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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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CAPITOLOV - Paesaggi e partecipazione<br />

A livello internazionale la necessità di un approccio globale per affrontare problematiche di tale<br />

portata come quelle ambientali è stata tradotta soprattutto attraverso la definizione e la ratificazione<br />

di numerose Convenzioni e strategie conseguenti. Ne sono un esempio la Convenzione<br />

sulla biodiversità e l’Agenda 21 (Rio de Janeiro, 1992) e in particolare la Convenzione Europea<br />

del Paesaggio (CEP, Firenze, 2000) nell’ambito delle quali <strong>il</strong> ruolo e la partecipazione delle comunità<br />

locali sono stati espressamente riconosciuti. In quest’ottica, gli assunti di desiderata internazionali<br />

necessitano della relativa declinazione nei contesti locali.<br />

Sottolineando la multiscalarità dell’approccio che lega <strong>il</strong> locale 3 e le strategie globali, Maguelonne<br />

Dejeant-Pons, rappresentante della Segreteria della Convenzione Europea del Paesaggio, ha<br />

descritto in particolare <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> in qualità di “elemento essenziale del benessere individuale<br />

e sociale, elemento importante della qualità della vita delle popolazioni, (...) contribuisce allo sv<strong>il</strong>uppo<br />

degli esseri umani e al consolidamento dell’identità europea” (Dejeant-Pons, 2001, p. 26).<br />

La Convenzione promuove, infatti, un ruolo attivo dei cittadini in rapporto alla percezione e alla<br />

valutazione dei paesaggi, quindi la sensib<strong>il</strong>izzazione rappresenta una questione prioritaria tanto<br />

importante quanto necessaria affinché i cittadini partecipino al processo decisionale inerente<br />

alla dimensione paesaggistica del territorio nel quale vivono (Dejeant-Pons, 2001, p. 27). La sensib<strong>il</strong>izzazione,<br />

però, non costituisce l’unico approccio, presupponendo un ruolo perlopiù passivo<br />

delle comunità locali. Essa deve quindi essere affiancata da processi che siano in grado di<br />

fac<strong>il</strong>itare <strong>il</strong> dialogo, l’espressione dei saperi locali, anche i più sopiti e spesso non considerati, che<br />

facciano emergere i legami con <strong>il</strong> territorio. Una definizione univoca del <strong>paesaggio</strong> o comunque<br />

fornita solamente dai pareri esperti, d’altra parte, non risulta soddisfacente in quanto l’attribuzione<br />

di significato necessita di essere indagata con attenzione: come ricorda Yves Lacoste, <strong>il</strong><br />

“consumo” del <strong>paesaggio</strong> mai prima d’ora è stato così diffuso e profondo, praticato attraverso<br />

i viaggi turistici, le migrazioni durante i fine settimana, le aspirazioni ecologiche o le immagini fornite<br />

dai mass-media (Lacoste, 1990 p. 41).<br />

Le questioni, quindi, risultano complesse e non possono essere affrontate tramite un approccio<br />

riduzionista, articolato intorno a tecniche e strumenti. Risulta necessario ripercorrere la genesi<br />

dell’idea di <strong>paesaggio</strong>, di territorio, di natura e di benessere individuale e collettivo legati a questi<br />

aspetti della vita quotidiana.<br />

Al fine di ragionare su tali argomenti tramite <strong>il</strong> confronto di esperienze, nel 2007 è stato istituito<br />

<strong>il</strong> Gruppo di Lavoro “Paesaggio, Biodiversità e Partecipazione” (PA.BI.PA.) in seno al Coordinamento<br />

Agende 21 Locali Italiane. Nato dall’iniziativa di esperti in processi partecipati e del<br />

WWF Italia, <strong>il</strong> Gruppo di Lavoro è composto da numerosi enti locali a vari livelli territoriali e<br />

presieduto dalle Amministrazioni Provinciali di M<strong>il</strong>ano e di Salerno. L’obiettivo di questa iniziativa<br />

è la valorizzazione dell’approccio partecipato all’interno delle strategie e dei piani-programmi<br />

per la biodiversità, <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong>, la tutela e la riqualificazione ambientale del territorio. Al<br />

proposito, è stato promosso un Premio Nazionale relativo a “Percorsi di partecipazione alle politiche<br />

per <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> e per la biodiversità” inteso a conferire un riconoscimento agli enti pubblici<br />

e alle associazioni che si sono distinti in tali ambiti. È stato inoltre avviato un censimento<br />

delle pratiche partecipative realizzate o in corso in Italia riguardanti gli ambiti tematici del <strong>paesaggio</strong><br />

e della biodiversità.<br />

Tra queste, in questa sede si presentano alcune valutazioni sulle esperienze elaborate in particolare<br />

in merito alla tematica del <strong>paesaggio</strong>.<br />

3 D’altra parte la Convenzione Europea del Paesaggio trova la sua origine nello specifico dell’iniziativa del Congresso<br />

dei Poteri Locali e Regionali d’Europa (CPLRE), organo del Consiglio d’Europa che rappresenta le collettività territoriali<br />

degli Stati membri, al quale si deve anche l’elaborazione (tra <strong>il</strong> 1993 e 1998) del progetto di Convenzione (Dejeant-Pons,<br />

2001, p. 25).

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