nostro compito in questo caso, è quello di innescare un appuntamento in una piazza, in una<br />

corte o in un locale pubblico, dove proporre l’esposizione di materiali sul <strong>paesaggio</strong>-territorio<br />

locale (derivanti ad esempio da archivi di immagini locali, e da lavori/ricerche effettuati dalle scuole,<br />

etc) e favorire, attraverso <strong>il</strong> coinvolgimento di esponenti locali particolarmente attivi ed esperti<br />

della storia e della cultura dei luoghi, l’innesco di un dibattito cittadino sul <strong>paesaggio</strong> locale<br />

letto nelle tre dimensioni fondamentali del passato, del presente, del futuro.<br />

Durante le attività di vicinato (Fig. 3) va lasciata aperta <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e l’opportunità ai residenti<br />

di fornire un proprio contributo nelle modalità e nel momento che ciascuno ritiene più consono<br />

alle proprie sensib<strong>il</strong>ità. Deve essere possib<strong>il</strong>e in qualsiasi momento della giornata segnalare<br />

su una mappa un luogo, un problema, una testimonianza di un evento trascorso e si deve poterlo<br />

fare portando una foto, scrivendo un commento, votando una proposta oppure prendendo<br />

la parola o lasciando un contributo scritto.<br />

3.4. La lettura condivisa del <strong>paesaggio</strong><br />

La fase della raccolta delle segnalazioni sulle risorse paesistiche e della costruzione dell’inventario<br />

sv<strong>il</strong>uppata attraverso i tavoli di lavoro, le inchieste e gli incontri di vicinato, sfocia, e per molti<br />

aspetti, si intreccia con l’attività successiva, di analisi e di lettura partecipata del <strong>paesaggio</strong> nel<br />

suo complesso, prendendo in considerazione i seguenti aspetti:<br />

<strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o morfologico-strutturale (“qual’è la forma del <strong>paesaggio</strong>?”), volto a mettere in evidenza<br />

i rapporti tra i diversi elementi che compongono <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong>, ad esempio <strong>il</strong> rapporto<br />

tra i campi coltivati e le siepi e le alberature e tra questo insieme e le costruzioni rurali;<br />

la valenza paesaggistico-vedutistica, ritenuta importante al fine di registrare la gradevolezza<br />

dei luoghi e la possib<strong>il</strong>ità di individuare specifici punti e itinerari quali punti di osservazione<br />

del <strong>paesaggio</strong>;<br />

<strong>il</strong> significato simbolico-culturale, tratto indispensab<strong>il</strong>e e caratteristico della costruzione del<br />

rapporto con le risorse e con la propria identità.

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