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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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Riconquistare <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong><br />

Le note che seguono sintetizzano quanto emerso nella esperienze partecipative condotte in<br />

Lombardia nel 2005 (sperimentazioni a Menaggio e Val Sanagra, Oltrepò Pavese, Alta Valle Trompia,<br />

Basso Mantovano) e tuttora (2008) in corso nel Parco regionale lombardo dell’Adamello.<br />

3.1. L’inventario delle risorse paesistiche<br />

Il primo obiettivo da conseguire è quello dell’inventario delle risorse paesistiche presenti nel territorio.<br />

In tutte le realtà ove si sono svolte o sono in corso le sperimentazioni citate, gruppi consistenti<br />

di cittadini hanno partecipato all’attività di segnalazione di luoghi, singoli elementi o ambiti<br />

d’interesse paesistico ut<strong>il</strong>izzando mappe, schede e diverse altre tipologie di materiali (Fig. 1). Nelle<br />

esperienze condotte si è rivelato opportuno proporre di accorpare le segnalazioni in categorie<br />

di beni e di ambiti che, con le ovvie specificità del contesto (montano, peri-urbano o di<br />

pianura) possono essere riassunte come segue (Fig. 2):<br />

<strong>il</strong> patrimonio ed<strong>il</strong>izio ed architettonico, le opere e le infrastrutture, quali i centri edificati, i nuclei<br />

e le frazioni sparse, gli edifici isolati, l’architettura d’importanza artistica, monumentale e<br />

storica (sacra, civ<strong>il</strong>e, residenziale, industriale o m<strong>il</strong>itare), i manufatti, le opere e le infrastrutture<br />

con maggiore incidenza sul <strong>paesaggio</strong>;<br />

<strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> agrario, ovvero i seminativi, i frutteti e vigneti, i prati-pascoli, le colture orticole<br />

e foraggere, la pioppicoltura ed arboricoltura, i terrazzamenti, le marcite e le risaie, …; in tali<br />

contesti si sono in particolare messi in evidenza quegli elementi e quegli ambiti dove <strong>il</strong> rapporto<br />

tra le diverse componenti del <strong>paesaggio</strong> agrario (oltre ai campi, i cascinali e le corti, i<br />

f<strong>il</strong>ari, le siepi e le alberature, le rogge, le strade vicinali, gli argini, i fien<strong>il</strong>i, le malghe) viene valutato<br />

significativo e caratteristico dell’ambito;<br />

<strong>il</strong> patrimonio boschivo e forestale;<br />

le zone umide, le praterie e gli incolti e in generale le aree ricche in biodiversità e di maggiore<br />

interesse naturalistico, comprese le riserve naturali, i parchi d’interesse territoriale e locale<br />

e le aree protette in genere;<br />

gli ambienti d’acqua: fiumi, laghi, torrenti, rogge irrigue, sorgenti e fontan<strong>il</strong>i…;<br />

gli elementi puntuali di degrado ambientale e paesistico: cave, discariche, zone di degrado<br />

urbano diffuso.<br />

La raccolta delle segnalazioni viene effettuata ut<strong>il</strong>izzando diversi contesti e diverse modalità. La<br />

prima fa riferimento alle attività condotte nei tavoli tematici del processo partecipativo (che può<br />

essere un tavolo dell’Agenda 21 locale oppure un ambito partecipativo costruito ad hoc sul tema<br />

del <strong>paesaggio</strong> locale); a questo contesto accedono normalmente gruppi di cittadini, amministratori<br />

ed esperti locali che, invitati e sollecitati da una campagna informativa promossa dall’ente<br />

locale o dal Parco capof<strong>il</strong>a del progetto, aderiscono volontaristicamente a un percorso che si<br />

propone l’obiettivo finale di formulare proposte e progetti per <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong>. L’attività di costruzione<br />

dell’inventario in questo caso rappresenta appunto <strong>il</strong> primo approccio al tema e serve a<br />

mettere a fattor comune conoscenze e a costruire una prima gerarchia di elementi di r<strong>il</strong>evanza<br />

in cui confluiscono motivazioni oggettive (una buona parte dei partecipanti sono solitamente<br />

esperti o comunque conoscitori del territorio) e soggettive legate all’esperienza e all’affettività<br />

personale.<br />

Per cominciare a lavorare insieme, i partecipanti sono invitati a segnalare sulla mappa del territorio<br />

gli elementi paesistici ritenuti da ciascuno di particolare interesse, associando alla segnalazione<br />

(effettuata ad esempio tramite bollini colorati) una breve scheda che ne <strong>il</strong>lustra <strong>il</strong> motivo<br />

d’interesse (Fig. 1). A seconda del contesto, l’attività di segnalazione può svolgersi in più tavoli<br />

tematici (ad esempio: <strong>paesaggio</strong> agrario, ed<strong>il</strong>izia rurale, boschi e foreste…) o in un unico ambito<br />

partecipativo.<br />

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